Più libri più liberi 2018 - Giovanni Pieraccini nel Socialismo riformista italiano

Allora con la sede
Tutti
Credo che qui bisogna per farsi sentire bisogna parlare ad alta voce no non funziona
Noi presentiamo
L'ultimo numero
Della rivista di cui mi onoro di essere di ridurre i Quaderni del cinque uno sei
Benissimo
Come si vede dal fascicolo è arrivata al trentottesimo anno di vita anzi lo sta compiendo
E al centotrentatresimo fascicolo
Quest'anno
Essendo trimestrale
Essendo un trimestrale
Ne ha pubblicati regolarmente quattro
Il quarto della serie è quello di cui parliamo oggi pomeriggio Giovanni Pieraccini nel socialismo riformista italiano
Ed è curata da uno studioso franco-italiano italo francesi il professore Alessandro Giappone
Ci sono tutte le date necessarie
Nel senso che il due mila diciotto e l'anno centenario della nascita di Giovanni Pieraccini
Nonché e l'anno successivo alla sua scomparsa Pieraccini ha sfiorato i cento anni ma non c'è proprio arrivato però abbia schierati con la lucidità
Di una presenza di spirito che è stata veramente importante che è testimoniata dei vari scritti che sono pubblicati in questo quaderno
Questo quaderno non era geografico
Troverete di tutto anche dalle situazioni che sono state contestate a Pieraccini il viaggio degli Stati Uniti che aveva pagato il biglietto chi non aveva pagato ma soprattutto prende di mira
E due grandi temi del riformismo socialista italiano in cui si è trovato Pieraccini ad avere un forte ruolo e cioè la di riforma urbanistica e la vicenda del programmazione economica certamente esce da questi contributi rafforzata la tesi che l'unico vero grande tentativo
Di riforma del nostro Paese delle strutture del nostro Paese è stato quello in parte fortunato in parte sfortunato del centrosinistra degli anni sessanta direi che la ambizione ma poi soprattutto la giustezza degli obiettivi che erano quelli di approfittare delle boom economico del momento economico positivo ter apporta per affrontare gli squilibri di fondo geografici fini economici settoriali sociali del l'Italia che usciva da una società sostanzialmente agricola
Erano intuizione giusta laddove non lo si è fatto penso alle riforme urbanistica si è pagato un grosso prezzo in questo caso alla rendita contro il salario ma se si vuole anche contro il profitto
Perché le rendite incorporate nel costo levitazione premevano sul salario ma indirettamente quindi danneggiavano l'insieme delle strutture produttive allora uno potrebbe pensare ma questo è un fascicolo di storia
Ottimo perché la storia è sempre da coltivare rende giustizia un personaggio importante del socialismo italiano ma insomma tutto sommato non ci riguarda e invece la tesi che credo vada sostenuta è proprio il contrario oggi noi viviamo in una situazione italiana
Da tempo ma soprattutto oggi particolarmente svantaggiata per via della più bassa produttività dei fattori della produzione in particolare del fattore lavoro rispetto agli altri Paesi con cui ci troviamo intrattenere rapporti economici con cui siamo più simili
Ormai è consolidato questo fatto
E cioè che la stessa industria italiana si muove con la palla al piede non tanto di un costo del lavoro o come si è pensato prima di un articolo diciotto ma con la palla al piede di una serie di elementi comparativi inefficienza del sistema produttivo
Di allora ci vorrebbe davvero oggi un programma pluriennale per affrontare questi temi cioè non un governo che fa semplicemente di di per cercare di vincere un'elezione prevede qui sarebbe il prediletto in caso di prendere ciascuno di questi temi
Penso per esempio a più basso numero di laureati che noi abbiamo penso al fatto che probabilmente la piccola e media impresa dovrà andare tutte in Rete oggi non ci va
E se ci va avrà Bisoli di ottanta mila informatici che oggi non abbiamo e così via sarebbe veramente da fare un patto fra produttori atto che lo scontro dell'articolo diciotto
Un patto fra imprenditori e sindacati c'è un governo che riesca a fare una cornice abbastanza
Interessante da poter resuscitare un patto tra produttori affrontare questi temi
Dare un futuro al nostro paese in questo senso quindi l'idea di un programma di un piano pluriennale da perseguire
Coerentemente e con impegno credo che sia qualcosa che sarebbe necessario anche oggi certamente attraverso l'azione di Pieraccini
Noi vediamo quali sono stati gli ostacoli che sono stati trovati le difficoltà ma anche quelle quel minimo diciamo di programmazione dell'intervento pubblico che allora era veramente parecchio all'interno del reddito nazionale è stato raggiunto su questo ospitiamo anche una intervista a Giuliano Amato che ventiseienne mentre al ministero del Bilancio appunto per impegnarsi a livello giuridico soprattutto nella programmazione ma Pieraccini è stato anche un esempio di fusione come dovrebbe essere per tutti i politici quasi tutti fra politica e cultura
Lei ha lasciato due mila trecento opere alla sua viareggio di importanti opere di pittura contemporanea di grafica di scultura
Reduce dalla Normale di Pisa
Anche se sapeva sminuzzare molto bene il padre e la politica dei comizi che era allora il il principale veicolo di comunicazione con la gente con il popolo particolare ma sempre della sua vita
Intrecciato politiche culture e quando poi ha lasciato la politica si è dedicato alla cultura tutto procure allora quando la vede a Roma questo Festival Roma Europa la creato Pieraccini quando uno vede la Galleria d'arte moderna e contemporanea gareggia l'idea d'un lascito particolare e non è un caso che qui accanto a me sia Vittorio Emiliani
Non dimenticato fra l'altro direttore del Messaggero oltre che deputato laburista perché di questa fase del Pieraccini diciamo impegnato in queste strutture in queste imprese culturali ho diretto interessato
Io posso ricordare un piccolo particolare che ricorda anche nel libro ma che comunque è interessante noi facevamo a sedici anni un'associazione di studenti medi nuova resistenza che lottava contro i rigurgiti neofascisti dell'epoca
E tutti i mondi ai nostro capo aveva diciannove anni ci sembrava molto vecchio naturalmente molto maturo
E celebrammo un congresso nazionale
Lo dico perché vedo qui anche dei pettirossi che è un'associazione giovanile un po'meno giovani
Celebriamo un congresso nazionale e ricordo con grande piacere che prima di questo congresso ricevetti inaspettatamente
Una telefonata da questo grande uomo politico al direttore dell'Avanti che mi diceva voglio venire al nostro progresso voglio partecipare vi lascerete parlare naturalmente noi lo lasciamo parlare
Però anche questo piccolo episodio per quello che rappresenta la testimonianza di un uomo politico molto curioso
Molto curioso per la realtà
Tutt'altro che mummificato e quindi un esempio di come dovrebbe essere la politica ecco perché vi presentiamo oggi questo fascicolo quattro due mila diciotto Giovanni Pieraccini nel socialismo riformista italiano e da un molto volentieri la parola a Vittorio Emiliani la arrivato
Vale
è arrivato a casa degli autori elabora Stefano Rolando
Milanese intima amico di Pieraccini mentre i mezzi io no non c'è nessuna beh riformismo c'è specialisti
Io ricevevo sono stato molto piccolo dirà diciamo sodale allietar qualche modo Giovanni Pieraccini per quarant'anni quando subentra a Luca
Che ho collaborato con lui sia per un'Europa che per gli amici dell'opera azionisti era grande appassionato di musica sia per il nuovo uditorio con Santa Cecilia di cui lui fu il regista occulto regista politico molto efficace come io racconto di questo mio contributo le sue telefonate erano di un pessimismo politico negatività assolute nel senso che la situazione è quella che valori da molti anni
Zavattini sviluppi negativi della situazione politica italiana
Dovuto soprattutto ad una mancanza ad una carenza di cultura politica che sta rivelandosi disastrosa che io dicevo Aloi Giovanni ma dopo queste tue analisi così efficaci così penetranti cosa possiamo fare o ci mettiamo a piangere sulla porta di casa ho imbracciato il debito ma siccome il mitra non lo so usare che piange non voglio che facciamo dobbiamo dare battaglia diceva lui
Dobbiamo dare battaglia ed era un richiamo a quello a colui che è stato definito dalla Resistenza fiorentina per gli abitanti del quartiere dove abitava e dove si aggirava con un fucile un moschetto novantuno più alto di lui più alto di luglio era stato il sogno ribelle che amava le donne del Quartiere latino sorridente Ensor ribelle rimasti tutta la vita in realtà pur essendo uomo di istituzioni
L'ultima sua battaglia in fondo vera per Tosca il paesaggio toscano e in particolare delle Apuane
Alle quali che vedeva dalla finestra di casa subito bellissimo appartamento viareggio da una parte il bar dall'altro le Apuane
Che sono state veramente dissestate massacrati dei cavatori
Che chiesti solo ribellati al piano paesaggistico che l'unico e sosteneva e quindi bisogna fare battaglie battagliera ha fatto presente anche le pietre di viareggio che fu una grande opera il figlio fra gli ottocento e primo novecento anche di carattere sociale servivano alta un lavoro poi abbraccianti reazionaria
Quindi
Però io vorrei parlare soprattutto sorprendente
Della seconda parte muovendo non non senza aver sottolineato uno dei suoi grandi crucci era proprio quello da leggi urbanistiche e lui aveva preparato dopo il disegno di legge sul loro che irrealtà
Adesso al di là delle indicizzazioni era un disegno di legge troppo radicale che i Comuni avrebbero saputo gestire questo va detto
Da riformisti ma aderente all'opposizione faceva gioco a dire che ero disponibile migliore del mondo in realtà il disegno di legge sullo non sarebbe stato sopporti agli enti locali che pure al loro avevano una forte tensione alla pianificazione
Presentò Giovanni Pieraccini ha bisogno di legge più concreto ma ugualmente coraggioso
Ma lo presentò sette volte al Consiglio dei ministri sette volte il Moro lo mise da parte
Questa quindi non servono a nulla si andò grazie a Giacomo Mancini sul successore al ministero i pubblici questo ha ricordato bene dichiara chili in un libro che vi consigliamo loro barista socialista
Che quale sia la guardia postfazione richieste bacche racconta quella storia
Di un'urbanistica in cui figure dei socialisti erano previdenza parlo di maestri come Giovanni Astengo Edoardo Detti ma parlo anche di tanti urbanisti condotta in qualche modo militanti che lavoravano nei comuni e per i Comuni
Ecco questo grande cruccio di Giovanni perché
Poi segui per fortuna Zago Mancini che diede incarico a Martusciello e bicchieri percussioni Franco BZ socialista chirurgo direttore Gennaro l'urbanistica di predisporre connettività legge ponte per l'urbanistica
Legge numero sette sei cinque che venne approvata il mio centosessantasette e che ancora ci regge sostanzialmente corpo e gli standard urbanistici sono standard di civiltà cioè tot metri quadri per abitante diverte scuole primarie scuole secondarie i servizi eccetera senza i quali sarebbe veramente allo sbando completi e che ripetizione di leggi Maurizio Lupi cercava di eliminare proprio lì per dare mano libera ai costruttori per costruire per chissà chi poi visto che il mercato danni satura il serbo quello dell'edilizia di mercato
Nella seconda parte della vita Piraccini
Grandissimo appassionato di musica sinfonica operistica io operistica
Oltre a battersi per i nuovi torno a Roma col risultato di condurlo in porto grazie anche a un sito come Rutelli fu molto sensibile a questo discorso
Lui ebbe quest'idea
Fondamentale se Parodi Colombo a Roma ci sono cinquantaquattro istituti di cultura stranieri
E la città Mondo che ha più istituti di cultura stranieri
C'è l'unica Accademia Americana fuori dall'America
Con una fototeca archeologico strepitosa mi son quattro cinque istituti tedeschi ci sono quattro minuti francesi ci sono Muldoon timori sul di cultura coreano che è stato insediato un anno fa mi pare
Bene crebbe quest'idea perché non creare un festival Dusi caldi balletto il teatro
Internazionale che Poggi sulla collaborazione fra romano sta italiano e distrutti cultura cadere salire e trovò immediata risposta nell'accademia Francia più antica degli accademici stenti a Roma
Valore al direttore Botto molto attivo e sensibile diciamo al litro
E e poi anche all'ambasciata di Spagna baciato Ungheria e nacque Roma Europa Festival
Che era anche un festival teatrale il teatro poi sorpreso in comune col risultato di farlo morire
è rimasto ma è un ramo molto vitale
Il festival musica e di Barletta dove abbiamo assistito addirittura prima di Belisario Baretti di Béjart a villa Medici ad una prima dell'opera San Sebastiano e di di missili sul libretto di Gabriele D'Annunzio
Il all'ambasciata di Spagna gli sono stati serate straordinarie la storia del flamenco e anche la base d'Ungheria molto importanti e a quella tedesca
Questo Europa è rimasta
è un lascito sono venticinque trent'anni ormai ventotto anni che era un Europa esiste
Ed è un esempio per altre iniziative che si volessero fare a Roma per esempio in ambito teatrale visto che ero d'Europa di Marco quello soprattutto musicale
Operistico diciamo di balletto tecnico delle delle prive straordinari
Per esempio la prima zingaro
Spettacolo di cavalli vizi indirizzi avvenne galoppatoio di villa Borghese con acrobazie più impensabili è stata due volte a Roma un'altra volta a Capannelle oppure con un concerto a conflitto fra l'orchestra di mai canna Ivan quello dei Gerridi atto pur e l'orchestra andalusa alla bontà Roosevelt è tua
Che suonava tutt'altri strumenti ovviamente tutti strumenti alta ad arco e e fece una specie di di chi di contrasto queste due orchestre contrapposte Fura serata meravigliosa ecco già le dichiarazioni se dico a questa correzioni Volvo solo suo
Per esempio quando fu presidente di Assitalia crea operosità di una collezione che io vorrei anche sapere è andata a finire con la privatizzazione
Perché questa collezione costava di un grande Umberto Boccioni ancora presunto regista bellissimo
Nel primo de Chirico firmato
Un De Chirico ancora l'Accademia
Di Monaco di Moriero dovevo studiare e che finiva però questo primo quadro ha già di struttura come dire neoclassica
E c'ero alti quadri Severini e certi cioè titoli poi prediletti collezione che è stata esposta a Roma alla Fondazione Memmo che non so dove sia finito
Poi c'è la sua speriamo che abbia Palombo alla fine
La pila per una pinacoteca straordinari in casa
Tutti i novecento italiano più qualche Matisse ho detto può occupazione tutto Carrà Morandi Fabrizio Clerici tutti i tori poi amici su Achille Perilli eccetera
Speriamo che come già la collezione di litografie andata al curi viareggio anche questa che doveva essere destinata albergo dei poveri credo carico dei poveri bisognosi di viareggio non vada disperso
Credo che ci sia una delicatissima trattative in corso la Soprintendenza chiedo che abbia posto un vincolo
Mi sperperiamo tutti gli amici che vada a buon fine perché certamente viareggio o la città che recitasse comunque questa strepitosa collezione avrebbe un grande vantaggio culturale
Ecco queste dall'uomo
Baudo ha fatto poco fa un richiamo ai più giovani
L'unica aveva ero di questi che erano dell'abete studiato molto
Studiava anche quando faceva il militare di nascosto
E due quando diventa operativa cessa addirittura catturò plotone di tedeschi otto settembre e quello sopra cosa farsene perché che si è preso la Crui va Gloria direttive dice la guerra continua la polizia capitolati
Dove rimetteva ma perché i Rizzo sprizza estiva che aveva anche bellico e uomo di cultura straordinaria di lucidità politica fino all'ultimo incredibile
Aveva scritto dei saggi e su questo finisco sulla mancata
Rottura della continuità dello Stato lui diceva che era nostro Grazia nasce in qualche modo ballata perché non c'è stato nel quarantasei il coraggio di una rottura secca con lo Stato preso atto fascista
E e aveva ragione questo futuro dei momenti
Premettiamo che volesse che stiano Borletti
Questa rottura che era soprattutto poi del Partito d'Azione e Partito socialista e poi comunista non ci pensa proprio credo rende già dei patti pro democrazia cristiana in essere
E ti ha scritto un saggio molto bello per la rivista Elisa ecco altri istituto che lui ha potenziato facendo conventio Cobelli
Finisco qui sull'erosione dei poteri sovrannazionali da parte della corte dell'Unione Europea fatto positivo perché non c'è nessuno replicazione
Europea si emoziona quell'erosione dei poteri
Dei del sovrano e che sorriso attuale dell'arte con molta perché sa dato anche grandi vantaggi certo lo diciamo
Molto critici come loro l'universo questo tipo di neoliberismo questa gabbia neoliberiste europea anzi era molto polemico ma tuttavia l'Europa resta una un'altra Europa resta veramente fondamentale per lui e per noi grazie
Gli anni per questo per l'intervento e adesso passiamo a un milanese a Stefano Rolando che ha curato anche lui un bel libro sul Giovanni Pieraccini e che gli è stato vicino negli ultimi tempi e che poi soprattutto un noto commentatore studioso delle vicende del socialismo italiano
Io scusatemi ritardo o ho lottato col Parcheggi come scale mobili quei termini dovevamo per dovevamo essere più accorta e sui tempi
L'ho fatta un po'facile
Immagino che la capacità di racconto affabulatoria sia politica che giornalistica di Valdo Spini e di Vittorio Emiliani abbiano già esaurito il grosso
Delle cose interessanti attorno a un italiano molto molto interessante molto
Che aiuta molto a decifrare il Novecento che ci siamo lasciati alle spalle
Io ho conosciuto Giovanni Pieraccini quando lui stava andando in pensione per certi versi o comunque da andava ante era andato in pensione dalla politica attiva
E
Ecco la sfrontatezza di trent'anni di meno
Lo immaginavo avendone sentito parlare fin da ragazzo di una persona anziana
In poco assecondare per la l'importanza che che aveva avuto nella sua vita ma che ormai si dedicava alle cose di che si agli obblighi e alle cose di cui si dedicano gli anziani
Prima di tutto lui non era affatto l'anziano
Secondariamente non si occupava dei suoi obblighi in senso nel senso del luogo comune
E ci siamo accompagnati nella vita in tante cose a Roma e poi a viareggio
Fino a che sono andato in pensione io
E lui vivo e vegeto a fare domande a a tanto pallonaro atti nella quotidianità a sapere che cosa succedeva città per città avere il registro della vita degli altri oltre che la sua
Finché lui a novantotto anni
Parlando sempre del futuro Baldo e e Vittorio lo sanno cioè non era uno sguardo al passato aveva uno sguardo sempre proiettato avanti
Per cui se tu dicevi una cosa leggermente
Diciamo costruita sul luogo comune Tizzy Pilati diceva ma cosa c'entra questo con la robotica che ci sta cambiando la vita cioè ti spiazza ava in avanti
E non lo faceva in maniera velleitaria
Aveva gestito una convenzione con la la Scuola Normale di Pisa per la quale Louise si occupava in maniera into incerto senso tecnico scientifica non solo da mecenate di questioni grandi sulle quali non si limitava a a dare degli stimoli ma scrive per cui la sua scrittura era incessante
Il suo piano di interesserà costo costante dello sguardo e ira allungato nella vita certo arrivavano gli anniversari e si diceva si guardava indietro io
Da
Da quando i calzoni corti Scrivo per una rivista storica della del socialismo italiano infatti in redazione tuttora che Mondoperaio arrivavano le ricorrenze con lui
Si dice si ragionava sul primo centrosinistra poi si ragionava su chi era realmente
Il la l'interlocutore affidabile per i socialisti che volevano fare le riforme era Moro era Fanfani e si apriva un dibattito a scoprire pezzi di storia
E poi arrivava l'otto settembre che era il suo cavallo di battaglia ma anche un po'il mio nel senso che ho sempre pensato che fosse la data spartiacque dell'identità italiana e ogni otto settembre aggiungevamo un pezzo ha uno sguardo al passato
Ma lo sguardo al passato non era la sua ambizione la sua ambizione era guardare lungo
E adesso vorrei dire una cosa su questo
Quando aveva compiuto novantotto anni a me sono sembrati sufficienti per per dire Giovanni adesso facciamo uno sforzo di guardare indietro perché tu hai una storia grande da raccontare la racconteranno altri ci saranno gli studiosi che saranno sulle tue carte come poi è così le sue carte sono state affidate per ricavarci delle storie
Faccio professore universitario per dirvi che i professori sono anche noiosi e quando quando scrivono perché vogliono fare le note perché vogliono puntualizzare le verifiche sono molto molto medie grandi giornalistiche taglia sciabola hanno tirano fuori una e la mia presunzione era di sottoporlo a uno stimolo perché lunghi racconta se dicevo con con Valdo pochi giorni fa a viareggio dove abbiamo fatto l'altra tappa di presentazioni ineludibile qui e la a Roma si doveva fare anche nel frastuono ma si doveva fare tanto radio radicale ci aiuta a parlare anche a un pubblico ampio ma si doveva fare a viareggio e di regia dicevo
Hanno se tu di una istituto universitario diciamo di storici eccetera vai a dire che stai per andare a intervistare un signore di novantotto anni ti guardano ti guardano male di ricamo novantotto anni o quello mente sulla storia o non si ricorda più le date in maniera precisa oppure sarà vuole raccontare soave perché sì auto glorificato insomma la storia la storiografia non premia molto la confessione del grande anziano
Io però vi dico la verità io non ho trovato né uno che sbaglia ma le date ne è uno che si è auto giustificava e nemmeno uno che voleva glorificare la propria parte politica il suo tema a novantotto anni era
Non abbiamo fatto abbastanza lo lo accennava littorio adesso in conclusione non siamo riusciti nel momento in cui avevamo col il coltello dalla parte del manico a fare la cosa più importante la riforma dello Stato
Abbiamo fatto tante cose ma la riforma dello Stato che avrebbe cambiato la cornice di tutto il quadro politico e sociale di questo Paese non l'abbiamo
L'abbiamo perduta per mancanza di forza negoziale perché c'erano forze della sinistra che non remava amo per cambiare lo Stato perché i conservatori non avevano nessun interesse di modificare i rapporti di potere antichi che lo Stato aveva custodito e queste dal suo grande cruccio quindi io cosa ho trovato trovato una persona realistica che ricostruiva i fatti
E che non era indulgente con risultato di quella vicenda neonato questo questo libro intervista che si chiama l'insufficienza riformatrice titolo che ha voluto dare luglio avrei dato un titolo più benevolo
Poi c'ha pensato Sabino Cassese nella prefazione dire ma insomma adesso ma tutte le cose che poi sono state fatte in quel primo centrosinistra mica da buttar via e le e le racconta e le racconta
Cioè che discorsivo Cherchi argomentino nuovo vorrei portare qui proprio a Roma questa questa esemplarità dell'anziano
Perché sapete a parte che noi credo con qualche soddisfazione abbiamo letto su non solo noi ma con qualcuno che anche presente abbiamo letto sui giornali un po'di giorni fa che è stata riclassificata
La categoria dell'anzianità so che chi ha più di settantacinque anni sforna un po'perché e e sotto i settantacinque che si avvantaggiate quindi io non voglio fare adesso commenta però il mio commento caso mai è è puramente puramente terminologico perché si è portata la categoria della dell'adulto fino ai settantacinque anni però dai sessantacinque settantacinque viene chiamato tardo adulto
Che a me sembra un'espressione poco un po'un bastardo poco un po'troppo non è non sopportabile mentre invece chi avrebbe l'età che aveva Piraccini quando abbiamo trafficato con la sua intelligenza adesso viene classificata come grande anziano che se permettete è un'espressione di una grande nobiltà quindi in realtà tra il grande anziano che era lui e il tardo adulto che sarei stato io la partita era persa in partenza ed era persa in partenza però e questo lo voglio dire
Perché si può arrivare a novantotto novantotto anni non Rinci team liti non persi dietro il proprio egoismo non persi dietro neanche il proprio come si dice la sovrapposizione di stereotipi che la vita ti ha portato a ad accumulare
Questo non vuol dire essere esenti da da difetti di carattere da un certo autoritarismo una certa difficoltà di far piazzare una parola di altri
Per carità nord dal queste cose no però guardate riuscirà a reggere sul filo della memoria una intera raffica di domande al volo
Che a a me personalmente hanno permesso di ricostruire la sua prima
Tappa e cioè come si forma
E che su questo su questo Vittorio ha scritto cose molto importanti la sua prima tappa noi potremmo chiamarla come si forma la classe dirigente di un Paese moderno che vuole entrare nella modernità
E c'è la sua storia a Viareggio i suoi maestri sui professori la sua grande università il mondo intellettuale il fatto che studiava davvero
E il fatto che ha armi la storia arrivava a detta a determinare delle scelte in cui bisogna avere coraggio
Questo spiega la resistenza la scelta della politica
Formarsi a essere classe dirigente e raccontarlo ai giovani di oggi è una cosa importante perché fare tutte queste scorciatoie per esercitare il potere senza vere ne studia Netzer si preparati né avere dei maestri da citare
Ne è avere delle vicende anche drammatiche attorno a cui tu puoi esercitare un diritto di scelta non è formare classe dirigente a volte semplicemente dare scorciatoia ingiustificate
E questo è un primo tema della sua vita il secondo tema della sua vita entrare in una vicenda in cui i rischi di sbagliare che erano in mezzo i socialisti arrivano al gol e qui va bene Valdo Spini e maestro di tutti noi perché la l'ha vissuta in prima persona da un alto dirigente della politica
I socialisti arrivano nel primo centro sinistra mica imparati e preparati come una una scheggia governare un un Paese moderno che stava nell'Occidente che stava nella logica del mercato non non erano così preparato
E in effetti arrivano in quel primo centro sinistra facendo anche delle cose che oggi noi diremmo un po'demagogiche
Il pretendere
Adesso non in tanti anni questo dettaglio ma sulle politiche delle nazionalizzazioni ci sarebbe qualche cosa da dire
Giusta farne una giusta sulla programmazione l'idea di immaginare una programmazione un po'rigida come in quel momento solo il mondo del socialismo reale
Spiegava forse non era la cosa giusta per un Paese come il nostro ora i socialisti entravano con un'idea delle forme di il governo che avevano un più riflesso sulla esperienza del socialismo reale e di una pratica milita Up di governo che avevano vissuto nell'immediato dopoguerra e poi avevano abbandonato
Infatti il primo centrosinistra sarà un centro sinistra
Di conflitto che credo che produsse Cambio della guardia e produsse anche un grande altri rischia di mettere a rischio la politica delle riforme qua la faccio breve quale fu luogo di Pieraccini in quella faccenda di rimettere su due cose centrali di quella vicenda il baricentro sulla possibilità sul riformismo sul gradualismo possibile sia per quanto riguardava la legge urbanistica che non si può annacquata purezza praticabile poi per le logiche all'italiana quella legge
Sia Renault ma e così anche per la programmazione che non doveva essere un libro dell'impossibilità o come la chiamava Fanfani un libro dei sogni
Allora grazie alla prima stagione la seconda stagione quando la vita ti dà la responsabilità di fare tu non corri dietro agli aquilotto i non corre dietro a pensieri velleitari Turi metti
In asse sul piano della concretezza del pragmatismo e della possibilità di fare andare avanti la storia la responsabilità che ti è data e questo è un secondo passaggio che una signora di novantotto anni tiri costruiva con amarezza con difficoltà perché non tutto andava nel segno dei loro sogni qualcosa doveva andare anche nel segno della
Del negoziato possibile
Quando ci siamo conosciuti lui cominciava la terza sta via che è stata quella citata di lavorare per la cultura e qui su questo termine cosa voleva dire lavorare per la cultura eravamo in anni
Primi anni ottanta
In cui chi si occupava di cultura si dividerà in due in due mondi i velleitari ci sono sempre stati sognatori ci son sempre stati gli artisti ci sono sempre stati e tutto questo mondo ha diritto di non preoccuparsi troppo della della della pratica
Però in quel periodo questo mondo
Cominciava preferirei troppo gli eventi rispetto alle necessità di fare struttura cioè preferiva bocciare i soldi
Nella spettacolarizzazione rispetto alla necessità immensa di questo Paese
Città per città luogo per luogo di avere infrastruttura adeguata ecco mentre noi avevamo amici anche anche persone di grande qualità
Che stavano dalla parte Benevento uno come lui per la storia che aveva stava dalla parte di fare struttura che si occupava dei Musei avessero patrimonio e dirigenza adeguata e si occupava che nel territorio ci fosse una politica capace di fare programmazione che beh di cui ne beneficiasse anche l'economia insomma
Non era l'hobby di un di un bar persona anziana
Che voleva avere un evento su misura voleva infrastrutturale l'Italia che ha nel nella cultura aveva grandi possibilità e laddove in Italia non c'era un ceto politico abbastanza preparato
Per fare di questo di questa materia una materia su cui francesi dettavano spesso legge e su cui gli italiani avrebbero potuto toccare una grande carta se ne ha inventate di ogni e la terza parte dimostrante che quando le prime due l'attualità da ragazzo
In cui
Prima di tutto studi poi gli studi poi studi la seconda parte in cui sogni ma realizzi sul piano della concretezza del pragmatismo la terza parte diventi una operatore utile al Paese
Ancora una volta non utile al tuo
Dell'età Rismondo ma utile alle esigenze del Paese per questo noi lo stiamo raccontando in giro perché è stato un italiano che fino a cento anni si è speso bene per questo Paese
Grazie anche a Stefano Rolando naturalmente diverrebbero in mente tante cose luoghi Pieraccini alluvione per esempio l'olio di Firenze sessantasei
Ma credo che invece chiedevo carne alcune credo che sia giusto rimandare a un profilo che Vittorio ci ha dato e che è consultabile Vittorio Emiliani si mise lo dica
C'è un sito sì è diventato il mio sito maestri da ricordare ormai sono più di sessanta ritratti di maestri ricordare fra i quali ci sono Antonio Giolitti Giovanni Pieraccini Riccardo Lombardi Giorgio Spini
Edoardo Detti cioè tutti coloro viabilità socialiste non solo che hanno dato un apporto strutturale appunto come diceva Stefano Rolando
Alla cultura politica e alla scelta italiana io odi Di Giovanni aggiungo una cosa soltanto
La sua
Irriducibile capacità
Di di studio di analisi e di lotta
è questo per cui ha scritto il primo libro abbiamo quasi costretto a fare un libro intervista che aveva già ottantacinque anni e molti altri socialisti o l'ha lasciato documentazione in materia
Voi avete avuto storie importanti
Poi può è stato costretto a far e questo ruolo è pura cosa alla quale teneva volto questo voglio raccontare questo episodio aderissimo sappiamo tutti quale tragedia politica fu il diciotto aprile del quarantotto
Qua è tra etica e politica fu per il socialismo soprattutto perché Pietro Nenni combattendo un errore storico probabilmente irrimediabile volle non solo Alleanza dei comunisti elettorale ma la lista unica
Lista unica fu una tragedia perché della delle preferenze ovviamente ma di comunisti molto più onerosi massacrarono i candidati socialisti ebbene al congresso di presidenti e diciotto aprile
Questo voleva sempre ricordato Giovanni Pieraccini presentò e primo firmatario la mozione che chiedeva che almeno si faccia solo turisti separati federate ma separate
E la firmarlo con lui significativamente Riccardo Lombardi e Vittorio Foa
Seguito avrebbe evitato
Come diceva lutti e rovine nel nostro Paese bene grazie per questa presenza per questa chiacchierata noi adesso lasciamo il luogo ad altre riviste del coordinamento delle visite alla di cultura e si svolgeranno altre due tavole rotonde ora la prossima sarà coordinato da Paolo Borioni che mi porta a dire che noi permettiamo una serie di riviste che non avrebbero la possibilità di partecipare da sole
Di potersi esporre al pubblico e discutere in una situazione così ampia così partecipata come quella della Fiera e più libri più liberi facciamo un'azione difesa della cultura
Facciamo forse anche di più di una difesa della cultura vista come partecipazione di volontariato vista come esposizione di idee critiche nei confronti della società italiana e quindi forse difendiamo anche questa nostra Repubblica