Presentazione del libro di Agostino Giovagnoli "Sessantotto. La festa della contestazione" (San Paolo Edizioni)

Le metto appunto anti struzzo presso sottolinea l'elemento anti istituzionale anche autoritario del Sessantotto significa tra l'altro visto che siamo
Nel tempio della parole della lingua italiana eppure nella giornata nella settimana in arrivo Radiotre
Nel farlo
Sottolineando l'importanza di una una parola che state scomparsa ed è stata convocata in questi giorni nota costino più che la parola rivoluzione sessantotto uso la parola contestazione
Questa è effettivamente la parola nel sessantotto una profezia Santo immise nel lessico politico ma anche proprio nel lessico
Italiano però anche un po'difficile tant'è che è scomparsa in qualche maniera in quella forma in quella forma una contestazione significa mettere in discussione sostanzialmente tutto il non riconoscere in qualche modo l'innocenza di forte tutti siamo coinvolti
Testo della di una canzone degli ebrei giustamente
Agostino cita e la contestazione globale quindi siamo tutti coinvolti e la contestazione la rottura la Nissan distruzione riguarda riguarda riguarda tutto con una rottura che come vedremo Luciano intergenerazionale c'è una cosa diciamo abbia avuto efficacia libri pieno perché altrimenti non poteva stare tutto duecentocinquanta pagine di frasi secondo me molto otto precisa molto prezioso non la parola giovane smette di essere come l'avete inserito il nome ancora brutto non solo ma chi non è d'accordo coraggio evento avrà consigliato punitivo questo o mi enorme no perché cosa significa significa che in questo cuore della sua tesi sulla cultura ristrutturato durante istituzionale e che si trattava di interrompere la trasmissione autoritaria di questo fece faceva il Sessantotto voleva fare il Sessantotto Soros se ne tutte le cose che dico faceva
Forse digitale voleva fare poi vedremo se il a Torquato Secci interessa persino stabilire se l'ha fatto quanto l'interruzione della trasmissione autoritaria
Perché i valori vuol dire mettere in discussione sia il contenuto di quello che si diceva i valori appunto che la modalità cioè la forma autoritario all'autoritarismo
Della trust della trasmissione dei valori questo sale ed è una definizione delle perfetta persino sufficiente sarebbe nel sessantotto quindi non si potrebbe perfino affermare non non avrei frase ma la seconda cercano esso è stato il primo
Dei tre caratteri Viotti unioni queste tre questioni quattro forse Keiko appunto intravedo lo scheletro libro lascia aperto un problema cioè a livello una forse debolezza del sessantotto una sua criticità questo elemento a anche autoritario anti istituzionale lascia aperta la questione dell'autorità
è un modo che Agostino descrive molto bene usando straordinario controverso articolo di Franco Fortini che appare realizzare sessantotto sessantanove SuperHeavy Diacetti che appunto con la cautela del dell'adulto intellettuale aveva queste due caratteristiche non proprio popolarissime
Franco Fortini cioè di essere già tutto di essere in tutti i sensi terzo piano intellettuale poneva il problema dell'autorità sta addirittura proponendo pensare ragazzi del sessantotto
La la carte prezioso dell'etimologia della parola atto che ciclica come forse sapete se sbaglio etimologia identifica Chapman perché questo
Perché evidentemente ritiene urgente discuto link dell'evento dell'aumento della crescita otto sia qualcosa che fa crescere se Murgia cioè oggi
Ce l'ho fatta
Proposta del nazionalismo il sessantotto del dei fatti
E questo grazie Fortini discuteva questa assorbita o diciamo indifferenza del momento all'idea capisce attraverso lì autorità cresce naturalmente distingueva l'autorità dall'autoritario Fortini ma era al giura il sessantotto per diventare un gioco di parole
Questo aspetto il momento anti istituzionale anche autoritario lascia aperto il problema dell'autorità cercheremo una parola contemporanea molto politica ormai della competenza della differenza per competenza questo problema
Ma che momento fu essenzialmente un momento gratis l'avrebbe Selton Sacco secondo me
E precisissimo
Fu una festa questo è la la la trenta sottotitolo del libro la festa della contestazione
In che senso fu una festa fu una festa perché come dice giustamente secondo me Agostino e venti davanti la grande tradizione dell'avanguardia letteraria e artistico previsto nel linguaggio nelle modalità gli slogan del Sessantotto nell'abbigliamento per racchiudere che quel movimento delle avanguardie artistiche del secolo che non delle avanguardie politiche
Lo schema di giorno per capirci resoconti poi elementi di di discussione e questo è dava sessantotto un carattere rispettivamente festoso non carattere so un lugubre seconda azione dei punti di vista delle grandi tradizioni politiche
Ma fu soprattutto una festa perché come dice venisse a un certo punto sulla festa dell'incontro con l'altro
Era l'incontro con l'altro con diverso ostile all'elemento festoso del sessantotto costituì la per citare la frase
Forse perché bella detta su quegli anni una storica torinese sia manda bravo riesco lamento
Il come dice lei il lussuoso rimescolamento mi sembra che dice crescenti dei generi delle classi dice del sesso ma avrei dovuto dirlo però sincero
Sì cioè questo caratteristi questo permette il carattere festoso del sessantotto su questa rottura dei limiti dei confini dei grillini diventano un ciascuno stava dentro un limite le carriere di ciascuno
Erano delineate naturalmente e queste sono quelli che dicevo le pagine più belle sono le pagine capitoli se ne siano da Valle Giulia le periferie che è molto bello perché descrive penso con questi
Interamente la biografia del signor lamiere che serve prometto insomma
Su cui votare minoranza sul Naviglio non c'era scritto questo credo luglio però è molto citato l'esperienza Andrea Riccardi ministro conservano in parte renderebbe condivisa racconta una storia di una storia concreta che è quella appunto di gruppo i cattolici romanzo una storia che non dico io perché poi magari andremo può raccontare
Meglio di me ma quella fu un'esperienza enorme diffuso ovunque questo andare incontrare l'altro il diverso meno fortunato Lusenti questo linguaggio questo è il carattere decisivo questa questa questa questa rottura dei confini
In un altro secolo era stato chiamato andare verso il popolo non so se sta parola come sono nel sessantotto insomma sciagurata probabilmente ma è un'idea che secondo me è un'immagine che non è estranea a quello che allora accadeva con tutti
Con tutti appunto
Il i rischi
Il caso fu un fenomeno nuovo e norme che che che che in qualche modo è stato poi cancellato nel racconto questo mani Spinato io l'ho vissuto perché il non perché andavo a sopravvivendo in una borgata romana vedevo arrivare
Perso il verso invece quelli che si come Piero Gelli comunisti da altri comuni si sono già abbastanza dicono gli anarchici in quel quartiere
Vertice gerarchico al settanta per cento non c'è bisogno di altri comunisti che arrivassero a serviva qualcosa
Questa è la rottura le selle elemento cruciale una rottura della indifferenza
E anche della differenza natura della differenza tra andare rompere i confini che erano rottura dell'indifferenza di un carattere diciamo morale che le generazioni corti italiane avevano sempre sempre avuto vado molto veloce ma capirete perché a questo punto solo per
Condividere con almeno qualcuno in questa parte del tavolo la frase cruciale del sessantotto è stata anche
C'è stata quel prenderne appunto è stato per prendersi cura vuol dire nulla né nulla le indifferente
Va bene sempre colpito che quei due geni di Arbore Boncompagni che hanno presa in giro l'Italia intera hanno tutte le figure per prendere in giro un ragazzo uno studente diceva ha manifestato per l'indipendenza dell'Angola
Cioè prende la cosa è loro il carattere su cui si vota per il gioco il movimento era effettivamente il fatto di interessarsi di volontà l'elemento su cui si vorrà fare parodia satira questo questo nucleo di verità penso siano
Bellissima ragione per essere presi in giro insomma questo tratto di occupa di occupare la scuola naturalmente quel ragazzo nell'ironia di al borgo come non sapeva nulla dell'Angola
Però proprio intervento però non era non voleva essere indifferente essere indifferenti era impopolare
Che torsione
Uno dei ragazzi
Vincilongo morti in quegli anni morto sotto l'ambasciata dello Zelig
In una manifestazione in cui si contestava l'accoglienza Rigamonti
Dopo sempre pensato così
Per cui accanto
La la la terza cosa è quella che interessata del né quelli da Del Buono il quale come dice appunto nuove bar delle giovani incontrano il vuoto dice una parte si persiste scioccanti realtà credo che un computer almeno gli ultrà così e la rottura tra le generazioni carattere
Decisivo internazionali molto importante del Sessantotto anche visto quello che è accaduto dopo non so se per ragioni queste quinto decennale che Ivo vissuti due da figlio due da padre uno in mezzo fatto incontro c'è stato un uno per fortuna era ancora figlio
Quindi io l'ho visto insomma molto Spadini alto diversa sessantotto da questo punto di vista e Agostino molto attento a questa a questa cosa non sono immagini non certo convenisse anche l'inconscio dei padri parlava mista tra le attraverso i figli
Con la Beat Generation no di inconscio Depardieu continua ad emergere attraverso i figli con la Beat Generation una frase che dice mai cercato pensare concorso di mio padre che era un tranviere democristiano parlasse mentre il suo vice Emerson mi sembrava
Insomma un po'Stella strano ma io capito in che senso in che senso dice che attraverso questa questa questi frammenti della cultura precedente qualcosa entrare certo opere generazioni che secondo me in quegli anni è stato particolarmente significativa per tutti gli elementi della natura cita giustamente un'altra canzone quella davvero epocale Detassis Chen cinque certo punto io a memoria meno dice far male levare di mezzo non potete dare una mano che per quello che i genitori devono fare sente poco da romanzo però c'è questa questa questo elemento guarda
Licci c'è uno dei momenti secondo i preziosi libro e che non non c'è in altri sul sessantotto che ha che ha che fare con la sua capacità indagare le fonti migliori su quegli anni quando a proposito cioè in realtà quello che le generazioni successive contestano i loro padri secondo me era un'assenza di soggettività
Cioè il fatto che le generazioni precedenti hanno scambiato il benessere della sicurezza
Lo dice giustamente quella generazione potrà fare quello che pareva che gli pareva perché era la prima generazione sicura questa generazione sola prima conseguì l'ultima delle che ha vissuto un senso di sicurezza diciamo la propria presenza nel mondo ma proprio per quello quella generazione quello scambio contestava lo scambio delle generazioni precedenti hanno fatto tra sicurezza e no libertaria che la libertà mancava una soggettività questa soggettività si riassume per me in una parola chiara sessantotto che la presa di parola
E qui veramente sono a Milano dal fatto che finalmente Giovagnoli grazie al signor Gioia li rimettiamo nel dibattito sessantotto uno dei suoi principali pensatori più antisemita francese Michel deserto
Il quale elaborò proprio questa questa questo concetto il sessantotto è stato la presa di parola un po'come gli ottantanove era stato la presa della Bastiglia
Diceva metterci toccano sullo stesso piano temo mettere affianco queste due riduzioni già come nell'ottantanove abbiamo preso la Bastiglia ha conquistato il potere ruche al potere nel sessanta e nel nel nel sessantotto abbiamo preso la parola questo secondo me ad un concetto fondamentale che fa capire tutto quello che è accaduto dopo attualmente sento la parola il mio lavoro
Ali certi bancarotta parla della RAI spero che la cortesia degli altri presentatori cilicio importanza queste pagine
Però molto molto per me fondamentale questa sottolineatura della presa però della cultura delle convenzioni linguistiche è importante anche perché qui c'è qualcosa di ambiguo che qui c'è qualcosa di
Problematico o negativo il Sessantotto ci lascia che appunto la rottura dell'ordine della tappa
Non credo che cosiddetto stili c'è il discorso dell'ordine siano prodotto del sessantotto ma indubbiamente una rottura delle forme
Ha aperto il campo qualunque di formazione del linguaggio la più bella sintesi non l'ha fatto non c'è il deserto permettimi Celestino di citare accanto votare aggiunge civiltà sia perché è una cosa preziosa nel settanta
Richiede per parlare dei miei Rodari disse che ognuno cita i suoi tutti gli usi della parola per tutti questa allora abbiamo avuto la parola per tutti ma non sa non tutti disidratati
No di questa questo lo slogan bellissima sintesi di Rodari tutti gli usi della parola per tutti ma proprio tutti c'è mangio tutto inizia però c'è una riduzione impoverimento per l'uso della parola al di là solo del discorso dove c'è proprio un inseguimento
E qui dentro nel vecchio dell'ultimo punto che è proprio quello
Dicevo di ieri dissenso quando lui dice Castelli sentono sta sul sul significato di questa frase cioè sulla contemporaneità del sessantotto AQ per tre sessantotto è vista io mi sbaglio per me naturalmente è altissimo me l'elemento fondamentale è l'idea che fosse stato ragazzo nulla sarebbe stato mi rifiuto simile a quello che stava meglio se non ci fosse stato sessantotto il mio pensare al sessanta avevo quattordici anni ha fatto le cose che le si faceva quattordici anni soprattutto pensato cinquanta insomma continua pensarci
La contemporanea diciamo io non sono d'accordo purtroppo sino a quando dici il Sessantotto continua a suscitare interesse io devo dire mi sono molto occupato per lavoro dei leader nessuno degli investimenti del sessantotto ha suscitato particolare
Però sono pronto a ricredermi se mi dite nessun dedicando molto opportuna parte questo naturalmente ha già la copia di Walter che se le ragazze valutari con tre quindi poi la seconda cioè siamo partiti già da dittature che dati i tempi sono significative
Vi militanti dell'editoria però eroici lista però che non ha suscitato interesse e questo paradosso permette che la contemporaneità è evidente l'elemento istituzionale che si traduce in uno nel merito antisistema formula del intravede l'elemento dell'anti sistema del sessantotto e antisistema
Sessantotto era populista
Sessantotto era anche istituzione nel settore della cultura del linguaggio non rispettava il linguaggio come li vede poneva sul tema su una serie di temi che oggi
Sono problematici appunto non facciamo facciamo fatica diciamo a a liquidare non su scelte separati non ha suscitato interesse non mi sembra vero
Borrelli diciamo
Modo fastidioso e rispetta questa stessa occasione sotto delle brutte sentiamo non mi sembra che tutta una grande massa di cose messe in campo in rispettati dei giornali abbiamo avuto molto intenzionato
C'erano rottura sessantotto natura forse molto recente che non è che non è
Solo solo politica ma ma che che sempre più passati passati interessanti sessantotto è stato una tappa di disintermediazione
La traduzione di quella rottura istituzionale anti istituzionale con sessantotto affatto è una critica della mediazione esattamente il tema e quindi la costruzione di altre forme di mediazione cioè tutto Feltrinelli assemblee non dal fatto che il sessantotto non aveva padre che non conosceva riconoscere Patrick
Nel sessantotto non vende sì don Milani c'erano non c'era nulla di Aldo Capitini che molto esattamente cinquant'anni fa ieri o l'altro ieri le prime uomini esce prima di entrare nella sala operatoria cui purtroppo non nel giardino lasciando una lettera contro contro il potere dicendo ai giovani il Sessantotto si è troppo sedotti dal potere Nicola Chiaromonte pubblicava sul tempo presente una rivista facciamo fatica a leggere perché l'ha pagata dei servizi segreti dai servizi culturali americani
Dovete fare lanciando di fare la secessione dovete essere etici cioè messaggi più importanti sul Sessantotto nullità dinamo Che Guevara non è un momento adesso commesso cioè ha raramente Carmelo certo dunque il senso è stato veramente
Senza maestri misurando la qualità che secondo me è altissima c'è una grande sfida vivere senza bellissima sfida per una generazione scende in campo senza mezzi ma naturalmente anche ma posto questi questi questi temi che sono già disintermediazione che su cui pagine molto interessante e chiaramente un segno dei tempi
Apparentemente generato dall'ente sicuramente moltiplicato dalle possibilità di disintermediazione che effettivamente la la di tempo mi Massimiliano queste pagine ha una storia nel nostro Paese guardando al sessantotto può essere riconosciuta io non do un giudizio su su quella perché per me è molto difficile punto visto il coinvolgimento personale
E poi mi ricordo sempre una frase che visse sulla che era il più moderati Cauto insomma dei nomi stile visto il suo racconto di esserlo una cosa sulla sul frequenza dell'edizione francese visse ancora troppo presto per giudicare
Grazie Marino Sinibaldi mi sembra che Agostino Giovagnoli in questo senso non segua il modello giù la ho rischiato ha rischiato e sia addossato alternate sessanta va
Solo lucciole no
Funziona
Va be'spegnerlo propone
Allora
C'è un libro di Agostino Giovagnoli molto interessante un
Una sistemazione di quello che è avvenuto in quell'anno comunque operando importante per la storia sull'italiana
Gli anni con lotto quarantotto sessantotto settantotto
Per me diciamo perché è caduto il governo Prodi novantotto ma questa è una considerazione personale due mila e diciotto sono anni
Non so perché diciamo pure che c'è una cabala dei numeri ma insomma sono insomma sono anni significativi
E parlarne cinquant'anni dopo parlare di cose che abbiamo vissuto delle quali abbiamo la fortuna di poter parlare perché diciamo oltre a legge questa sistemazione possiamo misurare quanto questa sistemazione assomiglia a quello che noi abbiamo vissuto e conosciuto io vado ovviamente molto più piccole Sinibaldi aveva quattordici anni ed euro tredici però mi ricordo perfettamente tutto sessantotto perché allora
Diventava grandi molto presto come adesso disse quel ragazzo quarantenne no allora si era ragazzi presto insomma
Devo questo libro particolare due cose uno avere scoperto che Nicola Latorre è stato membro dell'unione dei marxisti leghisti cosa che francamente non avrei immaginato è altresì Linda Lanzillotta
Mi sarei aspettato fossero
Secondo di aver posto fin dal titolo la consapevolezza che il sessantotto è qualcosa di più di un fenomeno politico è stato qualcosa che ha cambiato il modo di essere collettivo
La prima domanda è il sessantotto è stato una fine un indizio
è uno di quei pochi momenti storici nei quali una data e per data chiave ci riferiamo alla suo contenuto storico è insieme fine e inizio
Sì
Perché in verità il Sessantotto festa e prima del Sessantotto
Il Sessantotto festa e gli anni sessanta
Capelli lunghi e le gonne corte
La scoperta di una certa musica
è una certa cultura sul cose sulle quali Giovagnoli torna giustamente nuoto
Molta attenzione
Gigi Meroni gioca al calcio in quel modo George Best
Gianni Morandi Rita Pavone
Il Gruppo sessantatré la scuola romana di pittura
In Italia
Nel mondo e tutto quello che non sappiamo la società affluente è una società
Quindici anni dopo la fine della guerra
Pensate
è un periodo di tempo inferiore a quanto sia grave passato dalla caduta delle torri gemelle
Quello che ex trascorre tra la fine del suo valore mondiale l'inizio degli anni sessanta
Finita la guerra torna a vivere
Tornati per certe opere sue anche su questo giorno è molto attento in un equilibrio che è comunque un equilibrio di guerra fredda non cadrà ma comunque c'è una differenza tra guerra fredda e calda
E comincia a conoscere la ricchezza per me il sessantotto a casa mia fu quando mia madre mi disse vieni giù scendi scesi
E c'era la Seicento con la portiera controvento
Casa mia come l'arrivo del della lavastoviglie anzi non è raro vedere attrice stride era già roba anni settanta
Nella lavatrice fu un evento
Per celebrare
Paradossalmente il momento più alto di contrasto sopra citate nel momento in cui la società è più bella
E più bene
Ma bocciando genera un bisogno di di più di libertà di democrazia di partecipazione di protagonismo
Oggi non ricordo più se del pubblico il Corriere ha pubblicato una parcella da quale c'è un grafico che dimostra l'andamento demografico degli italiani nel corso degli ultimi cento e più anni
Il rapporto tra quelli che avevano meno di trent'anni quelli che hanno diciamo
Un'età avanzata per la prima volta adesso sia
Invertito si è capovolto sono più vecchi Kent
Allora il contrario dopo la guerra un parte delle persone dopo la guerra hanno voglia di generare diretta
Come un segno di come procedere di rinascita di speranza anche durante la guerra quanti sono
I meravigliosi nati nel quarantatré che uno pensa come come ti viene in mente di fare un figlio durante la guerra invece era un modo per per per essere
Il becco sessantotto è quello lì del sessantotto per me è in quel meraviglioso crogiolo di anni in cui qualsiasi cosa voi prendiate della vita
Pubblica è in fermento
Giornali che nascono case editrici
Musica cinema pittura letteratura tuttora è in un fermento assolutamente straordinario
Questo fermento genera il Sessantotto che in qualche modo nella conclusione
Perché trasferisce questa gigantesca voglia di libertà
In qualcosa che progressivamente tenderà a rinchiudere questa voglia di libertà dentro determinanti riesce
Recente politici ideologici
Che alla fine poi genereranno qualcosa di diverso al tempo stesso il Sessantotto per la sua natura di conclusione di quella fase è un gigantesco detto detonatore di una secolarizzazione de la vita pubblica italiana
Diritti civili e dei diritti di libertà
Conquiste un riequilibrio del rapporto tra tra cittadino e Stato un protagonismo diffuso un'idea della Democrazia meno
Come posso dire meno separata tra partiti istituzioni e cittadini cose
Che hanno lasciato il loro segno questo positivo nella storia
C'è una domanda Giovagnoli fa riferimento ad un saggio di Hannah Arendt su questo ragionava
Come che il Sessantotto scoppia nello stesso momento in tutto il mondo
Com'è che i ragazzi italiani
Ci sono fratelli dei ragazzi francesi di quelli delle sedersi in Germania dirigente accorrendo in Giappone dei ragazzi di Berkley come che in un mondo che allora non era interconnesso
Com'è che allora nel mondo improvvisamente nello stesso momento tutti i giovani decidono di fare qualcosa che poi noi chiameremo per organizzando storicamente sessantotto
La risposta a questa domanda è legata a quello di cui parlavamo prima perché tutti i giovani avevano vissuto per la prima volta l'universalizzazione certi linguaggi di certe esperienze certi miti
La gran parte dei giovani andava a scuola c'era stato in Italia ma non solo in Italia un processo scolarizzazione di massa imparagonabile con i livelli di alfabetizzazione precedenti
Perché la rinata ovunque la televisione
Che non è una cosa da poco nell'universo anziani linguaggi
Io ricordo ancora mi viene da dire che forse quella è mia figlia del sessantotto ricordo la trasmissione in mondovisione la prima trasmissione in mondovisione di tutti noi tendendo una specie di cose meravigliose
In cui che cominciò con i Beatles che cantavano un limite si muove e quell'immagine che partiva in bianco e nero non sugli schermi italiani ma gli sketch sugli schermi da altri Paesi del mondo diventava colori con i colori di pal tempo che erano dei colori che
Rimandavano alla rottura del mondo in via Kennedy nel mondo era stato in bianche Neva fino allora quel punto decideva di esplodere in mille accordi
Noi la mia generazione ha vissuto in pochi mesi il passaggio dal massimo bisogno al massimo di incubo Massimo di sogno e la conquista della Luna
Quando l'uomo arriva lire si ha la sensazione che tutto sia possibile
E per un certo verso molto è stato possibile
Cinque mesi dopo scontri scoppiano le bombe di Piazza Fontana
E i colori diventano bianche Nino nessuno di noi ricorda piazza Fontana con un coro tutti noi lo ricordiamo in via che perché quel mondo che aveva preso il colore
Lo perde quel dodici dicembre del mille novecentosessantanove
Momento dal quale comincia almeno in Italia un'altra storia ma non solo in Italia
Perché
Perché qualcosa di simile succederà in molti altri Paesi voi pensate l'attentato
A di duce in Germania liturgiche era personaggio stranissimo conosciuto li invitai per dire com'era il PC allora non certe volte
Io ero segretario della Federazione violinista interludi Duccio che a venire a un dibattito a Roma organizzato dal pc di Duccio che era stato un leader studentesco
Che più antisovietico non poteva essere
Cavalcò e sposò la primavera di Praga
E quando io lo invitai mi aspettavo diciamogli aderente parliamo al settanta quattro settantacinque aspettava di avere qualche possiede
Tirata invece lo fecero fare tranquillamente Duccio che era
Dal punto di vista diciamo della sua idea della politica era un uomo molto affascinante molto libero molto irregolari diremmo noi conveniente Francia
Chi viene cacciato
Quindi
Sono due momenti di una storia diversa il sessantotto è un fenomeno mondiale che nasce da queste due grandi matrici scolarizzazione di massa società affluente e una rivoluzione tecnologica che si chiama televisione poi hackeraggio se no Marino voi sì ci dispiace ma insomma per esempio il ruolo che ebbe una trasmissione come per voi giovani di Renzo Arbore in quegli anni in Italia il ruolo molto importante improvvisamente saltano tutte le catene adesso è difficile per me
Ricordarselo ma nel fazzoletto di quegli anni sessantasette sessantotto saltano anche nella produzione culturale tutte le catene i TV sette del sessantotto non è lo stesso tipo sette del sessantacinque
Il Circolo Pickwick di Gregoretti con Gigi Proietti è arrivato in e e nasce qualcosa che accompagnava questo di e i protagonisti del della dell'industria culturale diventano i giovani prima non lo era
Prima non lo erano sì libro di Giovagnoli si ricordano alcuni film americani in cui Marlon Brando poi altri momenti ma non c'è nulla che non sia giovani in quegli anni
Perché i giovani erano i protagonisti di questa rottura delle cattive
I giovani dal sessantotto erano globali guardate questa è una cosa sulla quale vale la pena di riflettere ha fatto riferimento Marino lo sproposito del dell'Angola e poi diciamo di
Di chi morì davanti l'ambasciata dello zio lo ricordo anch'io
Ma io mi ricordo di aver fatto delle manifestazioni degli scioperi perché c'era stato un conquistato nel sabato
Se qualcuno mi avesse chiesto troverà il Salvador avrei dato indicazioni generiche però io sapevo ed è non è sette cinque
Anche dando il mio tempo dicendo
Perché a tredici anni complicanza prima però
Però ciascuno sentiva che il destino degli altri lo riguardava guardate questa è una cosa che sembra ovvia ma non lo è io sono molto colpito da quello è l'unico riferimento al faro alloggi mi verrebbe da farne centododici perché io sono convinto ne stiamo vivendo nel due mila dieci otto il Sessantotto al contrario
Cioè stiamo vivendo qualcosa che ha motivazioni analoghe una grande luce scientifico-tecnologica una società in decrescita e non affluente un processo di imbarbarimento culturale di perdita di quindi diciamo tutti gli elementi al contrario del sessanta
Tra fatemi dire questo dunque un giornalista che scrive sul Washington post
Entra nel consolato il suo paese in Turchia
Viene decapitato visivo
Decapitato dico
E due vite visto qualcuno manifestare davanti all'ambasciata dell'Arabia Saudita
Ho davanti all'ambasciata di Malta quando hanno o adesso che tra anche sta schierando l'esercito né con davanti a migliaia di persone che cercano di di sopravvivere
O per il fatto che dice raccontavo prima loro oggi
Adesso non è ovviamente non si manifesta contro la persona ma contro lo stato d'animo sia oggi una signora è salita su un treno e siccome c'era una ragazza nera gli ha detto io mi sposto perché non voglio stare vicino ad una nera questa ragazza adottata da una famiglia italiana ma se non fosse saltato nel progettare la stessa cosa
Cosa sta succedendo
Non solo cosa sta succedendo in questi comportamenti ma cosa sta succedendo nella no creazione a questi comportamenti
L'indifferenza Elie Wiesel Grancini
L'indifferenza generale
I peggiori mostri della storia
E noi siamo progressivamente vincolati in una condizione nella quale sostanzialmente quando succedono queste cose il massimo che si fa in tutte
Ci sarebbe stato il sessantotto se ci fosse stato Twitter
Qualcuno potrà dire
Meglio di no io invece continua a pensare che il Sessantotto abbia avuto dentro di sé una grande disperata vitalità
Che ha lasciato un segno alla fine è positivo
E l'idea di identificare il sessantotto con quello che è successo dopo con il terrorismo è una forzatura della storia sbagliata
è chiaro che quella grande
Saga di colori poi fu ingrigiti dalla ideologizzazione
Le furono messe delle magliette addossò strette e molti di quelli che come me a tredici anni facevano le collette per il Vietnam perché il sessantotto l anno del Vietnam dall'anno il Martin Luther King e l'anno
Della Cecoslovacchia perché ci fu anche un sessantotto in Cecoslovacchia non ce lo dimentichiamo
Diciamo
Una delle grandi occasioni perse dalla sinistra quella di non raccogliere la la la natura profonda di quello che stava avvenendo se non parzialmente insomma
Quel fermento lì ha generato dalla Società italiana è un elemento di accelerazione di accelerazione di modernizzazione di secolarizzazione della quale che vado verso la conclusione il mondo cattolico è stato protagonista
Il ragazzo di sinistra
Andavo a sentire mi ricordo a tredici anni andare a sentire Marcuse che parlava al Brancaccio
Non è che diciamo ricordi perfettamente il contenuto del discorso Herbert Marcuse
Ricordo che partecipavo alle riunioni del Comitato di base della mia scuola lo ha raccontato qualche volta al Tasso sessantotto e sul fondo lo si riuniva all'asse del PC via Scarlatti e sul fondo c'era Pier Paolo Pasolini che prendeva appunti
Secondo me in virtù delle fesserie che venivano detti in quella riunione mi scrisse la famosa polizia sui dopo Valle Giulia noto sentita talmente tante giustamente reagito
Ma
Sessantotto fu da questo punto di vista un'esperienza travolgente
Travolgente non c'era nessuno che si sentisse don chiamato in causa
E questo valeva anche per il mondo cattolico il ragazzo di sinistra
La lettura che facevo con maggiore attenzione era una rivista dei salesiani sia una dimensione di oggi
E studiato Teilhard de Chardin ovviamente studiavo don Milani per me allora lettera professoressa
Si vendeva come oggi si sente libero di Totti diciamo ecco allo stesso grado di diffusione con tutto rispetto Totti negli anni
Ma insomma avrei potuto citare altri due uscito perché è mio amico in
E poi c'era stato il Concilio Vaticano secondo poi stanno nascendo grandi cose delle quali Buscetta
Voi Sant'Egidio in qualche modo espressione vale più belli almeno dal mio punto di vista
C'è un fermento ovunque ovunque
Non c'era un un pezzetto della società che non fosse investito da queste e che non avesse voglia di vivere qualcosa insieme
Dividerla insieme persino fisicamente insieme ci faceva un corteo a settimana tre assemblee naturalmente questa Assemblea avevano dentro anche un germe autoritario fin dall'inizio
Perché questa assemblea negando un principio fondamentale della democrazia che la bega che la democrazia è inevitabilmente fatta di Bettega
E rivendicando cioè a fronte delle istituzioni chiuse che l'hanno preceduta l'idea di una democrazia scandinava attraverso l'assemblearismo la dimensione lontana e ieratica che che che le istituzioni avevano
Sicuramente aveva dentro di sé anche un germe e santo dio era
Non meraviglia era un tripudio era una festa come dice Giovanni e ad una
è stata una festa poi la testa vengono interrotte anche dalle tragedie
E nel caso nostro è stata interrotta da una lunga tragedia che cominciò il dodici dicembre
E finita
Finita proseguita fino a un altro libro Giovagnoli quello che lui ha dedicato alla vicenda di Aldo Moro
Le feste le feste sono
Meravigliose ma sono meravigliosa che perché finiscono
Le feste non durano all'infinito se non sarebbero festa sarebbero la normalità
Ricordare il sessantotto oggi farlo nazionalmente senza diciamo alla alla
La stupida
Lo stupido rimpianto dei nostalgici essenza l'olio del cinismo ricordarlo con serietà
Però anche avendo dentro di sé la coscienza di una febbre vitale questo credo ci aiuti a capire anche per differenziarlo storta
Grazie
Grazie perché io credo che sessantotto rischia di essere prigioniera
Di falsità la prima proprio sessantotto come l'origine di tutti immagino la restaurazione è l'anti sessantotto perché i sessantotto ha scardinato la crescita della società tradizionale ma l'altro aspetto che francamente in questo periodo mi è un po'scocciato sessantotto la memorialistica noi abbiamo avuto tu hai detto il sessantotto min. avuto un grande successo diciamo nel dibattito non sono così sicuro ma e la memorialistica perché come sia andato in sessantotto all'Università di Pisa non è una cosa tanto pruriginosa è pruriginosa per i reduci i quali sono convinti che però si è andato in un altro modo rispetto alla testimonianza perché mettere due testimoni d'accordo non si riesce a
Allora io voglio dire un momento
Ti dico come storico di Agostino Giovagnoli appartengono Agostino siamo diventati amici nel sessantotto
Ma e quello di essere un po'più vecchi a Ravello di Walter e quindi via vere sedici anni nel sessantotto al liceo Virgilio e di avere fatto di avere vissuto come testimone di essere passato attraverso quell'esperienza che allora si faceva con quanto Walter ha detto a sedici anni ti sentivi vecchio cioè sentivi di avere una responsabilità ma pur essendo stato testimone con potendo raccontare tanti particolari che forse emergono qui è la e storico dell'evento
è stato storico dell'evento c'ha dato un quadro di quell'evento
E la prima cosa che vorrei capire
Che ci dice in questo libro è che non solo c'è una cultura musicale ed altro che ha preparato il Sessantotto
Ma c'è un pensiero fatto di tanti pensieri del sessantotto cioè il sessantotto non è stata una induzione di vitalità
è stata una festa Walter perché ci sono stati tanti pensieri lunghi Brevi stupidi ingenui
Ma utopici c'è stato un insieme di pensieri e in queste pagine più degli eventi
Alla fine un po'competitivi sessantotto quasi rituali emergono i pensieri del sessantotto che ci sono pensieri contraddittori e poi mi vorrei soffermare sul titolo la festa della contestazione
Perché è una festa
è una festa perché una rottura innanzitutto una rottura con le istituzioni della transazione
Amica scuola diversità l'esercito la chiesa la cultura istituzionalizzata come una presa di potere dei miei pensieri
La contestazione tipiche umiliante del professore che aveva fatto la Resistenza e che insegnava Storia e Filosofia
O tu ricordi Agostino il pressing Dall'Oglio del Virgilio il quale ti tirava giù una biblioteca e turista lì di fronte indicibili
A me questo non mi convince ecologici e picchi
Prima di tutto lei domanda terribile del sessantotto in che posizione si colloca dicendo queste cose in che posizione perché non contano le cose che dici ma continuo contrapposizione da cui tu parli
E allora era questa festa
Della affermazione
Io direi febbrile Walter della propria individualità e allo stesso tempo del della creazione di un sentirsi soggetto
Cioè Lino ma da lì io lui io non si afferma se non
Attraverso un voi il dovere del Noemi e sessantotto è anche una festa di liti immensi
Di conflitti di Errico dividerci va e via dicendo
Di violenza verbale ma una festa una festa che ha rotto una società e noi ce lo siamo dimenticati perché noi facendo spesso anche la memoria di primi anni della Repubblica ci siamo dimenticati
Il clima dice Giovagnoli della guerra fredda che ispirò una contrapposizione assoluta grammi come nemico quello esterno identificabile con il comuniste quell'interno alcuni delinquente
E intorno a tale contrapposizione si saldò una sorta di autoritarismo militarizzato nella sfera pubblica nella sfera privata genitori pulizia e via dicendo
Cioè
L'affermazione di una società se vogliamo che non ha un ordine una dato in cui il soggetto sei tu e il soggetto siamo noi
Ma questo non avviene nel localismo o di un liceo nel localismo di un'università Massud voci fondo di quella che Walter a band infinito
La globalizzazione
Non vi dimenticate che nel sessantotto ma One pubblica il villaggio globale sala radio devo dirlo sarà la televisione hai qualcosa di più profondo
E qualcosa di più profondo paragonabile solo al mille ottocentoquarantotto
Cioè
C'è una geografia del sessantotto
Che non è Roma e Parigi che non lei e la Sorbona che non è la Germania
Nella Turchia
A Istanbul c'erano sessantotto un po'ritardato che dobbiamo dire viene messo a posto in modo molto rapido e proprio perché mi son posto in modo molto rapido e violento oggi genera del terrorismo
Ma c'è sessantotto a Dakar in Senegal dove il più grande intellettuale africano un membro dell'Académie Frances
Sa ancora grande personaggio viene contestato con un bar Boggio dagli studenti con la sua grande dice con suo grande disperazione
Cioè il sessantotto in Messico c'è sessantotto
Cioè sessantotto in Brasile ma cosa vuol dire tutto questo vuol dire che questi figli della guerra che questi figli dice Agostino
Dell'arma atomica
Perché è la prima generazione cresciuta con la paura dell'arma atomica e che torni una guerra peggiore comincia a guardare il mondo perché il mondo può cambiare e il mondo può cambiare anche grazie questa e l'intuizione germinale
Perché il mondo stava cambiando guardiamo agli anni Sessanta la decolonizzazione io quando andavo a scuola c'era una cartina tutto uguale Verdi possedimenti francesi blu blue note blu procedimenti francesi Rosa rosa quegli inglesi poi portoghesi e poi guardavo sempre sta piccola Italia Ciapetti estinta rinuncia procedimenti
C'era sì l'amministrazione fiduciaria della Somalia con quelli ridire ma è una storia quella da dimenticare
L'amministrazione fiduciaria
Decolonizzazione che improvvisamente cambia il mondo
Franz fa no no Steve Biko
Personaggi che vengono letti nel mondo giovanile
E Walter hai ragione di Marcuse perché leggere
Non era capire quello che si reggeva ma era assumere una prospettiva io l'uomo una dimensione confesso di averci fatto un sacco di discorsi ma di averlo letto molto grande
Tutto pur essendo un librettino così sì Agostino era più intellettuale girava col capitale ma non ho mai visto se l'avesse letto veramente
Tutto può cambiare allorquando
Tutto può cambiare lei ex-colonie i diritti umani Martin Luther King e anche questa festa Agostino permetti con un senso martiri chiave
Perché non tutto poteva cambiare ma si sapeva in fondo che gli altri erano più forti che c'era sempre qualcosa che c'era sempre qualcosa dietro che Martin Luther King l'avevano ucciso
Questa festa del dolore
Ora non voglio fare l'Islam molo ubbidire simile alla sciura questa festa gioiosa che era anche una festa un po'dolente però era la nostra festa e allora qui le tante icone confuse come Mao
Possa essere diventato un'icona non lo so
E Cuba e cioè Villari e il Vietnam io ricordo solo una volta durante l'occupazione dell'Università di Roma
Poi divenuta la sapienza si chiudevano i cancelli di ferro pesanti e
Perché la polizia stava fuori e e quindi bisognava come dire bloccare l'interno e una ragazza apro parentesi peraltro figlia di un maresciallo dei carabinieri
Che trovai che rincontrare quindici giorni dopo
Che era stata ben trattate in famiglia cioè tutta segnata e aveva perso ogni velleità rivoluzionaria mi disse mentre si chiedevano i cancelli questo finalmente
è il nostro spazio sottratto al potere e commerci
Però mi piaceva sta cosa che l'Università di Roma era come la Sierra quando scoprì che era la Sierra
Di Fidene dice da cui comincia alla grande in discesa e tutto e tutto via e tutto il la
Allora questa grande festa e fa bene Agostino non organizzarla cioè volevo portarlo ma poi nella confusione di equilibrio non loro ritrovato unici colpe via in francese del maggio sessantotto che tenta di organizzare i concetti da niente era organizzati ma c'era questa febbre festiva tutto può cambiare
Fai benissimo Walter ad accennare alla Chiesa quando questa chiesa in Motta occhi si presentava in Motta dei secoli
Con Papa Giovanni dice ma facciamo l'adattamento come l'accertamento dei reati ma se tu sei la verità
Come ti fai adattare a questa povera vicenda umana e poi ancora vediamo un po'i segni dei tempi ma come i segni dei tempi
E qui
C'è nel mondo della chiesa lo abbiamo un po'studiato Agostino ci ha scritto un libro su questo
Il mondo della chiesa
Come dice padre Congar il sessantotto il grande filtro del Concilio cioè concedono cose e viene da lontano
E sessantotto e il filtro attraverso cui si vive il Concilio e quindi sta tutto il dramma di Ratzinger entusiasta delle novità conciliari che va in università sessantottina in quel docente che spiegava loro il Concilio viene contestato dagli studenti ignorante
Perché anche l'ignoranza è un valore
E qui a me questo sembra il punto fondamentale della chiesa
E c'è quel vecchio libro che ancora non ci ha restituito dal sessantanove Agostino la contestazione cattolica di Falconi ma ormai è andata in prescrizione quindi lo posso dichiarare ricordo usucapione e bene la contestazione cattolica è un'idea
Insieme sessantottini Evangelista che la Chiesa rinasce danno
Dal ritrovarsi in Assemblea con quelle quattro nozioni teologiche crisi io vuol dire Assemblea quindi siamo noi la Chiesa comincia da noi
Qui secondo me è stato il punto anche ma non le pare però mi dispiace di Sant'Egidio rinata tra le scuole con la febbre del sessantotto ma il salto nelle periferie romane
L'uscita da un clima ideologico e l'assunzione
Della globalizzazione come proprio orizzonte questa cosa dell'ambasciata dello Zaire verissima ma questa cosa del Salvador di monsignor Romero
Tutto il mondo mi interessa
E qui c'è don Milani Damiani
Eterno
Perché don Milani e sessantotto e lettera la professoressa era il libro rosso con cui noi andavamo a fare quella che chiamavamo in periferia nord di Sant'Egidio la scuola della pace
Anzi la chiamavamo Scuola popolare poi riconvertita di scuola della pace
E andavamo con quel libro e cosa voleva dire quel libro volevo dire che io a sedici anni potevo essere maestro di quei ragazzi che erano stati deprivati
Della scuola della parola
Questo non è sembra questo sembra un'esperienza di autorganizzazione ma anche il senso di una restituzione di giovani borghesi
E qui incontro con una periferia prima con Walter parlavamo delle periferie
Fatti di tantissimo di tante solitudini
Ma tu andavi a Primavalle c'era un vecchio parroco di Primavalle che nomen est omen si chiamava Padre Manganelli diceva io qui in questa parrocchia c'ho tutti diceva gli extraparlamentari di sinistra
I comitati per la riduzione gli extraparlamentari di destra e ciò Sant'Egidio gli extra ecclesiam Ali ma le nostre periferie romane per fare un esempio di un mondo che abbiamo conosciuto erano popolate di gente del sessantotto infatti il problema era non scontrarsi
E il problema era anche dibattiti ma contratti alla scuola della la scuola popolare in questo modo Mohinder limite le tensioni invece i giovani arrabbiati saranno forza rivoluzionaria no perché se non avranno la parola voglio dire
Fesserie se vogliamo ma un mondo povero poverissimo ma popolato di idee di parole e di emozioni
E allora Agostino dice
Dalla solitudine a una festa dell'incontro il senso dello spazio liberato l'assemblea
L'assemblea
Con la negazione della di lei lega e in fondo Walter il fallimento di tutte quelle assemblee che cominciavano con una festa che finivano con una scazzottata per la dimostrazione che non c'è di molto democrazia se non c'è delega
Ma ancora un'altra cosa di cui non si è parlato il ciclostile il magico ciclo scrive
Il magico ciclostile il ciclostile attraverso cui tu potevi
Fare i manifesti senza farli fare i giornali fare dei brevetti noi avevamo un circolo sta il segreto
Con un indirizzo via ricordo di Monte Croce che era che poi un Grande Slam monologo
Abbiamo scoperto dopo a Garbatella comunque noi pubblicava non faccia la nostra circoscritti consentirà che consentirà
Sì la radio sì la televisione batti consentiva il volantinaggio come luogo anche l'incontro
E quindi un ideale di vita
Militanti
Ho letto recentemente le memorie di Ingrao che sono state ritrovate sulla militanza ci sono alcune pagine dove militanza molto bene
Ma di una tristezza gesuiti
Perini de h caviale di una tristezza gesuitica senza vita intera
Invece la militanza del sessantotto era una militanza gioiose Hervé militanza buffone era una militanza
Una militanza che crei inveiva di potere cambiare il mondo
E qui Agostino dedicò un bellissimo capitolo
Da Valle Giulia alla periferia di Roma in cui impone anche Sant'Egidio ma pone Roberto Sardelli e pone tutto un mondo dalla scuola alla periferia dalla scuola alla fine
Ma abbiamo parlato del sessantotto
Il Maggio sessantotto che potrebbe essere considerato la madre dei sessantotto
è un maggio molto particolare
Innanzitutto non si è ancora visto bene fino in fondo quella che Aron chiamava la Revolución altro Pablo
Era la Camera
La camera del mille ottocentotrenta degli Orlean che non si riuniva ma introvabile
Ecco il Sessantotto a Parigi
Innanzitutto addietro in situazioni Street che infondono impronta molto forte il Maggio sessantotto ha un suo grande spazio boulevard Statale Germain le oltre lui Legrand
La Sorbona
Ed è veramente una festa e giustamente hai citato Foucault è la festa della parola non per nulla i francesi a parole ci credono
Anche se fu colui a unisce in quelle sue intuizioni Agostino non sarà d'accordo
Diciamo una genialità a un confusioni Gizmo
Deserto scusa
Deserto unisce una genialità a un confusioni ISMU diciamo molto molto intenso molto intenso che caratterizzava i suoi pensieri iniziamo della fase finale
Ma arrivò alla fine
Secondo me
Basta dire che il sessantotto e il terrorismo basta dire che il sessantotto e l'implosione di tutto anche perché
Se la restaurazione si doveva fare me l'hanno insegnato e si deve fare in qualche anno altrimenti la restaurazione diventa una restaurazione introvabile
C'è il problema del dopo c'è il problema della irrigidita del del sessantotto Mario
Perniola ne parlavamo al telefono dice
Berlusconi sessantotto realizzato e aveva ragione
E l'individualismo estremo il Sessantotto realizzato ma anche dice il populismo
E sessantotto realizzato io direi il tribalismo che anima la nostra politica anche il terrorismo è una parte del sessantotto ma non solo del sessantotto che
Sì
Moltiplicare genera gruppi gruppuscoli incredibili
La cui storia non so se sarà mai fatta che lasciamo a tanti testimoni anche perché poi scopriamo che magari dei personaggi che ci pare uno dei restauratori apparteneva al gruppo terrorista estremo
Ma secondo me il Sessantotto c'ha lasciato qualcosa di profondo
Ci ha lasciato
Un approccio critico fondamentale
Su cui non si torna indietro
C'ha lasciato l'idea di un orizzonte globale in cui vide il mondo che è la battaglia di oggi per cui non possiamo dire più America feste
Perché oggi perché nel sessantotto siamo diventati cittadini del mondo
E poi mi piace molto l'intuizione di Agostino
Che il Sessantotto e lontano ma siamo c'è una contemporaneità con il Sessantotto
C'è una contemporaneità con il sessantotto
Esiste tu l'hai accennato il dramma del sessantotto dell'ex
Che forse del sessantotto è stato il più sei pagato
Verso cui eccetto due circa gli uomini nel sessantotto dell'Ovest
Avuto un ente un atteggiamento estremamente ambiguo ma questo è tutto un altro discorso a Bologna in una tavola rotonda che Agostino presiedeva
A cui io assistevo gol corna ma soprattutto Mick niente
Ci hanno detto delle cose molto belle ancor proposito mostrando anche come il Sessantotto occidentale abbia dato loro speranza conclude mi scuso c'ho parlato troppo lungo
Con le parole
Di Agostino l'ultima attingendo radici diverse sessantotto costituì il tentativo di una reazione culturali umanista all'avvento di un mondo sempre più consumista tecnocratico disumani Zac
Fu un atto di ribellione alla morte dell'uomo che tutto ciò preannunciava fu il sogno di un mondo nuovo misura dell'uomo
E proprio questo sogno la più importante eredità se gli avvenimenti del sessantotto appaiono lontani queste eredità più che mai attuale io vorrei dire
Non Santi fidiamo sessantotto tanto ormai quasi tutti vengono semplificati non semplifichiamo il Sessantotto
Leggiamolo studiamo lo ma io non mi vergogno di questa eredità cara
Io
Grasso
Scientificamente follia
Sono state molto molto generose nei miei confronti
Nei confronti dei di questo sessantotto anche un po'nel senso che
Avete detto tante cose interessanti sul sessantotto io non credo che ci siano tutte dentro il mio libro questo e certamente un elemento che ha arricchito di molto questo questo dibattito al palo anche ad arte dalla sedizione appreso appuntite secondo permettetemi un una piccola parentesi di ringraziare insieme a voi anche l'editore perché questo di bello scritto su commissione nel senso che non pensavo di scriverlo sì lo pensavano di avere fatto questa scelta se non ci fosse stata una richiesta esplicita
Che anche un po'inusuale perché poi San Paolo non è proprio editore a cui si può come dire attribuire facilmente
Unitevi esogene ma c'è stata è stata perseguita
C'è quindi enclave fiocchi che rappresenta l'editore e che accurato tutte le varie fasi quella della scrittura che è stata molto convulsa storico è stato scritto in poco tempo e forse per questo anche riuscito meglio diciamo perché
Come dice qualcuno non ho potuto rovinarlo con eccessive rielaborazione e e quindi diciamo è un merito non da poco perché se no questo dito si sarebbe stato io sono contenta vedo scritto anche
Per le cose che voi mi state dicendo insomma che che hanno oggi certamente evocato appunto il carattere anzitutto diciamo festoso di questa vicenda ecco lo avete va incontro e anzi da rete motivato ancora meglio di come ho fatto io in queste pagine
è rivolto anche molte questioni io non non li affronterò tutte non voglio miliardi però sono questioni importanti non c'è dubbio sessantotto una figlia oppure è un inizio
Il sessantotto è vero che c'è un interesse oggi sul Sessantotto pure me lo sono inventato da altri può essere quel segreto si è inventato video però in particolare che mi ha colpito
In queste ultime settimane ricevo richieste di andare a parlare del sessantotto in molti centri diciamo non grandi cioè non grandi città Paesi Province insomma
E questo mi ha colpito ecco degli evidentemente forse alla fine dell'anno questa qualcosa al sessantotto si è detto e allora c'è voglia di parlarne ha sondato a lecco Casale Monferrato tra tante in tanti luoghi a Varese eccetera
Questo perché questo ecco qual è l'interesse che c'è dietro
Che non voglio sopravvalutare naturalmente ma io credo che ci sia un po'pelle la sensazione e che diceva prima Walter Veltroni cioè che oggi siamo viviamo in un momento in cui insomma un Sessantotto al contrario ecco detto in termini molto sintetici ma effetti efficaci Hillary la signora che si sposta per non stare vicino la ragazza indiana è esattamente l'opposto della partecipazione
Alla vicenda di un Paese che non sa neanche dove sta diciamo macchine ti interessa perché chi perché ti interessa
Forse qui diciamo l'attualità del sessantotto un'autorità alla rovescia non c'è dubbio
Però cioè il senso che questo rovescio poi forse non è tanto allegro cioè
Nel voler sapere qualcosa sul sessantotto c'è anche una domanda almeno io mi sembra di averla colta cioè la domanda di come possibile un altro mondo un mondo diverso rispetto a quello in cui oggi stiamo vivendo
E che per certi versi
Brutto
Ecco prima parte Giorgio diceva sessantotto che poi è sono gli anni precedenti soprattutto queste del sessantotto
Finisce poi colma a maggio diciamo ed è già finito anzi in qualche modo con Maggio francese poi dopo e e tutto alta leggera e ecco quel sessantotto è stato bello cioè c'è ed è un bello che non è un bello prendo come dire di un estetismo inutile anche se naturalmente c'era tutto anche questa componente diciamo nel al compiacimento estetico eccetera eccetera
Allora la la voglia di un mondo diverso da quello in cui ne stiamo vivendo e qui forse la domanda un po'più profonda evidentemente la contemporaneità del sessantotto cioè si percepisce qualcosa in questo senso il tema della globalizzazione io credo sia una chiave fondamentale per capire l'attualità del sessantotto sessantotto è l'inizio di un processo di globalizzazione
Sarà stata la televisione e e poco altro è chiaro che noi oggi al mondo iper globalizzato
E in cui le reazioni sono appunto le azioni ai fenomeni della globalizzazione anche come dire nella nella vita quotidiana
E e allora l'idea che si possa reagire in un altro modo io credo che e la cosa che incuriosisce magari per cinque minuti poi lui ci va be'sì ben cose da da ragazzino
Cose di cui cinquant'anni fa il mondo diverso non si possono rifare stesse cose cerca un attimo sei fareste cose questo questo è chiarissimo
Però diciamo l'approccio del sessantotto è interessante cioè aveva la globalizzazione
Beh speriamo speriamo nel futuro investiamo nel futuro
Cambiamo il mondo quando si cambia poi si sa che tanto vincono i cattivi eccetera eccetera
Però c'è ecco diciamo alla fine questo messaggio di speranza ecco che il sessantotto ha dato fortemente insieme a tanti altri messaggi ce
Tutta l'arroganza anche nel sessantotto dai giovani sessantotto che
Pretendono che pesano forti da loro ignoranza diciamo cosa che poi succede anche oggi oggi l'ignoranza e al potere potremmo dire
Ma
Questa ignoranza
E cioè che rilevanza triste ecco io almeno non so se sono appunto attaccato alla al mio percorso biografico quindi ricordo che gioventù positivamente e quindi dico beh era prima lega quella quella roba lì rispetto
Allegato volante questa componente biografica non posso
Non posso escluderla però ecco e
Vedendo tanti che essi chiedo non domandano vogliono capire almeno per una serata che cosa è stato il Sessantotto trovo ecco questa domanda di qualche cosa di Di Bello e qualche cosa di positivo e poi
è quello non lo sto a ripetere che avete detto benissimo cioè il sessantotto è stata una solidarietà
Diffusa il sessantotto è stato appunto un un tentativo di cambiare il mondo è stato un approccio critico fondamentale
Ecco tutto questo è certamente qualche cosa che incuriosisce ripeto alcune strisce ancora oggi
Il bilancio ed è l'ultima cosa che che che prova a dire
Il bilancio avete detto molto bene e ambiguo bilancio Santo
Questo non c'è dubbio
Io credo che non tutto quello che è accaduto dopo il Sessantotto sia colpa del sessantotto questo stato già detto prima di me bisogna quindi non si può attribuire ecco
Sì certo le biografie inducono anche a abile a vedere i legami fra il sessantotto e il terrorismo eccetera però al fondo
Non non direi che lo spirito del sessantotto era lo spirito del terrorismo in cui poi sono prevalse a mio avviso altre cose
Quello che è vero
Mi sembra giustissimo lo richiamai quell'inizio sessantotto è stata questa grande contestazione delle istituzioni dell'autorità e questo resta nel bene e nel male il carattere del sessantotto
Che ci portiamo fino a oggi perché poi in fondo anche oggi c'è questa grande come dire
Fluidità direbbe Bauman che che anche anche questo non è anche un disprezzo per le istituzioni e via dicendo quindi tutt'nell'ambiguità del di ieri che si ripete anche oggi
Però ecco
Quelle quella contestazione delle istituzioni voleva creare un'alternativa che era un'alternativa di rapporti
Sociali umani Diversi ecco io ho copiato in questo da da Anna Bravo perché mi sembra che sia veramente felice la sua intuizione
Della carica umana che poi è stata la la vera forza del sessantotto e di cui appunto sentiamo oggi in qualche modo la provocazione
In questo io traggo un motivo di speranza anche per l'oggi nel senso che non è che sia allora era bello e oggi le cose sono brutte
Forse sono paradossalmente esasperate perché ci troviamo di fronte a dei grandi problemi storici accordi l'intuizione che che io non sono uscito credo a spiegarlo in questo libro e che
Davvero il mondo è cambiato questa crisi delle istituzioni la fine di un mondo di un mondo moderno forse la fine anche in un certo mondo occidentale
Quelli del quelli quei popoli per cui si manifestava nel sessantotto oggi ci fanno paura
Perché son diventati forti almeno alcuni il mondo non europea non occidentale oggi un mondo che pesa è un mondo che pesa anche nelle nostre tasche anche nella nella nostra vita quotidiana anche nel nel lavoro
Che cambia eccetto che non c'è e e via dicendo e quindi è chiaro che c'è tutto un atteggiamento diverso
Però la risposta del sessantotto che tutto sommato la decolonizzazione il i diritti e civili degli afroamericani e tutto quello che appunto era Vittorio prestazione al sessantotto
Ecco fosse qualche cosa che si poteva vivere positivamente e credo che questo è un passaggio inevitabile perché o noi troviamo una risposta appunto o un modo positivo dividere il ridimensionamento del nostro mondo occidentale dentro un contesto più ampio oppure credo che non abbiamo futuro e in questo senso il Sessantotto resta nella sua modestia perché poi è stata una cosa di ragazzi che quindi non non possiamo e non vogliamo come dire sopravvalutare ma in qualche modo resta un confronto che credo sia che sia importante e se permetti Walter io qualcosa del sessantotto trovo nelle pagine
Scrivi voti intervistato sulle pubblico sul Corriere perché in fondo le leggo compare alcun gusto perché al di là diciamo degli specifici contenuti comunisti questa speranza di cui credo oggi siamo tutti alla ricerca grazie ancora
Questa discussione grazie
No