Festival InQuiete 2018 - Presentazione del libro di Ritanna Armeni "Una donna può tutto. 1941: volano le streghe della notte" (Ponte alle grazie)

Lascio la parola a Ritanna Armani Daniela Preziosi osserva De Fanti e una donna può tutto noi possiamo stare un pochino anzi l'Anzio grazie
Per fortuna non c'è nebbia
Fino all'ultimo Irina ha pensato che potesse calare all'improvviso come capitava spesso in quella porzione di terra sovietica racchiusa fra Tre Marie invece come programmato l'aereo portarsi in volo
Lei è naviga attrice prima di partire ha controllato la cartina che tiene sulle ginocchia e ora guarda giù
Secondo le indicazioni nemico dovrebbe essere accampato proprio accanto alle case il loro comando se ne sarà appropriato
Si vede qualche piccola luce probabilmente dei falò
I tedeschi che hanno marciato per tutto il giorno si staranno scaldando
Sono arrivate
Le due ragazze sono vicinissime una dietro l'altra
Nella piccola cabina possono toccarsi ma comunicano solo attraverso un tubo di gomma perché le loro voci sono coperte dal rombo del motore
Irina controlla ancora una volta la cartina guarda la bussola non deve sbagliare comincia a scendere dice dopo circa mezz'ora di volo dobbiamo vedere meglio
La rissa scende ancora sono settecento metri ancora un po'e qualcuno da terra potrebbe individuarli meglio spegnere le luci è inutile rischiare
Ecco
La fiaccola illuminato terreno Irina riesce a vedere distintamente è arrivato il momento tira la corda che ha tenuto fino a quel momento in grembo la cassetta collocata sotto la pancia dell'aereo dove ci sono le bombe si apre ancora qualche secondo poi il fragore
Sono abbagliata da una luce ma non vedono Fuoco le fiamme perché stanno già tornando in alto seicento poi settecento metri vanno veloci più veloci possibile devono diventare invisibili
La rissa e concentrata sulla guida
Niente
Sul suo volto di mostre mozione o stanchezza fa solo un cenno con la mano per dire è fatta
Irina avverte la tensione che attanaglia ancora il corpo dell'amica riposati la rissa prendo io i comandi le dice
Una mente deve essere concentrate veloce per i calcolare il percorso che porterà a letto aerodromo
Ma stanotte il cielo limpido e la luna fa capolino a quel tanto che basta far brillare il nastro del fiume che indica la direzione verso la base
Verso casa
Si può tornare volando a vista
Come non capita di sovente dopo una virata decisa inerenti ficca la ben nota non sa del fiume mi segue la voluttà di guida il docile Policarpo sulla via del ritorno
Ancora venti minuti
E poi l'atterraggio agile come il decollo nel piccolo aeroporto fra i campi dal quale sono partite
Siamo entrate volesse tutta ad Aspen Lancellotti chiedo scusa ma scusa e Houghton inoltrato le notti sono lunghe e ogni aereo può fare anche sei o sette voli
Attorno a loro nell'aeroporto improvvisato i Polikarpov in fila uno dopo l'altro attendono di decollare le baracche nelle quale li attende un letto sono invece distanti non vale la pena raggiungerle
Irina prende una coperta e si stende sotto le ali di un aereo la rissa le porge un piccolo cuscino
Qualcuno vi ha ricamato con del filo blu dei non ti scordar di me
Se lo mette sotto il capo e si addormenta di botto
Ha descritto nel dettaglio le notti di guerra i suoi gesti cui della sua compagna va osservato attentamente
Non ha il volto commosso di un'anziana che rievoca le sue esperienze più emozionanti piuttosto quello della docente che vuole spiegare bene non trascurando alcun dato perché gli studenti intendano e soprattutto non fra intendano
Vladimir Aleksandrovič e io siamo rimasti muti immobile per tutta la durata del racconto Eleonora tradotto con la voce a tratti rotto dal pathos non ho neanche aperto il quaderno sul quale dovevo prendere appunti
Quando Erina smette di parlare ci guarda soddisfatta divertita
Ma se voleva far colpo cioè riuscita
Scusate ma io ero atterrata insieme al Policarpo frodi coeso cui ero andata montata grazie all'emozione che ci ha fatto vivere
Siviglia leggendo queste va a questa pagina che secondo me è la pagina migliore per entrare in questa storia
Una storia vera non perché le storie che non sono vere nata ad una storia vera il tema anche una storia vera
E e la storia di siamo nella Seconda guerra mondiale non ve la dico subito perché la Sales usati in un attimo siamo una seconda guerra mondiale
Il primo conflitto moderno a cui partecipano le donne quasi mai negli eserciti regolari queste l'unico caso dove ovunque però partecipa con fitte per finiranno per avere diciamo uno scatto di liberazione strano a dirsi ma è proprio così
E qui siamo in Unione Sovietica siamo nell'ottobre il quarantuno nel pieno della pesantissimo festiva tedesca che l'operazione Barbarossa la Russia sta perdendo con la Russia stanno perdendo tutti
E che cosa sta succedendo il l'armata The Dead nazista punta verso Stalingrado e poi Mosca ma Stalin accetta di fare una cosa incredibile e arruola dentro il suo L'Armata Rossa pensate l'Armata Rossa non c'è niente di meno femminile tranne il nome dell'Armata Rossa
Accetta di arruolare un gruppo grosso anche di donne questa è la storia che ha raccontato Ritanna Armeni in questo libro che secondo me è bellissimo io
La anch'io l'ho amato molto e l'ho letto due volte nonostante diciamo perché ci sono ancora tanti dettagli che da ritrovare una donna può tutto mille novecentoquarantuno
Volano le streghe la notte pensate alla alla alla russe all'Unione Sovietica di quegli anni imbevuti della propaganda di Stalin a Stalin ne chiede sta perdendo la guerra chiede la retorica lancia addosso alla gioventù la retorica della guerra patria e allora molte donne imbevute anche di questo stalinismo dicono anche noi dobbiamo andare al fronte perché noi no
Ed è non è tanto assurdo perché negli anni precedenti le donne erano state un pompiere all'occhiello per Stalin che aveva raccontato che da loro a differenza di altri mondi si poté le donne potevano volare potevano fare molte cose
E la dello sulle note piccolissima parte voglio dire la verità
E e quindi le ragazze scrivono a chi a Marina la scova che un mito una grande trasporta sballate risse adesso se la racconterà Ritanna che conosce meglio di tutte noi tutta questa questa storia scrivono donna che è un simbolo che lei è un membro della del del del Soviet al e quindi riesce incredibilmente ad a far accettare a Stalin di arruolare tre battaglioni di donne queste donne voleranno
Lavoro l'abbiamo già ascoltato voleranno e saranno non voglio esagerare guardate proprio storia anche se come essere che non è stata raccontata poi magari capiremo perché ma saranno le faranno la differenza nella nella ritirata dell'esercito tedesco e con la disfatta del The Dead esercitasse il tedesco sapete cosa certa c'è la fine del nazismo
Ed è fascismo
Allora voglio iniziare a chiedere subito a Ritanna Armeni però come ha fatto a incrociare questa storia perché questa storia lei è stata raccontata dalla protagonista dell'ultima protagoniste Ritanna come quando si è dei bravi cronisti si è anche fortunati si si è se se non si è bravi non si è fortunati ma se si è bravi si è anche fortunati e lei ha incrociato l'ultima strega della notte
Buona buonasera intanto grazie a Silvia di questa bellissima lettura grazie a Daniela di questa introduzione allora io l'ho incontrata per caso è appunto per casi della vita come si dice perché ero in in Russia e io li Russia per intervistare un un un veterano della Seconda guerra mondiale i russi la chiamano la grande guerra patriottica le chiamano Grande guerra patriottica perché per loro è fondativa della loro del loro paese
Dice intendendosi non l'urto proprio la Russia
E fondativa della loro identità quindi l'amano molto questa guerra la sentono ancora come una cosa loro io ho guardato ad esempio le visioni di recente il nove maggio l'anniversario della vittoria tutti i canali sono sulla guerra tutte le manifestazioni tutti i presentatori diciamo lo stemmino c'era ancora una cosa molto molto viva
E quindi ho intervistato voi andate lì per intervistare un un signore che si chiamava Ivan tanto per cambiare
E e questo signore che aveva novantatré anni
Era un veterano della Seconda guerra mondiale c'è nella grande guerra patriottica pensate uno dei primi cinque entrati ad Auschwitz quindi per me in un'intervista diciamo anche rimozione ante importante
Sì che questo signore alla fine della nostro lunghi incontri perché son durate una settimana ha detto la parola streghe della notte
E io ho fatto un salto detto chi sono le streghe della notte e lei gli ha spiegato quello delle direttrici che durante la seconda guerra mondiale in un reggimento solo femminile solo femminile si si bombardavano i tedeschi
Bene io ci ha messo dieci secondi per decidere di scrivere il libro sulle streghe della notte c'è o ha lasciato con grande affetto Ivan la nostra settimana in comune è stata molto bello e proprio se devo contare dieci quindici e con gli ho detto ad Eleonora Eleonora prelievo cercare queste streghe perché devo dire che i van come dire inconsapevole
Aveva detto ma guarda se tu hai conosce una seria e possibile a Mosca ce ne sono ancora e mi rendo conto che è ridicolo parlare delle sfide che Mosca messo a Mosca ce ne sono ancora disse che quindi se vuole poi conoscere un renderà dato un Indirizzo
Vedere indirizzato alla direttrice del Museo della grande guerra patriottica siamo sempre lì che un museo straordinario molto emozionante che su quella collina dal quale Napoleone diede Mosca
E pensò di avere le chiavi e non l'ebbe mai e così via
E quindi so personaggio diciamo della nomenclatura importante la quale tira ma dato buca tanto per dirla siccome poi i giorni a Mosca sono quelli che sono mi ha dato buca e quindi io sono rimasta lì sono tornata
A Mosca
E e devo dire grazie a questa mia amica Eleonora che ha tempestato di mail di telefonate e ministero delle Difesa ad un certo punto in modo un po'stregonesco è arrivato un signore un signore che ha detto funzionario del ministero della difesa e responsabile dei dei tiranni che in Russia sono un'istituzione molto importante proprio per i motivi che gli ho detto prima perché la guerra è una cosa un patrimonio importante
E ha detto Massiah posso farvi conoscere una strega si chiama Erina la Colombo Scaglia
Di è stato dire ha una casa al potete possiamo andarci domani vicino all'università statale di Mosca
E quindi il giorno dopo io mi sono ritrovata in questa casa che era attaccata all'università
E in una giorno diciamo di fine novembre inizi dicembre con una signora con un cappellino bianco e di novantasei anni
Una celebre accademica aver insegnato fisica all'Università per quarant'anni moglie di un fisico figlia di un fisico madre di un fisico quindi voglio che una famiglia che e mi ha ricevuto in questa casa e di nel nella sua sta stanza studio stanza da letto aveva sul comodino un modellino di Policarpo folk ha raccontato quel volo che tu hai letto
E mi ha detto soltanto due cose ha detto guarda io ti voglio soltanto dire due cose
Mi fa piacere eccetera eccetera però devi ricordarti bel cose la prima questa è una storia di donne se qualcuno ti dice che ci sono degli uomini nel nostro reparto dice una bugia rinnovo ricredere la seconda c'ho novantasei anni sbrigati e quindi io son tornata a Roma e poi a detta delle Nora e Irina c'ha ragione sì Bri diamoci e quindi dopo i nostri primi due incontri ne abbiamo fatti degli altri
E lei Ciarla concreta una grande gran voglia di raccontare l'Ascom diceva lei la storia delle sue compagne
E e poi io ho capito perché lei voleva aveva tanto insistito su questo elemento femminile perché loro sono in effetti illumini correggi mento
Che rimane femminile dall'inizio alla fine della guerra quindi dal Caucaso dove cominciano del quarantuno fino a Berlino nel nel quale nel quarantacinque e rimangono poi semmai ne parliamo e rimangono perché e adottavano una modalità un sistema di relazione
è una una una capacità di stare insieme che ha molto di femminile che naturalmente io non sto dicendo facevo le cose come volevano loro presente nell'Armata Rossa siamo sempre in guerra siamo sempre Russia stiamo in Unione Sovietica
Però devo dire che la cosa in più bella secondo me di questo racconto e l'empatia
La capacità di stare insieme di queste donne la capacità di avere delle relazioni tra di loro perché vedi Silvia quello che tu hai letto non so immaginarmi fu un po'queste rischiavano diciamo di morire
Otto nove voglia notte per ventitré mila cinquecento volli per mille cento notti va bene questo è stato
Se non c'è un grande feeling tra due persone per cui una lancia una bomba nel momento in cui l'altro si capovolge fa su e giù e vede il fiume eccetera eccetera non funziona
Non funziona proprio se non c'è una grande empatia nella costruzione di tutta la vicenda
E non poteva funzionare un reggimento
Di donne ma non di donne soltanto perché voglio dire quello appunto una donna può tutto ma di giovanissime donne che prima di fare questo non sapevano neanche che cosa fosse la guerra
La più grande la più anziana aveva ventitré anni dal loro comandante aveva ventotto La percepivano come un'anziana signora percorrere una una veterana per cui così io pare io ancora un passo avanti
Consensi via sì sì
Le ragazze ce la fanno
L'otto febbraio mille novecentoquarantadue si costituisce ufficialmente il reggimento cinque otto otto per il bombardamento notturno
Duecento donne voleranno la notte tutte le notti sui Policarpo bombardando le linee tedesche
Sono pilotate ma di capricci e con loro ci sono a terra armiere meccaniche sono solo donne nessun uomo combattere al loro fianco e nessun uomo chiederanno gli fa nessun uomo chiederanno aiuto
è questo il loro patto la tacita promessa che si fanno
Quando il Rina parla dei rapporti delle streghe con gli uomini e Monti molto molto puntigliosa dopo ben settantacinque anni dei giorni di Engels non ha alcuna intenzione di sorvolare sull'ostilità maschile
Non vuole che si è dimenticata non la considera un elemento secondario rispetto alle difficoltà incontrate all'inizio del cammino bensì una parte essenziale della loro storia
Descrive ancora con gusto la risposta orgogliosa delle ragazze della scopa
Sono sorpresa
Sto parlando penso mentre ascolto con un'eroina dell'Unione Sovietica un'icona della lotta contro il nazifascismo l'ultima rappresentante di un gruppo di donne che ha fatto la grande storia
E sento parole e atteggiamenti che appartengono al femminismo radicale degli anni settanta separatismo incluso
Perché Irina forse non lo sa il suo reggimento ha praticato quello che altre donne avrebbero teorizzato ed esercitato quarant'anni dopo anche se in situazioni meno tragiche la separazione dagli uomini per ritrovare se stesse
E per affrontare meglio un mondo che sentivano stile
Sono sicura che quando ne scriverò penseranno che esagero
Cento già le obiezioni in così femministe in Unione sovietica sotto Stalin ma non ci sarei fatta deviare non ha mai sovrapposto la tua esperienza era tua cultura la sua c'era la guerra non c'era tempo per il femminismo questo mi diranno
I miei pensieri vengono interrotti da Irina
Vogliamo prendere tempo suggerisce come sempre a una certa ora del pomeriggio
Quando andiamo in cucina solitamente il tono della conversazione cambia
Mentre nella sua stanza studio l'anziana signora parla seguendo un ordine che ha stabilito in precedenza e non devia mai da una scaletta che evidentemente ha preparato nella sua testa in cucina si lascia andare a ricordo imprevedibili
Seduta su una sedia tra il frigorifero e il tavolo lascia la preparazione del tre anni Eleonora e continua a parlare
In quei momenti la memoria si libera e segue percorsi meno vincolati
Per questo le pause per il termiche Acciano molto
Ma questa volta avrei voluto continuare a capire di più del Periodo separatista avrei voluto altri elementi per rispondere a chi avesse messo in dubbio l'esperienza femminista delle streghe
Anche Leo Nora deve essere rimasta colpita dall'antica rabbia divina contro gli uomini non dice nulla ma mentre traduce i suoi occhi ridono e la voce non riesce a nascondere l'entusiasmo
In cucina mangiamo biscotti e cioccolatini parliamo dei suoi figli uno psicologo e un fisico due uomini ormai importanti affermati nelle rispettive professioni e poi all'improvviso come se avesse intercettato pensieri e dubbi
Il comincia coi ricordi di quei primi mesi Engels
Una volta un gruppo di nostra ragazza incontrò degli studenti di meccanica matematica avevano seguito i corsi insieme alcuni erano loro amici
Mi conoscevano da tempo così spontaneamente senza pensarci uscirono dalla fila per salutarli e chiacchierare un po'
Il resto del gruppo si è arrabbiato le ha accusate di volerle disonorare ha minacciato di scrivere accorso molto per denunciarla loro condotta le colpevoli sono scoppiati in lacrime
Hanno dato ragione alle compagne e hanno fatto solenne giuramento di non parlare più con gli uomini ecco
Eravamo così
Intransigenti e decise
Ed è una storia cosa si vuol dire davvero incredibile per il posto in cui si svolge sono veramente nel mondo è un miracolo e realtà che il femminismo compie miracoli voi lo sapete in pene e quindi succede che loro praticano il separatismo
L'Armata Rossa
Dove diciamo parlare di una di una di sessismo e uno femminismo insomma in realtà quello che poi illustri il disastro lo sconcio di cui il pupillo di disonore di cui si ricopre l'Armata Rossa quando entra a Berlino
Non non è qui il momento per ricordarlo ma ce l'abbiamo tutte in testa
E e loro capiscono capiscono che pericolo diciamo
Confondersi mischiarsi con gli uomini in qualche misura dentro quell'esercito in certi momenti Ritanna lo racconta bene sono anche
Dalla parte delle vittime nel senso che loro sanno che il loro il loro nemico naturalmente il nazismo non c'è da da e il nazismo
Ma loro sanno che stanno combattendo un'altra battaglia io mi permetto di pensare che fosse persino più importante ed alla battaglia che stavano facendo al proprio interno all'interno delle file dell'Armata Rossa
Perché era una battaglia diciamo per tutte per tutte loro naturalmente anche il nazismo non non voglio riaprire diciamo
Discorsi da Virginia Woolf non sono non sono degna però insomma
Loro hanno questa battaglia in testa anche se stanno combattendo il razzismo non solo combattono ma saranno dei dei devastanti perché il loro Ario benino da granturco
Che era un po'uno sconcio dell'esercito gioia era dato perché era una roba per andarci a morire ecco in realtà compie dei raid perché ha una collocazione particolare sfugge
Hai la ai radar
E e quindi riesce a fare dei danni terribili quelli si accampano e arrivano loro nel buio e nella notte e li bombardano quindi loro sono micidiali e dove c'è un passaggio molto bello in cui e Irina racconta finalmente siamo odiate questi ci odiano streghe la notte non è una non è un complimento per l'esercito nazista streghe della notte è una cosa terribile ma come sempre ogni epiteto che nasce con un senso di disprezzo
Poi sì ribalta e diventa diciamo un titolo d'onore
Io ti vorrei chiedere Ritanna ma tu lo racconti lei ancora un senso di di di molto forte di questo conflitto che c'era con i maschi
Quanto secondo te poi si è resa conto ho l'impressione che il femminismo in generale le altre altre autrici non abbiano mai
Restituito
A a queste donne
Quello che si meritava nel loro il loro posto dentro un un passaggio di liberazione
Dunque io credo che ieri Lina non fosse femminista nel senso classico del del termine lo era stata con le sue compagne molto istintivamente e ce l'avevano fatta diventare a perché ne dobbiamo anche un po'immaginarci la situazione queste ragazze che andavano dai diciotto ai ventidue ventitré anni appunto marina la scuola ne aveva ventotto ed era come dire considerata vecchia
Erano delle ragazze che venivano anzi dalle fabbrica delle delle università
Una guardiana di polli una stroma c'era di tutto
E ed erano guardate come
Come si potete immaginare che degli uomini dell'Armata Rossa che ero chiederà tutto quello che erano
Guarda se questo padre ragazzi devo dire anche a ragione Inc perché veramente USA devono far nulla cioè voglio dire non il re del serraglio arrivano gli il il il il generale che le vedette il telefono all'altro dice qui c'è centododici principesse che ne facciamo
E non avevano mai visto una Erion non avevano mai sparato non sapevano cosa fosse la vita militare e quindi diciamoci la verità motivo come dire di di diffidenza c'era la chiamavano il reggimento degli stupidi e la cosa straordinarie singolare
E che e delle reggimento delle stupidità erano chiamate
Ai la cosa triste abbia e singolare e invece la forte io non non non ve la chiamare il femminismo per loro
Ma il folla fortissima spinta Audi a dimostrare che lavorano erano non solo brave quanto gli uomini
Ma erano migliori degli uomini Ahmed della e del racconto e dire di no a un certo punto mi ha molto colpito lei lo lo me l'ha detto proprio noi volevamo dimostrare di essere migliori come lo dimostravano perché avevamo in guerra essendo migliori in guerra
E lei ogni giorno racconta come faceva l'essere migliori come si fa a essere i migliori bisogna fare più voli quell'ora ogni notte cercavano di fare più buoni del reggimento maschile che avevano accanto lei racconta che quando c'era la nebbia dimostrazione di quello che facevano quando c'era la nebbia il di diciamo così nel Caucaso ci son tre Mariae quindi la nebbia cioè di frequente naturalmente loro non potevano volare non potevano volare neanche i reggimenti maschili quindi andavano a dormire molto banalmente più come andava a dormire poi un certo punto c'era una sirena che avvertiva la nebbia si è alzata potete alzati in volo
Gli uomini si alzavano si perdonavano si vestivano si Sbarbaro prendeva la macchina andava bene l'apporto morale e donne rimanevano sull'aereo
Volanti è una dietro
E non rimanevano lì e così quando si diceva potete volare non sono perdere quella mezz'ora quaranta minuti che era un volo vuole mezzo due bollito a secondo della distanza da fronti così senza fare immediatamente in volo
E in questo modo facevano più voli degli uomini
Io ho chiesto ieri da un certo punto scuse Rina Magli stavate tre-quattro ore con meno trenta meno cioè che facevate vigneto richiamavamo che lì si è data una domanda lì per lì non ho realizzato o detta si ricama dava e lei sempre in cucina quando si lasciano andare
Io mostrato uno una cosa che io pensavo fosse un dipinto realtà era un piccolo punto un bellissimo pappagallo tutto colorato e lei mi ha detto l'ho fatto io nel quarantatré al che io gli ho detto melina e e poi continuate ricamare dice mai più pieni Camara somma poi tali poi l'ho fatto mente locale luglio del mille novecentoquarantatré
Luglio e siamo proprio al momento più tragico della guerra c'è stata Stalingrado però non è che è finita
E nel quarantatré le streghe cominciano a morire perché grazie a questo Policarpo fu che era un giocattolino no
L'aereo questo Poli cadere un giocattolino era di telai di legno si incendiava un fiammifero si avvicinava ed esplodeva cioè e però loro erano riuscite in realtà erano molto corro molto agile molto duttile alla cosa
E i tedeschi per molto tempo non hanno capito chi fossero queste creature misteriose infatti erano le streghe per loro perché non sapevano chi fosse quel pentole
A un certo punto lo realizzano e realizzano anche che loro non saranno mai battute dalla contraerei perché riescono svicolare
Quindi mandano nel quarantatré mandano i caccia dall'alto e loro non se l'aspettavano quindi muoiono muoiono diciotto nel luglio del quarantatré
E e Mary ha fatto molta impressione del perché loro una come dire tra un volo e l'altro tra una morte dell'altra ricamata no Erika amavano in un modo in che modo perché non c'era roba dice avevano le fasce da mettere i piedi per il freddo bianche e poi i fili blu delle divise e quindi ricamano con queste poi ieri lei invece si era fatta mandare dalla mamma della sorella un bel pacco con tutto con tutti i colori aveva fatto quel quel quel dipinto
Questo per dirti che c'avevano una spinta enorme a volere essere milioni di chi vuole da dove veniva questa spinta del Mila le detto tu prima queste donne erano la prima generazione dopo la rivoluzione no
Riduzione del diciassette loro sono nate più o meno attorno al venti diciannove
Ventuno eccetera quindi educate alla parità
Quanto c'era di vero quanto di falso quanto di propaganda qui possiamo fare delle percentuali di fatto loro se l'aspettavano vedevano i manifesti con le donne sui trattori e le donne che volavano andavo ha facoltà di Fisica
Lo spillo sporto femminile più in voga in quegli anni era il paracadutismo e tanto per dire il rapporto col corpo cioè non è che fosse così quindi quanto poi a un certo punto scoppia la guerra
Appunto poi diventa la grande guerra patriottica e loro vengono emarginate non da una cosa qualunque ma dalla difesa della patria
Ecco scrive Hans in questa questa Alba e della patria non ce ne frega niente noi italiani nella fattispecie allora avverrà facciamo ha fatto ora pessima figurarsi ora ma molti a molti degli invece la patria come dire una cosa seria
E quindi lo il fatto di essere estromessi dalla difesa della patria è una cosa molto offensiva per queste giovani donne
Che estetica punto poi e qui secondo me comincia anche un po'il mito un po'la leggenda altro saputo decidono di rivolgersi a questa donna che si chiama marinara scopa
E che e
Posso andare avanti nel racconto per questa donna e e che è una donna straordinaria perché è una e una intanto un po'più grande di loro nel senso che quando c'era la rivoluzione cioè cinque anni già nata
E quindi è questa donna e e la prima navigati dice non c'erano i radar allora sugli aerei quindi bisognava che qualcuno calcola se le rotte c'erano navigatori anziano ancorando innovazione allo nella prima l'aviatrice poi diventa pilota e soprattutto lei riesce a fare un record di volo femminile insieme ad altre due a Valentina e Polina
Un record però femminile da Mosca al Mar del Giappone
E e riesce quindi a superare il record femminile di Amelia e arte alla grande pilota medicale che aveva sorvolato l'Atlantico
E e durante questo volo che doveva essere perfetto seguito per radio deciso nella pace di molotov Fo tutto una cosa straordinaria rete bisogna dimostrarlo Occidente che accidenti le donne sovietiche amiche erano così
E va male tutto cioè va male proprio tutto cioè il tempo dovrà essere belle de brutto alla temperatura doveva essere gradevole si schierano reali e la tempesta e tutto succede di tutto
L'unica cosa che va bene in questo volo sono le tre donne
Le quali vanno lo stesso poi un certo punto sono costretta ad un atterraggio di emergenza
Per fare l'atterraggio di emergenza alla diga trincee deve buttarsi col paracadute perché altrimenti la l'aereo nel momento in cui fa l'atterraggio di emergenza può sbattere la coda insomma
Marina fa l'atterraggio di emergenza
E
Benissimo Marina fa l'atterraggio di emergenza e per nove giorni rimane da sola senza mangiare senza bere al freddo e al gelo nella taiga
Le altre due arrivano dopo qualche chilometro superando il record perché ce la fanno
E è addendi inizio arrivano i soccorsi perché sui soccorsi non si badava a spese avevano salvato quegli al Polo Nord eccetera
E quando arrivano i soccorsi lettre à di attrici sono considerate le tre eroine ma soprattutto è un'eroina Marina perché sopravvissuta alla taiga
Troppo voglio dire era bella giovane eccetera eccetera e e vengono portate in trionfo come succedeva insomma Gagarin ve lo ricordate no in trionfo per le strade di Mosca arriva al Cremlino Stalin dice
Le designa pranza con loro inglesina come re degli Unni sovietica ma e soprattutto Marina che rimane nel cuore di queste donne perché vedono in lei il loro modello la donna che tutti avrebbero le ragazze avrebbero voluto essere e quindi quando devono difendere la pace a chi rivolgersi se non a Marina
E scrivono migliaia di lettere qui tutto è luminoso e vedere grandi imprese in crisi anche una per Paese migliaia di lettere dicendo convinci i generali che noi possiamo
Come dire lottare come di uomini Marina cerca di convincere i generali naturalmente non ci riesce perché dire siamo appunto con la Wehrmacht da un appalto siamo nella situazione che sapete ci mancavano anche le donne
E va però Marina out una cosa che gli altri non hanno un rapporto privilegiato con Stalin perché è un'eroina quindi sta lì non è che può dire non ti dicevo
E vado a naturalmente qui non si capisce bene mito leggenda realtà storia e si dice che lei abbia battuto i pugni sul tavolo avesse questa pittura dire che avesse detto alle obiezioni di Stalin che erano noi non possiamo e in questo momento così tragico mandare delle donne perché significherebbe che siamo finiti la gente che ha poi dove le mettiamo queste qui dire era ovvio lei fa la mossa del cavallo e dice benissimo ricevimenti di sole donne
Leggenda fantasia mito non si capisce però due giorni dopo questo incontro cioè l'ordine di zero zero nove con cui Stalin decide tre reggimenti solo femminili
Il pilota di bombardiere unica esperienza nella storia degli eserciti del mondo questo va detto stalinista femminista meno non lo so
Solo che due di questi reggimenti solo reggimenti che guidano aerei diciamo così ad alta tecnologia per l'epoca quindi se muore un pilota donna viene sostituito da un uomo una donna che sia il terzo era questa spezzetta qui che Dio ha raccontato cioè centocinquanta all'ora mille metri di altezza c'è una cosa un po'così
Viene e quindi quando è facile che le donne si addestri no per cui le pilota destano le navi che fece diventare pilota le più lei navigati si addestrano
Le le armiere a diventare la Liga attrici e quindi rimangono tutte donne fino alla fine
E adesso c'è un piccolo passaggio prima del gran finale
Non posso diventare un capo dice non sono capace non ho l'autorità
Marina alza gli occhi dalle carte la fissa in silenzio
Per un attimo lo sguardo le si incupisce e il viso mostra una leggera tensione ma è appunto un attimo
Poi il volto si distende quasi in un sorriso
Scruta la giovane donna che evidentemente ha pianto pur avendo il viso asciutto
E con voce tranquilla le dice in questo momento non amo le conversazioni private siamo in guerra
Ai Rina non resta che salutare fare dietrofront e lasciare la stanza
L'incontro è durato una manciata di secondi
Non c'è possibilità di tornare indietro si deve affrontare la situazione ma in che modo
L'unica soluzione che le viene in mente di avvertire direttamente immediatamente le sue amiche
Varrà Sacha che nel dormitorio hai letto accanto al suo e dopo averle raccontato colloqui al comando le chiede di fare una prova la chiamerà con voce severe autoritaria come fanno i comandanti
Irina e seria ma Sasha scoppia a ridere non posso sentirti se davvero buffa le dice non è una reazione rassicurante
Entra nello stanzone stanzone dove stava di trovare gran parte delle sue compagne vede Olga che ricama Elena in tempo tenta restringere un paio di pantaloni Zanier immersa nella lettura di un libro
Non le saluta e dice tutto d'un fiato sono il vice comandante mi ha nominato marinara scova
Le si affollano attorno sorprese curiose
Non è subito chiaro cosa sia successo in linea diventerà un capo
Elena non riesce ad esprimere una risata Zegna non smette di fare domande Irina che è riuscita finalmente a ricacciare indietro tutte le lacrime sente che deve chiarire subito il suo ruolo le amiche devono capire senza fraintendimenti che cosa è cambiato
Le guarda con tutta la serietà di cui è capace fu un profondo respiro e dice
Questo significa che quando entro in una stanza dovete alzarvi in piedi fare il saluto militare
Loro annuiscono
Quella notte non riesce a dormire
Neppure le parole di marinara scovati nei momenti difficili Rina invece compagni ripetono come un mantra una donna può tutto
Riescono a consolarla
Si sente inadeguata
E non sa neppure perché sia stata scelta al comando non le hanno detto che hanno apprezzato la sua resistenza la capacità di lavorare studiare volare anche con pochissime ore di sonno
La precisione con cui riesce a fare quello che le si chiede la sua innata capacità organizzativa a lei non pare di essere molto diversa dalle altre per fortuna le compagnie l'hanno presa bene ma da domani che cosa succederà
Dovrà dare ordini redarguire se necessario dovrà organizzare i voli sarà responsabile del buon funzionamento del campo
Come fa sempre nei momenti di difficoltà Irina prende carta e penna e scrive al suo amico immaginario
Ho avuto un grande dolore mi hanno nominato responsabile del comando ricordo che nel club di recitazione imitavano spesso parti diverse e non veniva fuori niente
Quale responsabile del comando volete che riesca a tirar fuori adesso
Ce la farò ma ce la farà in fretta chi mi aiuterà sarà difficile
Vorrei una lettera della mia mamma vorrei sapere dov'è
Questa per me è una cosa più importante
Non sono femminista
Sono fermi invece che non è prevista Irina ti chiedo la penultima domanda perché abbiamo un finale voglio essere precise sugli orari abbiamo Estefan pochino per poterlo menzionata andiamo più rilassata sette se viola ci dice così in pochi mesi la siamo
A a quindi posso dire non alcune pescherie che avevo in testa infetta
No allora è una storia e qui c'è una donna strepitosa ci sono due donne un dialogo fra due donne strepitose Ras scova che sa che deve tirare fuori un comandante
Dal in quella ragazzina che Nicoloso che c'ha davanti e lei che sa che deve trovare tirare fuori una comandante da se stessa e non diciamo non fanno non possono scampare da questo compito che si sono tenute ad un tiro di scelte loro stesse Irina racconta Irina era nostra strega della notte che Ritanna intervista con questo doppio movimento no interviste nel salotto
Lei parlava bene perché aveva più la fai parlare
Con questo doppio movimento nel salotto si racconta la storia e invece nel tinello si raccontano le cose più intime nelle lei i le pieghe
Delle vicende femminili anche contemporanea ci sono anche si giochi di cappelli che ogni tanto perché Irina è anche un poco vanitosa
E anche golosa
Ed è un gioco di movimenti tra di di di dialoghi tra donne che un continuo in questo libro questa non ha a che vedere con la storia che sta raccontando ovvero a che vedere con questa storia ma che vedere con Ritanna Ritanna Armeni scrive così il perché è fatta così
Il lasso scritture sempre relazione con un'altra c'è sempre una copia di donne che che che che parlano allora lei racconta di sua nipote lei racconta i quel Illy verrà contato in prima persona ma la prima persona Ritanna l'aut
L'autrice diciamo impliciti dalla novazione UTC esplicita esplicita proprio
E in dialogo con Eleonora che è l'amica traduttrice c'è sempre un gioco di un un dialogo tra tra donne e un continuo dialogo tra donne questo questa di per questo a che vedere con come Ritanna
Vede vive la vita probabilmente racconta le storie
E allora ti volevo chiedere e lei si rendeva lei questa storia l'aveva raccontata l'avrebbe raccontata a un uomo l'aveva raccontata altre volte
Dunque lei questa storia così come raccontata me credo che non abbia raccontato a nessuno però io Russia
In Russia ci sono molti di Ribéry di streghe che hanno che so di donne che sono state seghe che hanno combattuto che hanno raccontato la stessi grillina ha raccontato la come dire della scritto dei diari affatto delle prefazioni
Quindi i Riina aveva sicuramente una grandissimo desiderio arrivata alla sua età e avendo disegnato per quarant'anni se dotata ma tenera il desiderio di che questa storia non cadesse nell'oblio
Quindi aveva accettato per questo di buon grado di raccontarla perché aveva capito che comunque attraverso queste due strane signore che gli si erano presentate in casa lei arriva lo un'occasione che era quella di di evitare che un pezzo di storia fosse dimenticato aveva delle ragioni per questo perché poi ne parleremo anzi poi lei leggera e si vedrà
Perché le storie delle donne in genere vengono dimenticate lei l'aveva assolutamente capito è percepito quindi aveva aveva voglia di dille di parlarne e di parlarne di parlarne molto Lippi ripeteva questa questa fase Commander la storia mia e delle mie compagne
Perché nel per lei era importante non dunque lei non voleva raccontare l'Armata Rossa
Non gliene importava proprio niente perché la dava e anche quando io cercavo di introdurre dei temi un po'più come dire generali lei di troncare immediatamente lì per lì pensavo che fosse una
Come dire mi so come dire una sorta di diplomazia russa non c'ha voglia di parlare di queste cose in realtà poi ieri anche a lei noi al novantasei anni non gliene importava proprio niente
E quanto te tutti mi chiedono un certo punto ma lei che pensava della situazione politica
Non era importante per lei in quel momento gli aveva un altro compito le voleva che questa sua fase della sua vita rimanesse rimanesse fissata in qualche modo quando le streghe della notte smettono di volare lo vedremo poi
E non hanno voglia di lasciarsi per cui decidono che ogni Nobel otto scusate ogni due maggio di ogni anno una settimana prima del nove maggio che questa grande festa della vittoria
Loro si vedranno nei giardini del del Teatro Bolscioi
E questa storia va avanti per settant'anni tono per settant'anni si rivedono il due maggio prima sono delle giovani donne che invece che ventitré anni ne hanno ventisette poi sono delle madri delle professioniste
Poi tra l'uno con i figli e poi vengono con i nipoti man mano però continuano ad andare finché pian piano muoiono
E e quando io dico di Riina mentre intervistava ballerina quest'anno perché già pensavo adesso vado pure io il due maggio da questa lei dice no non c'è stato più perché sono rimasta sola
Cioè man mano e quindi muoiono perché muoiono e quindi questo questo appuntamento non c'è più
E lei lo sa lo capisce bene queste ed è per questo che c'ha voglia di c'è questa grande grandissima voglia di parlare
Direi che abbiamo dieci minuti questi dieci sì sì ce la facciamo in dieci se avremo bisogno di altre dieci ore ma dieci minuti e delle cose come diciamo a dirle
Finché rischiavo di morire non ero adatto all'aviazione e alla vita militare
Ora con la pace non hanno più bisogno di me
Irina e la madre sono sedute nella cucina della casa dello zio dove la strega è tornato ad abitare
La guerra è finita solo da qualche mese mai Rina è già molto diversa dalla giovane donna che in divisa saliva su un Polikarpov organizzava i voli del reggimento e attendeva con gli occhi al cielo il cuore in subbuglio ritorno delle amiche
Indossa una gonna è un golf che la madre ha lavorato ai ferri i capelli scuri sono rimasti corti cadono intorno al viso in modo impercettibilmente più femminile ma è soprattutto lo sguardo essere cambiato
Meno deciso più interrogativo mutevole e di tanto in tanto istintivamente diffidente
Come se la pace l'ambiente casalingo lungi dal tranquillizzarla l'avessero resa meno sicura
Racconta la mamma che quella mattina mentre camminava per le strade di Mosca una passeggiata senza meta come le capitava spesso in quel periodo aveva deciso di prendere la metropolitana e di scendere alla stazione dinamo
Era stata guidata da un pensiero che aveva preso forma nei giorni di riposo forzato e che poi si era progressivamente consolidato
Avrebbe potuto tornare l'Accademia gioco Ski chiedere l'aviazione di rimanere una militare di continuare a volare
La guerra era finita ma la difesa della patria era necessaria inimicizia erano ancora anche se non erano gli stessi che avevano combattuto negli anni precedenti lei sapeva di essere diventata molto esperta e pronte a impegnarsi di nuovo
Come era avvenuto qualche anno prima si era diretta dalla fermata della metropolitana verso la prestigiosa Accademia
Qui erano stati cordiali e affettuosi conoscevano bene le imprese delle streghe e tuttavia racconta depresse arrabbiata sua madre gli avevano risposto con un rispettoso deciso no
Sapevano quel che aveva fatto per la Russia ma per fortuna non c'era più bisogno che le donne sacrificarsi zero la loro vita nell'aviazione il tempo dell'emergenza era passato
Irina poteva dimenticare la fatica le brutture supportate negli anni della guerra e costruire una nuova vita
La strega si sente offesa
La verità spiega stizzita la madre e che gli uomini della patria socialista non vogliono più donne nei ruoli che hanno avuto durante la guerra
Anche se hanno combattuto in modo straordinario anche se molti le hanno elogiate anche se sono state insignite della più importante onorificenza si preferisce che tornino al loro posto
Neanche il Geronzio destò Kosovo giusto il titolo dell'eroina del
Ed ha ragione il titolo di eroina dell'Unione Sovietica che nel suo reggimento avevano ricevuto in tante alcun valore il la si sente abbandonato il suo futuro appare incerto ogni giorno pensa con tristezza che lei sa fare solo la guerra attaccare il nemico difendersi volare organizzare bombardare impartire ordini riceverli
Dopo gli anni al fronte gli studi di fisici di fisica sono belle e dimenticati e le sue passioni e il teatro innanzitutto sono state messe da parte e ora a Mosca c'è sua madre povera come l'aveva lasciato con lo stipendio da insegnante a stento di che vivere non può certo mantenerlo a lungo ogni giorno possono concedersi una zuppa di cavoli e qualche fettina di salame niente di più
Quando penso alla vita passata e ci penso spesso
Si rende conto di un paradosso
Durante la guerra era stata dura e terribile
Ma in fin dei conti più facile
In quegli anni aveva avuto tutto o quasi cibo vestiti orari compiti amiche superiori e soprattutto un ruolo è un progetto cui dedicarsi
Ora la quotidianità senza guerra contiene problemi che non aveva supposto anche le cose più semplici sono cambiate è stato difficile rimettere gli abiti di una volta quelli ai quali durante il conflitto aveva rinunciato
Si era abituata e pantaloni sformati stivali al ginocchio cinturoni e cappelli da uomo
Ora ne investiti da ragazza non è a suo agio le gonne sono scomode non sa che fare delle sue gambe scoperte il paio di scarpe nuove che la madre gli ha fatto trovare che hanno persino un po'di tacco
Pare non appartengono ai suoi piedi
Sì che avevate quante volte l'abbiamo sentita questa storia
Le rimandano a casa
Quante volte l'abbiamo sentita io allora sette raccontare da linee Lidia Menapace esistente fra staffetta partigiana che racconta quando gli arriva il brevetto Alexander coscritto brevissima sei stata bravissima con il grado di credo sottotenente
Ai il congedo illimitato
Cioè torna a casa
è un'altra storia che raccontano anche le resistenti le ville le partigiane le racconta
Io ricordo un bellissimo libro di stelle si chiama guerra alle donne in cui appunto certo punto devono tornare a casa perché addirittura in alcuni posti che da Torino neanche rende anche sfilano neanche sfilano il venticinque aprile con l'esercito con con le Brigate
E insomma è una storia che e tornano a casa Ritanna tu racconti questa
Questa questa cosa che che che cambia le loro vite non che lascia questa sensazione di una liberazione incompiuta viene invece ed è un'emancipazione Camp
Insomma non ci potevano protestare insomma alla fine erano sovietici
Dunque tornano a casa tutte perché la grande esperienza delle donne della guerra questa è un'esperienza particolarissima unica però io da io devo dire che oltre a tutto anch'io le mie conclusioni e cioè intanto una cosa strano perché la guerra è uno straordinario strumento di emancipazione straordinario diciamocelo
Brutto da dirti perché lo so che tutte il femminismo al pacifismo noi noi donne nel nostro il corpo di donna abbiamo la vita eccetera eccetera
Però la guerra io leggevo l'altro giorno a un euro una cosa finché non c'entra niente con la che scherza con l'arco list con la Gran Bretagna nel quarantasette vengono licenziati allora dieci mila donne che avevano fatto le tranviere fino allora più che tornano gli uomini
E però le donne e che erano erano state delle fabbriche ma non soltanto sovietica anche appunto io negli Stati Uniti nell'in Inghilterra in in in Francia in Italia e il fascismo era stato costretto a ritirare i decreti di quali diceva alle donne basta non lavorate più perché era il Women's andava affrontato
Quindi queste donne adesso le streghe sono diciamo l'esempio massimo le donne attraverso la guerra capiscono che possono fare come gli uomini
Perché succede succede che la guerra finisce voi dite per fortuna però le donne vengono richiamate e a questo punto la domanda è e proprio tutto finito
Oppure è un'esperienza che è indelebile secondo me la risposta la seconda cioè non è vero
E poi appunto Irina diventa una grande fisica non è vero che poi il fatto di aver fatto la guerra oppure di aver occupato posti che fino allora erano stati proibiti e poi lascia il tempo che trova
Noi siamo le noi siamo le figlie o dei nipoti di quelle Donnelly non saremmo come siamo se non ci fossero state
Allora io chiede mille e qui vorrei dirvi che non è finita questa storia intanto che la storia molto bella perché è una storia che non si racconta che non appunto neanche il museo dell'Armata Rossa cioè il il racconto della del loro tre
Reggimenti femminili quindi è una storia che chi riesce a da leggerla nel libro a un quasi una un racconto esclusivo
Una donna potuto mille novecentoquarantuno volano le sedie la notte per Ponte alle Grazie Ritanna Armeni qui con noi ma non è finita questa storia perché presto Ritanna ha scritto una stima Michelle una storia
Che l'Inter che si chiama Marina indovinate di chi parla
Marina perché così è una storia per ragazze perché Ritanna poi raccontando questa vicenda si è resa conto che era sarebbe stato bello raccontarla
Al alle giovani alle ragazze e quindi ci sarà anche un Marina per il editore pallone Perrone però intanto noi cominciamo a gustarsi questa che è la storia di linee delle streghe della notte grazie tutte grazie soprattutto a Sylvia De Fanti e a chi ci ha scortato dalla