Le critiche di Sinistra Italiana alla manovra economica del Governo: intervista a Nicola Fratoianni

Radio radicale siamo con Nicola Fratoianni di sinistra italiana per parlare della a manovrare allora qual è la sua impressione su tutti questi ritardi che insomma hanno aumentato un po'il clima di incertezza in circostanze di mercato che diremmo o positive visto che lo sprecano sta risalendo paurosamente anch'per un accordo sui internazionale sui dazi qual è la sua valutazione ad oggi quattro dicembre due mila diciotto
Ma le valutazioni che siamo di fronte a una gigantesca confusione stiamo
In una condizione grave il Parlamento continua ad attendere la manovra posta
Arrivare in aula possa essere discussa dall'assemblea di Montecitorio rinvii sono continui la verità è che trovano una cosa niente da un lato forse sono ancora cercare chi sta stampando le tessere per ragioni sta innanzi dall'altro
Discutono della quota cento una tantum pensateci un po'i diritti
Sacrosanti dei lavoratori diventano un'una tantum non un terreno su cui determinare una svolta radicale rispetto alle politiche di questi anni e poi il dato incredibile che riguarda la questione del deficit noi abbiamo sempre detto in questi mesi che il problema non era il deficit che anzi andare in deficit era giusto e necessario che problema riguardava la composizione della spesa oggi scopriamo non solo che la composizione la spesa è quella sbagliata una carenza di investimenti in particolare settori strategici del Paese
Dal sistema
Economico che produce che dovrebbe produrre lavoro al sistema della formazione la scuola la ricerca l'università
Non solo questo è il problema le ma diventano anche i saldi non siamo di fronte a un precedente che potrebbe essere clamoroso il fatto che nel passaggio da una camera all'altra dalla Camera dei Deputati azionato da Repubblica cambino i saldi
Complessivi della manovra per dirla ancora più chiaramente probabile che nelle prossime ore quando finalmente arriverà la manovra in aula ci troveremo di fronte a una manovra con previsione di deficit al due quattro per cento e quando quella manovra andrà al Senato
Una volta siglato l'accordo con la Commissione europea la manovra ad assalti deficit Diversi probabilmente intorno al due per cento mi pare che complessivamente
Questa altalena questo balletto segnali innanzitutto un elemento di confusione francamente impressionante
Ecco lei come ha interpretato l'attacco di quello che il manifesto oggi ha definito il partito delle del PIL di Confindustria come ha trovato queste queste critiche brilla sul suo giudizio
Non mi sorprendono
Suo mestiere in questo caso il partito del PIL il partito di Confindustria fa il suo mestiere difende i propri interessi che non sono spesso e volentieri coincidenti con gli interessi della larga parte della popolazione questo Paese i lavoratori e le lavoratrici dunque il problema ancora una volta che il rischio di questa situazione che stiamo affrontando è quella di trovarsi una forbice tra chi attacca il Governo dall'atto di una posizione rigorista o tutta concentrata sugli interessi delle categorie più forti questo è il caso Confindustria questa situazione e chi invece alla necessità di segnalare una divergenza come facciamo noi che provo a porre il problema di spingere di più e di allargare in modo più serio la sfera dei diritti la sfera delle tutele un'inversione di marcia rispetto alle politiche economiche in questi anni mi pare che il governo sia in grado di fare questo non abbia in testa
Questa prospettiva una delle cose che questa manovra non hanno mai avuto neanche nei pensieri più nascosti è quello di cui invece ci sarebbe un grande bisogno e cioè politica aggressiva sul piano fiscale che ponga il problema della ridistribuzione della ricchezza delle risorse laddove si sono accumulate in questi anni a danno del lavoro innanzitutto ma anche la piccola impresa dalla struttura produttiva del Paese
E se non si fa così è del tutto evidente che non è possibile immaginare un'alternativa di politiche economiche dunque anche il rapporto con l'Europa risulta sempre più il terreno che balletto di una battaglia di posizionamento tutta ideologica ma privati e la capacità di indicare un'alternativa concrete
Ecco lei sarebbe favorevole al contributo di solidarietà per come lo stanno escogita andò con un anno con un'aliquota che durerebbe qualche
Qualche anno sarebbe d'accordo a questo tipo di filosofia ma quando si interviene sugo situazioni reddituali e patrimoniali
Avvantaggiate nella misura e nella direzione di una redistribuzione c'è sempre un c'è una intervento che io giudico positivamente il punto ripete su questo terreno corre maggior coraggio ci sono ormai i dati strutturali che segnano mezzi con gli altri crescente nella distribuzione della ricchezza del potere dell'opportunità che un Paese come il nostro perché continua a non essere ad aggredirci adeguatamente
Di lei auspica anche che il il reddito di cittadinanza sia l'unica cosa che non venga toccata in questo questa manovra se fosse un raggio di cittadinanza si francamente fatico a a leggerne i contorni non c'è traccia
Di una misura che sia in qualche modo leggibile anche nei suoi contorni più specifici quello che abbiamo sentito fino ad oggi non entusiasmante non misuriamo pianti gli elementi di condizionamento
Che rischia di non intervenire anche qui in modo adeguato su quell'area sempre più larga fatta di povertà di esclusione marginalità ma ripeto una misura come quella del reddito che ha
Al centro il tema della presa in carico di questa condizione di grande sofferenza sociale essendo però una misura di spesa corrente infatti ha bisogno di essere finanziata attraverso misure di redistribuzione motore gratis per questo
Continuo a pensare come ho detto in più occasioni sarebbe stato necessario mettere in campo una patrimoniale vera e propria capaci indicare un'inversione di rotta strutturale sul piano istituzionale ringrazia grazie a Nicola Fratoianni di sinistra italiana