Presentazione del libro di Pier Franco Quaglieni "Grand'Italia"

Allora buon buon pomeriggio buona serata a tutti tempo inclemente piove come domanda quindi non le telefonate ma io abito utile raccordo non ce la faccio venire va bene comunque
Uno è un pugno di euro è venuto Mannoni ringraziamo soprattutto radio radicale che ci permette di arrivare anche nelle case alluvionate guide non abbiamo
Non abbiamo problemi in proposito
E per parlare del dalla sua ultima fatica è venuto a Roma da Torino che il nostro amico Pier Franco Quaglini delle Centro Pannunzio e amico appunto perché è cui il fondatore il del direttore generale c'era del Centro Pannunzio segretario generale neanche
Cos'è diventato adesso
Miliano pomposamente del centro impiego lo sappiamo salvo delle amministrative
Montague quindi mi lusinga molto quella definizione perché l'immortalità nove degli uomini
Ma
Va bene allora lo spirito dei quali ENI e qui con noi che rimarrà tale e per parlare con di questa sua ultima opera grande Italia dedicata a grandi italiani soprattutto
Sono qui venuti alle all'associazione dei piemontesi con la collaborazione della scuole liberalismo il circolo Rex e tanti altri Enti
Mattia Feltri che il giornalista dalla stampa Salvatore Sfrecola che l'ex presidente di sezione della Corte dei Conti
E Walter Vecellio vicecaporedattore del TG due la cosa mia la cosa che mi ha colpito e il fatto che Valter Vecellio che sua piazza da credo centocinquant'anni ancora vicecaporedattore ma perché non termometro non so che vuole dottore
Nonché non non è che vogliamo cominciare da con delle questioni sindacali io rispondo subito io mi stupisco di essere ricettacolo di tutto assi che già ci sono ci sono colleghi
Che valgono molto più di me che sono redattori semplice eletta capitali e vogliono rimanere tali no no non voglio arrivando a rimanere massima salgono adesso non voglio o io ho detto effetti stregone Deceglie Vecelio in
In ordine alfabetico ma avete deciso chi parla del primo
No non è stato deciso e allora manteniamo questa cosa
Molto democratica all'ordine alfabetico e
Su antico
Grazie per il giovane non me lo dicevano da una ventina d'anni prima oltre più Feltrino no no ma io sono ancora un Feltrin oltretutto sono anche capo redattore quindi Walter paesano ecco
Male qualcosa di male devo averlo fatto qualcosa di vennero fatto venendo qui sono molto contento perché scrivendo per la stampa però vivo a Roma lavoro a Roma quindi io incontrare i piemontesi per me diciamo all'occasione rara sono contento
Quindi di essere qui sempre contento di essere su radio radicale che la radio che ascolto sempre soprattutto contento di essere qui per Pier Franco quegli ENI che è un amico
E che ha un nuovo importante nel nostro Paese ha scritto questo libro grand'Italia
In cui raduna nelle sedi di personaggi di intellettuali che è una parola bruttissima intellettuale io chiedo scusa sono in una posizione per cui non riesco a vedere voce prova girarmi un pochino
Al massimo cadono come il Governo
Cioè
Va be va
Bene sono posti grazie allora stavo dicendo una serie di intellettuali che una parola bruttissima purtroppo non c'è un equivalente
Che sono oltretutto molto diversi fra di loro quindi è stata una lettura particolarmente interessante per questo motivo grand'Italia per per far capire a chi non l'ha ancora letto comprende personaggi come Antonio Gramsci Giorgio Albertazzi
A Benedetto Croce Piero Gobetti cioè davvero stiamo parlando di una personaggi dalla posizione politica profondamente diverso fra di loro per cui io leggendo questo libro mi sono chiesto per quale che cosa li tenesse tutti assieme
Ed è abbastanza evidente che cosa li tenga tutti assieme li tiene assieme io parlo a una decina di minuti non molto di più io sono più o meno ciò due Robin testo prova dirle ritiene insieme la responsabilità questo mi pare del tutto evidente tra l'altro Pierfranco Quaglini dietro quindici dico delle stupidaggini lui non posso vedere le sue espressioni quindi posso andare avanti tranquillamente
Mi è venuto in mente sin dall'inizio che Benedetto Croce se non sbaglio il secondo il terzo ritratto
E mi è venuto in mente un episodio di Benedetto Croce che forse un pochino meno noto
Perché come tutti sanno Benedetto Croce
è un antifascista e quello che redige il Manifesto degli intellettuali antifascisti
è quello che si ribella all'espulsione dei dei professori universitari che non accettano di firmare giurare fedeltà
Al regime ma all'inizio anche Benedetto Croce affascinato dal fascismo ne è affascinato è un punto di vista intellettuale da un punto di vista ideologico ma gli piace gli piace che sia arrivato questo movimento
Brusco a determinato che Squarzon potuto squarcio questo Parlamento che ne abbiamo
Erano venivamo dagli anni di Giolitti quindi questo Parlamento un pochino polveroso verboso profondamente colto ma che non arrivava mai alla questione e a Benedetto Croce piace che siano arrivati questi ragazzacci che ribaltano un po'tutto
Le più o meno io vado a memoria e ma non quindi non farò delle citazioni perfetto perché sto andando a braccio memoria ma le cose sono un po'più o meno quelle sulla assolutamente quelli
A lui piace che questo Cervato questo facevo fondare una nuova idea di nazione una nuova idea di pace che rimetta assieme a qualche cosa che si sta sfaldando
Lui rimane così attento
Quasi favorevole al fascismo fin dopo la scoperta del cadavere di Giacomo Matteotti perché dei giorni immediatamente successivi dice stiamo un po'tutti calmi teniamo i Verdi i nervi i nervi a posto
Perché comunque questo fascismo può essere un male necessario che ci porta convegni e sono i giorni in cui invece Piero Gobetti che anche lui all'inizio qualche cosa di interessante lo trova nel fascismo Piero Gobetti si stacca e dice no questo malissimo già da qualche settimana già dalla scomparsa di Giacomo Matteotti
E infatti pochi due giorni dopo la scoperta del cadavere Giacomo Matteotti subirà il primo pestaggio scusate in Piero Gobetti subirà il primo dei tanti pestaggi lo porteranno l'esilio in Francia la morte
Benedetto Croce invece rimane ancora un pochino Cappato vuole vedere che succede ma però sono giusto un paio di settimane
Ma al congresso del Partito Liberale credo di ricordare a Napoli e dice una cosa incredibile anzi straordinaria
E lui dice noi abbiamo fatto credere che questo fosse un male necessario per un bene più grande
Attenzione non dice io ho creduto ICE noi abbiamo fatto crederci e lì si assume la responsabilità di avere capito male
Ma soprattutto le responsabilità di avere spiegato questo a qualcuno che lo ascoltava perché lui era un grandissimo intellettuale un grandissimo filosofo e quindi aveva la responsabilità di quello che diceva e qualcuno molti gli avevano creduto
A me è venuto in mente perché è giusto
Decina di giorni fa e ne parla con tranquillità perché parlano di un altro grande intellettuale nostro contemporaneo che tutti abbiamo letto e dal da cui tutti abbiamo imparato qualche cosa cioè Ernesto Galli della Loggia scrive un editoriale sul Corriere della Sera in occasione del referendum
Per la privatizzazione dall'Atac tra l'altro che ha visto i radicali in primissima fila
E dice oggi può essere che i romani di a un'ora prima botta Virginia Raggi che io ho votato dice Ernesto Galli della Loggia e io mi aspetto una conseguenza invece lui dice
Io l'ho votata come altri settecento mila romani
E quasi tutti non sapevamo chi fosse il che è abbastanza curioso perché
Con l'elezione diretta del sindaco tutti noi abbiamo proprio la possibilità istituzionale dataci per legge di conoscerti stiamo portando lo stiamo votando un partito che domani si mette d'accordo con un altro partito
E poi decidono chi sarà il sindaco che nemmeno noi sapevamo che sarebbe diventato tale non ne sappiamo che Virginia Raggi e candidata fa dei comizi fa delle interviste televisive
Padre interviste sui giornali spiega su Facebook quello che vuole fare e per quanto mi riguarda sapevamo benissimo che inadeguata a fare il sindaco di Roma
Però lui dice non sapevamo chi fosse e aggiunge un'altra cosa anche peggiore ICI romani oggi possono punire Virginia Raggi e Beppe Grillo che lascia
C'è la colpa non è di Ernesto Galli Della Loggia
Di Mattia Feltri che non l'ha portata parlammo io non l'ho votato ma
Non è colpa di chi lavora io voto a Roma il suo allestimento da tanti anni a Roma il voto a Roma
Quindi la colpa non è di chi ha votato Virginia Raggi la colpa è di chi ha candidato dei geni agita un altro abbastanza bizzarro perché Beppe Grillo non è pentito di Virginia raggio Ernesto Galli della Loggia
Allora io mi domando che intellettuale sia un intellettuale che non riconosce come fece Benedetto Croce e che non dica noi abbiamo fatto credere
è incredibile questa probabilmente la differenza fra l'Italia di allora nonostante stesse entrando dal fascismo e che prove con Benedetto Croce avevo un Piero Gobetti re i fratelli Rosselli avverrà tutto quello che e l'Italia di oggi
In cui uno dice ma Beppe Grillo ho sbagliato candidatura e bisogna farglielo capire
Tutto questo lo sto mettendo assieme perché è proprio credo che sia questo il libro di di vedi Pier Franco quelli nipponici mi spiegherà se io
Ho capito bene o male
Ma tutto questo è facile tutto sommato in democrazia ce ne siano o comunque abbiamo al governo due partiti che a mio modo di vedere hanno delle tendenze liberali ma non abbiamo ancora le garanzie costituzionali ben salde siamo qui a parlare c'è qualcuno che ci ascolta nessuno ci impedisce di esprimere la nostra opinione
Ma c'erano stati dei periodi ben più difficili in cui gli intellettuali
Questo parola bruttissima dietro cui c'è una categoria che ora non vale più niente perché non si fa valere come abbiamo visto e perché non è più ascoltata perché la competenza non è più apprezzata
E chi è venuto in mente il caso di un grande filosofo di cui ho scritto proprio pochi giorni fa che si chiama Karl Jaspers un filosofo tedesco che nasce nel mille ottocentottantatré quindi a cui voglio Mussolini gli Aster la chance in febbraio un Mussolini nasce in luglio non ve lo dico perché sia una coincidenza o per farvi capire di che tempi stiamo parlando
Ecco Jaspers coevo di Mussolini amico di Heidegger
Non è che rompa la sua amicizia con ed Edgar ma si affievolisce per il semplice motivo che gli ha sparso non è per niente convinto dei nazisti mentre a Hildegard ne è più attratto
Quindi i due si allontanarono
E quando i nazisti arrivano al potere Jaspers capisce che i suoi dubbi erano fondati
Siccome lui ha sposato una donna ebrea che si chiama Gertrude Maya piene e subito iscritto automaticamente fra i nemici del popolo fra i potenziali nemici del popolo
All'università le sue lezioni sono sempre meno frequentate tiene sempre meno conferenze ha sempre meno visibilità finché nel mille novecentotrentasette nazismo gli dice adesso tu devi scegliere o divorzi da tua moglie
Ottenne dai all'estero in esilio
Karl Jaspers risponde no io non lascio mia moglie io non lascio il mio Paese
Nel mille novecentotrentotto il nazismo impedisce a tutte le case editrici tedeschi di pubblicare le sue opere caliamo spesso viene cacciato dall'università non può più lavorare non proprio guadagnare fa la fame si ammala vive con un po'centodiciannove a portata di mano
Nell'eventualità
Chiedo scusa
Nell'eventualità che vengano a prenderlo
E che l'ode portino che sarebbe terribile perché la moglie è ebrea
E dire così fino al mille novecentoquarantacinque e questo pericolo di deportazione fra l'altro è fondato perché a un certo punto c'è anche l'ordine di arresto che viene sospeso probabilmente perché la l'avanzata degli americani Florentino attuale e inapplicabile
Alla fine della guerra cambiano spesso torna all'università e tiene un ciclo di conferenze un ciclo di conferenze sulla colpa
Chiunque di noi si aspetterebbe che questo filosofo spiegasse i tedeschi qual è stata la colpa dei tedeschi di cui lui non è stato partecipe anzi di cui è stato vittima ha pagato uscendo dall'università non gli hanno pubblicato i libri non aveva un reddito avevano moglie ebrea che poteva essere riportata da un momento all'altro invece no Jaspers va e dice noi tutti nessuno escluso
Per la nostra dignità di uomini abbiamo l'obbligo di analizzare e di capire qual è la nostra colpa la dobbiamo a noi alla nostra dignità e lo dobbiamo al mondo sovente qual era la colpa che si riconosceva Jaspers
Quello di avere sottovalutato la portata dell'arrivo del nazismo prendono colpa terribile perché lui è un intellettuale ha l'obbligo di capire
Ha l'obbligo di arrivare prima all'obbligo di spiegare e lunga questo suo Lovere non è stato capace derivare fino in fondo
Sono già quasi agli affine non vi porto via molto tempo gli faccio un altro
Piove per tutti ci ammaliamo tutti un altro esempio un esempio clamoroso che quello di soglie inizia
Sorge inizio fa undici anni nel gulag
Per la ragione che aveva tenuto durante la seconda guerra mondiale
La corrispondenza con un commilitone
Che stava qualche chilometro di distanza è in questo rivela qualche dubbio
Sulla guerra e sulla conduzione della guerra da parte di Stalin undici anni di gulag
Da quegli undici anni di gulag nasce con lo straordinario capolavoro tu purtroppo si legge più o si legge molto meno che Arcipelago Gulag
Il socio inizia in Argentina ci per logo gulag dice
Vi ricordate di tutti voi che sputa chiatte sugli intellettuali
Gli intellettuali sono stati fra i pochi che si sono opposti durante uno dei processi farsa un magistrato
Si alza e dice io questi uomini non li condannerò
Perché io sono qui per amministrare la giustizia non sono qui per anni amministrare le vostre suo pensiero
Uno studente si alza e dice io sono con lui i due vengono immediatamente portati in prigione e verranno poi a loro volta mandati alcune
Subito dopo socio inizi aggiunge ricordatevi che tutto quello che ci è successo i processi farsa le torture la detenzione la fame dirigendo lo sterminio
Non è colpa soltanto di chi li ha messo in pratica
E che ci ha travolto con tutto questo la colpa è anzitutto nostra che non abbiamo sufficientemente Amato la libertà noi tutti avevamo il dovere di ribellarci non ci ribellava amo perché andavano a casa a prendere qualcun altro i non venivano a prendere noi e quando veniva a prendere noi allora trasecola fame dicevamo io
Perché se qualcuno avesse alzato la voce mentre lo portavano via
Forse avremmo cambiato il corso del mondo
Tutti i personaggi che sono contenuti nel libro di quegli anni
Hanno questo in comune si prendono tra loro responsabilità io ne sono stato certo quando sono arrivato più o meno dei due terzi del libro e si parla di Giorgio Albertazzi
Giorgio Albertazzi è uno che non c'entra niente con con il Circolo Pannunzio non c'entra niente con i liberali o forse c'entra molto più di quello che pensiamo
Ed è stato un combattente di Salò non l'ha mai nascosto non se ne vergogna ne ha tratto le conseguenze soprattutto è stato utile per fare capire a chi voleva capire che ha solo non c'erano i mostri Czerny ragazzi
Che andavano combattere Grundy Italia sbagliato mandavano con la coscienza pulita
E Giorgio Albertazzi è stato un protagonista da un'altra vita culturale democratica per tutto il dopoguerra portandone anche un grande apportando anche un grande apporto quella vita
Dario Fo
Che era con lui a Salò siano invece sempre vergognato e quando è stato scoperto ha cominciato a dire no ma io l'ho fatto per cui pochi giorni in realtà è una quinta colonna ho cercato di dare un mazzolino insomma una serie di scuse che stavano poco in piedi
E che non hanno portato molta gloria alla figura di Dario Fo
Ecco la responsabilità dell'intellettuale e quello che sta dentro questo libro e io vorrei un crudele con un ultimo episodio che mi ha molto appassionato nella mia vita
E che
Un pochino simile a quello di Dario Fo che si vergognava di essere stato solo e tutto è diventato un totem della presenta vita democratica italiana e Albertazzi che non se ne vergognava ed è stato partecipe della vita democratiche tagliata
Vi vorrei parlare brevissimamente di griot Intergrass e degli occhi inferto più Intergrass premio Nobel esattamente come Dario Fo
A sedici anni si scrive volontario nelle SS non lo sa nessuno ma anche lui è un grande totem della presenta vita democratica tedesca
Silvio Intergrass nel dopoguerra non ti dà la patente di sincero democratico tu non sarai un sincero democratico nella vita della Repubblica tedesca la Repubblica democratica tedesca volesse mi confuso della del Germania Ovest
E a lungo io Atkins fresche è un grande storico un'amica di a un amico di Hannah Arendt corre il rischio di non averla questa patente perché la storiografia di io anche in festa è incentrata sull'idea che Hitler e il nazismo non provengono da un mondo demoniaco non provengono dal mondo degli umani
Sono uomini esattamente come noi i nazisti erano uomini né più nemmeno come noi questo è inaccettabile in quegli anni
è inaccettabile perché viene visto come un'assoluzione dal nazismo al contrario gli occhi in festa voleva che tutti si prendesse la responsabilità di un del nazismo che sarà era stato portato nel mondo dagli uomini e non dal demonio
è una polemica che va avanti per decenni in Germania
In cui Intergrass dice gli occhi in festa mascalzone e gli occhi intensi dice l'Inter Grasso sbaglia ebbene a un certo punto quando sta per uscire la sua autobiografia
L'Inter nasca un'intervista alla fine alla Frankfurter Allgemeine Zeitung è il due mila e sei
Io sto andando a memoria e spero di aver sbagliato a nessuna data e il due mila sei in questa intervista ammette di esserci scritto volontari alle SS aveva sedici anni era un ragazzo non c'era niente di così scandaloso ma lui se ne era sempre vergognato
In quegli stessi giorni anche gli occhi in festa ha concluso la sua autobiografia l'ha mandata all'editore
è molto contento di quello che ho scritto è molto scontento del titolo il titolo qualcosa tipo la galoppata del secolo la mia vita nel Novecento uno di quei titoli che non vogliono dire quasi nulla e sta ancora pensando a un titolo ha un titolo che sia soddisfacente e quella mattina ormai molto malato gli occhi Fares morirà da lì a un mese legge quest'intervista sulla Frankfurter Allgemeine Zeitung ripone il giornale alza il telefono chiama l'editore dice
Ho trovato il titolo dalla mia autobiografia
Io no
Io no la responsabilità di orchi in festa
Era stata quella di dire siamo centrati tutti centravo anche io ma nelle SS io no grazie
Abbiamo fatto bella girata nel in Italia
E mi sembra che Mattia Feltri abbia dato una una prova tra l'altro di aver letto libro quindi non media aver trovato tutti gli appigli colpevole va be'di giovedì o meno ma
Se se balzano Sfregola scusate io sono audio oggi oggi afono ha voluto dal mentre il massimo
Ecco mi
Grazie io ringrazio l'associazione e Pierfranco Guagliani per questo invito perché il libro l'ho letto con grande interesse come ho letto sempre
Le ho prese quegli anni che hanno una grande capacità di divulgazione di temi importanti attuali che ruotano sempre intorno al liberalismo all'idea di nazione ai sentimenti più autentici e della storia della patria
E volle ho ho tratto diciamo considerazioni dalla sua introduzione quando dice che dedica questo libro i giovani perché debbono riappropriarsi
Di pagine di storia troppo spesso dimenticate soprattutto nella scuola e nel giornalismo odierni ecco questo è un tema
Che a me appassionato sempre molto si parla spesso di uso politico nella storia no ci sono dei libri intitolati proprio così l'uso politico
Della storia io giorni fa su un ho scritto un articolino per la verità dove ho scritto l'uso politico dell'ignoranza della storia perché io credo che al mondo d'oggi
Dopo che la storia praticamente uscita dai programmi o ha un carattere del tutto residuale dopo che è stata abolita
La prova di storia nella maturità che era una prova facoltativa era messa lì a confronto delle altre
Mi pare che e questo problema esista questa necessità di riappropriarsi della storia esista perché la storia si di che anche la nostra identità poi noi non siamo mica un popolo qualunque noi siamo
Grande popolo grandissimo popolo
Di santi
Navigatori ma siamo un popolo che ha fatto la storia come suoi artistico con i suoi uomini politici con i suoi scrittori quindi questa è una nei importante riflessione quelle quindici
Guida quegli anni attraverso personaggi illustri già Feltri lo ha detto personaggi
Illustri della storia italiana
E
è necessario riprendere appunto queste storie proprio per identificare la nostra identità che è importante è sempre ma importante in un momento in cui noi ci confrontiamo con altre culture con altre storie
Per esempio con l'Islam e poi dirò qualcosa che radicolari Filicaja devo fare al mio amico
Le su alcune sue osservazioni su Oriana Fallaci non mi hanno convinto ma lui parte poi dopo ho scoperto che secondo me è la descritto nel documento cioè gli autori che tu richiami sono messi in ordine di data proprietario ne ho fatto parla senza esatto fatto poteva dichiaratamente all'inizio dico ma come mai cominciamo con Ruffini Aparo project
E poi ho visto le date di nascita e sono versata beh cominciamo con un grande personaggio con Francesco Ruffini è un grande teorico
Della libertà religiosa che non gioco al fascismo ecco ci sono in tutti abbiamo richiamato la croce ci sono in tutti questi autori
Quel genere è un campione del liberalismo della democrazia
E poi dirò pure una cosa sulla sulle elezioni non si vota solo a favore si vota anche contro
Quel tal modo importate dalla democrazia c'è anche questo io c'erano il mio candidato ideale
Posso votare contro un altro perché non voglio quello della vendetta questo è successo per la Rank deciderà ecco Alagi uscita procede in questo modo
Perché
Io ho scritto quando c'è stato il la
Il ballottaggio su Facebook ma è venuto in mente di dire va non c'è bisogno di Giachetti ci sono raggi di sole
Perché è una battuta composto di Lina però per esprimere la la mia diciamo
Negatività nei confronti di gente e di un personaggio così attivo cioè e quindi Francesco Ruffini grande regionali e poi diretto veloce quale e quegli anni dedica ecco una nota a Bella di questo libro a parte la lo scrivere piacevole
Per Franco
C'è io ricordi personali che sono molto importanti ma anche ricordi di altre persone
Che parlano del personaggio del capitolo è che con Pierfranco quegli anni hanno avuto un rapporto di amicizia e di stima di collaborazione scientifica di riflessioni
Sulla la storia il verdetto luce è un colosso
Si erge in un modo straordinario e devo dire che ho l'ho riletto con molto piacere il discorso che lui fece un'assemblea costituente quando espresse il suo voto negativo la ratifica
Del trattato di pace
Lui che aveva votato contro la
Il Concordato del ventinove con molta dignità con molta forza scrive delle parole di grande dignità di grande
Esperti siamo espressione e di libertà di orgoglio il legittimo orgoglio degli italiani Laglio questo questo con questo
Trattato è contrario alla verità ricorda che l'Italia è fra i popoli che più hanno contribuito a formare la civiltà europea e per oltre un secolo ha lottato per la libertà l'indipendenza sua e ottenuta
Si era per molti decenni adoperata
A serbare con le sue alleanze intese difensive la pace in Europa questa è la verità questa è un'immagine che
Spesso lui dimentichiamo come dimentichiamo io terrà con questo ordine questo discorso avevo letto da studente universitario
Da studente liceale e poi dopo tutto il questi anni non l'avevo più ripreso e mi hai fatto un regalo riportandolo alla mente facendo ma lo rilegge
Ecco noi non c'è ci dimentichiamo spesso di queste realtà noi siamo stati i fondatori dell'Europa credendo nell'Europa ricordiamo le pagine di Luigi Einaudi
Come noi non abbiamo ricordato che non ricordiamo e questo problema anche della mancanza di ricordi storici
Nei giovani perché se uno io scendo qua sotto incontro ragazzi dico chi era Cavour questo nella migliore delle ipotesi dice guarda che se va in fondo giri asserita c'è una piazza interessata a Cavour Cavour che è il più grande
Diceva Clemente dimettervi che il più grande statista europeo peccato
Che sia un nostro nemico aggiungeva il principe di Metternich allora come noi non ricordiamo queste cose della dell'Italia che ha lavorato per la pace non abbiamo neanche ricordato
Direi dignitosamente
La fine della prima guerra mondiale che non è la fine di un'operazione militare
è il completamento del Risorgimento e anche una guerra nella quale l'Italia ha vinto per tutti ricordiamocelo questo perché se l'Italia non avessero insistito sul Piave probabilmente alle sorti dell'intero scacchiere
Occidentale sarebbero state diverso lo dicono in tanti studiosi di cose militari perché abbiamo logorato l'esercito austro-ungarico
L'Italia lì i nostri Fanti quei giovani italiani che venivano da tutt'Italia dei siciliani che non ho visto mai la neve no che combattevano in condizioni disperate e cioè che non so avevano spesso parlare col compagno vicino che però ritenevano
Che fosse importante in quel momento
Battersi per l'Italia quelli non li abbiamo ricordati e vedete marron come è riuscito invece a chiamare oltre settanta capi di Stato e di Governo a Parigi
Fra squilli di trombe e rullare di tamburi ma ha anche fatto un'attività politica importante trattato nota agli Edisu mette internazionale nobili timidamente
Abbiamo parlato di tutto tranne che non abbiamo citato deve ritornare terzo che è stato l'artefice della da vittoria
Imponendo
A sul Piave la resistenza dell'esercito italiano quando hanno presidente ha dovuto ricordare la Regina Elena che aveva trasformato il Quirinale in un ospedale da campo detto la regina dell'epoca insomma son cose che
Francamente non denotano una grande capacità di fare qua ci sono oltre a Benedetto Croce che naturalmente si ritaglia uno spazio notevolissimo è dedicato il Gualdo più volte anche due giuristi e io siccome di mestiere faccio il giurista sezioni cioè io dico sempre che sono una
Aspirante storico prestato al diritto e ci sono caccia e commosso ricaccia
Bellissima e anche tra cui io sono sì alunni giudice giusto ecco a me l'ha fatto l'esame di diritto privato lo dotare
Insomma quindi non ho un ricordo
Sicuramente e quando io ho ricordato un giorno mai tale di come sono vecchio
Novità giorno le parole che ha usato per caccia la sua serenità il suo fare il magistrato in silenzio
Senza quella
Quel clamore che ha accompagnato
Altri personaggi della magistratura e Conso che incontro spesso incontravo spesso al Terminillo delle passeggiate solitarie faceva in montagna anche un altro uomo
Di grande dignità di grande professionalità
E si è trovato in un momento difficile quello della divani pulite quando ovviamente c'erano esigenze diverse
Da e poi c'è a Giovanni Sartori come lo possiamo ricordare riso abbiamo parlato anche dei istituzione di politica maledetto toscano non ricordo quando in televisione che era stato aggredito dei suoi studenti
A Firenze del rione poi andò in America a lungo a insegnare e questo a dimostrazione che noi non esportiamo soltanto lo scienziato licenziati delle materie
Della disciplina tipicamente medici fisici chimici
Fisica eccetera ma anche intellettuali delle scienze umane Sartori si deve molto della riflessione sul bicameralismo per esempio sulla legge elettorale che è l'unica pubblica ha contrastato sia il Mattarellum che quella più recente
Si è schierato sul referendum ma del quattro dicembre anch'io ho scritto un libretto su quella vicenda era una
Proposta forse farneticanti
Mito termo un attimo su Oriana Fallaci che tu hai un criticato cioè no criticato RAI diciamo della quale dubiti su alcune sue valutazioni ti propongo una mia esperienza personale io nel due mila due mila e tre
Ero il capo di gabinetto del vicepresidente del Consiglio relativi e lo accompagnai in Egitto
Visitammo il Presidente della Repubblica Mubarak poi andammo a
Qui gli incontri molto diciamo
Previn Atene ci facemmo una lunghissima conversazione con il ministro degli Esteri messo agli altri gentiluomo laureato in Inghilterra ambasciatore in Italia ambasciatore a Londra
Distinto versione cioè il quale per un'ora e dispari ha parlato esclusivamente di Islam
Dicendo che
La pace mi sarebbe stata ivi nel mondo finché l'Islam non avesse raggiunto i suoi confini naturali
Io sono preoccupato perché dietro la sua scrivania c'era la mappa del mondo quelle doppie mappe e dico ma se lui ritiene che quelli siano i confini naturale dell'Islam c'è da essere preoccupati
Allora
Io
Quando del giorno per Franco dice mai esagerato l'Islam buono l'Islam cattivo eccetera e io
Diciamo da aspirante storico ricordo che dopo la morte di Maometto
Gli islamici ci sono diffusi in tutto modo caro conosciuta dalla parte veterane all'Egitto che era cristiano è diventato non è che li hanno convinti ce li hanno indotti l'anno Bondi tutta l'Africa settentrionale da diventare tutti i musulmani hanno occupato la Spagna dalla Sicilia la Spagna la Grecia lana ricordiamoci che se non li avessero fermati sotto Vienna l'esercito imperiale guidato ancora una volta da un generale italiano del principe Eugenio di Savoia voi probabilmente adesso saremmo tutti
Non ci sarebbe discussione saremo tutti islamici
E che probabilmente
Allora io rispetto tutte le religioni io entro in una moschea rientri in un tempio e sono diciamo
Attento
Sinceramente perché rispetto quello è un luogo sacro sacro ad alcuna religione a persone vanno lì e pregano quindi
Non oltre su un problema corazzieri giovane però io ho la mia identità la voglio difendere ex è uno mi dice lo facciamo la festa di Natale per non offendere leggiamo eccetera cosa che mi disturba non poco anche perché io non avrei nessun problema ad assistere a una festa di un'altra religione se fossi invitato
Quindi Orana Fallaci forse pur aver esagerato in qualche cosa però aveva intuito a mio modo di vedere che c'è uno sconto anche perché anche Benedetto sedicesimo non è favorevole al
Al dialogo interreligioso perché erano tali religioni religione cattolica Torre pavese Regione cristiana è una religione rivelata allora c'è una religione e portatrice a torto o a ragione ma conche
Ritiene di essere portatrice di una verità la verità è uno e possono essere due verità per cui sì possiamo benissimo intendere possiamo
Risolvere insieme dei problemi ma io sono quelle sue tutto è un altro e questo va detto perché altrimenti perdiamo il senso
Del rapporto e dell'identità e concludo
Oggi si critica molto l'Europa io sono uno l'operista convinto perché sono convinto del fatto e come dice perché ancora in qualche passaggio che nella storia della Grecia di Roma attraverso il
Medioevo mondo Rinascimento eccetera l'Europa è stata innervata di valori ai quali l'Italia ha dato un contributo straordinario forse il più grande di tutti gli altri
In un'Europa di questo genere è necessario che ci siano delle identità che si mettono a confronto le ronde ora porta a fare la guerra io non è che sia molto convinto di queste tesi surrealiste no io però credo
Che che mi sembra un po'
Siamo direbbe
Divieto azzeccate mare però
Mi convince molto il fatto che ci si debba confrontare con dignità ognuno avendo la sua storia l'Italia poi ha una storia particolare ricordiamoci che l'Italia e la somma
Di storie
L'antiche e
E preziosa che provengono da tutte le regioni d'Italia che reggae come parte della Francia e ruota tutto intorno a Parigi e noi abbiamo e Piemonte Venezia a Toscana il Veneto e Sicilia tutte queste storie precedono storia illustri di uomini preziosi per la nostra cultura di Rieti di grande civiltà vede insomma
L'Italia è un grande paese ed è un grande Paese nel Mediterraneo
Chiudo veramente con una con riferimento che spaccio spesso in questi ultimi tempi ad un articolo di Kabul del mille ottocentoquarantasei avrete capito e Cavour
è un personaggio prediletto per me Cavour nel mille ottocentoquarantasei ricordate la ecco ricordate la data non ce la farà anche la prima quella indipendenza Cavour
Aveva era giovane perché del dieci
E scrive sulla Nouvelle Revue di Parigi un articolo intitolato le Ferrovie unificare hanno l'Italia
Cosa dice che è un liceo evacuata che noi abbiamo le merci del sud che sono l'agricoltura tutte ricca la portiamo al nord la portiamo in Europa con i treni per capire non c'erano i beni quando Cavour diciamo che sta cosa pace abbiamo tanti turisti
Che vengono qui a vedere le nostre unire le nostre grandi opere d'arte sono vengono da tutto il mondo ci portano denaro contante vengono anche a prendere il sole quelli che avvengono nelle brume del Nord eccetera e non dobbiamo farli girare riportiamo da Roma a Torino da Torino a Venezia da mezza Napoli eccetera
E poi infine dice una cosa
Sì ma noi abbiamo due grandi porti
Napoli e Palermo l'Italia è un cuneo nel Mediterraneo la sua storia è nel Mediterraneo e allora noi dobbiamo essere la porta dell'Europa verso il Medio Oriente verso la Cina
Ecco se queste cose che ha scritto Cavour del mille ottocentoquarantasei l'avesse detti uno di quei signori tanto al governo oggi nel due mila diciotto tutti voi avreste detto che ragazzo intelligente
Ma non è così questo ruolo dell'Italia nel Mediterraneo che un ruolo politico economico anche un ruolo culturale importante
è una cosa abbandonata
Non non diciamo coltivata come dovrebbe essere
Nell'interesse dell'Italia e l'interesse dell'Europa e nell'interesse della pace perché la pace ricostruisce anche attraverso la comprensione da nel rispetto ognuno della propria identità grazie
Trenta adesso l'ultimo l'ultimo comunico Valter Vecellio
Grazie grazie ma adesso io voglio attenuare un po'
Quell'impressione negativa di Mattia Feltri del senso intellettuali diciamo che gli intellettuali sono come raccontava Sciascia le persone che hanno l'abitudine di ragionare con il loro cervello e quindi possiamo definirci intellettuali senza senza avere un un rigurgito di che parolacce e perché dico questo perché leggendo grand'Italia ma anche questo libro che va letta assieme al precedente libro figure sono sono due capitoli di un unico libro e mi auguro che presto ci possa essere il terzo il quarto il quinto quegli ENI lavori perché di italiani da valorizzare ce ne sono parecchi ma diciamo questi due capitoli
Di un più vasto libro
Sono pervasi da ci si chiedeva come mai tante persone anche apparentemente diverso ben poi lo spirito del mondo
In fin dei conti Mario Pannunzio che cos'era
Che cosa è stato se non un grande direttore d'orchestra che riusciva del suo settimanale ad amalgamare per esempio due personaggi che si detestavano Gaetano Salvemini dalla parte Benedetto coach e dall'altra eppure convivevano
C'era anche addirittura don Sturzo e il mondo e Pannunzio sicuramente era la quintessenza della i cinismo e quindi questo spirito
Lo si coglie in questi in questi due libri io li voglio ottenere limiti di voglio tenere insieme proprio perché personaggi diversi che possono essere anche apparentemente su cose contingenti in disaccordo li possiamo definire animati tutti
Da uno spirito che che Amelia etica della libertà e tutti quanti hanno onorato hanno hanno onorato questa questa etica si parlava appunto
Per esempio di di Cavour ecco uno dei personaggi e nel primo libro
In figure gradita Rosario Romeo che credo sia dimenticato ma noi gli dobbiamo eterna gratitudine per aveva scritto un libro su Cavour averlo scritto bene in un italiano che comprende anche il lattaio e non solo l'accademico uno dei difetti fosse di Renzo De Felice
Che nelle sue pagine bisognava spaccarsi gli occhi è stato meritorio della sua lettura del fascismo in quell'enciclopedia enorme che Mussolini e che non ha finito l'avrebbe scritto altri volumi se la morte non sopraggiungeva prima ma come le tue molto difficile mentre invece Rosario ma io avevo lo stile eccezionale e sono libri anche se mi posso consentire di memoria perché avete citato alcuni obesità Benedetto Croce Francesco Ruffini Piero Gobetti
Ma anche Bruno Caccia per esempio solo personaggi Sakata
Viene
Riproposto e valutato Giuseppe Saragat linfa del socialdemocratico dell'Opus di e e invece ha avuto un ruolo
Straordinario ed eccezionale
Negli anni del dopoguerra fino a tutti gli anni sessanta è stato svillaneggiato va invece meritorio è stato grande Presidente un grande politico
E fanno parte tutti di un'Italia che che ci ha reso migliori
Abbiamo una colpa forse lo è quella di non essere all'altezza di non riuscire a corrispondere adeguatamente a quell'Italia dei Valori che loro sono stati e e lo dico perché per esempio nella seconda
Il secondo capitolo ecco
Uno dei personaggi che viene ricordate Giovannino Guareschi
E siamo nel due mila diciotto quindi cento dieci anni dalla nascita e credo cinquant'anni dalla morte se non ricordo ed è morto a Cervia
Provincia di Ravenna dove lui andava a fare le vacanze stroncato da un attacco cardiaco
Per insomma sia andata cerca nella piazza principale c'è una lapide che ricorda grazie delle da la quale è stata una grande scrittrice di origine sarda è andato un paio di volte in vacanza a Cervia questo a il contributo che ha dato alla città Guarischi che andava sempre lì
Non è ricordato da nessuna parte neppure nell'abitazione dove è morto non c'è una via che intitolata Giovannino Guareschi non si è approfittato degli enti guarnire assai coincidenti
Anche per fare semplicemente un dibattito una conferenza l'amministrazione di Cervia che vado in ogni modo il sale ci Albese Giovannino Guareschi
Lo tratta come è stato trattato Guarischi al suo funerale quando è stato seguito credo dato un paio di giornalisti Enzo Biagi a Rimini mutualistico mi pare e forse anche molossi il direttore della Gazzetta di Parma
E poi mi pare che ci fosse pochissima altra gente un solo politico il sindaco fosse di Brescia è l'unico che era socialista ma per ragioni diciamo locali perché nello e tutte tutta l'Italia ufficiale la continuo la ignorato stiamo parlando di un di un signore che ancora oggi credo penta libri in tutto il mondo forse addirittura più di Pinocchio forse addirittura più del Vangelo
E pensate a Enzo Tortora che viene ricordato dell'altro libro
Che non solo ha subito l'infamia
Che tutti sappiamo il processo traversia tutto il calvario che è dovuto patire ma è stata ripresa
Una trasmissione che porta il nome di Portobello nella prima puntata ce lo ricordava ce l'ha ricordato anche Pier Franco
La sua storia è stata completamente ignorata
Portobello di Enzo Tortora Enzo Tortora che cos'è stato non si sa
Non è stato detto e quindi per questo dico solo preziosi perché sono liberi
Sono liberi di memoria
C'è un capitolo che a me
Per ragioni anche affettive Uto la fortuna di conoscerlo di frequentato di di frequentare ancora nipotino la figlia
Le pagine dedicate Leonardo Sciascia che sono sono trattate con grande affetto con grande garbo anche negli aspetti in cui non si è del tutto convinti per esempio mi riferisco al passaggio dove non mi ha convinto il fatto che Leonardo Sciascia si sia candidato nelle liste del Partito comunista come indipendente
Per il Comune di Palermo scrive quegli enti
Sono rimasto un pochino perplesso quando c'è stata la polemica negli anni della strage del di piombo sull'impegno il disimpegno che
Intanto Sciascia gli è stato attribuito la responsabilità che non che non hai che non merita quell'infame slogan né con lo Stato né con le Brigate Rosse Luís dalla mai detto Gola mai scritto non l'ha mai pensato semmai più propriamente contro le Brigate rosse e contro questo Stato
E quando c'è stato il processo di Torino ai capi storici delle Brigate Rosse ricordate tutti che non si riusciva a formare la giuria popolare che tutti quanti avevano legittimamente per tanti versi paura e quindici procuravano dei dei dei certificati medici si faceva ad escludere dalle liste
è stato un intellettuale come Eugenio Montale a dire anch'io ho paura anch'io mi procura aerei Sciascia dice
Io per rispetto verso me stesso accetterei di fare il giurato poi questo stato non vi piace
E è un'altra processione è un altro discorso meriterebbe di essere approfondito e studiato col senno di oggi mi sento di dire che tutto sommato più che un Sanguineti che ci esortava a fare la guardia al bidone anche se vuoto più che un Italo Calvino
Aveva forse ragione Leonardo Sciascia che teneva alta la bandiera di uno Stato di diritto che allora non c'era per mille ragioni che possiamo forse anche capire ma che andava comunque
Criticato perché violava le sue stesse regole e naturalmente conto quei brigatisti quei terroristi quegli assassini tout court
Per tornare per tornare la al libro ecco tutte queste figure tutti questi personaggi sono una trentina credo ventinove forse o comunque una trentina trentuno ci ricordano l'Italia d'Italia
Una parte d'Italia che ha saputo essere nel momento giusto che ha trovato le parole giuste che andavano dette in quel momento hanno fatto le cose giuste che andavano fatti in quel momento un'Italia minoritaria purtroppo perché
Le due grandi chiese c'hanno dominato fino all'altro ieri quella cattoliche quella comunista con gli affetti che ancora oggi per certa misura paghiamo è vero che i valori liberali in certa misura hanno trionfato però questi sono italiani che si stenta a ricordare che a conoscere i loro libri
Affaticato avete parlato di un'OPA B
Non possiamo non ricordare la grande tensione c'era ancora e i quarantuno mi pare
Tutta l'Europa a parte quell'isola Inghilterra era sotto il tallone nazifascista
Tremanti ma soprattutto due in un'isola Ventotene concepiscono gli Stati Uniti d'Europa parlo di Ernesto Rossi e Altiero Spinelli poi c'è anche un genio Colorni contemporaneamente un'auto straordinario personaggio per tanti versi Ignazio Silone nel suicidio a Zurigo con le nuove edizioni Capolago indipendentemente arrivava alle stesse conclusioni
Degli Stati Uniti d'Europa poi si ritrovano finita la guerra tutti insieme del Movimento federalista
Assieme a tanti altri a Ignazio Silone dobbiamo dire grazie eterni cova Chiaromonte però una straordinaria rivista per quegli antichi chiamava Tempo Presente
C'è l'insinuazione che sia stata fatta con i soldi della CIA benedetti soldi della CIA una volta tanto se ci ha dato quella rivista dove è passato il meglio della cultura italiana Sciascia compreso
E ancora oggi ci fossero riviste come Tempo presente insomma con quella puntualità di analisi con quella ricchezza di quel fermento
Sono meno convinto devo confessarlo non c'entra niente il libro non c'entra niente quegli enigmi rubo due minuti io
Comma come posso dire
Disperato
Ho votato Giachetti perché conoscevo perfettamente alla RAI Narracci si sapeva chi era si sapeva chi c'era dietro a raggi si sapeva cosa avrebbe fatto e che cosa non l'avrebbe fatto non sapevamo
E
Altri hanno votato per lei in reazione come è stato detto la democrazia anche un voto conto quindi probabilmente sia votato in reazione a quella fogna a cielo aperto che è costituita dal partito democratico particolarmente a Roma
Però si sapeva chi era la raggi e non mi sorprende per nulla tutto quello che accade posso riconoscere che alla radice l'ultimo anello di una lunga catena però le sue responsabilità
Non sono troppo d'accordo con con Mattia
Quando sì democrazia allora
Democrazia e conoscenza
Democrazia e conoscenza sono l'alfa e l'amica di tutto
Se non c'è la conoscenza anche la democrazia più che claudicante
Io non sono sicuro che ci sia sia garantito il diritto a conoscere e a essere conosciuti non da ora non mi riferisco agli attuali scoprendo anti Pardo di tempo andato anche
Questa condizione la ricavo proprio da dalle persone che quegli enti a a caccia contatto quell'incanto Italia quelli in figure perché anche loro hanno dovuto combattere per il loro diritto essere conosciuti anche l'ho dovuto combattere per il diritto alla conoscenza
E quindi certo non viviamo o come nella Spagna di Franco come della Grecia dei colonnelli come nel Cile di Pinochet come nell'Unione Sovietica di Breznev distali
Niente di tutto ciò
Però questa non è una democrazia perché il diritto a conoscere essere conosciuti non viene garantito non viene garantito dato che se mi giornaliste che non sappiamo reagire a sufficienza le imposizioni che ci vengono fatte
Perché un dice il presidente del Consiglio non si può esprimere in quel modo sguaiato in cui si è espresso però voi quella professione spesso e volentieri esercitiamo e non esercitiamo oggi la esercitiamo da tempo e ci Luca diamo quindi una buona dose di responsabilità ce la dobbiamo prendere
E una buona quota di
Demerito per la situazione che oggi viviamo e che ripeto piene non viene da oggi non accade troppo onore a Di Maio troppo onore a Salvini rendervi responsabili di questa situazione sono solo gli ultimi arrivati
Viene da molto lontano però se Democrazia e conoscenza
Io non mi azzardo e non mi sento di dire
Che ci sia democrazia perché non vedo conoscenza e non la vedo ripeto e chiudo è un merito del libro di quegli ieri ma lo dico con pessimismo perché questi personaggi non sono conosciuti
Non sono apprezzati come meritano l Olibi le loro opere io ho letto nelle librerie antiquarie e devo spendere fior di quattrini per poter ritrovare e non c'è un un'opera di divulgazione di conoscenza di nutrimento
E quindi appunto non mi sento di dire che
Insomma l'ho detto quello che ho detto e
Chiudo
Io ringrazio veramente Pier Franco
Che non perché è un amico
Per avere scritto questi due libri e io mi auguro che trovi il tempo voglia evita di darci almeno facciamo un'altra decina di ulteriori capitoli poesia un auspicio grazie
Sentiamo adesso se Pierfranco d'accordo senza e l'autore ribatte
Ma io innanzitutto ringrazio l'amico Morbelli per quest'invito
Ringrazio di tre amici autorevoli
Che hanno dedicato alla loro attenzione al mio libero ringrazio gli amici che hanno partecipato a questa presentazione
Io non non dissento quasi da Ulla di quello che ho ascoltato anzi lo condivido lo condivido
Un già fatto
Numero discreto di altre presentazioni in tutta Italia
E ho avuto la possibilità di confrontarmi anche con presentatori e
Che hanno elogiato il libro e presentatori che lo hanno criticato
E quindi ho avuto la possibilità di farne un'esperienza questa sera ecco io ritengo che le cose che ho ascoltato
Rappresenti no da punti di vista ovviamente differenziati è volutamente differenziati io invitando i tre presentatore ho pensato a tremare del distintamente in particolari
Ecco ciascuno dal suo angolo di visuale a nulla valutato il significato del mio libro
Mattia Feltri ha trovato un elemento unificatore tra figure lontanissime
E anche molto
In contraddizione una comuni cumulare tutta la che rappresentano i personaggi del mio libro nella responsabilità nel senso di aver
E ha citato l'esempio Di Benedetto corrose ma potremmo citare tantissimi altri esempi di questo senso di responsabilità che caratterizza questi personaggi io domenica per il Circolo Rex ho parlato
TQ arresti a a Roma
E il Guareschi che non interpone appello
Di fronte a una condanna e va incarnazione perché il modo ancor m'offende non interpone appello
Mita un'idea ti giornalista con la schiena diritta altro che gli insulti che abbiamo ascoltato in tempi recenti
è uno che sa assumersi la responsabilità
False o non false che fossero le lettere di De Gasperi sulle quali non venne fatta una perizia calligrafica venne negata dal Tribunale la perizia calligrafica serto
Rispetto a tanti giornalisti odierni
Che magari contribuiscono a distruggere la figura umana anche
Di persone
Distruggendone la dignità
Guareschi
Che avessero ragione o avesse torto
è andato in carcere quattrocento giorni e si è fatto sei mesi di libertà
Dici tratta
Avrebbe potuto Interpol Interpol
Ora appello
E questo gli consentiva magari di avere di avere
La possibilità di un giudizio differente o non fosse altro
Magari di fluire
Con un buon avvocato
Di un prolungamento dei tempi che facesse cadere in prescrizione il tutto
La responsabilità quindi è un è un elemento ma cito un personaggio che io voglio citare perché lo lo Screen lo l'ho messo nel libro a ragion veduta non un fatto casuale
Umberto secondo di Savoia quarto re d'Italia
Che il tredici di giugno del mille novecentoquarantasei con atto di grande responsabilità
Parte per l'esilio
Per evitare il pericolo di una guerra civile
Perché questo ormai e riconosciuto
Da tutti gli storici Serri
Quelli faziosi sono un altro discorso mai gli storici seri anche di orientamento totalmente ostile ai Savoia totalmente ostile ai Savoia riconoscono questo esempio di dignità io non ritengo che Paolo Mieli sia uno storico
è un giornalista che si occupa di storia è una cosa differente Manta passando recentemente in una trasmissione non ricordo quale
In cui lui compare costantemente
Ormai quasi più un giornalista televisivo che un giornalista della scrittura
Ieri ha riconosciuto la grande dignità di un barattolo secondo di Savoia nel momento in cui ha scelto la via dell'eccidio
Ma io non l'ho messo Umberto di Savoia solo perché ha scelto la via dell'esilio perché ritengo che sia una figura importante e misconosciuta
E donne medico Giglio che qui
Con me
Ha scritto un saggio molto bello
Su un biennio in cui lui ha esercitato i poteri sovrani dal giugno quarantaquattro la liberazione di Roma quando diventa luogotenente
Terre
Al giugno quarantasei quindi sono due anni di regno effettivo in cui ha dimostrato grande equilibrio grande capacità di mediazione
In un momento in cui mi l'Italia per dirla con Benedetto Croce era divisa in due due esisteva
Esisteva la dominazione
Che pesca al nord esisteva
La resistenza esisteva il Umberto di Savoia è stato uno dei protagonisti la guerra di liberazione nazionale che l'esercito del Regno del Sud a realizzato contribuendo alla liberazione dell'Italia
Stavo guardando adesso se c'era un personaggio romano nel mio libro perché siamo in questa città
E in effetti c'è
Ma non è stato citato perché è un personaggio credo dimentica finissimo che è mancato non tanto tempo fa è mancato lo scorso anno
Tom Giovanni Franzoni
Anche solo spiegare il don diventa difficile oggi
Era l'abate di San Paolo fuori le Mura conditi dignità vescovile
Che partecipo
Pur non essendo un vescovo al concilio Vaticano secondo
E poi
Fece delle scelte
Anche sull'onda del Concilio
Sempre più lontana dalla chiesa fino a essere ridotto allo stato laicale
E io ricordo di averlo conosciuto a Torino a cena con Marco Pannella prima di andare a a parlare nel mille novecentonovanta e lo nel mille novecento
Ottantaquattro a favore
Della
Della le
Ex fortuna Pasolini della legge per il divorzio
E don Franzoni
Si schierò
Sul più autorevole cattolico per il no alla procreazione del referendum
Sul divorzio
Figura dimenticata figura come dicevo negli anni successivi ridotto allo stato laicale
Che ha scritto due libri
Poco prima della sua morte del dall'editore Rubbettino e abbastanza significativo questa scelte io il parlo nel libro
Anche se critico Dom Franzoni perché perché arrivate ad un certo punto il Don Franzoni che si ribella
Al dogmatismo della Chiesa cattolica
E finisce di essere acquiescente al dogmatismo dalla chiesa comunista
E anche all'indomani della caduta del muro di Berlino
Dove avrebbe dovuto essere un profeta di libertà prima della caduta del muro di Berlino ma anche all'indomani della caduta di Berlino don Franzoni non prende una posizione di distanza verso
I comunisti
Esso è un fatto
Sul quale bisognerebbe riflettere
Io però mi accorgo di essere disordinato perché ho parlato
Un attimo di quello che ha detto Mattia Feltri
Voglio andare con un certo ordine
Riferirmi
A Salvatore Sfrecola
Debbo dirti che io mi aspettavo qualche osservazione
Su Umberto secondo sul capitolo di Umberto secondo che magari tu non condividerei per cui il sei stato gentile e a e amico come lo sei sempre e ha irritato
Di espormi a una critica
Ma
Sulle cose che hai detto io sono d'accordissimo sono d'accordissimo soprattutto
Sia sull'uso politico dalla storia la storia non deve essere usata politicamente
Non deve essere usata politicamente
Faccio un esempio
Le foibe
Che io ho contribuito in piccola misura a far conoscere in termini storiografici
Non come una cavità carsica come un luogo di tragedia di quindici mila italiani
Ammazzati
In modo selvaggio ebbene l'uso politico della storia la fecero i missili per tanti anni denunciando le foibe e cavalcando il tema delle foibe pensiamo a Trieste
A Trieste non sarebbe stato comprensibile un consenso missino senza quella tragedia monopolizzata dai missini ma va anche aggiunto ecco che si è questo uso
Dell'ignoranza politica dalla storia e l'esempio delle foibe e evidentissimo
Tutti tutti indistintamente
Hanno
Ignorato le foibe per decine di anni
Sì è uno qui nel mio libro
Che
Ne ha scritto
In quegli anni
Parliamo quarantacinque quarantasei
Ed è uno dei maggiori filosofi italiani del tutto dimenticato Carlo agli
Sono i
Carlo Antoni
Che sollecita Croce in quel discorso che tu hai citato contro la firma la ratifica del trattato di pace a parlare del dramma della frontiera orientale italiani
In quel discorso all'Assemblea costituente
Ed è lo stesso Carlo Antonini
Che esorta Mario Pannunzio
Sul quotidiano il Risorgimento liberale
Attendo un Cesare cosa stava accadendo è cosa era accaduto
Nel periodo dal quarantatré al quarantacinque
Con le foibe
E poi il dramma dell'esodo degli italiani d'Istria di calmarsi e di piume
Ecco questo è un esempio di uso politico della storia da parte di alcuni ma soprattutto di uso
Dell'ignoranza dell'ignoranza della voluta ignoranza perché io ne sono testimone prima de il Giorno del Ricordo dieci febbraio
Ottenuto con grande difficoltà
E va aggiunto che un ruolo determinante lo ebbe il presidente Luciano Violante altrimenti il giorno del ricordo non sarebbe passato nella nel calendario parlamentare non sarebbe passata
Prima del dieci febbraio del due mila e quattro se non vado errato di foibe di esodo non si doveva parlare in Italia anzi non se ne parlava affatto o le parlarono i neofascisti bollando la cosa come
Contribuendo a squalificare
Questi esuli
Bollando lì col con interviene sono stati fascisti erano fascisti
No erano italiani erano perseguitati perché italiani non perché fascisti
Oriana Fallaci
Mi sono accorta una volta stampato il giudice libero ma anche prima che venisse stampato nella revisione del tozze
Di non essere arrestato ecco come Oriana Fallaci
Di non essere stato ecco anche se io ho scritto delle cose
Ho citato che Carlo Azeglio Ciampi gli diede la medaglia quando Dario Fo l'offendeva in piazza
Niente biglietti diede una medaglia di benemerenza della cultura
Proprio nei giorni in cui il taglio folla svillaneggiato nelle piazze
Io
Non sarei
In amicizia con Salvatore Sfrecola se non gli dicessi
Che io sono stato un po'condizionato dal fatto di essere stato Amico e solidale
Morto come Oriana Fallaci
Dopo i fatti dell'undici settembre
Talmente amico che mi telefonava
Mi ha scritto io riporta un pezzetto di
Di un biglietto che mi ha scritto ma tutta la parte personale dello personale che mi riguardava lo stesso stralciata via
Sono stato anche a casa sua a New York perché in questo biglietto lei scrive io la porta a lei la prendono sempre di casa mia in effetti la testa era una donna difficilissima facilissima
Ha avuto un merito indiscutibile io credo questo di di averglielo riconosciuto ci mancherebbe penso
Di averci aperto gli occhi su cosa era l'Islam
E il tema di terrorismo islamico non islamista io non ho mai usato a parole islamista del mio libro islamico chiamiamolo con il nome
Opportuno terrorismo islamico lei ha avuto il merito di aprirci gli occhi su questa situazione
Ma a una
Rilettura critica della sua opera la rabbia e l'orgoglio
A cui seguiva un altro libro
Con un titolo completamente diverso la ragione
Cioè Oriana si era accorta che con la rabbia e con l'orgoglio non si andava molto avanti
Si voleva un momento di ragione ebbene io rileggendo questi libri
Mi sono accorto che non riescono più a darci delle indicazioni valide oggi perché il terrorismo islamico è cosa diversa
Maurizio Molinari col suo libro sulla Jihad che io ho presentato in due occasioni
E che ho letto ovviamente con grande attenzione e mi ha dimostrato con il suo libero che
Oriana Fallaci si riferiva a un terrorismo islamico dei primi anni del del nuovo secolo che non ha nulla a che vedere con la situazione odierna
Il
Califfato
Tutto quello che la sciata rappresenta è una cosa che Oriana Fallaci non poteva pensare non poteva
Non ampi nello che fosse stata una professor disse di sventure una Cassandra è stata anche accusata di essere Cassandra ma non così Cassandra perché il terrorismo islamico di oggi
è una minaccia molto molto più
Grave di quello che pensasse Oriana fallaci
In parte però ripeto forse io ho esagerato un pochino
Nel nel nel criticare Oriana
Inconsciamente
Condizionato dal fatto di esserci stato molto in gara forti con Oriana e quindi avevo un Governo di una qualche imparzialità ecco non non non non
Chi chi tenta di scrivere la storia deve un po'di staccarsi dalle vicende perché il vero problema poi della storiografia e sì l'uso politico o o non politico della storia o o dell'ignoranza della storia
Ma è anche quello della imparzialità o almeno di un tentativo di imparzialità l'imparzialità impossibile da parte di chi si occupa di storia
Siamo tutti espressione di un vissuto
Che si porta ovviamente a dare valutazioni
Che non sono imparziali ma almeno la tendenza essere imparziali la votazione a essere imparziali a distaccarsi dalle passioni contingenti si deve essere
E noi non possiamo non dire
Con grande fermezza che la storiografia marxista in modo particolare in Italia con la sua egemonia nel campo del delle università delle case editrici e via discorrendo
A contribuito in maniera
Decisiva
A una deformazione della storiografia autentica a una demolizione dal Risorgimento
Quando un Giorgio Candeloro scrive che il quaderno dal carcere
Sul Risorgimento di Antonio che Vannucci ha un alto valore scientifico ed è direi che bisogna partire per scrivere del la storia del Risorgimento e noi abbiamo chiaro all'idea
Di una faziosità incontenibile perché quel quadernetto scritta in carcere
Non può esserne un'opera scientifica così come non può essere un'opera scientifica il soggetto sul Risorgimento che Gobetti ha scritto giovanissimo in cui fa la una demolizione del Risorgimento
Che uno studioso come Adolfo Omodeo che io cito qui
Nel a cui ho dedicato quindi capitolo questo siciliano Adolfo Omodeo che stronca Gobetti
All'indomani della sua morte nel venticinque stronca Gobetti Luís antifascista perché Omodeo era un campione di antifascismo lo stronca perché non è un'opera storiografica quella di Gobetti e la demolizione sommaria di un giovane
Nei confronti di un fatto storico che Croce definiva il Sorgi mento
Non il Risorgimento in Sorgi merito cioè l'unico grande fatto della storia italiana dall'intero dalla caduta dell'Impero romano d'Occidente i toni
L'amico decennio
Ha trattato
Alcuni dei personaggi del mio libro con grande
Amicizia
Ma anche con una vicinanza ideale perché
Certamente
Io
Sono e mi ritengo un liberale
Ma il mio liberalismo e soprattutto
Un tentativo di aprirmi agli altri
Di capire
Le ragioni degli altri
Il vero animo liberale
E quello che si apre
A chi liberale non
Si apre al confronto
Sabato scorso io ho conferito un premio a Torino al cardinal Ravasi
Può sembrare una cosa strana che un laico come me conferisco un premio a Gianfranco Ravasi
Non lo è perché chi conosce un attimo Gianfranco Ravasi con cui abbiamo intavolato un dialogo alcuni al Quirinale a cui tu hai partecipato anche due anni fa
Da un franco Ravasi è uno che vuole il dialogo con tutti
Anche con quelli che lo rifiutano e in quel momento al Quirinale quando lui ha detto questa frase
Noi vogliamo il dialogo con tutti anche con quelli che lo rifiutano io gli ho detto eminenza lei è un liberale inconscio
Lei è un liberale inconscio perché essere liberali significa non solo la tolleranza verso di vedere gli altri ma aprirsi agli altri al dialogo al confronto critico di opinione
In questo quadro che sostanzialmente liberale
Il mio punto di riferimento è il liberalismo
E mi piace
Citare
Quello che conclude il libro
Che io ho definito un torinese a Roma
Mancato due anni fa
Che tu hai commemorato qui in questa sede mi spiace vita non aver potuto partecipare Valerio Zanone
Ma Valerio Zanone
Va ricordato come liberale
Come maestro di liberalismo
Tra di noi c'erano più di dieci anni ma almeno quando io avevo vent'anni Luís trent'anni magari queste differenze di Eddie vieta si sentivano molto di più
Io pendevano dalle sue la bara quando anche dissentito con Salome lo scrivo anche o anche dissentito su certi in certe occasioni
Mazzarrone qui in questa sede va ricordato perché è stato il presidente dalla famiglia piemontese
Come lo sono stati grandi liberali Marcello Soleri prima e Luigi Einaudi
Poi quella famiglia piemontese che si è trasformata nei piemontesi a Roma
Di cui lui è stato il primo prescindendo
Ma c'è una figura che tu non hai voluto citare del primo libro anche se qua era e venuta fuori quella di di Marco Pannella perché sicuramente Marco Pannella per me è stato un punto di riferimento
è stata anche
Una grande amicizia negli ultimi anni della sua vita una grande amicizia non ci trovavamo in piazza nel pantano a prendere il cappuccino insieme al mattino non potevamo ma ai trovarsi trovarci a cena o trovarci accorsa a a pranzare insieme perché lui Sempre o aveva il digiuno o o stava per
Iniziare il digiuno occorso aveva appena finito il digiuno per cui non poteva passare da dal digiuno a un battaglie pranzo a un pranzo per cui ci trovavamo
Al Pantheon a prendere un cappuccino a parlare per delle ore lì gli è nata la nostra amicizia ma le grandi battaglie civili
Dal divorzio l'ho già citato don Franzoni ma è quello solo un'occasione è stato sons de abbiamo fatto insieme dico anche l'autorizzazione e e a Torino
Unici in Italia
Abbiamo fatto
Per gli ottant'anni di
Marco Pannella una manifestazione al Circolo della Stampa strapieno di gente abbiamo dovuto mettere gli schermi nel cortile del Circolo della Stampa una cosa che ha mandato in crisi
Il direttore del circo alla stampa perché le norme di sicurezza erano state calpestate nella maniera più assoluta cioè eccezioni erano centinaia e centinaia e centinaia e centinaia di personalità circa un'cinquecento seicento persone ecco in uno spazio che era ovvio ovviamente non adeguato e abbiamo festeggiato gli ottant'anni di Pannella unici in Italia ed è stata una cosa che lui credo abbia molto apprezzato
è un suo comune nemico sia mio e sia il marco
E sia rimarco
Che io non nominano Non nominerò perché non voglio dargli
Il piacere di di richiamarlo di evocarlo in questa sede
Organizzò
Lo stesso giorno una manifestazione
Stesso giorno in cui noi festeggiamo a Torino
Marco Pannella una manifestazione concorrente storico perché non andò molto bene ma questo
Ma questo ma questo ma questo non ha importanza non ha importanza non ha importanza ecco ci sarebbero tantissimi altri aspetti da evidenziare
Io
Se mi permettete
Direi ancora qualcosa su Umberto Agnelli perché è un bardo Agnelli è stato molto sacrificato
Dalla figura emergente del fratello
Gianni Agnelli a praticamente annullato la figura di Umberto
E il
Che poi quando con la morte di Gianni lui assunse la presidenza della FIAT rimase
Pochissimo presidenza FIAT perché si ammalò si ammalò
Ma Umberto Agnelli
Se noi lo analizziamo
Con più attenzione ci accorgiamo che è stato una grande risorsa
Del mondo industriale
Italiano e non soltanto
E ha avuto anche il coraggio di fare delle scelte
Che per me sono parte
Importanti
Faccio un esempio
Si candidò lui l'hai vicinissimo perché era laici sino nella Democrazia Cristiana nel mille novecentosettantasei
Perché non concordava sul fatto che i comunisti potessero prendere il potere come come poteva essere perché nel settantacinque tutte le grandi città
Erano state conquistate dai comunisti a Roma Torino Milano e via discorrendo le lezioni da settantasei son quelle che portarono Montanelli a dire Tulliano Cillario votiamo la democrazia cristiana
Che poi non è una frase di Montanelli è una frase di Gaetano Salvemini
Che di fronte alla legge truffa nel cinquantatré
Disse Turri amo Cini naso e votiamo la legge truffa
Perché non è una legge truffa
E oggi se noi la confrontassimo con tutte le leggi elettorali passate e attuali non ci accorgeremmo che l'Italia sarebbe in una condizione diversa se fosse stata se fosse passata la legge tutto russo
Che non era truffa era una truffa per i comunisti non per i democratici perché un premio di maggioranza fondato su un effettivo maggioranza del cinquanta per cento nel cinquantuno per cento
Dava la garanzia della governabilità noi non avremmo avuto una serie di governi cinquanta Governi cinquant'anni Alcide De Gasperi che era un grande
Io se scriverò un il terzo libro certo Alcide De Gasperi lo metterò come esponente della Grande Italia
Alcide De Gasperi aveva capito le debolezze illecite nella stessa Costituzione repubblicana che era preoccupata del fatto
Che non si dovesse
Daley troppo potere al governo perché l'esperienza mussoliniano alle spalle
Sconsigliava
Di creare quello che Filippo Curzio invece sulla stampa auspicava
Cioè Filippo Burzio nel quarantacinque quarantasei auspicava il cancellierato
Alla
Tedesca quindi un governo forte non governo fragile
Ma Filippo Burzio poteva
Anche permettersi questo perché era stato cacciato dal Politecnico dall'insegnamento
Era stato
Messo al bando era stato condannato a morte in contumacia nel mille novecentoquarantatré
Dopo l'otto settembre quindi Filippo Burzio poteva permettersi altre non potevano permettere per altri versi e chiudo
Uomini come Piero Calamandrei e come Leo Valiani
Erano per la repubblica presidenziale nove erano per la repubblica parlamentare quindi la storia noi dobbiamo vederla cercare di vederla di capire allora Magalli condannarla anche di criticarla
Ma cercando di vedere le cose come sono andate
E non commettere l'errore
Che Benedetto Croce ai giovani del suo istituto io non posso non sentire oggi una colpa
Di essere qui alla stessa ora in cui a Napoli
Si apre l'anno accademico dell'istituto Benedetto Crosio ogni anno il venti di novembre che l'anniversario della forte di Croce ogni anno
Il venti di novembre all'istituto
Si apre l'anno accademico io mi sento in colpa di non esserne la anche se ringrazio ovviamente di essere qua
Ma Benedetto Croce ammetteva
Metteva in guardia i giovani di questo istituto che aveva fondato
E che ha avuto grande importanza nella storiografia italiana
Rosario Romeo è stato allievo
Tutti gli storici più importanti Calasso è stato un allievo
Il napoletano Cavasso del Galasso che difende il Risorgimento contro i neo borbonico e via discorrendo
E qui bene il cross di metteva in guardia i giovani che avrebbero frequentato l'istituto da un gravissimo errore
Che avrebbero potuto commettere e che buona parte
Degli storici o dei sedicenti storici o dei giornalisti che vogliono fare gli storici commettono regolarmente
Cioè di valutare
Con il criterio di oggi il passato
E quello che Croce chiamava l'anacronismo
Noi dobbiamo sforzarci di capire la storia
Facendo lì palombari che si immergono in fondo al mare cioè nel passato
E quindi cercare di capire i comportamenti capire
Non tanto giudicare ecco purtroppo la seconda edizione del primo libro non c'è ma io nella seconda edizione ho messo una frase in balcone
Sì e poi recentemente ho trovato citato da un illustre
Un illustre personaggio che non ricordo chi fosse ma in tali somme acida citato questa frase in latino
Che compito
Dell'uomo di cultura ecco non è quello di indignarci
Non è quello di piangere
Ma è quello di intelligente di capire ecco compito dello storico è quello io non so se sono riuscito
Qualche volta ho pianto perché non mi veniva il capitolo così come volevo
Ma il mio bassotto che è stato per anni vicino a me e vissi d'olio computer mi ha aiutato
Qualche volta mi sono indignato perché ci sono delle pagine e delle persone che portano all'indignazione
Ma il mio sforzo
Non so se ci sono riuscito è stato quello di interdizione di capire
Di capire e di raccontare e di contribuire a far conoscere o a fare apprezzare nuovamente ecco tutti giustamente chiudo per davvero anche perché Lugli ai a ancora i minuti contati
Per ragioni fa familiare lo lo lo posso
T re quindi è un giornalista e un padre che segue è una baby sitter e
Saragat e Saragat io l'ho conosciuto mai Garosci che me l'ha fatto conoscere Garosci del quale io ho scritto
E Garosci diceva mi diceva io sono stato allievo suo università
E poi siamo stati tentati siano entrati in amicizia e Garosci mi diceva assai Saragat quando ha fatto la scissione di Palazzo Barberini divini poi è stato massacrato è stato massacrato come il traditore del socialismo come l'uomo venduto agli Stati Uniti come quello non come quello che ha salvato la democrazia in Italia insieme a De Gasperi perché questa è la verità
Storiografica menta assodata
Ma Garosci mi diceva
Potevano attaccarlo in tutti i modi possibili
Ma la dirittura morale di Giuseppe Saragat era talmente indiscutibile
Celli non poteva essere oggetto se non di attacchi destinati a fallire nel loro obiettivo
Perché la sua dirittura morale era a Sollum tra anche negli anni dell'eccidio
Quando mi diceva Aldo Garosci che anche lui è era un giovane fuoriuscito
Prima in Franzen e poi la guerra di Spagna e poi gli Stati Uniti Garosci mi diceva assai
L'unico fuoruscito che si guadagnava da vivere
Facendo il rappresentante di commercio a Parigi arriverò Giuseppe Saragat gli altri vivevano di politica o cercavano di vivere e di politica con sovvenzioni
Da parte di altri partiti e via discorrendo Saragat
Dedicava alla sera alla politica ma di giorno faceva il raffrontata di commercio ecco questo è un esempio della Grande Italia in cui io continuo a credere
E che io oppongo all'Italietta di oggi io non ho voluto entrare nel merito di discorsi legati all'oggi ma certo io di fronte all'oggi
Ribaltò la frase di Bacone
Io di fronte all'oggi chi angolo e vidi mio
Non riesco a in Italia vincere quest'Italia vi ringraziamo
Qui questo argomento essendo in casa piemontese bisogna concludere con un bicchiere di vino piemontese cortese del Monferrato