Un bilancio della visita dell'Alto Commissario Delle Nazioni Unite per i rifugiati, Filippo Grandi in Italia dal 12 al 14 settembre

Benvenuti a tutte e tutti fa questa conferenza stampa alla stampa estera vi dà il benvenuto
Sono molto contento di questo incontro di oggi per il quale ringrazio Carlotta Sami la portavoce
Rappresentante regionale per il sud Europa
Poi è qui con noi Felipe Camargo il rappresentante regionale per il suo Europan
E poi ovviamente c'è Filippo Grandi al quale dorate Da ROS subito la parola grazie
Anzi
Un'unica cosa abbiamo i tempi purtroppo molto molto stretti per cui anche le vostre domande che siano concisi e dirette senza fare lunghe dichiarazioni
Così approfittare tutti hanno la possibilità di far le loro domande grazie
Buongiorno io invece prendere un po'di tempo per fare una dichiarazione offre condividere alcune riflessioni con voi ma grazie all'associazione dalla stampa estera
Ospita Arci qui oggi questa come voi sapete è la conclusione della mia prima visita a Roma
Da quando il nuovo governo si è insediato è cominciata mercoledì fornite spegnere magari cellulare grazie cominciata mercoledì sera con un'udienza che mi è stata concessa dal Presidente della Repubblica
Udienza su cui vorrei spendere due parole per dire che
Per dire che il Presidente della Repubblica a
Ha fermato in mia presenza l'importanza
Che l'Italia
Continua a tagliare sempre stato
All'adesione
Alle convenzioni e trattati internazionali in materia di protezioni di rifugiati che anche proposito principio costituzionale molto importante i di questo tengo pubblicamente ha ringraziato o in seguito avuto incontri istituzionali principalmente con il Presidente del Consiglio
Con i ministri
Degli affari esteri degli interni
E delle infrastrutture e trasporti che come voi sapete a una tutte a un a una responsabilità particolare per la Guardia costiera quindi per sito per una per un'istituzione che per noi è molto importante
La mia visita si esporta su sfondo permettete ma perché so che molti di voi sono interessati in particolare l'Italia io sono l'alto commissario dei rifugiati dappertutto si è svolta su un conto su uno sfondo di contesto globale molto difficile
Conflitti
Crescenti e sempre più difficili da risolvere
In un mondo molto diviso in Africa
In America Latina
Questo è anche
Qualcosa che non avevamo visto da molto tempo Venezuela Nicaragua in Asia la crisi i rifugiati provincia che credo conoscete in Bangladesh
Sono appena tornato fra l'altro da un viaggio di due settimane che mi ha portato a esaminare la situazione dei rifugiati siriani in Medioriente ho anche visitato Nassiriya
E dei rifugiati afgani più a est ho visitato anche l'Afghanistan la situazione siriana naturalmente tengo a dirlo come parentesi in apparente si molto importante ci preoccupa molto come sapete una possibile
Offensiva
Su Keith libero
Potrebbe causare numero imprecisato il è molto alto
Di vittime civili e a questo proposito le Nazioni Unite hanno continuato a dialogare con tutti le parti in conflitto per vedere di si possono trovare soluzioni
Non cruente a questa che potrebbe essere nell'ultima fase militare di un conflitto che si è protratto
Per così tanti anni tra l'altro giusto per vostra informazione ho partecipato anche durante questo mio soggiorno romano a un interessante in conferenza organizzata dal Vaticano
Sulla situazione umanitarie principalmente ma nel contesto del conflitto in Siria ma anche estesa all'Iraq e tengo anche a ringraziare il Vaticano di questo importantissimo
In questo contesto che ho descritto in due parole ma posso che lavorare su qualsiasi delle situazioni che sul in cui siete interessati naturalmente la questione migratoria la questione dei rifugiati è stata molto centrale nelle mie discussione
Situazione che tengo a dirlo come l'ho sottolineato in tutti gli incontri non va vista nel modo un po'semplificato in cui a volte che a volte ci troviamo a ad ascoltare questi l'ho detto tante volte ma lo ripeto ancora
La cosiddetta emerge emergenza migranti emergenza rifugiati non è
Un'emergenza degli dei paesi ricchi e all'emergenza che in gran parte si svolge e all'impatto in paesi che hanno molto meno risorse voi conoscete credo la percentuale noi parliamo di sessantotto milioni
Di rifugiati sfollati quindi persone che fuggono conflitti persecuzioni violenza discriminazioni transoniche rilevano del mandato dell'alto commissario di questi sessantotto milioni
Qua fra l'ottanta e il novanta per cento dipende da come si contazione trovano in paesi poveri uno uno con risorse molto limitate quindi è chiaro che dal nostro punto di vista l'attenzione deve essere deve continuare a essere portata sull'aiuto questi Paesi che che fanno fronte a emergenze reali molto è molto complessa
E a questo proposito in tutte queste discussioni è piovuto ho cercato ma
Ho cercato non di convincere perché fa ho sentito che c'era identità di vedute a questo proposito di di scomporre un po'questa crisi di vederla nei suoi diversi elementi prima di tutto credo che ci sia una forte identità di vedute con i governo italiano sulla necessità di essere più strategici
E più
E di dare più risorse
Agli sforzi per risolvere i conflitti e le altre situazioni che spingono le persone a muoversi nei paesi da qui dentro
Cioè quello che in inglese si chiama Ruth Cosenza cause all'origine di questi flussi forzati soprattutto dal mio punto di vista di alto commissario dei rifugiati
La questione della risoluzione dei conflitti oggi
è difficile nel Consiglio di sicurezza nel Consiglio di sicurezza all'organo delle Nazioni Unite preposto alla pace e la sicurezza mondiali alfiere delle risoluzioni unanimi anche su questioni umanitarie figuriamoci quindi quando si tratta di risoluzione dei conflitti questa polarizzazione
Mondiale ci preoccupa molto perché ritarda la risoluzione dei conflitti e perpetua una rende a volte impossibile e perpetua leso tutte le persone che che fuggono conflitti violenza
Voi sapete che il Sud Sudan per dire un Paese che qui si parla poco quand'anche ha generato un a un po'è un paese di dodici milioni di persone in qui
Quattro milioni un terzo tra popolazione si trova si trova sfollata all'interno del Paese uno i paesi vicini ci sono sforzi
Il per esempio in quel Paese per per trovare un accordo di pace ma che non hanno ancora veramente non non non c'è un risultato sostenibile un risultato concreto questo un esempio per dire come quella quel quell'impegno strategico da parte anche dell'Europa non dell'Italia essere un attore per la pace nel mondo mi sembra estremamente importante e questo va accompagnato condotto
Lo stanziamento di risorse adeguate sia per lo sviluppo economico sia nei casi
I Paesi in conflitto per la ricostruzione la riabilitazione e la ricostruzione
Il ministro Moavero ed io abbiamo discusso stamattina l'opportunità di continuare a insistere per esempio che nel prossimo bilancio
Della dell'unione europea siano contenute risorse importanti
Di sostanza in termini di numerici non posso darvi una cifra non sono nella responsabilità è un né un esperto ma risorse importanti che siano strategicamente mirate a
A a a stabilizzare all'origine flussi che non sono necessarie le persone non vogliono andarsene scappare darsi nelle mani dei trafficanti quindi offrire delle alternative
Di sicurezza economiche sono molto importanti ma queste possono solo venire con risorse che vanno al di là di quello che ogni singolo stato membro può fare da qui l'importanza di questo sforzo detenere anche dall'Unione Europea risorse adeguate in questo campo
Poi c'è naturalmente tutta la questione dei paesi in cui le persone si muovono
Quelli che a volte sono chiamati Paesi di transito noi li chiamiamo anche in altri modi la maggioranza delle persone che fuggono soprattutto rifugiati che fuggono dei propri Paesi si stanziano nei paesi vicini
Cioè quelli che fuggono dalla Somalia in gran parte alcuni vengono certo qua ma in gran parte sono in Etiopia o in Kenya o in altri paesi vicini quindi questi Paesi primo asilo diciamo hanno necessità di molti più aiuti è molto più sostegno di quanto sia stato fatto negli ultimi tempi
Non si può soltanto svegliarsi tentare questi aiuti quando alcune di queste persone arrivano da noi che di colpo questo diventa un problema anche nostro questo è un problema nostro questa mobilità
Il generale che abbiamo nel mondo oggi questo è un problema di tutti e credo che al di là degli imperativi umanitarie più più di aiutare i rifugiati nei paesi vicini alla crisi
C'è anche un interesse penso strategico di tutti nel farlo e poi ci sono abbiamo visto soprattutto con le persone che arrivano attraverso il mare c'è tutto una una catena di Paesi che loro Traverso non lo dice è importante rinforzare il lavoro di istituzioni come la mia
O come l'Organizzazione internazionale per le migrazioni lui M perché le istituzioni di questo di questi Paesi
Che gestiscono i flussi siano rinforzati molti di questi Paesi le istituzioni sono debolissimi
Non hanno risorse e quindi le persone arriva in questi paesi non hanno un modo non hanno accesso a servizi non hanno accesso ad aiuti non hanno accesso di importante a Como perché tutto questo si può creare e legittimo
E però fa fatto in uno spirito di condivisione emettendo delle risorse anche in questi Paesi il paese di transito forse più
Più complesso e problematico e la Libia e la Libia è
Un Paese di transito è un paese di transito che ha una caratteristica molto particolare è un Paese attraversato lacerato dal conflitto molto violento voi sapete benissimo perché ci sono state già
Scambi con la stampa anche in questa stessa sala da parte del mio collega Roberto Mignone che dirige le nostre operazioni in Libia voi sapete cosa noi facciamo Nouri e lo yen noi l'ordinanza internazionale delle migrazioni
Facciamo in Libia noi in Libia ci troviamo in Libia perché in Libia c'è una vasta popolazione lo sappiano i numeri esatti
Di rifugiati e migranti che si trovano in condizioni difficilissime
Alcuni di loro non tutti ma parecchi chiusi in centri di detenzione dove le condizioni sono
Completamente inaccettabili sono abominevoli di ora in Libia in giugno e ho potuto visitare uno e sono sicuro che non era fra i peggiori e raramente ho visto condizioni di esistenza di di
Così miserabili eppure per la popolazione che si trova chiusa dentro e quindi una delle cose che stiamo facendo e di cercare di estrarre da questi centri le persone più vulnerabili perché tutti non riusciamo a farlo
E e e quelli e e cercare che possano avere un'esistenza decente protetta in Libia ma è molto difficile e alcuni di loro quelli che veramente non hanno altra alternativa estrarli attraverso dei canali umanitari allora
Lo Yemen che si occupa di migranti a un programma di rimpatrio
Perso i loro Paesi di quelli che accettano col punto di rimpatriare ce ne sono parecchie penso che quest'anno dieci quindici mila in mano il numero esatto non ricordo sono stati rimpatriati se calcolati i due anni precedenti si arriva a circa
Trenta mila persone non è forse piccolo rispetto alla massa ma è già un programma importante noi ci concentriamo su quelli che hanno i sogni di protezione internazionale quindi rifugiati sostanza o persone che potrebbero essere riconosciuti come rifugiati che non possono tornare a casa loro a causa di guerre conflitti
E per questi abbiamo creato un program programma di evacuazioni d'emergenza ce ne sono state alcune anche qui in Italia ma soprattutto il grosso di questi evacuazioni circa mille cinquecento persone sono avvenute attraverso il Niger che si è
Portato si è messo a disposizione per Caravà una piattaforma di smistamento di queste persone a condizione però
Che poi dal Michea attraverso quelli che qui si chiamano corridoi umanitari attraverso programmi di re-installazione le persone possono andare in altri Paesi
E il meccanismo è buono secondo me è un'alternativa ai canali illegali pericolosi dei trafficanti
Dei dei degli di quelli che approfittano di questi disgraziati purtroppo è ancora troppo piccolo per essere veramente un canale alternativo e il mio invito al Governo italiano ma anche a tutti i governi europei è stato di
Intensificare questi canali
Ma il mio invito è soprattutto a concentrarsi sulla Libia per trovare una soluzione a questo conflitto non nelle ultime due settimane milioni mio collega Mignone e la sua squadra noi nella loro squadra abbiamo potuto fare pochissimo
Noi abbiamo creato in Libia come forse voi sapete
Un centro in cui portare le persone estratte da questi da questi orribili prigioniera
Almeno i più bisognosi le donne i bambini gli anziani i malati che naturalmente poi tali portarli altrove questo centro che abbiamo ancora potuto aprirlo in parte
A causa dei combattimenti degli ultimi tempi in parte a causa della frammentazione delle istituzioni e dalla poca affidabilità di molti degli interlocutori in parte sono anche
Al confine fra istituzioni e milizie quindi una situazione in cui ve lo dico francamente
La nostra siamo stati molte volte sull'orlo di dire non possiamo più lavorare troppo pericoloso per i nostri colleghi ma siamo riusciti a restare c'è stata una un allentamento della tensione negli ultimi giorni ieri agli orti è stato votata l'estensore della missione dell'ONU
E anche il la proroga delle elezioni io credo che questo
Potrebbe diluire la tensione speriamo importante continuare a concentrarsi su una soluzione politica e io so che ci sono sarà ingenuo se non facesse riferimento a differenze di opinioni fra i vari Stati
Incluso Italia Francia io penso che sia importante ed è il messaggio che Stati dovete lavorare insieme perché solo insieme si può trovare una soluzione al conflitto pace per il popolo libico e poter lavorare anche per questi disgraziati si trovano in condizioni molto difficile poi c'è naturalmente
L'ultimo capitolo di questa catena se volete che sono gli arrivi inerti in Europa qui su quello prima il punto primo è molto importante che non ci sia nessuna ambiguità sulla nostra posizione rispetta salvataggi in mare
Quando
Imbarcazioni sono sono avvistate su si ha notizia di imbarcazioni secondo le prassi normali questo diritto del mare questo diritto umanitario questo vorrei dire e l'umanità dovremmo tutti sentirlo ma penso che su questo non ci siano spero opinioni contrarie le persone fanno salvate i bisogna che ci sia capacità sufficiente per questi salvataggi in mare
La la discussione complessa con le ONG e con altri ha fatto il suo ha fatto in modo che questa capacità si sia ridotta e abbiamo visto meno traversate vero perché la Guardia costiera libica è stata rinforzata e l'unica istituzione tipica che è stata rinforzata questo anche lo sottolineato in agli interlocutori di governo
Benissimo allora anche le altre istituzioni devono beneficiare di quel supporto se no si crea uno squilibrio a questo ha fatto in modo che e che ci siano meno traversate però più morti in proporzione alle traversate lo sapete benissimo e questo ci preoccupa grandemente
Quindi quella capacità deve essere mantenuta nel modo più coordinato possibile che secondo le regole che esistono e che tutti devono osservare chiaramente e e poi ed è importante anche che anche se arriveremo un giorno io lo spero a una maggiore affrontare meglio le cause che spingono le persone a fuggire quindi a diminuire
Questi questi flussi anche se arriveremo ad attrezzare meglio di tutti i paesi di transito incluso chissà forse un giorno anche la Libia perché questi flussi siano gestiti in modo condiviso è chiaro che la possibilità per chiunque lo ritenga necessario impellente di chiedere asilo in Europa deve essere deve essere mantenuta
E ed è chiaro anche io ascolto molto quello che i governi europei ci dicono che questa capacità deve essere gestita meglio di quanto è stato fatto negli ultimi
Negli ultimi anni gli sbarchi chiaramente questa è sempre stata la nostra posizione devono avvenire
Nel porto sicuro più vicino al salvataggio e io sono d'accordo
Con il governo italiano che dobbiamo arrivare
A una conclusione sul dibattito su come poi si fucsia l'Europa condivide queste armi l'Unione europea condivide queste questa famosa solidarietà europea di cui si parla tanto e che per ora non si è ancora manifestata io questo
In questo foglio
Farei col quello che anche il Presidente della Repubblica senta il consiglio hanno detto e sedi europee bisogna arrivare a stabilire un meccanismo di Spartaco e direi
Dopo lo sbarco
Che sia condiviso in Europa e soltanto in questo modo che si eviteranno le crisi come abbiamo visto la diciotto in altre fisiche sono successe quindi certo noi diciamo sbarcate questo importante ed è umanitario
La mancanza di questo meccanismo non può essere pagata da persone innocenti scaricate lì poi naturalmente dove deve essere fatta una determinazione rapida del loro status e le conclusioni devono essere messe in atto però spaccati ma ma deve esserci al contempo un meccanismo rende invisibile questo il problema io l'ho detto tante volte già lo sapete
Non possiamo andare imbarcazione per imbarcazione
E e sta è un bene che mi in alcuni degli ultimi casi ci siano stati ci siano state
Offerte molto rapide da parte di altre
Gli altri Paesi e della Chiesa recentemente di farsi carico di una parte delle persone sulle imbarcazioni ma non si può negoziare ogni volta questo non funziona io so che il meccanismo è difficile da stabilire ma siamo anche lasciamo da parte la politica è un meccanismo che non è impossibile da stabilire non parliamo di cifre farsesca ci sono un milione di rifugiati in Libano se il Libano ha potuto gestire un milione di rifugiati in Europa può gestire qualche decina di migliaia non sto sottovalutando neanche per un secondo la gravità di anche solo una persona che arriva
Deve essere sempre gestito bene e con cautela e con
Però mi sembra che non sia un emergenza che non sia così difficile arrivare a un accordo e cercare di distaccare questo sforzo di trovare un accordo
Dal situazione politica vorrei anche dirvi
Prima di concludere due o tre cose ancora abbiate pazienza uno
Abbiamo parlato anche soprattutto con il ministro Salvini con cui
è stato un incontro dialogo costruttivo abbiamo parlato di
Integrazione non solo ma diciamo di di accoglienza integrazione io ho fatto presente al ministro e continueremo a fargli presente che e molti
Capisco che una parte di questa responsabilità ricade sul suo ministero di continuare a mantenere le risorse di appoggio e di supporto alle persone che arrivano che richiedono asilo
Naturalmente sono d'accordo che dobbiamo cercare di ridurre quel periodo di attese
Perché questo non va bene per nessuno né per le persone né per l'Italia con gli altri Stati che si trovano nella stessa situazione però dobbiamo fare
Però quelle risorse devono continuare e poi le risorse che esiste un piano come sapete anche del Governo precedente integrazione quel piano va sviluppato e messo in atto è molto molto importante io credo che non sia soltanto una questione umanitaria
Umana è anche una questione di interesse di questo paese di avere quindi avere di avere rifugiati integra io il contratto qualche giorno fa un gruppo di rifugi giorno dell'arrivo un gruppo di rifugiati mi ha parlato delle varie sfide a cui devono fare fronte certo quando ci sono risorse quando c'è accesso e servizi e molte volte ci sono anche in funzioni di enti locali o di situazioni locali o società civile questo dall'integrazione funziona meglio che crea meno problemi per tutti
Il riduce quella percezione di un fenomeno non c'è scritto che poi ha ricadute molto negative sulla società nel suo complesso
E sì so che di questo se già parlato sappiamo che c'è una un decreto legge in preparazione su alcuni aspetti dell'accoglienza ti deve
Immigrati e rifugiati di rifugiati in particolare io non voglio addentrarmi ve lo dico subito nei dettagli di quella legge perché siamo al a una bozza di decreto legge
Ma ho detto chiaramente a tutti gli interlocutori e innanzitutto una risposta molto positiva che l'alto commissariato
Come si fa in tutti i Paesi del mondo questo per una questione dell'Italia
O di altri Paesi offrirà i suoi fondamenti i suoi suggerimenti nel processo di consultazione che è in corso
Come ha detto il ministro Salvini all'interno del governo all'esterno riguardo a questa legge e i nostri commenti l'ho detto molto chiaramente anche il Presidente della Repubblica saranno mi alati soprattutto ad assicurare la consonanza
La la corrispondenza l'accusa la coerenza di questo decreto legge confusa
Le convenzioni di cui l'Italia fa parte e con il diritto internazionale che gestiti che vige in materia di protezione che rifugiate a cui l'Italia ha dato più volte il suo consenso e la sua partecipazione questo sarà poi
Mi hanno chiesto anche firmare
La l'alto commissariato lato come Stato non dite è il Parlamento che decide su deficit l'Alto Commissariato noi però abbiamo questo ruolo importante di
ITT quindi come si dice di supervisione questo il termine tecnico della messa in atto dei principi di convenzioni e quindi in questa veste noi offriamo i nostri commenti poi come in tutti i Paesi
Spetta al governo decidere quali dei nostri commenti vengono accettati c'è anche un sempre un margine di interpretazione in queste cose noi siamo disposti siamo aperti e questo l'ho detto chiaramente a tutti alla discussione
Finisco per dire che
Vi ho dato le mie impressioni steroidi nel modo più equilibrato possibile di discussioni che sono state pacate costruttive concrete
A seconda degli interlocutori dei vari aspetti della della
L'idea del loro lavoro e del nostro
Ho anche fatto un'esortazione ve lo posso dire ho detto che per l'avrei detto ho fatto un'esortazione a tutti
A vigilare arrestarsi sorvegliare a che il linguaggio della politica
A che il linguaggio della politica non crei spazi per abusi violenze
Anche a sfondo razzistico io non accuso nessuno
Non sta a me farlo che non desidero farlo e non intendo farlo
Semplicemente dico l'ho detto anche a tutti gli interlocutori che a volte e non solo in Italia
In tantissimi Paesi questo linguaggio della politica diventato così aggressivo e purtroppo la questione rifugiati e migranti oggi al centro di questo dibattito questo linguaggio anche se di per sé non è inviato a essere discriminatorio e razzista quotare spazio a tendenze latenti in una società che ha tanti motivi di essere insoddisfatta di di avere di avere un un disagio interno a
A trasferirli sugli stranieri sui rifugiati e migranti io io sono mi sento anche obbligato
Primo come Alto commissario secondo lasciatemelo dire come italiano a dire che dispiace che a volte questo spazio si ha creato e spero che spero fortemente
Che questo mio messaggio arrivi in modo costruttivo in modo amichevole a tutti gli interlocutori
Poi vorrei anche dire una cosa importante che ho discusso con tutti i ministri e che su cui ho trovato
A a proposti su questo primo punto io credo che ho ricevuto risposte positive in questo caso
Quindi speriamo che si continui su questa strada secondo vuole anche dire siamo anche in una fase in cui certo ci sono state ancora qualche arrivando ieri però e arrivi sembrano diminuirà essere molto gestibili
Sarebbe molto importante approfittare di questa fase si va anche verso l'inverno la tratta una stagione tradizionalmente meno meno esposta questi viaggi attraverso il Mediterraneo fu questo il momento di riflettere il momento di costruire è il momento di fare tutte le cose che ho detto abbiamo un pochino di tempo Rina che di nuovo si entri in un'emergenza che sempre
Da spazio alla polemica al linguaggio aggressivo alla politicizzazione delle cose quindi questo è anche un forte messaggio da parte mia e vi ringrazio della pazienza nelle
Grazie grazie debbo grande c'è subito una prima domanda da parte di Alvise Armellini vi prego sempre di presentarvi il
Un pezzo di informazione per i quali elaborate grazie macchinone per me non c'è bisogno
Allora volevo chiedere
Il ministro dell'Interno Salvini USA appunto faranno direttori cartoni molto muscolari contro gli arrivi regolari
Parla però anche del fatto che
Lui ha detto più volte che sarebbe pronto ad accogliere immigranti Ribéry profondi tramite canali legali immigrazione nota perfino detto che fosse per lui farebbe arrivare in Italia con aerei di prima classe
Al di là di questa battuta però non sembra che il governo abbia avviato alcun programma per aumentare i canali d'immigrazione legale volevo sapere se mi ha parlato
E se a raccolto segnali positivi su questo grazie tra perché non ho dato tutti i dettagli era questa la domanda importantissimo
Qui in Italia si chiamano credo canali corridoio umanitario canali umanitari
Questo programma che noi abbiamo da molto tempo l'abbiamo sempre avuto
Questa re-installazione deputati di cosa si tratta si tratta di
Prendere dei rifugiati da Paesi grande asilo soldi Libano Kenya
Camerunese ce ne sono tanti e trasferirli in luoghi più sicuri soprattutto noi diciamo i governi a farlo per i rifugiati più vulnerabili quelli che sono qui esposti in quei Paesi a condizioni di vita difficile sino a parlare perché io credo che sia importante
Fare questo programma e farlo di più e non solo in Italia
Voi sapete che purtroppo gli Stati Uniti che avevano un programma molto importante
Di questo tipo di canali illegali
Più di cento mila persone all'anno erano state approvate alla fine dell'amministrazione Obama
Questa amministrazione una serie di ragioni ha ridotto di più di metà questo programma io vedo che la messa in opera la messa in atto è anche inferiore ai numeri che loro hanno approvato dico questo perché
Globalmente che era il programma più importante che riducendosi quello
Noi continuiamo a dialogare con gli americani perché sia ripristinato il programma ma nel frattempo abbiamo pochi posti e poi a disposizione per fare quello che le ha detto quindi invitiamo
L'Italia come invitiamo tutti i paesi europei a a innalzare aumentare le qualche centinaio di persone che arrivano ogni anno
Abbiamo il vantaggio qui in Italia il grande vantaggio di poter collaborare anche solo con la società civile in questo campo soprattutto la Comunità di Sant'Egidio ed altri che hanno dei formidabili programmi dica sono molto piccoli
Quindi anche oggi Vaticano parlato colorato dobbiamo veramente cercare di trovare questi canali una cosa sola vorrei dire e ministro Salvini era d'accordo su questo fatto e perché spero che esprima che potremmo continuare sviluppando insieme non abbiamo parlato di nessuna cifra di nessun numero ma insomma la il discorso aperto e costruttivo anche con la mia delegazione qui a Roma questo non deve essere però alternativo a continuare a Tare
Fornire il
Come si dice dare accesso al processo d'asilo a gente che arriva direttamente cioè non è una cosa invece dell'altra le due cose continueranno a coesistere anche perché e sarà impossibile creare abbastanza canali umanitari da completamente eliminare la il bisogno e per alcune persone di andare direttamente però è chiaro che più
Ieri legali noi le chiamiamo ostili e legali ci sono e non sono soltanto il Piliego permanente ci sono anche borse di studio permessi di lavoro cioè ci sono tanti modi che noi stiamo sviluppando per aiutare queste persone evitare che si mettono nelle mani
Di scafisti dico di di di criminali di
Quindi bisogna però incrementare quello perché se no è una soluzione molto piccola che non fa peso rispetto all'offerta degli irregolari si prescrive quindi questo è un è un è una conversazione importante conto continua
Anzi si sono Steve Scherer di Reuters Buongiorno
Come lei sa meglio di me ci sono diverse forme di protezione internazionale adesso il ministro Salvini sta parlando di cancellare la protezione umanitaria in Italia io volevo chiedere a lei che cosa ne pensa che se ha dato qualche consiglio amministra proposito del se posso aggiungere una piccola cosa diverse volte le negli ultimi mesi Salvini ha detto che in Libia
Cioè che immigranti
Potrebbero essere riportato in Libia perché per lui è un posto sicuro volevo anche Seat chiedere se
Avete avuto Holebas Rita denigrata sulla protezione umanitaria no dunque questa questione della Pio ridurre o eliminare la protezione umanitaria fa parte del dibattito legislativo
Fa parte di questo nuovo pacchetto decreto legge adesso non è che ci sia stata troppo tecnico e non
Non per non sono un esperto però è chiaro che sequestro effettivamente farà parte del testo di legge su cui noi faremo faremo commenti il nostro consiglio sarà di mantenere la protezione umanitaria è uno strumento molto utile anche per gli stati
Anche perché ha un carattere temporaneo e quindi è è utile è rapido e utile efficace ed è molto usato anzi noi altri paesi diciamo fate meno protezione umanitaria più protezione a lungo termine però
è un resta sì e è è è stata provata utile questo strumento e noi crediamo che sia importante mantenere lo ma non voglio
Non voglio
Anticipare troppo tipica perché dobbiamo dobbiamo vedere quello che verrà
Nel testo di legge dopo che tutti gli organi competenti hanno dato il loro parere quindi è un po'prematuro carne dire cosa ci sarà in quel testo se ho ben capito già il dibattito e acceso anche nel governo è attivo su su come presentare questa legge
Sull'altro punture
Nove assi no la Libia non è un Paese sicuro per i ritorni d'acque internazionali e l'abbiamo detto già Sabina si sono Sabina Castelfranco della CBS si è parlato recentemente di una conferenza internazionale chi si sulla Michele l'immigrazione che si sarebbe tenuta e che l'avrebbe organizzato Alitalia in Libia
Ho con attori libici in italiano ne avete parlato
Sì Mennea accennato il presidente del consiglio però credo che per i dettati dovete chiedere all'unico perché diciotto sono l'ispiratore di questa conferenza io credo che
Adesso conferenza o altro è importante continuare a lavorare con tutti gli attori c'è un processo politico
Che secondo me deve continuare a essere guidato dalle Nazioni Unite che da rappresentante speciale del segretario generale cassa salame proprio per evitare che
Che ci siano divisioni dalla comunità internazionale cioè il mio invito è proprio a che tutti continuino appoggiare Cassano nel lavoro che mi sta facendo per cercare di trovare una soluzione a questo difficilissimo confini
Poi ci sono tutti gli altri aspetti collaterali diciamo
Li uso delle risorse
E fra fra gli altri anche quello di migranti e rifugiati di flussi c'è anche nessuno ne parla ma c'è anche un grosso
Il problema è sfollamento interno in lite di libici che soffrono del conflitto ma nessun umane parate quelli non si muovono tanto quindi sono un po'ignorati e siamo qui per aiutare anche loro
E io credo che qualsiasi iniziativa internazionale come è stato in passato
Perché ci si confronti con tutti gli Stati che in qualche modo hanno un interesse hanno una una parte della discussione sia positiva adesso che Sinigaglia altrove questo devono decidere gli Stati ma io credo che sia un'iniziativa così
In prima fila
Grazie grazie buongiorno Canepa flipper Linus freelance International Press grazie anche alla stampa estera ti dà a tutti l'occasione di incontrare persone così importanti
Tutti i membri tutti gli Stati del mondo sono membri della Organizzazione delle Nazioni
Leva Organizzazione delle Nazioni Unite dotata di uno statuto una carta regolamenti camere di conciliazione da domandare grazie sì no no è la premessa sembrano perché la domanda in sé brevissimo diciamo
Alcuni di questi Stati membri danno luogo a delle guerre fra loro guerre intestine eccetera ma su pochi allora la domanda
Da una ventina d'anni il fenomeno migratorio interesse all'Europa in maniera drammatica e andrà crescendo
L'uomo della strada si chiede possibile che con il finanziamento che attraverso le mie tasse dopo a questa organizzazione meravigliosa ed elefantiaca non si riesca a risolvere un teatro di guerra grazie
Ma ne ho parlato prima serve per me
Bisogna anche fare un pochino una distinzione lei l'avrà già sentita questa risposta ma mi permetta di ripetere bisogna distinguere l'organizzazione con le Organizzazione delle Nazioni Unite fra cui la mia
Che agiscono in vari campi
Svariati Siniscalchi dalla cultura all'Umanitaria lo sviluppo
Allegro eccetera e che fanno lavoro diciamo anche operativo come nel nostro caso su mandato degli stati però siamo
Dipendenti da quel punto di vista distinguere questo da dall'azione politica che è essenzialmente un'azione degli Stati
Cioè la risoluzione dei conflitti le Nazioni Unite sono due cose su un'organizzazione insieme
Che agisce su mandato degli Stati io ci sono un organizzazioni distanti il Consiglio di sicurezza
Non sono io o non è il segretario generale sono quindici Stati che anzi cambiano perché dieci di loro cambiano ogni due anni che ci sono loro sono distanti uno spaccio evocando di esonerare le Nazioni Unite dalle sue responsabilità anzi
Noi abbiamo un grande ruolo da giocare abbiamo tanti ruoli da giocare in questo meccanismo nel possiamo consigliare propone
Prepara e poi quando le decisioni sono prese metterle in atto iniziò a tempo
Organizzare soccorsi umanitari la protezione dei rifugiati i bambini nelle scuole tutte queste cose qua che non le facciamo sono magari accanto poi sul tema che le faccia
Però la decisione politica lei fa riferimento giustissima mente acque e i conflitti quei conflitti causati da qui gli stati membri depressa deve essere raggiunta tanti altri stanchi stanchi nel loro insieme e per quello che le nazioni che si sono dotati di organi apposito lei ha parlato di camere di Mediaset sostanzialmente al Consiglio di sicurezza che dovrebbe occuparsi di queste che che si occupa di queste cose
Purtroppo guardi io glielo dico con franchezza e lo vediamo dal piccolo al grande dal dal dal più minuto al più globale
Viviamo anche rispetto alla mia esperienza di trent'anni questo campo di lavoro vedi io vento un divisione crescente fra gli stati quale non l'abbiamo visto da molto tempo che forse
Segretario generale Guterres mio predecessore come Alto commissario
Come sapete come forse avete sentito ha definito questa una
Guerra fredda senza le salvaguardie della guerra fredda cioè una divisione del mondo senza però un paracadute che ci aiuti quando la crisi arriva questo scusate se sono un po'filosofo questo è quello che ci preoccupa cioè quel meccanismo creati molto tempo fa settanta anni fa vanno rivisti
Vanno modernizza ci sono grandi Stati
Nei vari continenti che non fanno parte del Consiglio di sicurezza come membri permanenti perché cioè queste sono cose questo è importante se vogliamo che questi organi funzionino
Che possano imporre la pace quando necessario bisogna dargli la robustezza e la forza che purtroppo non hanno più questo è il punto fondamentale però sono Lisa Palmieri dei litigi tra Santa Rosa
La mia domanda si riferisce più alcun testo generale ha grande a cui lei adesso ha anche accennato
Ritirati incide i problemi sono i nomi no
Sono nella storia sono non soltanto il colonialismo ma anche il corruzione dei paesi come si fa a lavorare su questi litigi i dittatori la la corruzione per esempio la coscrizione militare
Per finta durante gli allievi lei queste cose qua
Che forza attenti erano affrontare questi problemi poi la seconda trattare e del futuro de immigrati rimane comunque cioè trovare posizioni di lavoro preparati nel lavoro Berlinguer tutti pensano i nomi
Ma si possono integrare sì queste masse che arrivano Mackenzie che ci siano i mezzi possibili sì grazie della sua due domande perché stante interessante
Scusate io pensavo che mi avreste fatto domande precise su invece mi fate domande globali pazzesche difficili su queste due domande queste due domande sono
In un certo senso sono i due estremi del problema giusto sono le cause che sono alla radice di questi movimenti così difficili da gestire e il risultato cioè l'integrazione o la mancanza di integrazione questi sono i due porte
Ed è chiaro che un'organizzazione come la mia
Modestamente parlando noi noi trattiamo con molte delle conseguenze di questa situazione soprattutto per quanto riguarda il nostro compito è dire beh ci sono conflitti ci saranno sempre nuovi ci occupiamo di assicurarci che le persone che fuggono abbiano la protezione internazionale che
Ti trattati prevede cioè il nostro è un compito all'interno di questo ma sempre di più ci troviamo anche lui interpellati da queste questioni come possiamo evitare che le persone fu per
Io credo che bisogna naturalmente
Essere
Cioè ripensare lo sviluppo lo sviluppo non è mai stato pensato in funzione di stabilizzazione delle popolazioni perché non è un problema così grosso prima
Adesso è diventato un problema molto anche forse a volte un po'ingigantito dalla politica ma è diventato il problema adesso e credo che questo sia un un una questione chiave noi abbiamo fatto già le do due esempi
Da una parte abbiamo già fatto un po'di lavoro strategico con la Banca mondiale per esempio grande istituto di sviluppo
Per i Paesi che ospita un grande numero di rifugiati nel passato in questi Paesi non rispondeva nessuno con con risorse umanitari
Per vicine cibo cioè ha molto breve Terni abbiamo capito che non basta
Soprattutto in un contesto in cui le guerre durano quindici venti trent'anni guardi la Siria
Dei paesi vicini dove ci sono tanti rifugiati per evitare che questi cominciò a spargersi dappertutto e per aiutare questi Paesi a queste comunità che hanno il peso maggiore dobbiamo fare investimenti più a lungo termine nell'educazione
Nella sostegno alle comunità
Che ospitano rifugiati Nella Salute eccetera quindi noi abbiamo cercato di dare un esempio in un una fetta di questo lungo tragitto come si può fare lo stesso si può fare nei paesi d'origine lei ha parlato dell'Eritrea molto interessante perché io credo veramente
Io credo che iniziativa del nuovo primo ministro dell'Etiopia di coraggiosamente
Far calare quella frontiera
Andare alla stima con la mano tesa e dire facciamo la pace sia straordinaria queste il coraggio di cui abbiamo bisogno al di là delle istituzioni
Questo il coraggio di cui abbiamo bisogno al di là di tutte le differenze lui ha preso un rischio enorme l'ha fatto scatenato una porta fondamentale ora speriamo che da quella porta possiamo passare in tanti per andare a lavorare col governo eritreo a su alcune di queste questioni molto complesse che causano l'esodo degli eritrei uno dei più uno dei degli esodi più significativi in Africa
Nel suo paese se non sbaglio e anche qui in Italia in Europa quindi bisogna essere anche opportunisti quando ci sono delle possibilità politiche utilizzabile anche per noi che siamo umanitario
Sarei se salve sono mai sull'integrazione al cugino ma su quello guardi molto brevemente io credo guardi la mia organizzazione
Per molti anni
Si è occupata di integrazione in paesi poveri che avevo bisogno di risorse molto poco di integrazione in Europa negli Stati Uniti perché non ci inviano i numeri erano piccoli non c'era bisogno adesso che i numeri sono cresciuti e che è diventato anche
è diventato anche un problema anche un problema politico
è molto importante che guardiamo come questa integrazione fatta lui naturalmente abbiamo un interesse specifico per l'integrazione dei rifugiati questo parlato col ministro Sacconi
Questo importante che richiede risorse siano mantenute in quel piano di integrazione questo vale per tutti i Paesi l'abbiamo visto anche nei paesi più avanzati da questo punto di vista che hanno più tradizione di integrazione è molto difficile
La lingua
Le l'accesso ai servizi alla all'educazione dei bambini soprattutto tutto questo ci sono modelli molto buone come il modello canadese non si può naturalmente comparare il Canada
Con l'Europa però ci sono pratiche per esempio in Canada che sono qua io dico sempre una cosa molto bella io ricordo
Quando ho visitato come Alto Commissario per la prima volta il Canada
E o
Io ero presente all'arrivo di un gruppo di profughi rifugiati siriani all'epoca il Canada ha preso circa venticinque mila rifugiati siriani attraverso questi canali umanità
E quando cominciato a parlare con non parlavano neanche né in inglese né il francese solo a che era proprio l'inizio di questo loro arrivo come rifugiati
E quando mi sono rivolto loro come rifugiati sono stato fermato dall'autorità canadesi che hanno detto da oggi questi non sono più rifugiati sono new canneti azione nuovi canadese queste lo spirito secondo me in cui bisogna fare l'integrazione perché anche questo aspetto psicologico di far parte di una società riduce le esclusione e la reazione negativa moltissimo
Prevalse salve sono Mario Ossorio dell'agenzia stampa del Messico volevo chiederle sia parlato con integrante del governo italiano sulla ricerca dichiarazione dell'alta commissaria
Be'diritti umani da un surplus fatto che invierà una missione unitaria per valutare i casi di razzismo e violenze contezza Nieri esiguo i Comuni Cinzia credete che effettivamente il problema esiste ecco e contro il richiedenti asilo eccetera grazioso due problemi distinti terrei a dirlo sì certo la
La questione è venuta nella conversazione io non sono l'alto commissario dei diritti umani la signora parcelle
è la commissaria e quindi questa domanda dovrebbe essere rivolta a lei
Io posso soltanto dire che sono sicuro che c'è anche un elemento di malinteso queste missioni sono fatte se non sbaglio però non posso parlare per loro
In tanti paesi sono missioni di routine non sono una novità i i e sono sicuro mi permetto di dirlo anche pubblicamente io conosco un poco la signora parcelle
Come sullo sta fra lei una è una figura è una figura di rilevanza mondiale che ha un'esperienza personale istituzionale straordinario la persona di grandissimo equilibrio e sono certo che questa questione
Una volta arrivati a un dialogo sarà risolta nel modo più più amichevoli più costruttivo come mi auspico sarà il caso
Per quanto riguarda la seconda questione
Beh non è una questione soltanto italiana io ribadirlo questo purtroppo in Europa abbiamo visto una crescita
Del del dell'ostilità
Perso rifugiati e migranti o le ripeto quello che ho detto poco fa
E cioè che io invito la politica a tutti i livelli anche molto locali molte volte ha veramente moderare il proprio linguaggio io capisco che questa è una questione anche politicamente delicata
Ma ma sì questo linguaggio si manifesta crea uno spazio per delle tendenze tutte le società hanno delle brutte tendenze il razzismo è una di quelle esiste ovunque non bisogna dargli spazio non bisogna dare spazio al razzismo
La collega
Prima finale fatto quotidiano e sulla questione e salvataggi in mare c'è diritto internazionale ne avete parlato in un quadro dove lo ricordava le stesse ore le ONG lavoro delle energie nel Mediterraneo centrale in buona sostanza in questo momento bloccato non non ce ne sono
E in cui c'è anche il rischio ci sono anche testimonianze di i migranti salvati che gli stessi mercantile per quanto tutti debbano fare salvataggi in mare
Diciamo subiscano le sette deterrenza rispetto a questa attività in un contesto in cui seconda parte della domanda i porti italiani non sono ufficialmente chiusi ma di fatto non impossibile utilizzarlo ecco
Parlato e preparò guardi io
Posizione nostra chiaro lo la ripetono che l'ho già detto a Mach per rispondere alla sua domanda
è chiaro che i salvataggi in mare su questo
Credo che spero che non ci siano esitazioni vanno fatti
Anzi ne approfitto perché non l'ho detto prima
Ho detto al ministro Toninelli che noi siamo in ammirazione del lavoro fatto dalla nostra Guardia costiera la guardia scusi potrei dire no stampa Guardia costiera italiana o ne sono molto fiero anche come italiano è un lavoro straordinario che va sottolineato
Però è chiaro che
Più capacità vanno messe soprattutto nei momenti in cui ci sono più arrivi
E l'assenza delle ONG per motivare ha fatto insorta che questa capacità si è diminuita e senz'altro questa legato all'aumento dei morti che noi conosciamo perché poi e io sono sicuro che ci sono morti che noi non conosciamo purtroppo non conosceremo mai quindi è un invito veramente a a dar spazio a tutti in questa importante in questo importante sforzo umanitario perché di questo si tratta e poi naturalmente
Ripeto quello che ho detto ci deve essere
Condivisione non può essere soltanto la Grecia prima la taglia poi magari la Spagna in seguito che ricevono tutti quelli che arrivano questo non può esserci deve essere condivisione l'ho già detto a sufficienza ma questa questa condivisione a mio modesto avviso l'ho detto anche al ministro Salvini non può essere ottenuta ha speso e delle persone che sono sull'imbarcazione Centanin dalle in modo in maniera
Oltre oltre l'accettabile oltre
L'umano insomma su queste imbarcazioni quindi quel penso che questo sia importante né di quest'idea di porti chiusi provoca però questa situazione quindi altri cerchiamo di sport c'è sforzarci di arrivare a questo meccanismo così non c'è più bisogno di porti chiusi ma si opera in altro modo
Credo ancora tempo per due domande una ti dalla Russia e poi si può preparare gli Antezza buona sera
Sono
Agenzia stampa russa rinvia mi chiamo Alessandra
Lei aveva parlato dell'Assiria ha detto che è possibile la dall'operazione militare contro libri
Però io volevo chiedere sull'aspetto umanitario diciamo di questa crisi si parla sempre delle azione militare in cui partecipa alla Russia trovo a molti sanno che anche ci sono gli sforzi umanitari pulire con quel volto a Mosca ci sono i corridoi con voli di centri d'accoglienza dei cosa cosa ne pensa questi sforzi come
Lo vede quel contributo russo alla crisi non salirà sì grazie magari su due due cose un pochino distinte ma mi dà l'occasione di rispondere una per dire che in delibera
Questo prossimo capitolo probabile della guerra in Siria ci preoccupa molto lo sapete tutti perché perché tutti gli altri episodi militari dell'ultimo anno Aleppo prima l'acuto orientale
Vera
Sono stati risolti in parte trasferendo di
Le persone armate gli elementi armati anche i più indesiderabili a Itri quindi primo Idlib chiedo di uomini avrà
E di tre milioni di civili di cui uno sfollati
E secondo non c'è un altro Idlib per portarci gli elementi armati quindi la risoluzione è più difficile
Ora io ho detto al governo siriano e ho detto agli amici russi con cui o molto interloquito in queste ultime settimane
Che è molto importante non l'ho detto solo io l'hanno detto in tanti è molto importante guardare acqua quel modello di risoluzione che l'Assiria ha promosso soprattutto nell'ultima offensiva militare
Nel sud della Siria c'è un modello attraverso cui ci sono degli accordi con almeno alcuni gruppi che evitano
Sì troppo spargimento di sangue c'è una specie di compromesso per cui
Mi sembra che Adela
Adesso per entrare nei dettagli alcuni gruppi abbiano accettato di dare le armi pesanti hanno perduto tutto per ottenere le armi leggere
Mi sono addirittura dati dei compiti di una specie di compiti di polizia in una certa zona quindi c'è una specie di accomodamento soprattutto con l'opposizione non radicale non con l'opposizione
Non contro quei gruppi terroristici con cui invece
è molto complicato trattare questo lo capisco
Purtroppo i libri ci sono questi gruppi e quindi la difficoltà è maggiore speriamo che
Di più a lungo possibile di nel modo più
Completo possibile gli accordi possono essere aveva che pacificamente perché questo progressivamente erode la possibilità di spargimento di sangue ma siamo molto preoccupati perché uno spargimento di sangue Itri potrebbe essere gravissimo sette arpe tratto
In moto in modo
Come se non c'è alternativa praticamente e per quanto riguarda l'altro aspetto della sua domanda ne abbiamo avuto molte discussioni con interlocutori russi sulla questione del ritorno dei rifugiati
Ora
Parlare di libri parla di ritorno già c'era un po'di contrasto però
La mia posizione tengo a chiarirlo perché è stata molto dibattuta anche con Mosca
Siamo contrari al ritorno dei rifugiati
Ma è semplicemente diciamo al governo siriano accanto è il governo che deve accettarli di ritorno quello che rifugiati ci dicono che vorrebbero che accadesse perché loro possano tornare giusto
E queste sono svariate cose alcune sono di ordine materiale cioè ricostruzione scuole ospedali case eccetera altre di ordine economico l'accesso al lavoro queste sono difficili in una situazione in cui la ricostruzione prematura però ci sono molte cose che si possono cominciare a a e che abbiamo cominciato a fare i rifugiati ci dicono
Abbiamo problemi di proprietà abbiamo problemi di documentazione
Abbiamo paura poco
Abbiamo paura di essere coscritti alla leva nel momento in cui ci sono ancora ora su dove io sono stato a Damasco che ho discusso di tutte queste cose con il governo siriano e ho chiesto al governo russo che naturalmente ha un'influenza importante insieme
Di aiutarci ad affrontare queste cose c'è piuttosto che dire tornano tutti fate ritorna con un tour nessuno
Cerchiamo di guardare alle condizioni per il ritorno di affrontarle di crearne così che quando
Soprattutto le nell'azione militare diminuisce magari si creano magari alcune persone vogliono tornare la fine non è l'alto commissariato che decide chi può ormai chi non torna
Sono le persone loro stessi critici partecipino su base di quello che loro sanno loro sanno quello che è insieme loro ci dicono queste cose che noi trasmettiamo all'autorità
Grazie salì somiglia anche il suo costante la radio pubblica tedesca dei
E lei ha parlato della necessità di omonimia omogeneizzare uso le mie parole le politiche migratorie in Europa di scusi di di di omogeneizzare le politiche migratorie Europa non so se ho colto bene il concetto
Mi sembra che siamo più lontano che mai da questo però è cosa le fa credere dopo tutti questi interlocutori gli interventi che ha l'errore le le ha ragione su questo punto
Purtroppo è una lunga battaglia che non dobbiamo cessare di fare ma che è difficile in questo momento io però ho parlato di di questa condivisione per esempio
Di sbarchi e di e di e post punk e non è soltanto lo sbarco a quello che succede top processa io ne ho parlato che ho detto
Va bene se non è condivisa da tutta l'Europa almeno un certo numero di paesi cominciamo da
Su questo credo che dobbiamo accettare che ci sia questa difficoltà ma però deve essere un gruppo di Paesi che fa questo esempio non può essere sono sempre il Paese che di ricerca in questo caso l'Italia ma l'abbiamo visto in Grecia mi scusi l'abbiamo visto anche in Germania perché in realtà il due mila e quindici è stato proprio quello che che la Germania ha vissuto di essere sola con forse la Svezia e la nostra
Apprendo questo non può più esserlo perché troppo troppo difficile per un Paese o due Paesi gestire tutto il peso però se non si arriva a ventisette o ventotto non so come si conta adesso
Almeno a meno che ci sia un numero di paesi di buona volontà che capisce che bisogna superare tutti gli ostacoli politici Carriero sistema prevedibile di condivisione io credo che questo non sia impossibile grazie
Grazie grazie grazie cappotti grazie al