Più libri più liberi 2018 - Presentazione del libro di Alessio Romano e Ale Di Blasio "Una stanza tutta per loro. Cinquantuno donne della letteratura italiana" (Avagliano editore)

Bene buonasera
Allora c'è un minimo di come dire problema di di spazio ossia per la quantità di gli autori ma anche per fortuna per la quantità di pubblico
Ed è una presentazione credo tra le più affollate dietro la scrivania
Di tutta la la Fiera più libri più liberi ma e proprio questa piccola sproporzione da cui partiamo cioè il fatto che stiamo per raccontarvi un libro
Fatto di fotografie e anche di parole si chiama una stanza tutta per loro cinquantuno donne della letteratura italiana a cura di
Alessio Romano che lì in piedi monumentale e alle Di Blasio che invece è davanti al computer che è il fotografo il curatore uno scrittore Alessio Romano
E ovviamente qui abbiamo una parte delle della squadra molto ampia di scrittrici cinquantuno donne
Della letteratura italiana sono come vedete è tra le più note vivaci vitali scrittrici che abbiamo narratrice che abbiamo e vengono raccontate ciascun attraverso una tessera fotografica
Che è questo il punto come si può intuire anche dal titolo lo ritrae nel loro luogo
Non ebbero luogo genericamente inteso come luogo di affezione ma come luogo di scrittura cioè sono state interrogate
Una per una già da adesso anche fotografato e una per una reale Lazio lo ruolo cura la sostanza propriamente l'allusione evidente e a Virginia Woolf quindi è inutile insistere su questo punto piuttosto insisterei
Sul fatto che un libro come questo
è un libro che intanto dimostra numericamente il fatto cosa non scontata e non pacifica che la letteratura italiana
è fatta anche o direi soprattutto quella contemporanea da donne che leggono e donne che scrivono questo punto che non è del tutto pacifico lo dicevo perché a guardare facciamo entrare gli ultimi e possono e vogliono e
Sentiamo un po'stipati però se volete fare una prima fila sdraiati qua per terra c'è margine
Sì no si è potuto mai ante quasi finita la giornata
Dicevo che non è pacifico per il fatto che invece a guardare le storie della letteratura aggiornati alla contemporaneità per quanto possibile in sede scolastica c'è ancora una assoluta inaccettabile sproporzione non solo numerica ma direi in generale quantitativa
Partire da questo punto perché nel momento in cui una storia letteraria questo davvero non c'è purtroppo eccezione che naturalmente deve raccontare
La tradizione ma deve anche aggiornarla rispetto ai movimenti della prosa della Poesia contemporanea comunque
Evidenzia uno sbilanciamento per cui senza fare nomi ma potrei volendo farli perché sono storie la letteratura anche di grandissimo rilievo in quanto a chi le ha curate hanno un capitolo Elsa Morante di solito se va bene un capitolo scritture femminili
Nelle quali vengono in cui nei quali capitoli che spesso sono dei paragrafi vengono incluse esperienze molto diverse molto stratificate molto complesse e non riconducibili naturalmente a nessuna categoria astratta generica come questa
Lo dico perché sul finale di questo libro dopo averlo
Dopo averle viste le facce e le storie e le espressioni anche proprio come dire la postura di queste scrittrici diverse generazioni molto differenti tra loro e in molti casi anche però sodali compagni di strada compagna di di viaggio c'è un interrogativo proprio sullo specifico eventuale della scrittura
Femminile e mi pare però che questo mi sembra anche questo molto interessante il blocco finale di questo libro si chiama il senso di una stanza esiste una letteratura femminile italiana con la sua con una sua specificità mi pare che le risposte che danno le scrittrici siano essenzialmente risposte che partono da un no
Poi naturalmente c'è ovviamente un uno specifico che può essere quello de la propria esperienza anche del proprio sentimento della letteratura che è stato fatto per molte di loro suppongo anche molto dalle madri diciamo così
Dalle madri dalle sorelle dalle cugine della letteratura voglio dire quelle che appunto di solito nei borsini novecenteschi non so se vi ricordate c'era una specie di malattia e poi concludo sul finire del secolo chi sta nelle nelle pagine culturali e nelle nelle radio culturali come per esempio Loredana Lipperini sa perfettamente che era una specie di colazione quella che si chiamavano
Ben tredici maschi a fare un borsino ogni fine Novecento e spesso in cima alla classifica c'erano gli scrittori maschi
Ne
Ne fa fatto l'animale è stato riaggiornato e sempre più o meno con lo stesso risultato forse e questa è una cosa che dice Alessio Romano su nelle premesse Elsa Morante s'era guadagnata la sua statura diciamo quasi di di scrittore
Per ragioni che forse erano anche legate a un suo modo di proiettarsi fuori da sé è una grandissima scrittrice ovviamente ma non avrebbe mai tollerato nemmeno che io la nomina sì in questo momento scrittrice quindi questo complicherebbe molto
Il quadro per le altre straordinari autrici come Natalia Ginzburg Lalla Romano Anna Banti Alba de Céspedes sono una galleria impressionante Gianna Manzini di cui libri si trovano molto a fatica
Per tutte loro effettivamente c'era una specie di piccola nicchia come dire o appendice e allora la cosa interessante questa noi abbiamo in Italia come dire come come pubblico dirmi narrativa una sproporzione punto vi dicevo tra lettrici donne e le elettrici uomini gli uomini leggono pochissima narrativa
Basta sondare un po'le le le le statistiche e quindi possibile che se sono le donne a leggere e moltissime donne a scrivere poi realtà c'è bisogno d'un libro così forse sin d'allora chiedo D'Alessio Romano intanto di motivare cinque diciamo così il innesco di questo libro che inizialmente non doveva essere fatto di cinquantuno donne diciamo poteva essere come dire anche fatto di scrittori nel loro luogo e poi a un certo punto ci racconti che ha avuto questa specie di illuminazione
Sì devo doveva essere un adesso l'idea di questo libro è nata
Quasi per una una casualità io dico una sincroni cita junghiana perché era sotto Natale di qualche anno fa vendendo a trovare alle Di Blasio che il fotografo che aveva fatto dei mini corsi di scrittura che essenzialmente l'avevano convinto non continuare a scrivere
E e poi era diventato invece un fotografo emergente a Milano di moda di ritratti femminili in particolare e lui niente a tradirlo perché tu scrivi libri perché non facciamo un progetto insieme
Questo subito fa capire dice fotografa uno degli scrittori ne conosci così tanti emendamenti ho pensato che noia però sul tavolo c'era per questa è la coincidenza che avevo utilizzato da poco per un una cosa che dovevo preparare
Una stanza tutta per loro di Egina Wulf e che è per me è stato un saggio illuminante sulla scrittura in generale uno dei saggi più belli che io abbia mai letto un opera considero proprio un capolavoro della letteratura di tutti i tempi è immediatamente mi è venuto in mente ma possiamo fotografare finalmente queste stanze delle scrittrici e immediatamente invece la cosa mi era sembrata bella e devo dire come in tutti i Progetti artistici no io sono un appassionato di narrativa arte io ho guardato subito al gesto artistico c'ha l'idea di mandare un fotografo in giro per l'Italia fotografare le stanze
E quindi non era una cosa politica non era una cosa che avesse un diciamo un un pensiero preciso era proprio la cosa che mi sembrava balla da fare paese da resa possibile dalla passione con cui alle Ardea è andato in tutte queste case ma poi la cosa che poi ci ha dato la forza ma di continuare statura entusiasmo con cui a partire da Dacia Maraini che è stata la prima scrittrice che subito che noi abbiamo mi è venuta presidente detto vada faccio un testo ci siamo proprio proviamo a scrivere a Dacia Maraini vediamo che ci dice io ero quasi sicuro frammenti non risponderà oppure prenderà una scusa invece subito dalla in poi sono state tutte quante entusiaste ed è stato poi anche il modo in cui si è sviluppato questo libro che assolutamente non è una mia scelta di dire quali sono
Le scrittrici di oggi dentro ci sono le mie scrittrici femminili preferite e quindi mi fa piacere però questo libro nato proprio partendo da Dacia Maraini che era anche facile dico la verità perché scrive a Pescasseroli in Abruzzo io so di Pescara alle divisivi
E in pratica da lei in poi abbiamo chiesto che altro possiamo chiedere polipo e darci una meglio un numero di telefono e la cosa si è proprio diramata in questo modo con una catena anche di stima e di amicizia
Di un gruppo molto molto bello che del forse la necessità da cui parte questo libro come diceva anche Paolo
è anche un modo per celebrare una generazione straordinaria di scrittrici che negli ultimi almeno poteri può darsi anche da prima per mia ignoranza però almeno negli ultimi dieci anni negli ultimi cinque anni in particolar modo secondo me stanno scrivendo libri più belli della letteratura italiana
E poi l'altra cosa che insomma per me è stata molto bella confrontarmi con quelle che in realtà non sono vere e proprie interviste ma degli stimoli per far scrivere un un testo che dà una descrizione di una stanza che è diventato una sorta di esercizio di stile
Cinquantadue scrittrici di fronte alla stessa domanda fanno cinquantuno operazioni letterarie narrative diverse bellissime ci sono alcuni pezzi che sono secondo me dei romanzi in miniatura che raccontano poi realtà
Perché parlano della loro stanza dello rapporto dello con la scrittura ma inevitabilmente raccontando questo raccontò la loro visione del mondo attraverso un gesto artistico così semplice Cometti chiedo di raccontare la stanza
E quindi poi è stato molto bello poi devo ringraziare ne approfitto Avagliano che ha avuto il coraggio di credere in questo progetto
Lo dico un po'emozionante mi vedervi così tanti oggi per me molto bello soprattutto se ripenso lo dico sinceramente
A editori sia grandi che piccoli è onestamente sia uomini che donne ai quali mentre facevo vedere questo Progetto mi dicevano matti pensi che possa interessare qualcosa delle scrittrici italiane vedervi la cosa più bella per me
Grazie all'azione
Allora prima di organizzeremo così la la la presentazione abbiamo un tempo non lunghissimo però
Faremo un giro di di di scrivania diciamo così e guarderemo anche le le fotografie quindi capirete quanto sono belle espressive diversificate però appunto come ha raccontato Alessio la parte di ingaggio
Delle delle partecipanti mi interessava anche sentire Ali Di Blasio rispetto al suo lavoro la dalla sua prospettiva su questo lavoro
Cosa vuol sapere niente più
Com'è andata la per me è stato un percorso molto interessante e di crescita personale professionale iniziato questo Progetto due anni e mezzo fa tre anni fa
Avevo ventisei anni quindi ero un giovin cello mi stavo vivevo a Roma tanti anni fa si tanti tantissimi vivevo ai tempi a Roma pesa trasferito a Mila no iniziare con un nome così altisonante quale quello della Maraini per me è stata un'emozione poi la seconda scrittrice che ho scattato mi pare fosse Melissa Panarello
Erano tutti nomi grandi che ho sentito quindi era un anche intimorito
Lui mi metteva le han se perché se non fargli fare brutta figura quando vai a fotografarle mi raccomando e quindi ero impietrito poi piano piano ho iniziato a sciogliermi entrare in confidenza con me stesso e con a queste donne
E che comunque mi aprivano la porta di casa premono la porta dei loro luoghi più intimi
Alcuni mi hanno fatto entrare altre magari mi hanno ospitato fuori perché con loro s'lo scrivano tutte in uno studio in una camera o a casa
C'è chi ha bisogno di scrivere magari nel caso in un ristorante in un bar Nadia Terranova appunto che scrive l'acqua
E scrive su un tram ma ognuno al suo luogo fisico o mentale
Grazie stavo molto efficace rapido e come grazie o per questo facilita il seguito della
Della della vicenda allora avete capito che al di là dell'insistere sulla stanza tutta per sé perché è un libro che è un libro un saggio che tutti tutte hanno amato tutte quelle che hanno pensato la propria scrittura al posto che la scrittura poteva avere la loro vita e nel mondo potete capire che c'è questo dietro
Ma in generale da contare in luogo di uno scrittore di una scrittrice significa vedere lo spazio anche della loro creatività cioè come funziona il cantiere
E l'officina dell'immaginazione di uno scrittore fatto di pareti oppure nove significa stare su un tram trovarsi per caso in un certo luogo magari un po'incasinato allora volevo partire proprio da da Loredana Lipperini che tutti e conoscete perché una delle cose più sorprendenti che ci sono nel libro la dice lei rispetto al fatto adesso vedremo la sua fotografia
Che in modo con una foto molto solare molto sorridente lei e su una poltrona tutta per sé semmai perché dice a un certo punto che c'è stato un momento della sua vita in cui Peloritana adesso non non voglio dire non non presenterò articolatamente tutte le scrittrici molte le conoscete benissimo credo tutte ma insomma adesso le le le affrontiamo una per una ma Loredana
Ha scritto romanzi ovviamente ha ha lavorato su tantissimi fronti che riguardano la cultura nel nostro Paese dunque
Quando deve raccontarci il suo rapporto con i nuovi dice a un certo punto me l'ero anche guadagnato uno studio no uno spazio adesso però vive ecco su questo le do la parola con grande disinvoltura il fatto di non averla proprio una stanza per la scrittura quindi di non rivendicarla asse allora la foto è qua dietro le tue spalle Loredana e poi tu riaggancio il racconto data dove vuole
Allora grazie complimenti soprattutto per il Progetto perché in realtà un bellissimo progetto per questa fatto io sono stata praticamente radiata dalla famiglia peccato almeno potevi cambiare poltrona che quella tutta graffiata dal gatto dico però mi sembrava sacrosanto invece mostrare anche lo strappo della vecchia poltrona ma a parte tutto leggendo un po'tutto il libro io visto che sono poche le stanze tutte per noi a dire il vero che è rivendicato con molta libertà anche con molta felicità io c'è stato un tempo in cui ho avuto un mio studio
Poi è diventato stanza dei figli poi ho cambiato casa e quindi ho solo un tavolo da cui devo togliermi quando si cena o o si pranza perché lo stesso tavolo su cui si mangia
Non ne soffro a dire la verità perché con il tempo ho imparato ad avere degli spazi mentali soprattutto
E poi c'è una piccola menzogna perché in realtà il mio vero spazio non è a Roma nel mio paese marchigiano a Serravalle di Chienti
Lì c'è il mio tavolo le mie montagne I miei luoghi e ogni libro viene iniziato e terminato la quindi una sorta diritto c'è
Un paese tutto per me se vogliamo che forse molto più di una stanza tutto qua
Tornando sul punto di avere e non avere una stanza di di prendersi la libertà anche di non averla la stanza tutta per sé se non nella testa Nadia Terranova che alle cui spalle incombono è qua è in libreria da da da poco con l'ultimo libro che si chiama l'ultimo romanzo che si chiama Dio fantasmi anche questa una foto molto curiosa non so quanto difficile da realizzare peraltro perché il tram in quel momento sembra deserto quindi volevo chiedervi tanto di raccontare l'impresa volevo anche dire che lei mi aveva detto addirittura di farla su un aereo detto un'altalena improbabile quindi accontentiamoci del tram
Roverelle siede ad Anna in quei in quel periodo
Da un viaggio in cui avevo scritto e anche con una certa ottanta perché laguna consegne non voglio aereo tra l'altro non non di non ha c'è una classe economy quindi come un tavolino di queste dimensioni è il tema che mi si versava Dozzo quindi avevo proposto quello ma Pasquale giustamente questa del tram vette o della Casilina che era miracolosamente vuoto in effetti quello sulle mie spalle il computer portatile
Che effetti il mio migliore amico e forse la stanza tutta per sé il computer portatile che ti riesce a portare dappertutto
In realtà io e Buffon parliamo oggi della della stanza tutta per sé
Perché qualche giorno fa non sai chi l'ha seguito ma la Rolling si azzarda da dire che a Verona writing romano e si è scatenato il putiferio su Twitter l'autrice di Harry Potter m'ha detto
Che lei appunto questa stanza dove scrive questo studio è scatenato questo putiferio in quella data della borghese del ribelle ricco Onna quella che addirittura una stanza dove lavorare dove scrivere che insomma per un'autrice tra l'altro gli successe mi sembra il minimo io anch'io non ho un posto a una poltrona viola anche non amavo all'epoca anche Adelso quando sono a casa un po'al centro di tutto scrivo leggo ci faccio veramente di tutto mangio anche a volte però girando spesso sia perché i libri che sanno un'emigrata fondamentalmente sana siciliana Marivaux a Roma quindi mi sposto molto spesso ed effettivamente credo che l'invenzione più grande che possiamo ringraziare quella dei portatili perché sono ormai abituati a scrivere davvero in qualsiasi condizione dall'albergo più scalcagnato al pronto al treno al al tram ovunque ai bar dove aspetto anche le coincidenze tra un un uno spostamento dell'altro e riesco a isolarmi adesso in maniera veramente Forte Ciani misero completamente per scrivere e non sento più rumori
Grazie a Nadia
Seguendo l'ordine
I di seduta direi Federica De Paolis che ha lavorato molto lavora anche per per il cinema autrice di di di parecchi romanzi l'ultimo si chiama notturno salentino ed è una foto evidentemente in cucina
è un luogo chiedo a Federica di come dire riappropriazione di necessità come dici l'ultimo luogo addirittura con un po'di pace possibile che sia proprio la cucina
Salve buonasera allora questa fra di noi è stata soprannominata la foto della casalinga è una foto così abbastanza spontanea in realtà questa non è più la mia casa però io ho avuto due Bindi uno dietro l'altro avevo uno studiolo o questo spleen questo studio non è finito il mio secondo figlio
E quindi io sono finita scrivere in cucina ora ho una casa più grande più bella
Ebbero due a uno studio ma comunque torno Sempre in cucina c'è questo studio che deserto che bellissimo con la carta da parati la scrivania
La luce quindi si vede che io ho bisogno di stare in cucina non so che dire e quindi niente questa è la mia storia
è incredibile anche la la l'asciuttezza di questi con menti se ci fossero stati gli uomini non ero sicuro che andava così e stavano ancora al primo sicuramente questo lo dico come dire
Per consapevolezza
Dunque non mi veniva in mente Federica che quest'anno e quindi è un bello ricordarla che qua perché sarebbe stata forse fotografata una scrittrice che io molto molto molto amato anch'che proprio come persona che si chiamava Clara Sereni
E che è scomparsa proprio quest'anno
Ha scritto quel libro meraviglioso che si chiama casalinghi tutine che molti di voi molti di voi ricorderanno dove ecco raccontare la cucina diventava qualcos'altro diventava davvero riappropriarsi
In modo creativo di un luogo quindi senza convenzioni senza schemi
Anche un libro bellissimo come passami il sale dove racconta la sua esperienza di vice Sindaco a Perugia anche parlarsi a in cucina sembra assumere come di una specie di musica diversa questo tu hai fatto pensare a questo è molto bello
Tutte e vedete che stiamo componendo poi una sequenza di racconto in cui praticamente gli era stato chiesto di farsi fotografare nelle stanze e tutti si aspettavano magari la scrivania i libri ma sta cosa succederà visivamente né il libro né i fatti
Tanto è vero che per esempio Francesca Bertuzzi ci dice anche lei che generalmente scrive
In sala ma che anche lei aveva provato a crearsi uno spazio studio e poi a un certo punto evidentemente non lo riteneva così essenziale Francesca
Buonasera a tutti
Sì anch'io avevo provato a costruirne uno studio dove scrivere avevo scelto alla stanza con la vista sul verde cosicché poiché potessi magari con la fantasia
Però alla fine dei conti ha vinto la vera indole dello scrittore c'è la pigrizia trucco tout-court per me non muovermi dal divano e la conditio sine qua non
Per per la scrittura per la foto mi ero messa carina ma in genere ovviamente più o meno e intanto Senicar dunque dal pigiama alla tutta per caso è questa la mia storia del Progetto mi è piaciuto particolarmente il concetto
Di intimità che richiama perché già nel momento dell'atto della scrittura si apre un mondo intimo quello del proprio immaginario a terzi
E aprire fisicamente anche le porte di casa è stato come un sodalizio di quella intimità che già vivevo danni tramite la scrittura grazie
Canto a Francesca Bertuzzi cioè Gaia lombardi senza rally la sua fotografia anche qua eh
Poco definibile in quanto a spazio perché lei è seduta a una scrivania la vediamo un po'il lontananza
Sfocata e Gaia ci parla di un tratto intanto bello che ci sia un un elemento proprio letterario c'hai in mano Mikhail Bulgakov il Maestro e Margherita credo forse non a caso forse era era un talismano che mie due ossessioni elenco lei tra l'altro pagare Lombardi Cesare lì è in libreria in queste in questi mesi con i proteste che e molto apprezzato che si chiama la nuda
Verità e ed è anche però la la voce di molti scrittori perché è una traduttrice per esempio tra le tante appunto algare Tattoo Wood su cui ha lavorato moltissimo però chi ci dice che c'è un rapporto tra il disordine dello spazio il disordine della scrittura
Sì perché io non allora sono una disordinata cronica non sono mai riuscita a mettere ordine sulla mia scrivania non faccio scalette non so fare scalette e tra l'altro a questa foto sono molto affezionata perché io ho cambiato quattro case in tre anni e questa è la mia Dassù non me lo ricordo dove stavo tre anni fa comunque tolti Ignazi perché era venuto Ale farmi una foto era finita che ha fatto più fatta la gatta che a me
Questo tanto per che è è comprensibilissimo perché conosce il soggetto in questione
Sì vorrei tanto avere uno spazio anch'io per scrivere in realtà vivo da sola ma mi rendo conto che gli spazi per scrivere non ci sono fisicamente sono quelli che abbiamo dentro di noi e quando sei
Nelle condizioni di scrivere voi scrivere ovunque può iscrivere veramente anche sull'autobus come scrivere
Su un treno può iscrivere anche a scuola io che insegno ogni tanto tiro fuori il taccuino aprendo qualche appunto perché mi viene in mente l'idea e lo faccio ovunque quindi è una questione più che altro interiore
Niente sono stata molto contenta di di partecipare a questo progetto aderito con entusiasmo sono stata contenta di di essere con tutte voi di avere un curatore un uomo così sensibile è un fotografo così bravo al quale ho un molto
Molto volentieri aperto le porte di casa mia che non è più casa mia ovviamente non cambiate altre due-tre nel frattempo sempre cercando di ricreare quello spazio che non c'è più ma ce l'ho dentro di me e quindi va bene così grazie a tutti febbraio
Silvia Cossu
Scritto anche lei molto rom molti romanzi ha lavorato anche lei per per il cinema e qui effettivamente ci troviamo
Almeno per le foto viste finora proprio dentro una stanza una stanza piccola ma ci dice Silvia
è quasi una stanza degli ospiti in realtà no tu dici l'ultima stanza della casa sì l'ultima non perché ce ne siano dieci ma perché si ha con Anna veramente c'è un po'di tutto
Cose che sono sopravvissute nei traslochi e magari rimaste chiuse anni nelle scatole enciclopedie vecchia ammuffite c'è un letto per era una parte di un letto a castello dei figli insomma si quando arriva qualcuno se c'è qualcuno che viene a casa da me in quella stanza
E e e in effetti di mio di non c'è né Cecco c'è un pian una pianola rotta
Però in definitiva è un posto dove non c'è il Wi-Fi
Non prende il telefonino non c'è segnale e lì resta fuori tutta la la vita i figli tutto insomma ecco fuori da quella porta e quindi è un posto
Al di là del posto passare momenti che uno si trova nella vita dover difendere no alle alle volte con il proprio con le unghie ferisce tutto si impone cerca sempre passa sempre avanti da si impone e poi
L'altra cosa l'altro diciamo aspetto come la Fondazione o riesce purché riesca Lussari uscito la mattina presto
C'è questa vicinanza forse con con il sonno insomma c'è questa bellissima definizione di Borgna snodi letteratura come la prosecuzione di un sogno in stato di di figlia quindi a quello spazio mentale un po'forse cono cerca di ritrovare e però tende anche a perde gli azionari quello che scrive rare volte
Tutto si seguita bensì Inter pone e va bene
Grazie
Francesca Bonaffini adesso prima guardiamo la fotografia perché siamo anche qua un'altra stanza dove il vero sì usa scrivere diciamo così è una stanza da letto una camera da letto
Ma la cosa che più ci impressiona in questa fotografia colpo d'occhio è la quantità di libri
Sul letto innanzitutto questa molto bello perché è un dettaglio che colpisce stai leggendo qualcosa ma se circondata da libri sul letto però ci dice che questo spazio la camera da letto per scrivere uno spazio in cui cerchi anche
Essenzialità così CDC narratrice Conseil salita il violetto effettivamente così si riduce così in continuazione cambia le lenzuola dico adesso non farò questa cosa non accadrà di nuovo tempo quarantotto ore eccolo lì
Perché la mia stanza di fatto sono i libri che ho amato un tutta la letteratura nasce da altra letteratura ai il lo scrittore è un lettore
Che a un certo punto dopo avere a lungo ascoltato la voce dei libri amati dopo aver a lungo ha colto la parola dell'altro perché quella lettura
Il fatto
Insegna l'accoglienza insieme all'ascolto insegnare stai Silenzio ecco dopo questo lungo silenzio che è popolato di quelle voci
Arriva il desiderio di prendere la parola che quindi una parola dialogica non rispondere a quel tipo di entrare in dialogo pur con quei libri
E quindi alle Di Blasio ha raccontato perfettamente la genesi di ogni di ogni etnia Omo romanzo già nel mio racconto perché nascono così dopo
Giorni mesi anni stesa sul letto a leggere la mia posizione preferita che quella orizzontale
E arriva a un certo punto questo desiderio di prendere la parola può cadere improvvisamente una scintilla una parola che mi che mi suscita una serie di fantastica azioni ma più ancora di più un discorso copro fonico ritmico per me è la letteratura anche fare alcun lavoro sulla lingua con lo stile e quindi arriva questa sorta di balbettii io rompo
Chi li porta ad alzarmi da quel letto e iniziare a scrivere grazie Francesca
Tredicesime siamo scusami questa è una è una citazione come folto che le aveva fatto vedere una foto di Fabrizio De André
Che era più o meno la stessa situazione il solo che aveva chitarra vinili cosa del genere l'abbiamo fatta così sì perché ci piaceva entrambi anche la figura di De André si è fatto che io
Può identiche
E Lidia Riviello che poetessa scrittrice per il teatro animatrice di una quantità infinita di esperienze
A Roma non solo in questi anni ecco lei è nel luogo insieme forza proprio visto di in aria ma vale per molte altre autrici tra virgolette anonimo
E ci dice che in fondo anche tu non è mai mai avuto una stanza tutta per te forse però non è mai neanche sentito l'esigenza
Allora non ho mai avuto una stanza tutta per me perché io da bambina più che accogliere sono stata linee stanze sono sempre stati in base perché io sono figlia di un poeta i poeti tentano infantili
E avevo stante e avevo anche abitava a piano terra per quindi nella mia stanza e realtà era aveva essendo a piano terra viva le finestre aperte quindi chiunque dei miei compagni per esempio di giochi entrano dalla finestra e entrava nella stanza quindi un po'pucciniana mente no Puccini sicura suonava sempre con con amici intorno quindi le mie stante sono sempre state affollate quindi non solo l'istante tutte permette sono le istanze del mondo sempre stati così
Nel caso della della stazione Termini quando a Daniela D'Angelo mia invitata io ringrazio con lo metto anche la stanza di Gorizia una stanza in affitto di comando infetti sei si chiama caso conosci qualcuno
Stanze in affitto ha pensato a termini perché termini Egli al luogo insomma ecco che che in cui io ricevo lo chiamo il mio ufficio c'è un luogo dove i i disturbi gli inciampi i rumori del mondo sono quelli che mi permettono un po'il balbettio ma soprattutto propri interferenze cioè la pulizia è essenzialmente un inciampo della lingua un incidente no nel percorso quindi quale luogo più di termini è un incidente un inciampo un'imprevedibilità una interruzioni quindi Dolomites venuti a trovare al codice x no civico x in quella adesso non c'è più tra l'altro quel luogo è stato sostituito da sarà sostituita con chi l'idea di iscriversi al piombo costituito da altra umanità da altri incontri è per me fonte essenziale per la
Per la scrittura grazie Lidia allora qualche mai vera H
Diciamo esaurire il primo giro di tavolo di dodici persone circa In mezz'ora cosa abbastanza rara eclatante abbiamo ecco abbiamo un po'di di tempo per tornare su su alcune questioni intanto chiederei appunto ad Alessio
Se vuole di di riprendere anche lui un po'il filo no perché lavoro adesso forse il caso proprio di dirvele tutti io le le le le nomine Ray velocemente tutte le scrittrici perché mi sembra
Giusto che sia così anche se sono cinquantuno suo possiamo permettere sono Dacia Maraini Licia Troisi Lidia Ravera Rosella posto Rino Teresa Ciabatti Wanda Marasco Veronica Raimo Melissa Panarello Marilù Oliva Simona Sparaco Flavia Piccinni Francesca Serafini
Federica De Paolis Nadia Terranova Alessandra Racca Sandra Petrignani Francesca Scotti
Antonella Lattanzi Gaia Manzini Caterina Bonvicini Camilla Costanzo Francesca Bonaffini Chiara Barzini Annarita Briganti Silvia Cossu Alessandra Montrucchio Francesca Bertuzzi Loredana Lipperini Francesca Genti Carmela Scotti Camilla Baresani
Gaia Lombardi senza rally Elena Varvello Lorenza Gentile allora sottili Grazia Verasani
Jasmine in Kreator lì Angela nanetti Daniela D'Angelo Alessandra Sarti Patrizia Rinaldi Lidia Riviello Giulia Blasi Francesca D'Aloia Giusi marchetta Carmen Pellegrino Paola Barbato Vivian Lamarque Barbara Alberti
Maura Chiulli e Donatella Di Pietrantonio sono scrittrici diverse tra loro diverse anche per generazioni diverse per attitudine anche per esperienze fatte
Perché Alessio appunto è stato anche come dicevi prima un incontro perché via via le hai le hai contattate incontrate hai chiesto hai fatto la la committenza insomma credo che le hai anche un po'scoperte nel senso non che non le conosce sì come dicevi ma è stato perché è un modo per interrogarli
Sì per me assoluto è stato uno dei lavori più piacevoli che abbia mai fatto
Insomma anche come curatore come scrittore come come come libro insomma che ho ideato un fatto insieme a alle si perché diciamo è la parte Piro più semplice molte scrittrici lo intervistate anche via mail semplicemente altre per telefono altre poche in realtà sono stato anch'io a casa però devo dire che io ho anche scritto no nella prefazione del libro che e anche quasi giusto che abbia fatto questo lavoro anche per espiare un forte maschilismo che mi aveva caratterizzato come lettore all'inizio della mia alla mia insomma quando sono nato come lettore come lettore forte io sono cresciuto a pane Bukowski
Appassionato di Jack London John Fante Lograto tutto un Pantheon unicamente maschile devo dire proprio effettivamente Virginia Woolf al primo anno di università Bologna mi capito tutto un corso di letteratura inglese molto bello e da lei
Realtà vi sono appassionato devo dire come tanti alla poca rotta tessitura un pregiudizio anche con i viventi che freme lo scrittore era comunque qualcosa che consideravo ed è stato bello devo dire io ho imparato tantissimo dalle scrittrici da molte delle autrici esso in questo libro da altre scrittrici
Precedenti dal suo Morante da Natalia Ginzburg datante altre scrittrici italiane
E quindi confrontarsi anche per una cosa poi così intima per me è stato qualcosa di molto molto utile
Proprio in considerazione devo dire del al di là di qualsiasi discorso più più politico più somministra pone in considerazione del fatto che gli ultimi libri secondo me più balli sono scritte da donne dalle donne che ho qui intorno
Ho provato a fare una domanda morto spigolosa molto problematica quella che dicevi tu alla quale la maggior parte hanno risposto di no però poi hanno anche indagato la cosa ovvero se stesse sessisti esistesse una letteratura italiana femminile con una sua specificità
Lei ai giorni nostri no perché comunque un gruppo compatto che in qualche modo al per quanto nelle loro differenze
è quella secondo me è stata la diciamo anche la parte più interessante da da scortare da un punto di vista diciamo di critica letteraria più più pura e non attraverso uno strumento io poi alla fine così la con con pezzetti o dell'introduzione molto breve
Così mi taccio per tutto il resto della presentazione
Volevo leggere insomma la conclusione che è un po'quello che ho riportato a casa via dopo dopo tutto questo viaggio per quanto mi riguarda se penso ai libri e ai saggi alle poesie di tutte le autrici presenti in questo volume viene in mente che nel loro stare che ne è nelle loro stanze che si analizza racconta descrive meglio il nostro mondo
Ed è forse proprio in quelle stanze che nascono nuove risposte a vecchi problemi per lo più sorti per colpa degli uomini
Un instancabile di un instancabile lavoro maieutico quasi al Carnico che mi rimanda quello di Penélope
Che faceva e disfaceva la sua tela mentre a Ulisse il suo uomo ne capitavano di ogni tipo tutte vicende inverosimili dei Ciclopi alle sirene ma nelle quali Luisa del sempre riuscita a cavare allora mi viene un sospetto
E cioè quelle storie fossero il frutto della fantasia di una donna in attesa del ritorno dell'uomo che ama tutta l'odissea non sarebbe altro che la narrazione della lunga sequenza dei sogni di Penelope che dentro la sua stanza lavora alla trama della tela
Non sapremo mai effettivamente quanti decimi di vista avesse Omero mamme sfogliando le pagine che seguono è venuta la certezza che in realtà forse una donna
Allora proprio sulla domanda come la definisce Loredana rischiosa e complessa
Sull'esistenza della della letteratura femminile ovviamente non possiamo imbastire adesso i venti minuti un convegno non avrebbe senso neanche in Sister e troppo però proprio dice una cosa Loredana molto netta nelle nelle tre righe con cui ha risposto
Dice penso che esista una letteratura ma che all'interno del mondo cui quella letteratura appartiene donne siano tuttora considerate meno visibili meno degna di grandezza e meno lette ecco questo è il punto infine dai colleghi tanto è vero che forse anche Loredana ma non ricordo esattamente
Insomma è stato osservato che quest'anno in un'annata letteraria in cui praticamente i due maggiori premi sono stati vinti da due donne c'era
Uno strano inusitato stupore spesso di che scrivere di articoli diciamo firmati da da da uomini sui giornali sul fatto che avesse vinto una donna sia lo Strega che il Campiello
Ecco non non ti chiedo diciamo così di di di di estendere ragionamento su questo su questo filo
Però sul fatto della visibilità credo che si ci sia ancora un bel lavoro da fare
Molto velocemente ci sono stati anche articoli scritti da donne che dicevano lo Strega dell'anno del mito U il Campiello Rosato è quindi come al solito c'era
La sottostima anzi l'annullamento del valore del libro per re invece far risaltare che è stato nell'anno del mito UE era quasi ovvio premiare due donne quindi romantiche erano bellissimi peraltro erano e sono sparivano io in questi casi me la cavo Sempre avendo poco tempo mi sul discorso meriterebbe molto più tempo citando la cara vecchia crespa lei
Quando diceva noi donne leggiamo gli uomini quali non ricambia la cortesia
Ed è piuttosto che io ancora oggi
Ovviamente
Diciamo così se volete interi come dire intervenire io ho visto affidando anche un po'alle cose che sono state raccolte appunto D'Alessio Romano sul finale e con un'altra cosa che torna molto spesso prendo quella di di Gaia
Cencia rally ecco esistono libri belli e libri brutti questa una cosa che credo sia inoppugnabile e lo dice Gaia lo dicono molte altre tue tue colleghe cioè c'è una letteratura che risponde a un gusto una letteratura che risponde anche all'esperienza di di sentimenti di emotività
Ma il punto dice se per esplicita specificità si intendono i tratti che accomunano tutti romanzi scritti dalle donne è un altro discorso ecco ti chiederei di inserirlo io non io credo che ci sia un problema come diceva Loredana
Non di scrittura femminile c'è un problema di ricezione nella scrittura delle donne questo sì questo gravissimo problema perché noi siamo ancora come dire il il termine Scream la locuzione scrittura femminile è usata come diminutio ancora
E non va bene questa cosa
è un problema proprio di ricezione che sia nei confronti di un libro scritto da da una donna è sempre di meno sembra sempre che noi dobbiamo dimostrare di essere e di saper fare qualcosa in più perché altrimenti non basta non basta mai perché altrimenti se c'è una storia che sia d'amore che sia di di sesso che sia di di di qualsiasi tipo che possa avere a che fare con un rapporto tra uomo e donna e scrittura femminile e basta sei raccontata da un uomo no
Se la cosa nuova un'etica è un'epopea è qualcosa che va oltre c'è sempre un grande quadro che si nasconde al di sopra e al di là questo per fare un esempio molto così molto terra-terra però è vero che c'è un problema di ricezione nei libri scritti dalle donne questo sacrosanto per quanto riguarda la qualità
Quelle trasversale ci sono degli ottimi libri scritti da uomini degli ottimi libri scritti da donne dei libri scritti da donne ai quali io non mi avvicinerà nemmeno con un dito e nel nello stesso modo in con i libri scritti da alcuni uomini
Francesca Bertuzzi fa un caso
Interessante su cui ragionare quello di di Ferrara gas che sotto pseudonimo maschile tu dici ha pubblicato mega se le assume Cassel non ha venduto di meno quando si è scoperto
Che era una donna lettore non si è mai chiesto si deduce romanzi ci fosse veramente un uomo semplicemente perché l'importanza del suo lavoro e nell'opera stessa
Ecco diventa forse come dire il sintomo anche di certi schemi dell'editoria questo di pensare che non so
L'identità dell'Autore di genere intendo dire possa fare la differenza
Ma questo non lo so che appaiono voto sempre la fortuna di era portarmi a persone che non mi hanno mai detto assai donna scrive thriller non lo puoi fare
Però è chiaro che può esistere il pregiudizio mi è stato chiesto da colleghi come mai non avessi scelto uno pseudonimo maschile col senno del poi ho fatto bene perché non fosse avere prevenuto di più o di meno
Il discorso che almeno quando io mi sono posta di fronte all'editoria di genere ho fatto a me stessa è quello del coleottero
Vale a dire per Inter conformazione fisica il corre otterrò non potrebbe volare però coleottero non lo fa il coleottero vola e quindi basta ignorare determinate realtà per poi cercare di confermarne altre
L'idea dice invece che non hai prego prego
Non ammetti dice di non essersi mai particolarmente interessato allo studio la scrittura di genere appunto non può ignorare tutti gli studi e le realtà e che riconosci comunque alcune particolari qualità
In le riscritture che tu chiami corrente sperimentali dove appunto saltano anche un po'certi schemi certi confini di genere
Sì ma partendo anche dalla definizione no noi ancora adesso per esempio c'è il problema del poeta la poetessa no quando si chiede come ti definisci poeta molto poiché essa per lo scrittore scrittrice questa d'quindi noi cioè chi scrive poesia ancora una un rovello intorno alla al alla questione ma così come aveva anche scritto qui mi piace leggerlo ma perché ricordo che uno scrittore che in realtà in uno scrittore un poeta Nanni Balestrini riferendosi alla letteratura femminile suggeriva appunto alle sue
Amiche scrittrici ad avere i terrori del proprio talento cioè vive spesso proprio quindi nella letteratura femminile quello che a me interessa questa Abbé norme no spesso esagerata capacità di dilatare di concentrare nel testo poetico però in particolare che di quello impartiva in interesso Cindy esperienze e linguaggi del del contemporaneo nella polizia io lo trovo alcun segno evidente quello che lo stesso Nanni Balestrini su ci sono
Molti più poetesse interessanti ma perché hanno lavorato molto in questi ultimi trent'anni proprio sulla polizia ai in particolare sulla polizia anni
Questa grazie Nadia invece diciamo riassume tutto in una frase porto secca vicino per fortuna che non esiste la letteratura femminile come non esiste una maschile
Non sapevo che bisogna fare un discorso quindi lì per lì ha risposto soltanto con una frase che proprio l'azione per governare perché detta così sembra compone pietra lanciata effettivamente quando ogni volta che succede qualcosa letterariamente a una donna come prima ricordava Loredana si premi compaiono queste questi titoli di questo racconto di qualsiasi cosa al femminile cioè immaginati appunto
Se la direzione di Repubblica del Corriere forse ma danneggi quotidiani righe diventerebbe meno Intel femminile mentre sono decenni essa nel mare maschi e nessuno dice che sono di qualità e al maschile c'è c'è questa questo problema della definizione che appena spuntano da me come se dovesse colorare di rosso e tutto
Naturalmente non c'è questo problema in quello che leggiamo cioè essere donne è una cosa che capita come nasce da una regione piuttosto che un'altra in un decennio piuttosto nell'altro
C'è un grosso problema invece nella formazione del canone perché tutti conosciamo Cesare Pavese se va delle ricerche perché le tre Fabrizia Remondino non l'ha letta nessuno quindi c'è un grosso problema delle antologie come si diceva di quello che si racconta e del fatto che a parità di grandi scrittori quella fine Renzo agli scrittori italiani del Novecento
Sono molto più letti citati e canonizzati gli scrittori maschi a cui nulla voglio togliere e c'è una quantità sterminata Paolo ne citava alcune eccellente del Cesc vedesse i scrittrici che dovrà necessità Livia De Stefani è stata poco ricoverata con una raccolta di racconti Bellizzi ma in una serie di scrittrici che non c'è motivo che non ci influenzino tanto quanto i loro colleghi
Rispetto
Proprio alle influenze
Scrive Federica De Paolis che riconduce la differenza una differenza di di identità ancora prima che di e di scrittura però poi rispetto alla alla tua al tuo rapporto con la letteratura lì saltano di nuovo le le categorie
Ricordo sinceramente evidentissimi grazie se non mi vorrei contraddire
Ecco che si sta una differenza tra la scrittura femminile nella misura maschile misura in cui apparteniamo a generi diversi che questo può produrre anche una differenza sostanziale la percezione del vissuto ma che devi confessare a malincuore che i grandi libri della tua storia sono scritti da uomini
Va benissimo Daverio magari non l'avevo detto e lo dicevo effettivamente
Del devo dire la verità non proprio non hanno un anno un amo moltissimo questo genere di discussioni adesso non voglio fare
L'avvenente penso che siamo abbastanza uguali Pai e chiaro che siamo discriminati e vedo che ci sono i giornali e periodici sui premi penso ma abbastanza permetta genera Cencelli nel senso che sono libero un buon libro chi se ne frega se ha scritto un uomo una donna
Io personalmente nella mia
Nella mia super lista
Mi piacciono moltissimo gli scrittori uomini cioè IMI che i grandi scrittori non so adesso c'è una gazzarra perché più ricorda del primo libro che ho letto che mia colpito è stato genere e che è un libro che mi ha mi è rimasto nel cuore però effettivamente
Appunto in questa mia lista lo scrittore è maschio mi sono molto interrogata non so voi altre
Sul discorso della maternità cioè io penso che la maternità
Assorba un quantitativo enorme di energie che diversamente potrebbero andare
Nella scrittura ora chiaramente questo discorso non lo possiamo dire ora perché no è un vaso di Pandora però
Effettivamente mi sono resa conto che
Peraltro che si scrittori che io amo tantissimo dal fatto che sono uomini non sono padri quindi anche questo mi ha dato tanto da pensare con quelli anti rilancio con tutti quanti questi interrogativi nella zucca costata privi di chiudere
Il ragionamento che ovviamente abbiamo fatto così per sommi capi ma perché la parte finale del libro che lo sollecita appunto a a Cossu e Bonafini che poi si trovano d'accordo sulla bene mi sembra insomma i vostri interventi finali dicano beh insomma si tratta proprio sempre d'un discorso di qualità non è detto che ci sia una una classifica o delle gerarchie
Se volete prego riprende insomma chiudere
Sì io credo che quello che Sky importante è la qualità letteraria e da questo punto di vista non esistono differenze di genere concordo con quello che è stato detto e concordo invece sulla ricezione il problema è la ricezione però ogni voce autoriale unica con le scuse sottili con la sua peculiarità quindi non esiste la differenza del genere
Anche se si porta l'esperienza del corpo nella scrittura quindi i punti di vista possono essere differenti ma di fatto la qualità letteraria non ha niente a che vedere con il genere
Continua proseguo per Francesca no i punti di vista effettivamente il problema è capire se si ravvisa nel primo punto di vista femminile è una differenza rispetta punti di vista maschili no se questa è la domanda
Sono tutti diversi punti di vista secondo me no almeno nomine e noi non riesco e anche rispetto a ciò che ho amato che si ripete insomma si divide equamente scrittori uomini e donne in definitiva no non credo non no non sono in grado proprio di di ravvisarla
E poi in definitiva e la voce no quando si legge questo è una è la voce quindi il punto di vista l'insieme di cose
E poi per quanto riguarda la maternità è vero assorbe un sacco di energie però ne produce anche tantissimi quindi versasse nel conteggio sì sì per c'è meno tempo indubbiamente però
Forse no potrete vale anche per la paternità sappia chiare diverso però va be esso così impone israeliane sempre nella incredibile asciuttezza di tutto ciò c'abbiamo ancora tipo otto minuti considerate che non è successo mai no
Vogliamo chiamarlo la ma domanda resta la realtà è stata avanzata presentando il suo libro cose no meglio non aprire Loredana nella discussione che è pericoloso
Ma dico se c'è qualche invece in questo caso mi mi mi avvalgo della facoltà di domandarvi se c'è qualche domanda invece in questo senso al curatore o alle autrici qua rappresentate
Bene
Verrà
E allora no voglio voglio dire concludendo visto che la giornata anche oggi se Dio vuole diciamo con volge
Alla conclusione che intanto è davvero una bella fotografia di gruppo come si dice
E questa e questa bello di per sé devo dire perché restituisce anche soltanto a spogliarla la varietà di voci la diversità e di questi libri se ne potrebbero fare altri tre o quattro solo per provare vagamente a completare
Una una una prima o seconda fila diciamo di di iscritti si sono guadagnate una grande attenzione ma se no sarebbe infinito e non era un cannone che voleva fare Alessio Romano ovviamente voleva rappresentare questa folla voglio chiudere se siete d'accordo con una
Scrittrice poetessa che io amo adoro
Che si chiama Vivian Lamarque e che è straordinaria la sua foto è bellissima lei è un genio assoluto non so se ne abbiamo la sua fotografia forse la troviamo ma bella ha scritto per bambini ha scritto poesie bellissime è è adorabile cioè una delle donne ed è degli esseri umani sulla Terra più adorabili che che io abbia conosciuto
E Vivian Lamarque come al solito non è che diciamo così anche quando mette la penna sul foglio una sua penna Zurlo ha tra l'altro perché mi ricordo delle per le sue cartoline azzurre vediamo se la troviamo scrive una cosa bellissima che s'che cinque righe voglio leggervela sette c'è la foto di Vivian Lamarque se non la immaginiamo che anche sarebbe contenta lei che noi immaginavamo la foto di Vivian Lamarque che dice così la stanza meno frequentata di casa mia e lo studio io ci vado solo per stampare qualche ospite a dormire mio nipote Davide per il pianoforte nipote Micol a riordinare libreria con paghetta la stanza tutta per me nel soggiorno il mio divano
La musa Musetta l'ho trovata sul sofà mangiando noci con grande abilità
Scrisse a dieci anni e così tuttora
Con generi alimentari e portati in braccio caldino come un gatto radioattivo riti al mattino non prima d'aver fatto anche approssimativamente il letto aperto le finestre contato le persone che aspettano il tram
Più presto più sono di colore
Bagnato fiori e analizzato lo stato di salute spesso prima di iniziare a scrivere inetto sulle unghie smalti del colore della stagione in corso
Ma poi se devo uscire pervenire per vergogna li tolgo Vivian Lamarque è una delle scrittrici farà presentate una stanza tutta per loro cinquantuno donne della letteratura italiana a cura di Alessio Romano e alle Di Blasio pubblicato da Avagliano grazie a tutti voi
Grazie