Presentazione del volume "Razza e inGiustizia. Gli avvocati e i magistrati al tempo delle leggi antiebraiche"

Buongiorno a tutti
Ho il compito di introdurre i lavori per la presentazione del volume razza e ingiustizia
Un lavoro che frutto di un confronto e dell'impegno
Del Consiglio Superiore della Magistratura del Consiglio nazionale forense e dell'Unione delle comunità ebraiche italiane
Questa è una giornata è un'occasione di di approfondimento di confronto su un periodo drammatico per la storia del nostro Paese riguarda il periodo dell'applicazione delle leggi razziali
E quindi è un momento di ricordo di tante storie tanti percorsi individuali ma anche di tanti confronti
Di un momento anche collettivo molto forte
Doverosamente lo apriamo con il saluto del presidente del Senato
L'avvocatessa Elisabetta Alberti Casellati con cui il sottoscritto e gli altri componenti del Consiglio superiore della magistratura che sono oggi presenti qui hanno avuto l'onore di lavorare
A partire dal settembre del due mila e quattordici sino a qualche mese fa quindi personalmente mi fa particolarmente piacere passare la parola al nuovo presidente del senato
Funziona
Buongiorno a tutti grazie per Giorgio Morosini
Mi sa che il CSM è sempre nel mio cuore
Autorità cari relatori signore e signori e con grande piacere che spendono di uno di voi il sentito benvenuto del Senato della Repubblica
Il nostro ritrovarci qui a oggi va bene al di là della simbolica testimonianza di condanna di ogni forma di discriminazione di violenza e di razzismo
In questo amaro ottantesimo anniversario della promulgazione delle leggi razziali in Italia ci ritroviamo infatti nel nome di una concreta il comune assunzione di responsabilità
Verso la conoscenza alla ricerca la comprensione critica di quei terribili avvenimenti che hanno indelebilmente segnato la storia recente del nostro Paese
Il volume che oggi presentiamo razza e ingiustizia e alieno da qualsivoglia dimensione retorica
Le sue pagine approfondiscono con rigore il tema del rapporto tra gli uomini di legge di epoca fascista e la legislazione razziale sottolineando senza riluttanza
Come si sia trattato di un rapporto complesso e controverso
Pur rievocando doverosamente le prestazione che molti magistrati avvocati subirono proprio in conseguenza delle leggi razziali
Queste pagine
Solleva hanno con lucidità il velo dalle zone d'ombra dai silenzi dall'indifferenza
Dalle attese adesioni opportunistiche compromissorie di quel mondo le posizioni e razziali del regime
Ringrazio il Consiglio superiore della magistratura per aver voluto dare vita a questo Comune Progetto
Ringrazio le istituzioni
Che vi hanno aderito e ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione offrendo spunti di riflessione testimonianze preziose risultati di approfondire di approfondite ricerche analisi sullo stato della documentazione e delle fonti disponibile idee e prospettive per indagini future
Iniziative di studio come queste sono essenziali alla comprensione delle responsabilità individuali e collettive verso la politica razziale del fascismo
Dei suoi meccanismi e delle sue intersezioni con i diversi segmenti della società della cultura e delle istituzioni italiane
Certamente la storiografia in questi ultimi decenni ha saputo rinnovarsi e con e compiere molti passi importanti
Ma molto resta ancora da fare per raggiungere ad una più onesta analisi di questi eventi della loro genesi della loro evoluzione delle loro conseguenze di lunga durata
Naturalmente intraprendere questo percorso di osservare da vicino le gravi responsabilità di cui si sono macchiati immondi cui apparteniamo può essere estremamente doloroso personalmente da giurista non posso non sentire con particolare angoscia la discriminazione subita in quegli anni dei colleghi ebrei
Ma ancor più intollerabile riflettere sull'atteggiamento compromissorio con cui molti uomini di legge si posero di fronte alla legislazione razziale sulle loro complicità intellettuali e materiali
Sulle loro contraddizioni
E oggi
Come presidente del Senato
L'indignazione per le ingiustizie subite dai senatori ebrei di cui il nostro archivio storico conserva tracce testimonianza
E resa in me ancor più viva dalla lettura dei resoconti delle sedute di approvazione di quelle leggi
Nessuno tic con nessuno infatti prese la parola
L'Assemblea atto Rocco senza discussione alcuna
Fare i conti seriamente con la storia è un obbligo morale lo è per ogni individuo lo è a maggior ragione per i rappresentanti delle istituzioni di questo Paese
Dobbiamo promuovere iniziative aprire i nostri archivi incoraggiare lo studio e sostenere la ricerca stimolare i giovani a saperne di più e a farlo in modo serio e con indipendenza di pensiero
Il dialogo con i giovani e il primo e più importante dei nostri doveri
Dobbiamo coinvolgervi offrire il loro gli strumenti culturali necessari per conoscere approfondire e comprendere
Abbiamo il compito di lavorare in costante collaborazione e confronto con il mondo della scuola
Forse la più delicata e cruciale istituzione di ogni Paese
Proprio quella scuola
Che per prima si vide violata nella sua essenza profonda di strumento educativo di crescita civile e culturale con quel decreto del cinque settembre mille novecentotrentotto che aprì la strada alla tragica la tragica sequenza di inaccettabili provvedimenti legislativi che chiamiamo leggi razziali
Il dialogo con i ragazzi con gli studenti con i cittadini più giovani è un obiettivo preminente del Senato della Repubblica
Non posso non sperare che nella complessa costruzione di un dialogo con i più giovani voglia venirci in aiuto la senatrice a vita Liliana Segre
Che da alcuni anni ha scelto di condividere con loro la sua dolorosa e tragica vicenda personale
E lo fa instancabilmente senza predicare odio né vendetta
Ma con la convinzione profonda che la memoria non quella retorica ma quella fatta di conoscenza e Presa di coscienza del passato più tragico
Debba e Possa essere la più potente arma di difesa dal suo ripetersi nel presente e nel futuro
In nome della libertà e della dignità umana come antidoto al riprodursi di violenze comportamenti di stampo razzista che pure purtroppo non sono estranei alla nostra epoca
Per il suo coraggio e la sua determinazione voglio ringraziarla a nome di ciascuno di noi
Come sapete la senatrice Segre ha contribuito al volume che presentiamo oggi
E ci regalerà a breve una sua testimonianza l'ascolterà o con attenzione
L'impegno del Senato della Repubblica nel tenere vivo il ricordo dell'ignobile avvenimenti che hanno lacerato buona parte dell'Europa in quei terribili anni
E nel promuoverne una più diffusa e il Woody e lucida
Coscienza è un profondo dovere istituzionale voglio ricordare in questo senso il presidente del Senato Giovanni Spadolini
Che volle pubblicare nel cinquantesimo anniversario della promulgazione delle leggi razziali nel volume dedicato all'evento processo della loro abrogazione e della reintegrazione dei diritti anche sotto Ortu oso
E intriso di contraddizioni
Pochi mesi fa il Senato ha deciso di ristampare uno per sottolineare l'importanza di questo ulteriore tema di ricerca di cui peraltro il volume razza e ingiustizia non manca di parlare
Mi auguro che ogni istituzione comunitaria questo Paese voglia assumere su di sé la responsabilità di trasformare la memoria storica in strumento di progresso civile e culturale
Il Senato continuerà a farlo sperando nella collaborazione di ognuno e naturalmente contando su un dialogo costante con la comunità ebraica che di tale missione affatto una priorità
Come ho avuto modo di scrivere nella prefazione al volume che oggi presentiamo alla nostra Costituzione
Ai principi che afferma ai termini scelti per esprimerli è stato affidato il compito di fungere da baluardo dei valori democratici su cui si fonda nel nostro Paese
A nuovi rappresentanti delle istituzioni individui cittadini spetta il compito di sorvegliare le nostre coscienze
Affinché nessuno
Forma nessuna forma di discriminazione di posta mai radicare abbiamo il compito di vigilare come individui e come collettività ne abbiamo gli strumenti ne abbiamo la responsabilità ogni deroga a questo dovere non troverebbe alibi vi ringrazio
Saluto che ha introdotto tutti i temi di questa giornata di approfondimento e di riflessione
Declinando subito in modo attivo un modo di fare memoria che deve divenire uno strumento di progresso civile questi temi saranno sviluppati ora dagli interventi che seguiranno
Consentitemi prima di dare la parola al presidente del Consiglio superiore della matrice Presidente del Consiglio superiore della magistratura
L'avvocato Legnini
Di leggervi una lettera che è pervenuta dal ministro della giustizia che non poteva essere presente oggi qui
Pregressi impegni istituzionali
Egregi vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura Presidente del Consiglio nazionale forense presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane
Ho ricevuto con grande piacere sincero interesse il vostro invito per l'evento di presentazione del volume razza ingiustizia
Frutto di un approfondito lavoro di ricerca storica che ha consentito di ricostruire grazie ai tanti contributi pervenuti il quadro d'assieme relativo al ruolo dell'avvocatura e della magistratura durante il periodo delle leggi razziali
Nell'anno in cui ricorre l'ottantesimo anniversario d'dall'emanazione di quelle aberranti e ingiuste norme questo contributo rappresenta un'ultimissima occasione di riflessione i valorizzazione della memoria sugli eventi che hanno segnato in modo drammatico la storia
Del nostro Paese
Il volume che oggi viene presentato costituisce inoltre un prezioso strumento di studio e approfondimento per i tanti giovani che si accostano alla professione forense e alla carriera in magistratura
E più in generale per tutti gli studenti che intendono accostarsi a vicende tragiche il cui riflesso si proietta sino ai giorni nostri
Il testo razza e ingiustizia è al contempo una risorsa di conoscenza di assoluto valore anche per tutti noi rappresentanti istituzionali e titolari di responsabilità di governo
L'odiosa legislazione discriminatoria che determinò la tragica e crudele cancellazione dei più elementari diritti di convivenza civile dei cittadini di religione ebraica e la loro esclusione dalla vita sociale del Paese
Costituì la negazione assoluta dei principi di legalità giustizia eguaglianza
Su cui deve fondarsi ogni comunità nazionale che voglia definirsi umana
Le leggi razziali furono la realizzazione di un diritto palesemente diseguale come ha scritto Giovanni Canzio in un suo recente contributo
L'ingiustificabile vulnus al basilare principio di uguaglianza sancito anche dallo Statuto Albertino allora vigente
Rappresentò una macchia indelebile nella storia del regime fascista
E di ampi strati della società civile dell'opinione pubblica nazionale che per paura o convenienza non seppero reagire alle barbarie giuridica e culturale dei provvedimenti antisemiti
Purtuttavia come ricostruito anche dal volume
Merita di essere ricordata e adeguatamente valorizzata la scelta di quegli avvocati e magistrati che contrariamente all'atteggiamento prevalente gli acquisti senza e pagando personalmente prezzi altissimi
Preferirono non piegarsi supinamente al volere del regime rimanendo fedeli a ideali di giustizia ed equità
Giudice come miglior sacerdote che scelsero volontariamente dispersi il sì della toga prima dell'entrata in vigore delle leggi razziali del mille novecentotrentotto
Per non essere costretti ad applicare norme gravemente discriminatorie vessatorie dei nei confronti delle minoranze etniche e religiose
Alcuni giudici utilizzarono gli strumenti e i poteri a loro disposizione per affermare l'interpretazione restrittiva delle leggi per la difesa della razza italiana così da limitare la forza lesiva dei diritti delle prerogative dei cittadini ebrei
Garantendo loro qualche spazio di tutela giurisdizionale
Lo possiamo quindi dimenticare il contributo di quegli avvocati e magistrati
Coraggiosi che dando vita ad vere forme di resistenza passiva e di protesta civile scelsero di non applicare le direttive del regime fascista finendo in alcuni casi per essere privati della possibilità di esercitare la propria professione
Ma tentavano in qualche modo di salvaguardare la dignità l'integrità morale l'indipendenza della magistratura della classe forense dell'intero Paese
Magistrati e avvocati che alla colpevole indifferenza al comodo asservimento preferirono la strada dell'indipendenza e della schiena dritta
L'esperienza della persecuzione antisemita e della legislazione era fiale
Di cui si è macchiato il regime fascista ha rappresentato un monito costantemente presente nel processo di stesura della Costituzione repubblicana
E nella contestuale affermazione solenne di alcuni capisaldi
Del nostro patrimonio giuridico tra cui il riconoscimento dei diritti inviolabili della persona l'eguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge senza distinzione alcuna l'eguale libertà e dignità di tutte le confessioni religiose
Ringrazio pertanto gli estensori del volume i promotori della presentazione odierna per il contributo di così alto valore al necessario impegno finalizzato a custodire coltivare
La memoria su quanto accaduto e per l'impulso al percorso di formazione culturale e di acquisizione di una consapevolezza storica da parte delle giovani generazioni
Se per compensare se comprendere impossibile conoscere è necessario per ciò che è accaduto perché ciò che è accaduto può ritornare le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate anche le nostre ha scritto Primo levi
E questo volume concorre ad assolvere proprio la funzione di alimentare la conoscenza e la memoria rispetto ad accadimenti su cui non possiamo e non dobbiamo mai far cadere il velo dell'oblio
Alfonso Bonafede ministro della giustizia
A questo punto l'ordine dei lavori prevede di intervento del vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura l'avvocato Giovanni Legnini
Consentitemi di portare una brevissima testimonianza personale
Tra i sono lotta sono diversi i fautori di questa opera quindi che c'hanno creduto sin dall'inizio
Già qualche mese fa davvero ormai quasi un anno fa rispetto ai confronti preliminari
Che si sono molti dei quali si sono tenuti proprio al Consiglio superiore c'è stata certamente una personalità che ha fortemente voluto
Questo lavoro cui su comprende questo volume
Da veicolare poi in diverse sedi e questa persona è stata certamente il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura
Giovanni Legnini a cui passo la parola grazie consigliere prossime
Portare il saluto del consiglio superiore della magistratura intende innanzitutto ringraziare la Presidente Casellati che prima come componente del CSM e poi nel ruolo che il presidente del Senato ha con voluto fortemente questa iniziativa e questa pubblicazione ci ha consentito di presentarlo in questa splendida prestigiosa
Paola a me peraltro molto familiare
Voglio anch'io esprimere la mia gratitudine per la sua testimonianza la sua presenza alla senatrice Liliana Segre che ha raccolto subito la nostra proposta di partecipazione a questo Progetto
Il suo prezioso contributo da alle nostre riflessioni la misura di vissuto che di una sofferenza che non può e non deve essere dimenticata
Abbiamo l'onore di ospitare la penserebbe alla Corte Suprema Israele resta aiuto che con il suo intervento sicuramente arricchirà questa giornata di ulteriori importanti stimoli e e con la sua presenza conferisce una prospettiva ancor più larga sul lavoro di ricerca
Che è stato svolto già nel corso la giornata di ieri la presidente aiuto ha portato il suo saluto alla riunione del plenum del Consiglio superiore convocato per illustrare gli esiti di questa inedita ricerca con la Corte Suprema israeliana abbiamo avviato insieme alla corte di cassazione prima con il presidente Canzio adesso compenserebbe mammone
Una proficua collaborazione che sta offrendo frutti preziosi ad entrambi gli ordinamenti ai rispettivi sistemi giudiziari Jean atto va presidente aiuto Buonanno ebraico che indiziato domenica domenica scorsa il volume che oggi presentiamo che peraltro a vostra disposizione vedo che non non tutti ce l'ha all'ingresso del dal Senato
Si è potuto avere il realizzare come sappiamo grazie ad una fattiva collaborazione con il Consiglio nazionale forense e con l'Unione delle comunità pratiche
Rivolgo quindi la mia gratitudine
Di tutto il Consiglio
Al presidente mascherine che immediatamente insieme ai colleghi del CNR aderite alla presidente Noemi disse saluto anche la presidente dura che il che qui oggi porno non posso ringraziare per non derogarvi troppo uno per uno tutti coloro che hanno comperato al successo di questo progetto che oggi ci tre ci consente di presentare una pubblicazione che non esito a definire unica
Per la ricchezza la qualità e la profondità delle ricerche che vi sono contenute
Gli interventi che che seguiranno
Cioè nel baratro gioco
Mi limito a sottolineare che gli autori eminenti studiosi giuristi alcuni dei quali oggi presenti H ascolteremo che hanno partecipato con il loro prezioso contributo alla ricerca hanno appunto
Conferito a questo volume un valore molto alto
Nel mai interrotto interrotto percorso di riflessione ricostruzione storica delle drammatiche vicende politiche giuridiche ed umane che ebbero corso
A muovere dall'infausto discorso di Trieste pronunciato da Benito Mussolini
Ad ognuno degli autori quindi va la mia gratitudine quella dell'intero Consiglio Superiore della Magistratura l'impegno di ciascuno di loro
è stato sapientemente tessuto dal coordinamento dei curatori del volume
La professoressa Antonella Meniconi qui intorno noi il professor Marcello Pezzetti che anche lui con noi e dal nostro ufficio studi che nuovamente ringrazio in quest'aula insieme all'intero Consiglio superiore con l'impegno straordinario del Consigliere morosi
Nel corso del plenum di ieri e della successiva riconversione margine svoltesi Palazzo il maresciallo abbiamo già potuto valutare la pregevole terza e la profondità di questo lavoro corale che si caratterizza per un'analisi polifonica appunto perché vede coinvolti storici avvocati magistrati accademici
Che quindi costituisce Concord nuove acquisizioni contribuisce nuove acquisizioni all'approfondimento dell'indagine e alla conoscenza della pagina più buia della storia italiana ed europea
Le discipline legislative antiebraica del mille novecentotrentotto hanno rappresentato lo diciamo da da molto tempo ma è utile ribadirlo uno spartiacque di civiltà per l'ordinamento giuridico posta al cospetto di un autentico crimine contro l'umanità venivano in gioco temi cruciali
Del rapporto tra Stato e cittadino come è stato detto tra principio di autorità e libertà
E di fronte a tale realtà perseguita con un disegno criminale lucido il regime provvide prima a contenere poi a sopprimere i i sia pur limitata
Spazi di indipendenza dalla magistratura guadagnati durante l'epoca liberale e ciò determinò insieme all'assuefazione alla soggezione per i cittadini
Italiani da parte del regime uno dei massi momenti di frattura nella coscienza collettiva sul manifesto della razza si impianto una gigantesca opera di propaganda condotta attraverso la parte trazione di indicibili sofferenze verso la popolazione ebraica si realizzava così
La mortificazione della dignità e dell'integrità di un concetto che è determinante è quello della cittadino
L'installazione poi di una tragica burocrazia dell'esclusione costituì il preludio a quello che sarebbe divenuto il dramma della spoliazione e poi della deportazione
Lo studio e la ricostruzione dal re reazione dell'ordine giudiziario insieme all'impegno dell'avvocatura costituiva per noi un imperativo
Ma anche un compito atto lo e tutto anche all'esito cinque stop importantissimo lavoro poiché molte e divergenti sono state le opinioni storiografiche sul ad errori c'è stato già detto esempi di autentica resistenza
Di cui il volume d'acconto si contrapposero orientamenti ad atteggiamenti di soggezione culturale e di esplicita adesione agli schemi giuridici delineati nelle leggi razziali anzi
Può dirsi che quella triste stagione segnò l'apogeo della GR gerarchizzazione instaurando il criterio della fedeltà quale unico metro di giudizio per decidere degli avanzamenti di carriera
Dei magistrati si trattava della macchina
Del controllo che concentrava l'esercizio del potere esibiva l'organizzazione statuale statutaria che era fondata sulla divisione dei poteri
A quell'esperienza non a caso in assemblea costituente si sarebbe poi per fortuna reagito predisporne evento antidoti di sistema per preservare l'indipendenza dalla magistratura e riserva di giurisdizione a protezione dei diritti fondamentali
Ho voluto sottolineare questo profilo perché ritengo sia determinante per due ordini di ragioni prima di tutto esso spiega perché il Consiglio superiore si è fatto parte attiva
Nella promozione di questo studio e nella commemorazione degli ottant'anni dalle imposte leggi razziali
Sì è tanta sia tentato di valutare ricostruire alla reazione del diritto giurisprudenziale in un tornante che tra fu drammatico di legislazione liberticida
Il messaggio dunque non potrebbe essere più chiaro occorre una sempre preservare una soglia di attenzione alta e una capacità di presidio giuridico verso fenomeni di degradazione
In secondo luogo l'abisso nel quale precipitò l'ordinamento giuridico costituisce un monito per l'oggi
Le guarentigie che i costituenti seppero scolpire nella Carta fondamentale vanno curate costantemente e tra di esse vi è la necessità della strenua difesa dell'autonomia dall'ordine giudiziario da ogni altro potere è questa una carenza una garanzia insopprimibile per la tutela della libertà e dei diritti dei cittadini
Fare memoria dunque consente di alimentare quello spirito Illy vivificante del diritto dopo la catastrofe
Per utilizzare anche qui oggi come ho fatto ieri l'incisiva espressione di Capograssi che animò le conquiste costituzionali che con la loro rigidità e con la ferma condanna espressa concetti quale razza discriminazione liberazione dall'avidità rappresentano il Baluardo dell'argine contro il profilarsi nuove tensioni antidemocratica
Lo studio dalla relazione dei giudici allarmi su banda stagionale legge razziale ammonisce quindi sulla necessità di prevenire ed arrestare
Le involuzioni quando esse si verificano e consente di cogliere aspetti rilevanti sul momento che vive anche la nostra democrazia costituzionale
Percorsa da segnali preoccupante diffusi quali sono i reati d'odio
E le pratiche discriminatorie
Dunque la disamina analizzata dell'immane tragedia attualizzata chiedo scusa dell'immane tragedia che segnò quel tempo ci preserva dal rischio di evitare che si ripeta
E ci aiuta a riconoscere i prodromi e i tentativi di riproposizione dalla cultura della discriminazione e della sua fazione
Comprenderne i tratti ci conduce direttamente sul terreno delle risposte della difesa dei principi e dello spirito condensato nel valore dalla Costituzione repubblicana concludo nella giornata di ieri
Gli interventi di alcuni consiglieri e di altri relatori tra cui il Presidente Canzio
Hanno sottolineato come il lungo ed appassionato lavoro compiuto dal Consiglio superiore sulla Shoah sulle leggi razziali sulla diffusione dalla cultura dalla memoria dalla legalità nelle scuole
E che ha portato grazie allora all'apporto alla collaborazione di cui ho già parlato
Di molti altri alla ricerca la pubblicazione che oggi presentiamo abbia costituito una delle pagine più belle dell'esperienza consigliare di questi quattro anni
Ne sono convinto anch'io
Perché non c'era modo migliore che attraversare e approfondire la tragica storia di quell'epoca
Per riuscire a Diliberto Jersey nelle radici più profonde delle conquiste di giustizia di libertà e di guardia
La loro strenua difesa costituisce il fine ultimo di ciascuna delle istituzioni repubblicane certamente dell'organo di governo autonomo dalla magistratura italiana che su delega del Capo dello Stato ha avuto l'onore di presiedere in questi anni
Grazie ancora per la vostra partecipazione e per la vostra attenzione grazie
Grazie al presidente dei mini
A questo punto passo la parola per il saluto al presidente del Consiglio nazionale forense l'avvocato Andrea Mascherin
Intorno a tutti io porto il saluto del consiglio a farle forense tre l'avvocatura italiana tutti presenti autorità ai magistrati ai colleghi saluto in particolare la presidente del Senato
Ed è una è stata l'esperienza di grande rilievo per il Consiglio nazionale forense che ha chiuso un periodo di intensa e nuova collaborazione tra avvocatura istituzionale e le consiglio superiore della magistratura ed è il un suggello sicuramente Vine grande importanza che porteremo tutti nella mente e nel cuore
Naturalmente sui contenuti del libro voi
E si tratteranno i debiti intratterranno i relatori io vorrei propormi solamente alcune riflessioni di questo genere d'iniziativa il perché a mio avviso la collaborazione tra avvocati e magistrati in questo caso
è qualcosa di più di un rapporto formale
La riflessione che in genere quando si affronta questo tema è questo tema viene affrontato periodicamente Inés tante occasioni con tante iniziative culturali di ogni segno si parla del passato si parla di memoria
E ci si proietta nel futuro al fine che in futuro non accada e di nuovo
Raramente ci si sofferma in maniera analitica in maniera approfondita sul presente il saltare dal passato dalla memoria al futuro rischia poi di essere una forma di rimozione
E di autoassoluzione da parte nostra soprattutto i sostanziale disimpegno da parte nostra Dodi con parte nostra faccio riferimento naturalmente a tutti i cittadini ma in particolare a quelle componenti delle società che sono responsabili della tenuta e della custodia di uno Stato di diritto
Dei diritti quindi certamente idee prima linea il ruolo sociale della avvocatura oltre che quello della magistratura in genere ci si accontenta di dire e quello che è accaduto è mostruoso è un qualcosa di che non dovrà più a ripetersi siccome odiamo sicuramente con grande intensità ed è commozione vera CT indigniamo
Dopodiché però diciamo tutto sommato non siamo stati noi e molto probabilmente se non certamente non accadrà è di nuovo io credo che questo genere dire analisi contenuta in questo libro ma soprattutto questo genere di incontri non debba saltare mai invece l'attualità il momento il vicepresidente Legnini ha ricordato gli ottant'anni della Lenzi razziali cioè l'affermazione della disuguaglianza come un qualcosa di accettabile in uno stato di diritto che all'interno del diritto accetta la disuguaglianza
E ha ricordato la reazione della corde la Carta costituzionale a queste forme di disuguaglianza
Poste a alla base di quelle periodo storico quindi la domanda che poi noi dobbiamo porci e la responsabilità e che dobbiamo assumersi e che in che misura oggi e quindi non tanto proiettarsi immune temuto futuro in che misura oggi queste leggi razziali sono state davvero superate nella cultura generale e in che misura quella carta costituzionale che rialzi in maniera così immediata e incisiva sostanziale
Al alla mostruosità delle leggi razziali è davvero applicata davvero e attuale e questa è responsabilità nostra
è un è presente che dipende da noi e il presidente inevitabilmente disegnerà il futuro
Più noi permettiamo di allontanarsi dalle i dettami dell'arco della carta costituzionale chiudo i abbandoniamo quella reazione è forte dell'epoca
Voglio sottolineare come fu una reazione che vide al centro il diritto come strumento di mediazione cosa importantissima perché in quell'epoca culture
E giuridiche sociali politiche completamente diverse tra di loro mediare un in diritto la reazione allo stato totalitario che costruiranno e la carta costituzionale diamo domandarsi se davvero questi ottant'anni sono passati se davvero questi settant'anni della carta costituzionale ci hanno messo a riparo non di rischi futuri ma e dei rischi che correnti ora è fuori discussione che i settant'anni sono passati questi tetti ma probabilmente si vede in negativo
Certamente qualcuno prima di me ha fatto riferimento a dei segnali preparate che segnali non sono segnali
Di questi ultimi quattro-cinque mesi o di questi ultimi nei periodi sono segnali che stanno maturando da tempo si parla spesso a vuoto del linguaggio ma non si sofferma abbastanza probabilmente sulla pericolosità delle linguaggio doti ora le stiamo una vivendo nel periodo in cui il dibattito sociale dibattito culturale che spesso purtroppo il dibattito politico verte sulla negazione del diritto altrui ad esprimere la propria opinione liberamente
Sette sulle e sistema dice aggressione della figura della persona altrui dell'idea e altrui e dunque automaticamente negare il diritto altrui a pensarla diversamente vuol dire affermare la propria personalità come personalità migliore come personalità superiore se io ho sempre ragione evidentemente
E non so spazio all'opinione altrui evidentemente io sono migliore dell'altro ed è questo che era alla base ed è alla base di qualsiasi forma di razzismo di qualsiasi forma di disuguaglianza ci sono segnali importanti vi dicevo ma per quel che riguarda il mondo delle diritto di soffermo su episodi giornalieri purtroppo non certamente rari voi pensate a come attraverso linguaggio d'odio attraverso il sociale
Si nega l'autonomia e l'indipendenza della giurisdizione la giurisdizione che a fondamento della tenuta di uno stato di e diritto il giudice non è più libero di giudicare se l'aiuta sua sentenza se la sua decisione non incontra il consenso popolare in genere il consenso disegnato fissò Sant'il giudice condanna a quindici anni di circa trent'anni o che assolve piuttosto che e condannare è giudicato aggredito e delegittimato
L'avvocato che difende autore di un terminato reato viene è aggredito insultato minacciato
E la conclusione è che non tutti hanno diritto ad essere difesi
Non tutti hanno diritto ad essere giudicati alla stessa maniera siamo pienamente rientrati nelle Pozzetto del della disuguaglianza richiamata dalle e presidente canzoni sui lavori che nei suoi interventi dunque in questo momento ci siamo di nuovo è naturale che molto consolatorio dire non accadrà più formata tra cui lo sterminio non accadranno più per fenomeni così mostruosi ma ci siamo di nuovo e la responsabilità è di dichiararlo
Di assumerla e di reagire
Concludo dicendo perché è importante questo lavoro fatto insieme dal Consiglio nazionale forense cioè dall'avvocatura da quella che dalla notte dei tempi difende i diritti e dà voce che deve dar voce a chi diritti non attivi soprattutto nei momenti difficili soprattutto documenti negazione dei diritti fondamentali l'avvocatura deve ente sia tutela deve affermare il proprio ruolo sociale prima che il proprio ruolo tecnico perché e voglio ringraziare in questo passato consigliere nazionale Francesco Marullo che tanto ha lavorato assieme componenti del CSM dei portante che il lavoro sia stato fatto insieme alla madre magistratura e e avvocatura per questo motivo perché noi siamo la giurisdizione
Noi siamo chiamati a tutelare lo Stato di diritto e lo siamo chiamati nei momenti più difficili più complicati come certamente in parte sono i momenti attuali non è un lavoro formale fatta insieme deve essere un lavoro sostanziale il che presuppone un assoluto reciproco Rispetto tra magistratura e avvocatura che presuppone che nessuno si ritenga migliore dell'altro perché l'uno senza l'altro neghiamo l'esistenza di una giurisdizione liberatorio ma vediamo lo stato di diritto ai nostri è cittadini dunque certamente non accadrà più quello che è accaduto però pensiamo al passato non solo pensando al futuro ma soprattutto pensando adottino a quello che sta accadendo vi ringrazio
Prima di dare la parola al presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiana volevo ricordare che questo lavoro non raccoglie solo dei pensieri faccio la raccolta anche di documenti di pezzi della stampa dell'epoca
E in questo lavoro di raccolta dei documenti hanno avuto un ruolo importantissimo anche avuto ruolo importantissimo anche l'Avvocatura non solo così superiore e naturalmente riunione
Della comunità ebraiche e importante subito la copertina parte con un documento raccolto il documento di un censimento di ebrei nel trentanove
Regione per regione raccolta di dati Censimento
E
Ripeto in cui tutto questo è stato un lavoro di raccolta diciamo che è stato portato avanti da diverse postazioni l'avvocatura è riuscita addirittura ad avere come dire una un riflettore su tutti diversi distretti su tutte le varie postazioni territoriali e quindi ha fornito materiale significativo ecco a questo punto credo poter passare la parola al presidente dell'Unione delle comunità ebraiche Resta
Buongiorno a tutti
Salute e tu saluto a tutte le autorità presenti illustri relatori e ospiti qui oggi assieme a noi scusatemi se non li elenco uno per uno son commossa ed onorata di poter prendere
La parola in questo momento di incontro di ricordo in occasione della presentazione di questo volume in una sede che era allora editore oggi l'uovo di formazioni delle leggi e di cultura legislativa
Assieme a chi nera forse ne preserva questa funzione con la sua testimonianza grazie Liliana
Son passati ottant'anni da quando il Parlamento il governo di Mussolini emanarono con tanto di firma del re Vittorio Emanuele terzo
Le leggi per la difesa della razza leggi che discriminano una parte della popolazione della cittadinanza italiana di antica presenza che numericamente rappresentata appena l'un per mille
Privando la di fatto di ogni capacità giuridica della cittadinanza e persino del proprio non mi venivano così annullati i diritti di uguaglianza che un altro Savoia Carlo Alberto aveva garantito nel mille ottocentoquarantotto disconoscendo di fatto quel processo di emancipazione degli ebrei in Italia ma vorrei precisare e l'Italia tutta ad essersi impoverita delle sue potenzialità e soprattutto far Lori
Quelle leggi frutto di una decretazione solo apparentemente di urgenza
Furono recepite nell'ordinamento italiano e nell'opinione pubblica già prendo già ben predisposta da una lunga ed efficace propaganda nazista venendo a costituire una solida base giuridica di riferimento
Per ogni successivo atto amministrativo e diversamente da quanto ampiamente diffuso nell'immaginario mondiale e se furono applicate con rigore puntualità nell'indifferenza di molti indifferenza con più sorprendente forse colpevolmente grave
Della comunità dei giuristi come appena definita operatori della giurisdizione
Ottant'anni un anniversario da tenere a mente con molta lucidità
Così come teniamo a mente attraverso altri momenti altri e venti del calendario ebraico i tentativi di annientamento del nostro popolo e della nostra cultura avvenuti nei secoli nei millenni
Questa memoria non deve affievolirsi nonostante le grida e le pretese di chi oggi pensa di poterne imporre lombi l'oblio
C'è doverosa una riflessione perché la Storia con la esse maiuscola che stiamo ricordando è un insieme di fatti che sono verità
Che è per certi versi un remoto e sbiadito sapere teorico che pochi ancora riescono a tramandare con il loro vissuto personale e per altri versi un vicino succedersi di atti di quotidiana violenza quasi un presente
Ottant'anni dopo l'Italia deve ancora fare un profondo esame del proprio passato e delle derive del regime fascista
Le responsabilità delle istituzioni che durante il regime anziché agire contro bilanciando sì
Operarono sincronica mente favorendo un processo persecutorio che avrebbe raggiunto il drammatico culmine della Shoah
Tale processo chiamato precise responsabilità sul piano etico e legali ed un esame da parte della comunità dei giuristi qui oggi massimamente rappresentati
Un'Italia che non comprende la funzione sociale di una legge che interpone una dialettica politica ai rapporti definiti costituzionalmente tra i vari poteri dello Stato
Che non ha celebrato processi contro i propri regnanti e rappresentanti nelle sedi parlamentari e governativi macchiati di gravi crimini contro l'umanità
Un'Italia che non ha reinserito gli espulsi nei loro ruoli e funzioni che subordina oggi un piano di indennizzi alle testimonianze di chi non è più in vita e a prove documentali impossibili da reperire recuperando il che ha focalizzato un cammino di ricostruzione economica anche attraverso un'integrazione europea forse prettamente finanziaria tralasciando quella sociale
Che resta inerte dinnanzi alle numerose archiviazioni
Rischia di non poter arginare i nuovi movimenti di odio che a quei falsi valori e simboli oggi si ispirano
Questa pubblicazione rappresenta senza dubbio un importante autorevole approfondimento
Su cui proseguire infatti così ricerche che non mirano solo Anna a una narrazione storica dell'agire professionale
Etico o meno di allora di chi ricopriva funzioni e ruoli ma anche per comprendere quali furono i vincoli e i percorsi decisionali da cui oggi trarre riferimento e poter rafforzare il sistema o colmare le lacune
Il passaggio dalla difesa della razza ad una tutela dei diritti prima fra tutti la diritto il diritto alla vita e alla dignità umana
Ancora molto faticoso
E le sfide educative culturali e legislative sono ardue
Ma non tralasciando i magistrati e avvocati hanno in questo momento una responsabilità sociale importante e le generazioni future meritano di ricevere risposte e non nuove domande
Quanto si rendono conto dell'immenso tesoro che gli è stato donato loro Giovanni
I principi affermati nella Carta costituzionale i presidi che difendono legalità e democrazia hanno o meglio abbiamo tutti oggi molto più di quanto esisteva allora
è il tormento di oggi non è fatto solo del dolore e delle paure vissute ieri
Ma anche del timore di non essere in grado di leggere i fatti le avvisaglie del non comprendere la fase storica che si sta vivendo
Di non poter appoggiare la mano sul cuore consenso di orgoglio riconoscersi italiani
Il timore che si insinua in ciascuno di noi oggi è il rischio di attraversare collettivamente una linea rossa invisibile
Senza riuscire ad attivare quelle garanzie che nel tempo abbiamo costruite applicate affinate che studia abbiamo paura di ritrovare noi stessi nella condizione con le responsabilità che addebitiamo ad altri in varie note sedi processuali chiedendosi perché dover concludere che più giusto disobbedire a un decreto a una legge a un ordine perché seppur informalmente vincolanti
Sono i fuochi i cui valori essenziali oppure doverli interpretare o applicare in modo che rispettino quel profondo richiamo morale
Quando è il momento per dire no quando il no divento no collettivo ragiona ante e non di pochi singoli coerenti e coraggiosi
Ringrazio quindi il CSM il Consiglio nazionale forense il ricercatore gli autori per questa pubblicazione a nome di tutte le comunità ebraiche in Italia
E in rappresentanza ideale
Anche di tutti gli ebrei iscritti ad albi professionali funzionari degli uffici giudiziari magistrati studenti e professori delle facoltà di legge
Che hanno allora vissuto l'esatto contrario del sogno di giustizia in cui tanto credevano e nel nome della quale operavano dando il loro contributo alla loro patria il nome di tutti i loro sarà indelebilmente ricordato assieme a coloro tra magistrati avvocati che non hanno mai smesso di operare in nome della vera legalità e della giustizia
Abbiamo appena festeggiato il Capodanno ebraico grazie presente Legnini per averlo ricordato rosso Shammah
Momento nel quale si compie un bilancio di quanto abbiamo fatto come individui e come collettività
Un giorno del giudizio che apre l'anno nuovo richiamandoci ad un esame di coscienza nei nostri rapporti con il creatore e con il prossimo
Senza questo passaggio
Che riguarda i rapporti tra le persone nessun'altra preghiera e ascoltata
I dieci giorni che ci portano al giorno del Kippur sono interamente dedicati a questa introspezioni la speranza alla preghiera e l'augurio che a nome di tutte le comunità ebraiche in Italia
Vorrei formulare ed estendere a tutti voi e che questo bilancio sia fatto ora oggi adesso che non vi siano contumaci che sia un gentilizio con lungimiranza e coerenza storica
Che vanno tutti cosa abbiamo in cosa rischiamo di perdere come persone e come Paese
L'auspicio è che studenti di legge giovani parlamentari giovani praticanti e magistrati
Sì hanno appassionati e ricevano l'esempio in persona di chi si adopera per dare pieno senso alla parola legge legalità sapendola correlare riservare non inclinare al contesto sociale
Sono in fondo preghiere antiche
Quelle di essere in grado di condurre i nostri figli e giovani e di esseri di esempio che anche oggi tra mandiamo dedichiamo a loro sanato fatto tutti grazie
Esaurita questa prima fase di saluti
Adesso ho l'onore di presentarle per l'introduzione degli approfondimenti
L'intervento del presidente della corte suprema di Israele
Una istituzione se la vediamo attraverso le nostre categorie che riassume in sé tre ruoli importantissimi nel nostro ordinamento
Quello di vertice della corte costituzionale di vertice della Corte di Cassazione di vertice del Consiglio superiore della magistratura
è un'istituzione che lavora per individuare condizioni è prego condizioni per la tutela dei diritti umani per la tutela della dignità della persona
Voglio ricordare qualche anno fa un predecessore della presidente attuale della Corte suprema il presidente Aharon Barak
Che in concomitanza con i primi attentati tremendi di matrice islamica siamo attorno al due mila e uno due mila e due due mila e tre
Diede un contributo molto forti a livello di pensiero
Sul modo in cui le democrazie devono affrontare nel circuito giudiziario queste grandi sfide
E parlo
Di una giustizia che doveva affrontare questa sfida con un come con un braccio legato dietro la schiena
E questo braccio legato dietro la schiena erano lì Dini dà dignità di tutte le persone che entravano nella controversia giudiziaria anche come imputati chi era la sintesi della garanzia che deve essere sempre riconosciuta ad ogni cittadino in qualsiasi condizione lui si trovi
Volevo ricordare questa che per me è stata una grandissima dedizione in un'epoca in cui si parlava ad esempio di diritto penale del nemico tornavano le categorie del diritto penale del nemico
Quel contributo fu molto importante venne da un presidente della corte suprema di Israele e quindi noi oggi abbiamo un ospite importantissimo
Che parlerà in lingua ebraica quindi chi non conosce quella lingua
Come dire
Si consiglia l'uso
Del traduttore e io passo la parola al presidente della corte suprema di Strehler ringraziandolo ancora moltissimo
Il canale è il due per l'italiano il canale il due sulle cuffie
Presidente del senato Alberti Casellati
Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Legnini presidente del Consiglio nazionale forense mascherine presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane disegni
Tutti i relatori senatori i presenti
Buongiorno a tutti sono onorata di essere qui con voi
Vi sono molto grata di avermi invitato a partecipare e a parlare in questa importante conferenza
Che si svolge a alle favore della pubblicazione Zhou razza ingiustizia uscita ottant'anni dopo la pubblicazione delle la convocazione delle Reggi razziali in Italia settanta anni dopo
Lì la nascita della costituzione della Repubblica italiana e che frutto di una cooperazione bellissima fra il CSM Consiglio Superiore della Magistratura CNF Consiglio nazionale forense e l'Unione delle comunità ebraiche italiane
Per cominciare desiderava ringraziare
Esprime la mia stima tutti coloro che hanno collaborato a questo a questo Progetto e al presidente del Senato che ospita questa conferenza oggi la combinazione di parole leggi razziali
Contiene una interna contraddizione intendo quindi questa inconcepibile unione fra legge e giurisdizione e cinismo la legislazione così è considerata
Un insieme di norme di regole che permettono agli uomini di vivere insieme come società
La legislazione decide qua e là è la il comportamento permette premesso quanto è vietato senza di essa il il il le forte avrà potrebbe imprimere il debole e il debole sarebbe che fosse debole per mancanza di conoscenza o di forza fisica sarebbe costantemente discriminatoria sfruttato per questa ragione si può dire
Che la sua degli ebrei e gli orrori che avvenne no in quell'epoca
Per una ragione di antisemitismo e però odio dell'altro sono una contraddizione in tema con quello che il gliela giurisdizione dovrebbe rappresentare e concretizzare eppure la storia
Ci dimostra com'è facile utilizzare la giurisdizione per avvallare ideologia
Che deformano
Che deformano la le la legge
Le leggi razziali promulgata in Germania nella Germania nazista e poi nell'Italia fascista negli anni Trenta del secolo scorso
Sono presenti o lampante di tutto ciò queste leggi sono riuscite a causa della giurisdizione
Di portare avanti nel mondo
Pregiudizi ingiustizie e un ferite indelebili delle dei dei diritti umani basilare
Di conseguenza
Vorrei adesso parlare della però della razzismo per quanto riguarda soltanto gli ebrei in particolare gli oh bej
La sua degli ebrei è stata un evento senza precedenti nella storia umana ma ma non è nata in uno spazio vuoto è esito di un odio profondo radicato nei confronti degli ebrei
Antisemitismo si chiama questo odio che cambia forma e cambia abito durante la storia ma accompagna al nostro pop
Volo da migliaia di anni è stata definita l'odio più antico che esista essendo infatti la più antica forma il pregiudizio noto contro uno specifico gruppo per ottenere per sapere quanto profondo per quanto radicato l'antisemitismo basta vedere e considerare le parole che disse il fare alle nella rivista delle SF d'assalto è corso in cui dice Cito
Così come la notte sorge dopo il giorno come la luce e la notte il buio sono sempre nemici così e nemico
Dell'uomo il sotto un uomo civile l'essere ignobile che non è altro che un'imitazione dell'estero umane con dei finti un fitto volto umano
Ma nella sua mente nel suo spirito inferiore di qualunque qualunque altro animale Musotto uomo
Che non ha mai portato pace consente che mai non ci lascia qui etti per sopravvivere ha bisogno del fango ha bisogno dell'inferno non del sole
E questo mondo inferiore di sotto o almeno ha trovato il suo comando il suo comandante l'ebreo Esterno dei redditi aiuti
Fine della citazione questo stereotipo
Dell'ebreo inferiore spregevole pericoloso ignobile
Che è stato all'abate della crescita del nazismo accompagnato gli ebrei
Da sempre e ovunque si trovassero in Europa e nei paesi islamici per seno i luoghi dove gli ebrei non sono mai stati
La storia ci insegna che questo stesso stereotipo ha permesso a coloro che odiano gli ebrei
Di buttarmi dentro dire versarmi dentro tutte le paure
Delle degli individui dei dei gruppi persino di cultura intere così l'odio per gli ebrei è diventato un'ideologia sociale diffusa
Che può emergere nella coscienza individuale e collettiva quando le condizioni sono mature purtroppo questa ideologia razzista ha raggiunto anche l'Italia
In un articolo scritto da Mussolini nel dicembre mille novecentotrentasei due anni dopo
La pubblicazione delle leggi razziali due anni prima scusate delle leggi razziali
E chi le dice che è chiaro che
L'odio degli ebrei basato sugli stessi principi di delle leggi razziali tedesche dice Mussolini i popoli confusi si domandano quale è all'origine dell'antisemitismo come mai gli antisionisti diventano tali la risposta è semplice
La antisemitismo è inevitabile in ogni modo il luogo in cui i semiti diventano troppo aggressivi
Dopo se non troppo potere gli ebrei facoltosi ricchi portano con sé gli anti ebrei l'origine la motivazione dell'antisemitismo è sempre la stessa l'ebreo stesso quando esagera
Come di solito fa fine della citazione in
Questa tendenza antisemita celebra la sua vittoria in Italia e fu definitivamente definita nel mille novecentotrentotto una delle ragione per questo ma non la sola è il l'alleanza tra Berlino e Roma
Negli anni Trenta c'è il desiderio di imitare gli alleati immagini novecentotrentotto io se bene in visita a Roma
Quello stesso anno
Fu costituito l'istituto per la difesa della razza
E fu pubblicato per la prima volta il la rivista la difesa della razza nel luglio trentotto
Fu pubblicato nei giornali italiani manifesto della razza il cui principio fondamentale è l'esistenza di una razza italiana che non si deve mescolare con il sangue ebraico e delle altre razze inferiori ma il culmine dell'attuazione di questa ideologia avvenne nel novembre mille centotrentotto con la promulgazione delle leggi razziali in Italia simili molto simili alle leggi razziali
Pur montate tre anni prima nella Germania nazista queste leggi
Furono accolte nel Parlamento italiano
Con un applauso e senza e senza votazione le leggi razziali definivano che gli ebrei non facciano parte della razza italiana e perciò non avevano uguali diritti fu anche definito che Yebra agli Aprea proibito sposarsi con un ebreo che non potevano avere l'autorizzazione a servire nell'esercito a negli enti statali
Nelle nei tribunali i gli ebrei non potevano studiare nel sistema scolastico pubblico
E non potevano avvenne dipendenti italiani non potevano possedere proprietà
Valore superiore a uno specifico a causa di queste leggi l'otto per cento dei professori italiani furono furono licenziati fra loro il professore guida tedeschi che nel mille novecentotrentanove fu licenziato dal lavoro come insegnante all'università di Siena e si trasferì in Israele tedeschi fu uno dei creatore della facoltà di giurisprudenza dell'Università ebraica di Gerusalemme M uno dei più grandi giuristi dello Stato di Israele
Possiamo soltanto immaginare sì
Il dolore lo sconvolgimento l'umiliazione che sentirono gli ebrei italiani a seguito di queste leggi antisemiti che giunsero al loro curdi nel mille novecentotrentotto fino ad allora gli ebrei italiani pensavano
Di essere perfettamente integrati di essere una parte indissolubile della società e ne avevano buona ragione dal punto di vista storico
Il il più antico insediamento ebraico fuori Tarek Israele è stato quello dell'Italia l'Italia è stata la prima in cui Fo eletto nel mille novecentodue un ministro della Guerra ebreo Giuseppe Ottolenghi e nel mille novecentodieci fu nominato una capo del governo ebreo Luigi Luzzatti e ventiquattro senatori Abbey
Lo scrittore Giorgio Bassani nato a Ferrara racconta nel suo libro Giardino dei Finzi-Contini la le sensazioni i sentimenti durissimi dolorosissimi degli ebrei italiani a seguito della promulgazione delle leggi razziali questo libro si basa racconta la storia della famiglia Magrini di Ferrara una delle famiglie ebree più importanti della città il professor Silvio Magrini padre era presidente delle comunità ebraica e della città
I la famiglia Magrini fu fu quasi tutta uccisa ad Auschwitz nel libro io il protagonista
Dice cito mio padre volontario di guerra aveva preso la tessera del fascio nel mille novecentodiciannove eravamo sempre state della gente molto normale noi
Addirittura banale nella sua normalità
Per cui mi sembrava davvero assurdo che adesso di punto in bianco si prendesse proprio da pretendesse proprio da noi un comportamento eccezionale
Convocato in federazione per servirsi aggiungersi enunciare la propria espulsione dal partito espulso quindi dal circolo dei commercianti come indesiderabili
Sarebbe stato veramente strano che mio padre poveretto opponesse un simile trattamento
Un volto meno angosciato smarrito il mio fratello ormai che fu costretto migrare in Francia transitare università e Fanny mia sorella anche loro strappati bruscamente dai compagni di scuola dagli amici d'infanzia
Ci si aspettava per caso un comportamento eccezionale
Una delle forme più odiose riempite antisemitismo era precisamente questa lamentare che gli ebrei non fossero abbastanza come gli altri
E poi viceversa constatare l'allora pressoché totale assimilazione all'ambiente circostante
Lamentare l'opposto che fossero tali e quali agli altri cioè nemmeno un poco diversi dalla media comune fine citazione
Il film mai vitalizi terzo del gli due mila quattordici
E esprime sentimenti simili
Il sopravvissuto alla Shoah Giorgio conferma Golden per farla del suo sconvolgimento quando il preside accompagnato da un da un poliziotto si presentò lui per cacciarlo dalla scuola
Un altro sopravvissuto Piero Terracina
Racconta nello stesso libere nello stesso film cose stile sono stato fermato al sette aprile mille novecentoquarantaquattro ma io penso che il viaggio tra ospiti
Non si ha cominciato quella sera è cominciata cinque anni prima nel mille novecentotrentotto con la promulgazione delle leggi razziali sono stati anni duri siamo giunti in quegli anni è sull'orlo dell'abisso e lesse esserci ha spinto dentro quell'avviso ma chi ci aveva portato l'orlo dell'abisso sono stati i fascisti
Dunque dei testimoni dei ieri sopravvissuti italiani ed ai libri scritti da questi sopravvissuti fra cui in prima di tutti pre noleggiato passati gli scrittori che ho citato
Noi crediamo che gli Drei cominciarono a Moriero Italia molto prima
Di quando furono effettivamente massacrati gli ebrei italiani furono si sentirono innamorati respinti di una terra che li aveva traditi che li aveva cacciati e infine e abbandono al massacro sotto il governo fantoccio di Salò
Per motivazioni puramente politiche
La sopravvissuto alla Shoah Gaia Servadio racconta che ciò che la più ferita dopo la promulgazione delle reti delle leggi razziali fu il silenzio improvvisamente chiederei da amici compagni erano diventati sotto uomini che nessuno voleva più vicino
Sul pericolo di questo silenzio di fronte alle dimostrazioni di odio ha scritto Martino in la poesia non ho fatto sentire la mia voce questo pastore così coraggioso ha fatto sentire la sua voce durante l'epoca nazista e così dice vennero a prendere prima di tutto i comunisti e io rimasi Tito perché non sono comunista poi vennero e prese il socialista e io non feci sentire la mia voce perché non sono socialista poi vennero prende gli iscritti ai sindacati
E io rimasi in silenzio perché non sono sindacalista
E poi vennero e prese radio da lei e io rimasi in silenzio perché non ero ebreo
Un giorno vennero a prendere me
E non era rimasto nessuno a protestare
Lo scrittore intellettuale italiano ebreo famoso primo lesi sopravvissuto al campo di altezza
Anche lui parlò della del pericolo del silenzio e della necessità che noi abbiamo dell'obbligo che noi abbiamo come esseri umani di parlare degli orrori accaduti durante la seconda guerra mondiale
Esito di una ideologia razzista oscura che lui chiamava finzioni di una pericolosa malattia a suo avviso la somma è stato è stata uno dei momenti più atroci più tristi della storia dell'uomo dell'umanità
Ed è proprio di quanto instabile di quanto debole è l'ha con senza umana e quanto è facile
Portarla nell'abisso
Quindi anche oggi
Dopo che sono passati settanta tre anni da quando alla fine della seconda guerra mondiale
Il passaggio degli anni non diminuisce l'importanza di ricordare era aumentare
Gli eventi della sua anzi col passare degli anni
Col diminuire il numero dei sopravvissuti diventi fra noi
Il il lavoro il il l'obbligo cresce per tutti noi esseri umani di imparare la lezione di mantenere questo ricordo perché orrori del genere non capitino mai più la Conferenza che viene che che si sta svolgendo questa mattina al Senato importante ricerca che abbiamo pubblicato e il il lo sforzo comune di tutte le istituzioni che si sono unite per produrre questa ricerca sono un passo importante di cui vi sono molto grata proprio per questo per portare avanti questo obbligo un altro un altro uomo passo importante
E guidare alleati cara nostra cara Liliana Segre il il il il
Nove di senatrice a vita
A causa delle leggi razziali di ottant'anni fa la bambina Liliana fu cacciata dalla scuola in cui studiava e la sua famiglia fu perseguitata cacciata da Ossezia dove fu ucciso suo padre e altri membri della sua famiglia io vedo un grande simbolismo nel fatto che in quel luogo dove ottant'anni fa sono state promulgate le leggi razziali oggi siede Liliana senatrice a vita
Rispettata come come persona e come combattente per i diritti umani e desidero anche dire alcune parole di ottimismo non dobbiamo dimenticare in nessun modo che nel corso della seconda guerra mondiale ci furono gesti dimostrazioni eroici di compassione umana sì parliamo di persone di non ebrei che hanno deciso di non restare a guardare
E che hanno messo in pericolo la loro vita la vita delle loro famiglie per aiutare gli ebrei perseguitati queste persone meravigliose
Ci ci furono anche l'Italia
Dopo la nascita dello Stato di Israele tramite l'organizzazione Yad Vashem abbiamo cercato di trovare queste persone che hanno ricevuto il titolo di Giusti fra le Nazioni
Fra costoro ci sono gli ho il partecipante dell'organizzazione clandestina di affitti
Francescani cattolici che hanno aiutato
Moltissimi ebrei che arrivavano recita salvasse un altro uomo hanno Icaro che aiutato questi stessi frati francescani a salvare gli ebrei fu Gino Bartali lo sportivo italiano che ha sfruttate su allenamenti in bicicletta per trasferire documenti falsi ai rifugiati mettendo in pericolo la propria vita e così facendo aiutato a salvare ottocento e da lei che si sono anche intatte nascosta nella sua stessa casa a Firenze che cosa ha spinto Bartali a comportarsi in maniera così umana dove il la maggioranza taceva
L'Italia ha raccontato perciò nasce dalla sua fede cristiana
Diceva che le parole del del nostro parroco mi influenzarono profondamente oggi si sente nel secondo le parole di di Gesù fai bene al prossimo
Dunque molti ebrei tra cui i bambini donne anziani si salvarono durante la seconda guerra mondiale grazie alle azioni eroiche di persone che desideravano
Fare la cosa giusta
La cosa buona
Così ha detto ha spiegato azione studiare il diplomatico giapponese che durante la guerra si trovava cova in Lituania e al contrastando andando contro i le indicazioni del suo governo a rilasciato molti visti rifugiati ebrei salvandoli
Costui disse posso aver disobbedito al mio governo ma se non l'avessi fatto avrei disobbedito addio
All'inizio di questo discorso ho parlato della legge e si sistema giudiziario che servono come strumento per fare il bene e la giustizia ma come abbiamo visto è possibile anche utilizzarsi inutili sfruttarle come strumento di malvagità una delle delle delle incomprensioni che abbiamo avuto dopo la seconda guerra mondiale è l'importanza della difesa dei diritti umani e l'importanza della della difesa della dignità e della libertà umana dopo la guerra Italia assunto
E così pure Israele dopo affermata
Il valore fondamentale democratici dieci anni dopo
Le le promulgazione delle leggi razziali entrambe rigore in Italia la Costituzione italiana che definisce l'obbligo di garantire la dignità di ogni uomo
Come tale e l'uguaglianza tra i cittadini senza distinzione di sesso razza religione opinione politica questi stessi valori democratici sono alla base dello Stato di Israele
Personalità dei padri fondatori che dichiarano l'indipendenza nel mille novecentoquarantotto i valori dai democratici escono ribadite anche nella nella legge di base dignità e libertà dell'uomo promulgata nel mille novecentonovantadue differente del fare terminare chiedo desidero raccontarvi una questa faccenda personale sono figlia di un padre sopravvissuto ad Auschwitz mia madre i miei nonni si sono sopravvissuti ai campi di lavoro in Transnistria
Lascio a a accompagnato la mia vita fin da quando sono nata in ogni momento si trova nella mia casa io credo che questa presenza dell'orrore della Shoah abbia avuto un ruolo fondamentale nelle scelte che ho fatto pani la mia vita
Ne ho parlato un anno fa nel cerimonia in cui ho giurato fedeltà alla Corte Suprema di Israele noi delle nuove generazioni abbiamo l'obbligo non soltanto di mantenere questo
Ricordo di questa orribile epoca ma anche di vivere una vita significativa e fare la nostra parte nella creazione di una società giusta
E di rispettare e di garantire i valori fondamentali democratici che rispetta la dignità di ogni uomini no di ogni uomo
E soprattutto noi uomini di legge abbiamo questo obbligo di mantenere questi valori e di farle rispettare la garanzia per il fatto che noi uomini di legge possiamo rispettare questo nostro dovere l'autonomia giudiziaria che uno dei grandi presidenti precedenti della Corte Suprema israeliana messa hangar l'anima del giudizio
Questa autonomia è una pietra fondamentale della costruzione di ogni organismo giudiziario in paese democratico e per mantenere la il potere giudiziario deve mantenere valori fondamentali e in questo modo garantire la legalità nel senso più sostanziale di questo principio
Grazie
Ringrazio di cuore la presidente aiuti per questo intervento ricchissimo che ci ha spiegato come attraverso la persecuzione dei diritti si prepari il terreno per la persecuzione delle vite
La legislazione antiebraica è stato questo in Italia sulla base delle testimonianze che abbiamo raccolto
Persone isolate dalla Società nazionale fortemente limitate nei diritti civili e politici
Mortificate nella dignità in quanto escluse da scuola lavoro vita civile
La legislazione antiebraica è stata la preparazione degli orrori successivi
Eppure quello che è stato chiamato il peso Auschwitz ha finito per svalutare e minimizzare sino quasi a cancellarlo dalla memoria collettivo questo fatto
E
Mi hanno colpito molto le parole del presidente della Corte Suprema israeliana
Anche per
L'attenzione
Sul profilo del silenzio quando bisogna parlare della mancata reazione quando bisogna reagire
E un tema che è stato approfondito in questa ricerca con riguardo sia all'Avvocatura che alla magistratura
Io assieme ad altri mi sono occupato del versante magistratura in Italia c'è stata una interpretazione delle leggi antiebraiche
Appunto all'italiana diversa da quella che si è realizzata ad esempio nella Germania nazista
La Germania vista si affermarono anche su questo tipo di legislazioni
Delle teorie particolari cioè quella del giudice interprete del comune sentire alla luce di una sorta dello spirito del tempo
Quindi un mediatore tra cittadini e politica
I giudici italiani si attestarono invece su una rigorosa lettura delle norme alle alla luce dei principi dell'ordinamento offrirono anche delle interpretazioni restrittive
Ma
Non riuscirono ad evitare di essere dispensa attori di ingiustizia
E i loro silenzi
Furono clamorosi anche in alcuni momenti topici
Per la vita
Delle istituzioni di quel tempo
Ci fu ad esempio ad un certo punto una disposizione del ministro della Giustizia Solmi
Che chiese a tutti i magistrati una dichiarazione di non appartenenza alla razza ebraica
Per verificare la purezza razziale dell'intero apparato
Questo fatto determinò da un giorno all'altro la scomparsa
In molti uffici in ogni in ogni grado dei giudizi di alcuni magistrati
Colleghi
Si resero conto che venivano meno dagli uffici da un giorno all'altro altri colleghi giovani meno giovani
Più gli atti in grado di grado più basso
Nessuno dei quattro mila duecento magistrati italiani nel tempo
Non solo protesto o chiese non informazioni ma non formulo le anche un attestato di solidarietà nei confronti di questi colleghi che avevano perso la loro professione
Che non esercitavano più le funzioni
E questo naturalmente Prudente questo atteggiamento a una serie di cause io adesso non voglio sottrarre tempo mi interessa penso che interessa tutti moltissimo sentire i prossimi interventi impartita a partire da quello
Della senatrice di Diana Segre ma
Noi dobbiamo ragionare in questi momenti anche sul
Non solo sullo spirito del tempo ma anche sui comportamenti individuali sulle cosce sulla libertà di coscienza
Per il magistrato così come per l'avvocato penso siano questioni cruciali
Ma io a questo punto davvero non voglio sottrarre tempo anche ad una testimone
Del tempo che può portare sicuramente un contributo che altri a cui altri non possono sicuramente arrivare perché non hanno vissuto determinate cose sulla propria pelle e quindi ho l'onore di presentare di intervento della senatrice Liliana Segre
Per pene
è un onore essere qui oggi a questo prestigioso appuntamento
Ricordo della promulgazione ottant'anni salde le leggi razziste
Imposte dal regime fascista in particolare
Presentiamo
Sto volume dal titolo sintomatico razza e ingiustizia se qui a parlarne mi fa riflettere
Come dissi all'indomani della mia inaspettata nomina a senatrice a vita
Sul fatto che a me
Quando avevo otto anni mille novecentotrentotto
Si erano chiuse le porte della scuola
Poi nel mille novecentoquarantaquattro
Si erano aperti i cancelli delle angherie di Auschwitz
E ottant'anni dopo
Si aprivano le porte del Senato
La mia vita quindi non è trascorsa inutilmente
Se questo percorso ha potuto vedere
Questo complimento
Sento il dovere di testimoniare questa evoluzione danneggi ignobili Genocide come quelle del fascismo
Alla legge fondamentale
Della nostra Repubblica la Costituzione di cui ricorre proprio quest'anno il settantesimo dell'entrata in vigore
Ma vorrei ricordare che quando nel novembre due mila otto l'Università di Trieste volle concedermi la laurea honoris causa in giurisprudenza attenni
Una lectio dal titolo contro l'indifferenza le leggi razziali del mille novecentotrentotto e il silenzio del mondo
Immensa denunciavo tanto lo stravolgimento di ogni principio di legalità era giunto all'ora del regime fascista
Quanto all'indifferenza
Che nei regimi totalitari hutu onde ogni senso di umanità solidarietà
Nel mille novecentotrentotto persino negli ambienti della comunità ebraica non si capì subito che cosa stesse accadendo
O che cosa sarebbe successo di lì a pochi anni
Per me fu comunque un drappo trauma capire che ero stata espulsa dalla scuola
Non per qualcosa che avessi fatto
Ma perché ero nata ebrea
Le mie compagne di allora quelle bambine
Non si accorsero del bancone morto
Mi rincontrare erano per strada anni dopo
Quando già io non ero più in quella
Che avevano conosciuto loro ma un'altra
E mi dissero ma tu sei dire
Cosa hai fatto avanti abbiamo più visto io
Non parlavo
La parola a un scrittrice
Faceva troppa tattica
A uscire
Dalla mia bocca che il sistema è quello in cui una legge
Può stabilire che un bambino deve essere espulso dalla scuola per la colpa del surf nato
Il manifesto della razza del mille novecentotrentotto
Provvedimenti legislativi che ricordiamo oggi
L'istituzione presso il ministero dell'interno della Direzione generale per la democrazia democrazia la razza la famigerata demo ora sa costituiscono tutti insieme degli autentici monumenti alla barbarie fascista ma da allora un'ininterrotta caduta agli inferi interi pezzi della società italiana furono posti popolo mani de anche se il fondo fu senza dubbio toccato con la Repubblica sociale di Salò che oltre a inasprire le leggi razziali collaborò con zelo alla persecuzione
Alla cattura
E alla deportazione dei cittadini italiani di razza ebraica quella minoranza verso la soluzione finale non posso mai dimenticare gli sgherri della repubblica di Salò
Che mentre i tedeschi nazisti ci spingevano verso i carri bestiame per la deportazione volevano farti vedere ancora più zelanti a picchiare i loro vicini di casa
Il mio percorso personale
Di informazione denuncia iniziato molti anni dopo il mio ritorno
All'inizio degli anni settanta
E in forma più lungo pubblica dal mille novecentonovanta
Quando mi resi conto a sessant'anni di non aver fatto il mio dovere
Che non potevo essere solo una sopravvissuta ma avevo il dovere di testimoniare
La Shoah
Non solo al nome di cui tutti i sei milioni che non erano tornati a raccontare mai dei miei cari Amati adorati
Casati denunciati
Uccisi della mia famiglia
Come ebbi a scrivere a Primo levi mi rendevo sempre più distintamente conto che da Auschwitz non si esce mai
Perché il mio numero
Settantacinque cento novanta
Non si cancella
E dentro di me
Sono io il settantacinque cento novanta posso dire che il numero di Auschwitz c'è impresso nel cuore e nella mente e nell'anima
è l'essenza di ognuno di noi che è tornata a raccontare per questo l'ammissione che mi son data
Di ricordare testimoniare mi accompagnerà finché avrò la forza di parlare
Un libro
Come quello che oggi presentiamo
Ma anche tutte le altre iniziative istituzionali locale di memoria denuncia costituiscono nel loro insieme un dovere per una comunità che voglia dirsi democratica e civile anche per questo
Nella mia nuova funzione di senatrice a vita
Vorrò impegnarmi per la scuola perché la storia contemporanea la storia del Novecento con le sue guerre i suoi genocidi i suoi totalitarismi abbia finalmente una collocazione adeguata nei curricula e nell'ambito della più generale formazione di ragazze e ragazzi conoscere la storia del proprio tempo non solo e vitale
Per lo meno si spera di ricadere in certi errori orrori ma apre la mente al valore autentico di Termini come tolleranza
Accoglienza solidarietà
Del resto troppi problemi sono ancora intorno a noi tutti e ci richiamano incessantemente alla sorveglianza e alla responsabilità
Purtroppo da qualche anno in Europa siamo costretti ad assistere a sempre nuovi episodi Tina antisemitismo di intolleranza e di xenofobia di violenza
A tutto questo bisogna reagire ma reagire in modo integrato certo con la denuncia
Ma anche con la coltura e lo studio e combattendo il linguaggio dell'odio a tutti i livelli
Consiglio sempre ai ragazzi e ragazze che incontra migliaia d'anni in giro per l'Italia di leggere e imparare la nostra Costituzione
Parlando con loro lo più volta definita fantastica avveniristica proprio perché in quanto costituzione lunga programmatica non vuole essere un semplice catalogo di istituzioni di diritto in Makuria di definire anche i meccanismi attraverso i quali quei diritti diventano reali della democrazia continuamente eccetera oltre si fa più giusta
La mia vicenda personale compendia per così dire tutto ciò
Sia la rottura proprio del patto sociale
Che colpì particolarmente gli ebrei italiani ma anche il resto
Dell'Italia antifascista sia una condizione tragica di riduzione in schiavitù come mi capita che infatti di ricordare intervenendo nell'aula nell'aula del Senato
A tredici anni ho conosciuto la condizione di clandestina editti e richiedente asilo
Rifiutato
Ho conosciuto il carcere conosciuto il lavoro operaio essendo stata per più di un anno manodopera schiava minorile in una fabbrica satellite del campo di sterminio di Auschwitz
Tutto per la colpa di alternata
La nostra Costituzione ha costituito il punto più alto dell'opposizione del nostro popolo a questa barbarie
Per questo dobbiamo comunicare alle nuove generazioni che il culto della legalità non va mai disgiunto dalla memoria del tributo di sangue e di dolore che è costata la fondazione della nostra Repubblica
Il senso della storia la forza dei valori costituzionali e rappresentano infatti oggi come sempre l'estremo baluardo contro coloro che hanno la forza ma non la ragione
Non è facile intervenire dopo una testimonianza di questo spessore quindi io non voglio aggiungere nessuna parola al anche alle emozioni
Che corrono in questo momento per per ciascuno di noi
Ora passo la parola alla professoressa Antonella Meniconi
Ha fatto un lavoro
Sia sulla magistratura che sull'Avvocatura di ricostruzione di tante pagine della storia di queste istituzioni
Negli ultimi centocinquant'anni poi magari mi correggerà
L'asta veramente
Da tempo seguendo questi mondi che condividono
Tantissimi tantissime esperienze e questi mondi hanno questi due mondi hanno condiviso anche l'esperienza delle leggi antiebraiche con i loro ordinamenti con i loro assenti
Con le loro virtù e con i loro limiti
La professoressa Meniconi assieme al professor pezzetti hanno
Davvero svolto un lavoro importantissimo
Non solo di approfondimento ma anche di uso un termine impropria tecnico di cucitura
Di tante di tanti contributi che andavano in questo volume in questo lavoro e naturalmente hanno anche preparato tante nostre riflessioni tante riflessioni di coloro i quali poi hanno partecipato a quest'opera
E io adesso passo la parola alla professoressa Meniconi proprio per per il suo intervento che credo sarà anche ulteriormente esplicativo di quelle che sono state le dinamiche che hanno portato a questo risultato ringraziando la tantissimo ma a nome del Consiglio superiore della magistratura per i tanti suggerimenti e lei tante idee che con il suo lavoro con le sue pubblicazioni
E quindi anche in questa occasione offre al al nostro ordinamento alla vita del nostro ordinamento grazie
Grazie difficile interamente intervenire dopo le parole della senatrice Segre che ringrazio anche come curatrice procuratori per aver voluto contribuire e dare così un un contributo così prezioso
Al nostro volume
E ringrazio il presidente del Senato l'istituzione che ci ospita oggi pomeriggio e il vicepresidente del Consiglio superiore il consiglio e l'ufficio studi il presidente del Consiglio nazionale forense lo stesso consiglio e la commissione di storia dell'avvocatura e il suo presidente la presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane per avermi invitato a collaborare nella stesura e nella ideazione di questo volume e c'è anche per avermi invitato qui in questa sede a me molto cara
A presentare questo libro
Nemmeno centosessantuno lo storico Delio Cantimori nella prefazione al libro di Renzo De Felice gli ebrei italiane sotto il fascismo
USA parole che ancora oggi meritano di essere ricordate che ci riguardano tutti
L'opera il De Felice al tempo fu molto discussa
Perché per vari motivi insomma legati anche una sottovalutazione
Di alcuni aspetti ma va riconosciuto a quest'opera di essere stato la prima il primo volume che ha affrontato il tema della persecuzione degli ebrei italiani e in modo scientifico
Cantimori che nel mille novecentotrentasei aveva scritto i pro incipit politici del nazionalsocialismo aprendo la pubblicazione in Italia degli scritti di Carl Schmitt
Si è dedicato anche al commenterà analisi della pubblicistica nazional socialista Cantimori avrebbe poi ha aderito al Partito comunista nel mille novecentoquarantotto uscendone nel mille novecentocinquantasei dopo l'invasione dell'Ungheria
Ma cosa scriveva Cantimori del sessantuno
E gli ricordava sicuramente in una chiave autobiografica sebbene la sua adesione fosse avvenuta in un modo problematico e sulla livello intellettuale
Della sua generazione provava vergogna e rimorso personale e umano ma anche civile nazionale
Nei confronti delle leggi razziali
In quanto non ci si poteva non sentire corresponsabili in qualche misura di quanto avvenuto
Secondo il grande storico però si doveva superare senz'altro questo ostacolo se si vogliono capire le cose come sono
Ecco le responsabilità disceso dei giuristi italiani che questo libro si pone proprio di capire indagando in profondo chiaramente sulla base degli studi che sono stati già effettuati non pretendiamo non si pretende ovviamente l'originalità completa
Il primo intendiamo comprendere come furono quali furono le responsabilità che chiaramente furono sicuramente molto maggiori
Del peso di quelle che sentiva Cantimori un intellettuale che non aveva responsabilità pubblica
Eppure queste responsabilità sono rimaste nell'ombra o per meglio dire nel silenzio taciute nascoste
Tra le pagine di qualche articolo nelle riviste giuridiche dell'epoca che pubblicavano le sentenze della persecuzione o altri articoli farneticanti gli esimi servitori dello Stato
Pensiamo all'adesione al comitato scientifico del diritto razzista del presidente del consiglio di stato e di cuore della Corte di Cassazione o altri contributi
Allora questi servitori dello Stato va riconosciuto e va detto in questa sede anche secondo me come è già stato detto anche in altre erano fautori del principio di divisione delle razze e della prevalenza della razza ariana
Responsabilità occultate anche negli archivi degli ordini professionali
Nei cui verbali sarebbe potuto documentare come avvocati di livello diverso professionale avessero in quegli anni tragici promosso la cacciata dei con la colleghi ebrei Agliardi
Spesso denunciando reti persona l'appartenenza alla razza giudaica
Carte anche ancora ottanta di distanza possono giacere taccio no in qualche scaffale di un archivio polveroso
In anni più recenti nel due mila dieci un grande storico del diritto questa volta purtroppo oggi scomparso Aldo Mazzacane cioè ricordato un'altra verità
Il diritto è importante non solo perché ovviamente le regole giuridiche producono effetti sulla vita delle persone con la loro applicazione interpretazione ma anche perché e qui cito le sue parole
Teorie e pratiche del diritto svolgono un ruolo di rilievo delle società moderne dove il conflitto politico si formalizza quasi sempre attraverso i termini della legge
Esteriormente in contesti totalitari netta il potere dittatoriale mostra di prediligere particolarmente il linguaggio normativo della legislazione o dell'amministrazione
Ma Mazzacane ci avvertiva anche o di un altro fatto il diritto al potere che spesso si sottovaluta e anche oggi direi sottovaluta
Che è quello di nominare le cose e le dei rapporti di farli venire esistenza nella sfera del linguaggio
Di creare così le condizioni di pensa diritta e di predica abilità di fenomeni sociali fornendo griglie interpretative
Quale Vincenzo scavi di valutazione quello che avvenne nel mille novecentotrentotto fu la formazione di una nuova retorica di un vero e proprio campo discorsivo
Entro cui cito ancora Mazzacane si configurano gerarchia comportamenti accettabili da reprimere decisioni condivisibili o da contrastare e così principi e concetti che erano stati originariamente elaborati in ambito specialistico diventano senso comune della popolazione semplificati ovviamente entrano a far parte
Nell'edificio sul dell'edificio sociale inteso come sistema comunicativo dell'inventato persino linguaggio Inedito una serie di parole entrano nella legislazione del Regno d'Italia
Entrano nel lessico del diritto la razza fino allora il termine confinato negli studi specialistici di medici demografi diventa una parola del vocabolario dei delitti
Ma ormai la storiografia la l'appurato insomma è ormai un dato acquisito non nacque tutto in quel mille novecentotrentotto per un cedimento di Mussolini e al suo alleato Hitler
Gli studi ci dicono che era già accaduto e senza bisogno di alleati complici già alcuni anni prima alle leggi per le colonie africane a partire dalla proclamazione dell'impero nel mille novecentotrentacinque legge anche quelle che introducevano la categoria del diverso del metrò
Del suddito con meno diritti all'italiano si era così formato quasi un campo giuridico di sperimentazione dove trovare testare discriminazioni regali discorsi e pratiche razziste fuori banche dentro i confini Padrin l'obiettivo era sempre rendere accettabile ciò che fino ad allora non lo era mai stato perlomeno in uno stato di diritto basato comunque ancora sia pure con alcuni limiti eravamo nel mille novecentotrentotto
Solo in difformità e sull'eguaglianza dei diritti
Le leggi antiebraiche del mille novecentotrentotto venivano da lontano
Determinavano non solo come è stato detto da un antisemitismo che pure esisteva ma dà anche da un bagaglio teorico già allestito pronto per l'uso che era stato sperimentato nelle colonie dell'Africa cosiddette italiana
E noto come è stato ricordato che prima insomma la propaganda si mise in moto in pochi mesi quel manifesto della razza degli scienziati del luglio del trentotto
Che diede la stura provvedimenti normativi del novembre anche qui fornendo loro una base se auto però teorica
Tesi assurde si intende non stavo in questa sede a citare il gli studi recenti operativa anche meno di Luigi Luca al Cavalli Sforza che hanno dimostrato che le razze non esistono
Mattesi che appare per in qualche modo attendibili o perlomeno tollerabili anche a molti di coloro che quasi distrattamente le subirono
C'è un passaggio nel diario di un autore che al di sopra di qualunque sospetto l'avvocato e giurista grande giurista Piero Calamandrei che fa riflettere
E quando egli annota che pure annotava con preoccupazione le conseguenze nefaste della nuova legislazione del mille novecentotrentotto scrive però che sino in fondo non si vorrà andare che la discriminazione non potrà giungere alle estreme conseguenze
Ottimistiche previsioni quindi a ridosso della tragedia che nessuno avrebbe potuto immaginare culmina se nell'Olocausto
Ritorno al volume a me forse spetta il compito anche di raccontarlo e di renderlo leggibile a tutti voi insomma
Oggetto di questo libro sono sia gli avvocati e i magistrati che quella tragedia patirono alcuni finanche Contardi la morte come Mario Finzi Amelia Fleischer cui sono dedicati due saggi biografici sia gli uomini di legge che cadendo il loro dovere non solo professionale
Appunto nell'esercizio del loro lavoro ma etico ne furono i responsabili contribuendo attivamente volontariamente o anche solo tacendo è stato segnalato e che il silenzio dei giuristi all'inveramento della persecuzione antiebraica
Tre sono le chiavi di lettura che offre volume in primo luogo si offre un quadro delle vicende della magistratura e dell'Avvocatura durante il regime
Quando l'assetto autoritario accaniti contro gli operatori del diritto informa ovviamente diverso se ma non per questo meno attuali meno efficaci
Come sapete l'Associazione generale dei magistrati l'Italia fu costretta allora lo scioglimento nel mille novecentoventisei con il licenziamento dei suoi dirigenti
La giustizia fu sottoposta a un controllo più stretto nel tentativo di condizionare i processi come avvenne per il delitto Matteotti
E in generale di vincolare la giurisdizione
Ai principi ideologici autoritari potenziando costato ricordato anche stamattina il principio della subordinazione gerarchica
E eliminando di fatto qualunque tipo di indipendenza del corpo giudiziario che peraltro era già stata abbastanza era molto flebile nel sistema liberale
Per gli avvocati
Si tenta di rendere i professionisti forensi più simili a dei funzionari chiede liberi professionisti quindi duri per forensi furono sciolti
E sostituendo i sindacati fascisti nel mille novecentotrentatré per ridurre al silenzio l'avvocatura che fino allora era consista da considerata troppo libera
Secondo aspetto del libro affronta il ruolo del corpo giudiziario nell'applicare le leggi del mille duecentotrentotto e in generale dell'intera politica del regime mi limito qui a citare alcuni alti magistrati che non rifiutarono di impegnarsi nel cosiddetto Tribunale della razza parlo di Gaetano Azzariti di Antonio Manca di Giovanni Petrali pone alcuni dei quali divennero coi giudici costituzionali nonché anche presidenti della corte costituzionale Gaetano Azzariti dagli studi che sono stati raccolti emergono luci come il tentativo di attenuare lo spirito e la lettera delle leggi messe in opera da alcune corti di merito e in alcune province pronuncia del Consiglio di Stato
Montante luci diciamo e ombre molte ombre nell'acquiescenza o peggio nell'entusiasmo a favore del nuovo corso da parte di alcuni di troppi giudici e avvocati
L'applicazione di norme con evidenza liberticide potete dei valere per quanto possa essere imbarazzante ammette pro sia pure a distanza di ottant'anni a volte solo per ragioni di questo vivere
Perché piccoli calcoli dettati dall'egoismo personale
La persecuzione colpi tutti gli ebrei di indiscriminatamente in particolare gli avvocati radiati dagli albi in gran numero nel volume ci sono elencati i provvedimenti
Ma il lettore troverà anche in queste pagine le voci arroganti e minacciose dei persecutori i pronunciamenti Tosi astici dei sindacati fascisti esempi dello stesso Consiglio superiore occorrenze composto allora da esimi giuristi
Alleati alcune eccezioni virtuosi che pure vi furono e non vanno sottovalutate si riscontra in quei giorni drammatici una sostanziale adesione ai comandi imperioso di regime
Di fare presto in pochi mesi furono espulsi dagli albi gli avvocati spesso questa diciamo adesione era generata anche da inconfessabili ragioni meschina come l'eliminazione di concorrenza
In terzo luogo al centro del libro si colloca l'ho già accennato l'elemento biografico
Oltre a testimonianza della senatrice Segre i profili di Finsiel Fleischer già citati sono quadruplicati i nomi dei magistrati ebrei espulsi dal corpo giudiziario e quelli degli avvocati cancellati dagli albi professionali
Un quarto aspetto di fine riguarda il dopo cosa fece lo Stato per risarcire coloro che erano stati colpiti almeno sul piano materiale e morale
Anche qui evidenze ano
Poche Lushi e tante ombre sia per la vicenda della restituzione dei beni è stato accennato della Presidente disegni e proprio della restituzione la reintegrazione nella ruolo che le persone meritavano di cui conquistare cresciuto Tolosa è difficile
Sia per l'abrogazione effettiva delle norme lenta e complessa insieme oscillazioni giurisprudenziali sul dopo che certo non hanno Sempre agevolato le vittime
Infine faccio continua a fare un po'di pubblicità questo libro
Il libro contiene un ricco apparato iconografico curato principalmente da Marcello Pezzetti che arricchisce il volume con immagini inedite ad esempio del magistrato Finzi
E dei documenti che nella loro anche diciamo scarne evidenza testimoniano la persecuzione nei suoi aspetti più tristemente Brooke burocratici racconto solo un piccolo aneddoto quando tanti anni fa ho cominciato a occuparmi degli avvocati nel periodo fascista ha avuto la fortuna grazie al Consiglio nazionale forense di rinvenire delle buste come si chiama in termini archivistici
Delle scatole insomma con su scritto avvocati ebrei che erano nascoste o o comunque celate dietro le pareti di legno del parlamentino del Consiglio nazionale
Ritrovamento che ho condiviso appunto come allora il presidente Alpa e che testimonia proprio del nostro passato Rossi
Nascondo si vuol nascondere ecco questo le foto di questo ritrovamento le foto di questi documenti sono anche fotografati e contributi nel libro
Il il volume si chiude indicando appunto alcune prospettive di ricerca tratte dei documenti conservati presso gli archivi di Stato un bravissimo archivista fatto un censimento di quello che ancora c'è e che può essere indagato sono fonti queste che andrebbero scandagliato e valorizzate di più come del resto tutto il nostro patrimonio archivistico che sotto questo profilo è noto solo agli addetti ai lavori
Macché fornisce uno strumento fondamentale ma of una ricchezza fondamentale per ricostruire la nostra storia recente gli italiani e fornire strumenti inediti per la memoria data mettere alle generazioni più giovani
Certo ancora molto deve essere approfondito ad esempio sulla continuità delle nostre istituzioni che nella Repubblica non furono profondamente rinnovate negli uomini alcuni Dragoni Stilo ricordato
Dell'applicazione le leggi antiebraiche ricoprire non puoi ruoli importanti nel dopoguerra come nel caso di Azzariti di manca
Né nelle norme tra le quali molte conservare una loro efficacia e la loro impronta autoritaria fino agli anni Settanta penso alcune norme del Codice penale il diritto di famiglia del Codice civile
Esista in proposito un utile Censimento di Mario Toscano dal quale si può vedere quanto lunga e faticosa sia stata la pulizia di tutti questi residui della legislazione fascista il razzista e delle leggi antiebraiche nell'ordinamento della Repubblica chiudo
Il volume si chiude dicevo appunto che un'ultima notazione che volevo fare che in questi anni molti studi sono stati importanti sono stati compiuti su questo tema sul tema dei magistrati avvocati professori universitari le loro responsabilità
Sulle l'applicazione delle leggi antiebraiche
Ma forse questa è la prima volta che l'organo di autogoverno della magistratura il CSM l'organo di rappresentanza dell'avvocatura il Consiglio nazionale forense insieme
Si assumono l'onere di presentare in modo netto e senza sconti né reticenze le responsabilità delle due categorie che rappresentano questa iniziativa che si è cercato di costruire senza retorica per quanto sia possibile può costituire dunque un esempio più generale un atto di coraggio da parte delle istituzioni da sottolineare con una delle novità secondo me
Più significative in questo anno due mila e diciotto che segna l'ottantesimo delle leggi antiebraiche un atto importante
Che ritengo possa costituire la base di partenza per proseguire in una ricostruzione della memoria del nostro Paese
Grazie alla professoressa Meniconi che oltre alla sintesi ha avuto anche il compito di indicarci le chiavi di lettura di questo volume io devo scusarmi un istante con i rappresentanti dei sinti e dei rom in Italia che ho saputo solo ora sono presenti in quest'aula
Voi intendevo ringraziarvi per la loro presenza e
Grazie
Siamo noi a ringraziarla per queste parole
Portanti e
Se banche di Milano saremo così nel di incontrarsi per il mio padre vorrebbe conoscerla grazie
Vi ringraziamo Roy per questo regalo che ci avete fatto perché era avete reso ancora più completa questa occasione
A questo punto c'è l'ultimo intervento previsto per il presidente emerito della Corte Costituzionale Riccardo Chieppa
Lui nel suo contributo si è occupato del tema fondamentalmente dell'affare della razza cioè la storia ci ha insegnato che tra i razzisti si sono molti fanatici ma ci sono altri che non solo fanatici ma ci fanno un calcolo economico probabilmente su questo filo conduttore si articolerà credo l'intervento io però prima vorrei ricordare una cosa
Perché il presidente Riccardo Chieppa e figlio del presidente Vincenzo Chieppa il segretario generale dell'Associazione generale dei magistrati italiani
Che nel che venne epurato dal regime fascista che poi sciolse anche l'Associazione generale di magistrati italiani
Guardate il processo di fascisti frazione della magistratura
Alla sua forma di manifestazione più eclatante plastica proprio con lo scioglimento di quell'associazione generale dei magistrati italiani
D'altronde prima abbiamo accennato al fatto che la magistratura in fondo non reagì in fondo si trasformò in una dispensa attrice di ingiustizia in fondo accetto addirittura che sulle questioni di applicazione della razza
Un decreto attribuisse al ministro degli Interni
La competenza all'applicazione
Delle questioni che riguardavano la della legge sulle per le questioni che riguardavano la razza quindi con una con uno stravolgimento dell'assetto dei poteri costituzionali previsto dallo statuto Albertino
Ci fu una interferenza fortissima sul potere giurisdizionale da parte dell'esecutivo
E quei e quei provvedimenti che il ministro degli Interni emetteva stabilendo l'applicazione o meno
Del diritto razziale e quindi il doppio binario non erano neanche soggetti ad impugnativa non erano soggetti a gravame non c'era una Cassazione o comunque un giudice perché potesse valutarne la legittimità
Questo dipese prudente anche perché mancava l'associazione un'associazione nazionale di magistrati
E Vincenzo Chieppa fu un protagonista della dello sviluppo di quell'associazione generale dei magistrati italiani che come ricordava Vittorio Emanuele Orlando e con lo spirito di combattività che andava ben oltre le questioni
Corporative ma riguardava un intervento anche nel dibattito pubblico sui grandi temi della giustizia
Sono questioni incredibilmente attuali
Io volevo ricordare prima di passare la parola al presidente
Riccardo Chieppa che con un entusiasmo straordinario ha affrontato questa esperienza con noi per la scrittura di questo volume grazie ancora presidente
Quelli del sì vi tranquillizzo la parte che dovevo trattare dei io ho dato all'ora della vostra pazienza
Non scritta la potete leggere sul volume alcune brevi considerazioni chiedo grazia di concedermi
Questa tesa dopo la lunga direi vostra paziente avete ascoltato tutti questi interventi magnifici la mia è semplicemente un testimonianza
Sono del mille novecentoventisei uno dei superstiti della mia generazione che ha vissuto tutto quanto come si è svolto e volevo chiarire questo ecco perché mi sono indotto anche a dedicarmi in questo studio in questa ricerca compiendo anche una ricerca molto più ampia
Direi di ecco mi richiamo a quello che gli esponenti dell'avvocatura all'inizio dell'anno hanno sottolineato con un interrogativo
Se il tarlo di questa cultura che generò quelle ignominia simili presenti nella nostra società attuale attraverso mancanza di solidarietà
Con la priorità accordata al profitto per gli aspetti economici sul diritto Collins in relazione di un linguaggio dell'odio
E di contrasti insuperabili in ogni manifestazione attraverso la stampa di mezzi mediatici nella indifferenza e nei confronti degli Emerging amanti
Nel rifiuto preconcetto di chi è diverso da noi voglio dire anche perché non la pensa come noi è una società in cui viviamo non si parla più con qualcuno
Ma rischiamo di Assen fu anzi altri intimi del solo parole contro perché troppo spesso manchiamo un'attitudine al dialogo
è un'intrinseca cultura minima al Comune presupposto necessario vero dialogo
Nella indispensabili convinzione del principio della pari dignità sociale
Di ogni persona legato in maniera inseparabile alla libertà e alla democrazia io molto direi una fortuna
Nella scuola nella scuola pubblica ho avuto un'insegnante il quale essi il sabato fascista e dall'obbligo della camicia nera si vergognava in pubblico di portarla veniva a scuola prima
Perché aveva nel cassetto il colletto Cordoba il Dinoi polsini
E puntualmente alla fine del sabato tardava ad uscire perché dovevo uscire in borghese perché questo ecco questo
Direi che nella scuola d'accesso tanto forse quella reazione che è mancato in altri campi
Ricordava il presidente del Senato proprio che il primo intervento del fascismo
Laziale è stato nella scuola con la vere allontanato è stato il primo provvedimento tutti quanti gli insegnanti
Di razza ebraica nella scuola ci sono stati le prime reazioni
Un mio caro amico
Ma intensi magistrato figlio di magistrato Galizia lo ricorda anche nelle sue memorie ricorda che uno dei suoi insegnanti l'ultimo giorno in cui alcuni ebrei dovevano lasciare la scuola
Dall'insegnante di religione disse il Governo italiano ha forse il potere di mandarvi figlia ma ricordo che io
Sulle poi furono le parole dell'insegnante sono nella in un delle chiese di Roma come cappellano
Sette tutti quanti invitati ad senza differenza di razza a trovarci e continuare questo dialogo comune
Fu accolto con molta ostilità questo atteggiamento quel determinato sacerdote poi in quella comunità cattolica ho scritto molti degli ebrei e riuscì a salvarne altri test ecco il senso della reazione che è mancata purtroppo
Nell'ambiente scientifico non adempie ente culturale
E con riprendendo credo che
Veniva richiamato ecco la legge il fascismo in genere non aveva fiducia della magistratura nonostante l'avesse in parte depurata
Il parte anche indotta con è il periodo in cui ci sono state delle massicce esclusioni nei concorsi in magistratura perché non davano affida mento
Quindi c'era un'indagine di carattere preliminare
Il fascismo istituiti tribunali speciale
Perché non si fidava della magistratura e non si fidava nella magistratura e Nyse quella norma all'articolo ventisei delle leggi razziali
Che escludeva ogni possibilità di tutela giurisdizionale sempre venti contro la terza nonostante come il sesto
Noi troviamo una serie di interventi direi al Nommo lì
Della ma distruttore ordinaria Corte di appello di Torino e qualche decisione nell'anno in cui sotto il profilo e soprattutto il Consiglio di Stato sotto il profilo che la razza
Non era un istituto che faceva parte dell'ordinamento giuridico italiano
Tra lasciarono completamente questa esclusione giurisdizionale e si contino ci furono alcune sentenze nel campo universitario debbo dire che sono isolate fu era una pattuglia di magistrati del Consiglio di Stato che porto avanti presto tentativo
E
Tutta la ritroviamo questa pattuglia di magistrati del Consiglio di Stato nel mille novecentoquarantasei quanto ci per la prima volta il Consiglio di Stato apprezzi benissimo un parere senza essere richiesto dal Governo erano altri tempi in cui periodo dell'Assemblea Costituente esigere arriva l'intervento anti veniva sollecitata quanto ero nei principali provvedimenti normativi la la riforma della Costituzione od altro furono invitate perfino le università
A pronunciarsi queste
E un cambiamento di stile che forse dovrebbe essere presto
In considerazione in quell'occasione questa pattuglia di magistrati richiamo proprio qui l'applicazione delle leggi razziali e pretese impose al Consiglio di Stato di chiamare
L'esigenza che ogni provvedimenti talk dell'autorità pubblica fosse possibile DS di ricevere una tutela giurisdizionale e il centotredici della Costituzione è venuto dagli c'è da dire che il Consiglio di Stato anche nel periodo della democrazia e di un regime democratico quanto fu rinnovo il Codice di procedura amministrativa
Si ricordò di cui sto parentele dato nel mille novecentoquarantasei
E propose Dini non includere più un la legge di riforma della procedura amministrativa l'esclusione degli atti di natura politica dalla giurisdizione
E nonostante la non inclusione nel testo che era stato commissionato al Consiglio di Stato con la redazione da parte della legge delega il governo di allora democratico l'impresa è quella norma ed è rimasta la corte costituzionale poi ha avuto occasione di ridimensionare il significato di atto politico però rimane questo sempre l'apertura o ci acceca resta velleità molte volte dell'amministrazione di sottrarsi ai controlli perché i controlli dispiacciono talvolta
Questo è curva ricordato in tutto questo quadro di carattere più generale e ritorno
Ai problemi direi di il l'atteggiamento del fascismo Vessel problemi della razza io sono dell'opinione che il tarlo delle leggi razziali
è nato il anche dall'imitazione della Germania rispetto alle leggi germaniche ma il tarlo insisteva
Nel nel sistema totalitario che non rispettava la persona umana
Che non rispettava con la sopraffazione cercava di vincere ogni e qualsiasi resistenza
Abbiamo un periodo iniziale come iniziali e di ogni sistema politico nuovo
Dice il cane di nascondere e cercare semplicemente i consensi e quindi troviamo nel primo periodo fascista che molti ebrei
Fecero parte spedizione di Fiume e tutto quanto volontari nella guerra c'è stato il in un certo senso la Prima guerra mondiale ha prodotto davvero novità il dell'Italia il riscatto dei cattolici nella partecipazione pubblica il riscatto anche degli ebrei dal punto di vista della piena
Integrazione ad ogni Effetto e troviamo che nel fascicolo a una serie di cariche Bologna ne potrei citare altri in cui sono tattili Deacon onesta infedeltà
Quella libertà di Geologia
E fascismo era molto prudente su questo perché uno non voleva inimicarsi destro determinati ambienti per ragioni di profitto di lei e di accattivarsi l'elettorato
Tant'è vero nella Commissione chiede più cupo delle IPAB a carattere religioso di feci parte
Vengono fuori due imporrebbe israeliti inchieste sono state fondate con un contributo di Benito Mussolini
Anni venti ventuno quegli anni degli poi la mano c'è stato un cambiamento il cambiamento che e derivata lo vediamo anche l'atteggiamento
Del fascismo verso gli avvocati a poco a poco
Esiste alcune resistenze cominciarono i primi episodi Firenze Calamandrei ce lo ricorda in uno dei festivi
In cui ci furono quelle forme di intimidazione sopraffazione a tutti coloro che vi sentite o no tra cui anche diversi studi professionali vie vere di e questo non è stato un fenomeno isolato perché si Edipo accorto anche in altre parti d'Italia e quindi che faceva parte di un determinato direi disegno di carattere il generale poi è venuto il problema Abissinia Africa orientale egli ci sono state le prime norme discriminatorie
Il divieto di relazioni coniugali il di tipo coniugale con le popolazioni di carattere locale
A cui alcuni dei giudici e teorici del diritto hanno poi applicato anche addirittura il divieto del matrimonio qui c'è stata
Per gli atteggiamento della Chiesa prudente rispetto a determinate dichiarazioni ma sempre utile a queste forme di discriminazione
Poi non c'è stata l'euforia della conquista dell'imperio e la distrazione degli italiani che hanno accettato sentieri agire le leggi del mille novecentotrentotto a questo ecco nell'aspetto di lei minuto dei giornali di qualche mese fa c'era un bel titolo vedere violenze ingiustizie e mai S assegnarsi richiamava proprio una serie di questi determinati aspetti cerco di concludere
Ossia
La guerra aveva creato con assistere a deportazioni liscio gettito dovevano abbandonare le proprie case se rifugiarsi quel senso di sorride vieta perché nasceva il pericolo comune
Il pericolo comune che man mano aumentarla questo aspetto della serie di età io l'ho vissuto questo
Forse anch'io qualche volta ho dato dell'aiuto indicato come ho anche portato a qualche documento falso qualcheduno che ne aveva bisogno
Portato alimentazione a persone che non poteva uscire tesoreria l'aspetto del pericolo che trasformava
Il io inno Livio nella storia detta verso gli altri e mille novecentoquarantatré riceve il pericolo della di carattere personale
E ci sono stati dei casi di ragazzi di diciassette e diciotto anni che si sono avvicinati a
A perizia Turin carro armato tedesco troppo vicino per curiosità e ci sono stati falciati da un colpo di menta ossia tutti questi ricordi direi
Mi ricordo che a piazza di Spagna è avvenuto un fenomeno quasi identico in il cliente Roma e tanti casi in cui si vedeva la sofferenza degli altri ed è il pericolo i rastrellamenti
Trovarsi in un autobus e il conducente diceva giovani scappate pediatra a cento metri stanno rastrellando il portando via delle persone e quindi si è passati dal questo sentimento dell'azione dettata verso gli altri
Nel senso che in fin dei conti è un pericolo di carattere comune
Questo ecco vorrei ricordare a tutti ogni discriminazione
è un pericolo di tutti quanti che può portata e poi a delle forme di degenerazione
La nostra Costituzione si basa sul due elementi fondamentali lavoro eguaglianza il giorno il fiuto di questi due fattori viene indebolito cominciamo ad introdurre del distinguo perché io direi in fin dei conti tutto l'anti l'antisemitismo Ping Mogus si fonda su un concetto di Susan utilizzato il concetto di persone è un soggetto inferiore che non merita il trattamento degli altri cinque tratte troviamo tutte le forme di distinzione chiama questo comune de minimis denominatore e quindi essere considerare gli altri sempre uguali è un mezzo anche i di difesa di ciascuno di noi
Ricordo le parole di Scalfaro in occasione di una visita alla comunità
Beraj sia di Roma alla sinagoga di Roma ogni volta che la discriminazione invito sia ho il disprezzo vi offende giorno uno come fogli ecco questo dobbiamo ripeto tutti quanti per la difesa della libertà e per la difesa dell'uguaglianza grazie
Ringrazio il presidente Chieppa fornito non solo un'altra testimonianza toccante ma c'ha invitato a riflettere sul su questo senso del noi la solidarietà verso gli altri di fronte a un pericolo che comune
Concludiamo questi lavori che sono stati credo molto interessanti la platea è costituita
Da uomini delle istituzioni diverse postazioni ma uomini delle istituzioni la quasi totalità
Ne abbiamo raccolto molte cose in questione Periodo per per questo volume testimonianze biografie io volevo ricordare
In questo momento il passaggio di uno scritto di uno degli autori di questi contributi
Che il professor speciale sui giudici sì giudice la razza perché penso che in questo passaggio sono due righe avere leggo telegraficamente ci sia il senso profondo di questa iniziativa come cittadini e come uomini delle istituzioni ognuno di noi tutti noi che siamo dentro questa stanza
Certo punto il passaggio è questo testualmente
Eppure l'ebreo il discriminato il perseguitato il diverso da espellere l'oggetto della legislazione razziale meticolosamente dettagliata
Finisce al di là di ogni sua intenzione per costituire e incarnare l'elemento scandaloso che costringe l'altro il non ebreo il giudice
L'uomo delle istituzioni a riflettere prima di tutto su se stesso sulla propria storia sulla propria identità io credo che questo sia il senso dei lavori di questa importante giornata delle istituzioni grazie atti
Moltissimo tessere conosce