Il Sinodo dei Vescovi sui giovani. L'ultimo numero della Civiltà Cattolica su Aldo Moro, sull'emergenza migratoia, sul Nicaragua. Intervista con padre Antonio Spadaro

Radio radicale siamo in al collegamento telefonico con padre Antonio Spadaro che ringraziamo ben trovato bentornato radio radicale padre Antonio come avete già imparato a conoscerlo direttore della Civiltà cattolica
Presenteremo anche in questa nostra conversazione il numero che va dal diciassette novembre al primo dicembre del quindicinale appunto della associata di gesuiti allora padre Antonio però non ci sentiamo da un po'di tempo quindi dall'inizio del sinodo dei giovani questa a avventura importante molto lunga che abbiamo cercato anche di seguire con analisi approfondimenti di colleghi vaticanisti di somma teologi ed ecco possiamo tracciare un bilancio di questo mese così intenso e così importante per la Chiesa
Chi innanzitutto direi che questo non è stato un evento e basta ma si è trattato di un passaggio all'interno di un processo molto più ampio iniziato due anni fa
Con il coinvolgimento dei giovani quindi un questionario e poi tutta una serie di incontri anche a Roma ci sono i contratti oltre trecento giovani
A discutere su temi caldi impegnativi per cui alla fine il il sinodo dei vescovi quindi l'incontro
Di circa duecentosettanta vescovi provenienti da tutto il mondo è stato una una tappa molto importante di questo processo per cui tutta la discussione avvenuta prima è confluita nell'assemblea sinodale ma si è poi la sovversione stessa perduta alla a ciò che verrà dopo cioè al lavoro nelle diocesi che sarà la parte se vogliamo con il più importante e cioè l'applicazione
Di questa esperienza sinodale nel luogo concreto
E certamente un elemento fondamentale di questo incontro direi che proprio la cattolicità dell'esperienza cioè il fatto che si siano ritrovati vescovi da tutto il mondo
Difficile trovare un'istituzione nel mondo capace di convocare un numero così elevato di persone in ruoli di alta responsabilità provenienti ripeto da tutto il mondo da da Papua alta
Chi in auto alla Scandinavia quindi direi cinque continenti rappresentati pienamente
Con approcci culturali completamente diverse situazioni anche sociologica molto diversa
E e questo quindi è stato un punto molto importante e anche un altro punto importante è stato il fatto che con i vescovi c'erano circa quaranta giovani
Significato che non è stato un sinodo sui giovani e fatto un sinodo con i giovani
Per parlare della chiesa cioè di quello che l'esperienza ecclesiale di oggi con tutte le contraddizioni che conosciamo ma anche con tutte le speranze che il messaggio della chiesa sta destando in questo momento
Ecco così come titola il il suo articolo interno di questo numero Civiltà Cattolica
è stato come frequentare il futuro questa un diciamo e una una metafora che che che mi piace molto perché chiaramente spesso si vede si osservano i giovani come possiamo dire una sorta di categoria sociale no l'uno sono i giovani sono gli anziani i Proci sono le persone di mezza età invece i giovani fondamentalmente rappresentano tutte le dimensioni spazio temporali della nostra civiltà sono il presente perché sono in Manenti nella nostra a diciamo la nostra contemporanei dal sono ovviamente il futuro perché su ovviamente le nuove generazioni che e costruito tutto ecco e questo diciamo andare verso il futuro frequentare il futuro che tipo di sensazioni reagì onerato sia pasto oralmente che a livello intellettuale
E il Papa ha afferma ma spesso affermato che i giovani non sono il futuro sul presente se questa è la categoria per comprendere che cosa significhi parlare di futuro e giovani
E quindi i giovani non sono no come giustamente ha detto bene una categoria quasi una carta a parte
Tanto meno sono una idea perché oggi purtroppo questo sta avvenendo cioè che c'è una sorta di voluttà Sissi sa che coinvolge molto gli adulti
E che tendono a essere più fratelli dei loro figli che padri o madri
E e quindi c'è una confusione una impossibilità quasi di dialogo tra le generazioni proprio perché se potremmo dire quasi una competizione degli adulti con con i giovani no quindi sinodo quindi ha voluto ripristinare restaurare diciamo la la realtà delle cose parlare dei giovani in quanto giovani
E far comprendere come il presente vede e loro e deve essere loro non si possono immaginare che ci possa essere un futuro rispetto ai giovani che sono una sorta di di una sorta di come dire di stato di attese siano a permanente allora i giovani interi come Energia energie forti che devono dialogare con alla saggezza negli anziani questo è stata proprio una cifra forte
Direi una cifra forte del pontificato e ma assunta poi dal dal Sinodo
Che ha visto come ed è necessario costruire un ponte di generazioni c'è non c'è futuro concretamente non c'è storia se non c'è un dialogo tra le generazioni
E mi ha molto colpito un'immagine usata da un giovane proveniente dalle Isole Samoa
Che ha ha detto che in fondo la nostra Società lui parlava anche della Chiesa in particolare
Dovrebbe essere un po'come il viaggio in canoa che lo fanno dove ci sono gli anziani che guardano le stelle le interpretano con la loro saggezza per capire la direzione
E i giovani che invece esprimo allora Energia nel muovere questa barca però solo in un dialogo nord di interpretazione dei segni quindi delle stelle e delle direzioni e delle energie e della capacità di azione di movimento che hanno i giovani solo all'interno di questo dialogo e possibile immaginare un futuro quindi in questo futuro non ci sono solo i giovani al contrario diciamo
Tratto Francesco non parla mai di giovani senza la città ma ci sono anche gli anziani cioè e il futuro e di tutta la società paradossalmente se vogliamo in questo quadro la generazione meno
La che appare quasi meno significativo se vogliamo meglio più problematiche quella proprio degli adulti
Che non riescono a trovare una posizione adeguata
Ecco possiamo dire che il il sinodo è né ovviamente è avvenuto in un momento anche molto particolare del del dibattito interno al Chiesa perché è venuto
Praticamente qualche giorno dopo proprio all'inizio insomma del del del dossier Vigano uscito sulla verità insomma
Su tutto quanto quello che poi si è mosso e e possiamo anche dire che forse il da un lato l'atteggiamento di papa Francesco e dall'altro diciamo la il carico di contenuti che queste giornate hanno avuto ha quasi fatto diventare quell'avvenimento mediatico una sorta di diciamo di parentesi che insomma non è riuscito a voi a scalfire il il successo di questo appuntamento c'erano stati anche più di una voce che aveva chiesto di sospendere il Sinodo sui giovani fin quando non si fosse fatta chiarezza su quello che appunto Viganò aveva diciamo dichiarato aveva scritto ecco e diciamo è stato un un ottimo viatico questo appuntamento che ha rimesso forse al centro anche agenda mediatica il contenutistica delle priorità del papato di Francesco
Avendo vissuto direttamente giorno per giorno appuntamento sinodale posso dire che a assolutamente così cioè prestato appuntamento serio
E quindi appuntamento che non avuto distrazioni interno e no suo argomenti diressi invece c'è stata una concentrazione molto precisa sugli argomenti sinodale quindi anche un bel dibattito
Ripeto sull'argomento estremamente serie impegnativi
Tutto il resto è rimasto fuori dalla discussione degli argomenti diciamo più mediatici nel senso però deteriore del termine cioè argomenti più scandalistici diciamo si fortunatamente sono rimasti assolutamente fuori in questo la discussione sinodale è stata molto molto forte molto impegnativa come pene che sia e quindi i temi trattati temi legati al mondo giovanile sono stati affrontati con questa complessità appunto di di approccio e certamente emersa una a con una una capacità dei dei vescovi no
Di affrontare queste tematiche in maniera molto seria ma anche in maniera molto fresca non so come definirla e questo è stato un appuntamento di riflessione sulla Chiesa stessa
E avuto come elementi di confronto vescovi Giovanni cioè in fondo le conferenze episcopali nel momento in cui si sono trovate ad eleggere i loro rappresentanti al Sinodo
Hanno eletto sostanzialmente vescovi giovani o vescovi che hanno un grande contatto con i giovani
E quindi tutte queste pastoie diciamo scandalistico mediatiche sono crollate davanti a una discussione molto robusta
è fatta da persone che sono pastori quindi persone di grande responsabilità nella chiesa ma che lo stesso tempo sono anche freschi di ministero
Ecco nel numero appunto che abbiamo citato in apertura che va dal diciassette novembre al primo dicembre trova spazio diciamo come sempre una basta varietà di argomenti che c'è un articolo molto interessante su Aldo Moro a quarant'anni dal suo sacrificio di fra padre Francesco ok o di padre Francesco o creta ecco Aldo Moro è una di quelle figure soprattutto in questo periodo storico su cui si intrattiene sostanzialmente una sorta di dialogo su un doppio binario da un lato si cerca ancora di comprendere dinamiche mandanti di quell'attentato di quel rapimento dall'altro si cerca in qualche modo di tornare un po'a riscoprirlo soprattutto per il suo impegno la sua dedizione all'altro la sua capacità di sintesi all'interno della Società italiana tutti elementi di cui ovviamente oggi il dibattito pubblico è è carente
Allora questo articolo forse restituisce anche la visione dell'Aldo Moro politico oltre che vittima della attentato
Di di via di via Fani e poi appunto del dell'omicidio ad opera delle Brigate Rosse
Nella nostra Italia di figure significative
Di figure importanti per la nostra democrazia c'è un bisogno di tornare ai padri di quell'Italia potrei dire anche nell'Europa in generale questa io un'esigenza che personalmente avverto molto ma penso che in un momento di difficoltà in un momento di incertezza i grandi tensioni internazionali ci sia veramente bisogna ritornare alle radici allora pubblicare un articolo su Aldo Moro a quarant'anni da quello che non abbiamo definito sacrificio non al suo omicidio ha significato non tornare a alla alle vicende di cronaca no
Che tutti conosciamo ma recuperare la lezione
Che lui ha dato al nostro paese quindi riscoprire la sua figura il suo volto con un volo volto molto importante e significativo non solo per il passato quindi per comprendere una stagione del passato ma per il presente
E da quindi l'articolo cerca di illustrare questa questa dimensione e di recuperare anche le radici spirituali se vogliamo della figura di di Moro
Vogliamo quindi presentare la sua figura come una figura di riferimento nel momento in cui la stessa democrazia in qualche modo e in fase di ricomprensione
Ecco un altro argomento che ovviamente non non viene affrontato solamente oggi la Civiltà Cattolica mamma da sempre nella questione migratoria in un articolo di il padre Giovanni
Sale viene appunto scritto la crisi dei rifugiati di migranti che ha conosciuto
Il suo apice nel due mila e quindici mila sedici è realmente passata nonostante il calo degli arrivi illegali pensare che tali crisi terminata un grave e errore partendo da questo grave errore che sottolinea a Padre Giovanni Sale
Forse possiamo anche ricostruire che l'idea del superamento di una crisi
CD far rendere conto di quanto fondamentalmente siamo italiano centri sci guardiamo esclusivamente al cortile di casa nostra perché chiaramente pensare che i fenomeni migratori siano terminati chiaramente cambiano le modalità di approdo di sbarco di arrivo però diciamo le crisi internazionali che le generano le le l'emergenza ambientale l'emergenza fame l'emergenza siccità e tutto quanto quello che ovviamente ne concerne il panorama geopolitico ovviamente non sono terminati forse dalla da questa domanda si può comprendere veramente la radice
Semantica della nostra distrazione verso il prossimo in questo caso verso i migranti che io assolutamente sceglie che questo ricorsi
è un è un tassello dentro un mosaico che costruiamo da tempo
E e che vuol fare emerge del fenomeno migratorio come un nodo politico globale queste parole non sono mie sono di papa Francesco sono parole che Luisa rivolti Anna accogliendo uscì nell'udienza per il numero quattro mila della rivista mi ha molto colpito questa espressione definire l'immigrazione come nodo politico globale
E globale lo lo vediamo perché il fenomeno migratorio questo articolo di Padre Giovanni Sale si sofferma evidentemente su commissione europea
Però la sappiamo benissimo che sono in marcia tante persone che hanno attraversato il Messico e voglio arrivare negli Stati Uniti e e quindi questo è un altra grande frontiera un muro ponte diciamo che mette mette in questione è in crisi il continente americano e la capacità di accoglienza e di integrazione quindi questo è un fenomeno globale non è solo europeo certamente non è solo un problema italiano
E che però è anche un problema politico e noi sappiamo che sta diventando anzi quasi lo schermo di proiezione di un filmato
Che la crisi dell'Europa
Cioè si proietta sul fenomeno migratorio la incapacità dell'Europa di gestirlo
Diventa quasi un grimaldello per far saltare l'Unione europea stessa
E quindi la palestra molto attenti perché c'è un rischio un grave rischio di strumentalizzazione ed invece a comprendere e quello che l'articolo cerca di fare quali sono le cause della migrazione quindi capire che non si può risolvere un effetto senza risolvere cause
Bisogna essere così al Tivoli di quello che si sta avvenendo
Esatto proprio sull'aspetto delle soluzioni chiaramente nell'arco di di queste settimane si sono diciamo succedute anche
Varie diciamo Scuole di Pensiero potremmo chiamarle così in merito a questo però forse l'evidenza maggiore che un po'come è stato fatto nel passato
Abbiamo soprattutto per quanto riguarda la così detta tratta italiana quindi quella che che chiaramente riguarda la Libia i paesi del del Mediterraneo diciamo si siano trovati dei provvedimenti che ovviamente contengono i fenomeni migratori e in Libia in altri Paesi ma non in diciamo in assoluto i programmi di cooperazione sono veramente ridotti al lumicino insomma siano ancora una volta nascondendo forse la immondizia sotto al tappeto
Sì questo è esattamente il il rischio del problema ed è facile coprire no faceva usare questo fatto detto per coprire i problemi veri allora noi nell'articolo sopra otto proposito di questi cosiddetti migranti economici no proponiamo una una soluzione quello di attivare coinvolgendo quindi l'Europa su scala europea
E in collaborazione con i Paesi di origine dei canali legali immigrazione tenendo presente appunto la realtà cioè l'accoglienza deve essere declinata sulla base della capacità di integrazione tra l'altro questo è un tema riprendendo il discorso di prima che è emerso parecchio al al Sinodo
E trovando insieme trovandosi insieme vescovi europei e dei Paesi del Nordafrica interessati alla questione delle migrazioni si è scoperto che l'unico modo per poter affrontare seriamente il problema è vedersi cioè probabilmente ci saranno incontri in futuro tra né vescovi europei e vescovi della zona del Nordafrica per discutere di come affrontare meglio la situazione
Bene allora in chiusura di questa nostra conversazione c'è un anche qui un focus molto interessante sul Nicaragua tutto qui nel versante ovviamente viene costantemente possiamo dire dimenticato dai dei media tradizionali diciamo il tutto quanto quello che concerne le repubbliche
Del centro America del Sudamerica ovviamente sono diciamo trascurate nella narrazione pubblica ma il Nicaragua è senza dubbio una Paese e una società che ci racconta molto di di come è messa la situazione globale è la situazione in Nicaragua descritto nella sintesi di questo articolo di Rafael Moreno
Villa del mese di aprile avanti in particolare desta grande preoccupazione come ma il presidente Ortega che negli anni Settanta combattuto per abbattere il regime Desio Monza cerca ora di imporre la sua dinastia sta reprimendo la protesta popolare
Che vorrebbe impedirglielo questa e la domanda e questa domanda se guardiamo anche alle recenti elezioni ad esempio in Brasile dove Bolzonaro diventato presidente con una maggioranza anche molto larga
Ci fanno presagire che il clima complessivo in in quella in quella continente è cambiato e sta cambiando drammaticamente e sembra quasi diciamo una una sorta di diciamo di di profezia luci dal fatto di aver vado agli altari qualche qualche settimana fa
Oscar Romero ad esempio nel senso c'è quel continente che continua ad alimentarsi delle stesse problematicità
Sì è strano questo cioè capire come e quel continente è in ebollizione d'altra parte vedere come di fatto c'è scarsa attenzione mediatica solo o sono riuscito diciamo ad aggiornarne rendermi conto anche di quello che stava succedendo in Nicaragua sostanzialmente su Twitter quindi seguendo alcuni account particolari che raccontavano indiretta
Quello che avveniva nelle nelle nelle strade
Del Paese
Però una delle missioni appunto di Civiltà cattolica che sento molto molto importanti aprire del degli ho bloccato vogliamo su situazioni che non sono sotto i riflettori ma che sono potenzialmente molto rischioso che mettono a rischio anche quelli che sono i grandi principi grandi valori in cui noi noi crediamo la situazione del Nicaragua estremamente tesa non si vedono al momento soluzioni la Chiesa stessa estremamente impegnata alpini in prima persona nei dialoghi istituzionali ma sembra che tutto sia bloccato da più parti si dà vita che il metodo democratico di soluzione della crisi sarebbe l'anticipazione delle lezioni che dovrebbero essere nel ventuno ecco si vorrebbe queste elezioni possono nel diciannove per riuscire a uscire da questo da questo pantano
Non sappiamo neanche noi come andrà a finire certamente abbiamo voluto a aprire anche questo blog in termini internazionali ce l'abbiamo citato esplicitamente per giudicare la situazione
Fonti come Amnesty International la verità dichiarazione del Parlamento europeo
Fonti quindi attendibili che sono stati in grado di dire una parola su quella situazione quindi Nicaragua visto anche dall'esterno con un'ottica critica
Bene allora noi ringraziamo come sempre padre Antonio Spadaro per questa conversazione ricordiamo
Il numero che appunto parte dal diciassette di novembre arriva fino al primo dicembre la Civiltà Cattolica troverete un po'tutti
Gli argomenti molto di più che abbiamo trattato in questa conversazione io lo ringrazio ancora presto risentirci