Più libri più liberi 2018 - Da Ventotene ai sovranisti: proteggere l'Europa libera e unita

Allora intanto un
Il benvenuto a tutti voi Bongiorno un grazie alla Regione Lazio che ci ha permesso di essere qua con questi due
Splendidi relatori a parlare di un tema che oggi forse più che mai ci riguarda proprio quotidianamente cioè l'Europa allora vi presento Paolo Di Paolo che uno scrittore
Molto creativo molto prolifico si è occupato anche di identità nazionale cosa che magari oggi tratteremo brevemente
Ed è soprattutto di una classe classe mille novecentottantatré che è nata cresciuta vissuta con il mito dell'Europa unita
Ho infatti ci racconterà anche degli aneddoti molto molto interessanti e curiosi e poi presentò Giampiero Gramaglia che è uno dei grandi giornalisti italiani che l'Europa senza senza grande locali possiamo vincerlo
Che l'Europa la conosce perché è un grande appassionato d'Europa
Ah perché poi le ha studiate è stato direttore dell'Amsa ha lavorato come corrispondente nelle grandi capitali europee oltre che a Washington quindi la conosce diciamo per professione e per passione
Oltre che essere un grandissimo appassionato della vita del lavoro di quel signore là che Altiero Spinelli
Con uno dei grandi padri dell'Europa allora nel
Come dire nel titolo dell'incontro che ci ha portati qui oggi e c'è scritto da Ventotene ai sovrani visti come proteggere l'Europa unità e libera
Allora ventottenne era mille novecentoquarantuno e appunto questi New Delhi che si trovava in confino scrisse questo manifesto sognando qualcosa che all'epoca durante la guerra sembrava sembrava quasi una follia quasi un'eresia c'è un'Europa unita e libera
Da Ventotene aspettate purtroppo io sono un po'sarà un po'imbranata con questo
Da Ventotene a
Oggi questi strumenti nei gialli Parigi in questi giorni e abbiamo scelto anche una delle foto diciamo più più blande moderate di quello che sta sempre successa in quest'ultimo mese sono passati tanti anni ed è trascorsa tanta storia in mezzo
C'è ci sono una comunità economica la comunità commerciale c'è l'Europa con lei euro che sembrava veramente il sogno irrealizzabile
E successo una cosa che che ma colpito pensando a guardando queste immagini in questi giorni
Nel novantadue né ci fu quel libro che un po'c'ha segnato tutti che la fine della storia sembrava alla fine era caduto il Muro di Berlino sembrava che tutto fosse fatto il Papa allora Giovanni Paolo secondo viste che era scoppiata la pace sembrava che fossimo fossimo tutti apposto felici e contenti invece qualcosa è successa oggi vediamo queste immagini la storia seri Nesta prepotentemente in moto
E spesso noi stiamo qui a chiederci che cosa sta succedendo sta succedendo che cosa succederà spesso gli analisti giornalisti intellettuali fanno un po'fatica si apre vedere perché spesso quando le ho fatto le previsioni confuso pagato sempre
E soprattutto soprattutto gli economisti però va be'diciamo che anche noi diciamo giornalisti dobbiamo metterci un po'nel novero di quelli che erano hanno annunciano altre non ne hanno azzeccata quasi un nessuno in questo periodo
E però si fa fatica a prevedere quindi sia fatica ad analizzare e a capire a spiegare che cosa sta succedendo quindi percorso che noi faremo oggi e proprio questo cerchiamo di capire come siamo arrivati fin qui
E magari ad abbozzare una previsione difficilissima sul futuro immediato alla Columbus Paolo
Vorrei partire un po'dalla dalla tua storia nel senso dalla sua biografia tu sei un intellettuale stimo scrittore fu un grande raccontatore di storie e l'Europa come dire
Nasce proprio incarnata nella tua storia personale to stay nato con il mito dell'Europa unita
Sì tanto grazie della dell'occasione ovviamente
Provo a forniste delle suggestioni più delle analisi non avendo come dire la capacità di produrle delle analisi devo fermarmi a a un dato emotivo e il dato è motivo di base è proprio il fatto che un sentimento dell'Europa lo lo devo chiamare proprio così
è un sentimento che esse instillato progressivamente in una generazione forse una generazione oppure sicuramente quelle nate dopo gli anni Ottanta in modo naturale c'è stato un momento in cui anche la la pubblicistica il lavoro che si faceva nelle scuole di come dire
Definizione dei parametri di un'appartenenza più larga di quella che non fosse quella appunto nazionale
Entrava dentro la quotidianità io ricordo e questo è trascurabile se non fosse che effettivamente si attesta questo ricordo proprio alla scuola primaria
Negli anni in cui si cominciava seriamente a parlare di Comunità europea di comunità monetaria che avremmo visto poi attuarsi un poco più avanti
C'era un elemento anche ludico di rappresentazione dell'asta appartenenza all'Europa che io ho di cui ho l'immagine di nuovi ragazzini su un palcoscenico di quelli scolastici è uno spettacolo che si chiamava adesso vi farà ridere ma così era
è un po'kitsch come spesso sono gli spettacoli scolastici amici d'Europa buongiorno ciao ciao
E non era al massimo della così della finezza performativa però c'erano naturalmente dei bambini o poco più che bambini che rappresentavano i diversi Stati nazione e dovevano abbracciare sì fisicamente sul finale un po'retorico
Sulle note di canzoni in pasto al tema in cui effettivamente si tentava di proiettare
L'orizzonte identità nazionale in un orizzonte più largo
Di appartenenza più larga questa cosa qui mi è entrata dentro su un piano emotivo prima appunto che di consapevolezza politica ed è stata poi avvalorata da una serie di esperienze a cui non è che da un valore assoluto non sono nemmeno come dire un
Feticista di certe categorie tipo Generazione Erasmus che mi sembrano sempre categorie appunto
Necessarie da usare in forma giornalistica ma che poi hanno
Senta e delle ombre degli spigoli comunque anche alcune esperienze proprio di natura esistenziale
E ci hanno dato l'impressione di poter vivere un continente un continente
Come fosse un'immensa città da tanti quartieri intatta di tanti quartieri questo io nella progressione diciamo così di abitudini degli ultimi anni dai voli low cost dico le cose che appaiono esteriori magari sulle prime ma che poi sono state decisive in un sentimento
Alla comunità monetaria i cui naturalmente non abbiamo sentito generazione niente ma il trauma
Che invece ovviamente le generazioni precedenti lì per lì per orientarsi hanno sentito bene tutto questo entrati in un complesso di esperienze che fanno il nostro sentimento dell'Europa certo è un sentimento prepolitico addirittura talvolta anche se l'espressione per me quasi inaccettabile da un punto di vista etico a politico
Che cioè una sensazione di poter abitare qualcosa di più largo del proprio Stato nazione di cercare esperienze che siano appunto sentimentali professionali con una disinvoltura che le generazioni precedenti non avevano mai vissuto tanto intensamente
è vero che un signore che si chiamava Stefan Zweig nel mille novecentoquattordici raccontava dopo
Aveva assistito c'è una scena bellissima di un romanzo che si chiama il mondo di ieri di Spike
In cui lui sta attraversando un parco in una giornata bellissima testate c'è un'orchestrina che suona e arriva al netto diciamo così della ripulitura letteraria l'annuncio della dello scoppio della Grande Guerra
E lui naturalmente scrive questa storia posteriori quindi dice Colli mi sembrò che quelle state potesse non finire mai
Cocciolo così azzurro era il cielo sopra l'Europa che sembrava assolutamente privo di nuvole
Invece le nuvole non le avevamo viste stavamo danzando su un paesaggio di macerie saranno danzando sulle macerie del futuro e dice era un tempo quello che precede questa catastrofe in cui sentivamo di poterci muovere come non avevamo mai fatto
E beh immagino che muoversi nella nella nell'Europa degli anni dieci non fosse facile come una versi nell'Europa degli anni dieci del ventunesimo secolo però questo sentimento dell'Europa passa soprattutto per abitudine d'esperienze emotive
E il fatto e concludo che sia oggi così pesantemente messo in discussione in un modo altrettanto emotivo nel perché questo è il punto io parto la dimensione emotiva Ettore una dimensione emotiva questo non l'avevo messo in conto e la cosa che mi fa rabbia se volete perfino e per la mia generazione l'avevo messo in conto
Non avevo messo in conto la possibilità di raccogliere delle obiezioni ha un'idea di Europa se volete un'idea sentimentale un'idea emotiva pensavo nessuno avrebbe mai messo in discussione se nato dopo gli anni Ottanta
E invece registrato quantomeno il principio di una serie di dubbi di perplessità se volete anche semplicemente di rettifiche ha un'idea di Europa che invece avevano dato per assunto con tutti i limiti politici istituzionali di cui ovviamente il nostro interlocutore può parlare molto più approfonditamente Rimini
E lì però io invece mi registro semplicemente la tentazione di mettere in discussione dopo per metterlo in discussione
Senza averne un'idea migliorativa su parametri politici istituzionali ma appunto di rigettarla come fosse effettivamente un gigantesco capro espiatorio quindi da questo punto di vista qualunque spinta
Sopranista nazionalista
Per me e comunque rigetta bile
Se penso alla ricchezza
Di quella identità collettiva di quell'appartenenza identità collettiva perfino perfino le spinte del surrealismo catalano le repliche molto avallate anche per i giovanissimi
E così vale per alcune cose di prezzi perché avevamo capito fino a un certo punto tutti compreso il fatto che nei giorni successivi a prezzi s'era detto va i giovani hanno votato per restare i giorni larga parte non hanno votato questo il punto
E nel momento in cui non hanno reagito a questo tipo di pericolo di rischio di cui adesso devono assumersi anche le conseguenze
Evidentemente si è un po'capaci durata appannata una una idealmente il sentimento l'idea una dimensione emotiva di quel continente che io probabilmente pensavo fosse più solido e forse sbaglia voli perché non bastano le nazioni serve anche la politica
Che forse anche poi raggio alcuni insomma si ragiona come se dall'Europa si potesse coi effettivamente uscire quando da siamo Europa stiamo in Europa l'Europa la nostra casa ma ancora prima di Ventotene c'è l'Europa esiste da prima di Ventotene da da prima che si parlasse di comunità europea nove ecco questa è una una riflessione mia parte però Congia deriva Gianpiero chiederò un'impresa praticamente titanica difficilissima perché le cose da dire raccontata spiegare sono tante sono molto complesse purtroppo abbiamo un tempio costretti però rispetto a quello che diceva Paolo abbiamo dato per assodato ha detto Paolo e io aggiungo anche per scontato forse che l'idea di Europa fosse salta in qualche modo digerita introitata qualche cosa di di fatto come tanti otto punto avessimo messo una crocetta nell'elenco delle cose d'Europa ok fatta e poi arriviamo a queste immagini
No
Al richiamo appunto alla Breaks Seat arriviamo a
A governi che appunto contro l'Europa si scagliano direttamente no l'Europa alza la voce contro l'ipotesi di manovra finanziaria c'è chi dice va be scrivessero la letterina come Babbo Natale
Ma non è soltanto italiano no l'Europa in questo momento è un pentolone che bolle di risentimento antieuropeo ecco Giampiero secondo te in questi anni rispetto al sogno dell'Europa unita
Chiamato stolto
Grazie edilizia grazie a Paolo grazie a tutti voi per essere qui
Effettivamente non è
Non è facile individuare che cosa è andato storto se è andato storto qualcosa
Forse siamo andati storti noi il Hans Jorg
Tendo a pensare che siamo andati storti noi intendo pensare che è andata storta soprattutto la generazione di di Pound
Perché
Proprio per quello che diceva Paolo che cresciuta con la convinzione che l'integrazione europea e i dati positivi dell'integrazione europea sono acquisiti non vanno conquistati
Giorno per giorno non vanno difesi e questo fatto di considerarli acquisiti già fortemente indeboliti
Anche nel mio
Percorso di ragazzino
Delle elementari c'è l'Unione europea
Io ero alle elementari il venticinque marzo del mille novecentocinquantasette quando a Roma si firmano i trattati
L'integrazione
Per la nascita della Comunità economica europea
E mi fanno fare un disegno sulla l'Europa che si sta per
Unire
Io sono pessimo in tutte le cose creative nel disegno in particolare però mi ricordo ancora una bambina vestita d'azzurro che passa la frontiera con la barra della frontiera biancorossa
Sollevata cioè una cosa banalissima tra l'altro sbagliata perché
La libertà di circolazione all'inizio riguardava solo le merci e non le bambine non del personale Rice e anzi bella era l'idea che io avevo ok
In qualche modo dopo aver sentito il mio maestro
Volevo trasmettere di Europa unità di integrazione europea però da quel momento
Ci sono state varie difficoltà d'immagine che vedete
Bixio
Giustamente ci proietta in modo un po'da monito dei decide il gioco non è un'immagine che non si ritrova nella storia europea negli anni ottanta e l'inizio degli anni ottanta ci fu la guerra del vino tra Italia e Francia e nel porto di Saint
Sul Mediterraneo vennero subentrati Intini di Vinovo le botti di vino che arrivavano dall'Italia perché non volevano il vino italiano
Ed eravamo già nel pieno dell'integrazione l'Europa soltanto dieci era appena entrata la
E la la Grecia però era una piccola Europa ancora eppure succedevano sommosse popolari coi francesi sono specialisti Giaccherini viene viene dalla dai tempi della Rivoluzione francese quindi lo lo fanno con una certa capacità con un certo entusiasmo quindi non è inconsueto che l'Europa vada incontro a momenti di insoddisfazione popolare attenzioni popolari il problema è stato quando non c'è più stato questo abbiamo fatto
Noi italiani la decisione di entrare nella nell'Unione Europea
Maastricht e poi
Maastricht aveva già i germi della moneta
Unica l'abbiamo fatta
Non dando sui giornali praticamente la notizia che il Parlamento italiano aveva approvato l'ingresso nel Trattato di Maastricht
Se voi andate a prendere i giornali del mille novecentonovantuno che danno la notizia
Sono tratti letti non c'è stato dibattito in taglia non italiani non si sono interrogati su quello che questo comportava come non si sono interrogati che vi è stato un momento positivo tutti noi
Non tutti noi perché tra l'altro di qua ci sono alcuni giovani fortunatamente ma la maggior parte di noi abbiamo pagato fatto un prestito straordinario all'Italia per farci entrare nella moneta unica nel governo Prodi che ci ha persino restituito i soldi tra l'altro ed eravamo non dico contenti ma l'abbiamo fatto senza che ci fosse tensione nel nel Paese ci sembrava giusto fare quel quel quella contribuire in qualche modo all'ingresso dell'Italia nella nella moneta unica oggi se ci chiedono una costante una cosa del genere ci a a la non penso la maggior parte dei figli dei presenti in questa sala visto che sono presenti al dibattito sull'Europa ma la maggior parte degli italiani
Vengono i brividi nella schiena e non sarebbero favorevoli a farlo probabile
Perché
C'è stata di mezzo alcune cose che non abbiamo digerito l'allargamento dell'Unione Europea all'Est nel due mila e quattro il passaggio dai diciotto Paesi a ventotto da un giorno all'altro praticamente non è stato digerito forse non è stato neanche ben preparato questi paesi che sono entrati sono quelli che meno vivono l'integrazione con entusiasmo
Pur dipendendo il loro PIL qualche volta al quaranta per cento dà i soldi dell'Unione Europea sono comunque contrari a qualsiasi forma di solidarietà europea e di ulteriore integrazione
C'è stata la crisi e la crisi è sempre un momento di difficoltà dell'Unione Europea
Le europee andate in crisi nessuno se lo ricorda tra settantadue settantatré era all'epoca del crisi petrolifera delle domeniche senz'auto del freddo nella testa nella nostra testa per la paura che ci mancasse il petrolio andando in crisi
Una crisi che durò qualche anno di una abbiamo avuto una crisi negli anni Ottanta quella dei britannici che volevano indietro i loro soldi e non si parlava d'altro e non si fece nient'altro
Quando si esce dalla crisi in genere l'Unione Europea riprende l'Europa è e un po'uscita dalla crisi magari ci sta già ritornando l'Italia non è mai uscita da
E quindi non è riuscita a riprendere slancio e positività
Per di più
Ma qui non non voglio gettare la colpa sui dirigente del Paese perché i dirigenti del Paese gli abbiamo sempre scelti noi e quindi è un problema nostro
Della classe dirigente ma per di più siamo stati abituati ci è piaciuto faccia abituale all'idea che non è colpa nostra è colpa di Bruxelles
Spendiamo viviamo al di sopra dei nostri delle nostre possibilità e chi l'ha detto quelli di Bruxelles o decidiamo noi quali sono le nostre possibilità facciamo debiti
Va be'
Paghiamo noi i nostri debiti no di Pagliara qualcun altro le generazioni future i nostri figli figli di di Paolo i figli dei più giovani fra di voi
Non ci siamo mai posti questo problema e essendo stato comodo pensare che colpa di Bruxelles
Che ha preso le decisioni di Bruxelles
I governanti d'Europa manca di democrazia
Ma chi è eletto i governanti che a Bruxelles decidono
Li hanno eletti i popoli europei
Non so se avete notato un elemento di polemica ma quando la Commissione europea a annunciato l'apertura della procedura d'infrazione
Tre settimane fa due settimane fa
Contro l'Italia
Nella introduzione a quella decisione non eccitato
Il Trattato di Maastricht il Trattato di Lisbona il fiscal compact i Six Paxson tu PACS che sono le cose che nessuno sa cosa siano ma sono odiate da tutti perché sono le regole dell'austerità
Hanno fatto riferimento alla decisione del Consiglio europeo di giugno
E alla decisione della l'Ecofin di luglio
A giugno e a luglio le decisioni del Consiglio europeo e dell'Ecofin sono state approvate all'unanimità e l'Italia era presente
Quindi non c'è bisogno di risalire
Indietro nel tempo per rimproverare all'Italia una mancanza di rispetto degli impegni
Basta guardare due mesi fa quello che abbiamo firmato due mesi fa
Tre mesi fa quattro mesi fa e che non facciamo immediatamente dopo
Gli europei un po'a questo fatto qui in Italia non fa quello che si è impegnata a fare ci sono abituati però può anche esserci un momento in cui non sono tanto disposti a venirci incontro soprattutto se noi come veniva accennato prima al posto di dialogare tendiamo a insultare non crea mai un buon clima nel negozio
Grazie e niente quindi tutt'al più la DC non è un problema solo di classe dirigente ma come dire di cittadinanza e e di consapevolezza dei cittadini in senso lato
Io non so forse tutti voi l'avete fatto
Ma nel momento in cui una generazione
Non legge il diario di Anna fra
Non vede Germania anno zero o Faenza
Abbiamo poi un problema
A capire
Che c'è qualcosa di peggio dietro di noi e che pur quel peggio può starci davanti hanno
Non lo sappiamo non ne abbiamo l'immagine e non abbiamo neanche un padre che ci racconta la guerra
Allora io sono d'accordo con te in parte e però mi domando spesso no parlando appunto di classe dirigente tua chiamato in ballo appunto la classe dirigente e mi domando spesso che cos'è che la classe dirigente in questi anni non ha capito che ci mi mi dico ci deve essere qualcosa che che è sfuggito vi faccio vedere due altre immagini
Che sicuramente vi ricordate
Non so se ricordate quest'immagine
Era il settembre del due mila quindici questa è la stazione di Monaco siamo in Germania e migliaia di migranti soprattutto siriani vengono accolti no era la la politica della Benvenuti inviando la gente cinque sì
Non erano migliaia
Che erano ottocento mila in una settimana
Ottocento mila siriani in una settimana entrati in Germania
In Italia sono entrati ottocentoquarantasette mila migranti
In dieci anni
In Germania ottocento mila in una settima
Esatto sono immagini che hanno colpito tutti ci ricordiamo sono passati degli anni e tutti ricordiamo queste immagini questi maligni povera particolarmente simbolica no al bambino avvolto dalla Banca europea
Vi faccio vedere un'altra teniamo intanto questa mente questo era due mila quindici
E poi queste invece
E la siamo subito dopo la la passeggiata
Esso sulle spianate dell'usura la la piramide del Louvre di una colonna pena eletto che arriva avvolto raccolto da bandiere francesi ed europee sulle note dell'inno alla gioia no e si disse il mondo e l'Europa hanno bisogno di noi finalmente il popolo ha capito dice da questo momento l'Europa sarà più forte
E questo era il due mila dieci a a vedere queste immagini cioè io quando guardo la sensazione di vedere le fotografie veramente che arrivano da un altro mondo rispetto quello che stiamo vivendo ad oggi appartenere alla Francia che vedere lievi nausea riscatto più per il momento
N-esimo secco
è stato no forse no c'è stato un altro bel momento nel ventunesimo secolo era l'otto novembre del due mila e otto
Quando Barack Obama viene eletto presidente degli Stati Uniti ma dopo quello questo è il più bel momento del ventunesimo secolo o punto ok
Lo facciamo dall'opera sotto il per facciamo per l'ipotesi che questa sera potrebbe momento nel ventunesimo secolo
Facciamo immaginata da perché non la trovo più la foto che non ho visto un attimo fa di Parigi quindi siamo nella stessa identica ci porta a distanza di un anno e mezzo
Con feriti arresti fiamme i ragazzini che avete visto in questi giorni con le mani dietro alla nuca
Perquisiti dalla polizia
Che cosa è successo cioè che cos'è secondo voi che la classe dirigente non ha capito ci deve essere qualcosa che che ci è sfuggito cioè Giampiero dicessi la il ruolo dei cittadini ma invece ha dal punto di vista della classe dirigente che in qualche modo anche cittadini chiede guidare deve formare che cos'è che che è sfuggito alla classe
Ecco non voglio che risponda Luís più che altro sulla fascia dirigente perché è evidente che la la stessa distanza che che sente rispetto alle istituzioni ne parlavamo stamattina anche in altri incontri è qualcosa di assolutamente al momento in arginabile
Una diffidenza un sospetto per le istituzioni questo non loro chiamerei nemmeno populismo ci porterebbe lontano non so è qualcosa di diffuso ancora una volta sul piano emotivo quindi prepolitico
Apolitico quando lo diventa e che ci fa sentire che le istituzioni non reagiscono nel modo in cui ci aspettiamo questo naturalmente a livello di sentire diffuso e rispetto i nostri bisogni
Alla nostra al nostro status quo come stiamo al mondo come ci sentiamo rappresentati
E fate che appunto i rappresentanti che scegliamo noi finiscono le istituzioni le istituzioni palle percepiamo come lontane quindi e lontanissime tanto più l'istituzione di Bruxelles in virtù di una propaganda o di una retorica naturalmente sia giornalistica che politica che ha insistito come dicevo sul capro espiatorio come ricordava anche Giampiero prima allora
C'è un libro che uscito da da poco io ma peggio spesso ai narratori perché questo è il mestiere
E quindi lo lo faccio anche per cavarne delle suggestioni di uno scrittore che si chiama Minas che ha provato in un libro Sellerio a raccontare il Parlamento europeo ed il primo esperimento letterario è uscito per Sellerio in Italia
In cui uno scrittore europeo contemporaneo prova
A dire che cosa succede a Bruxelles in quella città che ci appare grigia da lontano molto elegante ma ad un'eleganza ormai un po'appannata
Una città problematica da un punto di vista delle rappresentazioni
Etniche dell'integrazione effettiva Bruxelles è una recita più interessanti da questo punto di vista perché è una delle sedi diciamo così delle istituzioni
Europea ed è una città per cui se tu parli con qualcuno che lavorano istituzioni a qualunque livello per esempio il direttore vi suggeriamo di cultura Brussel dice per capire Brussel non non ti bastano cinque sei anni per capire cosa è Brussel chi sono i cittadini grosse
E dunque meno asse prova su questo fondale a farci vedere invece questo palazzo il palazzo dell'Europa la sua burocrazia le sue
Estenuanti lentezze e soprattutto la percezione che si ha da fuori
Di qualcuno che appunto decide o non decide ma da lontano cioè senza una relazione affettiva con quello che nei diversi Stati nazione accade che questo sia vero o non vero che sia vero in parte e comunque la percezione che ormai attestata appunto
La sensazione di aver dato una delega in bianco a qualcuno che non decide per fare il nostro vantaggio
Allora rispetto quindi a quello che vediamo come dire alla maturazione negativa di questa fotografia l'inno alla gioia le le l'esaltazione europeista diciamo così è quello che è successo in un paio d'anni qua e dappertutto poi in fondo
E che le spinte Angelo Capelli sembra ormai che che ci abbiano presa a tutte le latitudini
Ecco hanno a che fare con questo come dici tu probabilmente anche con la responsabile la responsabilità o l'incapacità io dico e sempre tenendomi sulla barra mia anche di raccontare ciò che mi interessava molto il fatto del racconto perché il racconto è una dimensione comunque culturale
E l'abbiamo completamente messa da parte cioè notevoli molto europea rispetto a quello che dicevi sulle prime e cioè il fatto che io posso anche uscire dall'Europa nel senso prendo un volo e vado in India sono uscito dall'Europa
Ma fisicamente non posso uscire dall'Europa perché questo è un continente
è fatto in un certo modo ha una storia stratificata insieme e il mito che fonda l'Europa e un minuto de delle origini unito dei propri morti della nostra cultura e la cultura che chiamiamo che avremmo chiamato europea
Dunque una storia lunghissima quella d'un continente fatto di contraddizioni esaltanti perché mai c'è stata tanta diversità e questo non è un primato dato di fatto tanta diversità culturale nello stesso continente mai
Una intensa storia culturale è stata segnata da lingue così diverse e così numerosa nello stesso spazio di mondo dunque il fatto che questo sia diciamo così lo specifico dell'Europa porterebbe dovrebbe portare con sé anche una narrazione che lavora sulla consapevolezza del cittadino
Il quale dovrebbe matura la livello non solo scolastico ma distruzione permanente quel sentimento culturale dell'Europa che è basato anche su Germania anno zero
è basato anche sul mito di del ratto durata e che ti fa sentire la ricchezza immensa ad un patrimonio appunto che tu che hai assorbito
Come fosse latte materno quando o o se non lo senti è un problema
Se non lo capisce è un problema se non capisci anche la libertà intellettuale culturale di apertura sociale che c'è stata nelle stagioni più felici questo continente è un problema
Perché sceglierà in un modo come dire quasi cieco a metà non sa che cosa stai mettendo in discussione nel momento in cui fai armeggiare col cellulare non per
Come dire come si fa di questa controllare la la messaggistica ma solo per ritrovare una citazione
Di una scrittrice scozzese che si chiama Ali Smith che ha scritto un libro dal titolo Man casuale autunno
Ed è parte d'una Tetralogia stagionale diciamo così ma sentito come lei racconta l'uscita da Breaks Seat e le premesso quattro righe
In tutto il Paese la gente pensava che le cose erano andate per il verso sbagliato
In tutto il Paese la gente pensava che le cose erano andate per il verso giusto in tutto il Paese la gente pensava di avere perso
In tutto il Paese la gente pensava di avere vinto in tutto il Paese la gente pensava di aver fatto la scelta giusta mentre gli altri hanno fatto la scelta sbagliata in tutto il Paese la gente compilava cercava su quello che cosa l'Unione europea
E capite che questo è il punto in tutto il Paese la gente cercava che cos'è
La l'Unione europea allora la gente lo circa l'avremmo cercato per non tanto e non è quindi inutile fare diciamo sentirci al riparo da questo perché io non sono questo Giampiero cosa ne pensano non sono così sicuro anche sessanta sondaggi erano rassicuranti sulle ultime rispetto a una scelta apposta agli italiani
Di un'eventuale uscita ridimensionamento la nostra presenza ore per leggerla come perché non sono così sicuro che faremo una scelta diversa da quella hanno fatto gli inglesi maggioranza
E dunque perché la potenza d'una propaganda che agisce su quella diffidenza potrebbe essere incalcolabile
Promettere ciò che non manterrà e non farci pesare il rischio catastrofico che comporterebbe un'uscita
Per l'Unione europea questo naturalmente fa aggio diciamo così sulla inconsapevolezza spesso sull'ignoranza di cui siamo i primi responsabili prima che appunto i nostri rappresentanti ma se c'è qualcuno che deve cercare l'Unione europea che cosa deve fare adesso stamattina valutandone i limiti ma soprattutto appunto il portato strada straordinario di civiltà comunque e di integrazione in generale integrazione anche semplicemente tra Stati nazioni che non è cosa nazione che non è cosa da poco rispetto al fatto che non è vero quando si dice che siamo stati settanta anni in pace perché ci dimentichiamo sempre guerre balcaniche malfattore
E c'è stato un lungo periodo
Di convivenza pacifica con qualche focolaio non da poco di quelle mappe il focolaio di degli anni ottanta e novanta è il sintomo di come vanno le cose quando si mette male
E invece siamo stati in grado comunque come continente di tenere la barra nel dopoguerra partito da quel giorno all'anno zero su certi principi su certi valori condivisi sequestri vogliamo mettere in discussione
Ricordandoci la mattina dopo ricercare su qualche cosa d'onore per la responsabilità nostra
Prima di guardare la parola a Gianpiero vorrei utilizzarli
Come come campione per una per un esperimento che vorrei fare mi dice si va a cercare su Google che cos'è l'Unione europea di un esperimento che faccio normalmente nelle scuole profondi contenta di farlo anche a voi chiedo a chi vuole di dire estenderli diciamo Europa
Una parola che mi viene in mente la prima parola civilmente che possa essere lei euro può essere tasse può essere non lo so che quasi a qualcuno viene in mente qualcosa
Poi burocrazia nostra libertà
Burocrazia solidarietà violenza anch'no
Mito
Stanze
Rain Man
Frontiere ok
Della RAI grazie gattini lei
Violenza integrazione frontiere solidarietà
C'è un punto che che vorrei riprendere quel tempo è riallacciandomi anche a quanto diceva lui e a quanto hanno detto non so chi violenza solidarietà frontiere c'è un tema che l'immigrazione
E secondo te
In questo momento di chiama di difficoltà di disaffezione Miniati piace dire difficoltà nuova del sentimento nei confronti dell'opera quanto il tema immigrazione
Rappresenta come dire un ostacolo Sasso su questa su questa strada dell'Europa dico solo questo mi faccia vedere la foto di questa signora che tutti quanti conoscete
Che la grave Hillary Clinton che qualche settimana fa in un'intervista sul sul potere quotidiano inglese sul Guardian
Scrisse che l'Europa se vuole uscire da questa bassa per prendere serie di provvedimenti e limitare il fenomeno immigrazione che il fenomeno su cui in qualche modo è caduta
Ecco il secondo te è Giampiero che che ruolo ha il tema immigrazione anche nel un confronto al al punto che preparano con Paolo sulla della classe dirigente se ha capito capito determinate istanze
Secondo me con quella dichiarazione la signora
Hillary Clinton
Fatto un ulteriore passo un po'nella direzione di chi al posto proponendosi come leader al posto di guidare verso quello che ritiene le cose giuste rincorre l'opinione pubblica su quelle che l'opinione pubblica ritiene cose giuste alla ricerca non di click
Nel suo caso ma dico comunque non c'è il rischio perché difficilmente la rivedremo candidato per per il momento
Io ho ho vissuto dodici anni ha a Bruxelles quindi o quella distanza tempora quel percorso temporale che consente di conoscere un po'il clima della della città e ho vissuto anche parecchi anni negli Stati Uniti e quando era negli Stati Uniti
Ero sempre molto orgoglioso di quei valori che distinguevano gli europei dagli americani
Che si traduceva non è
Scuola gratuita anche all'università
Assistenza sanitaria garantita a tutti i cittadini
Sistema
Previdenziale pensioni assicurato a tutti i cittadini
Cioè tre elementi distintivi che gli americani non hanno e che non vogliono
E che si riconoscono almeno tutti quelli che hanno votato tra non vogliono
E che si riconoscono o che hanno una radice comune nella solidarietà sociale
Ora questo elemento
Di solidarietà sociale
Mi pare che noi lo stiamo lo abbiamo un po'perso più che in Europa
L'abbiamo perso in
Diceva l'Istat due giorni fa siamo un popolo
Incattivito triste
Geloso del bene degli altri e non desideroso di condividere il nostro bene con
Il fenomeno dell'immigrazione si inserisce
In questo in questa fase arriva in un momento in cui arriva prende piede in un momento di difficoltà economica perché
E dal due mila undici due mila dodici che si influssi diventano più consistenti sia pure con andamento irregolare
L'Europa non lo affronta in modo solidale
Novello affrontiamo rimproverando all'Europa di non essere solidale e contestandole quel gli accordi di Dublino che si scaricano o fanno pesare buona parte della responsabilità sul paese di prima accoglienza
Ci siamo mai chiesti perché gli accordi di Dublino stabiliscono questo
Vennero approvati all'unanimità più volte
Corretti approvati all'unanimità
Quando immigranti venivano dall'ex
E dove vanno i migranti che vengono dall'Est
In Germania
E allora che si fa ci pensi la Germania tutti questi migranti che arrivano perché dobbiamo
Farcene carico no
Poi il vento delle migrazioni gira ma quel Regolamento nel non abbiamo voluto per solidarietà l'abbiamo voluto per scaricarsi sulla Germania
Ci faceva comodo in quel momento che fosse così
Adesso certo dobbiamo convincere gli altri fra l'altro la Germania era più facile da convincere quindi non è il problema comincerà la Germania se fosse per la Germania Regolamento di Dublino l'avremmo già modifica
Soprattutto se do modificavano nel due mila e sei dicembre due mila e quindici al momento di quelle immagini oggi forse ceo Fleur
Creava dei piedi tenerezza la la merenda cauto adesso Cisanello nelle difficoltà però quindi i migranti si inseriscono in questa in questa in questa fase lo abbiamo affrontato come europei
L'abbiamo non valutato nelle sue dimissioni dimensioni abbiamo tardato a muoverci nei confronti dei Paesi di provenienza quindi non dei paesi d'imbarco come fa l'Italia che si muove verso la Libia costretta in parte a farlo ma nei confronti dei Paesi di provenienza
Per cercare di frenare questi flussi ma l'unica risposta visto che noi io credo
L'unica risposta visto che noi di migranti abbiamo bisogno di qui a vent'anni trent'anni avremo bisogno di venti trenta milioni di migranti in Europa non invita che rimpiazzi dalla forza lavoro che viene meno e che pagine contributi alle pensioni che vengono meno
Allora diamo delle vie legali all'immigrazione
Di quante migranti abbiamo bisogno di di facciamo un calcolo che abbiamo bisogno in Svezia in Germania in Spagna in Francia in Italia ogni paese prender quelli che e ritiene giusto riprenda dando un visto in Niger in Senegal in Mauritania ai a chi vuole venire loro non spendono soldi non muoiono nel nel nel nel Mediterraneo non subiscono le peggiori violenze in in Libia e noi abbiamo un flusso del tutto regolare che siamo in grado di di gestire fin quando tutto avviene fuori dai confini della legalità sarà sempre oggetto di tensioni e di e di e di come dire inasprimento della nostra cattiveria della nostra ostilità
Su questo poi
Solo un passaggio rapidissimo
C'è chi vive sulla paura
E vive alimentando la nostra paura
Se finisce una paura ne nasce subito un'altra
Abbiamo vissuto per alcuni mesi sulla paura dei migranti
Sulla paura che quei centosessantasette a bordo della nave di Ciotti creassero chissà quali scompensi in Italia se scendevano in
In Italia
Poi ci siamo accorti che i flussi sono finiti
In questo momento magari riprendono fra sei mesi passato l'inverno ma non per merito di qualcuno in particolare ma è un anno che la gente non arriva
E allora ci stiamo inventando un'altra favola la prossima paura di cui ci nutriamo a lungo è quello della legittima difesa
Avremmo di che parlarne per parecchi mesi dobbiamo se viviamo sulla emotività della paura se ci basiamo alimentare questa emotività balli classi dirigenti allora siamo anche noi vittime questa paura e l'Europa è una delle prime vittime
E io però a volte ho la sensazione che sta e noi come dire cittadini che poi lo dico non da giorni sono da cittadino purché che riceviamo poi le informazioni filtrate naturalmente demente di formazione proteici arrivano dalla cosiddetta classe dirigente siamo un po'fra l'incudine e il martello nel senso c'è da un lato chi
Soffia sul fuoco delle paure dall'altro lato chi sembra ignorarle perché cioè la paura a me fa sempre molto ridere quando si dice si parla la pancia dei cittadini no come se fosse come se la Francia fosse questa cosa diviso Dio che orrore
C'è anche quella nel senso il dramma arriva quando una persona utilizza solo la pancia allora sì
Però quando in lo dico adesso però consumo istanza però nel senso quando si ignora un sentimento
Poi c'è il rischio di di ricadere raramente nel sentimento opposto proprio per consentiti lana paura un conto è dire la B non ti preoccupare hai paura perché se è un po'scemo ero Bixio delle paura episodio che per conto proprio le paure ce l'abbia
Tutti noi abbiamo paura del diverso tutti noi abbiamo paura di essere invasi dalla nostra sicurezza o in quello che sentiamo come nostro perimetro sicuro
Ma la risposta non è non può essere stai tranquillo
Il problema lo risolvo semplicemente non ti faccio entrare l'uomo nero in nel nel tuo Paese non è così semplice primo perché l'uomo nero comunque entra
In qualche modo finisce per entrare secondo perché le soluzioni semplici ai problemi difficili sono tutte false soluzioni
Allora parliamo
Del della paura che è un sentimento che abbiamo dentro ma spieghiamo che per sanare quella paura su risolvere ci vogliono delle soluzioni complesse non c'è il
No non basta autorizzare tutti a sparare al primo che entra in casa
Perché questa è una soluzione americana e non risolve neppure tutti i problemi
Grazie e anzi dobbiamo avvicinarci alla conclusione io poi richiedevano cosa ancora più difficile però prima voglio chiedere a Paolo le le tue due parole parole che vengono in mente apre quando parliamo di Europa
Su parole che magari cambiano giorno per giorno in questo in questa fase nove
Sicuramente c'è anche la parola diseguaglianza dentro perché
E che il paesaggio non è non è un paesaggio del tutto come dire sano
è un paesaggio socialmente complesso come come è normale che sia però appunto la nostra
Capacità di verificare le disuguaglianze dentro queste società che compongono la macro Società europea e appunto qualcosa che non spetta soltanto così a un'ipotetica classe dirigente europea
Ma spetta appunto alla capacità dei dei governanti dei singoli stati di raccontare la complessità di spiegare la complessità di registrare appunto quelle stanze che dicevi anche fossero la paura più apparentemente e ingenua o appunto ferale diciamo così no quindi la diseguaglianza sicuramente c'è perché quel malessere che viene manifestato a volte anche violentemente malessere con cui bisogna fare i conti da un malessere profondo radicato
Sì infatti la fotografia del Censis che dice l'Italia in cattività una fotografia che appunto se seri se riduciamo riduciamo un titolo può essere
Così un po'schematica però credo che si si ci sia questa sofferenza che si sta producendo molto il rancore in una specie di di risentimento senza senza distinguo
Ecco però quella roba lì non può essere naturalmente arginata semplicemente dicendo ai torto perché non non credo che funzioni così
Io non lo so non è che io appunto non ho nessuna risposta da questo punto di vista però se io non penso che anche un paesaggio di diseguaglianze quello che ho davanti e penso che sia il migliore dei mondi possibili non e d'altro canto però invece all'altra parola quella che nei giorni migliori sento come decisiva cioè il fatto che appunto ci sia una ricchezza dico proprio un patrimonio e lo chiamerai patrimonio anche se una parola
Maschile e quindi non riconobbe che matrimoni ovviamente non sempre dovremmo trovare qualcosa che sia così neutro per dire che cosa significa un portato di secoli di civiltà che ha dentro una quantità infinita di ombre perché chiaramente la storia europea fatta anche di come diceva
Qualcuno dalla platea anche di violenza violenza esportata e non è che siamo a riparo da questo abbiano cercato con molti limiti di correggerla di trovarci almeno nel cuore diciamo così delle istituzioni
Europei su certi parametri che non dovevano essere ed e parlo ovviamente la storia degli ultimi decenni chiaramente no tornando indietro la storia europea la lunghissima spero per e anche una quantità di violenza interna ed esterna portata su quanto su su su migliaia di fronti però negli ultimi decenni facciano pure fossero gli ultimi trent'anni quindi gli ultimi venti trent'anni dopo le guerre balcaniche comunque mi sembra che tutto sommato quell'immagine di di comunità europea che almeno su tre o quattro principi cardine della star ferma questa sicuramente
C'è c'è stata no con tutte appunto nelle sfumature che adesso l'abbiamo il tempo di io ti dico l'ultima cosa età racconta al telefono perché era una cosa buffa che ho provato a fare per permettere un giornale il per il Venerdì di Repubblica l'anno scorso proprio per l'anniversario dei Trattati di Roma
Perché dicevo alla fine se io vado io dall'alto nelle scuole a parlare con i ragazzi e come decapitate devi comunque proprio Carlino anche appunto emotivamente dico se questi gli diciamo i Trattati di Roma
Sì insomma discorso un po'lungo bisognerebbe prepararlo no non li scalda i Trattati di Roma non aveva pensato bisognava trovare un modo per dare la dimostrazione di quello che tratta di Roma comunque avevano comportato quella bambina
Che al momento non era la pelle che dicevi tu Giampiero che che al momento non poteva muoversi era non era non essendo Merce diciamo così poi diventata una bambina un bambino che potevano muoversi su questa piattaforma continentale con una certa facilità una facilità che rischiamo di dare per scontata noi dicono tanto più nel momento in cui la vediamo a qualcun altro questo il paradosso cioè non ci rendiamo conto del valore immenso creato persino avere senza che qualcuno ti chieda dei documenti aveva fatto Zanella reperto infondono ecco ho fatto l'esperimento sono una mattina partito con un l'opposto da Roma era lo stesso giorno della più o meno prossimo l'anniversario l'anno scorso la presunta un aereo l'opposto
Per coloniale per Dusseldorf mi ricordo comunque arrivò dopo quel paio d'ore
Pianto i piedi sul suono tedesco cominciando avermi nell'arco di ventiquattro ore sui cinque sei Stati-nazione
Che avevano firmato i Trattati di Roma nella stessa giornata arrivando a Parigi a mezzanotte più o meno e prendendo dei treni che m'hanno portato appunto prima a Rotterdam poi a Brussel Polo schierato Lussemburgo possono arrivata a Parigi
E questo era una specie di gioco senza frontiere l'ho chiamato dentro a metà strada ricordate quella trasmissione dove c'era un arbitro che fischiava e la gente si buttava con le squadre europee tipica degli anni novanta ed una certa retorica positiva dell'Europa anche un po'ludica corretto faccio il gioco senza frontiere
E arriva a mezzanotte a Parigi toccando tutti gli stati nessuno mi ha chiesto un documento nessuno mi ha chiesto un documento se non all'aeroporto da Roma
E mi è sembrato necessario raccontarlo perché era questo
Il punto quello che che mettiamo in discussione quando mettono in discussione l'Europa e c'è una possibilità che abbiamo comunque guadagnato noi cittadini teniamoci pure come ci chiamiamo c'è bianchi occidentali europeo abbiamo cognac guadagnato un diritto
Temevano discussione per gli altri ma che stanno realtà mettendo in discussione per noi stessi oltretutto nel momento in cui si irrigidiscono gli Stati-nazione inquisita si calcano le frontiere e si definisce appunto e l'altro anche dentro il nostro il nostro perimetro minimo appunto europeo rispetto alla alla geopolitica del mondo
Sia che si chiama The Mask Man finisco davvero perché stroncato un bruttissimo bruttissimo accenno e ha scritto un libro che si chiama considerazioni di un impolitico
Il suo libro più cultura più inglorioso probabilmente in cui l'umiliato pensatore in realtà stava gettando le basi per il peggio che sarebbe di lì accaduto e quello che diceva era ma in fondo dobbiamo comunque ricordarci che il popolo tedesco
è più difficile di quello francese viceré e andare avanti così ed è inquietante se pensi che quello che ha scritto il brutto imbrocca e per fortuna scrive la montagna incantata magica
Dove invece parla d'Europa in tutt'altri termini e finge di prefigurare la catastrofe mondiale in realtà ne vede le de la guerra mondiale in realtà negli delle conseguenze cioè se noi cominciamo a giocare a questo gioco con le frontiere cioè dal gioco senza frontiere facciamo il gioco con le frontiere finisce male
E ma trenta secondi veramente trenta e poi chiudiamo baracca
La tua parola una e sta a voi nel titolo c'è scritto proteggere per proteggere l'Europa unita e libera esito del nostro incontro proteggere è un verbo che quindi coinvolge tutti quanti noi
Con una battuta veramente una battuta un suggerimento una linea guida come si fa a proteggere queste noto lo so che in trenta secondi è un'impresa
Cerco di farlo la parola è una parola per me
Immediata però già più volte evocata
Unione europea integrazione uguale solidarietà
Per quanto riguarda i come si fa ciascuno di noi lo deve fare
Ciascuno di noi lo deve fare nella sua giornata dice nella sua vita cittadino nelle sue scelte di cittadino nelle sue scelte politiche quando orientali la politica del suo Paese e quindi del dell'Europa
Ma l'ultima cosa che voglio dire
E che io sono estremamente ottimista
Fra cento anni
Ci saranno l'Europa sarà uno Stato federale
In cui
Ogni Stato parteciperà come uno Stato degli Stati Uniti alle decisioni della federazione europea e le divisioni che ci poniamo oggi o gli interrogativi che ci poniamo oggi non avranno più senso
Quello che mi inquieta e se e la domanda se il secolo sarà un secolo di crescita pacifica e positiva verso questo obiettivo o se dovremo avere un altro momento tragico di tensioni al nostro interno
Che dovranno vivere i miei nipoti forse i miei figli per convincerci definitivamente che il disegno di Ventotene e il disegno che dobbiamo realizzare grazie