Rassegna stampa estera

Quel giorno gli scocciatori di radio radicale mercoledì diciannove dicembre questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta in apertura quest'oggi l'Italia l'accordo informale raggiunto tra il governo e la Commissione europea
Sulla manovra al Fraktion Times la presenta così Roma e Bruxelles vicino un accordo per porre fine allo scontro sul bilancio dell'Italia
La commissione europea oggi discuterà di proposte riviste volte a rassicurare sui timori per la pesa pubblica ci occuperemo poi di Ungheria
Nelle manifestazioni che ci sono state negli ultimi giorni ormai da una settimana contro Viktor Orban su quella che è stata definita la legge sulla schiavitù vi proporremo un editoriale dal Financial Times l'Ungheria sì solleva con le proteste contro il regime
Di Viktor Orban la legge schiavitù provoca nuovi livelli di rabbia e riesce perfino ad unire gruppi che generalmente sono agli antipodi sottolinea il quotidiano del siti la deriva illiberale di Orban ha di fronte alla strada il titolo invece di un commento che vi proporremo dal mondo e poi wall street journal reazione a Budapest l'Ungheria diventa l'ultimo Paese delle proteste i Europa gli elettori ungheresi non vogliono che il loro Paese segua il percorso autoritario della Russia di Bladimir Putin chiuderemo con altri due temi la Francia Emmanuel ma con la risposta al movimento dei gilet gialli farà Sun-Times pubblica un'analisi Tony Barber le ambizioni europee di macro azzoppato dai suoi guai il patria e poi la Breguet scritte con Theresa May sempre più in difficoltà
Ieri annunciato i piani d'emergenza per uno di il per un mancato accordo le difficoltà però sono soprattutto alla Camera dei Comuni vi proporremo al Guardian un editoriale secondo cui l'accordo di May sta facendo affondare il Regno Unito invece di permettergli di spaccare l'ancora e navigare verso in futuro migliore se non verrà aperta la valvola di sicurezza di un voto del Parlamento sull'accordo presi del primo ministro
Allora il sistema politico britannico raggiungerà un livello inimmaginabile di polarizzazione scrive il quotidiano britannico
Cominciamo però dalla dalla dall'Italia e dall'accordo raggiunto tra Commissione e accordo informale che deve essere confermato quest'oggi dopo la riunione collegio dei commissari
I farmaci on Time ce la mette così Roma e Bruxelles vicini a un accordo per porre fine allo scontro sulla manovra di bilancio dell'Italia
Andiamo a leggere Roma e Bruxelles sono vicino a un accordo per porre fine a uno scontro sulla manovra di bilancio che ha alimentato i dubbi degli investitori sullo stato di salute delle finanze pubbliche italiane
E minacciato le più ampie relazione dell'Italia con l'unione europea la Commissione oggi discuterà delle proposte dell'Italia per rispondere alle preoccupazioni di Brussel sulla spesa il debito pubblico
Tra queste proposte italiane c'è il rinvio dell'introduzione di un nuovo programma di sicurezza sociale il reddito di cittadinanza e una retromarcia su altre iniziative annunciate dal Governo anche se un accordo formale non è stato ancora raggiunto le persone coinvolte nei negoziati dicono che le posizioni stanno convergendo dopo diversi giorni di intensi negoziati tra commissione e Governo italiano secondo le nuove proposte del deficit aumenterebbe di appena il due per cento del PIL rispetto al due virgola quattro previsto da Roma la prima versione della manovra che era stata presentata a ottobre poi articolo entra in alcuni dettagli noi ovviamente
Approfondiremo
Questo accordo nel corso della giornata di oggi anche soprattutto dopo la riunione del collegio dei commissari invece tema su cui puntano i riflettori giornali internazionali l'Ungheria e le manifestazioni che sono in corso ormai da una settimana a Budapest
Innescate da una nuova legge definita legge schiavitù che permette ai datori di lavoro di aumentare il numero di ore straordinarie Massimo l'anno da duecentocinquanta a quattrocento ma le rivendicazioni del movimento che si è innescato in Ungheria sono più ampie come si capisce dal titolo dell'editoriale di oggi del Financial Times l'Ungheria si solleva con le proteste contro il regime di Victor Orban la legge
Schiavitù provoca nuovi livelli di rabbia e perfino un unità realizza l'unità di gruppi che generalmente sono contrapposti tra loro
Scrive il quotidiano della City per otto anni Victor Orban è apparso imbattibile il premier ungherese ha dovuto fronteggiare sì proteste occasionali
Mentre creava una versione più soft della democrazia diretta dall'alto del presidente russo Vladimir Putin
Ora però sta emergendo qualcosa di nuovo da mercoledì scorso ogni sera ci sono state manifestazioni nel gelo di Budapest
Le folle finora non sono state enormi non costituiscono ancora una sfida seria al governo di Orban
Ma secondo Frasson Times potrebbero segnare l'inizio di una nuova fase nella vita politica dell'Ungheria
Le proteste sono stati innescate dall'adozione di ciò che gli oppositori hanno definito legge schiavitù un aumento da duecentocinquanta a quattrocento
Ore di straordinario tetto massimo di ore straordinarie che datori di lavoro possono chiedere i loro dipendenti ogni anno le manifestazioni però riflettono uno scontento più ampio nei confronti del governo Orban
Ciò che rende diverso e queste proteste dalle precedenti è il livello di rabbia e L'Unità tra gruppi che generalmente sono divisi tra loro se non contrapposti le proteste infatti hanno unito partiti di opposizione
Più disparati con sindacati gruppi di studenti e organizzazioni non governative il Governo ha subito accusato il suo capro espiatorio preferito George Soros di essere l'istigatore delle manifestazioni
Ma tra i manifestanti ci sono molti gruppi completamente sconnessi dal Minas miliardario filantropo la loro determinazione diventata chiaro lunedì quando alcuni parlamentari dell'opposizione sono stati espulsi con la forza
Dalla sede della televisione pubblica dove avevano chiesto di mandare in onda le loro cinque rivendicazioni
Uno degli elementi nuovi di questo movimento
è che c'è accordo tra gruppi generalmente conflittuali tra loro su questi cinque punti
La lista non include solo la revoca della legge schiavitù ma anche la richiesta di garantire tribunali e media indipendenti
La possibilità per il procuratore europeo di indagare sul governo di Budapest e un'altra richiesta ridurre il straordinari della Polizia
Queste proteste prosegue il Financial Times seguono una serie di decisioni inusualmente rapide e provocatoria del Governor's banda per rafforzare il suo controllo sul potere
Nello stesso momento in cui l'Unione europea sta cercando di aumentare la pressione su Budapest il Parlamento controllato dal filetti il partito di Orban
Ha votato per creare un nuovo sistema di tribunali amministrativi che dovrebbero gestire tutti i casi che coinvolgono lo Stato le istituzioni pubbliche
Questi tribunali saranno controllati dal ministero della giustizia che nominerà i giudici creando così un sistema parallelo di corti
Nel frattempo gli editori però Fidenza che già dominavano lo spazio informativo
Sono stati convinti a unire i loro giornali glielo radio loro televisioni i loro siti internet sotto un'unica Fondazione
Guidata da un vecchio colpito di Orban ma il governo potrebbe aver fatto secondo farà sciolta in su un passo più lungo della gamba con la legge schiavitù
L'Ungheria registra un livello di disoccupazione bassissimo ma anche di manodopera
L'obiettivo andare incontro alla domanda di lavoro da parte di investitori stranieri a partire dai produttori di auto tedeschi che formano la spina dorsale dell'economia ungherese
Il governo dice che i lavoratori guadagneranno di più
La questa legge evidenzia anche la contraddizione profonda tra l'avvio rumenta opposizioni di Orban all'immigrazione il continuo esodo di ungheresi
Che utilizzano la libertà di movimento dell'Unione Europea per andarsi a cercare lavori meglio pagati nell'Europa occidentale
Le manifestazioni di Budapest rappresentano un'affascinante controcanto a quelle di Parigi
Le rivolte dei gilet gialli in Francia hanno evidenziato la sfida che deve fronteggiare Manuel Marcone riformare l'economia per alzare gli standard di vita della gente comune ridurre l'appeal dei nazionalisti Orban sta scoprendo invece che le promesse populiste si scontrano con la realtà
Come macro anche Orban potrebbe essere costretto a fare concessioni e potrebbe scoprire che le concessioni potrebbero non bastare
Per impedire che le proteste di oggi si trasformino in una campagna durevole per restaurare le salvaguardie legali mediatiche e democratiche che Orban ai eroso con tanta Energia
Così tra l'altro il farà Shawn Times in questo editoriale El Mundo quotidiano spagnolo ieri pubblicava un editoriale dal titolo la deriva illiberale di Orban di fronte alla strada
Non è solo macro a ritrovarsi contro la strada alle manifestazioni di piazza per la gioia di Zoellick nello show o Marine le penne anche il partner ideologico di le Pen cioè il nazionalismo TAR ungherese Viktor Orban
Si trova di fronte a un'ondata di manifestazioni di protesta nelle strade dell'Ungheria
Tutta l'opposizione parlamentare dall'estrema sinistra l'estrema destra passando per i partiti indipendenti quelli delle minoranze si è unita contro Orban nelle grandi manifestazioni che ci sono nelle strade di pudore persa da diversi giorni a far scattare questo impulso controra Banna come in Francia è il disagio economico e occupazionale
Una legge detta schiavitù che prevede di far passare il numero massimo di ore di straordinario l'anno da duecentocinquanta a quattrocento a a quattrocento
Il che significa estendere l'orario di lavoro settimanale da quaranta quarantotto ore cioè sei giorni la settimana
Dai sindacati alla Chiesa ungherese generalmente alleata di Orban tutti sostengono o quasi
Le marce di protesta la deriva illiberale del leader di destra ha già portato a un accumulo di potere enorme
Nelle mani del governo ci sono stati attacchi all'indipendenza della giustizia alla libertà di stampa e c'è stato una sfida aperta ai valori dell'europeismo
Oltre a tutto ciò ce la compiacenza nei confronti di Vladimir Putin
Ora Orban colpisce anche i diritti dei lavoratori gli ungheresi stanno rispondendo basta così fra l'altro e il mondo in questo editoriale anche Wall Street Journal dedica un editoriale all'Ungheria reazione a Budapest l'Ungheria diventa l'ultimo luogo l'ultima sede in ordine di tempo delle proteste
In Europa scrive il quotidiano economico americano l'Ungheria
Si è mossa
In una direzione antidemocratica da quando Viktor Orban è tornato al potere nel due mila dieci ma le proteste a Budapest degli ultimi giorni
Ci ricordano che Orban non è riuscito a trascinare tutti i suoi concittadini dietro il suo programma autoritario non li ha convinti a sostenerlo per intenderci
Le manifestazioni sono iniziate mercoledì scorso dopo che l'assemblea nazionale dove il partito di Ormea diffidenza una maggioranza dei due terzi approvato un una riforma del lavoro che i critici hanno ribattezzato legge schiavitù
La legge permette alle imprese di chiedere i dipendenti fino a quattrocento ore di straordinario l'anno rispetto alle duecentocinquanta ore oggi la legge dà anche ai datori di lavoro più tempo per pagare queste ore di straordinario
L'Ungheria non è accogliente nei confronti dei migranti molti dei suoi lavoratori più qualificati poi se ne sono andati altrove in Europa
Per cercare posti di lavoro meglio pagati il tasso di natalità eh uno virgola cinque figli per donna uno dei più bassi al mondo tutto questo ha portato a una se vera carenza di
Offerta di lavoro e di conseguenza liberalizzare gli straordinari appare come una buona idea economica
Ma la misura incontra l'opposizione di quasi due terzi dei sostenitori di Orban il Parlamento poi ha creato un nuovo sistema di tribunali amministrativi per gestire i casi in cui è coinvolto lo Stato
Dalle tasse alle elezioni
Il governo dice che i tribunali saranno indipendenti ma sarà il ministro della Giustizia di Orban a controllarli
Risultato le temperature sotto zero non sono bastate a scoraggiare migliaia di ungheresi dal marciare contro queste misure
I manifestanti li considerano come una minaccia alla loro Democrazia in particolare visto il pessimo bilancio di Orban in termini di libertà di stampa è stato di diritto
Orban è riuscito a cacciare Lazzarin Claudio pieni Diversity fondata da George Soros dal paese
Il Fidenza riuscito a mettere a tacere gran parte dei media critici le ultime elezioni sono stati Silly bere ma non corrette perché sbilanciate a favore del partito di Viktor Orban
Come le proteste dei gilet gialli in Francia le manifestazioni a Budapest sono iniziate su una misura particolare
Ma hanno unito un'opposizione divisa e sono diventate una più ampia critica del modo di governare con la mano pesante di Orban
In alcuni manifestazioni le forze di sicurezza hanno risposto con gas lacrimogeni anche se il governo pubblicamente dice che chi protesta il diritto di manifestare
Orban per ora non intende cedere la sua scommessa probabilmente di poter superare le proteste andare avanti così come è riuscito finora evitare le critiche dell'Unione Europea
Ai suoi limiti alle libertà di stampa ma queste manifestazioni sono un segnale del fatto che gli elettori ungheresi
Non vogliono che il loro Paese segua il percorso autoritario della Russia di Vladimir Putin così tra l'altro il Wall Street Journal
In questo editoriale per chiudere invece altri due temi da segnalare innanzitutto la Francia visto che se ne parla anche rispetto l'Ungheria
Toni padre del Financial Times pubblica un un'analisi sulle ripercussioni della crisi che sta attraversando e magari Marco in Francia rispetto agli Progetti che il presidente francese ha per l'Europa le ambizioni europee di macro Hanzo paté dà i suoi guai in patria i critici demone ma crollo deridono come un aspirante imperatore che va a sbattere contro i suoi fallimenti dovuti all'arroganza
I sostenitori di macro ammettono che il giovane presidente francese ha governato attratti come un liberale maldestro ma chi crede davvero in macro insiste che nonostante i suoi errori di calcolo il crollo della popolarità
Può ancora vincere le presidenziali nel due mila dodici e tenere alta la bandiera di un'Europa più forte e più unità sicuramente secondo Tony Barber rimane del tempo a macro che non ha ancora superato i due anni di mandato presidenziale due anni su cinque
Rimane del tempo per affermare la sua autoritativo Francia e di conquistare un po'di fiducia dell'opinione
Pubblicate ma il fatto che il suo progetto sia nei guai in patria danneggia la credibilità del Presidente come crociato del rinnovamento europeo e come difensore dell'internazionalismo liberale e democratico gli esempi già abbondano basti vedere l'ultimo vertice europeo dove diverse delle sue proposte
Come un bilancio della zona euro sono state annacquate
Il punto secondo Tony Barber è che non c'è solo l'opposizione di alcuni governi come Viktor Orbán ha come l'Italia con Matteo Salvini anche l'opinione pubblica europea non è convinta che le idee di macro di rilanciare il sogno di integrazione europea siano la cosa giusta per sconfiggere irrazionalismo euroscettico e reazionario insomma
In questo momento tutto gioca contro macro così tra l'altro Tony Barber sul Financial Times per chiudere invece la baby-sitter vi segnaliamo mentre Theresa May annuncia i suoi preparativi per uscire
Senza accordo compreso l'esercito tre mila e cinquecento soldati in caso di crisi
Cosa che ha una scelta tattica vi segnaliamo un editoriale del Guardian che torna diciamo alla sovranità parlamentare
E il rischio di affondare questo il titolo della dell'editoriale di ieri
Se non verrà aperta la valvola di sicurezza di un voto del Parlamento sull'accordo Brezzi firmato da lei il sistema politico britannico raggiungerà un livello inimmaginabile di polarizzazione tutto rischia di saltare così tra l'altro il Guardian con cui ci fermiamo da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale