Chiesa, fascismo ed ebrei: la svolta del 1938 - prima giornata

Buonasera benvenuti
Qui in questa in Galleria del Primaticcio di Palazzo Firenze
Per il convegno Chiesa fascismo ed ebrei la svolta del mille novecento trentotto convegno che organizzato dal presidente della Società Dante Alighieri il professor Andrea Riccardi
E da docenti dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano dell'Università per stranieri di Perugia della World History Academy
Oggi
Diamo inizio appunto a questa prima sessione del convegno che si svilupperà appunto oltre che nel pomeriggio di oggi anche in altre due sessioni domani mattina
E domani pomeriggio sarà concluso il convegno dal professor Agostino Giovagnoli
Siamo a ottant'anni dalle leggi antisemite del mille novecentotrentotto e che è un tema ha scritto il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni che non smette mai di interessare interrogare per la combinazione di elementi che lo caratterizza
Non è solo un'isolata vicenda storica ma qualcosa di più grande e complesso l'anticamera e la preparazione della persecuzione sanguinosa che ha fatto poco dopo migliaia di vittime la riflessione sulla portata di questi eventi tra gli orrori del fascismo è stato secondo il rabbino capo di Roma uno dei motori che hanno portato alla Fondazione di una nuova Società italiana
E oggi
Sembra giunto il momento di affrontare a più voci ed è lo scopo di questo convegno il nodo del rapporto tra mondo cattolico fascismo ed ebrei
Per indagare il premesse reazioni e conseguenze
Di una vicenda che ha segnato in profondità la coscienza dei credenti
Il mondo cattolico era diviso lo sappiamo bene tra sostenitori e critici del regime fascista in un clima dalla seconda metà degli anni trenta in cui si passa dal massimo consenso a partire dalla guerra di Etiopia nel mille novecentotrentasei
E qui tre giornalisti abbiamo Antonello che ha Viggiani che ha studiato per che ha lavorato per TV due mila a uno speciale programma sulle stragi Debré Libano s'si passa appunto dal massimo consenso a partire dalla guerra d'Etiopia alle prime disillusioni del trentotto verso regime che con la conferma dell'alleanza con la Germania mostrava di volersi svincolare
Dalla tutela cattolica
In questo passaggio l'antisemitismo di Stato fascista porta a maturazione le contraddizioni interne al mondo cattolico aprendo la strada giudizi diversificati a divaricazioni
Che si scontrano lo vedremo financo ai più alti livelli del governo della Chiesa e anche nella Segreteria di Stato vaticana
Ci sono alcune domande che emergeranno
Nel corso di questo convegno cui vorremmo dare una risposta quali le reazioni dell'antisemitismo fascista
All'antisemitismo fascista nelle diverse articolazioni del mondo cattolico come si pongono le masse di fronte alle polemiche tra Mussolini e Pio undicesimo
E a quali correnti di pensiero si richiamavano le differenti valutazioni
Sulla via intrapresa dal fascismo che sembrava ricalcare quella nazista
Le risposte del mondo cattolico furono adeguate alla situazione storica oppure mostrano una tragica
Problematicità nell'individuare un fattore di criticità che si sarebbe mi IMI imitabili inevitabilmente ripercorso sulla Chiesa
La sfida dei totalitarismi alla tradizione cattolica fu colta in tutta la sua portata o venne sottovalutata nella convinzione di poter cattolici Zare queste nuove queste nuove Rizzo e rivoluzionari esperienze politiche sono alcune domande che soggiacciono diciamo a alle relazioni di importanti storici che giungono qui da tutta Italia ma anche dall'estero per per questo congresso
E e lì la risposta avverrà attraverso un confronto franco e aperto dando voce a diverse sensibilità attraverso ricerche basate sui documenti vaticani accessibili e si vorrebbe che lo fossero sempre di più accessibili con un taglio innovativo che immaginiamo i curatori diciamo di questo convegni immaginano si dimostrerà secondo l'importanza della sessione di oggi è dovuta diciamo alla presenza tra noi del presidente della Conferenza episcopale italiana il cardinale Gualtiero Bassetti che nonostante appunto i suoi numerosissimi impegni di vescovo diocesano voi sappiamo tutti che arcivescovo di Perugia
In Umbria e presidente della conferenza episcopale con importanti che continua diciamo incombenze dovute a questo a questo suo mandato
Però ha trovato il tempo il modo di riflettere su questo tema e la sua presenza tra noi è particolarmente significa significativa oltre che gradita
Il cardinale che ha preparato un testo si scusa poi di dover dopo aver pronunciato il testo
Appunto lasciare il convegno ma gli saranno recapitati delle varie relazioni
Appunto per questa serie di impegni conseguenti a al doppio incarico diciamo poi ne avrà anche altri ma certamente non posso fare l'elenco di tutti gli incarichi che ha il cardinale Bassetti tra cui essere membro della Congregazione dei vescovi della Santa Sede
E quindi lo ringrazio moltissimo per la sua presenza così come ringrazio il professor Andrea Riccardi e tutto lo staff a partire dal segretario generale della Società Dante Alighieri
Che ha messo a disposizione appunto non soltanto dei i locali di questa meravigliosa di questo meraviglioso palazzo Firenze
Fosse cardinal Bassetti ha avuto anche l'occasione da fiorentino di venire in questo Palazzo un tempo ambasciata di Firenze e e tutto per per tutte le facilitazioni che hanno appunto messo in campo perché questo convegno si svolga nella nel massimo la massima attenzione e nel massimo livello di partecipazione quindi do subito la parola al cardinale Bassetti ringraziando ancora una volta per la sua presenza
Un saluto pieno di cordialità e di amicizia tutti voi
Purtroppo per la prima volta Marco che io vengo qui
Ma stop constatando che Firenze quanto ad arte ed architettura si è sempre trattato avvenne ovunque
Mi scuso proprio di essere nelle condizioni di dovere partire subito
Posso dire anche il perché ciò un sacerdote ironia non in rianimazione all'ospedale di Perugia e non voglio lasciare passare la serata senza andarlo a trovare
Cari amici esimi studiosi sono molto dietro di portare il mio saluto
E quello della Chiesa italiana
A questo convegno su un passaggio molto delicato della nostra storia quel mille novecentotrentotto in cui il regime fascista consolidò il suo volto totalitario
In quell'anno vennero prese misure discriminatorie contro la comunità ebraica italiana con un complesso di leggi francamente razziste e antisemite
è un convegno che indaga sull'atteggiamento della Chiesa dei cattolici in quel doloroso frangente
Nella mia prolusione al Consiglio permanente della Cei
All'inizio del due mila diciotto
Ho voluto ricordare questi tristi eventi che purtroppo si svolsero dicevo in un clima di pavida indifferenza collettiva anche da una parte la gran parte dei cattolici su cui è giusto riflettere
Non ho voluto dimenticare che allora risuonò alta la voce di Pio undicesimo che dichiarava l'antisemitismo come inammissibile per i cristiani
Partecipò oggi a questo convegno dopo che nel corso del due mila diciotto si sono sviluppate parecchi iniziative
Perché a ridire quanto è avvenuto in quel triste mille novecento trentotto
Fu l'inizio della vicenda che avrebbero portato con il quarantatré e l'occupazione tedesca alla Shoah in Italia
Si comincia con l'isolamento della comunità ebraica nel trentotto i cui bambini furono scacciati dalle scuole i cui adulti allontanati dai posti di lavoro
Le cui famiglie furono isolati
I cui membri furono discriminati
In quel trentotto
Quale fu l'atteggiamento degli italiani di fronte a quei provvedimenti quale il comportamento ed una parte dei cattolici del nostro Paese
Non sono uno storico e nonno ricerche o interpretazioni particolari da proporre ecco perché mi sarebbe interessato tanto stare qui con voi
Ci sono ricordi di episodi di dolorosa indifferenza altre evidenzia hanno come taluni italiani non condividessero quella politica
Ma lo ripeto non sono uno storico sono un vescovo
Ho avuto però la sorte
Propizia la chiamo così io
Decrescere a Firenze
Nel contesto della scuola del cardinale Elia dalla costa
Che nel momento più drammatico per gli ebrei si prodigò per la loro salvaguardia e insegno ai cattolici una particolare attenzione al mondo ebraico
Tanto che il Rettore del nostro seminario un signore Enrico Bartoletti che poi fu vescovo di Lucca il segretario della Cei rischio di rimetterci la vita e proprio fu portato nella famigerata villa Trieste dove praticamente si tortura vanno anche le persone perché parlassero proprio perché c'era delle famiglie che erano rifugiate nel nostro seminario
E Bartoletti si salvò la vita perché parlava perfettamente la lingua la lingua tedesca e questo episodio appunto l'ho sempre saputo fin da quando io ero ragazzo fu
Ecco devo dire appunto che a Firenze sorse la prima amicizia ebraico cristiana con Giorgio la Pira
Fu dalla costa che nel trentotto durante la visita di Hitler a Firenze quando mai tutti erano in fatturati
Chiuse le imposte del palazzo arcivescovile e rifiuto che vi fosse affisso ogni segno di festa e di benvenuto
E posso aggiungere fuori del testo anche un piccolo particolare che è la testimonianza del segretario di allora del cardinal dalla costa nucleare un po'curioso mentre passava
Il corteo proprio sotto il palazzo e allora stava sbirciando dietro una persiana per vedere qualche cosa
E il cardinal Dalla Costa che era lì non si sa se pregava se studiava alzo gli occhi e dice Giacomo cosa fai dice sta passando itinerari
E tu non hai niente di più importante da fare
Lo lo lo lo fulmineo tu non hai niente di più importante da fare
Io ringrazio veramente in tv ecco di essere stato educato fin da fanciullo a questa scuola
Anche a partire da questa sensibilità come vescovo sento il dolore per il fatto che i cattolici italiani avrebbero potuto fare di più quando gli ebrei venivano discriminati con leggi naziste
Ma purtroppo non c'era ancora stato il Vaticano secondo
Lo dimostrano le parole di Pio undicesimo il sei settembre trentotto
Che si poteva dire fare di più
Ecco le parole del Papa ma l'antisemitismo è inammissibile disse Pio undici spiritualmente siamo tutti semiti tutti figli di Abramo
Spiritualmente siamo tutti semiti c'è il germe quel pensiero che il Concilio Vaticano secondo e Giovanni Paolo avrebbero sviluppato successivamente
Pio undicesimo così confidava a padre Tacchi Venturi nel mille novecentotrentotto io non come papà ma come italiano mi vergogno il popolo italiano è diventato un branco di pecore stupire
Era era il suo modo di fare io parlerò non avrò paura mi preme il concordato
Ma più di tutto mi preme la mia coscienza
Per questo colgo l'occasione come presidente della Conferenza episcopale italiana guardando a quel triste trentotto di fare il mio il pensiero di San Giovanni Paolo che disse a proposito della persecuzione degli ebrei
La resistenza dei cristiani disse il Papa non è stata quella che l'umanità era in diritto di aspettarsi
Ma soprattutto faccia faccio mia l'invocazione di perdono e di speranza che papà volitiva The pose a Gerusalemme
Nelle fisso nelle fessure del muro del pianto nel due mila durante il suo viaggio in Terra Santa
Da solo
Attraverso al piazzale con quel bastoncino circuito si appoggiava per colmare faceva tanta fatica anche a muoversi
E a Rivoli alle fessure del muro
Nel biglietto c'era scritto Dio dei nostri padri tu hai scelto Abramo e la sua discendenza perché il tuo nome fosse portata alle genti
Noi siamo profondamente addolorati per il coro comportamento di quanti nel corso della storia hanno fatto soffrire questi suoi figli
E chiedendo di perdono vogliamo impegnarci in un'autentica fraternità con il popolo dell'alleanza
Basterebbe concludere con questo aggiungo solo per confermare la svolta avvenuta che oggi c'è un clima molto diverso da quello degli anni Trenta la coscienza del legame fra la Chiesa e gli ebrei è diventata per noi cattolici un fatto di popolo diffuso e radicato in profondità
Si fonda sulle grandi arcate della dichiarazione conciliare Nostra Aetate che ricorda il profondo vincolo tra cristiani ed ebrei
Giovanni Paolo secondo espresse questo con grande efficacia durante la sua visita al Tempio Maggiore degli ebrei di Roma
Nell'ottantasei
Riconoscendo negli avrei i fratelli maggiori con l'espressione direi quasi dell'epica polacca e considerandoli Sempre chiamati con una vocazione irrevocabile
Perché Dio non ritira mai le sue promesse e la sua alleanza
Questo legame è qualcosa di intrinseco di cui negli anni Trenta solo pochi ebbero coscienza mentre sopravvivevano vecchi pregiudizi gli ebrei ancora considerati perfidi ebrei ma al di là delle gamme c'è l'impegno contro ogni forma di antisemitismo a Nostra Aetate afferma la chiesa
Che esecuzione tutte le persecuzioni contro qualsiasi uomo memore del patrimonio che sarà in Comune coglie pre e spinta non da motivi politici ma da religiosa carità evangelica deplora di oggi le persecuzioni e tutte le manifestazioni dell'antisemitismo dirette contro gli ebrei in ogni tempo e da chiunque
E con questi sentimenti che rinviamo la nostra amicizia coi fratelli ebrei e la nostra responsabilità civile
Con questo atteggiamento siamo interessati a conoscere meglio la storia di quegli anni difficili consapevoli del favore della memoria
Grazie
Grazie mille eminenza per usano le sue parole per la sua partecipazione
Noi proseguiamo i lavori
A abbiamo ricevuto affinché abbia ricevuto un piccolo Dante
Tre milioni i regali per un fiorentino
Ricorda quanto nel sessantacinque sì mi sembra ci fu l'anno dantesco
I vescovi dell'America Latina o degli altri continenti non potevano tornare il sabato e la domenica nelle loro diocesi venivano a Firenze
Cioè nel pieno dei vescovi
E ricordo che monsignor agresti dal nostro lettore di allora mi affido per un Weekend di accompagnare Helder Camara che giovanissimo vescovo allora diressi
E questo omino fare all'aprire piccolino con una tonaca di color vigendo fra il grigio e rosso con una croce Cina di legno
Io l'accompagnavo
Tutte le persone che incontrava
Magico ma guarda che diceva
Fratello ma io cosa posso fare per te
Aveva un cuore grande come l'umanità
Cosa poteva fare sicuramente per tutti pregava quindi aveva già fatto quello poteva grazie a divergenze
Bene io ringrazio anche molto gli organi di stampa e giornalisti di agenzie le televisioni che stanno seguendo questo evento che naturalmente diciamo a un grande interesse diciamo culturale
Oltre che e anche quindi mediatico
Ora diamo la parola per la prima relazione al professor Andrea Riccardi che il presidente della Società Dante Alighieri e che è stato poli di attore diciamo di questo convegno assieme al professor De Cesaris professore Rigano che hanno curato diciamo
Diciamo la parte diciamo degli inviti delle delle relazioni e dei temi diciamo che che sono in perché emergono come vedete dal programma prego grazie grazie Marco
Poche settimane fa si è tenuto un commovente almeno per me convegno in questa sala
Dove la Società Dante Alighieri ha ricordato l'espulsione dei suoi soci ebrei del mille novecentotrentotto la revocata
Ha posto una lapide qui nel cortile che potete vedere e ha dato lo statuto di soci ai loro discendenti
Io sono stato molto soddisfatto dell'evento e ringrazio tutti quelli che allora hanno partecipato il Segretario Generale dottor Masi che l'ha organizzato i suoi collaboratori
Perché io credo che
Diciamo in questo trentotto le istituzioni e realtà italiane scrivemmo hanno interrogare su come hanno vissuto con le dolorose vicende
E come Marco Impagliazzo ha detto scopo del convegno è interrogarsi sulla Chiesa italiana la Santa Sede che gestiva in assenza di una Conferenza Episcopale la leadership del cattolicesimo
Chiesa italiana parola che sembra semplice ma non è facile farne una fotografia
Era un mondo complesso organico stratificato e differenziato immerso nella società italiana di tutti i giorni
E la Chiesa avevo una posizione particolare nell'Italia fascista perché nonostante le privazioni della libertà
E la pressione della propaganda era un corpo autonomo garantito dei Patti del laterano e dall'affezione del popolo
Nel corpo autonomo della chiesa infiltrato dalle idee della propaganda del fascismo circolavano non solo convinzioni ma anche presupposti Diversi come potrebbe essere l'antigiudaismo
Mentre il Papa era il grande riferimento fuori dall'orizzonte di una nazione fascisti Zatta
La chiesa era relativamente lo spazio più libero nell'Italia fascista altra condizione era quella dell'esercito che pure era monarchico ma non si può dire che lo l'esercito fosse uno spazio autonomo
Da tanti anni sulla scia dello studio dei Patti lateranensi e qui il mio al mio pensiero torna sempre a figure di Pietro Scoppola
Almeno dagli anni Settanta sia identificato una cosa su cui siamo d'accordo tutti cioè che la Chiesa aspettavo una restaurazione dello Stato cattolico
Più undici l'aspettava questa restaurazione
Ti ricordi i corsi ti ricordi corsi Di Pietro Scoppola
Una restaurazione che avrebbe messo tra parentesi il divorzio del Risorgimento
Tanti hanno notato come la guerra di Etiopia trentacinque trentasei fu il culmine dell'aspettativa espressa da un vasto consenso
Cattolico ma anche episcopale amplificato dalla propaganda
E qui io vorrei solo ricordare la contrarietà di più undici all'invasione di uno Stato indipendente l'Etiopia membro della Società delle Nazioni anche se impasto IATA nelle tele di prudenza e relazioni del Vaticano con il regime ma Lucia Ceci ne ha già fatto ampiamente la storia
Non è questo il nostro tema che sarà sempre Lucia Ceci che ci parlerà del razzismo coloniale in Africa
Nel trentasette il decreto Lessona
Percepito da gran parte della gerarchia cattolica comunque provvedimento di moralità dei rapporti tra gli italiani e le donne africane quindi
Visto come un provvedimento per mettere un po'ordine a questi italiani troppo focosi o queste abissina troppo belle
Poneva il decreto Lessona le premesse della politica di difesa della razza italica in Africa
Questo
Pochi l'hanno sviluppato ma lo aveva percepito fin dagli anni sessanta Luigi Preti il quale non era considerato dagli storici di professione uno storico e quindi forse per questo un po'
Non lo dimostrerò il legame tra razzismo anti africana antisemitismo ma quello che io vorrei sottolineare è la visione dell'Etiopia e del cristianesimo etiopico consolidate si tre cattolici di identificati nell'impresa liberatrice italiana
Fin da ragazzo mi hanno sempre colpito voi dite che cosa facevo da ragazzo ma mi hanno sempre colpito
Le parole del cardinal Schuster che nel trentacinque sotto le volte del Duomo
Di Milano
Celebrando la guerra celebrò la guerra che reca in trionfo il trionfo della croce spezza le catene spianare le strade missionari del Vangelo apprezzo del sangue apre le porte di Etiopia la fede cattolica e alla civiltà romana
Schuster era stato uno dei grandi Ca'scrive sostenitori della cattolici Zazie ore del fascismo
Ma mi chiedo poteva il cardinale benedettino così indotto
Che avrebbe ripudiato con forza nel trentotto l'antisemitismo ignorare che la protegge Aci stava in Etiopia e da più di un millennio e che la chiesa etiopica ricca di spiritualità
Aveva resistito all'Islam in una condizione isolamento potrà ignorarlo
Il consenso all'impresa etiopica oscurò il fatto nella mentalità degli italiani che buona parte dei redditi io vi erano cristiani
Anzi a mio avviso ci fu un insegnamento del disprezzo verso la loro condizione di Eretici e scismatici
E un disprezzo verso la miseria del loro un attivissimo
Questo risulta anche dalle corrispondenze dei missionari come sa Paolo Borruso
Tanto che nel trentasette quando si abbatte i durissima la repressione ad Addis Abeba per l'attentato al viceré Graziani venti mila uccisi più o meno cioè un vero pogrom
Forse bisogna cominciare a chiamare le cose con i nomi tecnici quindi non la notte dei cristalli ma il pogrom e pogrom di Addis Abeba contro gli etiopi non ci furono reazioni molto negative
In realtà
Dalla guerra di Etiopia anche per la propaganda fasciste la forte presenza del partito in Etiopia si ebbe una crescita di aggressività nell'attitudine degli italiani in Africa
Ma c'è un altro caso che impressiona
La strage nel più grande il sacro monastero etiope di tenebra Libano osso a non molti chilometri da Addis Abeba
E
Angelo Del Boca scrive mai nella storia dell'Africa una comunità religiosa aveva subito uno stemmino di tale proporzione
Fatto dai soldati della Cattolica Italia furono uccise dalle truppe coloniali italiane
Ben due mila persone tra monaci novizi diaconi pellegrini disabili sotto la guida del generale Maletti e per ordine di Graziani che se ne assunse l'arresto la responsabilità
Fu un'unica responsabilità che si assopisce
Con una tecnica che ricorda le stragi naziste degli ebrei nell'Est europeo
E qui
Io avevo segnalato questo nella storia dei martiri sono stato molto contento
Che TV due mila e il nostro amico Antonello abbia fatto un docu-film ma che interroga anche un sopravvissuto un ragazzo che ha assistito a quelle stragi
Perché Imone ciclisti anni etiope non erano considerati cristiani
Tanto da non meritare un po'di indignazione da parte dei missionari cattolici in loco
E
Ne parlai anche con Lucia Ceci ho riscontrato una resistenza a ricordare il massacro che si è palesata anche nel due mila e diciassette
Quando il ministero della difesa fece cadere la proposta di una ricerca storica e anche l'accendi spessa non c'era il cardinal Bassetti ci mostrò scarsamente sensibile a ricordare quell'episodio
è un tipico processo di disumani già azione del nemico operata non solo per l'assenza di senso ecumenico di cristiani ma operata dalla propaganda fascista che in quegli anni disprezza
Fa suo un insegnamento del disprezzo
E non c'è paragone e questo mi colpisce tra il rapporto rispettoso dei soldati dell'Armir in Russia verso le popolazioni ucraini e la loro religione rispetto a quelli in Etiopia
Il trentotto e arrivo al mio tema
è stato un anno difficile
Per la Chiesa si registra l'allontanamento del fascismo dal modello di Stato cattolico mentre si consolida la personalità del regime
Totalitaria è stato Patrica De Felice l'ha notato anni fa ha parlato della costruzione dell'uomo nuovo fascista
E l'antisemitismo e il razzismo fanno parte dell'inveramento del regime e con la legislazione razzista e io qui da anni mi sono sempre domandato perché noi la chiamiamo razziale
Con è razzista non è razionale
Il fascismo assoluta assume un profilo alto da altro dallo Stato cattolico tanto da resistere alla deroga alla deroga per gli ebrei convertiti al cattolicesimo
Questa questione di allargare questa affrontata Trani vedi la Chiesa si interessava solo degli ebrei cattolici è vero ma era la prova del nove che quello non era uno Stato cattolico era uno Stato totalitario e razzista
Inizia nel trentotto in un modo tutt'altro che rettilineo il processo
Io ricordo il povero Raponi diceva la la è la tesi fondamentale della disaffezione cattolica che ho notato tanti anni fa con ritorni ripensamenti distacchi
Movimento non guidato dall'alto
Del resto per esempio con l'accordo di Monaco il trentotto il prestigio di Mussolini scoppia tra i cattolici e e carina Schuster dice
In Italia e in Fiera che il suo duce abbia portato a Monaco un contributo decisivo per la pace mondiale
E gli informatori confermano questo favore dei cattolici per un Duce pacificatore
Ma per provare a rispondere alla domanda che ha posto Marco Impagliazzo e che la domanda di questo convegno e che come lei annotato nel suo libro la domanda più difficile
è più facile parlare dei vertici vaticani che analizzare il mondo dei cattolici
Gli studi non mancano e l'apertura degli archivi vaticani su più undici ha fornito qualche elemento in più
E qui a me mi dispiace dire una cosa che ripeto da anni che non ha fornito abbastanza elementi gli amici studiosi potrebbero dire perché non si è studiato abbastanza perché gli archivi si sono aperti fuori tempo quando il dibattito ai in larga parte o in parte sopito perché il ritardato la ritardata apertura degli archivi vaticani Fassi
Che i documenti vaticani arrivino sempre quando le tesi si sono consolidati perché la storia contemporanea ha una sua dinamica
E si fa all'interno di un dibattito non è il retro ovaio non è che si trovò un documento e cambia il mondo
Ma questo non è un problema mio
Tuttavia resta difficile cogliere gli orientamenti dell'opinione popolare cattolica
Io concordo con Valeria Gallimi che oltre alla popolazione antisemita o contraria lentissimi ti sommo ci sono atti cimenti fluttuanti disinteresse fastidio condivisione
Come emerge dalle carte delle istituzioni statali o degli informatori sempre a crederci
Perché non vanno mai presi come il Vangelo perché noi sappiamo che gli le informazioni si producono anche diciamo a domina ma
E poi gli ebrei mi sembra che era un appena l'uno per mille
E l'atteggiamento sulle leggi razziali dipendeva da contatto che uno aveva con gli ebrei
E poi ci troviamo in un regime che aveva imbavagliato la stampa
Tanto che i giornali cattolici viene impedito di pubblicare le parole del Papa sul razzismo
In questo quadro però emergono diverse linee
In Vaticano su cui spicca ma non si impone del tutto la linea di più undici nel tornante finale del pontificato perché in questo tornante maturo una posizione uso un'espressione che tante volte ho criticato usata dagli storici
Ma ormai l'età mi permette di utilizzarla una posizione più profetica che politica
E per certi aspetti questa posizione lascia fluttuare le cose in Vaticano
Il Papa guarda il quadrante europeo il trentotto un anno terribile per gli ebrei in Italia per i pogrom in Germania del nove e dieci novembre per il diffondersi delle misure antisemite in Polonia
Si ritira la cittadinanza agli espatriati da più di cinque anni cioè gli ebrei
In Romania sono presi provvedimenti antisemiti sotto l'influenza del governo della Guardia di ferro di Codreanu
Applauditi da Mircea Eliade e mi dispiace perché era un grande storico anche se era un grande antisemite fascista
In Ungheria
Si prendono duri provvedimenti antisemiti nonostante poco prima ci fosse stato un trionfale Congresso Eucaristico cui aveva preso parte come legato pontificio il cardinal Pacelli
P undici misura le conseguenze
Certo l'antisemitismo è un problema di vita e di morte per gli ebrei prima di tutto ma è anche una questione grave intima per la Chiesa
E gli ebrei sento una morsa che si stringe attorno a loro guardano la Palestina guardano agli Stati Uniti guardano all'America Latina dove andare il presidente Roosevelt che era un grande nelle visioni
Nel luglio trentotto su questo tema dell'immigrazione ebraica della Germania convoca una conferenza Evian
E quella conferenza la dirige un uomo d'affari americano che chi si è interessato di queste cose incontrerà dopo Myron Taylor che diviene rappresentante presso più undici e più dodici
I Paesi partecipanti mi sembra contenti sette ventotto esprimono tutti simpatia per gli ebrei ma sono presenti le difficoltà
Sembra qualche volta le riunioni le le conferenze dell'unione europea verso i migranti ma lì non si esprimono tutti la simpatia
La Francia si dice piena come la Gran Bretagna e l'Australia dichiara
Noi non abbiamo problemi razziali mica ce li creiamo raccogliendo gli ebrei
E quindi emerge drammatico l'isolamento dell'ebraismo europeo
Che finisce per interpellare la Chiesa specie in tempo di guerra
Io oggi non vi ricorderò le dichiarazioni di più undici sull'antisemitismo ma solo una studiata molto attentamente e da Gabriele Rigano
Nel trentotto Castel Gandolfo i cattolici belgi offrono un messale a più undici il quale lo prende lo sfogli arditamente come sfogliava ibrida ex bibliotecario
C'entra il canone della messa e comincia a leggere quella parte in particolare in cui parla sacrificio un patriarca i nostri a Brahe
E commenta con voce commossa
Sacrificio di Abele di Abramo di Melchisedec in tre entrati tre linee tre passi tutta la storia religiosa dell'umanità sacrificio di Abele l'epoca da mitica sa principio di Melchisedec la l'annuncio della religione dell'epoca cristiana sacrificio un patriarca i nostri Abramo
A notate Abramo e chiamato patriarca nostro è il nostro antenato l'antisemitismo non è compatibile con il pensiero e realtà sublimi espresse espressi in questo testo come un movimento antipatico al quale non possiamo noi cristiani avere alcun parte
Perché visto e in Cristo siamo discendenza di Abramo no non è possibile cristiani partecipare all'antisemitismo non riconosciamo a chiunque il diritto di difendersi di utilizzare i mezzi per proteggerci
Contro tutto quanto minacci i propri interessi legittimi ma la mite l'antisemitismo è inammissibile noi siamo spiritualmente semiti
Lo stesso Miccoli nota che questa riconoscimento di legittimi interessi è un po'secondario rispetto all'affermazione siamo spiritualmente Cindy
Cioè che cosa sancisce più undici il semitici mo'del cristianesimo
Per più undici strappare la fede cattolica dalle radici ebraiche orientali e farne un'altra cosa era Inter la prigioniera della civiltà europea dello Stato lo europeo lo aveva ben colto il biblista alla batteria Ciotti oppure di una vita di Gesù quando diceva
Ora che Ibra Isobel cristianesimo siano due tronchi provenienti da uno stesso ceppo è indiscutibile chi scalza il ceppo comune
Viene ad abbattere i due tronchi e non si può abbattere l'ebraismo senza battere una parte del cristianesimo questa è
La visione che
Più undici coglie
Ma non è che l'accoglie alla fine già nel ventisei il Papa nella condanna della Xion Frances e di Morra ASS aveva affermato che un cattolicesimo nazionale
Non era accettabile
Che un cattolicesimo senza le radici ebraiche non era accettabile diceva Pietro Scoppola un cattolicesimo non cristiano
Nella seconda metà degli anni Trenta però il problema non era Morra assi in Francia ma era la Germania
E in Germania c'era stato un lungo lavoro culturale era cominciato nell'università pensò Arna
La punizione del cristianesimo soprattutto attraverso gli studi su Marcione aveva dato un'immagine di un cristianesimo emancipato dall'Antico Testamento
E poi era cresciuto con il nazismo il movimento di epurazione del cristianesimo dall'eredità biblica dall'ebreo Paolo fino alla creazione di Gesù ariano
E qui i fini studi di arma e bisogna ricordare che il povero armate professore intanto università tedesche ebbe un figlio impiccato dal nazismo
E non si può fare di arma con nazista
Gli studi Fini si incrociano con le manipolazioni naziste
Del resto quindi per undici coglie che lo scontro è con il nazismo lo si vede dall'Osservatore
Che denuncia le persecuzioni religiose in Germania la crescente forza della Germania nazista diventa un catalizzatore per la radicalizzazione antisemita degli altri Paesi europei
L'Italia fascista è importante per più undici
Ma non esageriamo
Non esageriamo perché quei molti studi hanno detto cose giuste ma soprattutto in anni un po'lontani si è esagerato importante anche l'Europa
Ma soprattutto
Se il cristianesimo si nazionalizzate sessi scioglie dalle radici semitiche orientali diventa un'altra cosa
E quello che vuole il nazismo cui cristiani tedesche con Gesù a Oria ariano e più undici parla di vera apostasia
E intanto interessante ma non ne parlerò cresce una produzione su Gesù ebreo
Cresce tra i cattolici si pensi Ricciotti
Cresce nel mondo ebraico si pensi Azzollini criticano ha studiato
Ma l'Italia
L'Italia cattolica dicembre può accedere
A un cristianesimo nazionalizzato
La produzione su Gesù ariano fa breccia con articoli sul Tevere la difesa della razza di Interlandi
C'è una produzione cattolica antisemita sul genere di Cristo e Quirino di Paolo Orano fino all'articolo un po'volgare di Farinacci Dio contro i a me
Se vorranno non si spinse mai ad affermare che Gesù era ariano dichiarò che Gesù non era ebreo il Divin Fanciullo non è figlio di un uomo mortale quindi è figlio di un atto divino non di un ebreo
Peccato c'è una madre ebrea
Del resto Mussolini aveva detto Acciano nel trentotto
A badare al diario di Ciano anche se oggi leggiamo nella preannunciata
Biografia di Ciano che non ho letto perché sono settecento pagine non ho visto solo recensita che il diario di Ciano sarebbe tutto un documento di autodifesa
Certo insomma sto Ciano che dal dal trentacinque scriveva giorno dopo giorno un'autodifesa io non ce lo vedo molto ma
Poi lo leggeremo questo diario Ciampi
Bene
Mussolini dieci Acciano basterebbe un mio cenno per scatenare l'anticlericalismo di questo popolo il quale ha dovuto faticare non poco ingurgitare un dio ebreo
Mussolini dice ci hanno mi ripete la sua teoria di un cattolicesimo Paganizza azione del cristianesimo per questo conclude io sono cattolico e anticristiano
Queste erano le stesse idee che aveva affermato nel famoso discorso per la ratifica dei Patti della terranno quando i cattolici si erano talmente entusiasmanti
Dei Patti del laterano Cluj aveva detto che il cristianesimo ed è diventato tale divenendo diventato tale arrivando a Roma e prima di fare una setta di essere che che pullulavano il clima rovente della Palestina come gli assegni e i terapeuti
La polemica fascista poi ricorda la chiesa detto in soldoni tu sei la nostra maestra
Col tuo antigiudaismo c'hai aperto la strada concrete coerenza tutti esatti oppone i al nostro antisemitismo su questo giocava Farinacci che scriveva ma se noi siamo antisemiti lo dobbiamo alla Chiesa
Più undici non è interessato a ribadire la sua coerenza con l'antigiudaismo storico invece lo sono altri cattolici
Molto più permeabili all'antisemitismo fascista o almeno permeabili al fatto di avere conflitti
Come la Civiltà Cattolica fino alle posizioni estreme di Angelo Bruncu Larry che è favorevole al manifesto sulla razza che non è condiviso dagli scrittori della rivista ma sentiremo Gianni la Bella in proposta
Però le posizioni dei gesuiti sono molto rilevanti
Il generale dei gesuiti un conte polacco le do costi si rifaceva alla posizione maggioritaria di cattolici polacchi
Antisemita
E anticomunista
E nel mille novecentoventidue
Il generale vedo costi
Incontrando il cambiare il cardinal pro dia Baudrillard gli dice guarda l'Europa dopo la prima guerra mondiale sarà stanno prendendo in mano gli ebrei e sembra che sia una sua preoccupazione costante
Questa sensibilità polacco antisemita che trovo l'espressione io le do costi è lontana dal filone se filo semita minoritario che si ritrova nel terminal sappia età di Cracovia maestro di Wojtyla
Il generale dei gesuiti avrebbe avuto ma sentiremo poi da quello che ci verrà detto
Dal Rohrwacher il generale dei gesuiti avrebbe avuto un ruolo nel bloccare l'enciclica
Humani generis Unitas chiesta da più undici direttamente al gesuita americano la Farge e sospetto di segregazione ISMU e poi diventato un amico di Martin Luther King e questo ce lo rende ancora più
Simpatico
Al di là dei miti dell'enciclica scomparsa che furoreggiava hanno negli anni novanta resta il problema come mai questo testo non è stato pubblicato l'Università Cattolica di Milano organizzatrice
Oggi di questo convegno col padre Gemelli è in una linea conciliante con il regime interessante che pubblichi il libro dello scrittore inglese Bellotto e gli ebrei
Il quale libro sostiene che il conflitto è normale e si preclude si si profila uno sviluppo separato degli ebrei nelle nazioni europee
Qualcosa del tipo del mille cento nell'Impero ottomano o dello sviluppo separato nell'Africa del Sud non so cosa pensasse Bellocchio esattamente
è una tesi per riprese da qualche vescovo italiano per esempio il cardinale piazza di Venezia che giustifica la purezza della razza e condanni Rex il razzismo
L'unico Vesco italiano ma chi si interessa di queste cose lo sa
Cazzani di Cremona a fare una pastorale sulla questione VQ ebraica condannando il razzismo tedesco difendendo l'antica Giudaismo cattolico e le leggi razziste
Farinacci diceva che l'aveva fatto sul suo influenza io non lo so
Don Mazzolari così scriveva al suo vescovo di Cremona peraltro poi Cazzaniga avrebbe difeso al Sant'Uffizio a Mazzolari gli diceva i vostri toni sono un po'crudi riguardo agli ebrei
Il popolo messianico un mistero e ogni tentativo di interpretazione rischia in tempi come i nostri di riuscire pericoloso inumano
Si vedono le sensibilità diverse alcune legate all'antigiudaismo cattolico all'accusa di dei Cdo al mito dell'ebreo errante alla teologia della sostituzione
Ma circolano nel clero nel popolo ma poi ci saranno altri problemi che le secondari zero hanno
Io non mi occupo non parlo in eterno vado a concludere non mi occupo del tessuto diplomatico tra Vaticano e Palazzo Venezia
In cui si affollano Tacchi Venturi Borgogni Cini col c'hanno per salvare il salvabile crisi modus vivendi smentite di cui abbiamo avuto molte e esaurienti analisi
La realtà e che il fra il regime cattolico non esiste più
E per il Vaticano la lotta è evitare un fascismo anticristiano
E se Mussolini tra virgolette tira dritto sull'antisemitismo come aveva detto e capace di attenuazioni come quando dopo il famoso discorso di Trieste che era chiaramente antisemita
Andando a visitare San Giusto di voler fatto quella lunga scalinata ricevuto dall'arcivescovo Santin che gli dice
Ma il suo discorso era contro la condanna del Papa dell'antisemitismo Mussolini insomma no assolutamente il Papa è tutto un altro livello
è il solito diciamo teatrino la solita commedia tra la Chiesa e Mussolini che si ripete un po'per il ventennio
Ma papa Ratti non è estraneo il lavorio diplomatico
Sono anni che studiamo questi passaggi interessanti
Che rivelano anche come la Curia non avesse capito la portata sradicate grigie dell'antisemitismo
Più undici pur non rinunciando al governo mi sembra guardare a un grande essendo al di là del quotidiano e dell'Italia convinto
Che la partita che Lusenti apocalittica e appena all'inizio
Tra quello che chiama il nazionalismo eccessivo col seguito di razzismo oggi l'antisemitismo e la visione dell'unità del genere umano una sola grande famiglia universale umana diceva
Eppure
I rischi li vedeva i rischi erano i nazional cattolicesimo posso fare qualche piccolo esempio beh un paese come l'Ungheria der del reggente l'ammiraglio Horthy
Che aveva come seconda carica dello Stato il primate cardinal sera e di
Il quale primate aveva votato alla Camera alta di cui faceva parte
A favore delle leggi antisemite ma poi avrebbe accolto gli ebrei polacchi
Era un Paese a rischio c'era il mio cattolicesimo fascisti in Italia c'era la Spagna di Franco il Portogallo di Salazar la Slovacchia di monsignor Tiso e la Polonia
Dopo la morte del maresciallo Pilsudski care un grande amico degli ebrei
Era lasciata all'antisemitismo con un primate come il cardinal mondo che addirittura ebbe espressioni sebbene contro gli ebrei dopo la seconda guerra mondiale
Pogrom di Kielce di cui ha scritto un picnic lui disse però bisogna stare attenti agli ebrei dopo la Shoah il che pareva in controsenso
Siamo troppo convinti cari amici
Che la Chiesa sia una realtà piramidale coesa
In cui le mediazioni degli episcopati sentimenti di popoli le mentalità la formazione non abbiano un valore frenante di opposizione e tante volte trainante
Un'immagine di Chiesa monolite ha oscurato la realtà complessa che lo storico scopre
Anche se cari amici il monolite comodo per una storiografia apologetica per una storiografia superficiale o per una stilografica giustiziere
Un Papa autorevole anzi definito autoritario del suoi collaboratori
Come più undici si trova di fronte a un panorama in cui SEG menti del cattolicesimo conoscono l'attrazione dei processi nazionali
E la sua scelta alla fine degli anni trenta è un messaggio forte su questi temi nazionalismo antisemitismo comunismo definitivo li della modernità teso a bloccare la fascinazione di queste dottrine sui cattolici
E i suoi problemi sono evitare la guerra non isolare gli ebrei
E scongiurare il fatto che le chiese cattoliche rinunciano alla loro identità
Quello che l'angoscia la sua ultima battaglia è stato detto non è soltanto tanto il vulnus al Concordato abbiamo sentito la citazione fatta da Bassetti
Ma
Il vulnus all'identità cattolica che si voleva dense mitizzare trasformandolo in un culto ai tratti nazionali teutonico in Italia latino Imperiale in Italia e qui anche l'affermazione del primato della romanità cattolica su quello fascista
In questo quadro come talvolta nella storia della papà del papato l'Italia ha un'importanza strategica
Più undici
Vuole far correre il suo messaggio L'Osservatore Romano
Come ha evidenziato Valerio De Cesaris qui
Alle volte centocinquanta mila copie penso un sogno per un direttore de L'Osservatore Romano arrivare a centocinquanta mila copie
Una roba da Corriere
L'Osservatore Romano fu essenziale
Per comunicare all'opinione mondiale il pensiero del Papa guardate un caso analogo c'è stato tutt'altro stile all'epoca della guerra del Golfo quando il messaggio di pace di Giovanni Paolo secondo
Fu talmente interpretato dagli episcopati
Fino a essere mutilato
E l'osservatore
Del professor ANIES fece da comunicatore senza riduzioni sparando titoli no alla guerra che sembrava un manifesto di un giornale di propaganda
E poi ci sono gli interventi dei cardinali europei
A Milano e mi piace dirlo perché non vorrei che pensaste che io sono anti shakespeariano
Schuster che aveva appoggiato la Catholic Izzo azione del fascismo ma da uomo di grande cultura aveva sostenuto anche gli amici di Israele condannati dalla dal Sant'Uffizio
Schuster davvero cattolico romano qual era sa che il punto decisivo Noè difendere la coerenza di una politica ma stare con il Papa
E nel trentotto condanna più volte di sorgente regia anticristiana antiromana del mito nordico in razziale
E utilizza la chiave della romanità codici ideologico di un inveramento cattolico il fascismo per criticare il mito razzista
è significativa la geografia
Del rilancio del messaggio più undici per esempio
Il cardinale Ceresa e ira patriarca di Lisbona rincari ad essere s'era era intimo amico del dittatore Salazar con cui aveva studiato diritto apporto i due si vedevano tutte le settimane
Il cardinale si è resa e Iran
Condanne il mito della razza emette innanzi ISMU sullo stesso piano del comunismo anzi c'è un po'più insidioso perché Luís almeno il comunismo è attivo mentre invece innanzi
Isma'vuole fare della nazione religione ma questo è molto interessante in un Paese retto da un regime di un dittatore che avrebbe potuto scivolare verso il nazional cattolicissimo Silenzio nella Spagna di Franco che con soli del suo potere nell'aprile trentanove con l'aiuto italiano e tedesco forse spiegabile dal fatto che carne agli spagnoli erano impegnati in altre questioni
Il primate del Belgio vanno lei ostile al movimento rexista di De Grella
Una specie di fatto fascismo cattolico e Verdi e di Parigi parlano nello stesso senso dice Verdier l'umanità sarebbe dunque una giungla dove solo i più forti hanno diritto di sopravvivere
Insomma la Chiesa si era già misurata con il nazionalismo otto nove Centelles aveva avuto altri conflitti ma cui a partire dalla razza si concretizza a quella che chiama l'eresia della nazione
Capace di inglobare il cattolicesimo e di ridurlo a una religione di servizio
La preoccupazione
Non è solo altruista ma vorrei dire egoista ma non il cui sta nel senso negativo è rivolta la propria tenuta alla fragilità di cattolici di fronte alla propaganda razzista
In una nota della segreteria di Stato si insiste perché sia ordinato ai vescovi di impedire al tre ero l'abbonamento la difesa della razza
Notando che già il cappellano maggiore della Real Casa si era abbonato a questa rivista
Bisogna che i vescovi insistano con il clero è molto interessante le parole con la dovuta prudenza sui danni del nazionalismo esagerato
Perché il nostro clero non sembra la dovuta altezza in quanto formazione culturale e dottrinale deve evitare di assorbire inconsciamente quel cumulo di errori eresie che si trovano su quotidiani fasciste
Sono parole che fotografano la fragilità perché si aggiunge si corre il rischio che i parenti quando parlano
Al popolo insulsa mente aggettivo
Citato si schieri uno con la propaganda razzista
Questa è la coscienza del Vaticano sulla capacità di tenuta ad una parte del clero di fronte alle passioni in del nazionalismo e del razzismo
E allora si capiscono le otto tesi condannate dalla Congregazione dei seminari e comunicati agli universitari ha facoltà cattoliche dell'aprire trentotto
Mostrano come si voglia fare un muro culturale contro la nazionalizzazione delle coscienze religio leggi Stiles PSI e in cui adattando a destra
Fonds primo set su un mare quello universi Ordinis di un ridici is Este istinto stick Peace cioè sono condannati come il Sillabo si dice la frase si dice chi dice questo
E
è interessante io veramente prima di leggere queste da giovane avevo letto il commento di Bonaiuti il quale Bonaiuti diceva ma c'è bisogno di di fare otto proposizioni per condannare il razzismo
Basterebbe il Vangelo diceva Bonaiuti però poi ora mission ricreduto perché questo testo che viene fatto fa una lunga trafila santo uffizio perché poi i documenti in Vaticano fanno sempre viaggi lunghi e arrivano in ritardo tante volte
E poi ci diranno che uno non arriva
Beh e chiaramente nascono da più undici dal cardinal Pacelli questo documento e voluto da lui fare un muro
Un'altra testimonianza veramente concludo quella di Cardini che si occupava che il ministro degli Esteri conferma che gli ultimi mesi di più ed undici sono assorbiti in gran parte dal nazionalismo e dal razzismo
E qui tutti questi interventi questo del Papa avrebbero avuto la necessità di essere rilanciati organicamente da un'enciclica e P undici l'aveva chiesta
Non voglio europeo ma a un gesuita americano il padre la farci
Il testo che abbiamo noi
Che più undici non vide mai
In alcuni aspetti ci sconcerta per il tradizionale antigiudaismo ma c'è la condanna della persecuzione antisemita della segregazione degli afroamericani del nazionalismo e del razzismo ma quel testo
Che padre Lafarge fece con Good Luck e altri
Lo richiese padre le do costi che lo trattenne qualche mese presso di sé poi lo passò per una revisione non richiesta da nessuno a padre rosa della Civiltà Cattolica inattesa che il Papa morisse enciclica non è mai uscita ed era logico un'enciclica
Insomma
La battaglia del trentotto rivela la complessità del mondo della chiesa della Curia lo scarso allarme su questi problemi debbo dire nel volgere di qualche mese queste non sono non sono più le questioni centrali
Ma la questione centrale diventa una sola la guerra mondiale
E qui allora si punta l'attenzione del successore di più undici
Ma la mia sensazione
Che nell'incontro con gli ebrei perseguitati in molti paesi europei
Si cominciano a sciogliere i nodi dell'antigiudaismo o dell'indifferenza proprio nell'impatto con un grande dramma che non si era visto un all'orizzonte
Ma questa è un'altra storia che è già stato discusso forse merita
Di essere discussa ancora grazie della vostra
Ecco
Grazie professor Riccardi che ci ha
Illuminato sulla su come si può leggere diciamo la vita della Chiesa
Come appunto realtà non monolitica
Che tante volte certe letture lui diceva oscurano la complessità della realtà
Perché questa piramide alita della Chiesa che pure nella sua Nella spera nella sua struttura
Lo è ancora non realtà poi via un impatto Sempre immediatamente Paratico e concreto come appunto abbiamo visto nel caso delle ciclica mancata o nel nei vari temi diciamo di cui si è discusso certamente il tema del nazionalismo e il tema della razzismo erano ben presenti in queste
In questi momenti
Almeno nel cuore nella testa di alcuni a partire da Pio undicesimo comunque non sta a me diciamo commentare in questa così organica relazione
Certamente va sempre tenuto conto e lo vediamo anche diciamo
Nel tempo più contemporanea noi come il mondo dirigismo della chiesa non esista si vedono anche le ultime vicende diciamo della Chiesa cattolica di papa francese guidata oggi da Papa Francesco c'è un piccolo cambiamento nel programma il professore Gadi Luzzatto Voghera per motivi familiari diciamo di preoccupazioni per la salute aggravate sì del padre non è potuto non ha potuto partecipare quindi pregherei il professore Valerio De Cesaris di prendere diciamo il suo posto non per fare la sua relazione ma quella al lui già assegnate ai cattolici italiani leggi razziali
Sappiamo che Valerio De cessa di essersi occupato a lungo del rapporto tra Chiesa cattolica e blairismo pubblicando
Alcuni volumi su questo dal Polo IUD is filo Giudaismo cattolico in Italia per poi concentrarsi con Vaticano fascismo questione razziale particolarmente sugli anni Trenta ed è recentemente tornato sul tema
Con il volume spiritualmente semiti la risposta cattolica all'antisemitismo che è stato pubblicato lo scorso anno il professor Pesce servisse insegna presso Università per stranieri di Perugia ed è appunto uno
Degli animatori diciamo così di questo e dei realizzatori di questo convegno al lui la parola pregandolo di rimanere nei tempi che io qui accanto un collega svizzero che
Ricorda sento che con la sua presenza l'orologio non dice nulla ma la sua sola presenza che ricorda l'orologio prego grazie
Di fronte all'antisemitismo fascista ci furono alcuni cattolici che espressero posizioni di critica e di condanna lo fecero soprattutto richiamando il legame indissolubile tra ebraismo e cristianesimo
Ricordando che Gesù era ebreo e a o anche contrapponendo la cultura italiana cattolica in cui le teorie della razza a loro dire non potevano avere posto a una cultura nordica e pagana quella nazista
Igino Giordani Giuseppe Ricciotti che è stato ricordato Guido Gonella Renzo Enrico De Santis formularono le critiche più esplicite
Come esprimere l'enormità dell'oltraggio della bestemmia che consiste nel Pd pendere la razza ebraica si chiedeva De Santis il quattro marzo del trentotto dalle colonne dell'Osservatore Romano dopo aver ricordato che Iddio si è fatto uomo ebreo
Su quelle posizioni così chiare erano tuttavia in pochi quelli che apertamente contestarono l'antisemitismo fascista furono infatti una manciata di persone su posizioni opposte
Vi furono i propagandisti cattolici del razzismo antisemita cioè alcuni giornalisti e scrittori cattolici che aderirono all'antisemitismo fascista
Le loro argomentazioni ruotavano attorno alla difesa della specificità del razzismo italiano rispetto a quello tedesco e al tentativo di conciliare l'antisemitismo fascista con la tradizione con la tradizione antiebraica cattolica
Il discorso di questi cattolici razzisti era comunque largamente secolarizzato
Come ha mostrato Renato Moro che ne ha studiato i testi anche in questo caso si trattava di una manciata di persone che peraltro non avevano ruoli di rilievo né all'interno del mondo cattolico né nel regime fascista
Personaggi e dunque di secondo piano
La domanda da cui muove questa mia riflessione cosa c'è nel mezzo di questi due poli opposti in cui si collocarono un numero esiguo di cattolici il cattolicesimo italiano del trentotto non può infatti essere ricondotto alle posizioni di che condanna in maniera chiara l'antisemitismo e neppure a quelle di chi aderì all'antisemitismo fascista
C'è però una difficoltà nel mettere a fuoco questo tema a causa di quelli che si possono definire i silenzi del mille novecentotrentotto di fronte alle leggi razziali ci furono più silenzi che reazioni
Ed è certo più difficile dare una lettura storica dei silenzi rispetta i pronunciamenti come mostra anche il lungo e aspro dibattito sui ben più celebri silenzi di Pio dodici bisogna anche ricordare che il fascismo aveva imbavagliato la stampa
Che ovviamente rappresentava l'espressione pubblica del sentire cattolico dopo le frasi polemiche di più undici alla vigilia della visita di Hitler a Roma nel mese di maggio e soprattutto dopo le sue critiche al manifesto degli scienziati razzisti a luglio
Il governo fascista impose alla stampa cattolica di non criticare le politiche razziali
Il discorso di più undici del ventotto luglio quello che è stato ricordato in cui diceva come mai l'Italia abbia avuto bisogno di andare a imitare la Germania e criticava l'utilizzo del termine razza estraneo a suo dire alla tradizione italiana
Dopo quel discorso il livello di tensione con il regime si alzò il cinque agosto il ministro la cultura popolare Dino Alfieri mandò ordine perfetti del regno di vietare la w w la pubblicazione sui giornali il discorso papale
E di altri testi sul razzismo ripresi dall'Osservatore Romano
E intimo alla stampa cattolica cito la sua espressione di non trattare la questione della razza se non secondo i criteri del regime
Per evitare che lo scontro divenisse insanabile fu intavolato una trattativa e si giunse il sedici agosto un punto di accordo tra fascismo e Chiesa
Nel quale il riferimento agli ebrei e alle politiche antisemite si precisa è vivo desiderio dell'onorevole capo del Governo che la stampa cattolica i predicatori i conferenzieri e via dicendo si astengano dal trattare in pubblico quest'argomento
Dunque i silenzi di parte cattolica erano anche dovuti alla censura le pressioni fasciste in un tempo in di opposizioni difficili in termini storiografici quei silenzi non sono mai stati davvero decifrati
Negli anni sessanta e settanta io storici da Renzo De Felice a Pietro Scoppola hanno ipotizzato che le leggi del trentotto avessero provocato un calo di consenso al regime di Mussolini
Poiché io italiani cattolici non avrebbero accettato l'antisemitismo razziale
Nel mille novecentosettantanove Andrea Riccardi nel suo libro Roma città sacra diede una lettura più articolata parlando di disaffezione degli ambienti ecclesiastici verso il regime di Mussolini
Già a causa dell'alleanza con la Germania nazista che faceva tramontare la speranza che il fascismo divenisse un regime oltre un regime cattolico e poi dopo quelle politiche razziali
Quella disaffezione comunque notava Riccardi non avrebbe portato a un'aperta rottura nei rapporti con il fascismo
Quelle letture di quel periodo non sono state sostanziate successivamente da ricerche specifiche sul cattolicesimo nelle sue varie articolazioni così la questione di marzo è rimasta aperta
Anche per per la difficoltà a dare un'interpretazione complessiva a causa della scarsità di pronunciamenti pubblici
Tenterò di mettere a fuoco il tema del mio intervento cattolici italiani e regista e leggi razziali attraverso due categorie interpretative
La prima è la resistenza silenziosa per la quale prendo in prestito l'espressione che dà il titolo a un bel libro di Marco Impagliazzo sui ebbra di Roma in quegli anni
Resistenza che fu debole come come s'è già stato detto la seconda
Categoria e il peso dell'antigiudaismo non parlerò dell'indifferenza che però abbiamo detto fu l'atteggiamento di tanti
Che la Chiesa espresse una resistenza di fronte all'antisemitismo fascista fu convinzione diffusa in ambienti diversi
Anche per le posizioni del Papa
Gli ambienti internazionali nei Paesi democratici lodarono l'atteggiamento di più undici negli ultimi mesi del suo pontificato nel parlamento francese presente la Camera pronunciò nel gennaio trentanove un elogio del Papa protettore dei deboli oltraggiati
La stampa internazionale ebbe vasta eco il discorso del sette settembre trentotto
Quello che in cui il Papa definì cristiani spiritualmente semiti
E l'antisemitismo inammissibile gabellieri che hanno studiando nel dettaglio quella vicenda ha mostrato la diffusione di quel discorso in numerosi Paesi europei ma anche negli Stati Uniti in altri Paesi del continente americano
Anche negli ambienti antifascisti italiani si aveva l'impressione di una resistenza cattolica
In un singolare documento del comitato centrale del Partito comunista d'Italia datato cinque agosto trentotto e pubblicato il quindici agosto sulla rivista Lo Stato operaio che veniva stampata in esilio a Parigi si legge
Il Partito comunista d'Italia saluta la protesta delle masse cattoliche contro il razzismo e l'antisemitismo della quale si è avuto riflesso nella parola del Papa
Ancora il discorso del ventotto luglio anche in ambienti ebraici c'era questa convinzione
Il rabbino capo di Parigi alla morte di Pio undicesimo ne fece un elogio per aver condannato l'antisemitismo perché inconciliabile con la fede cristiana
Numerosi attestati di gratitudine da parte ebraica giunsero in Vaticano alla morte del Papa
Soprattutto però era negli ambienti fascisti che si aveva l'impressione di una resistenza cattolica
Lo mostrano numerosissime note info nota informativa la polizia politica che come abbiamo detto sono documenti e vanno presi con grande cautela spesso non sono attendibili però rivela no una percezione diffusa
Che in quei mesi del trentotto era quella che i cattolici contestasse con l'antisemitismo in una nota fiduciaria del sedici novembre
Fa riferimento al pogrom della notte dei cristalli si legge
La recente campagna antiebraica svolta in Germania viene considerata dagli ambienti culturali e giornalistici della capitale da alcune categorie del popolo come una Barbara esagerazione
Nello stesso tempo gli elementi cattolici commentano il fatto nel senso sopra indicato
Nei pubblici ritrovi nei caffè cittadini nei circoli non si fa altro che parlare della campagna antiebraica svoltasi in Germania e gli ebrei vengono considerati come martiri in un'altra nota si aggiunge contrarissimi a queste rappresaglie
Sono i sacerdoti in generale che non tralasciano di fare allusione degli avvenimenti nello servizi dal Pergamo
In un'altra nota sempre del novembre del trentotto si legge viene confidenzialmente riferito che i noti provvedimenti del governo fascista contro gli ebrei sarebbero tuttora oggetto di aspri commenti da parte degli ambienti religiosi della capitale
Sia italiani che stranieri
Le crisi astici in genere sito manderebbero come mai il capo del governo italiano uomo di lungimiranti vedute politiche e pieno di umanità
Abbia potuto assecondare la politica tedesca in fatto di razzismo e qui c'è il riflesso del fatto che tanti preti riprendevano con l'aveva detto il Papa c'è perché l'Italia delimitare la Germania
In un appunto della Direzione generale per la stampa si legge
In questi ultimi giorni la stampa cattolica intensificato la campagna antirazzista e ha iniziato una lieve propaganda contro la cosiddetta persecuzione degli ebrei che la Chiesa non ritiene opportuna pur sostenendo la necessità che gli ebrei si convertano
E si cita un articolo dell'Osservatore romano in cui si fa presente l'impossibilità di conciliare col Vangelo le teorie razziali
Nel gennaio del trentanove il sottosegretario agli Esteri Giuseppe Bastianini
Inviava l'ambasciatore italiano presso la Santa Sede Pignatti una nota allarmante dal sotto al suo punto di vista ovviamente sulla Resistenza cattolica l'antisemitismo in cui si fa riferimento a manifestazioni a catena contro la politica razzista
Mentre le posizioni dei vescovi europee quelle che in particolare quelle che sono state ricordate D'Andrea Riccardi e gli articoli dell'Osservatore Romano erano definiti uno stillicidio che si ripercuote assai sull'opinione pubblica
Le manifestazioni a catena che allarmano tanto Bastianini realtà altro non erano che prediche dal pulpito e discorsi di professori di religione nelle scuole
Com'è evidente in tante altre informative fasciste che prendono di mira proprio i preti e i professori vale la pena citare anche il grande allarme che suscitò tre fascisti milanesi da Luca l'allocuzione del cardinale Schuster contro il mito razziale nordico
Che fu pubblicata dall'Osservatore Romano e che fu definita da un esponente milanese del Partito nazionale fascista una doccia gelata per i fascisti osservanti
Non continuo con le informative fasciste perché sono molte anche ripetitive quel che se ne desume è la preoccupazione per un'opposizione cattolica che si esprimeva soprattutto in forme poco controllabili nelle prediche nelle chiese e negli istituti scolastici cattolici
Ma anche nelle conversazioni quotidiane nei caffè nei luoghi di ritrovo l'impressione degli informatori fascisti è unanime ed è quella di un mondo cattolico che contesta i provvedimenti antisemiti del del regime
All'indomani della promulgazione delle leggi razziali la stampa fascista lancia un'offensiva contro il cosiddetto pietismo ovvero contro gli atteggiamenti di compassione nei confronti degli ebrei perseguitati oggi si direbbe buonismo
Il pietismo che a leggere le informative fasciste doveva essere un fenomeno molto diffuso rivelava una resistenza del quotidiano di fronte all'antisemitismo del regime dovuta anche al fatto che gli ebrei italiani erano pienamente integrati nella società
Il pietismo era l'atteggiamento benevolo verso il vicino di casa ebreo e l'ebreo che si conosceva da tempo
Il pietismo per quanto non rappresentasse un'opposizione attiva alle leggi razziali fuoco alle leggi razziste fu considerato dai fascisti il sintomo di una resistenza cattolica
Percependo una resistenza o quanto meno una freddezza al fascismo si adoperò per attrarre cattolici note influenti a sostegno delle politiche antisemite
Il massimo interprete di quello sforzo fu Roberto Farinacci che cercava di dividere il cattolicesimo italiano e di presentare le posizioni dell'Osservatore Romano
Sempre critico verso le politiche razziste come contrarie alla tradizione cattolica
Il suo giornale il regime fascista ingaggiò una lunga campagna contro l'Osservatore Romano protrattasi anche al trentanove nel quaranta
Nel gennaio del trentanove Farinacci spinse sia il vescovo di Cremona Giovanni Cazzani sia l'autorevole francescano Agostino Gemelli a parlare di ebrei in termini antiebraici che erano funzionali alla propaganda fascista
Entrambi pronunciarono discorsi che potevano ben conciliarsi con l'antisemitismo fascista e Farinacci riutilizzò per contrapporre un cattolicesimo antisemita alle posizioni di Pio undicesimo l'Osservatore Romano
Don Primo Mazzolari che era parroco a Bozzolo quindi nella diocesi di Cremona comprese bene la manovra di Farinacci e scrisse una lettera amareggiata monsignor Cazzani la lettera che è stata già citata io ne cito un altro piccolo stralcio
In tempi di manovre tristissime e miranti a dividere confondere gli animi insieme alla fermezza occorre un'estrema misura per non dare pretesto e malintenzionati
Il riferimento a Farinacci come malintenzionato era evidente perché Mazzolari aveva compreso la manovra del gerarca fascista che era quella di provare a far sostenere le politica antisemita del regime da autorevoli ecclesiastici lo stesso Pio undicesimo si avvisa sia vide del tentativo di Farinacci di spaccare il mondo cattolico
E sembra riferito proprio a Luís un cenno contenuto nell'ultimo discorso di Papa Ratti scritti scrisse sottoscritto il primo febbraio ottantanove mai pronunciato perché il papà morì poco dopo
Ed è il discorso che vola pronunciare in occasione dell'anniversario dei Patti lateranensi
E c'è questo passaggio in cui scrive ci sono purtroppo Pseudo cattolici
Che sembrano felici quando credono di scorgere una differenza una discrepanza a modo loro si intende fra un vescovo e l'altro più ancora fa un vescovo e il Papa Sella di la stampa fascista che aveva contrapposto Cazzani a più undici
Il regime sosteneva con insistenza che sui ebbe la vera posizione cattolica fosse quella di gemelle di Cazzani non quella politica di chi contestava le scelte del fascismo
Il punto qui che non è stato pienamente colto dai biografi di Farinacci è che il Ras di Cremona fu il maggiore interprete dello sforzo del fascismo di presentare l'antisemitismo delle leggi del trentotto come in linea con la tradizione ecclesiastica
Anche da qui deriva la necessità di trovare Ekezie ecclesiastici che legittimasse Rho le politiche razziste
Fin qui ho parlato delle percezioni degli altri soprattutto dei fascisti
Che coglievano appunto una resistenza cattolica resta la domanda di fondo perché si scelse il silenzio perché tra i cattolici non vi furono pronunciamenti espliciti di condanna delle leggi razziali
La chiesa come è noto voleva evitare lo scontro e salvare i Patti lateranensi che la foto controparte fascista minacciava di rompere
C'era poi la preoccupazione di ritorsioni sul clero in caso di opposizione frontale si scelse così
Una resistenza silenziosa che bene esemplificata in una lettera che padre Francesco capponi esperto del rapporto tra chiese ed ebrei e tra l'altro autore di un articolo che il quattordici agosto del trentotto sull'Osservatore Romano fece molto discutere provoca molte reazioni dal della stampa fascista
Alcune a favore di estrapolare una delle parti che che gli sembravano favorevole
Insomma questo Francesco Capponi esperto del del tema scrisse a monsignor Francesco Pascucci segretario del vicariato di Roma suggerendo l'atteggiamento che avrebbero dovuto seguire gli insegnanti di religione nelle scuole pubbliche
Lo cito
Si può e si deve seguire l'idea del Santo Padre
Senza neppure però toccare direttamente la scottante questione insistendo a scuola sull'origine dell'uomo come insegnato dal libro sacro quando cioè l'alunno ha ben compreso che tutti gli uomini
Nessuno escluso né per colore né per lingua né per civiltà se sì però sono nella polvere risalendo le generazioni si incontreranno nel ceppo comune universale il padre Abramo e se ergendo si sollevano gli occhi al cielo vi troveranno un unico padre creatore di tutti Dio
Il problema nella mente dei della scolaresca è bello e risolto
Cioè perché apponi insegnare i fondamenti del cristianesimo e l'unità originaria di degli uomini tutti figli di un unico Dio era già una risposta razzismo
Bisognava essere sì nella linea del Papa che contestava il razzismo ma senza affrontare la questione esplicitamente è evidente però che si trattava di una risposta debole
Nella scelta dei silenzi come abbiamo detto contava inoltre il dettato fascista a non trattare di questioni razziali se non secondo i criteri del regime
Non a caso l'unico giornale in cui compaiono con frequenza articoli contro le teorie razziali all'Osservatore Romano
Che essendo stampato in Vaticano non era minacciato dalla censura fascista come le altre testate cattoliche
Nel trentotto dunque si poteva pardon soprattutto dopo l'agosto si poteva parlare di razzismo ma solo per avvalorare
Le le posizioni del regime
è indicativo a mio avviso che chi ha studiato la stampa diocesana tra il trentasette e il trentanove come ha fatto Elena Mazzini abbia rintracciato un numero molto limitato di articoli antisemiti nella stampa cattolica
Quegli articoli mostrano una certa convergenza tra forme diverse di ostilità antiebraica ma il fatto che siano pochi dice anche che il mondo cattolico italiano non fu disposto a fornire una sponda alla propaganda antisemita del fascismo
In Vaticano peraltro si era ben consapevoli del rischio che esponenti cattolici finissero per appoggiare le politiche antisemite
è il dossier della Segreteria di Stato
Che è stato poco fa citato
In cui sostanzialmente si chiede di dare al clero istruzioni affinché nessuno sia Boni alla alla rivista la difesa della razza
E si raccomanda al che ero al clero
Lo cito che non tralascia occasione alcuna per insistere con la dovuta prudenza si capisce sui danni alle conseguenze un nazionalismo e razzismo esagerato
E più avanti il documento continua con una notazione interessante che mostra come in Vaticano se avesse chiara l'idea di una contrapposizione con il fascismo sulla questione del razzismo
Lo cito in questo modo si cercherebbe di arginare cioè in questo modo diffondendo nelle scuole parlando delle scuole
E contro le le teorie laziali in questo modo si cercherebbe di arginare il pericolo che forse già si profila che una parte del clero insulsa mente senza conoscere a fondo la questione del razzismo si schieri in conversazioni o altro dalla parte governativa e quasi contro la Santa Sede
Con le piste con Cottone tristi conseguenze che ognuno può facilmente immaginare
è significativo che mentre la segreteria di Stato raccomandava di evitare la lettura della difesa della razza e la Congregazione dei seminari mandava istruzioni per confutare le teorie razziste nei seminari scuole cattoliche
Il ministro del governo fascista Bottai dirà masse una serie di circolari invitando rettori provveditori e capi d'istituto a diffondere la nuova rivista e a propagandare la dottrina razzista nelle scuole di ogni ordine e grado
Si riproponeva cioè il braccio di ferro sull'educazione dei giovani che fu in tutto il periodo fascista maggiore motivo di a di attrito e talvolta di scontro tra la chiesa del regime
Due progetti pedagogici diversi alternativi che divennero definitivamente inconciliabili quando il fascismo volle introdurre nell'educazione dei giovani Franci i principi razzisti
La chiesa come si evince da questo documento non voleva accettare di essere ridotta al silenzio perché il documento dice di non tralasciare occasione alcuna per insistere
Sui danni alle conseguenze razzismo esagerato quindi la DIA sta non voleva accettare di asserito tal silenzio ma considerava prioritario prioritario evitare uno scontro frontale
Quindi questo insistere era un insistere interno nelle scuole con gli alunni non era insistere pubblico
Per questo credo che Silenzi possano essere interpretati come una resistenza silenziosa che tuttavia fu debole e passo in conclusione alla seconda categoria su cui è bastata questa mia riflessione il peso dell'antigiudaismo
La Resistenza cattolica fu frenata dal peso dell'antigiudaismo cioè dalla lunga storia dell'ostilità contro gli ebrei
Con un ampio bagaglio di stereotipi e pregiudizi che furono largamente riattivati dall'antisemitismo fascista
Non è spiegabile altrimenti la differenza che ben si riscontra tra una condanna del razzismo come dottrina come ideologia che fu una condanna esplicita e la condanna dell'antisemitismo che fu invece velata e ambigua
Alcuni ambienti cattolici assunsero posizioni diverse da quelle del Papa continuando a decollare discorsi antiebraici e finendo per favorire la propaganda fascista il caso più importante quello della Civiltà Cattolica che non a caso era ben vista
Da parte fascista a differenza dell'Osservatore Romano
Si coglie spesso nei testi cattolici la contraddizione di voler condannare l'antisemitismo fascista salvando però il tradizionale antigiudaismo che era considerata ancora legittimo
L'esempio più evidente la bozza di enciclica che era stata preparata per più undici questo documento mancato che è stato ricordato in cui c'è una condanna l'antisemitismo ma al contempo una riproposizione di vecchi pregiudizi antiebraici in quel testo c'è un passaggio importante che cito la cosiddetta questione ebraica nella sua essenza non è una questione né di razza né di nazione né di nazionalità territoriale né di diritto di cittadinanza nello Stato
è una questione di religione e dopo l'avvento di Cristo una questione di cristianesimo
Per comprendere bene l'errore fondamentale di questa politica antisemita la sua dannosità e per giunta alla sua inefficacia proprio in ordine a quei risultati che ci si propone di raggiungere bisogna rifarsi all'insegnamento tradizionale della Chiesa su questo problema al suo atteggiamento pratico e anche alla alla lezione della storia
Fine della citazione
C'è qui un completo ribaltamento del pensiero di quei fascisti come Farinacci che presentavano l'antisemitismo del regime come naturale sbocco di secoli di insegnamento anti ebraico della chiesa
La Chiesa al contrario insisteva sulla differenza tra i due fenomeni molti cattolici erano convinti che l'antigiudaismo mantenesse la sua validità con il discorso del contenimento degli ebrei nella società e che l'antisemitismo fosse invece un'ideologia sviluppatasi al di fuori dell'insegnamento della Chiesa
Non fosse fondato sul pensiero religioso e anzi avesse una carica anticristiana perché colpiva l'ebraismo nella sua interezza compresa la Torah e negava agli effetti della conversione e del battesimo
Io sono un credo ritengo che questo fosse l'atteggiamento più diffuso tra i cattolici
Cioè difesa della tradizione antigiudaica della chiesa e al tempo stesso rifiuto dell'antisemitismo fascista quanto meno tacque tra coloro che possedevano gli strumenti culturali per capire queste distinzioni
Le leggi razziali sistema molti parvero si esagerate ma non del tutto priva di giustificazioni è molto nota la posizione del gesuita Pietro Tacchi Venturi
Il quale ancora nel quarantatré riteneva che la legislazione razzista all'uscito secondo i principi e la tradizione della Chiesa cattolica a bensì disposizioni che vanno abrogate ma ne contiene pure altre meritevoli di conferma
Fine citazione dunque evidente che il peso l'antigiudaismo depotenzia un molto la Resistenza cattolica l'antisemitismo fascista
Comunque in alcuni ambienti cattolici europei e in particolare francesi la consapevolezza di dover rinnegare l'antico odio giudaico maturò proprio nel confronto con l'antisemitismo nazista e fascista
Era una strada già aperta nel secolo precedente da alcuni Autori filo Giuda ICI ma rimasta sempre minoritaria
Probabilmente lo stesso Pio undicesimo nei suoi ultimi mesi di vita giunse a una riconsiderazione complessiva del rapporto tra la Chiesa e gli ebrei
Tuttavia nel trentotto la consapevolezza di dover superare ogni forma di ostilità contro gli ebrei non soltanto quella razziale fa appannaggio di pochi e la Chiesa italiana non seppe esprimere una condanna una condanna chiara
E inequivocabile dell'antisemitismo per la quale appunto bisognerà aspettare
Giovanni ventitreesimo e il concilio Vaticano secondo grazie
Grazie a Varedo decenza Vesper la competenza diciamo che ha espresso nella sua relazione per questa chiave di lettura che aiutato anche il pubblico a tutti noi a comprendere meglio
Lo svolgimento del suo discorso sui due grandi temi resistenza silenziosa e peso dell'antigiudaismo
Ora vorrei che invitare la professoressa Lucia Ceci magari liscia di promettere qui al centro anche perché c'è un posto vuoto poi
Abbiamo
Giustamente una signora
Bene che abbia posso giusto Lucia Ceci che è professore ordinario presso l'università di Tor Vergata
E si è occupata di Chiesa è questione coloniale approfondito le posizioni del Papa e della Curia romana che di fronte alla guerra di Etiopia
E quindi vorrei qui ricordare diciamo il suo libro il il Papa non deve parlare Chiesa fascismo
E guerra d'Etiopia e poi recentemente invece ha dato alla luce un nuovo volume L'interesse superiore il Vaticano evita di Mussolini che ha avuto un'ampia eco diciamo nel nel mondo diciamo stenografico ha vinto anche un premio perdono Friuli storia se non sbaglio
Che è che appunto sui rapporti tra la Chiesa e il regime fascista ma il l'intervento di oggi la chiesa di più undici è razzismo coloniale in Africa
E si lega molto al tema del convegno più generale perché razzismo coloniale antisemitismo furono appunto collegati negli anni come abbiamo già ascoltato diciamo seppur brevemente negli anni della svolta ideologica del fascismo ma do a lei la parola che meglio e più in maniera più competente di me svilupperà questo tema la chiesa di Biondi si è razzismo coloniale i in Africa ringraziandola per essere qui tra noi prego Lucia grazie a Marco
è con vero piacere che ho accettato di prendere parte a questo importante convegno per la centralità delle questioni affrontate la stima nei riguardi degli organizzatori
L'impostazione data alle due giornate il significato complessivo
Di queste giornate
Il tema posto al centro del mio intervento strettamente connesso alla crescente attenzione che a partire dalla seconda mi da degli anni novanta la storiografia a attribuito al nesso razzismo che verso i neri antisemitismo nell'ambito di un più generale rinnovamento degli studi volte ricostruire le origini culturali e l'autonomia del pensiero razzista e antisemita italiano rispetto al nazismo
Indagini che hanno spostato i riflettori dal periodo mille novecentoquarantatré quarantacinque agli anni mille novecentotrentotto mille novecentoquarantatré e quindi al triennio mille novecentotrentacinque mila novecento trentotto
Con risultato come ha scritto recentemente puri sparsa di consentire il superamento del così detto paradigma del bravo italiano
La revisione storiografica è stata consolidata dalla ricostruzione delle teorie eugenetiche elaborate su entrambe le sponde dell'Atlantico ed ha coinvolto negli ultimi trent'anni diverse generazioni di storici
Ma è soprattutto la ricostruzione del dibattito giuridico mi sembra ad aver messo in luce la centralità del turning point del mille novecentotrentacinque mila novecentotrentasette quando la razza entra nei programmi di governo trova formulazioni in testi legislativi
Crea le condizioni di predica abilità dei fenomeni sociali producendo categoria in grado di subordinare il godimento dei diritti civili e politici alle origini biologiche di ciascun individuo
Meticcio razza poi ariano
Non posso che condividere l'esistenza
Di questi missili l'importanza di questi Genealogia per citati
Per citare il sottotitolo più noto libro di Enzo Traverso ma voglio chiarire sin da ora la mia posizione le persecuzioni antiebraiche rappresenta uno un salto di qualità
Un salto di qualità che quella sue fazione al razzismo può spiegare solo in parte gli ebrei e non solo sono dentro le società e non in posti lontani i progetti di sterminio di massa elaborati nel cuore dell'Europa non riguardano i neri negli stellati ma riguardano gli ebrei
Sento il dovere di fare questa precisazione all'inizio del mio intervento pur non essendo il tema del mio intervento perché mi sembra che a forza di ribadire negli ultimi anni che c'è un razzismo italiano primo dell'alleanza con Hitler
Che la razza diventa paradigma giuridico nel mille novecentotrentasette e non nel mille novecento trentotto rischiamo di perdere di vista il salto di qualità e la specificità della questione ebraica
Nella cui elaborazione la cultura cattolica nel corso dei secoli aveva avuto un ruolo tutt'altro che secondario
Questa lunga premessa mi sembrava doverosa per affrontare
Prima di affrontare il tema del mio intervento la chiesa di più undici e il razzismo coloniale in Africa
La questione va compresa all'interno della storia delle missioni cattoliche sotto più undici con le implicazioni metodologiche
Che le sono proprie sul piano storiografico e cioè l'analisi delle direttive romane nei riguardi delle missioni presenti nelle colonie africane ma anche l'analisi dei rapporti con le società e gli stati metropolitani
Tali implicazioni spie spingono a considerare da un lato le visioni i Progetti
Le tesi per citare Paparelli D'Azeglio dall'altro a verificare il dipanarsi delle trattative concrete con i governi e le diverse realtà locali le ipotesi testi e potessi che riguardano in questo caso le missioni l'Africa il razzismo
La storiografia più recente sulla chiesa di Pio undicesimo
Italiano e internazionale con l'eccezione di quella francese ha guardato in particolare
Ai rapporti intrattenuti con i e tra la Chiesa di più undici regimi totalitari alle posizioni assunte nel corso delle guerre dei conflitti tra civili
Alla svolta di fine pontificato sull'antisemitismo
Giova ricordare che nel mille novecentoventinove mentre l'opinione pubblica mondiale
Rispetto al Papa si concentrava sulla firma del Concordato con il governo italiano alcuni osservatori negli Stati Uniti in Germania in Belgio coglievano nelle missioni non un tratto distintivo ma il tratto distintivo del pontefice brianzolo
Lo stesso Giuseppe De Luca scrivendo Bargellini il primo marzo mille novecentotrenta parlava degli sviluppi giganteschi che il Papa stava promuovendo in campo missionario
Tale percezione alla fine degli anni Venti discendeva da alcune importante dei iniziative Silly messi in campo dai ratti
L'accentramento dagli ioni a Roma dell'opera per la propagazione della fede che sottraeva alla Francia
L'influenza politica sui fondi destinati alle missioni la mostra missionaria del mille novecentoventicinque l'enciclica Rerum Ecclesiae del ventotto febbraio mille novecentoventisei iniziative che si andavano concretizzando nello stesso orizzonte temporale in cui più undicesimo con la condanna della Xian Frances
E dimorasse fissava un limite invalicabile per l'incontro della Chiesa con le nuove ideologie nazionalistiche
In un saggio pubblicato nel mille novecentonovantasei quando ancora non era di moda parlare dimessi transnazionali e processi globali
Giuseppe Battelli ha individuato nella politica di più indifesi mo'sulle missioni la presenza di due indirizzi
Accentramento e universalismo intesi entrambi come una rivisitazione di prospettive tradizionali del cattolicesimo romano e riproposizione del modello medievale della societas cristiana
Di tali indirizzi si evidenziavano in alcuni passaggi anche i limiti in quanto si coglieva nell'accentramento istituzionale nella clericali d'azione degli organismi missionari apicali
Una contraddizione rispetto a quel modello ideale di universalismo cattolico che avrebbe condotto nel contesto della decolonizzazione alla nascita delle Chiese locali
Non dunque scriveva battelli universalismo tout-court ma universalismo istituzionale
è evidente che nello scenario del primo dopoguerra l'accentramento operato da più undici non era espressione di un ripensamento ecclesiologia cooperato improbabile nella fase della storia europea
Caratterizzata dal prevalere di modelli di accentramento politico quanto piuttosto espressione di una strategia volta a blindare il più possibile l'azione missionaria rispetto alle influenze dei nazionalismi intesi questi ultimi nel duplice significato divisioni politiche Gemma ogni all'interno di diversi Paesi europei
E di politiche attuate dai governi in Europa in colonia
Nel quadro internazionale post bellico risultava dunque essenziale consolidare l'immagine sovranazionale e universale della Chiesa
Non è questa la sede per addentrarsi nelle strategie missionari di più undicesimo occorre però rintracciare elementi utili a delineare le posizioni riferibili alla questione del razzismo
Intendendo con quest'ultima espressione non la tacita acquisizione dissero ti Pati fardelli dell'uomo bianco
Elaborati e promossi da letteratura antropologia iniziative museali e quant'altro
Ma il sostegno politiche discriminatorie nei riguardi dei neri Cologna veicoli di procedersi di purificazione razziale
Come accennavo in apertura ci sono da considerare visioni e pratiche
Restando ancora che hanno delle visioni più undicesimo riprendendo e rilanciando le linee del suo predecessore promuove la formazione di un clero indigeno e auspica
Per i paesi di missione un futuro senza sacerdoti europei che chiama clero avventizio ma con un numero di sacerdoti indigeni che bastino da soli ed estendere i confini della società cristiana
E a reggere la comunità dei fedeli della propria nazione si potrebbe osservare che si sente in queste parole il mainstream dell'autodeterminazione dei popoli
Ma in realtà più undici riprendeva rilanciava la Maximo Mill
Di Benedetto decimo quinto
Tali prospettive trovarono forma nell'ottobre mille novecentoventisei nella nota consacrazione di sei vescovi cinesi da parte di Pio undicesimo
Ma anche sul piano della formazione del clero nel sostegno offerto da ratti al Pontificio Collegio etiopico
Fondato da Sisto quarto per accogliere monaci provenienti dall'Etiopia
E dedicato dal mille novecentodiciannove all'accoglienza degli studenti etiopi non più dei pellegrini
Se era stato Papa della Chiesa proclamare beati il sei giugno mille novecentoventi ventidue martedì ugandesi primi di lingua bantu
Nel mille novecentoventisei più undici verificò il prete marchi recettivo pay
A banche Webber e Michael e nella seconda metà degli anni Venti iniziò a valutare l'opportunità di consacrare il primo vescovo dell'Africa nera in considerazione della rapida crescita della Chiesa in Uganda
Ma il Progetto rallentato dall'opposizione dell'amministrazione britannica nell'aria prese corpo solo nel mille novecentotrentanove con l'ordinazione di in monsignor Joseph chi quanta vescovo di ma Saccà
Durante il pontificato di Pio undicesimo il numero complessivo di sacerdoti non occidentali passò da tre mila a sette mila
E a quanti ritenevano che la formazione di un clero africano fosse prematura Ratti era solito rispondere no è la nostra volontà e comando
Non si trattò certamente di un percorso lineare possiamo ricordare ad esempio che per accedere al Pontificium Institutum missionari scientifico un ma annesso al Collegio Urbano restava indispensabile la conoscenza del latino della scolastica
è però innegabile che al modello dell'unica civiltà da trasmettere insieme alla fede cattolica si affiancava quello di un pluralismo di civiltà da incontrare portatrici di una loro intrinseca bellezza
Non so a caso questo sostantivo perché sappiamo dagli studi
Di mosse tra gli altri quanto fosse importante nelle teorie razziste il binomio bellezza bruttezza in quanto si riteneva che le qualità morali dell'individuo si manifestassero tramite l'aspetto fissi con l'aspetto esteriori il ventuno dicembre mille novecentoventiquattro inaugurando l'esposizione missionaria dell'Anno santo Pio undicesimo aveva accennato in più di un passaggio del suo discorso
Alla coincidenza tra le frontiere della civiltà con la C maiuscola e le frontiere della religione
Dalla fine degli anni Venti e la prima metà degli anni Trenta si diede si diradano invece di negli interventi di ratti i richiami al carattere barbaro incivile dei popoli da cristiani Zare
E prevale il tema di una missione volta a diffondere non la civiltà occidentale ma solo la gloria di Dio
Cioè il discorso a mio avviso molto bello ed è quello pronunciato del Pio undicesimo il due ottobre mille novecentotrenta dinanzi ai membri dell'istituto internazionale delle lingue e delle civiltà africane
Il Papa ricordava la sua passione giovanile per gli studi che riguardavano il continente nero al punto da meritarsi da Giovanni de'suoi compagni l'appellativo di Africa Nista
Una passione non limitata all'Africa cristiana ma tutti quei problemi storici geografici e tecnologici la cui forza di attrazione aveva trovato espressione nell'Africa tenebrosa di Stanley
è da escludere che più dicessimo fosse a conoscenza dell'opera svolta dal celebre esploratore a vantaggio degli interessi di lo Poldo secondo stipulando lungo il fiume Congo centinaia di contratti ingannevoli con i capitribù locali
Il riferimento serviva al Papa per segnare un passaggio storico ed affermare
Che ormai si poteva parlare cito di Africa luminosa
Per la meravigliosa rapidità con cui si andava compiendo l'evoluzione africana
Nel maggio dello stesso anno a Cartagine si era tenuto il primo congresso eucaristico internazionale celebrato nel continente africano ed era stato più undicesimo a dare un impulso decisivo la scelta del luogo sciogliendo i dubbi
Emersi in Senato in seno al comitato organizzatore per il timore di urtare la suscettibilità della popolazione musulmana presente nell'area
Certo l'impianto trionfalistico proprio dei congressi eucaristici e che Giò molto esplicitamente prospettive di grandezza imperiale di stampo colonialista
Ne aiuto il linguaggio utilizzato con i costanti ricche che richiami ai crociati dello carestia è altrettanto vero che da parte del Papa si trattava di riconoscere alla Chiesa d'Africa il ruolo di testimone e propaga attrice della fede cristiana al pari delle Chiese occidentali
Secondo marca Agostino le posizioni assunte dall'ultimo più in discesa Simo contro il razzismo il razzismo e l'antisemitismo nel mille ottocento novecentotrentotto trentanove vanno riconnessione alle elaborazioni degli anni ventiquattro
Ventisei una tesi suggestiva a patto che non si giunga interpretare questo periodo il periodo che va dal ventisette al mille novecentotrentasette come una parente sì perché in realtà in questi anni si sviluppano dinamiche
Centrale anche nella comprensione di questo pontificato ora non si può ignorare che a metà degli anni Venti l'atteggiamento di più dicessimo rispetta nazionalismo vada compreso tenendo anche conto del processo di distensione
Che segna l'orizzonte europeo grazie al miglioramento dei rapporti franco tedeschi
E all'ingresso della Germania nella Società delle Nazioni è anche vero che di lì a poco la crisi spagnola avrebbe dato nel discorso del Pontefice una nuova centralità al tema della civiltà cristiana europea mortalmente minacciato dal comunismo internazionale
Mentre la guerra del governo italiano contro lo Stato cristiano di Etiopia avrebbe evidenziato nel Papa delle missioni timidezze e ambiguità
Sul piano storiografico le ragioni che spiegano il posizionamento della Santa Sede nella guerra
Fascista di Etiopia sono ora state indagate in quel passaggio il Papa assume una posizione che favorisce però il diffondersi dell'immagine di un pieno allineamento del Vaticano sulla politica fascista in Africa
In conseguenza di una della scelta di una posizione di Silenzio ecco sì richiamava il tema del silenzio
Di Pio dodicesimo mai corre tornare anche su questo silenzio
E delle chiassose proclamazioni filo imperialisti diffido fasciste dell'episcopato italiano che contribuirono a veicolare l'immagine di un clero etiopico giudicato da Roma in punta il dito e scismatico come si scriveva sulle pagine della Civiltà Cattolica
Le nuove fonti dell'Archivio segreto vaticano hanno consentito di documentare l'opposizione personale di più undicesimo alla guerra fascista
Che ebbe conseguenze nefaste sulla popolazioni etiopiche sulle missioni i tentativi riservati del Pontefice
Per fermare l'aggressione italiana la presenza in Vaticano gli esponenti come monsignor Domenico Tardini
Che criticava pesantemente regime fascista del suo leader denunciava nelle sue note di lavoro per il Papa non era un diario personale erano note di lavoro per il Papa
L'impresa africana come un'aggressione codarda e giudicava l'atteggiamento del clero e dei vescovi italiani cito tumultuoso esaltato e guerrafondaio
L'atteggiamento dei cattolici italiani non solo Civiltà Cattolica Ossus Arrow cardinali come Scalisi ma anche le riviste missionari vertici dell'Azione cattolica le riviste di Università Cattolica del Sacro Cuore ecco dicevo l'atteggiamento dei cattolici italiani
Credo grande imbarazzo ai vertici della Santa Sede molte cancellerie associazioni e singoli fedeli scrissero Appio undicesimo dei quattro continenti denunciando il pericolo di un nuovo conflitto mondiale
Il Papa era realmente preoccupato e contrariato per le l'iniziativa italiana in Etiopia ma quando tra la fine di luglio i primi giorni dell'agosto del mille novecentotrentasette all'indomani dei ricordati i massacri
Scatenati dal viceré Rodolfo Graziani
La Segreteria di Stato fu sollecitata dal campo cardinal Tisserant prefetto della Congregazione per la Chiesa orientale a dare un parere sulla prima legislazione che in Italia toccava il nodo della razza e cioè sul decreto Lessona
Il Pontefice accettò di sostenere una posizione che mirava anzitutto a tutelare i rapporti con l'Italia fascista e poneva in secondo piano le valutazioni di principio
Il decreto Lessona non interferiva come noto con i Patti lateranensi perché non menzionava in matrimonio a differenza dei provvedimenti del novembre mille novecentotrentotto bensì le relazioni di indole coniugali
Al tempo stesso toccava ambiti come la sessualità la natalità la genitorialità particolarmente importanti sul piano pastorale e Magiste real spero di aver chiarito sufficientemente nella prima parte del mio intervento l'estraneità al discorso pontificio di prospettive razziste verso le popolazioni nere possiamo aggiungere che nell'enciclica casti connubi emanata il trentun dicembre mille novecentotrentatré undicesimo aveva fermato cito e le pubbliche autorità non hanno alcuna potestà Diretta sulle membra di sudditi quindi non possono mai in alcun modo leggere direttamente o toccare l'integrità del corpo
Né per ragioni o geni che né per qualsiasi altra ragione
Alcuni libri che teorizzava anni razzismo erano stati messi all'indice e dal mille novecentotrentaquattro era in corso
Un procedimento del Santo Uffizio per la sua condanna ufficiale
Possiamo ancora di chiamare il fatto che in occasione della giornata delle missioni celebrata nell'ottobre mille novecentotrentacinque il presidente il presidente dell'opera fu pontificia di propagazione della fede monsignor Carlo Salotti
Aveva ricordato in un discorso pubblicato in molte riviste missionarie
Che dinanzi a Dio padre dell'in chiaro umanità non esisteva nessuna distinzione fra gli esseri umani per quanto Diversi cito di colore di razza di indole dico spumante
Di tradizione
L'egoismo dei violenti poteva avere innalzato barriere per dividerli sancito legge a danno degli umili ma dinanzi a Dio quegli umili quegli schiavi quei reietti
Valevano quanto i pretenziosi filosofiche e il Saccenti politici ai fini della citazione
Abbiamo già è stato già ricordato che il ventotto luglio mille novecentotrentotto più undicesimo ricevendo i futuri missionari gli alunni del Collegio Urbano di Propaganda Fide parlando a braccio
Avrebbe definito il termine razza già bandito nella Mit brennender sorge una parola adatta agli animali
E affermando che il genere umano tutto il genere umano è una sola grande universale razza umana anzi una sola grande universale famiglia umana
Possiamo da ultimo ricordare che nelle settimane successive a questo intervento di Pio undicesimo
L'Osservatore Roma hanno prese più volte posizione contro provveda provvedimenti razzisti in Sudafrica
Nelle trattative con il governo italiano tuttavia i vertici vaticani preferirono l'ipotesi alla tesi
Sentito il Nunzio Borgo Angeli Duca il prefetto della Congregazione dei sacramenti Domenico Iorio il ventiquattro agosto mille novecentotrentasette più undicesimo approva infatti un documento da inviare ai missionari
In questo nega
Ah va che dal punto di vista della dottrina e della tradizione cattolica potessero esistere differenze di razza tali da impedire le unioni matrimoniali
E si ricordava anzi come la Chiesa avesse nel corso dei secoli promosso unioni matrimoniali tra membri di razze diverso se per favorire le conversazione delle conversioni dei pagani e dei barbari
In conclusione si offriva però pieno sostegno si diceva si usavano parola del fiancheggiamento al governo per l'attuazione in colonne del decreto l'estone nome degli effetti moralizzatori sul piano dell'etica matrimoniale di una legge che condannava il concubinato tra italiani e indigeni
Come nel caso dell'insabbiamento sine die del Sillabo che condannava gli errori del razzismo con riferimenti a scritti di Hitler e Mussolini confermate espressamente dallo stesso di undicesima il quattro giugno mille novecentotrentasette
Il Papa aveva deciso sulla base di un tipico compromesso romano tra dottrina
E diplomazia
Non entra nell'economia di nei tempi di questo mio intervento ricordare la drammatica accelerazione negli stessi mesi de delle degli interventi antisemiti dalla pubblicazione dei nati opuscoli già richiamati contro gli ebrei e la ratifica dell'istituzione di un dipartimento governativo presso il ministero dell'Interno cui dodici mesi dopo sarebbe stata affidata anche la politica
Della razza voglio invece concludere con alcune breve riflessioni come possiamo spiegare questo gap tra principi dottrinali azione politica tra attesi e ipotesi
Tre mi sembrano le questioni più rilevanti nell'estate del mille novecentotrentasette più dicessimo ha scartato la possibilità di legittimare anche in nome dell'anticomunismo la formazione di un blocco totalitario
Imperniato sulla Germania dove i cattolici sono perseguitati
In seguito alla pubblicazione della Mit brennender Sorge rimanda anche al bel lavoro curato e mamma rilevanza biscotti Ionta
Molto probabilmente in Vaticano sembrava opportuno enfatizzare le differenze tra il regime di Mussolini e quello di Hitler continuando a sostenere i tratti originali a certe condizioni benefici del fascismo
Una direzione quest'ultima che si ritenne conveniente anche dinanzi all'evolversi di alcune situazioni in Europa prima tra tutte la guerra civile spagnola
Rispetto alla quale e la Santa Sede non stava crescenti preoccupazioni per l'avvicinamento della Germania nazista uomini circoli politici schierati con Franco
Da un lato si potrebbe dire si è detto che la politica del male minore ma un livello più profondo di analisi le dinamiche italiane appaiono pienamente comprensibili solo guardando alla dimensione planetaria globale del cattolicesimo che conosce a metà degli anni Trenta una svolta internazionalista
In relazione alla crescita della di Man dimensione internazionale globale delle organizzazioni comuniste fasciste liberali e protestanti
Il Vaticano prende posizioni nel nei confronti del governo italiano guardando altrove in questo caso alla Spagna al Messico alla Germania l'Unione Sovietica
Dove i vede che percepisce che i cattolici sono sotto attacco
Ecco negli ultimi anni si avvocato nei titoli di alcuni libri il tema di un patto di più undicesimo con il diavolo alludendo di volta in volta
Ai tratti satanici di Hitler o di Mussolini penso lavori quindi Hubert blu ai titoli dei lavori di Uber fu Wolff e di David terza erre è vero come scrive un Hubert Wolff che scegliendo di non scomunicare Hitler più indice simulando lascia che gli rimanda dentro la chiesa
Cattolica e che muoia cattolico
Il Papa in realtà in questo tornante non sceglie Hitler venne sceglie e Mussolini condanne il razzismo ma nelle trattative politica
Con i governi giudica prioritario tutelare gli interessi dei cattolici ecco non so se questo significhi scegliere Satana
Credo che sia la conseguenza della persistenza sa infatti qui si aprì e si aprisse Arese è un altro tempo si aprirebbe un lungo tema si Infanti
Credo sia la conseguenza della persistenza dei vertici della Chiesa di Roma di parametri di lungo periodo che si liberano incapaci di formulare risposte nuove alle sfide di una società profondamente diverso notava anche Schopp
Negli interventi che segnano gli ultimi mesi del suo pontificato si è detto quindicesimo recupera alla chiesta la sua dimensione profetica
Ma negli stessi mesi l'allungarsi sull'Europa delle ombre di una guerra imminente dimostra il fallimento di quel progetto di restaurazione cristiano della società
Enunciato da ratti in apertura del suo pontificato nelle encicliche sul regno sociale di Cristo
Un pontificato che si era aperto all'insegna del programma
Pax Christi il regno Christie si chiude drammaticamente alla vigilia della guerra più sanguinosa nella storia dell'umanità le contraddizioni limiti ma anche alcuni punti di forza di modelli messi in campo in questo tornante dalla chiesa di più in dicessimo avrebbero
Il posto in primo piano lo ha ricordato Agostino Giovagnoli nel quadro politico internazionale del secondo dopoguerra la necessità di ripensare la pratica i presupposti delle mondializzazione in Africa
Assecondando e a volte anticipando se possibile
Gli affetti gli effetti della decolonizzazione
L'accantonamento definitivo del razzismo significò anche per i successori di ratti aprire un faticoso confronto con l'agenda dei diritti umani e gli organismi internazionali che ne sarebbero diventati promotori e garanti diritti umani che come ha ricordato papa Francesco nel maggio due mila e sedici sono insieme alla pace il frutto più bello di un'Europa dalle radici plurali
In Europa della quale non si possa divisi non si possa dire ha concluso il Papa che il suo impegno per i diritti umani è stata la sua ultima utopia
Francesco citava forse inconsapevolmente il titolo di un noto libro di Samuel movimenti dell'astuto Pia ma il sogno di una
Europa per i diritti umani presta il sogno di papa Francesco con cui voglio chiudere questo mio breve interventi
Ringraziamo molto Lucia Ceci per questa lettura del tema appunto della chiesa del Papa più undici e del razzismo in senso diciamo molto vasto e anche mi pare di leggere in questi negli interventi di oggi pomeriggio proprio la la la complessità e l'apertura diciamo di una visione complessa su una chiesa non monolitica ma in cui le posizioni spesso diciamo del papato
Non sono sempre diciamo coi seguite da parte diciamo dei fedeli cattolici ovunque essi si trovino e in tante posizioni si trovi comunque ringrazio molto Lucia Sheshi per per questa visione però la parola a Philippe osceno
Che svizzero di origine ma romana ormai di adozione che è professore ordinario titolare della cattedra di Storia della Chiesa moderna e contemporanea
Nella Università Pontificia Università lateranense
E il quale dove appunto all'interno di quella stessa diversità Philippe Chenaux dirige il Centro studi e ricerche
Sul concilio Vaticano secondo
Filipe specialista di storia della Chiesa del papato e novecento ore soltanto ricordare qui i suoi studi forse più corposi che sono quelli sul Papa Pio dodicesimo e papà Paolo sesto
Poi ci sono gli studi sul Concilio Vaticano secondo manderò fare qui la bibliografia di Philippe Chenaux perché se no finiamo domani
E siccome lui è svizzero e ci tiene allora gli do alla parola dando il titolo la sua relazione
Che adesso un titolo misterioso in Sillabo contro l'eresia nazional socialista prego scusi bene grazie ringrazio il professor ricavi e gli organizzatori di questo convegno e alla fine hanno invitato appunto a partecipare a questo importante convegno che tocca un argomento a un tema che mi è caro e sul quale è un po'e tutto è lavorato cioè quello dei apporto della chiesa con Io per lei
Nell'aprile del mille centotrentatré meno di tre mesi dopo l'arrivo di Hitler al potere la filosofa di origine ebraica e di citare in scrisse una lettera al Papa Pio undicesimo per mettono in guardia dei metodi criminali adottati dai nazisti nei confronti dei suoi fratelli di sangue
Come figlia del popolo ebraico che per grazia di Dio e dare undici anni figlia della Chiesa cattolica
La comprese che era suo dovere denunciare le atrocità che gli ebrei cominciavano a subire nel suo Paese la Germania
La politica di ostilità nei confronti degli ebrei attuata dal nuovo governo tedesco quella politica antisemita di Stato
Condotta da un governo che si dichiarava cristiano e che portava migliaia di persona alla disperazione o addirittura il suicidio era fondamentalmente contraria al cristianesimo
La responsabilità di questi gravi misfatti sarebbe ricaduta non soltanto su coloro che li commettevano ma anche su coloro che tacciono
Ciò che lascia enti ed Eva era una condanna dottrinale da parte del Magistero o mano delle regia nazional socialista cito l'idolatria della razza e del potere dello Stato con la quale l'armadio Martella col dito quotidianamente le masse non è una Berta eresia
Questa guerra di sterminio contro il sangue ebraico non è un oltraggio alla Santissima umanità del nostro salvatore dell'Abi altissima vergine ed eri a posto il fine della citazione
Qualche anno più tardi all'indomani della tristemente celebre notte dei cristalli epicità e non sembrò affatto dubitare che il suo tentativo avrebbe avuto un certo effetto
Cito inseguito pensato spesso se questa Elettra non li li fosse tornata qualche volta in mente
Infatti negli anni successivi si è adempiuto punto per punto quanto avevo previsto per l'avvenire dei cattolici in Germania fine della citazione
Con questo intendeva forse dire come hanno sostenuto alcuni studiosi del suo pensiero
Che avrebbe potuto esserci un legame fa questa letta che denunciava i pericoli del nazionalsocialismo per la fede cristiana e la condanna del neo paganesimo razzista e antisemita da parte dell'ultimo Pio undicesimo
Storicamente cioè difficilmente dimostrabile
Ciò che hanno rivelato invece gli archivi vaticani e che una simile condanna dottrinale dell'eresia nazional socialista era stata progettata già dal mille novecentotrentaquattro
L'uomo che fu all'origine della riflessione che porto alla pubblicazione del famoso Sillabo contro il razzismo nel trentotto
Quattro anni dopo dunque dalla Congregazione dei seminari non era esattamente un oppositore del regime hitleriano si trattava del vescovo austriaco allo is good al ma prima di interessati delle origini di questo documento ed è la posizione dell'ultimo più undicesimo vediamo come si poneva la questione del razzismo e dell'antisemitismo dell'insegnamento della Chiesa fino agli anni Trenta
Primo punto dunque la Chiesa e la questione razziale
In un saggio pubblicato all'indomani della seconda guerra mondiale nell'ambito di un'inchiesta promossa dall'UNESCO sulla questione razziale il grande teologo francese il conga
Scriveva che il razzismo e Ida incompatibile con le affermazioni della fede cristiana sull'Unità e sulla dignità della natura umana
Cito il razzismo è una pseudo religione ha delle conseguenze rovinose che colpiscono al cuore il cristianesimo
Bisognava tutta bisogna tuttavia riconoscere che per lungo tempo la questione non si era posta per al magistero della Chiesa il sentimento razziali non esisteva nella cristianità medievale erede dell'universalismo Comano
Fu soltanto con la colonizzazione del sedicesimo secolo che si cominciò a parlare di razza il pregiudizio razzista negava agli indiani la qualità di esseri umani
I primi enunciati del papato Vomano soli Questione di razza apparvero in questo contesto
Nella bolla sublimi si delusi del due giugno del mille cinquecentotrentasette Paolo terzo Farnese condannava la pratica di una forma di schiavitù delle popolazioni indiane in nome dell'uguale dignità di tutti figli di Dio
Cito solo questa frase vediamo neri indiani veri uomini che non solo sono capaci di adottare la fede cristiana ma che aspirano ad essa
I pregiudizi razziali non scomparve o del tutto nelle missioni del Nuovo Mondo
Non soltanto la gerarchia ecclesiastica rimase Oprea ma la purezza di stato di sangue non cessò non cessò di rappresentare per i missionari spagnoli un fattore discriminante
Nei confronti delle popolazione indigene rischiava di africani
Non va dimenticato ad esempio che fino al mille novecentoquarantasei rimase in vigore il decreto sui Converso ASSTEL mille cinquecentonovantatré che escludeva i non ariani dalla Compagnia di Gesù
Nel diciassettesimo secolo il termine di razza aveva tuttavia soltanto il senso di Lindy lignaggio di famiglia considerata nella sua continuità fisica
Si parlava in modo equivalente di razza o di Dinastia come ad esempio la razza di Davide
Lo sviluppo delle scienze contribuì a estendere l'uso del concetto di razza i popoli il filosofo tedesco Immanuel Kant sarà uno dei primi a propone una definizione precisa alla fine del diciottesimo diciottesimo secolo
L'Ottocento Videla Cesa delle scienze della razza alla metà del secolo il francese attivo de Gobineau sostenne la tesi della superiorità della razza ariana nel suo essere soli megalite Veras esimermi
Nella sua operai sui fondamenti del diciannovesimo secolo lo scrittore britannico naturalizzato tedesco Houston Stewart Chamberlain
Prendendo le tesi di Gobineau si Lupoli idea secondo la quale la storia umana era determinata della lotta a morte della razza ariana Lavazza superiore contro i suoi nemici le razze semitiche le razze inferiore
Queste teorie saranno la base dottrinale dei movimenti nazionalisti radicali nel o nell'Europa fin e secolo
E contribuivano alla legittimazione alla propagazione di un antisemitismo fondato sul principio della purificazione etnica nell'Europa degli anni trenta del Novecento
Le prime allusione alle teorie razziste mo'ed esame del magistero della Chiesa risalgono al Concilio Vaticano primo con la condanna del Po igienistico
Il Sillabo di più no no invece del mille ottocento sessantaquattro
Non annoverava il razzismo tali lavori della Mondeo unità da condannare il pontificato di Leone tredicesimo si rivelò più incisivo nel denunciare il razzismo e l'antisemitismo dopo aver per primo condannato il principio che la pratica della schiavitù nell'enciclica implumi imis del cinque maggio del mille ottocentottantotto il Papa papa Pecci
Intervenne per prendere le distanze dalla campagna antisemita dei cattolici francesi
In un'intervista accordata una giornalista francese che si chiamava Severin
In un articolo del figlia o del cinque agosto del mille ottocentonovantadue sotto il titolo le pappe e lotti Simitis
Etero chiude le offese il Papa escludeva ogni guerra di religione e ogni guerra di razza cito in francese che l'astuccio ottici da doppiette a dire Teresa di vi riusciva Olivetti chiede tanta di Ferone spedì son bravi che al pozzo della pischello usando solo e me ne sono spettri GIMEMA Raiot sin usavo io dimissione asserita Fidel si rese eretti se passo e turisti Malthus usato arrivi a Tucson ricatti o del Jil Sander fine della citazione
Facendo eco agli insediamenti di Paolo terzo Leone tredicesimo ribadiva la dottrina tradizionale della Chiesa sull'unità del genere umano e di conseguenza le rifiuto di ogni forma di discriminazione fondata sui criteri di razza
Trattandosi degli ebrei menzionati una sola volta nell'intervista
E li ricordava il ruolo protettore esercitato dal papato nei loro confronti lungo i secoli Isis mette sulla protezione di Papirio tappeto a Desio professa Patrizio tuttavia ammoniva il Papa si leghi settimanali rotto un patto su Super
Posso il figlio aveva composto il figlio agli enti il mio Sofipa quelli esatti dicevo fissare il sole Doors Tersite Ferri
Fa fine della citazione la sua missione era anche di dosso De Falco el me Coco tutta ottativo do pressione il rifiuto di Leone tredicesimo di avallare ogni forma di violenza basata sull'odio razziale non giungeva dunque al punto di negare i cattolici il diritto di difendersi dalla dominazione capitalistica
Alla quale il nome dell'io vorrei nell'immaginario collettivo dell'epoca rimaneva associato la stessa posizione ve ne prego espressa come lo sappiamo nel decreto del Sant'Uffizio del quindici marzo del ventotto che sopprimeva le associazioni Amici di Israele
Come riporta a tutti di oggi e tutte le animosità tra i popoli così massimamente essa la Santa Sede condanna l'odio contro un popolo già eletto da Dio quello oggi
Cioè che oggi volgarmente sole designa assi con il nome di antisemitismo
Come intanto tale decreto la Civiltà Cattolica diede a questa condanna un'interpretazione quanto meno restrittiva sostenendo che ciò che era condannato non era tanto l'antisemitismo quanto i suoi eccessi
Vale a dire quella di forma di altissimi antisemitismo radicali e razziale incompatibile con lo spirito cristiano che si era diffusa in certi ambienti cattolici integralisti
Tale condanna non toglieva dunque nulla la realtà di un pericolo giudaico camini minacciava il popolo cristiano specialmente i popoli cattolici latini contro il quale essi avevano il diritto il dovere di difendersi
O peggio degli ebrei dalle persecuzioni cristiane ma anche potenza dei cristiani dall'influenza nefasta dei sessi e vorrei il principio della duplice protezioni come secondo l'espressione di Thomas Moran superstar ma avrebbe continuato ad ispirare l'atteggiamento della Chiesa nei confronti del popolo dell'Antico Testamento
Fino almeno all'avvento di un antisemitismo di Stato in Germania e in Italia
Secondo punto Dunning Sillabo contro il nazionalsocialismo l'arrivo di Hitler al potere in Germania poneva la Santa Sede i vescovi tedeschi
Davanti una terribile ha davanti una terribile dilemma mantenere ribadire la messa in guardia contro i pericoli dell'ideologia nazionalsocialista
Con una sciatta negli anni precedenti oppure al contrario cercare le vie di un modus vivendi con il nuovo regime
Nella logica della politica concordata
Se la seconda opzione quella della conciliazione infinita finì per per prevalere almeno in più in un primo tempo
La seconda non fu completamente abbandonata
Nell'ottobre del trentaquattro la Congregazione del Sant'Uffizio ricevette un rapporto inviato da monsignor Adonis Hudal rettore del collegio dell'anima i consultori dell'Astra suddetta congregazione
E tiene la quale mosse avuta alle esprimeva la convinzione che la firma del concordato con il terzo ICT famoso Ice con coda del tempo venti luglio del trentatré
Aveva dato una forma di legittimità morale al regime hitleriano
Perché il nazionalsocialismo di cui amava sottolineare io origini austriache
Potesse diventare una forza capace di ridare grandezza la Germania e di contrastare efficacemente la minaccia bolscevica
Bisognava prima sbarazzare l'ideologia nazista dalla Weltanschauung razzista anticristiana incarnata da Alfredo osa inverni ed ai suoi discepoli dell'ala sinistra del partito
La Germania nazista aveva sempre per curarlo
Una missione provvidenziali da svolgerle della difesa della civiltà cristiana uccidendo occidentale con con la barbarie orientali le parfum avrebbe fatto fare questo doveva poteva appoggiarsi sulle forze vive del cattolicesimo
Non c'è mai alcuna incompatibilità i suoi occhi tra come il cristianesimo e il popolo tedesco come voleva far credere una propaganda menzognera basata sugli iscritti dei solido costretti di una nuova religione della razza
E del sangue come micce e Chamberlain
Il dilemma di coscienza che vedeva molti cattolici tedeschi lacci enfatizza la dopo fedeltà o meglio col desiderio di servire la nazione non aveva ragione di essere
Cosimo si è avuto dal intraprese un'azione di convincimento delle autorità vaticane per avviare una politica destinare a promuovere un modus vivendi con il Terzo Reich
Tale politica passava attraverso l'eliminazione da parte del nazionalsocialismo di tutti gli elementi incompatibili con la fede cristiana
In altri termini essa passava attraverso la condannare i fondamenti neopagani dell'ideologia razzista del nazismo
Bonzio cui darebbe una parte determinante nella messa all'indice dei scritti di Alfredo Osunde ed il mito del ventesimo secolo e di e anzi Bernie manderò da alce nazionali chiese
Nel febbraio del trentaquattro
Nel suo rapporto al Santo Ufficio il vescovo vostri ecco spiegava che aveva approfittato delle sue vacanze in Germania per studiare la dottrina moderna sulla pazza il sangue e attirava l'attenzione dei responsabili della suprema
Sulla diffusione di questa dottrina negli ambienti della gioventù hitleriana
Ciò che chiedeva il rettore dell'anima era nondimeno la condanna di quelle tre eresie moderne cioè il razzismo l'ultra nazionalismo e il totalitarismo
Sia attraverso un'enciclica sia attraverso un Siracusa moderno analogo scriveva ad Affori info ma secondo la forma quello di papa Pio Nono
Peso pesa visione dell'apporto più undicesimo decise di affidare ai gesuiti lo studio di questa delicata questione
E supposta del generale della Compagnia di Gesù il padre del Lello posti di cui si è già parlato era un aristocratico di origine polacca anticomunista convinto ma anche un po'antisemita come abbiamo sentito
Un professore della Compagnia di Gesù specializzato in teologia mobile parole fans Pizzamiglio più fu incaricato di preparare un vuoto un sull'argomento che Foch fu poi trasmesso dal Sant'Uffizio il diciassette marzo del trentacinque su richiesta dello stesso pontefice il gesuita che era stato nel frattempo chiamato ad insegnare alla Gregoriana
E pagò con l'aiuto del suo collega il padre Luis Sanyo un nuovo documento sotto forma di elenco di proposizione da condannare relative al nazionalismo otto proposizioni al mito della pazza ventiquattro può posizioni e al totalitarismo quindici proposizioni nessuno dei tre consultori chiamati a pronunciarsi sul documento faceva della questione della razzismo almeno dell'antisemitismo l'errore maggiore da condannare
Pare il maestro generale dei domenicani padre un francese Kemal parole ma testa amministrative
I due ori maggiori cioè la dei siti azione dello Stato e l'assorbimento dell'individuo allo stato da qui derivano tutti gli altri rientravano nella categoria del cosiddetto modernismo sociale
L'altro il secondo consultori il segretario della Congregazione di seminari nelle università monsignor Ernesto Ruffini considerava per parte sua l'ultra nazionalismo cito come l'eresia della nostra epoca
Tenutasi fino a quel momento in disparte
La Segreteria di Stato voi le fa delle valere il suo punto di vista in un voto un datato del venti aprile del mille novecentotrentasei
L'allora sostituto monsignor Domenico Tardini senza mettere in discussione il principio di tali condanne dottrinali invitava tuttavia la potenza tenendo conto della situazione di divisione del mondo in due fazioni
Era necessario fare in modo che un'eventuale condanna apparisse a tutti come un atto del magistero pastorale e non come un gesto di ispirazione politica
Egli proponeva dunque di aggiungere la condanna del nazionalismo radicale una condanna per così dire parallela del comunismo i due scriveva
Allora numerosi punti in Comuni notava dunque visibilmente influenzato da alcuni analisi relative alla parentela tra i due totalitarismi il nazismo e il comunismo
La forma di questa condanna avrebbe potuto essere quella utilizzata appunto da più nonno contro il liberalismo ed ha chiudessimo contro il modernismo
Cioè quella di un'enciclica carattere dottrinale seguita o preceduta da un elenco dire voi da condannare
Fu sulla base di questa proposta che il ventinove aprile del trentasei fu istituita una commissione incaricata di lavorare all'elaborazione di questo documento
E va precisato che il compito della suddetta Commissione era di estendere lo studio anche al comunismo e di preparare un documento in due parti contenenti la prima l'esposizione degli ori della dottrina cattolica corrispondente e la seconda una lista di proposizioni erronee da condannare
Le quali dovevano essere limitati agli avori fondamentali senza includere gli avori evidentemente falsi e blasfemi
Formulate con esattezza chiarezza ordine evitando si scriveva ancora una terminologia troppo scolastica poco compresa dal pubblico
Io non riunita sia a più riprese non meno di sette volte tra maggio e giugno del trentasei la Commissione lavoro oggetto di decreto suddiviso in quattro parti che mirava a condannare dunque il razzismo l'ultranazionalista ogni totalitarismo il comunismo oggetto che tuttavia non sarebbe mai stato pubblicato chiamati a pronunciarsi sull'opportunità di tale condanna i cardinali del Santo Uffizio ritenevo preferibile visto lesse circostanze
Soprassedere su tali condanna riconobbero almeno tuttavia l'utilità di un atto del magistero volto a mettere in guardia i fedeli Dalia voi del comunismo e più undicesimo nel novembre siamo nel novembre del trentasei a Coppola lo o le loro decisioni e poi mise che dalla sua parte Pathé che da parte sua avrebbe fatto qualcun quali con qualche cosa
La strategia della prudenza sembrava dunque prevalere non si doveva sferrare un colpo forte contro l'eresia nazional socialista
La linea piccoli politica della Segreteria di Stato sembra prevalere su quella dottrinale antitotalitaria del Sant'Uffizio
Quattro mesi più tardi furono pubblicate come si sa quasi contemporaneamente le due grandi encicliche antitotalitario di Pio undicesimo conto naziste la miti prendendo osso che datata del quattordici marzo del trentasette
E quella contro il comunismo il Divini Redemptoris del diciannove marzo del trentasette
L'ultimo punto l'ultima battaglia appunto di Pio undicesimo
Come si sa come è stato ricordato negli ultimi anni del mesi del suo pontificato più undicesimo desiderava andare più lontano nella condanna del razzismo e dell'antisemitismo
La necessità di fare qualche cosa di più e di meglio ed è evidente e da parecchio tempo che mi tengono vada riferire tali constatazione e intanto non si fa mai niente si cominci dunque a fare meno chiacchiere e fare qualche cosa di fatto dichiarava irritato il Papa all'Assessore del Santo Uffizio mozione Taviani
Che li presentava il progetto della messa all'indice dell'opera di Giulio Coniglio e razzismo pubblicato a Milano del trentasette
Nel maggio del trentotto quando il figlio Paolo annuncio una sua visita in Italia fece la sua visita in Italia e il governo fascista si stava preparando a comunicare
Le sue leggi razziste e antisemite ispirate alla dalla legge tedesca
La congregazione dei seminari rese pubblica una dichiarazione in otto punti
Una sorta appunto dissi lavoro contro il razzismo che fu indirizzata però Ordine del Santo Padre ai rettori delle istituzioni cattoliche di tutto il mondo
Il testo riprendeva in sostanza i lavori interrotti dalla commissione del Santo Uffizio di cui abbiamo appena parlato
Istituita nel mese di aprile del trentasei per preparare un documento del magistero su questi temi
Tali proposizioni condannate figuravano quelle sulla diversità e Lino uguaglianza delle razze umane
Sulla purezza della razza e della sua origine biologica sul culto della mazza come bene supremo sulla subordinazione della religione alla legge razziale sull'istinto razziale come fonte di diritto
Il documento ebbe un'indiscutibile eco nel mondo cattolico suscitando conferenze articoli omelie discorsi di vari cardinali come favola Susta quando voi verdi eccetera
La diffusione delle teorie razziste e antisemite continuava tuttavia di preoccupare molto più undicesimo e dall'estate del trentotto come l'abbiamo già sentito il Papa moltiplicò le dichiarazioni in questo senso
Nel mese del luglio del trentotto in seguito alla pubblicazione il famoso manifesto della razza da parte di un gruppo di studiosi italiani
E lì dichiarò che si trattava di una forma di di vera apposti apostasia
Alla fine del mese in un discorso pronunciato davanti agli studenti del collegio di Propaganda Fide come abbiamo sentito si espresse in modo ancora più schiavo sulla sua concezione universale della razza
Nel genere umano cito e una sola grande universale cattolica razza umana una sola grande universale famiglia umane
Ma la citazione va completata e con essa in essa variazioni diverse la reazioni diverse
All'interno di questa famiglia lande famiglia unica della razza umana
E ricevendo due mesi dopo un gruppo di pellegrini belgi
Espresse la sua solidarietà con il popolo ebraico con questa famosa frase che è già stata varie volte citata l'antisemitismo è inammissibile spiritualmente siamo tutti semiti
E nel novembre del trentotto scrisse a Mussolini alla tempia potestà e contro un progetto di legge razziale che impediva ai matrimoni Cariani non ariani perché deve che fosse consentito il matrimonio agli ebrei battezzati
In questo contesto che matto o nella sua mente
L'idea di un'idea di un'enciclica contro il razzismo e l'antisemitismo che di qui separato e sulla quale visto che se ne parlerà domani
Non mi soffermerò in conclusione vorrei dire penso che possiamo dire che Pio undicesimo
Non negava secondo me qui non concordo del tutto con quello che è stato detto l'esistenza di diverse razze umane nemmeno l'esistenza di differenze tra di esse sulla scala dei valori della civilizzazione della religione
Ma ciò che rendeva razzismo inaccettabile per la Chiesa era la sua pretesa di voler o chiamare la santità assoluta di una razza al punto di arrivare adottava e sono le pago Lelli come enti di Parre conga
Al punto di arrivare adottava aderì attribuiti della Chiesa e del popolo mistico di Gesù Cristo la vera Chiesa il vero corpo mistico sono aperti a tutti gli uomini scriverà ancora
Più tardi il padre Congar come intanto gli insegnamenti di più undicesimo perché tutti gli uomini hanno lo stesso valore che appartengono alla stessa famiglia Cazzato unto umana
Trattandosi più specificamente de quei di quella forma di razzismo che si chiama l'antisemitismo il Papa non esitava l'abbiamo sentito a rivendicare per tutti i cristiani la loro appartenenza spirituale a razza ebraica
In aperta polemica con la stampa nazista che aveva negato le origini ebraiche di Gesù
L'Osservatore Romano aveva ricordato che una tale negazione era propriamente eretica il Verbo incarnato vero Dio e vero uomo doveva come uomo nascere dal popolo di Israele
Alla cui tribune Ghali secondo le porte sia il secondo la genealogia del Vangelo apparteneva alla Vergine madre da qui la seconda persona della Santissima Trinità assunse l'umana natura
Fine della citazione
Se dunque il razzismo era inaccettabile per la Chiesa perché negava la comune origine della natura umana l'antisemitismo era impossibile per un cristiano perché negava la natura umana di Gesù
E la sua appartenenza alla razza appunto di Davide non solo l'antisemitismo razziale dunque ma tutte le altre forme di discriminazione anti semita erano contrari al cristianesimo come scrive Renato Monno saggio recente
Più undicesimo mise cito poche sicuramente pubblicamente in discussione la separazione del dietro con la quale fino ad allora si era schierata tanta parte del cattolicesimo
E in base alla quale si distingueva tra un antisemitismo razziale inaccettabile e un antisemitismo politico statuali ammissibile a certe condizioni
Ci sarebbe voluta l'immensità della tragedia della Shoah per arrivare a quella finora amento dell'insegnamento della Chiesa sul mistero di fare del Israele deve delineato dall'ultimo Pio undicesimo e che egli cita enti sembrava implicitamente chiedere nella sua lettera al Pontefice
Cito sarebbe avvenuto Sissa con il Concilio Vaticano secondo nella dichiarazione Nostra Aetate sulle religioni non cristiane grazie
Ringraziamo molto il professor nasce non per questa lettura questo lettura approfondita anche del Sillabo contro il razzismo e delle sfumature diciamo
Diverse dello alcune accentuazioni che ha ha portato rispetto a a uno dei temi che stiamo affrontando ora abbiamo pochi minuti forse dieci minuti per quarto d'ora sono dieci minuti per momento di confronto se qualcuno a riflessioni da porre domande
Si può c'è un microfono che volanti
Si può accomodare
Sì forse pari soltanto un'osservazione e metodo metodologica rispetto ad alcuni interventi di Pio undicesimo e dell'ultimo Pio undicesimo
E in cui occorre distinguere mi sembra che mo'è molto forte molto evidente in alcuni passaggi la distinzione la differenza tra le affermazione fatte parlando a braccio in cui ritorna ripete aggiunge modifica quindi aggiungeva e invece le affermazioni poi pronunciate in sede dottrinale che diventa hanno dottrina ecco quindi proprio sul tema della razza del razzismo e dell'antisemitismo
Credo che questa stima essere un debba questo debba essere un criterio un po'di discernimento no quando leggiamo
I discorsi o gli interventi variati le fonti sottolineate rimarcate o i documenti lo pronunciamenti dottrinali
Ci sarà pace credo no riaprono i prossimi interventi dibattito sulla razza nella Curia romana accende il nazismo prego
L'abbiamo invitato per
Per Rimini mi limito a rispondere verrà la parte che offrono dato ecco in quello snodo l'Inter lo il collaboratore più stretto di più undicesimo è monsignor Tardini perché Pacelli AN
Periodo anche di vacanza sulla curva sul lago di Costanza diciamo del l'interlocutore quindi discute anche con con Pacelli però diciamo l'interlocutore più stretto dello snodo che io ho affrontato sul piano così della della Segreteria di Stato
Dini
Per rispondo per quanto ridotta il mio tema Pacelli era presente alla riunione della Commissione del Santo Uffizio che decise di soprassedere all'applicazione del documento nel trentasei penso che
Ha avuto una parte determinante a a imponendo un po'il punto di vista della Segreteria di Stato tendo ordine una condanna troppo pesante
Nel nazionalsocialismo mi sembra e insistendo anche che se si facesse anche una condanna parallela insomma comunista
Comunque ebbe una parte determinante nella stesura dell'enciclica contro il nazismo mi prendendo so che questo penso che
Questo Giovagnoli
Volevo
Nasceva da quest'ultima affermazione cioè questa posizione di Pacelli nel se se dei comizi al Sant'Uffizio emerge dalla documentazione o o si evince dal compromesso
Quindi
Questo secondo me è importante perché io sento un pochino nel discorso che oggi il peso della interpretazione di uomo non tanto nel patto col diavolo ma nel patto appunto per cui la prudenza della diplomazia
Come dire prevale su un intransigenza dottrinale del Sant'Uffizio la repressione e le dinamiche della curia in quegli anni siano più complicata anche più sfumate quindi forse io mette apprezzo moltissimo le vostre relazioni
Senta un po'un pezzo di di qualcosa che sta relazioni cioè queste posizioni come dire azioni di Latiano fa il ruolo consolidato ma forse questa anche l'interesse di questo nostro convegno Cervi di riaprire un un dibattito anche su quello che magari è stato dato finora più per scontato
Ma mi sembra che assoluta
Grazie
Se ci sono io innanzitutto diciamo il segretario di Stato interviene per primo nella plenaria
In tutte le plenaria quindi è una posizione differimento insomma cioè io quello che mi colpisce anche ascoltando quello che diceva monsignor Cece Philippe Chenaux e che fa crescere in me la consapevolezza e del della complessità per rapporto chiesa Curia papà direbbe papà Francesco periferia potremmo dire missioni
Cioè è un corpo di una complessità che noi abbiamo analizzato con strumenti secondo me troppo ristretti anche perché c'è nelle generazioni la persistenza di insegnamenti ricevuti
E la cristallizzazione di questo anche nei confronti dell'evoluzione del papato perché due anni chiamiamo l'evoluzione due anni ti più undici arrivano come arrivano il arrivano come arrivano nella complessità del cattolicesimo cioè io penso che un tema come questo con le sue contraddizioni tra le diverse io non sto un direi solo linee ma diversi personalità perché anche il discorso diplomatico una cosa Cardin una cosa parcelle ed erano tutte e due due grandi diplomatici raccolse molti poi per quanto riguarda il termine razza
Questo meriterebbe molta attenzione prima di tutto a razza si ritrova nelle costituzioni posto
Bellick e poi io ricordo con rabbino Di Segni infuriato
Durante il ricevimento da parte di Giovanni Paolo secondo che gli lesse un discorso in cui gli diceva nonostante la differenza delle razze
Cioè discorso chiaramente che era stato preparato papà era molto malato in quel si parlava di razze cioè questo discorso delle razze è un po'un fil rouge che riemerge continuamente diciamo
Non voglio dire nella cultura ma quantomeno nella pubblicistica
Per cui c'è un doppio gioco non so
Cioè Lisa Palmieri info hanno Angelo Romano prego
No una breve osservazione su
Sul tema del confronto con il razzismo
Pensando la figura di Ruffini segretario del della Congregazione del seminario dell'università perché credo che si capisce come agli occhi di un ecclesiastico del tempo il tema re intrecciato con quella che ero diciamo lo sviluppo anche della scienza del tempo Ruffini era uno strenuo oppositore dell'evoluzionismo Darwin sta per esempio
Che in qualche modo collegava alla al razzismo
Al alla difficoltà a confrontarsi con un mondo accademico sempre più diciamo come dire proiettato verso orizzonti che la Chiesa non in qualche modo non controllava più e non non riuscire comune con i quali entrava sempre più in un in in difficoltà nel nel del confronto diciamo a queste pressante vedere come anche questo fosse una una dinamica presente all'interno del mondo ecclesiastico romano perché un padre gesuita Marcozzi invece alla Gregoriana era abbastanza aperto nei confronti delle doglie evoluzionistico avvenisse quindi c'era un c'erano dinamiche che si come dire in qualche modo si
Si intersecavano anche inno orizzontali o forse anche più vasto
Grazie Lisa Palmieri in fondo microfono per favore
E i vostri discorsi hanno chiaramente dimostrate del grande diversi tale complessità entro il mondo cattolico
In quei tempi allo stesso momento
Forse ha fatto vedere dei tirate di generali sotto cioè il e mi mi mi ricordo avendo parlato con uno dei padri che con i padri gesuiti che ha lavorato sono la storia di quei tempi con Retequattro e che in risposto alla domanda
Pecche il Papa Pio dodici di cui non parliamo stasera
Non ha mai parlato non ha mai adesso comparato sul sulle plessi pozioni e la risposta era e che la prima è l'interesse della Chiesa dello scopo e in quegli anni era di vincere la guerra
Di insomma c'era questo nuovo grande scopo di abbattere il nazismo però non fare uscire fuori nemmeno no favorire nemmeno il comunismo
Allora era molto difficile questa è la situazione politica
E anche di proteggere naturalmente i cattolici in ogni Paese dove c'erano gli Accordino eccetera allora però la mia domanda è questo
Alla base di Nostra Aetate c'era anche l'incontro tra civilizzati
E Papa Giovanni ventitreesimo e ci risacca ha scritto una cosa che si è chiamato la
L'insegnamento di disprezzo no
E allora quindi non c'entra il razzismo
Centinaia l'insegnamento della Chiesa che voi chiamate l'antigiudaismo e non un un antisemitismo razziale però la tesi dice Elisa che era che questo insegnamento antigiudaico era alla base dell'antisemitismo razziale allora questo collegamento
Non mi sembra che sia stato reso cosciente in quegli anni io vorrei sapere se c'era anche la discussione di questo legame
Cioè tutto quello che Giovanni Paolo secondo in nel suo gesto molto commovente affatto
Il e la resa di coscienza era anche cosciente in quegli anni in qualche qualche ambiente cattolico o no e anche il fatto cioè il sappia il voi avete parlato anche della Civiltà Cattolica che ha scritto delle cose veramente che ci fanno inorridire oggi
Non c'era una critica forte contro questo tipo di cattolicesimo
Chiediamo posso decesso che ci fosse più si o anche di altro
Sì c'era una consapevolezza da parte di pochi ad esempio in Italia Giuseppe Ricciotti facendo quel discorso molto forte sul Gesù ebreo
Cerca di superare anche diciamo la il discorso un pochino di un'ostilità antica tradizionale verso gli ebrei ci sono alcuni autori che arrivano a questa consapevolezza o ce ne sono alcuni in Francia ed è singolare che per esempio in Francia siano quasi tutti i gesuiti mentre gesuiti italiani erano supposizioni molto diverso
Quindi anche questo è un altro elemento di complessità all'interno al mondo cattolico nell'ordine gesuiti c'erano posizioni molto differenti
Indubbiamente però la diciamo l'atteggiamento prevalente era quello di distinguere forse ha ragione Lista Pannella dal problema vero è che nello nella concretezza questa distinzione aveva una aveva poca efficacia pratica cioè alla fine siano sempre contro gli ebrei accuse punto però nel cattolicesimo cioè foto per persona dirlo mentre prima in breve diciamo però effettivamente c'era la convinzione che fossero due cose diverso e tanto che appunto i cattolici anche di fronte molti cattolici anche di fronte all'antisemitismo cercano di salvare quello
La citazione credo da chi va in tour in fondo è questo cioè lui dice
Alcune nostre leggi razziali sono sbagliate ma altri si possono conservare perché rispondono al tradizionale atteggiamento antiebraico aveva chiesto quindi molto compresso anche questo aspetto qui probabilmente la riflessione di Sully sacca è stata fondamentale per Giovanni ventitreesimo che nel confronto anche con sull'esatta maturato ma diciamo una convinzione forse come già aveva perciò ha vissuto la guerra il problema della deportazione degli ebrei però con il rapporto sull'esatto probabilmente va aiutato a superare complessivamente tanto che lui ha voluto anche prima del Concilio
Togliere i riferimenti alla perfidia giudaica né nei riti cristiani
C'era
Philip no volevo solo dire che c'era uno dei ispiratori della dichiarazione Nostra Aetate era il padre sta ora esce
Che era un convertito dall'ebraismo che era già attivo negli anni Trenta e pubblicava una rivista di Affi lungo
In tedesco dunque incarna la questa corrente filo giudaica al presente già nel mondo cattolico negli anni Trenta ma minoritaria
Composta in maggio parte di convertiti dall'ebraismo oppure anche Mara in certi casi anche gravi poté stante esimo va fatto in questo contesto anche il nome di Maritati grande figura contro l'antisemitismo eccetera già in questo periodo tuttavia il superamento della tradizione antigiudaica della chiesa
Aveva solo all'indomani della seconda guerra mondiale con la famosa dichiarazione disse riserve del quarantasette che sarà all'origine anche di
Del rinnovamento conciliare del dalle dichiarazioni non spalle
C'era luce cc che voleva invece intervenire sul assicurativa in caso di bisogno Lennart realizzarli spesso viene data l'impressione di avere sposato l'interpretazione Nedir Uberta vuol fare soltanto citato una sua espressione
Ah no ecco ecco all'ormai ex nella
Voglio invece però riprendere una sollecitazione che faceva il professor Riccardi nel suo intervento io credo che siamo i giunti a un punto di riciclo per quel che riguarda la ricerca storiografica su questo snodo più in generale sui rapporti tra Chiesa e fascismo
In cui se davvero manca qualcosa manca una di una ricerca più a tappeto che vada al di fuori di più fuori dalle stanze vaticane quindi dalle dinamiche insomma no del Tardini Pacelli adatti
Pizzardone di eccetera ecco penso che l'accento c'è ancora molto da indagare ecco nel nel mio caso mentre la la la se ne prendiamo sul serio non lo snodo del trentasette se la legislazione il fatto che la razza
E in Italia nella legislazione italiana con quella con quell'intervento con quel decreto credo che sia legittimo crede interrogarsi chiedersi come in Vaticano non si analizzarsi
Si giudica quel decreto Bracco più in generale ritengo che la la sfida il percorso da compiere sia una ricerca che vada ad indagare più nella società e meno nelle stanze vaticane
Prego no io
Oltre a concordare con questo vorrei dire che anche nel caso di Jules Isaac
Personaggio che io stimo e dentro perché è una grandissima figura cioè noi abbiamo il colloquio che ha con Giovanni ventitreesimo perché era assurdo e quindi viene mandato un diplomatico francese accompagnarlo per aiutarlo esprimersi quindi abbiamo tutto il verbale
Anche lì io credo che un po'è stato mitizzato come l'incontro di Teano cioè voglio dire o la caduta da cavallo io penso che c'è una maturazione nell'incontro con l'ebreo sofferente perseguitato eccetera eccetera
Che fa sì che ci sia mancipi da quell'antisemitismo che invece resta parte integrante come il tema della liceità della pena di morte di un tradizionalismo cattolico
Resta un punto forte e quindi bisogna vedere anche le cose come si sono mosse alla base cioè in questo in questo reticolo complicato di comunicazioni e contraddizioni che il cattolicesimo che negli anni venti trenta diventa mondiale e non è più solo romano
Se non ci sono altri interventi mi sembra di poter dare la conclusione diciamo questa giornata molto Boffi qua vedo che il trentotto come hanno un po'sfumato vendute messe insieme se erano ad un convegno sul trentotto ma ma esatta ma stiamo naturalmente diciamo capendo che i tempi diciamo di maturazione delle questioni sono molto lunghe non possono e non sono immediatamente cogenti figlia brilli soltanto un anno con un altro questa è anche un'altra ipotesi di lavoro che contrasta con la visione di Riganò De Cesaris ma questo è un altro discorso che continueremo vedremo poi nelle conclusioni di Agostino Giovagnoli domani sera
Che cosa
Che cosa emergerà diciamo tutto questo però effettivamente anche l'ultimo intervento adesso è Andrea Riccardi ci ricorda
Una certa una forte continuità anche secolare di un certo antisemitismo diciamo cattolico
Dottrinale o meno che
Appunto
Giustamente con il Concilio forse ecco trova lo dice anche il cardinale Bassetti una sua risposta più compiuta
Bene
Grazie domani mattina abbiamo appuntamento alle nove e trenta con la moderazione del professor Roberto Morozzo
Buona sera