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Alessandro Astorino
delegato per i Rapporti con il Parlamento e le Istituzioni dell'Unione Stampa Periodica italiana
16:30 Durata: 4 min 45 sec -
Francesco Saverio Vetere
segretario generale dell'Unione Stampa Periodica Italiana
16:34 Durata: 10 min 33 sec -
Alessandro Astorino
delegato per i Rapporti con il Parlamento e le Istituzioni dell'Unione Stampa Periodica italiana
16:45 Durata: 34 sec -
Marco Siclari
senatore (FORZA ITALIA)
16:45 Durata: 6 min 8 sec -
Elisabetta Cosci
vice presidente del Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti
16:52 Durata: 6 min 30 sec -
Francesco Saverio Vetere
segretario generale dell'Unione Stampa Periodica Italiana
16:58 Durata: 1 min 5 sec -
Chiara Genisio
Consigliere nazionale USPI e Vicepresidente Federazione Italiana Stampa Cattolica
16:59 Durata: 2 min -
Francesco Saverio Vetere
segretario generale dell'Unione Stampa Periodica Italiana
17:01 Durata: 1 min 54 sec -
Alessandro Astorino
delegato per i Rapporti con il Parlamento e le Istituzioni dell'Unione Stampa Periodica italiana
17:03 Durata: 41 sec -
Santo Strati
editore e direttore del giornale on line CalabriaLive (giornale on line)
17:04 Durata: 2 min 49 sec -
Intervento non annunciato
17:06 Durata: 1 min 6 sec -
Elisabetta Cosci
vice presidente del Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti
17:08 Durata: 1 min 21 sec -
Fabio Polli
editore e direttore de Il Tuscolo, Consigliere nazionale USPI
17:09 Durata: 3 min 18 sec -
Francesco Saverio Vetere
segretario generale dell'Unione Stampa Periodica Italiana
17:12 Durata: 3 min 21 sec -
Rosa Rubino
direttore de Il Vomere
17:16 Durata: 4 min 52 sec -
Bruno Astorre
senatore (PD)
17:20 Durata: 5 min 6 sec -
Francesco Saverio Vetere
segretario generale dell'Unione Stampa Periodica Italiana
17:26 Durata: 11 sec -
Alessandro Astorino
delegato per i Rapporti con il Parlamento e le Istituzioni dell'Unione Stampa Periodica italiana
17:26 Durata: 16 sec -
Alessia Rotta
giornalista e vicepresidente vicario del gruppo parlamentare alla Camera dei Deputati (PD)
17:26 Durata: 5 min 18 sec -
Giorgio Zucchelli
Presidente USPI e direttore de IL Nuovo Torrazzo
17:31 Durata: 2 min 40 sec
Conferenza stampa dell'USPI Libertà e responsabilità di stampa
Io sono e Sandra Savino delegato dell'Unione la stampa periodica italiana per i rapporti con il Parlamento l'ultimo che è stata costituita nel mille novecentocinquantatré ed è oggi la maggiore associazione italiana di giornali cartacei e digitali per numero di iscritti
Io prima ovviamente di diciamo dare il via ufficiale a questi lavori a questa importante giornata mi tocca con grande piacere che lo faccio
Leggere gli indirizzi di saluto del presidente del senato la senatrice Elisa Elisabetta Alberti Casellati
Desidero non far mancare la mia voce a questa conferenza stampa promossa oggi dall'unione stampa periodica italiana presso la Sala caduti di Nassiriya del Senato della Repubblica
In un momento storico in cui alla anche a livello internazionale si sta dibattendo sulle modalità di fruizione
E sulla remunerazione dell'attività giornalistica e quanto mai doveroso comprende confrontarsi sui possibili sviluppi e sulle criticità di un settore al centro di un notevole cambiamento tecnologico talia spetti non c'è verità ripercussioni economiche ci impongono quindi un'attenta riflessione sull'importanza dell'intermediazione giornalistica
E quindi sulla necessità di garantire anche per il futuro una delle attività fondamentali per la stessa vita democratica delle istituzioni
Da questo punto di vista ritengo auspicabile che le istituzioni affrontino con la massima attenzione e cautela ipotesi di rimodulazioni o addirittura di drastiche riduzioni dei contributi all'editoria
Una democrazia matura ha infatti il dovere di difendere il diritto dei cittadini ad essere informati ad esserlo da professionisti sottoposti a regole compresa la più importante di tutte la deontologia professionale
Così come non si può non evidenziare il serio rischio connesso ai rischi occupazionali nel settore editoriale in particolare le testate di informazione locale di nicchia che proprio Lusi qui rappresenta diversamente si rischierebbe di colpire al cuore quel pluralismo della stampa e dell'editoria pura che rende compiutamente libera e liberale la nostra democrazia
Il mio sincero augurio in conclusione è che una pur importante attività di razionalizzazione della spesa pubblica non Poggi su misure che metterebbero in forte difficoltà fino a pregiudicare lo l'esercizio di una professione che vigila quotidianamente sulle nostre libertà
Maria Elisabetta Alberti Casellati presidente del senato
Ringrazio ovviamente il presidente per questo significativo messaggio e grazie a tutte le forze politiche con le quali illustri sta intensamente interagendo in rappresentanza della stampa periodica italiana
Nella tutela dei diritti e degli interessi professionali morali e materiali dell'intera categoria ieri ovviamente anche consentito insomma un particolare ringraziamento a a tutte le persone qui presenti che insomma hanno dedicato e stanno dedicando il loro tempo a questa importante conferenza
Al senatore Siclari già capogruppo di Forza Italia in Commissione Salute in rappresentanza del gruppo di Forza Italia in Senato che tra l'altro acconsentito
Il Senato insomma cioè se questa importanza e prestigiosa sala e siamo in attesa dell'onorevole Alessia rotta che è vicepresidente del gruppo del Partito Democratico della alla Camera dei deputati
E alla senatrice De Feo vedo presente ringrazio affettuosamente un saluto affettuoso mi sia consentito al all'onorevole Giovan Battista Caligiuri già presidente della regione Calabria e senatore della Repubblica
Vi ringrazio ovviamente ancora otto tutte le personalità presenti e tutti i convenuti il tavolo della presidenza è arricchito anche dalla dottoressa Elisabetta cocci che vice presidente dell'ordine nazionale dei giornalisti
Abbiamo dedicato questa iniziativa alla libertà e alla responsabilità di stampa un'occasione di dialogo e confronto costruttivo sulle preoccupanti prospettive che la legge di bilancio due mila diciannove disegna per il settore della stampa italiana
E proprio su questo argomento cedo la parola al segretario generale dell'USP l'avvocato Francesco Saverio Vetere grazie
Grazie grazie all'ingegnere Astorino grazie a tutti voi ed essere qui
Tutti gli amici che ci onorano della loro attenzione
Stiamo ponendo all'attenzione del di tutti delle forze politiche delle forze sociali degli intellettuali
Un tema che in questo momento viene dibattuto da diversi punti di vista
Soprattutto nella vita politica nella vita del governo cioè il tema dell'intervento dello Stato nel settore dell'informazione non lo riduciamo al tema del contributo pubblico
Anche se riguarda direttamente questo aspetto
E lo facciamo anche perché
Ci sembra che a volte questo tema non venga correttamente ha posto non è che ha posto correttamente perché mancano nell'analisi qui da più parti è stata fatta
Mancano gli elementi fondamentali cioè chi la fa capire per quale motivo
Questi contributi pubblici ci sono stati e per quale motivo non dovrebbero più esserci
è un tema è un tema risalente perché è un tema che risale a subito dopo il varo della Costituzione repubblicana e dell'articolo ventuno che riguarda nella formulazione classica la differenza tra una mentalità un principio liberale che prevede che lo Stato non debba in nessun modo interessarsi al problema dell'informazione lasciare al mercato regolamentare l'informazione che quello che viene annunciato come sanno gli studenti del corso di laurea delle Costituzione americana del Bill of Rights i bilanci dicono il congresso non farà
Mai alcuna legge che regolamenti la libertà e quindi anche la libertà di espressione
E c'è chi invece a proponiamo un'impostazione sociale del tema dell'informazione ed è stata sempre la corrente dominante in Italia addirittura c'era costituzionalista grandissime si chiama Mortati che sosteneva che bisognava render pubblici tutti i mezzi di produzione del settore dell'informazione
Vedi vedete passiamo da un estremo all'altro questa è l'impostazione classica
L'impostazione nella quale soprattutto la giurisprudenza quindi non solo i parlamenti hanno ritenuto che la stampa l'editoria tra gli altri fosse un fatto sociale che dovesse in qualche modo essere regolamentato regolamentato perché in attuazione dell'articolo ventuno della costituzione dell'articolo tre perché l'esercizio della libertà di stampa
Dovrà essere reso in condizioni di uguaglianza il che vuol dire che non doveva essere permesso solo ai grandi gruppi di fare i giornali ma dovrà essere permesso a tutti quelli che ne avessero avuto l'intenzione attraverso un meccanismo a certe condizioni di sostegno per lo Stato
Addirittura fino al mille novecentottantotto ne abbiamo del prezzo amministrato dei giornali
Lo nell'ottantotto è finito quindi per capire come fosse forte l'impostazione sociale sul tema dell'editoria
Questo dibattito si è trascinato a lungo in realtà c'è stato un progressivo Carlo dei contributi all'editoria
Anche perché si faceva sempre più largo l'idea dell'editoria di mercato
In questo periodo soprattutto negli ultimi vent'anni poi si è presentato ancora il fenomeno nuovo nuovissimo della nascita della stampa ormai cioè del nascita di quella specificità dell'editoria che quella dei giornali nativi digitali
Ce ne sono alcuni che sono ormai sono all'attenzione di tutti all'UDC tignoso parlo di fan peggio
Quindi i giornali che evitano esclusivamente in digitale e che hanno avuto un grandissimo problema nell'essere considerati alla pari dei giornali cartacei ci voluta praticando una legge del due mila sedici e la centonovantotto per arrivare a questo tipo di parificazione ma il fenomeno internet ha portato a un'altra sua conseguenza molto importante e cioè che la diatriba la discussione sul perché i contributi e sulla necessità che lo Stato contribuisse al settore editoriale ha preso un'altra forma è cambiata
Non ci basiamo più sulla dibattito classico tra i liberiani
Qui fa autori dell'editoria come fenomeno sociale
Noi abbiamo assistito soprattutto nell'ultimo periodo sulla spinta di alcune forze in qualche misura espressiva
Il Movimento cinque Stelle
Ha un'evoluzione dell'analisi nel senso della messa in discussione
Nella messa in discussione dello stesso giornale in quanto tale cioè l'idea chi dovesse venire meno l'intermediazione la funzione dei media
Così come un'idea ancora più evoluta e quella che dovesse venire meno la mediazione del Parlamento no tra il il cittadino e il Governo c'è la democrazia diretta così come la democrazia diretta così la l'informazione diretta
E per questo io ho accolto con grande piacere la proposta che mi è stata fatta dagli amici
Del gruppo di Forza Italia di modificare parzialmente il titolo di questo incontro che stiamo facendo
Ribera età e responsabilità di stampa perché noi sappiamo una cosa che il sistema dell'informazione in Italia sistema dei giornali ma anche il sistema televisivo e radiofonico è cresciuto con alcune regole
Ce ne sono sostanzialmente due grandi regole la regola della responsabilità
Dei giornalisti
Espressa in primo luogo dalla necessità di un direttore responsabile che risponde di quello che si scrive
E la regola della riconoscibilità al terzo livello dell'editore cioè il pubblico nel caso di giornali che restano nel sistema dell'informazione il pubblico sa che l'editore
E il pubblico sa chi risponde di quello che scrive
Il problema di arrivare alla disintermediazione cioè alla fine del giornale della funzione del giornale porta con sé un problema grandissimo che riguarda la la responsabilità di ciò che si scrive
è un problema grandissimo che riguarda il come le informazioni vengono portate all'attenzione del pubblico con quali verifiche con quali criteri deontologici con quale senso della responsabilità
In questo momento a legislazione data una cosa del genere impossibile
Ma
Per ottenere che tutti i giornali che tutti i mezzi di informazioni di questo tipo siano dentro il sistema
Ci bisogno che lo Stato reca in qualche misura soprattutto l'editoria media e piccola non c'è niente da fare il mercato è dimostrato che il mercato soprattutto nell'editoria piccola media e territoriale
Non è mai non è mai stato sufficiente
A far nascere a far sviluppare questo tipo di informazione
E sempre di meno quelli sulla perfetto
Che succede
La nostra richiesta quindi di riflettere riflettere son trent'anni che sentiamo parlare di riforma dell'editoria trent'anni e in trent'anni sono pressate presentate proposte di diverso tipo di riformare il settore
Mai c'eravamo trovati di fronte alla messa in discussione proprio il giornale in quanto tale e quindi questo è un è un'evoluzione ulteriore interessante ma noi siamo disponibili alla riscossione certo non fino a questo punto e quello che lo spinge deve non è ciecamente di conservare i contributi a tutti i costi per come sono quello che lo speaker di riflettere bene su riforme che potrebbe impoverire in maniera definitiva tutto un patrimonio di Vitoria locale
Che invece è stato sempre la nostra forza
I grandi Paesi dell'Europa mediterranea si reggono si reggono su migliaia e migliaia di periodici che vengono editi prima soltanto in forma cartacea adesso digitale e si sono sviluppati perché questa loro cultura e la loro mentalità andare a distruggere a rischiare di distruggere questo settore vuol dire impoverire in maniera determinante
Il pluralismo del nostro Paese
C'è un altro aspetto e poi vi lascio perché voglio lasciare spazio a tutti i nostri graditissimo invece
Non c'è non c'è mai stata una riforma del settore editoriale che non sia stata condivisa dal Parlamento
Ci sono cose la legge elettorale
E altre con e altri argomenti altri temi determinanti
In cui non si può andare avanti a botte di maggioranza imponendo un assetto no perché ha ha adesso può accadere una cosa tra tre anni ci sarà un altro governo
I le riforme sull'informazione
Sono riforme determinanti per l'assetto democratico di un Paese
Andrebbero fatte come sono state sempre fatte
Con una convergenza amplissima di tutto il Parlamento
E questo chiedo che succeda
Cioè nella riflessione che noi dobbiamo fare assolutamente sul sui giornali cartacee e digitali sul sistema della comunicazione sul sistema dei contributi facciamola ma facciamo la tutti
Facciamolo impegnando la sensibilità di tutti ascoltando la voce di tutti
Questo e quello che secondo me potrebbe darci una speranza che le riforme siano riforme aderenti alla realtà e che non la distruggano con non non la mettono in pericolo ieri ho avuto un colloquio molto bello
E profondo con
Il presidente Morelli presidente della commissione Trasporti della Camera
Lui non è d'accordo su un'impostazione del genere l'utenza che dovrebbe aprire una riflessione e soprattutto che i giornali e benessere aiutati e salvati magari in modo diverso rispetto a prima
Correggendo alcune storture che effettivamente ci sono
Ma bisogna andare sempre di più nella direzione di favorire la vittoria minore l'editoria locale di nicchia questo il senso che ha voluto dal suo intervento e questo ci induce all'ottimismo e lo ringrazio grazie a tutti voi
E confermo le parole del segretario generale sulla vicinanza appunto delle forze politiche di molte forze politiche a diciamo le nostre motivazioni
In particolare Forza Italia come ho già detto cioè supportato gruppi Forza Italia nell'organizzazione anche di questa di questa giornata
C'è stata particolarmente vicina e e qui infatti presente senatore Siclari a cui passerò la parola per un saluto
Buonasera a tutti grazie grazie
Per per aver contribuito ecco realizzare un evento vuole affrontare una tematica quanto mai attuale ed importante per il nostro Paese soprattutto per la democrazia per la democrazia matura come ricorda il presidente Casellati con i saluti Benvenuto che ha fatto tutti voi condividiamo come gruppo parlamentare di Forza Italia
Io inizio con una frase
Che il confronto tra le varie identità natiche Enza per qualunque Paese democratico e questa esigenza di tutelare minoranze culture identità e insieme libertà di stampa richiede anche sostegni dello Stato
Questa è la frase che ha pronunciato il che tutti voi conoscete l'ha pronunciato pochi giorni fa il presidente La Repubblica Sergio Mattarella
Così come pure il presidente del Parlamento europeo
Antonio Tajani ha rivendicato con orgoglio il suo essere giornalista difendendo la categoria dagli attacchi degli atti alcuni esponenti l'attuale governo hanno per tentato anche in sede europea ai danni di professionisti
Di professionisti e soprattutto i danni e della tenuta la democrazia di qualsiasi paese
Io pochi giorni fa ho messo un post su Twitter e sono figlio di un giornalista pubblicista
Si parlava di liste di proscrizione
Ha twittato ha scritto velisti prescrizione editori puri giornalisti insultati la verità che attaccava la stampa
Per favorire l'effettivo se vogliono il popolo ignorante per affossare Lucrezia questo è il mio punto di vista personale
Certo c'è il rischio di monopolizzare la l'informazione c'è il rischio e sostanzialmente titoli e la parola libertà
A quello che è sempre stata concepita
Alla stampa nel massimo rispetto del ruolo che ognuno ricordi cuori copre quindi libertà di stampa ma libertà di stampa per tutelare democrazia che una conquista importante della del nostro Paese
è chiaro che
Noi che viviamo da qualche mese l'attività di governo ci stiamo abituando un po'a quelle che sono delle soluzioni improbabili che vengono proposte di fronte dei problemi che non vengono affrontati in maniera seria
E anche questa non la riteniamo una soluzione improbabile per un problema che va affrontato diversamente va raffrontato va affrontato in maniera migliore soprattutto per dare spazio a quelle minoranze a cui faceva riferimento
Il Presidente della Repubblica e rappresentare che era sono presentati da giornalisti
Da professionisti
E e che da sempre la stampa ha permesso a ciascuno di noi di vivere
Attraverso le diverse visioni a tre su più colori quello che è una notizia quindi l'informazione
Quindi non la verità significa sia le tecniche USA no a lavoro significa perché poi rimessa anche rischi e lavoro diversi professionisti che lavorano in cooperative fondazioni enti morali quindi e c'è anche un danno importante di natura economica non solo occupazionale
Per cui noi che
Venivamo spesso additati in passato come il partito no che fosse metteva a rischio la libertà di stampa molti di voi oggi inizia da rimpiangere forse addirittura un punto che non avrebbe nessun e magari immaginato in passato inizia rimpiangere l'epoca insomma il cui nome al governo proprio noi e siamo stati coerenti e leali per quello che abbiamo potuto più possibile e nel rispetto della professione di ciascuno di voi
Quindi noi al governo
Per non sottrarre tempo anche chi vuole intervenire dopo perché siete voi protagonisti di questa giornata né al Governo l'abbiamo detto lo stiamo dicendo e lo continueremo a dire
Cioè annunciare vivere sempre di annunci e di slogan come lasciare un giornale con i titoli e basta
Senza poi contenuto allora se il titolo deve servire per attrae l'attenzione su quelle tre parole poi nella sostanza magari è qualcosa di diverso completamente rispetto al al titolo
Ecco questo può non lo viene a sapere solo in questo caso noi viviamo di slogan e spesso i contenuti sono diversi dal titolo anche in maniera diversa purtroppo per voi non è così
Se abito Anda tutto insomma adesso per voi annunciati tagli tagli loro vogliono proporre quindi noi stiamo continuando a dire governo che un tema che va affrontato in maniera seria
E che bisogna risolvere il problema di migliaia di uomini e donne che sostanzialmente rischiano di vedersi la paga pena spezzata per cui noi continueremo questa battaglia siamo qui per questo e porto il saluto di tutto il gruppo parlamentare di Forza Italia
Ve lo diciamo ve lo dico
Neanche in quest'occasione quello che non ci auguriamo senza mente che finisca presto questa esperienza di questo governo perché vogliamo andare prima possibile a governare il Paese quello che noi ci auguriamo come forza politica all'interno del forza politica del Paese
Chiudo con una frase Di Giorgio quel che dice che se la libertà di stampa significa qualcosa significa il diritto di dire alla gente ciò che non vuol sentirsi dire soprattutto questo
Quando si detiene il PAI ieri il potere togliere fondi e quindi libertà al giornalismo significa soffoca la democrazia ed è un lusso che soprattutto oggi non ci possiamo permettere di fronte a un processo
Di informatizzazione che continua ad andare avanti e che rischia di mettere e nelle mani di poche pochi soggettivi pochi sostanzialmente politici
Che utilizzano la piattaforma è quella che l'informazione che poi in realtà non è mai una sana informazione perché spesso viene controllata al nono piacere quindi se monopolo pomolo polizza non soltanto l'informazione ma la democrazia del nostro Paese non lo possiamo permettere grazie
Grazie senatore Siclari
La parola alla dottoressa Elisabetta consci vice presidente dell'ordine nazionale giornalisti
Grazie grazie sono molto felice di essere qua con voi al porto il saluto e la solidarietà in questo momento perché credo che ne abbiamo bisogno da entrambe le parti anche del nostro presidente Carlo Verna che avrebbe voluto essere qua con noi oggi ma che ha avuto un problema di salute che lo ha costretto
A a restare a casa
Ecco io sì in questo momento credo che siamo veramente un po'ovviamente insomma come in altri momenti ma in questo momento in particolare un po'sulla stessa barca
Purtroppo questa parola bollire che che risuona continuamente aboliamo i finanziamenti aboliamo l'ordine aboliamo però di dall'altra parte non c'è una proposta perché io non riesca a vedere quale può essere l'abolizione cioè che cosa si propone aboliamo l'ordine dei giornalisti e che cosa facciamo al posto dell'ordine dei giornalisti qual è il ruolo dell'ordine dei giornalisti aboliamo i finanziamenti ai alla piccola editoria e come va avanti cioè che cosa proponiamo in in cambio che cosa diamo in cambio
A queste a tutte queste punizioni quindi sono sono d'accordo con gli interventi che mi hanno preceduto ovviamente andrebbe aperto un tavolo di riflessione andrebbe sviscerato in modo diverso condanna arrivare così a gamba tesa come si dice in termini calcistici
E buttare via tutto perché in questo buttare via tutto rischiamo come spesso accade di buttare via anche il bambino con l'acqua sporca
Noi
Mai quando come in questo momento abbiamo bisogno di regole di regole che soprattutto nel campo dell'editoria appunto assistiamo a tutte le sei che News che ci vengono propinate quotidianamente dai soci al dal web e quindi già riusciamo a fatica noi che siamo l'ordine che dovremmo avere il compito in qualche modo di mettere dei paletti a questo mare di bugia che ci vengono propinate ogni giorno
E perché spesso noi non riusciamo a mettere questi paletti perché non possiamo intervenire sui giornalisti su coloro che non sono iscritti all'ordine per esempio e quindi e questo è proprio la fotografia di quello che potrebbe accadere se l'ordine non ci fosse Giannoli riusciamo in qualche modo a limitare il danno con coloro che sono iscritti all'ordine perché noi abbiamo un codice deontologico un testo unico della deontologia alla quale e al quale siamo obbligati che siamo obbligati a rispettare e che invece e non hanno per esempio coloro che fanno comunicazione io non non non la voglio chiamare informazione vorrei ancora mantenere informazione ad un livello un po'più alto
Quelli che appunto propinano a mille milioni e milioni di notizie ogni giorno di notizie false di notizie costruita ad hoc per i loro interessi
Ecco questo è il appunto il ruolo del dell'ordine però non ci si pone neanche la domanda che cos'è l'ordine perché io son sicura che se chiedo a questi signori che vuole abolire l'ordine ma nonostante qualcuno di loro si è iscritto all'ordine e quindi probabilmente in tempi lontani e anche per lui magari essere scritta questo ordine rappresentava forse una possibilità una speranza una credere in qualcosa che poi ovviamente adesso non è più così
Ecco che cos'è l'ordine l'ordine quale ha il ruolo dell'ordine semplicemente vi rubo due secondi così lo sapete ovviamente siete editori e quindi sapete qual è il compito dell'ordine però lo voglio ricordare l'ordine a essenzialmente due compiti importanti che sono quelli di tutelare il cittadino perché di questo si parla quindi secondo l'articolo ventuno della nostra Costituzione
Che appunto dice che il cittadino ha diritto di essere informato in modo giusto e noi abbiamo questo compito fare attenzione stare vigili che il cittadino abbia le notizie corrette corretta secondo il nostro codice deontologico noi abbiamo un codice adesso dal due mila sedici ambientato prima avevamo una serie di carte insomma qua vedo seduto Mario Nanni che ammaestra di di questo potrebbe farci lezione su tutte le carte che e tutti i contenuti delle nostre carte tanto la lite che sono state raccolte nel testo unico della deontologia professionale
E poi l'altro compito che ha il l'ordine dei giornalisti è quello di fare formazione quindi una formazione continua una formazione di buon livello che crei dei dei delle figure professionali che possono essere in grado di gestire questa cosa delicatissima che all'informazione
Detto questo la così molto molto sinteticamente vi lascio ovviamente alle vostre riflessioni era semplicemente per sono parole poi libertà diciamo così perché conto io sono venuta per fare un saluto però poi mi accaloro sample quando si parla di questi temi che Santo cioè io vedo che siamo molto il pericolo ma io la vivo così
La vivo così e la vite e l'arrivo con molta angoscia altri miei colleghi sono più tranquilli il pericolo cioè perché insomma abolire i finanziamenti alla piccola editoria sappiamo quanto sono importanti noi tra l'altro ci siamo conosciuti qua vedo rosa Rubino che è un'altra
Carissima amica qualche giorno fa affatto questo convegno molto interessante alla Camera dove appunto abbiamo riflettuto insieme partendo dalla sua esperienza di direttrice responsabile di un periodico
Siciliano un periodico piccolo periodico però molto importante e partendo dalla sua esperienza abbiamo riflettuto insieme su quanto sia importante la piccola editoria quella che chiamiamo piccola editoria ma che io definirei grande perché poi è quella che fa alle notizie davvero che porta le notizie ai cittadini davvero
Lo sappiamo insomma come funzione Arielle levi i grossi quotidiani hanno un altro ruolo rispetto a quello della piccola vittoria e quindi appunto in bocca al lupo a noi questo punto Cerchiai speriamo che che ce la mandi buona insomma
Grazie
Tante speriamo che il presidente del mio custodito il silenzio non è una cosa dodici no si è accorto per caso lo posso dire tanto non c'è niente anch'se non ci sono segreti
Facendo una visita all'occhio che aveva una lesione alla retina quindi l'hanno subito ricoverato e oggi faranno queste nonviolente vanto che insomma non non è una cosa grave però una cosa quasi noi dobbiamo dar fuori bisogna prendersi subito assoluto gli auguri tutto
è presente in sala con noi la nostra amica Chiara Genisio che vicepresidente della Federazione dei settimanali cattolici tutta la stampa giocare diocesana Chiara ci vuole portare un contributo sul tema vorrei sapere che ne pensi tu
Prego ecco
No no
Circola
Vince molto lo stile di questo incontro perché mi piace coniugare questa libertà e responsabilità prima di tutto come giornalista
E e di pensare sempre che bisogna costruire e non solo scendere a livello degli insulti e del attacco frontale anche se credo che in questo momento bisogna parlare con chiarezza
Mi presentava anche rimando tormenta venti una settimana la stampa cattolica diocesana centonovantatré Stati in tutti Tania molte delle quali partecipano e sono socie dell'ospite io dico sempre noi ogni anno ogni settimana raccontiamo cento mila notizia che senza di noi non esisterebbero
Moltiplichiamo le per tutta la stampa locale l'Italia non sarebbero contata per quello che da nord a sud delle situazioni economiche sono diverse diciamolo che fare informazione Costa e purtroppo il fatto che anche molti giornalisti negli anni sono stati pagati poco hanno permesso di non avere un'informazione di qualità come invece merita di avere questo Paese
E quindi non sempre solo con la pubblicità ecco gli abbonamenti
Nella stampa locale si può sopravvivere allora perché sia permesso di avere libertà responsabilità e qui che io credo che come nella sanità
Pubblica e privata lo Stato interviene per garantire la salute che è un bene primario altrettanto la libertà di informazione di formazione è un bene primario e credo che lo Stato debba partecipano soda coro con quello che si diceva prima che tutto si può migliorare una legge non è mai definita per tutto ma non è neanche possibile che ogni anno ci ritroviamo a Rizzo a ridiscutere sempre le stesse cose
Per i beni in Comit cittadini prima di tutto
Allora ex credo che ci siano le professioni tali capacità l'intelligenza per mettersi intorno a un tavolo e migliorare le cose io credo che anche sono in questa sala ce ne sono tantissimi che hanno voglia di spendersi e lavorare per questo
Grazie
Grazie sul tema dei costi voglio dirlo ma insomma
Abbiamo fatto
Un passo avanti grandissimo con la firma il ventiquattro maggio di quest'anno del nuovo contratto nazionale di lavoro giornalistico con la Federazione della stampa che e un contratto
Tagliato a misura dei giornali locali dei giornali on line e dei giornali di nicchia
Che ci consente ci consente di assumere giornalisti con tutti i diritti
Gli stessi diritti naturalmente previsti dalla legge quelli previsti dal contratto circa ma con un trattamento economico adeguato alle dimensioni di giornali piccoli ricordo
Che l'ultima analisi dell'ultimo osservatorio del autorità per le garanzie nelle comunicazioni
Ci ha dato dei dati su mille
Giornali on line che in questo momento sono pubblicati in Italia il sessantotto per cento rappresenta la coda lunga ci sono giornali che non raggiungono i cento mila euro di fatturato
Se non vogliamo contribuire a farli crescere questi giornali sono in particolare i giornali d'informazione locale son fatti benissimo
Sono scritti con passione e con professionalità
Lo dobbiamo farli crescere economicamente
Una delle vie per farli crescere economicamente quello di dare loro la possibilità di migliorarsi anche dal punto di vista della qualità e quindi potersi dotare di giornalisti che siano trattati nella maniera migliore possibile compatibilmente con con la dimensione economica e per uno infatti questo dopo centosette anni di un unico contratto
Nel settore della della carta stampata
Adesso ne abbiamo un altro e questo potrebbe essere una svolta del sistema se lo Stato non ci lascia soli io avrei spazio agli interventi di chi sono stati bravi con i tempi fino adesso
Se c'è qualche intervento in sala nomi appunto ribadiamo che siamo abbiamo a cuore la libertà di pensiero il confronto il dialogo quindi e questo un momento importante per confrontarsi su questi temi siamo anche indiretta
Sulla tv del senato quindi insomma se c'è qualcuno che vuole prendere la parola per dare un contributo saremmo
Felici ascoltarlo
Mario praticamente
Dottore se vuole si può accomodare anche al leggio Rachel Mitchel microfono dal microfono come lo ferisce
Buongiorno a tutti e io sono direttore di un giornale on line di un quotidiano on line pubblicato in Calabria si chiama Calabria larga e
Da due anni a questa parte abbiamo sperimentato proprio tutto quello che è stato detto nel senso che le mille testate on line e che ci sono in Italia
In gran parte sono fatte
Grazie all'abnegazione al sacrificio all'entusiasmo di giornalisti e non giornalisti
Il discrimine e sono d'accordo con la vicepresidente e proprio stand nella la responsabilità che giornalista in quanto
Avendo aderito alla allora regola deontologica dell'ordine
Si sente necessariamente portato a rispettare a cadere
In realtà vediamo che una delle peggiori situazioni di informazione che si trova ma non solo in Italia è quella della cosiddetta tecnica usata cioè oggi chiunque può aprire un blog scrivere la qualunque e naturalmente succede che contrariamente al giornale che
Prevede giornale tradizionale prevede che qualcuno vada all'edicola comprarlo
Alla stessa maniera televisione la notizia entra nelle case entra sui telefonini e questo brutto
Non serve una regolamentazione di carattere censorio che abbia una limitazione ma serve certamente creare qualità e da questo punto di vista credo che l'unica salvezza l'unica soluzione che ci sia per poter fare una giornalismo di qualità
E partire proprio dalla base cioè scusate cioè si tratta di fare formazione cioè i giornalisti che fanno i giornali on line al novantotto per cento scusatemi dato che forse esagerato Popper esagerato non hanno mai fatto i giornalisti
Quindi si inventano le cose tanto per avere un titolo di faccia traffico e per loro quella fare giornalismo quindi è da questo punto di vista Perrone non è loro se vogliamo Perrone e che manca una base formativa seria
Che educhi
All'informazione seria da questo punto di vista l'unica strada percorribile a mio avviso quello che le provvidenze di Stato che servono sicuramente perché non è togliendo le le agevolazioni sulla spedizione sui telefoni
Si manda al diavolo una una testata però d'altro canto proprio giorni fa ed ora sottosegretario Crimi ha detto no e non daremo più contributi ai rigori ma fa citeremo i lettori
Se non ci sono più gli editori e non ci sono i giornali non so cosa farà dove saranno sui lettori grazie
Il principe
Ecco il tredici novembre è stata presentata da da Forza Italia dalle senatore Nazario Pagano un disegno di legge dove guidiamo porta l'attenzione delle più grandi piattaforme socio alla ma anche quelle più piccole stanze al mente
L'obbligo
Eventualmente se passa la legge quindi iscriversi ai soci dalle comunque esprime opinioni
Attraversa la carta d'identità sarà presentato in conferenza stampa questa proposta è un primo passo magari senza disco derive tra la migliore soluzione però intanto il problema abbiamo deciso di affrontarlo l'abbiamo affrontato con il disegno di legge presentato l'assicuratore
Delle gruppo di Forza Italia che proprio perché ci sono troppe notizie che escono ogni giorno perché in realtà si confondono con quelle vere
Direi anche pericolosi in alcuni casi
L'accusa che è una grande cosa cioè noi l'ho detto anche al convegno qualche giorno fa e mi ripeto abbiamo una legge quella del che la legge istitutiva dell'ordine che è una legge che risale al mille novecento sessantatré la legge sessantanove
è una legge che parla di un giornalismo che non esiste più
Quindi anche su questa aboliamo prima di abolire cominciamo a intervenire le abbiamo gli strumenti gli strumenti ci sono interveniamo sugli strumenti che già abbiamo modifichiamo aggiorniamo lì
Il mondo del giornalismo ha cambiato totalmente dal mille novecentosessantatré ad oggi
Mi ripeto qualcuno mi ha già sentito affermare questa cosa già nel mille novecentosessantatré e esisteva la Rai praticamente la tv di Stato esisteva Negro i quotidiani e non esisteva il wide quindi dobbiamo ripensa non esistevano le tv private le radio private quindi noi abbiamo non abbiamo più gli strumenti per poter intervenire su questi su questi temi e sono strumenti che possiamo semplicemente a bere cambiando la legge aggiornandola e rendendo l'attuale
Era una una piccola nota a quello che aveva appunto detto il collega
Grazie buon sera io sono Fabio polli negli anni organizzato il Forum nazionale della comunicazione locale e sono anche un giornalista ho diretto un quotidiano adesso da molti anni Ò Edison periodico nei Castelli Romani
Ti volevo segnalare una piccola notizia di questa mattina proprio che è arrivata anche nella rassegna stampa ospiti della quale faccio parte che un po'segnala una controtendenza rispetto a quella che le l'iniziativa che sta prendendo in questo momento questo governo in Inghilterra Facebook ha deciso di donare cinque milioni di euro del suo fatturato circa cinque milioni di euro del suo fatturato ai giornali locali inglesi
Questo significa che facebook è spessa una degli over the top si è resa conto che il traffico che generano
Le informazioni di qualità che vengono appunto realizzate dai giornali locali sono un traffico molto ricercato da i fruitori anche del web
Quindi a questo punto la riflessione che va fatta e che ormai bisogna parlare in termini di filiera la filiera dell'informazione non più dividerci in comparti
Tra tv radio stampa web eccetera eccetera perché tutta l'informazione ormai vive in un meccanismo unico che proprio di questo si sta parlando in questa giornata Milano in un convegno sulla radio quattro punto zero in un meccanismo che Amazon lo sta presentando in questi giorni che si chiama icone se non sbaglio
Dove attraverso il diciamo l'interazione con questo meccanismo noi avremo la possibilità anche di farci leggere di notizie dei vari giornali che poi vengono inseriti sulla piattaforma quindi l'invito che io faccio al Governo e di ripensare assolutamente l'approccio che ha nei confronti della filiera dell'informazione
Che nasce dal piccolo giornalista locale e finisce dopo un lungo percorso all'edicolante che fatica a tenere in piedi la sulla realtà
Passando per il distributore per lo stampatore e per tutte le famiglie le migliaia di famiglie che vivono dietro la filiera dell'informazione ci sono tanti temi da andare ad affrontare uno è stato anche individuali in questi giorni è il surplus del dell'incasso fatto dalla RAI attraverso il cannone
Che viene incassato sulla bolletta te diciamo dell'ENEL quindi i fondi ci sono la filiera va assolutamente sostenuta sembra sempre in elegante parlare di cifre
Ma quando poi si leggono interventi fatti su altri settori che sono assolutamente sproporzionati rispetto al piccolo intervento che si chiede per la questa filiera noi ci troviamo in difficoltà ad accettare una diciamo un'iniziativa di questa natura quando si sa che in altri Stati a cominciare dalla Francia si investe molto ma molto di più quindi investire sull'informazione sull'industria culturale
Dovrebbe essere l'obiettivo di qualsiasi governo al di là del colore politico grazie
C'è un altro c'è un altro dato che vorrei dare che si accompagna quello che il che ha dato Fabio adesso quindici investe sulla sull'informazione locale
Nel senso che interesse anche degli Over the Top perché ci sia una produzione di contenuti di qualità e una pensione di quantità superiore e di qualità superiore oggi abbiamo un altro dato però fiondato Agcom
Che il crollo delle vendite dei quotidiani
Ormai siamo arrivati a un milione e novecento mila dichiarate di copie vendute di quotidiani al giorno partivamo
Qualche anno fa da sei milioni di copie vendute che lo stesso numero del periodo fascista
Non eravamo cresciuti ma era un numero importante adesso siamo arrivate un milione no e se noi andiamo a vedere annesse e connesse ce le copie che vengono vendute in blocco regalate credo che siamo intorno al milione e mezzo di con l'informazione generalista sta crollando
Non è quella di formazione che si sviluppa e cresce e crescerà sempre di più e Facebook ha capito benissimo l'informazione locale
L'informazione locale su supporto cartaceo l'informazione locale su supporto digitale
Il tema è che noi questa crescita la dobbiamo accompagnare
E la dobbiamo accompagnare utilizzando
Il giusto metodo perché il problema il problema di riformare editoria non è un problema di insedi contenuto perché non lo conosco il contenuto
Il problema di metodo certo non può e amministra un settore senza sentirlo senza ascoltarlo che non vuol dire prendere tempo cercare di fare i tavoli per no no non vuol dire questo vuol dire che un settore va ascoltato balletto noi ci stiamo approssimando a quella che viene definita da più parti una rivoluzione epocale c'è il cinque g sul quale ha investito circa sei miliardi e mezzo di euro
E allora i settori bisogna sentirli e bisogna cercare di porre delle regole di sviluppo che siano adatte che si incastrano perfettamente in un ottica di sviluppo
è inutile che ci mettiamo a dire portiamo avanti un'ideologia di base che dice bisogno di distruggere i giornali perché l'informazione da dire deve essere diretta disintermediata questa ideologia non legge le cose non legge il mondo queste il tema noi siamo disponibili siamo disponibili ad ogni forma di collaborazione con qualunque governo naturalmente anche con questo nome come ospite ne siamo istituzionali non abbiamo avuto mai una parte politica non abbiamo avuto il il rifiuto di qualcuno abbiamo detto né col governo ci sentiamo sempre ma che questo sia il metodo ascoltate ascoltate quello che il settore di deve dire
è presente naturalmente con noi il nostro presidente don Giorgio tu che è lì che per prima di essere presidente di un spezzata anche presidente dei giornali diocesani don Giorgio vogliamo tirare un po'le fila di questo conclusioni Germana non so perché se parlare volentieri
Posso
Cosa rosa Rubino di Torre del Vomero è che un periodico di fetta di Marsala nato nel mille ottocento novantasei brava se è nato prima del Giornale d'Italia che delle mille novecentouno rendetevi conto di che meraviglia
Ticket tradizione meravigliosa che abbiamo come giornali dall'Iran rossa ti prego grazie in tanti io sto per l'invito a Francesco si sente se
Allora intanto trovo questa iniziativa splendida e credo che se ne debbano fare molto di più uno perché dato il momento difficile che noi stiamo vivendo è necessario che noi giornalisti facciamo più squadra no
Che siamo più uniti
Che dialoghiamo in maniera diciamo anche strategica con con questo governo io credo molto nel dialogo
E sono stata felice di avere sottosegretario Crimi presente in quel convegno in cui siamo stati quasi tutti i presenti abbiamo dato tutto il nostro contributo
Ecco ringrazio la così per avermi remi citata sono il direttore del pentito periodico siciliano uno tre pentiti d'Italia e devo dire che se abbiamo raggiunto questi cento ventidue anni di vita
L'abbiamo fatto grazie naturalmente all'inserzionisti agli abbonamenti
Ai lettori che ci seguono con grande affetto e stima ma soprattutto con i sacrifici di una famiglia
Anzi di più famiglia la stessa famiglia però sono quattro generazioni che si sono alternati nella direzione di questo giornale che è stato e rimane sempre di proprietà della famiglia Rubino
Perché ce l'abbiamo fatta finora a raggiungere questo questo prestigioso diciamo traguardo c'abbiamo fatto veramente razziali felici nella famiglia perché sono stati notevoli sono notevoli e Grazia lungimiranza di una madre mia madre
Che sette e capire il momento difficile e mise su un'azienda Lino tipografica
Per per stampare il giornale ci ma abbiamo tutto fare una tipografia mette su una tipografia immetterci nel mondo dell'editoria che non è un mondo semplice soprattutto in Sicilia
Abbiamo superato delle sfide tremende tuttora abbiamo la sfida dei soci hanno però se facciamo una informazione libera indipendente corretta onesta limpida
Noi siamo vincenti non siamo un potere io dico di puntare molto su questo aspetto se i giornali sono in picchiata tale se la lettura dei giornali dei quotidiani sui perché ci sono generalista un motivo c'è e io credo che noi giornalisti o un momento di autocritica dobbiamo farlo
Non possiamo addebitare le colpe solo alla sorgere dei social network o al nuovo governo che incomincia a dire questa o quell'altra intanto vediamo il nuovo Governo cosa effettivamente chiede perché ha lanciato l'altro giorno il mio convegno la proposta appunto dirottare lettori nella nella nell'acquisto nella lettura del giornale poco per facilitare questi io aspetto definitivamente ciò che il governo a in intento vediamo cosa sta cucendo Mannella tesa noi cerchiamo di essere di compere nel miglior modo possibile il nostro lavoro io chiedo
Al governo che si aiutino quei giornali
Che finora hanno dato testimonianza dimostrazione distrae telegiornali seri competenti
E di avere fatto un informazione come dico come comico sempre limpida corretta indipendente che è fondamentale per la democrazia e per tutti noi io sostengo anche che il lettore non è un cretino
Il lettore capisce perfettamente se un giornale sta facendo l'informazione vera
O se supino alla dall'Alto Tevere se troppo generaliste perché come ha detto l'altro giorno al vicepresidente la stampa estera non è possibile aprire un quotidiano a leggere venti pagine di politica cioè mi stanco anch'io lo trova assurdo
Il giornale deve essere vicino al territorio deve dialogare col territorio arrivare là dove non arriva la politica dove non arrivano le altre istituzioni se noi facciamo un giornalismo di questo tipo noi vinceremo
E ricordiamo ci hanno un'altra piccola cosa che peggiore nemico della nostra categoria e il giornalista
Noi io mio marito è il presidente del Consiglio Nazionale Notari
Del notariato no e quando lo sento non lo sento nelle sue nelle sue discussioni su incontri con i suoi colleghi non fa altro che non è che vuole diventare il maestro in cattedra o io voglio diventare amministrino in capra solitamente però un'autocritica dobbiamo pur farcela e un giornalismo serio e corretto dobbiamo dimostrarlo saperlo fare
E tutto questo le dove si apre e naturalmente chiedo una aiuto alla piccola stampa la grande stampa tutto quello che possiede alla radio e le televisioni per purché facciamo giornalismo serio ecco tutto qua
La
Passo la parola al Senato la storia del partito democratico componente la commissione poste trasporti e telecomunicazioni grazie denuncia grazie grazie io ho ascoltato tutti gli interventi
Un po'ma colpito quello di Fabio volle a dir la verità quando ha sentito
Che in Inghilterra facebook da finanziamenti alla stampa locale allora una cosa va chiarita il giornale ogni non prendono finanziamenti da tanti anni perché la battaglia è sul giornale Oni da tanti anni dallo Stato
Con la scusa del giorno aloni
Vengono gambizzati la stampa locale territoriale tematica
Che è una stampa assolutamente fondamentale per la formazione sul territorio
Ti racconto e ti rappresenta non la politica non quindici pagine di politica matti rappresenta i fatti che avvengono nel territorio senza quella non ne sapremo mai niente il giochino mi sembra scoperta o ora non vorrei ricordare male se una delle prime scelte per l'amministratore grato per gli elettori già della RAI fosse ammesso e legate con quell'Italia
Non vorrei ricordare male
Da parte di questo governo e chiaro il gioco trama Zanda Google Facebook by passare
Qualsiasi
Corpo intermedio in questo caso un corpo intermedio della stampa
Per poter arrivare direttamente con le dirette Facebook abilmente montate dietro insomma c'è tutto un lavoro che gli addetti ai lavori conoscono meglio di me
A milioni e milioni di persone senza nessun filtro senza nessun commento alimentando normalmente la rabbia e la paura
Allora io penso che quel su questa battaglia noi
Ci dobbiamo morire politicamente
Dobbiamo quando verrà in Commissione lavori pubblici del comunicazioni
Per viverci inchiodati
Perché debbono spiegare bene che qui non si tratta di Repubblica al Corriere la stampa la tessera numero uno del Pd di De Benedetti queste sono tutte tecnico USA sono tutte
Cose non vere
Perché riguarda una miriade di giornali locali
Che raccontano il territorio raccontano i temi tanti sono anche giornali culturali sono anche giornali tematici
Sono giornali che sono la vita del territorio siccome questa nostra Italia è fatta da un territorio variegati Simo non ci sono solo le grandi meno metropoli
Ma c'è un territorio della Provincia che la raccontano soltanto questi giornali azzoppare un lì poi si deve modificare si deve riformare Presidente è stato il primo a dirlo modificare riformare
Indici di qualità
Persone corrette che facciano correttamente il loro lavoro che non siano al servizio del vento di turno perché poi più si avvicina al territorio di servirsi e piccoli magari si può essere anche preda di diventi di turno e questo va benissimo qualsiasi cosa
Va fatto per garantirne l'indipendenza la qualità va bene ma così noi buttiamo il bambino con l'acqua sporca
Battiamo il bambino con l'acqua sporca rispetto alla marea di professionisti che non sono ricchi
Non si arricchiscono con la stampa nel novantanove per cento dei casi e gente che fa questo messe qui solo per passione nel novantanove per cento e al destino che ci scappa la giornata
Con una riforma del genere il disegno è chiaro ci hanno messo un sottosegretario apposito a fare questo
Il disegno è chiaro da parte di un sistema che impiega milioni di Euro reperiti con la pubblicità con inserzionisti eco quant'altro perché qui parliamo di milioni di euro
E reperiti chissà come per arrivare direttamente alla persona senza filtro e quindi influenzare direttamente le varie situazioni dalla Brezzi tutte lezioni Trump va benissimo il popolo quando vota è sovrano in questo caso il popolo ha votato sovrano e va rispettato al mille per mille
Ma che si consenta la formazione da onta del popolo attraverso una pluralità di strumenti
Possono essere Ferroni non può essere il giornale locale può essere Sky può essere con una pluralità di strumenti la persona è in grado di formarsi una sua opinione almeno speriamo grazie pure nella forma l'algoritmo
Problema e non cade nelle mani dell'algoritmo perché la nostra democrazia se nelle mani del quello è il problema vero
Grazie senatore Astore adesso la parola già annunciata onorevole all'inizio del mi intervento all'onorevole Alessia rotta vicepresidente del gruppo del partito democratico alla Camera dei deputati
Se preferisce anche il podio
Benvenuta onorevole atti scusate regnante male un pagina alla Camera intanto grazie per avere organizzato restano queste incontra
Le porto anche saluti naturalmente del nostro capogruppo e presidente Graziano Delrio
Sono particolarmente attenta a questo tema perché sono giornalista mi a volte prima che parlamentare rimango giornalista di una testata tra l'altro di un gruppo locale del Veneto e quindi mi mi sento direttamente coinvolta oggi siamo chiamati a difendere un diritto che pensavamo garantito costituzionalmente garantito quindi al massimo rango
Del diritto su cui è stato costretto ad intervenire ancora prima di noi assieme hanno voi indifesa nostra il Presidente della Repubblica Mattarella
Perché c'è un fatto nel nostro Paese che non possiamo tacere non possiamo non denunciare la libertà di stampa la pluralità vengono costantemente minacciate e minate da questo esecutivo con parole e fatti parole che giudichiamo evidentemente irricevibili che non voglio ripetere perché evidentemente non sono ripetibili ma che alle quali costantemente l'esecutivo di oggi
Sceriffa e non rinnega anche da parte di chi dovrebbe a vere non sappiamo ancora se ce l'abbia ancora no il tesserino di giornalista quindi insomma forse appunto c'è la ce l'ha ce l'ha ancora un governo è una maggioranza che non mancano occasione per mettere sotto attacco la stampa per insultare delegittimare il nostro lavoro il lavoro della libera stampa
Sappiamo anche molto bene che cosa già dichiarato il sottosegretario apposito appunto con delega al sottosegretario Crimi
Che ha da tempo anticipato i contenuti della sua manovra in merito all'editoria ed il Progetto di assoluto taglio diciamo restringimento alla stampa e soprattutto il pluralismo della stampa
Spiace soprattutto vedere che rispetto agli anni che hanno preceduto l'arrivo al governo mi riferisco in particolare al Movimento cinque Stelle evidentemente in cui si propagandava trasparenza
Si propone in verità più Paci TAC perché questo tipo di provvedimenti di questo tipo di agire questo tipo di minacce non possono che portare mittente mente ad una riduzione degli spazi di confronto a minacce e ricatti e a quanto vediamo quindi a quando hai realtà organico dal mio punto di vista rispetto a tutti gli altri provvedimenti ad uno stato di privazione della di libertà anche sotto vari profili anche i provvedimenti che sono in corso di votazione alla Camera al Senato oggi penso a anche al valore delle parole quando si chiama un provvedimento spazza corrotti supponendo che in questo stato non vita più evidentemente il principio di non colpevolezza ovvero di non senza ma quello di colpevolezza seguendo alcuna parte diciamo di magistrati ma sappiamo molto bene perché appunto ce ne occupiamo invidiamo mezzo questo settore che soprattutto a pagare appagare azzeramento dei fondi saranno proprio i giornali locali le testate no profit le cooperative dei giornalisti
Cioè quegli operatori appunto della libera stampa che non sono garantiti o meglio sono i meno garantiti che però invece garantiscono al Paese la pluralità
E la ricerca libera delle voci e dei fatti nel nostro Paese allora mi richiamo ancora le parole evidentemente del presidente Sergio Mattarella che dice che si appella anche alla alla responsabilità politiche la tutela delle minoranze è una ricchezza per la Repubblica mi scuso se è già stato richiamato immagino
Il monito di Mattarella del presidente questa esigenza di tutelare le minoranze insieme la libertà di stampa richiede il sostegno dello Stato
Perché possa essere efficiente allora noi faremo di tutto questo voglio dire in conclusione del mio breve intervento che come partito democratico
Questo sarà un punto qualificante del nostro operato in ogni occasione in ogni provvedimento non solo a parole evidentemente ma con i fatti che per noi sono evidentemente la possibilità di lavorare a strumenti legislativi saremo
Qui a non deflettere per un solo attimo a questo impegno che per noi è un impegno non solo democratico comparire tutto costituzionale e credo anche che non si possa dire che non faccia il bene del Paese non mi sfugge in sé ma la cancellazione potenziale rispetto ai programmi del sottosegretario Crimi delle tanti voci della comunità e quindi anche di salvaguardia della democrazia del Paese delle persone anche il tema occupazionale perché se le previsioni di stima evidentemente parlano in seguito a questi provvedimenti paventati di dieci mila posti di lavoro in meno
Evidentemente mi chiedo quale dignità si è prevista per queste persone per questi colleghi per questi giornalisti
Grazie grazie a nome dell'otto veramente le conclusioni alla presidente dell'ospite don Giorgio Zucchelli
Se da tutti io sono il presidente dell'URSS prima sono anche protettore di un giornale locale
Questi piccoli giornali che solo protagonisti nel territorio in particolare a Crema che una piccola città nella provincia lombarda piccola dolce città crema dalla provincia lombarda dove si vive
Dove si è molto bene
Ecco e io vivo sulla diciamo la mia esperienza al massimo trent'anni che sono il direttore di questo giornale la l'importanza per la nostra presenza
E quindi siccome come nella nostra città così per tutti gli altri giornali locali
Vorrei anche sottrae una cosa che qui non è stato ancora ricordata anche la positivi delle la il fatto del notizie positive noi non facciamo informazione gridando
Noi facciamo informazione raccontando la vita dalla gente e favorendo le realtà e le iniziative e gli avvenimenti positivi
Perché vogliamo creare una comunità ecco non vogliamo soltanto vendere copie in più facendo un facendo una un titolo un titolone diciamo che possa attirare l'attenzione la dimostrazione una piccola dimostrazione piccola cosa c'è chiaro che noi da sempre tutta l'informativa l'informazione riguardanti il riciti stradali cioè la cronaca nera riduciamo in mezza pagina qualsiasi cosa succeda perché non vogliamo dare a di tono alla paura
E a a cose di questo tipo ma raccontiamo la positività ecco questo un atto di tanti aspetti che possiamo giungere tutto quanto è stato detto per i quali sono assolutamente d'accordo e quindi io
Dovendo tirare le fila ecco a nome di tutta l'ospite e anche di tutti voi ecco chiedo
Che con si continuino in questa strada dei finanziamenti che venga ritirata che si chiuda questa stagione di questo momento ecco di attacco alla stampa e la libertà di stampa
Noi ci impegniamo ad essere giornalisti seri
Sì e coraggiosi ma vogliamo dall'altra parte il rispetto e e il non solo di quanto scriviamo delle nostre persone ma anche dei nostri diritti
Grazie a tutti grazie grazie di essere venuti