200 Marx. Il fututo di Karl - dibattito "Per la critica del capitalismo globale"

Di troppo
Solo per il giudice
Sono per dirvi e rispetto al programma palpato distrattamente differente alcune anche rispetto ai relatori
Di questo poi vi spiega meglio Riccardo Miglio che sta della Fondazione Feltrinelli che curerà il panel de sui temi dell'economia e che abbiamo intitolato per la critica del capitalismo globale capirete anche perché De Luca Michele vara una non è presente non ha potuto venire Harvey non è presente poi che sta ci spiega anche
Le ragioni e le modalità con cui comunque ovviamente avendo rapporti stabili con la Fondazione la casa editrice
Coinvolgeremo ancora nel lavoro
Armeno
Non abbiamo fatto fin dall'inizio di questa campagna un sito che si chiama Marx duecento punto it
Dove pubblicheremo ovviamente tutti i documenti le cose che stiamo producendo due altre informazioni la prima lo spettacolo
Musicale che doveva esserci domani sera alle diciassette con il gruppo curato dal Circolo Gianni Bosio e con la partecipazione di Paolo Pietrangeli non si può fare perché metà dei componenti del gruppo musicale sono a letto con la febbre e con la voce senza voce mi hanno anche chiamato per provare
Per aver la prova che impossibilitati a cantare e invece quello dell'Aquila che dovrà essere oggi
Non sono potuti partire dall'Aquila perché sono sommersi dalla neve si scusano e anche loro li recupereremo il resto il resto che tempo permettendo
Confermato son confermate le cose domani pomeriggio dei confermata a domenica pomeriggio alle sedici l'incontro tra Vauro e Landini che ridisegneranno
Karl Marx e alle diciassette con Susanna Camusso pre che presenta il film il giovane Carlo Marx che in tutti questi mesi ha accompagnato le iniziative che tutte le associazioni le fondazioni hanno costruito un po'in tutto il Paese e e tutte le cose che abbiamo fatto in questi mesi poi ma quelle che autonomamente le singole fondazioni metteranno in circolazione le comunicheremo e le altre le metteremo su questo sito Marx duecento punto it
Io ho finito il mio compito lascerei la parola a che sta per condurre
Sì buonasera tutti scusate ritardo quindi grazie per la pazienza cui con cui partecipate questo convegno io sono Riccardo Emilio chiesta sono un ricercatore in sociologia politica alla Scuola Normale Superiore di Firenze che magari qualcuno non conosce in particolar modo il centro di ricerca sui movimenti sociali Cosmos
Che appunto sede a Firenze non tradizionalmente a Pisa
Qui rappresento in parte la Fondazione Feltrinelli perché mi mi occupo diciamo dell'Area futuro del lavoro e nuove tecnologie sempre sempre a Milano con la fondazione a margine diciamo del mio contratto e ricerca a Firenze
Oggi parliamo per la critica del capitalismo pupale di mare se con i vari relatori
Alla mia destra profilo abbastanza interdisciplinare abbiamo in particolar modo Carlo per Cellole economista a Parigi uno alla Sorbona partito Parisio torna ad hoc per il G otto pari with poi Sandro Mezzala dell'Università di Bologna in oscura fosco associabili soci di New York filosofo politico e il sociologo
Poi Donatella di Cesar vecchia professoressa in filosofia politica a Roma
Credo sapienza Roma Sapienza sì e poi diamo Laura Pennacchi della fondazione Lelio Basso economista dal profilo abbastanza interdisciplinare
Diciamo abbiamo provato a collegare i vari interventi io parlerei innanzitutto da un profilo più introduttivo e teorico e diciamo l'intervento che farà Sandro mezzaluna che introduce teoricamente diciamo il concetto di critica del capitalismo globale poi mi riallaccerei diciamo da questo en e all'intervento di Carlo Barcellona e che verte più sulla concetto di comune dalla capitalismo e poi di cercherei di legare queste prime riflessioni con la tema diciamo piuttosto vasto come quello della globalizzazione dei diritti con Laura Pennacchi e poi con Donatella Di Cesare che se non sbaglio preparato un intervento su populismo sull'organismo Stato nazione quindi anche questo seria allaccia diciamo a matematica quanto mai attuale quindi non servono ulteriori presentazione io lasciare direttamente lo spazio ai miei illustri
Relatori quindi dare la parola Sandro mezzadria
Buon pomeriggio
Grazie
Per l'invito che mi dà l'opportunità
Di condividere con voi
Alcune ipotesi di lettura dei testi marziani di interpretazione del nostro presente
Testi marziani il nostro presente
C'è il cui una sorta di corto circuito temporale che credo si debba valorizzate
Il titolo della nostra sessione cioè la critica per del capitalismo globale
In un convegno su marzo per questo titolo
Potrebbe avere diversi significati potrebbe rinviare a una discussione del modo in cui
Karl Marx per ammetta devo ottocento
Particolato con una critica di un modo di produzione del modo di produzione capitalistico che fin dalle origini in per lui
Era stato un modo di produzione globale
Oppure il titolo dalla nostra sessione potrebbe rinviare
Ma
Una messa a punto dell'eredità di Marx
Nella
Interpretazione critica del nostro presente del nostro capitalismo
Le coperture
Questa
Diverso è la possibilità di interpretazione del titolo della nostra sessione
Rinvia
Ha un problema
Di qualche importanza
Io credo che trascorse all'epoca della damnatio memoriae quando la semplice menzione di Marx in particolare in Italia determinava commiserazione o alzate vicino ai campi
Sia bene ma resistere alla tentazione di applicare linearmente all'analisi sì del presente le categorie da lui elaborate
Ma se è stato un pensatore
Profondamente intempestivo secondo l'azzeccata definizione di
Beh inside un pensatore che ha intrattenuto un rapporto Complesso di adesione e di scarto di appropriazione di sottrazione con il proprio tempo
La sua opera è profondamente segnata da questa intempestività
Certo alla fine del secondo decennio perché del ventunesimo secolo
Vale la grande lezione dell'operaio italiano
Degli anni sessanta del Novecento
La nostra ricerca per citare un passo molto noto di Mariotto Monti del mille novecentosessantadue deve mettere in massa confronto non con il suo tempo ma con il nostro tempo
Il capitale deve essere giudicato sulla base del capitalismo di oggi scriveva Tronti
Credo che questo continuamente
A valere
Anche se è opportuno aggiungere una postilla
Affinché sia possibile mettere marzo a confronto con il capitalismo del nostro tempo è essenziale comprendere e apprezzare la storicità specifica
Delle categorie marziana non tanto per liberarle dalle incrostazioni di un'epoca ormai trascorsa
Quanto per riattivare quell'urto contro i limiti del suo tempo e del suo stesso pensiero che ne costituisce
Qui c'è per me un principio di metodo
L'attualità di marzo se di attualità rimase vogliamo parlare non coincide necessariamente con l'attualità del suo pensiero
Del suo sistema
Risiede nei vuoti oltre che nei pieni del suo argomentare nei suoi scatti così come nei suoi trionfi scientifici
Né i problemi che ci aiuta a pensare non soltanto nelle soluzioni che ci propone
La nostra interpretazione di Marsala in altri termini credo debba essere da un lato filologicamente rigorosa
E dall'altro trasformati ma libera
Come ha scritto di recente
E tiene non Balibar
Dunque
Il nostro presente
E la storicità delle categorie
Marzia
Questa storicità
Va a apprezzata compresa fino in fondo
D'altro canto sappiamo bene quanto sia stata intensa la riflessione di Marx sulla studi cita
Sappiamo quanto sul questa riflessione abbia condizionato la stessa scrittura del capitale
A partire da una
Concettualizzazione molto originale del rapporto tra quello che Mars chiamava l'ordine logico
Dell'esposizione e l'ordine
Appunto storico
è un punto importante questo anche
Nei dibattiti contemporanei Suma
Negli ultimi anni si è molto diffusa in particolare in Germania ma anche nel mondo anglofono senza una lettura di Marx
Che pretende di essere nuova che si definisce noia Marx le le appunto
Questa vettura
Il Mas insiste molto sulla priorità dell'ordine logico rispetto all'ordine storico un
E in particolare afferma che la critica marziana assume come proprio oggetto cito col un libro di Micaela fai a Rishon
Le determinanti essenziali del capitalismo quegli elementi che devono rimanere invarianti indipendentemente da ogni variazione storica invarianti indipendentemente da ogni variazione storica
Cosicché si possa parlare di capitalismo
In quanto tale
Ora
Che ci sia qualcosa di in variante nel capitalismo è una evidente
Ma questa formulazione
Riducesse ciecamente
Il campo di tensione costitutivo della critica marziale dell'economia politica tra ordine Stonehenge ordine logico dell'opposizione
E praticamente consegna all'irrilevanza intere sezioni del capitale
Pensate ad esempio al capitolo sulla cosiddetta accumulazione originali alcuni
Ma anche ai capitoli dedicati che all'analisi della transizione dalla manifattura alla grande industria
Capitoli che di formidabile
Rilievo col non solo storico ma anche metodico
Più in generale
Concentrarsi sugli elementi che di che devono rimanere invarianti indipendentemente da ogni variazione storica nel capitalismo mi
Non fa i conti con un aspetto fondamentale della critica marziana
Ovvero Pollenzo fasi posta da Marx in moltissime pagine sul carattere rivoluzionari io del capitalismo
Sul carattere rivoluzionario sul di ciò che costituisce l'oggetto di una critica che si pretende rivoluzionaria
Credo che questo sia un punto fondamentale
Credo che se c'è qualcosa
Nelle opere di marzo
Che parla direttamente al nostro presente sia intanto questo
Questa straordinaria capacità di mettere a tema
Il carattere rivoluzionario del capitalismo il carattere rivoluzionario lo ripeto dell'oggetto di una critica che pretende di essere rivoluzionari
La rivoluzione permanente
Prima di essere uno slogan trotzkista
Il modo in cui Marx nei lunghi visse definisce
L'operare del capitale
Ecco pensare con marzo oggi per me significa pensare da rivoluzionari questa rivoluzione permanente
Indagare le trasformazioni che investono gli stessi elementi invarianti per riprendere il Cai rischia del capitalismo disloca angoli e costringendo citarmi definire la portata e l'oggetto
Della critica
Vediamo alcuni
Degli elementi invarianti
Del capitalismo nella prospettiva marziano
Ne menziono tre che secondo me sono quelli fondamentali
Il primo lo in realtà già accennato all'inizio
Ed è
Il mercato mondiale
Per i mass non c'è capitalismo
Modo di produzione capitalistico come lui scriveva
Nella modernità
Senza mercato mondiale
Nel concetto di capitale
Scrive Mars ancora nello Levis è immediatamente dato
Il mercato mondiale
Beh intanto credo vada
Ribadito che in questo gesto teorico c'è una formidabile capacità di
Anticipazione teorica
Da parte di Mazza
Nessuno degli economisti classici pur interessati al Commercio
Estero
C'è una
Consapevolezza così radicale
Del fatto che il concetto di mercato mondiale è un concetto che entra nella definizione stessa
Del modo di produzione capitalistico
D'altro canto se ci fermiamo un attimo a riflettere
Su quanto appena detto è evidente che per quanto sia un invariante il mercato mondiale cambia radicalmente
Il corso è la storia
Il mercato mondiale di cui Mars parla nel capitolo ventiquattresimo del primo libro del capitale
A proposito del Cinquecento dell'epoca del scoperte geografiche dell'avvio del colonialismo europeo del genocidio delle
Popolazioni indigene
Non è certo comparabile con il mercato mondiale così come si presenta tra la fine ottocento all'inizio dello novecento nel dibattito sull'Italia visto ad esempio
Dunque
Siamo di fronte a quello che possiamo definire nei
Il paradosso della variabilità dell'invariante
E questo vale anche sia pure in termini diversi
Per gli altri due elementi che
Vorrei brevemente richiamare
Il primo
Riguarda feriti
Il fatto che come marzo scrive
Una pagina memorabile del capitale
Il movimento del capitale essenza misura
Soltanto il moto incessante per riguadagnare il fine del capitalista
La tendenza all'accumulazione senza limiti di capitale come norma societaria potremmo riassumere
Sono cioè capitalismo
Senza questa tendenza
Ma anche questa tendenza sì esprime nella storia in forme che sono profondamente
Diverso
Marzo in quella pagina sta parlando
Della
Passaggio del capitale attraverso le forme tre domeniche particolari
Del denaro della merce
Ma marzo
Scrive
Das Capital per mostrare quali sono i processi di produzione di queste
Forme fenomeni e questi processi di produzione cambiano radicalmente
Nel tempo così caro come cambia anche io qui trovo dell'alternanza tra le forme fenomeni che che il capitale assume nel ciclo della sua vita come
Max dice quindi normalmente un invariante
Ma una HD canale variabilità storica
Lo stesso vale per il lavoro
La definizione
Di capitale i che Marx propone
Nelle ultime pagine del primo libro del capitale ma che in realtà riassume complessivamente il senso e la sua critica
Il capitale scrive Mars non è una Cossack ma è piuttosto un rapporto sociale rimediato una cosa
Per mass questo è un altro elemento cruciale nella definizione di capitalism
Ed è un elemento cruciale
Per loro
Definire il senso
Della prima parola che compare nel titolo della mostra sessione ovvero critica
Per Manzoni la critica del capitale è critica di un rapporto sociale
Dal punto di vista di una delle due parti
Che sono coinvolte in questo rapporto
è evidente che anche questo rapporto muta profondamente nella storia
Nella
Terza sezione
Deve il quarto capitolo del capitale marzo offre un'analisi
Magistrale dal suo punto di vista
Di questo rapporto sociale
Concentrandosi su quello che chiama la comprai la vendita dalla forza lavoro
Cioè il contratto di lavoro salariato libero laddove libero è notoriamente scritto da Marrazzo tra virgolette
Ecco io credo che sia evidente che nella storia io con apporto di capitale ha assunto
Forme che vanno ben al di là di quella che marzo appunto pensavano fu fosse la forma standard
Il rapporto di lavoro salariato libero
E nel nostro presente
Questo mi pare ancor più evidente ma resta l'indicazione fondamentale di Max che dobbiamo saggiare
A fronte
Del capitalismo del nostro tempo
Vale ancora questa indicazione
Credo che sia una domanda estremamente importante
Se guardate che al dibattito marxista post marxista sulla natura del capitalismo per contemporaneo
Vi trovate di fronte a molte posizioni che in qualche modo implicitamente o esplicitamente
Dando per scontato
Che l'attesi Manziana
A proposito gettate di cappotto sociale del capitale non valga più
Faccio un esempio
La categoria di capitalismo assoluto proposta dai Thiene Balibar
Autore a cui sono molto legato amico e compagno
è una categoria che prende sul serio l'ipotesi del carattere autoreferenziale come Etienne scrive
Del capitale
Se autoreferenziale due più un rapporto
Capitale avrebbe preso congedo per non solo dal mondo dalla politica degli Stati dove l'azione ma anche
Dalla necessità di entrare in rapporto per valorizzarsi
Con l'altro da sé con quello che Negro disse Mars chiama il non capitale ovvero il valore il lavoro
Ecco io penso che si debba resistere
A questa suggestione
Che pure
Nutrita da una ricca Fenomenologia in particolare laddove si guardi all'importanza che assumono oggi i processi di finanziarizzazione del capitale se la critica del
Capitalismo globale
Deve essere un progetto ma si hanno
Che non significa necessariamente marxista
Beh
La vera scommessa è essere in grado di ristabilire un la centralità dell'affermazione secondo cui
Il capitale un rapporto sociale
Di dimostrare
Che anche laddove assume le forme più etero e e apparentemente automatiche la valorizzazione del capitale si fonda sullo sfruttamento
Del lavoro vivo laddove il lavoro vivo a questo punto diventa però
Una sorta di X qualcosa di cui dobbiamo scoprire il profilo
La composizione
In ogni caso mi avvio per a concludere
Mi interessava a
Proporvi come
Contributo alla discussione questa idea della variabilità
Delle invarianti il
Nella definizione di capitalismo
Mettere a confronto Max con il nostro tempo
Significa per me estrapolare dal suo tempo queste tre invarianti profondamente variabili
Mercato mondiale accumulazione senza limiti di capitale capitale come rapporto sociale e pongono le domande essenziali rispetto alla forma che oggi assumono che cos'è il mercato mondiale come si organizzati attraverso quali tensioni e squilibri di potere si articola nel tempo della globalizzazione del suo periodiche crisi
Come si determina una Mario la valorizzazione e l'accumulazione di capitale in un'epoca caratterizzata da processi di finanziarizzazione che sembrano riproporre ed esaltare l'immagine marziana del valore come soggetto automatico
E a fronte di questi processi il capitale continua a essere un rapporto sociale
Come si trasformano in particolare le figure soggettiva di questo rapporto che nella prospettiva marziana non può che essere segnato dallo sfruttamento e dall'antagonismo
Ora sono domande fondamentali
Almeno per me attorno a cui molte compagnie molti compagni lavorano da tempo ma che devono essere rilanciate di volta in volta riformulate fino a diventare gli assi portanti di una grande inchiesta collettiva e al può avere di questa inchiesta come suo motore
Non può del resto per trovarsi quella che vorrei conclusivamente chiamare la politica di Marx
Perché i mass non c'è davvero soluzione di continuità
Confine tra virgolette disciplinare
Tra economia e politica
I termini della politica di marzo devono del resto anche il sì a essere continuamente messi alla prova e creativamente ridefiniti
Quali sono i termini di questa politica
Più di enuncia in modo secco ed essenziale
La politica di Marx si fonda su una critica che al contrario della critica critica di Bruno Bauer consorti come marzo scrive da giovane ironicamente nominare il carattere meramente negativo
Ma è piuttosto incardinata nella scoperta della potenza costitutiva di una specifica figura soggettiva il cui nome oscilla tra proletariato e classe operaia
è una politica che riconosce come principio fondamentale di movimento la materialità della lotta di classe
E che spiazza radicalmente lo stato e l'ordine dal centro la sua problematica per installarli il rompicapo della liberazione
Di un output rivelazione degli sfruttati considerato che come è noto la liberazione dalla classe operaia deve essere opera della classe operaia stessa
Comunismo è il sobrio nome di questo processo di liberazione
Sono così definita per me le coordinate tanto teoriche quanto politica e di una critica del capitalismo globale contemporaneo che sia all'altezza della sfida posta da marzo
Si può chiamare
Questa critica una critica marziana senza ignorare l'esigenza di allargare il suo orizzonte fino a ricomprendere deve eterogenei contributi tanto per superare quelle che sono state variamente definite come le biforcazioni
I punti di eresia il punti di stress nell'edificio teorico del capitale
Quanto per valorizzare una storia secolare di lotte sociali che hanno inventato nuovi linguaggi di liberazione è stabilito nuovi parametri per la critica da questo punto di vista è per me fondamentale il confronto con il femminismo con il femminismo radicale
Il mio tempo però è scaduto e quindi mi fermo qui grazie
Sì grazie a Dio non me lo usava la decisione né questa disamina introduttiva molto interessante che introduce tra l'altro anche cioè i primi concetti anche per un superamento diciamo del capitalismo della diciamo delle sue logiche e quindi passare la parola Carlo Barcellona e che effettivamente come vedo qui a fianco
Pronto un volume anche dove ha affrontato questa cosa appunto si intitola il Comune come modo di produzione per una critica all'economia politica dei beni comuni dove credo partirà per
Presentarci le sue riflessioni tra però grazie
In effetti il titolo di innanzitutto volevo ringraziarvi per quest'invito e in particolare abbia e in secondo luogo in effetti il mio intervento partirà proprio dallo sviluppo di alcune direttrici di analisi di questo libro scritto a più mani pubblicato da Ombre Corte il Comune come modo di produzione una critica dell'economia politica dei beni comuni
Quindi
Il conflitto tra la logica della rendita e quella del Comune
Che senza dubbio una delle contraddizioni dirimenti per pensare oggi la critica del capitalismo globale e la prospettiva di un suo possibile superamento ora per una strana astuzia di cui la storia e talvolta capace queste tematiche sono in gran parte le stesse che animavano le ricerche di Marx alla fine della sua vita
Dal mille ottocento Stato sessantasei del all'asso morto nell'ottantatré come mostra anche un'analisi della sua corrispondenza
La sua riflessione si era proprio focalizzata su questi due punti essenziali e strettamente intrecciati
In primo luogo la questione della rendita fondiaria
Come istituzione centrale del modo di capitalistico di cattura del valore e della riproduzione delle condizioni strutturali della sua esistenza
Vale a dire l'espropriazione della forza lavoro e la sussunzione della vita e della natura al capitale
In secondo luogo la questione simmetriche antagonistica del comune pensato come una forma di resistenza al processo di proletari zonazione
Ma anche come il vettore mio modello potenziale da autorganizzazione del lavoro
Un modello di democrazia diretta che nell'ultima fase della sua vita troverà nell'esempio dei mire come l'avvocato dapprima Molfino anch'cioè della comune agricola russa
Un nodo cruciale della riflessione di Marx
Ricordiamo a questo proposito che il termine mire che in russo significa Assemblea era l'organo decisionale e di regolazione delle comunità rom rurali russe chiamate Sina
Termine che significa proprio come ora la questione di miniera come sapete furono al centro di un dibattito estremamente vivo sull'avvenire del socialismo in Russia
Un dibattito in cui Marx fu coinvolto a più livelli in particolare attraverso la celebre corrispondenza con vera salsicce
In questo quadro dissipando alcuni importanti malintesi sull'analisi formulata nel libro primo del capitale e in particolare nel celebre capitolo sull'accumulazione primitiva
Mara Secchieri in due punti fondamentali per pensare a una transizione al di là del capitalismo
Uno non vi era nessuna necessità storica deterministica che facesse come era successo in Inghilterra della distruzione dei commossa
E dello sviluppo successivo del capitalismo una tappa necessaria per l'avvento futuro del socialismo
Due in miniere poteva no e l'illecito attraverso il loro sviluppo ulteriore
Disegnare una via alternativa direi fuoriuscita dal capitalismo e di transizione indiretta al comunismo
Non è inutile ricordare come questa evoluzione dell'approccio di Marx si situa nella continuità degli insegnamenti tratti dalla Comune di Parigi pensata come modello di autogoverno comunale generalizzato
E questo secondo un'analisi che trova la sua sintesi nella critica radicale della concezione statuale del socialismo enunciata nel celebre programma bigotta
In sintesi Marras negli ultimi anni della sua vita avvolta gli elementi di un progetto di società che potremmo sintetizzare con questa formula la democrazia del Comune contro la rendita e la logica burocratica dello Stato
Una formula che un secolo e mezzo Piccardi mantiene a mio avviso tutta la sua attualità di fronte al connubio tra la logica dello Stato neo liberale
E quella della finanza e delle altre forme di renitenti slittino intorno al potere
Del
Denaro come capitale
L'attualità di queste ipotesi centrata sull'antagonismo rendita comune
Si rinforza d'altronde allorché l'articoli diamo andando con Marras al di là di Marx a un altro aspetto centrale della sua analisi
Mi riferisco alle tendenze inerenti al generale Ante lette e alla crisi della legge del valore queste tendenze permettono infatti di meglio comprendere due elementi cruciali
Della contraddizione che oppone oggi il capitalismo cognitivo alle forze produttive riuniscono mia fondata sulla conoscenza
Vale a dire
Da un lato il divorzio crescente tra la logica del valore cioè della merce da un lato e quello della ricchezza
Ricchezza che dipende invece dal valore d'uso dall'abbondanza e in ultima istanza dalla dialettica
Questo divorzio come lo sottolineava anche il Gold
Traduce l'esaurimento del rapporto sociale che fa della logica della merce e del profitto il criterio chiave dello sviluppo della ricchezza sociale e della soddisfazione dei bisogni
In questo quadro l'accumulazione di capitale Foggia allora sempre più su forme centrata sulla RAI due esempi tra i tanti che possiamo in cui potremmo sviluppare anche in primo luogo e così che per contrastare la crisi della legge il valore il capitale ricorre sempre più astratta Jenni come rinforzo l'estensione dei diritti di proprietà intellettuale che per mantenere artificialmente elevato il livello dei prezzi e quindi salvaguardare i profitti creerà una scarsità artificiale di risorse creando quanto oggi chiamiamo la tragedia degli antichi commosso della conoscenza
Legata a un eccesso della sua privatizzazione o ancora come nel caso del capitalismo delle piattaforme del tipo Google e Facebook
Il capitale cerca di aggirare in questo caso la crisi della legge il valore ricorrendo al modello della cosiddetta gratuità mercantile
Fondata cioè sull'offerta di servizi in apparenza gratuita
In cambio dello sfruttamento dei dati e dei contenuti creati da quanto si chiama il FRIE digita il Boro dei visti utilizzatori di internet
In opposizione a questa dinamica sempre più imparo essi Tarja del capitale
Da un altro lato la figura Nini intelligenza diffusa o di un'intelligenza collettiva da tuttavia impulso una profile proliferazione di attività autogestite
Che si produce nei settori più svariati dell'economia sperimentando forme di cooperazione alternative fondate sul Comune
Sottolineano viene che questo processo non è riducibile a una forma difensiva di resistenza al processo mio liberale di di socializzazione dell'economia e alle nuove ancora usura del sapere del vivente
Si tratta invece anche di un processo offensivo che porta in forme in dimensioni impensabili al tempo del fordismo il conflitto capitale e lavoro sul terreno spesso dello sviluppo delle forze produttive
E delle forme più elevate della produzione di conoscenza
In questo quadro allora la dinamica dei commosso non è più la semplice apparizione ori apparizione di un terzo intruso situato comune enclave tra stato e mercato
Si tratta invece del solito di un nuovo modo di produzione
Che si sviluppa in seno spesso al capitalismo disegnando un'alternativa potenziale sia il pubblico sia nel privato
Sia lo Stato sia al mercato in quanto forma di coordinazione della produzione degli scambi
In che senso dunque su queste e su che basi teoriche empiriche possiamo dunque parlare del Comune come di un modo di produzione per due ragioni essenziali
Sul piano empirico fattuale in primo luogo come l'abbiamo sottolineato in quanto la dinamica del Comune mostra che essa può investire praticamente l'insieme dei settori di attività dal software libero all'ecologia dall'agricoltura alla produzione di beni servizi per finire con l'istituzione del Golfo resta il contrariamente ad approcci come quello di ostro ma l'espansione dei commosso non meno vincolato ad alcun limite dettato dalle Carrey stravisto caratteristiche intrinseche a certi beni in termini per esempio di rivalità o non rivalità discutibilità o di non escludibile ITA Traverso i prezzi
Sul piano teorico in seguito in quanto per il Comune come per ogni modo di produzione nel senso marziano di questo termine e possibile mostrare che esiste potenzialmente un sistema organico che riunisce in modo relativamente coerente un insieme di elementi che si rinforzano l'un l'altro ovvero un modo dominante di pensare all'organizzazione della produzione le sue finalità
Delle forme corrispondenti di proprietà o possesso dei mezzi di produzione dei prodotti del lavoro
Un mondo determinato di sviluppo delle forze produttive legato a questo tipo di organizzazione dei rapporti sociali di produzione
Dei meccanismi corrispondenti infine di distribuzione della ricchezza sociale e di convalida sociale dell'attività produttiva come ad esempio per il capitalismo la salto e la il mercato
Su queste basi e allora possibile evidenziare la pertinenza del concetto di comune al singolare
Come modo di produzione ma anche dimostrarne alcune delle contraddizioni nei limiti in cui si è voluta al suo sviluppo
In una formazione sociale che resta sussunta dall'egemonia del capitale in sintesi possiamo allora così riassumere i principali le veglie elementi intorno ai quali si articola il concetto di comune come modo di produzione
A un primo livello si può affermare per il concetto di comune al singolare come modo di produzione indica un principio generale d'autogoverno della produzione della società
Il suo fondamento si trova nell'autogestione della produzione
E nel Lina propria abilità dei principali strumenti di produzione e delle risorse materiali e immateriali da cui dipende la riproduzione della società
Inizialmente il Comune come modo di produzione
Fa dunque ridiscendere la democrazia nella sfera stessa dell'economia e delle decisioni strategiche relativo alle questioni come produrre cosa produrre per chi per soddisfare quali bisogni
Sulla base di quali norme di distribuzione più precisamente estendendo all'insieme dei beni la bella definizione che Bentley utilizzate per i soli beni informazione Ali possiamo affermare che la produzione si basa sul Comune
Quando è qui lo cito
Nessuna esercita dei diritti di proprietà esclusivi per organizzare il lavoro e appropriarsi del valore creato e quando la cooperazione si realizza attraverso dei meccanismi sociali altri rispetto alle direttive del management
E ai criteri di redditività dell'impresa capitalistica
A un secondo livello l'introduzione del concetto di comune come modo di produzione
Permette di precisare il senso e l'articolazione gerarchica delle altre nozioni utilizzate spesso in modo confuso dall'economia politica dei commosso dei beni comuni vale a dire uno la redazione di commosso al plurale designa le espressioni concrete ed è centralizzate di questo principio generale d'organizzazione della produzione della società
Un principio che con modalità flessibili si può adattare alla gestione dei limiti IPO di beni e servizi e risorsa
Due l'annotazione di beni comuni
Designa l'insieme l'impegno risorse prodotti o gestiti dai commosso
Indipendentemente dalle loro caratteristiche specifiche in termini di rivalità non rivalità escludi britanno né spendibilità materialità immaterialità
Tre la notazione di proprietà del Comune designa rapporti sociali di proprietà fondati sull'uso la mutualizzazione delle risorse Elina propria abilità notiamo che a questo proposito la questione della proprietà comune o della non proprietà è senza dubbio uno degli aspetti più spinosi Complessi della definizione del Comune come modo di produzione
Al centro di questa riflessione si trova ora a mio avviso tre direttrici principali che sono l'oggetto di un dibattito intenso
La prima nella continuità del lavori della commissione prodotta e della Costituente si beni comuni e quella dell'iscrizione del Codice civile di diritti universali inalienabili
L'annotazione dei beni comuni della collettività e allora definita come lo sapete
Come i beni e servizi che esprimono utilità funzionali all'esercizio dei diritti fondamentali nonché al libero sviluppo della persona
Questa definizione secondo me il grande merito di liberarsi di ogni tipo di riferimento di tipo naturalistico e anche di ricordare la celebre definizione marxiana del Manifesto di una società in cui il libero sviluppo di ciascuno e la condizione del libero sviluppo di tutti questa prova ciò permette anche di ridefinire chiaramente il rapporto tra Comune e pubblico seguendo Ugo Mattei consideriamo che rispetto alla gestione di questi beni
Il pubblico deve presentarsi come un semplice amministratore fiduciario sulla base di un mandato o al massimo di una proprietà fiduciaria
E non come un proprietario libero di abusarne alienando gli privatizzando lì in modo indiscriminato
La seconda idea è legata riutilizzazione del concetto di uso civico o collettivo
Con cui ad esempio il comune di Napoli Vitorino hanno riconosciuto l'utilità sociale e la proprietà ad uso di una serie di immobili municipali occupati riconoscendo il loro valore di beni comuni
Si tratta a mio avviso l'Ira Forman instaurazione di una proprietà fondata sull'uso
Di un grande interesse e questo sia per il rapporto che ha stabilito con delle forme di creazione del diritto del Comune dal basso sia per le possibilità di divenire un modello di riferimento in Europa e nel resto del mondo
La terza linea direttrice rinvia beninteso al modello del copyleft e di Creative Commons queste modello di proprietà comune ha sovvertito infatti molto ingegnoso i principi della proprietà private del Copyright
Per creare pubblico dominio proprio detto che si arricchisce in permanenza in ragione delle proprietà stesse della conoscenza
Osserviamo che d'altronde proprio nell'articolazione coerente tra tutti questi elementi riguardanti l'organizzazione della produzione e le forme di proprietario torrenziali copyleft e si trova il segreto dell'efficacia superiore del modello del free software rispetto al modello proprietario dell'impresa capitalistica
E questo sia in termini di qualità del prodotto sì di un dinamismo dell'innovazione fondata su una concezione aperta della dei vita e della produzione di conoscenze
Infine un'altra dimensione importante per la caratterizzazione del Comune come modo di produzione e la seguente
Il Comune coma ogni altro modo di produzione deve anche basarsi su meccanismi di distribuzione della ricchezza e di convalida sociale delle attività che ne garantiscono la riproduzione la sostenibilità
Tocchiamo qua un punto particolarmente critico del Comune in quanto questi meccanismi sono perlomeno per il momento quasi assenti o comunque estremamente fragili e incompiuti
In particolare non esiste ancora alcuna forma efficacia di convalida e di remunerazione sociale del lavoro produttivo svolto collettivamente inserì nei Commons
Questa lacuna è sicura espone commossa a una crescente indipendenza dal cofinanziamento interessato provenienti dei grandi ingorghi oligopolio dell'economia di internet con il conseguente rischio di una perdita della loro autonomia progettuale ed il controllo del prodotto del loro lavoro come è successo con Linux
A questa prima difficoltà si aggiunge un altro elemento di fragilità ostacola lo sviluppo del Comune
Mi riferisco alla debolezza di meccanismi di coordinamento della loro attività un problema reso ancora più acuto dalla tendenza di un grande numero di Commons ad operare in modo locale decentralizzato
Riducendo così fortemente la loro forza di negoziazione sia pur nel capitale sia con lo Stato
Nel tempo che resta a mia disposizione mi limiterò a ricordare rapidamente due invecchia
Chiave che potrebbero almeno in parte rimediare a queste debolezze la prima idea secondo una concezione diametralmente opposta a quella a quella del reddito assistenziale cittadinanza proposta al governo turco italiano oggi
Consiste a rilanciarla Rewind di creazione di un rave tutt'sociale di base in condizionale e forfettari
Concepito con un reddito primario cioè come un salario sociale
Fondato direttamente sulla produzione e basato sul riconoscimento della ricchezza sociale generato dal lavoro sul libero svolto nei commosso
Si tratta insomma ad affermare con forza che il lavoro può essere improduttivo di capitale di plusvalore
Ma ciononostante creatore della ricchezza sociale comune che diresse Reggio remunerata e socialmente convalida
La seconda in dea rinvii è rinviare all'urgenza politica di un progetto di federazione degli Commons capace di superare il loro la loro attuale frammentazione politica e produttiva
Questo progetto federativo potrebbe trovare nel quadro delle esperienze neo municipalista i che un primo livello chiave di realizzazione
Per concludere tornando ancora a Marx è interessante ricordare con me lo ricordo anche Maurice gode di ieri
Come questo problema dell'isolamento e dell'assenza di coordinazione dei Commons che era già presente dello scambio epistolare tra Marx e vero Zanazzo Ciccio
A proposito di mire e delle comuni rurali groups
Marcel dell'epoca con un eccesso di ottimismo pensava che questo problema di coordinazione luglio cito di assenza di legami tra la vita di un comune quella delle altre fosse di facile eliminazione sarebbe stato sotto sufficiente sostituire alle istituzioni governa mentale un'assemblea di contadini eletti dei mire e di farle l'organo economico amministrativo dei loro interessi comuni
Il problema come ha mostrato la storia è molto più complessa di quanto s'immaginasse Marx per le comuni rurali russe alla fine del diciannovesimo secolo tuttavia non è utopistico pensare che oggi l'alleanza tra la forza di invenzione dell'intelligenza collettiva e la potenza di calcolo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione e in grado di apportare numerose inedite soluzioni a queste questioni
Seguendo una via di cui di esempi di città come Barcellona e Napoli stanno cominciando a tracciare alcune linee essenziali vi ringrazio
Se grazie anche al calo Barcellona per questo intervento diciamo all'interno del titolo che tale insomma il nome a questo dibattito ci sono secondo me tre elementi la critica il capitalismo diciamo una dimensione che quella globale
Sua dimensione globale verte anche il l'intervento di
Donatella Di Cesare si
Diciamo problema attizza era la questione
Deve il mai
Sì cambiato idea soffrirà cioè possiamo corrotta se
Quindi mi chiedo appunto se la professoressa di Cesare può eventualmente aggiornarci su quello che diciamo il tema sia dello stato della globalizzazione dal punto di vista appunto marxiano o a partire da Marx grazie
Allora mi sentite
Anzitutto grazie per per quest'invito e
Diciamo il tema che io tratterò dato che il tema generale e quello della globalizzazione il tema che io vorrei toccare
è fondamentalmente quello della migrazione della figura del migrante ma toccando questo tema di vi dico anche se nel pochi Simone poco tempo vorrei accennare
Alla alla questione
Del dello Stato nazione e alla questione dunque a mio avviso molto attuale delle del sovra induismo e anche del so benissimo a sinistra
Anzitutto io vorrei partire da una prima riflessione quindi ecco quello che dico nelle mie considerazioni le mie osservazioni
Sono anche in forma ci tengo a sottolinearlo interlocutoria in forma anche di come dire di questioni di domande rivolte a voi
Anzitutto io credo che uno dei dei dei punti decisivi da cui iniziare e che per quanto riguarda il contesto globale
Io credo che si debba a cominciare dicendo che quello che abbiamo davanti agli occhi è uno scontro in atto che lo scontro tra lo Stato nazione emigranti
Da questo punto di vista io credo che questo scontro è uno scontro che tra l'altro è e di solito anche poco considerato anche soprattutto nel dibattito pubblico ma anche in generale nelle nelle riflessioni filosofico politiche il da questo punto di vista immigrante costituisce senza dubbio una sfida non solo una anomalia intollerabile ma anche una sfida alla sovranità dello Stato nazione cioè non solo diciamo è un intruso un un illegale un fuorilegge un sappiamo bene in Italia la parola clandestino Marco
Con la sua esistenza in qualche modo infrange il principio cardine su cui lo Stato si è edificato quindi
La questione la questione della sovranità dello Stato che il migrante certamente mente in discussione dunque pure dire affermare pur di riaffermare il proprio potere sovrano come sappiamo bene e lo Stato
Lo ferma alla frontiera che diventa appunto il luogo del fronteggiarsi e dello scontro
E a questo proposito naturalmente a questo fine anzi è disposto a violare i diritti umani ho scritto anche di recente su questo tema non voglio tornare
è chiaro che lo scontro tra lo Stato nazione emigranti diventa anche la diciamo lo iato che ormai si è creato tra i diritti del cittadino e appunto i diritti umani cioè i diritti di il di dell'essere umano
Che non è protetto da nessuna bandiera che non è protetto da nessun drappo e che quindi paradossalmente avrebbe più bisogno di protezione e diritti non ne ha
Dunque è chiaro che su questo scritto naturalmente molto bene Sandro mezzadro anche è chiaro che lo Stato nazione in qualche modo appunto che la frontiera dello Stato nazione è l'ostacolo eretto ha ogni diritto di migrare ora questa contraddizione e tanto più stridente nel caso delle multe democrazie appunto occidentali
Nato nel
Avremo molto da dire sulla frontiera però lascio il discorso invece quello che mi interessa
E che
Riflettere oggi sulla migrazione che certamente è uno dei grandi fenomeni della globalizzazione
Significa a mio avviso questo lo voglio dire con forza ripensare lo Stato
Perché perché io penso che il migrante in un certo senso penso che la migrazione porti con sé una carica sovversiva e che il migrante smaschera lo Stato cioè ne interroga il fondamento punta l'indice naturalmente contro quella discriminazione che lo Stato compie ma soprattutto secondo me
Rammenta allo Stato e naturalmente anche i cittadini il divenire storico dello Stato vale a dire io credo che e ci ritornerò anche tra poco proprio a proposito della questione del surrealismo della sinistra
Io credo che oggi intenda appunto a dimenticare che lo Stato nazione è un fenomeno storico e non è per nulla un fenomeno naturale quello il mondo in cui noi vini viviamo il mondo globale è un mondo partito Stati-nazione che si fronteggiano ma anche si fiancheggiano
E appunto per per tutti i cittadini quindi naturalmente anche per noi è ovvia è scontata la prospettiva stato Centrica che cosa voglio dire voglio dire che noi siamo e questo mi sembra molto importante anche rispetto al proprio alla questione complessiva della globalizzazione
Cioè il nostro la il nostro sguardo non è per nulla neutro non è per nulla neutrale
Noi guardiamo quello che avviene per così dire là fuori dal punto di vista dal punto di vista del cittadino cioè da un punto di vista interno allo Stato nazione quindi naturalmente guardiamo anche al fenomeno Complesso della migrazione da questo punto di vista cioè dietro i confini statuali e naturalmente riparati protetti da cui confini
Potrei dire con una parola naturalmente un po'mi rendo conto po'provocatoria potrei perfino parlare di una complicità
Tra cittadini è stato nazione vale a dire che lo sa lo Stato nazione ci chiede in un certo senso un sostegno sotto un supporto tacitamente e tacitamente noi accettiamo Cuesta complicità
Ecco perché quando nel dibattito pubblico se in Italia si parla di Christie migratoria appunto la se intende in questo senso
E non è un caso che appunto di interrogativi finiscano sempre per ruotare appunto intorno ai modi di governare irregolare cosiddetti flussi
Naturalmente qui la differenza la differenza è tra con loro
Che negli immigrati vendono per così dire una chance somma opportunità quindi tra un discorso utilitaristico lo chiamerei che è stato certamente articolato in gran parte a sinistra e dall'altra parte invece un discorso come dire di immunizzazione di respingimento di denuncia del pericolo dunque questa ottica stato centri in campo questo vorrei dire è un'ottica che ha una potere molto più diciamo profondo di quanto in realtà non si immagini ed è un'ottica certamente normativa ai cittadini ai cittadini non sappiamo bene che viene riconosciuta
La libertà di decidere la prerogativa di accogliere o escludere cioè in altri termini il potere sovrano di dire no
Qui c'è anche si aprirebbe non apparente si che non posso affrontare per per motivi di tempo ma naturalmente io faccio la filosofa anche per motivi come dire di miei limiti che quella però del diritto internazionale
Che in fondo non fa che suffragare alla fin fine che a mio avviso anche subisce anche in questo momento un'impasse una crisi perché non fa che suffragare d'altra parte il potere dello SDI gli stati e questo lo vediamo se non altro con il fenomeno eclatante che avviene della criminalizzazione di tutte quelle organizzazioni come dire sovranazionali o umanitarie che agiscano negli spazi tra gli stati
Il la domanda fondamentale la domanda che io mi sono opposta
E che a mio avviso la domanda per eccellenza e questa cioè possono gli Stati impedire o limitare l'immigrazione e soprattutto sono legittimati i cittadini
Hanno la davvero la sovranità di dire no
A mio avviso soprattutto negli ultimi anni quindi il sovra Nismo non nasce dal nulla soprattutto negli ultimi anni se è andato affermando appunto il primato dei cittadini
Perché appunto si traduce nel diciamo nel nel potere di governare la democrazia e di controllare la frontiera
Questo primato
Lo sappiamo bene si articola ormai in una grammatica degli noi e del nostro delle proprio e della proprietà della appartenenza e della identità e qui si coagula il consenso politico quindi quello che conta è il nostro paese di cui i cittadini si considerano legittimi proprietari dunque autorizzati
Certamente a negare l'accesso o se non altro a governarlo a limitarlo
Qui si nascondono gravi confusioni e a mio avviso anche equivoci subdoli
Questi sono almeno tre sono immagina anzitutto cioè l'idea non lo sappiamo bene anzitutto l'idea la questione della autodeterminazione del popolo questo è il primo punto
La seconda questione è la questione della identità nazionale della integrità diciamo e il terzo punto è quello della proprietà per quanto riguarda il primo punto naturalmente
Ci vorrebbe molto tempo per svilupparli vorrei dire semplicemente che per quanto riguarda l'autodeterminazione del popolo oggi è necessaria una riflessione è già stato menzionato e che è in balia IBAR e troppo Etienne Balibar ha scritto pagine importanti sulla frontiera della democrazia la frontiera delle Ande progressiva vuol dire
Una democrazia che funziona appunto dietro la fronte frontiera che è una democrazia in cui noi decidiamo ma decidiamo per così dire anche per loro e di qui il suo invito appunto a riflettere su anche sulla autodeterminazione del popolo gli altri due motivi a mio avviso sono persino più importanti più rilevanti e sono se non altro nel contesto europeo in particolare in quello italiano esse sono il motivo della integrità nazionale
Noi sappiamo bene sotto gli occhi di tutti che lo Stato non è una comunità etto non nazionale omogenea Ignis si può intendere la cultura come proprietà identitaria
Quindi dove sì fa leva su questo motivo della presunta omogeneità etnica riemergono
Due fantasmi due spettri
Che di cui l'Europa non si è mai sbarazzata che sono quello del sangue e quello del suolo
Lo spettro del diritto del suolo per certi versi e perfino più inquietante
Perché perché qui c'è l'equivoco e io credo che questo abbia pensato moltissime pesi moltissimo l'equivoco che essere cittadini significhi essere proprietari
Essere cittadini significhi essere per così dire comproprietari del territorio nazionale
La tutto il discorso demagogico sulla invasione in realtà si regge su questo
Quindi il territorio dello Stato sarebbe proprietà dei cittadini che vi risiedono
E naturalmente qui c'è un mito potentissimo
Un mito potentissimo che io ho esaminato nel mio libro che non voglio qui adesso naturalmente riprendere che però è molto importante
è che il mito della autoctoni mia
Che un mito che un mito greco che però ha un mito che ha avuto un successo enorme
In tutto il Novecento e che a quanto pare continua appunto essere ancora fortissimo voi sapete bene che autoporto Nia vuol dire appunto
Essere cioè avere quei quello stesso suolo quindi chi è nato e non sappiamo che anche la nazione a che fare con la nascita chi è nato in quel luogo lo rivendica lo rivendica per discendenza ma soprattutto lo rivendica nel segno della proprietà quindi attenzione perché oggi il discorso della sovranità e legato anche a questo a questa proprietà ora in questo contesto è evidente che immigrante e percepito come una sfida e ed è evidente che in questo contesto naturalmente le condizioni della per così dire ospitalità non possono non essere limitanti
I cittadini come dicevo prima sono chiamati essere arbitri indiscussi giudici supremi ai quali dunque spetta di ammettere o di escludere sulla base di che cosa sulla base delle prove Offerte quindi le persecuzioni
I soprusi per i cosiddetti candidati all'assillo l'utilità per immigrati economici la volontà di integrarsi per tutti gli altri
Nel discorso politico mediatico appunto dove tra l'altro le parole vengono spesso svuotate del loro contenuto
La politica la cosiddetta politica dell'accoglienza è alla fine una formula che designa nient'altro che una gestione poliziesca dei flussi migratori
Fatemi dire a questo proposito che naturalmente
Qui c'è una diciamo una concezione noi sappiamo bene che ormai la politica è ridotta
Ad amministrazione
E ridotta a governare un santo e quindi tutto quello che in Italia diciamo l'Italia secondo me è l'esempio lampante di questo in Italia non c'è stato non è stata mai veramente sviluppata una politica dell'accoglienza se non come appunto gestione poliziesca
Ora il problema mi rendo conto di toccare un tema delicatissimo attuale delicatissimo è quello attuale delicatissimo nel nella questione diciamo della globalizzazione
Appunto il tema del sovrani istmo ma anche del suo benissimo a sinistra
Perché perché appunto e chiaro
Che
Quando si parla di immigrazione e noi dobbiamo sempre pensare che in realtà non ci sono un mai davvero i confini Chiussi e anche e anche laddove apparentemente vengono chiusi porti e c'è la demagogia appunto
Del prima gli italiani porti chiuse eccetera eccetera noi sappiamo bene che funziona un dispositivo dell'immigrazione vale a dire fare entrare la forza lavoro necessaria
Trattarla sappiamo bene come basta vedi basta ricordare quello che avviene in per esempio al sud e poi chiudere di nuovo appunto quando non è più necessaria quindi realtà questo dispositivo funziona continuamente
La questione che si pone la questione che si pone a mio avviso non è soltanto la questione di garantire i diritti appunto di coloro che sono entrati entrati attraverso il dispositivo dell'immigrazione ma si pone una questione secondo me più di fondo e cioè cerco di esseri di chiarirla nel modo più semplice è possibile una giustizia sociale soltanto all'interno dei confini nazionali
La risposta che viene data per esempio dalla socialdemocrazia tedesca
Da molte socialdemocrazie europee è che il welfare è possibile soltanto all'interno dei confini nazionali
Questo vuol dire per riprendere e anch'io citare a mia volta un'altra volta invalidare e questo vuol dire in un certo senso sposare l'idea di uno Stato provvidenza
Dove anche le classi sociali che dovrebbero essere in conflitto come dire sono tutte sulla stessa barca
E pensano alla propria sopravvivenza all'interno dello Stato provvidenza
La questione questa questione
A delle delle ripe Cioni
E mi gestito appunto segnalatore di incendi forse questo non è il caso per rimanere in tema marxista quindi possiamo riprendere
Se son filmato grazie beh ma siamo un museo di arte contemporanea indubbiamente tutto tollerato
Prego bloccano il suo gruppo concorre asserì no stavo appunto toccando una questione che mi rendo conto molto diciamo molto delicata e che molto infuocato a fosse molto infuocata e che è una questione che sappiamo bene che divide la la sinistra ed è appunto da una parte stavo dicendo prima
La tutto sommato la scelta di discende
Appunto di di di perseguire una politica in difesa della giustizia sociale all'interno dei confini statuali
Il che però poi finisce naturalmente per nato anch'nella sua deriva a portare a un sovra Nismo che potrebbe perfino come dire assumere degli a spetti patriottici oste inni patriottici dall'altra parte porre la questione della globalizzazione e porre a questo a questo proposito almeno due temi il primo tema io credo che non lo dico solo io che uno dei grandi limiti certamente della sinistra intesa in senso anche proprio culturale e quello di nonna Vera abbastanza riflettuto sullo stato
Nel contesto della globalizzazione
E naturalmente a proposito della questione della della giustizia sociale soltanto all'interno di uno Stato nazione il punto eh che la globalizzazione
Noi finora credo non non sia stato detto è chiaro che la globalizzazione
Ormai sempre più evidente ha lasciato alle spalle tantissimi vinti quindi ci sono da una parte i vincitori dall'altra vinti il tema del terrore io credo che il terrore sia veramente il lato appunto scuro della della globalizzazione ma uno fenomeno veramente connesso alla globalizzazione è quello della frantumazione della responsabilità
Quindi noi sappiamo bene che come cittadini siamo consumatori consumatori di consumatori di beni prodotti appunto in paesi dove non si sa assolutamente nulla di quello che vogliono dire diritti
Per citare un esempio l'altro esempio e quello della esportazione delle armi molto calzante per l'Italia dunque questo è certamente un problema ora io credo che il diritto
Che Luis migranti non sia soltanto la richiesta in questo senso di una libertà di movimento perché significherebbe secondo me parlare di un diritto astratto
Io credo che il lo Houston i grandi per il quale probabilmente sarà necessaria una mobilitazione pari a quella che c'è stata per l'abolizione della schiavitù sia il diritto della
Di della comunità
Chi si muove non si muove per circolare
Liberamente sul pianeta Massimo nuove appunto perché cerca
Un posto in una comunità che non vuol dire un posto al sole non vuol dire un lavoro vuol dire una nuova chance di vita in questo senso a mio avviso questo tema ha dimensioni esistenziali e dimensioni insieme politica io credo che infatti che la globalizzazione ponga il problema di che cosa vuol dire abitare dal momento che la nostra condizione esistenziale è cambiata
Ed è quella di un esilio planetario ormai per tutti
Dunque per quanto mi riguarda no no il tempo voglio semplicemente fare riferimento a tre questioni la prima questione e che io credo che si debba andare oltre lo iato tra cittadini emigranti ripensando il concetto di cittadinanza quindi credo che uno dei grandi compiti della sinistra
Per quanto riguarda il tema della globalizzazione sia proprio ripensare e andare oltre la cittadinanza
Il secondo grande tema che in parte è già stato toccato
Da Carlo merce none forse sarà possibile anche toccarlo nel dibattito è la questione del Comune ma certamente anche la questione della comunità quindi una comunità non immunizzare atta ma anche la questione delle comunità che si intersecano dato che ormai tutti noi abitiamo in più comunità il terzo infine tema è quello del coabitare
In breve io credo che
Io distinguo tra convivere e coabitare
Penso che convivere sia una scelta individuale personale penso che invece qua vita are sia la sfida della globalizzazione
E che appunto in quanto cittadini non sia legittimo decidere con chi coabitare
Decidere con chi coabitare è diventato oggi quasi una ovvietà nell'Italia di oggi nell'Europa di oggi
Io credo invece che si debba riflettere e si debba pensare che cosa vuol dire appunto quali politiche
Si porta appresso questa questo il diritto di coabitare e questo diritto di coabitare
è un diritto che ha trovato la sua forma parossistica soprattutto nel Terzo Reich nel nazismo e in quello che è stato a tutti gli effetti un modello diciamo bio politico di rimodellamento del pianeta ecco io in questo senso penso che coabitare sia appunto la sfida di ringrazio
Sì grazie Donatella Di Cesare ora la parola lavorate ma cerchiamo lavorato ad un intervento sulla globalizzazione legandolo anche al problema dei populismi contemporanee
Sandro mezzana drama
Fin dalla dall'esordio di questo pomeriggio
C'ha ricordato che masse ha considerato dall'inizio che la sua riflessione il capitalismo con me
Struttura mondializzata
Capitalismo e globalizzazione hanno proceduto di pari passo Ponti la globalizzazione ha costituito lo spazio diventato di cui il capitalismo aveva bisogno per svilupparsi
L'una e l'altra però non hanno proceduto sempre uguali a se stessi e anche su questa sulla variabilità delle invarianti ha insistito giustamente molto mezza andrà ci sono stati e ci sono vasi tipi di capitalismo sia in senso diacronico che in senso sincronizzato
Così come ci sono stati vari forme di globalizzazione
La globalizzazione della fine dell'Ottocento inizio del Novecento che ha portato alla prima guerra mondiale a cui poi è seguita la seconda guerra mondiale in un processo di fatto ininterrotto
A molte somiglianze con la globalizzazione odierna ma anche molte diversità un variante è il fatto che capitalismo e globalizzazione hanno sempre avuto un rapporto estremamente complesso e tormentato con la democrazia
E con gli elementi di populismo che la democrazia intrinsecamente contiene ma anche qui i populismi odierni hanno caratteri propri alcuni assolutamente inediti
A me piacerebbe in cui e ne in questo contributo soffermarmi sulla questione dei multipli di capitalismo
Perché il ragionamento che ci siamo proposti che assumo capitalismo globalizzato al singolare ma c'è una riflessione in corso soprattutto tra gli economisti anche quelli
Non assistivo marziani
C'è un grande dibattito
Sui tipi di capitalismo
Un modello che si chiamava RAI G. of capitalism che sarebbe molto interessante rileggere con chiavi di lettura marziani e c'è un dibattito se insiste i sistemi economici mondiali estiva non meno convergente verso un modello unico io penso personalmente che e questa convergenza in parte in atto in parte il nuovo
Ma non mi soffermerò su questo che richiederebbe tutta una trattazione specifica invece mi soffermerò sul rapporto tra globalizzazioni odierna e populismi contemporanei come mi connessi elementi di sopra Nismo
Su cui si è soffermata
Donatella con spunti estremamente interessanti a mio parere e e voglio anch'io precisare che affronto territori per me inesplorati ma vedo che anche guardando una letteratura
E sono territori inesplorati per tutti
Io però sento il dovere di misurarmi su questi temi
A partire dalla consapevolezza che ho sviluppato dire quale cesura drammatica sia stata la crisi del due mila e sette due mila otto
In questi giorni ne abbiamo parlato molto poco anzi forse non abbiamo parlato affatto ma anche anche su questo se voglio sviluppare il ragionamento che vi proporrò non mi posso soffermarci
Ma la crisi del due mila sette due mila otto affatto emerge che in tutta la loro portata la gravità dei fenomeni che erano avvenuti NI negli ultimi trent'anni il collasso in Occidente dell'industria manifatturiera la delocalizzazione delle imprese industriali l'indebolimento dei sindacati
Le politiche di austerità che negli ultimi anni successivi ci sono stati soprattutto in Europa
La contrazione dei sostegni del Welfare State e quelle che sono state chiamate politiche diverse tra il cemento il questa stretta
L'eliminazione massiccia di posti di lavoro nei Paesi sviluppati l'esplosione della disoccupazione e della precarizzazione che gravano soprattutto sui giovani
La faglia Gysi egualitaria la esplosione delle diseguaglianza
A tutto ciò si è aggiunta anche la distruzione di occupazione indotta dall'automazione da un ciclo di innovazione tecnologica rivoluzionaria a forte risparmio il citofono
Globalizzazione neoliberismo sono stati il processo intrecciato che ha cambiato ulteriormente un capitalismo che han visto cambiamenti ininterrotti posto che è proprio il cambiamento è la sua
Cifra dinamica
La globalizzazione in particolare ha realizzato un cambiamento
Il già segnalato da Donatella su cui voglio ritornare cioè il passaggio dalle pratiche di golf finalmente a quelle di Governance
Con questo passaggio si è espressa un'ostilità endemica del neoliberismo per lo Stato e per le istituzioni pubbliche non solo per lo Stato e per lo Stato nazione ma per l'idea assistenza di pubblico
E dista attualità di stent Ines come dicono gli inglesi
Voglio anche precisare che io dico neoliberismo e non è un liberalismo innanzitutto perché voglio sottolineare della coltura e la cesura con il
Liberalismo che il neoliberismo esprime il liberalismo a mio parere Teoria e prassi dell'esportazione del limite e della ricerca dell'equilibrio mentre il neoliberismo e vocazione alla voracità e alla il limitatezza
Ma io dico neoliberismo anche per sottolineare che ciò con cui dobbiamo ancora fare in conti commi sinistre io penso che non abbiamo fatto questi conti
Ciò che dobbiamo prendere di petto
Che le realizzazioni del trenta anni gloriosi che precedono l'avvento del neoliberismo sono state straordinari realizzazioni politiche
Che si debbono a straordinari personaggi come Keynes il carpo Lanni della grande trasformazione Polani non è stato assolutamente presente nella mostra riflessione i coniugi mista della socialdemocrazia svedese i filosofi pragmatici 'sti americani che lavorarono con Roosevelt il liberaldemocratico Bernareggi gli intellettuali laboristi solo in parte marxisti come mite e come altri
Compreso la Robinson che invece si faceva più nettamente Ammar
In sostanza questo Comun Nuovo di apporti anche di pensiero
Ha consentito quello che oggi Petrucciani descriveva come le contraddizioni in concrete della storia reale che poi producono storia prassi
E tra questa storia questa prassi abbiamo avuto la realizzazione del Welfare State e l'espansione dei trasferimenti pubblici
Io per dico tra parentesi non credo che sia la versione dello Stato provvidenza concentrato soltanto nello Stato-nazione che giustamente Donatella
Denunzia o mette in evidenza con un limite è una versione era questione tipicamente francese se non unica aggiornatissimo su o modelli diversi vedremmo che questo è non è esattamente così comunque il Welfare State è stata un'invenzione straordinaria la crescita della quota dei salari sul valore aggiunto dovuto alla forza dei sindacati
La ridotta concentrazione della ricchezza personale
E tante altre cose che ricco trendy rapido assume un dato
Nel mille novecentosettantanove il rapporto tra la retribuzione di un topo manager e la retribuzione di un lavoratore mediante era di ventinove volte oggi quelle al porto è salito a quattrocento volte
In trent'anni gloriosi che sono stati molto sottovalutati e quasi dileggiare atti dalla sinistra di matrice marxista comunista anche italiana
E sì sono agli atti
Indi leggi dico dei Comunisti italiani tra cui per esempio paghetta sul piano del lavoro della CGIL del mille novecentoquarantanove di Di Vittorio perché l'hanno considerato una cosa
Il rilevante da una parte e asservito a qualche concezioni di esenti che rendeva la classe operaia più dipendente dalla borghesia dall'altra
I trent'anni gloriosi sono stati rovesciati da scelte altrettanto politiche
In cui sono consistiti la globalizzazione neoliberismo che hanno fatto italica povertà steli il declino della quota dei salari sul valore aggiunto con una responsabilità specifica dell'incremento vertiginoso della disoccupazione quello ha fatto molto scendere la porta
Anch'anzi
E più che dimezzare la quota dei salari sul valore aggiunto
Crescente ampliamento dei differenziali salariali minore forza sindacale
Minore capacità The distributiva del welfare e dei sistemi di tassazione che le costituzioni del dopoguerra bevono tutto identificate con me costituzioni
Basati sulla progressività e perfino né delle catechismo della della nel Catechismo della sociale della Chiesa cattolica c'è scritto che la tassazione non è un esproprio
Ma è un contributo a Demi comune per l'appunto
E ancora negli anni cinquanta alla fine degli anni Cinquanta la sinuosa maggiore sui redditi più alti
Ed evidentemente questo era un elemento che teneva a freno per l'appunto
La crescita delle retribuzioni dei redditi più alti la linguetta maggiore era del sessantacinque settanta per cento e oggi discutiamo di insostenibilità di elicotteri che al massimo arrivano commi del non in Italia al quarantatré per cento
Ha operato una catena sequenziale stringente l'interesse pubblico deve essere asservito agli interessi privati la fornitura monopolistica di servizi pubblici va rimpiazzata con un'offerta privata disciplinata da nient'altro che competizione di mercato
La disintegrazione del pubblico
Deve portare agenti dei soggetti viziati e identità individualizzate ed economici sarte l'individuo da una parte ridotto Paolo economico ossa
Le imprese addirittura antropologo Pomona schizzate si parla dell'impresa e come di soggetti antropomorfi
Il singolo e l'impresa
Soffrirebbero allo stesso modo con i semi di aprile acutezza la tassazione e quindi come un esproprio per l'appunto quindi da qui voi vedete l'unico mantra che è rimasto a destra e sinistra effettuare le tasse questo il mantra che viene continuamente prodotti predicato il godimento come interferenza con la libertà
E mortificazione dello spirito imprenditoriale
Io e di Maria Luisa Boccia di cordata l'attenzione tra assoggettamento ed è soggettività azione da cui nasce la politica e non sono molto d'accordo
Con la globalizzazione neoliberista Ica alle pratiche di Governance sono stati esplicitamente indicate come metodi di amministrativizzazione lo ricordava Donatella poco fa mediante di politicizzazione
è stato detto esplicitamente ho visto quel così in questi termini
Con la ministri esteri estrattivi interazione mediante dei politici trazione le scelte vengono tecnici spezzate perdendo il loro carattere ambivalente arduo talora perfino tragico
Vieni reciso il legame tra Politics e policy S e le policy se vengono abbandonati alla pura tecnicalità
Gli e Sperti sostituiscono i politici le questioni in valoriali e qui vengo al punto che poi soprattutto porre alla vostra riflessione
Le questioni valoriali che sono quelle che normalmente sono alla base della traduzione in sistemi normativi su cui formale delle persone anche i cittadini convincere aggregare opinioni
E consenso queste questioni valoriali
Vengono anche se trasformato in questione in altura naturali che si auto impongono con vari mitologie varie retoriche eccetto di conseguenza
Una frantumazione della responsabilità
Si scontano le conseguenze dell'aver lasciato deperire
La forma e la sostanza democratica in particolare enfatizzando il significato di democrazia come sistema di decisioni quante volte abbiamo sentito invocare la governabilità a scapito della rappresentanza e della rappresentazione e trascurando il significato di democrazia come sistema di valori
Ma tenete bene a mente che se l'asse culturale diventa la decisione piuttosto che il valore a prescindere appunto dei fini dai valori poiché i regimi autoritari
Hanno poco bisogno di riflessioni di deliberazione di partecipazione
Sono notoriamente più rapidi a prendere le decisioni e pertanto più efficienti nell'assumere decisioni e quindi succede che affossa che e di ripetere queste questi espressioni i cittadini e soprattutto i giovani
Ritengono Sempre meno essenziale vivere in regimi democratici piuttosto che potuto Eataly ci sono
Saturday impressionanti attuali che dicono che la stragrande maggioranza dei giovani il settanta per cento dichiarerà che di non ritenere essenziale vivere in un regime democratico
Ci dobbiamo misurare con queste cose
Io ritengo che che misurarsi con queste cose agire
Prendere atto che oggi si è riaperta di nuovo una grande questione valoriali intorno a noi e l'esempio più eclatante è proprio quello dei gravante su cui era basato ed è e Donatella la sua liberazione del contrasto tra diritti del cittadino in diritti dell'essere umano effusioni di contrasti ancora più a monte
L'equiparazione epistemologica dei valuti a bustina preferenze compiuta con il detto comune de gustibus non est disputando una siccome è avvenuta a monte una equiparazione dei valori angustia preferenze anche dei valori si dice dei valori bus non esterni disputando un e quindi si dà un ostracismo alla discussione pubblica dei valori
Il presupposto ostracismo accompagna i processi di dei politicizzazione e di del democratizzazione
Si radicano scetticismo e il relativismo
Un relativismo che nega che valuti possono essere veri o falsi ognuno si tiene i suoi basta che se ne ne discuta nel suo foro interiore non pretenda di discuterlo nella sfera pubblica
E si diffondono anche espressioni come post merita
Espressioni che mettono tutto sullo stesso piano
Il via tutta questa sequenza lo ha dato il secolarismo liberale che Ammar lunghissima storia con la speranza di neutralizzare il pulsioni distruttive nelle guerre di religione
Però con questa speranza confinato le credenze metafisiche le convinzioni assolute dunque anche quelle valoriali in un territorio extra politico ed extra pubblico nella sfera privata per l'appunto
E mi ha operato una sorta di privatizzazione dei valori stessi legando
L'unica possibilità di apprezzabilità dei valori a una condizione di mutismo politico c'è però il mutismo pubblici così sui valori
A tutto ciò hanno molto concorso secondo me posto modernismo il relativismo il Déco ostruzionismo ma anche alcuni filoni marziani io sono d'accordo con Tortorella che ieri diceva
Da una parte denunziava il post modernismo come fine di ogni finalismo dall'altra sosteneva che il materialismo storico e su una parte del marxismo
Frutto dell'egemonia positivistica di fine Ottocento anche sul marxismo
Io credo che la grande questione valoriale che si è riaperta davanti annulli ci mostra che Lalli politicizzazione del mondo di cui abbiamo bisogno richiede una riabilitazione della dimensione murali
Il colibrì geopolitici a cui stiamo assistendo hanno fortissime componenti identitarie e valoriali
Dall'Asia egemonizzata dal capitalismo autoritario della Cina che continua a dirsi comunista
Al Sud America scosso da crisi innumerevoli all'Africa saccheggiata
E di cui il saccheggiatori leggerlo è la Cina che si dice comunista al Medioriente devastato dalle guerre al terrorismo dell'Isis
Che non finisce come ci dicono i drammatici fatti di queste ore di questi giorni
All'America di Trump
Che ha dentro di sé suprematismo bianco
Paranoia religiosa tradizionalista feticismo delle armi negazione nel negazionismo suddette riforme peggioramento climatico ossessione della riduzione delle tasse per l'inglese e i super ricchi
E anche all'Europa
Alle prese con l'ingovernabilità crescente nelle proprie democrazie e culla
Riluttanza democratica occupandone nulla Peart anche l'inazione fascisti Rizzante dei Paesi dell'est posto socialista
Tutto ciò si rafforza con l'incontro fra varie istanze dei populismi
In grande misura ripiegate su queste forme di rattrappimento sopranista e nazionalisti urta di cui parlava Donatella e che sarebbero apparirebbero in contraddizioni con i dogmi del neoliberismo
Ma in realtà c'è avviene una solita tortura
E la saldatura si rivolge a prima di tutto per la versione alla nozione di responsabilità collettiva di pubblico in quanto istituzione che esprime la responsabilità collettiva si esprime nell'insofferenza per le regole per gli apparati normativi a cui preferire l'autoregolazione del mercato la chiusura individualista ed egoista
I populismi consentono a un ceto medio che si sente tradito dalla globalizzazione di esprimere rabbia e risentimento ma anche un profondo disorientamento valoriale
Che in modo solo apparentemente paradossale continua ad esprimere una domanda valoriale che rimane inevasa
E invece si abbandona l'accorciamento del futuro all'annullamento delle prospettive alla sconfigge azione della dimensione del Progetto il qui
E le cose che diceva oggi che ha raggiunto subì importanza invece di e ieri abilitare le dimensioni del progetto mi trovano assolutamente dà conto in tutto questo
Giocano indubbiamente componenti economiche sono fondamentali riflettono il disagio materiale e il di privazioni sociale maggio cono anche componenti culturali
E gioco hanno componenti murali
Che
Ma in corsa del giudica le più importanti perché mettono in gioco oltre dice lui ahimè il jeans e agli Jobs
Ai salari e ai lavori la sociale Steam las stima sociali ferita e tradita
In questo quadro io penso che abbia ragione Marramao quando ieri denunziata il trattamento solo economicistico delle diseguaglianze
Io aggiungerei anche il trattamento solo legato agli aspetti redistributivi diede diseguaglianze quando ci sono e master potrebbe darci insegnamenti immensi da questo punto di vista c'è un trattamento che chiamerò chiamo all'un cattivo delle diseguaglianze che riguardante propriamente per esempio i meccanismi della finanziarizzazione che sono stati sono evocati ma penso che Giacomo avvenisse ieri torto i ha torto quando sostiene questa tesi quando sottovaluta la valenza della critica del carattere murale del capitalismo
E
Lui diceva semplicissimo mettiamo su questa strada che la strada dei inglesi dei seguaci della Scuola di Francoforte
E anche di altri stimiamo su un socialismo solo utopistico ma è io sarei felicissima
Di un recupero dell'utopia e penso che una delle cose più mancanti oggi e proprio lo spirito dei lettori degli hutu Aprilia che poi nega anche il principio speranza di Ernest Bloch
Vogliamo dare a tutto ciò che stiamo descrivendo la patente del leader
Razionalità una razionalità imperante
Come fanno alcuni studiosi a sinistra diffidenti verso le umane l'umanesimo
O vogliamo leggerlo con le chiavi dell'attualizzazione di alcune interpretazioni marziane di tipo umanistico quindi recuperando esplicitamente l'umanesimo
Io penso che ci sono in nei giovani max
E poi sviluppati dai giovani Luca c'è di storico scienza di classe prima ancora nell'anima che forme qualcosa di elementi Inter estrema menti interessanti che dovremmo recuperare
E di e per far questo
Dobbiamo può andare fino in fondo con la pretesa Ben-Hur matti Rizzante Del Nero liberismo
E ora è vero che i miei per lettini al liberismo è tutto tranne che banale laissez faire e c'è una capacità di uso delle strutture statuali
Rendendo lo Stato un predone straordinaria
Ma c'è anche è la realtà della venus ma tipizzazione
La soppressione che avvenuta nel mille novecentonovantanove in un un anno culminante
Di quella che poi del processo che poi avrebbe portato prima alla crisi alla prima crisi dot Com degli dei primi anni due mila e poi la crisi del due mila sette due mila otto
La soppressione dicevo nel novantanove del Glass-Steagall Act con cui Roosevelt negli anni Trenta aveva compiuto un'azione valoriale normativizzate straordinaria
Alla base della separazione delle banche tra attività commerciali e attività di investimento
Quella soppressione avvenuta per legge quindi attraverso la norma per eccellenza
Ma ciò non toglie che la soppressione sia stata uno degli atti principali nella di regolamentazione e della De normativi giacciono i neo liberisti Ca'
Che ha spalancato ulteriormente le porte alla globalizzazione
Che ha dato origine a una drammatica ipertrofia e superfetazione della finanza e apportato fino all'OSCE in più della crisi del due mila sette due mila otto
Io penso che se vogliamo davvero misurarci con
Quella che io chiamo una una grande questioni valoriale aperta oggi di fronte a lui
Dobbiamo riprendere fortemente un'analisi ancorata alla teoria dell'alienazione di cui i giovani Marx cita esempi a mio parete estremamente significativi
Da parte soprattutto di alcuni studiosi dello stesso fu con le e studiosi fu Quartiani c'è stata molta critica alla teoria dell'alienazione
E io odio penso che sia in dubbio che la teoria dell'animazione come tutte le giurie peraltro dà luogo ad abusi
E una critica della vita alienata Porfidia indurre a usare concetti e valori
E in valori come natura umana bisogni capacità sui quali grava un rischio oggi essenziali Simo
Ma un rischio di una interpretazione essenziali Istica di tali valori non è affatto ineluttabile
In attivismo di Adorno che io penso vada recuperato
Aggiungo non indica esplicitamente un ideale di vita buona ma lo fa emergere dalle contraddizioni in Manenti alla negatività della vita falsa
Il mercantilismo di Adorno dunque
E in generale la Teoria critica della società acconsentono
Di mantenere un'attenzione e una pressione sulle patologie Leonardi azioni
Della vita sociale la vita offesa senza assumere alcun presupposto dogmatico intorno ha una natura umana Sanna
E individuando sullo negativamente i limiti oltre i quali sembriamo insorgere violazioni dando però un grande valore acciocché il focus chiami sembri rilevante
Condannando per esempio tutti i teorici del di quelli che loro chiamano il freddo marxismo da from a Marcuse
E tutto ciò che sampling irrilevante che invece è rilevantissimo eh manipolazione spettacolarizzazione seduzioni
Imprigionamento solipsistica con rientro una tecnologia di cui è programmata perfino l'obsolescenza
Dunque io penso per avviarmi a concludere che lungi dal fascino abbacinare dal miraggio della super razionalità
Delle neoliberismo
Come forma
Specificando il capitalismo
è la pulsione all'irrazionalità quell'essere senza misura di cui parlava Marcel che ci ricordava le zanzare spinta all'estremo
Del neoliberismo globalizzato che dobbiamo porre sotto esami restituendo centralità alla riflessione sulla problematica della vita offesa
Sotto questo profilo piuttosto che accettare i postulati della post-modernità e delle costruzioni mo'per cui l'universale l'umano solo fantasie totalizzanti e sentite quanto Heidegger ci suona dentro questo tipo di espressioni
Invece puoi entrarci il recupero del discorso su umanistico sulla linea azioni iniziato dal giovane Marx
Io considero estremamente preziose le analisi delle elezioni di marzo ma anche la teoria della razionalizzazione di Webber
La riflessione sul disagio della civiltà di Freud i contributi della scuola libri a Francoforte notevolissimi contributi che vengono che sono venuti da pensiero femminista penso alla filosofa John trompe
Toh che riprende caro part time
E questi contributi a mio parere che sono tutti importantissimi proprio perché si appuntano
Sulle patologie della modernità senza però revocare in dubbio il significato emancipato rivoluzionario della modernità sistemista e i suoi fondamentali valori universalistici un un universalismo della differenza anticipo
Marramao ieri
E un universalismo che faccia i conti con tutte le problematiche di cui ci parlava Donatella poc'anzi
D'altro canto una tisi di profonde irrazionalità del capitalismo è sostenuta anche da David Harvey che non abbiamo
Potuto ascoltare oggi
E mai Ezio il libro tradotto da Feltrinelli con Marsella follia del capitale parla per l'appunto sì McGuinness of Economic il sonno follia della ragioni economica e voglio prendere un ultimo brano di questo suo ultimo libro chiudere con questo capitale in eccesso e una massa sempre crescente di lavori in eccesso e indisponibile
Stanno fianco a fianco senza che ci sia modo di abbinarli per produrre i valori d'uso di cui c'è così disperato bisogno
Mentre un terzo dei bambini negli Stati Uniti che pure sono in cura il Paese più ricco del mondo
Vive in povertà e spesso in ambienti tossici soffre la fame e l'avvelenamento da piombo e si vede negato l'accesso a servizi sociali sedimentati e opportunità di istruzione
Dalle politiche così desolanti che vengono adottate che cosa ci può essere di più folle
Grazie
Se grazie anche Laura Pennacchi e chiaramente abbiamo parlato di un tema dai confini davvero vasti quindi gli spunti sono volti io
Prendeva frenando il pubblico per la pazienza aveva seguito suo interessante dibattito con circa due ore
Quindi aprirei anche un dibattito coinvolgendo i presenti se ci sono stimoli che voglio essere posti ai nostri relatori altrimenti mi avvierei a concludere magari con alcune riflessioni qui nostro panel ma prima andare là precedenza al pubblico
Potete anche venire qui volendo e porre una domanda al microfono in modo da avere una maggiore anche
Possibilità e comunicarlo agli altri
Dunque io volevo riprendere il discorso della democrazia economica che è stato posto che mi sembra che emergente molto infortuni molto importante la discussione sul soggetto dell'economia il direzione dell'economia
Però non si può ridurre i falsi alla democrazia economica alla democrazia politica cioè se non c'è un discorso di comunità
Di di valori comuni di finalità certo
E ci troviamo in grande difficoltà e ancora il tema dei bisogni come a ciascuno secondo il peso i suoi bisogni dove appunto viene in discussione il valore del lavoro il pubblico privato la distribuzione è il come sembrano però mi sembra che tutte queste categorie che riceviamo dalla storia economica possano essere considerati analizzate elaborate ripensate
Poi per quanto riguarda appunto il rapporto quello con la globalizzazione
Io penso che importante sia a partire dal dal Progetto Eden il nostro Progetto del nostro Paese osé
C'è il sito giace già insita l'idea della globalizzazione della universalità dei diritti quindi mi sembra che il lavoro da fare sia proprio questo di allargare una sovranità sempre più ampia su questo progetto su questi valori e poi
Sul tema dell'amministrazione secondo me possibilmente e parlare in modo positivo dell'amministrazione della quando risolto il problema del puntelli quando c'è la il riconoscimento di un potere uguale
Se ci sono altre domande le raccogliamo e poi effettivamente
Pensiamo qualche reazione
Se il primo c'era un signore poi nel segno signora
Io volevo riprendere un attimo le suggestioni sì sia di Donatella Di Cesare sulle immigrazioni
Come anche quello di Laura Pennacchi sul problema dell'immigrazione
Tenendo presente che
Dei giudici andrò di qua di là
Ho scoperto che lo ius migranti
è antecedente risale al mille seicento
E nello stesso tempo antecedente anche le osservazioni di Hobbes sulla di di Løkke giudicante per arrivare a Marx che si occupa un diciamo così velocemente in una lettera già nove aprile del settanta
Insieme rivolta a due scogli Colombo collaboratori negli Stati Uniti inquilini Marx e toccava una serie di temi ma il suo obiettivo principale
E la la questione irlandese compresi gli effetti dell'immigrazione irlandese in Inghilterra
Questo vado velocissimo naturalmente perché ci sarebbe da discutere abbastanza ma mi preme sottolineare invece una
Diciamo così
Una proposta
Presentata dal professor ferraioli a proposito dei migranti come popolo costituente
I flussi migratori dice
Ferraioli sono fenomeni strutturali e irreversibili non sono transitori
Non siamo assistendo a un passaggio storico di corsa sono frutto della globalizzazione selvaggia e appunto promossa dall'attuale capitalismo e quindi mi sembra abbastanza importante sempre rubacchia andò ad Alda Ferrajoli assumere il fenomeno migratorio
Come l'autentico fatto costituente dell'ordine futuro ovvero sia il diritto di emigrare
Equivarrebbe
Al potere costituente di un vero alternativo un nuovo ordine globale
Dobbiamo pensare al popolo dei migranti come al podio pare il popolo costituente queste sono due parole importanti che focalizzano in modo particolare popolo e costituente che non è semplicemente un aggettivo e quindi di un nuovo ordine mondiale
Mi sembra una proposta
Da mettere da prendere in considerazione e quindi attraverso questa proposta si stabilirebbe così dice ferraioli il presupposto elementare di un costituitasi costituzionalismo globale
Questo faccio mio come tentativo di lettura di a quello di quello acquisto e noi siamo assistendo e quindi di una di un progetto
Di un passaggio di un avanti che necessario debba prendere sempre prendere in considerazione
Sì volevo far presente che siccome il professor mezzadria tra l'altro deve anche scappare non c'è impegno se le domande possono essere magari dirette ma sul punto più più brevi
Cioce concisa grazie c'era un signore
In realtà io volevo fare una domanda Donatella Di Cesare e che ha a che fare un po'con quello che primario veniva detto ossia solo la questione degli s'ingrandì nel senso che io apprezzo molto quello che laterali ci si era detto e anche scritto sulla questione delle migrazioni l'otto otto mila eccetera eccetera cioè otto Tonya come idea di possesso di proprietaria della terra nessuno nessuna auto autoctona però ci sono dei rischi in questa posizione i rischi secondo me sono stati ben delineati dalla teorizzazione dello ius migranti
Solo gli scudi anti H a comunicazioni se eccetera eccetera di Francisco de Vitoria dopo
La conquista dell'America diciamo attraverso questo la legittimazione del no la proposizione dello ius migranti che poi è il primo dei primi diritti fondamentali che sono stati messi sul campo è attraverso questo però si è anche certificato legittimato lo sterminio dei dell'indice degli indici americani io dico questo perché ho letto con molto interesse è vero che qui non c'entra e forse non dovrei neanche tirare fuori però mi sembrava che venisse richiamato da di Cesare il libro che lei ha scritto su Israele terra e qualche altra
Scritto libero a cui rinvii o per queste domande perché
Tra l'altro c'è un ci sono pagine e pagine su due sud solvibili vittoria
Che forse però appunto è sfuggito a Ken stranieri residenti una filosofia della migrazione l'ho letto eh ma lei ci sa cioè quanta la ricostruzione della questione dello ius migranti lì a partire dal mille quattrocentonovantadue quindi io l'ho ricostruito la storia ma il nel la prospettiva ovviamente qui non abbiamo il il tempo se mi date il tempo io naturalmente posso rispondeva
è chiaro che quando io parlo oggi di ius mi grandi
Faccio riferimento a un contesto politico del tutto diverso quindi nel mio libro nel primo capitolo del mio libro io ho ricostruito tutta la storia
A partire dal mille quattrocentonovantadue quindi non solo non solo di vittoria ma
Molti altri va bene
è evidente che la questione oggi è profondamente diversa perché oggi abbiamo
Il fenomeno della globalizzazione abbiamo come dicevo prima un mondo spartito e Stati-nazione mi scusi ma lo devo ricordare questi passi io veramente o il quale non importa va bene
Io mi riferivo a un altro libro francamente che ho appena letto che quello su Israele terre qualche altra cosa anche quello molto interessante e dove si ma prego rilevare nasce rivelare una la questione dell'autoctoni appena
Scusi se appunto
Appunto se il sì allora la questione dello tuttavia che a me sembra decisiva è molto interessante
D'altra parte però ovviamente non può essere utilizzata non dico che lei lo fa ma non può essere utilizzata per come dire legittimare la come dire la cacciata di altri abitanti nessuno autoctono però cioè se io vado da una certa parte non per questo devo scalzare che ci sta prima questo voglio dire grazie
Vuole rispondere o ce l'ha già risposto suo socio USA qua abbiamo un'altra domanda stringe la risposta perché se uno dice scalzo chi ci stava prima e cioè e nel primo già eh ma Giau prima fare sempre la rivendicazione solo di un luogo capisce quindi quello il problema è proprio questo cioè è la politica del luogo se noi pensiamo che siccome io sono qui questo luogo mi appartiene e quindi io sto Tel esercito la mia sovranità su questo luogo nessuno mi può scalzare da qui è evidente che abbiamo una concetto di abitare
Che secondo me va ripensato perché no il modo in cui ne pensiamo all'abitare nel segno della proprietà della propria azione e della vere
Mentre quello che io cerco di fare nel mio libro stranieri residenti e quello di ripensare l'abitare Graziano Heidegger che invece è uscito molto male dalla dall'ultima relazione e e grazie al decostruzione Ismael post modernismo eccetera eccetera che invece secondo me sono punti di riferimento filosofici fondamentali proprio per esempio per ripensare l'abitare
Se lei dice quelli che c'erano già quelli che c'erano prima
Già a termini rientra di nuovo cioè ripropone alcuni stereotipi che riguardano l'abitare ecco perché quando si riflette sullo ius migrando che non si può fare a meno di riflettere non solo sul migrare ma sull'abitare
Quindi non solo che cosa significa migrare ma che cosa significa abitare
Quindi nel poco tempo io posso soltanto rinviarlo al mio libro stranieri residenti
C'era anche una prima domanda che riguarda la democrazia politica cui poter entrerei anche professor per certo
Grazie
Beh io penso che il Comune permette di pensare la democrazia come lo dicevo facendola scendere nella sfera stessa dell'economia da cui era stata espulsa ha un duplice livello in primo luogo perché permette di rimettere in discussione il concetto di proprietà privata assoluta
Che proprio tanto al privato che al pubblico
In secondo luogo in quanto sempre questo concetto di comuni rimette in discussione una matrice una concezione della divisione della loro che anche in questo caso è stata propria sia l'impresa capitalistica sia il modellista turistici del socialismo reale con una separazione netta non solo tra chi comanda e chi seguici
Ma anche tra chi produce e chi consuma e da questo punto di vista riallacciandomi a quanto diceva Laura vorrei sottolineare anche il ruolo centrale
Che ha svolto lo sviluppo delle istituzioni del vuol fare Stealth e in particolare alla Securitas esso sia al nel primo dopoguerra comuni istituzionale del Comune questo in particolare in Francia
Dove l'instaurazione della sicuri teso sale si basava su due perni che oggi ci sono progressivamente rimessi radicalmente in discussione
All'inizio una gestione democratica che era compiuta dal interamente agli stessi salariati solo in un secondo tempo si arriva a una gestione paritaria che secondo l'ONU come questa gestione che era fondata su un perno centrale vale a dire sui contributi sociali che molto più che le tasse
Mostravano come ciò che era messo in comune era proprio il prodotto collettivo del lavoro che ne faceva un salario socializzato
E non è un caso che ad esempio le politiche di marca oggi in Francia
Vogliono proprio romperà a tutti i livelli del sistema pensionistico al sistema dell'indennità di disoccupazione questo nesso stretto tra contributi sociali in fondo col principio da ciascuno secondo il bisogno cioè scontano secondo il da parlando a ciascuno secondo le sue capacità a ciascuno secondo i suoi bisogni
Di cui il salario socializzato legato ai contributi sociali era la dimensione picchia
Mentre la proposta la tassa ma dà un'impressione di assistita assistenzialismo
E questa deriva esista realmente Chiara oggi in Francia ed è uno degli aspetti centrali del di questa strategia neo liberale unioni idealistica infrangersi John profittare minimo intorno in una in una maniera un pochettino differente neoliberiste quello che qua sarebbe neo liberale tenevo
Salame tra l'altro sono le intere sulla domanda riguardo al popolo costituente migranti come Paolo costituente le stesse occupato trattativa
Be'io allora se la professoressa Pennacchi non vuole intervenire niente di farla bene vi ringrazio per la paziente l'attenzione grazie per essere intervenuti