Le parole e le cose - Conversazione con Ilaria Palomba autrice del libro "Disturbi di luminosità" (Gaffi)

Radio radicale ben tornati alle parole le cose il nostro spazio di approfondimento culturale tornato a trovarci me nostri studi l'aria Palomba bentornata radio radicale l'aria salvo provenienza
Allora siamo qui per parlare del tuo ultimo libro uscito in piena estate disturbi di luminosità edito da Gaffi
Allora innanzitutto un libero molto interessante sotto due aspetti primo aspetto stilistico e l'aspetto narrativo
Nella quarta di copertina c'è un'indicazione che dice è un'autofiction una scritta con la tecnica
Del flusso di coscienza lì per lì quando uno legge dice autofiction flusso di coscienza il pensiero va a Joyce però diciamo c'è anche una delineazione al femminile una declinazione che ovviamente ci porta forse anche oltre la coscienza ma direttamente all'interno dell'io allora come Stato scriverlo questo disturbi di luminosità visto che sembra anche un esperienza di scrittura molto profonda
Sì è il primo libro così sia autobiografico che ha che scrivo dopo altri esperimenti di narrativa
Direi che in effetti non è narrativa e al limite tra monologo comunque racconta una storia però attraverso un monologo
E poi si è molto lirismo
è stato è stata un'esperienza dal naso molto dolorosa dall'altro anche una sorta di di rivelazione serate intime a me stessa
E dall'altra parte avendo avuto già dei dei commenti di alcuni lettori scopro che molte persone soprattutto molte donne si sono ritrovata in quello che ho scritto perché parte da un'esperienza di abuso dove però poi che succede che personale ciò che non ha un nome questa donna trentanove
Diventa in qualche modo cattiva altri sviluppa questo disturbo borderline per cui inizia ad utilizzare gli altri un po'come è stata utilizzata lei certo
Ecco e in questa narrazione ovviamente ci sono due elementi a mio avviso molto importanti il primo è la costruzione spazio temporale la costruzione legata molto al al tempo e soprattutto ai luoghi perché è un libro che si sviluppa diciamo
In tanti luoghi anche qui una scelta abbastanza coraggiosa perché di solito un libero
Da fermo se così vogliamo definire cioè un libro che appunto sviluppo un flusso di coscienza un'analisi interiore a come dire forse più facili da fare la dimensione stantia invece tu hai voluto intraprendere dei panorami diversi delle fughe e soprattutto dei picchi di lirismo ovviamente cambiano da città a città
Sì naturalmente c'è molto spesso la Dublino di Joyce appoggiato che sta per arrivare il ferimento a Joyce
Indù inoltre Dublino è il luogo in cui idealmente abita lei che l'altro personaggio del un altro personaggio importante del libro che il suo doppio poi
Va be'si capisce quasi subito che è un doppio e Perollo voluta fare abitare lì perché in realtà li abita una mia carissima amica per cui mi sono poi ispirata per per costruire lei
E siamo state sempre io a questa mia amica Luana l'una l'opposto dell'altra diciamo io quella un po'più sul depressivo lei quella cinica
Mixa Anna
E quindi diciamo come è stato anche giocare un po'con con questo doppio
Allora il doppio e ad a che fare anche con con i luoghi perché sia il il problema del doppio stessi a quello dei luoghi che cambiano cambiano come nei sogni e proprio un un discorso onirico
Il doppio è stato in qualche modo mettere tutto il mio male dentro un personaggio tutta la parte cattiva cinica sadica mentre tutta la parte fragile infantile che comunque in qualche modo riceve
Dal mondo cose negative in qualche modo si donna al mondo
è la protagonista lei è scissa quindi a questa scissione del set
Che la porta a percepirsi doppiare quindi ad aver bisogno di una coscienza che è fuori di sé tutto questo chiaramente noto anche come una percorso psicanalitico grazie al percorso psicanalitico
Ecco c'è una figura non figura ovviamente che è una sorta di diciamo di anticipatore qualcuno che tutto sa che l'oracolo all'interno di questo libro
Una figura letteraria un espediente letterario che diciamo tu maneggi bene perché ovviamente potrebbe in qualche modo portare o troppo avanti direttore o farlo rimanere troppo indietro ancora dalle convinzioni invece diventa una sorta di tappeto a questa storia ed è diciamo questa figura insomma appunto fisica reale che però ha molto dell'onirico undici una sorta di di di terapista se così possiamo definirlo insomma ecco allora e diciamo sembra non solo una storia costruita su più livelli ma una storia che fondamentalmente cerca di portare il lettore da altre parti rispetto al suo punto di partenza iniziale
Certo se un altrove l'oracolo sia l'analista
Sia in qualche modo può ricordare l'oracolo della tragedia greca
Infatti stiamo lavorando con un'amica sullo spettacolo teatrale su disturbi e sarà molta importanza un po'come una tragedia greca col coro l'oracolo
è un libro che che in effetti scava ed è un libro che e apparentemente è un qualcosa di autobiografico però non è un
Un diario insomma qualcosa che arriva anche agli altri perché scava in quelle che sono le profondità di ciascuno di noi perché il disagio mentale qui si parla di disturbo borderline
Che sta a cavallo tra psicosi necrosi però in genere il disagio mentale è qualcosa che amplifica qualcosa che tutti hanno un sentire che tutti hanno quindi discorso quantitativo e non qualitativo qui si va molto in profondità ci sono tanti strati e quasi si raggiunge un altrove
Una sorta di inferno dantesco dell'io
Però è un qualcosa alle emozioni che prova la protagonista in fondo sono il desiderio di essere amata la paura dell'abbandono
Il sentimento di smarrimento di fronte all'assenza totale di futuro e di punti di riferimento sono emozioni collettive soprattutto vinti di questi tempi insomma celato tristi che proprio di questo momento storico
E qui però diciamo ho compreso anche diciamo questa finalità che che però appunto
Spiazza ancora una volta perché di solito diciamo il flusso di coscienza del romanzo autobiografico o comunque i killer diciamo il il genere di autofiction ci conducono sempre però comunque a ad Amatrice esclusivamente personalistica invece tu qui è come se estendersi questo diaframma e loro concentrarsi sulla collettività forse
E quello che la fa diventare tra virgolette una storia un'opera universale sì se c'è dell'altro solo Gia della filosofia sicuramente applicata al quotidiano
In questo momento poi tra l'altro mi sto interessando parecchio di fisica quantistica leggendo libri guardando documentare il Tao della fisica collette ultimamente ci sono anche delle citazioni dal tono della fisica nel libro
Per cui in realtà ci sono una serie di materia e che che entrano a far parte del testo per questo non si può definire semplicemente un romanzo così come non si può neanche definire solo un'autofiction sul è una commistione di generi
Dove in questi generi c'è questo personaggio sempre questa protagonista senza nome che a volte fa delle cose quindi ci sono delle azioni a volte ci sono dei pensieri che poi diventano quasi saggisti sì insomma cioè se molta filosofia applicata al quotidiano e riguardo la fisica quantistica c'è una cosa in particolare
Che lei dice e come le particelle elementari
Che si muovono spasmodicamente costruiscono se creano mondi attraverso la loro interazione anche gli esseri umani in qualche modo creano qualcosa attraverso le relazioni e quindi le relazioni possono essere costruttivi e distruttive possono anche distruggere la persona
Certo c'è una dimensione anche qui molto interessante rispetto al diciamo a questo a questo flusso iniziale di di pensieri di parole di diciamo di idealità perché a un certo punto irrompe la fisicità all'interno di questo anche questo diciamo una diciamo è un'azione a mio avviso molto molto interessante perché diciamo sì si avverte tra le pagine a una drammaticità senza la drammaticità del rapporto tra tra tra un corpo una mente verrebbe da dire diciamo perché come è stato in qualche modo scriverle determinante cose e in qualche modo uscire da una da una proiezione che chiaramente la scrittura di solito diciamo la scrittura aprisse qualcosa di interiore
E però qui si percepisce una una vera fisicità dell'agire sicuramente mi ha aiutato molto al percorso che ha fatto nella performances arte
Infatti anche nel libro la protagonista un certo punto fa delle performances proprio con il corpo boh diventi inclusa degli aghi e poi e fa delle altre cose fino alla performances finali che fa una sola casa si capirà poi leggendo Pier Silvio Scaglia no assolutamente e quindi si questo discorso del corpo che parte con un oggi il mio corpo tra l'altro all'inizio l'incipit del del libro era proprio oggi il mio corpo potremmo elaborato sulla costruzione della dell'assegno iniziale della e la violenta però questo discorso di oggi il mio corpo diventa poi tutto un percorso di riappacificazione con il corpo con questo con questa alterità
Che noi abitiamo in qualche modo e con cui dobbiamo fare i conti dobbiamo fare i conti con il fatto che il corpo lo invecchia in qualche modo che non è lo stesso non è mai sempre lo stesso fondo sì vediamoci guardiamo lo specchio perché le esperienze che facciamo cinici cambiano e ci segnano ovviamente in un caso come questo di di smartphone via anche questi amplificato lei non si percepisce mai la stessa persona ingrassa e dimagrisce si guarda allo specchio non si riconosce
E proprio per questo c'è tutto un percorso fisico che vada alcune esperienze che possono essere strenne alle all'esperienza della Performance Art a esperienze anche erotiche che ci sono Pagnin libero
Ecco anche qui diciamo l'eros diventa la dimensione per raccontare non solamente una diciamo un'esperienza umana ma è sempre un po'a cavallo anche con una sorta di misticismo che c'è alla base sia vero per me è la Ross l'erotismo è un po'come voleva Battaini
Molto vicino alla sacralità ecco e la protagonista e dire costantemente anche questa questa sì strane questo grande dubbio lei sente un richiamo del divino infatti ogni volta che entra in chiesa si sente quasi colpevole di tutto quello che aveva combinato nella sua vita
E e c'è questo questo richiamo fortissimo dall'altra parte c'è un vivere l'erotismo soprattutto nell'ultima parte dove subentra Narciso che la porta forse ai limiti
Sì sì sì del del del sia del godimento che del dolore e della percezione di sé anche meno mentali fisici anche anche mentali
Succede che lei percepisce questo rapporto come sacro proprio perché è un incontro tra due persone disturbate sono due vuoti che si incontrano due mancanze che si incontrano e che in qualche modo fanno scintille sia nel bene che nel male soprattutto voi nel manuale Madama questa esperienza con Narciso la cambierà radicalmente
Ecco c'è anche una tra le tre tra gli altri c'è anche un termine di paragone interessante
Tra la poesia e l'autoritarismo se così vogliamo definire un concetto che poi è anche un po'più ampio rispetto a questa definizione
Nel libro c'è un capitolo inizia dicendo così come gli oggetti entrano nella pelle anche la cui si entra all'interno del del corpo allora come è stata anche farsi un po'attraversare delle cose per scrivere questo libro
In genere quando scrivo si può anche poesie forse senza iniziato proprio con la polizia e forse la prima forma di scrittura
Vera sincera che ho utilizzato e penso che quando si fa poesia non si può fare fiction
è un qualcosa di così intimo poi trasfigurare poi sicuramente trustee curare renderlo universale simboli rizzare quindi fare del reale sì destini cioè del reale qualcosa di simbolico
Però la poesia che attraversa e in qualche modo la necessità ma è anche
Per mesi essere poeti significa anche sentire troppo significa anche avere questa questa sensibilità allargata questa percezione allargata che in effetti poi sfiora la follia è un attimo certo
Allora noi consigliamo di studi Guidi luminosità edito da Gaffi grazie l'aria Palomba per essere stata nostra ospite nuovamente grazie a te
E grazie a voi che ci avete ascoltato e seguito fino a questo momento rimanente come perché continuano le trasmissioni di Radio Radicale