Critica e militanti

Buon giorno da radio radicale qui e Matteo Marchesini per la rubrica critica militanti il Novecento è stato tra le tante cose il secolo delle teorie dell'arte della letteratura
Che tendevano a a renderle autonome da Roberto della Società e insistere comunque anche Mita tipicamente sul linguaggio
Pensiamo al nostro Croce che tende a identificare cui via d'espressione arte linguaggio e al quale dunque si pone come a molti teorici prima e dopo
Il problema di passare dalla Teoria dalla cima della sua estetica ai singoli giudizi critici perché non c'è una cala che posta portare perché se poi di espressione
Finiscono per coincidere o tutte le incarnazioni che equivalgono tutti poiché nessun poeta oppure se si intende motivare l'eccellente di una parte bisogna tornare a un busto che in in croce peraltro un gusto molto storicamente determinato e contraddittorio direi con la sua estetica dato che preferisce
Carducci ad esempio a un lirico come pascoli molto più vicino alla poesia pura che suo malgrado nell'estetica come dire prepagata
Oggi le teorie della letteratura e i discorsi sull'estetica sono molti molto cambiati dopo il ventesimo secolo in un'epoca che come sappiamo rivalutata
Tra le altre cose la natura contro la storia all'hardware biologico contro software umanistico
E che anche se poi attraverso la biologia io la Neurologia
Verifica ipotetica antropologiche filosofica antiche e moderne che ci mostra che non siamo esattamente naturali ecco però finisce per allontanare e da quella sorta di tendenza ricondurre tutto linguaggio da crociano strutturalismo da Wittgenstein e ai legali di costruzioni
Per invece insistere su alle neuroscienze appunto darwinismo due punto zero un'archeologia della mente tutto ciò che immaginativo e prelimbiche ecco insomma
La Teoria della letteratura oggi si attacca alle scienze che non sono più uscente umanistiche e nasce tutto un filone di o poetico che sta arrivando anche in Italia attraverso ad esempio libri come biologia della creatura di Alberto Casadei o il chiusi Speedo
Perché le vittorie ci aiutano a vivere la letteratura necessaria di Michele commenta edito da Raffaello Cortina
Commenta mette nel cuore del suo discorso multidisciplinare la capacità narrativa dell'uomo
Quasi tutto prende aspetto di narrazione nella sua evoluzione anche se poi come che molto e molto cauto né i suoi distinguo
Ad esempio insiste sulle ricerche che mostrano come anche le attività Prévert Balyo non verbali le sequenze con cui i nostri antenati imparavano a forgiare decorare utensili ad esempio presuppongano una catena fin tattica un'abilità temporali d'attrice insomma una sorta di azione racconto
Ecco queste teorie Dio poetiche sembrano grazie anche alle nuove coperti i neuroni specchio tutto ciò che riporta la comprensione l'empatia il Minder reading
Che che tanto serve all'arte a una appunto dimensioni ed io neurologica ecco tutte queste teorie sembrano dare nuova
Verità anche a ad antichissime teorico critica a partire da Aristotele imitazione Qatar illusione piacere ad alcuni concetti
Molto antichi o novecenteschi appunto all'idea che l'uomo non sia un animale del tutto naturale perché carente e che quindi non nasce abbastanza programmate ha bisogno dell'universo simbolico per col mare
Questa mancanza di di programmazione c'è però un problema molto più che nelle critiche novecenteschi come quella crociana che abbiamo citato manca il collegamento tra potremmo dire usando una famosa scena di due mila e uno disse nello spazio di Kubrick tra l'opposto che vola per aria dei nostri antenati l'osso intagliato l'amigdala intagliata e improvvisamente la sua trasformazione in qualche grande opera dalle Mille e una notte all'Ulisse
A a un Calvino ha ad Amleto con Kaká
Manca tutto quello che c'è in mezzo e dunque l'uomo è un animale narrativo ma la letteratura perché e necessaria
Ecco come tali ben consapevole del fatto che narrazione fiction non è letteratura che è solo una piccola porzione che negli ultimi anni
Negli ultimi pericoli nelle ultime migliaia di addetti è diventata orale può iscritta in un corpus di testi eppure eppure nonostante questo diciamo i due discorsi restano molto legati non si capisce come questa teoria così larga
Questa cornice corriamo che apposta poi dare conto delle singole opere e della letteratura
Allora ecco viene da chiedersi
Che questa rivendicazione
Di una necessità della letteratura però affondata in un anziano così ampio Biopolo etico non derivi da qualcosa di molto concreto non sia una sorta di copertura ideologica più o meno volontaria
Del fatto che esiste una progressiva riduzione del peso di quelle che oggi vengono chiamate le Humanities delle discipline umanistiche che ruotano intorno all'Arco invia alla letteratura alla sette
E le Humanities questo ente un po'metafisico un po'parastatale tenta di sfuggire
A rasoio di Occam della logica come all'economia accademica attraverso questi travestimenti è comunque interessante leggere Michele Cometa
Come lettori e perché le scorie ci aiutano a vivere la letteratura necessari editore Raffaello Cortina per capire cosa si sta muovendo oggi intorno alle teorie della letteratura dell'estetica ma anche ha loro cotte antropologico a risentirci venerdì prossimo