Sciascia, l'Affaire Moro. Quarant'anni dopo. Riflessione sulle lettere di Moro e sul libro di Leonardo Sciascia

C'era e quindi inviterei anche i relatori
I nomi dei quali leggete alle mie spalle ad accomodarsi al
Alta lo di lavoro dopo il selfie che vedo
Ricorso alla alla mia sinistra
Adesso vi presenterò man mano che arrivano gli ospiti di stasera ma debbo cominciare
Purtroppo con una notizia che mi dispiace dare Marco Damilano il direttore dell'Espresso e nell'impossibilità di raggiungerci e quindi via appena inviato una una lettera in cui si scusa sì scusa per non essere con noi e gli dispiace davvero tanto d'altronde lui era venuto qui
I nel mese di luglio per il Master di scrittura della della strada degli scrittori
Avevamo notato che il suo libro sul Moro compiere albero venti pagine centrate su Contrada rocce su Sciascia quindi richiami che lui ha fatto avrebbero così ci avrebbero consentito di partire e di accrescere l'interesse sulla serata di sulla serata che ci prepariamo a vivere
Bene
Adesso che siamo tutti di dico che sono veramente lieto di potere
Cominciare questa serata che la Fondazione Sciascia ha voluto dedicare ai quarant'anni dalla pubblicazione de L'affaire Moro un pamphlet un documento un'indagine tutta da rileggere anche oggi anche se Sciascia lavoro sulle trenta lettere di Moro che allora furono ritrovate mentre successivamente nel mille novecentonovanta ne furono trovate altre cinquanta ma questo fa parte di un intrigo del quale parleremo
Con gli ospiti di stasera che sono alla mia sinistra Massimo Bordin voce storica di radio radicale notista
Politico di primo ordine
Accanto a me Adriano Sofri che non ha certo bisogno di presentazioni è il fondatore di Lotta continua e poi è un grande giornalista un grande inviato di nei mesi indù del mondo soprattutto alla mia destra abbiamo il
Professore Antonio di grado che è il direttore scientifico della Fondazione Sciascia il
La colonna portante di quel comitato di vigilanza che noi speriamo sia sempre più attivo per potere
Aprire e spalancare sempre di più le porte di questa fondazione al territorio alla città a tutto ciò che si muove a ai per Lippi culturali vivaci che ci sono non soltanto a Racalbuto ma grotta Castrofilippo a Favara color cultural Farm nell'ovaio Bartoli e così via
Quindi grazie professore di grado per avere creduto anche in questa in questa manifestazione in questo ricordo che peraltro forse o alcuni voi ricorderanno saltò ad aprile proprio perché Adriano Sofri ebbe un piccolo incidente domestico piccolo però non fu poco intanto bit comunque e qui e siamo contenti che sia qui e poi alla mia destra
Cioè il sindaco di Racalbuto l'avvocato Emilio Messana
Che il presidente della Fondazione Sciascia e quindi da semplice consigliere di amministrazione della Fondazione mi ritraggono un attimo per dare la parola per un benvenuto al presidente avvocato Milio Messana
Grazie felice
TA tutti soprattutto ai nostri ospiti e relatori era questa una ricorrenza un anniversario che
Dovevamo dovevamo rimarcare si è parlato tanto
è non poteva la fondazione che porta il nome di Leonardo Sciascia non riflettere su quegli anni non non non tanto e non soltanto ripercorrerli
Ma riflettere su quegli anni perché dopo quarant'anni noi e abbiamo un mondo che completamente cambiato cioè noi pensiamo a quali erano i riti della politica di quarant'anni fa e li confrontiamo con quello che la politica e quali sono i lieviti oggi
è chiaro che un mondo che non esiste più che si è voluto
In meglio o in peggio sarà la storia a dirlo
Però le la forza della il ragionare ecco di Leonardo Sciascia su quell'episodio su quel caso che sconvolse
Che fu un punto di non ritorno nella dignità politica nella società italiana il ragionare di Leonardo Sciascia
E e Baldo ed attuale anche adesso anzi ed è proprio quello che noi vorremmo vorremmo stimolare oggi manca proprio un la forza in vigore dell'intellettuale che e in grado di analizzare
I fatti di interpretare la realtà e di muoversi lungo lei coordinate dei valori del diritto della ragione della della verità
Valori che non sono mai scontati è che nel caso di Sciascia
Proprio perché erano valori non scontati
Nella società nell'aspetto della società italiana Pro producevano polemiche e scontri dialettici impressionanti
E con questo che noi vogliamo dare anche non spiccio hanno gli stessi come ricordava Felice Cavallaro affinché questa Fondazione continui e torni anche ad essere promotrice di del dibattito culturale e e anche di un forte confronto sui temi che
Che animano e agitano e la nostra la vostra società quindi vi Doimo una il benvenuto tra l'altro questa manifestazione
Noi la facciamo anche ad un anno dalla morte del nostro vicepresidente storico il dottore Aldo shine proprio al all'inizio di agosto dello scorso anno e ci lasciava è anche lui sia fraterno sodale di Leonardo Sciascia ma anche lui a interpretato questa voglia di crescita di riscatto della della Sicilia fondata sulla cultura ecco e noi e questa l'eredità più forte che ci sentiamo addosso e che soprattutto riteniamo ci abbia voluto lasciare Leonardo Sciascia quando scienza
Di
E istituire questa Fondazione o comunque di donare a questa fondazione una il suo patrimonio letterario affinché così come era capitato a Bouygues partendo da Racalmuto
Era riuscito a leggere le coordinate che guidavano che guidavano il mondo così a nomi lasciando questo padre OP ha sperato che anche la Sicilia anche un piccolo da un da un piccolo appunto del del di di una piccola isola potesse ah è ergersi un faro che potesse illuminare le coscienze e aiutare tutti noi a trovare la cassa la strada del progresso e soprattutto della convivenza civile grazie buon lavoro
Grazie
Io sono stupido anche dalla dalla qualità di questa platea straordinaria
Qui siamo quattro persone da questa parte ma dall'altra parte ci sono scrittori di prima grandezza grandi artisti fotografi la somma qui abbiamo Elvira Seminara
Abbiamo mira il debito bene abbiamo Tano Siracusa Angelo Petroni ai adesso magari mi mancano non dico qualche nome va falsi faccio una gaffe direttore del parco archeologico partire tapparelle abbiamo la presidenza del menti del liceo Empedocle che il liceo di Camilleri di uno stuolo di intellettuali
Beh insomma andiamo al soldo
Noi siamo qui per L'affaire Moro
Questo pamphlet questa questa indagine fatta a tambur battente
Nell'estate del mille novecentosettantotto da Leonardo Sciascia nella sua casa di Contrada Noce dove mise davanti quello che c'era cioè le trenta lettere che di cui si disponeva
Su quelle trenta lettere
In Italia con scrupolo scoprendo che Moro non è un pazzo che quelle fossero le lettere frutto della costrizione ma c'è un uomo che forse
Poteva anche essere salvato ma questa è la storia che cercheremo di raccontare con l'aiuto di Massimo Bordin Adriano Sofri e Antonio Di Grado
Certo Sciascia non amava definire L'affaire Moro un'opera letteraria per lui era come dire lo lo scrisse un opera di verità di indagine e forse non è un caso che fu pubblicato prima da grasse
In Francia e poi da Sellerio a Palermo da Sellerio Sellero ne fece la prima tiratura furono centoventi copie pensate
Poi con Adelphi senso pubblica pesante e oggi si continua a rileggere questo testo che parte da un incipit straordinario quello che richiama
Le lucciole di Pier Paolo Pasolini
Non voglio farla troppo lunga perché probabilmente ne parleranno ieri i nostri relatori ma le lucciole sono quelle che segnano il prima e il dopo per Pasolini
Fra l'industrializzazione la rampante crescita di un numero che c'aveva strappato c'aveva condannato ad inquinamento al al al mondo che
Che finiva per perdere appunto le lucciole il io ho un ricordo così d'infanzia infanzia o vent'anni mi pare è una sera Ciaccia sotto proprio in contrada Noce vide delle lucciole e fece un richiamo a Pasolini cinque anni dopo scrisse questo incipit
Che con cui parte il suo racconto delle lettere
Diciamo che le lettere sono ottanta ma che lui allora ne ebbe soltanto trenta perché perché nell'ottobre del settantotto il generale Dalla Chiesa i suoi uomini arrivarono in via Monte nevoso e scoprirono è stato detto è stato scritto trenta lettere quelle di cui stiamo parlando mentre invece nel mille novecentonovanta Dalla Chiesa era stato ucciso nel mille novecentottantadue nel novanta si ritorna sullo stesso appartamento che allora era stato dissequestrato stavano facendo dei lavori per perché qualcuno doveva andare abitare in quell'area in un'intercapedine ma proprio nel punto in cui c'erano state trovate le prime trenta lettera se ne trovano altre cinquanta e lì si comincia a parlare di Gladio ma ovviamente erano tutte erano state riscritte erano state manipolate è uno dei quesiti che stasera cercheremo di affrontare
Una cosa è certa sono novantasette testi settantotto lettere sette testamenti di cui un promemoria e cinque biglietti
E allora su questo Sciascia comincio a ad avere una di quelle sue ossessioni come l'ossessione del per la giustizia no al punto che aumenta
O al punto che questa storia di loro gli cambio la verità
Non lo dico io lo dice duri sedici anni prima mi avessero detto che Moro avrebbe cambiato la mia vita avrei riso invece è stato così
Dopo la morte di Moro non mi sento più libero di immaginare anche per questo preferisco ricostruire cose già avvenute un paura di dire cose che possono avvenire è infatti per questo spesso parlando di Leonardo Sciascia usiamo il termine profetico è vero professore Antonio Di Grado
Beh caro Felice cari amici della Fondazione
Cari aggrediti
Ospiti
è vero ci riflettevo proprio in questi giorni pensando al nostro evento di oggi
Che vi anniversario delle rievocazioni di una figura di un evento o magari come in questo caso di un libro fermo euro provocano sempre in corto circuito un un impatto stridente tra momenti e situazioni lontane tra loro tra il passato al presente tra situazioni tra loro molto diverse che tuttavia sembrano così reciprocamente illuminarsi e di volta in volta rivelarsi nuovo ed evita possibili
Scambiarsi congetture indizi di volta in volta e di tempo in tempo DiVersi
E perciò mi pare che si debba essere grati alla fortunosa intelligenza del caso le sue fortuite combinazioni sia oggi un rilievo chi amo a quarant'anni di distanza appunto la curva l'accorata requisitoria di Leonardo Sciascia sull'affaire Moro e l'avvio evochiamo in tempi che lo stesso Sciascia avrebbe potuto ancora una volta a definire e direi a maggior ragione crepi assai Tirelli ricordate la nota conclusiva del Candido
Insomma voglio dire e come se quelle spogli erra gomitolo ante nel bagagliaio della Renault un quell'immagine di laica pietas senza madre consolatrice
Che ci turba da allora
Rammentando ci il sacrificio di un innocente alla sordità inumana dello Stato etico
Di una ragion di Stato ma il Consiglio ottusa e testarda come in quella sua grottesca effimera poi messinscena di quei giorni
E come se dicevo quell'immagine quel simbolo di sconfitta della ragione e del sentimento
Si adattasse come una forma in cavo a un presente il nostro in cui altrove e più tetre oligarchie tornano a indossare i panni di quello Stato inanimato il memo ore per compiere nuovi e ripetuti atti Dean umanità
Perciò
Rileggendo L'affaire Moro con lo sgomento di un uomo d'oggi con lo sgomento con non può non provare un uomo oggi
Sull'immagine di Aldo Moro vedo sovrapporsi quella di un altro personaggio di Sciascia quel Matteo Lo Verso ricordate
Occhiuto sbirro e vittima inconsapevole nella controversia Lipari Tana
Il cui sacrificio ispirava l'autore una umanissima pietas cito Sciascia per questo cadavere che esattamente da un secolo e mezzo dorme in fondo al pozzo secco accanto al cadavere dello Stato
Parole terribili gradi
E che si possano adattare anche al cadavere di Moro che per quarant'anni giace
Accanto al cadavere dello Stato
E perciò penso pure a quel ed è inevitabile non pensare
E infine evitabile pensarci
A quelle segretissimo ad aggiornare pronunciato da Sciascia un anno prima del delitto Moro
Nel settantasette lo ricorderete né con lo Stato né con le BR
Ecco allora nel fuoco delle polemiche queste polemiche che hanno sempre imperversato è accompagnato tutta l'attività l'elaborazione intellettuale di Sciascia
Ahimè ahi noi fino alla fine intossicato anche gli ultimi anni della sua esistenza
Diciamo che nel fuoco delle polemiche chi voleva giustificare Sciascia e io tra questi
Asserì che allo scrittore intendeva dire non con questo Stato insomma non con uno Stato debole e corrotto
Los perché perché lo Stato in sé non si toccava pena la Crimea mi la criminalizzazione la caccia di sovversivi Isma'o disfattismo al cospetto di quel feticcio
Della gestazione di quella stato Latteria consociativa e omertosa alla quale si sacrificò l'anno dopo uomo Aldo Moro
Chissà forse sbagliavano
A interpretare così le parole di Sciascia forse Sciascia parlava proprio che lo Stato e se così fosse stato il tempo ancora una volta gli avrebbe dato ragione
Gli hanno dato ragione i poteri occulti e sovranazionali e quel feticcio hanno vanificato e irriso consentendo tutta più tutto al più ad alcuni rissosi rissosa e chiassosa e controfigure di agitarlo come uno spauracchio
Non complotto stato dunque non con questa astrazione mendace e coercitiva
E non con i suoi superflui e intercambiabili rappresentanti ma piuttosto con quei suoi caparbi servitori sacrificati perché si illudevano di poter fare a suo nome giustizia da Bellodi arrogarsi al vice del Cavaliere la morte
Tanto mi premeva dire non certo a nome della Fondazione che come gli altri rappresento ma dei miei privati dubbi e delle mie discutibili congetture
A nome invece di questa Fondazione che Sciascia volle radicata non in questa o quella capitale della cultura ma nel cuore della sua isola nella sua dimora vitale ricca di contrasti antiche offese e persistenti Querin Monia a nome della Fondazione dicevo fanno credere a esprimere la gioia mia e di tutti
Nell'ospitare intanto opinion makers del del calibro di di Bordin peccato che non ci sia anche da Milano cioè figure che con la loro attività attenua no il nostro rimpianto per gli anni in cui sui quotidiani nazionali potevamo leggere gli articoli folgoranti di Sciascia e Pasolini
Quando racconto questo ai miei studenti sembra che racconti e storie dell'età dell'oro
Per loro inconcepibili e con loro Adriano sono Adriano Sofri col quale per molti anni per tanti anni abbiamo patito per il quale abbiamo di Giurato
Al quale in un memorabile articolo sull'Espresso dell'agosto mille novecentottantotto
Sciascia sposando nella causa
Consegnava come il testimone di un'ideale staffetta un prezioso adagio dell'amato sadico mio di Alberto Savinio che così recitava
Avverto gli imbecilli
Che le loro proteste cadranno i piedi della mia gelida indifferenza
E così si sia anche dei protagonisti dei soci al come nei media e nelle istituzioni dei nostri tempi Grady
Grazie davvero professore di grado anche per degli ultimi riferimenti gli ha fatto alla presenza dei nostri relatori
Ma con altra di grado siamo già entrati nel tema scottante di uno stato che davanti al caso Moro
Mostra la sua debolezza della sua il suo cinismo
Addirittura sì istituisce un comitato di crisi al Viminale ministro degli Interni ricorderete Francesco Cossiga
Un comitato di crisi composto esclusivamente si scoprirà dopo da personalità iscritte alla loggia P due
è una coincidenza
Davvero singolare
E perché perché si tratta proprio degli avversari acerrimi di quella politica della solidarietà che invece Moro stava praticando perché avrebbe così
Consumato la stessa mattina in cui fu sequestrato
E quindi qui
Dobbiamo anche chiederci come si mossero gli apparati dello Stato come si mossero per tentare di forse arrivare con le loro mani
Prima di altri sulle sulle carte di Moro su quelle lettere di cui ho parlato quelle che poi vengono ritrovate otto anni dopo
No dodici anni dopo e tra l'altro manipolate forse alcune non non sono mai più state ritrovate e perché perché potevano fungere forse anche da strumenti di ricatto
Sono questi i temi che in quei mesi in quegli anni sì divide dividono il mondo politico gli intellettuali giornalisti la partita
D'altronde si gioca
Su campi minati
Il valore della vita umana
Contro il rispetto delle istituzioni
E delle leggi
Il diritto naturale contro la ragione di Stato che non contempla la diretta
Ecco siamo arrivati a quella linea della fermezza che divise divise chi da una parte certamente il Partito comunista Partito Comunista era rigidissimo sulla linea della fermezza anche per dimostrare che la distanza
Testimoniato a distanza che c'era dei terroristi che lo stavano dicevano allora i leader del del Partito Comunista comprensibilmente nell'album di famiglia di quella storia e quindi è anche comprensibile che ci fosse tutto questo ma d'altronde dall'altra parte c'erano i socialisti che avvicinandosi ai radicali ruppero questo
Fronte della della fermezza
A dicembre adducendo ragioni umanitarie ma
O forse anche per calcolo politico questo è l'interrogativo che vorrei passare al al alla al Massimo Bordin perché può darsi che ci sia anche questo nel tentativo di sganciarsi dall'abbraccio per loro mortale fra DC e PC così come lo aveva immaginato forse Moro e allora la parola la passiamo a Massimo Bordin
Che ha già un migrazione si
E e molto complessa perché in realtà sì certo che c'è anche un calcolo politico Ezio e forse proprio durante il sequestro Moro
Ad un congresso che mi pare si svolgesse a Torino del partito socialista che Bettino Craxi incontra un socialista che avvocato di Renato Curcio un avvocato sardo che si che aveva Giannino Guiso
E qui sono rivolte di porre il problema facciamo qualcosa e da lì nasce certo la spinte a umanitaria per salvare Moro da parte dei socialisti mappa a parte Craxi era un uomo politico al corto smaliziato
Parte anche un'offensiva politica parte un'offensiva politica che valorizza
Diciamo così l'umanesimo socialista rispetto alla rigidità comunista parte una offensiva politica che cerca di spezzare quel fronte della fermezza che diventa l'incarnazione dell'accordo di CPC sono tutti temi politici che si incrociano col caso Moro
Ma ecco venendo a Leonardo Sciascia
Il suo libro
Qualcosa che
Dal di queste vicende per la in un'altra chiave
E ne parla in un'altra chiave tanto più a noi o mi spiego citando Sciascia che forse anche con una qualche civetteria letteraria forse con quello spirito profetico
Di cui era accreditato
Con anche con buone ragioni
Nel suo libro L'affaire Moro che bisogna ricordare i subito come dire un libro scritto sul tamburo
Quando Sciascia comincia a scrivere il libro
Ovviamente e anche quando finisce per la verità finisce rapidamente
In pochi in un paio di mesi Clinton
Cioce non disponeva di tutte le informazioni vere o false di cui disponiamo noi oggi quaranta nido
E questo è il problema al cuore la civetteria letteraria di Sciascia citare Dori Ghezzi esita e citare unica un racconto di di un suo libro forse uno dei più belli finzione dove c'è la storia di un letterato facevo scrittori francesi che coltiva un sogno riscrivere il don Chisciotte
Diversi secoli dopo
Solo che il don Chisciotte dello scrittore mena
E
Identico
In tutto e per tutto al Don Chisciotte di Cervantes
Identico anche nella punteggiatura
Sono le stesse parole
Però scrive Borghesi
è un altro libro
Perché quelle parole che venivano interpretati in un modo all'epoca di servente al suo suo alcuni secoli dopo diverso danno un'idea diversi
Se fate questo esperimento con l'affaire Moro
E scoprirete che in quelle pagine in cui Sciascia vedete gioco di specchi in cui Sciascia è finita
Borghesia che cita Cervantes
E in fondo tutto quel gioco di citazioni funziona anche per lo stesso libro in cui quelle citazioni sono contenute
Perché in realtà quel libro all'epoca fece scandalo
Felice Cavallaro ricordava addirittura la prima edizione fu in francese seguaci un libro darei sulle clandestini o quasi anche la prima di natura ridotte ha detto
Poi si scatenarono polemiche sembrò
L'altra faccia del caso Moro si potrebbe dire il retroscena quello che c'era dietro
Se oggi riprendiamo lo stesso libro le stesse parole
Noi abbiano una sensazione profondamente diversa
Apriamo le sensazioni a leggerlo non nulla d'altro che in queste pagine non sono moltissimi sono meno di duecento e vi è compresa anche la relazione di minoranza che poi nell'ottantadue Sciascia deputato radicale presentò alla prima
Delle multe commissioni Moro
Certo
C'è tutto quello che vale la pena di sapere per comprendere la vicenda Moro
E Sciascia aveva affronta tutto tirando il filo attraverso le sue alcuni nettissima intelligenza e seguendo sentieri che si sono abbastanza visibile
Eppure quel libro allora suscitò scandalo
Oggi
Selve a demistificare
Lei numerosi fesserie uscito un procuratore capo quindi nullo
Dette per esempio nel quarantennale del calcio mondiale
Eppure Sciascia offre qualcosa che non ha bisogno di effetti speciali
Non ha bisogno di protagonisti occulti non ha bisogno di
Interpretazioni delle Brigate illustri come qualcosa di estraneo alla nostra alla nostra storia politica non è così
Sciascia scrive così di una semplicità allora non furono quelli a scandalizzare
Ma oggi sono devastanti
Le Brigate Rosse scrive Sciascia
Erano efficienti dal loro punto di vista
Malgrado questo erano italiane rispondeva a quella stampa che scrisse il sedici marzo convocherà l'erede delle edizioni straordinarie col chiederei di Moro ancora cardo come usa dire un'espressione un po'volgare che si quell'attacco così quel blitz e non poteva essere fatto tra figuriamoci da studenti disoccupati infermiere ma per carità doveva esserci per forza qualche super killer
Chissà perché poi dissero tedesco forse perché c'è il terrorismo tedesco forse perché era un'evocazione antica di ferocia dei le storie della guerra
Ma insomma il governo SPD rischi che poi cambiarono in calabresi nelle ultime nell'ultima Commissione Moro ancora si cerca il calabrese misterioso che
Sciascia ancora della 'ndrangheta naturalmente
Che Sciascia in realtà invia il COSES consigliere guarisce lasciare quindi il busto agli elementi di nuclidi
Come non credi alla questione della
Delle trame del potere per non catturare Moro
Se prendete la relazione di minoranza
Vengono elencate tutte le evidenti lacune delle indagini anche così molto elementare di e Sciascia e lo dice con grande chiarezza fa un esempio fra l'altro fantastico
Perché
Allora il direttore della Ucigos che era una specie di coordinamento delle delle DIGOS delle degli uffici politici delle questure
Dette l'ordine del Viminale applicare il piano zeta
Solo che il capo dell'Ucigos era l'ex questore di Sassari dove effettivamente
Era depositati in questura un piano senta che veniva dal Viminale solo che era solo per la provincia di Sassari e il questore non pensava che invece fosse già fosse un un un piano da applicarsi nazionalmente quindi ordinò l'applicazione corriamo di questo fantomatico Piano Z e tutti i vizi e consenta che perché quel sistema
La stampa si fermò a queste al ridicolo al al grottesco
No Sciascia fa una considerazione da fare nella sua relazione di minoranza la mette agli atti del Parlamento
Molto più saggio e dice no per bene la cosa fa ridere ma non non dobbiamo ridere perché il problema è un altro
Sì questo dirigente della polizia politica nazionale
Pensava davvero che quel piano di allarme generale si applicasse in tutta Italia ma mi spiegate che senso aveva
Il sedici marzo pomeriggio disporre dei posti di blocco Auteuil controlli a Trapani o in Val d'Aosta non aveva chiaramente nessunissimo senso alla luce delle indagini
Aveva il senso però di offrire al ai cittadini l'idea dell'attività ecco è la logica degli apparati che Sciascia in qualche modo misura e denuncia
Molto più dell'improbabile complotto diceva non mi ricordo più chi un francese comunque
Sbagliato pensare alla al complotto e alla malafede di una cosa che può benissimo spiegarsi con l'inefficienza
Ed è questo uno dei casi che oppure con
Un antico sentire degli apparati e qui veniamo al punto centrale della vicenda ma qual è l'interpretazione che quarant'anni fa
Sciascia propone e chi ci siamo completamente persi
Anche se poi non sono mancati altri libri molto più ponderosi di Gwen sto sulla esegesi delle lettere di Moro che poi erano anche di più per un problema sì al quale arriverò fra un attimo
Quello che Sciascia mette al centro della questione che tutta quella campagna che viene fatta dalla stampa dei partiti politici dagli intellettuali degli intellettuali
Perfino da qualche religioso per esempio l'allora direttore dell'Osservatore Romano
Che quel Moro che parlava attraverso le lettere dal cosiddetto carcere non nega il Moro
Che era invece lo statista
E tu Que non era più la stessa versione
Questo il centro della critica di Leonardo Sciascia
Che nel suo libro dice guardate lasciate perdere gli agguati i particolari dico c'è il punto centrale è questo
A un certo punto
Moro per loro
Qualcosa che equivale a un cadavere
A una persone che è morta
I primi che lo capiscono sono proprio quelli degli apparati che infatti lo cercano molto svogliata mente
Perché capiscono che se lo ritrovassero avrebbero compiuto un'opera inutile se non controproducente secondo i loro Danti causa sostanzialmente ed è questa la feroce critica che Sciascia fra dicendo cose che oggi ormai apparirebbero bestemmie eppure Sciascia dice ma quale statista il Moro che scrivere lettere dal carcere esattamente il boro che è stato capo della DC o presidente del Consiglio è lo stesso che non è mai stato uno statista perché pur essendo come scrive il meno compromesso di tutti riprendendo un'espressione di Pasolini peraltro
è comunque uno che come tutti i democristiani non ha un'idea dello Stato ma un'idea della famiglia
Infine confonde lo Stato con la famiglia la famiglia col proprio partito e questo è il giudizio di Sciascia nessun Moro e sulla democrazia cristiana dell'epoca beninteso
E allora questo era l'aspetto dirompente poi ci sono naturalmente altre cose che io segnalo ormai io ho già parlato abbastanza in modo
Telegrafico se questo è il punto centrale dell'analisi di Sciascia cioè il Moro politico venti la politica delle epoche
Ci sono poi altri questioni che
Per devono devono voto offrono lo spunto per un qualche riflessione intento gli altri protagonisti della del dramma cioè i brigatisti dice subito sono efficienti ma sono italiani e cioè a queste ironia amarissima
Ma
Si interroga che sulla
Congruità del loro programma politico
Dice ma come fanno a non accorgersi che le loro azioni sortiscono l'effetto contrario a quello che loro stessi dicono di volere
E allora anche Sciascia e tentato a un certo punto dal duplice ma che c'è Pietro
Ma alla fine risolve discendono dietro poi in fondo non c'è nulla se non la Persia delle biglie che poi l'interpretazione più logica e più piana e vedete qui c'è inserisco solo una riflessione che
Tende solo a mostrare quanto siano cambiati in questi coerente
Insomma sul caso Moro
Sulla il tomo pertinenti
Sono stati fatti cinque processi non un processo con cinque livelli di giudizio nono cinque processi diversi ognuno dei quali aveva perché piano piano scopriva Lunati brigatiste facevano i processi
Cinque processo in Corte d'Assise poi in Corte d'Assise d'appello poi in Cassazione quindi in sostanza quindici corti per tre gradi di giudizio hanno giudicato
La vicenda Moro
Corti formati dai giudici togati e giurie popolari tre anni litri dica sì dei cinque di cassazione
Benissimo dopo che tutti questi processi sono stati fatti
Se voi oggi guardati la pubblicistica la stampa i libri quante mezzo che si possono qui riempire
Scoprire i riti che non c'è
La
Convinzioni
Nemmeno che Moro sia stato detenuto a via Montalcini lo crede una minoranza di persone di giornalisti addetti ai lavori gli altri ti propongono una valanga di ipotesi si è arrivati all'assurdo che nel quarantennale c'è stato perfino uno ahimè professore universitario
Che ha scritto un articolo e qualcuno gliel'ha anche pubblicato
Nel quale sosteneva la seguente tesi
Io ho sempre avuto questo duplice del professore
In realtà a gli affanni
Moro non c'era non è stato ora abito lì e per l'articolo amico pubblica ha pubblicato anche un giornale a larga diffusione e c'è aperto anche un dibattito
Ripeto quindici veloce sì cinque corti di assise cinque corti d'appello
Cinque sentenze di Cassazione neanche queste e allora questo che cosa può fuori
E qui ritorniamo all'Abbazia delle BR di cui parlo nasce
In realtà è un fenomeno abbastanza inspiegabile perché poi funziona solo su Moro replica che lo sia rapito altri e li hanno tenuti rapiti e poi hanno deciso l'orribile secondo i suoi andava giù
Tre nel caso di un generale ma quello era americano quindi questo si spiega forse così
Hanno ucciso magistrati scorte nessuno ha mai pensato per quei delitti chi c'è dietro
C'era il tedesco c'era un gregge di se nessuno l'ha mai detto
Solo per Moroni veneti
Questo che cosa può folletti
Che in realtà
Diciamo cioè una naturale disposizione nell'opinione pubblica a intendere
A vedere l'inadeguatezza
De il
Dell'autore in un delitto di quel genere
E si cibi fritti di un attimo questa e la vera sconfitta delle Brigate Rosse
Il fatto che poi alla fine
Questi siano ancora cercando di spiegare che sono stati loro a rapire Moro che sono stati loro a tenerlo prigioniero
Ma ci sia sempre qualcuno spesso anche molto autorevole che gli dica no non è così è andata in un altro modo tu non puoi essere stare
Pensate che sconfitta terribile per uno che invece su quell'atto efferato aveva fondato la sua statura politica nemmeno quello Sciascia questa cosa non la fa Sciascia da la per l'identità a questi agli autori agli autori del degli alpini
E mostra invece la realtà della
Del Paese all'epoca appunto attraverso il giudizio su Moro e su dieci
Negli mail quarantenni successivi poi succede di tutto c'è il tema delle delle lettere e qui concludo
L'intercapedine dove si trovano altre lettere allora uno è anche logico che si intende ogni ma può anche pensare che poi tutto sommato molte volte
La la banalità o anche il caso come si dice fa bene le cose
E poi c'è il paradosso etico Chiurchiù direi con la parte che forse meno mi convince dell'Affaire Moro quando Moro sia applica quando Sciascia si applica
Al Moro diciamo così enigmista che cerca di dare dei messaggi
Per il far capire dare qualche indicazione per far capire dove sta e nel contempo incita a continuare la trattativa per prendere tempo e quindi consentire ai di investigatori di arrivare sul sul posto
Il paradosso dove no qui in modo qui Sciascia dice una cosa acute possibile difficilmente verificabili difficile devi se in modo veramente intendesse dare quei messaggi gomme
Però anche qui correndo la
Diciamo così la Teoria
Della degli eventi la lettura degli eventi di Sciascia un po'immaginifica
Eppure paradossalmente Corioni aspri Giolitti concludo con l'ultimo dei paradossi
C'è il racconto
Dini ha operato in una di quelle commissioni che evocava Felice Cavallaro prima
Diretta da Cossiga voce nei prodotti Sabine toni dell'Intelligence e cioè
C'è l'uomo degli americani signori che si era vestito piste
Che a un certo punto
Dice beh ma scusate qua l'unica cosa da fare
Aprire una diretta arriva con le Brigate Rosse
Cercare di tirare in lungo il più possibile cercare di farli di farli scoprire in qualche modo è poi intervenire per liberare l'ostaggio noi facciamo così
A quel punto su pista Nick cala il silenzio
Racconta un altro membro di quella Commissione per la verità non membro della P due
Stefano Silvestri
Racconti dice
Priest nicchie che peraltro ero io che dovevo tradurre perché nella commissione cedevole gente dei servizi segreti non sapeva dove divisi quindi l'unico che lo sapevo io le lotte
E quando gli ha detto queste cose l'ultimo rito ma non sia mai questa cosa non si può fare non possiamo permette civile cosa del genere
Anche qui resta sempre il dubbio c'è stato il complotto
Ho sostanzialmente Moro aveva creato anche lui aveva contribuito a creare una classe politica una classe burocratica
Una grazie anche di Intelligence Moro era stato il lo sponsor politico di Vito Miceli per esempio dentro Berti capo dei servizi molto contestato
Aveva contribuito forse lui a creare e quelli che nemmeno vedere cattiva volontà ma proprio bene naturale e logiche lo hanno poi finito nel condannare
Affarismo per fare in modo che la sua condanna a morte venissi seguite forse nemmeno con particolare malissimo pensate che paradosso Sciascia al questo si avvicina ed è quello che si avvicina di più probabilmente alla verità
Ordine grazie davvero per questo excursus o condito anche berberi gli anni volte vanno col sorriso come quando
Assistenza a gradoni Gradoli nove che viene fuori da una seduta spiritica
è però sì vai in forze a circondare un paese Gradoli senza pensare minimamente che esiste anche una via Gradoli a Roma dove c'erano i brigatisti beh allora anch'io ho pensato durante fra marzo e aprile e sono andati in onda servizi giornali hanno pubblicato tante testimonianze anche degli stessi brigatisti è davvero a me a volte avevo ho pensato di gomma sono brigatisti efficienti ma italiani e per una riflessione acuta il problema è presto il mito degli imprendibili Tardelli BR e di ed è su questo che si arrovella Sciascia e deve è su questo che così invito adesso a parlare Adriano Sofri che ringrazio davvero di essere qui anche se per ora lui in giro per totali
Daria per presentare un altro libro perché lui ha scritto un nuovo libro su Kafka che veramente straordinario perché è una sorta di giardino una benedizione su Kafka perché ha scoperto che nel traduzione la parola lampione diventa tram Eli su questo costruisce un giallo in cui i colpevoli forse sono i traduttori del metamorfosi
Ma qui non parliamo di Kafka qui parliamo semmai nell'ombra di Moro che un altro importantissimo libero che bisogna leggere s'
Si vuole se se ci si vuole accostare all'Affaire Moro e che Adriano Sofri ha scritto nel mille novecentonovanta novantuno quindi quando già le altre lettere erano state ritrovate in via Monte nevoso e quindi bisogna così un richiamo è obbligo è obbligatorio questo richiamo
Cioè con Sophie che sono davvero contento che sia qui anche perché lui ha conosciuto Sciascia Sciascia ha scritto di Sofri Sophia spero racconti degli aneddoti anche riferiti a questa frequentazione che poi legata anche Enzo Elvira Sellerio Sciascia ci riporta appunto alla sua forma di personaggi
Dove c'è una costante ricorrente
Per Sciascia
Prevale sempre qualsiasi cosa scriveva qualsiasi vicenda indaghi
L'indignazione la denuncia
L'essere coscienza critica l'ossessione della giustizia ed è per questo che noi come il professor Antonio Di Grado lo amiamo eppure in questi anni non sono cresciuti solo gli estimatori di Sciascia diciamo ce l'ho perché si sfoltita spesso anche la schiera dei critici astio sì
E costretti a volte ad ammettere la sua capacità di previsione rispetto alla realtà quella quel profetico quell'aggettivo che uso spesso
E talvolta con imbarazzo spesso riconoscendogli magari un intuito letterario ma senza ammettere che una larga fascia di intellettuali ha preferito in alcuni passaggi della nostra storia recente chiudere gli occhi perché ha preferito interpretare la realtà anziché raccontarla
E si arriva così a questa capacità di avere capito cos'erano le BR che gli viene anche riconosciuta da alcuni suoi critici perché aveva capito che cosa che erano rossa cioè quando cessa cita Joyce Lussu non si dà pace perché di fronte a sé si ritrova schiere di intellettuali forse intellettuali organici che le Brigate Rosse le volevano onere e non era così
E allora non c'è miglior occasione della presenza di Adriano Sofri per stimolare questa riflessione sulla capacità di Sciascia di vedere indagare la realtà così come e di avere capito in quel caso che le Brigate erano rosso S in questo aggettivo possiamo riconoscere forse delle nostre contrade parola d'ordine non so
Tutto
Basta
Stringila
Posso anche prendere in mano
Va bene
Vi sentite
Giudice mi sentite
Ora vediamo
Sono state dette molte cose molto molto bene molto belle molto utili per esimere Medal tornarci su
Invece io vorrei cominciare da un altro punto che ha a che fare con Racalmuto
Dove sono già avvenuto in particolare una volta per conto mio
Dovrei cominciare col dire che nel mille novecento ottantuno Sciascia ha detto delle cose su Pasolini che sono molto significative e che permettono a chi le capisca di dire che se il Pasolini non fosse morto e Moro fosse stato assassinato dalle Brigate Rosse Sciascia non avrebbe scritto il suo pamphlet il suo libro sull'affaire Moro perché l'avrebbe scritto Pasolini
Chi l'avrebbe scritto Pasolini nessuno può dubitarne che Sciascia si sarebbe tirato indietro senza esitazione
Dall'eventualità di scrivere anche Luís su Moro mentre ne scriveva Pasolini e altrettanto indubbio in quel mille novecentottantuno
è Sciascia dice io ho voluto molto bene a Pasolini
Beh la frase poi diretta da la frase più banale del mondo è bello dire io ho voluto molto bene a qualcuno in particolare se questo qualcuno dello scrittore addirittura riconosciuto come più importante disse sapete che Pasolini aveva patrocinato il primo Sciascia lo Sciascia poeta che stentava App Store pubblicare le le proprie opere
Ma poi si lascia la giunta aggiungere una cosa dice noi pensavamo Espresso dicevamo scrivevamo le stesse cose ma io più sommessamente di Lulic cioè con una voce più bassa e poi aggiunge ma da quando lui non c'è più mi accorgo di usare una voce molto più alta
Questa è una dichiarazione bellissima
Che toglie completamente il terreno sotto i piedi di quelle dei migrazioni di Sciascia della sua vanità della sua il suo narcisismo della sua leggerezza che si trovano anche gli studiosi che si sono fatti un nome una carriera sulla sulla vicenda di Moro nome che io appunto non ho intenzione di fare
Attribuendo a Sciascia di avere scritto il suo pamphlet mosso dal desiderio di apparire come il poeta civile lo scrittore civile che aveva sostituito la voce perduta di Pasolini mentre non era all'altezza
Mi aveva la qualità letteraria forse stilistica forse ma non la passione umana
Non la partecipazione umana secondo me questa Ricco questo riconoscimento bellissimo se Pasolini avesse continuato a parlare lui io o avrei taciuto avrei parlato a voce bassa e veramente tale da da
Io ho pensato in un'altra circostanza una cosa del genere
Perché è un'altra persona di cui sono stato molto amico
Che Elsa Morante
Essa Morante e stata oltre che una grande scrittrice anche una voce pubblica imperfetti in alcuni momenti di di di Poesia civile nodi di protesta di orientamento molto forte
E Natalia Ginzburg che era sua amica che era a sua volta una grande scrittrice
A un certo punto morta Elsa Morante riconosce qualcosa del genere cioè di avere come ereditato quella voce civile que viva Elsa Morante lei avrebbe pensate ne sarebbe stata intimidita avrebbe pensato di non potersi autorizzare
Io sono venuto a Racalmuto
Molti anni dopo aver scritto il mio libro su su Moro lo scritto poco dopo che le che Sciascia aveva scritto il suo solo che lo pubblicato solo a un anno di distanza dall'assassinio di Moro in una lunghissima inserto sul nostro quotidiano poi l'ho lasciato lì è stato in quell'occasione che Sciascia l'Alletto
è stato in quell'occasione che si è persuaso di poter usare il mio proposito quella cosa che ha usato in mia difesa cioè che sentiva una una idealità religiosa nella mia scrittura eccetera cosa di cui naturalmente gli sono stato gratis sino ma poi avevo lasciato perdere e poi gli ho riscritto quando il nuovo ritrovamento di via Monte nevoso ha messo in circolazione nuove carte che allora non si conosce
Invano ma alcuni anni dopo aver scritto e pubblicato quel libro che non hanno su cui non sono più tornato
Ho avuto un'idea
Lo ha buttato ascoltando racconti
Di persone amiche di Sciascia ormai e non c'era da qualche anno
E mi è sembrato che che che questa cosa fosse particolarmente preziosa
L'ho scritta a suo tempo lo pubblicata nel mille novecentonovantaquattro in un lunghissimo articolo dell'Unità di allora
è ed è possibile che molti di voi l'abbiano letta o qualcuno di voi perché e anche
Contenuto nell'archivio della Fondazione Sciascia ma io stesso non lo ricordavo così così esattamente
L'idea aveva a che fare col racconto
Del vicenda familiare di Leonardo Sciascia
E cioè
Della morte
Del suo fratello minore Giuseppe Pino
Il racconto più dettagliato me l'ha fatto Aldo cime persona la quale sono veramente molto grato per tutto il suo modo di essere ma anche per la discrezione e la e la ricchezza con cui raccontava queste cose
Senza nessun cedimento a pettegolezzi con un grandissimo riserbo è una grandissima grandissimo rispetto
Sciascia aveva un fratello minore cosa che credo tutti voi sappiate perché la sua tomba non lontana dalla tomba di Leonardo nel cimitero di di Racalmuto
Il quale si suicido in un momento in cui era rimasto solo con suo padre
Mentre Leonardo e sua madre erano altrove in un momento in cui si svolgeva uno sciopero di solfatare il suo padre era in pratica il direttore della del della miniera il questo suo figlio minore Giuseppe Pino lavorava anche lui come ragioniere credo nella né nella nell'azienda di cui il padre era allora responsabile
E in questo clima di un di uno sciopero molto duro in un anno
Duro per antonomasia che era il mille novecentoquarantotto
Un giorno di mattina questo ragazzo che era poco più che ventenne
Forse venticinquenne
Si è sparato
Questo racconto
Ce l'ho me lo sono fatto fare perché addirittura postuma mentre rispetto a Sciascia è un suo intervistatore cioè il Porzio
Di cui è uscito un libro quando erano morti ambedue che aveva parlato con Sciascia
E aveva fatto una domanda sulla sua famiglia Sciascia gli aveva risposto sì eravamo tre figli una sorella e due fratelli
Pochi aveva raccontato molto laconicamente il suicidio di suo fratello dicendo naturalmente nessuno può sapere perché l'abbia fatto
E poi dicendo cosa che mi ha colpito di più
Mio fratello era un tipo molto vivace molto estroverso
Evidentemente pensando che era molto diverso da Luís che viceversa era molto introverso molto timido molto riservato però succede che proprio questo tipo di persone
Attraversino momenti di sconforto tali da non consentire loro di di resistere
Quando ho sentito questa storia qualcosa dentro di me
Mi ha fatto pensare che che questa storia l'ho già sentita
E allora sono tornato alla seconda pagina del fermo loro di cui oltre
Copie di questa edizione
A cui sono affezionatissimo in una con la firma di Leonardo
La seconda pagina la prima comincia dalle lucciole ed è già ovviamente una citazione di Pasolini ma il in nome di Pasolini compare solo nella seconda pagina
Diceva adesso
Diceva adesso felice dell'astio e del risentimento e idee nell'invidia in qualche caso proprio dell'antipatia dell'insofferenza che c'era per Sciascia vivo come peraltro per Pasolini vivo
E che in un certo senso sì accumulata ulteriormente nel corso di questi di questi quarant'anni
Per una doppia ragione secondo me perché all'invidia con controllo Sciascia
Vivente si è aggiunto un un senso che io considero veramente un senso di colpa per come ci si è comportati nel cinquanta g cinque giorni nel caso Moro
Chi ha sostenuto
Spavaldamente oltranzisti Ka mentre la tesi della fermezza dell'impossibilità di trattare di cedere la tesi statalista per così dire secondo me
Ha un fardello così pesante addosso che non è in grado di di tornare indietro
E di riguardare equanime a mente le posizioni che allora furono presi cioè
Il rischio è di sentirsi complici nell'assassinio di non di un innocente e di un innocente che chiedeva di non lasciarlo assassinare che lo chiedeva ai suoi amici
In questa seconda pagina
C'è la citazione
Leonardo Sciascia non
Era un letterato ampi amante della letteratura non fa mai una citazione letteraria
Per così dire in modo solo letterario fa solo citazioni evocazioni letterarie che gli servono o a incarnare l'argomento di cui Fink di cui in quel momento si occupa ho arrendere particolarmente intimo e personale il suo ricordo il suo sentimento e così via quindi e fa in in una stessa pagina
Tre di seguito cita Pasolini
Poi cita un verso senza dire di chi è in francese di Mallarmé
Un verso di questo grande poeta
Che ha a che fare con un sonetto dettato su una tomba sulla tomba di Edgar Allan Poe
Lui cita solo il il primo di questi versi e poi città standard e cita Stendhal in una maniera così intima
Da commuovere veramente chiunque lo rilegga dello dello lecco eroiche una riga
Dice di un solo scrittore
Io potrei usare una parola che è stata una parola chiave di Pasolini che Pasolini usava in modo in inflazionato continuamente alcuna parola che gli stava particolarmente a cuore cioè la parola adorabile
E lo scrittore forse inutile dirlo essere andati cioè dichiara io che potrei usare la parola il l'aggettivo adorabile solo in due casi uno per una donna
Per una sola donna con dice chi è sappiamo chi è sulla donna naturalmente per cui
L'avrebbe usata e l'ha usata è un solo scrittore che standard
Poco prima parlando di Pasolini
Sciascia scrive
Per due volte l'aggettivo che la cosa a cui non avevo pensato in tempo se non l'avrei messo all'inizio del mio libro
E che ho invece
Pensato nel mille novecentonovantaquattro per due volte nella stessa riga USA l'aggettivo il sostantivo fraterno fraternità cioè evoca la nozione di fratello
Vi ricordate
Per per par per con Pasolini per Pasolini eccetera fraterno è lontano Pasolini per me di una fraternità senza confidenza schermata di pudori e credo di reciproca insofferenza
Il lettore di questa di questa fra di queste due frasi
Rimane colpito naturalmente in questa
Affettuosità nella
Evocazione del suo rapporto con
Con Pasolini
A io penso però che ci sia ho pensato allora che ci fosse sotto una cosa
Veramente risolutiva veramente importantissima e che Sciascia abbia scritto questa cosa importantissima in modo che pressoché nessun lettore
Se ne accorgesse
Cioè la nemmeno la sospettasse
In un modo in cui nella sua intenzione solo Pasolini stesso e Luigi avrebbero potuto capirla naturalmente Pasolini è morto e non che non potrà capirle ma lui qui sta parlando
Sta rivolgendosi direttamente a Pasolini in un dialogo in cui secondo lui Pasolini ancora limitare fra tra la vita e la morte egli si rivolge
Come ci si rivolge a un fratello ora questa espressione fraterno fraternità così insistita con questa estrema discrezione
Avrebbe potuto essere utilizzata da un altro scrittore altrettanto legittimamente in modo del tutto diverso così da far partecipare tutti in tuta Racalmuto tutta l'Italia tutta la Francia dica dica di questa
Spiegazione del suo sentimento verso Pasolini avrebbe potuto dire io esattamente come Pasolini da giovane ho perso tragicamente il mio fratello minore
Chi avrebbe rinunciato a dire una cosa del genere nella pagina in cui evocava il suo rapporto con Pasolini è una specie di di chiave di introduzione all'interno all'intero libro formidabile no
Io ho pensato cosa avrei fatto io io penso che l'avrei detto
Io ero fratello maggiore di uno che quel giorno quando io non ero lì quando l'avevo lasciato solo ad assistere mio padre durante uno sciopero particolarmente duro eccetera
L'ho visto morire
E passo limiti cui ricorderete
Che era fratello maggiore di un fratello minore di tre anni che si chiamava Guido
Guido Pasolini poco più che ventenne
Viene ucciso mentre era partigiano in Friuli
Con le formazioni di Giustizia e Libertà
E viene ucciso da chi da una banda di partigiani comunisti naturalmente si tratta di un episodio famosissimo su quale io mi soffermo ma da una banda di partigiani comunisti insieme italiani e sono venti i tini
Cioè di quelli anti italiani anti nazionalisti secondo loro eccetera che lo uccidono semplicemente perché uccidono i rivali nella lotta partigiana cioè degli assassini comuni sia pure fare attizzato i da un'ideologia
E Pasolini il cui fratello è andato a battersi da da da partigiano molto più giovane di lui è invece rimasto a casa con sua madre
Racconterà nelle pochissime occasioni in cui tornerà su questo episodio così cruciale della sua vita che nei giorni in cui suo fratello è stato assassinato in questo modo
E su lui e sua madre ancora non l'avevano saputo Luís ebbe le sue prime esperienze amorose
Cioè immaginate in quale stato d'animo Pasolini ha vissuto questa tragedia familiare cioè la sua felicità della scoperta dell'amore del sesso
Di quell'amore di quel sesso che gli sarebbe costato così così caro che già allora dico sarà così caro no Pasolini e fu espulso dal partito comunista perché era Frosio no questi questi erano i tempi
Si ricorda un episodio di quando Pasolini aveva diciotto anni
E suo fratello Guido ne aveva solo quindici
Nel nelle nel paese
Cominciano a mormorare semplice a correre voci evidentemente sulla sua omosessualità
Fra i ragazzi fra i coetanei eccetera e il fratello Guido si batte contro quelli che proprio all'anno queste voci le buste a fare a pugni fa a pugni come paladino
Di suo fratello Pier Paolo le Busca finisce in ospedale con una commozione cerebrale per essersi battuto per
L'onore di suo fratello cioè c'è una specie di doppio di doppia circostanza in cui questo è avvenuto
Per Pasolini questa tragedia è stata
Assolutamente decisiva tutto il corso della sua vita benché lui non ne abbia quasi mai più parlato dedicò una poesia a questa tragedia e poche righe in un altro scritto di pochissima distribuzione però continuamente Pasolini
Evoca il concetto di fraternità Pasolini non si è mai comportato come un padre per esempio nei confronti dei giovani del del Sessantotto con tutte quelle famose cose la poesia Valle Giulia i figli di papà il poliziotti eccetera
Pasolini si è sempre considerato come un fratello maggiore
La stessa figura il suo padre era per lui difficilmente sopportabile
Pasolini città addirittura parlando dei giovani che si ribellano in quella fase i colleghi in che aveva visto impiccare dal carnefice il suo fratello nella nella Russia zarista e aveva indicato questo episodio come una specie di spiegazione del ruolo di Lenin nella nella rivoluzione eccetera
Dei giovani del sessantotto non quelli a cui dice figli di papà perché in quella poesia che nessuno legge intanto perché la brutta come dice Pasolini stesso pochi giorni dopo e pure perché era molto lunga
E nessuno è andato avanti nella vettura poi c'è una lunga parte in cui dice però hanno quelli di Torino quelli di ghisa quelli di e anche alcuni di Roma eccetera quelli sì miei fratelli sono eccetera eccetera tant'è vero che ci finanziava bene
Io penso
Che probabilmente Pasolini che ha conosciuto bene Sciascia sia pure con una lunga sospensione fino all'inizio del libro Sciascia dice e come se mi cominciassimo il nostro dialogo vent'anni dopo non
E in questo periodo sono successe tutte le cose sono scomparse le lucciole eccetera
Io penso che questo questa amicizia fatta di questo sentimento fraterno fatto di pudore indicati di cui Sciascia parla così significa che probabilmente Pasolini non ha nemmeno saputo in questa tragedia fraterna di Leonardo Sciascia
Dunque Sciascia scrive questa pagina
Chiuso nella sua nella sua stanza forse di notte
Nella notte in cui ha visto la lucciola
Scrive questa pagina
Immaginando di dire ora per la prima volta in questa maniera criptica enigmatica che i lettori
Molto difficilmente potranno capire che potrà capire forse la famiglia di di Sciascia i suoi amici più stretti Aldo cime non so
E glielo scrive
Come in un messaggio a Pasolini morto e a se stesso cioè è contento di
Lasciare in questa in questa pagina un messaggio un sottotesto come si dice valido solo solo per lui
A me questo sembra
Meraviglioso e mi sembra dare a a questo inizio di libro un un valore straordinario a proposito della
Meschinità diciamo con cui si è cercato di di di di vendicarsi di Sciascia della sua bravura
Della sua franchezza e della sua onestà e anche di questa sua scontro sita per esempio una persona degnissima poi a questo punto più che degna
Come come Eugenio Scalfari
Verrà persino certe longevità sotto nobili
Naturalmente
Eugenio Scalfari
Dovendo riconoscere anche Luís nemico giurato del quella posizione che voleva la salvezza della vita di Moro e fra virgolette il cedimento alla trattativa i brigatisti e così via scrisse allora che questo
Era uno degli esordì quegli incipit di libri più belli nella storia della letteratura solo che non l'ha scritto
Sciascia manoscritto Pasolini siccome ci la lunga citazione di Pasolini all'inizio questa naturalmente è una è una
Cattiveria assolutamente gratuita e nocciole
Insostenibile
Bene
Questa è era la ragione che mi porto a Racalmuto per andare a cercare la la la tomba di Giuseppe Pino che ha un'epigrafe in latino per l'epitaffio in latino che forse che fu sicuramente poi mi conoscete bene che fu dettato all'epoca da da Leonardo Sciascia staccata settantaquattro
Voi che smetta dormo
No non non diciamo per sempre poi
No bene allora vorrei venire adesso un momento su un altro di questi punti che riguardano
Cioè l'invidia e la denigrazione nei confronti di di Sciascia argomento che ha già toccato bene
Massimo cioè
Però voglio abusare un momento della cosa che ha detto lui su su Kafka perché me ne sono accorto nei giorni scorsi per la prima volta
Ogni volta che si rilegge un capolavoro della letteratura mondiale
Soprattutto quei capolavori che hanno che sembrano a qualunque lettore
Ogni a ogni sua rilettura riguardarlo intimamente essere stato scritto proprio per lui in quel giorno in quell'ora in in quella situazione
In questi giorni ho pensato al rapporto fra il più famoso racconto di di casta e della letteratura mondiale che si chiama la metamorfosi
E la questione di Moro di cui sarei venuto a parlare qui
E non solo perché alla fine del libro sull'affaire Moro
Si parla proprio si usa proprio il termine
La metamorfosi
Che riguarda il cambiamento che secondo lui in Amici di Moro sarebbe avvenuto del Moro prigioniero e secondo Sciascia è invece avvenuto dell'Italia che come dice Moro ha rinnegato se stessa in quel in quel suo modo di rinnegare lui
Vi ricordate il che la la metamorfosi non vi preoccupate non ve lo racconto metamorfosi
Comincia una mattina in cui un commesso viaggiatore Gregor Samsa si sveglia nel suo letto
Si accorge di essere su qui di essersi trasformato qui la metamorfosi di essersi trasformato in uno scarafaggio Scarabeo insomma io mi sento di così in uno scarafaggio la soluzione migliore in italiano
E poi il racconto si svolge il lungo gli sviluppi di questa trasformazione di cui casca non ha alcuna intenzione di dare spiegazioni interpretazione cioè io è successo questo ieri mattina
A un certo punto della storia qui di questa storia tragica
La famiglia di Gregor Samsa compresa la sorella che
Per tutto un Periodo è riuscita a tollerare lo schifo il disgusto lo spavento che leda questa trasformazione nel suo fratello quello a cui è più legata in uno scarafaggio non ne può più
E imbocca dai miei genitori
La liberazione da questa schifezza proprio si dice così
Dobbiamo liberarci da questa schifezza e dice loro basta pensare che quello lì sia Gregor che quello lì sia mio fratello che quello lì sia vostro figlio quello non ha niente a che fare con Gregor
Gregor sente queste cose
Si sente completamente misconosciuto non perché è diventato uno scarafaggio ma perché è uno scarafaggio non più riconosciuto dal dai suoi genitori e da sua sorella e dopo poco morirai
Morirà è una Domestica scansata sbrigativa che così lo scopa via lo butta via vada i genitori gli dice a state Allegri la ho buttato via quella quella carogna ecco
Naturalmente
Però forse perché io adesso io sono in un periodo un po'ossessionato dalla Metamorfosi di Kafka ma mi è venuto proprio un inizio di racconto così
Una mattina Aldo Moro si svegliò e come faceva tutte le mattine uscì di casa prese la sua auto blindata con i suoi più fidati amici Leonardi eccetera
Seguito dall'altra macchina
Di scorta
Fu rattrappito e sequestrato mentre i cinque uomini della sua scorta venivano assassinati
Fu portato in un in un luogo chiuso
In cui continuo a essere un uomo non diventò mai uno scarafaggio però tutti i suoi familiare nel senso della famiglia della DC della famiglia degli italiani della famiglia dell'opinione pubblica eccetera
Arrivarono al momento in cui dissero non è lui
Dobbiamo smettere di pensare che quello sia
Aldo Moro raccolsero le firme autorevoli di cui parlava Massimo Bordin come dice Leonardo Sciascia persino di un cardinale cardinali vescovi onorevoli intellettuali famosi eccetera
Le firme che dicevano non è più lui che lo Miss conoscevano
Cioè non si esiste più non quando si diventa uno scarafaggio non quando si era PT dalle Brigate Rosse
Ma quando le persone che sono stati i tuoi
Fino a quel punto e nel caso di Aldo Moro i suoi nel senso più stretto cioè i suoi seguaci i suoi adulatori i suoi amici ma anche quelli che si aspettavano da da lui le proprie carriere le proprie soddisfazioni eccetera
All'unisono dicono non è più lui dunque persino una rilettura di Kafka torna come
Torna torna particolarmente
Immagino che si doveroso applauso perché nasca al quale mi mi unisco di di tutto cuore diciamo
Quelli meno screamo sacri fra i critici
Hanno indicato nel nel pamphlet di Sciascia una specie di eccesso di affettuosità da parte di Sciascia nei confronti di Moro
E di Monte Moro prigioniero
E di a vere
Sottovalutato la continuità su cui Moro tanto insiste in ognuna delle sue lettere in ognuno dei suoi interventi fra il Moro di prima e il Moro di poi
Questo è il leit motiv di tutte le lettere di Aldo Moro
Il quale all'inizio
Fa solo del intanto pensa che che le sue lettere resteranno segrete fra lui e i destinatari e le Brigate Rosse che sono
Anche dei farabutti pubblicano contro l'impegno che hanno preso con Moro pelletteria per esempio la prima mandata Cossiga ma in queste lettere Moro non fa altro che dire guardate che io queste cose qui le ho sempre dette
Io ho sempre detto che fra lo stato e la tutela della vita umana
Deve venire prima la vita umana ho sempre detto che quella concezione astratta dello Stato rigorista
Da destra hegeliana dice a un certo punto piuttosto che di sinistra dello Stato non appartiene alla Democrazia cristiana e non appartiene nemmeno agli italiani così come noi li abbiamo conosciuti
Pia illusione di italiani hanno fatto schifo come i tedeschi cosa che ormai si è cominciata a capire bene e quest'anno l'anniversario delle leggi razziste documenta esattamente questo le leggi razziste per un Periodo
A hanno messo l'Italia all'avanguardia nel nel nel nell'antisemitismo oltre che nell'anti che nel colonialismo nella nel razzismo contro i neri africani
Dell'intero eccetera eccetera
Moro non fa altro che insistere su questo tema USA infinite volte la parola le parole astratto astrazione
Anche questo non mi aveva colpito tanto quando ho scritto il mio libro e quando ci sono tornato poi ma nei giorni scorsi perché mi sono preparato per venire qui
E ho riletto la l'affare Moro sono stato colpito da quante volte morosa il termine astratto un astratto diritto un astratto legalità un'astratta idea dello Stato eccetera
Di fronte scusate di fronte alla concreta
Esistenza delle della vita umana del dei dei rapporti fra le persone eccetera e quante volte Sciascia riprende questo concetto di astrazione non mi ha colpito lo dico nostro maestro di letteratura oltre che di umanità come ha mostrato nelle brevi pagine che ha che c'è
Te dette
Perché in italiano ci sono due due
Due espressioni proverbiali che riguardano l'astrazione una che dice
E che riguardano scusate
I furori una che dice gli eroici furori non si dice gli eroici furori poi come si fa con con le cose proverbiali si dimentica quale sia l'origine origine sta in un titolo di Giordano Bruno
Della fine del Cinquecento di un di una pubblicazione Giordano Bruno della fine del Cinquecento dove gli eroici furori sono quelli di diffusori di conoscenza di chi persegue la conoscenza con una passione
Travolgente estrema pur sapendo che non la raggiungerà mai e avendo nei confronti della conoscenza dell'intelligenza delle cose lo stesso rapporto che sia con la donna amata pur sapendo che non la si conquisterà mai
L'amore non arriverà mai raggiungere a Giordano Bruno serve per parlare del dell'infinito dell'infinità dei mondi eccetera dopodiché nel linguaggio comune noi diciamo gli eroici furori certo
L'altra espressione proverbiale e quella che dice gli astratti furori
Adesso a Racalmuto e difficile che non vi ricordo che siate in tanti hanno ricordarvi qual è l'origine perché la frase d'inizio delle conversazione in Sicilia di Vittorini
Gli astratti furori una un un inizio che sembra fatto apposta o forse lo trovo perché
L'ho segnato
Ero quell'inverno in preda gli astratti furori zone di grado valutazioni
Non vi preoccupate se non lo trovo rinunci
Io ero in quell'inverno
In preda ad astratti furori
Non dirò quali ma bisogna dire che erano astratti non eroici e qui c'è la citazione Bruno non vigneti cioè si dice in questo iniziale
Ma ne abbiamo parlato un po'venendo i rapporti fra Sciascia Vittorini Vittorini sono stati molto molto complicati non sono stati solo amichevoli di stima reciproca eccetera ma anche in qualche momento di malcontento di delusione eccetera però il il concetto è esattamente questo
Cioè c'è c'è una una furia estrema ed astratta che non vuole non vuole prendere in considerazione le condizioni concrete e poi c'è il valore delle persone il valore della vita umana e così via
Tutto quello che in questi quarant'anni è venuto fuori
Nella conoscenza di Moro e che allora non contava tanto perché nessuno immaginava di doversi porre il problema di come era stato Moro nel corso della sua intera vita per esempio la pubblicazione dei delle sue lezioni curata dagli stessi che erano allora gli interlocutori disperati delle Brigate Rosse sulla contrarietà di Moro all'ergastolo sul fatto che era stato Moro a scrivere alcuni articoli della Costituzione
Che sono netti gli articoli più duri contro la pena di morte e contro la vendetta carceraria
Oltre a tutte quelle cose che già Sciascia ricapitola sul sul Moro visitatore nelle carceri eccetera
Che fanno sì che anche delle parti delle lettere di Moro che sembrerebbero grottesche nella loro assurdità per esempio quando Moro scrive io chiedo
Lo stato italiano alla DC di ai ministri alle autorità competenti per così dire
Che mi lascino uscire e mi mettano in una galera normale perché almeno io possa avere quelle quei diritti e quei riconoscimenti che ha un detenuto normale
E lo dice e non solo paradossalmente per spiegare loro in che condizioni si trovano ma lo dice
Nelle sue intenzioni
Rivolgendosi alla Croce Rossa che se ne faccia mediatrice eccetera
Come una cosa seria una cosa che si può seriamente domandare cioè dice ma perché a me è negato innocente del tutto persino di poter andare in galera come gli altri delinquenti
Mi fermo perché
No perché penso che
No noi staremo qui ad ascoltarti e allora
Cartelle le le venti e dieci
Sembra che abbiamo cominciato cinque minuti fa
I richiami di di mare via Adriano Sofri sono assonanze e che in parte erano riecheggiato in questa sala perché dodici anni fa
Adriano Sofri non poté venire a un convegno militato e Gaetano Savatteri andò intervistarlo e noi abbiamo proiettato qui una video intervista in cui da Pisa abbiamo Sophie faceva questo parallelo su Pasolini e Sciascia con riferimento ai due alle storie dei due fratelli quindi io l'avevo già scontata e mi ha fatto molto piacere risentirla adesso dalla tornino a voce e con questa partecipazione con dettagli che consideriamo preziosi anche per le riflessioni future che dovremo fare in questa Fondazione e in fondo a è stato anche straordinario questo richiamo alla fraternità fra Pasolini e Sciascia ma anche a questo rispetto fra la Natalia Ginzburg avversa Morante
E come invece magari non è avvenuto con Vittorini lasciarsi erano e ma come non è accaduto quando Sciascia il morto caro Adriano perché lì di fronte tu hai le foto per esempio di Sciascia Bufalino e e e Vincenzo Consolo sono i tre grandi della nostra letteratura che nella casa di campagna di Sciascia trovavano momenti di riflessione comune passavano delle giornate straordinari
E però pure Sciascia e Bufalino e Consolo
Litigano colpe distintivo soprattutto da parte di Consolo Bufalino
è questa cosa mi fa pensare che stroppo spesso finiamo noi siciliani difendo
Dal rancorosi a dare sberle spesso non meritate
E quindi colgo da tutta questa storia che tu hai raccontato un invito anche a noi siciliani per don fermarci agli scambi rancorosi ma costruire a fare
è il fattore l'aggettivo che vorremmo coniugare sempre di più
Per il futuro di questa fondazione ringrazio appunto di averlo sottolineato anche per uso di grado del sindaco presidente l'avvocato Messana perché noi dobbiamo fare fare significa realizzare convegni come quello di stasera e mi dispiace che ma idee che Marco Damilano non sia qui presente ma abbiamo un uno intervento che lui ha mandato poco fa lo abbiamo stampato e lo leggerete domani o forse stasera stesso suo malgrado tutto ma al direttore il nostro giornalismo quello che sono Sciascia spinse è nel quale Sonate delle forze vive straordinari di quel di questa comunità
Gaetano Savatteri l'ho già citato ma Salvatore Picone al quale si deve anche questa copertina che abbiamo realizzato e quindi questa fondazione deve essere veramente grata a tutti quelli che lavorano dentro questa fondazione per cui la fondazione ma soprattutto a quelli che lavorano da fuori anche perché noi abbiamo un solo obiettivo spalancare le porte di questa fondazione che non può essere una turris eburnea distaccata dal territorio e dalla città dal dalla comunità nella quale vive solo cento che e sono certo
Che
Di questo saranno certamente convinte anche le figlie di Leonardo Sciascia Anna Maria e Laura che dobbiamo sempre ringraziare per quanto fanno corno le loro famiglie
Perché se non ci fosse stata la donazione delle delle opere ed è un'Adorazione dei come dire è un work in progress perché arriveranno anche a tre cose ne sono certo ecco noi qui non avremmo solo avremmo solo una fondazione un cenacolo per per letterario per pochi intimi e invece caro Massimo tu la conosci maturati hanno forse non sei mai stato su come noi invece che la frequentiamo spesso sopra c'è una pinacoteca straordinaria questa fondazione nessuna fondazione è un museo aperto che deve però vivere sempre di più spalancando
Quelle porte soprattutto ai giovani grazie
Possiamo concludere qui questa serata periodo pesavo il secondo giro ma mi pare che ci siamo detti tutto o quasi tutto e ringrazio veramente di cuore sia Marco Damilano anche se non ha potuto arrivare puntuale e poi professore ordinario di grado l'avvocato messa nel nostro presidente Massimo Bordin e Adriano Sofri grazie