Tavolo di confronto per migliorare le possibilità di accesso alla giustizia e alla protezione internazionale da parte di donne migranti, rifugiate e richiedenti asilo

Zio allora buonasera buonasera tutte e a tutti
Poi non so se il sufficiente ancora nera o comunque non lo vedo più buonasera buonasera
Buona sera a questo tavolo di confronto per migliorare le possibilità di accesso alla giustizia e alla protezione internazionale per le donne migranti e rifugiati e richiedenti asilo in questo sto benissimo luogo che appunto la casa delle letterature veramente prima di tutto un grande grazie alla Casa delle letterature per averci dato ospitalità in un contesto che sicuramente appunto
Ci facilita analitici accoglie
In un meraviglioso un modo anche perché come avrete visto dalla nostra cartellina
Gli interventi di oggi saranno tantissimi e quindi noi abbiamo una prima parte che è un introduzione dei focus di genere una seconda parte invece il tavolo giuridico che sarà coordinato dalla nostra avvocata Ilaria Boiano
Io vorrei passare subito la parola a Emanuela Zuccalà anche autrice con Simona Ghizzoni del Progetto Uncut
Dal cui è tratta appunto anche la mostra fotografica che avrete me aprire avrete modo di vedere se non avete già visto e che sicuramente è un uno strumento meraviglioso che ci accompagna appunto
Nella tentativo di comprendere in maniera approfondita appunto non solo il fenomeno delle mutilazioni genitali femminili ma anche come dicevamo
L'importanza di coinvolgere le donne
In una contrasto quindi auto determinato alle mutilazioni genitali femminili e quindi queste foto rappresentano anche non solo la tragicità delle mutilazioni genitali femminili ma soprattutto
Il coraggio e la determinazione e la forza delle donne che possono davvero fare la differenza
Nel contrastare una pratica millenaria che appunto una parte
A radici come sappiamo assolutamente patriarcali
Quindi passerei la parola Emanuela Zuccalà che ci illustra il Progetto Uncut la mostra fotografica il filmato che vedremo insieme che ha una durata all'incirca di venti minuti
Cella Diretta di radio radicale anche la registrazione per cui ci passeremo un po'faticosamente questo pesante microfono però e perché c'è uno scopo
Grazie grazie ha innanzitutto a differenza donna ha Non c'è pace senza giustizia che c'hanno coinvolte in questo nel loro Progetto disporrà per contrastare le mutilazioni genitali atterrano empowerment
Femminile
Simona Ghizzoni che l'autrice delle foto che appunto vedette esposte sta arrivando a semplicemente un problema di neonato che non stava bene per cui prima o poi arriverà e mi piacerebbe che arrivasse in tempo per dire insomma due parole sulle fotografie e perché come diceva Elisa appunto Progetto Uncut Pin progetto giornalistico multimediale molto molto ampio che appunto abbiamo realizzato insieme
Simone io con la cura con la curatela dell'associazione zona che grazie a un finanziamento dello European Journalism Center qui un progetto che nasce con un progetto giornalistico abbiamo fatto circa la trentina di pubblicazioni
In vari Paesi europei anche con molta felicità in due Paesi africani in Nigeria in Sudafrica abbiamo pubblicato abbiamo punto realizzato questo cortometraggio che crederete questo documentario che con nostra grande sorpresa e gioia girato moltissimo in questo momento è un festival di sulle tematiche femminili un festival di cinema Taiwan addirittura e quindi è stato bello constatare come il nostro interesse verso la tematica delle mutilazioni genitali può rispecchiarsi anche un interesse interessa molto molto profondo a tutti i livelli insomma del mondo del giornalismo quello del cinema della gente comune abbiamo fatto la mostra in altre occasioni e ne abbiamo sempre visto grandissimo interesse proprio per quello che dicevi tu cioè che il nostro Progetto mira a raccontare non soltanto la tragedia ci sono certamente testimonianze di donne che sentirete che c'hanno voluto con grande coraggio deve sicuramente difficoltà da parte loro ma l'hanno voluto raccontare nella loro la Roma infibulazione la loro decisione
E i loro sentimenti i loro problemi ma soprattutto abbiamo voluto far vedere come in tre Paesi africani le donne stanno combattendo contro questa contro questa tradizione abbiamo viaggiato in Somaliland in Kenya in Etiopia per per alcune ragioni precise Somaliland perché perché appunto quasi il cento per cento delle donne hanno subito la forma più cruenta di mutilazione genitale che l'infibulazione Somaliland tra l'altro non ha una legge visto che appunto si parlerà di leggi tra poco somali ma non ha non ha una legge Somaliland tra l'altro è anche uno stato uno stato che non è riconosciuto da nessuno ma per noi era più semplice lavorano in Somaliland piuttosto che in Somalia perché in Somalia c'è la guerra quindi era sarebbe stato impossibile
A livello dell'infibulazione la mutilazione genitale si equivalgono e però abbiamo trovato anche qua dei gruppi di di di donne che da tantissimo tempo davvero combattono contro questa pratica quindi quello che vogliamo far vedere il coraggio delle donne africane perché purtroppo e donne africane sono leciti
Forse insomma veramente vittime di stereotipi di cliché che e che io ho davvero detesto non li sopporto più ai circoli di fare nel mio piccolo ho da giornalista qualcosa per contrastare questi cliché perché vengono sempre dipinte o come vittime o come rovine così che dal nulla invece insomma ci è piaciuto anche mancata raccontare questo attivismo che c'è veramente da tantissimi anni negli anni settanta in molti Paesi ma siamo andati in Kenya che invece a una situazione molto diversa perché il Kenya
è considerato un un campione in Africa subsahariana nella lotta contro le mutilazioni genitali ci sono addirittura due leggi in Kenya si punisce
Anche non soltanto chi pratica materialmente la la mutilazione genitale ma anche chi la promuove chi la fomenta chi ne fa come dire pubblicità all'interno delle comunità
La percentuale di donne mutilate il ventuno per cento secondo le statistiche dell'Unicef ma in popolazioni come i Masai con cui abbiamo lavorato e poco otto
Questa questa percentuale tocca il settanta per cento e quindi anche qua interessante vedere come la legge o non la si conosce o la signora perché determinate comunità conta di più la tradizione segnata dagli anziani come dicevi tu tradizioni patriarcali che fanno che fanno gli uomini infine l'Etiopia e già più interessante perché perché ha un'altissima percentuale di mutilazioni genitali che mi sembra arrivi quasi l'ottanta per cento hanno una legge che non è stata particolarmente implementata ne siamo andati in una valle molto sperduta una meraviglia paesaggistica che che però nascondeva con un bello
La miseria e la la nella difficoltà delle donne che però in questa comunità musulmana che si chiamano loro stavano cuore Dubhe
Dove abbiamo incontrato tra l'altro una ex tagliatrice pentita che sentirete parlare nel cortometraggio che per me è stata molto toccante con una donna
L'età chiaramente indefinita perché non hanno neanche l'anagrafe insomma diceva deve ottant'anni di aver praticato questo lavoro per tutta la vita
E non consisteva soltanto nel tagliare le ragazze li praticano l'infibulazione quindi tagliare cucire a consisteva anche nel riaprire le ha per la prima notte di nozze
E ci parla in un modo che che veramente si vede il dolore celeste resa conto grazie al lavoro di sensibilizzazione fatto da gruppi femminili che ha fatto qualcosa di di brutto e c'ha quasi commosso insomma questo suo questo suo pentimento fatto davanti alla alla telecamera insomma è stato è stato molto toccante
Quando arriverà Simona Ghizzoni spero subito dopo la fine del del cortometraggio vi dirà qualche cosa sul linguaggio fotografico perché come vedrete ovviamente non abbiamo né firmato né fotografato l'atto della motivazione e ne avremmo avuto la possibilità che c'è stato ci è stato chiesto abbiamo chiaramente cioè non abbiamo approfondito e come sono stati a chiedere chi lo fa dove lo fanno
Abbiamo deciso di non farlo ci sono vi stupirà ma ci sono dei lavori fotografici
Che sono andati fissi nelle insomma in cui fu torni in mente una che che andata poco nelle capanne masai a firmano a fotografare l'atto della motivazione secondo me questo è chiaramente una cosa aberrante assolutamente fuori da ogni canone ittico e sceglie umano
E e quindi abbiamo cercato di ritrarre questo problema di farlo vedere attraverso le mozioni quindi queste foto sono molto molto emozionali nelle bambine le ragazze
Le donne i volti cerchiamo di insomma di di di creare anche un'empatia femminile perché quello che abbiamo visto presentando questo progetto molto spesso in luoghi nello che più diverse che è un tema che interessa le donne in quanto donne
Cioè che è molto facile per le donne provare empatia per questo tipo di di tematiche per queste donne così che ci sembrano davvero lontanissimi invece poi ci si sente vicina in questa in questa violazione della della femminilità
Qui vi lascio al cortometraggio che si intitola ovviamente Uncut
Grazie
è una buona visione riprendiamo la parola
Grazie
Sì
Colorata
Sarà
Uno
L'assegno espone mobili no se il muro
Quindi
Questo
Oggi
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Speravamo davvero di avere con ogni Simona Ghizzoni perché difficilissimo puoi prendere la parola dopo
Un filmato come questo ne sappiamo insomma no agli altri filmati hanno questo potere incredibile di coinvolgerci pienamente nel tema che vogliono rappresentare e quindi poi è molto più complicato ricominciare a dialogare a teorizzare su quello che abbiamo visto però devo prima di tutto ringraziare Manuela perché riconosce perfettamente quelle che sono gli obiettivi la mission alla metodologia di differenza donna c'è il fatto di trovare la loro voce come la narrazione più potente più rivoluzionaria e quindi far vedere questa loro
Autodeterminazione riscatto è sicuramente qualcosa che ci rappresenta il motivo per cui abbiamo voluta all'interno del progetto before il Progetto Uncut quindi grazie ancora passò invece la parola
A Giulia Schiavoni di non c'è pace senza giustizia che dell'altro partner italiano di differenza donna all'interno del Progetto before
Degli altri partner sono appunto partner francesi e belgi tessono appunto
Women Safe investito tutta e
La pala bere cambista si passa a te la parola
Grazie volevo ovviamente aggiungerne ringraziamenti dell'insalata sa delle letterature per averci ospitato per ospitare questa evento la mostra e anche elemento di chiusura di di giovedì prossimo
Faccio una breve introduzione sull'organizzazione per cui lavoro che non c'è pace senza giustizia che un'organizzazione fondata nel nel mille novecentonovantatré da Emma Bonino
E che diciamo lavora per la promozione e protezione dei principi dello Stato di diritto della Vattimo Grazia dei diritti umani
Il nostri impegno sulle mutilazioni genitali femminili è iniziato nel due mila iniziato nel due mila con una campagna in Africa dove ancora nel due mila in alcuni Paesi molti paesi era molto difficile parlare indicazioni è ancora un tabù ero ancora un un soggetto diciamo un un tema su su cui circondato diciamo da molti preconcetti non se ne poteva parlare perché era un a un precetto religioso dicevano alcuni dell'Islam ma o perché era un'altra dizione diciamo e quindi in quanto tale doveva essere rispettata perché apparteneva alla cultura locale
Pure alcuni addirittura dicevano che era comunque una pratica che quando veniva fatta in ambienti per esempio
Protetti dal punto di vista medico era una pratica che non era dannosa per la salute fissità o psichica della donna
Quindi diciamo tutto un lavoro ce c'era da fare tutto un lavoro proprio di di di di di di di smontare un po'questi preconcetti che circondavano la pratica quindi il nostro lavoro acqua parallelo in quegli anni fu quello proprio di dare visibilità al tema nel Paese soprattutto affiancando a essendo esponenti diciamo di governo ministre presidente mogli del dei presidenti parlamentari ma anche naturalmente attiviste
Esponenti della società civile che comunque già danni lottavano per questo proprio per dare visibilità per stimolare un dibattito pubblico per arrivare anche alla gente
Perché le persone si ponessero anche delle idee delle delle domande su questa pratica perché le donne si ponessero delle domande su questa pratica per quanto riguarda valore per quanto riguardava le loro figlie naturalmente
E a
E accanto a questi tot c'era tutto un lavoro anche di promozione di di strumenti internazionali per la promozione proprio dei diritti delle donne a cominciare in quegli anni dal protocollo di Maputo che era uno strumento molto potente un protocollo alla Carta Africana dei diritti
Umani e dei popoli da un protocollo proprio sui diritti della donna
Che all'articolo cinque vieta diciamo le mutilazioni genitali femminili Indino in ogni loro forma
Per quel nostro lavoro e lavoro diciamo sui governi per affinché ratifica se del protocollo e quindi affinché poi di conseguenza implementarsi eroi principi nel nell'ordinamento nazionale
Il protocollo entrò in vigore nella nel due mila cinque quello fu un periodo in cui effettivamente nacque un dibattito diciamo molto molto acceso sulle sulle mutilazioni molti stati iniziarono a introdurre o a discutere di introdurre delle leggi specifiche contro ignoti l'azione Generali femminile
Subito dopo non c'è pace insieme a una coalizione di organizzazioni non governative africane ed europee
Iniziò a fare campagna per diciamo uno step successivo cioè la una risoluzione delle Nazioni Unite che mettesse al bando universalmente le mutilazioni
Perché intanto si era visto che le motivazioni non erano un problema africano
Cioè con l'andare degli anni conducendo una campagna è venuto fuori che molti Paesi al di fuori dell'Africa vengono commesse forme di mutilazioni genitali femminili non ci sono statistiche non se ne parla quindi di conseguenza
Non ci sono politiche non ci sono non ci sono leggi ma comunque un problema che riguarda molte più persone
E molti e un'area molto più ampia rispetto a quella di cui si è parlato fino fino fino a qualche anno fa
La campagna per la risoluzione è stata una campagna ed è stata condotta in Africa per avere il maggior sostegno possibile dai Governi africani e anche dai parlamentari chiaramente che per spingere ulteriormente la lo sviluppo diciamo del sistema giuridico
Che
Criminali disaster mutilazioni genitali è stata condotta presso le Nazioni Unite chiaramente presso la Rover e le rappresentanze diplomatiche ottenendo peraltro con grandissima difficoltà il consenso alla fine di tutti i Paesi africani e anche in Italia l'Italia è stato comunque un politicamente anche alla fine finanziariamente perché ha sostenuto la campagna è stato una è stato un golletto ma il governo italiano si è impegnato molto per la in questa diciamo per ottenere questo questo risultato
La risoluzione è stata approvata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il dodici dicembre del due mila il venti dicembre del due mila dodici
Ebbe un anche questo uno strumento a questo punto che va al di là della del del Protocollo di Maputo non lo strumento con importanti Simo regionale questo uno strumento diciamo internazionale
Che mette al bando a le mutilazioni genitali femminili nel mondo
Quindi siamo a tutti gli stati membri a sviluppare sicura una legge contro le mutilazioni quindi a criminalizzare le mutilazioni le inquadra definitivamente come la violazione
Diciamo esiste diffusa particolarmente dice insomma violenta nel nuovo efferata nei confronti nei confronti delle donne
Chiama gli Stati a sviluppare anche se tutti gli altri settori quindi non solamente quello giuridico tutti gli altri settori che sono coinvolti nelle Putin nel contrasto le mutilazioni genitali femminili quindi a cominciare dall'educazione la la sanità a diciamo stanziare i fondi adatti insomma e
Per avere gli strumenti insomma per poter contrastare le mutilazioni soprattutto appunto toglie le mutilazioni dall'Africa cioè non è più un problema africano ma diventa un problema di tutti e come sappiamo è un problema appunto anche europeo come un problema anche degli Stati Uniti
Eccetera ora tutt'tutta questa diciamo tutto questo lavoro ovviamente non solamente nostro macchiato di tantissime organizzazioni all'epoca anche Equality now abbiamo visto prima ed una Ismahil che stava una insomma una una grande attivista che ha lottato a lungo insomma anche accanto a noi
Hanno portato poi a grandi risultati perché ormai ci sono ventidue Paesi su ventotto africani che hanno una legge contro le mutilazioni
Ci sono Paesi come il Kenya che fra l'altro il paese dove noi abbiamo iniziato il nostro lavoro che come diceva Simona due leggi l'ultima legge del due mila undici che si intuisce anche Lantier Chambord che è un organismo che coordina tutte le diciamo alle iniziative di comunicazione di sensibilizzazione ed educazione nelle scuole ma lavora al tempo stesso anche accanto al procuratore
Per portare i dei casi in tribunale
E quindi al due mila undici a oggi sono stati portati in tribunale circa ottanta casi ci sono stati credo una una ventina di di condanne ci sono una cinquantina di casi ancora in discussione
Comunque degli ecco il Kenya per esempio è un paese di cui si dice potrebbe essere il primo ad arrivare all'eliminazione totale delle delle mutilazioni ed è un Paese che in qualche modo a diciamo racchiude in sé la strategia più Toma più vincente che la strategia proprio multisettoriale cioè agire su più fronti
Ovviamente non c'è una strategia ideale non c'è una strategia unica non astratto ogni strategia di contrasto deve comunque tenere conto degli aspetti culturali del paese anche perché abbiamo visto le mutilazioni emergono vengono commesse per ragioni diverse alcune volte per conservare sempre in Somalia per conservare l'onore della famiglia
In Kenya e per dare in sposa la donna altre insomma per per motivi più disparati quindi qualsiasi politica deve tenere conto delle ragioni per cui le le motivazioni vengono vengono commesse
Per quanto riguarda l'Europa come si diceva prima diciamo il problema
Delle politiche
A Abu Abbas a Bari aspetto intanto c'abbiamo un problema di misurazione della prevalenza in Europa
Perché la prevalenza viene calcolata sulla base di Proxy che vide che che che derivano dall'incidenza nelle comunità di di nei paesi di origine delle donne immigrate quindi è una misurazione diciamo
Molto poco affidabile e questo non solamente impedisce una corretta misurazione del fenomeno ma impedisce anche una corretta misurazione dell'efficacia delle delle politiche ormai quasi tutti gli Stati europei hanno una legge e quando non ce l'hanno comunque le mutilazioni vengono
Vengono a unite attraverso per esempio il il Codice penale come in Francia la Francia è un caso particolarmente interessante perché è un uno dei paesi che non ha una legge specifica ma
E che e che il Paese che ha portato più casi in tribunale per esempio abbiamo quasi settanta casi porta di tribunali cioè cento a cento condanne quindi diciamo
Tutto questo ci ci ci porta diciamo a un'analisi più ampia immagino che dopo ci sarà una un'analisi un po'della situazione italiana che appunto a una legge che non è applicata così come come molti paesi europei
Quindi fra l'altro lo scopo anche del del nostro Progetto insieme ai nostri partner europei è quello di tirare un po'le somme di trovare anche delle delle raccomandazioni per per riuscire a rendere più efficaci le politiche di contrasto sia dall'alto diciamo la giuridico legislativo della criminalizzazione ma anche quelle di protezione di prevenzione
Nei confronti delle donne
Grazie
Grazie a Gioia
Certo appunto sentendo il suo intervento e vedendo il filmato
Per lui di differenza donna è come rispecchiare anche le strategie di differenza donna nel fare emergere la violenza nel nominarla nel dare voce e quindi alle donne in uscita la violenza e trovare quindi politiche
Multidisciplinari che sappiano fare gol
Un reale contrasto quindi certo l'importanza dei dati è fondamentale quindi appunto poi nella nel tavolo giuridico che coordinerà Ilaria appunto anche attenzione a un'immersione che sia anche accompagnamento prevenzione possibilità di capire realmente
Come prevenire questo fenomeno
Adesso chiamo al tavolo Valentina prescelti
Nostra agenda era Expert di differenza donna project manager del Progetto before
Che ci illustrerà proprio i progetti di contrasto delle mutilazioni genitali femminili e percorsi di empowerment protezione per le donne migranti rifugiati e richiedenti asilo soprattutto vissuta la tratta
Quindi da te la parola il il pesante microfono attacca
Mi metto da questa parte perché l'ho bisogno di supportarmi ad alcuni dati
Ho preparato alcune slide per inquadrare perché spero che sappiate differenza donna coordina da quasi trent'anni nel prossimo marzo i centri antivirale alcuni dei centri antiviolenza di Roma
E abbiamo incontrato tantissime donne
Circa mille all'anno sono accolte soltanto nei centri antiviolenza che coordina differenza Donna Roma e di queste circa circa la metà sono donne migranti rifugiati o richiedenti asilo questo per inquadrare perché a differenza donna ha iniziato a lavorare sul tema delle MG F e che approccio vogliamo avere a lavorare su questo tema
Il tema della MG F è stato riconosciuto dalla convenzione di Istanbul non ultima come una forma di violenza di genere contro le donne
Abbiamo intenzione di far notare a tutto il Governo italiano e ai governi dell'Unione Europea che c'è una società civile organizzata che quella delle donne che coordinano i centri antiviolenza e che sono una risorsa inestimabile per poter dare una risposta efficace
A questo problema anche in Europa e in modo specifico in Italia
Dunque faccio una premessa sulla differenza per noi tra inclusione e integrazione
L'integrazione significa accettare che le persone migranti vengano in Italia se accettano le nostre regole le nostre norme e sì abbiamo abbastanza fondi per integrarli
Nell'inclusione c'è un diverso tipo di approccio dove vengono valorizzate anche le risorse umane di consapevolezza e di conoscenza che le persone migranti ci portano e quale esempio di una dottoressa che lavora al San Gallicano
A Roma e chi ha una diversa consapevolezza di quali che sporco possono essere le problematiche che ci sono e l'inclusione prevede che le leggi le norme si possano modificare per il benessere di tutta la società
Ecco noi pensiamo che lavorare sul tema delle MMG F in Italia ci porti ad avere dei vantaggi oggettivi per tutte le donne non soltanto per le donne migranti rifugiate richiedenti asilo che accogliamo con questa problematica
Fatta questa premessa bada alla seconda premessa che è che differenza donna non lavora soltanto quando ne migranti rifugiati e richiedenti asilo che non hanno competenze linguistiche
Conoscenza del sistema del mondo del lavoro dei lavori di pazza bassa qualità e conoscenza di come funziona il sistema di welfare in Italia
Ma lavora condoni migranti rifugiati e richiedenti asilo che hanno subito e subiscono violenza e discriminazione di genere abuso di potere e autorità e non possono godere del sostegno delle loro comunità di origine hanno quindi bisogno di avere un posto dove fuggire abbiamo visto nel video che le donne devono fuggire benissimo non soltanto in Africa purtroppo ma anche in Italia da noi
E questo per dire che quindi se differenza donna lavora con il trentotto per cento delle donne accolte che sono le donne che telefonano fanno colloqui e il chip più del cinquanta per cento delle donne che hanno bisogno di ospitalità nei centri antiviolenza
Sono donne che comunque sono in fuga da una situazione di violenza di genere
è impossibile per fissare e l'hanno detto esplicitamente anche le donne nel video che laddove c'è MG F non ci sia anche sottomissione della donna violenza stupro e violenza domestica e nel nella totalità delle donne come hanno anche esplicitato violenza economica
Quindi per noi il percorso che facciamo insieme a loro è appunto insieme a loro non INPS in loro sostituzione
E si tratta come il primo passo di fare un lavoro di Hampton per il per il lavoro di empowerment di restituire loro la possibilità di usare la lingua anche per potersi difendere
Per poter progettare il loro futuro il loro futuro di autonomia quindi per noi empowerment significa
Poter dare restituire alle donne
Il potere magari il potere che non hanno mai avuto o che avevano in Africa e per motivi di doppia discriminazioni in in Italia non hanno riconosciuto e penso per esempio alle migliaia di donne che potrebbero lavorare
Come con le loro competenze mediche ospedaliere giuridiche legali e sostenere questo questo percorso
Ma penso anche alla possibilità di restituire la possibilità di fare emergere il fenomeno di poter fare delle denunce e richiedere sostegno aiuto e non ultima la protezione internazionale
Anche se con il contesto governativa nel quale ci troviamo è particolarmente difficile in questo momento
Quindi come facciamo a trasferire questo potere la conoscenza le parole a delle donne che non solo non conoscono la lingua ma magari non hanno mai esperito nella loro vita la possibilità di ribellarsi a un sistema che le piene sottomessa
Quindi noi abbiamo prodotto l'anno scorso insieme anche a UNHCR dei volantini multilingua
E dei video tutorial per le donne che non hanno non sono alfabeti non sono le alfabetizzate a poter leggere e scrivere nemmeno nella loro lingua
Che posso spiegare loro quali sono i qual è il diritto all'accesso alla giustizia
E all'accesso alle cure mediche che possono avere in Italia facciamo un lavoro di consulenza legale ovviamente gratuita per le donne e che non se lo possono permettere
E una formazione e sensibilizzazione sia degli operatori e delle operatrici che lavorano in quest'ambito a partire dalle operatrici dei centri antiviolenza e vi garantisco che non è facile nemmeno per le operatrici dover rapportarsi a un atto sessualità di una cultura altra con un linguaggio proprio ieri stavamo facendo un laboratorio con le mediatrici culturali con un linguaggio che deve tradurre delle parole
Che magari non esistono nemmeno nella lingue nel percorso di origine
Importantissimo per per noi è riuscire a valorizzare le competenze e le le capacità e ruolo che possono giocare le donne migranti anche da noi
Quindi siamo passate da un'esperienza precedente che per esempio con tutte le donne che abbiamo accolto negli anni scorsi vittime di tratta e di prostituzione forzata che avevano subito da bambine anche lei a me GS
Ha un lavoro più specifico di produzione di materiali informativo in in molte lingue l'anno scorso e ha lavorare su appunto le buone pratiche con il Progetto Before per restituire potere
Alle donne contro le MG F sui diritti e l'efficacia legale che può avere in tre Paesi che sono l'Italia la Francia il Belgio per poterlo eventualmente ampliare anche a un diverso contesto osso del son degli esempi di formazioni che facciamo in collaborazione anche con le scuole di italiano per migranti
E gli insegnanti e gli operatori operatrici che lavorano prassi cassa e gli SPRAR
Un dato grazie al Progetto l'anno scorso di con un'annata Cr abbiamo iniziato e stiamo continuando una linea telefonica perché in Italia c'è un numero verde ma non è attivo purtroppo sulle MG F quindi
Col doppio valore negativo che chiamano pensando di avere una risposta invece non ce l'hanno
Abbiamo attivato una linea telefonica che può dare una risposta questi sono i i primi dieci mesi di attivazione è stata attivata nel gennaio e grazie ai volantini multilingue che abbiamo realizzato abbiamo avuto sino ad oggi un un totale di quaranta telefonate di queste il trentotto per cento e telefonate da servizi forze dell'ordine
Anche forze dell'ordine che lavorano presso gli aeroporti i consultori ospedali che ci chiedono informazioni su come lavorare sul fenomeno
E il sessantatré per cento invece da persone singole che chiamano per se stesse per riuscire a risolvere una problematica legata alle MG F di queste la maggior parte
E donne vedete anche qua in questa colonna alcuni
Mi ricollego poi al problema della dell'accesso alla giustizia per donne migranti in generale ha accesso ai diritti
Molte persone ci hanno anche chiamato perché era la prima volta che trovavano scritta nella loro lingua
Quale erano quali sono i diritti di accesso alla giustizia di protezione internazionale di denuncia e di accesso alle cure mediche e quindi persone che ci chiamavano magari per per trovare chi potesse sostenerle in un in una cure ospedaliere immediata
Il cinquantotto invece per cento riguarda le denuncia mi dispiace la torta non si vede perché cioè troppa luce però ve lo posso raccontare delle telefonate specifiche che abbiamo ricevuto la Nigeria ricopre un più di un quarto dei casi
E particolarmente difficile riuscire a dare un'attenzione doc come è dovuto alle donne nigeriane perché soffrono addirittura una tripla discriminazione
Perché si ritiene che abbiano altri problemi benissimo s'ovviamente quelli della tratta Edel
Del
Della prostituzione forzata sono problemi gravissimi però non si può bypassare le necessità e le complicazioni che hanno avuto anche aspra a causa delle violenze inaudite che hanno subito nel deserto nelle connection housing Libia
E poi in Italia
E che sono chi vanno a
Rafforzare ancora di più le problematiche che hanno portato avanti fin da piccole con l'MG F
Abbiamo poi del Corno d'Africa ben il sessantatré il a più il cinquantatré per cento delle dei casi con una disfunzione anche del sistema di accoglienza per cui quando arriva per esempio un un volo anche charter o una di persone rifugiate dal Corno d'Africa
Non c'è la capacità di informarli subito e chiedere chi di di queste donne ha bisogno di cure immediate e vengono ma da magari mandate in caso SPRAR che sono lontanissime con l'impossibilità di accedere a dei servizi medici
E anche uno svantaggio sia di ovviamente di salute per la donna Massiah anche di cure di spese mediche in Italia perché essi c'è una cronicizzazione dei problemi molto elevata
Di passo vi racconta anche altri dati vi faccio vedere dopo il video perché se no salta tutto a livello tecnico
Dei dati per rendersi conto di qual è la problematica Roma
è vero
Le stime non riescono a rendere conto dell'efficacia
Di una legge
Delle leggi in Africa delle leggi in Italia ma è anche vero che le stime ci possono raccontare che oltre alle leggi
Giuridiche ci sono le norme sociali e sappiamo che per le donne in tutto il mondo le norme CEI sociali sono contro di noi
Abbiamo fatto quindi delle stime per quanto riguarda il Roma Metropolitana
Derivando le dalla dallo dal rapporto dell'Osservatorio nazionale romano sulle migrazioni pubblicato questo maggio del due mila diciotto e considerando soltanto le bambine
Sotto gli undici anni e soltanto le bambine regolarmente cioè figli è di genitori regolarmente
Emigranti in Italia quindi già togliendo una buona fetta considerando soltanto i primi sette Paesi che hanno un'incidenza di MG F superiore all'ottanta per cento vuol dire che otto bambine su dieci subiscono MG F
Se consideriamo che il totale dei bambini registrati e che hanno accesso e hanno ha la fortuna di è essere iscritti anche alla scuola dell'infanzia e novecentosettantotto possiamo dire che minimo quattrocento bambine
Sono a rischio per esempio di essere portate durante le vacanze a fare una mutilazione o l'hanno già subita o l'hanno subita qua in Italia
Qual è in questo contesto la risposta che può dare Roma Metropolitana questo
Bene non abbiamo nessun'elenco di medici pediatri che siano formati per lavorare sul tema
Non abbiamo un elenco dei delle dottoresse
Cine collo che e pediatri che magari sono di origine italo somala che sono di origine di di paesi in cui sanno come lavorare sul sul fenomeno e sanno come lavorare con le comunità migranti
Non c'è nessun'indicazione da parte del Ministero della salute in questo senso
E questa è una delle differenze grosse che abbiamo notato col Progetto before perché in Francia non è casuale che ci sia un così alto numero di denunce i pediatri collaborano con il sistema di giustizia
Sia per fare la prevenzione con le famiglie avvisandoli che in Francia c'è una legge che punisce questo e che se la bambina ritorna e alla prossima visita dal pediatra
Il pediatra riscontra che è stata fatta la mutilazione la famiglia viene comunque giudicata dalla legge questa è un'interrelazione fra le istituzioni che è fondamentale per poter dare
Un linea di cambiamento a a come lavoriamo
Penso di aver quasi finito
Oltre a sostenere quello che volevo dire che non vi ha presentato dello stesso rapporto sui migranti invece qual è la la competenza sia specifica
Medica delle persone delle comunità migranti con le quali si può lavorare sia qual è il coraggio delle donne che vengono
Vorrei dedicare questa presentazione invece a una nonna che è una norma che abbiamo ospitati nel nostro centro antiviolenza e che ha attraversato dalla Somalia portato le tre nipotini in Kenya dal Kenya è riuscita a venire qua in Italia grazie anche alla collaborazione di UNHCR e di OGM e del tribunale
E se è riuscita a portare le le nipotine in Italia per poterle salvare dalle MG F questa non era una cosa sola assolutamente scontata e rompe anche lo stereotipo che sono le stesse donne le stesse nonne magari di le donne più grandi o di un'altra generazione che vogliono riprodurre le magia grazie
Grazie grazie a Valentina
Adesso invece passo la parola Marta Bona foniche consigliera della Regione Lazio
Grazie davvero di essere venuta ci tenevamo tantissimo perché ovviamente
Quello come al solito noi studiamo tanto ci confrontiamo con tutto il mondo Pai però l'obiettivo è quello che le istituzioni sia meno fortissimamente insieme hanno iper aiutarci in questi
Obiettivi così importanti che ci siamo andare quindi a te la parola Marta
Vi ringrazio anche perché la necessità di studio assolutamente reciproca anzi le istituzioni hanno ancor più bisogno di studiare che non le associazioni che poi si ritrovano
A lavorare sul campo io intanto appunto nel rinnovare la collaborazione la sorellanza fra l'istituzione Regione Lazio differenza donna su su questo progetto anche in particolare che evidentemente non centrava protagonisti in prima battuta ma che rientra dentro un'azione che con mille fatiche perché da ultimo il riferimento che faceva Valentina
Alla sanità hanno tanto per dirne una colonna la vicenda del piano di rientro del blocco del turnover cioè con gli anni di tagli che peraltro hanno colpito anche la legge nazionale che
Insiste sul tema delle mutilazioni genitali femminili io ho fatto uno studio rispetta quale fu il primo finanziamento dal due mila e sette per regione Lazio agganciata appunto la legge sette
Che ci permise di fare emergere o di tentare di iniziare a fare emergere quel fenomeno erano credo sfioravano i duecentocinquanta mila euro per regione Lazio adesso credo siamo a quattordici mila sia ancora resistono questo per dargli una scala di misura di come poi il disinvestimento
Su questi temi in tempi in cui i numeri erano tutt'altri e non si urlava all'emergenza
Erano investimenti seri che avrebbero potuto sedimentare una risposta efficace sul lungo periodo e però ce li siamo giocati quindi evidentemente ne adesso giochiamo su una tempistica diversa sono diciamo è già realtà come da ultimo la slide su Roma ci raccontava eppure noi fatichiamo arranchiamo noi istituzioni dietro
Alle risposte
Permettetemi una cosa perché poi Suma io sono istituzionale ma credo di portare anche Sempre grazie anche ai vostri
I impulsi un punto di vista politico
Io penso che anche il seminario di oggi debba essere come dire messo nell'attualità italiana
Ma anche un po'in quella internazionale no e faccio diciamo un esempio che comporta molta fatica immagino comune
Proverò a non ideologizzare perché credo che qua siamo in presenza di numeri e sui numeri bisogna ragionare
E poi però anche un po'di impulso positivo perché penso che stiamo dalla parte giusta del mondo no cioè in qualche maniera stiamo affrontando esattamente ciò che altri non vedono
Che magari strillano e che poi però è realtà per tutti indifferentemente allora
Quando noi a frutti a affrontiamo il tema magari dell'inclusione e integrazione
Qui tra un po'
Come dire rimpiangeremo i momenti in cui si parlava di integrazione io penso che di fronte a quello che sembra configurarsi all'interno del decreto sicurezza come la nuova gestione anche dell'immigrazione non è un caso che dentro a quel decreto ci siamo molta altra roba oltre questa sia un passo indietro rispetto alle possibilità che anche voi avete di intercettare questo tipo di di fenomeno perché laddove si restringe la possibilità di come dire passare dall'illegalità la legalità e uso diciamo in termini di legge non di punto di vista questo termine da è evidente che tu Ri spedisci dentro
Ora il nero la mancata emersione un tot di casi come quelli che che abbiamo ascoltato nel benissimo durissimo documentario che ha preceduto le nostre parole
D'altra parte anche quando noi
Come dire registriamo i respingimenti il fatto che non arrivano più migranti sulle nostre coste cose parzialmente vera ma sicuramente i numeri sono molto differenti da quelli anche soltanto di due anni fa
E nel momento in cui diciamo che non ci sono più navi delle leggi sul sulle acque del Mediterraneo consegnamo alla silenzio e alla a all'essere i fantasmi anche queste donne no cioè coloro che si muovono dal sud al nord del mondo proprio per sfuggire alla violenza di genere MG F comprese
D'altra parte il fenomeno migratorio che insomma soltanto veramente chi pensa di cavalcare le paure senza fare i conti con la realtà
Ritiene fenomeno arginabile sono numeri incredibilmente più grandi di noi e dunque come si fa a pensare di poter mettere una rete di contenimento a un flusso millenario cioè che fa parte del della dell'età che ne stiamo vivendo della storia che ne stiamo arrivando
Bene
Quando si dice questo chiaramente si deve far conto col fatto che pare questa realtà diventerà ad esempio la realtà dei compagni di classe dei nostri figli e delle nostre figlie quindi dare strumenti di convivenza di quote cittadinanza dovrebbe essere la prima il primo pensiero e il primo impegno degli amministratori
Chiusa la parentesi diciamo più faticosa e sparo di aver registrato fatto poco più c'è invece io credo ciò che ci dice che stiamo dalla parte giusta del mondo ed è il premio Nobel che è stato dato no soltanto una settimana fanno abbia Murad alla io a Zidane che ha denunciato le violenze dell'Isis perpetrate ai danni delle donne della sua comunità ecco io penso che quel riconoscimento ci debba dare forza no debba dare forza innanzitutto a voi che siete perennemente in attesa che noi ad esempio e saldiamo dopo i rendiconti insomma tutto quello che oggi sarà poco carino e anche diciamo per Radio Radicale sicuramente con organze che finirebbe sotto terra ma che è il tema no cioè il fatto di di essere sostenute sostanzialmente oltre che da un pensiero da quel punto di osservazione vado a alla Regione a quello che stiamo tentando di fare insieme a voi innanzitutto stiamo tentando di rendere effettivo quella che è una delle delle donne del documentario diceva decido di testa mia no
Cioè approvare ad affiancare chi si mette al fianco di quella decisione questo poi all'empowerment
E anche l'istituzione ha bisogno di cedere sovranità e di non far calare dall'alto una competenza che evidentemente lei non ha quindi allargando le maglie della collaborazione della sussidiarietà con le associazioni per fare in modo che sottoscrivo mille volte nero i Mende vittime queste donne semplicemente prendano in mano quelle che sono le loro decisioni loro futura il loro progetto di vita loro delle loro figlie dei loro figli perché Pai
Si è detto giustamente migranti ma non solo migranti ma io aggiungo donne non solo donne perché poi la comunità si rafforza laddove no in qualche maniera i diritti vanno nuovo rispettati
L'impoverimento nella crisi sia dei Paesi di provenienza ma anche dei paesi di di arrivo delle donne la femminilizzazione della povertà
è con vitata di pietra ma neanche troppo seduta forse a capotavola sempre di questo discorso quindi una società che include a una società che rafforza sotto ogni punto di vista quella che è la prese in carico di questo tema fuori dallo stigma fuori dal giudizio altra questione su cui nei proviamo ad insistere a stare attenti a partire ad esempio dei corsi di formazione dei progetti nelle scuole che facciamo a partire dalla scuola primaria io non ti devo alfabetizzare cioè gerarchicamente culturalmente io non sto dicendo di quello che tu devi fare ti sto dando degli strumenti per fare ciò che tu vuoi fare ma che è esattamente quello per cui se padrona in qualche maniera della tua vita che e anche la vita della comunità in cui ti inserisce quindi a un riflesso anche su di me
Cosa fa la Regione
Io penso che date anche le competenze insomma dopo Ilaria gestirà un tavolo che non vedrà delle competenze della Regione direttamente
Coinvolte la cosa che la Regione deve fare accanto a questa diciamo linea-guida che decido di testa mia è a formare rendere solidale a forzare l'ariete cioè tentare di capire e di aggredire tutti i modi dove il percorso di empowerment passa e tentare di rafforzarlo lì ma lo facciamo io credo con grandi limiti perché non voglio nascondere le difficoltà però lo facciamo con più interventi e mi piace lì il riferimento che facevi due l'Islam
Alla multidisciplinarietà delle politiche no perché anche noi dobbiamo sempre di più avere una un approccio multidisciplinare e non ghettizzare anche la soluzione del problema e quindi l'eventuale soluzione
Cioè il Progetto antitratta che vede la Regione capofila con risorse del di Piola
è chiaro a suo modo una un esperimento laboratorio formidabile se noi riusciamo diciamo attrarne i frutti fino in fondo
E a provare a ragionare a con un soltanto nella fatica della gestione ma quali sui risultati conclamati che saprà portare perché è forte perché vede tutte e tredici
Le organizzazioni che si occupano di antitratta sedute intorno allo stesso tavolo a tentare una collaborazione
E in tempi di isolamento di frammentazione di appunto devo salvare la mia associazione nella sopravvivenza quindi non riesco a dialogare con le altre associazioni il fatto che ci sia un'istituzione che tenta di fare da collante
Rafforza l'istituzione il l'associazione stessa la solleva dalla fatica di di coordinarsi con le altre la solleva quando riesce dentro quel progetto io credo ci siano moltissime delle possibili come posso dire dell'approccio che ne possiamo avere c'è tantissimo la formazione linguistica la mediazione linguistica uno dei primi problemi è vero cioè neanche le parole coincidono figuriamoci no
Come si fa a a sfondare diciamo il primo ostacolo che è quello della comprensione ma anche la consapevolezza dei diritti oltre che del diritto
E diritti è mi sveglio la mattina ho bisogno di soddisfare il mio diritto dove devo andare a chi devo chiedere qual è il consultorio di zona allora ad esempio un rafforzamento della sanità territoriale che deve necessariamente passare dal tema della formazione anche degli operatori
Cioè il tema dei delle case dei centri quindi dei luoghi fisici e lì come voi sapete meglio di me perché la legge l'abbiamo scritto insieme c'era
Una legge che fortunatamente sta continuando a camminare di prevenzione e contrasto alla violenza di genere che è una legge che ha rafforzato l'esistenza dei centri il finalmente ne ha distribuiti in maniera omogenea su tutto il territorio perché ne abbiamo poi l'ottica di Roma ma molto spesso gli strali tasse quando ancora sono finché sopravvivono gli SPRAR però sono soprattutto nelle nostre province sono nelle aree spesso più depresse dove il contrasto e la crisi della società si vede meno d'acqua ma poi lavora di più sul tessuto e quindi anche sulla cultura disgregata Ivano addetti Paci consegna il Paese che stiamo vivendo che è un Paese diciamo piuttosto faticoso e affaticato e poi dico l'ultima cosa perché mi sa che se no
Sforiamo con tutti gli altri interlocutori
Io credo e ve la voglio consegnare questa cosa come come uno sfarzo che la Regione sta mettendo in campo e che soltanto apparentemente laterale rispetto al tema di oggi il rafforzamento dei luoghi dell'autonomia delle donne parla evidentemente di una casa
Che non ha questa diciamo non è la Casa delle letterature ma la Casa internazionale delle donne che sta subendo un attacco fortissimo in termini contabili ma ancora di più di riconoscimento di senso di quell'autonomia di quella libertà
Sì è vero fanno i servizi per carità sono preziosissimi mala case innanzitutto qualcosa non fa soltanto qualcosa e li passano i migranti e gli passa un pensiero internazionale che io credo debba essere salvaguardato voi come sapete
Insomma siete stati parte del del del movimento che ha portato la Regione ad approvare una legge due settimane fa hanno abbiamo riconosciuto nella casa un ruolo di di un luogo e gli ha li abbiamo riconosciuto un ruolo di rilevanza pubblica
Istituiamo un fondo per finanziarle finalmente riconoscere appieno il ruolo che le donne le une accanto all'altre possono avere e hanno se non ostacolate
Dentro una giustizia sociale che veramente per tutte e per tutti questo io creda un punto d'osservazione delicatissimo ma dirimente perché è esattamente quello che liquidiamo facilmente con un giudizio ci dimentichiamo un secondo dopo quindi vi ringrazio perché ha fatto un lavoro fondamentale veramente per tutte e tutti noi
Grazie ad aver ammaccato è stata assorbita la fanaleria aria per iniziare il tavolo invece giuridica
Del Senatur da e a tutti
Pertini ci ascolta e per il nostro relatore dunque innanzitutto alla semplicemente una brevissima nota su una prospettiva che abbiamo cercato di di costruirci perché comunque prendere parola
Dalla prossimo secondo una prospettiva femminista significano interrogarsi sulle strutture di potere che connotano anche le narrazioni e parlare di donne migranti non c'è mai piaciuto parliamo insieme
Tutte perché ognuna di noi ha emigrante rispetto a qualche luogo è sicuramente raccontare nostre storie insieme ci permette di decostruire proprio delle strutture di potere che col notti e che nutrono le disparità tra le donne nella nostra società in mille comunità di appartenenza ma anche di restituire una dimensione e di di forte autonomia e quindi di una valore positivo alla alla concetto di potere a ciascuna donna che in che incontriamo un dato importante che ci permette di portare avanti questo tipo di prospettive che le operatrici di differenza donna ormai quasi raggiungendo la soglia del quaranta per cento sono anche in donne migranti che comunque si sono rivolte all'associazione non solo perché cerca di un supporto e di una risposta delle specificità ma proprio per contribuire a un cambiamento sociale nella società del paese in cui
Sono sono giunte invito al tavolo la dottoressa Luciana Sangiovanni presidente della sezione immigrazione del tribunale di Roma introduco il suo intervento con una storia
è un po'questo che vorrei cercare di fare condividere con voi proprio le storie di potenza che ci hanno portato molte delle donne
Che si sono rivolte all'associazione differenza Donna la storia che con cui vogliamo aprire questo tavolo e quella di e-mail ma una donna di origine somala che è arrivata in Italia ormai due anni fa
Richiedenti asilo ottiene lo status di rifugiata per discriminazioni e persecuzioni di genere soltanto dopo un anno dal riconoscimento dello status a seguito di una consulenza con il nostro ufficio legale comprende che è possibile procedere al ricongiungimento familiare a prescindere da requisiti
Di reddito e di abitazioni perché questo è un diritto dei rifugiati e delle rifugiate quindi per un anno lei ha cercato di conquistarsi autonomia lavorativa autonomia abitativa temendo che quella fossero le uniche condizioni
In base alle quali poter richiedere il ricongiungimento con le figlie
Il problema è che al momento in cui abbiamo avviato finalmente la pratica del ricongiungimento è insorta una minaccia concrete attuale alla vita delle proprie bambine perché lassù il suo progetto era quello di sottrarre le figlie alla mutilazione genitale con l'aiuto della propria madre
E purtroppo i tempi tecnici di una richiesta di nulla osta ai per il ricongiungimento avrebbero aggravato il rischio di vita per queste bambine il padre
Un soggetto
Giallo dal quale la donna punto era
Fuggita ottenendo lo status di rifugiata ha rintracciato lei delle uscite in minaccia andò anche di di ucciderle se non fossero state esposte sottoposte alla pratica di mutilazioni genitali e quindi abbiamo proceduto con una un ricorso in urgenza al tribunale di Roma chiedendo proprio un visto per motivi umanitari
E che starebbe diciamo in un'ottica di effettività del diritto d'asilo la la frontiera l'unica possibile in un mondo in cui le frontiere fisica e si sono tutte chiuse quindi la possibilità di richiedere aiuto attraverso un visto che consentirebbe di sottrarre donne uomini bambini e bambine ai percorsi di forzati di migrazione attraverso pericoli che di cui siamo tutti ben consapevoli
La la storia di di questa donna grazie appunto alla risposta del tribunale di Roma
Che ha ordinato il rilascio immediato di un visto per ricongiungimento familiare quindi la di la datori pur senza gli esami di DNA che c'era richiesto dalla dall'ambasciata senza scusi
Tecnico presso il consenso del padre c'era il presidente se si
E senza il consenso del padre è stata sicuramente il dato chiave e rivoluzionario della decisione che tuttavia è stata attuata in modo attenuato dal ministero perché il ministero N questo lo il ministero ci ha dato un visto turistico di diciotto giorni
Chiedendo uscì il l'esame di Vienna
Che alla fine grazie alla cooperazione di NH Cr eroi ma abbiamo comunque svolto perché le bambine erano in pericolo e quindi alla fine sono arrivate in Italia e hanno avviato tutta la richiesta di protezione internazionale
La dottoressa Monte gliene ha sottolineato un elemento importante che ci permette anche di in realtà nel punire le esperienze delle donne migranti e delle donne italiane
E cioè il dato che la alla violenza di genere strutturale si basa appunto su false rappresentazioni sul su false idee ed era delle dei rapporti familiari
Che di religioso non hanno nulla in realtà sono dinamiche appunto di potere e e di struttura sociale patriarcale che costituiscono un tratto comune
Delle società dei paesi di provenienza delle donne così come dei Paesi di destinazione
La differenza sicuramente la fa la conoscenza nel senso che molto spesso è preclusa soprattutto nei paesi di destinazione e da un forte isolamento abbiamo visto che le donne
Nel video che abbiamo potuto apprezzare hanno una comunità hanno dei riferimenti importanti tra le con altre donne insieme hanno potuto contrastare tradizioni così antiche e così lesive dei loro diritti il problema probabilmente che nelle comunità di destinazione
Così come le donne italiane fanno esperienza sempre di più di un forte isolamento le donne emigranti si ritrovano assolutamente invisibili
E tale invisibilità impedisce loro di esercitare i loro diritti anche le le scelte rispetto al proprio destino alla propria vita abbiamo però anche storie di anch'esse da queste che vogliamo appunto partire storie di
Di forte
Capacità trasformati IVA che si si innesca proprio allorché si rafforzi la consapevolezza di diritti di strumenti di possibilità di accedere per esempio all'assalto al diritto alla salute ed è quello il passaggio attraverso il quale proprio l'associazione differenza donna grazie anche al lavoro
Sul territorio di Valentina percettibile laboratori condotti per esempio presso le scuole di italiano
Che sono presenti sul territorio romano a costruito un percorso di di crescita di rafforzamento di consapevolezza rispetto alla possibilità di accedere alla cura del sette alla cura del proprio corpo e quindi anche a esercitare i diritti che il nostro ordinamento ancora tutela
Invito al tavolo il dottor Francesco Menditto che il procuratore capo della procura di Tivoli
E che
All'intervento che appunto è stato anche precursore rispetto alle misure di prevenzione che in quanto proprio in un caso seguito dalla nostra avuta una boccata dell'ufficio legale di differenza donna l'avvocata
Tissot Marilia Tissot è stato possibile
Con un'azione coordinata e grazie alla sensibilità e anche alla lungimiranza giuridica perché non avevamo ancora una norma introduco garantire una misura di protezione dopo la pena
E come ho fatto con gli altri relatori le gli altri delle attrici una storia che sì sì
Stava cadendo nella trappola sì allenato
La storia di una donna Svetlana che ne abbiamo conosciuto presso lo sportello della Cpr di Ponte Galeria dove è stata trasferita a seguito della presentazione di una denuncia per maltrattamenti
Questa donna appunto si reca a un commissariato in provincia di L'Aquila
E denuncia il suo compagno per maltrattamenti e anche per una situazione di concreta applicazione di libertà personali in cui si è trovata per tre giorni quindi era configurabile anche sequestro di persona e riportava dei segni vite evidenti delle violenze subite
L'accompagnano presso il pronto soccorso più vicino dopo il sequestro dopo lapsus dopo il referto immediatamente è stata trasferita è stato avviato l'iter di espulsione ed è stata trasferita presso il centro di Ponte Galeria per il suo rimpatrio
Quindi la sua condizione di vittima di reati gravi
La sua condizione di vittima in una situazione di particolare vulnerabilità in un ordinamento che non solo ha recepito la direttiva sui diritti delle vittime che stabilisce che i diritti delle vittime di reato Precious sono da tutelarsi a prescindere dallo status regolare o meno sul territorio italiano
Sono stati elementi completamente ignorati
Dalle forze dell'ordine e comprimendo e e aggravando la condizione di forte trauma vissuto dalla donna
La la vicenda questa è sempre una vicenda positiva quindi a seguito di un'adeguata assistenza legale del supporto anche dell'ASL competente territorialmente è stata accertata la non compatibilità della condizioni di salute della donna con il trattenimento ha proceduto anche alla richiesta di asilo e la donna è stata riconosciuta beneficiaria di protezioni per motivi umanitari
In quel momento sulla base della convenzione di Istanbul da parte del Tribunale di Roma a seguito di diniego della commissione territoriale
Quindi l'asso un un insieme insomma di molteplici ostacoli che hanno rallentato la possibilità di questa donna di accedere ad una vita dignitosa e libera dalla situazioni di violenza passo la parola quindi dal dottor Francesco Menditto chiedendo di darci indicazioni rispetto a buone prassi da avviare in base anche alle norme
E che sono state introdotte nel nostro ordinamento per garantire un pieno accesso alla giustizia di tutte le donne migranti e richiedenti asilo e quando i diritti si ampliano per le donne sia un piano per tutte le compiuti i componenti di una comunità
Sì grazie
Allora
Una breve premessa perché ovviamente tutto si tiene perché la domanda che tu mi hai fatto ovviamente
Ci ci costringe anch'essi per fortuna ci impone di fare una riflessione leggermente più ampia e parto dal perché sono qua
Sono qua perché mi ha indicato la bolla quella bucata Manente e quando mi ha invitato l'avvocata Manente spiegandomi qual era il tema le motivazioni generali femminili
Probabilmente preso dalla vanità maschile mi sono detto ma io che ci faccio a questo convegno visto che ne so poco e niente perché nella mia esperienza pure di molti anni non mi è mai capitato come dire di affrontare questa materia
E poi ho capito e soprattutto venendo qui ho capito perché dovevo venire perché dovevo capire qualche cosa che finalmente ho capito e quindi vi ringrazio ringrazio Teresa di avermi invitato perché mi si sono aperte insomma una serie di idee di ragionamenti e quindi il confronto è sempre importante poi cercherò come dire di fare delle proposte concrete perché la cosa
Che mi ha colpito
Io dico con mia moglie che è un'esperta materia di differenza di genere che io sono più concreto
E non so se è vero
Ovviamente però mi hanno molto colpito i dati che sono stati dati
Da Valentina precetti quando è scesa nel concreto quindi ha messo le mani nel piatto e ci ha detto che nella città metropolitana quindi intendo la provincia di Roma io Tivoli
Seicento mila abitanti della provincia di Roma per intenderci ecco così ci intendiamo mi dice che le persone le bambine
Che vanno a scuola quindi come dire una parte che sono a rischio di questo tipo di reato sono da mille le ha ridotte a cinquecento in base a una share non dato statistico
Maschi e femmine eccetera eccetera quindi immediatamente ho calcolato la mia percentuale
E vuol dire che io ho un certo numero forse un centinaio di per di bambini a rischio di questo e allora mi sono detto che cosa possiamo fare e poi cercherò di concludere con questo cosa cerchiamo
Primo il video che è stato trasmesso mi ha suscitato io con Maria Monteleone che è una mia maestra devo dire professionale mi ha superato e mi ha suscitato delle mozioni profondissime io ho lavorato per vent'anni a Napoli si occupa di brindare organizzato bistrot omicidi efferati vi dico sinceramente situazioni diciamo molto complicate molto brutte come dico sempre quando si va sul luogo del delitto del delitto non ancora consumato la situazione molto complessa quelle immagini quei volti a volte sorridenti avete visto come dicevano le cose
E mi hanno colpito molto quindi come dire
Devo Rifle io io non voci perché voi l'avevate già fatta la riflessione bisogna fare qualche cosa quindi grazie di avere a chi ha realizzato questo video e grazie a differenza donna
Per averlo per per avermi consentito di vederlo spero che molti altri lo possano vedere
Piccole riflessioni di carattere generale perché tutto si tiene
Perché io mi ero preparato devo dire alcuni appunti sono sincero stavano qua dentro ma ovviamente rimangono qua dentro
E da magistrato perché io sono magistrato sono procuratore la Repubblica facciamo parte tutti come dire di un ragionamento di carattere culturale ma voi fate la vostra parte mi riferisco ai centri antiviolenza differenza donna alla Regione io sono procuratore la repubblica sono magistrato faccio la mia parte
Anche se l'alleanza è fondamentale in questo settore come per contrastare la mafia io ci tengo sempre a dirlo perché mi mi occupo mi sono occupato di questo e l'alleanza della società civile tutte le persone impegnate queste terrà consentito di raggiungere dei risultati efficaci forse questa alleanza in questo settore ancora non si è verificato sì ci stanno de sta la Regione Lazio ci stanno
I centri antiviolenza ci sta differenza donna ci sta
Una parte di Società Civile però c'è il problema che siamo di fronte a violenze che riguardano la metà del genere e probabilmente l'altra metà del genere ma anche una metà del vostro genere non c'è proprio
Nel cercare di intervenire concretamente scusate questo valutazioni di carattere generale quando l'alleanza sarà un po'più salda forse riusciremo riuscirete ma mi piace dire riusciremo a fare qualche passo in più avanti più veloce lo vorrei vedere anche io qualche passo avanti
Sono partito dalla Costituzione ecco la premessa era sono magistrato salvarti dalla Costituzione perché quello è il mio credo non ce ne sono altri
E ovviamente sono parti dall'articolo dieci della Costituzione sull'Italia che ovviamente riconosce il diritto di asilo delle persone là dove i diritti non sono diritti non sono riconosciuti
E sappiamo che oggi c'è un decreto sicurezza ne ha parlato la collega San Giovanni che mette come dire da un'altra prospettiva io penso penso che sia giusto che ogni governo faccia la sua parte ogni parte politica questo riguarda la politica
A me interessa la Costituzione come magistrato perché questo per questo sono diventato magistrato e questo prevede la Costituzione
Quando la collega ci ha spiegato come funziona il decreto sicurezza mi sembra
Che alla fine ci sono dei punti abbastanza chiari che grazie alla norma costituzionale e grazie all'evoluzione della corte di cassazione per fortuna che c'è la Corte di Cassazione anche in questo settore c'è una sentenza molto importante del luglio del due mila diciotto che ci dà insomma il va da me comodi come intervenire
Rispetto ai reati diciamo culturalmente orientati e la corte di cassazione di conoscere che quando un c'è un diritto soggettivo dovrà comunque intervenire un giudice
In sede anche di seconda istanza e un giudice ordinario non giudice amministrativo
E infatti anche questo decreto sicurezza come ci ha spiegato perché ho ascoltato con molta attenzione
In ogni caso interverrà o in sede di impugnazione rispetto a quello che decidono le commissioni Anza di di impugnazione rispetta regia del questore interviene il giudice ordinario
Questa è la maggiore garanzia ricostituente ci poteva dare perché il giudice ordinario e quello che lavora in autonomia indipendenza perché è una serie di prerogative costituzionali devo dire funziona e funziona bene perché il riconoscimento dei diritti soggettivi quindi come dire questa sarà la strada nella quale si vedrà ovviamente se le norme saranno applicate bene applicate male ma in maniera costituzionalmente conforme perché poi alla fine se le norme sono incostituzionali vengono impugnati
E comunque giudice devono applicare in maniera dei giudici ordinari soprattutto in maniera
Con costituzionalmente orientata secondo passaggio e vado a dirlo
Disse doppia discriminazione si parla nella vostra introduzione nodo voglio dire anche un'altra cosa come le norme io il decreto sicurezza non l'avevo studiato nel in questa parte l'ostio ad una seconda parte che riguardava le misure di prevenzione fortunatamente non sono intervenuti nella nell'ampliare le misure di prevenzione sono delle misure preventive per evitare che si commettano i reati
Sono sempre state utilizzate per contrastare il disagio sociale siamo grazie al costituente o sono state utilizzate per contrastare la mafia per evitare anche i delitti in materia di violenza di genere come vi è stato detto grazie delle interpretazioni che abbiamo portato avanti
E devo dire in questo decreto sicurezza si vuole mettere qualcosa in più a favore delle donne ovviamente ma non è non è stato inserito
La riflessione che facevo su questo però e poi vado un po'a due-tre parte parti virtuose avvisami cinque minuti prima così chiudo
Io sono Procuratore della Repubblica e io vi assicuro che il procuratore dalla Repubblica ai ventaglio
Del rischio del reato o del reato commesso dal primo momento quindi da quando lo può fare emergere quindi ancora non è emerso e quindi quando la donna si deve recare dalla polizia giudiziaria quel primo passaggio me se si reca
Al momento successivo all'esecuzione della pena come vi ha detto la procuratrice
Maria Monteleone dopo la scarcerazione delle persone di questo tipo di soggetti spesso c'è la reiterazione del reato anzi nel caso che io ho visto era scritta la reiterazione reato perché il responsabile condannato a due anni e sei mesi in carcere diceva puntualmente quando uscirò ripeterò perché io sono il padre sì io sono un uomo e io decido nella mia famiglia lo diceva con convinzione perché era la sua cultura
Ovviamente non non non non è importante qual era la nazionalità
Il procuratore della Repubblica firma i provvedimenti di scarcerazione quindi se una persona viene scarcerata per un reato in materia di maltrattamenti di seicento del bisogno di violenza lo sa poi non sempre lo sa perché come dire a Roma è complicato come dire gli uffici possono essere però è impossibile saperlo quindi abbiamo adottato nella procura di Tivoli che insomma una procura che mi consente di lavorare con otto magistrati
Un provvedimento per cui prima della scarcerazione per questo tipo di reati io vengo informato
E ovviamente verifico caso per caso se si può applicare una misura di prevenzione ma prima ancora sto andando già nelle prassi virtuosa sulle cioè nelle prassi poi vedrete voi se sono virtuosa
Ma prima ancora io ho dato indicazioni ai viceprocuratori perché
Per i reati maltrattamenti seicentododici bis dovete sapere cioè il giudice monocratico e noi togati non ce la facciamo ad andare salvo i casi più gravi Maria anche va in udienza che procuratrice aggiunta pure io però non non ci possiamo andare se non abbiamo il tempo
E io ho dato le indicazioni Hibiki viceprocuratori devono chiedere con la condanna superiore a un anno devono chiedere l'applicazione da libertà vigilata che è una misura di prevenzione diciamola così applicata dal giudice per cui dopo l'espiazione della pena senza che il pubblico ministero si riveda da capo a e il la pericolosità sarà il giudice di sorveglianza vedere in automatico se quella persona pericoloso mentre è uno strumento formidabile che non è attuato quasi nessuna parte d'Italia
Il Tribunale di Tivoli sta incominciando a priori un paio di casi negli applicati ho fatto ricorso per Cassazione
In altri casi la sta applicando quindi quando saranno scarcerati questo che già ci sarà un ombrello quindi come dire chiedete la
La libertà insegniamo ai giudici io l'ho imparato da poco Teglio sono il primo voglio prima non è che nasciamo sapendo tutto l'ho imparato da due anni attraverso alcuni anni attraverso
Prassi virtuose
E che cosa possiamo fare di fronte a questa doppia discriminazione delle donne migranti ce la faccio ogni cinque minuti
E prima di tutto di fare questo grosso lavoro sulle donne
L'altro dato che ha dato Maria scusate se vado un po'a ruota libera solo alcuni appunti l'altro dato che ha dato Maria moglie Monteleone su su su su sui reati
E i reati ai danni delle donne sono sicuramente superiori a quelli in materia di sostanze stupefacenti per esempio a polizia giudiziaria nel mio territorio ma in tutti i territori Italia impegnata in gran parte per contrastare le sostanze stupefacenti che vanno contrastate io voglio dire non non si discute abbiamo la criminalità organizzata eccetera però vi fa capire che c'è un problema di risorse da impiegare in questo settore e perché c'è il problema perché manca la consapevolezza ovviamente a monte perché noi abbiamo una risoluzione bellissima scritta dal CSM Grazia Maria Monteleone perché le le cose scritte vengono scritte da qualcuno e sulla base di ciò che è stato fatto qui dobbiamo dare nomi e cognomi alle persone però poi va attuata in tutte le parti d'Italia non solo attivi a Roma e così via
E quindi bisogna avere questa consapevolezza io gli posso dire quello che succede nel mio territorio perché non devo insegnare niente a nessuno per un territorio nel quale mi posso rendere conto di quello che accade
E nel mio territorio negli ultimi due anni quindi da quando sono arrivato io quindi lo rivendico come dire perché c'è stato un lavoro grazie anche a quello che mi avete che
A avviene sul territorio grazie anche alla presenza dei centri antiviolenza oggi l'abbiamo a Tivoli anche il centro differenza donna abbiamo avuto il raddoppio esatto delle denunce presentate dalle donne qual è la conseguenza qual è il perché quale il perché non lo so potrei dire dipende dalla tentiamo di farlo purtroppo
Rassegnatevi avvocate di differenza donna né ce la mettiamo tutta non ce la faremo mai a fare tutto bene quindi date fate la vostra parte gli avvocati di parte civile quindi questo ci tengo a dirlo
Qual è allora prima di tutto i reati nel mio territorio in materia di violenza di genere prima erano il tre per cento ora sono il sei per cento qui sono raddoppiati
Ma sicuramente senza conoscete dati nazionali solo il sette per cento le donne di denuncia quindi se sono fortunato lo denunciano il quaranta il quattordici per cento siamo ancora dei numeri bassissimi
Qual è la conseguenza che io otto magistrati
E una sulla magistrata due magistrate
Di questi otto prima erano due poi sono diventati tre quattro quando arriverà la collega da Cassino si occuperanno dei reati di violenza di genere
Quattro suo Oto e faranno sono specializzati in materia di violenza igiene e fanno ovviamente anche azione questo per dirvi che se incominciate se cominciamo a far denunciare una quantità più alta di donne
Io non sono in grado di garantire nel mio territorio la tutela e ve lo dico ve lo dico con molta sincerità e franchezza ovviamente scriverò da a chi di dovere perché bisogna porsi questo problema
Primo punto secondo punto vado subito altri due tre minuti
Secondo punto noi magistrati e e voi ovviamente parti civili ci dobbiamo rendere conto l'ha detto anche Maria
In questo settore va data la tranquillità la possibilità alle donne di potere denunciare di potere sentirsi seguite in tutto il procedimento perché la mia esperienza guardate
E che alcune assoluto io controllo tutto e tutte le misure cautelari cioè Urano scadono più a Tivoli passano per il mio tavolo anche nella fase dibattimentale
E però alcune assoluzioni dipendono dal fatto della mancanza di consapevolezza delle donne che non hanno una parte civile adeguata e quindi sapete questo è pane quotidiano per voi le ritrattazioni
E la tutte la richiesta della revoca della misura che viene dalla persona offesa
Noi resistiamo vivamente
E una serie difficoltà questo per dire che solo la vostra presenza vostro intendo i centri antiviolenza
Ho le le varie associazioni che si possono così costituzione di parte civile possono consentire poi di portare a casa il risultato perché sapete che una sentenza di assoluzione a una revoca della misura una scadenza è la cosa peggiore
Che possa avvenire sul territorio quindi stiamo cercando di seguire anche questa
Questa parte che una parte particolarmente importante vado ora concludere perché diventa appunto complicato da a terzo scusa e poi vado proprio la conclusione
Perché poi prendiamo gli spunti che perché dicevo l'accesso delle donne e qui purtroppo devo perdere un minuto
A dobbiamo consentire di presentare li denuncia
Primo punto quindi dipende un po'dal lavoro che si fa sul territorio secondo è compito della procura capire quando c'è un reato anche quando non c'è la denuncia perché i reati sono perseguite ufficio e noi ovviamente abbiamo gli strumenti per per capirlo terzo dobbiamo consentire alle donne nel momento in cui vanno prese presentano la denuncia a sentirsi a casa loro
E e quindi l'altro lavoro che stiamo facendo ovviamente preparare una direttiva alla polizia giudiziaria specifica
Con una serie di indicazioni ovviamente con una preparazione verso le polizia giudiziaria in concreto anche con dei formulari rispetta come devono raccogliere in sede quando vanno sul posto la notizia di reato come devono fotografare non ci devono dire tante cose eccetera eccetera
E passaggio ulteriore dobbiamo essere veloci nel dare la protezione a queste donne ecco una procura come Tivoli onestamente riesce a farlo quando capisce che è un problema complicato perché abbiamo un meccanismo per per intervenire abbiamo dei GP perché sono bravissimi
Nel momento in cui viene presentata la denuncia nel momento in cui abbiamo un contatto con la donna e la procura la attraverso la polizia giudiziaria meglio un mille carabinieri sul territorio quindi potete capire giuste stanze sessanta stazioni
Dobbiamo far capire quali sono i loro diritti e il primo momento voi avete altri momenti io parlo per me e per procurato come procura della Repubblica
Devono avere l'informazione di quali sono i loro diritti
L'ideale sarà quando ogni carabiniere che riceve la denuncia sarà in grado di spiegare perfettamente ma questo avverrà appena possibile diciamo e quindi abbiamo predisposto un avviso alla persona offesa in linguaggio che speriamo comprensibile scritto dalla presso la professor sopra
Sora universitaria
E e e ho chiesto lo posso dire lista presidente Ercoli
Ho chiesto la l'assessora non lo sa ancora ho chiesto la collaborazione alla Regione per rendere questo avviso graficamente leggibile perché attualmente sono otto fogli fotocopiati altro Carini
E devo dire la Regione si è dichiarata disponibile stiamo preparando un bel lavoro
C'è il problema della traduzione c'è il problema ci sono tante altre robe di cui non parliamo e qui però è necessario che questo avviso sia fatto bene sia tradotto in tutte le lingue possibili e immaginabili
La mia difficoltà col procuratore che e ha risolto a costo zero tutto questo ma costa zero quindi dovete capire che tutto quello che si fa come Maria e a costo zero quindi se la regione che mi ha detto che non è in grado di tradurre in molte lingue ci dà una mano ulteriore ci farà molto piacere perché ne stante denuncia un certo numero di lingue ma metteremo sul sito
In tante altre lingue perché potrà diventare una prassi virtuosa se la Regione vorrà investire
Dipende da lei assessore ha perché poi nome perso Consigliere e
Sì
Essi non l'abbiamo nel fatto in un linguaggio comprensibile abbiamo fatto un lavoro provocato siamo tutti bravi tu sei più brava l'America
No no va be'quando sarà all'altezza dotato di e quindi questo passaggio quindi l'informazione perché se ne è parlato negli intervalli interventi precedenti e e così via non posso parlare di altri passaggi ecco l'altra idea scusate purtroppo le cose vengono dietro l'altra proprio grazie
E diciamo all'incontro di oggi questo avviso alla persona offesa va integrato
Dobbiamo mettere qualche cosa specifico sulle donne migranti evidente al di là delle formulazioni obbligatorie quelle aggiuntive che abbiamo messo è chiaro che dovrà mettere qualcosa di specifico ora ci ragioniamo
Bene facciamo il test corollario io raccolgo raccolgo tutto ci mancherebbe altro
Quindi transitare vado a finire con una proposta concreta
Sono partito da i dati a rischio nel nella mia zona nel mio territorio nel mio circondario delle mutilazioni genitali femminili allora mi chiedo
Probabilmente in tutti Italia complicato probabilmente su tutta Roma cinque milioni cento decine di comando di polizia ci giudiziaria e complicato
Non possiamo nel circondario di Tivoli immaginarci un Progetto integrato
Per individuare perché questa è una scuola cioè non è possibile che ci sfuggono a me fa rabbia scusate che non siamo in grado un caso forse su cinquanta ma neanche uno
è una di quelle di qui un Burti evitiamo Lecce allora ragioniamo un attimo su come possiamo partire qui però ci vuole una sinergia della regione vostra potente la procura farà la sua parte perché io degli strumenti e dei mezzi non nella parte preventiva nella parte repressiva per portare avanti un progetto concreto per vediamo dove arriviamo a io penso che non sia complicatissimo quindi questa lancio questo progetto ci diamo dei tempi con le risorse che abbiamo io da domani ovviamente sono anzi di pungolo ero a questo punto perché se no
Ecco io concluderei in questo modo
Maria ha detto ha citato una frase
Di come ci si può sollevare diciamo allora una confessione anche se c'è Radio Radicale ringraziamo radio radicale perché la diffusione dell'informazione sempre importante e anche un procuratore di una certa età vuol dire e può avere dei momenti di come dire in cui è come dire si sente in difficoltà si sente un fardello dice ma forse chissà se ce la faccio a realizzare questa cosa voi pensate questi magistrati che sono invincibili che riescono a fare tutto sì vogliamo esserlo sono uomo perciò lo devo dire tra l'altro ecco io per sollevarmi quando oggi è stata una giornata complicata quindi grazie ancora Teresa e mi risolleva o quando vado agli incontri coi ragazzi avviamenti o con i centri antimafia e oggi devo dire vedendo questo
Questo documentario queste questi volti di queste donne come dire mi sono come dire sentito un fardello maggiore però guardando voi e sapendo quello che fate ecco le avvocate
Di differenza donna
E mi mi tiro su perché vedo che c'è gente che lavora seriamente in questo settore e se lo fate voi io non posso non farlo e quindi come dire questo mi dà una forza e un'energia che ovviamente metterò a frutto
E poi sempre rispetto
Alla donna e a me piacerebbe certo sarete voi donne che sta alberi del mondo
A me piacerebbe che lo salva striminzita il mondo
Perché siamo metà e metà quindi il giorno in cui insieme riusciremo a salvare il mondo forse avremo raggiunto l'obiettivo speriamo che non accada troppo in là grazie
Grazie
Intervento appassionato mettere la la competenza delle magistrate diamanti del nostro procuratore della repubblica che ci sì
Impegna non solo al con una grandissima competenza ma anche con grande sensibilità e attenzione
è il passiamo a ad affrontare un aspetto peculiare della dell'accesso alla giustizia intesa in senso lato delle donne migranti e richiedenti asilo che proprio tutto l'iter
Volto all'accertamento dello status di rifugiata sul territorio italiano e chiamo al tavolo quindi l'avvocata Marta scimmia e la dottoressa
Chiara Scipioni
Lui
Con l'obiettivo di illustrare un percorso di accesso appunto a un diritto fondamentale garantito dalle convenzioni internazionali
Invertire l'ordine degli interventi quindi lasciando la parola alla dottoressa Scipioni perché viene anche da una giornata molto
Delicata in quanto oggi ci sono stati i funerali del presidente della commissione territoriale di Roma una persona che ha dato una risposta veramente
Sensibile attenta tantissimi casi di donne
Vittime di tratta inaugurando anche delle prassi molto importanti in particolare un alcuni casi come in quello che oggi ci siamo trovati a trovare presso a trattare presso la Commissione saltando completamente l'audizione in considerazione dei dichiari indici
Di vittimizzazione
L'intervento della dottoressa che era Scipioni funzionaria del l'agenzia dell'ONU per i rifugiati
Lo introduco brevemente perché mi rendo conto dei tempi che ormai si sono ridotti all'osso con la storia di una donna che abbiamo assistito di origine saudita il caso tipico di scuola di una rifugi sul sul class quindi una donna richiedenti asilo che era qui in Italia e che a dall'età appena compiuti i diciott'anni si è rivolta alla nostra associazione appartenente ad una famiglia molto benestante
Frequentava l'università qui a Roma appena compiuti diciott'anni dicevo ha richiesto aiuto alle alla nostra associazione per procedere alla richiesta di asilo e sottrarsi al matrimonio forzato che l'aspettava in Arabia Saudita
Per realizzare anche il suo obiettivo cioè quello di studiare medicina in Italia e rimanere qui
E devo dire si è innescato tutto un meccanismo grazie anche all'ufficio di Anelka Cr dedicato alla tutela delle richiedenti asilo particolarmente vulnerabili meter
Sì molto un iter privilegiato ma che in realtà sarebbe attuazione delle convenzioni internazionali
Che ha garantito nel giro di tre settimane la richiesta di asilo alla messa in protezioni in attesa dell'audizione l'audizione e il riconoscimento dello status di rifugiata in quanto vittima di persecuzioni di genere
Quindi non in quanto partito membro di un particolare gruppo sociale ma riconoscendo la natura politica
Della sua richiesta di protezione della sua ribellione
Quindi lascio la parola alla dottoressa Chiara scissioni
Grazie allora intanto grazie a le amiche di differenza donna per per l'organizzazione insomma di questa giornata interessantissima e per l'invito che si cercherà di essere bellissima perché fa l'orario è quello che soprattutto perché chi mi ha preceduta tra abbondantemente messo insomma sul tavolo spunti interessantissimi di di riflessione
Sì personalmente punto rappresento diciamolo NH Cr in una delle Commissioni territoriali di cui si è più volte parlato oggi
E sappiamo che insomma quello che noi dobbiamo fare come commissioni alla valutazione del rischio che le persone che ascoltiamo
Correrebbero in caso di rientro nel paese di origine questa valutazione la facciamo a partire dall'ascolto insomma le mie vicende personali
Rispetta le mutilazioni genitali femminili
Per UNHCR costituiscono indubbiamente una forma di violenza di genere che comporta chiaramente un gravissimo danno da un punto di vista fisico e psicologico e che ha molta a persecuzione
E questo è diciamo chiaramente indicato nelle nostre linee guida del due mila dodici sul riconoscimento della protezione internazionale nei casi di violenza insomma per le persecuzioni legate al genere
E in realtà la considerazione diciamo di delle mutilazioni come forma plurima di violazioni dei diritti umani e anche un po'direi l'ha riconosciuta dalla giurisprudenza europea da trattati di vari organismi di monitoraggio delle Nazioni Unite e anche dalla corte stessa dalla Corte europea per i diritti umani
Indubbiamente costituiscono appunto una violazione di una forma di plurime violazioni di alcuni diritti fondamentali
Il diritto ad esempio la non discriminazione
Il diritto o alla protezione dalla violenza fisica e psicologica al diritto Aldo direi di sì degli standard più elevati possibili di accesso alla alla salute
E ovviamente nei casi più gravi costituiscono anche una violazione del diritto alla all'integrità e alla vita
Questo far sì che e anche questo diciamo abbastanza chiaro nella nella posizione ma neanche ACR che come dire spendere o rimandare una donna una bambina in un Paese nel quale potrebbe subire una mutilazione genitale femminile può comportare violazione di diciamo norme di diritto internazionale
Quello che chiaramente bisogna tenere in considerazione il tipo di danno nonché le mutilazioni comportare di cui senza in realtà abbondantemente parlato
Ötzi che è un danno permanente no hanno diciamo di tipo fisico e psicologico e che ha come dire un danno che appunto è permanente non si chiaramente non si conclude nella fase nella quale la mutilazione agitato subita anche perché bisogna considerare anche questo è emerso chiaramente dal dal video
Che può essere ripetuta in certi momenti della vita di una donna che donne che magari hanno subito una certa forma di mutilazione in alcuni contesti postumo in un momento successivo magari da bambina sono sottoposte a una certa forma un certo tipo di mutilazione in un momento successivo della vita pre esempio appunto il parto dopo il matrimonio possono subirne una aspra e quindi questi sono indubbiamente tutti aspetti che devono essere tenuti in considerazione
L'organizzazione mondiale della sanità e questo però era chiarissimo diciamo anche nel video veramente emozionanti e insomma che abbiamo che abbiamo visto prima riconosce
Le mutilazioni genitali femminili come concausa o comunque insomma come se non come unico fattore causale del la maggiore mortalità durante durante il parto
Considerato tutto questo
C'è da aggiungere diciamo che in alcuni casi capita in Commissione di ascoltare ad esempio i genitori
Che portano via
Le loro figlie da contesti nei quali potrebbero subire persecuzioni e quindi è chiaro che il focus deve assolutamente essere tenuto più ampio nei confronti di quello che della percezione diciamo di un certo atteggiamento di protezione che no può comportare persecuzione non solo per quella minore non solo per quella bambina ma talvolta anche per i suoi genitori che rompono in qualche modo una tradizione che come è stato già detto in realtà nella appunto nella nella realtà non ha nulla a che fare con la religione
Ma che appunto in alcuni contesti no allegata più che altro alla alla pratica alla tradizione
è chiaro che è stato detto molti paesi soprattutto africani si sono dotati di normative che violano sanzionano penalmente ricorso a queste pratiche che è una cosa assolutamente importante
Darò a valorizzare sono accolta con grande favore
è chiaro che nell'esame dei rischi in caso di rientro bisogna tener conto ovviamente della effettiva implementazione applicazione delle norme ma soprattutto dell'accesso
Alla giustizia che la singola bambina o i suoi genitori o la donna potrebbero aprire in caso di rientro quindi diciamo che no come sempre non dobbiamo fermarci all'esistenza di una norma ma alla effettiva implementazione e alla possibilità di accesso nel caso concreto
Concluderei dicendo semplicemente che nella casistica più ricorrente in realtà è davvero difficile che una donna si presenti in Commissione e racconti questo come motivo di fungano o Cometti Moore
O o anche solo come elemento di appunto che posta portare a valutare non danno fisico o psicologico eccetera
Questo succede devo dire o se prima la rete in qualche modo avuto ma la possibilità di essere supportata
Da associazioni come come la vostra che su appunto supportano e e quindi con i quali insomma si inizia un percorso di elaborazione rielaborazione oppure in realtà le domande nelle quali questo magari emerge in un secondo momento sono domande nelle quali è piuttosto chiaro contrasto invece di violenza di genere
Di maltrattamenti violenza economica psicologica l'isolamento sociale è più facile che questo emerga
In prima battuta questo fammi limiterei a questo visto
Io passo la parola quindi l'avvocata Marta a Signa del dice legale dell'associazione differenza donna in particolare lei è specializzata nell'assistenza processuale delle donne nel processo penale
Delle donne punto esposti a situazioni di violenza di genere con una prospettiva però anche di diritto internazionale e lei inviterei più che altro a fornirci una indicazione mettendo insieme le storie delle donne che abbiamo ripercorso abbiamo visto che gli ostacoli sono numerosi ma in particolare sono correlati anche ad una mancanza di prospettiva di genere nella costruzione dei percorsi
E quindi nel rispetto alle donne richiedenti asilo quali sono le raccomandazioni che ci vengono dagli organismi internazionali
Io sarò veramente brevissima
Ancora di più di quanto avevo programmato
Intanto come premessa iniziale sicuramente parlare della di quelli che sono gli obblighi internazionali oggi quanto mai importante considerato che è vero che da un lato gli stati hanno il potere di regolare il il procedimento migratore il processo migratorio regolari con pini come conseguenza della sovranità nazionale ma è pur vero che allo stesso tempo hanno degli obblighi internazionali che gli stessi Stati hanno hanno sottoscritto ratificando appunto convenzioni internazionali di diritti umani
Che sono vincolanti sia per il legislatore che ha per l'interprete la la nostra Costituzione stessa l'articolo centodiciassette C
Si dice appunto che le convenzioni internazionali fanno parte proprio di tutto il nostro ordinamento quindi devono essere poi insomma la guida
Sia per le il legislatore sia per l'interprete sia per noi operatori operatrici del del settore
E ovviamente il mio intervento degli obblighi di diritto internazionale di accesso alla giustizia delle donne sono in tantissimi
E non potrei essere diciamo ovviamente darne una una una rappresentazione globale però possiamo ecco ci sono tre macrocategorie e quindi le convenzioni che riguardano specificatamente la materia
Dell'affido quindi la convenzione tra cui fa parte la convenzione di di Ginevra le convenzioni sulla polizia
Sui lavoratori migranti lei convenzioni che fanno parte e diciamo della dei diritti umani in generale quindi dichiarazioni versare di diritti dell'uomo la Convenzione europea sui diritti dell'uomo
Sulla divieto di trattamenti inumani e degradanti eccetera e poi le convenzioni specifiche che riguardano appunto le convenzioni Gender specifica delle convenzioni che riguardano i diritti delle donne in particolare quindi la convenzione delle Nazioni Unite per l'eliminazione di ogni forma di discriminazione contro le donne e in ambito appunto in seno alle Nazioni Unite Phoinix in ambito europeo la convenzione
Vista molle quindi la convenzione per la prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica e sono queste convenzioni che si danno la chiave di lettura per leggere
Poi tutto il coacervo delle delle norme internazionali e di diritti umani che riguardano l'assillo
E e quali sono diciamo qual è la chiave di lettura è quell'appunto della prospettiva di genere cioè indosserà una prospettiva di genere quindi
A acquisire quella la consapevolezza per quel processo migratorio non è un fenomeno neutro neutrale perché è vero che riguarda uomini e donne ma diciamo un impatto a peculiare in relazione alle donne poi che
E le donne
Appunto la posizione delle donne differente da quelle degli uomini in termini sia di canali migratori sia di settori dei quali confluisce la migrazione sia in merito alle tipologie di abusi e di violenze che appunto riguardano specificamente le donne
E quindi il avvenne prendo come monito diciamo di questa guida di questa ha linee guida villa accesso alla giusti in merito all'accesso alla giustizia delle donne migranti quella del comitato fidavo come sapete
La convenzione si davo anche un organo di monitoraggio come tutte le convenzioni che sono varate in seno alle Nazioni Unite
Che appunto un comitato di esperti che è un organo paragiurisdizionale quindi non è un organo che
Ma mette delle sentenze
Vincolanti ma a delle linee guida di sono dei principi comunque
Che gli Stati devono tenere in considerazione
A assunto il comitato in ambito nel merito alla Zidane che proprio una ruolo giurisprudenziale quindi di interpretazione di singoli articoli della Convenzione
Tale e e da proprio ampliare notevolmente e rendere sempre viva coi ecco la
La convenzione nella raccomandazione generale numero trentadue si concentra appunto sulla dimensione di genere che riguarda lo status di rifugiato la nazionalità e lo status di apolide gelido del delle donne
E in particolare ecco io sintetizzo dei punti centrali di questa raccomandazione ricchissima che invito tutti a coloro che operano tutti insomma in questo ambito a ad avere come lì come manuale insomma come riferimento
Intanto a in primo luogo il Comitato sostiene che
Si deve essere un'interpretazione estensiva della della definizione di rifugiato
Come può quale quella che ci fornisce la convenzione di di Ginevra per cui a anch'tutte le persecuzioni che sono Gender related cioè sono relativo alle persecuzioni di genere devono essere incluse come motivo di persecuzione che fonda e dà diritto al riconoscimento dello status di rifugiato
Voi sapete io non perdo tempo pranzo malata già dal tre San Giovanni ha spiegato che e lo status di rifugiato il più alto grado di riconoscimento di appunto tutela in materia di di diritto di asilo
E e quindi in un in in questo senso il Comitato invita a a a riconoscere lo status dello status di rifugiato tutte quelle donne che hanno
Il rischio di subire per esempio sono Prisco di subire mutilazioni genitali femminili matrimoni forzati crimini d'onore minaccia di essere vittime del traffico di esseri umani di violenza sessuale di violenza domestica che sono a rischio di essere
Di avere una pena di morte o altre punizioni fisiche previste da sistemi di giustizia discriminatorie sterilizzazione forzata tutte diciamo
Quelle discrimen quelle discriminazioni basate proprio sul genere eccesso l'essere donna in quanto donna
In concreto per esempio il Comitato afferma che il riconoscimento dello status di rifugiato
Può anche derivare proprio dal fondato pericolo che le proprie figlie possano subire mutilazioni genitali femminili quindi anche una madre può richiedere poi dovrebbe insomma vere riconosciuto lo status di rifugiato per salvare le proprie figlie da questo pericolo e acquisire poi lei stessa in come diciamo in conseguenza come aspetto lo status di rifugiato
E
Ancora lo dico il comitato precisa che le forme di persecuzione idonea a garantire lo status di rifugiato possono anche consistere non in violenze perpetrate dall'autorità statale ma anche da soggetti privati
In situazioni in cui gli Stati non siamo in grado di
Fronteggiare questa situazione di violenza
Che che appunto a colpisce le donne
A ancora il il comitato invita listati interpretare istintiva estensivamente o comunque con prospettiva di genere il principio di non respingimento che è un principio una norma consecutiva angolo consuetudinario a livello internazionale che il principio in base al quale nessun richiedente asilo nessun rifugiato può essere espulso
Rimandato presso i territori dove la sua libertà la sua vita
E al punto esposta a un a un pericolo o comunque può a rischia di subire trattamenti inumani e degradanti
E in questo senso quindi nessuna donna dovrebbe richiedente asilo dovrebbe essere espulsa rimandata presso uno Stato dove rischia di subire trattamenti inumani e degradanti
Ci sono poi tutto una serie di indicazioni veramente sintetizzo solo alcune che il comitato fa per quanto concerne una virtuosa conduzione della fase di riconoscimento
Dello status di rifugiati della insomma della del processo di per la protezione internazionale
Intanto afferma con forza che la richiesta d'asilo di asilo non può mai essere una atto illegale per cui in base al quale sussiste una del debba sussistere una detenzione o qualsiasi tipo di punizione e ancora in termini molto generali ma veramente significativi il comitato purtroppo punte in inglese e quindi insomma allora lo trasforma in italiano anche se non spetterebbe più efficace
Insomma di il in inglese e
Sostiene il che gli stereotipi di genere pregiudichino il diritto delle donne a un'equa procedura di asilo
E quindi le autorità statali che opera nella procedura e del riconoscimento di asilo devono adottare adeguate precauzioni per non creare standard che siano basati su preconcetti
E pregiudizi materie di violenza di genere
Il Comitato invita gli stati poi adottare una serie di transizione
Di ascoltare separatamente sempre le donne nelle audizioni quindi mai anche se c'è una richiesta di tutto il la la famiglia comunque ascoltarle separatamente perché in quel contesto possono emergere situazioni
Particolari
Diciamo ci sono
Tante altre indicazioni ma veramente penso che appunto posso concludere e concludo mamme con una riflessione che devo dire
Punto forse un po'utopica Mario Artali confortata da studi in realtà ben più levati di del mio perché punta ho avuto modo di leggere e poi me questo pensieri di studiose
Con un professore se Mérite della ieri University quindi non è per forza e cioè non è così utopico
Come pensiero probabilmente ma un pensiero che deriva da una una situazione che e di tensione costante che fa parte della nostra democrazia tra la sovranità nazionale e i diritti umani una sovranità nazionale che spesso in nome di un principio di di di sicurezza nazionale no pregiudica poi quelli che sono i diritti diritti civili diritti fondamentali della persona
In realtà una un conflitto che fa poi della cittadinanza un luogo di esclusione di diritti anziché di inclusione perché
Poi
In realtà ci sono barista acustico di menti di diritti abbiamo intorno a noi e quindi c'è il cittadino e rifugiato
Poi ancora un po'meno il richiedente asilo ancora fa ancora un po'meno alti non ha documenti non ha niente non è non ha non hanno né riconosciuto pure essendo una persona no s'
E quindi
Quello che appunto poiché Linda bosniache questa studiosa suggerisce e che in realtà l'acquisizione di diritti debba dipendere più che dalla cittadinanza e quindi dalle gamme appunto con una sovranità nazionale ha un legame col territorio quindi io sono una persona sono qui in questo momento e e godo pienamente di tutti i diritti che appunto riguardano indistintamente le persone
Ringraziamo tutte tutti per essere rimasti fino a questa tarda ore anche a radio radicale che ha diffuso alla nostra nostro pomeriggio di riflessioni fino a quest'ora quindi resta al suo arresto benissimo