Lo sgombero del Cara di Castelnuovo di Porto. Intervista ad Angelo Chiorazzo sulle dichiarazioni del Ministro Bonafede

Radio radicale siamo in collegamento telefonico con Angelo Chiorazzo fondatore della cooperativa Auxilium bentornato a radio radicale Angiolo anzitutto
Grazie consigliere
Allora torniamo sulla vicenda del Cara di Castelnuovo di Porto perché ovviamente l'abbiamo seguita fin dalle prime battute una situazione che veramente sta avendo l'epilogo che avevamo ipotizzato
Qualche giorno fa allora iniziamo con una battuta rispetto alla situazione che si stava sviluppando in queste ore come è proseguita
Ma stanno partendo con il seguendo insomma tutte le indicazioni che ci sono date con regolarità con tranquillità ancora una volta devo ringraziare i lavoratori del Centro perché in questi giorni non sono nonostante quello che accaduto il rischio della perdita del lavoro che è alle porte stanno lavorando con grandissima attenzione sensibilità anche per evitare nuove reazioni da parte dei ragazzi che non capiscono
Questa modalità e questa fretta e quindi evitare di peggiorare la situazione quindi con dialogando con loro facendogli capire una cosa che davvero difficile da capire
Effettivamente il fattore umano in questa vicenda è determinante per poi comprenderne la la portata politica e sociale perché ovviamente diciamo non parliamo
Di numeri ma parliamo come sempre in questa casa di persone quindi riuscire a coniugare storie individualità percorsi che nell'arco di questi anni si sono sviluppati
Con quello che è successo è veramente difficile ma come al solito in queste ore si sono sviluppate anche diverse polemiche intorno al al Cara di Castelnuovo di Porto e in particolar modo ieri durante la trasmissione Piazzapulita su La sette ha cessato
L'intervento del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede che possiamo dire a descritto una realtà totalmente distante
Dalla verità a vostro avviso insomma anche avviso dei tanti colleghi giornalisti che hanno frequentato il Cara di Castelnuovo diporto diciamo
Detto anche in un posto su Facebook ha detto
Il ministro ha parlato con superficialità e cattiveria o fondendo il lavoro straordinario che in quel luogo difficile per anni centoventi persone tra medici insegnanti avvocati psicologi assistenti sociali e amministrative dette o profezia la ristorazione hanno svolto con grandissima professionalità e passione allora
Raccontiamo ai nostri radioascoltatori quello che è successo ieri su La sette
Ma ieri il ministro incalzato sulla vicenda sulla motilità della del appunto degli spostamenti ha ha mentito
Lo dico senza paura di essere appunto smentito eccetera ha mentito pubblicamente davanti a milioni di telespettatori dicendo che il ministro Salvini ha voluto chiudere
Uno un'illegalità un posto illegale dicendo peraltro che dentro ci sarebbero mille persone
Per un posto accreditato per seicentocinquanta ebbene il ministro della giustizia ha detto il falso anche perché il ministro Salvini invece ha inteso l'ha dichiarato pubblicamente chiudere il posto proprio perché invece aveva Mele posti letto e c'erano solo cinquecentotrentacinque persone
E quindi per risparmiare sull'affitto a inteso spostare queste persone per non lasciare un posto così grande
Semivuoto
E inoltre ha mentito anche quando ha detto non è vero che è stato fatto tutto in fretta eccetera perché li abbiamo mandato un'équipe di psicologi eccetera non è assolutamente vero
Gli psicologi sono gli psicologi della delle due cooperative che lavorano all'interno i gli assistenti sociali sono i nostri eccetera e stanno quello che dicevo prima continuando a fare un lavoro straordinario con sempre il grande professionalità
Sì se non si senza non ci aspettavamo una caduta di stile così da dal ministro da un ministro della giustizia non può un ministro
Dire cose così palesemente false cioè non è proprio accettabile non è tollerabile in un Paese civile
Ecco Angelo in in queste ore proprio diciamo questa sorta di potremmo chiamarlo giustificazionismo istituzionale perché non trovo altra definizioni cioè il
Forse
Il voler giustificare un'azione abbastanza incomprensibile più diciamocelo anche chiaramente perché diciamo le situazioni politiche DC di criticità rispetto ai migranti alle situazioni insomma sono ben altre in Italia nonostante voi piano anche raccontato più volte da questi microfoni come il il cara in sei come struttura chiaramente anche qualcosa che politicamente andava superato con me l'estensione dell'accoglienza nei piccoli sci entri col Piano SPRAR insomma
Però io questo voglio ecco bene però ecco perché il caso di casa di Castelnuovo di Porto è un cara tecnicamente
Però la caduta sul territorio è stata veramente importante quindi
E qui ritorna nuovamente il modello nella sua peculiarità perché diciamo anche su ecco appunto su questa è una confusione e nove Sutton disattesi io credo che noi siamo stati nel due mila e quattordici quindi in tempi in cui
Nessuno parlava dell'accoglienza diffusa in un convegno organizzato da noi insieme alla Caritas Migrantes
E ad altri file in un tra l'altro in un convegno che Radio Radicale trasmise in diretta dal dell'Istituto Sturzo
Abbiamo fatto una proposta al governo allora al ministro Alfano e in cui il tema era di passiamo al Tevere
Migranti l'accoglienza dei migranti dall'emergenza alla dall'emergenza alla all'accoglienza
Perché perché la questione dei migranti viene sempre gestiti d'emergenza io ritengo che bisognava fare questa era la nostra proposta raccogliere i migranti appena arrivano in grandi centri perché è chiara mani chiara non dislocati in zone abbandonate in luoghi in ai fini con pochi abitanti eccetera teniamo conto che il carati per esempio di cui parliamo Castelnuovo e a Castelnuovo paese cercava di Roma il canale alle porte di Roma quindi con i servizi serve alla città di Roma
Ma il cara perché perché quando uno arriva ha bisogno di avere subito eccezione
Ce n'è subito comprendere e che c'è bisogno di medici di psicologi e certe cose che i piccoli centri o soffrire
I piccoli centri vanno bene nella seconda accoglienza immediatamente dopo quando uno già ha cominciato a capire la lingua il ha ha già un'infarinatura anche proprio di quella un po'attorno p i primi più di venti per muoversi in un paese nuovo e a loro sconosciute e e questo però bisogna farlo bene dichiara per legge dovrebbero essere la permanenza in casa di massimo sei mesi coi era stato poi allungato per riportata se ne fecero avventate che la Germania che è un paese insomma
Per cui su tanti aspetti si può imparare la Germania ha il suo modello di accoglienza ripreso da da un dopo una vita di un ministro tedesco al Cara di Bari
E hanno hanno fatto così la prima accoglienza in un grande centro tre metri dove c'è l'obbligo di imparare la lingua di fare educazione civica
E poi la distribuzione nei in tanti piccoli scendere io credo che questa sia una sia un modo ecco civile di affrontare un problema perché anche quello di prendere un ragazzo appena arrivato in Italia sbarcato e portarlo in un piccolo paesino magari sulle montagne
Significa non integrarlo mai significa non darli
Gli strumenti per una vera integrazione
O speranze purtroppo abbiamo produttivo per concludere parliamo sempre di queste vicende
Facendo il tifo da una parte dal troppo è diventato un argomento di una battaglia politica ed era l'unica cosa di cui non doveva mai diventare in questi anni proprio perché parliamo di persone di persone che arrivano e hanno bisogno di essere accolti perché anche la persona che ha fatto il viaggio più tranquillo e che stato magari un anno in Libia
In Libia ha vissuto l'inferno perché il vero problema è l'emergenza quella oggi di evacuare la Libia mi permette di non permettere a questi ragazzi di arrivare in Libia
Certo questo diciamo poi il riflesso che non solo è diventato argomento di disputa politica ma possiamo dire che l'argomento principale del dibattito pubblico quindi chiaramente diciamo fa fa ancora più danni bene io ringrazio come di consueto Angelo Chiorazzo fondatore della cooperativa Auxilium grazie di questa conversazione delle
Recise azioni appresso risentirci grazie a voi private