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Giorgio De Chirico sosteneva che piazza di Spagna era al centro di Roma e Roma essendo al centro del mondo abitando lui proprio in quella piazza lui fosse al centro del centro del mondo
Ora senza troppe disquisizioni sulla iper centralità o sulla centralità sta di fatto che l'Italia certo non può non dirsi al centro del Mediterraneo
Ma questa centralità è stata completamente dimenticata da quello che sì dice il governo del cambiamento ma che sembra per certi versi almeno per quanto riguarda la nazionalizzazione linguistiche inglese
Muoversi esattamente nel solco dei precedenti governi
E della precedente partitocrazia tanto è vero che dando continuità alle giornate del dialogo mediterraneo
Avviate da Gentiloni ovviamente in inglese e quindi mi di terra nel dialogo essa ecco a proposito di inglese Dorin poi eviterò di pronunciare
Così come fanno gli anglofoni diversamente da quel che scrivono le loro parole male leggero esattamente come sono scritte eccome
Verrebbero lette da un italiano che legge e lo interpreterà diversamente da quanto è scritto
Insomma non avevamo fatto in tempo a congratularci con la Moavero Milanesi per il suo intervento alla terza edizione degli stati generali della lingua italiana nel mondo che subito ci troviamo di fronte alla
Marcia indietro rispetto a quegli stessi concetti
Quasi di stampo vitalista come direbbe Ceronetti pronunciati in quell'occasione così che ci siamo trovati di fronte all'ennesimo dialogo mediterraneo di stampo atlantico
Tant'è che addirittura
Lo stesso ministro degli Esteri parte da un infelice citazione del Mediterraneo come il più grande golfo dell'oceano Atlantico con una visione
Che definirei amichevolmente un po'nordica il grande Theodor Momsen
Definiva il Mediterraneo come il più grande golfo dell'oceano Atlantico insomma fa un certo affetto vedere l'ottavo decennio dopo la fine della seconda guerra mondiale ancora in chiave
Da pieno dopoguerra con un'Europa incapace di affermare la propria identità e indipendenza è un'Italia cosiddetta culla della civiltà del Mediterraneo ridursi a vedere ospitare pagare questi dialoghi del Mediterraneo con uno sfondo interamente in lingua inglese cioè di un Paese che sta al di là del Mediterraneo e che sta abbandonando la stessa Unione Europea
In un'ottica assolutamente nazionalista laddove in Italia si ciance ancora di governo che secondo l'opposizione dovrebbe essere nazionalista ma che nazionalista non lo è affatto come vediamo anche da questo incontro del resto il fatto che sia stato organizzato con l'ISPI uno degli istituti se non l'istituto per eccellenza filato l'antico non era un buon segno
E basta riuscirà a rintracciare i video proprio su vispi on line punto it dell'incontro ebbe ci si accorgeva che un italiano
Ossa all'inglese o deve proprio lasciar perdere perché di fatto tutti gli interventi compresi quelli del Presidente del Consiglio Conte sono collaudi o unicamente in inglese
Malgrado muovono milanesi sostenga che il Mediterraneo
è un crocevia di culture
è davvero singolare che in questo crocevia di culture proprio la cultura del Paese
Che è stato al centro del Mediterraneo portatrice attraverso l'italiano antico
L'italiano moderno ossia il latino all'attualità Agliano di migliaia di anni di civiltà ininterrotta ebbene proprio la cultura di questo Paese ne venga da questo governo organizzatore di questi dialoghi del Mediterraneo
Esautorata che almeno il fondale fosse italiano poteva essere anche l'occasione di ridefinire con più precisione anche il titolo perché di fatto il dialogo è avviene tra una o più persone quindi non si capisce per quale motivo
Definirli al plurale come se esistessero più dialoghi tra più persone che perseguono obiettivi diversi da quelli dichiarati ossia quello della pacificazione dell'intera area