Le parole e le cose. Conversazione con Lorenzo Marone, autore del libro "Cara Napoli" (Feltrinelli)

Radio radicale bentornati al nuovo appuntamento delle parole le cose questa volta siamo in trasferta siamo a Napoli e siamo in compagnia di Lorenzo Marone benvenuto a Radio Radicale bentornato Lorenzo Calza
Allora il tuo ultimo libro edito da Feltrinelli si intitola proprio care a Napoli e ed è un un libro che nasce innanzitutto da una raccolta di articoli
Che appunto tutti Annie mi una rubrica settimanale sulla Repubblica di Napoli arricchita poi da un paio di testi inediti però diciamo che
Ovviamente la penna del narratore la penna del dello scrittore si mantiene anche nella narrazione giornalistica e quello che emerge sostanzialmente un ritratto quasi un ritratto epistolario verrebbe da dire
Sulla città di Napoli raccontata possiamo dire nel modo
Più complesso il più approfondito possibile perché come diceva poi si elimina tutte le grandi città possono diventare mezzo direttori che tu cerchi in qualche modo di sfuggire a questa retorica innanzitutto l'idea di raccoglierle insieme queste storie farne in qualche modo un testo unico che si tiene
Al suo interno in modo molto organico io devo dire che ho scoperto alla fine che insomma c'era questa diciamo cosa che li teneva insieme ovvero la rubrica però diciamo libero stavano insieme a pensare a travolgere lo stress
Sei Cindy all'idea Medea che è nata perché scrivono su o questa rubrica sola rubli a Napoli da da ma quasi quattro anni insomma e mi andava più che altro di di far conoscere
Questo mio sguardo sulla città
Soprattutto al Nord insomma che non hanno non leggere offrire a Napoli anche se poi i granelli settima mente sono inseriti sul web insomma girano sui social eccetera
Non è una rubrica che parla solo di Napoli
Perché insomma con ogni settimana da quattro anni a questa parte sarebbe fare insomma
Anche noioso interi però insomma abbiamo voluto con l'editore cercare di di di invece appunto raggruppare quelle che specifici sulla sulla città non è un'operazione ammonta in realtà c'è o non c'è la mia volontà di dire adesso parla di Napoli
Disetti racconto Napoli cosa appunto impossibile non è non è nelle mie corde non era la mia intenzione è semplicemente lo sguardo che nasce sbarra sulla città che nasce però da riflessioni
Che sono appunto nate in arco temporale abbastanza ampio insomma
Frutto poi di di di di riflessione che nascono sono frutto di di provengo insomma da da notizie di cronaca da da da aneddoti privati da Pastore mi sono state raccontate anche da esperienze che ho vissuto insomma le ha messe insieme abbiamo messo insieme ed è venuto fuori
Cara Napoli
Ecco innanzitutto è anche il tentativo possiamo dire a livello letterario di raccontare no poi non il disequilibrio della città di Napoli perché diciamo Napoli per tutta quanta la sua complessità è una città che si regge su un equilibrio proprio che diciamo visto da fuori a volte può sembrare diciamo uno stato di perenne anarchia che ha trovato una sua stabilità in verità diciamo quello che che tu ci racconti attraverso appunto la quotidianità attraverso anche le diciamo i tanti aspetti che caratterizzano questa città
Ci dà appunto l'opportunità di fare una riflessione di aprire una riflessione su quella che nel panorama possiamo dire metropolitano anche europeo e mondiale è una città che conserva delle caratteristiche molto molto ben definite al suo interno per la storia per la stratificazione ma anche forse
Per
Il fatto che è una delle delle città in Italia che mantiene nonostante tutto nonostante i problemi delle grandi città
Un suo tessuto narrativo molto molto forte e questo diciamo ad esempio Roma a mio avviso lo abbastanza verso nonostante sia come dire eterna da un punto di vista cronologico e quindi sembri quasi imporrà contarci anche e prenderci un po'per mano all'interno di quelle che sono delle caratteristiche più intime della città
Sì cerco di dove marito retorica insomma è una città che quando la continua volesse del sempre difficile restare sullo sul sul filo dell'equilibrio insomma e faceva della retorica è facile farsi trascinare
Dagli stereotipi insomma capire gli stereotipi o comunque farsi trascinare dal da quello che poi l'ondata di oggi cioè cercare cresca e parlare di Napoli solo da un certo punto di vista oggi
è vero che una città che per fortuna continua a a dare tanto all'arte e alla creatività che non so quanti scrittori siamo a Napoli come come giustamente detto ma perché è una fucina insomma è una fonte ispirazione continua una città che continua a ribollire
Però è anche vero che che che è un periodo storico a voler aprire si identifica identificato soprattutto con il suo male con i suoi mali
A me invece questo non interessa o comunque cioè interessa cercare di raccontare il suo equilibrio degli opposti perché molto spesso basato sui opposto perché è una città
Che si regge proprio grazie supposti tra l'altro questo mi messaggio è anche presente la copertina dove c'è questo cioè un bisturi o o Bianca ma se oltre stavolta dal quale e tutta neve
Cercare di raccontare si quindi male di Napoli e le sue criticità che sono tante non non non dico nulla di nuovo di nuovo ma cercare anche lo stesso tempo di fare emergere invece di di di di di racconta riparlare delle sue positività dei suoi valori che forse proprio in questo contesto storico assumono un significato ancora
Maggiore nel senso che la la
La capacità di questa città di senza voler capire appunto retorico però insomma di di di abbracciare di di la sola verità di
Far convivere
Diverse stratificazioni sociali rimasta multiculturale da costruttivista ha poco a che vedere con tutte le forme di diffidenza che si manifestano oggi nel Paese
E così il pensiero va appunto anche alla ad esempio la lettera di di qualche giorno fa del sindaco de Magistris è che punto rivolta ai comandante dei denari li indicava ad approdare punto nel porto di Napoli sembra proprio forse che
La cifra appunto tu racconti anche in un contro i in un in un capitolo di questo libro si chiama le nostre migrazioni racconti appunto la capacità di non tanto solamente accoglieremmo a proprio di creare quello strato possiamo dire di
L'integrazione quasi naturale perché diciamo l'accoglienza qualcosa che qualche modo viene priva di altro senso viene a casa mia e io ti accolgo però poi il fatto di rimanerci bene a casa forse una cifra culturale anche differente
E in questo ad esempio la città di Napoli ci racconta tantissime storie che vengono anche dal passato
Ma anche nel presente se pensiamo alla diciamo anche al fenomeno
Per esempio di napoletani convertiti all'Islam no che e questa è una cosa anche interessante da vedere come ad un certo punto i lavori dalle aree ad abbracciare addirittura un'altra religione in un'altra idea un altro sistema e questo diciamo che c'entra poco insomma
Con l'accoglienza però dall'idea di come ci sia anche una capacità culturale di
Ascoltare e vedere forse anche fare un po'la cifra stilistica e questo tu in qualche modo lo racconti cercando appunto di raccontare anche il bello di questa città c'è un racconto in cui tu
Diciamo ti trovi a Scampia ad esempio che è diventato un altro
Simbolo posso dire di questa città e vai a presentare il tuo libro in una scuola di sci non incontro i volti del male in quella scuola
Beh allora anche qui come si fa in qualche modo al di illuminare quello che è il male
Cercando di salvare il bene perché questa sembra un po'la contraddizione eterna di questa città che mescola il sacro con il profano le regole con le eccezioni
Diciamo la la presenza fissa nella sua storia di tante criminalità organizzate ma al tempo stesso una capacità innata d'accoglienza ecco come si fa a tenerle insieme queste cose
Tra l'altro appunto due citato regole eccezione insomma nel modo che abbiamo trovato di di video mire questi granelli ecco due sto parlando di opposti da fatto di capitoli delle sezioni che sono
Proprio quelle riguardanti che sono del del degli opposti sono regole eccezioni nord-sud discese salite fede scaramanzia tutto ciò su cui surplus assisteva la sala Aelita così falloso credo
Io nel mio piccolo cerco di di
Di fare questa insomma di circa non mi piace chi
Identifica la città con commi con con con con il suo male lo dico appunto in quello in cui il racconto insomma c'è resiste Como resiste le ville che oggi sono simbolo del male del Paese messa in crisi di fronte licenza ma
Credo che su un triste sia già una città sopra esposta io nel mio piccolo cerco di fare l'esatto contrario cerco di restare in equilibrio di invece di di fare emergere altro ma semplicemente attraverso il il i racconti attraverso di di vita quotidiana attraverso anche molti personaggi cercare di raccontare un popolo sempre fatto carta come nei romanzi Enzo nel senso che ho iniziato la tentazione essere felici
Che è una storia nella quale c'è una Napoli diversa circa anche lì cercavo di parlare di Napoli normale fra virgolette quella Napoli poco raccontata perché ahimè non fa notizia pronto non vende cosa che tra l'altro all'epoca fascino
Amelio che che trovo appunto una storia tra voi si parlava di all'epoca SMA di borghese napoletana Natale si parlava di Napoli senza senza parlare senza raccontare della della camorra né questo né interessa credo sia appunto Giarritta sopra esposto a questo punto di vista è una città come dicevo prima cerchiamo di raccontarlo a trecentosessanta gradi vero tutto quel che si dice è chiaro che esiste Gomorra esiste Scampia però esiste anche tanto altro futuro ci siamo detti cercano di tenerlo presente insomma cerchiamo di di farla emergere di energie questo ogni tanto
Ecco c'è anche un diciamo al Filipazzi insomma che sono delle delle delle riflessioni più intime per fortuna esistono in ogni ad esempio in cui confessi che da bambino ti fai per la Juventus non c'è fradicia segnalazione lo salvò valida anche diciamo un crimine ormai caduto in prescrizione ma ha è interessante vedere quell'intimità fondamentalmente che tu racconti all'interno del di questo libro che ritroviamo anche si riaggancia anche un ragazzo normale che il il tuo ultimo romanzo sempre di dover Feltrinelli che ricordiamo ha vinto anche
Premio Siani per il due mila e diciotto e e c'è questa diciamo città che si rivela anche per il proprio senso di intimità spesso diciamo il il sud ci abitua delle narrazioni che appunto sono state anche divertenti nell'arco della sua storia ormai anche il Natale in Val d'Aosta i connotati di Natale in casa Cupiello diciamo hanno tutte quante queste storie una una loro intimità e raccontare anche questa intimità ha secondo me è un dato in cui tu diciamo lo fai molto bene però che illumina un po'tutta la luce del libro c'è questo libro fondamentalmente di più esatto di piccole storie che però costituiscono forse proprio quella risorsa che poi andiamo cercando all'interno diciamo della sociologia dell'analisi delle città forse è proprio la somma di piccole storie la somma di piccole narrazioni positive che arriva a in qualche modo rendere Napoli immune rispetto a tanti altri mali che comunque alla fine
Sono poi alla portata delle grandi città e il grande sentimento
Di scollamento tra il centro e periferia ovviamente persiste anche le realtà come questa però c'è sempre il filo che li tiene insieme c'è sempre una diciamo una una sorta di argine questa è un po'l'idea
Sì Renzo Tondo siamo una delle volte all'outlet di stratificazione sociale qui siamo uno dei pochi centri nelle grandi città non essere stato abbandonato insomma anziane l'abbiamo un centro storico vivo
Abitato
Così certificazioni sociale all'interno del centro storico di sono si si alternano ce la dia più importante di Napoli con la via Toledo storica
A fianco c'è uno dei martiri tumorale ad alta densità criminale ma all'interno del centro ci sono tanti quartieri difficili da questo punto di vista è una città che però diciamo è una città che riesce a
Racconta che si è sempre raccontato ciò io cerco poi di di tornare un po'quello allora acconti di un tempo perché si è sempre
Essa questa classe di raccontarsi attraverso l'ironia è una sua cifra attraverso la la la a causa di ridere di sé insomma di di di di parlare di sé dei topi delle proprie difficoltà però attraverso quel quel quell'ironia anche che che
Che è stata ben di di di di Troisi di di di Eduardo cede
Questo signore si è un po'perso io cerco di
Di parlare di piccole storie dipingo una città attraverso le mie piccole storie cosa che anche qui faccio nei miei romanzi cerco di parlare lì credo siano romanzi introspettivi
Due parlo di individuo la fine di di di vita di relazioni familiari eccedere lo faccio attraverso piccole storie di colore piccole trame piccole ditte chiusa entrante animali rilevanza ecco penso che Napoleone sugli utili straziata
Si è un po'la Casa delle piccole storie è una delle ultime degli ultimi avamposti nei quali io che scrivo tanto appunto di anche di di di condominio sempre tanto sicuri di condominio pianerottoli ecco
Il concetto di casa di famiglia Napoli lo si può ancora
Allargare all'alcol al pianerottolo al al dialogo condomino al vicolo all'altro filone cosa che invece non avviene nelle altre città quindi da questo punto di vista per me è un è un e casa insomma il mio restare
Scritto anche un romanzo su questo magari manifesta nel restare in questa città ancora più valore perché mi aiuta a sviscerare attraverso queste piccole questi piccoli mondi precitato ragazza normale tutta la storia ambientata in due strade
Testo unico Rimondi cerco di parlare di quello di cui voglio parlare alla fine esce troppo un punto anche quella che credo almeno esca anche quella che è poi l'anima di questa città
Ecco c'è un'altra interessante parte insomma che si chiama i professori di questa città è che questa serve un po'a raccontare il connotato di racconti la storia
Di Claudio Savarese all'interno di di questo capitolo dicevo professore morto a novant'anni nella sua casa sommerso dai giornali viveva in un appuntamento storico
In zona museo da solo non si era mai sposato non ha figli non era nemmeno professore ecco diciamo la figura del professore a una sorta di ambivalenza perché dall'altro Napoli è certamente una città che ancora vive
Un diciamo un ceto possiamo dire di di di sapienti di insegnanti di professori m'amo ciò lo scorso anno sono andato ad esempio Galasso ci sono ancora vari ma su uno Degiovanni ma che insomma ci son tutti
Diciamo più che in altre città perché per esempio a Roma questa capacità di vedere il professore come istituzione non c'è però dall'altra ci sono tutta volta una serie di personaggi così come questo Savarese che in qualche modo sono diciamo delle istituzioni culturali che magari neanche lavorano neanche fanno qualcosa campano di rendita o campano di di piccoli ripetizioni di altre cose che però mantengono mantenevano soprattutto perché sono neri anche delle figure legate soprattutto al passato di questa città una sorta di prestigio tra diciamo tutti quanti quelli che avevano in Torre questa anche qui è una figura interessante per raccontare un altro aspetto di questa città cioè la città dei dotti e dei sapienti ma anche magari degli analfabeti di quelli che comunque alla fine si rivolgevano ad altri
Per in qualche modo dare un contributo
Diciamo la propria cultura personale ecco e questo
è una cosa sei è secondo me che racconta la diciamo anche il dato quasi onirico di certi personaggi che mandano poi scompaiono delle città perché diciamo i tempi cambiano
Sì è un personaggio altro appunto Issa narrativo molto interessante un'alta credo che ancora piena di Dini per fortuna certo un turista per per certi versi invece
Per fortuna perché appunto sono personaggi che fanno parte di una di una della nostra cultura di una città forse gli opposti che piena di cultura
La città dal punto di vista storico
Culturale analoga cultura antichissima allo stesso tempo una città l'altro giorno modera nelle scrisse scritto un granello su su su una sulla mostra in campo capacità forse quasi di essere razzisti weekend razzismo subiamo qualcuno ha detto non è vero anche questa città
Lasciando alcuni dati insomma sta progressivamente
Diventando sempre più razzista credo sia un problema più che altro non di razzismo ma
Sempre Fazi sbagliata l'ignoranza tra la crescente ignoranza forse di questa città a proposito di opposti sono i professori quelle che mantengono viva la cultura la storia e la società gestisse l'ignoranza sempre più
Dilagante ma qui sta il bello di questo e quello che ti permette poi di scrivere attraverso le e piccole vite
Dell'anima profonde sfaccettata finale
Così anche diciamo una riflessione che corre un po'tra questi opposti ovvero l'idea di
Trovare possiamo dire non solo una somma che tiene tutto quanto insieme ma forse anche il senso stesso di una città che cambia perché questo poi
è un libro come sono i tuoi articoli tre libri ovviamente che non riflettono solamente sul passato ma sono in qualche modo delle chiavi di lettura per il futuro parlavamo del dato dell'ignoranza anche del cambiamento
Fondamentalmente che è un po'il sottoproletariato da tanto tempo il proletariato hanno qualche modo intrapreso raccontava già Pasolini quando sostanzialmente
Mi raccontava il il bisogno la voglia di ricchezza rispetto alla voglia di esserci in un determinato modo nella società
E allora questa città visto che siamo quasi in conclusione come la vedi proiettata rispetto a queste sfide che in qualche modo sono delle sfide possiamo dire centrali e non solo per il futuro del Paese che detta così chiamavano sala discorso di fine anno
Ma sono centrali proprio per il futuro e la tenuta culturale e sociale della nostra interezza perché diciamo siamo dannatamente alla ricerca di esempi siamo dannatamente le ricerche di esperienze che alle volte ci facciano fuggire forse dalla diciamo dal posto in cui viviamo o dalla modalità di vita che abbracciamo
E allora Napoli in questo che strumento può essere per regolare anche questa teoria degli opposti che poi sta diventando anche un po'tutta italiana perché siamo sì il paese della solidarietà però quello che respinge siamo quelli che donano dei terremoti vanno magari grazie all'esperienza scriveva abilmente quindi diciamo che ecco che
Napoli sta diciamo in qualche modo in questo in questo limbo ma forse anche un po'tutta l'Italia
Siamo in un periodo storico nel quale
C'è una deriva culturale e questa deriva culturale prende sempre più quote
Sì poi si si manifesta attraverso questo dilagante razzismo tedesco questa non accoglienza attraverso purtroppo è un periodo storico nel quale le parole sono stati avete novanta le parole sono state più che per come sempre sono state hanno sempre avuto la forza di abbattere i muri invece sono utilizzate da da più parte cominciare ad insomma dal nostro ai nostri politici vero per per per innalzare muri per Monza le frontiere barriere eccetera
Cosa fare mi auguro solamente che
Che ho poi questa questa deriva dovrà finire il ruolo di Napoli postero io credo che sia in questo momento udito prima una città che possano essere in qualche modo ad esempio
Ma forse mi mi mi spingo a dire ancor più che Napoli la la cultura di una certa parte del del sud del mondo
Che è sicuramente una voltura di diversa di quindi di capace di per la quale insomma non c'è spazio per il razzismo tranne insomma alcuni casi non c'è spazio per la non accoglienza della per la diffidenza c'è la nostro il nostro
Consigliere nostro cultura del vivere nostro approccio nei confronti della vita del nostro il nostro linguaggio comunicativo allo stato preso da tempo attizzare con gli altri di
Di fare tolti anche qui anche qui cadiamo nella legge gli opposti sono cenni far fronte comune non sempre è vero che per accettare
Che anzi quando si tratta di schierarsi inflazione sempre pronta come il nostro Paese d'altronde però diciamo come anima culturale c'è questa nostra vacilla di di Tim
Ma anche la la la la la capacità di respinge difficoltà con quella certi indolenza nel senso positivo del termine con un'alzata di spalle insomma quelli modo di approcciare la vita che che è tutto nostro potrebbe forse in qualche modo aiutare questo questo Paese
A a riprendere una strada verso di più più solidale mostra verso la la la la più umana ecco umanità parte con usare questo concetto l'umanità senza voler dire a Napoli a Cittadella dello nel calore del cerca eccede perché ho detto prima faceva cadere nella retorica però è anche vero è anche vero che
Che bisogna dirlo io che viaggio tanto insomma per i miei libri
Questo
Se non vogliamo chiamare Colomanno chiamiamolo questa modalità di approccio questa questo modo appunto di comunicare è un qualcosa che ti rendi conto esistono insomma poi quando sei fuori e che ti manca e che è sicuramente un modo per che cioè campare
Cioè essere più umano il più attento anche agli altri quindi mi auguro che questo possa essere posta questo ha questa cultura del vivere possano essere portata anche al di fuori della della della posta tornare ecco se se lo stato di cose nostra città nel nostro Paese il nostro Paese torni a essere sicuramente più solidale più umano insomma anche veramente siamo secondo me arrivati al limite
Bene allora non resta altro che ricordargli Lorenzo Marone cara Napoli edito da Feltrinelli grazie Lorenzo Ruiz per essere stato con noi grazie a voi che ci avete ascoltato il seguito fino a questo momento
Rimanete con noi perché continuano le trasmissioni di radio radicale