Confronto sulla nuova Europa

Inevitabili errori
Ignora non è non non non essendoci un
Buonasera buonasera venne nominato interlocutore era e Giulia italiana è molto lieto di poter raccogliere
Studiosi politici Amici dell'istituto persone comunque impegnate sul tema che oggi quindici unisce
Con una strana coincidenza non volute mentre gli organizzatori né da questo istituto
Una strana e positiva coincidenza
Quest'anno incontro coincide con la pubblicazione da parte dell'istituto di opera in tre volumi sull'Europa
I dépliant che ne abbiamo presentato vi sono anche alcuni saggi di voci
Un'opera in tre volumi molto impegnativa che sarà presentata al Capo dello Stato in una seduta si ritiene in Parlamento
Tre volumi dove da un lato ci sono
I padri fondatori
Napolitano Prodi e poi Mario Monti e poi Giuliano Amato poi Enzo Moavero Milanesi tanti altri due gli aspetti politici un secondo volume piuttosto originale nel discorso euro europeo europeista
Sulle sfide della scienza
In cui
Scienziati che vanno da ristorante a Maffei
Quadrio Curzio
Giuseppe De Rita Luca Serianni fanno il punto su quella che è la struttura reale decisive dell'Europa sotto l'angolo visuale della ricerca scientifica
Buono molto originale perché manca la realtà nera dovendo prevista un'opera del genere come anche mi sembra originale il terzo volume su culture culture e società
Sulle reti culturali artistiche musicali sui rapporti fra fra i vari Paesi al Milan delle scelte e delle collocazioni politiche
Tre volumi che sta lì resi possibili uniformi da una redazione
Riciclo medica retta da Monica deleterie tutti i collaboratori conoscono come persona
Sergente di ferro di grande intelligenza per realizzare opere di questo genere quindi è una bella occasione benvenuti anche per queste all'istituto perché possiamo pure di presentare un'opera casualmente ripeto un'opera che proprio riguarda il tema che oggi chi fa incontrare qua che nasce da un bel manifesto ma libretto pubblicato su Repubblica in agosto che ha avuto centinaia e centinaia di adesioni manifesto per una nuova stagione
Di riflessione sull'Europa
Anche se oggi ogni discorso sull'Europa e reso difficile
Per i nuovi rozzi nazionalismi non strani
Che rischiano di confondere
Toni e prospettive è indubbio che e il manifesto parte da quest'oggi
C'è una crisi dell'Unione europea una crisi profonda
Che è necessaria una nuova strategia per l'Europa
Per cui si pone il problema si ribolle il problema di cosa vogliamo
E cosa intendiamo apre per Europa quando parliamo di Europa come unità politica
Dando di oggi
E diventare un soggetto poco credibile
Tanti top meno credibile dopo
I referendum in Francia in Olanda
Contro la questione europea peggiorarla senza dubbio
Avviso
Degli analisti politici
Di primo piano come diremo peggiorata con l'estensione a ventisette
Dobbiamo credo riflettere con molta chiarezza sul significato
Negativo che ha avuto questo allargamento che risponde ad una strana Mitologia la mitologia
Di un'Europa che dovrebbe andare
Come dice uno dei padri fondatori anzi è il responsabile di questa di questi l'allargamento a ventisette un'Europa dal Polo Artico al Mediterraneo dall'Atlantico al balcanico questo mito
Un'isola va comunque che
Ha cercato di mettere insieme i Paesi rivali tradizioni politiche e culturali civili di gravi livelli economici e non è un caso che questi Paesi Lettonia Lituania Estonia Bulgaria Ungheria
Oggi siano i punti deboli
E antieuropeisti dell'Unione Europea
Si erano fra i beneficiari netti per prendere una distinzione di Mario Monti il tetto ai contribuenti netti
Ora appunto è probabile che l'allargamento a ventisette abbia risposto all'interezza dell'America e di avere in uno scudo al vivaio oltre Granato uno scudo di fronte alla roccia DVD è indubbio che uno dei motivi gravi di crisi è proprio questo allargamento a ventisette Paesi non a caso nel marzo dell'anno scorso ovvero pensa di assoluta convinzione come che scardina stenti
In una sua intervista invitava ricominciamo daccapo
E dove diciamo dalla creazione e questa era era la la proposta molto significativa anche se fortemente critica
E cominciamo con la creazione di un organismo che unisca i Paesi fondatori eventualmente allargati a Spagna e Portogallo
E che riunisca su alcuni temi politici di grande rilevanza migrazioni
Sicurezza sviluppo
Una struttura politica autonoma auspicava Giscard esistenti
Autonoma rispetto alla
L'esitazione di Unione europea su questa ipotesi hanno poi lavorato anche altri giuristi costituzionalisti
Cristo Giulio Napolitano parlato gli accordi paralleli soprattutto direi
Un un saggio molto acuto di Adolfo Battaglia del qui presente soletta
Posta atlantica dove ha ripreso dato battaglia avuto come sapete Inc
Al tramonto da prima Repubblica grande stabilità di governo e a quindi ha pensato l'Italia in vari soggetti europei
Battaglia in mi proponeva Pratesi gli serve stenti per la battendosi per la creazione di un nucleo più omogeneo una struttura che rispondesse alle tradizioni democratico liberali di alcuni Paesi
Un'istituzione autonoma all'interno dell'Europa dei ventisette un organismo europeo parlava
Per arrivare ad una
Rifondazione coraggiosa ecco ci vuole coraggio la situazione difficile appunto resa difficile dalla presenza di critiche anti europeiste di tutt'altra natura
Non è un un è un discorso coraggioso e necessario necessario perché appunto in tilt e la battaglia questo è un problema politico di ridare prospettive
Ai grandi temi che l'Europa dei ventisette non riesce ad affrontare non riesce a risolvere
Che hanno invece una complessa
Burocrazia Brussel
Che vuole legiferare sulle piccole idiozie con gravi danni ricordiamoci nera
La delibera
Poi bloccata sull'uso
Latte in polvere per il Parmigiano Reggiano o come diceva vero l'ambasciatore di Francia
A Roma e non posso ammettere di un film Annese definisca comico facevano forte ora a Bologna sia di Brussel senza dubbio è corresponsabile di una posizione di di di decomposizione
Si può fare una scelta coraggiosa non si sa il manifesto apre appunto
M è elementi sul pool Mani grezzo sul quale noi dal quale veniamo alle mosse oggi parla di un Alteria d Europa appunto
Dato che non dimentichiamo noi ci approssimiamo elezioni europee nel maggio prossimo che rischiano di vedere
Come dice il manifesto opportunamente il più vasto schieramento di destra per la fine della seconda guerra mondiale
Questa è la prospettiva certo non felice non positiva d'altra parte pare che il mio va ventisette
Segni una stagione che di fatto è finita
Abbiamo il coraggio la creatività la forza di imporre un'Europa diversa o un nucleo all'interno dei piedi d'Europa dei ventisette Cavasin e affrontare i grandi problemi questo è
Quanto auspicavano il manifesto pubblicato Repubblica e per questo siamo qui stasera grazie Benvenuti
Io dico proprio poche parole
Perché su un punto centrale ha insistito molto l'amico Gregori
Cioè qui appunto questo nostro incontro di oggi pomeriggio è collegato al documento che alcune di noi hanno scritto queste stanze e che ha avuto un notevole a notevole diffusione al di là di quanto noi pensassimo
A conferma che nell'assenza o nella latitanza
Di strutture diverse anche un documento come questo mandato a un giornale poteva farsi ecco carico di una serie di sentimenti di inquietudini che sono diffuse nel Paese
Cosa si diceva appunto in quel documento che la situazione dell'Italia si stava avvitando in una spirale distruttiva che l'ossessione per il problema dei migranti
Gestito con inaccettabili disumanità stava cuento una crisi dell'Unione Europea che l'Europa era sull'orlo di una drammatica di spiegazione e sottolineava la necessità anzi l'indispensabilità si diceva
Di una iniziativa che contribuisca a una discussione politica su questi nodi strategici da svolgere si sottolinea l'acquisto perché è un problema di fondo con nuovi studenti con nuovi strumenti
E in grado di ridare la parola ai cittadini che appunto la crisi dei partiti la virulenza del nuovo discorso pubblico ha confinato nella zona grigia del disincanto e della sfiducia avuto le per questo si sottolineava indispensabile chiudere con il passato
Aprire nuove strade rovesciando l'ideologia della Società allibita ponendo al centro la necessità di una nuova strategia per l'Europa indicando la necessità di organizzarsi in modo sempre schivo tenendo conto questo è un dato essenziale
Del ragionamento che abbiamo cercato di fare della prossima scadenza estremamente importante costituito dalle elezioni europee
Questo lo sappiamo tutti noi che siamo qui è un passaggio determinante e decisivo per il futuro dell'Europa e quindi di tutti noi
C'è infatti il rischio si diceva che si formi è questo il problema il più vasto schieramento di destra dalla fine della seconda guerra mondiale
E la responsabilità di chi ha un'altra idea dell'idea un'altra idea dell'Europa e dunque assai grande
E si insisteva su questo punto non c'è un momento da perdere su cui si insisterà anche nella riunione di oggi che nasce appunto dalla consapevolezza che non ci sia un momento da perdere che bisogna immediatamente assumere delle iniziative che riescono a vivere un'eco a livello non solo gli addetti ai lavori
L'analisi che non svolgevamo in quel documento era molto crude era severa
Realistica e ha trovato molto confermo ma suscitando anche una serie di iniziative in varie parti dell'Italia a Padova a Bologna su dove ci sono stato due giorni di intensa discussione pubblica Caserta Salerno
Iniziativa alle quali hanno partecipato un numero vastissimo di persone e soprattutto di giovani particolarmente appunti interessati ai problemi che venivano posti all'interno
Del documento e che venivano naturalmente decifrati da interpreti tratti di attualizzati a seconda delle sensibilità locali o delle sensibilità di coloro i quali appartengo a partecipavano a queste iniziative come ha detto era un'analisi cruda ma rispetta a quell'analisi la situazione oggi è estremamente più grande
La situazione si è ulteriormente avvitato in una spirale che sembra senza ritorno per le politiche svolto dal governo italiano
Per il conflitto radicale che si è aperto fra esse la comunità europea sono fatti di questi giorni su cui non è il caso di insistere se non per ricordare non lo faccio solo per l'amicizia per Tullio Gregory se non per ricordare il Lessico di cui si servono costoro che è straordinariamente Rile rilevatore perché è consapevole e meriterebbe un'analisi assi per decifrare questa classe politica
è questo che rende a nostro giudizio ancora più urgente più indispensabile più necessaria
Una dirette immediata assunzione di responsabilità da parte di tutti ecco questo è il momento della responsabilità da parte di ciascuno e di tutti perché
Per molti aspetti ma dico cose che sappiamo tutti in questa sala siamo a un punto di non ritorno
Perché oggi è in discussione insieme a quelle dell'Europa il destino di tutti noi siamo a un passaggio cruciale
Certo lo sappiamo l'abbiamo detto il pericolo mortale per tutti i paesi di una deriva sopranista
Ulteriormente accentuate su in questi giorni in Italia e anche il risultato anche il risultato di alcune politiche europee fin qui condotte difendere l'Europa qual è stato fino ad ora non basta
Bach bisogna battersi come abbiamo cercato di dire anche nel manifesto dell'iniziativa di oggi per una nuova Europa
Che sia capace di andare al di là dei limiti delle vecchie politiche europee
Dei vecchi schieramenti chiudendo con il passato aprendo nuove strade ponendo al centro la necessità di una nuova strategia
Se vogliamo appunto che l'Europa sia e non solo retoricamente la nostra patria comune
Ma appunto la politica è sempre lo sappiamo un problema di tempo
E non c'è oggi un momento da perdere bisogna muoversi bisogna agire subito qui ora chiamando a collaborare e questo è un altro punto centrale tutti coloro che condividono queste preoccupazioni tutti coloro che intendono lavorare per l'Obiettivo della nuova Europa quale destino comune condiviso senza chiusure senza settarismo
Sono stati questi gli ho espresso in modo sommario perché sono condivisi gli argomenti che ci hanno indotto a organizzare la riunione di oggi
Per favorire un confronto su questi temi abbiamo scelto questo lemma confronto con il metodo che abbiamo seguito sempre in questi mesi e al quale intendiamo restare fedeli anche oggi
Un confronto è una discussione criticamente fondata
Basata su conoscenze su dati oggettivi senza retorica senza cadute di carattere demagogico che non ci interessa
Vogliamo parlare di lire e di fatti in modo rigoroso del resto oggi la situazione è tale che non è necessario ricorrere alla propaganda per renderla più evidente e più cruda
Abbiamo invitato perciò tre al autorevoli amici ad aprire i lavori intervenendo sul temi che sono centrali fra tanti altri temi naturalmente
Ma abbiamo anche chiesto Renzo Barona per Luigi Ciocca Biagio De Giovanni di presentare relazioni sintetiche
In modo da favorire quella discussione che ci sta particolarmente a cuore
E alla quale vorremmo che partecipassero per usare vecchie distinzioni ci agli amici impegnati nel mondo della cultura che quelli attivi nel lavoro politico anche con responsabilità il Governo e ci sono fra noi
Ringraziamo dunque tutti quelli che hanno accettato il nostro invito voi che siete presenti qui con noi
Ringraziamo le istituzioni
Che hanno contribuito all'organizzazione di questo confronto il centro sull'umanesimo contemporanea di Firenze di cui è responsabile Pasquale Terracciano che ha lavorato efficacemente in questi mesi su questi temi
E che è giusto e mi piace ringraziare l'istituto Lance dell'enciclopedia Italiana
In modo particolare Franco Gallo Massimo Bryce luglio Gregori i quali hanno dato un contributo tanto decisivo quanto vorrei dire naturale all'organizzazione dell'iniziativa di oggi pomeriggio come ha detto Tullio al problema dell'Europa è al centro dell'attività dell'Istituto e lo dimostra
Senza necessità di spendere troppo parole l'imponente opera pubblicato nel due mila e diciassette con un titolo che anche un augurio e un Progetto Europa un'utopia in costruzione
Questi sono stati i motivi iniziamo quindi i nostri lavori ma volevo dire anche che dopo le relazioni di di Enzo di Pierluigi bigino
Che pensiamo si possono contenere nell'ora o ci vogliamo passate poi alla alla discussione o dando la parola a chi
Voglia intervenire con interventi non particolarmente lunghi per permettere
Una pluralità di di interventi quello che ci interessa è appunto
Insieme alle relazioni questo confronto questa discussione assumendo appunto la centralità e senza dire senza particolare retorica la drammaticità del momento
In cui siamo su problemi che riguardano
La nostra dimensione culturale perfino esistenziale detto questo do la parola ad Enzo Barone per la prima relazione formazione e ricerca in una prospettiva europea prego Enzo
Su tre punti chiave
Aggiornamento
Il primo è la questione degli investimenti pubblici nella ricerca di base
Insomma ecco il secondo è il caso delle io umani Tess
E il terzo è la specificità del modello formativo delle scuole di eccellenza
Parto dall'investimento la ricerca di base la crisi come è noto ha spazzato via né di progresso economico e sociale e ha mostrato debolezze strutturali nell'economia europea
Così apre io rotture Twenty Twenty nel documento strategico dell'Unione Europea che ha elaborato nel due mila dieci per uscire dalla crisi economica globale
Le debolezze strutturali individuate comprendevano una base aspetta una bassa spesa in ricerca e sviluppo barriera di mandato e un uso insufficiente delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione
Di cui il rilancio dire stia Sail technology Innovation
Per sostenere la crescita economica a lungo termine e la conferma del sostegno alla ricerca di base a cui è stato destinato il diciassette per cento dei finanziamenti di Horizon venti ne Twenty Twenty distribuito però in maniera disuguale
Tra i Paesi comunitari come vediamo dei finanziamenti e progetti nell'ambito degli assi
Dove al momento l'Italia si posiziona al settimo posto con duecentottantaquattro Progetti dopo Regno Unito Germania Francia Paesi Bassi Spagna e praticamente alla pari con la Svizzera
Nello specifico italiano
La principale voce d'investimento per ricerca e sviluppo e la ricerca applicata quarantatré tre per cento seguita dallo sviluppo sperimentale circa il trentatré per cento la ricerca di base al ventitré per cento questi sono dati Istat del due mila sedici
Teniamo però presente e qui bisogna ricorrere al Real due mila quindici OCSE che laddove in Italia la spesa per la ricerca di base è vero che rappresenta
Un circa il venti per cento però lo zero trentatré per cento del PIL in Svizzera paese leader dell'innovazione e al ve all'uno e ventinove per cento e in Francia oltre lo zero cinque
Eppure i benefici economici di ricerca innovazione iniziano molto spesso con la cerca con la scienza di base
L'ex direttore generale del Sir ma Rolfo lavora ha fatto un esempio molto efficace
Prendiamo l'illuminazione elettrica ha detto solo centocinquanta anni fa la candela era la principale fonte di luce artificiale e all'epoca era già sviluppata in modo molto sofisticato
Ma nessuna ricerca sulla candela ci avrebbe dato la lampadina elettrica per avere la lampadina è stato necessario l'assenza di base
La ricerca di base per statuto esplorativa ad alto rischio imprevedibile la scienza non è un autobus non si guida per dirla con una metafora di dire che al venire eletti a Ca'Rezzonico
E spesso genera conoscenza che si disperde nell'economia generale questo nella misura in cui diventa bene pubblico condivise conoscenza diffusa
Eppure la forza della ricerca di base sta proprio in questa sua ingovernabilità i contrattempi imprevisti nella ricerca Brusca e sono preziosissime
Molte tecnologie applicazioni che hanno radicalmente cambiato la nostra relazione col mondo basta pensare i telefoni cellulari trattamenti antitumorali altri provengono da sviluppi nella ricerca fondamentale
Alcune scoperte da premio Nobel come questa strana cosa che la Magneto resistenza gigante
Hanno portato l'applicazione industriale in molti anni molto più spesso tuttavia come nel caso del DNA dei laser le scoperta la ricerca di base trovano la loro applicazione decenni decenni dopo
è si significativo che la ripercussione la ricerca innovati di base nelle innovazione richieda circa vent'anni
Bisogna però considerare che mentre la ricerca applicata a dei benefici che durano mediamente dieci anni prima di diventare un solo uscente quelli derivanti dalla ricerca di base proprio per la natura fondamentale tenta una deprezzarsi molto più lentamente essere dismessi molto più tempo
Ci sono quindi tutti i presupposti economici e sociali perché il nostro Paese decida di investire seriamente ricerca di base sia essa scientifico umanistica su questo tornerò dopo
Del resto si tratta di sostenere e incentivare una consolidata e produttiva tradizione italiana
Secondo le stime più recenti dell'OCSE l'UE l'Unione europea produce poco meno di un terzo delle pubblicazioni scientifiche nel dieci per cento più citato
L'Italia oltre il nove per cento e il terzo Paese dell'Unione europea dopo Regno Unito e Germania e il quinto Mondiale con quasi dieci mila pubblicazioni di qualità
E qui qualche numero sulla situazione italiana dei finanziamenti pubblici dell'Università me lo consentirete
Ricorre ad alcuni dei dati raccolti in un importante studio condotto da Mario Pianta economia che insegna da pochissimo alla Scuola Normale assieme all'epoca un'ascia del disco
Dal due mila otto i fondi pubblici destinati a ricerche sviluppo sono diminuiti del diciannove per cento
Un dato che non ha pari in Europa salvo per la Grecia per quanto riguarda le politiche specificamente universitaria si è assistito a tagli decisivi sia del finanziamento ordinario sia dei bandi per la ricerca competitiva prim'FIRB sir eccetera
Questi da questa Italietta del blocco del turn over hanno ridotto in misura impressionante del personale accademico che tra il due mila nove due mila sedici è diminuito del venti per cento
La più alta riduzione di personale di tutte le amministrazioni pubbliche dodici mila persone in meno dodici mila persone che avrebbero prodotto scienza e insegnare che avrebbero fatto ricerca e formazione
Contemporaneamente c'è stata l'espansione di un precariato universitario con poche prospettive
Oltre cinque mila ricercatori a tempo determinato quattordici mila titolari di assegni di ricerca tenendo conto che negli ultimi dieci anni sono il nove per cento degli assegnisti e poi diventato ricercatore universitario
Se poi osserviamo i dati con un filtro di genere notiamo quella che viene definita segregazione verticale la presenza delle donne infatti diminuisce sensibilmente col progredire della carriera
Tra titolari di assegni di ricerca le donne sono circa il cinquantuno per cento scendono al quarantasette tre ricercatori al trentasette tre professori associati al ventidue tra gli ordinari quindi all'apice della carriera
Tra l'altro i dati sono in linea con la media europea che nel due mila tredici registrava un ventuno per cento di donne tre docente di prima fascia
Conclusione drastica riduzione del personale di ricerca Gender grappa e sbarramento della ricerca universitaria per i giovani
Tanto è vero che l'Italia ha registrato tra il due mila due due mila sedici il più alto numero di non Rocco di ricercatori che lasciano il Paese e questo numero è ancora in aumento
Di pari passo sono calati gli iscritti all'università italiana dal due mila quattro due mila quindici gli studenti sono diminuiti del venti per cento con una lenta ripresa negli ultimi anni nel due mila diciassette in Italia la percentuale dei laureati tra i giovani nei giovani tra venticinque e trentaquattro anni era sotto il ventisette per cento la più basse in Europa è molto distante dalla media che circa del quaranta per cento
Quindi parametri distanti e negativi dalla media europea dagli obiettivi posti da Europe Twenty Twenty
E la stessa Commissione europea ha sottolineato in un documento del due mila sedici la responsabilità della politica di asperità attuata dell'Italia in Italia nello aumento del divario con la media europea
Eppure a fronte di questo quadro preoccupante c'è il dato positivo della produttività scientifica
Se per le pubblicazioni di qualità siamo terzi in Europa e quinti nel mondo per quanto riguarda il numero di pubblicazioni per ricercatore abbiamo il primato europeo
Io su questa cosa un commento lo voglio fare cioè non è detto che il numero di pubblicazioni per ricercatori e quindi anticipo la critica sia un dato significativo anzi forse un vezzo sbagliato ma per dare un'indicazione generale mi sembra che quello del Polo delle pubblicazioni di qualità rimanda comunque valido
A mio avviso questo e questi sono dati che dimostra la solidità il valore della nostra ricerca e di cui dobbiamo tenere conto nel valutare i nostri punti di forza le nostre risorse per un rilancio dell'Italia nel panorama scientifico europeo
Tuttavia la netta diminuzione dei finanziamenti pubblici all'università che ha portato la riduzione di personale risorse studenti aumentando il divario tra le prestazioni italiane la media europea a breve eroderà anche la tenuta della nostra produttività scientifica
Senza dover ricorrere al monito allarmante Espresso da H D UE al scadendo mille novecentoventi scriveva la Storia del genere umano diventa sempre più una gara tra istruzione catastrofe evidente che bisogna correre ai ripari
Che anzitutto è necessario che i finanziamenti pubblici e l'Università tornino almeno ai livelli del Merisi così da spera di avvicinarci il più possibile alle medie europee e contribuire attraverso la ricerca e la formazione a un miglioramento delle condizioni socio economiche del Paese
Ma qual è la ricerca di cui abbiamo bisogno per questo miglioramento di cosa parliamo quando parliamo d'innovazione cosa dobbiamo studiare cosa dobbiamo insegnare nelle nostre università proverò inizia a rispondere focalizzando che in modo esemplificativo sulla questione delle Humanity su questo e abbastanza strano perché io sono un professore di chimica ma cercherò
Di farvi di evidenziare che lo sviluppo delle io Humanities non è solo un valore di per sé ma è potrebbe essere anche un tratto distintivo dello sviluppo generale del Paese che sia trainante anche per le tecnologie quello che caratterizza questo Paese
C'è la qualità della vita il paesaggio la storia dell'arte eccetera eccetera ma non inteso in senso solo e soltanto di cultura del bello ma può essere anche inteso in modo trainante per le nuove tecnologie su cui adesso dirò qualche cosa
In Europa è in corso un intenso dibattito sul nuovo programma di ricerca ore sono Europe che propone un aumento di risorse ma con accenti che sembrano prospettare una concentrazione di queste verso attività più vicino al mercato
Innovazioni che le imprese possano introdurre rapidamente mettendo in secondo piano la ricerca di base le scienze umane e sociali il rilancio degli umani ti sia risposta questa tendenza che si riscontra anche a livello sì nuove sostanzialmente da due argomentazioni
La prima punta esaltare le cosiddette soft skills cioè le abilità creative come decisiva nel settore tecnologico sia a livello di ricerca che d'impresa
Questa argomentazione si fa forte del fatto che alcuni dei fondatori delle più importanti imprese tecnologiche vere star della New Economy sono laureati in discipline umanistiche
Reid Hoffman di LinkedIn una laurea in Filosofia Susan Wojcicki di you tube Storia e letteratura Brai Anceschi vicari BNP bel per ricordarne solo alcuni
C'è bisogno si dice di persone che siano in grado di pensare al contesto umano in cui si muovono le grandi sfide tecnologiche di oggi informatica intelligenza artificiale medicina digitale robotica biologia sintetica quantum computing e così via
E chi meglio di qualcuno che ha studiato lo moneta la sua evoluzione sui prodotti le sue reazioni emotive creative è in grado di portare indispensabile fattore umano in certi ambiti
Si tratta di un inquadramento molto pragmatico concreto della questione dei umani se non sono interpellate per contribuire a cambiare il mondo della ricerca né tanto meno l'economia la società ma supportare un sistema aumentare la produttività
La seconda argomentazione si fonda invece tendenzialmente su un approccio idealista per esaltare delle io Manetti se il valore sociale formativo
Il sapere umanistico si afferma è quello che permette agli individui a una società di avere conoscenza e comprensione disse
Per dirla in breve comprendere da dove viene a decidere anche consapevolmente dove vuole andare
Tuttavia questo tipo di difesa delli Humanities rischia di divenire battaglie di retroguardia enunciazione di principio oltre a mantenere magari inconsapevolmente gli studi umanistici in una sorta di dimensione parallela in cui è proprio la posizione da osservatore privilegiato a precludere una commistione fruttuosa con le altre discipline
Eppure secondo me è proprio questo il punto la contaminazione
Nella prospettiva pragmatica né quella idealista interrogano discutono in modo sostanziale lo Statuto degli umani tris nessuna delle due pone la questione in un ottica che metta in gioco le relazioni profonde tra diverse discipline ne inserisce gli studi umanistici in un quadro più ampio che ridiscuta la priorità della ricerca scientifica in ogni settore
Secondo me la sfida della ricerca della formazione europea oggi esattamente questa ridisegnare il quadro delle dell'azione disciplinare per formare per fondare una nuova scienza un nuovo sapere
In cui diverse competenze e metodologie linguaggi si intreccino si contano i meno per produrre idee visioni
Poi ovviamente innegabile che è necessario dotare la ricerca applicata di quelle soft skills che agevolano il rapporto tra esseri umani e tecnologia che sono in grado di valutare e fare leva sul set sul fattore empatico e non investimento finanziario
O l'impatto emotivo e sociale di una riorganizzazione del flusso pendolare sui mezzi pubblici solo per fare due esempi queste competenze sono indubbiamente utile funzionali e assenso valorizzarle soprattutto quando si tratta di indirizzare laureati e laureate in discipline umanistiche verso occupazione diverse dai tradizionali e ultrà Sato ripercorse
Quello accademico e quelle di insegnamento nelle scuole secondarie e qui vi darò soltanto un paio di numeri ancora
Che sono indicativi secondo me d'Italia e il Paese tra i due tre ventidue europea dell'OCSE
Con la più alta percentuale di laureati e laureate in Arsenio Manetti essa ed del diciotto per cento e tra tutti i Paesi OCSE preceduto solo da ora abbia saudita al ventitré per cento e Stati Uniti al venti per cento ha un'alta percentuale di laureati nel settore corrisponde un suo tasso di occupazione non molto confortante
Da un'indagine di Almalaurea del due mila diciassette svolta tra le persone che hanno conseguito la laurea magistrale risulta che a cinque anni dal titolo il tasso di disoccupazione tra laureati in ambito umanistico e del blu diciannove per cento si tratta di un secondo posto visto che il triste primato e dei laureati del Gruppo Zurich del gruppo giuridico che raggiungono il quattordici per cento
Perciò è quanto mai necessario che si incoraggi i laureati in discipline umanistiche a guardare oltre ai percorsi occupazionali tradizionalmente deputate alla loro formazione
E contemporaneamente si pensi a strutture Ino curricula che li preparino ad affrontare un mondo interconnesso e mutevole
Non parlo di moduli didattici professionalizzanti ultra specialistici perché non credo sia utile settorializzare sempre più le competenze penso invece che vadano rafforzati quegli aspetti che caratteristiche hanno intrinsecamente di studi umanistici
La flessibilità di pensiero la visione ampia dei contesti l'organizzazione dei contenuti la capacità di lettura e interpretazione e quella di mettere a sistema dati e informazione di raccontarle
La conoscenza di quei meccanismi del linguaggio verbale e visivo che Moro le passioni le mozioni per non dimenticare un aspetto fondamentale la prospettiva storica che significa volere sapere individuare un processo
Tutte queste capacità sono estremamente utile spendibili preziose in diversi contesti lavorativi
D'altra parte del mondo del lavoro anche quello pubblico in Italia deve esser pronto a recepire questo tipo di competenze e avvalersene per produrre innovazione come fanno già in altri Paesi con un'economia meno stentato
E c'è un altro motivo per cui non credo si debbano snaturare le discipline umanistiche che non si debba renderne ultra settoriale ultra specialistica rincorrendo il miraggio della professionalizzazione
Che non si debbano smantellare perché ritenute poco funzionali a un sistema economico al processo di innovazione c'è un altro motivo per cui credo si debba piuttosto come dicevo sopra ripensare lo Stato lo status dei Humanities insieme aveste all'intero spettro disciplinare
Rafforzarle proprio in virtù del loro essere parte attiva fondamentale di un sistema di pensiero
La ricerca umanistica nel nostro Paese ha una lunga onorevole tradizione che va di pari passo con la ricchezza del nostro patrimonio culturale non a caso chi dall'estero scende vie di venire a compiere i suoi studi universitari in Italia studia prevalentemente discipline umanistiche
Lei Humanities hanno infatti il ventisei per cento degli studenti stranieri al primo posto seguita da ingegneri al ventuno per cento da studi economici e giuridici al venti per cento si tratta dei tre ambiti prediletti anche dagli studenti autoctoni che però mettono al primo posto economia e legge al terzo ingegneria e questo rafforza la convinzione che imputare la predilezione agli studenti italiani per le mani tese al solo fatto che i corsi non sono a numero chiuso il che non hanno sbarramenti
E che più che una scelta rappresenta non hanno scelta cioè l'opzione di non ha chiaro cosa fare beh queste deduzioni sono a dir poco mio piccolo ed estremamente ingenerose
Sia nei confronti di una nostra ricca e onorevole tradizione di studi che nei confronti dell'intelligenza e l'intraprendenza delle giovani generazioni
Io penso che diversi ambiti disciplinari le diverse metodologie sviluppate nei vari contesti geografici e culturali ed economici che fanno l'Europa possano e debbano rappresentare un punto di forza dello sviluppo di ricerca e formazione
In un quadro necessario spicca abile di obiettivi e parametri comuni l'Europa deve essere in grado di riconoscere e valorizzare le tradizione scientifica che si sono sviluppate e consolidate in ognuno dei Paesi che ne fanno parte tradizione scientifica e che non dimentichiamolo non nascono dal nulla ma si sono nutrite si nutrono di uno sconto plesso fatto di storia economia cultura paesaggio mercato lingua
E a loro volta contribuiscono in un circolo vizioso virtuoso a potenziare quell'humus
Che credo che il nuovo programma creato quadro di ricerca innovazione ora e sono in Europa dovrà tener conto nel suo approccio ma mission oriented di questi fattori per contribuire a una scienza una formazione davvero europea dove le differenze la continuità possano trovare il loro sviluppo armonico e produttivo lasciato né per conferire giusto due parole sulla differenza tra università generaliste scuole speciali in Italia o se volete Stra formazione di ricerca che deve garantire una qualità media elevata
E i piccoli istituti alle piccole istituzioni che si prefiggono il compito di generare eccellenza degenerare
Se volete sperabilmente classe dirigente cosa significa essere una scuola di eccellenza
Ci sono una serie di re anche India di valutazione che di salto perché gli ha già dato troppi numeri dire che pongono le scuole di eccellenza italiana ai primi posti la Scuola Normale Ascola Santana ai primi posti di tutti i ranking nazionali tenendo però conto del fatto che in queste classifiche per quanto lusinghiere non sono sufficienti a descrivere il fenomeno
Le scuole italiane sono delle scuole piccole piccolissime rispetto e paragonati a chi si occupa il podio del ranking internazionali
I grandi colossi privati ma americani e mai ti istanza Ardea un forte Harvard che hanno rispettivamente più di undici mila più di sedici mila e quasi ventitré mila iscritti di fronte ai nostri circa seicento aggiungo le scuole superiori italiane sono gratuite si entra solo per merito tramite concorso
E metti Stanford e Harvard i corsi d'hanno costi d'iscrizione pieni senza agevolazioni che superano i cinquanta mila dollari annuali cui si aggiungono circa venti mila dollari per usufruire di Vittorio noi ci facciamo invece il carico delle tasse universitarie dei nostri allievi e allieve e garantire e garantiamo mense residenza collegiale se alcune spese
Da noi si fa ricerca di base con alta produttività scientifica come indicano i ranking ricerca e formazione sono strettamente connesse
Questa connessione reso ancora più salda proprio dei piccoli numeri e dall'ambiente collegiale
Per rapporti continui e serrati tra allievi dottorandi personale di ricerca non solo durante le lezioni ma in biblioteca incidentalmente sono orgoglioso a scaffale aperto la più ricca collezione d'Europa nei laboratori e anche a mensa
Coltiviamo l'idea stessa di formazione che va oltre la preparazione scientifica in senso stretto
Per questo corriamo in collaborazione con il Teatro cittadino una stagione di concerti nei nostri corridoi ci sono opere d'arte del Centro di arte contemporanea Pecci e in cui organizziamo incontri aperti anche la cittadinanza con personalità del mondo culturale politico
Abbiamo appena creato l'istituto Ciampi il cui obiettivo investigare il rapporto tra mezzi di comunicazione aspetti economici politici e culturali della società contemporanea
E ci proponiamo di competere con i più evoluti e competitivi i centri di ricerca internazionali quali l'istituto for Advanced Study primi sentono l'istituto e ti dà l'ansia di Nantes
Per quanto mi riguarda tutto quello che ha appena raccontato riesce a inquadrare la peculiarità delle scuole di eccellenza molto più delle classifiche o comunque questa è la fotografia che Fia che per me ne coglie meglio l'essenza insomma
Ecco io credo che da una parte sia necessario che finanziamenti pubblici all'università tornino almeno ai livelli pre-crisi
Così da sperare di avvicinarci il più possibile alle medie europee e garantire per l'università generalista per tutti gli atenei italiani
Un buon livello di ricerca e formazione
E d'altra parte è necessario prendere atto della specificità delle scuole di eccellenza prendere atto della felice anomalia che rappresentano nel sistema universitario
E garantirne l'esistenza la qualità la produttività permettendo loro quella flessibilità di gestione che è indispensabile a realtà così marcatamente ed evidentemente singolari
Allora a Pierluigi Ciocca per l'Europa una diversa politica economica che il regime esempi che ci siamo detti
Ho un pomeriggio tutti loro grazie per l'invito in particolare a Michele Ciliberto termina col molto in questa avventura di oggi
Sì tempo sia fatto a breve quindi terrorizzato no questo l'operatività piloti in frigo dalla quasi lettura delle tre cartelle nove oppure legato per voce ma tre sono moltissime l'avrei messa la premessa scontata questo discorsetto su una diversa politica economica europea naturalmente il consolidamento della Unione europea
Fuori dell'Unione la stessa Germania
Sarebbe un nano economico è quindi molto probabilmente geo politico il prodotto interno lordo da Germania conta solo per cose per poco più del tre per cento
Del prodotto mondiale mentre l'Europa dell'euro
Se istituzionalmente coesa col suo undici per cento potrebbe avere un peso
Un mio convincimento che il problema economico europeo non è il euro
Non è la moneta l'Euro è una valenza a mio modestissimo avviso ottima
Anche internazionalmente domandata
Ha favorito l'interscambio
Cosa ha fatto stabilizzato il prezzo
Calmierato i tassi dell'interesse se l'Euro venisse meno tutti dico tutti in varia misura naturalmente i Paesi aderenti
Ne risentirebbero per l'Italia l'uscita dall'euro ammesso che sia giuridicamente possibile senza uscire anche darla unione per riparare a sarebbe economicamente disastrosa il reddito e il patrimonio degli italiani insieme
Sarebbero falcidiati contribuendo perdite per centinaia se non migliaia di miliardi naturalmente odierno il problema economico europeo piuttosto nell'assenza carenza di un governo coordinato della domanda globale nell'area che assicuri nell'area la piena occupazione
E giustifichi la crescita di lunga lena del prodotto
Accumulazione di capitale produttività progresso tecnico
Sono i motori della crescita dal lato dell'offerta
E questi dipendono principalmente da fattori interni
A ciascuno economia perché strutturali ma la domanda Firenze diceva effettiva necessaria anche se non sufficiente dipende in notevole misura
La cosa sono le regole comuni
Attinenti ai saldi di finanza pubblica
Dalla composizione dei bilanci pubblici dei paesi membri dei singoli paesi membri
Dall'azione della banca centrale e risultanti dall'euro e dell'Europa dell'area dell'euro
La nascita Tennyson quasi vent'anni non sono brillanti di frigo qualche numero
Meno del mio collega qualcosa fuori ecco
La crescita media annua nel periodo da Lello Arena uno virgola cinque per cento è stata inferiore a quella degli stessi Paesi
Prima dell'euro negli anni Novanta insomma a quello degli Stati Uniti a quella mondiale
è stata limitata dal lato della domanda sì che lo sia stata anche dall'altra la domanda oltre che come ho accennato prima dei fattori di fondo accumulazione di capitale produttività
Emerge da almeno due dati una disoccupazione media nell'area dell'euro
Del dieci per cento circa
E questo avanzo nei conti con l'estero
Sì concentrato nella Germania ma elevato crescente da qualche anno due mila dodici nell'integrare Italia compresa
Siamo alla bassa crescita e a questo spreco se posso dire di risparmio e inutilizzato si è unito all'incapacità di contrastare il drammatico perché drammatico fu crollo Cicchitto dell'attività economica nel due mila nove meno quattro virgola cinque per cento
Quindi roba da primi anni Trenta
E di prevenire una seconda recessione più modesta meno un per cento nel due mila dodici due mila tredici
Tutto questo
Di spiacevole è avvenuto va notato in presenza di un bilancio pubblico al netto del ciclo arte dove chiamiamo bilancio saldo strutturale insomma delle proprie finanze
Costantemente in disavanzo nell'intera area e dal
Due mila uno due mila undici e per dieci lunghi anni persino in Germania
Negativo per la stabilità finanziaria dell'area è che il debito pubblico complessivo dell'intera area sia stato in aumento nel volgere di questo ente
Avvicinando come sapete il cento per cento del prodotto dell'area con le punte nove di Grecia Irlanda Portogallo Italia fra i principali Paesi io mi avventuro ad affermare la responsabilità ricade soprattutto sulla Germania
Per la limitata espansione della domanda e sull'Italia per il debito pubblico i governi tedeschi negli ultimi anni hanno avvolto i disavanzi di bilancio
Addirittura in avanzo oggi quasi del due per cento del prodotto moltissimo lo hanno fatto anche riducendo gli investimenti pubblici
Con depauperamento delle infrastrutture qui non l'ho scritto perché lo ripeto sempre fatta lo ripeto anche stasera io non so dove sia Leverkusen nel sacco
Cioè questo ponte sul Reno
Che sul quale transitavano decine di migliaia di autocarri al giorno che trasportavano le merci verso il nord verso l'Olanda in particolare
Questo ponte non è crollato come il nostro emerge non esiste ma insomma scricchiola il traffico è stato fra il governo italiani
E questo infierire insomma hanno mancato di incidere
Sono gli sprechi e sugli eccessi della spesa per cosa non quella sociale
Non quella sociale che va comunque salvaguardata
Pensioni e sanità io credo siano i due collanti residui della coesione della società italiana
Ma ha speso per forniture appalti trasferimenti vari un insieme di uscite pari a duecentocinquanta miliardi di euro
Come pure sulla scandalosa posso dire il ministro Visco evasione cito stima di rischio centocinquanta miliardi circa
Hanno concorso naturalmente
Lo scadimento alle opere pubbliche
Le strutture le strutture mai riformata della società italiana l'improduttività neghittosità della stragrande maggioranza delle nostre impresa
Ora diversa politica macroeconomica europea che alla luce di questi fatti nella consigliare
Dovrebbe orientarsi è lungo tre direttrici direzioni Cervellera cito rapidamente
E iniziando da un mio auspicio antico da antiquato banchiere centrale l'auspicio è che la Banca centrale europea meglio il sistema europeo delle banche centrali fronteggia i oltre a inflazione deflazione
Gli altri focolai di instabilità che un'economia che economia di mercato capitalistica possono accendersi
Quindi la BCE va chiamata
Io sogno
Molto improbabile insomma conto ad adempiere con pragmatica discrezionalità
Un mandato più esteso
Che ricomprenda piena occupazione
Tenuta del sistema bancario corone di strumento possibile
Perso possibilità di finanziare chiesto un punto delicatissimo uno stato membro
Qualora questo stato membro pur avendo i conti in ordine
Venga razionato nel mercato dei titoli questo può accadere perché i mercati non sono sempre per fare
Quindi scritto qui ma l'avete già capito insomma
Occorrerebbe passare a una banca centrale tipo Banca d'Italia
E federal reserve la banca centrale degli Stati Uniti
Entrambe peraltro vecchia maniera quali erano prima della orrenda legge
Non mi trattengo se il risparmio berlusconiana del dicembre due mila cinque
E di questo Dodd-Frank ex statunitense del due mila dieci che hanno insomma limitato gli strumenti dell'autonomia operativa
Delle due gloriose Banca centrale seconda proposta ancora più importante ai fini del dominio della domanda globale forse la politica di bilancio ora la finanza pubblica
Questo
Questa è la proposta che essendo il fronte del sì
Nella finanza pubblica si dovrebbe sostituire l'attuale rigore alla agli enti anch'esso grande von Hayek
Col quale siamo in totale disaccordo grazie
Cioè equilibrio di bilancio e basta con il rigore che io chiamo alla Kenzo
Chiesa aborriva il debito
L'ho detto anche a voi
Perché destabilizzante
E quindi lo spiegava anche lì l'equilibrio del bilancio posso dire brutalmente il pareggio bilanci
Come recita
La nostra costituzione da qualche tempo
Ma proponeva che la composizione sottolineo con forza
Richiamo la vostra attenzione su questa parola che la composizione del bilancio fosse imperniata non sulla spesa corrente no non solo scavare le buche
Bensì sull'investimento produttivo
Unico antidoto diceva che in sette io salgo sul finisce sulle spalle di questo Gentian sui conti del pensiero umano unico antidoto
Contro la variabilità dell'investimento privato
Per il quale nutriamo grandissimo rispetto
E la disoccupazione
Che le aspettative volubili Cancer come diceva agli spiriti bestiali insomma
Dei privati però ecco quanto al coordinamento fra i paesi membri questo è un punto sul quale richiamo la vostra attenzione insomma
Molto difficile forse da realizzare insomma sulla base di quanto avvenuto almeno negli ultimi anni io credo davvero che un ministro delle Finanze europeo sia davvero prematuro insomma francamente non cifre sono non lo auspico nemmeno basterebbe che l'Ecofin il comitato dei ministri
Economici
Per l'area dell'euro applicasse un criterio ancora una volta keynesiano stile Bretton Woods
Più investimenti pubblici nei paesi in surplus
Meno spese correnti nei paradisi
E infine l'ultimo elemento vado a concludere
Riguarda in modo più specifico i buoni investimenti pubblici sono stati tagliati quasi dovunque
Quasi dovunque
Non solo in Germania
In Italia dal due mila nove a l'anno scorso cito a memoria dai cinquantaquattro miliardi di lire euro arabo trentatré
Per la tutela dei beni della salute della vita stessa delle persone
Perché quando in Italia piove la gente
Morì nel pubblico
è essenziale la manutenzione delle infrastrutture fisiche esistenti
La messa in sicurezza del territorio la cura dell'ambiente
Sotto il profilo strettamente economico gli investimenti pubblici hanno un duplice effetto positivo sull'economia
Moltiplicano domanda in una misura doppia rispetto all'incremento delle uscite correnti o della detassazione insomma la mia stima che il moltiplicatore degli investimenti pubblici
Sia non solo in Italia intorno a uno virgola cinque cioè lo Stato spende un per cento del PIL dopo un paio d'anni insomma il reddito aumenta dell'uno e cinque contro zero sette
Per le altre voci di bilancio molte prima domanda e favoriscono la produttività del sistema
Grazie all'incremento del reddito e quindi all'incremento del gettito tributario
Che attivano nel tempo questi investimenti pubblici io stimo anche per tre quarti
Per fare questi si autofinanziano
E allora possibile
Pareggiare il bilancio compreso quello italiano che non è enorme
Che non è
Pareggiare il biologico pareggiare il bilancio frenando la spesa corrente o aumentandola tassazione il gettito fiscale
E al tempo stesso accrescere il reddito dia l'investimento pubblico quello buono quello ben programmato naturalmente cioè cioè quindi è una questione di dosaggio io sono fallito pilota da rally s'affacciano punta tacco insomma no problema a cominciare info o frenare e accelerare cosa mai conseguenti consegue l'opportunità di esentare la spesa in conto capitale
Dai vincoli di Maastricht successivi
Quella che nel gergo chiamiamo golden rule cioè l'avvio
Solo l'avvio
Di una spesa in conto capitale anche in disavanzo va ammessa questa regola e pratica
Il risparmio le ultime righe perché contengono la mia solita domanda oramai risposta
Alla Mecca Cathedral caccia foto
E se definito cioè questa politica
Della domanda seguita dalla Germania negli ultimi quindici anni è stata disastrosa per l'economia tedesca
Perché il PIL della Germania è cresciuto molto poco molto meno di quanto avrebbe potuto hanno perso un punto di PIL all'anno
è un punto di Pil tedesco oggi sono trenta quaranta miliardi buttati via per quindici anni vuole moltiplicata grosso modo perché questo avanzo di bilancia dei pagamenti che è scaturito dalla modesta cresceva la domanda interna in Germania assolutamente abnorme
Trecento miliardi di dollari nove per cento del PIL queste sono risorse buttate via no l'impiegato all'interno del Paese succeduto al resto del mondo e infine questa posizione creditoria verso est dove la Germania scaturita da questi surplus
Di bilancia dei pagamenti di parte corrente che sfiora ormai forse supera i due mila miliardi di dollari
Sulla componente di investimenti di portafoglio di questa posizione creditoria sono netta verso l'estero hanno perso centinaia di miliardi
Perché il tasso d'interesse basso
E quindi anch'essi investitori tedeschi hanno ricercato rendimenti più elevati in correndo il rischio che hanno provocato
Quindi dal punto di vista
Negli occhi confusi di un economista come me questa politica economica non ha senso
E quindi il quesito mi scuso gli amici che me l'hanno sentito opporre diciannove mila volte ma perché
Grazie
Grazie a te Luigi diamo la parola a Gino De Giovanni prego eccetera
Io
Così sedici b
Io non sono assolutamente rispondere alla domanda che
Presente nel titolo che mi è stato dato mettere dentro
Cioè si la disgregazione dell'Europa sia inevitabile
So però che per la prima volta dopo l'inizio del processo integrazione possibile
Per la difficoltà estrema che l'Europa trova
Nel rispondere alla prima grande crisi politica della globalizzazione
Credo che questo sia il nudo proprio di fondo su quale sul quale riflettere
Non abbiamo naturalmente il tempo di estendere lo sguardo oltre all'Europa ma sappiamo che ci troviamo di fronte a un mondo entri in fibrillazione un grandioso causa
Nel quale anche i primi pochi punti più consolidati
L'Occidente
Sono in discussione
Quando il Presidente degli Stati Uniti dice che il principale nemico l'Europa mi pare che l'ira dell'arte il senso delle dichiarazioni fatto io che fa epoca che perì utilizzare un momento della storia
Nella storia contemporanea sensibili pare
E l'Europa si trova in frammenti o qui in quei tra questo Vittorio non ho bisogno di fare esempi
Breaks città Visegrad
Italiani
Della quale parla con grande angoscia e tristezza
E in un certo senso la fine della grande illusione che tra il mille novecentottantanove e il mille novecentonovantanove che civile anche al Parlamento europeo nei nel decennio in cui sembrava che dinanzi all'Europa si aprisse una grande prateria
Si rivela con una grande illusione per molti aspetti nel senso qui non ho il tempo di approfondire il tema naturalmente che
Quella Europa immaginava di trovarsi di fronte a una globalizzazione soft quasi che potesse nuovamente comunicare il proprio modello al mondo Europa potenza civile erano quegli anni nei quali la formula principale era questa no
Questa grande illusione si è chiusa per mi infinite ragioni delle quali potremmo appena accennate qualcosa stasera quanto riguarda i tempi e le possibilità di analisi che io
Che ci troviamo in presenza di formidabili ritorni identitarie violenti ritorno identitarie
Che mettono in discussione anzitutto una cosa che il patrimonio principale
Degli stati in di molti degli Stati-nazione europei dell'Europa come tale cioè
Almeno quella del dopoguerra
E cioè la crisi della democrazia rappresentativa del costituzionalista
Credo che questo sia il nodo fondamentale nel senso che
Crisi del democrazia rappresentativa la teniamo davanti agli occhi
Abbiamo bisogno di parlarne e argomentarla di capirla di capirla sì ma di davanti agli occhi l'abbiamo no
Sia nella due sua dimensione politica democratica sia nella sua dimensione costituzionale
Noi siamo arrivati a questo
Per ragioni
Profonde anche insufficienze
Sottolineate
Nei diversi interventi che già sono stati fatti in modo diverso ma anche al sono le cose che diceva Ciocco sui temi dell'economia del del coordinamento di star qui enormi difficoltà
Che hanno messo in discussione una cosa di fondo
Che era quella l'unica che io mi sento qui di nominare non di analizzare Paolo Rocca proprio sotto più enti
E cioè il rapporto tra sovranità e democrazia
Che nell'Europa continentale sottolineo continentale ha sempre camminato insieme questo binomio
Poi diverso può essere il discorso per la per l'Europa angolosa perlomeno
E questo rapporto tra sovranità Democrazia si era svolto nel recinto dello Stato all'interno del recinto dello Stato-nazione
E la circostanza in mente nel bene e nel male la democrazia politica vissuto all'interno di questo recinto oltrepassare questo riuscito un problema enorme complicatissimo difficile carico di contraddizioni e di potenzialità di forza e di fragilità insieme no
E questa crisi che mette in discussione questo rapporto fondamentale
Fa tornare in campo in forma diversa la parola popolo
Qui secondo me in un fatto impressionante nel nuovo lessico
Io formo la cosa in questo modo passaggio dallo Stato nazione allo stato popolo che una cosa completamente diversa lo Stato-nazione era in grado di oltrepassare se stessi magari avuto una storia terribile anche di guerre che sappiamo
Però aveva anche la una grande cultura dentro di sé capace potenzialmente come è avvenuto per tutta una fase del processo di integrazione di andare oltre e dissi quando cade questori
Il popolo cioè questa entità inesistente torna in campo come tale
Il problema si complica le diventa tutto
E sono queste le ragioni dei sovrani sì naturalmente
Le regioni
Eh ma dobbiamo capire perché perché vinco perché nascono perché vengono fuori da tutte le parti che cos'è che che cos'è che qual è la al le ragioni di questa
Vogliamo chiamarla un po'ballando almeno da noi ma non solo da noi un po'dappertutto
E questa crisi no questa crisi che permette come dire di rivendicare una democrazia non più rappresentativa tutta fondata sulla critica della cassa sulla critica dei crediti sulla critica delle competenze sul ritorno delle piccole parti
E naturalmente c'è una grande illusione in queste ragioni né noi dobbiamo fortemente puntare sul mettere allo scoperto questa illusione
La situazione la posizione difficile perché non possiamo essere parlo credo a nome di tutti quelli che condividono questa posizione i difensori semplici dell'Europa e c'è ma dobbiamo combattere in maniera durissima quello che sta avvenendo
Nelle forme nelle quali la critica all'Europa che c'è si sta sviluppando anche perché
I sovrani Schianno davanti un po'un un una una una enorme illusione
Europa dei sovrani si sarebbe un'Europa di guerra sarebbe una guerra di ognuno contro tutti perché solo uno basta a se stesso
Ciò significa che anche ognuno va contro tutti
La l'l'Austria più dura
A dire bocciate la legge sui bilanci italiani
Lì dove diciamo essa chiedendo campo molto molto fortemente e immagino che Orban vittima penserà la stessa cosa non quindi
Ma
Ma c'è un come dire scusate se cercavo un'incultura di fondo un linguaggio talmente sommario in quello che stava a cui stiamo assistendo che
Si resta un po'stupefatti fino a un certo punto politico perché
Allora io formulerei la contraddizione in questa maniera
Tra lattante Europa che c'è e che noi non possiamo dimenticare
Non possiamo negarlo
La tanta Europa Tecce
Di cui fanno parte gli Stati anche naturalmente
Questa Europa
Dello spazio di libertà sicurezza giustizia della libertà di circolazione del primato dell'ordinamento comunitario altrimenti il mercato comune non potrebbe funzionare immaginato un mercato comune che funziona
Con il primato degli ordinamenti nazionali e una farsa sarebbe impossibile quindi sono tutti i nodi fondamentali hanno messo in campo quello che c'è che tanto e però si sta creando una contraddizione fra l'Europa che c'è e le contraddizioni fra gli Stati che ne fanno parte e il rapporto di questi Stati con l'Europa che c'è naturalmente per ragioni storiche non ho il tempo si potrebbe dire
La Germania l'asse franco tedesco come ha funzionato io vi
Vedi veniva accennato la sciocca questa questione tedesca su cui e insomma io ho sempre pensato non possiamo stare né con te né senza di te portando prego
Sì
Senso del proprio senza la Germania e loro che non esiste ma
Con la Germania l'Europa è diventata difficile enormemente Shell importante la scelta tedesca per loro per l'integrazione europea ma indubbiamente gli equilibri sono spostati anche in in vista di questo fatto enorme
Del condizionamento che le economie tedesche e l'unione puramente monetaria e
A posto
E quindi
Le tensioni enormi che si creano sono di questa natura naturalmente
Lo sguardo all'Italia impressionante e preoccupante io io voglio mettere fortemente l'accento su questo anche perché
Dobbiamo sottovalutare quello che viene da noi
Anche nel senso che in altre fasi della storia è stata laboratorio politico per l'euro
Io non voglio fare confronti sommari ma non possiamo mai dimenticare che fascismo è nato qui e
E poi è diventato una categoria universale ma dopo però in attacco top
Voglio dire l'autobiografia di una nazione diceva Gobetti no
E lui
Quello che colpisce è stato detto quindi anche per ragioni di tempo non voglio fermarmi Cdp umana
Una subcultura dilagante
Io non so un linguaggio
Assolutamente al di là di ogni confine
E sta penetrando però Trovato
Trovare fonda perché
Perché perché è difficile riuscire a creare una una una forte opposizione culturale prima ancora che politica perché ne va bisognerà politica bisogna il Partito della Libertà in
E come non ne abbiamo bisogno
Abbiamo bisogno che dall'interno nascano un'iniziativa come questa ma tante altre come questa e tante altre infusi anche a livello io ho visto per esempio faccio un esempio
Da cui ho io può ho assistito sia pure per un momento
Convegno dei l'dell'ordine degli avvocati penalisti antenati contro la situazione della giustizia su controllo contro il le mancate iniziative del ministero della giustizia contro ricettive fasulle quindi ci sono tanti settori della cultura organizzata nei quali ci si può e ci si deve e ci si deve muovere anche perché
Questa a questa subcultura che io sento diffusa quando cammino per strada in una nelle nelle città nelle vie dei di questa mia città a questi neri che fanno qui ma perché si stanno qui proprio come una cosa che è diventata una specie di
Io credo che questo sia molto importante come come si deve reagire tenendo conto io credo che questo lo vorrei sottolineare questa data importantissima del maggio due mila diciannove noi siamo qui riuniti sulla base di un appello che metteva giustamente in luce l'aspetto elettorale ma non perché stiamo facendo siamo già in una regione
Una mi pare una priva di riflessione ma il punto è che poi c'è questa Tata
Che può essere un destino rate qui non ci non ci scherza più per come stanno le cose complessivamente che a che punto sarà Breaks a che punto sarà lui temi dell'Europa dell'Est a che punto sarà l'Italia
A che punto sarà la Germania
Con tutto quello che cova anche lì nel sottofondo della società con una crisi profonda dei partiti storici che hanno fatto una cultura politica dell'Europa integrata e questo è il punto
E la grande io sono sono certo che non è possibile dire ma torniamo a quello perché quello non torna più si tratta di vedere che cosa riusciamo a mettere in campo oltre quello
Quello non torna più
La crisi
Io sono impressionato per circa tre volte ci si lamenta del PD al diciotto per cento ma insomma i i socialisti francesi sono al sei per cento la grande socialdemocrazia tedesca quella che storicamente e culturalmente affrontato la socialdemocrazia europea lo possiamo dire no
Sta al dieci per cento al quindici per cento cade dappertutto ma questo un problema e la fine del secolo socialdemocratico allora che cosa opponiamo a questo come li mettiamo in campo forze e culture il rapporto a questo stato a questo stato di cose sapendo vado velocemente a concludere che la vittoria dei sovrani snello dicevo prima è e la finzione open perché sarà la guerra di tutti contro tutti
E che
Se noi non dobbiamo fare una difesa acritica Riccio che CEI ma dobbiamo fare una difesa acritica diciotto per cento
Dobbiamo farla questa difesa cioè bisogna difendere la lealtà verso l'Europa rispetto a chi produce la se le a chi dichiara la la slealtà adesso il processo d'integrazione io ho l'impressione che un discorso di questo genere aldilà
Delle molte forze politiche che potevano essere in grado di portarlo avanti non è un discorso astratto accademico discorso che può entrare nella coscienza di tanti può entrare la non solo nella coscienza di di delitti intellettuale ma anche qualcosa di più di più largo perché il tema è grosso
E quando si comincia a elencare che cosa è stata quest'Europa nel nel male ma anche nel bene e lo dicevo prima sullo spazio sul mercato comune sulla su su su sugli elementi su persino sugli elementi di di come dire di di nuova politica costituzionale no
Naturalmente giocando sull'idea di
Io ho accennato un tema cui tengo molto e quindici ritorno soltanto per
Che restino questo
Questa questa idea che lo del corto circuito tra Stato e popolo
Oggi c'era un articolo ieri sul Corriere della Sera che detto tra parentesi mi pare che il Corriere diventato uno dei principali soggetti di opposizione al governo che man comunque molto interessante perché significa che c'è un pezzo di borghesia italiana che che c'è un pezzo di borghesia italiana che che che insomma che non sa proprio a questo da questo gioco da insomma chiamiamolo così è questa questa queste segrete viscerali il vispo polo questa non so se prevedeva contribuiranno letto perché intorno a un tavolino a di popolo torno in questa maniera
Prontamente funzionale al progetto politico
Tutto ciò che avviene ieri Salvini ha detto e la legge degli il la lettera R contro il popolo italiano
Il nostro presidente del Consiglio collega Conte
Dice che lui è un difensore del popolo quindi questa parola inflazione Amati è una parola drammatica perché dobbiamo sostituire la parola popolo una parola cittadini e dobbiamo sapere che il popolo non esiste perché esistono
E le forme organizzate di interessi di persone di fronte nelle quali poi si esprime alla fine una parola come come come come popolo
Finisco qua mi pare di aver rispettato i tempi
Quale può essere qual è un'idea io non ho una formula sarebbe un po'stupito chiudere con una formuletta
Certamente bisognerà partire per con l'idea Luserna però mi ha detto alla Sorbona delle cose molto interessanti anche se lo vede in grande difficoltà
La lotta per questa Europa sovrana
In un grande spazio nel quale ovviamente gli Stati ci saranno ma ne scorge impensate al a a che cosa sarebbe stato il processo
La difficoltà di entrare al livello di questa crisi ove mai l'Europa fosse riuscita a governare questo tema che sta decidendo della storia del mondo quel tema delle migrazioni
Cioè dello spostamento dei continenti perché di questo si tratta e si tratterà nei decenni tortura questo mi quindi usano questi grandi temi su quale non c'è da dire abbiamo questa soluzione istituzionale o questa è un grato ai temi politici e culturali sui quali lavorare per contro questo posso dirla così questo diciannovesimo italiano perché questa è la lettura da fare il che non significa che avremo il mille novecentoventidue nella forma antica ma significa che tra piccole patrie seno fobie tasse
Ignoranza ma critica delle competenze
Siamo su un
A un rischio molto grande e quindi la battaglia del due mila diciannove deve essere una battaglia grandissima opera
Sfrattati dal caso del genere vuole intervenire avvocato attraverso le sopracciglia
Ho interpretato il suo gesto
è quasi offensivo
Grazie molto brevemente sono due a impressioni consentita solo una parte ma credo la parte più più lunga della sua relazione professor regole l'idea che appunto bisogna creare un nuovo gruppo non nuova istituzione un nuovo mi consenta tutto il mio
Come scetticismo nel senso che
Se cioè fosse un'intesa politica tra sei o sette Paesi per andare più avanti le strutture già ci sono una bella cooperazione rafforzata è chi vuole va avanti su determinate martedì ovviamente la cooperazione allora rafforzata ci vuole l'unanimità di tutti e poi vanno avanti sette undici quanti sono
Quindi torniamo al punto che è un problema appunto non tanto di ingegneria ma di volontà politica
Eccetera
E in questa situazione di fibrillazione
Generale di cui parlava anche professor De Giovanni io prima dei smantellare questa Europa sapete che c'è me la tengo molto stretta perché penso che tenendo quello che c'è come una casa in ristrutturazione c'era casa cella posto ristrutturare se la casa non ce la devo ricominciare da capo e il clima non è per ricominciare da capo alcunché
Il clima è ognuno per sé sui in modo suicida ma è un'operazione seconda osservazione chiudo
Io credo che sia necessario la questione culturale ma vengo prima anche da parte nostra una proprietà di linguaggio
Perché noi facciamo di tutto un monello Europa e l'unione lacci de no non è così
Perché l'Europa comunitaria ci può piacere o non piacere però scusatemi tanto funzione a me non piace la politica agricola però so che c'è so che la si può emendare verso l'Antitrust per esempio
O andiamo avanti la politica commerciale
Quello che non funziona Biagio
è la politica intergovernativa dei capi di Stato e di governo che senza trasparenza senza rispondere a nessuno
E cioè all'unanimità normalmente decidono fanno finta che c'è non fanno in tempo a uscire dal Consiglio per dichiarare che l'unanimità non c'è ed è perché non funziona la politica dell'integrazione migranti perché non è comunitaria
è ognuno fa da sé
E tutti ricorderà il vertice di Tampere che chiese alla commissione di preparare una proposta comunitaria eccetera eccetera
Commissario autori lo fece molto altri non lo fece molto bene e fu cacciato a suon di entusiasmo sicché l'integrazione è spetta ad ogni singolo Paese lo stesso la difesa delle frontiere esterne spetta a ogni singolo Paese salvo quando ci conviene allora ognuno invoca la difesa per questo e ho chiuso io imboccare non non mi ami
Azzardo neppure sulla volgarità del linguaggio suo queste queste lo poté avere delle istituzioni
Che ha parlavano un dato da bullo di paese periferia
Con una volgarità una crudeltà peraltro in necessaria e offensiva per i malati per i migranti per tutti più fragili che ci sono senza che francamente non ci sia qualcuno che abbia dichiarò e siamo arrivati a tanto non Mattarella che ne so tanto non riuscirà a troppo il potere lo decide lui il famoso popolo ma saranno milioni i suoi ma viva Dio siamo anche a sessanta milioni
Un po'scorrazza in forse un po'scoraggiati ma non è che già stessa stragrande maggioranza dei no lo dico perché non è che ci dobbiamo propria auto infligge eccetera ecc ma abbiamo fatto tutti molto robusti sì possiamo fare una lunga una lunga lista ma io so che persino questa globalizzazione mal governata ha fatto uscire dall'estrema povertà centinaia di migliaia di persone salvo che sono cinesi indiani
Sudamericane e l'idea che stavamo meglio quando loro stavano peggio francamente non è proprio una politica che mi sentirei di del mi sentirei di perseguire quindi più Europa comunitaria ma senza distruggere quello che c'è per favore
Perché ricostruirlo significa ricostruire o un'altra
Atmosfera come quella post guerra di slancio di F. non quelli teniamoci perlomeno quello che c'è cercando di migliorare e smettiamo anche di piccola narra tutte le volte anche su questione di cui non è responsabile il nostra palla al piede del debito pubblico del signor mica ce l'ha imposto l'Europa ce lo siamo fatti il fanta gelosamente Novi per carità
Quindi ognuno ha le sue responsabilità noi pure alle nostre però in questa fragilità mondiale per favore teniamoci questa barca che forse fa un po'acqua mani vuoto non andiamo da nessuna parte grazie
Euro quasi una
Precettazione ma ringrazio per ora per l'occasione e la qualità delle relazioni che ho ascoltato
Io povero in modo molto rapido a ad accennare un punto di vista forse un po'più laterale rispetto alla sostanza delle questioni che sono state poste però forse non è un punto di vista del tutto incompatibile se infine di una iniziativa come questa e anche nella ricaduta nella possibile ricaduta politica di un confronto come quello che state
Impostando allora la domanda abbastanza banale che mi pongo io S e in quale misura la sinistra oggi sempre dire la politica ma in particolare dal mio punto di vista ho a cuore la sinistra in asse con gli eventi che investono l'Europa e la rilevanza storica che sicuramente stanno assumendo alla luce delle cose che da ultimo diceva Giovanni e la domanda naturalmente a un sottofondo retorico perché l'impressione osservando il dibattito che la sinistra sta affrontando su questo terreno è quello di un'azione un po'fuori si incontrano come Ghezzi a Bloch quando non è in sintonia in sintonia con le tavole che esprime e come se il mondo avesse preso una piega
Il progressismo ammesso che il termine conservi integro il suo significato si fosse indirizzata altrove e allora detto in termini diversi e più semplici e più diventi il tema credo non è solo come la sinistra in Italia nel resto dell'Europa discute ma di cosa sta ragionando e e quali sono le chiavi che oggi ne ispirano la la ricerca e l'iniziativa e allora rapidamente volendo accorpare le parabole recenti di questa sinistra ricordava De Giovanni le sconfitte sapere in Germania
In Francia oltre che naturalmente in Italia forse si può anche dire così che di fronte alle sconfitte più pesanti di sempre la reazione di queste forse a partire da noi ha imputato il risultato due ordini di motivi
Schematismi banalizza me ne scuso il primo è una giustificazione Interna declinata da ciascuno in modo proprio la non brillante presidenza di Orlando per quanto riguarda il tracollo del socialismo in Francia per la socialdemocrazia tedesca il peso logorante della grande coalizione
Nel caso nostro i difetti di comunicazione insieme una guida dell'ultimo governo poco personalizzata e naturalmente l'immancabile fuoco amico
E la seconda secondo ordine di motivi che giustifica invece il crollo di consensi di reputazione si è concentrata giustamente credo sull'impatto della grande crisi
E su quel decennio che abbiamo alle spalle che ha ribaltato la la geografia economica e sociale di una istituzione decisiva per le sorti delle democrazie come per oltre mezzo secolo è stata la cosiddetta classe media
Ora c'è del vero in entrambe queste letture io penso di sì ma direi soprattutto nella seconda per le implicazioni che la crisi ha determinato credo sia del due mila e quindici un'indagine alla McKinsey sull'impatto della grande crisi quella che scade nel due mila otto sulle venticinque economie più avanzate eliche dinamica del pianeta vuol dire tutta l'Europa Stati Uniti un po'di altre cose
La percentuale di abitanti di questi venticinque Paesi che ha visto nell'ultimo decennio proprio reddito rimanere stabile quindi in ragione di un tasso d'inflazione per quanto limitato perdere potere d'acquisto o ridursi anche drasticamente
E di poco superiore al settanta per cento che tradotto in cifre assolute equivale a qualcosa come cinquecentoquaranta trattino cinquecentottanta milioni di persone processo di impoverimento di massa più significativo dopo la fine del secondo
Conflitto mondiale Elea ricadute di tutto questo sono nel nelle uffici se volete persino nella nella sconfitta senza di una citazione letteraria ribadisce il se e quando il furore tempesta l'anima si avvicina la vendemmia e che non è Salvini ma insomma è quello Manzoli del mille novecentotrentanove
Ora almeno due processi hanno influito sulla nuova domande sulla nuova fetta di rappresentanza politica da un lato non mi soffermo non sono un economista qui c'è chi ne sa molto molto più di me quello che gli analisti chiamano il grande disaccoppiamento tra la produttività e l'occupazione con una data che viene indicata nell'anno due mila quando questa frattura diventa più evidente che ha riscritto complessivamente la scena del mercato del lavoro e dall'altro lato è lì a rompere
Nelle democrazie di diseguaglianze sempre meno compatibile con una tenuta della coesione interna di questi Paesi poi ciascuno ha risposto a modo proprio a questa a questa novità non mi colpiva nel passaggio di di giovani con riferimento agli Stati Uniti però non c'è dubbio
Che noi siamo la prima generazione ma quelli più grandi di noi o quelli più giovani di noi siamo le sole le prime generazioni che assistono un fenomeno storico
Particolarmente rilevante e cioè per la prima volta da quando siamo al mondo Washington e Mosca seppure per motivi diversi operano all'unisono per l'Adisu milione dell'Europa e non è un aspetto forse irrilevante
Barack Obama in scadenza di secondo mandato si oppose strenuamente all'ipotesi dello spin-off della Grecia dall'euro avanzata dal ministro delle Finanze tedesco dell'epoca ciò il
In apertura di primo mandato Donal Trump Claudia labbra exit sono due concezioni diverse di come si legge l'architettura complessiva dell'Europa tutto questo è accaduto cento ha riempito scaffali di volume di saggi il punto è vado a chiudere quale sbocco la combinazione di questi elementi e altri a cominciare dal capitolo delle migrazioni è destinato ad avere lo dico a me stesso perché da me stesso perché penso che il vero limite nella risposta della sinistra esattamente nell'idea che ad un cambio d'epoca così profondo si possa replicare
Con gli strumenti con il linguaggio con i rimedi in continuità con tutto ciò che è esistito prima
Che in buona misura non non esiste più e allora come si affronta un passaggio del genere
Io penso innanzitutto evitando semplificazioni che riducono tutto o ad una questione all'emergenza urgenza sociale che esiste
O la dimensione politica astratta forse c'è una miscela delle due cose scusatemi riferimento alla cronaca spicciola penso al voto di domenica scorsa in Trentino in Alto Adige
Il dato è quello che tutti abbiamo visto conosciuto consenso alla lega exploit crescente cedimento del PD ma quella una terra dove il pile al massimo dei livelli europei dove nemmeno testano il tasso di disoccupazione perché i disoccupati non ci sono
Allora evidente che la rappresentanza si evolve conoscendo dinamiche analoga l'arresto del Paese in particolare nel Nord mai difficile capire quel voto solo con le lenti dell'emergenza sociale
Ed è evidente io penso ma lo stesso forse vale per il successo di Verdi in Baviera che c'è una spinta più complessa in atto a livello continentale e che rischia seriamente per la prima volta nella nostra vita di mettere la sinistra
Non semplicemente fuori gioco per una stagione ma fuori corso nel suo legame con la storia e forse questo l'elemento che porta alla drammatizzazione che Michele Ciliberto ci ha suggerito all'inizio del pomeriggio la come si affronta un passaggio del genere
Credo che lo potete descrivere meglio voi io mi limito a due titoli finito il primo riguarda l'oggetto in sé
La pertinenza della risposta che noi saremo in grado di offrire e lo dico così da questa crisi dell'Europa che una crisi di cultura il compito di ispirazione della sinistra noi non usciremo con la semplice leva programmatica voglio dire che il proto femminismo che ha dominato la gente della sinistra riformista dopo il mille novecentottantanove a me non pare lo strumento adeguato e sufficiente a ricollocare quella parte del pensiero e dell'azione sulla modernità dentro il nuovo scenario storico che abbiamo di fronte
Questo vuol dire che bisogna tornare a un soggetto politico votato l'utopia un tratto anticamente ideologico io penso di no però
Utile che non si compie un passo nella direzione giusta senza ridefinire la nostra identità e al fondo anche la nostra natura quarto di secolo fa Norberto Bobbio motiva la sinistra italiana anche all'epoca le prese con le sue divisioni
Con una sintesi di questo genere discutono del loro destino senza capire che dipende dalla loro natura decidono qual è la loro natura avevano anche ben chiaro quale sarà il loro destino credo che l'ammonimento possa valere anche per l'oggi il secondo titolo fine e questo io penso che la destra che abbiamo davanti sia un animale molto strano nel senso che archivia principi della cultura liberale parte nel suo bagaglio in questo ribaltando il compromesso dell'ultimo quarto di secolo che è stato un compromesso che sostanzialmente accomunato le culture progressiste le culture conservatrici
Cioè
Il primato di valori progressisti sul terreno della democrazia dell'accesso alla cittadinanza e il primato di dottrine liberiste in economia sul terreno delle politiche sociali
Questa destra punta a ricette sociali che si rivolgono alle fasce sociali più fragili della popolazione
Ma combinano quegli annunci ai valori più reazionari sul terreno della qualità della democrazia e dell'accesso alla cittadinanza per lo volevo l'OPA e la Fortezza da espugnare e le prossime elezioni lo scalpo dei esibire
E allora dobbiamo sapere condivido chi l'ha detto che il laboratorio italiano oggi è interamente compreso dentro questo schema e questo lo rende allo stesso tempo incredibilmente centrale negli equilibri futuri dell'Europa e drammatico per le conseguenze che potrebbe avere sulle sorti del destino del nostro paese però se è così toccherebbe disarticolare questa maggioranza nata ibrida
E che potrebbe invece condurre la saldatura di quei due elettorati e comunque di parti significative di ex allora più o meno per queste ragioni che prova per dire l'appello di di Cacciari Ciliberto di altri come altri segnali di questi mesi come la stessa riflessione di oggi pomeriggio
Dovrebbero credo assumere il carattere di un vero e proprio allarme Warning estremo prima che il tempo scada
E che il dramma si consumi sapendo lo dico io mia modesta esperienza che il dramma
Se mai lo è stato non è più rappresentato dal destino del partito democratico ma oggi il dramma e la possibilità che nel cuore dell'Europa
Si riproponga l'incubo di una coalizione o di un soggetto espressione di una destra radicale di massa per la prima volta da quando noi siamo al mondo
Evitando credo sia la missione storica di una sinistra da da rifondare avendo ben chiaro l'ammonimento di Degiovanni si violenti ritorni identitarie su quell'espressione che mi è sembrata molto convincente del divorzio tra sovranità e Democrazia
Allora evidente che il ventisei maggio diventano le elezioni più importanti e quelle più politiche della storia per quanto riguarda l'Europa ed è giusto drammatizzare l'ha fatto Ciliberto un profilo come quello che abbiamo davanti però che cosa indica quella drammatizzazione io penso l'apertura
Delle forze socialiste è un campo un perimetro nuovo perché controlla subcultura dilagante come è stata definita dobbiamo sapere che cresce una resistenza diffusa
Ma dobbiamo anche sapere che fino ad oggi la politica anche la nostra iniziativa da sinistra non è stata all'altezza della del problema e d'altra parte per quanto logora si era citazione se il quadro è quello descritto nulla di diverso viene da pensare se non l'antico monito se non ora quando grazie
La parola
Segnano
Vicepresidente della Regione Lazio
Sì grazie
Io ringrazio per le per i contributi ma credo che il punto centrale che ha portato tanti di noi qui questa sera esattamente lo sforzo fatto dal Manifesto e cioè l'urgenza di di di provare a costruire un'ipotesi che è culturale poi politica
Di contrapposizione di ingaggio rispetto ai nazionalisti populistiche insieme oggi nei sondaggi nel nostro Paese fanno il sessantacinque per cento perché di questo stiamo parlando
E quindi e che queste due forme che poco hanno a che fare secondo me con la destra per come l'abbiamo
Per come l'abbiamo conosciuta sono dell'una insieme da un da un Pantheon segregazionista e razzista razziale quando si parla del reddito di cittadinanza per i soli italiani stiamo parlando di cosa
E parlo della parte diciamo
Populista della vicenda non di quella nazionalista
Allora io penso che qui stiamo questo se stiamo qui è evidente che siccome complicato per chi fa pur prego chi fa politica a dire che che il popolo a sbagliare
è evidente che la sinistra ne ha combinate di tutti i colori in questi anni nel diciannove
Che ha in sé scriveva delle conseguenze della pace provando a descrivere quello cosa avrebbe determinato in Europa una pace punitiva
Alla Germania nessuno nel due mila otto ha scritto delle conseguenze della crisi cioè cosa sarebbe accaduto in Europa e nel mondo dopo la crisi della Lehman Brother e quindi abbiamo continuato a flirtare a condividere
Un meccanismo delle delle compatibilità
Non c'è bisogno di citare Manzoni ma il senso comune non si combatte con il buonsenso
Il senso comune non lo con un non lo combattiamo col nostro buonsenso e il senso comune non è Salvini ma il fioraio il macellaio
Quel ruolo
Peraltro molto diffuso nel nostro Paese della piccola borghesia abbiamo dovuto aspettare Chabod abbiamo dovuto aspettare De Felice perché a dire che il fascismo non era solo una masnada di criminali era un un blocco sociale
Dentro la crisi di mentalità psicologica
Che attraversa del nostro Paese perché a fronte testardo un bene ricordare che questa ondata non riguarda solo l'impoverimento perché in Polonia non c'è nessun impoverimento né in Ungheria
E noi non siamo coloro che portano il primato di questa svolta post democratica perché in quei Paesi questo a scena già andata in onda ma noi non l'abbiamo saputa cogliere andata in onda in Polonia quando si è approvata a discutere leggi a allucinanti sulla Shoah
è andata in onda in Ungheria andata in onda sulla politiche razziali in Romania va in onda in Russia vai ronda durante il colpo di Stato in Turchia cioè questa nello lo scenario in cui noi ci muoviamo e questa cosa appunto al poca a che fare con dibattito molto provinciale molto provinciale che abbiamo attraversato
Noi la sinistra il campo democratico nel nel nostro Paese allora io penso penso a tante altre cose sul ruolo delle Nazioni degli stati insomma sarebbe lunga diciamo così
Io penso che per affermare affermare un'idea europeista forte bisogna bisogna ingaggiare una battaglia nelle prossime elezioni europee che saranno le prime elezioni europee le prime elezioni europee tra chi l'Europa la vuole sfasciare chi la vuole cambiare
Perché se non ci facciamo fotografare tra quelli che la vogliono mantenere noi questa partita l'abbiamo già persa questa partita l'abbiamo già persa
Quindi noi dobbiamo ingaggiare dal il cambiamento dello roba e lo sfascio dell'Europa
Che poi può chiamare anche altri attori certamente gli Stati Uniti di Trump la Russia il lavoro che fa la diplomazia cinese che lavora in questo momento oggi in in Africa ci sono un milione e mezzo di di manutentori gli operai cinesi che lavorano ad accordi diplomatici commerciale no perché questa vicenda dell'ora va va messa dentro un quadro
Più generale io penso ci vuole coraggio
Ci vuole coraggio perché la fotografia che si produrrà senza coraggio sarà quella di una frammentazione a sinistra che produrrà una lista una posizionamento del Partito Democratico dentro la crisi del partito democratico tre quattro liste alla sinistra del partito democratico e sarà una tragedia sarà una tragedia
E guardate in in fasi come questa basta andarsi a rileggere i i fondamentali il dibattito nella sinistra alla vigilia delle elezioni anticipate del mille novecentoventuno
Tra i socialisti comunisti cattolici e non era affatto un dibattito consapevole di quello che stava accadendo non era così per i comunisti il il principale obiettivo era ammazzare i socialisti i socialisti era in preda alle lotte del tra tra le bande che dovevano gestire il proprio partito
Allora ovviamente la storia non si ripete mai
Nella nella stessa maniera siamo in tutt'altro scenario però io penso che la forza e ho finito del dell'appello è tutta qui e c'è uno sforzo di un campo di di intellettuali che io ritengo prezioso indispensabile a muovere un un un sistema politico un dibattito politico ingessato e autoreferenziale
E poco preoccupato del contesto generale in cui avviene questa partita per provare a dire una cosa importante mettiamo in campo da oggi un'ipotesi coraggiosa che che anche un punto di caduta politico che ha a che fare con la rappresentanza con tutti i limiti e la rappresentanza cioè una lista che sia in grado di raccogliere queste forze di campo largo progressista europeista fortemente europeista
Fortemente europeista che possano contrapporsi altrimenti la partita non ci sarà
Non ci sarà perché saremo risucchiati in un cono d'ombra estremamente minoritario e e poco incisivo pestare il punto che secondo meno dobbiamo cogliere dall'appello e rilanciare in avanti
Poi
Prego masseria
Va
Ma che che fare
Io credo che occorra
Moltiplicare
Mettere dei topolini nelle più diverse civili si parlava di associazioni eccetera incontri e dibattiti come questo nelle scuole e nelle università
Cioè far crescere prima di tutto la consapevolezza di della necessità certo informandolo accerto rivedendo la certo
Con questa precisa volontà ma certamente la necessità dell'Europa e far capire soprattutto ai più giovani che appunto anche qui non ci sono eccetera noi su questo poi dico una cosa rapidissima gialli
Che è necessaria all'uopo ma come si vuol pensare appunto di una politica di ricerca di una politica di formazione nuova politica di welfare a toccare le previdenza pensioni eccetera eccetera che con testo degli staterelli staterelli si massacrano tra di loro e pacifico è palese
è fisiologico
E chi verrà travolto in questa guerra che non sarà la guerra armata bensì uno più i grandi Stati se fossero grandi Stati avrebbero farebbero la la terza guerra mondiale male un'opacità succitata da volte ci si sta avvicinando per la terza
Ma è in questo in cui in queste in questa in questa nuova guerra sale un guerra economica guerra commerciale tutti gli staterelli faranno a gara
Per ridurre ogni forma di protezione sociale al proprio interno in modo da attrarre investimenti in modo da far atterrare indichi si può chi sia soliti a danaro ma è evidente
Bisogna rendere consapevole questo
Poi basta questo no certamente non basta perché una crisi culturale certo è una grande crisi culturale cioè e la fine della fase propulsiva della democrazia rappresentativa è finita
Io i giovani no no no no e no all'assalto ce la raccontiamo noi abbiamo vissuto lei vive decennio socialdemocratico avendo vissuto quegli anni
E il libagioni no non sa cosa sia i giovani ha vissuto vent'anni in cui il reddito e il potere d'acquisto anche delle masse della borghesia è diminuito drasticamente lo diciamo noi lo diciamo
C'è stato un impoverimento drastico di delle delle della borghesia quella a reddito fisso dipendente eccetera eccetera sì o no
A quanti anni è che anche noi abbiamo una una lira d'aumento da nessuna parte esegua dateci atto abbiamo un mio stipendio abbondante per carità di Dio
Cioè quindi è un ci sono vent'anni in cui appunto c'è stata una una una perdita di Stato economico e politico e sociale da parte delle masse di ceto medio ora qualcuno mi deve raccontare come si fa difende una democrazia laddove il ceto medio subisce per vent'anni per una generazione un andamento di questo genere come fai
La democrazia rappresentativa che l'abbiamo conosciuta perduto ogni spinta propulsiva bisogna riformarla profondamente quindi bisogna fare le riforme Capri che sono andate tutte in cavalleria nessuno più ne parla
Come anche le politiche di cui diceva ciò classico sarebbe un po'pensabili senza riforma amministrativa senza riforma burocratica
Senza riforma delle istituzioni anche al nostro interno dicevamo sempre quando c'è un figlio dalla Terza guerra mondiale non dicevamo sempre che bisognava aprire una fase costituente ce lo siamo dimenticati
Come voi riprende un discorso anche al nostro interno se non a primavera fase costituente della Varig da Bari visto tutto in questo Paese
Quindi
è inutile stare a dire l'OMC Cetto la democrazia rappresentativa che abbiamo conosciuto non funziona più
Ora io non va non credo che bisogna andare di a dire
E capisco bene il discorso con la Bonino certo
Ma è molto difficile sul premio dobbiamo certamente difendere anche all'Europa che c'è ma lo dobbiamo dirlo dove c'è la difesa all'Europa che c'è deve essere all'interno di un discorso tutto in prospettiva per l'Europa che vogliamo
Perché è evidente che se non riduciamo convincere poi prima dell'Europa che vogliamo dentro c'è anche l'Europa che c'è ma se non cominciamo dire noi siamo gli europeisti d'Europa che c'è per carità non toccate la perdiamo perde premette prendiamo i voti che prende la Bonino il tre per cento
E c'è poco da fare così
è così è così ma sino invece facciamo un discorso di prospettiva che non può essere soltanto economico dovesse culturale
Tetti giorni a quello possono essere attenti cioè un'idea d'Europa un idea forte d'Europa un'idea di un sedusse europeo
Che non vuol dire appunto un patto un contratto tra privati
Vuol dire muoversi secondo un destino comune
Penso che riprendiamo queste grandi idee io credo che noi possiamo convincere qualche giovane credo possiamo convincere qualcuno di quelli che si è allontanato ti ti dice francamente non me ne frega più niente dalla democrazia
A questo discorso diffuso amici ma vi rendete conto che le tecnici un disco sulle dei due tre ma si girate tra la gente lo sentite colorimetrica democrazia propalate bene che funzioni Mingus con Putin
Cioè una prospettiva di democrazia autoritaria è nelle cose oggi è nelle cose oggi
E nei movimenti di massa
Però bisogna e bisogna ti facciamo ogni sforzo per convincere Realpolitik anche questa che una prospettiva di questo genere porta a disastro
Perché la prospettiva degli staterelli sovrani lotta l'uno contro l'altro
E certamente e risponde per quello dico cerchiamo di organizzare un campo cerchiamo di mobilitare tutte le le energie che ci sono come come abbiamo cercato di fare con l'appello con riunioni di questo confronti come quello di oggi moltiplicando l'in tutte le sedi soprattutto universitari perché le forze politiche e Ugo piste tradizionali è speriamo che si riprenda
Speriamo che che riescano a riorganizzarsi perché al momento certamente
Faremo di tutto anche noi io penso nei prossimi mesi per per partecipare al al loro dibattito pre per cercare di di aiutarle ma certamente al momento non sono soggetti e quindi non non faccio discorsi storici su colpo in un colpo e certamente non interessa più nulla né la drammaticità della situazione di ricostruire le responsabilità di Tizio che colpi di Tizio
O di Caio
Ma noi parliamo delle socialdemocrazie piazza
Ma io credo che
Che il problema maggiore sia il crollo della del del pilastro popolare cattolico
O Suma
Adenauer e De Gasperi tre che parlavano tedesco ed erano tra democristiani
Quello il punto il Partito Comunista mica c'era chi votava contro
La tradizione europea si basa molto più sul piatto cattolico popolare di giubilato socialdemocratico
E e e pilastro cattolico popolare e in crisi molto peggio della socialdemocrazia è molto peggio perché perché il cento democrat popolare cattolico popolare eccetera in situazioni di questo genere precipita tentò l'estrema destra
Eclettici storica
Precipita dentro l'estrema destra
I socialdemocratici potranno continuare ad arrabattarsi dieci per cento quindici per cento comunque restano fuori magari in certe situazioni vanno finì in galera non importa ma restano fuori il centro quel centro precipita
Dentro il Molise
E quello che il e i del grandissimo rischio che siccome perché i populisti solisti non vinceranno a maggio da soli chiaramente ma se hanno un'affermazione forte se non riusciamo a mettere in campo tutte le nostre energie per impedirlo
E hanno l'affermazione forte si forma automaticamente al Parlamento europeo e poi a cascata una maggioranza di centro popolare carta popolare cattolico e sopranista i
Sì
Monaco Berlino
Quello che continua a esistere amici ricordati di bene quando Monaco marcia su Berlino per l'Europa è la fine
E Monaco sta marciando su Berlino Monaco Vienna viene Vienna
In tutta la Carnia vincente tutta la cagna compatta tutto l'impero austro-ungarico
Budapest Südtirol eccetera compatti con la Baviera compatti a marciare su Berlino a marciare sulla povera mercati se questa operazione riesce
Noi purtroppo siamo soltanto aprire una fase di mera resistenza non di governo di mera registri
Io credo che possiamo con impedirlo ma occorre che tutti partiti compresi ovviamente facciano il loro esame di coscienza
Perché colpe e responsabilità né all'occhio ma non è questo che mi interessa nulla ma a partire da discorsi come quello di di oggi da confronti come quello di oggi moltiplicando gli ovunque
Certi nel di riorganizzarsi di presentarsi in modo decente al prossimo appuntamento così decisivo
Grazie
Tanto voglio ringraziare prima di tutto per il vostro appello
Poi anche prova per questo impegno
Ma l'opinione che in tempi come questi
La politica da sola non ce la fa
C'è bisogno che e il mondo intellettuale mondo della scienza faccia sentire la propria voce si schieri
Porti un contributo stimoli il dibattito ho sentito cose importanti che condivido vi ringrazio credermi dato la parola sarò anch'io molto breve
Per me c'è un momento c'è un anno di svolta
Se è vero che la sfida epocale poi ci sono momenti nei quali c'è una precipitazione la politica anche questa caratteristica svolte accelerate
E sicuramente del due mila sedici ecco nel due mila sedici a me sembra che con break scritte da una parte e la vittoria di Trump negli Stati Uniti questa svolta si afferma nel mondo occidentale quel mezzo milione di masse popolari sofferenti
A causa della globalizzazione in crisi di identità in arretramento sul piano economico e sulle prospettive anche di benessere personale trovo una risposta politica
Che è la prospettiva distruttiva dell'Europa chiede alla risposta del nazional populismo me pare che la la definizione più attinente questa c'è un ritorno indietro alla sovranità nazionale
La volontà di una chiusura e c'è questa idea di un popolo indistinto che si vuole rappresentare anche attraverso messaggi demagogici messaggi che non si confrontano con il problema e con la complessità dell'esistente io ho visto emergere questa forma politica che ricostruisce una destra egemone
Sui ceti popolari e sui centimetri egemone sui ceti popolari una grande destra egemone sui ceti popolari susciti mette
Questo è il punto
Con poche idee con poche idee forza io l'ho vista questa destra crescere all'interno del Comitato delle Regioni regioni come le città a volte sono dei sismografi che si che che avvertono i mutamenti ed è una destra che è legittimo che faccia fa paura non noi non possiamo pensare che che che con questa destra non si vada verso uno scontro di carattere epocale da cui dipendono le questioni fondamentali che abbiamo sentito democrazia rappresentativa
Così come la conosciamo Società aperta
Mondo liberale ricerca di quell'equilibrio tra questione democratica e questione sociale che hanno caratterizzato la la nostra vita per per tanti anni hanno consentito un grande processo di incivili mente io non penso che si debba difendere l'Europa così come sono d'accordo però c'è c'è un livello di di di di di di di scarsa conoscenza di scarsa valutazione di approssimazione una volta una vulgata dell'Europa
Sull'Europa che noi dobbiamo combattere chi sta nelle regioni sacche la povertà del dibattito politico del nostro Paese inconcludenza l'incompetenza avrebbe condannato il nostro Paese ad elementi di arretratezza inimmaginabili
L'HACCP ci fa mangiare e ci fa mangiare senza avere problemi poi di digestione ed è fatto dai burocrati europei
Non sono cose banale poi ci sono scivoloni ovviamente il lardo di Colonnata e altro ma se noi questa parte dobbiamo dire c'ha consentito di pro voi pensate che in materia ambientale il nostro Paese avrebbe fatto passi avanti senza all'Europa
Io credo di no neppure nella civile Toscana avremmo speso e finanziamenti per fare i depuratori
Ecco sì quindi l'Europa per noi è stata anche un fattore importante di incivili mento di progressione anche sul piano della capacità amministrativa e della capacità di elaborazione di strategie politiche
Dico perno su cui il nostro Paese sembra aver abbandonato ogni elemento di discussione sì
Io trovo invece che c'è un'Europa che ha giocato se stessa nel momento in cui ha mostrato solo di essere l'Europa dei mercati Jaques dell'OLAF parlava di un'Europa a due gambe un'Europa che avesse la gamba della coesione è un'Europa che avesse la gamba dei mercati e della concorrenza
La seconda è andata avanti
Anche con quelle forme di ordo lì liberalismo
Che hanno regolato il mercato
Hanno consentito agli imprenditori del nostro paese di investire nell'Est europeo continuano a farlo continueranno a
Parlo anche con gli Stati nazionali e anche con questa è la formula interessante
Il nazional populismo che domina ormai nel mondo occidentale rischia di vincere dopo gli Stati Uniti anche lascia libero il capitalismo finanziario ma anche il capitalismo industriale di potersi spostare
Non incontra lì il suo punto di caduta
Sul punto di caduta lo trova quando andiamo a parlare piuttosto di come organizzare di come risolvere la dimensione dei diritti sociali
Su cui c'è stato una abbandono una défaillance clamorosa dell'Europa
Pensate che i fondi per la coesione sono diminuiti nel momento della crisi
Poi abbiamo visto ridurre questi questa seconda gamba mentre si rafforzava la prima mentre c'era l'allargamento all'Europa fino a diventare un Rakitic fino a non esser quando dovevano
Questi fondi aumentarle per far fronte alla crisi
Ma come pensiamo di fare aumentare i fondi se non c'è una legislazione europea che ponga le transazioni finanziarie che ponga le grandi aziende web
Che ponga una tassa ambientale in dimensione europea per recuperare risorse che ci consenta un rilancio dello stato sociale
E questo è avvenuto anche perché la trappola dell'Europa è stata è stato detto anche prima a mio parere il consiglio europeo l'allargamento dell'Europa ha fatto perdere potere al Parlamento
E lei guardate io ho potuto vedere anche per esperienza personale termino
Il punto di caduta delle spinte positive che ancora potevano emergere nel Comitato delle Regioni o che si vedono comunque emergere anche all'interno del Parlamento europeo il giorno in cui anche in Italia abbiamo cominciato a fare il conto
Noi siamo
Contribuenti attivi
è stato l'inizio
Dell'idea di Europa nel nostro Paese e non è stato Salvini a cominciare a farlo in una la fine dell'idea dell'Europa perché enti in un'altra dimensione il giorno in cui l'Europa comincia a fare quel conto non è più Europa unita
L'Europa è una prospettiva e una politica
I programmi europei dovrebbero essere cogenti come almeno lo è il bilancio europeo ci sono delle regole per attestare nell'euro per applicare mastri te li abbiamo filmate
Le stesse regole però non sono cogente quando si tratta di andare ad attuare i sette punti che riguardano appunto i programmi europei su cui si investono sempre meno risorse la disoccupazione la riduzione della povertà
La riduzione dell'abbandono scolastico
Il tasso di occupazione stanno scritte nei programmi europei non si finanza perché sono gli stati che non vogliono andare in questa direzione non rendono cogenti programmi europei
Il nuovo programma europeo due mila venti due mila ventisette ridurrà ulteriormente la parte di coesione a favore di cosa delle politiche della sicurezza delle politiche di sovranità
Per alzare i nuovamente muri per per per fare delle politiche del digitale che potrebbero invece essere tranquillamente anche se attribuite alle Regioni allora io vedo un intreccio profondo e termino
Tra la questione democratiche la questione sociale o noi ridiamo forza ai Parlamenti e quindi al popolo europeo
Democraticamente rappresentato nel Parlamento o altrimenti se l'Europa pensiamo che la possono costruire gli Stati nazionali gli Stati nazionali fanno i conti
E rispetto ai conti l'antieuropeismo l'euroscetticismo garantirà sempre di più darà sempre prospettive politiche maggiori di successo elettorale
Se è vero che è in gioco come io penso l'avete detto meglio voi di me e non mi voglio dilungare propri Peuterey male
Che è in gioco la Società aperta la democrazia liberale la democrazia rappresentativa io penso che contro questa destra minacciosa
Abbiamo bisogno di costruire uno schieramento ampio dove ognuno è se stesso ma lo schieramento è ampio
Guai a noi se ci dividessimo
E tanto più io sento la responsabilità
La responsabile l'altra volta appunto la responsabilità
Di italiano e di chi fa politica in Italia perché l'Italia è un terreno decisivo dello scontro politico che ci sarà
Per l'Europa cioè a seconda del risultato che ci sarà in Italia si vedrà nel Parlamento europeo la possibilità che si formino maggioranze diverse rispetta quelle criticabili che non ci sono piaciute ma che almeno si collocavano all'interno
Di una dialettica democratica che invece una maggioranza diversa di destra estrema destra che può formarsi
Io penso comporterebbe un cambiamento sarebbe l'inizio
Di un'accelerazione di quel regresso ecco sarebbe secondo me davvero la l'altro punto di non ritorno almeno per un lungo periodo poi io sono d'accordo certo non la storia non si ripete
Ci possono essere Analogie bisogna stare molto attenti ma le assonanze son tante e assonanze sono tante
E avvertire secondo me gli italiani di questi rischi farlo in modo netto io sono anche tra coloro che
Vuol distinguersi il voto che va alle forse nazional populiste Lega e Movimento cinque Stelle alle forze politiche Lega e Movimento cinque stelle che bisogna combattere in campo aperto io penso che se noi proviamo parole punti di riferimento comuni non saprei davvero indicare credetemi la forma politica la lista traslatio transnazionale la l'accordo saranno tutte cose da discutere ma trovare una forma ecco perché contro questa questo nazional populismo per euro per un'Europa diversa
Più sociale più democratica che che Riad di pani il filo l'intreccio tra questione democratica e questione sociale
Io credo che noi la carta possiamo giocarla insomma non siamo destinati non siamo destinati a perdere ci sono milioni di cittadini che sono in attesa anche in un messaggio politico e che non sono disposti a rinunciare all'idea di una cittadinanza europea come si comincia sempre più ad avvertire dalla dichiarazione ma anche dagli atti questo governo ci spinge a fare
E non è un caso che insomma questo governo frequenti
In modo piuttosto assiduo Putin da un lato e abbia rapporti con Trump dall'altro
Io penso che un appello forte insomma al al popolo italiano democratico a a quelle forze forme di resistenza democratica senza cedimenti
Anche sulle questioni dell'immigrazione del razzismo inseguire la destra
Esiziale
Noi bisogna combattere su questi punti
Bisogna mettere in campo la protesta la forza la mobilitazione io non credo che noi non difendendo esperienze come real show come in Toscana l'esperienza di don bianca alani
Avendone paura
O o cercando di come dire metterci imposizione poi dal non essere troppo criticati possiamo difendere
E il tre e costruire un argine l'argine era rotto
Noi abbiamo bisogno di ricostruire un nostro margine
E io penso che questa partita termino può essere può essere giocata ed è davvero una battaglia epocale Sella combatteremo anche una eventuale sconfitta però ci metterà in condizioni poi e non essere messi in un angolo ma di continuare non è tempo di politicismo
Io penso che non è tempo di Polito e le differenze che esistono a mio parere
Ci spingono insieme su questi grandi temi ma ci spingono insieme anche perché la questione sociale si faceva riferimento prima ad un liberale se se se quel poco che riesco a leggere con il mio lavoro Cancer libera
Liberale e sociale
La questione sociale si pone anche per i liberali non si pone soltanto per il mondo socialista per il mondo di estrazione socialista o per il mondo che viene dalla sinistra la questione sociale si ripone anche per il mondo cattolico
Un aggiornamento una revisione della questione sociale e quindi io mi auguro davvero che in momenti come questi ce ne siamo molti sono disposto ad organizzare un momento a Firenze aperto che potrebbe lanciare un altro messaggio importante grazie
Allora condivido molte delle cose che sono state dette ma non ripeto
Le cose che condivido e mi limito
A dire qualcosa di diverso
In primo luogo e necessario
Che nell'azione che faremo più porteremo avanti meglio
Del prossimo futuro fino alle elezioni europee
Che si rivendichi da un punto di vista sia culturale che politico una verità a mio parere
Il confutabile
Che la creazione di unione europea è stato l'evento più importante della storia dell'Occidente
Dopo la rivoluzione americana e la rivoluzione francese
In quanto ha creato una situazione nuova
Assolutamente nuova
Che era che non era prevedibile non era assolutamente prevedibile prima
E che è stata come dire resa possibile dalla tragedia della guerra e dalla lotta contro il fascismo e il nazismo
Vi era tuttavia alla base della nascita dell'Unione Europea
Un patto di legittimità per cioè io credo che sia necessario riflettere su questo punto un patto di legittimità
Che è venuto meno implicitamente ce l'ha detto anche Emma Bonino prima io difendo Unione Europea esattamente con la con la formula che ho detto prima è l'evento più straordinario della storia dell'Occidente età
Dalla rivoluzione americana in poi
E tuttavia e tuttavia il patto di legittimità prevedeva
Due clausole
Una clausola utilitarie un ideale quella utilitaria errata promessa di prosperità economica
E indubbiamente c'è stata
A seconda clausola era quella bella
Composizione ideale
Dei vari popoli d'Europa non dimentichiamo la la Dichiarazione dei diritti fondamentali dell'Unione europea
Che scritta nella Carta di Nizza nel primo articolo
Prima dichiarazione dei diritti che si sia mai da stadio la storia recita il termine popolo al plurale i popoli d'Europa i popoli insieme hanno determinato una convergenza
No in qualche modo dichiarando una serie di diritti ora questo diciamo questa doppia legittimità cioè fondata sul momento utilitari io sul momento ideale
Quelle quindi dei valori fondamentali
E venuta scusandosi
Per ragioni che sono state già dette la politica di austerità
La politica di ospitalità ma non nel senso di Keynes diceva prima Piero Ciocca insomma nel senso di Alien nel senso di alieni no
Cioè che in Serravalle
Era anche un grande intima
Ha dato un contributo enorme allo sviluppo allo sviluppo del progresso e anche alla inclusione della della classe operaia e dei lavoratori all'interno
Del ciclo economico e sociale
Del capitalismo democratico del ventesimo secolo datato quindi anche spazio possibilità enormi alle politiche di riforma della socialdemocrazia
Quello che sto dicendo però sarebbe a mio parere una prolungamento della chiacchiera
Che abbiamo fatto a sinistra finora
Se non venisse
Rivisto Quallizza atto sullo sfondo
Di ciò che sta avvenendo oggi nel mondo
Sfondo della globalizzazione
Ce la diciamo in maniera chiara
Ci siamo persi
Per troppo tempo sulla a ritornello del passaggio al mondo liquido e alla modernità liquida
Dopo dei lampi dopo delle analisi serie
Della complessità
Che abbiamo fatto anche a sinistra
Assorbendo la lezione
Della grande Sociologia da Max Weber in avanti
Ci siamo persi in dentro la la storia che per la quale era la modernità o postmodernità che viviamo sarebbe stato mai appunto sarebbe qui invece
Non è affatto così
Voi vi diamo una modernità
Una modernità globale molto per temperata
Dove non ci sono più sicuramente stati nazione se non subalterni
Ma abbiamo sicuramente stati continente e lì eliche ruolo d'Europa ha dato i suoi frutti cioè il momento sentito come possibile pensare collocare in Europa
In un mondo in cui IDC Stati-nazione son declina anti
Con le loro sovranità
Mentre invece di stati continente tendono a giocare un ruolo determinante gli Stati Uniti
Cina India
Poi il Brasile Russia Sud Africa
C'è anche da considerare quello che avverrà nei prossimi tempi con l'irruzione
Dell'Africa all'interno della dinamica globale ebbene
Qui c'è un altro aspetto ancora la
La crisi del sistema politico rappresentativo democratico
Non è una crisi che riguarda soltanto l'Europa
Ma riguarda anche e soprattutto gli Stati Uniti
E quindi non non possiamo come dire pensare di dare delle spiegazioni puramente interne Europa abbiamo la rottura dei vecchi blocchi storici lo diceva prima Massimo molto giustamente il blocco storico cattolico e anche quello socialdemocratico
Sono in fase di progressiva
Estinzione
O comunque di dimagrimento progressiva
Questo un dato a mio parere incontrovertibile
Il modello di partito che dobbiamo perseguire quindi non può essere più nella DC
Nel partito comunista o la socialdemocrazia ricordo tre anni fa abbiamo dato un premio
Insieme a Napolitano ha Franco Walter Steinmeier che era
All'epoca era era ministro degli esteri della Germania ad alte persona straordinaria
A cena con Napolitano al alle domande serrate di Napolitano lui cercava di rispondere con un cauto ottimismo
Poi mi disse guarda Giacomo il Giorgio è convinto che
Che cosa essi possano di sistemare in Europa io dall'osservatorio della Germania mi disse lui
Sì devo dire che sono molto ma molto preoccupato molto preoccupato
E questo ci dà già il segnale di come le cose fossero complicate già tre anni fa come lo come uno come stai male appunto che poi è diventato appunto presidente della Germania fosse in grado di capire dove andavo in pubblico
E allora
La rottura della della forma democratico rappresentativa
Che si manifesta
In Europa con la dissoluzione dei blocchi storici e dei partiti tradizionali
Si manifesta invece negli Stati Uniti
Con una vera e propria forma di populismo con i fenomeni che sono stati prima anche indicati c'è una una una paradossale rappresentatività
Che Trump in qualche modo rivendica rispetto ai ceti dei lavoratori degli operaia eccetera eccetera rispetto alla al partito democratico e anche alla maggioranza del partito repubblicano
Come si esce da questa situazione io credo che se ne possa uscire
Dal punto di vista della sinistra di quell'arcipelago quella sinistra son d'accordo che
Non possiamo più più coltivare illusioni di autosufficienza di un'unica forza
Dobbiamo puntare alla a un alla convergenza di
Di forze differenti anche dalle storie differenti
Come era avvenuto inizialmente col PDS storie differenti che convergono no
Ma il problema fondamentale che non dobbiamo più aver paura di adoperare la paura la la parola alle arti
Cioè gli alleati in politica solo una cosa buona nel momento in cui si apre un conflitto il nel momento in cui c'è una decisione da prendere gli alleati sono fondamentali
La sinistra non è riuscita
A
Ora per usare un'espressione molto molto banale a scaldare i cuori
A coinvolgere i soggetti
Per la semplice ragione che non è stata in grado qui il punto fondamentale non è stata in grado di fare comunità
Ciò che
Mi preoccupa soprattutto in Italia ma non soltanto in Italia
E l'ASP e e l'assoluta e l'assoluta frammentazione delle forme di vita
La l'isolamento l'esperienza dell'isolamento che vivono non soltanto i giovani ma anche i meno giovani o anziani come noi
Una disgregazione dal punto di vista proprio anche delle delle forme di vita e e io credo che questo è dipeso molto dalla incapacità delle politiche delle politiche della sinistra o delle sinistre
Di fare comunità
E una percezione che io avverto presso i miei studenti il vantaggio di insegnare e che uno ha davanti il ciclo delle generazioni
La lamentela che viene fuori esattamente Podestà
Non dimentichiamo in politica il fattore oggettivo soggettività
Che è fondamentale spiega anche il larga parte in larga parte il modo in cui questi diciamo cialtroni che abbiamo al governo anche dal punto di vista delle si copia ad operano
Siano riusciti a catturare
Larga parte dell'elettorato italiano
Vengo alla conclusione
Per un'Europa a due punto zero perché e di questo che si tratta a mio parere sarebbero necessari
Cinque punti da considerare da prendere in considerazione
In primo luogo
Un
Favorire un momento costituente dell'Europa
Quindi riprendere il filo riprendere il filo della Costituzione europea e del processo di costituzionalizzazione
Secondo punto è quello più difficile
Incominciamo a pensare a partiti italiani non solo italiani ma connessi a partiti europei non della Seagram
I popolari e i socialisti eccetera eccetera illiberali
Ma delle aggregazioni diciamo partitiche già pensate in funzione europea
In maniera dunque transnazionale
Il terzo luogo è stato già detto prima le politiche economiche eccetera ma la politica della cittadinanza
Dalla quale dipende poi la atteggiamento nei confronti della del del fenomeno dell'immigrazione
E poi quarto punto la politica del lavoro
Se non uniformiamo la politica del lavoro se non la rendiamo in qualche modo unificata dal punto di vista delle logiche delle garanzie dei diritti io credo che non si può parlare di una vera e propria comunità
E ultimo punto ultimo punto il problema della
Di una politica una politica
Di difesa comune dell'Europa elemento realistico
Estremamente importante in un mondo che attraversato da conflitti
Stiamo complicate normalmente la la Geo politica a livello globale dunque la una
La capacità di pensare una politica di difesa comune dell'Europa è una responsabilità
Da parte di tutti gli stati membri in questa direzione io sono convinto che
Appunto che i cinque punti che ho elencato non sia un utopici
Siano delle necessità che si pongono oggi all'Europa
E che a mio parere la battaglia che dobbiamo cercare di condurre a partire dalle prossime settimane dei prossimi mesi
Sarà una battaglia proprio qualificante in questo senso
Ma soprattutto dovrà essere una battaglia in grado di
Di far capire ai giovani anche i meno giovani sono anche cinquantenni sessantenni che votano per San Vito niente e per i Cinque Stelle
Far capire loro che
Dal voto delle prossime europei di pane appunto dipende in larga parte
Il futuro delle nostre libertà
Che dobbiamo in qualche modo confermare non soltanto i nei termini della fu la difesa
Ma dobbiamo in qualche modo affermare nei tempi di una loro ridefinizione di un loro rilancio che sia in grado di fronteggiare la sfida dei tempi
Grazie
Signore poi chiudiamo va bene
Perché ci sono delle regole se si può anche chiudere subito per nazionale sta no no no no è stata solo lo ringrazio
Delle mie trame Garzanti Ciliberto avrebbe sollecitato non avevo
L'intenzione di intervenire
Ma insomma io molte cose sono state dette tra noi possono essere condivise
Io penso che non abbia bisogno però di ricostruire un pensiero sull'Europa perché quello che è franato nel passaggio di secolo e sono i pilastri fondamentali intorno cui è stata costruita all'Unione Europea
Che non possiamo dimenticare che l'Unione europea nasce per esempio dentro l'equilibrio bipolare
E che è un elemento fortemente coesivo dell'Unione Europea almeno fino a quando l'Unione europea è stata quindici
è stato l'essere parte di un campo occidentale che si contrapponeva un altro campo e quello era un elemento coesivo mica di poco conto
Noi dobbiamo sapere che intanto questo pilastro che è stato l'equilibrio polare non c'è più può io son di quelle che difende in tutte le scene dell'allargamento
Perché vorrei sapere cosa sarebbe successo in Europa centrale e orientale senza l'allargamento che probabilmente oggi saremmo a riflettere in modo critico su questo ma adesso parte questa terra un'altra discussione però resta il fatto che l'elemento alcuno degli elementi così dei fondamentali dell'Unione europea è stato uno scenario internazionale che non c'è più
Secondo
La forza economica dell'Unione europea è stata per buona parte la ricostruzione postbellica
E gli enormi spazi di crescita di produzione di consumi eccetera che la ricostruzione postbellica offriva
E taglio diventato un grande Paese esportatore grazie al mercato comune europeo che gli ha consentito di collocare tutto ciò che produceva nella ricostruzione sui mercati a partire dalla Francia Germania che segnalo
Anche oggi che ci sono la Cina l'India tutto quello che volete sono i due principali mercati di esportazione italiana
E anche questo è un elemento che non c'è anzi veniamo da un decennio di crisi drammatica
Non dimentichiamoci che abbiamo costruito l'Unione europea però dentro una cultura protezionistica
Che ha trasferito la dimensione protezionistica dalla dimensione statale alla dimensione europea mano e per quarant'anni anche di più forse per cinquanta su sessanta quaranta su sessanta di costruzione e abbiamo costruito l'Unione europea
Sapendo che fuori di qua e là non c'era nulla che che incideva su di noi
Perché la Cina non c'era perché l'India non c'era perché il Brasile non c'era e quindi tu potevi costruire l'Unione europea tutta le sua politica in una condizione in cui no non avrei fattori esterni che incidesse euro su di te e quindi quello che gli ho detto che sono espressione
Come dire schematica ai già potuto costruire d'Europa dentro un involucro protezionistica di dimensione europea che ha superato il punto decisivo nazionale ma quello anche questo con la globalizzazione che è saltato
E non avevi la globalizzazione punto cioè non ha veri tutti quei fattori esterne che hanno mutato lo scenario e hanno determinato poi no le
Diciamo fatta fattorie fatti che incidono la nostra vita globalizzazione ha cambiato l'ha cambiato le ragioni della competizione
E la competizione e la ragione della competizione hanno inciso no sul costo del lavoro sui diritti sociali sulla tenuta del welfare tutte le cose che sappiamo
La globalizzazione ci ha posto davanti a non soltanto a un la dinamica economica complessa ma anche la dinamica politica complessa è stato detto qui la Marramao alla fine
Con politica di difesa e sicurezza europea o segnalo che in virtù del fatto che il primo atto di costruzione dell'Unione Europea sulla certi falli nel cinquantaquattro fino a due anni fa non vent'anni fa
La politica di difesa e di sicurezza era esclusa dall'agenda europea esclusa
Tanto è vero che c'era la riunione dei ministri dell'industria e del lavoro che l'agricoltura degli esteri degli interni non c'è mai stata la unione dei ministri della Difesa perché era considerata no una materia
Compro capi cui si riconosceva l'esclusività nazionale
Negli ultimi due anni in virtù del fatto che se abbiamo al Mediterraneo come messo l'Ucraina e la Russia e il terrorismo eccetera eccetera ci siamo posti il problema e io questo lo considero un segnale importante che non andrebbe sottovalutato
Una materia che era esclusa e che era considerata
Per eccellenza sovranità nazionale
Viene nei più in questi due anni recuperata partendo in quattro
Perché si parte con la dichiarazione tedesco francese italiana spagnola
In due anni in venticinque Paesi su ventotto sottoscrivono il primo atto per dar vita a una politica di sicurezza e difesa è significativo
Che vuol dire quando tu mette in campo una politica una politica anche una sua capacità di attrazione di tiraggio che deve avere anche più coraggio di quello perché se c'era una materia su cui dovevi avere paura era quello sei a venticinque su ventotto
Stai disputando l'altra settimana con come internazionale di come si organizza la mobilità dei sistemi di difesa e di sicurezza in Europa non è che sta discutendo di cose banali tipo
Cioè allora io penso che noi per tutte queste cose abbiamo bisogno di te ripensati avere un pensiero nuovo cioè non ci basta che son d'accordo diceva Gianni Cuperlo cioè attenzione a non pensare che il problema sia facciamo un programma sì
Va bene
Come non è sufficiente dire mi sposto un po'più a sinistra piuttosto che non la risolvo così
C'è da ricostruire un pensiero c'era questo che era un'idea
A parte la dal fatto che noi
Stiamo subendo
Stiamo subendo un come dire uno smottamento
Sul punto su un punto culturale fondamentale noi abbiamo costruito un'idea di unione europea che è fondata su un'idea cosmopolita non siamo stati portatore di un cosmopolitismo
Quello che abbiamo di Franz è è la riscoperta dell'identità nazionale che ci viene contrapposta
Questo è un tema
Anzi io credo che la vera cosa cui siamo di fronte che nel momento in cui con la globalizzazione
Lo Stato nazione ha perso capacità di controllo sull'economia ha rifondato la sua identità sull'identità cioè a una sovranità fortemente economicistica poi sostituito una sovranità identitaria
Per il tema di fronte a cui non ci sia
E tra l'altro io non vedo un dibattito su questo tema e continuiamo a pensare che l'identità non sia un problema guardate che è un problema
Noi evochiamo gli Stati Uniti ed Europa espressione che vorrei ricordare Spinelli non amava
Che attribuire attribuita falsamente Spinelli
Una delle delle modalità fondamentale per cui ci sono gli Stati Uniti d'America e lune e l'omogeneità idiomatica
Non è un banale problema
Allora
Il problema delle identità connesso come ripensiamo l'Europa io penso che questo sia un nodo fondamentale
Perché su
Prima gli italiani ha vinto
E sta vincendo come lo sconfigge amo prima l'Italia cioè ed è un tema
E che dobbiamo vivere allora per tutte le stagioni non ho nessuna soluzione se ce l'avesse usato ovviamente saremo più felice del mondo però il tema vero è come noi ricostruiamo un'idea di euro
Dentro a cui è sonda Corretja mazzi di caccia
Si ricostruisce dall'Europa c'è anche la difesa di quello che c'è con tutto quello che ci ha dato
Entrano non c'è il minimo dubbio
Ah non ti basta semplicemente una politica difensiva il bisogno di una ricostruzione di un pensiero
Grazie
Il problema confini con l'ultimo intervento autorevolissimo sono quelli del prossimo incontro ulteriori cos'è questa Europa e che questo strano spettro che qui gira l'Europa
Soggetto di tante scelte
Non si è capito come si intende inquadrava parliamo va beh dei ventisette vari Paesi fondatori non si sa chi prende qui inizia a dire che le venne altresì quindi io inviterei gli organizzatori visioni Filiberto discuterlo verdi di centrare un prossimo incontro sul tema del Manifesto crisi dell'Europa quale Europa questo è il problema che qui regge grazie a tutti gli enti