Presentazione del libro di Fabrizio Saccomanni "Crepe nel sistema. La frantumazione dell'economia globale" (Il Mulino)

Grazie per essere
Multipli oggi viene raccolto il nostro invito a partecipare
A questa occasione di dibattito occasione che c'è offerta dalla presentazione di un libro
Fuori servizio Saccomanni Fabrizio non ha bisogno di presentazioni evidentemente però consentitemi molto brevemente ricordare che dopo una lunga brillante carriera in Banca d'Italia
Un piccolo intervallo come vice presidente della verso all'ombra
Nel due mila dodicenne è stato ministro dell'economia nelle finanze
Attualmente presidente in UniCredit quindi nostro padrone di casa senza alcun modo nonché lasciato in mano raggiungere anche vicepresidente dell'Istituto Affari Internazionali che oggi organizza questa serata
Insieme alla scultura diplomi ove si della della LUISS il libro di sovvenzioni libero molto interessante molto bello anche è un libro molto completo molto denso come è stato detto
Che affronta i temi della crisi della governance globale dell'economia della finanza mondiali
In un'ottica che al tempo stesso del dell'economista quell'esperto di economia di persona di grande competenza dei grandi conoscenze ma anche del pasticcio di alto livello sul posto se posso sottolineare questo aspetto
E in un libro che copre soprattutto due aspetti qualche modo poi si intrecciano si intersecano da un lato la crisi della della finanza
E dell'economia a livello globale nella crisi della governance della finanza del Bologna livello globale e dei tentativi che sono stati fatti a varie riprese per cercare di rimediare a questa crisi dall'altra che son poi la seconda parte del libro che vedremo
Affronta in maniera molto più specifica e più diventa il tema di quello che è stato fatto di quello che resta da fare
In Europa nell'eurozona che nella
E ammenda e nell'Unione europea in particolare
Io farà una breve introduzione
Sottolineando alcuni aspetti dell'ippica mi hanno particolarmente colpito a farla chi fa in maniera molto molto generale perché poi ci sono altri pannelli sto molto più competenti illustri economisti molto confidente del sottoscritto che approfondiranno questi aspetti
E poi dopo passerò la parola ai tre Pavelić poi vedremo se ci sono domande dal pubblico e poi chiede dimostra Brizzi oggi
Intervenire a conclusione la la premessa di un libro che ente il sistema della finanza globale della governance la finanza globale era in qualche modo già entrato in crisi prima
Nella grande crisi economica e finanziaria che inizia nel due mila otto due mila nove
Era entrato in crisi per una serie di fattori l'aumento esponenziale del numero dei protagonisti della della governance globale e anche l'aumento della loro diversità l'invecchiamento l'obsolescenza delle regole e delle istituzioni per tutta una serie di fattori che il libro analizza molto accuratamente un fattore politico psicologico che Lenin mutamento di atteggiamento che si va diffondendo nell'opinione pubblica nazionali sul tema della globalizzazione
La statura e di crescita accettato quasi universalmente in maniera critica diventa ufficio fattori che viene vissuto in maniera molto controversa molto conflittuale poi infine
Quella tensione che c'è c'è stata l'abbiamo vista la vediamo continuamente dalla necessità di assicurare con decisioni nazionali
Impartire sospetti sulla governance globale
Ma al tempo stesso tenendo conto che queste decisioni che si abbattono sul piano nazionale hanno bisogno di una legittimazione democratica un poi il Klemm Mario Rodriguez tra democrazia e la difficoltà di conciliare democrazia sovranità nazionale integrazione economica
Aggiungo che se è vero che il sistema della governance economica era entrato in crisi che era lì da fattori di crisi endogeni
Ci sono anche dei fattori più recenti che sono intervenuti e che hanno a che fare con il ruolo di alcuni protagonisti di questa governance vale i primi capitoli del libro di Fabrizio sono dedicati al ruolo degli Stati Uniti della Cina
E della che dell'Unione europea Stati Uniti un utile tornare l'argomento è ampiamente noto e dibattuto capiti di Trump in particolare
Hanno assunto una linea di critica destabilizzante al sistema della governance globale una critica
Molto molto pesante nei confronti di un sistema di regole di istituzioni che gli stessi Stati Uniti avevano contribuito a creare e rafforzare nel corso dei decenni precedenti
L'Amministrazione americana che
Non solo ha rimesso in discussione regole e principi fondamentali del multilateralismo
Liberale ma promessa sudamericane che costituisce per noi un ulteriore fattore di confronto quasi quotidiano lo vediamo sulle politiche commerciali
Lo vediamo in materia di cambiamento climatico vediamo in materia di gestione nella non proliferazione delle armi di distruzione di massa degli arsenali nucleari lo vediamo perfino nella gestione di crisi regionali dove purtroppo dobbiamo registrare
Una serie di divergenze edili sensi dall'Iran
Alla
Tuttora irrisolta crisi israelo palestinese
Quindi sicuramente avevo fratture ulteriori di destabilizzazione di un quadro già in difficoltà quello che viene a Washington e dall'Amministrazione americana ma che poi questo importante nel libro di servizio anche la Cina contribuisce in qualche modo perché è vero che la Cina si presenta come il campione del liberalismo Menaggio gestito in qualche modo
Però è un Paese che ha presenta ancora molte aree di opacità
Tuttora irrisolte accesso al mercato interno ancora non lo sufficiente non abbastanza garantito
L'assenza di un chiaro level playing field per esempio per chi vuole investire negli Stati Uniti
Per non parlare poi quindi tutto quello che ancora manca nel sistema cinese quanto riguarda la tutela della proprietà intellettuale e la tutela dei trasferimenti tecnologia quindi un attore nella globalizzazione
Che sicuramente si vuole presentare con un fattore positivo costruttivo ma che ancora aspetti problematici notevoli e poi qui diciamo su questo liguri Fabris molto più analitico e approfondito un'Unione europea che come dice lui sembra affetta da una sindrome introspettiva
Troppo concentrata risolveremo i problemi interni polemiche usati messi in luce in maniera drammatica dall'esplodere della crisi del due mila otto
Due mila nove per gli anni successivi per potere svolgere un ruolo positivo costruttivo nella soluzione delle difficoltà e delle sfide che il confronto la la governance globale
Detto questo ruolo dei tre maggiori protagonisti poco fa Fabrizio diceva non ho affrontato la Russa del mio libro ma effettivamente la Russia sotto questo profilo rileva forse meno di cui siete protagonisti che abbiamo ricordato che sono ricordati nella prima parte del libro
Il libro analizza
E lo troverete in vari capitoli quelli che lui definisce le crepe del sistema economico e finanziario e monetario internazionale
Le difficoltà che ha avuto iniziamo dalla cooperazione internazionale nella gestione dell'economia e della finanza globale
Ma anche analizza i tentativi che sono stati fatti a vario livello per cercare di rimediare a questa situazione in particolare ciascuno
Vorrei le parti molto interessanti sul ruolo svolto da quello che dell'analisi che fa Fabrizio l'unico tentativo punica inversione di tendenza di costruire qualcosa di positivo che
Il G venti che viene creato dell'emergenza del due mila otto che nei primi anni produce qualche risultato significativo che poi è sembrato un po'spingersi nel corso degli anni io qui vorrei
Approfittare del fatto che ho la parola per certi ci pare una richiesta che vorrei fare attraverso cui ha partecipato
Come illustre esponente di un gruppo di esperti pensati incaricato proprio dal G venti di fare suggerimenti proposte
Per migliorare la governance globale se magari ci può sintetizzare nel suo intervento le conclusioni a cui è aggiunto questo gruppo di lavoro di esperti ad alto livello
Aggiungo che credo che soprattutto c'è un punto se oggi di straordinaria attualità lo trovate a pagina cinquantotto del libro
Fabrizio mette in guardia sul due rischi uno quello che lui definisce un'inversione del ciclo economico positivo che ha caratterizzato
La situazione dell'economia globale negli ultimi due-tre anni un rischio di recessione oggi noi abbiamo dati molto inquietanti
Non penso soltanto all'annuncio fatto oggi la Banca d'Italia
Io non t'eri ore riduzione del tasso di crescita del PIL italiano perso i dati sulla produzione industriale
In Germania di una decina di giorni fa pensato un quadro molto problematico questo è un punto su cui forse chi interverrà dopo di me potrà dire qualcosa di più preciso il percolato
C'è chi reggevo recentemente un rapporto del Peterson Institute ha una visione molto più ottimistica della futura dell'economia globale ma credo che sia invece un rischio che debba essere tenuto presente mi sembra importante che Fabrizio l'abbia sottolineato
E l'altro l'altro rischio e quello
Sempre che sottolinea Fabrizio di una di rischio di una crisi di liquidità del sistema finanziario internazionale
Risultato di una conseguenza di un aumento esponenziale del debito globale sia pubblico che privato magari di interventi
Della Ferrera riserva dei prossimi mesi non perfettamente in linea con la linea dell'amministrazione americana però e qui poi vengono attivamente alla conclusione del mio intervento
L'aspetto su cui livornese servizio si sofferma più a lungo in maniera più analitica e più dettagliata l'Europa dell'Euro la governance dell'Eure lì
E diciamo ci sono tre critiche molto precise che fa servizio
Al modo come in Europa si è affrontata la crisi un ritardo eccessivo qui si parla di primissimi anni
Due mila nove due mila dieci un ritardo eccessivo nel cogliere la drammatici fare diminuzione della crisi che si era avvicinata negli Stati Uniti ma che stava arrivando ed era già arrivata in Europa
In modo irresponsabile questo mi ha molto colpito questo riferimento in cui è con cui alcuni penso soprattutto ad alcuni esponenti tedeschi hanno ventilato l'ipotesi di un abbandono dell'euro da parte di uno Stato membro in particolare ma con evidenti rischi sistemici anche soltanto
Devianti anche soltanto dall'evocare questa ipotesi su questa possibilità
E poi in un'ultima ora appartiene alla storia ma all'epoca creò non pochi danni quello che stabilisce le fece il pasticcio di Deauville quell'accordo un po'confuso mai troppo esplicitato tra la Merkel
Che Sarkozy sulle spiagge di doveri in cui si ipotizzò la partecipazione dei privati ristrutturazioni del debito pubblico USA mosso ragazzetto Denver importanti assai infausta memoria detto questo troverete nel libro richiama la pazienza e la voglia di consiglio di farlo di leggerlo
Una analitica ricostruzione di tutte le cose che sono state fatte durante la crisi e per cercare di evitare il collasso per la moneta comune le nuove regole in materia di debito e deficit la creazione di uno strumento nuovo che era lì e sembra
Un nuove regole per la mantenere sotto controllo
Ci si è riusciti relativamente così degli squilibri eccessivi
Un un nuovo ruolo questo fosse il fattore determinante della Banca centrale europea il io dell'unione bancaria di cui oggi abbiamo già alcuni elementi perfettamente funzionanti altri
Ancora oggetto di un cantiere in corso
La conclusione mi sembra cui giunge propizio che queste misure che sono state adottate sono state tutte adottate all'insegna del Tulli tutto lei
Molto spesso in affanno sotto
Diciamo di gravare di una situazione emergenziale senza un grande disegno diciamo che ispirasse una riforma organica
E molto spesso appunto di ritardo un sicuramente sia evitato il peggio sicuramente si sono introdotti meccanismi che consentono dovrebbero consentire alla nostra moneta comune oggi di funzionare meglio di quanto non abbia funzionato
Negli anni della crisi ma resta ancora molto da fare questo
Non possiamo dire non solo perché scrittore rivoli Fabrizio ma anche alla luce di quelli che sono un po'gli ultimi eventi gli ultimi sviluppi c'è una
Paradossalmente una sorta di consenso sul fatto che si debba fare ancora
Qualcosa anzi molto per migliorare la governance dell'Euro e per completare l'Unione bancaria
Ci sono numerosi cataloghi delle cose da fare e Fabrizio ricorda il rapporto prima dei quattro presidenti poi dei cinque presidenti forma critica mi ricorda però non si riesce a sbloccare la situazione con delle misure effettivamente coraggiose di riforma
L'ultima vicenda sotto questo profilo rilevante con Marcello ne parlerà in maniera molto più profondità sono le conclusioni del Consiglio europeo
Nel dicembre scorso l'agenda apparentemente molto ambiziosa partorito quello che io definirei un topolino cioè l'accordo per attribuire agli essendo la funzione Topolino avvelenato
E e l'accordo per attribuire alle assieme alla funzione di fiscal beh stop del fondo di risoluzione per le banche
Sistemiche europee vigilate dalle sale sembra ma ancora nessun accordo su un sistema comune di garanzia sui depositi molti cose ancora da approfondire prima d'arrivare a un'intesa su questo punto un vago accenno alla possibilità di proseguire un negoziato mi sembra ancora la parola ambiziosa
Su un bilancio autonomo dell'euro zona ma nessun accordo sulla possibilità di attribuire a questo eventuale bilancio semmai sarà realizzato
La funzione di stabilizzazione macroeconomica su questo c'è addirittura un documento di nove Paesi otto lo ricordo a tutti quali che si pronunciano chiaramente conto quindi molto resta da fare
E di contesto complessivo non induce ad eccessivi ottimismi io però mi fermo qui perché forse parlato anche troppo volevo soltanto
Di lì ancora una volta che questo libro che vorrei farvi vedere per chi non avesse ancora visto
è un libro che merita deve essere letto visto che
Merita di essere letto merita di essere approfondito vi troverete non sono una serie di riferimenti a cose successe ma una serie di spunti per i dibattiti delle mi auguro dei prossimi mesi che le prossime settimane detto questo io chiederei
Nel nell'ordine prima Piercarlo Padoan per Carlo non ha bisogno di presentazioni mi astengo da da citare tutto il lungo curriculum Piercarlo
Parlerà un po'del quadro globale e diciamo anche lui sulla base dell'esperienza non solo diritti un esperto avevi docente di accademico ma anche dei tratti Sovere quale di Santa se posso aggiungere
Successivamente chiederei a Marcello Messori di approfondire invece piuttosto il quadro europeo
Esperto in particolare di Unione bancaria ma credo che voglia spaziali più ampiamente non solo sornione bancaria
E infine Valeria Termini di affrontare un tema che è collegato a questo tema della crisi della governance globale ma è che più focalizzato sulla
Crisi della governance del del della transizione energetica del cambiamento climatico e in qualche modo le prospettive della governance qui spero posso essere più positiva del dello sviluppo sostenibile
Grazie Piercarlo
Verso fine anno buona sera a tutti nella divisione dei compiti ammetto calato molto volentieri occuparmi questioni globali lo farò tra un momento perché voglio cominciare violando questo accordo
Perché voglio parlare di una cosa sul creativa all'Europa che è essenzialmente un ringraziamento
A Fabrizio Saccomanni per il capitolo quattordici capitolo quattordici a un capitolo per me molto importante perché fa un analisi devo dire anche molto lusinghiero lo ringrazio anche per quello
Di un lavoro fatto al ministero dell'economia e finanza a partire dal due mila quindici è proseguito poi negli anni successivi ieri che si è concretizzato in una serie di documenti che facevano delle proposte di riforma la nuova nella zona euro
è stato un documento che in molti contenuti scusate ma non posso esimermi dal dirlo anticipava molte delle cose che poi sono state portate avanti a livello è ufficiale nel caso italiano c'è stata come purtroppo spesso accade un'anticipazione non riconosciuta
Una delle cose che a me dispiaceva un po'soprattutto per il grande lavoro che i miei colleghi ormai fa abbiamo profuso in questo lavoro
E che si diceva spesso anche gravi persone che guardano con simpatia al lavoro del governo allora che l'Italia era fuori dal dibattito
L'Italia non è fuori dal dibattito ribatte indicare aveva anticipato il dibattito di questo tipo per questa ragione sono particolarmente grato
Fabrizio di averlo sottolineato al di là delle questioni analitiche su cui lui va molto in fondo e quindi l'invito a leggere questo capitolo per primo quando ricerche di più detto questo passo subito alle questioni globali
Se o ovviamente in un libro del genere
Credo che ogni lettore
Debba scegliere un modo per approcciando perché un libro denso pieno di informazioni pian piano gli analisi pieno di dati è un libro da consultare non solo da leggere e poi mettere via
La questioni globali io le ho interpretata in questo modo a quali condizioni
Il sistema globale trovò la sua nuova stabile questa non è una domanda nuova ma la domanda che sia pure implicitamente o spesso a volte Fabrizio anche lo fa esplicitamente percorre le pagine del libro che si occupano di queste questioni
E per dare un'idea di come io ho letto questo aspetto ricorderò per episodi
Tre episodi che caratterizzano una classificazione del tutto personale arbitraria gli ultimi vent'anni in tema di cooperazione globale
Il primo episodio ogni episodio qualcosa che riguarda alcuni anni che riguarda il modo in cui il dibattito sulle relazioni globali si svolgevano alcuni anni definibile sotto il problema degli squilibri globali
Florin balances
Un tema che è diventato ossessione
Nei primi anni due mila mi ricordo allora io ero direttore esecutivo Fondo monetario e ogni riunione del board che su comparsa di questioni globali emergeva questa questione
Qual era la questione
La questione è che c'era un forte timore nell'ambito dei policy del policy making internazionale al Fondo monetario ma evidentemente anche alle autorità fiscali e monetarie
Che sia portavano col Fondo monetario c'era un'attenzione sulla possibilità che il sistema globale andasse in crisi
O senno del poi possiamo dire avevamo ragione quelli che si preoccupava il problema è che quelli che si preoccuparono ci preoccupammo sbagliavano perché si aspettava una crisi che poi non è mai successa
Si aspettavano una crisi che a causa dello squilibrio di parte corrente del piace pagamenti americana avrebbe inevitabilmente si pensava allora portata una drastica svalutazione del dollaro una soluzione che avrebbe portato sconquasso nel sistema internazionale
Questo non è avvenuto anche se è avvenuta una crisi molto più profonda
Ma è un esempio di come a volte o spesso i policy maker semplicemente guardano dalla parte sbagliata
Questa è la prima questione che io vorrei ricordare e cioè che molto spesso
I portici emersa possono vedere solo quello in quello che ha accade accanto a loro magari avendo un'esperienza alle spalle ma spesso dimenticandosi che ci sono molti errori che magari sono stati già commessi in passato
Allora non solo si sbagliava
Nell'identificare una possibile fonte di crisi ma siamo in si dava una ricetta di politica economica che in molti casi era giusta ma che come l'esperienza di oggi ci dice difficile da applicare
C'era un mantra che era ormai condiviso che diceva per evitare che gli squilibri globali degeneri non in modo insostenibile bisogna che ciascuno faccia la sua parte questo avete già sentito
E che cosa che ciascuno doveva fare cose diverse perché diversi sono le economie diverse
Diciamo le capacità di intervento di polizia a livello globale gli Stati Uniti innanzitutto dovevano ridurre lo squilibrio di bilancio di pagamenti che non era semplicemente una questione di pagamenti ma era anche una questione di squilibri di finanza pubblica
C'erano i cosiddetti deficit gemelli alle spalle
Gli Stati Uniti non hanno fatto il dollaro non sia svalutato ma nel frattempo come sappiamo tutti bene si è alimentata una instabilità finanziaria che poi esplosa senza che nessuno si aspettasse nel modo in cui ciò è avvenuto
Ma c'erano anche altre questioni che val la pena ricordare perché stiamo parlando del dibattito di quasi vent'anni fa
Cosa dovevano fare degli altri paesi pensato la Cina che era già presente in modo significativo sul quadro globale la Cina doveva rivalutare il suo tasso di cambio perché spostava troppo
E quindi bisognava chiedere ai cinesi
Di mette in moto meccanismi possibilmente più di mercato che di intervento diretto pubblico sui mercati dei cambi valutare che sotto la pressione di un surplus corrente dinieghi di quantità con crescente i cinesi permettesse un apprezzamento della loro valuta quindi riducessero il quindi i pagamenti
Allora però c'è un altro problema che spesso veniva dimenticato che a fronte di un attivo di parte corrente cinese c'era un investimento di risorse cinesi del mercato americano
I cinesi avevano investito pesantemente nel sistema finanziario americano per esempio avevano investito pesantemente nelle agenzie che si occupavano dei il del mercato immobiliare redimersi agilmente
E quindi fornivano in qualche modo restituivano agli Stati Uniti le risorse che apparentemente venivano sottratte tramite il surplus commerciale
Questo per dire cosa che a volte non solo si guardava dalla parte sbagliata ma ci si dimenticava un fatto che in un mondo intero dipendente
A fronte di una apparente culpa di un attore c'è anche un Reggio che un beneficio che quella attore produce al sistema e questo va sempre tenuto conto va sempre tenuto conto all'interdipendenza
In questo quadro poi passo rapidamente alla seconda fase
In questo quadro l'Europa veniva diciamo rampogna alta con una ricetta che avete già sentito parlare l'Europa deve fare più riforme strutturali grazie
Siamo ancora lì
Ma l'Europa aveva e questo era un un elemento diciamo in cui secondo me l'analisi economica c'è azzeccata abbiamo un problema di crescita strutturalmente debole
Stiamo parlando di vent'anni fa
Da allora a mio avviso la crescita strutturale
Europea è peggiorata non è aumentata non è migliorata anzi è peggiorata magari con intensità diversa in vari Paesi ma sicuramente siamo allora alla allarme su un problema che da da tempo astratto ISO
Che cosa ne è stato in termini di collaborazione e di cooperazione e di management internazionale di quel periodo nulla di fatto ogni paese ha continuato a fare
Quello che faceva prima
Tenendo conto del fatto che tutto sommato è vero che c'erano gli squilibri globali ma il sistema sembrava andare avanti in ogni caso
Il ricordo
Che la posizione americana quando gli Sicilia si diceva ma voi avete uno squilibrio che prima o poi diventerà insostenibile la risposta americana era per adesso non è successo e non succederà se volete venire a dirci come cambiare la politica finanziaria
Di siete benvenuti e naturalmente di fronte a questo elemento permette di misurare un termine che non vorrebbe sembrare scortese arrogante finiva all'improvviso discorso
Poi arriviamo alla fine del decennio passato al due mila sette due mila otto la saprà crisi dal sopra in la crisi che nasce Ornella profonda economia domestica degli Stati Uniti del mercato immobiliare non non nasce fuori
E questa crisi rapidamente si espande e si espande rapidamente perché si espande sui binari di una fragilità finanziaria che nel frattempo era andata avanti che nessuno aveva
Non tanto visto quanto si era preoccupato di frenare udì gettare un segnale d'allarme o comunque qualcosa che permettesse di affrontare il problema
C'è stata una crisi questo l'avevo detto anche Ferdinando Fabrizio scrive in modo analitico una reazione di governance positiva Toy G venti è passato ad essere un'organizzazione che riuniva soltanto i ministri delle Finanze ad essere una organizzazione che riuniva idea e il G venti agito su due piani un piano immediato di gestione diciamo così macroeconomica della crisi
In cui ha avuto successo io due fatti secondo me vanno ricordati di quel periodo che siamo alla fine del decennio passato primo che tutti erano d'accordo che c'è un problema di carenza di domanda
E di conseguenza la risposta fu ciascuno di voi con le armi che ha a disposizione intervenga a colmare un possibile cioè sulla scarsità di domanda quindi siano esse politiche monetarie politiche finanziarie o politiche fiscali
Adesso basta con l'austerità avrebbe detto qualcuno oggi
Bisogna colmare questo vuoto e questo ebbe successo
Ebbe successo anche una secondo fattore importante di cui oggi fosse sentiamo la mancanza il grande timore nel dibattito di politica economica che come nel ventinove nella crisi successiva si passasse
è un problema di gestione macroeconomica dalla domanda un problema di protezionismo spinto cioè se che i paesi soprattutto quelli emergenti reagisse euro alla crisi nata dall'interno al sistema globale con una chiusura delle frontiere questo non avvenne ed è stato un bene perché se fosse avvenuto a questa risposta anche in presenza di un sostegno della domanda articolato probabilmente i canali di deflazione del sistema sarebbero allargati nel si sarebbe andati in una situazione molto più difficile questo fu il primo elemento di risposta del G venti e poi in atto un meccanismo molto più complicato molto più farraginoso ma anche molto più ambizioso che voleva guardare alle ai fattori strutturali della crisi quindi non solo dare risposte di breve termine ma dire c'è bisogno di una ricetta che faccia una cosa che avendo la crescita forte sostenibile e poi negli anni più recenti si è aggiunto un aggettivo una una crescita inclusiva
Ha avuto successo questo secondo livello purtroppo devo dire di no lo dico con rammarico perché negli anni passati ho passato molto molti giorni anche molte notti
A contribuire prima come membro di un'istituzione internazionale poi come membro di un governo alla creazione di uno schema che permettesse di fare aumentare la crescita renderlo sostenibile
A mio avviso questo
Il tentativo purtroppo è andato non andato a buon fine ed è rimasta lì è rimasto il G20 che rimane un'organizzazione informale ma sempre più complicata che si d'a a valle del contributo del maggiore istituzione internazionale dal Fondo monetario alla Banca mondiale Alex Bigallo all'OCSE
Per produrre alcuni risultati c'è tutto un campo di cui non parlo fossero vorrà parlare Fabrizio che riguarda la regolazione finanziaria che a detta di molti ha avuto più successo di altri più successo per esempio che nella politica
Di sostegno alla crescita
Ce l'ha avuto c'è stato anche un altro di argomento che spesso viene ignorato perché ritenuto di secondo livello secondo me a torto in cui oggettivamente qualche passo avanti in tema di cooperazione internazionale è stato fatto questo campo sono è il campo dalla tassazione
Campo difficile perché è un campo in cui la sovranità nazionale è molto forte ma sono stati fatti passi avanti sia a livello di G venti che a livello europeo in tema di trasparenza di scambio di informazioni di qualcosa che non è insieme un regime di cooperazione fiscale
Ma è una condizione preliminare fondamentale poteva avere una completa cover
Cooperazione fiscale che però ultimamente e qui arrivo alla terza parte
Ha avuto qualche battuta d'arresto soprattutto per una resistenza
Da parte della nuova Amministrazione americana quindi pezzo pezzo della storia e la cooperazione in questi anni e la situazione attuale
La situazione attuale è una situazione che io non avrei timore a
Considerare molto significativa norma forte rottura con il passato quello che sta facendo la poi la l'amministrazione americana una inversione a u nei confronti del sistema globale è un'inversione a U che in questo momento beneficio all'economia americana perché banalizzo assai il tema me ne scuso
L'economia americana si trova nella condizione di agire sul piano del barriera commerciale in senso lato sul piano la politica fiscale politica fiscale fortemente espansiva
Anche in presenza di un deficit che già espansivo per conto suo e misure di protezione il che significa banalmente che almeno infatti i benefici la stazione fiscale non vanno fuori ma restano dei e quindi c'è anche come dire un atteggiamento positivo da parte della i primi a valutare questa politica all'interno agli Stati Uniti
Ma e qui è il punto preoccupante di quello che la meno uno dei punti preoccupante l'attuale situazione globale
La una domanda che s'secondo me dovrebbe essere apposta con più insistenza questo atteggiamento che l'Amministrazione Trump che ormai ha quasi a due anni di vita
è un atteggiamento che sta provocando cambiamenti irreversibili nel sistema globale oppure quando Trump se ne va per ragioni politiche poi torniamo al come prima
Se Trump viene previsto rimanere in
Info al potere anche per il prossimo mandato e se questa politica continuerà
Ragionevole secondo me porsi la domanda se il sistema commerciale d'investimento globale ne possano essere
Colpito e stravolto in qualche misura se per usare un gergo caro gli economisti internazionali
Si passerà da una situazione di regionalismo aperto quindi con grandi ragioni economiche però parlano tra di loro in modo che intenso a un regionalismo chiuso
E cioè con barriere nei confini protezione nelle regioni e con con implicazioni importanti in termini di sostenibilità delle cosiddette catene globali del valore che il modo in cui il commercio internazionale si organizza
Se questo fosse allora ci troveremmo di fronte veramente una svolta un perché non è soltanto la svolta
Del principale attore internazionale ma è conseguenza di quella svolta un cambiamento della struttura di relazioni economiche internazionali sto estremizzando un po'il discorso per per renderlo fosse un po'più chiaro ma io ritengo che siamo di fronte a una situazione molto distante da quello del passato e che potrebbe avere conseguenze significative
Ho parlato anche troppo e concludo
Tornando alla domanda iniziale
Ci sono le condizioni per una governo insomma del sistema globale più efficace
Tornando indietro nel tempo
Un tema di cui mi sono appassionato negli anni ottanta e novanta in termini di analisi delle relazioni internazionali questo è il tema che di solito veniva affrontato come il problema della cooperazione internazionale senza un'egemonia
Ricorderete tutti la teoria di Checchin del verde reso famosa che il sistema internazionale del dopoguerra era stabile perché c'era un Paese egemone gli Stati Uniti che forniva in varia misura con varie diciamo dimensioni beni pubblici internazionali
Stabilità monetaria mercati aperti sicurezza e così via lo poteva fare perché era di gran lunga più forte di tutti gli altri e quindi si poteva permettere che gli altri lo sottrasse un po'quando queste cose son cambiate perché il potere relativo degli Stati Uniti diminuito rispetto agli altri Paesi la cooperazione è diventata più difficile
Oggi diremmo il nazionalismo o il sopra Nismo globale sono aumentati
E sicuramente insomma Nismo globale degli Stati Uniti è un mercato e di conseguenza è diminuita la propensione alla cooperazione
Finisco con una domanda che ha un aspetto globale ma fosse anche europee
è possibile avere cooperazione internazionale quando il surrealismo Sidi fonde di studiosi di relazioni internazionali hanno proposto una serie di condizioni
Analiticamente in interessanti che dicono se queste condizioni sono verificate c'è cooperazione
E ricordo solo due smetto
C'è cooperazione se ci sono molti Stati sovrani se questi Stati sovrani si comportano in due modi primo sono disposti a dialogare con gli altri Stati sovrani fino ad eventualmente cambiare le loro preferenze
E quindi accettare che ci siano preferenze sovranazionale rispetto a quelle nazionali e due che lo facciano con un orizzonte temporale lungo e che quindi siano ben coscienti che ci vuole pazienza
E perseveranza nel nella cooperazione internazionale se queste condizioni non so verificate beh allora avanti insolenza grazie
Grazie grazie Carlo
Avevo avevo sperato
Previa CNP tipo positivo che proiettato su alcuni risultati di G20
Forse stava realizzando in materia vero regolamentazione finanziare anche tassazione ci dessero problema visione così ristruttura le due conclusioni mi sembra molto
Molto più critiche voto che negative
Marcello paneuropeo grazie mi fa molto piacere grazie mi fa molto piacere avere questa opportunità di discutere nella divisione del lavoro
Fra i commentatori di questo bellissimo libro di Fabrizio fra Saccomanni mi fa molto piacere che mi sia toccata in sorte questo oggetto cioè la governance economica europea e l'evoluzione della
Governance europea perché al di là della battuta di Piercarlo
Non solo come dire questo tema a un po'assorbito la mia attività negli ultimi anni ma anche perché io credo che questa sia una delle parti del volume in cui più si valorizza un approccio che fa di questo volume davvero un contributo prezioso e cioè non abbiamo sempre due linee di ragionamento una che apparentemente descrive la sequenza di fatti rilevanti a livello internazionale a livello europeo e a livello di singoli paesi e dall'altra un'analisi teorica
Dell'evoluzione della politica economica e quindi potremmo dire una teoria della politica economica bene
Io credo che uno dei pregi maggiori del volume di Fabrizio Saccomanni sia consista nel fatto che questi aspetti sono intrecciati e dunque quando vi è una ricostruzione
Dei fatti degli eventi questa ricostruzione è sempre densa di teoria e densa di analisi che offre prospettive
Inusuali
Detto questo naturalmente il mio primo compito abbastanza ovvio come collegare le considerazioni che Piercarlo Padoan ha fatto sulla governance globale con la parte relativa alla governance economica e quindi io credo che l'autore Fabrizio sia stato molto attento nel effettuare questo collegamento perché inizia il capitolo sei che insieme ai capitoli dodici quattordici e sedici un po'si sofferma di più sugli aspetti europei sottolinea come rispetto al suo potenziale economico e politico istituzionale l'Europa abbia avuto un peso minore delle attese minore delle speranze
Sia
Subito prima della crisi finanziarie reale internazionale sia dopo la crisi finanziaria internazionale e la conseguente e le conseguenti crisi europea
Allora sequestra e la tesi
Di questa parte del volume naturalmente bisogna capire
Come mai gli sia stato questo peso inferiore alle attese da parte di un'area potenzialmente così rilevante come l'Unione europea che l'Unione economica e monetaria europea il la chiave di lettura che l'autore che Fabrizio Saccomanni propone serve proprio poi a fare l'operazione che ho cercato di sottolineare all'inizio cioè a non dare una mira descrizione ragionata degli eventi più rilevanti ma vere
Una potente chiave di lettura di teoria della politica economica per ordinare in modo originale e certe volte anche inusuale questi insiemi di riempire la chiave di lettura
Che l'autore propone e che prima della crisi internazionale del due mila sette due mila nove e anche prima della crisi
Europea che inizia tra la fine del due mila nove e il due mila dieci in mente l'unione europea nell'area dell'euro
Disponessero di effettivi meccanismi di gestione delle crisi che non fossero crisi idiosincrasie che cioè specifiche di un determinato Stato membro
Da questo punto di vista Fabrizio articola ulteriormente queste affermazioni perché secondo me ha ragione sostiene che i vincoli i tentativi apparentemente di coordinamento delle pur sempre delle politiche fiscali nazionali
Per esempio incarnate prima dal patto di stabilità
E crescita e poi da una serie di altri istituti di natura fiscale di natura macro economica e di financo politica industriale non servissero in realtà per coordinare davvero queste politica a livello europeo ma fossero un postumo mentali a salvaguardare l'integrità della politica monetaria
Allora questa è una chiave di lettura potente ed è una chiave di lettura potente come viene dimostrato poi dalla ricostruzione che sulla base di questa chiave di lettura
L'autore fa degli eventi che hanno caratterizzato il periodo molto difficile
Ha attraversato dall'Unione Europea dall'unione economica e monetaria europea tra la fine del due mila nove e la metà del due mila tredici o se vogliamo fino anch'essi alla fine del due mila quattordici
Ferdinando ferme di feroci nella sua introduzione
Già ha ricordato alcune di questi ingredienti che danno come dire sostanza alle difficoltà attraversate dall'area dell'euro e dall'unione europea
Beh noi potremmo legge gli interventi delle istituzioni europee prima appunto di questi meccanismi di gestione delle crisi sistemica e con il fatto che queste istituzioni hanno sempre rincorso gli eventi
Più caratterizzanti questa crisi io insegno
Alla LUISS economia europea agli studenti ma del due magistrali e faccio sempre un esempio che non viene apprezzato perché la giovane generazione ma poco al cinema Avex sono convinto che qui sarà apprezzate e cioè dico sempre che questi interventi avvengono alla venticinquesima ora come in quel meraviglioso film di Spike Lee
Che narra di una vita non particolarmente edificante però di un personaggio molto simpatico naturalmente intervenendo quasi fuori tempo massimo
Questi interventi sono un distorti e hanno costi istituzionali e sociali più elevati di quanto non avrebbero potuto avere se non fossero stati in ritardo
Tuttavia nonostante come dire questa mancanza di strumenti di gestione della crisi giustifichino questa carenza B nonostante questo molti passi sono stati fatti perché nonostante le debolezze strutturali
L'area dell'euro ha superato una crisi esistenziale estremamente pesante estremamente grave una crisi esistenziale che nel volume e qui di nuovo la chiave di lettura conta molto
è fatta caratterizzata da almeno tre episodi ben innanzitutto non soltanto in Europa ma soprattutto in Europa c'è stata una lettura Borbore indire non soltanto distorta ma addirittura errata della crisi finanziaria internazionale almeno per una buona parte dell'autunno e dell'inverno del due mila sette fino al fallimento di Lima andrà deluso nella due mila otto quando Lehman fallisce finalmente gli analisti aprono gli occhi ma prima tendevano a leggere la crisi finanziaria internazionale come una crisi sostanzialmente di liquidità derivante dal fatto che un mercato cruciale per il sistema dei pagamenti il mercato interbancario
Si era dissecato si era ridotto non era diventato non era rimasto liquido
In realtà questa crisi era una crisi molto più profonda che investiva né i fondamenti sistemici il funzionamento del sistema finanziario internazionale una seconda caratteristica che come dire ha minacciato l'esistenza dell'area dell'euro è stato la drammatizzazione della crisi greca noi siamo abituati a pensare che sia stato sciolto a enunciare per la prima volta la possibilità di una fine dell'area dell'euro
Nel due mila quindici nelle drammatiche giornate di giugno-luglio in cui appariva quasi impossibile convincere il nuovo governo greco ad aderire al piano di salvataggio all'ennesimo piano di salvataggio dell'istituzione europea in realtà questa discussione seppure un po'sottotraccia li Fabrizio Saccomanni lo ricorda con molta forse lucidità già era emersa verso la fine del due mila nove prima dell'intervento di salvataggio con prestiti di bilaterali alla in Grecia
E quindi questo come dire tendeva a depotenziare molto la coesione e la compattezza dell'area dell'euro derubricando un'unione monetaria i quasi a un sistema di cambi fissi e finalmente ce questa terza minaccia questa terza falla che già è stato ricordato da Ferdinando
Il famoso tentativo la famosa proposta di Sarkozy e di Merkel laddove il di coinvolgere il settore privato nella ristrutturazione delle crisi dei bilanci pubblici e in particolare nella ristrutturazione del bilancio pubblico greco qui il libro estremamente lucido e preciso nel fornire un'analisi non banale dell'avvenimento perché sottolinea come in discussione
Non vi sia un meccanismo di ristrutturazione dei debiti sovrani che in qualche modo inevitabile ex-post quando la crisi di un bilancio pubblico diventa palese non più gestibile ma qui c'è l'introduzione di un meccanismo ex ante che quindi come dire tende a far precipitare
A prescindere dalla fondatezza di questo fatto una crisi anche in insolvenza in una crisi di insolvibilità e questo getta una luce poi molto importante sull'evoluzione futura del dibattito all'interno dell'Europa dunque per riassumere nonostante quindi la debolezza delle istituzioni europee di gestione della crisi comunque
L'evoluzione di questa istituzione ha saputo fronteggiare falle così profonde e assicurare la sopravvivenza dell'area dell'euro a una crisi esistenziale
C'è però un terzo elemento che quello cruciale che mi porta rapidamente alla seconda parte delle mie osservazioni e cioè che come dire
Questo
Modo di leggere gli eventi fa emergere come la finalità della politica monetaria anche di una politica monetaria così innovativa qual è stata dalla fine del due mila undici alla ad oggi
Quale quella attuata dalla banca centrale europea
Il racconto una politica monetaria che non poteva correggere le distorsioni e i limiti strutturali di funzionamento dell'area dell'euro ma poteva al più comprare tempo e quindi creare spazi per predisporre strumenti di tipo fiscale
Di tipo macroeconomico e di tipo di politica industriale e dei servizi per rafforzare l'area dell'euro ieri
Fornire quest'aria di strumenti adeguati alla gestione delle crisi ecco possiamo reggere l'evoluzione della governance europea anche in questi termini come un susseguirsi di fasi di Forte al celebrazione di stallo proprio a seguito di questa dinamica quando la politica monetaria comprava tempo ma al contempo scusate il bisticcio di parole palesava i suoi limiti allora vi erano passi avanti è questo e ciò che è accaduto tra la metà del due mila nove
E la fine del due mila dieci tra la fine del due mila undici e la fine del due mila quindici dalla metà del due mila diciassette dopo le elezioni presidenziali francesi alla fine del due mila diciassette ma quando viceversa la situazione non era drammatizzata l'evoluzione della governance europea cade in una fase di stallo per questo è stato vero nel due mila undici
Dollaro
Primi mesi del due mila sedici alla metà di quell'anno ed è purtroppo vero dalla due mila diciotto ad oggi
Allora
Sì questo è il quadro che dieci viene offerto in estrema sintesi dalla parte dedicata alla governance europea
Uno ed è questa la prima delle due piccole osservazioni che dovendo svolgere il mio ruolo di scasso mi sento di fare al volume di Fabrizia che rimane su un po'sullo sfondo
Una seconda possibile chiave di lettura degli avvenimenti che il libro narra molto meglio di quanto non vi abbia sintetizzato io fino ad ora e cioè questa contrapposizione tra riduzione del rischio e condivisione del rischio che potrebbe essere usata per raccontare una storia analoga allora nel volume a mio avviso si sottovaluta un po'una interrogativo che sarebbe una interrogativo affascinante che a mio avviso potenzi avrebbe ulteriormente
Questo sapiente intreccio fra descrizione ragionata degli degli avvenimenti teoria della politica economica e cioè la complementarietà tra questi due aspetti come si sia superata questa carenza di strumenti di gestione delle crisi eccome si sia cercato di superare questa tensione permanente tra riduzione del rischio e condivisione del rischio voi potreste dirmi a questo punto lì con questo mi avvio a concludere
Ma
è una strana storia quella che ci stai raccontando ai mostrato quanto sia Stato come dire proficuo quanto sia stata proficua la chiave di lettura proposta dall'autore e adesso come dire dei ci sarebbe stata ancora più proficua se ci fosse stata interazione con un'altra chiave di lettura hanno assolutamente dimostrato questo fatto e quindi un po'per difendere la mia reputazione di di scarsa apre un po'per vivacizzare il dibattito arrivo alla mia seconda
Osservazione che mi sento di fare al libro c'è un punto di realtà nella ricostruzione degli avvenimenti che ha fatto a pezzi in cui la carenza di questa doppia chiave di lettura a mio avviso lo porta un eccesso di pessimismo nella lettura del documento di cinque presidenti già lo ricordava nell'introduzione Ferdinando Nelli feroci
Fabrizio è critico rispetta i contenuti di questo rapporto non già perché il rapporto non colga
Il problemi effettivi che l'area dell'euro e le istituzioni europee devono affrontare ma perché list Palma su un arco temporale troppo dilatato
Non coglie l'urgenza delle risposte che le istituzioni europee l'area dell'euro devi dare ai cittadini
Alle impresa e agli attori economico sociali che lo compongono e come dire molto interessante confrontare
La descrizione che nel volume viene fatta nel capitolo sei con il capitolo in cui Fabrizio Saccomanni rifacendosi a un intervento del due mila sedici quindi a ridosso del due mila quindici due mila sedici quindi a ridosso della pubblicazione di questo rapporto la critica che Fabrizio fa a questo rapporto bene
Questo rapporto è diviso grosso modo in due fasi fino al due mila diciassette le raccomandazioni di intervento senza modifiche dei trattati europei dal due mila diciassette al due mila venticinque
Modifiche che richiederebbero cambiamenti dei trattati
Fabrizio sostiene anche ovviamente giustamente che la seconda descrizione molto generica e Luck e che la prima è poco ambiziosa al poi adesso ci rivolgiamo dal dalla situazione attuale a inizio del due mila diciannove e ci chiediamo ma cosa è stato fatto dal due mila quindici due mila diciassette e con rammarico dobbiamo direbbe
Forse il rapporto dei cinque presidenti era financo troppo ottimistico
Questo rapporto è stato ripreso con nostra grande soddisfazione ma poi con rammarico per non per la mancata attuazione
Da un intervento della Commissione europea di dicembre due mila diciassette
C'è che cercava di implementare un po'gli ingredienti del rapporto purtroppo il due mila diciotto e i primi mesi del due mila diciannove non hanno confermato le aspettative l'Eurogruppo
Sia di giugno del due mila diciotto sia di dicembre del due mila diciotto è stato estremamente deludente sia depotenziata la funzione di back stop della Meccanismo europeo di stabilità riguardo alla gestione delle crisi bancarie e alla possibile ristrutturazione del settore bancario la cosiddetta Risoluzione
Come dire scaduto soffocato dalla dinamica tra riduzione del rischio e condivisione del rischio l'istituzione di o un meccanismo europeo di garanzia dei depositi
Caduto un po'sullo sfondo l'ipotesi di un ministero dell'economia che fosse in grado di gestire un bilancio dell'area dell'euro ciò che è rimasto uno spettro che seppure non in modo lei diretto continua ad aleggiare sul dibattito dell'Eurogruppo e cioè meccanismi che potrebbero ripristinare
Soluzioni quasi automatiche di ristrutturazione dei BTP dei debiti pubblici ex-ante questo secondo me e il quadro di oggi nonostante questo la mia diversa lettura del rapporto dei cinque presidenti e del documento della Commissione europea di due di dicembre due mila diciassette mi fa concludere dicendo che sono che rimango però relativamente ottimista
Il fatto che nel due mila quindici ci sembrasse che il rapporto di cinque presidenti era già arretrato rispetto ai problemi ma che l'area dell'euro abbia tenuto in questi anni
Nonostante lo stallo mi porta a dire che ancora c'è tempo per recuperare il terreno perduto
Io credo che con gradualismo si possa arrivare a coordinamenti effettivi delle politiche fiscali anche senza
Pretendere che siano subito a livello intergovernativo ma atto sovranazionale ma accettando anche un livello intergovernativo e credo che questo potrebbe aprire la porta all'effettiva realizzazione dei contenuti del documento della Commissione europea di dicembre del due mila diciassette che a mio avviso rimane
Lo strumento il grimaldello per riprendere a fare evolvere la governance economica europea
Grazie Marcello grazie soprattutto per questa lotta conclusiva
In chiave più ottimistica spero che infatti diano ragione ovviamente nell'interesse di tutti però io
Volevo sottolineare un aspetto sono sicuro di Fabrizio ha raccolto la doppia provocazione
Quella che riguarda la chiave di lettura di tutti questi eventi in funzione di questa contrapposizione tra misure di condivisione del rischio misure di riduzione del rischio la chiave molto interessante e adombrata
Qua e là nel libro Fabrizio non è utilizzata come il criterio principale
E l'altra che riguarda il giudizio ex post sul famoso rapporto dei cinque presidenti a questo punto però passiamo ad un tema un po'diverso che proroghe cintura Valeria Termini
Che ci parlerà della di governance del dello sviluppo sostenibile del cambiamento climatico della transizione energetica grazie
Grazie Fernando dunque
Io credo che ognuno di noi abbia trovato una chiave di lettura di particolare interesse questo dar conto della straordinaria densità e dell'interesse del libro di Fabrizio devo dire la verità un approccio olistico
Che fin dall'introduzione ci porta a fare i conti a immaginare per esempio ciò a cui lui richiama come agenda di sviluppo sostenibile richiama la posizione delle Nazioni Unite nel due mila e quindici già nel primo capitolo dove l'agenda globale per lo sviluppo sostenibile individui diciassette famosi obiettivi di sviluppo e poi addirittura si tradurranno in centosessantanove traguardi forse un po'troppo ambizioso
E nel giro riporta poi mi richiama successivamente
Nella agenda nella nelle cose da fare e come lui dice del due mila e diciassette del gruppo dei vinti
Ora Tecnost che da ultimo ha vinto che un ruolo anche di maggiore ottimismo in tutto questo in questa nostra discussione cercherò
Bindi conti arriva
Un altro aspetto però davvero importante secondo me deliberò che è è il filo conduttore è che Fabrizio ci conduce con mano in modo molto rigoroso per mano
Da un da un mondo a quello successivo perché all'inizio del Cipa al ci spiega il multilateralismo è vero che come diceva Piercarlo e c'è un Paese egemone che consente questo
Tuttavia ci spiega Fabrizio il multilateralismo istituzionale facile intravedere la possibilità di limitare l'egemonia americana
Nell'ambito di istituzioni multilaterali come lei incarnazioni Casanova italiche tra quindi e quasi imprescindibile all'aspetto della multilateralità all'egemonia indubbia di cui si è parlato prima degli Stati Uniti quarantaquattro
Ci porta per mano fino Anna bilateralismo folle di oggi di Taranto di quel su quali non mi soffermo che però richiama molto bene attraverso la ricostruzione interessantissima
Di strumenti e istituzioni e di evoluzione gli strumenti istituzioni da allora a oggetti
Ora pone due condizioni perché si possa proseguire nel sì posso proseguire in una crescita in un
Per lo meno parziale adesione a questo sviluppo sostenibilità questa pista condizioni che troviamo pagina ventidue sono che devono essere soddisfatte la prima è veramente un terno al lotto a mio parere è convincere i principali attori della scena globale a cooperare avendo noi tutti i giorni al telegiornale tanto che ti spiega tu questo non può avvenire ovviamente la prima condizione
Mi riesce difficile come condizione di specie Lotito all'ottimismo la seconda reperire le risorse finanziarie poter finanziare programmi di sviluppo di lungo periodo ora rispetto a questo
E a questo percorso no tre punti che vorrei vita condividere con voi il primo riguarda
Proprio la difficoltà dei di reperire risorse per investimenti di lungo periodo
Che è legato ai flussi speculativi all'incertezza legate al settore tutto mi sono occupato in questi ultimi dieci anni cioè quello dell'Energia del petrolio ecco quella è una cartina di tornasole per mostrare come esclusi speculativi nell'incertezza globale in senza d'una regolazione multilaterali comunque globale
A abbiano la meglio abbiano avuto spesso ha la meglio sulla possibilità di investimenti di lungo periodo rimango costretta a questo settore per il momento
E ha ricordo civili molte teorie sono state utilizzate domando spetta Piccolillo eccetera battito delle riserve di petrolio rispiegare la volatilità del prezzo del petrolio
Due mila otto subito prima della crisi centoquarantuno dollari al barile
L'anno dopo due mila e nove cinquantatré dollari al barile
Due mila quattordici cento dollari al barile due mila sedici quaranta dollari a barile collo verticale come sappiamo terminato tra Germaine sedici
E oggi in questi mesi oggi spesso siamo ancora in balia di queste vola diciamo di questi moventi stoppati molto forti che hanno un impatto globale dà atto il volume dei flussi che ne sono coinvolti
Ora
Come dicevo questo dà conto anche della incertezza che si crea della fragilità finanziaria che è stata più volte richiamata e della difficoltà di aggiustamento che questo comporta
Diciamo di in modo molto sintetico
Ci sono due spetti negli sbilanciamento i test regionali che sono stati richiamati che vale la pena di chiamare il nuovo anche in questa chiave
Il primo riguarda lo sbilanciamento tra diciamo Paesi produttori mi sia consentita la sintesi paesi produttori di petrolio di fonti energetiche presi e consumatori allora
Quando crolla il prezzo del petrolio tra il due mila quattordici sedici
Noi ci troviamo un'economia globale in cui ti paesi produttori
Che sono certo lo applichi a realtà il poco altro si trovano ancora non c'erano gli Stati Uniti
In modo così impegnativo come oggi che si trovano a farlo compiere un trasferimento di risorse di novecento miliardi podio un trilione di dollari
Verso i Paesi consumatori sono sbilanciamento di Amba nazista regionali e di entità
Che se non governano che creano ovviamente un terreno
Sarà fertile per la speculazione e anche per l'incertezza
Checché ne ha problemi naturalmente agli investimenti di lungo periodo e qui abbiamo una ulteriore crisi di instabilità si diceva scherzando prima non ha parlato della Russia nel libero Fabrizio ma dato si entra in primo piano subito
Pena la crisi di instabilità interna che l'assenza del dividendo petrolifero crea ma anche i Paesi dell'ottanta i Paesi produttori si ritrovano con la stessa difficoltà a far fronte inutile ricordare l'Arabia Saudita
Che problemi pone
Di nuovo direi globalmente dal punto di vista di stabilità sociale
Vincono ai consumatori quelli che riceva i consumatori sono non solo i Paesi dell'OCSE
Ma anche Cina e India uno ce l'Europa naturalmente che importa settanta per cento cinquantacinque per cento in media del proprio fabbisogno energetico di fonti primarie
Ora uno si aspetterebbe da macro economista come noi siamo qui che il moltiplicatore globale porta una criticità
E la domanda è poco risponde benissimo seppure non così direttamente al principio di Fabrizio
Di fatto
è l'incertezza che non consente questo l'assenza di istituzioni forti globali certo non sono le Nazioni Unite ma neanche più il fondo monetario che è in grado di far fronte all'incertezza globale che in questi sconvolgimenti portano e gli Stati Uniti
Si trovano del mezzo più questo perché io ricordo c'è un big bang mezzo tutto questo per il due mila cinque la scoperta dello Shell o il che di nuovo è un fenomeno globale perché se mi si consente la semplificazione di nuovo
Allontanato dagli Stati Uniti dal Mediterraneo allontana gli Stati Uniti dagli interessi nera lo vediamo in questi giorni anche quindi è un problema di nuovo globale non solo economico ma geopolitico in questo caso andando proprio con l'accetta perché il tempo non non consente un altro da questa incertezza globale io vorrei ricordare ci sono due ha stretti
Che ritrovo nella volume di Fabrizio per quanto riguarda in questo caso la vigilanza che non è stata accettata dagli altri di Scarselli che mi fa piacere ieri rintrodurre
La vigilanza finanziarie globali difficoltà anche se alcuni passi avanti sono stati fatti come ricordava Piercarlo la prima difficoltà
E di natura valutaria
In questa chiave di lettura
Sulle fonti primarie sulla legge sul petrolio io ricordo che alcuni Paesi erano in grado alcuna regioni erano in grado di utilizzare il cambio per far fronte per esempio al crollo del prezzo del petrolio penso all'esondazione del rublo
Che ha un impatto non banale su altri invece ci son trovati come quelli di cui parlavo prima in paese nervoso
A non a vivere in questo strumento nel bene e nel male e a dover far fronte con una problema fiscale interno che e quindi anche di
Diciamo armonizzazione sociali interna qui non erano in nessun modo abituati quindi c'è un problema di debiti sovrani ma anche un problema finanziario qui interviene un problema la vigilanza che riguarda l'Imperiese
Perché le imprese e ci sono dei dati estremamente allarmanti che riguardano le imprese energetiche globali ma soprattutto negli Stati Uniti
Dal momento che un crollo
Così alla volatilità con crollo così repentino del prezzo del petrolio ad Mazzetti uno di stock di capitalizzazione cioè un effetto ricchezza che conosciamo difficile farsi fronte
Con i capitali ha svalutato in questo modo a ogni indebitamento sempre
Crescente dovuto anche alla reazione delle banche centrali molto opportune dopo la crisi che statuti un poco poco richiamate in questo caso una liquidità molto ampia che consente certamente di rigore i problemi della crisi del due mila otto due mila nove ma anche offre un terreno arato e o per la speculazione in questo caso quindi diciamo acutizzare i problemi dei movimenti
Questi aggiustamenti non solo un ultimo punto su questo riguardanti i Paesi creditori perché la Cina nel Paese creditore giustamente è stato ricordato la sua quasi in bocca ha potuto giocare la Cina in questo senso si trova in difficoltà
Perché sta ai creditori né sappiamo quei meccanismi straordinaria intentati dei cinesi per
Prestare ai Paesi produttori e nello stesso tempo importare
Essenzialmente il petrolio e il gas da per esempio dall'America Latina nel Brasile avvertano eccetera
Hanno cominciato a scricchiolare quando questi Paesi si son trovati in difficoltà finanziarie di conseguenza diretta a rischio finanziando la fragilità finanziaria globale
C'è accentuata in questi anni non sono e questo tengo a sottolinearlo
Non sono per la crisi
La Perfetti collaterali legati allora senza di istituzioni all'assetto del multilateralismo alla cent di programmi che tocca tradizione diversi capitoli
E sono aggiustamenti che richiedono cooperazione vigilanza come lei giustamente richiama e istituzioni internazionali forti
E che tuttavia come conditio Cillo Stra venissero insomma i tentativi di rafforzarle non hanno funzionato molto bene
Questo è il primo punto che volevo affrontare il secondo brevemente riguardano governance europea sempre con lo stesso taglio con la stessa ottica in ogni angolo visuale visto diciamo vista dal così europeo dei regolatori tendenti a cui ho partecipato in questi ultimi a
Lunghi anni
E qui di nuovo questo settore specifico ma globale è purtroppo una cartina di tornasole delle difficoltà di governare sempre già parlato Marcello prima nel senso che dopo in dovendo sintetizzare
Da un lato si vede cambiamento climatico beh insomma all'inizio Leo Rocco funziona molto bene in questo senso una voce sola Kyoto
Peccato che sia proprio Kyoto che non funziona nel senso che ha un'impostazione un po'burocratica un po'vecchia
Come vogliamo dire essendo rispettosi e un po'vecchia guardia europea nell'atto meno in meno dinamico o meno innovativo
E quel meccanismo top down non poteva che essere rifiutato ed è rifiutato degli Stati Uniti che hanno in mente li prese soprattutto non solo le imprese americane messo per cui all'inizio c'è questo aspetto quando fu parla con una voce sullo l'Europa
Nelle politiche nel più che altro tutte quelle politiche nei programmi sul cambiamento climatico annota efficace arrivavano con ventiquattro di Parigi
Dove ha avuto un ruolo nonostante tutto nonostante le caricature dei tavoli tra Cina e Stati Uniti e in cui non appariva all'Europa però insomma ora paffuto un uomo viceversa all'interno dove c'è stato un problema di un oggettivo l'integrazione dei mercati dell'energia
E anche di politica energetica comune nei confronti proprio di quei Paesi produttori da cui l'Europa importa in primis la Russia ma anche altri
Ed è qui ha visto la difficoltà ricorrerà spiega la richiamo un punto di Fabrizio che da qualche parte mi sembra nel capitolo
Sesto dica ma insomma ci vuole la volontà politica per avere cooperazioni in questo senso e quindi vediamo come la regolazione
L a RAI due nella costruzione delle regole sono avanzati in modo molto accentrato all'accentramento delle regole è stato importante
Diciamo la possibilità di avere o a regole comuni nella gli scavi transfrontaliere funzionanti ma le politiche energetiche sono state completamente lasciate agli Stati come no un sistema di regole funzionare se la scelta delle fonti è lasciata agli Stati
E qui abbiamo beh e inutile ricordare abbiamo l'esempio della Germania con la Russia Cordova bilaterale così contestato che ci blocca per molti anni abbiamo
Un insieme di difficoltà undici anni che ammette avulsa ostriche no per un'altra saliamo delle difficoltà non banali da questo punto di vista due punte
A
Alla incapacità impossibilità non volontà sopranista molti andiamolo come vogliamo
E creare una politica energetica comune sono questo questo è un punto è uno dei tasselli una cartina di tornasole ucciso cioè il tentativo che conosciamo bene dell'energia in Unione al distacco dice addirittura
Come dire a quanti ad appostata bunker per avere un
Commissario sull'energia per l'unificazione europea ma insomma sembra un tentativo che ancora antropica non siamo ancora molto avanzati sul piano dell'attuazione superò i programmi certamente sì
Il terzo punto con l'ottimista invece ed è l'ultimo
E riguardo alla conclusioni dell'ultimo capitolo di del volume che a mio parere apre uno spiraglio cioè a dire ma in fondo l'Europa ce la può fare così io volevo concludere caro Presidente
Ed è questo l'ultimo capitolo riguarda il sintetici allo sconvolgimento prossimo venturo tizi che di fatto Fabrizio descrive nel suo periodo in di
Pensato università tubolari di Silicon Valley dell'America sulla frontiera tecnologica ecco qui a me sembra che siamo molto più avanzati di quanto non lo siamo consti di quanto ne non diamo conto di fattori non trattiamo
Non abbiamo consapevolezza perché questo è un insieme di innovazioni tecnologiche di rivoluzione tecnologica digitale fonti rinnovabili nuovi materiali per l'accumulo dell'energia elettrica
Ci porta un nuovo modello di sviluppo dove l'Europa è indubbiamente all'avanguardia io in questi ultimi
Sei anni sette anni ho avuto proprio mondo di toccare con mano che dovrà Palomba non fa sistema il problema è che non facciamo sistema tuttavia il nuovo modello di sviluppo a delle possibilità il nuovo a fronte di una governance che fosse in grado di gestire questi percorsi si trova di fronte all'Africa
Dove l'Europa è l'unica che fa del qui lo sappiamo perché sono finanziati dalla Best molti di questi progetti che a a tua di progetti per Sudafrica penso a nostre grande impresa e non non si possono nominare però insomma sono particolarmente paese enti
Non tanto le tedesche Desertec insomma i vecchi modelli ma i nuovi modelli di piccoli impianti nel sonno
La possibilità di crescita del prossimo secolo perché l'Africa è la possibilità di crescita del prossimo di questo nostro prossimo sito naturalmente
Beh per esempio una cosa della settimana scorsa è una grande impresa americana che contro una piccola impresa un'ombra che ha diciamo la conoscenza sulla frontiera dei
Ma di strumenti innovativi per l'applicazione al trasporto elettrico di
Diciamo di asset di natura digitale ma insomma di dedica oppure di nuovi materiali da applicare al per la Moravia energia per le l'attuazione dell'auto elettriche non posso soffermarmi su questo ma i Progetti
E per esempio abbiamo a Ispra Sergio entre saccente al sull'auto
Sul veicolo elettrico fanno sperare per il meglio certamente il problema è politico ricordarne la governa si potrebbe fare il sistema questo ricorda molto da vicino le difficoltà del nostro Paese va su questo nichilismo
Grazie nazionale deve allargato
La nostra discussione di stasera anche temi collegati a quello della Global governance economia e della finanza cioè ricordato quanto impatta la volatilità dei prezzi del greggio sulla instabilità finanziaria cioè il contratto
Un'Europa in cui a fronte di regole tutto compreso sufficientemente rigide funzionanti manca una politica energetica comune tutti temi molto interessanti richiederebbero forse ben più del tempo che abbiamo a disposizione e a proposito di temperatura disposizione io volevo chiedervi se c'è qualche domanda poche due o tre molto sintetica perché abbiamo fatto molto tardi domande rigorosamente imitate ai temi evocati nel libro o nella discussione odierna
Che dopo di che io chiederei a Fabrizio udì concludere rispondendo ad eventuali domande ma anche a tutela situazioni comiche le provocazioni che sono state fatte dai più scarso
Da soli SIOS
Maurizio Maurizio Melani
Grazie al proprio mandato previsti mai rapidissima
Nel suo intervento il professor pardon ha fatto stato che del fatto che c'è stata una risposta
Alla crisi del due mila otto questo mezzo secolo dove dieci è stata corretto la risposta dei vertici presenti in e poi sarebbe stata anche una risposta diciamo battaglia attivare in qualche modo la domanda una riflessione diffusa la domanda a quanto era accaduto ora questo è vero per quanto riguarda gli Stati Uniti del Giappone d'Europa invece c'è stata una risposta che è stata probabilmente perdita che forse si è limitato all'aspetto uretrale senza che vi sia stato poi l'intervento sul piano fiscale come invece era stato negli Stati Uniti
E Giappone su questo presidente Luca era fatto di osservazioni recentemente probabilmente la fatte nel momento sbagliato e anche qui tardivamente fourth of fatto non troppo bene
Però provvede forse su questo libro forse l'UDC e diciamo che che questa risposta è stata in qualche modo in qualche modo carente nel mettere Campoli strumenti per a mio avviso poi tra questi strumenti essenziale è quello di un bilancio
Un bilancio comune dell'Eurozona per conclusioni stabilizzazioni e gestione di alcuni beni comuni ecco promette questo nel libro c'è però ecco volevo indicare riflessione su questo aspetto grazie
Non ebbero evidentemente tutto da leggere
Alcuni risultati da illustrazioni ve ne sono
E anche dall'autore che merita sempre
Un interrogativo l'interrogativo un po'di un giurista gli si inserisce in un dibattito che invece è stato essenzialmente condotto sul piano economico
Lino l'economia globale ha avuto una espansione drammatica
Nel secolo scorso venti
Ma questa espansione dell'economia globale della globalizzazione
Non ha corrisposto anche un'espansione delle regole l'istituzione
Nel secondo dopoguerra
Istituzioni come il Fondo monetario internazionale come la banca mondiale come il G7 il ventisette hanno potuto funzionare bene come è stato ricordato per via dell'egemonia vedi degli Stati Uniti
Ma ora questa egemonia non c'è più
E quindi linea di massima dovremmo andare verso una frantumazione delle verbali come e suggerito dal sottotitolo del libero
Ma
Mi chiedo questo è possibile
E che con fenomeni che sono che vanno al di là delle frontiere incombe inclina
Influssi finanziari internazionali immaginare barriere nazionali non hanno più senso potevano avere il senso di un momento diverso ma non adesso
Allora quello che mi chiedo
Non vedo uno sviluppo del multilateralismo alberelli o delle istituzioni internazionali
Ma può essere questo sostituito da un bilateralismo che si ancori sui due germogli della situazione attuale
Cioè Stati Uniti e la Cina e in questo bilateralismo
Non c'è nessuno spazio per l'Unione europea
Quindi dobbiamo cercare sull'altra domanda
Se qualcuno vuole intervenire ecco la il fondo grazie
Salve io volevo fare una domanda per la signora termini se possibile a è una domanda abbastanza corta lei ha parlato molto del delle conseguenze negative della polizia volatilità del prezzo dell'olio e che il crollo del dell'olio e del prezzo dell'olio io volevo sapere ed il petrolio io volevo sapere lei che miopi lei che ne pensa del fatto che la il settore manufatturiero delle degli Stati Uniti fosse abbia ricevuto un aiuto da questo crollo del prezzo del petrolio perché i costi di produzione siano i limiti quindi il settore manufatturiero degli Stati Uniti si è diventato più competitivo con in confronto a Paesi come la Cina prosa Perina pensare di questo fatto
Allora io mi ero riproposto che lasciare la clausola Fabrizio Saccomanni precluse ma visto che c'è una domanda indirizzata molto specificamente a Valeria Valeria fosse se tu puoi Clemente rispondere a questa domanda poi passiamo la parola all'autore del libro grazie
La risposta è sì secca certamente sia assolutamente ragione giovani che la posta anche però non si è dichiara convocata nel suo nome e tuttavia questo non molla diminuisce il tema della instabilità che il quadro generale all'interno del quale l'opposto sicuramente è stato positivo per la crescita esterni che lo sappiamo anche per la sua bilancia i pagamenti
Molto importante adesso ai non sono in pareggio per quanto riguarda il petrolio ma per la prima volta il mese scorso è stato inattivo
Nell'ambito del petrolio
Al tuttavia questo non riduce anzi aumenta i problemi di fragilità finanziaria occhiali condotto negli Stati Uniti ha contribuito insieme alla fine dopo tre turni Susanna di un insieme di di politiche anche monetaria ha contribuito a ricondurre negli Stati Uniti i flussi finanziari
Che nei decenni precedenti nel nel decennio precedente si erano spostati verso i Paesi emergenti dotare Queen quindi con un segno e con una attenzione comunque a vedere sempre l'interdipendenza globale come ci insegna il libro di tanti
Grazie chiarissimo Fabrizio molte osservazioni molti commenti molti rallegra venti voti programmazione libero rumeno a noi l'abbiamo letto attentamente e ha sottolineato come già abbiamo fatto vedere piaciuto molto quindi anche qualche provocazione qualche richiesta di chiarimento quindi la parola all'autore nonché al padrone di casa grazie propizio ma grazie prima di tutto a a voi via agrari
Le persone che sono rimaste qui così a lungo
Grazie a voi che avete commentato questo questo libro devo dire Como facendo poco veramente molte molte poche critiche MM
Mette vivo me ne aspettavo di più
Perché questo è un libro diciamo pessimista
Io su come insomma in una fase introspettiva per molti anni della mia vita sono stato un po'più diciamo Candid nel senso che vedevo sempre l'aspetto positivo anche delle cose delle cose degli sviluppi adesso con le con la vecchiaia
Mi avvicino il più a Schopenhauer e e quindi e quindi libero è pessimista
Un tema che Piercarlo sollevato la cura anche altri hanno dove ci sono le condizioni per la cooperazione secondo me al momento attuale non ci sono le condizioni per una cooperazione internazionale positiva
Quale quella che c'è stata in passato io tra l'altro nel libro mettono gli ultimi l'accento su la posizione degli Stati Uniti della Cina e dell'Europa appunto ho lasciato fuori altri importanti protagonisti ma insomma
Perché secondo me oggi qualcuno si può dire ma qui l'unica soluzione un fare un TG tu cioè un gruppo dei due i venti sono troppi in cui gli Stati Uniti e Cina forniscono congiuntamente a quella stabilita egemonica producono quei quei International public cultura di cui parla Piercarlo io a questa cosa non ci credo
Il nel libro insomma ho cercato di fornire qualche qualche spunto un proprio fattuale nel senso che cioè morte può teorizzare ma vediamo i fatti allora
L'America in realtà diciamo a parte la stagione felice del dopoguerra insomma cito qui importanti
Ministeri del da anche del del della della presidenza Clinton ha insomma eh cioè l'idea che dopo la fine della guerra fredda gli Stati Uniti sono la nazione indispensabile cioè qualunque cosa viene passare il mondo si fa spicchi piccolino ogni spicchio al vertice c'è gli Stati Uniti che e quindi c'è questa tendenza verso il bilateralismo che che Trump ha ha poi portato alle estreme alle estreme conseguenze quindi chiamo secondo me
D'altra parte la Cina formalmente è favorevole alla potenziare il ruolo del G venti però come dire in parallelo si sta creando una serie di istituzioni finanziarie internazionali la la regia RAI International Investment Bank la cosiddetta Brix benché che poiché finanziato sostanzialmente ancora dalla Cina tant'è vero che uno sede a Pechino l'altra sede a Shanghai e sono chiaramente lei istituzioni alternative rispetto alla Banca mondiale alla alla al gruppo delle istituzioni delle istituzioni il re delle banche regionali di sviluppo
E poi l'altra cosa che la Cina sta facendo già premono ottica di lungo credo perché la Cina come dire parla sempre della sua cultura millenaria che diciamo no no no no non ha fretta però sta chiaramente facendo creando delle misure concrete per sviluppare il ruolo internazionale del renminbi dello della loro moneta
E questa cosa come dire sta sta prendendo piede il il perché c'è stata una risposta importante da principali centri finanziari ma anche dalle stesse istituzioni internazionali
Allora in questo quadro diciamo c'è che c'è una sorta di duopolio che gli economisti non considerano uno stato una cosa particolarmente stabile insomma no quindi celere un come insomma un contrasto un trio una una dialettica permanente tra questi due paesi che alle volte sta prendendo anche come dire aspetti negativi allora in questo quadro il mio appello non è tanto facciamo la cooperazione internazionale facciamo un'altra Bretton Woods facciamo un altro
Accordo internazionale cioè insomma
Però noto che è abbastanza singolare il fatto che come dire si allarga l'area della cooperazione internazionale questo appunto come confermava anche Valeria insomma no cioè c'è è veramente io tra l'altro lavorando in questo gruppo di esperti del gruppo di venti di cui faceva riferimento riferimento Ferdinando abbiamo avuto una sessione all'università distanze volta da parte di esperti delle pandemie che ci ha lasciato tutti terrorizzati perché voglio dire il la la crescita di nuovi di nuove malattie mai sentite che hanno tutti dei nomi stranissimi eccetera
E la inefficacia crescente dei farmaci tradizionali gli antibiotici eccetera qui ci hanno veramente terrorizzato da questa è un'arena dove bisogna fare la cooperazione internazionale la pandemia scappa di mano prima che quindi diciamo e questo ci sono tante aree di questa cosa allora paradossalmente nel mentre che si espande l'area dove la cooperazione sarebbe necessaria in realtà si smantella nuovo e si creano diciamo problemi al alle strutture istituzionali e io
Sono ricordo che ha fatto la domanda io sono abbastanza scettico sul fatto che quando finisce Lera Trump si ritorni a al alla alla situazione quo ante io credo che tra l'altro si sono
Probabilmente messe in crisi definitivamente istituzioni come il Damiotti ore che prima che si ricrei il presupposto per una per una cosa di questo genere
Per una insomma istituzione efficace che sia in grado di combattere il protezionismo secondo me ci vorranno ci vorranno degli anni quindi diciamo alla fine l'appello all'Europa non è tanto
Chiaramente io non ho non ho come dire fatto poi un'analisi di tutte le problematiche specifiche sulla sulla l'uovo
Delle politiche fiscali e cose di questo genere ho fatto ho fatto degli accenni però a me sembra che le e questo voli con l'Europa stabilendo una fase come dire ancora in ossessione
Introversa introversa cioè di e di guardare soprattutto al problema della riduzione dei rischi per questo non ho affrontato Marcello va affrontato la tematica che che pure condivido pienamente insomma del del risk sharing vs riscaldati o della complementarità di questi due ha proprio perché onestamente oggi come oggi credo che il rischio Schering e non non non non lo vuole nessuno
Tanto è vero che anche le più banali forme di risk sharing vengono vengono rifiutate allora e diciamo però io complessivamente mi fa piacere che ci siano state delle indicazioni diciamo più ottimista insomma io condivido con Marcello il fatto che come dire il rapporto della Commissione europea sullo sviluppo sia un fatto molto positivo
Mi sarei aspettato che il gruppo dei cinque presidenti fosse ancora più come dire positivo nel senso che e invece loro si sono poi hanno cercato secondo me di fare un po'di secondi diessini cioè di cercare di indovinare quale sarebbe stato l'atteggiamento dei politici invece e quindi la commissione ha svolto un ruolo positivo di proposte ma le proposte non sono non sono attuate
Allora diciamo c'è ragione per essere più ottimisti
Martin Wolf sul Financial Times qualche giorno fa ha scritto un articolo che intitolato invece grande l'eurozona è condannata ad aver Successo Noris Dumitru se possibile no cioè e ed è un articolo interessante se non l'avete visto quell'altra raccomando perché come dire sostanzialmente etnici all'Europa ha superato le crisi e andrà avanti cose di questo genere però secondo me se deve veramente trovarsi a gestire questo duopolio dei due grandi dei più grandi gruppi secondo me deve guardare più all'esterno
E per esempio diciamo mentre per il il ripeto la Cina sta cercando di potenziare e sviluppare un ruolo internazionale per la per la sua moneta l'Europa continua a dire che l'obiettivo della promozione del ruolo internazionale l'euro non è parte della strategia europea
E secondo me questo è una come dire un'eredità in fondo di un approccio iniziale in cui ancora un po'sotto l'influenza della Germania si riteneva che un ruolo
Internazionale dell'euro avrebbe creato più inflazione avrebbe creato diciamo più le tensioni valutarie quindi meglio rimanere in un'ottica in cui si si fanno un sacco di regole per l'appunto proteggere l'integrità della politica monetaria tra le quali anche quella di non promuovere il ruolo internazionale le allora
Diciamo il problema che io oppure accendo com'è ovvio del fatto che per fare la cooperazione ci vuole la volontà politica dove è un problema da politologi e quindi dirò solo una rapida battuta
Secondo me la volontà politica nasce se c'è una consapevolezza di quali sono i problemi reali
Che diciamo il policy maker devono affrontare altrimenti i policy maker avranno necessariamente un bias di breve periodo e e di e guarderanno alla prossima elezione regionale alla prossima
O scadenza politica magari a livello a livello internazionale o cose di questo genere ecco oggi secondo me c'è un problema di far capire al agli elettori europei che diciamo il rischio di essere come io dico ad un certo punto
Preso fare il servitore di due padroni diciamo senza senza vere come dire velleità egemoniche da parte europea ma quanto meno di svolgere un ruolo in questo in questo quadro secondo me è un'esigenza
Urgente perché il quadro è già diciamo meno meno cooperativo al fatto che l'Europa venga spesso come dire individuata nella anche nel nella pubblicistica
Delle dichiarazioni politiche americane come uno dei nemici del del del del del degli Stati Uniti un po'e e qui per esempio ricordo una cosa che mi ha colpito che guardando sulla sulla web Saetta ho scoperto che nel mille novecentottantasette
Donald Trump che doveva avere trent'anni non so una cosa del genere
Pago sulle spese una pagina sul New York Times sul Washington post sul posto un gruppo in cui scrisse una lettera al popolo americano nel quale diceva
L'America è stanca di essere presa per i fondelli adesso diciamo un quadro e dai dai suoi cosiddetti alleati ce l'aveva soprattutto col Giappone ma anche anche con gli altri Paesi ecco molti amici americani mi hanno detto che diciamo molto difficile far cambiare idea al presidente degli Stati Uniti
Descrizione esso lo dimostra Lodi nuove dopodiché abbiamo credo raggiunto
Il termine di questa vi ringrazio io credo che forse la risposta alla all'ambasciatore Melani insomma nel libro
C'è una critica diciamo al fatto che l'Europa non si è data una politica anticiclica
E per questo ricordavo il il il il contributo italiano di quell'epoca che e secondo me è dava un contributo molto più positivo al molto più concreto rispetto al rapporto dei cinque presidenti con tutta l'amicizia per uno almeno dei cinque presidenti
Ecco che lasciato il mio al governatore in Banca d'Italia però diciamo lì hanno hanno evidentemente
Fatto un po'troppo i i politici ieri sono stati i casi detto questo diciamo io warning non
Prendo le distanze da quelli che dicono che bisogna arrivi il rischio ricostituire tutta l'Europa è in realtà lunedì in questo libro cerco di dimostrare che se certe cose anche non rivoluzionario fossero state fatte al momento in cui erano necessarie anche sul fronte della politica monetaria nel senso che diciamo c'è stata una fase di forte contrasto tra il la Banca centrale europea e i governi e questa cosa poi per quanto la banca centrale abbia come dire esposto chiaramente le sue riserve misure preoccupazioni però c'è stato un certo impatto nel senso che di fronte alla riluttanza
Di nei governi di prendere le la la loro parte di responsabilità anche la Banca centrale europea
Ma esitato apprendere ad apprendere certe misure di di di fusibili di sostegno all'economia perché temeva di essere messa in crisi all'amico all'amico Gian Luigi dico
è vero la globalizzazione
In fondo non è stata voluta da nessuno nasce per una interazione tra progresso tecnologico e alla fine come dire le barriere nazionali diciamo sono sono destinate a saltare però
Diciamo
Bisogna vedere quanto tempo ci vuole per per perché si ristabilisca diciamo se ci guardiamo al passato
La prima globalizzazione quella seduta del del mille novecentodiciannove ci son voluti trent'anni per arrivare poi a Bretton Woods
Nel frattempo si sono sperimentate fino all'estrema e più sanguinose conseguenze diciamo delle delle della falla cita del nel sopra Nismo del bilateralismo del protezionismo piccoli precedenti quindi diciamo il danno può essere corretto però ci vuole tempo e soprattutto ci vuole poi una svolta culturale quale quella che che che sul
Il
I suoi e gli americani stessi insomma e io cito qui Dean Acheson che era l'uomo di di Roosevelt insomma avevano questa visione di creare un ordine finanziaria internazionale
E quindi diciamo può darsi che ci sia una un credevo a un certo momento questo questo fervore culturale per un ricostituire le basi della cooperazione internazionale
Ricavi Solia però per il momento sono abbastanza pessimista coliche vi ringrazio
Così resta che ringraziare l'autore ed il libro che ha scritto per avere ospitato questa conferenza e naturalmente tutti di scasso
E hanno accettato il nostro invito a partecipare ad illustrare questo titolo grazie buonasera a tutti Gramigna il sinistro