Puntata di "Notiziario del mattino" di mercoledì 23 gennaio 2019 , condotta da Michele Lembo .
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 11 minuti.
Rubrica
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Nove ventuno minuti Bongiorno gli ascoltatori mercoledì ventitré gennaio ecco c'è l'appuntamento con la prima edizione del notiziario di radio radicale
In regia Alessandro Teodori in studio Michele lembo la situazione delle carceri italiane in particolare quelle sarde e le iniziative del partito radicale ma chi era di giustizia il taglio delle stime di crescita dell'economia italiana
Comunicato dal Fondo monetario internazionale che segue quello analogo di qualche giorno fa della Banca d'Italia lo scontro politico-diplomatico suscitato dalle dichiarazioni del vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio
Che ha accusato la Francia di essere responsabile
Dell'ondata migratoria con le sue politiche coloniali in Africa le polemiche suscitate da quanto scritto su Facebook dal senatore cinquestelle Elio Lannutti sullo complotto
Dei banchieri ebrei per dominare il mondo sono questi gli argomenti della prima edizione del notiziario che chiuderemo con il bollettino quindicinale del garante per la protezione dei dati personali informiamo però fin d'ora che alle nove e trenta a partire dalle nove e trenta qui tra poco ci collegheremo con il senato per farvi ascoltare in diretta la relazione sull'amministrazione della giustizia del ministro Alfonso buona fede poi il successivo privato io quindi alcuni temi probabilmente rimarranno fuori da questa prima edizione notiziario di radio radicale ci torneremo
Nel corso della giornata
Apriamo parlando quindi di giustizia carceri ieri sera Rita Bernardini componente della presidenza del partito radicale è stata ospite di radio carcere di Riccardo Arena sentiamo un passaggio del suo intervento
Per gradi ma ecco qua e là la vostra posizione pulizia periodica al merito questo video spot di Bollate su Battisti da singolare chiedere la posizione del partito radicale che si batte anzi possiamo dire che ha come unico scopo quello di lottare contro la degenerazione della democrazia e dello stato di diritto io voglio ricordare perché si si richiamano le leggi ma qui bisognerebbe richiamare e più che mai la Costituzione alla quale le leggi si ispirano cioè noi abbiamo io lo richiamo sempre l'articolo tredici comma quattro della Costituzione che afferma che è pulita
è punita ogni violenza fisica o morale morale commessa nei confronti di persone private della libertà quindi ecco le norme che prima venivano richiamare si ispirano
A cioè questo principio così come l'articolo ventisette adesso non è solamente buona fede quando un ministro
Dell'interno dice
Adesso marcirà hanno in carcere allora mi deve spiegare in quale norma
è prevista previsto che un detenuto debba marcire in carcere se mai è prevista dalla Costituzione che il detenuto debba essere recuperato
Ne alla società e questi sono due ministri che hanno giurato sulla costituzione
E io credo che sia questa la più grave violazione e però ripeto guardate che quello che si verifica oggi
Non è che nasce all'improvviso sarà gravissimo sarà il più grave delitto eccetera eccetera però gli altri ministri e e presidenti del Consiglio a questa storia del populismo penale eccetera si sono aggrappati in occasione di moltissime
Occasioni elettorali la sua faccia una disfunzione di cui parlava prima giustamente quanto il fatto che il Governo precedente quello Gentiloni con il ministro della Giustizia Andrea Orlando
Non abbia approvato quando poteva farlo
La riforma dell'ordinamento penitenziario e paura di perdere voti
La tua preziosa li ha persi lo stesso giustamente perché poi i cittadini di fronte a questo atteggiamento votano l'originale non la fotocopia sbiadita e quindi votano Salvini votano i Cinquestelle quindi quando nei decenni precedenti abbiamo denunciato la dei geni reazione
Della nostra democrazia e l'illusione della nostra democrazia ebbe forse un po'tutti dovevano essere e più attenti così dunque Rita Bernardini ieri sera nel corso di radio carcere a cura di Riccardo Arena
Una delegazione del partito radicale composta da Maurizio Turco ed Irene Testa e dagli avvocati Anna Maria Uras e Rosaria Manconi dell'Unione delle Camere Penali hanno compiuto una visita in alcune carceri della Sardegna
Nel corso della quale nel carcere di Oristano hanno incontrato anche Cesare Battisti Lorena D'Urso ha intervistato Irene Testa candidata a garante delle persone
Grate dei detenuti della regione e figura che entrato attende ancora di essere istituita in Sardegna ascoltiamo
Perché ha mandati appunto per come sempre facciamo abilitare le carceri ha in questo caso anche della Sardegna approfittando anche del fatto che per la seconda consiliatura diciamo avrebbero dovuto eleggere il Garante regionale delle persone private della libertà mentre si è chiusa ancora una volta la consiliatura senza che questa nomina sia stata far e quelli do anche il visto e considerato diciamo la polarità delle carceri isolane della Sardegna una nota di demerito in qualche modo anche perché appunto ci sono tanti detenuti non locali e più della metà dei detenuti ristretti nelle carceri sarde non sono detenuti locali e quindi non c'è neanche come dire in qualche modo il rispetta la territorialità della pena per queste persone che vengono mandate invece qui nell'isola e questo comporta
Insomma dei disagi notevoli anche per i familiari che devono in qualche modo a raggiungermi salì sino a tre antigono di indisse niente chiesti intatti infatti in tanti segnalano questo aspetto che è non è appunto un aspetto secondario poi ci sono tanti detenuti terroristi di matrice islamica ne non li abbiamo incontrati oggi nel nel nel carcere di massa ma forse qualcuno al carcere di Nuoro c'è e anche lì per esempio c'è il problema dei traduttori che non ci sono in generale la carenza di organico c'è come come c'è a livello nazionale anche qua diciamocelo c'è lo stesso problema
E poi come dicevi tu abbiamo tra gli altri detenuti anche incontrato Cesare Battisti si lui era Salerno cioè abbastanza tranquillo ma ha parlato
Diciamo del fatto che penso in questi giorni televisori è che ha rifiutato anche di e di avere quotidiani proprio per evitare di leggere dice noti perché in qualche modo non non corrispondono alla sua persona ci ha tenuto a sottolineare il fatto che le corde che le ha fatto quaranta anni fa
Non rispecchiano quello che che l'Ulivo oggi quindi non rispettano la sua immagine di oggi e quindi un po'da questo punto di vista ci sentito umiliato come dire
Maltrattato in qualche modo non questa coda di risultato esposto come trofeo
Così Irene Testa al microfono di Lorena Durso così come ha fatto la Banca d'Italia pochi giorni fa anche il Fondo monetario internazionale ha tagliato le previsioni di crescita dell'economia italiana per il due mila e diciannove dall'uno per cento allo zero sei per cento
Con il nodo spread da banche la situazione con labbra exit viene posta da primo punto fra i fattori di di rischio
Non ci sta e il Ministro dell'Economia tria che d'accordo con il vicepresidente del Consiglio Salvini e Di Maio accusa il Fondo monetario di essere un rischio a casa del da causa delle sue politiche
Lanfranco Palazzolo ha chiesto una valutazione Renato Brunetta economista e deputato di Forza Italia ascoltiamo
Sono sei otto mesi che appariva evidente
Non solo la frenata internazionale la frenata dell'euro zona e la super frenata dell'Italia
Tutto evidentemente concatenato
La frenata globale legata alla turbolenza dei mercati alle guerre commerciali
Il prezzo del petrolio le oscillazioni l'eurozona vive all'interno di questo rallentamento globale una sua specificità dovuta anche alle difficoltà interne dell'Europa dell'Unione Europea basti pensare alla Breaks sette che non Euro zona ma che comunque influisce sull'Eurozona incertezza l'incertezza un costo e quindi incertezza si paga
Dentro l'euro zona l'Italia il fanalino di coda per gli errori soprattutto del governo giallo verde e cioè per quello che è successo da maggio in poi dichiarazioni sballate
Attacchi alla Commissione europea
Dello spread ce ne freghiamo Salvini e Di Maio i recenti attacchi di Dimaio
A Banca d'Italia e come rompere il termometro per negare chi sia la febbre in realtà Banca d'Italia non ha fatto altro che dire alcuni giorni prima quello che ha detto il fondo il Fondo monetario
Lo vedremo con chiarezza a fine mese con i dati Istat sull'ultimo trimestre due mila diciotto
Recessione recessione tecnica i con quel che ne consegue dal punto di vista poi del giudizio del giudizio dei mercati di fronte a una recessione recessione tecnica negli Outlook delle agenzie di rating non potranno che peggiorare così non potranno che peggiorare riletti del nostro debito sovrano e con quaranta miliardi da collocare tra gennaio e febbraio
Dei nostri titoli alle aste del debito sovrano senza presidenza della Consob per cui c'è ancora un braccio di ferro istituzionale tra governo
Ed altre altre istituzioni
Beh c'è poco da stare allegri anzi c'è molto di cui preoccuparsi
Ecco così Renato Brunetta al microfono e Lanfranco Palazzolo ci fermiamo qui con il notizia di questa mattina perché sono iniziati i lavori del senato lo sapevano
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