Intervista a Francesca Tricarico regista dello spettacolo teatrale "Oltre il muro: Didone, una storia sospesa"

Radio radicale oggi vogliamo parlare di un testo oltre il muro Didone una storia sospese a testo liberamente tratto dalla quarto canto dell'Eneide a opera della compagnia
Le donne del muro alto del Carcere di Rebibbia femminile che andrà in scena Nagiev vedi venticinque ottobre alle ventuno al Teatro Biblioteca Quarticciolo per la regia di Francesca Tricarico che abbiamo ai nostri microfoni benvenuta su Radio Radicale
Grazie mille buongiorno la lei saprà sicuramente del
Dell'interesse del partito radicale a partire da Marco parte snella ma con anche con Rita Bernardini e tutti i membri del partito per il mondo carcerario intanto le chiedo come nasce questa collaborazione
E nasce ai tempi dell'università quando aveva deciso di fare un master di teatro personale ha fatto l'esperienza
All'interno del carcere di Rebibbia infine e maschile
E poiché anch'io decide invece di fare un altro po'autonoma nel mondo e quindi del perché ogni volta ricognitivo parlare di carcere l'effettivo parlare al maschile e da donna ho cominciato a pormi delle domande anche il sesso femminile
Su perché se ne parla così poco e ed ero curiosa di capire cosa accadeva anche lì oltre a una verità archivistica e teatrale ma anche personale proprio umana come donna sì gli è iniziata quest'avventura cinque anni fa a Rebibbia femminile
Prima nella sezione alta sicurezza che all'epoca era una dizione dove non c'era mai stato al teatro quindi
Un'avventura molto forte inizialmente e poi anche con la Regione immediatamente a figure no veniamo al testo presentato in questa intervista oltre il muro di Doni è una storia sospesa di cosa si parla
Allora inizialmente noi Alcatel biblioteca Quarticciolo dovevamo portare un altro testo con le attrici detenute della cioè lei mediatico letta un testo che abbiamo scritto due anni fa
Dedicato al misto di medaglia quindi era stato anche lettera da questa opera e dovevamo Hillary sarà con questo dopodiché visto i terribili fatti di cronaca ci siamo resi conto che questo testo era purtroppo terribilmente attuale e ritrovarli lavorarci era per noi chiaramente troppo
Forti e doloroso quindi
Per rispettare ciò che stava accadendo a tutti quanti noi dei detenuti e gli operatori del carcere spetta abbiamo deciso di fare un cambio last minute diciamo e perché comunque portare la loro voce fuori era per noi importante quindi abbiamo deciso di prendere un tetto che abbiamo scritto con la sezione alta sicurezza
E portarlo in scena con Daniela ottavo che è stata prima perisce durante il suo periodo di detenzione e traffico il carcere di Rebibbia Point sta continuando il suo percorso teatrale
Anche all'interno quindi una rielaborazione del mito e bidoni dove noi abbiamo preso a pretesto l'attuale idonei per poter raccontare ad esempio il tema del trasferimento carcerario
Il tema della maternità negata affrontando il tema di donne che entrano contro trent'anni in carcere e chiederò ad uscire dopo i quarant'anni
Oppure ci siamo un po'perché è stato molto interessante vedere questo dibattito in carcere il tema del portiere
Chi dà il potere al bidone benedettina che cosa vuol dire
Avete il potere che cosa vuol dire essere una guida la funzione della guida quindi abbiamo affrontato tutti questi piani tutte
Dal testo
Si terrà conto
Senta
Prima diceva dovevamo portare un altro testo la a Medea naturalmente siamo state travolte dai tragici fatti presumo lei parlasse dei dei dei fatti di sette
M finora preghiamo perché era uscita una locandina con l'altro terzo quindi ogni volta Ciriani sì cose l'avevo vista si può raccontare com'è stato come stato affrontato questa vento
Stiamo cercando di affrontarlo oramai è un momento di di grande valore di grande di grande rabbia per il consueto impotente a io posso parlare dell'esperienza in particolare che sta vivendo con signore che fanno teatro con me chiaramente è un evento del genere tocca ai fianchi e madre e quindi chiede degli anni di correttivi chi avuto magari una esperienza di depressione post partum un'esperienza di vita Jo quando ha partorito
Ma scatenato anche un grande dolore di chi magari il ci sono donne che hanno subito degli abbandoni
Importanti proprio nei primi anni della loro vita quindi
è diciamo una idea un po'una un
Un coperchio di una intento là dove già l'acqua bollente come posso dire quindi c'è un clima di grande
Non riesco a trovare banale però una parola di Lattuada questo grande dolore stiamo cercando di metabolizzare lo io l'opportunità di farlo con uno strumento forte con il teatro quindi per noi è un'occasione anche di
Di incanalare quello vinto succedendo nella scrittura nell'espressione
Una cosa che ha creato è un un po'una quarta il abbattimento dei ruoli perché è stato talmente sconvolgente per tutti che c'è una grande condivisione chiede il personale del carcere con le detenute stesse
Quindi c'è proprio una un rinvio che piane di fronte a qualcosa che ha fatto riempire tutti impotenti
Lei poc'anzi diceva le mie prime esperienze risalgono ai tempi del dell'università che cosa più l'ha colpita di questo mondo
Al grande ingranditore mille lire pioniere il grande desiderio di far sentire la voce al di fuori di quelle mura
E ieri perché il carcere parte integrante della città delle atrocità
Però chi piange Pompea considerarlo qualcosa di distaccato di lontano invece a Mila cosa che ha colpito maggiormente è che è una grande lente di ingrandimento proprio sul sull'uomo sulle dinamiche relazionali sulle sulla nostra società su come funzioniamo sia come imbrogli ma come
Come crescita come gruppo e quello che più mi ha colpito perché osservare carcere veramente l'opportunità per osservare gli esteti ma anche osservare come funziona il
Il mondo che ci circonda perché questa è la cosa che più mi ha colpito di quanto non sia nient'altro che una cassa di risonanza di ciò che già da cioè che sembra banale ma spesso consideriamo il carcere come qualcosa che non ci appartiene lontano come no a me colpisce quando i primi anni dicevano ma come sono i detenuti come tali come De fossero
Delle creature grave inerzie no come che CP dimenticato e che sono uomini e donne nel mondo femminile in che cosa si concretizza per esempio questa lei stava dicendo quello allora quello che più mi ha colpito nel mondo femminile innanzitutto
Questa maggiore questo maggiore isolamento il carcere non è sicuramente un luogo bello mente gli omini metterle da Oscar nel mondo femminile trovato
Un un maggiore isolamento un maggiore canto dell'abbandono della perdita
Rispetto alle donne che arrivano in carcere sono donne che hanno non tutte chiaramente però parte della loro famiglia Chievo è lontana oppure è già in carcere quindi questo canzoni solitudine maggiore
E questa mancanza di affettività ancora maggiore che ha tema insomma di cui anche voi vi occupate che sono e e questa cosa mi ha colpito tantissimo proprio questa
Questa mancanza questa mancanza di
Non è più valida per l'umanità cioè da questa solitudine chissà e che non è proprio da qui che
Che bisognerebbe fare attenzione ripartire da questa necessità di di ritrovare un tanto di condivisione di Rimini vicinanza anche fisica in ultimo perché venire a vedere questa opera
E perché il carcere non è un luogo che non è un luogo isolato il carcere parte della società le persone che stanno in carcere sono punto uomini e donne
Che raccontano termiche riguardano anche noi perché idonee parla dell'abbandono Didoni parla del dei però chiarimenti riguardano le donne detenute ma riguardano tutti quanti noi
E quindi è questa grande opportunità dietro le sbarre dette dal nostro recita in un modo molto più minuzioso
E poi c'è anche questa testimonianza di Daniela che racconta la sua esperienza in carcere
Ne è un modo anche molto più utile netto di come lo possiamo fare io io lo vivo da operatrice da dieci anni fa rimane l'ha vissuto sulla sua pelle
E quindi o non era una grande opportunità per ascoltare che che attraverso questo luogo che sembra non appartenerci Mario al Taj appartiene più di quanto non possiamo crederci
Grazie ringraziamo Francesca Tricarico che ricordiamo regista di oltre il muro Didone una storia sospese a ricordiamo anche ai nostri ascoltatori giovedì venticinque ottobre alle ventuno al Teatro Biblioteca Quarticciolo grazie
Grazie a voi buongiorno