Tra gli argomenti discussi: Campi Di Concentramento, Cina, Commercio, Diritti Umani, Discriminazione, Esteri, Minoranze, Protezionismo, Rassegna Stampa, Trump, Uiguri, Usa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 20 minuti.
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Dibattito
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Buon esportatori di radio radicale giovedì venti settembre questo è l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura di David Carretta l'edizione di oggi sarà soprattutto dedicata alla Cina e cercheremo di approfondire tre questioni la prima la guerra commerciale lanciata da Donal Trump con l'ultima serie di dazi su un valore di esportazioni cinesi di duecento miliardi di dollari
Donal Trump spara un'altra salva nella guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina il titolo di un editoriale
Ieri del Financial Times secondo il quale alcune critiche di Pechino da parte di Washington sono ragionevoli la risposta di Washington non lo è
Vedremo anche su questo un con mento dal Guardian attenzione a quel che si sta innescando la rappresaglia tre due paesi continua ma questa postura da macho non risolve le vere questioni anzi non fa altro che danneggiare imprese e consumatori scrive il quotidiano britannico
Altro aspetto riguarda la Cina altra questione di cui parleremo la repressione degli uiguri con una enorme reti di campi di detenzione nello Xinjiang
Il New York Times chiede Donal Trump di intervenire il presidente sta attaccando la Cina sul commercio ma e urgente che protesti anche per le violazioni dei diritti umani da parte di Pechino
Così il New York Times in un editoriale nel quale tra l'altro si evoca la necessità di sanzioni
Per questa repressione terza questione e riguarda la Cina di cui quanto meno accenna Remo la cosiddetta ben oltre l'oggi Initiative che viene tradotta con la nuova via della seta
La Cina rischia di diventare una potenza colonialista questa l'opinione di Jamil Anderlini
Pubblicata dal Financial Times di enormi prestiti al Pakistan nell'ambito della beltà road Initiative potrebbero rivelarsi controproducenti la la la reazione
Nei confronti del neocolonialismo
Cinese si è già vista in malesi Sri Lanka e ora potrebbe essere la volta del pachistana scrive tra l'altro il farà spunta INPS ovviamente ci sarebbero altre questioni da approfondire a partire dal vertice informale che si è aperto ieri e si concluderà oggi a Salisburgo dei leader dell'Unione Europea dedicato a due questioni migranti con un richiamo Dido Malthus il Presidente del Consiglio europeo
Alla all'Italia l'invito del chiaro smette di strumentalizzare la questione per vantaggi politici e poi la Breguet scritte con lo stesso Tusken che ieri ha chiesto Theresa May di
Rivedere lui lavorare sui suoi piani sulla sue proposte su due questioni la frontiera tra Irlanda Irlanda del Nord e le relazioni future soprattutto le relazioni economico commerciali ma restiamo sulla Cina quest'oggi cominciando dalla guerra commerciale e dall'editoriale di ieri del Financial Times dal titolo Donald Trump spara un'altra salva nella guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina scrive il quotidiano dell'ICT un altro breve cessate il fuoco nella guerra commerciale si è concluso gli Stati Uniti hanno di nuovo tirato fuori l'artiglieria pesante dopo una settimana durante la quale sembrava possibile una degli scalini son del conflitto tra Stati Uniti e Cina il presidente Donald Trump ha annunciato l'imposizione di tariffe del dieci per cento dazi del dieci per cento su importazioni cinesi per un valore di duecento miliardi di dollari
Se si considerano le decisioni che sono già state prese negli ultimi Nesi queste nuove misure
Fanno sì che circa la metà delle esportazioni totale della Cina verso gli Stati Uniti saranno coperte da i dazi di Trump data la prossima la pressione politica interno a Pechino ha già segnalato la sua volontà di rispondere
Anche se ci sono relativamente pochi importazioni americane da bloccare la Cina ha molti modi di compiere una rappresaglia compreso rendere più difficile per le imprese americane di operare nel Paese
I recenti tentativi del segretario al Tesoro Steven
Non CIN di rilanciare i colloqui
Con Pechino sono falliti i falchi nell'amministrazione tanto guidata da guidati da Peter Navarro il consigliere al commercio dalla Casa Bianca
Hanno il vento in poppa questo non solo un peccato e anche un problema secondo il Financial Times
A differenza delle critiche Trump rivolgere ad altre economie come l'Unione Europea alterna dal Messico gran parte delle sue critiche contro Pechino hanno un fondamento la Cina non ha rispettato gran parte delle regole
Di un'economia di mercato quelle regole che aveva promesso di rispettare diventando membro del l'Organizzazione Mondiale del Commercio WTO nel due mila e uno
L'iniziativa made in China due mila venticinque che mira a arrivare a una leadership globale in in settori ad alta tecnologia
Ha dato al governo centrale i governi locali alle imprese statali ancora più spazio per intervenire e distorcere i mercati con regolamentazione protezionista e con il furto di tecnologia dalle imprese straniere che operano nel Paese
Ma a parte alcune restrizioni agli investimenti cinesi in America Trump sta facendo relativamente poco per affrontare in modo diretto questo problema la sua soluzione al protezionismo del ventunesimo secolo
è di ricorrere al protezionismo del ventesimo secolo nella forma di dazi sulle merci
Una campagna intelligente per spingere la Cina moderare i suoi comportamenti anticoncorrenziali può essere difficile ma deve essere tentata Giappone e Unione europea sono pronti a essere cooptati c'è già un'iniziativa trilaterale
Che può fungere da base tra le altre cose
Questo significherebbe lavorare attraverso il WTO invece di minare l'istituzione bloccando la nomina dei suoi giudici come sta facendo attualmente Trump
Martedì l'Unione Europea formalmente lanciato un pacchetto di proposte per riformare il WTO tentando di andare incontro ad alcune delle preoccupazioni americane sull'istituzione
Con la cooperazione di Washington l'iniziativa potrebbe andare in porto senza la cooperazione di Washington le proposte dell'Unione Europea cadranno nel vuoto e moriranno probabilmente moriva anche lo stesso WTO
Eppure Trump persiste nella sua convinzione sbagliata che ridurre il deficit commerciale bilaterale
Debba essere l'obiettivo centrale della sua politica e che i dazi e non la macroeconomia siano la via maestra per farlo
In realtà è anche possibile che il Presidente alla fine riesca a vincere la sua guerra commerciale con la Cina sulla base della sua metrica molto ristretta ma facendolo distruggerà anche la catena del valore aggiunto internazionale indebolendo gli Stati Uniti e l'economia mondiale
L'altro scenario che la Cina non accetti le richieste di Trump del resto ci sono pochi segnali in questo senso a quel punto tutte le esportazioni cinesi verso gli Stati Uniti potrebbero trovarsi sottoposta Dazzi punitivi
Uno sci intorno al però si sta assumendo un rischio straordinario prendendo in ostaggio il sistema commerciale mondiale ci sono secondo Fortune Times modi migliori e più cooperativi di affrontare la questione Cina purtroppo questo Presidente americano sembra determinato a non farvi ricorso come il quotidiano della City e anche se con argomenti un po'diversi un'opinione simile espressa dal Guardian un editoriale dal titolo attenzione a quel che si sta nel innescando rappresaglie da Stati Uniti e Cina continua ma queste posture da macho non risolveranno le vere questioni è più facile lanciare una guerra che porvi fine come
Ha scritto Gabriel García Márquez
E questo è vero anche quando le guerre sono combattute non su un territorio ma sulle magliette di cotone barche o l'olio di semi di soia
Lunedì Trump ha rilanciato la sua offensiva commerciale non cento annunciando che gli Stati Uniti
Imporranno nuove tariffe su duecento miliardi di import azioni cinesi e su altri duecentosessantasette miliardi se Pechino deciderà di compiere una rappresaglia
Il segretario al Commercio UIL Borro Ross ha detto un po'prematuramente che la Cina a esaurito le munizioni
Queste metafore non sono accidentali Trump è interessato alla guerra non a un accordo il miliardario cinese già ma forse esagera quando dice che la disputa potrebbe durare vent'anni ma ha ragione
Nell'affermare che se si vuole una soluzione di breve periodo non c'è soluzione
Anche se vanno avanti i colloqui bilaterali tra Washington e Pechino non sembrano fare progressi Trump
Vorrebbe proclamare vittoria se solo si presentasse un'occasione ma scommette anche sulla sua postura di difensore degli americani ordinari
Tanto più con le elezioni di midterm che si avvicinano il presidente può anche contare su un crescente antagonismo nei confronti della Cina
Che attraversa tutto lo spettro politico americano antagonismo provocato non solo dalle politiche economiche di Pechino ma dal modo in cui vengono esercitate
Concessioni minori secondo il Guardian non soddisferanno mai Trump né risolveranno i problemi reali
Questa non è una semplice disputa su dazi specifici o su politiche particolari è un conflitto più fondamentale sul modo in cui lo Stato cinese sostiene le sue imprese e interviene nell'economia a spese delle imprese straniere
Anche se ci sono alcuni riformatori cinesi che ritengono che siano necessarie riforme per il bene della Cina Pechino non intendo corre pre verso riforme economiche politiche rischiose resta il fatto che secondo il Guardian dalla Cina arrivano anche segnali di nervosismo la Cina sporta verso gli Stati Uniti circa quattro volte più di quanto gli Stati Uniti asporti non verso la Cina
E dunque sta esaurendo le merci su cui imporre dazi e rappresaglia
Ma Pechino a altre opzioni dai dazi più alti su prodotti già presi di mira al bloccare le esportazioni di componenti necessari alle imprese occidentali
Il colosso di microchip americano qual con ritiene che il suo tentativo di acquisire un rivale cinese sia saltato proprio a causa per la guerra commerciale di Trump nel frattempo gli amatori cinesi di crostacei comprano sempre più
Costarci ai canadesi a causa delle nuove ispezioni imposte da Pechino sulle alla coste americane
Tutto questo non cambia ovviamente i parametri del conflitto ma ricorda un fatto reale cioè che le impresa i porti gli agricoltori americani stanno soffrendo così come i consumatori
Non è un caso se l'Amministrazione Trump ha fatto in modo che i nuovi dazi entrino in vigore solo dopo lo shopping delle feste
Le imprese e i consumatori americani e cinesi non saranno poi i soli a pagare per questo conflitto il Giappone anche a molti molte fonti di disaccordo con la Cina
Ha chiesto una rapida soluzione del conflitto per paura del suo impatto la commissaria europea al commercio sì la Malmstrom ha detto di essere d'accordo con alcune delle critiche americane ma non con il metodo
Qualsiasi serio tentativo di affrontare la questione delle politiche commerciali della Cina richiederebbe un approccio multilaterale e grande pazienza ma nulla di tutto ciò caratterizza Donald Trump così
Il Guardian
E abbiamo un'altra pagina che riguarda la Cina ne abbiamo già parlato
Negli scorsi giorni
Le norme Rete di campi di detenzione nello Xinjiang nell'ambito di una più ampia repressione
Degli uiguri la minoranza musulmana presente in questa provincia o regione della Cina il Washington post
Denunciavo una repressione curve Liliana
Ora il New York Times che interviene chiamando in causa direttamente il Presidente americano Donald Trump resisterà alla Cina l'interrogativo il presidente attacca sul commercio umane urgente che protesti anche per le violazioni dei diritti umani
Scrive il quotidiano liberal di New York il presidente ci Jinping ha imposto il programma di internamento più vasto che la Cina abbia conosciuto dalla Rivoluzione culturale di Mao
Del mille novecentosessantasei mille novecentosettantasei quando più di un milione di persone vennero uccise
E altre milioni vennero imprigionati torturati e umiliati citando notizie credibili
Una commissione dell'ONU lo scorso mese ha detto che un milione di uiguri minoranza musulmana dello Xinjiang sono detenuti in campi di detenzione senza alcuna forma di processo legale
La repressione sufficientemente severo ad aver sollevato preoccupazioni perfino all'interno dall'amministrazione tram perché non è conosciuta per le sue critiche sui diritti umani all'estero l'amministrazione starebbe valutando sanzioni contro il regime un pazzo che in termini di giustizia e chiaramente necessario
Ci Jinping è il più potente leader moderno per la Cina sta trasformando il Paese in una potenza economica e politica ma il suo Bilancio e profondamente macchiato dalle dalle violazioni di diritti umani incluso la repressione degli uiguri
Gli Uiguri vengono accusati di avere un virus ideologico e finiscono nei campi solo per aver recitato un versetto del Corano un funerale
Vengono detenuti in prigione che sono spesso segrete costretti ad ascoltare lezioni di indottrinamento scrivere lettere di autocritica rinunciare all'Islam
Vi è chi della rivoluzione culturale sono agghiaccianti sottolinea il New York Times
Aiutato dalla tecnologia al Partito Comunista controlla tutto lo Xinjiang introducendosi nella vita privata
Degli curi anche quando non sono detenuti nei campi le forze di sicurezza raccolgono campioni di DNA quando ci sono visite mediche installano sistemi di tracciamento via GPS nei vicoli di telefoni cellulari
E conducono una vasta operazione di sorveglianza
Disumani Zante
Per esempio installando telecamere in alcune i abitazioni
La Cina secondo gli ortaggi può sia bere delle preoccupazioni legittime sull'instabilità nello Xinjiang
Gli Uiguri che sono coinvolti in violenza devono essere processati e puniti
Ma le preoccupazioni del governo di Pechino non possono giustificare una rappresaglia di massa contro degli innocenti che vengono incarcerati solo perché appartengono
A un gruppo etnico perseguire le persone per il loro credo religioso viola la Dichiarazione universale dei diritti umani che la Cina firmato nel mille novecentoquarantotto
Inoltre la detenzione gli altri abusi non faranno altro che alimentare il risentimento
Della popolazione uigura e
L'ulteriore radicalizzazione di questa comunità tutto ciò ma contro quelli che dovrebbero essere gli obiettivi della Cina nello si Chang
Per il New York Times limitarsi a condannare le pratiche spietate della Cina non sarà sufficiente il governo DC Jinping ha negato perfino l'esistenza di questi campi di rieducazione quando in realtà ne sta costruendo altri
Per incoraggiare la Cina cambiare direzione gli Stati Uniti e l'Europa devono imporre sanzioni contro il boss locale del Partito comunista e altri
Coinvolti nel Progetto di detenzione di massa incluse le imprese cinesi che operano
Che che che operano questi sistemi di sorveglianza
Anche lento alle imprese occidentali dovrebbe essere vietato di vendere tecnologie alla Cina le tecnologie che possono servire a compiere questi abusi
Non va dimenticato poi Kingsbury
Potrebbero non essere la fine della storia Pechino sta aumentando la pressione su tutte e cinque le religioni ufficialmente riconosciute dalla Cina cattolicesimo buddismo protestanti smontavo Isma'e Islam
Se nessuno di difenderà gli uiguri sarà più difficile poi difendere questi gruppi quando Pechino userà la sua mano repressiva contro di loro così tra l'altro il New York Times in questo editoriale per chiudere infine la terza questione che tocca la Cina quella che è stata chiamata alla nuova Via della Seta alla beltà dei luoghi Initiative
I fan page pubblica un commento di Jamila Anderlini la Cina rischia di diventare una potenza colonialista
Gli enormi prestiti al Pakistan come parte della beltà rondini Certif potrebbero essere controproducenti
Anderlini sottolinea che questi aiuti che la Cina da prestiti realtà
Già hanno avuto effetti controproducenti per Pechino
Il premier della Malesia ha definito questo progetto come una nuova versione di colonialismo lo Sri Lanka è stato costretto a firmare un affitto di novantanove anni per un porto strategico perché aveva era incapace di ripagare i suoi debiti nei confronti della Cina e ora è la volta del Pakistan e lo scenario evocato in questo pezzo è quello del l'esercito pachistano contro l'esercito deliberazione popolare cinese
Per riassetto che la Cina a in Pakistan insomma
Questo progetto rischia di diventare davvero conflittuale ma per oggi ci fermiamo David Carretta una buona giornata con Radio Radicale
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