Passaggio a Sud Est - supplemento del giovedì

Buongiorno da radio radicale Buongiorno da Roberto Spagnoli bentrovati all'ascolto del supplemento settimanale di passaggio a su destro supplemento della giovedì della nostra rubrica sulla realtà politica dell'Europa sudorientale questa settimana questo giovedì ventiquattro gennaio
Il il supplemento interamente dedicato alla Serbia vogliamo proporvi alcuni articoli apparsi in queste ultime settimane
Sia sulla Rete che sulla carta stampata a proposito della situazione politica della serve alla luce anche delle manifestazioni che ormai da diverse settimane ogni sabato attraverso nel centro di Belgrado manifestazioni di protesta
Che si sono intrecciate anche con la visita a Belgrado del presidente russo Putin
Ma parleremo anche della presenza della Cina in Serbia e più in generale nell'Europa centro e il sud orientale cominciamo proprio dalla da questo inverno del malcontento civile questo è il titolo di un articolo apparso sul sito internet
Di Osservatorio Balcani Caucaso lo scorso dieci gennaio firmato da draga negli anni circa il corrispondente da Belgrado appunto di Osservatorio Balcani Caucaso
Si tratta di una sorta di rivolta dei gruppi sociali scontenti soprattutto della classe media spiegagli anice ovvero di quella parte più istruita della popolazione urbana che sostiene fortemente i valori europei nell'ingresso della Serbia nell'Unione Europea
Il movimento di rivolta e privo di una visibile organizzazione solida non ci sono arrivi organizzati di manifestanti da altre città mentre i principali media serbi praticamente tacciono sulle proteste
Gli oppositori del governo si radunano per lo più in modo spontaneo e si informano sulle manifestazioni soprattutto tramite i social network
In questi cittadini che protestano sono stati particolarmente marginalizzati dopo l'arrivo al potere di Aleksandar Vučić e del suo partito progressista serbo nel due mila e dodici chiedono il rafforzamento dello stato di diritto la fine della partitocrazia
E con la partecipazione massiccia le proteste hanno dimostrato volontà e prontezza a impegnarsi per il cambiamento
Uno dei motivi per cui la rivolta cresce rapidamente spiegagli anice risiede nel fatto che le autorità reagiscono alle proteste in modo molto duro e offensivo
L'Autorità però hanno ben presto rinunciato i tentativi di scoraggiare le proteste presentandole come un capriccio di una manciata di scontenti manipolati dall'opposizione
E probabilmente anche dei servizi segreti stranieri perché questo approccio come già dimostrato in passato di solito porta la crescita del movimento di protesta
Tuttavia i manifestanti continuano ad essere duramente criticati sui media mainstream senza avere la possibilità di difendersi ed esprimere la propria posizione
Delle proteste i media parlano poco per lo più nell'ultima parte dei notiziari televisivi e sulle pagine interne dei giornali
Dall'affermazione secondo cui non avrebbero reagito nemmeno non avrebbe reagito nemmeno se cinque milioni di persone dovessero scendere in strada attraverso il tentativo di sminuire la portata delle manifestazioni e da qui è nato uno degli slogan
Di queste manifestazioni vale a dire uno di cinque milioni
E il presidente Vucinic è arrivato al punto di ridurre la protesta alla richiesta di elezioni anticipate
Abbandonata la strategia di contare i manifestanti e cercare di dimostrare che sono pochi la leadership al potere ha ora adottato un approccio diverso sostiene che si tratti di raduni politici organizzati dei partiti di opposizione e le accuse di aver derubato la Serbia quando erano al potere
Gli esponenti dell'opposizione non hanno avuto occasione di rispondere a queste accuse sui media mainstream che invece danno ampio spazio le dichiarazioni dei rappresentanti del potere
Nonostante l'opposizione non abbia mai menzionato le elezioni al Governo affermano che i partecipanti alle proteste chiedono elezioni anticipate che secondo quanto annunciato in via ufficiosa potrebbero tenersi in primavera
I rappresentanti del potere continuano a ripetere che sono disposti a parlare con i cittadini ma non con l'opposizione affermando implicitamente che i membri dell'opposizione non sono cittadini negando così uno dei principi fondamentali della democrazia
La leadership al potere ha scelto di rispondere alle proteste con elezioni politiche anticipate di cui però non c'è alcun reale bisogno dato che la maggioranza di governo è molto stabile
Le elezioni sono un terreno su cui la coalizione al governo un dominio assoluto dal momento che controlla gli organi statali principale nelle nel Paese dispone di mezzi finanziari necessari per condurre la campagna elettorale e non esita a usare risorse pubbliche per l'autopromozione politica
Elezioni anticipate inevitabilmente sposterebbero l'attenzione sui partiti di opposizione
Lasciando così ampio spazio ai tentativi di stemperare il crescente malcontento alimentando disaccordi tra diversi gruppi politici e altre organizzazioni che direttamente o indirettamente sostengono i manifestanti prendono parte le proteste
La spontaneità e tuttora caratterizza le proteste evidentemente un grande nemico del potere populista fondato sull'autorità del leader e del partito al governo che sulla marginalizzazione dello stato di diritto
Resta tuttavia il fatto scrive ancora Bragaglia anice
Che tra quei gruppi sociali che in teoria dovrebbero dare un grande contributo al progresso lo sviluppo del Paese inesorabilmente cresce il malcontento che non svanì era facilmente a prescindere dall'esito delle eventuali elezioni anticipate
Qualora l'opposizione non mostrasse maturità e prontezza a organizzarsi e unirsi in un unico fronte contro un regime populista incline all'autoritarismo
I cittadini scontenti sicuramente cercheranno un altro modo per esprimere resistenza quindi se il governo dovesse decidere di organizzare elezioni anticipate guadagnerebbe tempo ma non riuscirebbe a pacificare la classe media che sta cominciando a svegliarsi
Così scrive poi l'articolo prosegue scrive tra l'altro Dragan gli anice corrispondente da Belgrado di Osservatorio Balcani e Caucaso l'articolo è apparso il dieci gennaio su il sito www punto balcanica Oko sul punto ordina questo articolo appunto da da una spiegazione sintetica ma efficace
Di queste e proteste appunto che da alcune settimane al sabato attraverso nel centro di Belgrado e che stanno creando bon ton qualche preoccupazione al al potere delle proteste ha scritto sul Foglio del nove gennaio anche Miccoli Flammini
Perché si protesta Belgrado appunti su Wtc europeista controverso così è il titolo dell'articolo che racconta chi è a il presidente serbo Aleksandar Vučić i suoi trascorsi con Slobodan Milošević c'è poi la sua la sua scalata al al potere fino ad arrivare a essere presidente e di fatto un uomo uomo chiave uomo forte della Serbia
Attuale
E queste proteste scrive Nicola Flamigni sono importanti rilevano il malessere di una popolazione ma come era accaduto per esempio l'Ungheria coinvolgono una parte ridotta della della popolazione attaccata dei valori ai quali non tutti in Serbia sono interessati
La Serbia ricordarmi col Flammini è tra i Paesi candidati a entrare nell'Unione europea nel due mila venticinque anni in cui l'Unione potrebbe arrivare a comprendere trentatré Paesi e l'allargamento riguarda soprattutto i Balcani Belgrado ha un atteggiamento controverso per la sua storia per il suo presidente per il conflitto con il Kosovo e soprattutto per i rapporti con la Russia parleremo proprio tra pochissimo proprio a proposito della visita a Belgrado di del presidente Putin
Poi conclude il suo articolo sul foglio del nove gennaio per Flamini citando quanto allo stesso foglio ha dichiarato mai a Kocijančič portavoce dell'Alto rappresentante per gli affari esteri e la sicurezza Federica Mogherini altro pesante l'Unione europea uno dei presupposti più importanti per l'ingresso nell'Unione europea riguarda tutti i Balcani
Riguardato i Balcani è una completa riconciliazione ha detto Kocijančič ma intanto commenta Nicola Flammini
E Belgrado manifesta contro suo presidente lo accusa di non rispettare i diritti fondamentali valori indispensabili per essere un Paese membro come la libertà di stampa e il pluralismo ma per Bruxelles per ora queste manifestazioni non sono un freno
Per l'ingresso di Belgrado
E dicevamo appunto se queste sono le le proteste contro Vučić contro sul sistema di potere contro l'attuale leadership serba
In in questa in questa situazione si è inserita la visita del presidente russo Putin a Belgrado il diciassette gennaio scorso
Torniamo a al sito di Osservatorio Balcani in Caucaso a scriverne il ventidue gennaio è stata Antonella arriva sempre da Belgrado Putin a Belgrado tra tradizione e sostegno AVC c'è questo
è il titolo dell'articolo che racconta come il presidente russo abbia fatto visita nella capitale serba e che in questa vita se è stata una prova di forza del presidente alle Vučić
Che secondo i media locali a avrebbe portato nelle strade per l'occasione le strade della capitale cento mila persone cento mila persone arrivate da tutta la Serbia
Aerei MiG che sorvolano la città a colpi di cannone strade addobbate con i colori della bandiera russa questa l'accoglienza riservata al presidente russo
Putin è tornato a Mosca con un cucciolo di pastore dei monti Sciarra di tre mesi ha ricevuto in dono da Vucinic il quale è stato insignito dal suo omologo russo dell'ordine di Alexander Nevsky
Belgrado ha ottenuto rassicurazioni sul fatto che la Russia continuerà a sostenere la politica serba verso il Kosovo
E inoltre sono stati firmati più di venti accordi bilaterali e un contratto commerciale relativo alla costruzione dell'infrastruttura ferroviaria questo è in sintesi scrive Antonella ricavi risultato
Della visita del presidente Putin a Belgrado l'impressione suscitata da questo evento
Di cui i media serba non parlo ha continuato a parlare a lungo ed era stata di gran lunga più notevole
Non sorprende
E infatti scrive Antonella ricca che molti cittadini serbi provino affetto per la Russia e i popoli slavi che professano la fede ortodossa sono legati da molte vicende storiche che li hanno visti stare dalla stessa parte
è ancora fresco il ricordo dei bombardamenti della NATO nel mille novecentonovantanove sulla luna federazione di Jugoslavia quando la Russia appoggio alla Serbia
Putin dal canto suo ha criticato le autorità kosovare per aver intrapreso azioni provocatorie come l'avvio della procedura per la formazione dell'esercito del Kosovo che rappresenta una violazione della risoluzione mila duecentoquarantaquattro del Consiglio di sicurezza dell'ONU
Constatando sempre Putin che l'Unione europea finora ha fatto ben poco per come mediatore nel dialogo sulla normalizzazione delle relazioni tra Belgrado e Pristina
Nonostante settantacinque per cento del totale degli investimenti esteri diretti in Serbia provenga dall'Unione Europea e nonostante la Russia non sia nemmeno tra i primi dieci investitori nel Paese
Tra molti cittadini serbi però nota ancorato nella ricca e diffusa la convinzione che la Serbia non diventerà mai membro dell'Unione europea
E che all'Occidente interessi solo che Belgrado riconosca l'indipendenza del Kosovo a differenza della Russia considerata uno storico alleato della Serbia
Durante la visita Putin alla quale durante la visita di Putin alla quale hanno partecipato secondo quanto riportato dei media
Anche i rappresentanti di più di quaranta aziende russe sono stati firmati oltre venti documenti bilaterali compresi diversi protocolli memorandum e dichiarazioni di cooperazione però appunto documenti bilaterali protocolli memorandum dichiarazioni ma poco di concreto l'unico accordo commerciale sottoscritto durante la visita riguarda infatti la costruzione dell'infrastruttura ferroviaria in Serbia
Il messaggio più chiaro che è emerso dall'incontro tra il presidente serbo e il suo omologo russo
Scrive ancora Antonella ricca sul sito internet di Osservatorio Balcani Caucaso riguarda la politica estera dei due Paesi con la sua visita a Belgrado Putin ha voluto dimostrare che nonostante la sconfitta della politica Russia russa in Macedonia Montenegro
Mosca non ha perso tutta la sua influenza nei Balcani e che ancora voce in capitolo sulle questioni riguardanti i confini tra i Paesi della regione che lo status del Kosovo
Il presidente Wtc e dichiaratamente sostiene l'adesione della Serbia l'Unione europea ha fatto sapere che la vicinanza con la Russia è parte integrante della politica serve estera serba
E che Belgrado non ha alcuna intenzione di appoggiare le sanzioni dell'Unione europea contro Mosca né tanto meno di aderire alla NATO
Ciò che ha impressionato i cittadini serbi più di qualsiasi dichiarazione rilasciata durante la visita è stata la dimostrazione di potere e di forza messa inscenando il presidente wc ce la manifestazione che Vučić organizzato in onore di Putin o sotto lo slogan uno dei trecento milioni
Ispirata a un detto serbo che recita noi serbi e russi siamo i trecento milioni
In realtà è stata rivolta l'opinione pubblica serve soprattutto a quei cittadini che sotto lo slogan uno dei cinque milioni da settimane protestano a Belgrado in altre città della Serbia
Il giorno prima della visita di Putin mercoledì sedici gennaio decine di migliaia di persone si sono riunite nel centro di Belgrado per una marcia commemorativa in occasione dell'anniversario dell'omicidio di Oliver Ina Ivanovic uno dei principali leader politici serbo kosovari
Fermo oppositore della politica del regime di Belgrado che ricorderete stato assassinato appunto un anno fa
A differenza delle persone che hanno partecipato alla manifestazione in onore di Putin
Su invito del partito nel governo guidato dal presidente wc
I cittadini che hanno voluto ricordare Oliver Ivanovic si sono riuniti spontaneamente hanno marciato in un corteo silenzioso capeggiato da uno striscione che recitava le parole pronunciato da Ivanovic noi siamo comunque di più così Antonella ricca il ventidue gennaio sul sito internet di osservato aveva caricato su www punto balcanica o coso punto organo
Della della visita di di Putin a Belgrado tra bagni di folla e ovazioni del per il presidente russo colto come una rockstar a si occupa anche il reportage di Stefano Giantin da Belgrado pubblicato sulla stampa il diciotto gennaio
Giantin parla delle due facce del del Paese quello appunto di chi protesta in piazza contro il presidente Aleksandar Vučić e di chi invece sceso in piazza
Non si sa quanto spontaneamente ma sicuramente molti anche spontaneamente invece per accogliere Putin e e a a proposito cioè di questo scrive Giantin che c'è chi ha visto nel meeting tra Putin una glorificazione del regime autoritario di Mosca questo è stato denunciato da varie ONG e tanti critici del governo hanno sollevato sospetti sulla volontarietà della partecipazione al raduno suggerendo l'ipotesi di un di una sorta di contro manifestazione organizzata con il duplice strumento della persuasione dell'imposizione
L'obiettivo dimostrare che Mosca rimane fondamentale per Belgrado e che Wtc gode ancora di un fortissimo sostegno malgrado le proteste
Non neppure un bambino crederebbe che qualche ONG abbia i mezzi per portare così tanti autobus in città ha suggerito l'intellettuale esservi anca Tura e gli dice
Un'opinione rigettata dall'esecutivo concorda il politologo Decia nel box Stanković e penso sia solo una manifestazione per Putin e per celebrare le relazioni tra Serbia e Russia storicamente Paesi affini
Anche se negli ultimi quindici anni conclude Giantin a pompare tre virgola sei miliardi di euro che sarebbe stata l'Unione europea non Mosca
Ma i soldi non sono bastati a comprare i favori di molti e Belgrado rimane l'ultimo baluardo fedele al Cremlino nei Balcani
Visita che è importante anche per voci ci osserva il politologo Florian Biber
Che potrà giocare la carta filorussa in patria e avere un argomento credibile con Bruxelles e cioè che sta mediando tra Russia e Unione europea un bilanciamento tra Est e Ovest importante per Belgrado soprattutto sulla questione Kosovo così Stefano Giantin sulla stampa il diciotto gennaio e a proposito delle due Serbia che sono scese in piazza
Ma è molto interessante l'articolo pubblicato da East German punto net articolo Di Giorgio Solution è pubblicato venerdì scorso diciannove gennaio
Il motto della Serbia rappresentato dalle quattro S recita Samo slogan assorbe Nastasio ma ed è traducibile come solo la concordia salva il serbo niente di più vero scrive Fruscio con i serbi sono un popolo altamente diviso e decide divisivo
In generale si potrebbe dire che esistono due serbi e lune in conflitto con l'altra quasi a dare un senso alle due teste Dell'Aquila dello stemma del Paese
Lo si è visto anche nelle ultime quarantotto ore
L'articolo punto di venerdì scorso mercoledì sedici gennaio l'opposizione ha portato in piazza diverse decine di migliaia di persone per ricordare Oliver Ivanovic politico serbo kosovaro di cui ricorreva il primo anniversario dell'omicidio
L'indomani circa cento mila persone convocate a gran voce dal Partito progressista serbo del presidente wc cioè sono arrivate da tutto il Paese per salutare o mangiare il presidente russo Putin
Due manifestazioni di carattere civile ma dal retrogusto esclusivamente politico un unico percorso per entrambi dall'università al tempio ortodosso di San Sava e due diversi volti per un Paese sempre più in bilico tra Brussel e Mosca
La sede è scesa in piazza mercoledì è quella che da ormai sette settimane
Ormai otto protesta contro il clima di violenza politica e per un maggiore pluralismo mediatico
Oltre la la folle la la fa la Giunta per Putin invece lo zoccolo duro su cui il presidente serbo potrà sempre contare pensionati e dipendenti pubblici e col come molti denuncia non sarebbero giunte anche minacce di licenziamento
Ed è il rapporto tra queste due Serbia spiega Giorgio Solution è a definire il carattere schizofrenico del Paese
La prima denuncia la seconda via Sassi venduta per la promessa di un panino e dell'autobus gratuito mentre la serve dei sostenitori di cui ci si accusa l'opposizione di tradimento
E di voler ripristinare quella leadership democratica ormai sfaldata
Accusate di aver svenduto il Paese e pure queste due serbe si accavallano su più ideologie
Nell'alleanza del dell'opposizione insieme ai vecchi democratici i partiti di sinistra
Partecipano nazionalisti filo russi con movimento doveri mentre la folla che aspettava Putin è di fatto veicolata dal presidente Vučić il cui obiettivo primario rimane l'integrazione dell'Unione Europea
Tradito sono da questo sempiterno amore fraterno con la Russia d'altronde Vučić e abile a sfruttare per fini propagandistici la vecchia retorica della fra Cold fratellanza con la Russia
Perché oltre la ristrutturazione del Tempio di San Sava consiste nella fortissima dipendenza energetica ma a cui si ispira probabilmente per il modello autocratico cui governata con cui governata da Putin
Ad oscillare nel limbo dell'incognito e tra le file di questo popolo diviso in Kosovo il bagno di folla per Putin è tutto qui il non bombardamento di vent'anni fa il non riconoscimento di Pristina e il sostegno alla sovranità di Belgrado
Dall'altro lato il Kosovo una questione che l'opposizione sfrutta a corrente alterna prima per denunciare il governo di averlo tradito con i piani di divisione della scorsa estate proposti da Wtc help il dal presidente kosovaro Hashim Thaci
Ma anche come capitolo da chiudere in fretta pene regresso continuo della Serbia
Due anime in costante conflitto e tensione dove gli obiettivi di politica estera sembrano a tratti univoci e la differenza sta principalmente una politica interna delineata da un saggio controllo della stampa
La sensazione però conclude Giorgio fruscio home è che per la prima volta il presidente Vučić sembra temere l'opposizione nonché la sua rinata capacità di portare in piazza migliaia di persone
Secondo le diverse speculazioni si potrebbe andare ad altre elezioni anticipate nel giro di due mesi
Questa atmosfera schizofrenica ricorda molto il perito di manifestazioni che disarcionato nominò cervice nel Duemila chissà chi prevarrà se il timore di Wtc con le speranze dell'opposizione
Giorgio fu Shōnen su il giorno al punto netta venerdì scorso
Gelo procione e le due dei queste due servire l'unico fritto con l'altra quasi a dare un senso alle due teste Dell'Aquila dello stemma del Paese ricito questa frase perché è pari viene ripresa è stata ripresa pari varie
Senza però citare l'autore da Alberto Negri sul manifesto il diciannove gennaio Alberto Negri che ricorda appunto le i legami tra entra Russia e Serbia
La visita di Putin a Belgrado che è servita soprattutto per lanciare un avvertimento sul go sul Kosovo
E sull'espansione della NATO dei nei Balcani visto che ben Mosca e Belgrado hanno masticato amaro per l'ingresso del Montenegro nell'Alleanza atlantica e guardano con sospetto i recenti passi della Macedonia
Per entrare sia nell'Unione Europea che nella NATO
Ma questi forti legami politici ed economici tra Serbia e Russia
Sono secondo Alberto Negri un aspetto certo non secondario di cui dovrà tenere conto anche l'Italia che quest'anno alla presidenza dell'iniziativa centroeuropea
Il più esteso Forum di cooperazione integrazione regionale dell'Europa centrale e orientale e balcanica con sede a a Trieste
La guerra del Kosovo conclude Alberto Negri sul manifesto è stata l'ultimo atto dell'Apocalisse balcanica fatta di pulizie etniche stragi stupri di massa che costruì costituirono in un certo senso la fase terminale di un orrore che aveva già riempito i cimiteri nella seconda guerra mondiale
Questi i Balcani sanguinanti hanno cominciato a ricostruirsi soltanto ora dopo una lunga sequenza di eventi drammatici
Mai dimenticare però una frase di qualche anno fa dello storico
Giorgio prelevati is che sono ancora oggi come un ammonimento i Balcani sono un avvertimento mortale per chi crede che il prestigio di uno Stato la sua potenza della prosperità resti mortali nel corso del tempo i Balcani sono tutto il contrario del facile ottimismo
Qui conclude Alberto Negri la memoria più viva che mai forse anche troppo
E insomma siamo come dire non nell'in questa chiusa dell'articolo di Negri sul manifesto il diciannove gennaio si cede un po'alla retorica della polveriera balcanica cui sembra proprio che non non che non si riesca a fuggire non riesca a fuggire nemmeno un giornalista esperto come Alberto Nigri
Ed è da segnalare anche l'articolo apparso il dodici gennaio articolo di Gigi Riva sulla Repubblica intitolato il risveglio dell'est Europa in piazza contro gli autocrati
Gigi Riva scriveva delle proteste a Belgrado ma anche delle manifestazioni a Varsavia a Tirana contro il contro populismi e corruzione
E anche del delle manifestazioni che danesi si susseguono a Banja Luka la capitale della Repubblica serba di Bosnia
Manifestazioni che chiedono verità e giustizia per la morte di Davide tragici e dice un giovane di ventun'anni assassinato in circostanze non non chiarite Alberto scusate Gigi Riva su Repubblica concludeva scrivendo che le piazze d'Europa dell'Europa orientale raccontano un diffuso malessere a leggerle bene sono il luogo dove si è trasferito lo scontro fatale della contemporaneità quello tra sistema e anti-sistema
E però stia tranquillo Gigi Riva avremo poi un Giulietto Chiesa che ci spiegherà come anche dietro a queste manifestazioni ci siano le manovre dell'imperialismo del dell'Occidente
Non c'è però solo solo la Russia nei nell'orizzonte della politica estera serba ma c'è anche forse soprattutto la la Cina ne scriveva qualche settimana fa ha l'Indro
Il quotidiano on line un articolo siglato di nelle la Serbia e quelle canne con Pechino ripercorrendo la storia contemporanea della Cina si può notare come questa
Stia cercando di espandersi economicamente allacciando sempre più intense relazioni con Paesi in via di sviluppo
è questo il caso della sua massiccia presenza in Africa in Sudamerica dove sta cercando di cogliere il campo libero lasciato gli dagli Stati Uniti di Donald Trump con il quale il presidente cinese Xi Jinping si trova ad affrontare una dura guerra commerciale
E abbracciando questa politica che il Dragone sta intrecciando rapporti sempre più stretti con la Serbia e più in generale con i Paesi balcanici tutto ciò fa della serve l'alleato più consistente e forte della Cina nell'Europa orientale
Tale partnership consente alla Cina di collegare il suo progetto di nuova Via della Seta l'Europa sud-orientale dove già contro al porto del Pireo in Grecia
E può aprirsi corridoi economici con l'Europa centrale l'Africa settentrionale il Medioriente
Lo stretto corregga netto tra i due Paesi
Serbi e Cina passa anche attraverso l'esaltazione delle politiche serbe filtrata dai media cinesi e l'Unione Europea in tutto questo
E resta il percorso europeo della Serbia ancora in divenire il fatto che il procedimento burocratico di adesione ufficiale l'Unione europea si è ancora in corso e che quindi la Serbia non sia membro effettivo dell'unione ha fatto sì che il Paese avesse campo libero nelle trattative con la Cina
E che questa potesse facilmente espandere la sua influenza in tutta la regione
Gli investimenti infrastrutturali cinesi sono possibili in territorio serbo proprio perché questo non gode della trasparenza richiesta i membri dell'Unione quando stilano contratti infrastrutturali
Nel marzo nel marzo del due mila e diciassette l'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari del del dell'Unione Europea per la politica estera e di sicurezza Federica Mogherini aveva lanciato l'allarme di una Cina
Sempre più influente nell'area balcanica affermando che i Balcani possono facilmente diventare una delle scacchiere in cui si può giocare il grande gioco del potere
La stessa preoccupazione della Mogherini condivise dai Comas ministro degli Esteri
Tedesco che il dodici settembre scorso durante l'intervento al Bundestag
Ha detto che la Cina potrebbe sostituire l'unione europea come uno dei principali attori nella regione
L'adesione completa della Serbia l'Unione europea però significherebbe porre un freno alle mire espansionistiche della Serbia sul Kosovo eventualità lontana invece con un'alleanza forte con la Cina la Cina è così come la Russia
Anche membro del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite un ruolo questo non di secondo piano per arginare la pressione dell'Unione europea la quale mira a far riconoscere l'autonomia del Kosovo tra l'altro già in lizza come potenziale candidato per l'adesione all'Unione europea
La Cina però sebbene sia molto attiva in Serbia guarda con interesse a tutto il versante orientale europeo
Il formato sedici più un è un'iniziativa della di Pechino volta intensificare di espandere la cooperazione con undici negli Stati membri dell'Unione europea e cinque Paesi balcanici
La Cina ovviamente ha tutto da guadagnare da questa collaborazione non mente sicuramente i suoi interessi in secondo piano i vantaggi della Serbia così come molti altri parte della Cina in tutto il mondo sembrano essere invece più a breve termine e sul lungo periodo
Ma un'unione europea così impantanata da burocrazia termini di adesione non aiuta certamente Belgrado nella scelta da Brussel e Pechino questo l'articolo pubblicato qualche settimana fa sul quotidiano on line li Indro
Siglato di Dl va bisogna sempre considerata perché si guarda alla Russia insomma ma bisogna tenere sempre molto ben presenti ed essere molto attenti invece a come si sta muovendo e non da oggi e non dagli ultimi Nesi la Cina nei nei Balcani oltre che in tutto l'Est Europa e va bene Putin è andato è andato è andato a Belgrado Putin si muove
Per ostacolare l'adesione della della Serbia all'Unione europea ma soprattutto alla NATO e però e però i serbi sono in maggioranza favorevoli all'ingresso nell'Unione Europea
Se domani si tenesse in sé un referendum sull'adesione all'Unione europea
A favore forte volte voterebbe il cinquantacinque per cento dei votanti rispetto al venticinque per cento di contrari
Mentre il restante venti per cento o non andrebbe a votare o il dieci per cento afferma di non avere una posizione precisa riguardo questo è il sornione quanto emerso da un sondaggio semestrale dal sondaggio semestrale condotto dal ministero per l'integrazione europea ministero
Serbo per l'integrazione europea che ha diffuso i risultati nei giorni scorsi
E dunque e questo è anche una una una questione insomma che dovrebbe essere tenuta presente oltre che dai poli dai politologi degli analisti anche dalle dai governi dell'Unione europea e anche a a Bruxelles
E ci fermiamo qui con questo con questo dato incoraggiante se non facesse così da contraltare poi però con l'Unione europea punto piuttosto impantanata nel processo di adesione dei Balcani
E travagliata anche da altri problemi con questo questi dati chiudiamo questo
Supplemento settimanale di passaggio a sud-est supplemento di giovedì ventiquattro gennaio che abbiamo dedicato interamente alla Serbia e di Serbia delle proteste in corso in queste settimane della visita di dei Presidente russo Putin a a Belgrado parleremo anche nella nuova puntata alla prossima puntata di passaggio a sud est in onda domenica domenica ventisette gennaio come sempre alle ventuno questi per questa mattina ci fermiamo qui grazie per l'ascolto un saluto da Roberto Spagnoli è una buona giornata in compagnia di radio radicale