Passaggio a Sud Est - Supplemento del giovedì

Buon giorno da radio radicale Bongiorno da Roberto Spagnoli bentrovati all'appuntamento con il supplemento di passaggio a su Destro supplemento di giovedì tredici dicembre del nostro nella nostra rubrica settimanale
Su di notizie approfondimenti sulla realtà politica dell'Europa sudorientale
Il supplemento di questa settimana è interamente dedicato alle relazioni tra Serbia e Kosovo
Relazione che stanno attraversando una Periodo molto difficile era sembrato nella scorsa estate che l'ipotesi di una ridefinizione dei confini addirittura di uno scambio di territori potesse in qualche modo pur con tutte le incognite del caso favorire una normalizzazione delle relazioni tra Belgrado e Pristina
L'ipotesi poi i rimasta un po'accantonata è abbiamo assistito proprio nell'ultimo mese invece a un deterioramento della situazione
Un deterioramento anche abbastanza serio che a qualcuno ha fatto anche paventare l'ipotesi di un di un possibile confronto armato è un'ipotesi
Francamente poco probabile su questo un po'tutti gli osservatori gli analisti sono concordi non solo per la disparità delle forze in campo ma anche perché questo ovviamente avrebbe delle conseguenze
Delle conseguenze molto molto gravi riporterebbe e probabilmente anche un confronto serio tra la Russia e la NATO è è uno scenario che ci sembra di poter dire nessuno vuole ne nemmeno a Belgrado o a Pristina
Vediamo però di capire insomma quale sono le le questioni in gioco insomma ne ne stiamo parlando da qualche da qualche settimana stiamo parlando di questa situazione in continua evoluzione
E anche perché seguire poi gli eventi in corso tra due Paesi piuttosto o complicato per ripercorre le ultime tappe di tutta questa vicenda bisogna risalire a circa un mese fa all'inizio di novembre quando il ministro degli Esteri serbo Ivica da Circe
Ha convinto le Isole Comore a ritirare il riconoscimento del Kosovo come ha hanno fatto avrebbero fatto anche al en altri stati africani
Successivamente a questo a questo passo il governo di Pristina ha deciso di alzare i dazi sulle importazioni
Della dell'ASS dalla Serbia della Bosnia e del dieci per cento poi il venti novembre scorso le è arrivato il voto dell'assemblea generale dell'Interpol che a seguito di un'intensa attività politica e diplomatica dei di Belgrado a a respinto voto che ha respinto la domanda di ingresso del Kosovo appunto nell'Inter folla a questo punto il governo del Kosovo ha reagito portando i dazi delle sull'importo dalla Serbia della Bosnia al cento per cento questo ha provocato la protesta
Dei sindaci delle città del nord del Kosovo delle località dove i serbi sono in maggioranza che si sono dimessi
Ah ci sono state anche delle proteste di piazza ci sono state anche proteste dei rappresentanti serbi al Parlamento kosovaro
Poi c'è stato però anche per esempio l'azione delle forze speciali kosovare che il ventitré novembre hanno compiuto un'operazione di polizia a a Mitrovica Nord la principale città serba del Kosovo l'operazione che ha portato all'arresto di quattro persone
Indagate per l'omicidio del leader serbo kosovaro Oliver Ivanovic che fu freddato a colpi di pistola quasi un anno fa
Probabilmente ve lo ricorderete questo fatto ne abbiamo parlato
Lo ricorderete se vinci seguite a questa operazione di di polizia è sfuggito Milan Carradori Circe un personaggio molto noto in Kosovo ma anche un personaggio piuttosto controverso ha infatti diversi precedenti penali un po'in tutta la regione stato implicato in questioni di falsificazione di documenti visti in sequestro di persona di appropriazione indebito ma la questione è che Milan Radovici c'è il vicepresidente della Lista serba il partito di maggioranza dei serbi del Kosovo
è strettamente legato a Belgrado strettamente legato al presidente serbo Aleksandar Vučić e partner fondamentale per garantire la maggioranza all'attuale governo del Kosovo
Qui tra l'altro c'è anche da dire che nonostante il presidente serbo abbia smentito di avere mai incontrato Radovici dice esistono però sue precedenti dichiarazioni
In cui lo mangiava pubblicamente esistono foto in cui Vučić grado di Ciceri compagni insieme
E ci sono foto
E che mostrano lo stesso orale cc in compagnia anche dell'attuale premier kosovaro Ramuz Aladdin ai che appunto il cui governo si regge anche sul sulla nel voto del di fiducia della lista serba
E e ricordiamo anche in en passant che Ara Dinoi continua a essere ufficialmente ricercato dalle autorità di Belgrado e la nonostante nonostante questo il il non state quello che è successo al momento l'alleanza di governo però non è stata non è stata interrotta non è non è venuta meno
Questo dunque è un po'la situazione situazione un po'un po'complicata come dicevamo in continua evoluzione la ricostruisce molto bene nella ricostruita
Una settimana fa Giorgio su Shōnen su il Giornale punto net in un articolo che abbiamo l'incanto anche sulla pagina Facebook di passaggio a sud-est
Un altro articolo pubblicato il ventotto novembre
Sul portale formiche punto net
Spiega un po'che cosa c'è e e chi c'è dietro la guerra dei dazi tra Serbia e Kosovo l'articolo di Francesco De Palo indaga appunto cosa riflette in ambito geopolitico lo scontro balcanico e spiega come la guerra dei dazi si intercity con i i mille rivoli di scontri e tensioni nel costone balcanico dove il riflesso del panorama sociopolitico ancora per certi versi destrutturato a descrive de Palo precisi riverberi nella geopolitica legata alle strategie delle superpotenza insomma una partita a scacchi in cui per comprendere a fondo mosse tempistica
Vanno valutate anche una serie di aspetti che di tutti gli aspetti
Che in intercorrono tra i due tra i due Paesi
In tutto questo c'è non nella nelle tensioni che appunto di queste ultime settimane tra la serve il Kosovo non c'è solamente la questione dei dazi ma c'è anche un'altra questione molto controversa che è quella della costituzione di un di un vero e proprio esercito del del Kosovo il quattordici dicendo cioè dopodomani
Il parlamento di Pristina dovrà decidere in merito alla destra definitiva trasformazione dell'attuale Kosovo Security Force cioè la forza di difesa e di protezione creata nel due mila e nove in un esercito vero e proprio una proposta già approvati in maniera preliminare il diciotto ottobre
Già allora ci furono forti proteste da parte di Belgrado
E nei giorni scorsi l'attuale premier serva Anabar una bici e arrivata a a paventare la possibilità che la costituzione di un vero e proprio esercito del Kosovo di forze armate regolari potrebbe provocare una reazione militare da parte della Serbia
Queste dichiarazioni della Premier serba contrastano un po'con una recente dichiarazione del presidente serbo Aleksandar Vučić nella quale sosteneva che un eventuale invio dell'esercito serbo in Kosovo porterebbe a un conflitto diretto con la NATO
E d'altra parte la stessa NATO è molto fredda sulla Costituzione di un vero e proprio esercito nel Kosovo
Il lo stesso segretario generale dell'Alleanza atlantica Jan stolta alberga a definito subito inopportuna la proposta del Kosovo di dotarsi di un vero e proprio esercito
I timori di Belgrado quali sono sono quelli che il futuro un futuro esercito kosovaro
Possa venire utilizzato per cacciare la minoranza serba che appunto si trova nel Nord soprattutto nel nord del del Paese un'ipotesi e né in che potrebbero servire anche all'eventuale espansione territoriale
Ai danni di territori a maggioranza albanese al Albanofona che si trovano in Paesi confinanti con con il il Kosovo e il il pensiero va subito al sud della Serbia in particolare alla valle di Presevo tutte queste ipotesi però sono state smentite dal primo ministro kosovaro a Bush Carradine ai che ha precisato che l'esercito verrebbe usato in farebbe parte del della contingente NATO in Afghanistan e in Iraq non sarebbe destinato al nord del Kosovo e d'altra parte a sottolineato sempre Carradine ai anche nel caso di un voto positivo da parte del Parlamento di Pristina dopodomani ci può ci vorranno ancora molti anni per l'effettiva istituzione costituzione di un governo nel Kosovo
Sicuramente un un riflesso
Sul delle attuali tensioni tra Belgrado e Pristina potrebbe essere quello delle relazioni della Serbia con la NATO e con l'unione europea di questo scrive Luca assuntrice su analisi difesa vi diciamo subito che tutti gli articoli che stiamo citando li trovate linkati sulla pagina Facebook di passaggio sud-est dunque potete legge le poi integralmente
Susy c'è sua analisi difesa nota come fino a poche settimane fa sembrava che Kosovo e Serbia avessero reali possibilità di mettere fine alle ostilità di giungere ad un accordo per stabilizzare l'area e sbloccare l'accesso all'Unione Europea di entrambi gli stati ora invece i due contendenti sono di nuovo ai ferri corti e l'ottimismo che era filtrato ha lasciato spazio a nuove accuse reciproche e a screzi che non si vedevano da tempo
E nonostante il dialogo tra il presidente kosovaro taci e il suo omologo serbo wc dice
Stesse procedendo relativamente bene e l'idea di uno scambio di territori si fosse fatto largo anche a livello internazionale
Il governo il governo kosovaro deciso di delegittimare la strategia attendista del proprio capo di Stato adottando un approccio ben più aggressivo con lo scopo scrive secondo Susi dice di forzare la mano al proprio interlocutore soprattutto alle potenze internazionali interessate alla disfatta a conferma a conferma di questo l'esecutivo scrive sempre Luca Susi Cecchi ha preso nell'ultimo mese alcune decisioni di particolare importanza che hanno avuto immediatamente un impatto negativo sui rapporti bilaterali ha prima già ne parlavamo è stata quella relativa l'imposizione di pesantissimi dati pari al cento per cento sui prodotti provenienti dalla Bosnia Erzegovina e dalla Serbia
Una mossa che in contrasto con la normativa internazionale con gli stessi impegni assunti dal Kosovo e qui a questo punto poi sul vice spiega anche quali potrebbero essere
Gli affetti economici negativi
Non solo per la Serbia non solo per la Bosnia ma anche per le popolazioni serbe nel nord del Kosovo anche per le
Per le aziende europee che hanno rapporti commerciali con la con la Serbia
Quasi in contemporanea l'offensiva commerciale il Kosovo scrive poi ancor più avanti Luca Susy cioè ha deciso di inviare alcuni appartenenti alle forze speciali a svolgerà un raid nella zona di cosa ska Mitrovica
Sebbene anche tale iniziativa sia illegale dato che le forze di Pristina non possono entrare nell'area settentrionale del Paese senza aver prima ha ottenuto il via libera dalla KFOR
E dai rappresentanti serbi la che i fora
Appunto la forza armata a multinazionale presente in in Kosovo KFOR sta per Kosovo Force
Questo a questo via libera non è stato ovviamente avvenute questo tra l'altro a provocato anche un un un danno di immagine per l'operato del contingente della NATO ci ci riferiamo si riferisce l'articolo all'operazione di cui parlavamo prima che ha portato appunto all'arresto di alcuni esponenti della della comunità serba in in Kosovo ma l'aspetto forse più ho detto a tante scrive ancora Luca Susy c'era
è è quello appunto quello relativo alla alla radicata convinzione del governo kosovaro che il Paese debba dotarsi di un vero e proprio esercito in grado sin dalla propria nascita di integrarsi perfettamente con l'Alleanza Atlantica
Paradossalmente però nemmeno quest'ultima cioè la NATO sembra essere particolarmente convinta della bontà dell'idea
L'iniziativa invece incontra il favore degli Stati Uniti che vedono di buon occhio la possibilità di un ulteriore allargamento del fronte anti russo nei Balcani ed ecco perché il voto del quattordici dicembre assume un'importanza capitale per la stabilità e il futuro dell'area allo stato attuale delle cose scrive Luca sul vice è praticamente certa la vittoria del sì
Ma resta da capire come l'esecutivo deciderà di bypassare il dettame costituzionale che richiede su questo genere di tematiche il voto favorevole anche dei rappresentanti delle minoranze che invece sono chiaramente contrario a questa iniziativa
Vista come il tentativo di creare uno strumento repressivo in mano alla maggioranza Albanofona
Dinanzi allo scenario sopra descritto l'incognita principale è rappresentata dalla reazione che avrà la Serbia
A differenza di quanto avveniva sino a pochi mesi fa infatti Belgrado non può più contare attivamente sull'opera di mediazione dell'Unione europea né di quella dei principali paesi europei sebbene più di qualcuno
Sia contrario sia contrariato dalla politica di Pristina infatti in seno all'Unione Europea non vi sono state prese di posizione efficaci per spingere a più miti consigli il Kosovo mentre la profonda crisi politiche in Francia ha costretto il presidente macro
A uscire di scena proprio alla vigilia del viaggio istituzionale dei Balcani che aveva avrebbe dovuto rilanciare le ambizioni francesi nell'aria
E riavvicinare Parigi e a Belgrado qui bisogna fare una parentesi forse lo ricorderete se ci seguite ne abbiamo parlato
Ci fu una un incidente diplomatico piuttosto serio quando a Parigi si svolsero le celebrazioni per il centenario della fine della prima guerra mondiale in pratica il presidente kosovaro Hashim Thaci fu trattato dal punto di vista protocollare
E delle nelle cerimonie ufficiali molto meglio con molta più attenzione rispetto invece al presidente serbo Vučić
Nonostante la Serbia abbia dato un grande contributo alla alla vittoria del degli alleati nella prima guerra la prima guerra mondiale pagando anche un alto prezzo in termini appunto di di vite umane proprio per ricucire questo sta questo strappo che provocò
Durissime reazioni da parte del di Belgrado ne ne abbiamo parlato anche a passaggio a sud-est Macron aveva deciso
Di recarsi in visita aveva concordato con sua omologo serbo una visita a Belgrado la visita avrebbe dovuto tenersi nei giorni scorsi ma è stata annullata appunto a causa di quello che sta succedendo in in Francia
Dunque questa praticamente macro adesso è rimanda in preso da altre ed altre questioni Luca Susy c'è più o meno lo stesso
Si può dire anche della Germania della cancelliera Merkel che prossima la fine della propria carriera politica non sembra Nader e più l'interesse o la forza per impegnarsi anche in questo scenario e proprio tenendo in mente quanto sopra negli ultimi giorni più di qualche miglia ha ipotizzato che la Serbia potrebbe decidere di usare l'esercito nel caso in cui il voto delle forze armate kosovare dovesse avere successo
Si tratterebbe di una reazione probabilmente legittima a tutela dei propri connazionali
Ma anche di un caso limite e difficilmente ipotizzabile ad oggi soprattutto perché e non serve occuparsi di Balcani per saperlo significherebbe uno scontro armato diretto contro la NATO
Un'eventualità che il Paese vuole chiaramente evitare come dicevamo appunto
In apertura di questo supplemento di passaggio su destra
In conclusione scrive Luca Susy c'è quanto sopra sembra confermare l'ulteriore perdita di credibilità dell'Unione Europea ostaggio della propria politica filo albanese supportata in particolare dall'uscente Regno Unito e da un buon numero di opinion leaders
E del difficilissimo momento interno che le impedisce di attuare politiche concrete nel suo Niero però c'è un suo vicinato prossimo
Proprio di questa ne son suo vicinato insomma un proprio di questo di questa debolezza sembrano aver approfittato gli Stati Uniti che se pur critici nei confronti di alcune scelte di Pristina
Come detto sopra continuano a dare il proprio supporto alla creazione delle forze armate indipendentemente dal fatto che sia chiaro come tale scelta in assenza di un accordo definitivo con Belgrado possa causare un'escalation della tensione
A uscire clamorosamente sconfitta quindi potrebbe essere la Serbia che sino a pochi mesi fa sembrano in grado di ottenere uno storico accordo e rilanciare le proprie ambizioni europee mentre ora paga il diffuso disinteresse per la sua causa ciò è confermato dal fatto che le regolari violenze anti sarebbe anti ortodosso in Kosovo vengono taciuti dei media europei nonché dall'inspiegabile decisione di alcuni player di primo piano come l'Italia di rinunciare a prendere posizione sulla vicenda
Il risultato di tutto ciò potrebbe pertanto essere paradossalmente un ulteriore avvicinamento della Serbia la Russia e soprattutto alla Cina
Proprio ciò che un'Europa meno miope avrebbe potuto evitare se non avesse contributo a schiacciare il Paese in un angolo
Questo è
Questa è l'opinione Ali se questa è l'opinione espressa da Luca Susy diceva
In su analisi difesa il non in un articolo apparso proprio proprio ieri che come come abbiamo detto insieme anche agli altri che stiamo citando trovate l'indicato sulla nostra pagina Facebook la situazione complessa e anche il ruolo dell'Italia e a chi resterà in mano il cerino Kosovo è il tema su cui si esercita Jensen Hans Anna
Si sa se n'è un un esperto di relazioni internazionali ha lavorato
A servizio diplomatico degli degli Stati Uniti è è un giornalista è stato anche e direttore della rivista IST e su Affaritaliani.it il primo dicembre a pubblicato a questo articolo in cui scrive che quando l'Unione Europea stabili protettorato sul Kosovo nel due mila otto c'era il problema di chi doveva gestirlo non potevano essere i tedeschi amici dei croati né i francesi amici dei serbi è toccato all'Italia
L'insediarsi a Pristina
Con ben inteso l'altro supervisione di Brussel doveva essere una vetrina la prova della capacità di governo dell'Unione Europea che avrebbe raddrizzato il Paese balcanico in quattro e quattr'otto preparando i kosovari e la veloce atti veloce accesso all'Unione non se ne parla più
Il primo degli strumenti scelti per governare a nuova pace era la KFOR la Kosovo Force
Un esercito misto di soldati per lo più di provenienza nato che avrebbe curato gli aspetti militari nei primi tempi contava cinquanta mila uomini da allora diciassette Paesi sono usciti altri rimangono con una presenza simbolica
Il Portogallo con quattro soldati la Norvegia con quattro il Canada con cinque e così via
Per il cuore militare europeo la Francia da sette mila uomini è scesa a zero
Il Regno Unito da sette mila a trenta la Germania da otto mila cinquecento a duecentocinquanta e l'Italia dunque a dominare la KFOR con un battaglione di carabinieri un totale di seicento militari nel Paese
Gli ultimi cinque comandati che forse sono stati tutti italiani Generali Farina figliuolo Miglietta fungo e cuoricini
L'altro strumento della presenza europea appunto in Kosovo è è la missione EULEX
Incaricata di ristabilire lo stato di diritto nel Paese in accordo con le best practices dell'unione europea supporta e assiste le strutture nazionali del sistema giudiziario carcerari doganale agisce nella normalizzazione dei rapporti con la Serbia
Nel controllo della polizia dell'ordine pubblico nella revisione dei processi della magistratura kosovara ed altro ancora
Sfortunatamente scrive James Hansen EULEX è stata scossa da ripetuti e pesanti scandali che almeno secondo la stampa estera hanno riguardato anche personale distaccato della magistratura italiana
Si tratta di malversazioni di processi aggiustati di pene ridotte in cambio di mazzette oltre alla corruzione si citano altre pesanti ingerenze
Se c'è un vuoto di controllo non solo di Eolo ex ma del Kosovo stesso da parte di Brussel non mancano però i candidati per sostituirla
Luca Susy c'è sua analisi difesa parlava della Russia e della Cina
Senza assente invece sottolinea il ruolo della Turchia
Della Turchia e del suo presidente neo ottomano Recep Tayyip Erdoğan perché il Kosovo non è il solo islamico al novanta per cento è di osservanza ottomana Erdogan ma ricordando la secolare presenza kosovara nell'impero ha dichiarato che Kosovo è la Turchia e la Turchia è il Kosovo
Ciò durante la cerimonia d'apertura del nuovo terminal dell'aeroporto di Pristina costruito da una società franco turca è turca la rete di distribuzione elettrica un consorzio turco americano ha costruito la superstrada che collega il Kosovo all'Albania
La tk lente di cooperazione turco è molto presente oltre i programmi di sviluppo agricolo di assistenza medica e la costruzione di scuole
Restaurare edifici d'epoca ottomana specialmente le mosche il capo della comunità islamica kosovara chiama Erdogan l'inviato di Allah ter forse un problema teologico per l'Islam ma non per il presidente turco
L'anno scorso con l'irrituale espulsione di sei cittadini turchi
Un medico e cinque insegnanti rispediti ad Ankara il Kosovo è diventato il primo paese europeo a rispondere alle richieste turche di riavere dei i traditori tra virgolette sospettati di essere seguaci difetto la villa Anna l'ex alleato di Erdogan accusato di avere architettato il tentato golpe del due mila e sedici il Kosovo conclude James Hansen un Cerino
Che inosservato brucia ancora sempre più corto cerca una mano dove finire
Questo a il parere questa è l'analisi la valuti le valutazioni appunto dicendo Hassane pubblicate il primo dicembre su Affaritaliani punto it
Insomma questa è la situazione del tensione degli ultimi giorni possibili sviluppi le ingerenze straniere gli interessi geopolitici ma insomma
Vogliamo che che delineano appunto uno scenario
Non non scenario atteso dove molto probabilmente non si arriverà a un nuovo conflitto nessuno lo vuole ma dove però appunto ci sono molte tensioni le tensioni non si sa mai dove dove possono arrivare anche se magari su scala limitata non su un conflitto gran a a grande scala e però e per alla coesistenza è possibile ed è il il è possibile lo dimostra proprio l'esperienza che sta avvenendo nell'est del Kosovo
E sono trenta mila i serbi che vivono nell'est del Kosovo in mezzo ad una popolazione in maggioranza albanese e Accame Nizza i bambini delle due comunità vanno insieme a scuola
Di questo aveva scritto il sedici ottobre scorso minimizza Chubb dello in un articolo pubblicato originariamente da Curia dei Balcani il nove ottobre e ripreso appunto il sedici ottobre tradotto in italiano da Osservatorio Balcani Caucaso
Si farà punto della scuola elementare di Khamenei sa che è la sola nel paese dove Scolari serbi albanesi condividono lo stesso cortile a ricreazione e presto non seguiranno solo lezioni comuni di informatica educazione fisica ma inizieranno ad imparare anche le rispettive lingue
E l'autrice della la né l'autore dell'articolo
Cita poi nato a sentire due personaggi due personalità rappresentative
Il primo è Boy Anna sta medico vice
Che è l'unico vice sindaco serbo a far parte di una giunta di una comunità novanta per cento albanese aperto al dialogo rimane però contrario l'indipendenza del Kosovo e soprattutto e contrario a qualsiasi idea che implichi la ridefinizione delle frontiere
Tratto interessante perché Stanković è stato eletto della lista elettorale che faceva capo a vedendolo sia partito nazionalista anche se di sinistra kosovaro
Voi asta nemico dice a promosso uno per esempio uno studio sui trenta mila gli oltre trenta mila abitanti dica mensa verificando che non meno di tre mila cento apparterrebbero alla comunità serba
Fatto che Belgrado però e i suoi rappresentanti al Parlamento del Kosovo ignorano del tutto ci mettono in continuazione i bastoni tra le ruote per motivi politici
In particolare lo fa il ministro serbo alle minoranze al ritorno del governo del Kosovo dalle Borat gli artificieri i cui emissari mi hanno proposto racconta Boy Anna giustamente domiciliano proposto di scegliere l'ampio nel quale preferivo essere impiccato
Poi l'autore dell'articolo si è recato anche al monastero di Braga nasce l'attuale abbatte l'archimandrita Ilarione padre Ilario non riesce a garantire la manutenzione la ristrutturazione del monastero Braga lancia grazie a donazioni e a finanziamenti dell'Unione Europea
Draga nasce spiega l'articolo il solo monastero della regione nella quale vivono circa trenta mila serbi nel mezzo di una popolazione albanese maggioritaria anche alcuni albanesi si recano sino alla fonte del monastero ritenuta miracolosa
E padre Ilario un parla correntemente l'albanese De Felice della persistenza di queste pratiche ancestrali e si adotterà per favorire questi scambi
Anche padre Ilarione contrario allo scambio di territorio stato pari Larion promuove anche una serie di campi estivi in cui fare incontrare giovani albanesi giovani serbi ma insieme a francesi tedeschi spagnoli svizzeri ragazzi che vengono un po'da tutta Europa
Dicevamo anche padre Ilario né contrario lo scambio di territori di cui si è parlato la scorsa estate rappresenterebbe secondo lui l'annientamento di anni di sforzi
Nella comunità internazionale per ricostruire la fiducia tra le comunità del Kosovo sarebbe una catastrofe per quei serbe rimaste in territorio a maggioranza albanese che hanno tentato di Rika ricostruire le loro vite nel contesto sociale
Politico completamente nuovo del dopoguerra sarebbe una tragedia per quelli che vivono in un club circondate da albanesi
Un progetto come questo
Darebbe le ali agli estremisti a tutti i partigiani dell'omogeneità etnica vivere assieme il Kosovo è possibile conclude padre Ilarione ma non si può costruire nella fretta occorre insistere sul principio del rispetto dei diritti umani
E appunto si è celebrato lunedì il settantesimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani delle delle Nazioni Unite inerente è importante punto insistere sul principio dell'esperto e diritti umani
Ed è importante questo sono importante queste cose che dice il l'abate del monastero di Dragan acceda padre Ilario no quando molto spesso abbiamo assistito a prese di posizione da parte dei degli dei vertici della Chiesa ortodossa serba invece che invece oggi sembrano sembrano gettare benzina sul fuoco delle delle tensioni interetniche
Dunque situazione piuttosto complicata nel corso ma insomma abbiamo voluto concludere con citando questo questo articolo perché trovate punto anche questo dedicato sulla nostra pagina Facebook per perché appunto si la coesistenza è possibile e lo dimostra anche il coraggio di certe iniziative che avvengono laddove invece sembrerebbe invece essere più più difficile
Bene il supplemento settimanale di passaggio su testo supplemento di giovedì tredici dicembre termina qui vi ricordo che tutte le puntate ripassaggio su testo e tutti i supplementi tutti i nostri speciali li potete ritrovare riascoltare andando su radio radicale punto it
Cercando appunto passaggio su desta nella sezione delle rubriche vi ricordo che ugualmente tutte le nostre trasmissioni ma anche tutti gli articoli le altre fonti di informazioni che citiamo nelle nostre programmi li trovate linkati sulla nostra pagina Facebook passati a sud-est a Radio Radicale che vi invitiamo anche a a visitare a leggere anche per farci avere i vostri i vostri commenti se volete magari anche i vostri
Suggerimenti
L'appuntamento per dunque per la nuova puntata di passaggio a sud-est che sarà in onda domenica sera domenica sedici sedici dicembre come sempre alle ventuno intanto grazie per l'ascolto un saluto da Roberto Spagnoli è una buona giornata in compagnia di radio radicale