Presentazione del libro di Filippo Ceccarelli "Invano. Il potere in Italia da De Gasperi a questi qua" (Feltrinelli)

Allora cominciamo
E grazie a tutti gli intervenuti molto numerosi d'altra parte era un libro lungamente atteso anche Greco da un tumore e anche da noi
Suoi amici che ne abbiamo sentito parlare allungo in questo egli in questi anni abbiamo l'abbiamo seguito anche noi e quindi siamo qui appunto primi principalmente come amici di Filippo Ceccarelli a raccontare di questo libro
è un libro come si dice in queste occasioni definitivo
Chi l'ha già Purchia già avuto modo di averlo tra le mani non oso dire di leggerlo tutto
Sa che questo è come è strutturato come un un breviario si può leggere anche una pagina al giorno perché nella nella mole del libro coi cioè la struttura centellinata
Una paginetta al giorno oppure tutto insieme in una full immersion fa comunque lo stesso Effetto lo stesso effetto di raccontarci
Sì la politica certamente la politica ma non so se dire la politica e qualcosa di riduttivo
O qualcosa di troppo grande
Ci racconta un
Un cammino un processo
Anche dei Processi processi nel senso giudiziario il termine
Soprattutto i capitoli iniziali quelli in cui non c'è ancora visibile almeno e nelle pagine iniziali l'inevitabile fine si sono costruiti pensavo esattamente come come un un un processo
Quasi dantesco il contrario
E quindi qui è anche una una chiave
Lui l'autore è un po'il Virgilio che ci porta in questa
In questo in questa commedia al contrario dal dal paradiso della politica sempre più a degradare verso gli inferi
è un
Brumista ed è uno scrittore che però e tante altre cose come si definisce lui uno psico classificatore questo è indubbio
è un Berlusconi ma nel
Si occupa di i culti dionisiaci Handy androginia di e Trupia
E di altre materie
E c'è tutta l'ossessione di Filippo coi comune anche alcuni di noi al tavolo e altri tra di voi
La l'ossessione della classificazione dell'accumulazione
Ma il tutto ci restituisce appunto questo processo in cui inizialmente c'è un fondatore un gruppo di fondatori
Quasi sacra Rizzati
C'è una scintilla originale e di
Divinità
E
E di povertà al tempo stesso
Si può seguire questo processo al contrario attraverso gli abiti ad esempio i vestiti dei democristiani
Le infinite varianti di litri con sarto romano che confeziona un cappotto anche del cruscotto
I cappotto lerci o di Pietro Nenni
E giacque accade a quadrettoni e le scarpe vagamente ecclesiali dei comunisti
Si può proseguire per viaggi per le sezioni le foglie o meglio le catacombe del movimento sociale la sezione del movimento sociale
Di Colle Oppio e costruita esattamente come un viaggio negli inferi al termine del quale c'è una croce illuminata e L'Aquila sopra la croce con una scritta al termine della quale c'è un momento catartico
E le sezioni del partito comunista con il tavolo verniciato di marrone
E come si passa da questi abiti o questi luoghi
Da questa povertà sobrietà austerità intransigenza
Chiamiamola come vogliamo
Ha un passaggio
Che in alcuni casi graduale in altri molto repentino quando repentino referto comico ma anche l'effetto tragico e molto più accentuato
Ecco come si passa dalla dalle giacche a quadrettoni dai pedalini azzurri e dalle scarpe dai mocassini simil mocassino
A agli alberghi alle discoteche alla mondanità a tutto quello che insomma secolarizzazione e poi diventa dissoluzione
Ci sono o parole che ritornano la follia ad esempio alcuni dei protagonisti di questo volume sono ponte in Kika mente o inconsapevolmente o colpevolmente folli
Il Processo
E poi
Tutto quello che è cammino inevitabile
Irresistibile verso verso la fine
Cioè la fine ne degli anni ottanta sul sul sul Cafasso Craxi Andreotti Forlani Filippo scrive presente tendo la fine per esorcizzare la si regalarono un po'di sopravvivenza ma insieme quando due culture politiche molto diverse tra di loro a un certo punto si incrociano
Sì assomigliano si assomigliano soprattutto in una comune distanza e distacco da loro nucleo originale
Le pagine più divertenti più inquietanti e anche direi più cattive di una persona che noi conosciamo come molto buona e molto generosa come Filippo ma quando ce Vò ce Vò diciamo è si sono quelle sul nuovo
Sul nuovo degli anni novanta
Uscì positive sbizzarrisce con le immagini dello show del circo
Con quella foto del coro che canta Adelante adelante intonando come Francesco De Gregori e scrivermi diede un inconfondibile sensazione di finto e di raccogliticcia ciò oltre all'immagine e la citazione
Quasi inevitabile dell'Armata Brancaleone e poi le pagine finali quelle che non hanno neanche il nome Enzo Carra sugli anni Novanta scrive citato siamo morti sensuale sotto falso nome
A proposito di Tangentopoli ma nelle pagine finali
It citati
Neon governanti rottamatori rivoluzionari sono citati Salt semplicemente come nella sottotitoli copertina come questi qua
Questi qua che che Ciro Ricci il Governo e poi stavo per dire no ma le storie ero ero veramente lapsus Pirazzo se c'è perché perché un altro protagonista non non occulto del libero sono appunto tutte le immagini della fine della dissoluzione
Lieto fine
Le macerie
Sulla sull'indice sugli anni Novanta Filippo scrive vedevo un'Italia informe vigente che danzava sul baratro stelle filanti nel buio coriandoli sulle macerie
Ma appunto non è un libro che la butta sul tragico perché c'è anche tanto di divertente direi di divertito o quanto meno un equilibrio perfetto tra quello che fa male e quello che strappa un sorriso
In questo rovinarsi è in questa costruzione rovinosa di piramide di Lodi di Marchini
Di luce
Che nasconde
La polvere ecco la polvere è un altro protagonista del libro io ho trovato più volte citati
La polvere delle sezioni della di Piazza del Gesù dove tuttora mi ha storia finita e dici era tutto sul settore opaco polveroso ma bellissimo
La polvere delle delle sezioni del movimento sociale la polvere che resta dopo la fine rende la storia del Partito Comunista pensammo Latorre scava Monella polvere questo e in grado la stanza da letto di Giancarlo Paietta che assomiglia a un'ascella lo si sa se da prigioniero che è stata in fondo la sua giovinezza o la cella di un monaco di quella religione
Secolare ma anche trascendente che era il comunismo
Per finire coi nelle squadretta di calcio sdegno democratico la squadra del PDS nascituro e i ragazzi di via Milano la squadra dei ragazzi del Secolo d'Italia dove giocando in pantaloncini corti quelli che poi negli anni novantadue mila governeranno l'Italia dando vita a questo strano bipolarismo
Alla fine oltre che la polvere ed è il giudizio finale che dai su questi qua c'è addirittura la scendere
Non resta niente
Ma io concludendo dico che la cosa che colpisce di più tra i tanti
Tonalità alte figure lì inesauribili che questo libro ci regala
C'è soprattutto la figura di Filippo Ceccarelli
Che un giornalista lui a un certo punto ironicamente di sé dice mi hanno certo tutto hanno cominciato a chiamarmi maestro anche qualcuno di noi l'ha fatto
Ma è soprattutto un giornalista che sfugge a una chiave che c'è invece molte pagine quella dell'uso del capro espiatorio
Quella del processo appunto quella di cercare un colpevole perché in questo libro ci sono molti provvisori vincitori
Fotografati nel momento del trionfo che anticipa immancabilmente il momento della caduta e della rovina ci sono molti vinti
Ma c'è lo sguardo di un cronista che non giudica che non giudicare nessuno
E che forse si raccoglie bene nella parola Keita la parola Keita i cesarei pavese sui morti sconosciuti della repubblica di Salò
E la pietà che campeggia nell'ultima pagina quando tutti scrivi infondo proprietà perché ho capito che in politica non non si è mai felici
E quindi come dicevo prima una discesa agli inferi nella politica ma molto riduttivo dire la politica perché questo è l'incontro tra un cronista è una storia che comunque e la sua miseria nella sua nobiltà assomiglia molto la vita e ora non so la mia tentazione sarebbe presentando Marco Follini Pietrangelo Buttafuoco Edoardo Novelli sarebbe ovviamente di scompigliare le carte di strappargli a delle loro famiglie non so se ancora attuali la salma originarie di di di che famiglie molto ben raccontate da da Filippo però credo che invece loro SDAS lascio a loro
La decisione se scompigliare le carte oppure raccontarsi e raccontare quello che hanno trovato nel libro di Filippo Ceccarelli partirei da Marco Follini
Ma intanto vorrei dire che questo non è un libro di Filippo
Questo libro è Filippo
E Filippo nei suoi tratti caratteriali Filippo nella sua infinita curiosità
E Filippo nella delicatezza con cui tratta le persone
Ecco Filippo in quella piccolissima punta di perfidia con cui affronta i potenti
Ed è
Filippo
Nel suo camminare in tutti questi anni
In punta di piedi dentro la politica italiana
A me è capitato diciamo di conoscerlo da ragazzo credo di avere letto più o meno tutti i suoi articoli e quindi mi sono allenato in vista di questo smilzo libretto
Filippo
è stato il primo a raccontare la dirigenza politica di questo Paese in una chiave antropologica
Negli anni in cui andavano ancora per la maggiore i grandi sistemi di pensiero le strutture dell'ideologia Filippo si divertiva a raccontare i politici cogliendone il tic i dettagli spogliandosi dei loro paramenti più solenni nei quali si volevano viene quasi da dire ci volevamo
Nascondere all'epoca
Leggendolo mi sono rimaste tre domande però rivolgo questa sera a Filippo un po'a tutti voi per per una riflessione diciamo corale su questo libro
E la prima domanda più nasce un po'dalla
Ricostruzione che faceva prima Marco cioè per quale diavolo di ragione siamo finiti così male
Perché c'è stata questa discesa agli inferi dalla politica italiana ora nel libro non ci sono giudizi perentori
Non ci sono sentenze
Il libro accompagna
La vita di questi quarant'anni di Repubblica
Senza arrivare diciamo ad una conclusione che Possati assumere in poche parole il senso di questo tragitto
E tuttavia per quanto Filippo sia un signore cerchi di non infierire già il titolo esprime una certa severità
E soprattutto c'è
Questo sottotitolo da De Gasperi a questi qua dove questi qua racconta un mondo che più o meno tutti abbiamo presente ce lo scambiamo nelle battute
Tra di noi
E e questo induce a
Cercare di capire appunto perché noi ci siamo siamo scivolati Hattie temo stiamo ancora scivolando
Così in basso
Ora
Io ho una mia risposta un po'politicista io penso che
La crisi è cominciata quando la politica a smarrito il filo della sua identità nessuno è stato più se stesso ognuno di noi tra virgolette si è camuffato ognuno di noi ha cercato
Una maschera dietro cui nascondersi
Curiosamente noi abbiamo smarrito il filo della nostra identità in un periodo storico in cui invece i popoli sono straordinariamente attenti che danno quasi il bisogno di ritrovare la loro identità e quindi la politica si è trovata diciamo sconnessa
Con il Paese che cercava
Di raccontare a cui chiedeva il consenso e questo è sicuramente un aspetto e l'altro è che abbiam perso la misura
Io in questo caso
Contraddico Marco parlo da democristiano ex democristiano fate un po'voi ma insomma ricordo che ci avevano insegnato che si poteva fare anche delle cose diciamo molto sconveniente ma occorreva saperle fare
Come si diceva all'epoca nelle parrocchie Nisi caste Houten cautela la castità non era obbligatoria ma la cautela si e c'era anche un certo decoro in questa in questa idea di noi e degli altri e e tutto questo si è straordinariamente smarrito allora
Queste due spiegazioni che io butto lì che noi abbiam perso l'identità e che non abbiamo perso la misura secondo me riassumono il percorso che noi abbiamo fatto ma probabilmente la cosa sarebbe molto più complicata di così
E anche Filippo lascia le cose da questo punto di vista in sospeso fa un riferimento ai canoni cattolici borghesi sobrietà Reserve modestia
Che sono Ciampi caratteristiche che in questo momento non sembrano appartenere alla maggioranza politica quale che sia il suo momentaneo colore
La seconda domanda che mi viene da fare è ma il potere che è un termine che ricorre quasi ossessivamente nelle pagine di Filippo ma il potere esiste davvero
Io mi sono convinto di no
Naturalmente esistono gradi diversi di influenza esistono possibilità che ad alcuni sono dati ad altri no
Ma il potere inteso come
Un sistema come un blocco di granito che nessuno può scalfire il potere inteso come una cittadella nella quale si è dentro o dalla quale si viene esclusi e con un confine rigoroso che separa chi è dentro da chi invece resta fuori questo secondo me nella storia politica italiana non c'è è una fantasia è una leggenda
Con Marco condividiamo il culto
Delle memorie di Moro che diceva il potere conterà sempre di meno ora lo diceva in anni nei quali si trovava all'opposizione nel suo partito e quindi forse c'era anche una punta diciamo autobiografica ma ci sono tonnellate di interviste chiacchierate fatte d'amore da tanti altri in cui dicono ma vi aspettate cose che non sono alla nostra portata le frecce all'arco della classe di governo non sono quelle che la gente immagina e venne quando entra nella stanza dei bottoni scopre che i bottoni non ci sono
E questa è la qualità di una dirigenza politica chi crede nel potere
Nel potere fateci caso credono fortissimamente i populisti
Ci credono due volte perché pensano che gli uomini al potere di prima avessero sconfinate possibilità di fare del male al loro Paese
E pensa poi si illudono che una volta arrivati loro cambi tutto
E non si rendono conto che invece il potere un attraversamento faticosissimo di un guado
In cui
C'è un po'di fango
C'è qualche volta una visuale più larga ma c'è soprattutto una grandissima fatica nel percorrere un tratto di strada ora io non voglio associare Filippo questa convinzione che è mia però
Ho letto due cose nel suo libro che mi hanno colpito una e dove dice
Raramente il potere rende felici
Naturalmente su questo si potrebbe aprire
La disputa
E l'altra dice
Credo che facesse riferimento
Alla caduta della Prima Repubblica osservare i potenti mi ha insegnato che questi ultimi sono molto ma molto più fragile di quanto loro stessi vogliano e possono far credere
E io credo che in questa definizione c'è un pezzo di storia italiana che noi non dobbiamo dimenticare perché
La storia più autentica e in qualche modo più nascosta che nessuno ha interesse a raccontare ma che probabilmente spiega anche perché le cose sono andate così e perché siamo poi arrivati
Scendendo un gradino alla volta fino appunto a questi qua
E la terza domanda che mi viene da fare leggendo il libro
A questo punto che fine fa il cercare lirismo questo modo di raccontare la politica
Sempre molto signorile perché poi Filippo ha questo di bello che nei confronti delle persone diciamo in decadenza a un riguardo particolare che nei confronti delle persone che sono sulla cresta dell'onda
Riaffiora appunto quella leggera perfidia che rende anche diciamo sapidi i suoi articoli e tanto più questo libro ma la domanda è di quale classe dirigente ha bisogno uno come Filippo per continuare a fare meravigliosamente il lavoro che fa tutti i giorni scrivendo e tanto più in questo libro
Allora io penso che se Filippo avesse dovuto fare i conti con De Gasperi Togliatti Nenni il padre della Repubblica si sarebbe trovato in difficoltà
Perché non avrebbe potuto infierire nel modo in cui qualche volta assai infierire mettere a nudo difetti che allora per l'amor del cielo c'erano ma non così vistosi non così clamorosi non così
Terribili come quelli che
Gli è capitato poi di raccontare
Ma temo che una classe dirigente come quella costituita da questi qua
Non sia per Filippo un buono sparring partner
Perché ha bisogno di misurarsi con avversari che abbiano uno spessore una qualità una densità di pensiero una consequenzialità tra i loro pensieri e i loro gesti
Senza di cui non esiste quel tipo di giornalismo non esiste quel tipo di racconto non esiste quel quel tipo di
Relazione tra
Il potente o pseudo potente e colui che lo racconta lo descrive lo mette a nudo
E in qualche modo lo incalza e allora io credo che Filippo
Abbia bisogno della classe dirigente di prima di cui non resterà traccia diciamo nel futuro della nostra vita pubblica ma abbia bisogno di una classe dirigente di un certo spessore
E io mi auguro che emerga una classe dirigente di maggiore spessore
Per la saluto della nostra Repubblica il buon umore di tutti noi ti per consentire a Filippo di continuare a scrivere così
Proprio ai esce Lippolis ponderali anche a queste domande
E Edoardo Novelli vorrei chiedere qualcosa puntualmente lasciando libero vorrei dire qualcosa sul sul capitolo sugli comunista sì
Dove ci sono due momenti credo e raccontano il passaggio il il il passaggio dal dal partito comunista
Alla sinistra
Post oltre al di là scudo c'è anche un un apposito capitolo finale
E solo due passaggi con con dei filmati con dei video il primo e il congresso di Rimini del mille novecentonovantuno dove
A un certo punto Occhetto non viene più eletto segretario e
Tra o immortalato mentre sorseggia un bicchiere di whisky appena ha preso il risultato catastrofico
C'è la telecamera di Simona Ercolani che in quel momento la giovane militante che che sta riprendendo le scene del congresso che si posa su una scatola vuota di sigari toscani un mucchio di telegrammi di felicitazioni mestieri equilibrare la gamba di un assedio zoppicante
I flaconi di Hope tali don che passano di mano in mano
Disse poco dopo Occhetto quel che è successo la con la selvaggia intercettato mentre fuggiva da Rimini a bordo a suo Lancia Thema grigia scegliete venga altro segretario così non fu e fu anche peggio
La seconda Shell anche questa legata a un video è il congresso di Torino del gennaio due mila quello dove invece il segretario Walter Veltroni con lo slogan
Di don Milani e Kjaer anche lì c'è un video che apre i lavori del congresso
E quindi un buio ma quando torna luce in sala
Scrive Filippo era chiaro che la sparizione del popolo comunista
Coincideva con l'apparizione del popolo del potere che non è tanto un controsenso ma si caratterizza per molti abiti accessori mezzi di trasporto e scenette che sempre un po'si assomigliano e qui il segnale Ray la visione
Di Filippo ebbi con una visione di Cesare Salvi che si faceva appoggiate sulle spalle il cappotto da un cameriere
Ma siccome l'operazione si rivela la più complicata del previsto presi il ritmo di un comico balletto ecco tra queste due scene il buio in sala e la riapparizione di un popolo trasformato di una metamorfosi e dei suoi dirigenti c'è
Il passaggio
Dividendi di questo partito di questo partito che era di ferro dice Bettino Craxi
E a un certo punto è diventato di gomma
Un partito con con la sua cultura al suo popolo i suoi miti le sue bandiere e che forse più di ogni altro ha incarnato poi la difficoltà di
Sostituirle con un indistinto nuovo
Eduardo grazie
Dunque devo dire che anch'io avevo segnato quella frase di Salvino quella sua annotazione di saldi perché
Perché corpicino qualche qui sostanzialmente
Il crollo dei appunto crollo dei pc cambiamento il PC il la giacca appoggiata al cameriere sulle spalle di saldi il crollo della democrazia cristiana e Ciriaco De Mita che si taglia le basette
Sono piccole cose che però funzionano perché la domanda a questo punto faccio io una domanda in quello che tu dici così è passato tra una cosa e l'altra la risposta più semplice è passato un secolo passato novecento e quindi per abbia risposta la di andata la domanda invece più provocatoria che voglio fare Filippo è nella sua mania classica storia delle sue carte linee nelle sue divisioni nelle sue ripiani contro i piani questo libro dove nuovamente
E credo che sarebbe un problema che un rovello
Che su cui si interrogherà ebbe a lungo perché un libro molto strano un libro molto particolare se siamo qua tutti conosciamo Filippo personalmente tutti lo leggiamo quindi insomma il suo modo di procedere e chiaro nel momento in cui non si trova questo libro davanti e qualcosa di diverso e io devo dire c'ho messo un minimo a capire che cos'era un po'perché c'ha tante cose dentro un po'perché cambia nel corso delle pagine i capitoli non è sempre lo stesso parte in un modo e arriva non solo all'ultimo capitolo che chiaramente cambia registro cambia tono eccetera però ma anche in corso c'è il tipo di narrazione che fa della Democrazia cristiana è una corsa al tipo di narrazione che fa del partito considerato dei socialisti un'altra cambia modo
Lui si nasconde però il discorso del metodo i Ceccarelli lui dice a pagina CES centosessantuno lo sguardo necessariamente corto del giornalismo buono lui avanzati fa tutta una serie di diciamo così di Kapp taxi Autissier tiene basso le aspettative però il fatto che tipo muove o in due maniere da un lato c'era una non è corto ma era vicino attivissimo nel caso di Filippo uno
Riesce avere uno sguardo che per certe volte è talmente ravvicinato che deformante quindi ingrandisce degli oggetti che a lui raccontano qualcosa dicono qualcosa poi capiremo anche questo e poi uno sguardo trasversale ma guardo di sbieco
Per il carattere e per appunto il suo punto di vista spesso si domanda sulla qualità hanno del materiale raccolto lo continua a vedere sembra un dubbio chiaramente retorico note sulla qualità del materiale sulla correttezza del metodo è un artifizio dice ma cosa sto fare un certo punto it dice pagina trecentocinquantanove sulla lega di trentuno ma è storia politica questa boh e roba da libri a Reebok
Ovvio non so che cosa sia ma comunque visto che c'è scritto ottocentosettantacinque pagine è chiaro che è una roba da libri è perché se non forse non ci scrive di ottocentosettantacinque pagine quindi per dirla la Philip una gran furbata occhio romanesca pare accurata no ma non è solo per giustificarsi ma sostanzialmente lui ha un metodo di indagine che assolutamente e che funziona tutto il libro lì davanti si schiera si nasconde in o con questo falso dubbio questa sensazione di inadeguatezza che abbassa le aspettative
Quindi son quisquiglie son dettagli sono aneddoti che non hanno senso però coi un senso si riesce davvero essi costituiscono e anzi racconto diventa ancora più efficace sorprendente know perché ti coglie all'improvviso ritrovino la logica trovi che quel dettaglio
Sì collega quindi fatto lui agisce con un metodo un metodo di indagine compatto rigoroso coerente direi etnografico propone troppo logico si parla di osservazione partecipante anche perché cosa dire di uno pagina trecentosessantatré ognuno si fa i regali che vuole dice mi sono regalato due tre giorni d'antichità dedicare interamente alla bisogna continua il massiva mattina pomeriggio e sera di video su Bossi
La lega e i leghisti annessi e connessi
Una full immerso se si va ad analisi per lo più visiva e sonora beh somma è è chiaro che c'è un metodo non è una cosa è un modello giornalistico che questa in piedi che che che funziona
Una cosa del genere il fatto che questo libro è tante cose
Io ho capito finalmente ci ho messo un po'a capire un certo punto l'ho trovata perché anch'io non sono sistematico come Lou ma insomma
Pagina duecentottantacinque c'ho messo un po'di pagine ma dice se chiudo gli occhi e ritorno a quella stagione
Vedo soprattutto una gran confusione ma colori sgargianti ecco questo è il libro cioè chiaramente la storia ricordo
Però chiude gli occhi qui dice chiaramente una dimensione onirica qua dentro
La dimensione storica una dimensione personale è una dimensione sensoriale
Questo sono gli elementi che assolutamente lo guidano lungo questo percorso e quindi questo libro una cosa strana perché c'ha dettagli colori ricordi sogni sogni suoi massoni anche di altri
Sogni di Elena sogni di andare ottiche sogna estone di stelline che viene segnato inizia appropriarsi di queste cose no quindi è una sprona cult è una storia un diario in definitiva è una seduta di autoanalisi sostanzialmente c'è secondo me Filippo si libera
Con con questa cosa forse una parte in una parte frase di liberazione è stata quanta ha ceduto l'archivio
E si è affrancato da una cosa compulsiva che tutte le mattine l'obbligano a tiro fuori le forbici pone a ritagliare e forse non so qui se si è affrancato ma insomma sicuramente c'è un elemento di di di di liberazione la cosa interessante appunto i sogni degli atti ci son tante cose a è un è un racconto sensitivo appunto che però cresce nel senso che teme memoria
La democrazia cristiana e molto colori molti dettagli molte elementi singoli sparpagliati che riunisce e gli dà un'interpretazione inusuale perché quel tipo di lettura con la DC non era facile non era semplice non era voluta certo apparivano i socialisti
è facile capire che racconto passa dalla parola immagine e lì
Va a nozze però con la lega si arriva appunto nella nelle immagini il sogno
Apertamente sogno rivelatore sul parla di suggestioni pseudonimi ricche e con il pc se arriva la psicanalisi ne parla pagina quattrocentotrentaquattro
Yang alla psiche la rivista di Società junghiana quattrocentosessantatré cioè è un crescendo assolutamente un recenti racconta al Partito Comunista per esempio molto meno sì ci sono le sezioni eccetera ma molto più interpretativo
E molto più come anche per certi versi il racconto della lega per quanto sia folcloristiche c'è spero quand'fin troppo scontato a un elemento di costruzione PPP più compatta cambia tipo cambia tipo di di racconto certo
Poi ci sono delle immagini che secondo me danno l'idea che però ecco non è un fare la storia la cronaca Antropologia la cosa particolare non è una storia del buco della serratura non è una storia privata di pettegolezzi di cose riservate certo Luisa una la possibilità di vedere da vicino certe cose mai troppo secondo me lui preferisce una distanza che gli permette di avere una né mai ha troppo appiccicato al potere Lullo teme un minimo era con ARPA alcuni racconti di con personaggi politici di cui insomma che ti che dice che non sono stati incontri piacevoli si capisce mantiene una certa distanza non è un racconto buco sarà del Senatur opera come cioè lui girando nelle cucine del Palazzo dove tutti possono vedere dove tutti possono guardare capaci di leggere quegli aspetti che ti fanno capire cosa succede in cima al palazzo perché la cosa clamorosa siccome sorprendente che poi è il bello di questo libro
E che la sua lettura che parte da quei dettagli coincide poi perfettamente date le chiavi interpretative dei fenomeni poi politologi ci storici sociologi quel richiamo a Cerci Bobbio voce son tutti insomma di studi ufficiali tutte le interpretazioni tutte le teorie ci sono ovviamente
Ma ricordo dopo arrivano sulla scorta di questo tipo di di percorso interpretativo che lui mette a punto e questo è sicuramente l'aspetto più acuto ci sono alcune
Immagini che poi sono le sue si sta arrivando sostanzialmente la fine Di Pietro
Cambio d'epoca liquami tossici olio extravergine e catrame varechina e bolle di sapone
Insomma
Cossiga un ossimoro vivente comune aperitivo poco arrivato sul bancone dell'immaginario la trasfigurazione ebbe successo
E ci siamo quando parla
E qui siamo sta parlando di Maccanico e Manzella avveduti giocatori di tennis da fondo campo
Direi che c'è assolutamente tutto in questo no
La bandiera rossa che sventolava sul sul Cremlino
Veniva alimentata da un vento artificiale una specie di gigantesco Stone commenta ideologico che si suonava il per me è un ma ingannevole del comunismo
C'è ci sono quelle cose che poi son quelle immagini assolutamente che che son delle chiavi interpretative ecco da questo punto di vista
Quindi la DC e più originale secondo me che metti qui raccolti più assolutamente innovativo la sua capacità di leggere queste cose il Partito Comunista leggermente verso ma mai l'avesse dignità avvicinarli addotta dei metri diverso che quando poi esplode quest'aspetto l'altra cosa che è un libro col quale Filippo fa dei conti con qualcuno ricchi chiede delle scuse e Cynthia pacifisti rappacificato con qualcosa ammette delle tra virgolette carognata e che avrei che ha fatto e che gli è dispiaciuto di fare e quindi anche in questo è un percorso molto secondo me individuale insomma quindi da un lato questo estremo dettaglio questa estrema
Essere legati agli elementi fattivi fattuali colori le emozioni la sensualità
Dall'altro questa dimensione onirica che può esplodere nella parte finale assolutamente diventa sempre più qualcosa di ossessivo di visionario nei confronti di Berlusconi dichiara sostanzialmente un'ossessione
Che è durata dieci anni insomma quasi una persecuzione no che lui cerca di sistematizzare becco secondo me la cosa interessante Tino ancora capito dove lo collocano nella mia libreria quindi questo è un problema che poi magari Srdjan insieme se appunto nel diari biografie storia politica che cos'è però ecco e secondo me la cosa clamorosa è la cui ha messo a punto un metodo di indagine un metodo di giornalismo che peraltro punto lui dice un giornalista dice il nome è stato grandi scoop nella mia vita non è quel tipo di giornalista di che si butta in avanti da e un giornalista che sta a tre passi indietro e guarda che osserva e poi vede il dettaglio e quelli della cosa la collega è un modo di leggere la realtà appunto molto particolare molto originale e molto rigoroso e poi appunto la maniera sorprendente come comunque questo suo percorso
Ittico personale individuare gli permetta di avere delle chiavi assolutamente originali che si collocano a certe volte sono più esemplificative e più interpretative di molte altre lettura che poi lui chiama dentro perché poi ma pane bibliografia di quanto non è che appunto questo giornalismo fatto così Production quaranta pagine di Cinquanta ecco appunto in libera sia scritto pure piccola quindi insomma la vuole quindi a quest'ansia poi anche di avere le spalle ben coperte ma ce l'ha assolutamente questo devo dire
La cosa originale secondo me eccezionale di questo di questo libro l'originalità del percorso era la rigorosità però dell'analisi grazie
E tuttavia verrebbe da dire il pettegolezzo scene il pettegolo cioè
E il grande protagonista nascosto di uno di quelli che siamo dei tra i capitoli più belli cioè quello legato alla parabola della destra quando si parte da dai superlativi
Mussolini più grande statista del secolo e poi come Fini arriva a passettini impercettibili e quasi trascinato dalle domande dei giornalisti e poi ai titoli visti a dire che il fascismo è stato il male assoluto
Ma appunto commenta disincantato Filippo Ceccarelli quanto al male assoluto o relativo che fosse la verità è che il povero Gianfranco se lo stava per fare da solo e nulla aveva a che fare col fascismo spiace qui sminuire la grande storia e ancor più assecondare il regime pettegolo
Questo capitolo mi ha colpito perché nel nel nel balletto vicinanza lontananza distacco avvicinamento qui c'è un deciso avvicinamento anche emotivo perfino canoro a un certo punto Filippo racconta a proposito di di scorpacciate una una immersione nella in YouTube lei nei miei vari video che si ritrovano
E poi mi ritrovo ore mi si mi ero ritrovato in ipnosi davanti agli attempati militanti di avanguardia nazionale che intonavano il loro Dino battendo il passo da fermo un due un due come pure riuscivo a staccarmi dei cori di pare di pagata in tutti i listini sono anche perso peso spero non del tutto inutilmente
Nel canto della legione straniera della Spagna franchista e Noviglio de la muerte cioè il fidanzato della morte suscitando l'incredulo commento di mia moglie Elena io l'altra protagonista del libro
Ma De mai estero Obama nascosti sotto la doccia mi sorprendeva fischi è tale la triste storia scanzonata e legioni avevo pugliese morto ammazzato nel Congo della decolonizzazione e c'è anche perfino un incontro di Filippo decenne a dieci anni con Gioacchino Volpe durante una conferenza dove c'era anche il nonno fino ad arrivare alla pagina finale dove appunto il pettegolo e il pettegolezzo si prende la rivincita sulla grande storia ma insomma tutto si tiene la vicenda della casa della contessa
Anna Maria Colleoni la celebre casa di Montecarlo dove in un by LAM scrive e cito sempre Ceccarelli di spedizionieri imprese di ristrutturazione
Bolle di consegna mappe catastali sulle pagine dei poli le pagine politiche dei quotidiani si poté tristemente e insieme allegramente titolare Fini respinge le accuse la cucina e nella casa di Roma
Come pure con la dovuta fermezza il capogruppo il partitino di Fini Futuro e Libertà ritenne di rivelare all'Ansa nella casa di Montecarlo quella cucina nemmeno si entra ed era naturalmente la cucina più amata dagli italiani la cucina Scavolini che fu la grande protagonista delle cronache di quell'estate dell'estate due mila e dieci Pietrangelo Buttafuoco
Se non ci fossero i nomi veri e i fatti per come sono andati
Questo invano
Già per
Piacevolezza della lettura sarebbe un romanzo e quindi Edoardo Novelli che se lo chiedeva gli suggerisco che forse nello scaffale della letteratura
Questo libro di Filippo Ceccarelli no forse di sicuro perché il vero protagonista e Luís e l'io narrante certe volte
Filippo me lo confermerà o meno mi sembra di rivedere una scuola antica di racconto di descrizione
Dei potenti mi ricorda la prosa di parliamo dell'elefante
E quando in un passaggio fondamentale nella nostra storia nell'immediato dopoguerra Leo Longanesi
Con la sua capacità di guardare
Di annotare di scrutare e qui caro Marco ti dico a proposito dei padri della patria
Si impegna a descrivere quel passaggio nel momento in cui il presidente del Consiglio incaricato della nuova Italia si presenta al cospetto dei grandi dei grandissimi dei vincitori insomma tutto il mondo lo guarda
Dettaglio aveva la bottoni era dei pantaloni appelli e questo dettaglio resta fissato non solo nella pagina di parliamo dell'elefante ma anche malauguratamente mai li avesse reinventati nella
Foto scattata dai fotografi a testimoniare come
Tutta questa umanità italianissima e Filippo lo ha capito bene e in questo libro ed fieramente
Un piacere assoluto un godimento ripeto se non fossero nomi veri potrebbero essere benissimo sostituiti da nomi di fantasia i fatti per come sono andati ed eterna commedia italiana
Dove il capitolo che tu mi hai suggerito caro Marco è una vera e propria sceneggiatura
Io leggendo lo io che ci sono nato dentro quel mondo no siamo nati in un cupo tramonto io ero lì in quel cupo tramonto
Leggendo quel capitolo
Più di cento pagine
Ho vissuto una sceneggiatura dove non c'era soltanto questa catarsi nel riconoscersi
Ma nel dire continuamente mai così e chi la vissuto in contemporaneità quei fatti non se ne rendeva conto non poteva rendersene conto l'idea stessa che e rispondo ancora una volta quella tua obiezione succo come ad hoc
Applicare il metodo Ceccarelli con questi qua
Questi qua sono stati sempre uguali in ogni fase della storia d'Italia ognuno a turno è stato questi qua
Ognuna torna è stato questi qua per chi per esempio
Un dettaglio che racconta Filippo nel capitolo dedicato alla destra italiana la destra che si ritrova da quelle catacombe alle responsabilità di governo e dettaglio terribile del merchandising inventato da Iannarilli si chiamava così
Che riesce ASP coprire attraverso quel terrificante il logo che raccontava Alleanza nazionale e non solo i ciondoli in i non solo i portachiavi non sono i cappellini ma anche orribile Pisu
Sia vino e Fiammetta due pupazzetti che andavano a descrivere quello che era l'entusiasmo di tutta quella Gaines nuova venuta dal cupo tramonto per vestire i panni
Del nuovo governo e
Davvero sciamano qual è Filippo Ceccarelli che un grande scrittore altro che
Un libro su cui dobbiamo interrogarci è un libro di qui Corriere nella sua capacità di andare a scovare quelle cose che magari al visibile non non vengono immediatamente ma che hanno un significato non mi potrò mai scordare quando ai tempi Filippo mi dice
C'è un segnale
Si insedia Pinuccio Tatarella il ministero delle Poste décolleté le comunicazioni che all'interno del ministero scappare Scibilia
Tutti a inseguire questa scimmia che cos'è se non un racconto meraviglioso cinematografico una descrizione di sublime di quel nuovo che irrompe e tutti quanti dagli impiegati ai politici altamente responsabili a inseguire sto povero quadro umane
Che andava da una corridoio all'altro nel sede del ministero
All'Eur
Ci sono tutti gli elementi per cui io
Sollecitato a questo intervento non posso fare altro che il mio mestiere di critico letterario si né più e né meno che un un punto di vista dove tutti quegli elementi gli elementi proprio della commedia si dispiegano in una tradizione dove Filippo non fa altro che ripetere lidi dove aveva lasciato il ferro caldo Gioacchino Rossini
Lì dove aveva lasciato il ferro caldo Leo Longanesi lì dove aveva lasciato il ferro caldo Carlo Goldoni
Perché tutti i tipi tutti i personaggi Marco torna ancora la tua obiezione non sono altro che gli elementi ed intorno al quale
Il commediografo
Riesce a fare questo racconto tu dici cosa può fare con questi qua ma ce lo vogliamo ricordare come inizia la stagione di questi qua
Inizia la stagione di questi qua poi il bacio nel murale il bacio tra Matteo Salvini è il Luigi Di Maio disegnato da ben intende in un muro di Trastevere che immediatamente diventa ricorda proiettato ovunque in ogni smart phone in ogni schermo televisivo in ogni pagina di giornale
E da quel bacio siamo arrivati al bacio vorremmo dire il selfie no è già andata avanti siamo al bacio di Asia Argento con Corona con Fabrizio Corona e nel mezzo c'è la vicenda del del della sigaretta selfie del dopo l'amore il dopo
Di Matteo Salvini ed Elisa Isoardi felicemente litigati
Cosa c'è selon una radice irresistibile il racconto voi vedete Filippo nella sua scrittura ci mette tutti gli elementi non ecco non della carità ma della pietà la pietà nei confronti di chi si ubriaca
Di questo potere sapete uno degli insegnamenti che mi ha dato lui e che io tengo sempre caro e quello che prende proprio dalla radice vera di questa città dalla città di Roma dove mi diceva Filippo
Quando si attraversava il trionfo quando finalmente qualcuno era arrivato ai ranghi alti
E quindi sulla biga aveva la possibilità di avere addosso al sei l'applauso lesiva del popolo aveva l'accortezza quel Cesare Dini farà accorciare
Nella dica nascosto uno schiavo che nel frattempo al fragore degli applausi e degli evviva sottolineava alto uno vari niente quelli ti battono le mani ma tu sei un pezzo di cose inutile
E a calmierare a dare proprio il senso di quello che il potere effettivamente c'è
C'è transeunte Strale non si porta via nulla niente di quello che poi ci dà la possibilità mi piace osservarli quelli che sono stati i potenti per vedere l'effetto che fa
E l'effetto che fa e per forza di cose straniante e l'effetto che fa deve essere salvaguardato da quell'istinto potente
Che la facile botola dell'odio dell'invidia sociale guardando proprio il come è andata a finire e nel libro di Filippo
Il potere
Così come ce lo immaginiamo in questa parabola che Ida De Gasperi arriva a questi qua
Accompagna di volta in volta i famiglie apparentemente distanti e lontani della comunità politica italiana ma vicinissimi affratellato ecco
Uguali nelle reazioni negli istinti nel passettino in cui i livelli già trasformarsi quando io ho letto il capitolo che riguarda la destra
Prima fascisti poi non so
Io me lo sono visto arrivare addosso
Non sotto una forma di di un qualcosa che vestiva o metteva a nudo o svelava o procurava traumi ma in una forma leggera lieve era
Il
Mettere in scena un qualcosa dove tutti i registri delle mozioni siano essi patetiche
Sentimentali delicate erano comunque accompagnate dal contrasto figure meravigliose potentissime
Dei protagonisti nomi forse alla maggior parte di voi sconosciuti quale un Beppe Niccolai otto Maso Staiti di Cuddia di cui bisogna sottolineare la frase che accompagnava le sue apparizioni stai il terrore dei mariti
Gli altri personaggi personaggi su cui gravava sempre il sospetto non tanto della malafede ma di una risulta una ridotta di rancore
Di appuntamenti mancati di maiuscole di superlativi dietro cui c'è una storia anche tragica tragici Issime vigente che c'è morta ammazzata vigente che ha avuto la vita segnata di gente che non mi posso scordare un piccolo al mio paese io vedevo arrivare sempre nella sezione del movimento sociale quello che scalinata o povero essenze niente comunque recuperava centocinquanta lire perché le sezioni non venivano date mai né affitto perché nessuno affittava
A quelli del movimento sociale ma si dovevano comprare c'era questa grande sottoscrizione
Per vedere poi lei sito in quella scena che Filippo descrive con una capacità con un respiro e con una crudezza dolce lo so che è una cosa complicata da dire però alla sua crudezza dolce nell'immaginare come è andata a finire prima così poi non so perché in quel balcone dove abita lo statista di Val Cannuta
In quel balcone stretto tra la caldaia dei termosifoni è lo stendino in quel balcone a soverchiare la potenza della scena
C'è lui che fuma questa sua sigaretta a cui affida proprio gli ultimi senti dell'oblio
Poveretta ingabbiata del suo nella sua fissità di carta pesta un uso o un'aquila imperiale
Molto più grande di quanto potesse essere quel balcone
E vedete ci vuole la grande letteratura per accompagnare questi personaggi queste scene queste situazioni di quei fra cinque anni dimenticheremo i nomi
Ma non il tipo umano così come e io non me lo ricordo ha fatto il nome che pure e citato nel libro di Filippo
Di quel ministro in visita che inciampa prontamente viene salvato soccorso e Luigi quasi chiede scusa perché ha sottratto solennità
All'evento
Ecco al cosa porta il giornalismo
Ad una grande opera di letteratura
In banca
è un bellissimo titolo vorrei dire con malizia peccato che ci sia un sottotitolo perché non c'è bisogno e appunto il racconto il romanzo L'odissea di quest'idea del potere che solo noi italiani
Allevati a colpi di Goldoni il Rossini
I Longanesi e di Ceccarelli possiamo godere in un momento in cui la lettura e
Letteratura
Grazie e Pietrangelo parlava dell'Aquila che la scena finale del capitolo sulla destra appunto troppo grande e vera per il balcone di Val Cannuta e anche Marco Follini parlava nel senso della misura
Qualcosa che dove c'è anche a proposito dei personaggi centrali ma di cui abbiamo parlato poco credo stasera cioè Craxi Berlusconi
Questa smisurate sarà
La parola megalomania ricorre
Più volte forse è una caratteristica del del nostro Paese e del potere italiano un non rassegnarsi al senso del limite al sesso la misura al senso delle cose della realtà chi che che dovrebbe essere uno degli abiti
Del politico fondo del realismo del politico invece qui viene continuamente mancato per cui quando poi si arriva al capitolo finale e ci si immagina che ecco qualcuno dei nuovi o dei già invecchiati potrebbe prendere questo libro leggerlo almeno almeno qualche paginetta almeno qualche capitolo per
Capire che i cinesi da da che parte si va a finire
Invece ci si sorprende perché proprio in nuovi sembrano di tutta questa lezione aver portato con sé esattamente questo una una megalomania cito solo una frase che mi sembra riassuntiva dicono in continuazione i nuovi sono i due Matteo e Gigino non c'è questo questo va detto a scanso di equivoci dicono in continuazione ci metto la faccia ci metto la faccia ed è vero ma ce la mettono paura tale appagata intensità da escludere in partenza che la possano anche perdere allora io lascio la parola a Filippo per questo libro a sua volta smisurato dove però dentro c'è tutta la la sensibilità la l'attenzione e la curiosità
E la clemenza verso la vita dell'autore Filippo Ceccarelli
No buona sera
E e direi veramente delle grazie speciale rilascia
Carlo
Si è capito si è capito che questa e l'opera della d'Italia
Quindi proprio cioè è evidente e quindi io debbo fare come si fa in questi casi
Un ringraziamento speciale multiplo
Che e quindi ai miei i relatori che sono stati che ho scelto diciamo perché amici da tanto tempo a alla casa editrice a che e a voi tutti che siete qua io lo dico sempre mi vergogno come un ladro perché il lavoro mio è un lavoro da da cui dietro quella porta lì ci sono stato tante volte con un taccuino in mano poi Scacchi squaglia ove andava scrivere invece qui mi trovo però lo devo fare dovevo fare stavolta proprio perché l'opera e la mia lo dovevo fare qua
Perché qui dentro c'è un pezzo di me nel senso che ormai qualche anno fa io ho donato
Sta al terzo piano in un posto bellissimo il mio archivio tutte le mie carte
Sono molto contento se la gente le va a vedere se sono utili sta in un posto bellissimo in una stanza
Peraltro da su un chiostro qua
Con un bellissimo banano improprio cioè queste cose
E a fianco ciò la biblioteca
Di una persona simpatica che era Lucio Lucio Colletti che ha donato anche loro e di fronte a ciò uno che forse tanto simpatico doveva essere ma insomma Vittorio Emanuele Orlando però rimane l'uomo diciamo il Presidente del Consiglio
Di di di Vittorio Veneto quella quello che disse per la prima volta resistere resistere resistere
Per aria cioè un selvaggio che ammazza un domenicano quindi insomma la cosa è e particolare quindi
Suo libro è stata un'impresa cioè una vera impresa so quattr'anni cinquanta di lavoro
E io mi rendo conto che in mille pagine
Sono la follia è una follia oggi in un tempo di Twitter delle facce tese del dei cuoricini dette dei video quindi
Questo è matto questo che si presenta mille pagine la gente io lo vedo negli occhi e come quando ti regalano canarino no cioè gli devi dà da mangiare rilevanti tornava e le cose eccetera
E
Non vestono abiti che cos'erano le bozze in casa editrice le fotografavano perché sembrava l'elenco del telefono tra
E quindi è è un libro megalomane Meredith diciamo Craxi Berlusconi ce l'avete davanti perché effettivamente è una cosa
E mostruosa cosa alla Cosas sorretto cosa ha spinto una persona anche un po'di una timida affatto facoltà sto Asmar già sabato la memoria
Oggi nessuno ricorda più la memoria è diciamo
Sotto bombardamento è una specie de vacca espiatoria addirittura per legge hanno fatto il diritto all'oblio Ochoa era diventata come se in fondo non esistesse
Lalla al dovere della memoria no e
Perché senza memoria se costruiscono le case vicino ai fiumi se costruiscono le case in cima vulcani
Se costruiscono le case male i ponti male poi tutti a piangere quando diciamo le cose cercano il colpevole quindi la memoria
Ha giustificato uno sforzo di questo tipo non sforzo è un'opera gigantesca anche perché poi quando la scrivi non ti ricordi più se sta cosa hai già scritta trecento pagine fa
E e
Con un sospetto se ritiene ancora stare sta roba cioè interessa ancora sapere di Craxi demorde Berlinguer
Di quindi anche con un peso sul cuore no
Cioè stai a occupati di una cosa di cui non frega più niente a nessuno
Avevo due paura
La prima paura era la fatica
Perché è stata una fatica pazzesca
La seconda la seconda paura era la superficialità non volevo che fosse superficiale
Ce n'è già abbastanza di superficialità quindi volevo dare un contributo
Se mi è consentito e e provo a rispondere un po'alle cose molto belle che sono state dette
L'ispirazione di questo libro oltre alla difesa della memoria e quindi a uno sforzo anche militante se volete
L'ispirazione e quella di
Di metterci un cuore è saggio
Laddove la saggezza o presunta tale sta nella conoscenza e quindi in un apparato di documentazione che fosse il più possibile solido saldo
E invece il cuore stesse in una dimensione il più possibile pacificato con l'oggetto del del lavoro
E e da questo punto di vista
Cercare di
Raccontare l'umanità della politica dando per scontati un po'i passaggi le alleanze le elezioni i governi e invece puntare più sui personaggi sugli stili di vita
Isolando né
Gli aspetti personali
Anche perché in corso ci sono sociologicamente processi di personalizzazione e così via
Quindi quella che di solito è la grande sacrificata del giornalismo quindi dalla cronaca e un po'anche dalla storiografia e cioè l'umanità invece era la cosa che
Mi dava
Anche un poi il lo sforzo della ricerca e dell'interpretazione
Il potere
Ecco io Brad raccolgo qui la la la che cos'è questo potere
Che esiste non esiste non è un blocco di granito la stanza dei bottoni a certo punto
La stanza dei bottoni diventata la cabina di regia
Che ne fuori nelle poi addirittura il confessionale dopo Grande fratello ma insomma
Che cosa è il potere io se è nell'esergo e ne e e ne e dei versi di un poeta di di famiglia dei che che è Giuseppe Gioacchino Belli che ha fatto un sonetto che Marcello
Teodonio qua sicuramente conosce che si chiama la sovrani sa il potere e risponde un po'alla a propoli impostazione generale del libro e a e di quello che si è detto anche in termini proprio di elaborazione psicologica eccetera
E termina proprio così è la storia di uno che dice a dei ragazzi che scherzano
Meglio che non lo fate perché ai sovrani ma sopra Vezza ai sovrani importate ieri spento e portabili rispetto perché
Oltre alla legge cristiana e al precetto cioè la santa guaio Tina la ghigliottina se la galera e il cavalletto e poco
Cavalletta è uno strumento un supplizio una specie di gogna comporre botte da quello che ho capito
E alla fine
E belli dice
Gli è cascata autonomo la corona in testa
Ecco che lo facciali veri cristiani diventato il signore della festa laddove in faccia non significa dinnanzi ma alla faccia quindi c'è un dato
Diciamo più aggressivo perché e qui è propone nucleo incandescente della cosa perché come Eliseo ogni della notte
So immagine del giorno li sovrani so immagine dette io guasti e corrotte ossia è una forma di teologia politica cioè il potere
Quello che gli omini pensano
Di spazi Dio in terra
Che è una cosa impegnativa e che non finisce mai tanto bene perché era poco per superbia niente male
E infatti invano
Infatti il sarà che diciamo
Noi a Roma ma io la mattina esco da casa
E ci stanno tutte rovine
Cioè cammini lungo Circo Massimo dall'altro lato c'è stato Palazzo Imperiale eh non è che che c'è una cosa cioè Palazzo Imperiale interno
Soru uterino
Quindi
Il potere è fanno
Questo diciamo è un dato
Se volete spirituale
Però
Questi si agitano
In Picciano
Cercano di conquistarlo cercano di mantenere vivo intrugli indiano
Ha poi che succede
E così finiscono gli imperi finisco
Figuriamoci le repubbliche
Per cui il potere questo non lo dico io dicono pensatori di rilievo il potere altro non è che un modo di ingannare la morte
Adesso non voglio buttala troppo vera eccetera a qui dentro si parla molto
Della morte
Perché
Diciamo i riti
Dei partiti di un tempo lasciano immaginare quand'è che
Marco comincia la discesa agli inferi
La discesa agli inferi ma vorrei buttava troppo sul filosofico solo questo voi smetto
Comincia quando le le le culture politiche italiane
La cultura politica cattolica la Purtuc la cultura politica comunista la la la la la cultura politica fascista
Vivono che s'è uno dei loro muore poi dopo la cosa prosegue
Perché quelli diciamo il Paradiso
Quegli altri diciamo la patria quegli altri c'è magari non c'è nel Paradiso dalla parte anzi c'è al contrario ma la bandiera rossa per la liberazione degli oppressi ci sarà qualcuno che la raccoglie per te
A un certo punto questo in Italia finisce e la figura
Diciamo
Dove l'amore te non ha più
Tutto diventa ancora più terribile è Craxi
Il sociali Craxi è un laico non me ne importa tanto dei quello che che succede dopo l'Ulisse gode la vita qui
Ecco è questo il punto diciamo di di svolta secondo me
C'è una storia che trova che ti ho scritto qua che non è successa neanche tanto tempo è è così bella che sembra un apologo
Dette della classicità
Riguarda Berlusconi il quale in Berlusconi è molto chiaro questo fatto della morte questo questo allontanare questo cercare di
Di considerare il potere come i soldi come una specie di teatro dell'immortalità no
Ed è la storia di si chiama Berlusconi e il pastore sembra una di quelle versioni che te davano Scola
Che vede dette greco che non si capiva niente pieno deve vide strani lo spirito astro le cose eccetera ed è è avvenuta non molto tempo fa e a un certo punto Berlusconi si trova in Molise
E lui com'è uno che poi parlato tutti quando entra in una stanza come questo a Berlusconi guarda ha detto ha e tutti gli altri dove stanno noleggia è uno
Quindi ha una grandissima facilità di rapporto e a un certo punto entra in relazione con un pastore Pastore molisano
E le istituzioni esce con una di quelle cose che dice esente Luís io nella vita mia
Non ho lavorato talmente tanto che non ho fatto a tempo a invecchiare
E il pastore o guarda io dice Marie Riva Riva a questo punto Berlusconi se ne esce con un'altra delle sue cose quelli che che lo rendono anche simpatico e cioè o nascono statista adesso è cioè va be'comunque
E se ne esce dicendo
Dice tanto la Riva Riva quello gli fa
Posso toccarmi le palle
E quello gli risponde tocca tempo quello che te pare Marini va bene direi che è insomma in qualche maniera è la diciamo è è è la dimensione no de de de de questa cosa che che del legame molto forte
Più concretamente per cui vanno in vanno in banca vanno i soldi vanno al potere invano le le le le le le le olgettine invano tutto non lo so adesso voi sopra viviamo ndr
E chiaro che qualche cosa è successo Pertini da una fase si è esaurito un ciclo tredici marzo
Ci si guarda indietro
Si tenta un bilancio
Serva al presente
E qui senza essere troppo spirituali invano lo stesso perché tutto quello che che è successo finora anche quello che c'era di buono ecco qua come stavamo insomma no
Per cui da De Gasperi
A questi qua
Ciò segnalo che su queste cose diaboliche che il sito di social già ce stanno
Quelli che dicono è una cosa da a il diciamo il raffronto da De Gasperi a questi qua è un raffronto Couto è impietoso ma vale un po'per tutti vale per i giornalisti vale per il giornalismo costui per cui sui socio all'altro giorno varrebbe vedete come valigie
Da De Gasperi e questo quartiere dice da da Montanelli a Ceccarelli cioè e c'è il peso già il perché dorica l'unica cosa che posso dire a mia discolpa e che dentro il libro sterile pagine c'è stato tante volte Montanelli cista tante volte vorrei ceo
Ansaldo Longanesi so ai grandi
Giornalisti che so come lampi
Nel buio quando vai a fare una ricerca storica comunque insomma riguarda un po'tutto sta caduta eccetera
E
Quando è accaduto
Diciamo quando hanno smesso di crederci
Ci sono due morti grosso modo anche lì la morte di Moro e la morte di Berlinguer all'altezza del
Del dramma geopolitico quello sotto dentro la macchina quell'altro su quel palco il fazzoletto in mano lo continuare il
Il comizio insomma lì finisce un po'la democrazia dei partiti la la repubblica dei partiti poi si protende avanti eccetera e
Ma per tutti gli altri quindi insomma i democristiani comunisti ma gli stessi socialisti leghisti
I fascisti
Il potere
Li spinge verso la regressione verso la degenerazione verso la dissoluzione
Quindi è un dato come dire molto forte
Io mi rendo conto che questi qua è un po'sprezzante
Io
Non ottempera non ha un temperamento aggressivo
Tendenzialmente sarei anche mite
Richiamo pure ragazzotti
Salvini Renzi Salvini
E Di Vaio rimetto insieme anche se essi perché però mi rendo conto che chiamandoli ragazzotti
è un'espressione che qualifica mi
Mi qualifica vecchio cioè in qualche maniera io sono anche un po'inadeguato a capire a conoscere non ho più tanti strumenti e qui li spendo rispondo a Marco su su quello che
Che può
Diciamo
Fronteggiare mondo politico così cambiato io ieri ho scritto un pezzo su sul saltini e
E la Isoardi insomma era era complicato trovare le parole giuste
Ma questi sono
Molto più simili di quanto tra loro di quanto siano con i loro predecessori no dunque senese sono tutti uguali hanno la stessa sta camicia bianca di uniforme no
Che son stati tra andata in televisione ai quiz da giovani in sovratitoli stanno sempre sussulti sociale fanno d'cambia l'idea hanno delle culture politiche molto approssimative insomma
Vivono in pubblico
Con tutto quello che ne consegue che
Ma il punto vero del libero viste mille pagine come e quello che c'è in mezzo tra De Gasperi questi qua cioè proprio questa condizione
Di
Degrado in un Paese che sostanzialmente rimane
Il paese della commedia e del melodramma no per cui
Niente è serio dura tre giorni il momento ove poi dopo già il
Barzellette IMEI mille cose eccetera e invece melodrammi le lacrime le cose ridicole i complotti di cattiva arcinote stanno sempre dei cattivi che faccia
Grande sforzo Mammano che cercavo che ricercava descrivevo questo senso di vuoto di di DDT degenerazione
è stato bello ed è stato difficile cercare di metterlo insieme nei momenti più difficili
Mi sono anche un po'
Pappalardo riesca a mente
Rivolto alla mia esperienza
Ai
A una serie di suggestioni di stimoli che mi venivano dall'esterno non dal mondo politico la mia moglie Daniela figli da mia amici qui dentro ce ne stanno tanti che mi hanno dato delle cose però dalla vita vera dalla vita
Quotidiana e e questo mi ha dato molta luce molta gioia di di scrivere né di portare a termine
Sta follia
E si è talmente un libro mio che io mi consento adesso deve
Dette de chiudere proprio con sorpassando ogni residua vergogna
E e citare quello che mi ha scritto quando glielo consegnato mi ama
La quale ha detto non posso fare a meno di ricordare quando a cinque anni
Venivi piangendo vicino al mio letto dicendo non so fare Lando
E lei maiuscola
Dice bravo ce l'hai fatto sulla E maiuscola tuttora ciò qualche cosa dediti qualche difficoltà ma insomma penso ha detto sono contento ecco grazie
E potremmo volere chiuso vediamo bene chiediamo allora grazie tutti a leggere imparando in una botta sola o pagina del pagina ma insomma non sarà appunto in ballo grazie grazie a Filippo Ceccarelli