Mauro Rostagno 30 anni dopo

Ci ritroviamo alla Teatro Biondo per questo evento di ricordo di celebrazione inserito nel corso di formazione professionale
Ringraziamo il Teatro Biondo la Fondazione biondo ringraziamo il direttore Roberto Alajmo un collega per averci dato la possibilità di organizzare questo evento evento che e promosso dall'Unione nazionale cronisti italiani assieme all'ordine nazionale dei giornalisti e la Federazione della stampa
Il programma prevede i saluti d'nella preside
Del Liceo Galilei
Mentre l'intervento del sindaco Leoluca Orlando l'avremo successivamente perché
Ritarda un un volo proveniente da Roma prego Giulio Francese di
Accomodarsi e qui accanto e spieghiamo le motivazioni che hanno portato ordine Unione cronisti ad organizzare questo evento
Motivazioni semplicissima ricordare al meglio delle nostre possibilità lo spende figura umana e professionale di Mauro Rostagno dopo anni di colpevole silenzio
Vogliamo far conoscere questo uomo questo giornalista diventato giornalista perché insomma che giornalista
è diventato Mauro Rostagno lo indichiamo quindi ad esempio ai colleghi in un momento particolarmente difficile nostra categoria per ritrovare le ragioni di un impegno di un orgoglio di e quindi essere giornalisti e lo indichiamo come sempre anche le nuove generazioni un uomo pieno di ideali a cui è stato fedele fino fino all'ultimo uomo
Che ha vissuto o una breve Six Nizza quarantasei anni aveva quando è stato ucciso a Trapani ventisei
Settembre del mille novecentottantotto ma nella sua breve esistenza Mauro Rostagno tessuto tante vinte sempre con grande passione con grande
Forse con grande vivacità e direi anche con grande mia grande dono del delle rovine abbiamo quindi voluto ricordarlo così assieme ragazzi
Per trasmettere qualche cosa importante in termini di valore va diciamo sempre parliamo dell'esempio dei giornalisti uccisi in Sicilia con Rostagno sono otto
Dello splendido esempio che ci hanno lasciato rappresentano una testimonianza forte per noi torna visti ma rappresentano anche dei valori
E a quali volo a valori noi ci ispiriamo per ritrovare appunto
La donde l'orgoglio ist in un momento in cui questa è una professione viene messa ha durata a dura prova niente adesso proviamo a raccontarvi Chiera Mauro Rostagno hanno i ragazzi del Galilei io ho visto il ventiquattro maggio scorso lo spettacolo e me ne sono innamorato poco per la forza che veniva fuori dal palcoscenico
Li abbiamo invitati Dal Moro e anche una bella occasione capisco dopo l'emozione cimentarsi qui e questo tra l'altro ma sono sicuro che bene ringrazio per ora per il diritto allora la mia proposta la presi Galilei la regista dello spettacolo
Adriana Castellucci con quale se con la quale si è creato un bellissimo rapporto e che vive ancora reso costate di fra poco Mauro Rostagno perché lui che se racconta attraverso questi ragazzi parlerà a tutti noi
Grazie a Giulio Francese
Sì permettetemi intanto di ringraziare tutti e non lo faccio in maniera formale per la vostra numerosa partecipazione permettetemi di ringraziare il presidente nazionale Verna che
Ha sottratto del tempo al alla sua attività oberato di lavoro io voluto essere qui e non solo come ringraziarlo per ma significa significa davvero tanto Previti
Bene grazie Giulio in platea assieme a Carlo Verna c'è Alessandro Galimberti presidente nazionale dell'unione cronisti
E quindi poi assisteremo al suo intervento le conclusioni di Claudio Fava adesso un breve indirizzo di saluto dal presidente regionale dell'UNCI difficili Andrea tutto il mondo
Grazie le ore Buongiorno Presidente buongiorno a tutti
Entrando siete colpo d'occhio bellissimo ovvio vi ho guardato le vedere questa sala così piena emozionale oggi ricordiamo Mauro Rostagno una figura che va oltre il giornalismo è un intellettuale che ha saputo attraverso la propria sensibilità
Leggere la società il mondo con un un occhio diverso essa permettere a disposizione della collettività della coscienza critica comune quanto la sua sensibilità appunto gli consentiva di vedere oltre e secondo me dovremmo ripartire proprio da questo dati i tempi che viviamo oggi più che mai
Riscoprire il valore dell'intelletto vero sincero puro scevro da tutto questo tutte queste sovrastrutture sociali informatiche
E che che condivisione che non è condivisione quindi cercare di riappropriarsi di quello sguardo che Mauro Rostagno aveva già trent'anni fa e che sapeva mettere a disposizione della collettività per dare un valore diverso contribuire realmente condividere realmente con la società quello che accadeva e il mio intervento brevissimo proporrei semplicemente osservare questo fatto si parla sempre di verità che non ci sono nel caso di Mauro Rostagno ancora tante verità non le conosciamo
Però al di là del fatto al di là delle verità fattuali processuali ci sono c'è un'altra verità che a mio avviso
Non
Viene onorata a dovere e della verità
Dell'essenza di ciò che c'è oggi a distanza di tanti anni ovvero la verità dietro questi grandi uomini lavoro di questi grandi come l'esistenza e che oggi noi siamo qua a ricordarmi e usciremo da questa stanza da questa Sala arricchiti sicuramente quindi la degli la terza verità è proprio questa cioè siamo noi guardiamoci e viviamo ci come se fossimo realmente la verità concreta del lavoro di Mauro Rostagno è di quanti come lui hanno lottato e perso la vita grazie
Grazie Andrea Francioso è intervenuto adesso riversava la preside liceo Galilei che l'aspettiamo però un un breve saluto a prego
Bene sono Rosa Maria Rizzo dirigente scolastica del liceo scientifico Galilei diceva se tale di Palermo
Devo ringraziare Giulia francese perché invitato a vedere lo spettacolo mangia ritenuto di poter dedicare uno spazio a questi ragazzi alle attività della scuola in questa cornice
In questa terra tra il liceo Galilei viene interviene come
Agli spettacoli grazie a Robert Carlyle direttore artistico che cura i rapporti con le scuole personalmente
I ragazzi hanno la passione per il teatro farlo velocemente ma due cose per le devo dire hanno la passione per il teatro civile
Un culturale che danni
In questi perseguiamo attraverso un lavoro teatrale
Sulla tragedia di Montagna Longa ma anche suo con la scomparsa di Ettore Majorana e poi abbiamo fatto un lavoro attraverso le pagine di Giuliana Saladino sulla scomparsa di del manubrio
Oggi ci presentiamo con questo lavoro sul Rostagno che per noi è un cammino ideale per condurre i ragazzi
A sperimentare all'interno della scuola impegno civico
L'incontro fortunatissimo l'anno scorso con Adriana Castellucci le viene da Torino come docente in ormai in pensione mai palermitane
E in questa età
Non so ispirata del nostro diceva se presentate e ci ha fatto diverse proposte oneri lavoro se tu stagna che ha scritto e diretto a Torino
Con ex studenti io l'ho trovato perfetto terra la nostra progettazione per anni i nostri
Avvicinato attraverso questo studio e teatrale
Sono emozionatissimo sopra
Ma felici di poter di offrire un piccolo saggio di impegno civile
Sono presenti
Tanti studenti di scuole diverse e di ordine di tipologia di di un giudizio diverso perché la scuola tenuto conto dei posti che c'erano a disposizione ha ritenuto che questo messaggio che questo impegno
Andasse pubblicizzata all'interno delle altre scuole e soprattutto che attraverso la presenza oggi
Di tanti giornalisti si possano attivare quei contanti con i referenti della legalità delle diverse scuole che porteranno tanta crescita
E mi aiuteranno tante il lavoro dei docenti nelle scuole grazie giudice
Grazie aveva
Alla preside del Liceo Galilei c'è un cambio di scaletta ma
Giornalisti non possono farsi sfuggire l'occasione di ascoltare il presidente nazionale dell'ordine dei giornalisti però prima di chiamare Carlo Verna
Che ha chiesto di poter parlare prima perché deve tornare a Roma sapere però gli impegni sono davvero urgenti ma non ha voluto mancare questo appuntamento
Prego Roberto Gina ex per la FAO stampa regionale di indirizzare un breve saluto grazie
Grazie buongiorno a tutti io sono anche molto emozionato nel vedere tanti ragazzi oggi il noto ricordiamo Mauro Rostagno ma io vorrei ricordare anche Cosimo Cristina Mauro De Mauro Mario Francese Peppino Impastato Giovanni Spampinato Pippo Fava Beppe Alfano e Giancarlo Siani ucciso dalla camorra dobbiamo ricordarli tutti tutti assieme perché loro per avere la schiena dritta e per avere il coraggio di manifestare il proprio pensiero liberamente sono stati uccisi
E quindi questo è quello che ci lasciano un'eredità anche pesante che noi dobbiamo coltivare e dobbiamo aiutare i giornalisti
Che oggi continuano anche su quel solco di libertà di perché libertà di stampa e garanzia per tutti
E dobbiamo andare avanti coscienti di quello che loro hanno fatto e con la responsabilità che oggi abbiamo in un momento difficile per il giornalismo noi abbiamo il dovere di difendere la libertà di stampa di due difendere il tutelare il lavoro dei giornalisti
Ricordiamo Mauro Rostagno un personaggio che anche Luís accaduto vittima della mafia per avere il coraggio di manifestare anche attraverso la sua competenza sociologica
Le sue idee un conoscitore del territorio in cui lui lavorava un conoscitore direi profondo per la mafia trapanese
Lo ricordiamo ribadiamo la nostra volontà assoluta di difendere la libertà di stampa e di difendere i giornalisti coraggiosi come Salvo Palazzolo che è stato protagonista anche in questi giorni di cronaca avrete sentito
Del di diciamo viola che ha direi una una violenza quasi privata perché entrare nella vita delle persone perquisendo la casa di un giornalista
Prendendo il cellulare prendendo il il computer per analizzarli
Questo significa mettere a rischio anche la libertà di manifestare le proprie idee la libertà di scrivere e di raccontare a noi tutti quello che sta succedendo nella nostra Italia grazie
Ringraziamo Roberto Gina se ci fa piacere
Poter toccare con mano che tutte le organizzazioni giornalistiche hanno fatto proprio le battaglie che l'undici ha iniziato quindici anni fa e oggi finalmente tutti parliamo dei nostri caduti però c'è da dire un fatto questo lo dico per i ragazzi
Negli elenchi mancano sempre altri caduti ricordiamo quindi e lo facciamo sempre con la giornata nella memoria promossa dall'UNCI tutti gli anni ricordiamo Walter Tobagi e Carlo Casalegno uccisi dal terrorismo
La parola a Carlo Verna presidente nazionale dell'ordine dei giornalisti
Buongiorno a tutti e grazie per essere qui la memoria i giovani il teatro il giornalismo è un cocktail davvero splendido
Io sono davvero onorato di poter essere stamattina qui è tratto c'è anche un fil rouge perché è un giornalista del servizio pubblico Roberto Alaimo anche apprezzato scrittore e il direttore di questo teatro quindi in qualche modo la condivisione dei valori che in tutto ciò che è pubblico deve esserci anche l'ordine dei giornalisti ha un quid di pubblico ma io rivolgendomi soprattutto ai più giovani
Voglio ricordare quello che i colleghi del Washington post hanno messo come sottotitolo allora giornale qualcuno ricorderà il film che è stato in sala
Nella stagione scorsa loro hanno scritto democrazia dai is in the Darkness
La democrazia muore nell'oscurità noi dobbiamo allontanare il più possibile questa oscurità e dobbiamo farlo creando uno spirito di comunità ecco perché Roberto Gini ex prima ricordare faceva riferimento al caso Di Salvo Palazzolo ieri siamo stati la redazione
Di Repubblica insieme al presidente dell'unione che non iscritti io al presidente regionale dell'ordine
Dei giornalisti presidente Nerio Nesi ex presidente d'ordine più importante d'Italia quello della Lombardia dove ci sono più i giornalisti restando Galimberti perché noi dobbiamo essere sempre vicini
A chi porta avanti Cetti valori per far sì che la comunità non resti nell'oscurità è questo il senso del giornalismo una funzione sociale che deve essere svolta
Al servizio di tutti perché soltanto come uscendo possiamo essere consapevoli di quelli che devono essere i nostri comportamenti e le nostre scelte
Dobbiamo andare avanti come diceva il presidente Ciampi con la schiena dritta proprio a Ciampi l'ordine dei giornalisti
Dedica un premio che quest'anno sarà assegnato il tredici ottobre sono molto lieto di annunciare che abbia accettato di riceverlo
Il alla mitico Piero Angela faremo questa cerimonia permane luoghi nativi Ciampi a Livorno ma noi ovviamente dobbiamo guardare avanti debbano farsi che il giornalismo sia al passo con i tempi e ancora una volta mi rivolgo ai più giovani un tempo quando giovane era il sottoscritto
Il giornalista deteneva una sorta di monopolio era l'unico soggetto in grado di parlare da uno a tanti oggi non è più così perché la rivoluzione del web perché è una grande rivoluzione democratica ma che anche tantissime in Sidi e quindi dobbiamo anche avere la funzione di esse da esempio per chi e in qualche modo fruisce del TAS serissimo libero adesso c'è una possibilità completamente diversa noi abbiamo la necessità di dare le risposte opportune
A ovviamente è una situazione che è completamente cambiata diceva Calamandrei quando fu promulgata la Costituzione che situazioni uguali devono essere disciplinate in maniera uguale situazioni diverse in maniera diversa dovrei evidente che quello che è stato disciplinato
Cinquantacinque anni fa quando i giornali erano delle grandi navi scuola esisteva solo il servizio pubblico radiotelevisivo della RAI
Ansa e agenzia Ansa era un'antonomasia per agenzia adesso invece le iniziative sono tantissime polverizzate e si fa fatica a gestire il rapporto con l'opinione pubblica ne dobbiamo dare delle risposte diverse ma lo dobbiamo fare ricordando che il senso morale e filosofico del giornalismo anche se cambiano gli strumenti resta lo stesso e allora il valore della memoria l'altro giorno a Napoli abbiamo ricordato Giancarlo Siani io ho definito avendo lavorato con lui avendo avuto il privilegio di lavorare con Giancarlo Siani
L'eroe della normalità guardate questo Paese un Paese non normale se è vero che deve intervenire il Papa per dire non è possibile che quando ci sono le processioni viene fatto l'inchino al boss ma levare normale una cosa di questo genere ma l'inchiesta non si fa neanche all'autorità da parte di un santo se permettete figuriamoci un po'
Se possiamo ancora vivere in un paese in cui debba intervenire il Santo Padre per dire che non si fa l'inchino a box francamente credo che questa cosa vada sottolineata e stigmatizzata
In una gara nella quale io mi rallegro di avere conosciuto anche giovani giornalisti prima verrete sentito il presidente dello dell'Unione cronisti e regionali impegnati a un bellissimo spirito della Sicilia che porterò con me e chi ma in Galbani Itza in questa battaglia
Nel tentativo di cercare di creare questa comunità che è vicina ai Salvo Palazzolo quando sì perquisisce la libertà di stampa che vicino a tutti coloro che in qualche modo in questo Paese hanno dato qualcosa anche la vita io ho conosciuto
Prima la figlia
Di Chinnici anche sentire quel nome mi emoziona perché diciamo che io vorrei che questo Paese non avesse degli eroi
Anche Mauro Rostagno è stato un eroe
è stato non solo un giornalista ma anche un sociologo e allora a questo punto io gli ho dei fa riflettere e fa piacere ci sia anche la preside presente privato proprio a concludere perché giusto vedere lo spettacolo è bello anche per me può dirci a poter assistere a questo spettacolo e viene messo in scena da giovani
Facendo un'analisi perché ne stiamo ragionando sulla riforma dell'ordine dei giornalisti che per le le ragioni di Trivi ho detto prima va totalmente cambiato mi pensiamo anche di chiamarlo ordine del giornalismo
Per cambiare la prospettiva dalla persona che in qualche modo si sente tutelata all'interno di quell'organizzazione alla funzione
A beneficio della comunità che deve essere tutelata l'articolo ventuno della Costituzione prevede come rovescio passivo il diritto del cittadino ad essere informato correttamente quel diritto dovete pretendere sente e allora dicevo
Mauro Rostagno sociologo facendo un'analisi anche sociologica è emerso che alla riduzione della lettura dei giornali parlo di carta stampata non di televisioni o su un giorno il servizio pubblico radiotelevisivo
Corrisponde una diminuzione di partecipazione
Partecipazione che è stato un senso essenziale della vita di Mauro Rostagno allora la mia proposta è quella soprattutto a chi opera nelle scuole gli affiancare laddove si facciano dei giornalisti
Fa anche un premio che negli ultimi anni si è svolto a Cesena concernente il giornale delle scuole di affiancare alla redazione di giornali multimediali nelle scuole perché quest'anno il premio
Sarà non soltanto per il giornalino ma anche per tutte le iniziative in chiave multimediale perché noi dobbiamo guardare al futuro perché democrazia innovazione e democrazia di affiancare alla redazione dei giornali nelle scuole la lettura dei giornali nelle scure si cresce anche così si fa comunità anche così
Grazie grazie a vero Carlo
Soprattutto per la sintesi ma in poche battute hai raccontato tutto quello che avviene oggi e cosa è avvenuto nel passato grazie veramente ci avviciniamo a un momento clou lo spettacolo teatrale poi passeremo alle relazioni previste dal programma prego Adriana Castellucci
Di darci un contributo io buongiorno a tutti io darò semplicemente delle dritte per soprattutto rivolto a ragazzi di comprensione del de di quello che avverrà in scena lo spettacolo ci conduce lungo la vita di Mauro Rostagno
A raccontarla sarà lui stesso
E nel suo ruolo un po'metafisico di chi ormai non c'è più su questa terra
Si alterneranno diversi ragazzi
Sarà il cappello di panama che vedete poggiato lì a indicarvi che colui che parla e Mauro e c'è poi il Mauro invece del passato il Mauro
Delle movimento studentesco il Mauro De di Trento di Sociologia il Mauro qui a Palermo che conduce le lotte dei senza tetto perché era il sociologo all'Università docente incaricato ma anche aveva a cuore le dinamiche che si scatenavano qui in in a Palermo con migliaia e migliaia di persone senza una casa senza un tetto proprio e via dicendo lungo tutto il suo percorso esistenziale fino in India perché Luís approderà dopo una crisi religiose in India tornerà e sceglierà di venire a vivere qui lui torinese di venire a vivere qui in Sicilia
Dirà appunto io quest'io sono più siciliano di voi perché io questa terra l'aveva scelta
Questo spettacolo nasce sui impulso della di libera Piemonte
Allora io vivevo a Torino e questo spettacolo Hatcher qui tagliato a Trento a Torino a Milano a Trapani a Roma e l'abbiamo fatto un po'dappertutto sempre con studenti o liceali universitari
Io vi ringrazio cast Nights è qualcuno che volesse chiedere qualcosa ultima precisazione quello che sentirete non è stato scritto da me io ho fatto un lavoro di collage sono tutte parole di Rostagno nel corso della sua esistenza interviste lettere familiari memorie scritte e via dicendo grazie
Bene ringraziamo la registrata del testo ricordo che persino Gorlago interverrà nella seconda parte per un indirizzo di saluto mentre le conclusioni sono affidate ad Alessandro Galimberti per l'Unione cronisti e poi l'onorevole Claudio Fava infine magari per chi non l'avesse che capito
Abbiamo scelto come pieghevole locandina di no mentre nessuna foto di Mauro Rostagno ma il l'acquarello che vedete è un acquarello che vede una piccola figura Mauro Rostagno circondata da dei colori che sono rosso del sangue per l'uccisione e il blu la trasparenza l'onestà
Il vivere in un futuro migliore questo vuole essere il senso anche di questo nostro intervento pubblicistico e ora spazio al teatro grazie
Pubblico
Ultimo
L'orgoglio
Dello spirito
Ma io vorrei fare qualche considerazione su Mauro Rostagno anche perché credo che il tempo ci consente di realizzare dei collegamenti che la cronaca ha impedito
Beh creare dei collegamenti tramavano stagni Peppino Impastato Danilo Dolci
Che operavano a distanza di cinquanta chilometri tra Borgo di Dio e Lance passando per cinici
Che era avevano la caratteristica di essere in qualche modo
Fortemente collegati al sessantotto
Tutto sommato di frutti maturi vorrei dire i più maturi del sessantotto non era sicuramente Peppino Impastato Mauro sicuramente
A Rosario non era sicuramente almeno per la scelta è netta avanzata Danilo Dolci
E singolarmente questi tre straordinari intellettuali dice orari giornalisti
Ma con il comune le tre caratteristiche minestre di cereali intellettuale e giornalista sono
Ci hanno lasciati a dieci al né Distaso l'uno all'altro
Quasi a vittima nel sessantotto settantotto per Pirlo ottantotto Rostagno va be'per due giorni novantotto agrodolci morto il trenta dicembre del novantasette spanciamento e possiamo dire a cadenza decennale ci hanno lasciato e la cosa straordinaria dato testimonianza scusatemi se parlo di loro e non di lunedì
E credo che fare uscire Mauro lo straniero da una sorta di nicchia aiuta certamente a comprendere fino in fondo il messaggio che lui ci ha lasciato
Perché diversamente passo l'idea era uno stravagante va bene così
Sì che
Poteva capitare in India che vedrà Palencia
Credo che lo facciamo giustizia se riteniamo che l'UFO sono stravaganti
Poiché poi stravagante non c'è dubbio volere ma un respiro non era soltanto lo stravagante e quindi in qualche misura hanno tutti e tre operato nelle periferie del mondo
Perché certamente questa parte dell'Italia siciliano a periferie e certamente a questa parte della Sicilia erano tutte le periferie in Sicilia una sorta di buco nero lontano dal centro ma essendosi scontrati con la cultura mafiosa sono diventati nazionale e internazionale
A conferma che avevano di fronte al nuovo dei criminali di periferia ma un sistema di potere
Nel quale lo Stato aveva il volto alla mafia D'Amato a quello contro lo Stato
Il depistaggio delle indagini
La morte di Peppino Impastato e il depistaggio delle indagini per la morte di Mauro Rostagno
Lo stesso da arma dei carabinieri la stesso magistratura ha sostanzialmente cercato di depistare comici depista
Purtroppo la colla che l'attuale tutti in pista ancora oggi
Come si depista si depista mettendo in cattiva luce la vittima
Costruendo attorno a questa cattiva luce nei confronti della vittima una armamentario di affermazioni che impediscono di colpire il vero colpevole
Politica affari ma firma somma di
Che erano brani o brandelli di intuizioni di Mauro Rostagno ci sono rivelate nel tempo un sistema di potere che era quel volto lo sto
E quindi questo giustifica giustifica tra virgolette perché lo Stato con la faccia dalla mafia
Pensasse
Che Peppino Impastato era un terrorista vittima di un attentato riuscito l'attentato ha predisposto lui stesso riuscito nascondendo la pietra sporto del suo sangue trovata dentro un casolare conferma che è stato ucciso e poi fatto sposare
Sul sul finale ferrovie e tutto questo in una condizione per la quale verrebbe da dire ma c'erano soltanto loro
No non ci sono soltanto vorrei ricordare cioè Ignazio Buttitta piuttosto Rosa Balistreri
C'erano cioè persone che per rifiutavano la logica dell'appartenenza con questi
E affermiamo il principio d'identità che sei e soprattutto rifiutavano le identità forse legata al sangue del padre e della madre
Affermavano cioè dare un valido nasce e non era una condanna cioè l'etica
Ma il cambiamento un bel cambiamento ecco io credo per solo per questo ma non c'è rimasto il sia un profeta e credo che lo stiamo ricordando a Palermo nel nuoto Nuto modo possibile è l'unica
Ringrazio argomento nel palese l'ordine dei giornalisti
Presidente è dovuto scappare ma
Tempo per se vuol dire un abbraccio a me attraverso un bigliettino ma con apprezzamento questa iniziativa Sabato saremo saranno purtroppo io sono presente soltanto da lontano a Trento per ricordare Mauro ma noi Mauro lo ricordiamo proprio per tutto il suo essere extra istituzionale era un intellettuale fuori dal sistema era un giornalista fuori dal sistema era un educatore fuori dal sistema è un visionario fuori dal sistema era fuori dal sistema e vivaddio per fortuna perché il sistema era la mafia
Con qualche eccezione che soltanto dopo anni abbiamo registrato
Perché erano gli stessi anni nei quali Peppino Impastato e veniva ucciso perché si metteva contro la sua famiglia
Piersanti Mattarella veniva uccisa perché si mette la contropartita
Confermare salvo forse bisogna
Intreccio perverso
Ama politica Carimate massoneria lo ricordiamo a Palazzo di Città
L'unica sala destra poche cose di cui sono orgoglioso come singolo di Palermo l'unica sala di Palazzo delle acque del Palazzo di Città che ha un nome e delicato a Mauro costa l'unica
Ma siccome Mauro lo sbaglio era Paolo sbaglio quello stravagante
E l'unica esempio di intitolazione di una sala in aperta violazione della legge credo che il reato sia prescritto rombi appoggiata denunciarmi
Perché questo implosione non può seguito a misura delibera promuovere
Il ciglio quanto disposto
Che per dispetto a Moro lo sbaglio l'unica sala del Palazzo posso dedicato a modo suo addio ma per rispetto a Mauro storia per quello che era luce posso delibera formale
Quindi si chiama da Mauro Rostagno fintanto che si chiamerà Mauro sta nel mio
Credo che sia il modo per dire
Che la vita e più importante dalla forma grazie
Grazie al sindaco di Palermo Ralph pregherei i relatori di prendere posto sul palco Alessandro Galimberti Claudio Fava Giulio Francese Salvo Palazzolo
Andrea tutto il mondo perché lungi Sicilia organizzato di prego
è così diamo inizio al nostro
Vero e proprio corso di formazione ringrazio sempre di tutti i partecipanti non mi stancherei o mai di ringraziare il Liceo Galileo Galilei l'ottima collaborazione
E soprattutto con la bravura che hanno manifestato i ragazzi magistralmente coordinati da Adriana Castello e Roberto Gina che se per favore ma io sul la Federazione alla stampa oggi la devi
Rappresentare tu
Bene
Secondo l'ordine dei lavori adesso prende la parola Salvo Palazzolo cronista di Repubblica impegnato da tanti anni sul versante della lotta alla mafia connessa in era cronista e giudiziaria
E al centro dell'ultimo caso
Per per cui l'ordine dei giornalisti l'Unione cronisti la Federazione della stampa si sono stretti in un forte abbraccio non salvo con l'ultima vicenda che purtroppo lo ha visto coinvolto ma non mi voglio dilungare la parola Salvo Palazzolo
Buongiorno allora è difficilissimo parlare dopo le parole dette
Però come dire siamo in continuità con quanto è avvenuto qui sul palcoscenico è questo di oggi è un racconto particolarissimo proprio perché questo è un ti altro una macchina particolare
E questo un palcoscenico dove possiamo stringere su qualcosa per capire intanto chiariamo
Noi non sappiamo veramente il motivo la causa scatenante per cui Cosa Nostra e forse altri decisero di uccidere Mauro Rostagno queste cose bisogna dirle perché dal passato dobbiamo arrivare al presente è quella che abbiamo raccontato oggi non è una storia degli anni ottanta è una storia attualissima
Perché c'è un signore a Trapani che si chiama Matteo Messina Denaro
Suo padre forse fra fu fra i mandanti del delitto Di Mauro Messina Denaro l'uomo che lo Stato non riesce ad arrestare da da da ventitré anni pensate
L'uomo che condannato per le stragi di Roma Milano e Firenze il pupillo di Riina è un fantasma da ventitré anni dove e sicuramente mi scadevano non si arresta non perché i nostri ragazzi e ragazzi della polizia dell'Arma dei carabinieri per della via non riescono a trovarlo non sono bravino c'è qualcosa che non quadra in questa storia quando ci sono dei blitz all'improvviso
Sembra che il cerchio si sia per stringere e poi Matteo non c'è dove Matteo
Dove sei Matteo dove sei
Questa è una storia non soltanto del passato la storia di Mauro non è una strada il passato una storia del presente perché soltanto recentemente
Si è scoperto tanto di quella sera
Del ventisei settembre
Voi avete ascoltato i nostri amici che ci hanno raccontato di Mauro che parlava con la sua amica Marta e raccontava di essere andato a parlare con Falcone Marta dopo il delitto di Mauro andò subito a parlare con il maresciallo della stazione
E disse guarda che Mauro
è andato a parlare con Falcone cosa normale doveva essere il maresciallo informare subito i magistrati il maresciallo non fece niente
Per otto anni dopo la morte di Mauro non succede niente
E quello è veramente un mistero
A un certo punto
Posto che questo è un palcoscenico e possiamo essere personaggi gli altri io in questo momento sono l'ispettore della polizia scientifica che fu incaricato dal magistrato di andare a rivedere tutto sapete
Quando le cose sono strane non si capiscono bisogna ricominciare da zero
Ci insegnano questo in redazione ricominciare da zero ritornare sui posti non la stare seduti al computer aspettando che su Google la arrivi una risposta non ritornare sui posti se quel fatto è accaduto otto anni fa molti anni fa
I prendi le carte
Del processo le carte magari archiviate e vivi cerchi di rivivere di essere tutte le persone che sono state quella sera sul luogo del delitto io allora io questa sera oggi sono l'ispettore della Scientifica
A esaminato la macchina
Dove hanno sparato a Mauro Mauro è seduto su una duna e qui
Allora l'ispettore della scientifica che guarda le fotografie di quel giorno che cosa dice hanno sparato i killer dei colpi
I primi colpi a Scanno sparati davanti uno due e tre attraverso il finestrino altri colpi sono stati sparati da dietro dal meno o punto un fucile due colpi così altri tre un altro fucile e altri due così
E allora si dica si chiede l'ispettore della Scientifica che esamina le fotografie perché il finestrino posteriore queste la duna questo il finestrino Di Maulo il cadavere il finestrino qui dietro è rotto
Nessun proiettile ha sparato come è possibile che era rotto
Quelle finestrino a cui esaminai esattamente quello che c'è sul sulle sedile fra i due appunto fra il sedile via avanti e di dietro e scopre che in realtà quelle fieristiche è stato rotto dal calcio del fucile
I killer hanno ammazzato Mauro ma non avevano finito hanno rotto il finestrino di dietro hanno preso la borsa di Mauro
Ecco che cosa cercavano che era sul sedile hanno aperto hanno visto e hanno ributtato la borsa fra i due sedili
Che cosa cercavano questi sicari che cosa c'era nella borsa di Mauro quella sera
Ci racconta un collaboratore Di Maulo loro corrono in redazione RTC e scoprono che la porta della redazione aperta
Non c'è sulla scrivania una cassetta che Mauro teneva sempre riservato personale non toccare qualche tempo prima Maura chiesto a un collaboratore di fare un duplicato di una cassetta
Non c'è più quella cassetta
Reattivo avete fatto un lavoro straordinario perché siete ripartiti dalle parole di Mauro i killer
Non erano interessati soltanto uccidere Maulo affermarlo erano interessati alle parole di Mauro la chiave della nostra ricerca e nelle parole di Mauro
Ecco perché il vostro entusiasmo dà forza ai giornalisti che forse oggi sono un po'sfiduciati perché fanno delle domande e risposte non ce ne sono dei politici dalle istituzioni
Però voi ci dite oggi che bisogna fare con insistenza le domande
E cercare le parole di Mauro
Sapete mi sono accorta in questi anni che c'è stato del metodo del del nel delitto in Sicilia
Prima l'azione dei sicari
E poi qualcuno che è entrato in scena per prendere le parole dei nostri morti è successo con impastato la sera del delitto i carabinieri non andarono a casa di don Tano a casa andarono a casa
Di
Peppino e portarono via ci racconta il fratello otto sacchi pieni di carte erano gli appunti di Peppino le sue idee le sue strategie chissà quante cose straordinarie
Il tre settembre ottantadue mentre il corpo di dalla Chiesa il prefetto di Palermo era riverso in una macchina insieme alla moglie qualcuno con lucidità entro
In prefettura con la scusa di un lenzuolo e portò via le carte di dalla Chiesa
Il sei agosto ottantacinque
Mentre il corpo di Cassarà di Ninni Cassarà il capo della investigativa il collaboratore principale di Falcone
Era riverso a casa sua in una pozza di sangue qualcuno ebbe la lucidità di entrare alla squadra mobile di Palermo e portare via un agenda rossa anche quella
Il cinque agosto ottantanove mentre il corpo di Agostino e della moglie erano per terra qualcuno ebrei la freddezza di andare a casa di Agostino e portare via i suoi appunti
Il ventitré maggio novantadue mentre il cratere di capaci aveva creato uno squarcio in tutta Italia Falcone era morto qualcuno ebbe la lucidità di entrare nel posto che doveva essere più segreto di tutti l'ufficio di Falcone al ministero di Giustizia e portoni via il suo diario il diciannove luglio
In via D'Amelio mentre il cadavere di Borsellino e degli agenti era per terra qualcuno con un distintivo in tasca
Perché per entrare nella scena del delitto nelle abitazioni negli uffici
Non ci possono entrare i killer di Riina centrano persone che spesso sono uomini delle istituzioni che non servono fedelmente le istituzioni ebbene quel pomeriggio portavano via l'agenda di Borsellino
Perché il vostro lavoro straordinario perché noi oggi io
Sento una sofferenza dentro noi non possiamo raccontare io non so ogni giorno come raccontare quello che accade perché ci hanno rubato le parole
In racconti le intuizione dei nostri morti che avevano avuto l'intuizione un'intuizione sull'indagine su un conto bancario devono un Progetto ci hanno rubato le parole
Allora questa ricerca della verità e a fare di tutti
Dove sono queste parole che hanno rubato in qualche archivio di Stato
Abbiamo chiesto in questi giorni che vengono aperti tutti gli archivi di Stato
Perché la magistratura ha chiesto e molto è stato dato grazie alla sensibilità dei vertici nuovi vedi se della appunto delle delle nostre istituzioni
Ma tanto ancora non abbiamo
Una storia del passato è una storia del presente le parole
Sono la vera ragione per cui Matteo Messina Denaro resta libera sarà libero e non si riesce ad arrestare installatori Messina Denaro a Trapani non è un covo sicuro non è una rete di latitanti sicuri
Sono le parole che sono i segreti di quella stagione di morte i segreti che sono arma di ricatto per Cosa Nostra chi state Mauro ha fatto uno scoop e quell'ultimo scoop Mauro era su un politico corrotto su una rete riservata disservizi chissà
Quelle parole oggi possono estere ancora arma di ricatto armadi trattative fra pezzi dello Stato
Questo protegge Messina Denaro
Allora
Il messaggio
Che c'avete dato oggi un messaggio forte
Bisogna tutti insieme cercare di capire come portare avanti questa ricerca della verità
Sicuramente il movimento degli studenti
E vi parla
Un ex componente del movimento ha avuto un ruolo fondamentale
Noi però non ci rendemmo conto in quella Palermo degli anni Ottanta che non bastava scendere in piazza voi ci dite il movimento oggi ci dice che bisogna fare altro che bisogna studiare infine studiare le parole
Dei nostri martiri le sentenze gli atti capire fare proprie le domande ecco forse è questa la chiave che il movimento degli studenti
Ci cita bisogna fare proprie tutte le domande perché vedete in questa terra molte persone sono stati uccisi altri hanno avuto in sorte un destino ancora più terribile quello di restare sole
E allora ci sono stati magistrati investigatori giornalisti uomini di chiesa uomini della scuola del sindacato della chiesa che hanno fatto delle domande che hanno chiesto che hanno denunciato ma queste domande sono rimaste inascoltate
E la mia corsa e la corsa dei giornalisti siciliani quella di raccogliere tutte le domande che nel corso di questi anni sono state fatte
Pensate voi
Un giorno
All'improvviso all'alba togliere
E mettere anzi sulle nostre lapidi fredde ce ne sono tanti a Palermo un lenzuolo e per ogni morto mettere le domande ancora senza risposta
Mauro Rostagno perché il maresciallo non segnalo all'autorità
Al pm che Mauro aveva parlato con Falcone perché non furono fatti subito degli accertamenti
Balistici specifici per capire che l'oggetto di interesse di killer era quella borsa perché non furono raccolte tutte le parole di Mauro sapete Carla Rostagno la sorella e Di Mauro di andata a recuperare le videocassette
Con le cose di Mauro coglie col Miccoli editoriali in un deposito abbandonato
Vent'anni dopo il magistrato che periziato quelle immagini non si era neanche premurato di andare a raccogliere tutte le denunce di Mauro risulti littoriali negli sui sedili Twister vizi
Perché perché perché e domanda ecco così ce ne possono essere insultanti nostri morti allora credo che oggi la sfida per i giornalisti
E per il movimento degli studenti
E quella di essere parte attiva nel raccogliere tutte le cose che non sappiamo la storia che non sappiamo
Io ho fatto un blog che si chiama i pezzi mancanti andata con la vedere su internet
I pezzi mancanti sono tanti ogni giorno scopriamo che la lista si allunga
Forse soltanto così individueremo un percorso un percorso lo dico ce lo diciamo noi giornalisti voi c'avete dato prova di averlo capito il percorso per trovare le domande e quello di ritornare ritornare nei luoghi un giornalismo che è sempre su strada
Che è sempre accanto alle persone perché ci sono persone che sanno e non parlano
Perché hanno paura
Perché sono complici abbiamo tanti pentiti di mafia non c'è ancora un pentito di Stato un uomo delle istituzioni che page che passando su una mano sulla coscienza ci racconti del perché di tanti de di di di tanti che tante cose strane tante cose strane che sono accaduta
Io come dire riparto allora
Da quello scoop che non c'è io voglio sapere perché hanno ucciso Mauro
E gli ho fatto vedere beh dovuto raccontare questa cosa perché non dobbiamo mai potuti dimenticare dell'altro messaggio che ci avete dato che i nostri morti sono persone vive
Che chiedono giustizia e forse nelle loro parole rubate c'è il segreto di una Italia migliore c'è il racconto di una possibile Italia migliore quindi scoprire quelle parole non è soltanto dare giustizia a loro ma immaginare un futuro diverso
Per tutti noi grazie
Bene grazie a Salvo Palazzolo questo excursus davvero preciso e puntuale e mi piace rimarcare un fatto insolito
Il silenzio con cui gli studenti hanno seguito il relatore solitamente c'è un brusio o qualcuno che si allontana qui invece li abbiamo visti tutti attenti e preparati devo dire
Il buon giornalismo funzione così come sono state attenti quando il Sindaco a esposto in maniera lucida tutto quel discorso che avete sentito anche in quel caso siete stati attenti questo dimostra anche che la classe dei docenti forma anche da questo punto di vista quindi educazione civica soprattutto bene la parola adesso Giulio Francese presidente regionale l'ordine del giorno anche
Cercherò di essere breve anche per cogliere tempo e spazio gli altri interventi si è fatto un po'tardi
E anche perché devo dire che
Toccato da da sto spettacolo che ho visto per la seconda volta
E anche questa volta mi atto profonda e mi ha fatto
Entrare dentro la figura la personalità di chili ma ho Rostagno ma lo ha fatto conoscere meglio in fondo questo l'obiettivo
Contiamo spesso dei il delle nostre vite che otto giornalisti in Sicilia
Per molti anni dimenticati
E il tentativo di recuperare la memoria non è soltanto un rendere onore o valore ma cercare di di fare diventare quelli esenti vivi
Di fare capire
Alla gente
Che cos'è
Questo
Occorre farlo bene con passione saper
Non ricevuto minacce e andando avanti nonostante tutto per una sorta di dignità
Personale per il sospetto
Alla professione e rispetto ovviamente nei confronti dell'opinione pubblica nei confronti dei lettori
E quindi
Oggi sono commosso per avere conosciuto Mauro Rostagno ma pare visto anche questa prendi idea
Sta che ci viene dai giovani da questo Co Giovani che ci hanno trasmesso energia
Giovani che non scordare hanno mai la figura di di Mauro Rostagno che vanno approfondite
L'hanno vissuta dentro dentro di sé
Ed è
Quel
L'ho detto c'eravamo posto creare questo rapporto fra i giornali parlo alla gente
Se non se ne rendono conto perché dovremmo imparare a ritornare dalla gente
Siamo troppo scrivania
Legati al al al teste
Dovremmo sì dobbiamo tornare di più tra la gente ascoltare di più forse le persone
Ed è coerente quello che lo spettacolo di oggi con con impegno che io porto avanti da tempo anche con il piano francese rivolto alle scuole
Perché noi ci rivolgiamo alle nuove generazioni
Nei limiti delle nostre possibilità per cercare di trasmettere qualche cosa ve lo dico anche per imparare tanto da da loro
Per ascoltare le domande che ci vengono da loro
Vedere come comunicano cercare di capire
E quindi questa questo incontro di oggi giornalisti studenti mi pare perfetto mi pare perfetto perché siamo noi oggi paghiamo tanto da voi
Noi a voi possiamo raccontarvi delle difficoltà di questo mestiere oggi
Degli attacchi
Delle sofferenze
Tanta gente che scrive per pochi centesimi senza senza
Per pochi euro senza prospettive di lavoro
è un mestiere difficile questo diventato
Noi dobbiamo ritrovare il gusto di questo mestiere
Dobbiamo come dire raccogliere anche il senso che è venuto fuori da questo spettacolo la voglia di rimettersi in gioco che ci ha trasmesso Mauro Rostagno
Che diciamo giornalismo è stato l'ultimo approdo del delle sue tante vite ma è stato uno splendido
Uno che ripeto parlava tra la gente è stato come dire una sorta di pioniere delle dirette televisive dei processi ha seguito il processo Vito Lipari evidenzia c'era la sua telecamera di e il suo rammarico era
Quello di riscontrare una scarso impegno civile da parte del della pubblica opinione così
Perché considerava quello uno snodo fondamentale importante non si raccapezza ma come mai
La gente non reagisse non non partecipassero manifestasse di più la la la poca voglia di verità e di cambiamento
Tu parlavi di perché poco fa sono tanti perché questa storia è di Mauro Rostagno trent'anni dopo caccia consegnato una mezza verità
Unica certezza che abbiamo che è stata la mafia
è stato condannato allarga a Storo il Bosso
Virga come mandante
è stata sotto invece quello che in primo grado era stato condannato con con l'ergastolo perché era considerato il killer l'imputato Vito Mazzara quindi noi non conosciamo
La piena verità ancora sulla vicenda
Rostagno attendiamo questa piena ferita sulla vicenda Rostagno ma tu dicevi perché io giungere no un'altra un altro perché perché le considerazioni fatte poco a ridosso dell'omicidio o la capo dalla mobile Rino Germanà sono state neppure lontanamente presi in considerazione essi essi e ci si è mosso su altre piste e perché poi i giornalisti hanno come dire usato tanta enfasi nel momento in cui le le indagini imboccavano o la pista Saman portando in caccia in carcere anche la la compagna di che Rostagno
Chicca Roveri sappiamo che era una falsa pista questa da pochi giorni in carcere le cose si sono rimesse subito a posto però olive grande spazio a questa vicenda che pescano nel torbido all'interno della comunità Saman e poi nel momento invece in cui si è finalmente imboccata la pista la pista giusta quella mafiosa
Diciamo
Non c'è stata o forse quell'attenzione che ci si sarebbe aspettata non c'è stata con la forte presenza dei giornalisti in aula che ci sarebbe aspetta devo dire che lo stagno è stato uno che ha saputo insegnarci tanto con con la sua attività
Con la con la sua vita
La sua è una bella storia
Non soltanto una bella storia del giornalismo è una bella storia nella sua complessità nella sua profondità un esempio che spero rimanga vivo per i giornalisti
I quali devono pur punto prendere spunto a mio avviso da dagli stimoli di dare che ci vengono trasmessi da da tanti eccellenti giornalisti impegnati sul campo a ricercare delle verità scomode
Noi siamo impegnati a a
A cercare di di di di fare sentire il nostro sostegno a Palazzolo K a tanti altri colleghi e che hanno difficoltà però vorremmo che una volta per tutte anche a partendo da quei giovani capiste l'importanza del lavoro del giornalista
Perché quando un un giornale che un giornalista subisce delle minacce dovrebbe essere la società civile a indegni ha indignato essi e a reagire
A pretendere
A pretendere
Che il giornalista possa fare riuscì bene il suo lavoro a pretendere che venga salvaguardato il le il diritto di ciascuno di noi a essere correttamente informati
Un un diritto che viene messo in discussione né ogni giorno dalle minacce della situazione difficile occupazionale che c'è settore
Ma anche da tacchi e Contini che arrivano o da più parti
Lei socia alla Cometa della politica si vuole cancellare l'ordine perché non ha più senso
Vive soci alla viva libertà espressione viva archivia
Io credo che su questi argomenti dovremmo ragionare tutti insieme
E noi dobbiamo stare anche l'ascolto la società civile a ad ascoltare vincere Massa mandato un messaggio o bellissimo però i giovani sono quelli che leggono poco che si documentano poco sembra apparentemente che non abbiano voglia di capire che cosa c'è intorno so che mi sbaglio che non è così che avete un modo tutto vostro di informarmi e di cercare di capire la la dalla realtà che li circonda allora quello che dico aiutati
Ci a capire che tipo di informazione
Possiamo e dobbiamo dare perché se
C'è una un'altra delle cose che ci insegnano stagna tutto questo sapersi mettere in discussione e trovare anche un'informazione meno paludata almeno meno tra virgolette tradizionale e cercare di un tipo d'informazione che sta per essere al centro
Ringraziamo Giulio Francese ci scusiamo con i fonici che stanno impazzendo quando i giornalisti non riescano a tenere bene nel microfono quindi fermi tutti non c'entrano i fonici ma siamo stati noi un po'incauti nella mantenere il microfono allora
Una autocitazione quando voi partecipate cari ragazzi a dibattiti incontri di questo genere
Dovete andare fieri di avervi partecipato perché è un nutrimento che voi assorbite su questi temi
Laddove l'autocitazione due autocitazione
Novembre mille novecentottantadue assisto ad un incontro dibattito tre relatori c'era Rocco Chinnici sperma è stata un'esperienza straordinaria
Novembre mille novecentottantatré assista un'altra tavola rotonda e tre relatori c'era Giuseppe Fava altra esperienza straordinaria motu proprio assorbito quanto di buono questi due uomini della Sicilia migliore
A avevano in quel in quelle giornate dedicato soprattutto ai giovani quindi ricordate sempre di nella vostra disponibilità fuori magari dei tempi di studio di partecipare a quanti più dibattiti
Possibile perché si raccoglie veramente tanto da questi incontri
La parola ad Alessandro Galimberti presidente nazionale dell'Unione cronisti nel programma
Era stato inserito anche ricordo dei familiari che mi qui c'è Carla Rostagno che ringrazia gli organizzatori per aver promosso questa iniziativa e ricordiamo che l'unicità era la prima volta a Torino nel due mila diciassette ha ricordato Mauro Rostagno davanti la casa natale
E non era mai accaduto prima in tanti anni nel due mila diciassette abbiamo localizzato la cavalla D'Alema per cui i familiari avevano pure
Dimenticato alcuni dei familiari
Per loro è stata una giornata davvero indimenticabile grazie all'Unione cronisti Alessandro Galimberti
Grazie Leone
Io li guarda con occhi un po'diversi perché sono vengo lo sentite dall'accento che sono catanese
Ma mi sento siciliano degli ultimi dieci anni l'ho frequentato tanto la Sicilia Gazzellone cronisti grazie all'impegno di Leone Zingales grazie all'iniziativa dell'Unione cronisti ha imparato
A sentirmi vicino alla Sicilia cioè ho cominciato a cercare di capire questo mondo
Di oggi vi voglio portare la mia esperienza vi dico sono stupefatto di trovare un teatro patentato così bello cena tanti la Sicilia l'altro giorno l'ho scoperto uno ad Avola ma vedeva platea di questo tipo vedere questo gruppo di ragazzi
Questi attori bravissimi a raccontare una storia commovente e qui comincia mi intervento perché è una storia di normalità
Io sono d'accordo con tutto quanto letto o sentito da appena cominciata da Carlo Verna un altro non siciliano oggi presente ma campano anche lui figlio del sud
Parlare di eroi io condivido tutto quello che ha detto Carlo Verna col quale mi legano al quale mi legano sentimenti di amicizia e di assoluta identità anche intellettuale questa parola la rifiuto
La parola che è stata rifiutata dal sindaco Orlando io l'ho sentito altre volte in pubblico la moderato lei non si ricorderà in ai convegni sugli appalti nel nell'ambito del mio lavoro che al Sole ventiquattro Ore
Apprezzo moltissimo il coraggio di certi amministratori siciliani
E apre apprezzo anche tutto quello che ha detto non vuole sentire la parola eroe
E oggi penso di avere un po'di titolo di dirlo non solo perché ho visto questo spettacolo che ci restituisce Mauro Rostagno per quello che era una persona non un eroi una persona umana è stata una persona piena di contraddizioni di tensioni che ha fatto tanti errori che lui stesso ha riconosciuto che ha preso piste sbagliate se dissociato al momento giusto ma non senza sofferenza
è una persona umana
Che alla fine ha seguito l'unica linea di coerenza che ha avuto nella sua vita che l'impegno civile
Allora dov'è il l'inganno nel sentire poi voglio concludere io ho conosciuto in questi anni grazie cronisti grazie alle giornate della memoria così ben organizzate in giro per l'Italia da Leone Zingales
Al Giardino della memoria un luogo per il quale abbiamo girato anche un video su YouTube Unione cronisti vi invito a vederlo perché è un luogo che ha scioccato me e tutti noi siciliani che vengono a a vederlo
Perché attraverso questi ho conosciuto i familiari
Dei cronisti per i colleghi che sono stati uccisi in Sicilia neanche in campagna visto che c'è anche Giancarlo Siani
Ho conosciuto le storie di francese difettava di impastato di Beppe Alfano in cui c'è ancora una vedova andavano straordinaria per la mancanza di rancori chiama di dolore senza rancore
E proprio perché ho conosciuto queste i familiari ha sentito i loro racconti privati fuori dal palco fuori dalla ufficialità
Ho capito una cosa che ognuno di questi colleghi di queste persone
Non si sentiva eroi Nemanja avrebbe voluto fare la fine di un eroe né mai essere ricordato come piroghe
Erano persone estremamente normale tutto con un tratto comune un forte senso dell'umanità e un forte senso di giustizia
E hanno perseguito questa cosa senza eroismo in un periodo in cui ha molto difficile fare il lavoro che faceva perché voleva dire
Ottenere l'isolamento sociale l'isolamento culturale
E bisogna dirlo l'isolamento professionale perché questi colleghi sono tutti morti da soli e hanno riposato per anni da soli dimenticati
Questo era stato il prodotto ultimo dell'isolamento in cui queste persone normali non questi eroi imparate a non considerarli eroi ero e vuol dire conservare definizione di eroi vuol dire rimanere dentro nel brodo primordiale della narrazione corrente secondo cui il mondo è normale e queste no qualcosa di diverso invece proprio l'inganno
La normalità di questi personaggi di questi colleghi si contrappone alla anormalità ripeto quello che hanno vissuto intorno il conformismo culturale la sopraffazione la violenza lì il girarsi dall'altra parte
Questi adesso questa è la normalità non c'è non esiste l'eroismo di Rostagno di fa avanti di francese easy Stella
La disprezzabile anormalità dei comportamenti sociali di tutte le persone che hanno avuto intorno
Noi dobbiamo uscire da questo inganno perché poi creare degli eroi crea uno star system dei giornalisti più esposti degli altri più minacciati degli altri più autorevoli degli altri più ascoltati degli altri più tutelati degli altri
Vuol dire innescare il meccanismo della delega
C'è qualcuno che lo fa per me
C'era Rostagno oggi ci sono tanti giornalisti che hanno grande visibilità mediatica e tantissimi altri che non ne hanno e subiscono il buon intimidazioni incendiano la macchina ti suonano sotto casa minacciano i familiari
Tanto ci sono loro cosa dobbiamo fare sono gli eroi che cambiano questo Paese
Invece non è così
Se noi oggi ricordiamo delle persone normali che comportandosi in modo normale in epoche di grande normalità hanno gettato dei semi
Se non lo capiranno che il senso di Rostagno e che ha buttato un seme che è morto per gettare un seme come Fava come francese come Alfano come impastato come sei anni come tutti gli altri
E quel seme è rivolto a noi
Non dobbiamo andare a onorare delle lapidi
è questo il senso del Giardino della memoria che non è un cimitero giardino tra memoria e luogo dove cumulo di non vedere riflettere che l'impegno sociale quelle i quelle targhe li servono a dire quelle lapidi questo spettacolo serve dire che spettano l'impegno che dobbiamo cessare quali indifferenza che ha ucciso queste persone solo perché erano normali solo perché era un onesto è solo perché erano coerenti
E allora dobbiamo capire che il Paese il futuro soprattutto voi ragazzi dovete capirlo
E dovete sapere l'avere la piena consapevolezza la forza che l'etica individuale che l'onestà che il futuro del Paese dipende dalla somma dei comportamenti individuali
Dove tutti dobbiamo essere Rostagno Alfano Fava Impastato
Intende Mauro al Fano dove noi tutti dobbiamo cercare di essere così perché erano normali perché non è richiesto l'eroismo perché quelli non erano eroi non erano super dotati erano persone normali che si sono impegnati noi possiamo pensare di avere un futuro migliore se tutti noi cercheremo di essere un po'più simile al nostro lavoro nella nostra vita privata professionale e familiare
Se cercheremo di essere un po'più simili a loro la speranza del Paese è questa delegare agli eroi ai totem e anche allo star system per i giornalisti non è una cosa corretta
Guardate che e tanto più urgente oggi che ognuno di noi anche a partire dalla vostra età
Sia impegnato umile coerente nelle cose che fa
Perché Grazia la dittatura del web del sociale che il regno dell'arroganza e arringhe della violenza e reggae dalla prepotenza è un regno mafioso perché vince il più forte perché vince chi urla di più insulta di più chi minaccia di più e tutti gli altri perdono davanti a una epoca così pericolosa così pericolosa perché ha un tempo serviva al manganello perché era il consenso oggi basta l'urlo sconsiderato screamo usate violento dell'UE BA
Di fronte a un pavido così pericoloso ognuno di voi deve ripartire dall'insegnamento di Mauro Rostagno e di tutti gli altri
Nostri colleghi che si sono sacrificati per lanciare un messaggio noi siamo i destinatari del messaggio Esino ignoriamo quel messaggio siamo colpevoli come tutti quelli che hanno assassinato in quegli anni i nostri colleghi
Volevo solo alla fine di questo messaggio grazie
Grazie ad Alessandro Galimberti adesso vorrei strappare una promessa dal sindaco Orlando di quelle promesse dice Miccoli a sorpresa Antonio
Allora io vorrei fare da Cicerone assieme al sindaco Orlando con la con il liceo Galilei al giardino nella memoria e quindi una mattinata dedicata alla legalità con un percorso didattico
Con noi giornalisti magistrati e il Sindaco il fare moda ciceroni va bene è una cosa che si può fare
Va be'non possono mai dire di no i ragazzi allora dopo questa breve parentesi ritorniamo alle conclusioni
Solitamente un incontro dibattito un convegno un evento organizzato dai giornalisti lo facciamo concludere ha i rappresentanti dei nostri organi rappresentativi
Poi con Giulio francese abbiamo ci siamo guardati intorno e abbiamo detto
Perché non fare concludere questo evento odierno al presidente della commissione regionale antimafia che giornalista contemporaneamente
Figlio di quel grande giornalista cronista scrittore saggista che era Giuseppe Fava la parola Claudio Fava
Io ricordo Rostagno
Intanto con un giornalista
E non credo che anche se sono passati trent'anni dalla sua morte questa sia un'affermazione
Ne
Perché era suo e del giornalismo e su questa vuole spendere due parole anche perché in qualche modo incrociata per testimone dal collega
è un'idea che ancora aspetta diventare consuetudine regola di affermarsi come pratica professionale
Penso che dobbiamo intanto fare questa onesta umile riflessione quell'idea di giornalismo che ci consegna un uomo come Mauro stanno e gli altri come loro i morti e i vigili
è un'idea che va
Consolidata affermata quasi come un giuramento da ripetere ogni giorno come si diceva Pinto
E dico questo perché io l'ho conosciuto da giornalista
Lui giornalista in una situazione abbastanza
Imprevedibile
Che lo Stato citato come testimone nel processo per la l'omicidio del sindaco di Castelvetrano Vito Lipari
Perché con i siciliani avevamo approvato a raccontare qualche pagina più puntuale sulle cose che era una caduta era caduto una storia straordinaria come solo in Sicilia
Possiamo immaginarle che va ben oltre diciamo le drammaturgie teatrali o cinematografiche era accaduto che
Mezz'ora dopo l'omicidio di questo sindaco
Ammazzato a raffiche di mitra
A poche decine di metri da casa a un posto di blocco dei carabinieri fermano un'auto sulla quale ci sono il capomafia di Catania il capomafia periti Trapani Mariano Agate Nitto Santapaola assieme al braccio destro De Nitto Santapaola
E li fermano diciamo una condizione un po'sospetta è vero che ancora non erano formalmente ricercati non avevano nessun conto pendente ma chiunque avesse un minimo di cognizione di causa e l'avevano tutti in Sicilia
Anche giornalisti ed editori che può testimoniare vano e processi dicendo che Santapaola era un commerciante di angurie nient'altro fino al giorno in cui arrivò un mandato di cattura da Palermo
E in effetti Santapaola questo dice ai carabinieri che lo interrogano siamo venuti a trattare una partita di angurie
Casualmente hanno ammazzato un sindaco casualmente sulla nostra diciamo vicenda personale
Criminale c'è qualche punta di sospetto ma le cui siamo venuti soltanto per fare i commercianti naturalmente
In questi casi c'è una un elemento di prova che può servire a fugare ogni dubbio che all'epoca si chiamava guanto di paraffina
E fanno il guanto di paraffina
Cioè vediamo se c'è polvere da sparo nelle mani
Dei signori Romeo Agate Santapaola e c'era polvere da sparo e qui comincia la storia straordinaria
Santapaola dice sì c'è polvere da sparo perché si è andati a sparare ad andare a sparare una battuta di caccia
Alle quaglie non alle persone
E possiamo anche dirvi chi può testimoniare confermare che battuta di caccia fu e tira giù i nomi di alcuni
Notabili dell'epoca tra cui l'editore del giornale di Catania Mario Ciancio tra cui il Cavalier lavoro Gaetano Graci ed altri quale tutti consultati confermano battuta di caccia fu e se traccia di polvere da sparo c'è sulle mani del dei signori si tratta di diciamo prima solidi una atto mondano condiviso con la migliore borghesia imprenditoriale della Sicilia
E il capitano dei carabinieri
Che si vede offrire consacrata come sia in Sicilia questa verità
Invece di pretendere da se stesso altri qualche approfondimento in più decide ricredere
Credere al telefonicamente alle rassicurazioni che gli arrivano credere che quel guanto di paraffina positivo sia soltanto una pura coincidenza credere che altra coincidenza sia che abbiano ammazzato
Un sindaco a pochi metri a pochi minuti di distanza dal fermo di questi tre mafiosi lasciar andare
Altro e ultimo atto di questa vicenda il capitano dei carabinieri dopo qualche mese si dimette dall'Arma dei carabinieri prende altre diciamo strade
Professionali e caso strano anche questo una coincidenza tra le altre si trova ad essere proprietario dell'auto sulla quale ho stati fermati tre mafiosi era stata graziosamente venduta per poche dire tutto questo
Arriva al processo in contumacia perché gli imputati ovviamente da tempo latitanti non c'è traccia ed è un processo che racconta la storia della Sicilia
No non ho amici
La storia della Sicilia cioè ci racconta cos'è la mafia
è un sistema di potere che condizione di garantirsi impunità attraverso un reticolo di collusioni di complicità di compiacenze di reticenza
Che attraverso tutti gli strati della società rimando anche ai più alti livelli istituzionali questo ci racconta quella vicenda
E di fronte a una vicenda come queste che a me fa ricordare
Il processo per Mani Pulite
Se vi ricordate processo Milano per Mani Pulite diventa uno spaccato violento impietoso spietato
Su cos'era diventata Alitalia cos'era
Facciamo finta cos'era diventata l'Italia
Il sistema della corruzione come architrave
Di ogni ragionamento di ogni profilo politico istituzionale e io ricordo che cosa accadde
Nel mondo dell'informazione
La diretta televisiva
Del TG tre
Che riprendeva ogni istante del processo vi ricordate il filo di Bava alla bocca di Forlani interrogato da Di Pietro vi ricordate gli altri interrogatori
In quella passerella in cui sfilava la storia della Repubblica
E il servizio pubblico fece un lavoro di eccellenza disse non vogliamo raccontare senza nemmeno commentare venti a una telecamera in facciamo vedere questo processo perché dunque questo processo uno specchio nel quale la nostra immagine riflessa
Autentico deformata possiamo vederlo e tutti gli inviati ai giornalisti coprirono quel processo mandava coperto uno racconto straordinario del natura
Nel nostro Paese si apre questo processo a Trapani che la stessa caratteristica
Cioè qui sfilerà la storia della Sicilia
E non c'è nessuna
Nessuno
Quando i con gli inviati dei grandi giornali i quali si muovono spesso solo se c'è
L'odore della carne bruciata dall'esplosione ma se c'è qualcosa di diverso che pretende anche la capacità investigativa e di indagine
Del giornalista come hanno saputo fare grandi colleghi pensa già Marrazzo che è stato il primo a raccontare che cosa stesse accadendo a Catania negli anni di dalla Chiesa però questo non c'era per cui non c'erano giornalisti
Venuti da altrove ma almeno ci potevano essere i siciliani
I corrispondenti le agenzie
Io andai a testimoniare perché mi chiesero di raccontare come mai questa storia avevamo potuto ricostruirle pubblicarla sulle pagine siciliani ed era impressionante l'assenza di giornali
Le gabbie vuote
Le sedie vuote una sembrava una una chiesa desolata con l'aula di Corte d'Assise Consolo il grumo il plotoncino degli avvocati degli imputati e c'era una sola telecabina messa lì che riprendeva ogni istante di questa udienza
E dietro questa delega ma c'è un ragazzino tutto vestito di bianco
E io che confesso la mia ignoranza non avevo ancora collocato Mauro Rostagno
Attratta e la direzione di una piccola emittente locale lo conobbe in quell'occasione
E proprio in quell'occasione parlammo ci racconta Moro andrà a trovare mi spiegò che cosa faceva mi spiegò che lui che veniva dal sessantotto dalla rivoluzione che aveva sfiorato
Luoghi terribili di frontiera e che era tornato e che mi diceva io sono più siciliano di te perché io ho scelto di venire in Sicilia
E mi raccontava anche che quello che stava accadendo in quella città consegnata al dovere del Silenzio
Il retrobottega di Palermo dove le cose peggiori potevano accadere senza che nessuno le guardasse perché nessuno le raccontava nessun aveva il diritto di raccontare
E quindi il reticolo di banche che gestiva riciclarlo no i soldi dei delle cosche palermitane
La Massoneria che rappresentava un contro potere reale e profondo soli
Gli intrecci che mettevano insieme dentro la stessa loggia dentro stesso circuito istituzioni imprenditoria politica e mafia e queste cose le raccontata
Con l'entusiasmo del giovane cronista che improvvisamente scopre che ci sono cento titoli da fare e che lui è l'unico che ha voglia di farle attraverso questa Teresa privato l'ammazzano per questo Mauro Rostagno sì poi tecnicamente ci sarà stato un'altra ragione
Come dire un altro detonatore un'altra miccia corta che alla fine ha fatto esplodere
Questo carico di di attese di rancore ma Mauro stanno dovreste anche punito lui gli altri perché si capisse in che modo bisogna fare giornalismo in terre come come era Trapani allora cioè occupandosi d'altro
Voltando lo sguardo dall'altra parte
Esattamente come viene ammazzato Peppino Impastato dice bene Galimberti che ci sono colleghe morte anzitutto di solitudine
Perché se ci fossero state cinque telecamere dieci cronisti a raccontare quel processo a raccontare tutte le altre cose piano stanno raccontava di Trapani senza andare a fare l'investigatore ma provando a raccontare ciò che vedeva
Ciò che gli arrivava incontro solo storie che ti arrivano addosso
E invece nessuno le racconta nessuno raccontava
Delle ineffabili trame di potere imprenditoriale mafiose costruì a Badalamenti attorno a cinese vero Porto di Punta Raisi e via dicendo
Noi a questa lezione dobbiamo fare riferimento perché dobbiamo farci carico di considerarla attuali
Perché io
Cari colleghi permettetemi ragazzi se mi rivolgo anzitutto i colleghi presenti e quindi sale
Considero non una coincidenza ma un appello al nostro senso di responsabilità
Che si ricordi oggi
Il trentesimo anniversario della morte di Mauro Rostagno nel momento in cui per la prima volta in Italia applicando la legge l'attore viene sequestrato un giornale considerato oggetto
Di accumulazione
O di strumentalizzazione mafiosa perché sarebbe stato utilizzato sono le parole pro con la Repubblica di Catania per coprire garantire e proteggere depistare deviare celare negare
Per anni e anni
Allora ricordiamolo Mauro Rostagno così riassumendo per intero la responsabilità di fare del giornalismo come schiere no neutrale
Dove devi scegliere da che parte stare
E la scelta non è quella se fare l'eroe o meno
Ma se raccontare o no
Si accende la tua telecamera quando c'è un processo come quello per l'omicidio di pre fare il tuo mestiere normale dei giornalisti
Queste cose non sono accadute spesso in questi anni
Tremare le cose più imbarazzanti della vicenda che riguarda Mario Ciancio e che ha portato a questo atto clamoroso
Come il sequestro di un impero editoriale un quotidiano reparti verso l'altro quotidiano due televisioni
So sono tre le cose la prima e che agiamo al di là delle indagini specifiche sono state fatte alla Procura Repubblica con i mezzi che loro hanno per cui Cisco scoperti
Cinquantuno milioni portati all'estero conti corrente a Chiasso a Lugano nel Lichtenstein venticinque milioni
Libretti al portatore sparsi in Europa al di là di questo dato tecnico
Gli episodi che sono stati messi insieme collezionati dei magistrati che raccontano un'altra storia del giornalismo rispetto a quella di Mauro Rostagno di conoscevamo tutti tutti tutti noi
Conoscevamo quegli episodi sapevamo che cos'era accaduto sapevamo come la funzione di quel giornale per un lungo tempo fosse stata quella di essere cerniera garanzia tra interessi nominarmi e innominabile
E abbiamo ritenuto che tutto questo fosse un dato inevitabile
Della nostra sorte dalla nostra storia della nostra condizione di siciliani
La seconda cosa che mi preoccupa che mi stupisce
E come
Abbia sentito spendere ricordando Mario Ciancio che non è più una direttore ne editore perché si è dimesso ieri per evitare che la sua carica fosse sospese per atto giudiziario come un uomo generoso
Allora io voglio ricordare a me stesso che è stata smantellata una redazione
I giornalisti che a te le corone facevano abbastanza bene il loro mestiere più o meno come lo faceva no loro stanno con la sua televisione
Avevano diciamo il vizio di non chiedere permesso di ritenere che continua relazione non fosse lavorare per
Per
Presunzione di verità ma raccontare le cose che accadevano senza aspettare che Atta arrivassero le veline
Da parte di agenzie compiacente smantellata
Sette colleghi licenziati
E poi quella redazione costretta alla l'esito che conosciamo sappiamo che la Sicilia un giornale a per il quale siamo preoccupati nel senso o preoccupati del destino professionale di quei giornalisti di quei colleghi un giornale che rischia di chiudere
Perché sono state Trotter entro tolte risorse
Perché ci sono stati come disinvestimenti rispetto ad un giornale che oggi per stare sul mercato ha bisogno che si investa sulla qualità e si rinnovi la formula
E l'impianto editoriale sia capace di stare sul mercato che è cambiato totalmente bene considerare generosità il comportamento demolitore che una parte lasciava marcire i suoi giornali le sue testate
Facendo perdere il lavoro e i suoi giornalisti nel frattempo accumulava nei conti correnti in Lichtenstein in Svizzera i suoi profitti personali
Ecco io considero che sia un atto di benevolenza non dovuto
E la terza cosa è che noi dobbiamo oggi ricordare Mauro Rostagno e i tanti come lui
Provando a capire che cosa da quella lezione di giornalismo ci arrivi
Provando interpretare la cosa semplice efficace che lo stanno ci ha detto questo è un mestiere in cui tu devi raccontare
Non puoi scegliere se dire o non di
Non hai scelta
Se accetti Pino raccontare se facendo un altro mestiere
Non lo teorizzano così lo dicevo in modo molto più semplice più elementare anche con quel linguaggio provocatori e colorito che apparteneva alla sua storia ma questo dice io qui a Trapani cosa faccio
Devo raccontare le cose che mi arrivano addosso altrimenti cambia mestiere o me ne torno in in
Allora ricordiamolo così ma sta e facciamo in modo per esempio queste che va proposta che io Chabot come giornalista prova a lanciare ai colleghi all'ordine
A quanti hanno a cuore non soltanto le sorti di una relazione che non deve pagare il prezzo del proprio editore ma le sorti complessive del giornalismo facciano in modo che questo atto giudiziario non sia considerato soltanto una sanzione
Ma anche un'occasione per fare in modo che questo giornale da domani con un'altra Governance editoriale posta diventare quello che non è stato in questi anni un punto di riferimento libero autonomo indipendente
Nel racconto di ciò che accade in Sicilia immaginiamo come l'avrebbe fatto Rostagno quel giornale immaginiamo come avrebbe diretto Peppino Impastato immaginiamo le cose che vi avrebbero scritto i colleghi che sono stati ammazzati e faccia in modo che diventi questo
E a questo punto potremmo dire che aveva reso omaggio alla memoria Di Mauro sta
Bene
Parecchia carne al fuoco come avete visto quindi se ci sono domande ragazzi potete perfettamente farvi avanti o qualcuno dei colleghi che ha ha partecipato a questo
Da questa mattinata davvero molto ma molto ricca di spunti professionali e non quindi se c'è qualcuno bolla porre una domanda tipo fare avanti se no
Diamo
Spazia Giulio Francese per una conclusione di di carattere formale o dando
Mi pare che non ci non ci sia ma bene
Roberto cosa che è sembrata con facciamo un bilancio di quello che hai potuto trarre
Io più che è un bilancio direi di fare una consiglieri da alcune considerazioni la prima che ovviamente mi associo all'appello di Salvo Palazzolo ad aprire gli archivi di Stato per conoscere la verità ed è un un un appello che come dire lui ha lanciato mano che noi condividiamo in assoluto
L'asse la seconda considerazione è per noi la seconda considerazione è che la descrizione del delitto di Mauro Rostagno da parte di Salvo Palazzolo per questo
Per questo mi rivolgo ai ragazzi agli studenti
Ci indica la strada che noi dopo giornalisti dobbiamo seguire che è quella della competenza
Della capacità professionale che sono frutto di studio di analisi condotte con metodo direi certosino con capacità analisi profonde delle carte giudiziarie questo implica studio implica allevare tempo al lavoro per il lavoro
E quindi questo uno sforzo in più che il giornalista fa non fa il semplice
Direi passaggio di comunicati passaggio di notte del passaggio di è uno studio di inchiesta di analisi
E in questa epoca di social difetti Mius questo è l'esempio che noi dobbiamo seguire per essere credibili di fronte all'opinione pubblica
Che vuole conoscere la verità dei fatti che vuole sapere cosa è successo e lo vuole sapere lo vorrebbe sapere presto
Noi da qualche anno ormai viviamo un mestiere che è in difficoltà lo sappiamo tutti difficoltà dovute alla riduzione netta delle dei Budget pubblicitari che hanno ridotto le redazioni le hanno svuotate hanno in qualche modo ridotto la il numero dei giornalisti in campo
Questo però non significa che dobbiamo come dire a me buttare i remi in barca noi dobbiamo avere oggi il coraggio anche sull'esempio di Mauro Rostagno di guardare ai tanti giornalisti
Precari che si sforzano di fare questo lavoro con grande difficoltà e con pochi euro in tasca
è un lavoro difficile soprattutto per chi comincia direi quasi impossibile noi dobbiamo guardare al loro nel con guardando al passato con l'esempio di Mauro Rostagno grazie
Bene a nome di tutti i giovani colleghi vorrei fare avvicinare qua Andrea e chiudere con parole di speranza da chi raccoglierà più avanti il testimone di essere stato oggetto di
Molti i servizi che lui ha cominciato giovanissimo quindi cosa cosa ne pensi parla a nome dei giovani ma
Parto da una considerazione che facevo
Tra me e me io ho cominciato a fare il giornalista quasi vent'anni dopo a morte di allo stagno nel due mila otto
Quindi anagraficamente è chiaro
Appartengo ad una generazione tanto distante
Ma e e tanto sfortunato raccordo ma all'interno di questa generazione ha avuto l'opportunità di entrare a contatto con un mondo veramente è ricco di spunti su cui riflettere io
Anche tanti altri colleghi che sono qui oggi
Vengo dalla scuola Mauro De Mauro e ogni mattina mamma ore Mauro Francia pardon Mario Francese scusate l'emozione Mario Francese entrando sta ogni mattina in aula c'era questo pannello con la scritta il nostro Mario
Io mi chiedevo ma perché il nostro Mario chiaramente è il titolo il Giornale di Sicilia che denunciava l'uccisione di Mario francese e mi chiedevo ma perché dobbiamo sentirlo nostro
In questi dieci anni in questi undici anni ho cercato di dare una risposta e ho avuto la possibilità anche ricercarla questa risposta facendo il mio lavoro sono stato come dicevi
Impegnato su tanti fronti a Lampedusa come vedere Nenna autrice fronte e io mi chiedevo ma come posso fare in modo che il mio lavoro diventi un po'i lavoro di tutti perché tutti lo possono considerare loro il loro Andrea magari e beh la risposta era proprio questa ovvero cercare di formare quanto più possibile la mia sensibilità i miei occhi che fossero quanto più puliti tra virgolette nell'approcciare a qualsiasi cosa che stessi raccontando
E come si fa si fa come diceva giustamente Roberto preparandosi si fa ascoltando è giusto e sacrosanto raccontare sempre le cose quando si sanno quando si conoscono
Ed è altrettanto giusto
Porsi anche delle domande su quanto sia opportuno raccontare certe cose in che modo raccontare quelle cose prima ancora di non essere pienamente in grado di farlo perché altrimenti rischiamo di vanificare il nostro lavoro e anche la l'onore di ciò che stiamo raccontando
Quindi l'auspicio che io rivolgo soprattutto tutti i ragazzi che sono qui oggi inviamo inseriti in questo contesto di digitale di sociale e quant'altro ma non fate mai
In modo che il digitale il telefonino la condivisione finta o la parvenza di un ISEE sostituisca l'analogico
Del vostro sentimento
Dei vostri occhi che siano come dicevo prima quanto più sinceri puliti diranno il giornalismo non serve più stamattina il presidente Lerna diceva vorrei cambiare il nome ordine del giornalismo è sacrosanto ma dietro le parole ci sono degli universi e cos'è il giornalismo
Il giornalismo e la sensibilità e l'intelletto e l'intelletto e la capacità che aveva Mauro Rostagno che ricordiamo oggi di osservare leggere la verità interpretarla Harry offrirla in un modo costruttivo alla società quindi diverso con questo
Augurio cercate vi essere sempre voi il frontale con semmai lo schermo un diaframma tra voi e il resto del mondo grazie
Grazie ad Andrea grazie a tutti è ancora una grande un ringraziamento alla Teatro Biondo la direzione Teatro Biondo e l'amministrazione comunale grazie a tutti