Intervista a Cinzia Sciuto, autrice del libro "Non c’è fede che tenga. Manifesto laico contro il multiculturalismo" (Feltrinelli)

Il tre ottobre Circolo dei lettori Torino presentazione del libro della relatrice di MicroMega Cinzia Sciuto non c'è fede che tenga manifesto laico contro il multiculturalismo
Partiamo da qui il Manifesto laico perché è necessario e cosa si intende per cornice di riferimento laicità
La cornice di riferimento è appunto quella della laicità dello Stato che dovrebbe costituire l'orizzonte all'interno del quale gestire società sempre più complesse
Questo sottotitolo a che fare con l'idea che l'alto tasso di disomogeneità delle delle società può essere gestito politicamente in diversi modi o con una ritorno
Identitario e reazionario o con un approccio multiculturali sta appunto secondo il quale le diverse comunità si autore di Kolarov e coesistono più o meno pacificamente l'una accanto all'altra oppure da una prospettiva radicalmente laica in cui la laicità dello Stato ossia l'idea che le religioni
Fanno un passo indietro e diventano questione esclusivamente privata e lo spazio pubblico invece rimane neutro è un altro approccio per gestire per gestire società sempre più disomogeneo
Manifesto laico quindi ma contro il multiculturalismo quali sono le critiche più forti che si possono muovere oggi al multiculturalismo
Le critiche che io rivolgo al multiculturalismo sono legate all'idea che questo modello politico di gestione di società complesse guarda alle diverse comunità come a dei monoliti uniformi
è consente a ciascuna comunità di autoregolarsi dietro questo apparente buonsenso apparente accoglienza della diversità
Sì c'è la il rischio di non guardare le limitazioni se non addirittura le violazioni dei diritti umani all'interno di ciascuna comunità perché per quanto una comunità possa essere minoritaria nella nella nel contesto sociale
E comunque è una forma di potere di gran lunga superiore a quella dei singoli individui più che compongono la comunità e quindi il singolo individuo che volesse per esempio non adeguarsi completamente
Alle regole della comunità rischierebbe di essere ostracizzato di essere allontanato o di subire pesanti violazioni e dei propri diritti ed è questo l'anello debole di cui lo Stato deve farsi carico ci sono degli aumenti ancor più deboli che sul nuovo
I bambini che vengono a quella cultura nella quale i genitori sono immersi
I bambini sono l'anello debole diciamo per antonomasia per definizione ed e il soggetto che più lo Stato deve tutelare cercando di fornire loro tutti gli strumenti culturali educativi materiali sociali affinché i bambini possano crescere in totale autonomia e libertà
E se necessario emanciparsi dalla propria stessa comunità di appartenenza se necessario anche dalla propria stessa famiglia d'altro canto è quello che fa
Quotidianamente la scuola pubblica e l'obbligo scolastico l'obbligo scolastico è stato introdotto esattamente affinché lo Stato si faccia carico
Dell'educazione dei dei bambini sottraendo né in parte parzialmente alla alla famiglia di provenienza in modo che i bambini possono avere un percorso di autonomia
Quindi lo Stato laico si occupa della difesa del più debole che il singolo anche nei confronti della propria comunità
Appunto di provenienza su specifichi non comunità d'appartenenza comunità di provenienza anzi spiegarci un po'questa
Sì preferisco parlare di provenienza anziché di appartenenza perché mi aiuta a chiarire il rapporto che io penso che ciascun individuo abbia con la propria cultura la propria cultura e il luogo in cui per caso siamo nati c'è capitato di nascere in un certo luogo in una certa famiglie non certo strato sociale in una certa epoca storica
E quindi in parte siamo determinati da tutte queste condizioni ma appunto soltanto in parte
E io penso che noi dobbiamo fare di tutto affinché il margine di libertà che ciascun individua di relazionarsi dialetticamente con la più da cultura venga sempre più ampliato
E quindi veniamo a punto lo Stato laico difende l'anello più debole il singolo cittadino
Alitalia non è laica l'Italia ha avuto una religione di Stato
Oggi continua a bere l'insegnamento del religione cattolica e non uno studio diciamo accademica non confessionale delle varie suggestioni religiosi che l'indirizzo si trova davanti
A nella costituzione il concordato che significa il privilegio concesso alla Chiesa cattolica
E di fronte al va be'poi c'è stata la riforma del Concordato qua poi siamo di fronte alle legittime rivendicazioni di altre chiesi o di altre religioni la soluzione non è stata ma lei cita la soluzione è stata il moltiplicare i privilegi alla poltrona che aveva la Chiesa cattolica aggiungere gli strapuntini dell'intesa rispetto appunto al concordato
Sì e questo credo che sia un modello che sta mostrando tutti i suoi limiti sia da un punto di vista come di di principio perché in particolare dopo la revisione del Concordato né nel novecentottantaquattro quando finalmente è stato abolito quella quella quell'articolo che definiva la religione cattolica religione di Stato
I regimi di privilegio di cui gode la religione cattolica è ormai del tutto ingiustificabile perché finché hai una religione di Stato
Ci sta che lo Stato privilegi quella religione di nel momento in cui quella religione più religione di Stato diventa veramente è un arrampicarsi sugli specchi quello di voler e mantenere i privilegi e il tentativo di gestire le relazioni con le altre religiose con questa questa pallida imitazione del concordato che sono le intese secondo me mostra i suoi limiti nel momento in cui si fa notare come in questa maniera Silvia erano i diritti per esempio dei non credenti i quali non hanno nessuna possibilità di godere di nessuno dei privilegi di cui godono le religioni perché non hanno una chiesa
Di riferimento questi sono dei paradossi dai quali si può secondo me uscire esclusivamente imboccando la via di una rigorosa laicità e abbandonato quella del regime concordatario
L'altro giorno c'è stato qui nell'ambito di una manifestazione che si chiama Torino spiritualità un incontro nel quale tutte le fedi parlavano appunto del dissenso all'interno di ciascuno di loro
Attualmente mostravano la faccia migliore più illuminata
Più luminosa delle non scelte
Però il tema del posto della donna all'interno della comunità e all'interno della gerarchia dove c'è
è presente in tutto
Anche qui lo soffrono i capi sul dovrebbe oppure no sì la questione della donna come dire pone tutte le religioni in grande imbarazzo grande disagio perché non c'è una tradizione religiosa che abbia un rapporto con le donne totalmente paritario e in tutte le i contesti religiosi quello del posto occupato dalla da dalle donne è una una questione di cui si dibatte quotidianamente io sostengo che per quanto i tentativi di liberalizzare dall'interno o di interpretare in chiave tra virgolette femminista i testi sacri siano tentativi tutto sommato apprezzabili perché comunque creano pluralismo e creano discussione
Penso tuttavia che il femminismo cioè il movimento di rivendicazione dei diritti dell'autonomia delle libertà delle donne non possa che essere laico anche semplicemente per il
Motivo per il quale il femminismo rifiuta qualunque principio di autorità e già questo semplice rifiuto è un atteggiamento laico i diritti umani diritti delle donne in particolare non sono e non vanno difesi in quanto trovano fondamento in questo o in quel testo sacro
Vanno difesi in quanto trovano fondamento in se stessi e nella dignità universale di ciascun essere umano se poi ciascun credente a
Ulteriori motivi per tutelarli un un elemento che si aggiunge ma i tentativi di trovare fondamento religioso ai diritti umani a me paiono molto pericolosi
Grazie grazie a Cinzia Sciuto con lei abbiamo parlato della suo libro edizioni Feltrinelli campi del sapere
Quelle librerie in questi giorni
Il titolo è non c'è fede che tenga manifesto laico contro il multiculturalismo