Presentazione del libro "L'altro Radicale. Essere liberali senza aggettivi" di Giuseppe Rippa con Luigi O. Rintallo (Guida editori).

Buonasera a tutti sono Antonio Marullo siamo qui alla nuova tappa dell'altro radicale
Essere liberali senza aggettivi libro di Jack Filippa che scritto con Luigi eresse rimpallo quindi dopo Roma Tarquinia Salerno siamo qui a Napoli ovviamente non per parlare delle stesse cose di cui si è parlato ma si cercherà di dare ulteriori contributi di analisi utilizzando naturalmente di barattoli da politica perché il libro si presta moltissimo a calarsi sulla nell'attualità politica anche attraverso il racconto della storia è la vita politica di Geppi Litta in questo libero solo apparentemente autobiografico perché appunto parla di politica e analizza i fatti del passato che ci aiutano a capire
Probabilmente cosa ci accade cosa ci sta accadendo quindi in questo senso libro e molto utile ad analizzare i fatti di oggi per esempio vista la situazione che ci troviamo ad ad avere oggi qualcuno si sarà chiesto magari il perché il perché di Di Maio Dini Toninelli perché siamo arrivati a questo punto ecco i modi gentili Paci da un contributo per capire il perché di tante situazioni perché siamo arrivati acquisto ovviamente libro parla anche della vita della storia radicale e anche qui cerca di dare alcuni elementi importanti per capire le battaglie storiche radicali attraversato la mente il racconto di dell'altro radicali come titola il libro
Veniamo quindi al dunque qui lo presentiamo il libro con gli autori che sono Geppi ditta e il coautore Luigi resta in calo che ha conversato con Geppi di Petacco e dalla dalla conversazione è venuto fuori questo libro ci sono con noi anche i professori Paolo Macrì e Biagio De Giovanni Biagio De Giovanni a l'accurato la postfazione al libro
E il giornalista Andrea Manzi
Io darei la parola a Luigi Oreste rimpallo che introduce un po'o il lavoro il libro un attimo
Buonasera io sono rintana lo collaborato con Crippa dal novantuno questo uno dei tanti libri intervista che abbiamo pubblicato insieme
Precedevano hanno ammazzato la politica nel novantadue il alle frontiere della libertà nel due mila e quindici l'altro radicale nasce come un nuovo libro che parte dalla dal sottotitolo essere liberali senza aggettivi per cui può apparire forse contraddittorio contrastante con la realtà di oggi che tende a vedere nel liberalismo addirittura la causa della crisi globale in cui ci troviamo
Frequente ad esempio che sentire da parte di molte persone di volti commentatori che il liberalismo sarebbe all'origine del globali is more del turbo capitalismo che ha poi generato la crisi del due mila otto e così via
In realtà proprio dalle prime pagine del libro Geppi puntualizza subito questo problema e spiega che il globali ISMU digitale la il turbo capitalismo tutto è tranne che liberati non ha nulla di lì veramente liberale anzi il profila quasi una distopia addirittura qualcosa di potenzialmente autoritario
Ed è a partire da queste riflessioni che poi si sviluppa tutta la sua considerazione sul sull'oggi sull'attualità
Il libro nasce l'idea è partita dopo la morte di Pannella e quindi nel due mila sedici esiti e parte punto la la riflessione su quella che la sorte del dei radicali nella situazione attuale politica
E da questa riflessione muove per poi il ritorno ricostruire vi riandare al passato vede al tempo stesso come ricordava prima Antonio Marullo una rievocazione biografica perché l'altro radicale con leggersi due voti l'altro radicale per indicare l'alterità dei radicali all'interno della politica italiana
Ma anche l'altro radicale che proprio l'Autore JP riparte senza che ha una storia radicale parallela a quella del radicalismo oggi del partito radicale di Pannella
Ecco dal queste riflessioni si muove per poi sviluppare tutta la vicenda dagli anni Settanta a oggi
E in questa panoramica sì per per se è possibile riflettere su quelli che sono gli snodi critici del momento a cominciare appunto dalla dai problemi del Global ISMU digitale Entella turbo capitalismo
Con queste pagine Geppi ha voluto in un certo senso fare una sorta di manifesto politico non soltanto una rievocazione del passato ma vuole essere una proposta per il futuro
E non è soltanto un una memoria e piuttosto un prospettiva che vuole lanciare nel senso che del l'altro radicale vuole essere un testo di stimolo a far sì che la politica esca fuori dalle secche in cui l'anno l'ha mandata questo lungo ventennio questo questo quasi venticinquennio di antipolitica che cominciata da una data precisa cioè dal novantadue dalla storia dalla da quello che è accaduto con Mani pulite e con la scomparsa della Prima Repubblica sostituita da qualcosa che non è nemmeno una Seconda Repubblica ma ecco soltanto uno Stato una situazione di frammentazione e di confusione
Confusione che e ben coltivata diciamo così dal potere e dai centri di potere dominante
Cosa ha bisogno di cosa ha bisogno il potere predominante non certo di riformatori ha bisogno di ribelli meglio i ribelli che i riformatori i ribelli sono qualcosa di manipolabile qualcosa ti facilmente
Che si possono facilmente indirizzario e dove si vuole
Il riformatore colui invece che propone un qualcosa di sostitutivo di cambiamento reale il ribelle crea soltanto scontento malcontento
Fa leva sul sul risentimento ma non propone nulla di concreto veti reale
Ed è proprio su questa direttiva che più nel libro si conclude cercando di sottolineare come proprio uscendo da queste secche e possibile ridare voce alla politica far rinascere la politica
Ricordo che il primo libro di intervista che abbiamo fatto con leve con Geppi nel novantadue novantatré si intitolava proprio così hanno ammazzato la politica
Tra l'altro proprio in questi giorni stavamo pensando di ristampa hanno quel libro perché tutto sommato nonostante siano passati venticinque anni quel libro ci dice molte cose sull'oggi io passo la parola agli altri interventi
Prima di proseguire vorrei ricordare che l'editore di questo libro ed i territori che ci ospita lo spazio qui
Guida di via Bisignano a Napoli
E passo la parola adesso ad Andrea Manzi che avuto modo comunque di parlare di Libero io un altro paio di occasioni e c'era e quindi potrà e integrare il suo contributo a quelli già precedentemente sta
Sì per me
è difficile non ripetermi perché sono stato coinvolto per la terza volta quindi Roma Salerno dopo qualche giorno Napoli per cui però ricordo la prima presentazione l'intervento di Stefano Folli devo dire
Da un lato manifesto la grande meraviglia di assistere alla ripresa di un dibattito sugli ideali
Liberali disse a Roma sembra quasi che ci troviamo in una catacomba e non era così invece e dall'altro lato evidenziava proprio la complessità di questo testo
Perché si dipartono dal cuore della riflessione di Jeffery per una serie di riflessioni che ci portano alloggi ma soprattutto ci fanno indugiare su delle fasi storiche ancora controverse
Nel corso delle quali Ripa avuto un ruolo particolare non è mai stato pienamente integrato nelle storie del partito è stato sempre
Ha condiviso l'azione politica ma è stato anche spettatore disse stato un po'politico un po'politologo
Un po'ideologo spesso Bastian contrario
Il libro termina con un un'avvertenza al lettore un appello un invito va ridato fiato e speranza al cambiamento in senso laico
Liberale e libertario ecco se noi questo appello diritta lo caliamo nella realtà di questi giorni con lo spread intorno a trecento punti con una classe dirigente italiana che all'attenzione dell'Europa per il dato più rilevante più importante quasi pittoresco per la strategia la strategica alleanza tra Salvini e la le penne per le elezioni europee di maggio
Se consideriamo che siamo in un Paese con una medio-alta disuguaglianza del reddito
In un Paese dove c'è una bassissima mobilità intergenerazionale quasi scomparsa
Una bassa nobilita individuale una bassissima mobilità di classe praticamente siamo un Paese fermo totalmente fermo dove i ricchi sono più ricchi e i poveri sono sempre più poveri allora ecco questa alterità
Radicale e questa analisi presenta dei tratti che possono essere anche come dire inquietanti perché noi oggi discutiamo ma discutiamo con il piede con i due piedi in una situazione che profondamente drammatica che cos'è l'alterità come la leggo io l'alterità radicale diritta è innanzitutto
Ripa avverte sempre gli squilibri politici mondiali dalla prima pagina di questo libro colloca la sua azione in un'area di interessi e di riflessione che è molto più ampia di quella di quella italiana
Indugia già dall'inizio su questa irrinunciabile battaglia per favorire i diritti individuali i diritti politici ma anche i diritti umani i diritti individuali in genere e una battaglia questa che i radicali fanno da sempre i radicali hanno fatto sempre battaglie questo va dato atto che hanno avuto come fine la legge
Mentre le battaglie di movimenti sovrani stile populisti che oggi ci troviamo al governo sono ripari considera battaglie prepolitica sostanzialmente in qualche caso anche folcloristiche i radicali dal divorzio all'aborto all'obiezione di coscienza si sono posti sempre il problema o di fare abrogare norme non più in grado di leggere la realtà complessa e articolata dei fatti o di proporre nuove norme quindi sostanzialmente sono state sempre battaglie per la legalità e io credo che più che battaglie per i diritti le battaglie dei radicali sono state battaglie per il diritto perché con l'atomizzazione dei diritti secondo me non si può dire non si può condurre una battaglia sui singoli diritti se non si ha una chiara visione del diritto
Avere una chiara visione del diritto significa a vere ben presente il problema della sovranità della legge
La sovranità della legge per i radicali è quella del posizionamento equo e diciamo comprensibile
Non tracima ante della giurisdizione in una democrazia rappresentativa e dico questo perché già una delle prime battaglie di cui si parla nel libro diritta quella per Tortora
Nasce proprio nel corso di una inchiesta di Geppi ritta sul voto inquinato il voto politico inquinato a Napoli e in Campania il voto con il sostegno della camorra che è un problema anche Contemporary l'attuale di sempre secondo me
E in quel periodo diciamo in una Napoli nella quale Crippa valorizza qualche segnale di novità qualche segnale di vitalità sul piano politico però secondo me è una io lavoravo in quel periodo giovanissimo avevo cominciato al mattino era pur sempre nelle dinamiche fondamentali
Una Napoli immobile una Napoli che non riusciva secondo me ad a vere un protagonismo reale dal punto di vista sociale dal punto di vista politico
Io lessi e confrontai per una inchiesta giornalistica i dati della commissione Sarid o dei primi anni del Novecento e quelli della Commissione proprio novecento mila novecento e quelli della commissione Scalfaro
Per il dopo terremoto
La mancanza di senso pubblico l'inquinamento l'inquinamento del voto la mafiosità della burocrazia e delle classi dirigenti e devo dire con rammarico e con sofferenza già allora si parlava di questo ruolo strategico che un filo di fondo del libro diritta della informazione
Del ruolo para mafioso che aveva avuto Scarfoglio il fondatore del mattino con una fiancheggiamento con i poteri anche più coperti
E più inconfessabile della società del tempo nel Novecento non mangio commettere errori da trentanove anni
L'Italia era unita a Napoli aveva avuto nove commissariamenti quindi una città più o meno devastata da questa mancanza di senso pubblico
E voglio dire non mi sembra molto diverso per certi così diciamo aneliti di di speranza delle aree critiche di dibattito che sono state abolite non mi sembra molto diverso il Mattino di Scarfoglio da quello da quello di Caltagirone
Diciamo che entra Pannella in questi anni sessanta e procedo rapidamente entrata sulla scena politica ed entra forzando creandosi qualche spazio tra due grandi blocchi quelli che erano usciti vincitori dalle elezioni del quarantotto ore due grandi chiese quella comunista e quella e quella democristiana
Prima ancora però c'era stato un grande disagio nell'essere liberali in un partito perché Pannunzio va fuori dal Partito liberale nel quarantasette
Torna nel cinquantuno da fuori di nuovo nel cinquantaquattro per cui l'anno successivo poi nel cinquantacinque il nove dicembre fonda insieme con Valiani con Scalfari e con Piccardi con Rossi fonda questo partito repubblicano dei liberali e dei democratici
Ma sostanzialmente si dividono già subito perché già dopo
In pochi mesi credo che passa un anno escono Benedetti e Pannunzio per diciamo dei contrasti sulla presenza di Piccardi che sarebbe stato vicino al partito fascista
Rossi glielo rinfacciava qualcuno lo copriva insomma c'erano dei Problemi di frammentazione anche in questa diciamo nell'essere liberali in quel periodo che creavano dei grandi disagi ma il libro
Pone però la critica radicale al centro la critica sul sulla partitocrazia la partitocrazia un concetto diciamo esasperato che ha contraddistinto la vita politica di Pannella per decenni fu Maranini un grande giurista che coniglio questo termine nel corso di un discorso accademico di insediamento come preside di una facoltà
Peraltro lo dico con un po'di orgoglio salernitano in una Commissione fu elaborato questo concetto nel quale della quale commissione facevano parte due salernitani due studiosi salernitani Pietro Rescigno grande giurista e Salvatore Valitutti
Ma a parte la nota la nota di colore la partitocrazia e come concetto difeso da Silvio perché almeno figura
Diciamo carismatica
Dei radicali nella prefazione come uno dei mali
Della politica italiana che non consente sostanzialmente allo stato di diritto di farsi spazio e diventare un punto di riferimento per tutti indipendentemente dalle idee politiche come probabilmente voleva Pannella e poi c'è la postfazione
Del professore De Giovanni che molto rispettosa nei confronti di Pannella lui parla di essenzialità di questa presenza di questa presenza politica
Anche tra i partiti di massa però non è possibile negare ed è qui che ricade il giudizio del presidente Giovanni questa critica la definisce onnivora
Ed onnicomprensiva che lascia fuori la storia di partiti di grandi tradizioni che hanno portato l'Italia ad interpretare un ruolo e a poter vivere una possibile modernità diciamo con tutti i limiti con tutti i disagi con qualche prezzo che probabilmente paghiamo ancora oggi Pannella forza dice
Professore
Degiovanni individuando nello stato di diritto fine e puro uno degli obiettivi da raggiungere però c'erano delle commistioni nella storia commistioni tra vita e forma
E Pannella lascia fuori in quello che un lungo quasi separato
Dice il professore Giovanni nel piaciuto molto alto confinato in un luogo quasi separato lascia fuori queste grandi culture queste grandi culture del Novecento
I rapporti tra Ripa e Pannella sono rapporti ambigui alterni perché ritta gli riconosce questa grande in privato quando io gli ho ricordato qualche volta di cui il libro e pieno di riferimenti anche a dissidi sul piano operativo
Ce ne sono tantissimi io a Salerno li ho enumerati cosa che non non penso lontanamente di di fare oggi però Ripa di diceva sì ma senza Pannella non ci sarebbe stato nemmeno questo mio ruolo critico all'interno
Dell'aria radicali in qualche modo legge dialetticamente il suo rapporto con Pannella così come fa il professore De Giovanni leggendo il rapporto di Pannella
In con quello dei dei partiti politici
Non ci sarebbe stata la critica alla partitocrazia senza i partiti politici i partiti politici senza Pannella probabilmente non avrebbero certi Rizzato quest'aria democratica
Di sensibilità civica anche che grazie a Pannella invece hanno dovuto hanno dovuto prendere in considerazione
Alla fine la risposta credo che non emerga sì
Per essere liberali e per essere quindi radicali se per essere liberali autenticamente cioè non guardare a destra come avveniva nell'aria di Malagodi
Si possa essere radicali poi altro discorso S è proponibile oggi un discorso discorso di questo tipo un'appartenenza
Di questo tipo e fino a che punto invece non si possa essere liberali
Svincolandola propria presenza dall'appartenenza qualunque partito ricorda un po'il discorso dell'unità politica dei cattolici si può essere cattolico in tutti i partiti non bisogna essere democristiani però ce ne siamo accorti dopo quarant'anni e più di e più di democrazia cristiana
Ritta su questo
Da risposte come dire un po'in contrasto perché nella prima parte del libro vi dice prendo atto intorno agli anni settantacinque settantasei prendo atto di questa difficoltà per cui si dà all'attività saggistica colgo come positiva alla tensione dice di leggere le vicende politiche italiane iniziate radicale ed in qualche modo quasi un disimpegno dall'attività politica in prima persona per essere pensatore della politica per essere elaboratore diteci cosa che ha fatto con costanza e con coerenza tutta la vita dopo per tutta la vita dopo però vicende anche traumatiche perché Ripa diventa segretario del partito senza poteri Pannella glieli toglie tutti
Agitò gli addirittura la cassa del partito per cui Ripa diventa un volontario che fa politica a tempo pieno con la tasca degli amici e con quella del padre
Poi ad un certo punto però verso negli anni ottanta quando c'è il disimpegno e l'uscita dal partito radicale diritta con un gruppo di amici Bandinelli ed altri anche molto molto qualificato è Ripa afferma in questo stesso libero probabilmente se non fossimo usciti alla morte di Pannella non si sarebbe verificata la situazione che si è verificata cioè quella di una radio radicale che ringraziamo perché manda in onda questo dibattito nella quale il tasso di
Il tasso diciamo di politica radicale molto limitato e non avremmo avuto una signora Bonino con il sempiterno democristiano Tabacci di nuovo di nuovo in Parlamento queste sono vicende quindi sono nodi aperti dico io sui quali si può discutere perché non c'è una risposta una risposta molto chiara e molto netta
Un'ultima rapida osservazione sul liberalismo e sulla democrazia che sono due concetti che Ripa coniuga continuamente nel libro Lima oca e soprattutto li segnala per indicare questa crisi e questa debolezza e questa debolezza dello Stato io non mi permetto di entrare i concetti storici e filosofici con due monumenti della cultura nazionale che voglio dire hanno l'autorevolezza per discutere di questo però mentre dico il da curioso delle dottrine
Politiche
Curioso anche abbastanza distratto io dico che mentre il liberalismo è un atteggiamento diciamo etico i politico
Che entra in dottrina e prassi contro gli assolutismi la democrazia invece è un sistema di governo e il sistema ideale di governo è un sistema di governo che fa leva sulla sovranità fa leva sulla parità dei diritti diritti politici diritti sociali soprattutto tende ad evitare da un punto di vista operativo quelli che sono gli squilibri quelli che sono gli squilibri sociali
Ripa distingue anche spesso tra liberismo
E liberalismo tra turbo capitalismo e liberalismo io non so questo poi magari ma credo che anche la distinzione molto netta tra liberismo e liberalismo sia un po'tipicamente italiana non trovi un grande riscontro
Nelle culture europee del legato ancora alle polemiche diciamo
Crociani sostanzialmente poi ci sono però anche altre considerazioni sulla democrazia liberale ecco la democrazia liberale viene invocata sempre c'è questa mancanza di democrazia liberale la democrazia liberale non ha un grande retroterra teorico e una forma di compromesso di compromissione che è stata attuata in Europa credo in Francia ha dato vita al terza Repubblica
Francese con le leggi costituzionali ma fu un patto fu un accordo non ci fu un quadrante ideale perché l'unico riferimento è quello americano ed è diciamo una forma organizzativa e di governo che è ritenuta in qualche modo in qualche modo anche io me sport abile
In Italia si parla Geppi di democrazia liberale nel mille novecentoventi per la prima volta quando ci fu la riforma dei gruppi parlamentari
E in quella riforma dei gruppi parlamentari ce ne fu uno che decise di chiamarsi così democrazia liberale però si dà il caso che noi non avevamo
Non c'era ancora la Repubblica sostanzialmente c'era la monarchia
E secondo me non c'era nemmeno la democrazia perché non avevamo nemmeno il suffragio universale siamo nel mille novecentoventi quindi in qualche modo una sorta di appropriazione concettuale di una forma di governo che non matura non matura in Italia da un punto di vista spontaneo per un voto popolare per un prima se ad un principio
Di sovranità io concludo con un apprezzamento che devo fare la Gepi perché questo libero in qualche modo anticipa anche la critica che illiberali che è nata al liberalismo all'interno del mondo liberale stesso
Sì è l'Honka questo questo studioso americano allievo di Dahrendorf ha scritto questo libro pochi giorni fa che è stato recensire Ezio Mauro contro rivoluzione la disfatta dello Stato liberale in cui lui dice
Tutto quello che è accaduto fino ad oggi compreso il i populismi
E i sovrani Disney deriva da una cattiva manutenzione della democrazia e i primi responsabili siamo noi liberali perché in effetti le nostre evito sono diventate auto compiacenti abbiamo perso il radicalismo il radicalismo riformatore
Negli stessi giorni e parlo di quindici giorni fa dei con omissis che il più grande settimanale del mondo ha festeggiato
Il cento settantacinquesimo anniversario con un nuovo manifesto per essere liberali oggi quindi sia posto lo stesso problema diritta che alla fine fa un appello loro invece fanno soltanto un'analisi che secondo me è un'analisi devastante perché dicono che è mancato all'ascolto di tutti mancato l'ascolto degli elettori delle classi popolari c'è stato un blocco di mobilità soci Ale vi sono responsabilità evidenti nell'adesione alle clientele e addirittura sono mancati i pilastri dello Stato liberale la società conflittuale che è tipica dei dei sistemi liberali uno spazio libero la lotta contro le concentrazioni di potere
E anche le battaglie in favore di diritti non ci sono non ci sono mai state quindi addirittura addirittura il manifesto di Edberg Economist dice anche il problema dei migranti noi non abbiamo saputo interpretare le paure della gente dalle paure bisogna partire quando si vuole
Si vuole essere rappresentativi avere una carica di rappresentanza che sia vera i da utenti che a noi abbiamo abbiamo dimenticato anche questo quindi
L'auspicio è quello di partire dal Welfare
Non servono i redditi di cittadinanza soprattutto quelli universali di cittadinanza ma servono le aliquote le aliquote differenziate per attuare una redistribuzione del reddito il fatto che i liberali si pongano il problema di redistribuire
I redditi e di evitare che continui lo accumulo delle ricchezze
Mi sembra un buon segnale che in qualche modo ci porta sembra quasi un manifesto di un partito socialista che voglia essere che voglia essere rifondato ma i principi socialisti secondo me quelli di giustizia sociale e di parità dei diritti
Sono diventati un po'registri
Della modernità perché anche la destra dice le stesse cose poi bisogna vedere sul piano attivo sul piano operativo che cosa che cosa si riesce a fare ultimissima proprio annotazione la responsabilità dei giornali la responsabilità dell'informazione Ripa fonda Quaderni Radicali Agenzia Radicale
Non per una necessità di ampliare e approfondire le analisi politiche ma per rifornire i giornali il dibattito pubblico di dati questo lo dice nel libro
E adesso poi nella capitolo conclusivo Rita tra le cause di questo decadimento dei principi liberali e quindi della corrispondente corrispettiva necessita invece di rianimare gli atti riattivarlo di questi questi ideali parla anche di questo ruolo
Della stampa dell'informazione che è diventato un ruolo trascurabile e poi se letto invece alla luce della globalizzazione dei nuovi mezzi di comunicazione l'analisi sua si fa ancora più preoccupante io
Su questo non sono totalmente d'accordo mai spiego rapidamente perché perché secondo me dalla globalizzazione da questo enorme giacimento se gestito di internet si può trarre qualche elemento per la democratizzazione dell'informazione il problema è che quando quando i giornali sono stati i giornali dell'Italia cosiddetta liberale
Erano giornali che stavano molto molto indietro rispetto agli altri giornali altri le altre forme di comunicazione e di informazione
D Europa
Frassati Albertini dopo che erano nati da alcuni decenni andarono uno in Germania è un altro
E un altro a Londra per capire come bisognava fare i giornali e i giornali sono nati al loro ritorno sullo schema diciamo del giornalismo più evoluto sia Tedesco
Sia Tedesco che inglese quindi io credo che da questo punto di vista poi con la polverizzazione dei della coesione sociale
La perdita proprio del principio di comunità che oggi rimpiange diamo i giornali sono venuti meno anche come ruolo e come funzione finché c'è stato un ceto medio hanno avuto uno spazio un'espansione più naturale
E diciamo più evidente successivamente invece quando in Italia il fenomeno è stato più marcato perché siamo arrivati al ceto medio in pochissimo tempo da una Italia contadina probabilmente il discorso
E imploso ancora prima
Ancora prima che altrove e quindi io concludo dicendo che noi accogliamo questo tuo invito e appello a partire dall'analisi e dalla riscoperta in chiave contemporanea di questi grandi valori storici il quadro però nazionale ed internazionale
Non lascia ben sperare grazie
Grazie ad Andrea Mantegna ci dà si offre diciamo molti spunti di riflessioni proprio a partire dalle ultime parole sulle difficoltà e sul difficoltà il contesto
Italiani in questo è abbastanza emblematico oggi diciamo essere liberali a maggior ragione se i liberali senza aggettivi in un Paese dove di liberali ha avuto ben poco la sua storia è ancora più difficile tante che Ripa parla spesso
Di essiccazione dei pozzi essiccamento dei pozzi liberali
E qui alla fine fra un po'saremo in quattro cinque rabdomante che cercheranno
La gocciolina d'acqua liberale
Di questo vorrei sentire anche l'opinione del professor Paolo Macrì
Grazie grazie
Scusate grazie di questo invito sì io ho letto con con molto interesse questo apparentemente piccolo libero
Dove c'è tutto Giuseppe dritta
Dove c'è anche devo dire una parte non piccola di di dirigere sta tentando perché c'è
C'è una questa sotto forma di intervista che sta questo libro
è bisogno ovviamente porre anche le domande giusta le risposte sono molto dense le domande sono sono acute sono sono opportuna né e poi esce appunto all'interruzione di di di di Silvio per perché almeno per gamma praticamente pergamena
E poi c'è ma qui c'era in carne e ossa per nostra fortuna una postazione
Non
Non rituale diciamo così non voglio dire
Appuntita anche un po'appuntite di Biagio De Giovanni dunque io ho letto questo questo le né di programmi interesse dicevo e d'altro canto è di grande interesse in tutta la
La biografia di di
Di Geppi retta
E quindi su questo non voglio neanche soffermarmi più di tanto sono anche perché perché grazie perché il lo conosciamo conosciamo questa biografia conosciamo come questa biografia si muova anche territorialmente tra tra il piano locale il piano nazionale Gelpi è stato
Segretario del del partito per una certa fase sul piano internazionale sul piano europeo insomma sul piano del del del Parlamento europeo
F e abbastanza fatale abbastanza inevitabile che poi oggi un un libro del genere lo legga
Oggi che siamo un po'tutti sui carboni ardenti lo legga insomma
A partire da datata tratta da un richiamo molto forte che il richiamo dell'attualità dell'autorità politica
E quindi a me è capitato sarò Saro breve ma insomma di che è capitato di di
Di puntare l'attenzione su alcune alcuni elementi che poi sono gli elementi
Della
Anzi sono gli elementi qualificanti direi dell'esperienza radicale nella nell'Italia del secondo dopoguerra ovviamente del tutto parte da ai gloriosi anni Settanta no e cioè dalle dalle campagne referendarie
Celle il divo ottocentosettantatré poi esce la campagna per la Bortot procedono al la centonovantaquattro pesce il referendum sulla centonovantaquattro poi ci sono i referendum dell'ottanta del settantotto e fino a quelli del del del dell'ottantuno va be'poi c'è la storia dei referendum negli anni ottanta ma quella è un'altra storia
Io mi mi mi come dire dire due cose a proposito di questa che è una delle indubbiamente delle dei pezzi forte della storia dei radicali italiani
E questi sono referendum come sappiamo alcuni vinti altri pezzi
Anzi direi più quelli persi di quelli vecchi
Sono battaglie molto difficili dei ripeto io dico queste cose chiaramente influenzata dall'autorità politica deve me e me ne scuso e preliminarmente sono basati molto difficili perché sono battaglie fatte in un'Italia che neri fiale
Securitaria
Per esempio quella dopo dopo il il quella degli anni di piombo quella dopo il caso Moro insomma che è una ferita chi l'ha vissuta profonda non tutt'altro che un graffio sulla pelle di questo di questo Paese esordì se uno pensa che in quel clima che in quell'Italia
Vengono come dire
Aperte battaglie su va be il il divorzio contro la legge Reale contro il codice Rocco contro l'ergastolo contro il porto d'armi contro i manicomi contro il concordato per insomma
Come si dice si mette molta carne al fuoco insomma no si direbbe retoricamente sono scelte coraggiose sì io dico sono scelte coraggiose e non c'è dubbio ma sono anche sono interessanti come è interessante come vengono costruite queste battaglie
Tutto sommato insomma certo uno dirà facilmente e lo dice
Ho anche scritto Biagio De Giovanni insomma no talvolta anche dietro le battaglie radicali come è ovvio c'è il peso positivo sull'appoggio della della sinistra
Del Partito comunista per sostanzialmente e anche del partito socialista
Benissimo però insomma Geppi Rita fa per esempio riferimento alla al passaparola che caratterizza la raccolta delle firme delle prime firme per per per l'aborto per il il divorzio passaparola insomma
Poi fa riferimento a per quanto riguarda invece la la la battaglia sull'aborto ad una sinergia tra Pannella e il gruppo
Scalfari e L'Espresso no
A delle modalità le le cartoline che vengono inserite nei nel nel nome dell'Espresso con il quale appunto si po'
Confluire poi nella raccolta delle firme necessarie per per la l'indizione del del referendum
Allora da una parte tutto ciò
Colpisce perché insomma
Si inventano si inventano delle reti
No oggi si parla di reti oggi si parla soltanto di reti negli anni sessanta settanta hanno però queste sono reti che sono sono reti che fruttano
Un referendum viene vinto come sappiamo sono reti che fruttano editorialmente L'Espresso raddoppia triplica le le le le le sue vendite
Eugenio Scalfari insomma prima d'essere il fondatore insomma non è non è uno sprovveduto non lo è mai stato
Ci sono testimonianze minoritarie si sono destinati minoritarie però attenzione insomma per tutto sommati radicali anche in questa sequenza di sconfitte si garantiscono uno
Si può chiamare zoccolo duro un quindici venti per cento beh insomma si perché perché continua a esserci
Si garantiscono un quindici venti per cento dell'opinione pubblica italiana
Su un tema come quello dei diritti civili
E che insomma in in Italia non è però che non trova proprio la sua culla storica come sappiamo
E non la trova non la trova storicamente non la trova nel secondo dopoguerra insomma pur con tutte la la la
Le le lodi che si possono fare alla alla alla al compromesso costituzionale non la trovo perché poi alla fine per tanti motivi diversamente
I grandi partiti insomma nei confronti di questa di questi tre obiettivi hanno un atteggiamento talvolta non lineare talvolta opportunistico talvolta reticente
Eccetera insomma questi un un il loro zoccolo duro se lo fanno se lo costruiscono a parte il fatto che il che nel settanta con settantanove il i radicali passano dall'uno al tre e mezzo per cento ma non è manco questi
Non è manco queste sale proprio questa questa questa questo quindici venti per cento che rimane
Anche su quesiti che sono molto tra virgolette impopolari diremmo oggi
Se dovessimo fare un referendum sul sul sul sui migranti
Ho e contro una linea Salvini Anna quanto prenderebbe insomma delle il il il
Il sì non lo so
Allora io dico de minimis mi sta franando questo perché mi mi pare interessante il fatto che
Che lì ci fossero delle persone non soltanto Pannella non ceduta nell'abbiamo
Glorificato e perfino sacra Lisato santificato io sono un vecchio fan di Pannella venera non hanno bisogno di di di dimostrare la tessera a parte che non che ha sempre avuto la tessera radicale ma
Non è soltanto Pannella insomma non è soltanto Pannella si crea qui c'è già e per il pranzo non si crea diciamo un una una una classe una piccola classe dirigente che ha dei picchi
Che talvolta è una grande classe dirigente di di grande qualità insomma
Che ci sia di mezzo un editore è uno come Scalfari non è un caso insomma
Del del tutti questi quattro dove è stato piccolo gruppo che però sta mettendo radici alla fine che cosa fa sta creando diciamo così un nuovo pubblico
Nell'Italia appunto che non è più quella di di di di di di di
Di Bartali e di Coppi ma insomma è vicina voglio dire un'Italia ancora culturalmente per molti versi insomma che si sta facendo le ossa del del del della modernità ma certo non centrata tutto ti interroga somala in questa Italia sono di che oggi dove c'è un appresa anche molto forte delle chiese certamente la Chiesa cattolica ma per certi versi anche la chiesa comunista
C'è qualcuno che va alla ricerca di un nuovo pubblico ma lo trova se uno ripeto questa cosa la vuole misurare lo capisco che è un discorso molto grezzo sulla le copie vendute dall'Espresso o sullo zoccolo duro radicale beh questa questa questa cosa viene fuori insomma perché perché no perché no a dispetto dei santi diciamo così è il caso di dire insomma no
Ecco
Questo tipo di battaglie sono battaglie che come dicevo fatte sul sul tutte concentrate sulle esso sotto il grosso l'etichetta dei diritti civili ma ripeto queste è molto significativo in un Paese come l'Italia
Queste sono sono battaglie fatte tutte ed esplicitamente contro la dittatura della maggioranza
Della maggioranza che non sarà la maggioranza di oggi che spesso è una maggioranza rumorosa sarà una maggioranza meno rumorosa by insomma comunque insomma no
Non è neanche la maggioranza silenziosa
Battaglie fatte
Per affermare appunto lo Stato di diritto e la democrazia liberale se contro
La dittatura della maggioranza
Contano e del lo stato di diretta essenziale per una minoranza come come si capisce al naso la democrazia liberale essenziale per una minoranza
Battaglie fatte diritti civili contro contro la l'alito della maggioranza battaglie fatte per l'informazione
Questa somma dico è una è una delle delle delle questioni di fondo
Di fondo
Conoscere per deliberare uso siamo tutti utenti del di radio radicale quindi inutile che che possiamo andare per slogan tanto ci capiamo se conoscere per deliberare
Qui ci sono delle pagine critiche di di Geppi nei confronti di radio radicale
Io adesso non voglio entrare in queste cose non era neanche le conoscenze quindi dire delle cose molto superficiale voglio dire
Voglio porta la testimonianza da utente io seguo radio radicale del da sempre praticamente care nasce a metà degli anni settanta come sappiamo
E nasce proprio
Per come dire rendere pubblico il funzionamento delle istituzioni cioè dare un'informazione su come funzionano le istituzioni quindi
In presa diretta le le le le le
I lavori parlamentari i congressi dei partiti
I lavori DTT di
Le sedute di alcuni processi diritti di particolare rilevanza e cose del genere su
Radio radicale
Appunto cerca di di come dire di di di di applicare appunto il il criterio in abbiano conoscere per deliberare e quindi di di costruire una conoscenza
Ripeto io queste cose le dico pensando all'oggi
Radio radicale fa nell'ottanta quando fanno ottantacinque ottantasei era Dio
Parolacce ottantacinque ottantasei ottantasette fa una cosa che che che che molti di voi conosceranno che radio parolaccia e cioè apre il microfono a chiunque per un minuto tu puoi dire quello che vuole insomma
Va be'poi sarà il pallore lo ripete nel novantatré novantadue non mi ricordo ma son più o meno alla all'inizio degli anni novanta
Sì poi veramente viene viene viene costerebbe nello stesso branco finisce questo esperimento
Viene difeso sia da da da
Da Pannella che da Bordin i quali appunto dicono guardate che questa Italia ci sono delle delle delle spese vive di di di Pannella questo gorgo da incubo
Che viene fuori da radio parolaccia
Ci mette a contatto con cito sempre Pannella la violenza del mondo
Dice Bordin ai senatori che vogliono chiudere l'esperimento c'è tuttora una una una una forte polemica come ovvio nel novantatré dice guardate datemi un pochino a a studiare queste cose magari Putin chiamato un semiologo perché un glottologo cercare di capire insomma no
Che cosa fa venire in mente questo bah insomma ovviamente fa venire in mente Facebook
Facciamo venire in mente il il il
Il terrificante secondo me demonizzato in modo talvolta forse un po'approssimativo UE dove la la la la comunicazione telematica la comunicazione odierna insomma va la stessa cosa la stessa identica cosa
Radio parolaccia è una come si apre e quindi viene fuori legge il calderone questo calderone di spinte che sono spinte non sociali individuali che certo poi complessivamente compongono un quattro
Va be la faccio la faccio Breve
Tutte queste queste cose che sto dicendo un po'
Suggeriscono che in fondo suggeriscono anche a chi come molti di noi forse tutte impaurite
Come vedono con un certo pessimismo il quadro odierno per tanti motivi che inutile starci qui
A ripetere anzi sono magari allibiti di fronte al per esempio di fronte a un'opinione pubblica
Più ancora di fronte a forze politiche che tutto sono fuorché esplicitamente liberali anzi sembrano implicitamente illiberale talvolta addirittura esplicitamente illiberali
Ecco a me sembra che il l'esperienza di Geppi Ripa e l'esperienza radicale in fondo ci dicano come una piccola minoranza
Possa avere una forte influenza passa anche passa anche rompere
Delle delle croste
Apparentemente unanimi
Perché insomma N inutile cantar sera tra amici ma è vero insomma no che i radicali hanno avuto una
Incidenza non piccola forse piccola direttamente ma certamente non piccola indirettamente
Nella storia italiana del secondo dopoguerra certo l'esperienza radicale dice che è importante e anche qua io penso all'oggettivamente è importante una leadership lasciamo da parte del suo tutte le il dibattito sulla personalità di Marco Pannella ma non c'è dubbio che
Non si dà l'esperienza radicale se non si dà Marco Pannella è importante una classe dirigente intelligente intelligente significa che capisce quello che sta succedendo
E non è detto appunto no che che che è come dire che tutti capiscano quello che sta succedendo anche quelli che sembrano molto intelligenti
La le code l'esperienza radicale è un'esperienza di lettura perspicace delle cose al di là del senso comune questo lo dico lo vorrei sottolineare se non è detto insomma no
Che come dire che uno debba dare per per buono il senso comune non è detto che che il senso comune sia realmente comune non è detto che non
Ci sia una stratificazione di sensi ulteriori oltre al senso comune
L'esperienza radicale ancora
Dice l'importanza di avere un'intelligenza tattica inutile che rifacciamo tutta la storia talvolta anche tortuosa dei radicali rispetto ai partiti politici rispetto alla sinistra
Ma rispetto a Berlusconi eccetera eccetera una intelligenza tattica non so se i radicali sono stati sempre intelligenti su questo piano ma di sicuro diciamo ci hanno provato
Però nello stesso tempo è anche questo io sottolineerei in senso insieme con la necessità di rompere la crosta del senso comune
Intelligenza tattica sì ma anche dei valori non negoziabili
Ma anche la capacità di
Mettere in piazza dei valori inderogabili non negoziabili costi quel che costi è un suicidio no non è un suicidio non è stato un suicidio nell'esperienza radicale
Ripeto la spesa di Casella si può vedere appunto con l'esperienza molto minoritaria ma non lo so fino a che punto è un'esperienza inefficace nella storia d'Italia e certamente ripeto è un'esperienza che ha creato un area di opinione
Infine ultima cosa davvero chiuso l'esperienza radicale appunto dicevo prima
Radio parolaccia
Beh insomma dico ci fa riflettere anche questo però su su
Sulla sulla comunicazione virtuale sulla sulla sulle nuove forme di comunicazione sulla comunicazione telematica eccetera io devo dire la verità
Anche su questo sono sono d'accordo e non sono d'accordo
Con quello che si spesso si dice e anche con quello che ho trovato in questo libro
E cioè spesso si dice che il web è la sentina di tutti i vizi in sostanza
Che noi siamo un po'le vittime della Casaleggio associati e che devo dire la verità
Da alla fine dei conti dovrebbe anche provocare in ciascuno di noi un moto di ripulsa ma come una vittima della Casaleggio associati
Una una uno un un un moto di orgoglio insomma e io penso che questo vada fatto perché penso che
Il web non è un elemento motore di questa crisi nello specchio questa sì è lo specchio
Di questa
Crisi è lo specchio di un'opinione pubblica che non arretra che non ha mediazioni certo che non hanno noccioli egemonici certo
Che non ha informazione quando si dice siamo tutti cori assillati oberati da troppe informazioni Malatesta troppe informazioni
Io vorrei capire insomma dove questa troppa informazione
Le notizie sono troppe ma dove sono queste notizie
Le notizie su Facebook io sono uno di quelli che era e come tanti suppongo il i suoi canonici cinque mila tra molte virgolette amici ma i cinque mila amici nella mia bacheca passano il tempo a parlare di come si fidi si cucinano i cibi il il compleanno e della moglie e del figlio Draco il il il decesso di qualche caro estinto il bel papà e la mamma ed sarà questi gli argomenti il il novantacinque per cento degli argomenti la mia bacheca certa mi sarò preso appunto sul sulla sulla sul groppone i cinque mila più scriteriati o a politici ma non penso di di Facebook
Penso che questa poesia sia quindi valere questa è una è una comunicazione è una comunicazione certa parcellizzata esattamente appunto radio parolaccia
Che non hanno la minima secondo me o una s'è molto scarsa
Incidenza politica di che di sicuro non è informazione politica non parte formazione politica poi certo ci sono quei cinquanta che anche nella mia bacheca vanno dicendo un sacco di cretinate tirano fuori le notizie false certo
Ma e poi ci sono quegli altri venti che rispondono e allora si si arrabbiano si insultano ce ne sono cinquanta su cinque mila
E che cosa spostano insomma e a me pare appuntano che ci sia un problema allora di opinione pubblica destrutturata accerto che essi ma anche qua
Il web ma l'opinione pubblica occidentale qui
Gino Biagio giovamento mi può confortare
E ma insomma dico ma la destrutturazione delle opinioni pubbliche occidentali non è una cosa che nasce ieri cha perlomeno una trentina d'anni sulle spalle
Nel mille novecentottantanove sono come dire ufficialmente finite le grandi ideologie del diciannovesimo in parte del diciotto del del ventesimo e parte del diciannovesimo secolo insomma
è o son passati trent'anni mica mica ieri insomma
è un'opinione pubblica che in questi trent'anni a vissuto
Delle realtà per esempio un ciclo economico che ha avuto degli alti e dei bassi come sappiamo
Per esempio la crisi del welfare che a sua volta era legata con la compatibilità del modello europeo rispetto tanto una serie di altri processi di crescita economica eccetera nel mondo la crisi degli Stati nazionali le difficoltà che ha avuto
Li progetto europeo di sopperire curare lenire o addirittura aggravare questa crisi degli Stati nazionali insomma
Le come dire il MAC ma indistinto con con cui noi oggi Circe confrontiamo
Pessimisti anche drammatizzano ma si capisce perché il magma e Mike ma insomma ecco però bisogna sapere che è una cosa vecchia insomma
Perché se no se sembra che tutto ha a che fare con la Casaleggio Associati mai magari pensiamo che ci togliamo di mezzo la casa del già associati ma il mago ma resta insomma eccome se noi pensassimo che nel nel nel nella grande crisi europea tra le due guerre de di come dire tutto nasce perché
Come dire vengono due figure diaboliche come Benito Mussolini Adolf Hitler e inventano la loro casa legge una nuova politica quella che mosse chiama la nuova politica no
Con a nuovi mezzi di informazione nuova rapporto con le masse eccetera eccetera anche quell'appunto politica
Populista anche quella politica nazionale sta è vero Mussolini etere ci sono è vero riescono a gestire questa cosa ma riescono a gestire un'opinione pubblica che è quella tra le due guerre insomma che è quella che è già prima
Tutta dentro la la la crisi epocale del parlamentarismo e della democrazia liberale per l'appunto
La crisi
Epocale di tipo strutturale
Il difficilissima primo dopoguerra e poi la crisi successiva meno centoventinove
Una crisi culturale che come sempre si si si verifica alla alla alla congiunzione tra tra tra tra politica strutture diciamo una crisi geopolitica è insomma una crisi geopolitica all'Europa
Certo per ne sta ancora facendo l'ultimo terribile terrificante ruggito ma è un una belva ormai ferita insomma stanno emergendo gli Stati Uniti
E l'Unione Sovietica e l'Europa sta perdendo gli imperi
Allora Hitler e Mussolini ci sono per l'amore di dio insomma
Però all'importante tutto questo per dire non per per buttarla in né in un discorso consolatorio ma per dire che poi alla fine
La lega ritorniamo aggiunge Pini pura
Al e all'altro radicale che alla fine insomma no anche nelle situazioni che sembrano
Più
Fortemente diciamo no compromesse per i valori liberali io dico che
Quest'anno forse un discorso più del da commissioni non data col
Da commenta dico che bisogna forse rischiare
In qualche modo appunto
Giocarsi dei valori inderogabili di cui fortunatamente siamo partecipe che abbiamo nel nella nostra nostro zainetto insomma vedere quello che succede tornano le battaglie appunto possono essere minoritarie
Ma comunque possono essere battaglie di grande utilità grazie
Grazie insomma che volevo rubare trenta secondi a proposito di radio radicale ora non voglio essere inelegante nei confronti di poco elegante futili di radio radicale proprio nel giorno in cui è venuto a registrare però volevo segnalare solo una cosa a proposito di cambiamenti dei connotati dai gloriosi periodi diciamo di radio parolaccia o comunque della prima radio radicale
Questa settimana io ricordo Marco Pannella quando in il rompeva alle nove o magari alle otto e mezza interrompendo anche Bordin rassegna stampa si infastidiva
Perché doveva intervenire cosa insomma un po'dava fa a me personalmente davanti un po'fastidio questa cosa questa illusione
Violenta mattutina sempre e comunque io in questi giorni provo molta Nostalgia
Perché nell'ora di punta di ascolto di radio radicale chi abituata ascoltare la rassegna stampa l'altro giorno alle nove
Indiretta un quarto d'ora venti minuti di spot elettorale a Luigi Di Maio e due giorni prima un giorno due giorni prima c'era stato un Matteo Salvini
E il giorno precedente ancora Luigi Di Maio
Questo solo per segnalare si diciamo per per capire i propri scambi amento dei connotati Boy ognuno ha il suo giudizio rare però questo l'unico appunto che volevo fare rispetto all'attualità di radio radicale perché a volte novità diciamo da fuori ma da dentro come il parafrasando un un vecchio slogan della radio
Critichiamo l'approccio Milano corali presso la parola professor Biagio De Giovanni che appunto che ha oscurato la posso fazione e che come ha detto anche il professor Macrì è stata una postazione un po'a particolare che in un certo senso avvia introduce magari un dialogo e un confronto volge Petipa
Anzitutto grazie
Concepiti per abbiamo non solo una antiche amicizie
Anche una serie di abitudini grafiche di visto discussioni
Interviste nelle quali discutiamo su molti temi quindi sono molto contento di questa occasione la quale io torno su su alcuni temi
Cercando di toccare poche questioni essenziali anche perché il tempo avanza vogliamo sentire Geppi vip poi
Prima io sarò un po'fin troppo netto per la necessita di essere anche conciso
Paolo Matri parlava di una di una postazione appuntite quindi ho bisogno di chiarire in che senso era una è una costatazione appuntita
Io sono convinto che noi stiamo assistendo alla fine di un mondo
Nel quale siamo complici tutti ben chiare
E allora nel momento in cui una questa sensazione che io poi cercherò di motivare tra un momento meglio guarda al passato
E vede come dire si incontra con una storia complessa
Nella quale c'erano
I grandi partiti i grandi partiti di massa
Che in Italia non sono nati ballate il fenomeno era europeo e soprattutto era
La cosa potrebbe essere motivata
Proprio nei grandi Stati che avevano vissuto l'esperienza totalitaria
Italia e Germania la Francia forse un po'diverso ma fino a un certo punto cioè nel dopoguerra non nasce
Un partito liberale forte in nessun punto d'Europa lasciamo stare la grande loro continentale lasciamo stare la Gran Bretagna è un caso a parte
In Italia ricordiamo tutti quanti che cosa è stata l'esperienza azionista nella quale in larga parte si concentrava qualcosa che poteva somigliare a una cultura liberale pura sia pure con degli accenti ma insomma
Il complesso della storia della Prima Repubblica che ha visto i grandi partiti di massa
L'iter io insisto le grandi culture politiche che hanno fondato l'Europa dopo la seconda guerra mondiale
Non dimentichi non perdiamo mai di vista questo
Con una tensione dialettica forte in Italia è stata molto forte molto significativa
Il ruolo dei radicali di questa costellazione
Che non è mai stato un partito parliamoci chiaro anche dico anche in presenza di un ex segretario del pedone ma è stato un partito è stato una costellazione nella quale c'erano cose diverse tenute insieme naturalmente da un se volete davo da un atteggiamento culturale comune
Ma diffusa questa costellazione dopo mi pare regia con con l'egemonia di Marco Pannella che è stato un personaggio che rimane nella storia d'Italia intendiamoci bene quindi mi sono fatti importanti
E diventa non nella reciproca questo il punto appuntito della mia postazione che mette un po'in discussione come dire vedete dove è arrivata dove ci ha fatto arrivare la partitocrazia è no io non sono d'accordo su questo atteggiamento
C'è stata una grande tensione dialettica fra i grandi partiti di massa e la costellazione radicale
E quando sono finiti i grandi partiti di massa anche la Costituzione radicale si è spenta perché la storia vivi di dialettica non vive di logica analitica io sto nel giusto giusto e dell'ingiusto
La storia dialettica questione esiliato Giorgio Federico Hegel
E poi anche Carlo Marx e anche tanti altri naturalmente non cito una cultura propriamente liberale come vedete gli cioè che si può discutere su ma Smith per il futuro
Allora queste due cose sono state profondamente legate
E hanno funzionato senza idealizzare niente perché la storia è quella che i coni d'ombra della storia umana non li toglieva nessuna parte diceva Paolo giustamente il richiamo della violenza nella
E fuori però si sono tenuti insieme
Nell'insieme facendo funzionare una democrazia di massa che non è più un non è il liberalismo non non ci affatichiamo su categorie astratte la democrazia rimase un fenomeno estremamente complicato complesso con un'infinità di connessioni nelle quali certo
Il compromesso fra democrazia e liberalismo quello che adesso sta venendo meno anche qualche modo funzionato
Anche se sono giuste le critiche che Geppi porta per sembra a certe forme del welfare italiano chi paga chi non paga certo poi ci accorgiamo anche di questo naturalmente però l'insieme di quella storia la rivendico
Perché una storiella quali in questa tensione fra le grandi io insisto le grandi culture di altri che hanno fondato la democrazia di masse d'Europa nel dopoguerra altro che partitocrazia naturalmente
Con questo non voglio sottovalutare la critica alla partitocrazia alla condizione però che si tenga presente questo orizzonte
E c'ero nella partitocrazia è all'origine di quello che sta accadendo ci all'origine di quello che sta accadendo oggi sono altre cose sia pur molto brevemente merce nero fra un momento
Allora la mia domanda Geppi che ci sentiremo tra poco ti sembra che ci sia proprio un errore di valutazione in questa mia riflessione
Cioè nel fatto che ne abbiamo vissuti stava il Partito comunista
Ebbe per molti anni che abbiamo vissuto una dialettica che in una certa misura ha funzionato che ha contribuito alla modernizzazione dell'Italia
Proprio questa dialettica no quando questa dialetto quando i partiti di massa hanno cominciato a defluire
Dopo l'ottanta mettiamolo gli anni Ottanta avvengono delle cose molto importanti qui possiamo richiamare giustamente Paolo richiamava l'ottantanove come una data periodi Zante
è un caso che tutte queste RNC
Quando si mettono in discussione le grande area della politica organizzata beh insomma posso dire così tu può non essere d'accordo e se non c'è l'accordo discutiamo anche l'area radicale entra in crisi si frammenta si divide
Mentre invece nei momenti in cui questa dialettica è stata tesa
Il il de de ferendo un sul divorzio il referendum sull'aborto altre cose questa tensione e poi costringeva i partiti la Democrazia Cristiana che prendevo un atteggiamento il Partito Comunista che addirittura era costretto al di là del suo moralismo ricordati
Il grande Palmiro Togliatti era costretto a nascondere la sua relazione con il De Iotti
C'è stato all'ultimo piano di Botteghe Oscure in un punto isolato perché siccome lui era sposato con la con la lui con la
Siamo deve perché il mirabile con Teresa
Domenico in questo & sulla gara di chiare non migliori questo il cognome di questa donna famosa perché bah e persino di moralismo del Partito comunista fu battuto nel senso che dovette prendere posizione settantaquattro
E questo è stato il bello della storia d'Italia
Che naturalmente dei partiti sia di tasse il rischio Maranini una fonte che non amo molto insomma e che scarni classe candidasse il rischio del della partitocrazia da questo
Diamo per scontato ogni operazione umana ha un inizio e una fine in ogni operazione umana c'è un cono d'ombra un cono di luce non è che pensavamo che avessimo scoperto l'allora le come dire la soluzione dei problemi
Spero risoluzione dei dei grandi problemi della storia politica del mondo e dell'Europa
E questo è la passione a combattere
Questo
Ci pone info oggi di fronte a un problema anche sul nostro suolo nostro ruolo non in quanto persona che siamo qui presenti ma il ruolo di quel mondo che che è stato sopraffatto il vinto da e venti
Ma venti non da truffe da eventi e sui quali oggi bisogna ragionare
E tenendo conto se mi mi permettete questo punto di di partenza che
Nei io non mi sento in questo momento di discutere sulle categorie che cos'è il liberalismo che cos'è la democrazia
Non stiamo assistendo all'agonia della democrazia rappresentativa
Mettiamoci bene in testa che è una tesi può essere discusso come tutte le tesi più sono profondamente convinto di questo
Quindi al al di là della discussione astratta fra che cos'è il liberalismo qual è il rapporto liberalismo e liberismo
E che cos'era il quale il il quale può essere qual è il concetto più sfondato di democrazia gran non ci troviamo di fronte a una crisi
Ma mondiale
No non si noi naturalmente rappresentiamo come al solito un laboratorio
L'Italia è stata dai Comuni al fascismo diciamo così è stato un laboratorio dalla storia d'Europa diciamo così
E assistiamo a a stato detto questo al prevalere di democrazie illiberali
Si sta trasformando lo scenario del mondo
In Italia e dico in modo drammatico
In modo drammatico di cui dobbiamo prendere coscienza per cui è molto importante anche incontrarsi discutere anche in piccoli gruppi in tutti i più ampi
Perché oggi il la l'opposizione può essere anzitutto culturale prima che politica perché un'opposizione politica lingue sotto non c'è ci piaccia o non ci piaccia erano la cultura però deve avere il suo ruolo stiamo assistendo a questo stiamo assistendo
E questo c'entra naturalmente con il di sua perché io voluto fare questa affermazione netta anche per aprire la la reazione di Geppi quindi fin troppo netta quando dico il nostro mondo è finito nel senso che siamo al siamo all'interno di una costellazione che che non riesce più a parlare che non ha ancora trovato il linguaggio per parlare in questa trasformazione che cos'è accaduto questo è l'ultimo passaggio perché volevo proprio concentrarmi su alcuni punti essenziali tu hai posto una periodizzazione che mi pare molto giusto il mille novecentottantanove cioè quando las quando quando cambia la struttura del mondo
E quando in questo mutamento radicale della struttura del mondo il dualismo lì la prospettiva del socialismo la prospettiva del comunismo le la guerra fredda medicare Unione Sovietica l'Europa in mezzo tutto questo mondo si disfa nel mille novecentottantanove
E arriva alla globalizzazione cioè arriva questa potenziale unificazione del mondo dove si è giocata e si sta giocando una grande partita come la Inter Pet diamo questa globalizzazione
La possiamo interpreterà la il abbiamo provato in Europa si è provato dopo gli anni ottantanove novanta Inter per trarla come
La volpe la dico in maniera con la stessa ingenuità con la quale veniva detta e stavo allora dal Parlamento europeo il seguito in maniera diretta questo processo e c'era anche per mesi
Come una sorta di premessa per l'unificazione del mondo cioè dire finalmente finisce questa divisione finalmente la democrazia si espande finalmente il cosmopolitismo diventa il terreno dove si unifica il mondo dove significa la storia del mondo
E non era vero
E non era vero naturalmente perché dentro questa rottura del sono sono insorte forse reazioni di natura diversa che adesso stanno emergendo con forza naturalmente con una profonda come dire non siamo di fronte a delle truffe siamo di fronte a dei fatti che stanno periodi Zandonà storia politica salvo a vedere che cosa accade in ciascun Paese salvo a vedere se questa disgregazione dell'Europa alla quale stiamo assistendo
Avrà il suo esito nel maggio del due mila diciannove o si riuscirà a porre un freno a questo processo di disgregazione dell'Europa che è in atto l'Inghilterra che se ne va cioè la grande cultura liberale che se ne va lasciamo stare che molti secondo me sbagliando dicono ah finalmente gli inglesi se ne vanno
Così possiamo veramente fare l'unione politica questione fu produzione molto ingenua l'Inghilterra è stata di preferisco chiamarla così che il Regno Unito in questo caso l'Inghilterra è stato un polo dialettico in Europa
Che ha portato l'eredità di una grande cultura liberale
Insomma tra Europa continentale questi sono il rapporto come sapete è stato sempre problematici siamo andati noi a rompere le scatole a rimettere in vari momenti di crisi e loro hanno risposto come hanno risposto
E e le le le le le la Germania la la di questo nucleo centrale dell'Europa che la Germania si sta indebolendo le possiamo essere critici quanto vogliamo della Germania
Io perché io sono stato anche personalmente per
Per l'esperienza che ho fatto anche lì
Insomma
Tutto legittimo ma senza gli senza questo nucleo centrale dell'Europa che cos'è l'Europa
E non per caso all'indebolimento della Germania corrisponde Visegrad e cioè l'Europa dell'Est che se ne va per conto suo corrisponde il populismo italiano
Che è il ritorno così ai temi più nostri io lo definisco così il passaggio dallo Stato nazione allo stato popolo lo Stato nazione nel quale
Si rileva la vicenda dei partiti e si viveva la costellazione radicale al nella dialettica con i grandi partiti insisto su questo punto
Si è chiuso
Perché entrati in crisi la rappresentanza politica perché la democrazia rappresentativa io dicevo usato un termine forse fin troppo rossa in agonia ma certamente e difficile vedere da quale punto ripartiamo
Questi sono inutili ci troviamo di fronte a loro rispetto a queste nazioni a questi Stati nazionali che hanno avuto che sono stati tragicamente
Nella storia d'Europa però hanno anche sono stati anche portatori delle grandi culture oggi si sostituisce questa questa mancanza di mediazione e popolo capo
Massa capo
E siamo di fronte a questa esperienza in Italia drammatica
Di questi mesi secondo me esprimo un'opinione può posso anche optare delle sensibilità forse qua stasera non credo insomma anche essere urta assistenza e direi continuerà mantenere ferma la mia opinione
Era tutto questo mi fa sentire la storia passata un po'come è passata
Passata sì
Bisogna trovare i nuovi strumenti per opporsi a questa cosa che sta venendo fuori
A questo grande caos mondiale cioè più l'Occidente quando l'America dice il primo nemico e l'Europa per me
C'è più una struttura democratica democratico-liberale cioè questo compromesso che terremo Sharon l'occidente l'Europa possiamo dire quello che vogliamo della Prima Repubblica
O di quello che avveniva in Germania o di quello che avveniva in Francia ma qui si è creato il compromesso fra democrazie liberismo di natura diversa da quello americano non ci sono confronti possibili vicario dicevi tu ricevuti non mi ricordo se evidente
E di fronte lo ci troviamo di fronte al tramonto di questo mondo
Ecco perché io sento tutto come passato
Il rivendico la necessità di capire che quel passato è stato un grande passato
Adesso però ecco lo possiamo rivendicare
Perché le ragioni della sua crisi sono stati profonde ventotto Remo dire tanto su questo e non possiamo immaginare che si torni lì e che quelle dialettiche che abbiamo vissuto nei decenni lontani possano come tali tornare non torneranno più il vecchio mondo è finito e allora si tratta di vedere da dove si riparte soprattutto qui noi in Europa da dove ripartiamo
Che cosa si mette in campo il ruolo della cultura in questo momento è enorme perché diciamo per per tentare di dare un'interpretazione a questi grandi interrogativi sul su questo caos mondiale in cui però un elemento cioè ed è preoccupante
E cioè quello che le democrazie illiberali stanno prendendo piede
Io pronti potremmo affronta come dire ieri è venuto un episodio che è stato riportato come cronaca dei giornali sono Salvini andato in Europa
A Roma e Mosca da Putin ha detto io mi sento molto più a mio agio qui che non in uno dei qualunque paesi europei ma voi vi rendete conto che un ministro italiano dica questo
Cioè appunto dove si ammazzano gli informatori che dissentono
Dove il dispotismo è in atto
Da da dove riprendiamo il filo per reagire a questo senza poterci di chiamare al nostro passato come zero lo potessimo far ritornare in campo
Questi sono i dilemmi di fronte ai quali ci troviamo e loro il libro di Geppi siccome parla di queste cose parla di che cosa è stato il radicalismo italiano fa abbiamo i dissensi che abbiamo la perciò discutiamo e potrebbero discutere con lui in generale ma anche molto con lui
Ci troviamo di fronte a questi interrogativi aperti la speranza è che
Diciamo
L'entità della crisi che stiamo vivendo risvegli io dico non i partiti non la politica la cultura perché nella pancia di questo Paese sta passando una subcultura Ruzza
Al di là dei di singole decisioni che si possono prendere su singoli problemi sta passando una brutta atmosfera
Se era chiusa consigliera di rigetto un attimo sembra di disconoscimento il punto è questo
Siamo tutti come dire
Gli interessati a capire come possiamo reagire a questo qui
Io ho cercato di rappresentabili forse in maniera fin troppo emotiva stessi
Apro la Gepi Ripa
Beh anzitutto voglio ringraziare Diego guidati fino in fondo auto stampare questo libro che non è nelle corde del nostre strutture editoriali oramai circoscritte a poche linee di tendenza e alcuni strumenti anche di distribuzione che in qualche misura contribuiscono
All'essiccamento un po'di quelli che possono essere i luoghi in cui tentare di risistemare un dibattito politico
Innanzitutto voglio ringraziare viaggio perché evidentemente questa complicità mi
Mi un'ora mi fa piacere
è stata vissuta anche con evidenti aspetti conflittuali ti ricorda il mio novecentottanta quando eravamo su sponde diverse però con una energia comune che era la vocazione al cambiamento
Paolo l'avete sentito non c'è un contatto costante ma è una sintonia intellettuale Andrea complice stabile direi quasi una sorta di vedetta del delle pubblicazioni che mettiamo in esse chiunque si ringraziamenti non sono soltanto
Sono un qualcosa di sinceramente sentito l'avvertito
Allora
Evidente che a conclusione di un dibattito ampio articolato io non posso andare a risistemare tutti gli aspetti della discussione anche perché il libro e lì chi lo vuole comprare mi consente anche di avere una possibilità di ritorno
Stato voglio dirvi che il mio amico Diego Guida ci consente di distribuire i libri che noi con un accordo cui abbiamo preso per poter fare delle presentazioni
E questo è un ulteriore segno di solidarietà effettiva tra una capacità di investire nelle energie che sono essenziali e non superflua perché poi l'altro aspetto che emerge è quello di questo carattere di superfluo che accompagna molto agile delle persone
Quell'agire delle persone che si è formata nel tempo e che in qualche misura formato prima
E non lo dico per evocare soltanto semanticamente gli aspetti io chiamavo il Grande imbecille collettivo cioè quello che in qualche misura accompagnato la stagione diciamo che è stata evocata anche da Paolo Macrì cioè quelli gli anni Settanta che in qualche misura hanno investito molto a parte anche dalla nostra risolta ho voluto richiamare e quegli anni Settanta perché Napoli era un avamposto di quella Energia forte
Non abbiamo avuto difficoltà a insediare
Le battaglie per i diritti civili tra l'altro non centrali nella cultura
Del di quella sinistra egemonia comunista che lei riteneva sopra strutturali rispetto a un'essenzialità economica economicistica per cui tecnicamente abbiamo dovuto faticare potrei
Tra virgolette segnalare delle questioni elementari ma che sono descrittive del modo di essere
Quando la carretto ogni era lì a tentare di far fuori il referendum attraverso una legge
Di diminutio del del divorzio noi eravamo rispettivamente da Fanfani e da De Martino da Fanfani
Che
Raccoglieva la crisi di centralità democristiana nella distribuzione del potere dal dopoguerra in poi era stato un punto centrale
E fanfare i capi più di De Martino al quale essendo tra virgolette subalterno non non ci convince neanche del fatto che in fondo avevamo messo un leader socialista fortuna che lo avevamo costruito
Quindi valeva la pena meno difendere quella cosa poi si poteva anche trattare col pc Fanfani capì che la che Cindy della DC era irreversibile quindi sì ricollocato al centro della vicenda pur perdendo presero il quaranta per cento ci ha campato alti dieci anni ha posticipato la crisi irreversibile la democrazia cristiana
Questo lo voglio dire perché
Si è faticato molto
Anche se io condivido quello che dice viaggia anche dalla mia esperienza parlamentare lo dobbiamo molto al lavoro l'abbiamo discusso qualche volta anche con
Con Emanuele Macaluso che in qualche misura presentando il libro un libro precedente che era alle frontiere della libertà
Manifestava qualche segno di fastidio sul non riconoscimento invece grattare un grande riconoscimento ma era anche in qualche misura un tentativo di depistaggio
Voglio dire quando noi nel libro lo segnaliamo mettiamo mano alla vicenda Moro per evocare un segmento della storia degli anni ottanta e infiniti Moro vengono da me
Venti giorni dopo il sequestro per tentare di vedere quali margini di trattativa c'erano per quelli del re che non aveva concepito altro tipo di impianto che non fosse quello delle convergenze parallele cioè del tentativo di mantenere vive quelle culture di massa
Poi faremo fare un piccolo esempio anche sul partito sulla crisi del partito di massa icone mammo segnalato bene in quell'occasione cercava disperatamente l'interlocutore
Era l'interlocutore che in qualche misura assicurasse allo stato di diritto questa quella su questa storia così estranea perché nello Stato di diritto è stata un qualcosa
Che dal dopoguerra in poi posti Autan sistemazione del mondo quel mondo che precipita nel mille novecentottantanove
è stata una sistemazione che ha configurato un meccanismo diritto dominante confortata dalla distribuzione del debito pubblico con la copertura del fondo mondiale internazionale di una classe dirigente che viveva oltre che la distribuzione parcellizzata diciamo del del
Chiamava le tangenti va bene che erano io mi ricordo di batteri che mi facevano divertire ma non sono offensive rispetto a quella a quella grande intensa massa di
Realtà umana che era il Partito comunista si noi lavoravamo fondamentalmente per trascinare il Partito Comunista su un versante che è stato anche dal Biagio analizzato caracolla dalla questione liberale che senza la quale la sinistra restava precipitava nel buco nero
E lo testimonia viaggio il tracollo del Della grullo socialdemocrazia tedesca di Bud Godesberg cioè e quella che perde in queste elezioni in modo massiccio e a una crisi perché oramai le labbra da venticinque anni più niente
Ed è un qualcosa su cui bisogna cercare anche un atto di ragionare su cosa è posizionata non dico la sinistra ma se non attraverso la capacità di collocare la questione liberale al centro delle questioni lui
Siamo tornati varie volte la società ignorante l'abbiamo in analizzati in tutti gli aspetti
L'Italia conosce il cinque per cento di quello che realmente accade il sistema di regime
La funzione diritto dominanti che si nutrivano seri di una capacità articolata di far crescere la democrazia che era però anche democrazia fittizia e quindi democrazie fittizia che in qualche modo Heather o dirige Eva certi meccanismi l'intero mondo dell'informazione viziato dalla dalla RAI era un mondo adesso su cosa punta per esempio il PD
Sue le sigle allo genici che sono rimasti in Rai al quale può sperare di avere un qualche tipo d'approccio
Questo significa guardare con indifferenza ai contributi che porta Biagio noi io ho desiderato quasi forzato spinto prima che partisse per le vacanze per avere il suo contributo che per me era fondamentale che era anche che nutriva alcuni aspetti Biagio
Sostiene una tesi che non è infondata in fondo l'attacco alla partitocrazia che era il la parte degenerativa del sistema dei partiti
Ha rischiato di assumere una dimensione di attacco al sistema dei partiti ma il sistema dei partiti si auto distrutto cioè non ha avuto la dimensione di percepire
Si è formato lo stato del popolo
Ma le l'abbiamo cercato di definire la la la antidoto erano i referendum che era anche un programma politico nell'ambito del del dettato costituzionale della mera parte abrogativa e abbiamo cercato di strappare
Alle falsificazioni grilline che poi sono sopravvenute quando parla di referee Dirillo
E tema è scomparso si capisce come scompare ma mai siamo proprio di fronte alla a al sorteggio e ogni volta viene fuori qualcuno pure i leader farti il casting questo poi il livello della situazione ma questo essiccamento dalla politica
Credo che val la pena
Richiamarlo datato già nel novantadue quel libro hanno ammazzato la politica fu un tentativo di descrivere che erano in atti sintomi che portavano al far fuori i luoghi in cui la dialettica si poteva consumare però io trovo fondatissima anche alla riflessione che in fondo l'esistenza dei grandi partiti di massa in particolare il partito comunista la sua articolazione consentì
Diciamo un una azione che faceva un argine è vero non abbiamo all'ultimo momento strappato il Partito comunista dal tentativo qua carretto di far fuori il referendum
Però è altrettanto vero che ho fatto tutti i comizi sul divorzio grazie al partito comunista
Cioè nel senso che andavo e il costo diciamo con tutte le sezioni comuniste il dibattito e trovavo una base comunista entusiasta convinta assolutamente partecipa è qui era il gioco dialettico in questo senso quindi non abbandono la tesi di viaggio e la trovo anche fondata ma il problema perché si è ed in qualche misura auto distrutto questo grande patrimonio di aggregazione
Perché la finalizzazione concettuale è stata altra devo dire che una delle cose che mi viene alla mente stabilmente e il colloquio che ebbi con Marco che ho prodotto per Quaderni radicali
Che è uscito su quaderni radicale purtroppo non è stato abbondantemente ampliato da radio radicale ma questo è un aspetto che attiene proprio alle modalità in fondo questa radio a Napoli avevo comprata io era Radio Napoli prima di
è la seconda radio di tale io avevo dato per me Pannella che giocava sempre doppio binario del leader dovrà tenere insieme anche che cosa un armamentario che Biagio chiamava costellazione
Che in qualche misura era quello che si poteva raccogliere e che era un prodotto derivato di una società che era complemento occupate ammorbata che si nutriva dell'ignoranza strutturale di un mondo accademico completamente consegnata nazione eterodiretta che se non era scusate voi che non siete
Portata una subalternità e voi non siete stati e quindi viva dio e confortevole che ci siate era però un mondo che veniva canalizzato detti certi meccanismi
L'altro ieri sera abbiamo sentito in televisione a Linea notte un giornalista di quotidiano nazionale che non era un cattivo giornalista il quale ha detto dopo che ci sono stati gli incidenti
A Sanremo che non c'è più nessuno che fa battaglie sulle carcere ora viva Dio ne abbiamo molte azioni critica all'interno di questa frantumata dinamica che è il prodotto di imbecillità specifiche ma pone anche del clima complessivo in cui bisogna sopravvivere
E e ha detto non c'è più nessuno è un falso
Quella povera c'era la Bernardini ha fatto duecento giorni di digiuno lo scorso anno
Ci sono stati giro di tutte le carceri ci sono stati venti mila detenuti che hanno fatto uno sciopero della fame questi delinquenti di giornalisti lo hanno annullato per non insediare la cultura della non violenza nelle carceri come strumento contro chi contro in modo ignobile in cui le carceri sono tenute in cui vivono i detenuti quei venti mila è un pericolo per il regime perché il regime vuole che faccia una rivolto appena tredici appena tredici hanno fatto la rivolta non hanno fatto niente
In quella delle carceri messicane si ammazza la gente mi sono fatto appena appena qualche piccola cosa questi tredici deficienti
Perché d'uno così lunga i venti Milano degli Strozzi ed erano pericolosissimi perché portava avanti una battaglia non violenta chiede trovava Aldo Masullo quale analisi ha fatto in proposito questo è il livello del declino e dove si insediano
E il diciamo così i germi della malattia che poi emerge in modo essenziale non è un attacco diretto è un tentativo di analizzare nel momento in cui come viaggio ci testimone
Sì mi tenta di ricomporre magari composizione va fatto anche sottraendosi alla delusione non si può sentire per dirne una Igna amico Zingaretti parlare di Stati Uniti ed Europa capisci quando non sanno mai ecco che cos'è non si può sentire il povero Martini che sembra il re Travicello e che balli e parla di federalismo europeo quando hanno avuto il gruppo maggioritario perché il quaranta per cento del del del del Pd fu preso proprio currency e c'era il gruppo maggioritario hanno occupato il PSI non hanno fatto niente
E abbiamo il re Travicello giornalista della RAI il mandato lì abbiamo Pannella cacciato dal Senato dal Parlamento europeo cacciato cacciato per non candidarlo
Erano sconti daremo bracci di ferro è vero che erano bracci di ferro
Ma era una Baccini ferendone abbiamo combattuto con lealtà e nel riconoscimento del ruolo del Partito comunista Partito comunista e poi il PDS poi DS poi il il il il PD
Non ha voluto assolutamente il questore quando è nato il PPI è nato con treppiedi il primo piede era quello della sinistra democristiana il secondo d'edera quello del reduci del PC e al terzo piedi hanno cercato
Qualche repubblicano che la poveracci a leader e e tentavano di tenerlo in piedi se ne cadeva tutte le barche non reggeva che poi non hanno saputo erano tu sei sole scritta nessun abbeverato da Tebe aggiunto
Questi aspetti sono la sintomatologia di una situazione che è vero che che interi che generale però guarda in Germania cosa carne in Baviera la terra in Baviera accade che è vero che ci il cristiano sociali perdono è vero che i Verdi stravincono mai verdi sono larga parte del socialdemocratici che sono usciti ed è un altro tipo di partito e altrettanto vero che i socialdemocratici
Tedeschi sono allo sbando in quanto tale ma cosa s'aggiunge che per quanto riguarda Alternativa per la Germania nonostante l'undici per cento hanno preso circa dieci punti in meno di quello che era previsto quindi vuol dire che lì esistono strutture Nanut tutto questo è stato lentamente depauperato
E quelli che erano alcune battaglie critiche erano essenziali gli dicevo di questo intervento che ha come di con Marco per alzare la figura di Spinelli Marco ci racconta di uno Spinelli disperato prima della morte che richiede non Spinelli che era chiaramente a vedeva uscire a mente come noi gli storici la mente attraverso Ventotene il rischio il rischio reale non avevo annotato
Perché faccio riferimento a quel quello che si candida a essere il prossimo commissario col web per per intenderci del della vicenda che ho già citato anche a Salerno ma interessante questo Manfredo guardarti perché in realtà lui
Ha fatto prima l'operazione con Alternativa per la Germania il tentativo di tenere insieme però per alla fine non è che sia riuscito molto che la cosa però spinali perché era disperato
Perché Spinelli con i trattati che venivano nominati con le situazioni che venivano nominati cosa avviene a constatare
Che di fatto se non ci non ci fosse stato il federalismo si sarebbero riprodotti gli Stati nazionali e con gli Stati nazionali le condizioni per e quello che è il frutto velenoso che sono gli stati di poco del popolo
Sì stiamo facendo delle analisi sommarie viaggio evidente che non siamo in grado di articolare però ce lo possiamo permettere perché grazie anche alla tua disponibilità abbiamo costruito questi spazi di comunicazione
Che possiamo ricaricare momento per momento solo che non ci sono margini
Noi non siamo in condizioni di essere presenti due che ti faccia l'elenco di quali sono le trenta persone che vanno in quattro
Diciamo
Punti di approfondimento di RAI in media sette di Sky di La sette
Vogliamo ragionare come vanno questi marchi ettari lì dentro a fare la propria la loro storia sono dei veri e propri massacratori della verità in linea con un meccanismo adesso tutti guardano guardiamo alla RAI la RAI molto divertente
Perché ogni volta che cambia regime c'è quello che veniva da Rifondazione Diotti e Java alla lega quando sembrava adesso ci sono molti che dicono Masini ma in fondo questo Finco questo fisico
Abate bontà
Abbiate botta ma quale lotta politica non mai prodotto costoro
E l'Italia che gli sta dietro ma l'Italia quella che è figlia del reddito assistito il figlio di una parte sociale che era necessaria perché nel dopoguerra lì da Renault paese di frontiera bisognava mantenerlo in una condizione di tenuta
Che fosse in grado di assicurare quella pax sociale che era necessario ed entra questa scenografia che si è creato un meccanismo di discussione lo Stato
Di diritto era un problema serissimo oggi abbiamo ritrovato un manifesto
Io che sono obiettori di coscienza che sono stato chiamato varie volte
Dai capi del dagli stati maggiori dell'esercito
Per portare il contributo di quale tipo di intervento bisognava realizzare in Afghanistan come piccole vedere le gole di ingaggio di gruppo ammesso che non so manco come si fanno le regole di Gaggi calmi Rita ma quale contributo posso fare in termini di diritti da realizzarli
Questa significare che c'è un rapporto buono non c'è un rapporto di conflitto però è un fatto reale
Quel manifesto che viene fatto nel mille novecentosessanta e rotti è un manifesto in cui dico che si radicali sono degli assassini sono contro le forze armate sono dei delinquenti comuni
C'era lo ricordate Emmanuele Rocco Bonora Manuel Calamo in Parlamento ne eravamo le Brigate Rosse del del parlamento abbiamo visto la vicenda Moro
Ho rincontrato Ezio Mauro gli otto scusami e cioè uscita dicendo no guarda abbiamo fatto anche una bella conversazione Lima detto guarda adesso che sono nonno capisco anche le ragioni del Moro perché deve annullare Moro che stava in carcere chiedeva lo Stato di diritto e la trattativa
E quando gli rispondeva Moro mandò una lettera a Zaccagnini qui dice guarda caro caro
Zaccagnini ne abbiamo già trattato con i palestinesi dopo la strage di Bologna quindi abbiamo già trattato per salvare delle situazioni di fronte all'azione di ricatto quindi un Paese che ha giocato la legalità allo stato di diritto dentro una piattaforma di depauperamento
è vero
Abbiamo forse maggiore
Dovuto avere maggiore rispetto per il grande partito comunista certo che l'aveva piovuto in sede istituzionale io e i miei compagni di lotta in sede parlamentare un loro io ero durissimo nei loro confronti ma poi quando litigare con pannello fu Berlinguer che mi dice
Però fare il deputato ricovero avete la forza ovviamente era o ero completamente nel mondo dei sogni dico
Avete la forza di eleggere quattro cinque
Anticomunisti nella lista del Partito comunista se fate questo guadagna da trent'anni nessuno sapevo che nell'ottantanove se ne cadeva
Il presente con con tutto Edoardo e con tutta la la la però voglio dire questo tipo di aspetto era sintomatico e alla fine dice no vini a Napoli
Il numero due di Napolitano si numero due Napolitano i falchi il sinistro indipendente Adamo già viste stai Cosetta non servono a niente
Non sono in grado di questo lo voglio dire
Perché voglio ad un tempo come fare del ha fatto un viaggio non ribadire che un grande rispetto di quella tesi mi fa pensare molto l'abbiamo parlato ma venduti in tassì ne abbiam parlato perché viene fuori che cosa viene fuori il fatto che il l'assenza di un riferimento ha reso anche esaustiva ma la battaglia radicale resa essiccata non soltanto dalle debolezze quasi naturali non perché voglia assolvere tutto questo armamentario che era eravamo talmente smarriti privi di condizione
Io ho raccontato in mille salse vini devo mettere a discutere con questi bellimbusto di cinque stelle essendo stato l'unico parlamentare che ha rifiutato il vitalizio da cinquant'anni di una sessantacinque
Sollevato è stata cinque anni mi sono preso l'ho preteso la pensione che non hanno pagato era solo permettimi a discutere con loro
Ma ci sono dei delinquenti comuni questa gente che sta lì e che viene utilizzata per dei disegni strategici
Ma scusate il novantadue cosa accadde
Gli alimentari quando l'abbiamo perso la chimica quando l'abbiam perso
Ecco e e per quanto riguarda anche la realtà socialista eretta socialista è stata velleitario per molti aspetti ma è stata anche massacrata da un disegno obice analmente assoluti in alcuni casi che veniva con molta questo lo dico perché ad un tempo devo ricordare riconoscere che e quella realtà era importante
Era importante perché anche rigorosa e intendiamoci io mi ricordo il segretario del gruppo del PC che in aula una volta con Pajetta il grande pagliette che arrivato in ritardo e per un voto sui persona votazione mi disse di tutti i colori
Perché quella era il metodo in aula lui alle segretarie del gruppo e Luigi non poteva permettersi arriva in ritardo
Questo per dirvi che quel rigore c'ha affascinato abbiamo vissuto in parallelo un meccanismo del genere allora perché tirare le fila di tutta questa vicenda
Io voglio dire che ne abbiamo abbiamo lavorato e stiamo lavorando anche su un aspetto
Della libero ti ho chiamato spesso la Società delle conseguenze
Ma dove si insedia la società delle conseguenze sul fatto che sono stati fatti fuori tutti i ruoli di dialettica democratica con una scientificità disperante
Di speranza è una cosa che lascia increduli questo sottovaluta il richiamo molto intenso che fa Biagio che da tempo
Non solo lo vivo con l'angoscia individuale ma quando sento Biagio e come si accresce essi un livello di consapevolezza maggiore dico mamma mia modesta da fare non riesco neanche a trovare le condizioni per come poter lavorare però debbo prendere atto che per me di grande nutrimento l'idea della sinistra la questione liberali io lo voglio dire proprio a Biagio quando faceva Bellomo di quaderni
La sinistra la questione liberale
Dal giudice bravo Tusek solo sul piano politico sul ruolo in questa direzione dico guarda che io a sinistra questione liberarlo Kobe avrà cosa che cito dei proprio per guida lo trovate da ce l'abbia Biagio gli abbia la cosa gli USA questo è liberale so un copione non sono un originale
Però li ricevo tu hai fatto un lo vuole fare un lavoro politico che cerca di dare forma per quello che ci riesco quando riusciamo a fare determinate cose questo serve a dire che cosa
Che la situazione italiana è drammatica
Perché il cumulo di ignoranza la non conoscenza la subalternità e l'abbattimento delle deontologia professionali viaggio Paolo ma scusate l'abbattimento delle deontologico professionale non è stato un'arma micidiale del sistema
Anche dei partiti dentro la logica partitocratica e quella logica partitocratica avevo una funzione spartitoria il mantenimento dello status quo di un paese di frontiera che doveva regge quando è crollato nell'ottantanove
Sono contento di sentirsi dire che nell'ottantanove avete superato al Parlamento europeo compreso Marco che c'era la possibilità di riguadagnare la democrazia purtroppo si era sottovalutato quello che si era formato nella società
è una società che è vissuta di per cui fa riferimento al quadro italiano che ha vissuto di reddito assistito è una società che era una consapevolezza della drammaticità
Quando vogliamo partecipare ai tavoli internazionali lo dico da obiettore di coscienza
E e vogliamo mandare le nostre truppe a difendere le situazioni ma scusate ai vari porti ci sono le mamme Lezzi e le nonne e le amanti e le figlie che stando lì vanno Bologna dopo che sono stati gli stessi militari che hanno detto vogliamo andare a fare cioè questo è il Paese un paese di vizi privati delle pubbliche virtù il paese in cui ti chiamano nottetempo
Per dirti guarda che c'è una ragazza di quattordici anni che vuole abortire dice a me che sono l'anti abortista ma tu hai firmato a Valeggio sull'abortivo firmata legge perderebbe la Lizza avviato da Bortot unica fatto la legge lo fa la porto io sono anti abortista quindi cosa mi parli
Legato ideato da Botta era un altro maestro un salto Haute de bisognava lavorare per tentare di tutti questi aspetti che erano i segmenti di un'azione riformatrice che era tipicamente il modo con cui si lavorava è stato abbondantemente sottovalutata e noi abbiamo creato queste precondizioni quelle che voi stessi
Avete richiamato a più riprese
E che io condivido appieno
Non è che arriva a Hitler o Mussolini arriva una società preparata quel tipo di destino questa è la verità e adesso adesso vi ringrazio per dire che noi continuiamo continuiamo anche grazie a voi questo lavoro di di chiamata a raccolta di queste energie
Non siamo al limite neanche tanto preoccupati perché la prossima scadenza europea è un terno al lotto non è che ci siano condizioni certo quello che dovrebbe essere lo schieramento a difesa di certe cose ogni volta che parli una catastrofe sembrava Bersani prima del voto ogni volta che parlava e ha vinto
Ha parlato quattro cinque volte in più un altro poco non raggiungerà mai quel venti per cento perché catasto proprio non capiscono di che parlano continuano imperterriti a riproporre una ricetta che non sta né in cielo né in terra
Né d'altronde lo sconto si può ridurre agli Euro
Ai filo europeisti compresa la mia amica Bonino la quale ha ritenuto di dover vendere i beni di famiglia per una cosa che non ha avuto successo
E quindi di fatto ha bruciato una grande opzione federalista e dall'altra parte abbiamo i i i il sopranista e che sono i figli prediletti di questi europeista c'è una storia euro federalista europea che l'unico modo per contrastare
Quelli che sono gli aspetti preoccupante drammatici ma poi scusami Biagio Paolo
Ma vincono questi sovrani stima che fa non tanto per chiarire un po'io non non sono in grado di creare Sagunto in un muro li abbiamo visti ogni volta che il e L'Abate non parla di Tor Toninelli che sarebbe stato maramaldeggiare che non mi voglio biliare responsabile Italy di configurare
E Di Maio non sa manco di che parlare sono sono e li e la gente gli sta dietro ancora possono reclamare e la gente chiede siamo il prodotto velenoso di questa disinformazione permanente ma si può andare in televisione a dire
In assoluta buona fede che non c'è nessuno che fa una lotta sulle carceri
Sì cioè ci sono persone che si rompono le scatole di girare tutte le carceri permanente e non sono soltanto i radicale c'è anche Manconi ci sono ci sono associazioni nobilissima che fanno un lavoro immenso ma come si fa a dire una cacciata di questo gene alla RAI tre
A Linea notte dove vengono presentati personaggi più improbabile non ve parlo bolle d'ammissione di La sette vogliamo parlare di Cairo perché ha avuto il Corriere della Sera perché ha preso a sette qual è il ruolo di questi soggetti spera di presentarsi al non lo so
Non mi metto a indagare su questo dico che siamo alla ricerca degli strumenti
Da utilizzare per affrontare una crisi così drammatico costruiamo i pozzi dentro il quale si possa ritrovare quelli armamentari culturale quegli strumenti culturali di cui c'è bisogno
E quindi voglio un'ultima cosa dire sì eravamo una costellazione e lo sapete che eravamo una costellazione ma eravamo anche una cultura di governo Marco la reclamano sempre una cultura di come la Corea scriveva alla Destra storica era non una una destra
C'era e concludo il riferimento che Marco faceva spesso alla vicenda italiana e alla vicenda francese alla vicenda di Gambetta il quale giocava all'opportunismo come occasione per mantenere i principi Paolo voglio dirtelo non sono i valori sono i principi cominciano con trattabile almeno dal mio punto di vista e quella battaglia di principio veniva gioca di temi di opportunità che c'era c'era il trasformismo Crispino cioè la vendita completa dei principi che hanno accompagnato Cristian
Vi ringrazio ringrazio sinceramente per la vostra presenza e Grazia avuti però