Liberi sulla carta. Fiera dell'editoria indipendente - Presentazione del libro di Andrea Pomella "Anni luce" (Add)

Buonasera amico dei libri sulla carta voglio sottolinearlo reatino di nascita quindi sono contento di tornare qui lealtà non ci ho vissuto mai sono son
Ignari sono della parte bassa della Sabina
Però insomma mi piace venire qui a presentare un libro che mi ami
Che mi ha colpito moltissimo
Conosco Andrea Comella perché è stato pochi mesi fa nella selezione del premio Strega con il suo libro precedente anni luce la Fondazione Bellonci organizza il premio di cui il legame e e quando saputo da Fabrizio qual era il tema di questo festival cioè il coraggio ho ho pensato subito che il libro giusto da da presentare fosse quello di Andrea Comella l'uomo che trema
Pubblicato da da Einaudi
Perché questo perché il tema di questo libro la la depressione
E implica secondo almeno secondo me almeno tre forme diverse del coraggio
La prima per si parleremo di un libro in cui l'io narrante l'autore quindi non c'è non c'è nessuna diciamo nessun diaframma tra chi racconta è ciò di cui e ciò che viene raccontato
Quindi il primo coraggio e intanto guardare dentro di sé raccontarsi il secondo è proprio quello di rivelare molto di sé rivelare qualcosa di di intimo forse ciò che più intimo
In ciò che c'è di più intimo in una persona cioè gli i moti dell'anima e anche le affezioni dell'anima
E l'altra cosa è il coraggio di fare tutto questo rendendo il racconto in una forma letteraria
E vorrei cominciare proprio da quei perché secondo me intanto la qualità maggiore di questo libro per la sua scrittura
è una sfida sotto vari punti di vista questo libro è una sfida vinta da parte del dell'autore
Ti pongo la prima domanda così Andrea richiamando una frase
Di di Alessandro Manzoni che in una lettera scrive
Di non riuscire a lavorare e lo dice così al suo interlocutore di penna
Le forze della testa non rispondono al buon volere
Sì che è uno struggente almeno senza costrutto
La cosa che mi ha sempre colpito di questa frase di Manzoni e che voi racconta di sé in quel momento il momento che sta che sta vivendo e lo fanno scomponendo quello che accade nella sua testa in vari in vari elementi le forze della testa e poi il buon volere per poi lo strugge armi ecco la domanda è come si racconta quello che ti è che capita dentro di te
Nello stile in cui lo fai tu in questo in questo libro che ha l'aspetto sì di un memoir no una formula c'è un un racconto in presa diretta della propria vita o di ciò che è accaduto nella propria vita ma è anche un reportage quindi si si nota immediatamente uno uno sforzo di di oggettività
Al punto che tu chiami la depressione sempre col suo nome tecnico depressione maggiore
Perché è chiaro depressione è un è un elemento che ci sono tante forme e lo siamo anche tutti i giorni a oggi sono un po'depresso e ma la depressione maggiore qualche cosa di di bende di ben preciso e di ben definito innanzitutto dal punto di vista della della scienza della medicina
Alla innanzitutto grazie a tutti di essere venuti qui questa è la in anteprima e questa è un'anteprima del libro ed è in assoluto la prima presentazione che faccio dall'uomo che trema quindi vengo da un tour legato al Polo precedenti anni luce
Spero di non dover di di non sbagliarmi stasera di parlare di grange anziché di depressione che l'argomento del mio libro precedente anche se può insomma le cose un po'sono collegate
Sì allora tu hai usato la parola reportage che esattamente il punto di partenza di questo libro nel senso che una delle cose nelle quali mi sono esercitato maggiormente negli ultimi dieci anni da scrittore
Perché anche gli scrittori si devono esercitare cioè fare palestra quotidianamente io dieci anni fa ho aperto un blog che era all'epoca dei blocchi ho cominciato a dire mi fa mi voglio descrivere tutto quello che accade
E per lo più le cose minori che accadono che vedono semplicemente per fare un esercizio di scrittura scrittura della Presa diretta della realtà della restituzione attraverso la parola letteraria questo tipo di esercizio mi è stato utile è dire poco per arrivare poi a a scrivere un uomo che trema
Io sono un malato di depressione da un po'non non me lo ricordo più nemmeno da quando nel senso che probabilmente le le le cose sono molto complicate affondano
Dalle dall'odio e dal dall'origine da quando ero bambino poi ci sono delle ci sono stati degli eventi che del nella mia vita che vengono anche raccontati all'interno del libro che hanno scatenato e che hanno reso visibile a me
Più che in ogni altro modo la la malattia di cui soffro
La cosa nuova che è successa l'anno scorso quando ho cominciato a scrivere questo libro che ho avuto una ricaduta feroce in contemporanea con un trasloco che insomma una di solito ma quella una con la cosa che si dice sempre quando la persona trasloca è una delle tre principali cause di stress che poi pare che sia vero
Oltre al lutto Weah almeno al divorzio mi sembra esatto
Quindi figuriamoci e la primavera che è un altro degli elementi di solito abbastanza critici per per per un malato di depressione perché appunto il risveglio della natura dei dei sensi probabilmente non lo so insomma nelle nel depresso succedono sempre delle cose strane che che che vanno al contrario di quello che sembra essere la natura umana cioè la laddove uno dovrebbe riscoprire la fugacità improvvisamente si ritrova oppresso da pensieri tetri non so se qualcuno di voi ha visto il film di Lars Von Trier Melancholia in cui uno c'è un un enorme Pianeta che minaccia di distruggere la Terra eccetera storia di una depressione anche quella e la protagonista è l'unica una un una depressa maggiore grave e l'unica che riesce a mantenere i nervi saldi dal momento dalla catastrofe là dove tutti impazziscono questo per dire appunto cosa riesce a fare un depresso cioè fa sempre controcorrente in pratica
E insomma ho avuto questo questo nuovo questo crollo questo letteralmente
Ha un inizio questa cosa è successo un giorno preciso io lavora in una scuola e in quel giorno a un certo punto io ho visto materialmente una completa totale assenza di senso di tutto ciò che vedevo intorno a me
Era una mattina era la fine di giugno
E quello che dico sempre quando racconto gli episodi depressivi maggiori è che la chi chi non ha per fortuna sua sofferto di questa cosa pensa sempre confonde sempre la depressione maggiore con la malinconia
In realtà essere malinconici o altra cosa nel senso che la la tristezza alla profonda malinconia che uno può provare rispetto alle cose del mondo a dei fatti precisi che accadono è un sentimento e come tale
Ti fa sentire vivo
Quello che ho provato io quella mattina era un'assenza di senso
Non c'era assolutamente nessun tipo di trasporto
In quello che io vedevo nulla aveva significato la realtà la vedevo una maniera talmente chiara talmente limpida ad avere la percezione che tutti gli altri esseri umani torna mi al conterebbe di meno avessero la vista offuscata
Dalla da da qualcosa da quel qualcosa che in realtà li rende normali per cui per me i veri malati erano loro
Io vedevo la realtà oggettiva delle cose Laratta legittima delle cose facevo pensieri terrificanti come questo immaginavo l'evoluzione della storia umana dall'origine dei tempi ai alle e gloriosi collisioni
Nello spazio infinito dell'iride dell'immenso future in tutto questo se ne ma giriamo appunto questo arco temporale dicevo la mia vita
Era chiusa in un trattino infinitesimale e quindi il ragionamento che la macchina mi portava a fare era qual è l'anomalia l'anomalia è la tua vita
è questo questo diciamo se come se fosse diciamo una un un elettrocardiogramma non l'unico momento di vite quel picco ma quella l'anomalia quindi se io spingo quella piccola
Anomalie attorno al mio stato il mio stato di natura e il non esistere la depressione maggiore di porta a fare questo tipo di pensieri al che ho detto
Sono uno scrittore
Probabilmente posso anche provare trovare del giovamento dalla raccontare
Questa cosa che mi sta succedendo
Probabilmente se volessi scrivere della depressione dovrei osservare un depresso parlare con un depresso o tra virgolette la fortuna di avere uno una visione diretta di questa cosa voglio scriverla e ha cominciato a scriverla con la come detto tu giustamente con la tecnica del reportage i reportage appunto
Direi diciamo navigare a vista vedere dove vado vedere o no io non avevo in mente questo libro oltre a essere un libro sulla depressione racconta anche una storia cioè Cia un andamento una parabola vorrei dire alla romanzesca
Che ma nel momento in cui ho cominciato a scrivono questa cosa non esisteva perché appunto è tutto in presa diretta
E niente questo è quanto e allora appunto
Il libro procede su due binari c'è la storia interiore e c'è quello che capita all'esterno
E chi capita al personaggio nel momento in cui si rende o come l'io narrante attende insomma
Nel momento in cui si rendiconto ti chiede di nuovo ripiomba Tocqueville un momento diciamo di depressione maggiore
Fa quello che farebbe in quella in quella mattina ritorniamo a quel momento quella mattina
Che ammirato accompagna che ti dice no Adesso tu in questo momento prende il telefono e prende appuntamento
Con con una persona che ci può aiutare
Ecco e da lì comincia diciamo un anche qui un doppio binario nella narrazione
Perché l'appuntamento con lo psichiatra che decide di trattare far molo farmacologicamente quindi il sintomo apre una doppia strada una
Vediamo come reagisce al synth al al alla terapia farmacologica e quindi la depressione è qualche cosa che si può curare attraverso le medicina e come un raffreddore l'altro è invece un tentativo della protagonista di venire a capo di questa di questa situazione intanto ricostruendo la storia della sua depressione la storia della sua malattia e poi appunto facendo i conti giorno per giorno
Con quello che con tutti i modi in cui la terapia farmacologica interagisce con la vita di questa persona che continua a lavorare ad avere rapporti con le persone che cambiano a seconda dei di di come si mette diciamo in cui la reazione del dell'organismo a
A quello che sta assumendo
Sì quella mattina ovviamente quel briciolo di lucidità che m'era rimasto in quel momento in cui mi sentivo come se fossi una creatura d'un altro mondo scaraventata sul pianeta Terra che cerca di conoscere per la prima volta cose come le tre dimensioni la luce lo spazio perché questa la sensazione di quello che a volte piene genericamente definito attacco di panico no
A anche se su questo insomma gli psichiatri sono sempre molto attenti ma ci sono definiti esibizionista con un po'ognuno dice un po'la sua diciamo così anche perché è una materia molto molto complessa
Come dico nel libro non esiste una depressione uguale all'altra Maragliano depressione maggiore perché la la maggior parte dei sintomi diciamo sono riconducibili a questo tipo di di diagnosi ma in realtà la mia depressione può essere diversa da quella di o di un'altra persona con del con dei sintomi diversi
Quella mattina chiamo mia moglie la mia compagna lirico
Sto male e questo è un passaggio importante perché nel momento in cui la persona sta male depressione il chiedere aiuto è la è il primo passo perché di solito insomma non non sia né per neppure la forza di chiedere aiuto
Lei chiama immediatamente i mezzi attiva subito mi dice rimane lì fermo non fare nulla e stavo al lavoro lei anche sul suo posto di lavoro vice rimani fermo lì non fare nulla ti richiamo fra dieci minuti
Mi richiama tra dieci minuti come appuntamento presso uno psichiatra il giorno stesso
Vado a questo appuntamento il che già libera mi libera da tutta una serie di condizionamenti perché mi sento come dire preso in carico in qualche modo o o orsetto insomma tanto di me provo una sorta di orgoglio nell'aver fatto questo passo accettato l'idea che ho bisogno di qualcuno
Mi faccio una chiacchierata di circa un'ora con questo psichiatra che a un certo punto mi chiedo appunto la storia dalla mia depressione una definizione che a me è piaciuta subito no perché dire la strada nella pressione significa un po'lì per lì insomma li l'ho capito veramente che è un po'dire racconta Nicastro della tua vita perché di fatto io in quel momento ho raccontato la storia della mia vita sono non è stata una una seduta di psicoterapia perché quella è un'altra cosa
Alla fine mi ha mi ha mi ha fatto la sua prescrizione nota di farmaci i farmaci
Sono un discorso un po'delicato nel senso che sì io sono d'accordo solamente a corto Conte sul fatto che è una e stavamo attiva accurata come tale la depressione cioè la possibile di curarla grazie a Dio su questo bisogna fare una un un lavoro anche di rendere consapevoli Poplar che largo un largo spettro di popolazione che ancora veri farmaci con Anna
Come qualcosa che altera la personalità che che non va preso che comunque va presa solo in casi eccezionali i farmaci sono vari tipi di farmaci sono tanti tipi di farmaci ci sono tanti professionisti in grado di di aiutare le persone che stanno male con la depressione
Fatto sta una delle caratteristiche dei farmaci che ho cominciato a prendere io a quello e che un po'la caratteristica di gran parte degli antidepressivi e quello che all'inizio
Aumenta i sintomi di malessere
E così io ho passato
Circa due mila sì a cercare di
Far coincidere le mie reazioni
Le casse del mio corpo con la richiesta che immetteva la chimica in meno
Con un peggioramento pedalini cioè un è un peggioramento a questo c'è scritto anche nel bene nei bugiardini dei degli antidepressivi che a Pisa anche lo psichiatra all'inizio la maledizione sembra di peggiorare inizia avrete pensieri ancora più Petri
Io personalmente ho una ricettività rispetto ai farmaci molto forte per cui tutta me bastava vestire per dormire bastava prendere della semplice Melissa crollano completamente un sonno senza sogni mi svegliavo dopo dieci ore
Da una parte un bene a parte un male perché posta voli tutti tutta la mattina
Con la l'antidepressivo tutti quelli che erano le controindicazioni saranno amplificate e quindi mi ricordo la il il primo giorno
Ero seduto su un lo scrivono dello descrivo anche nel libro crescono seduto sul sulla potrà stavo leggendo un libro improvvisamente comincio a piangere
Mi si avvicina mia compagna con con atteggiamento anche molto tenero cerca di cita non ti preoccupare questa l'effetto del e io che piangevo e ridevo dall'allo stesso tempo perché dicevo io sto piangendo ma è una reazione fisica non è una reazione emotiva
Cioè io sto ecco è come se stessi secco se stessa se si sia al bagno cioè immaginate non c'è quella di quali senza ce l'ha visto liberando di liquidi semplicemente c'ha la la mia sensazione era quella
E cominciano a tutta una serie di reazioni del corpo di questo tipo che io dico beh voglio capire dove sto andando di capire che cosa sta succedendo all'interno di me voglio metterlo su carta voglio raccontarla questa cosa che mi sta accadendo per cui ho impiegato è lì che gli ho cominciato a scrivere il libro e ho impiegato diciamo i primi due mesi di terapia per cercare di di capire chi stavo diventando più che altro in realtà sono sempre me stesso perché poi i farmaci non alterano personalità questo bisogna sempre dirlo
E ed è stata
Io lo chiamo l'arco temporale che Kevin che racconto è all'interno di questo libro chiude più o meno sono sei mesi montate con delle con dei rimandi
A al passato io lo lo lo lo definisco un po'il il mio anno del pensiero tragico facendo farà parafrasi di e John Davison Lilian
E ma e a quel punto quando è cominciato a scrivere Touré detto subito questo libro è raccontato in presa diretta come interferisce il fatto che tu scrivi della tua depressione sulla tua depressione se interferisce in qualche modo
In realtà non interferisce in maniera diretta perché
Uno degli aspetti di me e che sono riuscito a a capire a comprendere scrivendo questo libero è proprio la assoluta capacità oggettiva che riesco ad avere rispetto alla realtà
E in questa realtà è compreso anche la mia malattia investe su tutto ciò che mi accadeva mentre la vivevo per cui
Ricordo esattamente nel momento in cui ho cominciato a far leggere le prime pagine di questo libro la cosa che che mi rispondevano tutti c'è c'è una c'è un ma fortissima lucidità nel raccontare questa cosa qui cioè non sembra com'è che io non non previsti quasi toccato dalla dalle sensazioni che io cercavo di restituire colla attraverso la la lingua letteraria
Oggi a distanza di un anno posso dirti che probabilmente interferito era comunque mi ha aiutato a a mettere diciamo dei tasselli al punto giusto mi ha aiutato anche a sviscerare
La mia storia ma più che ad affrontare il momento di di picco depressivo
Mi ha aiutato a tornare alle origini perché poi appunto nel libro UE una ricerca continua a di di di quelle che possono essere le cause anche se poi a me per esempio le il lo psichiatra ma ha detto la Intek c'è una grossa componente dica sorga Anica che significa che c'è proprio una è una questione di chimica del cervello adesso non vanno io con con discussioni sulla serotonina e sui livelli di serotonina però insomma c'è una componente organica c'è anche quello ma non c'è solo quell'ovviamente c'è anche tutto un vissuto che io dovevo in qualche modo recuperare e sistematizzare e mettere emettere ogni cosa al suo posto per cercare di di comprendere questo questo punto di vista scrive devono che trema sì è stato terapeutico
Sì perché appunto
Fin da quella prima diciamo anamnesi di fronte al Padova psichiatra in cui Thuram continuassero detrazione in realtà tu racconti anche il tuo romanzo familiare interni parte un arco narrativo legato alla storia
Il tuo familiare quindi nell'abbandono del del padre poi del ritrovamento che che in qualche modo descrive appunto ma parabola di questo di questo libro ecco questa era una cosa interessante è che
Appunto a questo meccanismo di di sdoppiamento
Tu racconti tanto puoi raccontare della sua malattia nel mentre a sei nel mentre accade perché mentre accade eccome se ti se ti sdoppiarsi figurative Dessì
Dall'esterno e a e anche qui c'è uno sforzo linguistico per raccontare quello che succede no tutte le forme di metafore con cui tu cerchi di descrivere la malattia DC o il casco in testa però ho visto l'orso che cosa cosa interessante dal punto di vista letterario per me
Sì io a un certo punto ho sviluppato con la mia compagna con mio figlio una sorta di lessico familiare legata alla depressione
Che serviva semplicemente con una semplice immagine a a a dare il senso di volo che proprio in quel momento ho il casco in testa appunto significava quel momento in cui l'antidepressivo mi chiudeva letteralmente la testa e non mi faceva pensare avveniva più o meno dopo un'ora dall'assunzione del farmaco Vitruvio tuttora lo assumo la mattina in quei due mesi di
In cui cercavo di prendere misure o meglio lui cercava di prendere misure a me avevo dopo un'ora questo questa sensazione un cerchio alla testa fortissimo una come se fosse una testa fosse in all'interno di una presso comunque come se indossasse un casco troppo stretto
Un'altra sensazionale abbastanza io insomma la vedo
Dall'esternava stanza assurda inconsueta
Era o il nano che cos'è un nano il nano significava che io sentivo dentro di me un altro me stesso più piccolo come se io fossi una sorta di matrioska che conteneva un altro me stesso all'interno
E questi sono sensazioni molto particolari molto strane
Che però appunto o il nano il casco in testa servivano diciamo per immediatamente far capire la mia compagna come stavo perché ovviamente il l'apporto familiare importantissima in questi in questi casi
Anzi direi che è fondamentale tant'è vero che la prima cosa che ti dice uno psichiatra quando si prescrive una un medicinale avvisa i cui familiari che di di quello che sta prendendo ovviamente
L'orso
L'orso
è uno degli animali più simpatici per quanto mi riguarda il senso mi ha sempre fatto Simpatia Ellul Valur sol che ridisegni quello grosso dicono
E e in qualche maniera tornava ciclicamente anche all'interno della mia della storia dalla mia depressione questa cosa dell'orso tornava perché per esempio uno dei sogni ricorrenti che facevo all'inizio era questo c'era un orso che era fuggito da da da uno zoo si aggirava all'interno dalla città e della città
E il mio compito era dover mettere al sicuro la mia famiglia
E quindi dovevo cercare di acchiappare questo corso S. darlo ma in genere chi riusciva a sedarlo prima di me o era la mia compagna avrà mia madre o era una mia collega che ha a sua volta affrontato in famiglia e su se stessa uno gravi episodi depressivi
Questa è l'azione ricorrente che facevo quindi l'orso è diventato improvvisamente la personificazione della malattia
Con l'orso ci gioco anche perché mio figlio che ha qua adesso otto anni non Scorsone aggiusto da ovviamente sette come molti bambini fanno dorme con un orso noi abbiamo inventato via via nel corso degli anni tutta la storia di questo corso che si chiama Ettore e che e che c'era ancora prima che nascesse che c'era a casa nel momento in cui l'abbiamo portato a casa
E quindi dare alla depressione un'immagine così familiare mi ha fatto pensare che a un certo punto la depressione
E qualcosa non è qualcosa di estraneo non è un un invasore che entra dentro di me li prende possesso di me sono io
La la la grande verità se vogliamo chiamarla così anch'io toccato scrivendo questo libro ragionando su tutta la mia storia
è un punto che la mia storia ciò che io sono letteralmente non può essere disgiunto dalla depressione quindi è un po'un caso di accettazione della della malattia e quindi arrivo a dire io sono l'orso
Per cui diciamo rifaccio pace anche con quelli Mancinelli
Chiarissimo allora io mentre leggevo questo libro mi tornava in mente un disegno
Che ho letti ciò con che ho visto sull'edizione su un libro
Di Vittorino Andreoli chi cioè lo psichiatra che tutti conoscete che si è occupato di Pascoli
Pascoli a una persona che ha sofferto per motivi anche lì per un romanzo familiare tragico che tutti conosciamo
Di depressione nella sua vita e in un certo momento in uno dei momenti più cupi si disegna al tavolo della cucina
Si disegna di profilo quindi vedete il brivido rettangolo del tavolo il la bottiglia fiasco di vino sopra con il bicchiere
Una persona insomma amava molto bere
E il cane i cani che sono sempre presenti nella poesia di Pascoli in quel momento il suo cane Luiso raffigura
In piedi sulla sua sedia con le zampe dietro di lui con le zampe sulla schiena
La bocca all'altezza del collo interno in quel momento da una rappresentazione grafica della sua depressione attraverso le fauci del cane qui all'arte alla base della testa
Di scrittori e la depressione insomma
è una e hanno molta confidenza con questa con con questa malattie i e anche tu citi nel libro il il romanzo di Giuseppe Berto il male oscuro no a un anno una delle definizioni più famose della della depressione
Sei andato a cercarti degli antecedenti reiterare il ai hai cercato diciamo un feeling un'empatia con altri scrittori che come ti avevano attraversato la depressione
In realtà parte Berto devo dire di no nel senso che non ho fatto una serie di letture sistematica come di solito si fa quando si inizia a scrivere un libro si sceglie un argomento e si approfondisce quell'argomento anzi al momento in cui ho iniziato a scrivere questo libro ho cercato di stare lontano il più possibile
Da da nuove letture perché ovviamente punto Bertola avevo già letto lavoro Manero anche occupato hanno scritto in passato e anche perché insomma è un è un imprescindibile secondo me che si sia depressi o meno che insomma siamo a letteratura limato scure un un testo fondamentale
Avevo letto ovviamente David Foster Wallace
Mi hanno alle
Quello che che c'era soprattutto quello che cercavo era la il racconto in presa diretta di un male qualunque esso sia non non per forza la depressione uno dei ci uno del de de de la tipologia letteraria detto chimicamente aceri più al proprio la la la non fiction novel che racconterà portaci in marmo are appunto che racconta
Un'esperienza di vita personale
E ed ecco ne parlavamo prima mentre stava venendo qui
Uno dei libri secondo me più importante questo punto di vista è questo buio feroce di Harold Brodskij che addirittura arriva all'estremo di raccontare in presa diretta la propria morte nel senso che hanno protesi ammalati di AIDS
è uno dei insomma dei maggiori scrittori americani del Novecento
E descrive tutta la l'ultima fase della sua vita sapendo insomma cosa sta andando incontro questo tipo di letture si mi hanno aiutato però a un certo punto ho deciso di
Di non voler Miff non non volevo nessun tipo di intrusione letteraria perché avevo esattamente in mente come volevo raccontarlo io
Il male depressiva
Hanno la presunzione di
Di avere una una mia voce una mia voce abbastanza anche abbastanza forte anche abbastanza strutturata
E avere quindi gli strumenti letterari necessari per raccontare la mia malattia per cui cosa non ha voluto nessun tipo di intrusione da questo punto di vista sono andato diciamo per l'alto e dritto per la mia strada
Poi magari ho recuperato anche qualche testo presa periodo riletto recentemente di libro di Alan McDonald degli Hammarberg in cui lei racconta come ha superato il lutto per la perdita del del padre attraverso l'arte della falconeria
Sto rileggendo appunto sto leggendo dico rileggendo perché è un classico di Joan Didion l'appunto L'anno del pensiero magico anche lì si affrontano il il TC circa attraverso letteratura di superare un imbuto in quel caso di due lutti
Proprio adesso mi sto occupando di un di un memoir che uscito da poco da pochissimo della moglie di David Foster Wallace
Che racconta cose
Cosa è la perdita cosa cosa significa appunto dove doversi confrontare con un con un'assenza queste questo tipo di liquami ha sempre mi è sempre piaciuto molto al di là dei dei temi ma proprio la qualità letteraria che riescono a sprigionare egli Herno
Il posto di anni erano potuta mi armo devo dire la verità io trovo che la narrativa contemporanea riesca attraverso l'anno non fiction nelle acque che questo genere di racconti a rappresentare il presente secondo me è meglio della della fiction cioè nel senso che quando la fiction un po'la vedo un po'in crisi ultimamente mentre il racconto in presa diretta di malattie lutti comunque ma non non è che voglio essere per forza tragico comunque raccontare solo insomma di cose
Di così tristi ecco però secondo me riescono a raccontare meglio quello che il nostro tempo presente comunque l'impatto e la e la conoscenza diretta che abbiamo di di di certe cose
Sì io mi ha condivido in gran parte questo tuo discorso se penso per esempio a un libro che vinto lo Strega qualche anno fa Storia della mia gente di Edoardo Nesi lì parliamo di un'altra cosa parliamo della della diciamo della crisi del tessile di Prato raccontava dall'interno da un imprenditore che è anche scrittore insomma per essere commessi resistenza mentre con il tema di cui si parla fondamentale e l'esperimento dal punto di vista letterario riusciva lì secondo me riesce al massimo grado quindi l'uomo che trema e quando il lettore ritrova all'interno del libro i frammenti di un romanzo cioè il romanzo se lo ricompone il lettore nel mentre sta sta leggendo come capita qui perché questo questa storia della mia di pressione com'è uno dei capitoli poteva essere raccontato semplicemente come la storia di un ragazzo il il il cui matrimonio dei genitori va in crisi viene abbandonato dal padre o o abbandona il padre
E da lì invece questo viene raccontato tutto quanto in presa diretta dall'oggi in forma prospettica però ciò non toglie che il lettore per come è scritto il libro alla sensazione di star leggendo un romanzo se lo ricostruisce dentro di sé connette di di frammenti del puzzle
Da solo vogliamo sentire appunto il brano del libro
Non ho che ricordi confusi della mia infanzia
Ma ciò che mi sorprende che quei pochi ricordi sono montati dello stesso alone nero in cui ancora oggi mi dibatto
Da bambino non provavo meraviglia nelle scoperte quotidiane ma spavento ed elusione un'ombra mica la valle sul cuore durante i pomeriggi trascorsi e solitudine nella cucina di mia nonna
Nel riposo post-prandiale a cui ci costringevano le suore dell'asilo delle strisce gialle e blu delle sdraio su cui Chico ricavammo e nel respiro degli altri bambini assopiti
Nella mia incapacità di chiudere gli occhi per paura del buio nell'immensa difficoltà che provavo quando un adulto mi rivolgeva la parola nel mutismo in cui Wim ricevo per gran parte della giornata perfino durante i miei giochi solitari
Non posso dire che fossero già le prime manifestazioni del cattivo umore che quelle situazioni non fossero di per sé tristi o che non sia piuttosto che ricordo essere tale
Che le stermina malato di tristezza in un momento successivo della mia vita non abbia prodotto questi ricordi fasulli li abbia alterati
Ma ne dubito
Questa coscienza questo carattere questa visione erano immuni già prima chiarirsi di strumenti per comprenderli per collocarli nella varietà delle emozioni e soprattutto per contrapporre alla media delle sensazioni umane
Inizio editori quando nacqui erano poco più che ventenni mia madre era una ragazza vitale combattiva ultima di sette figli mio padre un ferroviere con delle delle dita da musicista mi sentivo distanti da me in modi diversi l'uno dall'altro
Mio padre era un uomo fragile timoroso dotato di una sensibilità non coltivata incapace di dare il giusto valore alle cose badava se stesso più che agli altri epico con fastidio le incombenze familiari
Intorno ai trent'anni perse la testa per un'altra donna e mandò all'aria il matrimonio l'impatto che questo ha fatto ebbe sulla mia psiche fu devastante
Mia madre quasi impazzì deragliare un dolore sordo e rabbioso da cui non si è mai completamente ripresa consacrò se stessa la cura Dini di me di mia sorella disse il resto dalla sua vita in una totale sfiducia verso gli uomini
Anche questo abbia un peso importante nella costruzione della mia disistima
Nel dubbio che coltivo nei confronti del mondo il padre che mi abbandono in favore della donna di cui si era innamorata e la madre che tenterà tempra armi alla vita mi mostrò l'aspetto durante il rito della realtà umana questi furono i principali di temono fuori della mia malattia
Per molti anni mi sono domandato Cuomo sarei stato senza divorzio dei genitori se il mio cattivo umore sarebbe rimasto confinato nel recinto di una generica inclinazione caratteriale o se sarebbe in ogni caso esploso con la stessa virulenza
Fatto sta che da allora è iniziato il mio conflitto con il padre un conflitto che ha origine in un duplice sentimento di paura e di frustrazione
Avevo paura di mio padre e per lunghi anni ho continuato ad averne ricordo il prima e il dopo ricordo cosa diventò mio padre quando prese la decisione di lasciare la famiglia
E ricordo quell'uomo nuovo uomo liberato che divenne questo riesco a comprenderlo solo ora voglio dire il sentimento che lui deve aver provato né lasciarsi alle spalle una famiglia di quindi i cui confini evidentemente si sentiva schiacciato
Quell'uomo era per me un perfetto estraneo un alieno che mi guardava con distacco come se la carne comune che ci univa fosse un errore di natura al quale ora lui tentava di porre rimedio
E provavo la frustrazione di non aver commesso alcun male eppure nonostante ciò di essere colpevole di non essere in grado di generare abbastanza morì mio padre abbastanza tempo nella nel senso di figlio al sentimento che Ludovico approvare per questa nuova donna Paure frustrazione nei confronti del padre sono i due cardini su cui retto la mia malattia
Eppure i furti eppure fui io a prendere la decisione di rinunciare a Luigi e la presi consapevolmente decisi di non avere padre infliggere mila mutilazione di farmi bastare la madre
Così dall'età di sette anni non più non ho più voluto frequentare mio padre ho rinunciato esterne figlio non rinnegato
E questa situazione si è protratta fino a oggi io senza tentennamenti ha ucciso il padre ma questo atto come è ben facile immaginare non è stato privo di conseguenze e si adesso io sono qua bere ogni mattina la pozione chimica che mi consente di non impazzire di cattivo umore in gran parte lo devo al sinfonico matricidio compiuto in tenera età
E non ho bisogno di grandi psicoterapia per comprendere che questo è uno degli aspetti nodali della mia malattia
Mentre i leggeri questo brano dal momento che avevo in mente di farti una domanda sul tuo libro precedente anni luce non ho potuto notare non avevo fatto mentre leggevo
Che dicevi che tuo padre aveva velleità da musicista
Perché la musica molto presente la tua vita quindi quello quello problema è stato un filo conduttore che abbia tenuti in qualche modo collegati no
Anche nel periodo dell'assenza
Allora anni luce
Un libro che tu hai dedicato anche queste non reportage reportage e anche memoir insieme perché il racconto di un genere musicale Grancia di rock degli anni novanta nato a Seattle
E poi
Un un racconto anche generazionale cioè il ditte fanno delle gran cioè il musicista a a tua volta con il tuo con il tuo gruppo e però questo libro è anche connesso come se fosse
Un prequel un capitolo estratto dal dall'uomo che trema perché tu dici il grange l'unico movimento rocker fondato sulla depressione a differenza di altri
Si china riluce o indagato quella che è stata la mia giovinezza il momento diciamo in cui ho preso appunto consapevolezza del fatto che era un un depresso e come Teheran come me erano depressi un po'tutti quelli che mi circondavano i ragazzi con cui mi confrontavo parliamo appunto di di di di quel mondo legato soprattutto ai centri sociali dei primi anni novanta al grangia appunto che era movimento che arrivava da Seattle e che aveva nella come diceva appunto Stefano Canzi nella depressione il suo cardine
Erano erano artisti depressi tant'è vero che sono tutti morti cantanti grange
Sì sono tutti sui citati a tranne uno che appunto è diventato l'uomo a cui di cui parlo a all'interno di anni luce
E avevamo tutti dei conflitti
Legati al nostro passato io parlo saper intime dei miei amici di allora e di di quei ragazzi ma anche di quei di quei cantanti
Conflitti soprattutto tanti dico Dinoi avevano appunto il problema che avevo io cioè quello della di di di aver vissuto un divorzio dei genitori molto traumatico da qua non si erano mai ripresi costa dello stesso calco bene nelle cantante venire varie una settimana prima di uccidersi rilasciò una dichiarazione in cui dicevo che tutto ciò che voleva dalla vita non era il successo non era la fama ma era avere una famiglia unita il che bidone britannica di cocco di di che razza di tra umani per una bambino
Un divorzio brutto perché poi ci sono anche i divorzi insomma civili grazie a Dio
E la musica si la musica mio padre si era una era un musicista era un musicista aveva delle delle dita negli anni Sessanta insomma aveva sfiorato un po'il mondo della del del il successo perché poi avevo un gruppo erano avevano fatto delle cose anche importanti egli e poi è rimasto chiuso in qualche modo in un matrimonio che evidentemente gli andava stretto nascita di un figlio
Nell'obbligo di dimettersi banalmente a lavorare faceva il ferroviere come aveva fatto a sua volta suo padre
E tornando un po'a ritroso appunto nel cercare di capire
Quello che è successo qualità non è la mia famiglia in quegli anni credo di aver ha di essere giunto un po'la conclusione che proietta l'UE a Recco era un gancio ante litteram ma non c'era attorno a luglio grande per cui non aveva con la possibilità di sfogo di di di dire abbia in qualche modo la convogliata andando a distruggere le quella che la sua famiglia anche se poi appunto e qui rimbalzo di nuovo da anni luce all'homo che trema stiamo facendo un po'il gioco su due libri anche perché appunto come diceva Stefano si parlano molto
Questi due libri
Chi era mio padre io lo lo sto cercando sto capendo adesso lo sto o meglio che io non ho visto mi pare per trentasette anni
Perché all'età di sette anni come avete sentito nella brano che bollettone a un certo punto ho preso la decisione di non volerlo più vedere di darlo per morto
è una cosa ovviamente che lasciati di stucco perché come fa come può un bambino avere una forza del genere per rinunciare al padre all'età di sette anni io ce l'ho avuta
Non è una ovviamente una cosa di cui mi vanto ma è successo
Nel trentasette anni ho dovuto convivere con l'ombra del padre ovviamente
Questo ombra che diventava più grande più feroce del cane di Pascoli per quanto mi riguarda no che ha condizionato tutte le mie scelte future la mia al il mio modo di guardare al mondo che ha ha influito notevolmente anche non lo sviluppo dalla mia malattia depressiva
Ma che ha costruito un'immagine che era completamente sbagliata di lui
Perché a un certo punto è come se in come se avessi vissuto per trenta settimane all'interno di una caverna in cui c'era quest'ombra enorme
Ma come tale l'ombra non corrispondeva alla realtà del padre perché solo una proiezione di quello o meglio è quello che che vedevo io che immaginavo io c'era era veramente una sorta di baobab enorme no mostro che che gravava su di me
E che non c'è cioè ovviamente quello che che dovevo fare a un certo punto era liberarmi di questo mostro di questa di questa entità che mia che mi ha perseguitato
è successo
è successo perché succede anche che quando si decide di scrivere un libro in presa diretta di raccontare quello che che tizi ti sta accadendo a un certo punto succeda la cosa più più grande guerra un tra mai successa in tutta la vita come incontrare appunto un padre
Però non è non è indifferente questa cosa che è successo al fatto che nel frattempo sedimentato padre anche tu
Sì
La lo stilista che ho provato nei confronti del ricordo del di mio padre per tutti questi anni si è a un certo punto supplita si è spenta improvvisamente nel momento in cui sono diventato madre padre
Anch'io
Questa cosa che stavo per dire madre interessante potevano perché c'ha un rapporto con mio figlio particolare
E chi lo dice
Qua e mi e mio figlio nato appunto nel due mila dieci
E nel momento stesso in cui io l'ho visto nascere l'ho visto in faccia per la prima volta la la la prima cosa che ho visto la Calabria e la prima immagine che che mi resterà indelebile veramente la incredibile somiglianza con mio padre
Io ricordo una delle cose che mi faceva soffrire più di tutte da bambino era quando mia madre mi diceva
Accidenti quanto somigli a tuo padre dormi come tuo padre stesse posizioni se ti guardo le spalle sembrino io me ne vergognavo perché sapevo tutto l'odio che provano a mia madre nei confronti di mio padre
E quindi l'idea che io rappresentarsi per lei una sorta di pro memoria continuo di quella che era stata la la tragedia del suo matrimonio della sua vita mi mi metteva un un'angoscia continua
Un'angoscia continua
Quando ho visto mio figlio nascere aveva le fattezze di mio padre non so se poi gli ho voluto dividere io con le fattezze ma una un'immagine precisa uno filone il viso di un neonato che mi ricordava mio padre così come lo ricordavo io ovviamente
è stato un momento liberatorio perché io in quel momento lì ho fatto pace con il ricordo che avevo di mio padre
Ovviamente lui non sapeva tutto questo mio padre perché non c'era nemmeno quando è nato mio figlio
Non sapevo dove fosse non sapevo che vita facesse non sapevo nulla non lo sapevo da da più di trent'anni
Ma in qualche modo ma rimesso in pace colui quel momento lì la nascita di mio figlio perché perché sono diventato padre e quindi Coco comincerà a vedere le cose ovviamente dall'altra parte
E avevo in me anche un senso di rivalsa cioè che dovrà ora dimostrare che con l'oracolo di faccio vedere che cos'è un padre non sei tu che che te ne vai e preferisce andartene con un'altra donna rito io io faccio dico questo perché era l'immagine che avevo che il bambino di sette anni poi le cose sono molto più complesse immaginate insomma cioè non c'è nessun tipo di condanna in questa cosa che dico
In qualche modo dovevo far vedere che io ero capace di fare il padre
Ed è un po'lorde da lì è nato insomma un sentimento con mio figlio molto particolare Luís da quando era piccolissimo sono c'è un legame fortissimo come anche va al di là probabilmente di quello che il semplice aspetto padre e figlio si accorge e lo fa da da da quando era neonato se c'è qualcosa che non va si comporta di conseguenza ovviamente il tutto va
Messo a all'interno di un di un piano evolutivo nel senso ovviamente spera neonato magari smetteva di piangere mi guardava con gli occhi mi sorrideva adesso fa altre cose insomma il suo rapporto con medie e quindi con la mia depressione che però non è sganciata da me
A una componente fondamentale nel rapporto con mio figlio
Poi mio padre è tornato a un certo punto
C'è stato appunto come dicevo prima il quello che può essere considerato il colpo di scena all'interno di un libro mai del tutto in non voluto tant'è vero che come raccontavo prima Stefano mentre io scrivo questo libro succede che mio figlio mi chiede io voglio conoscere il nonno
Io rimango un po'così dico bene perché no
Riesco a recuperare in contatto con mio padre gli scrivo il dico guarda le cose stanno così hai un nipote che chi vorrebbe conoscere
Ricordati sempre che stavo scrivendo un libro nel frattempo che riguardava la mia depressione
A che ne è venuto un dubbio
è un dubbio
Veramente grosso mi sono chiesto ma non è che io sto orientando i fatti dalla mia vita per avere materiale per cui perché se questo libro
C'è un dilemma moda morale come deve immaginare di un certo peso soprattutto se si tratta dell'evento più importante della mia vita cioè quello della perdita il ritrovamento del padre
Ne ho parlato con la mia editor vena utili gli ho detto guarda mi sta succedendo questo io non non non so cioè a questo dubbio non ho ho paura che sto forzando la mano perché voglio avere altre cose da scrivere
E lei mi ha detto guarda sei assolutamente libero di scrivere uno scrivere quello che vuoi
Noi non non a noi non interessa cioè tu tu sei c'è un patto tra noi Tura conta la tua storia tu scrivi il tuo libro a me basta già quello che mi ha mandato finora non voglio altro sentiti libero perché ma dato anche insomma una un po'di pace in questo senso perché mi ha fatto capire che invece lo dovevo scrivere perché se se aveva un progetto di scrittura che corrispondeva un Progetto di vita alle tue cosa un certo punto si incontrano e probabilmente c'era bisogno anche di un tipo di di un cerchio che si chiudeva casualmente si chiudeva proprio in quel momento casualmente si chiude proprio nel momento in cui io scrivo questo libro questo il motivo per cui per me questo è un libro importante assolutamente libero più importante che ho scritto finora
E e con la cui probabilmente sarò più legato per il resto dalla mia vita perché fotografa un momento irripetibile della mia vita in cui i circhi si sono chiusi
E così ho rincontrato mio padre l'ho incontrato
Nel giorno del suo compleanno che io non sapevo non me lo ricordavo neppure quando fosse il suo giorno il suo compleanno
In un momento in cui mio figlio aveva la stessa età in cui che avevo io quando avevo deciso di abbandonarlo
Con tutto il trasporto emotivo che potete immaginare o al limite leggere questo libro
Allora il
Grazie
Il fatto che tu abbia raccontato perdoni la battuta
Al tuo editor che Stati dell'incontro nel tuo padre ma non altro medico analista mi fan pensare su che cosa pensasse inno che fosse esattamente omerico chi fosse chi fosse il vero mediatico è così diciamo diciamo così allora io penso che insomma siamo arrivati a allora di di concludere questo incontro il libro L'uomo che trema sarei libreria solo da martedì
Diciotto dopo domani però per chi volesse è già disponibile
Qui al banco accanto alla al palco credo che Andrea sarà felice di di fermarli qualche copia certo grazie Andrea grazie a Stefano grazie a libri sulla carta grazie un