Più libri più liberi 2018 - L'Italia racconta Israele. 1948-2018

Buongiorno sono Giuseppe di Leo giornalista di Radio radicale mi trovo qui a sostituire indegnamente lo dico subito gli avverbi sono importanti il direttore
Della Stampa Maurizio Molinari che è un autentico esperto di Israele perché il CIACE ha vissuto anche per ragioni di lavoro ma la colpa se questo evento andrà scatta fascio e di Cecilia Palombelli che stai in prima fila e prego ufficiale un applauso preventivo a lei l'applauso preventivo al moderatore dopo i fischi e pomodori allora presentiamo un gran bel libro vi devo dire
L'Italia racconta Israele mille novecentoquarantotto due mila diciotto pubblicato da Biella che raccoglie i saggi di Esperti con una sensibilità diverse
In cui si racconta appunto quello che è stato il rapporto dell'Italia soprattutto della stampa nei confronti di Israele ma per parlare di questo per introdurre questo un libro e a ciascuno dei relatori darò non più di sette minuti anzi se resterete al di sotto in modo tale che consentiremo a tutti di intervenire con una certa tranquillità bene sarò venissero poco grato ma per illustrare la qualità cioè il perché del libro la caratteristica del libro do la parola a Mario Toscano che insegna Storia contemporanea
Alla Sapienza di Roma e ha pubblicato credo da ormai più di trent'anni pubblichi dove Mario Toscano eccolo qui è da più di trent'anni che pubblichi libri sull'argomento in quindi era giusto che la casa editrice Biella fidasse lui il compito di raccordo allora professor toscano
Come vi è venuto in mente di raccogliere questi saggi e quali la caratteristica la peculiarità il sei minuti grazie
Benissimo
Spero che sia funzionante il sì dovrebbe essere funzionante il microfono cerchiamo di condensare in sette minuti due diversi argomenti innanzitutto una risposta che riguarda quindi l'introduzione alla questione e la seconda vorrei fare un cenno bravissimo
Sull'anno che io ho trattato del mille novecentoquarantotto vale a dire l'anno in cui viene proclamato lo stato di Israele prima questione
La domanda che mi posi all'inizio del due mila diciotto era proprio relativa a trovò cercare una chiave di lettura possibilmente originale
Su un tema quello dell'atteggiamento della società della cultura e dei beni di italiani nei confronti dello Stato di Israele nell'arco di settant'anni vale a dire fino al due mila diciotto
Ho sottoposto la questione a un gruppo di amici giustamente è stato detto di diverso orientamento e sensibilità ma ugualmente tutti impegnati nel lavoro di ricerca sulla base degli stessi criteri di rigore e di serietà e onestà scientifica il risultato è stato questo volume che ha cercato di puntare innanzitutto ad individuare le modalità del racconto modalità del racconto così come si sono sviluppate
Nei diversi media ad eccezione di internet dai cinegiornali alla stampa ai settimanali illustrati ieri nei limiti del possibile anche alla televisione per gli ultimi anni è stato più che altro un primo sondaggio su questi argomenti cercando di puntare
Alle rappresentazioni e agli stereotipi secondo modalità ormai definite dal certa storiografia internazionale alla quale molti di noi
Sì richiamano e nella considerazione che era necessario comunque cercare di capire
Quali erano le sedimentazione e accumulatesi nel corso degli anni prima del mille novecentoquarantotto è ovviamente dopo
Di quelle culture in senso lato culture politiche che hanno dominato lo scenario italiano quindi il mondo cattolico
La cultura e la visione delle problematiche del liberalismo del sionismo da parte del fascismo
Il mondo della sinistra marxista e nell'ambito della cultura laica soprattutto quei filoni democratici che hanno rappresentato nel corso degli anni gli strumenti per negli atteggiamenti e per un'analisi la meno ideologica possibile di questa di questa realtà
Di risultati per quanto concerne i singoli ambiti di indagine verranno brevemente riassunti dai colleghi che hanno contribuito a questo libro io voglio aggiungere solo qualche considerazione per il quarantotto come avevamo deciso non ci siamo soffermati sarebbe stato banale sul quattordici maggio di ogni anno ma abbiamo cercato di capire quando cominciava la celebrazione come dire di un anniversario quali erano i fenomeni che l'avrebbero influenzate quali eventi imprevedibili ovviamente al momento immediatamente successivi
Sarebbero stati al centro dell'attenzione per esempio il saggio di Monica Miniati sul settantotto
Parte con la sconfitta dei laburisti alle politiche del settantasette che è un e le dato che cambia la situazione e arriva fino al momento degli accordi tra beghine Sadat che sconvolgono come l'avvento precedente
Tutte le modalità di analisi che erano state formulate prima quindi complessivamente dei risultati interessanti che danno oltretutto una idea notevole incisiva della sopra rappresentazione di queste vicende dal momento che quando i giornali escono con un un solo foglio parlo del mille novecentoquarantasette c'è un foglio stampato sui due lati al massimo i più ricchi hanno quattro pagine
L'informazione e poi qui bisognerebbe discutere sul tema
Provo in misura proporzionale particolarmente abbondante quindi ulteriori elementi verifica delle ipotesi da cui siamo partite acquisizioni di dati di conoscenza su un tema che merita approfondimento e per quanto riguarda gli stereotipi sul quarantotto credo che un dato interessante
Silvio comunque sul chiudo
Che ci sono stereotipi forti sia per quanto concerne la raffigurazione degli ebrei e dei sionisti in particolare sia per quanto riguarda gli arabi in generale e gli arabi di Palestina è difficile trovare non ne mancano i casi ma è difficile trovare delle raffigurazioni realistiche chiare oggettive scevre di pregiudizi grazie
Grazie sì sì a Prodi terrà
Corsi
Eliminiamo la favola la favoletta che gli accademici non sanno essere sintetici e professor toscano ci ha dato un bellissimo esempio il suo contributo lo dico a beneficio anche perché qui siete in molti però siete una infinitesima parte
Dei video ascoltatori che seguiranno questo evento sul sito di Radio Radicale già stasera perché Radio Radicale
E il servizio pubblico anche per questo sebbene qualcuno oggi al governo sembra dimenticarsene però noi confidiamo confidiamo nella poi resipiscenza
Mario Toscano pubblicato il saggio quattordici maggio mille novecentoquarantotto la fine di un pellegrinaggio bimillenario
Questi saggi vanno per decenni io direi di conservare questo sviluppo diacronico e chiederei ai relatori nei sei minuti Massimo sette sciocchi chiedo una sintesi giornalistica di rapportare la situazione di Israele con gli articoli di stampa alla situazione politica italiana e a quella internazionale
Allora cominciamo con il mille novecentocinquantotto il decennio le suggestioni del neo atlantismo il fascino del kibbutz
Di Claudio brillanti che un brillante ricercatore il dottore di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Politiche della Sapienza Università di Roma scritto vari saggi anche sul mondo affrancando un partito aprire o no sfianca anche allora anche per lei sei minuti guardi vede vede il suo suo mentore Craig seguire di tratteggiare molto sinteticamente
I tratti essenziali diciamo del primo decennale della storia di Israele che è una ricorrenza che cade in un anno particolare perché
Diciamo sono passati due anni dalla guerra di Suez il che sarà poi un evento che cambierà a molto l'immagine di stranieri in Italia
E soprattutto il cinquantotto incertezze è un anno in cui era diciamo il il Pana ravvisiamo l'ideale Panarea Borzi sì raggiunge il suo apogeo perché a all'inizio dell'anno viene fondata la row che sembra appunto il concretizzarsi del sogno della parlare abilissimo
Durante l'anno avviene il colpo di Stato in in Iraq
Subito dopo l'intervento angloamericano in al Libano e in Giordania questo ovviamente influenza moltissimo le opinioni e sia politiche sia appunto anche l'atteggiamento della stampa nei confronti di Israele perché il Medioriente al centro dell'attenzione italiana perché comunque inizia a profilarsi quello che poi sarebbe stata etichettato come in altre antismog già con la guerra di suo ex e quindi c'è un'attenzione verso il mondo arabo
Dall'altra parte sembra quasi non inserito nel contesto del Medioriente nell'analisi appunto a dispetto alle posizioni che l'Italia deve valere nei confronti di una serre del mondo arabo sembra fu quasi decontestualizzati Israele che però invece raggiunge il suo decimo anniversario e l'immagine che viene data diciamo appunto a fuori contesto ma altrettanto significativa perché è molto diversa da quella che poi emergerà negli alti in tutti gli altri saggi diciamo
Perché negli altri decennali ci sarà tassato nel nel sessantotto esalta sarà guerra dei sei giorni che determina un enorme cambiamento nel Magendie Israele
I precedentemente invece cinquantotto qui questi condizionamenti anche la guerra di Suez non ha un'influenza sull'immagine Israele perché ancora le gli accordi che c'erano stati con gli anglo francesi non erano ancora conosciuti si si pensava che punto c'era un'affinità tra agli obiettivi delle due potenze occidentali d'Israele ma non c'era ancora una conoscenza effettiva dell'accordo quindi l'immagine di Israele non non risente molto di questo invece risente delle suggestioni del mito diciamo di uno Stato che in soli dieci anni aveva fatto tantissime cose innanzitutto c'era il mito del kibbutz che tra luci e ombre comunque continua a persistere ovvero di queste armi caso peculiari di quel collettivismo non è associata una forma totalitaria e quindi già questo determina un grandissimo interesse ma ancora di più l'interesse lo determina il fatto che Israele in dieci anni comunque riuscire ad amalgamare popolazione una popolazione che veniva da tutte le parti del mondo
E a riuscire a creare un uno Stato moderno questo diciamo forse l'immagine che più o emerge le le ha anche il il il fatto di essere uno Stato o attivo del fatto di di con continua costruzione un cantiere aperto in quella io d'immagine principale
E quella del cantiere aperto perché i piani di sviluppo il il progresso diciamo di Israele all'immagine centrale
Che verrà celebrata nel caso più eclatante con il numero monografico del ponte che nel cinquantotto appunto dedicata un'Inter punterò volume a Israele analizzandolo in tutti i suoi sospetti
E ma il caso del ponte diciamo è un è il caso forse più eclatante più noto in realtà sulla stampa come diceva chiama professor toscano
Il decennale non corrisponde alla data in sé per sé il decennale amo un evento che inizia dall'inizio dell'anno a si iniziare a sulla stampa riflettere sul significato del distrae le del dei suoi progressi
E questa cosa va avanti per tutto l'anno
Per ricollegarmi invece al discorso sulle culture politiche il un altro dato fondamentale del cinquantotto e quello che invece paradossalmente le le due culture politiche più importanti in Italia cioè quella cattolica e quella comunista non sono quelle che forse si interessano di meno mentre c'è
Diesel sia in senso positivo in senso negativo proprio diciamo c'è un minore interesse verso la ricorrenza interessa di più appunto gli sviluppi del mondo arabo mentre nella nel sulla Stampa diciamo di aria laica
Il d'opinione c'è un grandissimo interesse che va dall'inizio di gennaio fino alla fine dell'anno e questo diciamo forse il tratto più importante
Concludo ha chiuso va bene grazie grazie per far venire anche in
La cui emotività non a Auburn nubilato la chiarezza dell'esposizione ma del resto poiché il passaggio dalla vice la dottore a ordinario è anche quella di avere una maggiore dimestichezza nell'esposizione del pubblico e le l'acquisterà comunque congratulazioni
Passiamo al la decennio del sessantotto Alessandra Tarquini un anno dalla guerra dei sei giorni venti dalla nascita di Israele
Alessandra Tarquini insegna storia contemporanea all'università di Roma la Sapienza di Roma si occupata di storia della cultura questo mi dicono il Novecento e qui ha dedicato saggi e monografie la parola Alessandra Tarquini anche per lei semmai massimo sette minuti allora vanno gli conviene mantenerlo sì forzosi mi sentite
Allora io coerentemente con l'impostazione del volume o cercato di costruire l'immagine di Israele principalmente nella stampa ma non solo del mille novecentosessantotto e quindi di raccontare come diverse culture politiche diverse formazioni hanno letto rappresentato descritto Israele vent'anni dopo la sua nascita
La diciamo il dato che emerge da questa ricerca il primo dato è che c'è una netta differenza fra la stampa moderata diciamo così
Che tradizionalmente amica dello Stato di Israele e la stampa che potremmo definire di sinistra che invece a una posizione diversa perso diciamo terza cultura politica otto o o terza fonte così cercate ricostruita la la cultura politica le fonti e le relative al mondo cattolico dove appunto qui discorsi ancora diverso
Il risultato qual è alle il risultato è che la guerra dei sei giorni nel mille novecentosessantasette del giugno sessantasette asso assorbe di fatto le riflessioni sul ventennale quindi in realtà più più o meno tutti diciamo così i soggetti politici e gli intellettuali i i protagonisti del dibattito politico sono schiacciati sulla riflessione determinata dalla guerra dei sei giorni
Quindi più che parlare di come Israele diventato vent'anni dopo la sua nascita gli italiani si occupano di commentare il ruolo di Israele nella Guerra dei sei giorni come la guerra dei sei giorni a trasformato e gli equilibri
Relative al conflitto mediorientale e e Israele stesso e la posizione diciamo di vi dicevo all'inizio una differenza fondamentale tra la cultura moderata e invece quella più di sinistra i moderati
Per moderati anche qui i sei minuti non mi consentono di entrare troppo nello specifico ma diciamo così che il Corriere della Sera e la stampa hanno una posizione tutto sommato vicina ad Israele sebbene anche loro siano diciamo così anche il loro si possano dare una trasformazione determinata dalla guerra dei sei giorni nel senso che sono un po'meno amici di Israele dopo almeno centosessantasette quindi non risparmiano critiche a Israele mentre invece la stampa di sinistra assume una posizione decisamente più dura più critica questo è interessante soprattutto perché fino a sicuramente il quarantotto ancora meno le cinquantotto ma insomma
Fino a diciamo così all'inizio degli anni sessanta la posizione e la sinistra italiana nei confronti di Israele è una posizione invece simpatetica vicina quindi la guerra dei sei giorni effettivamente come dire sottolinea aumenti fa determina una una diversità è un elemento di cesura è un elemento di cesura perché Israele nella UPI Unione pubblica internazionale non è più un letto raccontato interpretato come un piccolo Stato che si difende che difende la propria identità e che si difende dagli aggressori ma diventa per la prima volta un paese aggressore cioè diventa un Paese percepito raccontato appunto in modo molto diverso molto più dure più critico questo è evidentissimo nel caso che la stampa comunista meno forte nel caso di quella socialista
Sui socialisti si dovrebbe fare un discorso appunto anche qui non ho il tempo di farlo ma certamente la posizione del PC e quella perdura e più critica e già nel mio novecentosessantotto peraltro non è la prima volta perché anche qui non la storia non va per salti sono delle evoluzioni
Che partono molto prima ma in ogni caso certamente nel sessantotto ne assistiamo a paragoni
Che diciamo paragoni che poi diventeranno ricorrenti e cioè il confronto fra quello che gli israeliani fanno i palestinesi e quello che hanno subito
Lo dico un po'rozzamente perché appunto vado veloce e quello che hanno subito durante la seconda guerra mondiale cioè insomma si comportano come nazisti questa affermazioni così diciamo pesante così che meriterebbe ecco una riflessione più ampia approfondita parte abbastanza inosservata se sono in molti a sostenere questo cioè si dice non sono più quelli di Anna Franco o quelli delle appunto che sono scampati alla più grande o insomma che sosta paga la Shoah sono appunto degli aggressori si stanno comportando come i carnefici
Diverso il discorso e qui chiudo quasi quanto ancora tre minuti diverso il disco parte diverso il discorso della dei democristiani il Popolo d'Italia ignora il ventennale
Dello Stato di Israele lo ignora facendo un Brady riferimento a delle manifestazioni che si sono svolte a tafferugli che si sono consumati appunto in in Israele ma non non mostra un'attenzione o una riflessione alla punto alla società a come è cambiato lo Stato di Israele nel ventennale
Di questo come dicevo all'inizio si occupano soltanto e in modo diverso i moderati i moderati la stampa in in in in modo particolare danno alla grande attenzione a che cosa ad un Paese che viene descritto come l'unico Paese democratico di fatto della Medioriente è un paese che è riuscito
In vent'anni nonostante impegnato a difendere la proprietà poteri Donella provvede entità è riuscito a in qualche modo a a mantenere appunto questa identità a mantenere e a sviluppare un un tasso di crescita a sviluppare delle istituzioni culturali di fatto accrescere
Questo sarebbe se avessi più tempo di racconterei come tutto questo si intreccia con la politica estera dell'Italia perché stiamo parlando siamo e mio centosessantotto siamo raccontando di un Ministro degli Affari Esteri Pietro Nenni e del fatto che i socialisti entrati
Già da da diversi anni nella compagine governativa hanno un ruolo di particolare appunto rilievo un ruolo che il ruolo dell'Italia rispetto al conflitto mediorientale di questo nono appunto non c'è tempo soltanto accenno al fatto che è una posizione di quella dell'Italia da un lato che tradizionalmente amica degli Stati arabi o comunque impegnata a mantenere buoni rapporti con gli Stati arabi dall'altro una posizione nella figura appunto Di Pietro Nenni che da una particolare
Che aveva già dato una particolare rilievo attenzione appunto allo Stato di Israele
Questa stagione terminerà a breve perché poi anche gli stessi socialisti punto cambieranno insomma cambiano atteggiamento nei confronti dello Stato ebraico
Cosa ho imparato diciamo da questa ricerca ma ho imparato che le culture politiche che li stiamo chiamando così che poi che cosa sono ho imparato diciamo che la stampa ci racconta un'immagine che questa è un'immagine molto più complicata appunto di come appare e che Israele non è almeno nel mille novecentosessantotto certo al centro delle attenzioni italiani tra Israele è si il protagonista del conflitto mediorientale ma di fatto sono altri i temi della politica internazionale che interessano in quel momento il dibattito pubblico
Grazie grazie molte
Alessandra Tarquini piccoli sta uscendo
Un volume sulla questione di Strehler la sinistra e te la sei fatta scippare costare carissima possiamo citare i tuoi concorrenti il Mulino nomi denunci
No a però devo dirle subito ha ragione qua un'altra questione di metodo questi interventi brevi necessariamente brevi poi fai fare una presentazione di due ore la radio radicale come si fa solo a Radio Radicale
Però non devono sottacere la ricerca filologica fatta con un'acribia su ciascuno di questi saggi c'è una raccolta e uno studio dei quotidiani e dei lavori parlamentari sapete noi sulla questione dei quotidiani essendo radio radicale famosa per le rassegne stampa di vario tipo e poi per i lavori parlamentari ci teniamo particolarmente c'è un acribia filologica veramente degna della migliore storiografia
Qui devo chiamare a sorpresa ho cambiato idea caro toscano perché nella decennio successivo l'autore del decennio successivo mille novecentosettantotto venti di guerra e svolte di pace
Cioè Monica Miniati assente però accedere a fonica benissimo allora e mi perché se messa nell'angolo io poi accusa dolori non a caso voi con questo verde risale passi e non si capisce cosa
Della Monica mediatici dopo quell'
A ha fatto un'osservazione a fargli un'osservazione che in altre radio sarebbe polemica ma radio radicale accettiamo tutti mordacchia Miniati allora intanto mi consenta di presentare Monica è questo il tecnico ha detto Manhattan non è iniziata non è che non ha il nome anelli non sembrano allora ha conseguito il dottorato in storia all'Istituto universitario europeo di Firenze ha insegnato all'Università
Di Parigi al numero dodici alle code sotto i rifiuti e poi nel due mila otto ha pubblicato per Biella le emancipate le donne ebrei in Italia nel diciannovesimo e ventesimo secolo insomma sono studiosi che non si improvvisano all'ultima ora è
Allora chiedendo di nuovo scusa ammonì miglia T mille novecentosettantotto ventidue R svolte di pace sette minuti anche meno anche sette e mezzo stesse scusarmi anche cinque metri
Ben
Come dire
La mia mi sono occupata di ebraismo non necessariamente però di Israele avuto questa proposta da Mario Toscano mi sono subito appassionata e giustamente come ha detto lui
La prima cosa che abbiamo penso tutti capito che non potevamo soffermarci sul quattordici quindici maggio perché cominciano dal tredici maggio gli articoli sul
Anniversario ma
Riflettere sugli argomenti che sulle sui fatti che lo agli eventi che lo avevano accompagnato i lì per lì all'inizio mi sono creduta per tutti gli altri la più sprovvista perché non avevo una guerra a portata di mano nel senso perché era successo cinque anni prima
E confesso anche non avevo pensato alcune cose come appunto l'operazione Litani che ha pesato non poco
E chiaramente andando indietro cominciando come del resto erano le venti di cui si parlava nell'anniversario e come ha parlato prima Mario Toscano sono partita appunto dalle elezioni di Beghin
Dalla questa grande diciamo dal terremoto e anch'io avevo fatto questa divisione della stampa stampa appunto moderata ma ha insomma aperta
La stampa il Corriere della Sera o per o comunque ha fatto delle scoperte anche su testate che francamente un tempo nella mia vita non avrei mai letto devo dire la verità
E tipo il Giornale di Montanelli di cui devo dire o scoperte con una grande ricchezza e gli articoli Dan Segre per esempio ma erano devo della verità erano giornali che non non facevano parte delle mie letture e
E il riscoperto
Però non non necessariamente in senso positivo certi quotidiani che facevano parte della media e letture di gioventù come Lotta continua è il manifesto trovandomi
A non condividere necessariamente cioè determinate posizioni quando io ho affrontato settantotto come posso dire ciò che erano già fatti Coser Israele Israele la questione palestinese quello che però io ho scoperto paradossalmente che proprio coloro che erano i più ascesi
In più contro Israele contro il governo di Israele c'è c'è un bel un bel titolo si porterà con bel titolo quello di Lotta continua vinte avvinto Beghi no un fascista ecco per dire
Gli sta già ero però con la per la voce di Mario Tedeschi lo chiamava Mario Tedeschi lo chiamava un bandito e quindi insomma non è che si risparmia serra le parole
Ma quello che mi interessa che mi ha interessato
Nella
Nella stampa della cosiddetta appunto sinistra era etica
E che loro malgrado o forse ero io non lo so però alla sive davano restituivano l'immagine di un Israele che non era poi un monolite e soprattutto in Israele dove non esisteva solamente come problema anche se chiaramente non era quello minore
Lei relazioni che diciamo piuttosto movimentate
Con il territorio e la Palestina
Presupponeva l'idea di una società molto composita in queste azioni si univano po'al coro di Dan Segre che parlava appunto di un Israele la divisione di classe il grande problema tra le Daddi divisione differenza di scarto freschi nazisti ebrei di origine sefardita dei Paesi arabi cioè risse dava un quadro ricco della Società e questo mi interessava linee indubbiamente sta già non era una scoperta ma mi sembrava quasi una contraddizione perché effettivamente nella loro critica grotte restituivano raccontavano una società israeliana
Posso dire che sono rimasta parlo proprio dalla mia esperienza personale io sono anche rimasta molto è colpita perché non me lo ricordavo di articoli che sicuramente erano molto interessante molto belli ma la virulenza di Gambino
E
Effettivamente
E anche lei sorprendente però che in alcun modo in alcun modo in ogni definirei diciamo testé distanze l'occhio
Ah l'antisemitismo però assolutamente però effettivamente erano articoli molto duri io ho lavorato ripeto piccato sulla stampa perché in quel periodo non sono mi sono guardata tantissimi riviste nel settantotto nessuno gli ha dato gli ha dedicato un numero come per il cinquantotto mi sembra il ponte
Non c'è mai Silenzio su Israele questo no perché poi in realtà facendo un grosso lavoro sulla stampa ho visto che c'era tantissimo tantissimo materiale sulle lezioni su Litani istruzioni ripeto sempre sull'estrema sinistra tante cose
Il problema anche di di di sull'Europeo
Tante tante cose però ripeto me ma mi mancava già pensavo che ci fosse del Silenzio
Forse ci sono stati dei decenni un pochino più parlanti diciamo che quando c'è stato silenzio le stampa Toto comunque era pur sempre un senso che parlava basta finisco qui non so neanche quanto parlato
Ha parlato nel giusto modo armonica intanto col giusto col giusto Pato osso sarebbe interessante si Antonio Gambino che era un sarà un grande giornalista un grande analista ma sulle questioni sulle questioni
Listarelle tali stime essi molti giornalisti che sembravano equilibrati che sono erano equilibrati su altre questioni perdevano un po'la brocca su questa questione era commesse
Ci fosse una licenza di impazzimento sarebbe interessante per la verità il lo vinco a toscano analizzare secondo me il quotidiano anche se appartiene a di là dal Tevere uno Stato estero ma in lingua italiana L'Osservatore Romano Lazio sarebbe veramente un profluvio di ricerca allora lo dico perché adesso introduco
Pierluigi a lotti un collega che e però insomma conosce non solo fa il giornalismo conosce anche la storia del giornalismo dove sale Turina ecco ecco nuovamente
E no perché è ovvio conosciuti io quindi ho conosciuti tutti di prima di primo acchito Cile mille novecento tagliato la tua affronti un'indecenza democratico genio tragico che mille novecentottantotto Israele sotto l'accusa sei minuti Massimo
Breve premessa appunto io forse sono il meno ferrato tra tutti gli autori del libro perché non mi del in tema di ebraismo di storia d'Israele perché non mi sono mai occupato prima nello specifico di questo tema
Però quando appunto mi è stato proposto di partecipare a questa ricerca ho accettato in quanto giornalista mi rendo conto che il tema degli stereotipi e delle rappresentazioni è un tema di stretta attualità non è confinata alla storia perché già giornalista mi rendo conto che tuttora le vicende mediorientali sono letta attraverso giochi dei degli stereotipi le lenti degli stereotipi e sono persistenti questi mi sembra appunto a rileggere le cronache dell'ottantotto che differiscono molto poco dalle cronache delle violenze accadono già Gaza quindi studiare la storia l'origine di questi stereotipi può aiutare i giornalisti
A fare in modo più realistico il loro mestiere l'ottantotto appunto è stato un decennio tragico prestato un anniversario il quaranta Annalen quarantennale segnato dallo scoppio della prima intifada nel dicembre dell'ottantasette e se alcuni anniversari abbiamo visto il tema di Israele era secondario nella politica italiana nell'ottantotto invece era di estrema attualità è molto rilevante
Non a caso lo scoppio dell'intifada all'inizio del dicembre dell'ottantasette coincide pochi giorni dopo
Con la prima visita in Israele di un capo di Stato italiano Francesco Cossiga il diciannove dicembre dell'ottantasette va in Israele una visita informale che ha fatto molto discutere i partiti accompagnato da Andreotti accompagnato da Andreotti che Andreotti non in quell'occasione pronunciò quella frase
Che ha come lo sono pura puntale perché l'acido nel libro
Se vivessi in un campo di rifugiati di Gaza e bellissimi figli hanno davanti a loro la la la sola possibilità di vivere da rifugiati non credo che mi comporterei come un predicatore della non violenza una frase che viene spesso citata proprio per per inquadrare i problemi che riguardano i territori palestinesi
E sono stati cinque mesi perché il mio il primo da me trattato parte appunto dal dicembre dell'ottantasette si conclude proprio all'indomani del quarantennale quando il diciannove maggio del quarantotto dell'ottantotto
Nel Parlamento italiano viene approvata una una mozione di maggioranza era appena nato un governo col Di penta partito presieduto da De Mita erano sei cinque mesi molto raggi perché il nell'aprile c'era stato anche l'assassinio di Roberto Ruffilli
Il consigliere di De Mita per le riforme istituzionali lo stesso giorno a Tunisi era stato assassinato Adduci hard che era uno dei dei dei del braccio destro di era fatta
Mentre appunto nei territori c'era in questa rivolta popolare
Condotta a colpi di pietre all'insegna della non violenza e c'era Israele che reagiva e Israele appunto il mio saggi sentiva sotto accusa perché Israele viene accusato di usare un urlo in modo sproporzionato la folla forza
Nell'ottantadue c'era stata già la guerra del Libano di c'era stato un
Israele era già stato posto sotto accusa fortemente c'era stato l'attentato la sinagoga ecco nel saggio ne parlavamo prima è importante pure che si riaccende questa storica polemica tra cattolici e Brescia sono cinque mesi in quinta accade di tutto e non è secondario questo tema del rapporto tra cattolici ebrei perché sempre nell'ottantasei due anni prima c'era stata quella storica visita i Giovanni Paolo secondo la sinagoga
Cari ha sanato quell'antico dissidio fra cattolici ebrei con la frase del Papa che dice che definì gli ebrei i nostri fratelli maggiori e però il rabbino Toaff ne all'indomani del Capodanno tra l'ottantasette e l'ottantotto
Inizia a richiamare in causa lati titanismo cattolico per due per spiegare quel fenomeno di antisemitismo che stava lì esplodendo nelle cifre e nelle città aroma ma non solo a Roma
Proprio a seguito delle violenze che stavano accadendo in quei giorni dei territori c'è le vetrine di alcuni negozi di Roma nella notte di Capodanno furono imbrattati con scritte antisemite si era ricreato un clima di forte antisemitismo nel Paese
E Toaff accusava le le riviste cattoliche gli alimentari questo questo al sentimento chiamando in causa il Vaticano dicendo che non non interveniva non faceva a sufficienza per smorzare questi ero chiamò in causa anche perché la Civiltà Cattolica si si si condividono gli stessi rischi se c'è è stato sì sì e dice il Papa non può non non sapere che quello che sta avvenendo
Insomma sono cinque mesi molto molto molto densi e molto a altra cosa io nel mio saggio non mi sono occupato solamente di stampa perché per ottantotto gli anni ottanta diciamo cambia pure il sistema mediatico in Italia la televisione acquisisce un ruolo primario perché nel settantasei c'è la fine del monopolio pubblico nell'ottanta nasce Canale cinque che si costituisce il duopolio RAI Fininvest e poi diventerà Mediaset
Mediaset ancora un fine formazione ma cambia pure il modo di fare informazione in televisione con con i talkshow televisivi c'era Samarcanda su RAI due
Santoro su RAI tre e io sono andato alle Teche Rai a vedere anche come veniva tre ori sul menu minori sulle di appunto con sì Sicco punto con con Mixer
E devo dire che appunto anche i programmi televisivi si inseguono e si occupano di queste cose citano un paragrafo appunto questi le puntate di Mixer e di Samarcanda che si occupano nello specifico di questo tema con polemiche annesse
Che è troppo lungo qui presto soprattutto su un mix che a differenza di Samarcanda andava su RAI due in crisi bandiere tre poi in prima serata il tris
Possiamo guarda poi importante pilu care Caruso di sera perché se no gli facciamo fare indigestione se diamo non lo compra nessuno se facciamo un resoconto stenografico sommario va be'trenta secondi vediamo hai una postilla
Ma potrei concludere allora con la postilla che con cui chiudo il signor saggio perché l'intervista uno dei vertici dell'OLP all'indomani appunto dell'approvazione di questa mozione in cui il governo italiano riconosce di fatto lo lp come interlocutore in un futuro negoziato di pace
E alla luce di questo voto a Montecitorio in occasione del quarantennale questo esponente dell'OLP definisce l'Italia come il paese il primo Paese arabo in Europa ed è significativo di questo clima
Di sentimento forse antisraeliano un filo ravvisino che c'è una lunga tradizione anche la politica estera italiana che riemerge riesplode in occasione di questa intifada che era appena scoppiata grazie a Pierluigi Allotta
Centottantotto Israele sotto accusa adesso
Ecco manca Boris marzo mille novecentonovantotto Israele fra letteratura e politica lo scrive subito si parte su questo il decennio in cui c'è meno da poter iscrivere polemizzare perché dopo la caduta del muro di Berlino sembra sembrava allora
Che tutto si tranquillizzasse però chiedo Mario Toscano trent'tre minuti cioè centottanta secondi per illustrare anche questo saggio puri sparse dieci gioca molto anche sulla discusso la lettera di sì dell'ambasciatore Rossi non si si
Colto alla sprovvista ma insomma il le ho avuto più volte occasione di leggere tutti quanti contributi quindi molto vorrei vedere il curatore molto abbiamo anche che i curatori non legga Noemi
Molto brevemente io devo dire che il contributo di di cori Swartz mi sembra veramente
Particolarmente suggestivo non solo perché evoca con grande precisione questo questo clima che questi Piero di auspici di aspettative che si è venuto a creare di fatto all'inizio del decennio e poi soprattutto con lo sviluppo del trattative
Questa sorta di Prodi e pace ma per che offre dopo il mille novecentosessantasette anche altri elementi di novità una sorta di tregua interpretativa e in un clima di distensione
Israele viene letto qua Traverso i contributi che cominciano ad essere pubblicati con sempre maggiore frequenza
Dei suoi maggiori letterati che ottengono in Italia un successe un'attenzione che probabilmente non c'è in altri Paesi europei io Shu Agrons manda
Oso
Sono veramente dei punti di riferimento per poter sia pure per un breve periodo di tempo
Proporre un'immagine diversa rispetto a quella che abbiamo visto dal sessantotto sia avvenuta consolidando di Israele in questo quadro viene dato anche spazio ad una polemica che forse è stata ormai dimenticata ma che merita invece proprio per quelle caratteristiche culturali di analisi culturale che abbiamo cercato di inserire in questa ricerca
Determinata dalla pubblicazione di questo volumetto di Sergio Romano dell'ambasciatore romano
Che al di là del lo spessore del personaggio si rivela Piero piena di stereotipi divisioni pregiudiziali dell'antisemitismo non a caso non per fare una citazione personale ma ho voluto ricordare nell'introduzione un il pensiero di un grande storico Arnaldo Momigliano dei primi anni ottanta nel quale si parla della scarsa attenzione fino all'inizio degli anni Ottanta almeno di molti intellettuali italiani per la cultura
Ebraica e per l'ebraismo che così diverso Najima ebraiche
Lisi il libro Patané avrà imprecato diciamo adesso esattamente ci siamo visti benissimo libero benissimo se il libro pubblicato da Einaudi che raccoglie questi importanti contributi storici e anche su riviste di cultura di Momigliano e che appunto commentando questi atti fatti degli anni Ottanta dice che c'è stata questa disattenzione questo disinteresse
Grave tra l'altro in un Paese di grande tradizione cattolica e che avrebbe una maggiore conoscenza aiutato a comprendere meglio
Il cultura ebraica e liberalismo in generale come fenomeno storico grazie devo però correggerà che soddisfazione il professore perché Pagine Ebraiche è stato pubblicato da Edizioni di Storia e letteratura
Mille novecentottantadue
Nella nuova edizione se a nella nuova di nuova emissione di quella che io eh io è la è arrivata in una scuola prime dietrologie come vedo con la sola volti giovani professore favoriamo loro la Cirinnà divani o anche lui precisa sì unì per un pensionato essendo citato era lei a riciclare tolleranza dell'ottanta saggio Edo citati manderà ci Mars sì lesa contrappone il suo studio di venticinque anni fa quello di
Certi a mani libere assessore Amagliani però il senso certo
Allora decennio due mila otto
Professor Arturo Bersano anzi voglio ricordare i curdi sparse professore docente di Storia contemporanea Università di Genova ora Alessandra Tarquini mi ha fatto un colpo dicendo guarda che Arturo Marzano cene è stata quest'altra parte grazie adesso appare lo presenti le
Allora
No voglio vedere avevate scritta beh io lo conosco altrove Tavano maglie leggere ma posso parlare di un'ora di Arturo Marzano magari invece presidieranno lo farò secondi anche se no
No tra l'altro Arturo Marzano assolutamente come dire al posto giusto nel momento giusto perché oltre ad essere uno storico dell'età contemporanea e in questo particolare caso ha scritto e pubblicato recentemente un libro che riguarda la storia del sionismo nostra visioni ismi
E quindi è la persona adatta a parlarci della anniversario del due mila otto
E ha e di così a raccontarci quali sono le caratteristiche principali di questa di questo anniversario
Ma la norma già tutti
Dunque Haiti temere otto rappresenta una visto rispetto al novantotto novantotto non vede critiche così come invece venderebbero ottantotto invece nel due mila del due mila otto
E sono dieci anni incredibili di DDT cambiamento
Ovviamente tutti immagino pensiamo al l'undici settembre due mila uno e all'intifada Duemila a fine due mila finale a fine due mila quattro quesiti importanti eventi diventano centraline lettura con cui viene presentato Israele
I sei Palestina vengono in molti casi letti non tanto per quanto accade in realtà Manni prismi con noi leggiamo cosmico
Con quanto noi riteniamo debbano essere letti qui in molti casi una discrasia tra quanto accade Gatta e quanto viene viene raccontato
E di notte sono due grandi paradigmi a mio avviso con cui Israel preside vengono presentati prima quello dell'antisionismo legato del boicottaggio e due mila cinque parte la campagna dei DS e arriva anche in Italia
E indù Minotto interessante perché in Italia Arrigo tutte di network tramite operazioni frazioni
Che fa sì che il dibattito non occupata solo partiti ieri a e agli altri costui politiche ma associazioni sono fortemente impegnati da una parte e dall'altra
Quindi un primo Prisma è quello diciamo dell'antisionismo di boicottaggio e l'elemento come dire il simbolo pacato e tentativo di poca traccia di Libero voglio sua prossima Miozzo e Israele e Paesi invitato come protagonista dell'ATER libri Torino suscita una grande campagna su come sono soffermato a lungo da gennaio fino poi a maggio
L'altro grande Prisma è invece quest'anno formico con cui si legge il conflitto e viene anche letto quindi stretta le stime s'è presentato come il Baluardo
Contro l'islamismo antidemocratico quindi come dire viene un po'perso di vista quel contesto realizzerà in Palestina perché quello che interessa di più a molti attori è il prisma con quelle Gerli
Esista una terza modalità perché io chiamo il Paese normale tra virgolette una serie di numeri monografici di volumi di giornali raccontano anche una maggiore normalità quindi con più sfumature un Israele che certamente il Paese dell'hi-tech è il paese che uno uno sul pubblico economia imperioso però è anche un Paese che a un conflitto in atto tra palestinesi di Gaza è sotto chiusura del due mila sette e questo chiaramente entra nelle letture mi fermo qui
Sono pochi i relatori che mi sorprendono e lei è fra queste una categoria in via di estinzione no allora devo dire prima di affidare lavoro di l'intervento di sintesi e David Bidussa che uno storico
Anche giornalista e uno che si trova a suo agio nelle discussioni e nelle polemiche che riguardano
L'antisemitismo e l'antisionismo perché no anche l'antigiudaismo ma siccome siamo anniversario dell'approvazione delle leggi razziste non razziali razzista del mille novecentotrentotto Vaccaro Bidussa uno storico antichista
Un suo collega in un certo senso come Ettore Ciccotti
All'indomani dell'approvazione delle leggi razziste chiamo Bottai e disse a allora voi approvate queste leggi e poi siete gli stessi che reputate
Quinto Orazio Flacco pulita dei Mussino il poeta della latinità spera antonomasia ebbene però vi devo dire questa dare questa notizia ferale Orazio Flacco era di origine ebraica
Tutti scandalizzati ma che questa è una boutade eccetera eccetera poi vent'anni dopo un archeologo Cesare con la femmina ha riportato alla luce avvenuti sale catacombe ebraiche
Da allora sessione ebraico al pulsioni antisì niente che ci sono in Europa credo che rendano attuale un libro come l'Italia racconta Israele
Mille novecentoquarantotto due mila diciotto il bene ha fatto Cecilia pochi pelli a inserirlo nel suo catalogo sarei interessato capire l'opinione di devi David Bidussa tra passato presente ed eventualmente anche futuro senza chiedergli di togliere il mestiere al mago di Napoli
Parola darvi grazie allora io provo semplicemente darti un tempo cinque minuti dopodiché l'ultima ma non so come devo chiudere OK grazie
Orario ho letto questo libro lo prendo come dire non nemmeno dalla fine diciamo in qualche modo da quello che mi giungono portarci a casa d'acqua
Siccome dobbiamo portarci a casa alcune cose prova elencarle molto rapidamente
Se io settanta anni dopo la nascita di Israele
La prima questione che pongo è quand'è che nasce Israele così come la conosciamo oggi
Perché l'impressione che io che ci siano come dire due
Fasi una fase di preistoria una fase di storia fasi presto le riguarda i primi diciannove anni e la fase di storia riguarda il dopo sessantasette
Lo dico perché se io dovessi ragionare c'era mi sul modello di come si ragiona storiografica io direi benissimo se io io mi trovo in questi giorni a ragionare su il centenario della fine della prima guerra mondiale
E stabilisco che il problema della fino a Prima guerra mondiale che tu fai un accordo di pace che di fatto intromette alla seconda guerra mondiale Cai B
Allora io la domanda ma scusate qualcuno riesce a capire che tipi di accordi vengono fatti nel quarantanove data che nessuno conosce
Per cui si stabilisce qual è la carta geografica del Medioriente all'indomani della spartizione
Perché lui quello è un tema secondo me ma nessuno lo pone
Cioè lì ci sono i nel quarantanove tra il febbraio del quarantanove e il luglio del quarantanove
Tutti gli stati che sono hanno avuto un conflitto con diciamo così tra la il novembre dicembre del quarantasette prima ancora dichiarazione lo stato e diciamo l'estate del quarantotto
Vanno tutti a fare un accordo di pace distinto con Israele e lo fanno a Rodi
Ma nessuno lo sa cioè nessuna nero sì però polizza pelosa viene stabilito che il dente
Lo dico perché come dire se tu hai storiografia in storia depenalizzare dei paradigmi quei paradigmi valgono per chiunque ma che valgono solamente valuti pare ok secondo elemento che io mi porrei dire qual è l'immagine chiamiamola così fumettistica riso il signor Morris se ho capito il mio il mio compito è quello di parlar del due del del post due mila diciotto e cosa mi porto dietro
Immagine fumettistica io è quello di un Paese a efficiente bei estremamente rapido che come dire che risolve il problema politico e conflitti con il suo avversario
Non è più venuto almeno trentacinque anni ora uno dovrebbe dire com'è che è cambiata questa roba cioè che tipo di rapporto una volta che scopre quel tipo in questione terza questione se dovessimo a leggere dalla dinamica
Sociale interno indipendentemente dalla come dire dall'accumulo
Israele è un Paese che per me
A un conflitto interno fantastico che dovrebbe interessarci è sconfitta interna di fatto che arrivano da tutte centinaia di migliaia di individui che non fanno parte del tuo paradigma culturale
E tu hai il problema ogni volta lì dove più includere o come includere fra vi ricordo che Israele Milano fra il mille novecentonovantacinque mila circa due mila
Ha avuto un ingresso di un milione di cittadini russi un milione vuol dire qualcosa come allora della persone fra cui allora circa il ventuno per cento la sua popolazione adulta
Bene quello serve per esempio come dire un contesto chi andrà a studiare oggi se fosse un Paese europeo posto di fronte al problema immigrazione ma questo noi non ci interessa come se fosse un Paese di Fantasilandia
Alla quello che voglio dire
Poi arrivò la alla questione sul razzismo quello che voglio dire se noi continuiamo a ragionare su un contesto regionale in cui conta la storia di Walt Disney benissimo ce la possiamo raccontare ma la storia dobbiamo sapere che la storia i buddisti non è la storia concreta con tutti gli elementi di vantaggio di svantaggio di chi apprezza e chi ha vinto
Perché è interessante questo aspetto perché in un qualche modo è come se noi avessimo ancora future perdite uno sguardo post coloniale
Su un contesto che dal punto di vista ed è la qualità della produzione del tipo di problemi sociali come dire che presenta in termini di agenda hanno invece esattamente gli elementi del problema dello sviluppo del ventunesimo secolo
Con cui noi non vogliamo assoluta buono dicono devo dire gran parte non rotta emotiva che noi italiani volevo assolutamente vera che fare perché ci pone dei problemi sul nostro livello di sviluppo
E sulle nostre questioni aperte che non siamo in grado di affrontare
Perché in tutto questo iniziamo sì settanta anni dopo in Europa ci sono una serie di situazioni in cui ritorno diciamo voglio dire che ritorna l'antisemitismo diciamo che ritorno dei linguaggi di antisemitismo almeno siamo
In quell'invalido antisemitismo secondo me sta un programma enorme che noi ci troviamo davanti e che ci troveremo davanti nei prossimi anni
Perché
L'antisemitismo negli ultimi trent'anni in Europa non c'è stato
Sostanzialmente sull'onda di pensare che lo sviluppo era dalla tua
Per cui secondo mette potevi anche concede il TIR lusso dimetterti fra virgolette sotto in questione perché in un qualche modo lo scenario si degli come dire ti diceva che te vivi così
L'antisemitismo ritorna nel linguaggio pubblico nel momento in cui ti ti racconti come in realtà che subisce i corpi di qualcun altro che stabilisce cosa sta accadendo qua cioè l'antisemitismo oggi in Europa e in Italia è figlio di un'ideologia complottistica delle
C L'Unità che spiega la realtà attraverso il fatto che qualcuno ti vuole male
Per cui tu in questo non siamo fantastici a perché questo è un linguaggio che abbiamo sviluppato a cominciare dal mito della vittoria mutilata caccia c'abbiamo un secolo di come dire di linguaggio pubblico costruito sul fatto di per sé la vittima
E che il mondo non ti capisce
Bene
Nell'ultimo anno questo linguaggio è sicuramente aumentato ha sicuramente successo spiega tantissimo dal punto di vista dello condizione culturale emozionale genera sicuramente immaginario pubblico
Enorme
Non ci sono in questo Paese oggi
Per me
Antico sia questo linguaggio
Non ci sono perché non siamo troppo avviluppati a pensare che qualcuno favoloso male chiuse
E che non abbiamo assolutamente come dire colpa di Metheny
Perché con un un paio dentro a questo a tutto questo volume Miccoli ferma il paradigma sleale realtà un grande Elenco di stereotipi del paradigma italiana alla dentro a questi splende elenco di stereotipi del paradigma italiano ci sta anche l'idea che tesse restando felice sareste Anton bravo purtroppo esiste un mondo che ce la Conte
Dopodiché questo mondo che ce l'ha con te li puoi dare tanti nomi ma siccome il linguaggio provarci nell'ultimo diciamo nel secondo millennio ha favorito la costruzione di un codice culturale linguistico quel codice culturale linguistico che vedeva in gran parte prima di un antigiudaismo e antisemitismo alla fine si ripropone si ripropone perché uno strumento facile
Perché non costa fatica perché non ti obbliga a pensare ci obbligasse come dire ti induce semplicemente aula
Ed è la cosa più facile che non sappiamo
Pareva di ringraziare tutti gli autori io devo e non non perché abbia paura che i vostri pomodori ringraziare voi perché veramente ritirasse ascoltato pubblico veramente civile in in questa Italia si può ascoltare la presentazione di un libro senza che Petrilli un cellulare ne è squillato uno
Nel tecnico di radio radicale ma la perdoniamo perché per ragioni di servizio Ombretta anzi ti ringrazio è fatte le una pausa al secchio piazza
E poi ringrazio naturalmente Cecilia Palombelli che mi hanno fatto lo sgambetto ebbe sì e poi in ordine alfabetico Pier Luigi Gallotti Claudio brillanti Arturo Marzano Monica Miniati
Alessandra Tarquini dobbiamo presentare questo libro quando esce anche un permesso di Cecilia Mario toscano il curatore grazie ci ha dato questa opportunità tipo terra dirigere fare questo dibattito e poi a infine David Bidussa grazie ci sarebbe molto da discutere quello che hai detto ma e poi tiranno grazie di nuovo salutano a Giuseppe però anche i ricordo che stasera sul sito di Radio Radicale radio radicale punto etti c'è la registrazione audio video e resterà inside Gola secolo ormai è vero potete scaricare gratuitamente perché radio radicale è servizio pubblico grazie ciao