La crescita economica globale, lo scarso rischio recessivo. Intervista all'economista Francesco Daveri

Torniamo a parlare e di economia a livello italiano a livello globale dei rischi di un periodo di recessione o meglio anche di bassa crescita e ne parliamo con Francesco da veri direttore dell'MBA presso la Bocconi ed economista intanto bentornato
A lei dedicato tra l'altro a questo tema due
Più di di un articolo sulla voce punto info sul Corriere sommate ne occupi da qualche tempo ma vogliamo capire un po'Conte che cosa sta succedendo diciamo scala
Globale su questa bassa crescita che da una parte e segnala segnala i dati diciamo di un di un rallentamento del Pil cinese ma che ovviamente poi ha delle conseguenza un po'per tutti gli scambi commerciali ovviamente c'è anche la questione sullo sfondo della della guerra commerciale della guerra dei dazi tra e Cina e Stati Uniti ma ovviamente a cascata riguarda anche da molto vicino a un certo rallentamento anche dell'economia tedesco e di rimando anche di quella italiana da dove vogliamo
Vedere tutta questa questa qua dunque
Dividerei in due cioè un conto è l'Europa che ha sulle ragioni specifiche del rallentamento che forse sono un po'nascono non collegate rispetto a quelle che riguardano invece il rallentamento cinese che invece centra un po'centrali più con con l'America insomma la Cina già da tanti anni ormai alcuni parlano di tubi e ricca perché Cina e America e Cina e Stati Uniti sono economie che sono poi fortemente interdipendenti ormai anche se come sistemi politici continuano ad essere
Piuttosto diversi
Però rimane il fatto che sono molto più integrati Cina America di quanto lo siano Cina Europa per esempio
Quindi quello che succede al momento è che termini dati macro economici sembrano dire che gli Stati Uniti continuano a crescere
Mentre la Cina cresce di meno questo tante ragioni però in una di queste ragioni il fatto che probabilmente le politiche seguito da quaranta
Che poi vuol dire la riforma fiscale che ha avuto il grosso degli orsetti sul due mila diciassette anche un po'sul due mila diciotto hanno comunque prodotto un'accelerazione dell'economia americana
Che è andata un po'a rubare crescita in giro per il mondo nel senso che la siccome la riforma fiscale di Trump è stata una riforma orientata a riportare i profitti
Delle multinazionali dentro ai confini dell'economia americana e al fisco degli Stati Uniti dall'altro lato
Scatta anche orientata a indurrà queste multinazionali a riportare anche le loro attività produttive
All'interno degli Stati Uniti quanto più questo succede se i profitti sono dati le quantità di produzione data se Tampa successo sta portando via profitti produzioni altre parti del mondo
Per una quota parte questo si applica al Mexico Simone si applica Canada si applicano un po'anche l'Europa perché applica anche alla Cina quindi è rallentamento cinese io lo vedrei per ora come potenzialmente un po'connesso con questa politica di Cleary di screening cioè di di in un certo senso di furto degli affari o di sottrazione degli affari visto che eleggano seguiamo la politica non è un furto è una però una sottrazione a tutti gli effetti
Il valore aggiunto che prima aveva luogo da altre parti che invece ora
Corriere molto di più più c'è chi si quelle Brigate Rosse interscambio che c'è tra la Cina e la Germania guardando all'Europa è ovviamente poi tutto di indù
Toh dell'economia italiana rispetto a quella tedesca insomma stiamo parlando chiaramente di un non piccolo effetto domino su questo
Sì certo con l'avvocato la vedi
Che sia un effetto poi fai l'altro l'altro pezzo della storia è che comunque le politiche di Trump
Sono rischiano poi anche di avere quella degli effetti depressivi per l'economia mondiale nel suo complesso che quelle sono le tesi politiche specificamente protezionistiche di tram cioè
è un po'presidente repubblicano molto particolare che non è per il libero scambio ormai per
Aggiustare le ragioni di scambio i modi in cui gli Stati Uniti si relazionano con il resto del mondo con un'ottica molto bilaterali lista per cui facendo
Cambiando i trattati in essere uno uno e cercando di far valere la legge del più forte che sarebbero gli Stati Uniti contrario
E quindi in questo modo bisogna rileggere è la la negare inauguri negoziazione con successo del nazista
Che ora appunto non si chiama più napoletano si chiama US NCAA cioè mettendo gli Stati Uniti come il primo elemento già nella nella Crodino e che ha portato a rivedere i termini degli accordi con Canada e Messico in favore degli Stati Uniti e poi c'è la dura guerra tariffaria che è K
Insomma che è cominciata
Tra la fine due mila diciassette introdurla diciotto soprattutto con la Cina ma che vede anche la il fatto di alzare grafite confronti delle delle esportazioni dei prodotti
Dei prodotti europei quindi queste cose hanno depresso
Una quota parte illa con gli scambi internazionali quindi sicuramente hanno cominciato a fare male alla Cina pagina però a a non è stata lì a guardare l'ha cercato di infliggere
Da figli equivalenti o in settori differenti che facessero male alle elettorale soprattutto i lavoratori che supportano Trump Stati Uniti quindi l'escalation un'eventuale escalation potrebbe portare una repressione degli scambi in giro per il mondo il più accreditato depressione degli scambi in giro per il mondo
Molto seria è stato negli anni Trenta del secolo scorso quindi io e questo ha spaventato le borse e infatti nel due mila diciotto le borse sono andate molto male
Questo è associato peraltro il fatto anche che alcune multinazionali americane proprio possono soffrire di queste cose perché un mondo non è più come una volta che uno letti i dati su delle importazioni di prodotti di consumo che sono fatti in un altro Paese
Ma i dati vanno a a ad avere un impatto su capire globali del valore che quindi colpiscono una multinazionale con nelle sue strategie collocare differenti segmenti di produzione
In giro per il mondo quindi questo è un'altra delle ragioni per cui le Borse hanno risposto male perché seconda io pattumiere va a proteggere i produttori di alluminio di acciaio ma punisce il settore automobilistico americano allora le borse
Riflettono su qual è più importante dei due la conclusione che gli intenti quelli che usano acciaio alluminio sono molti di più nella borsa nella nell'economia americana di quelli che producono acciaio nomi e quindi tirare una riga negativa e questo spiega l'andamento negativo delle Borse
Ecco ma c'è questo rischio recessivo o no a tuo parere sull'economia mondiale perché parlavamo anche nelle scorse ore con Dario Di vico del Corriere della Sera
E su quanto accade nel nella fattispecie in Italia ci sono dati che segnano appunto questo PIL dello zero virgola sei per cento per il due mila diciannove se speck ad horas per davvero
I gatti dell'Istat
Però appunto si sottolineava che effettivamente per quanto le politiche del governo possano essere più o meno adeguate
Che è proprio la situazione globale che diciamo non non non non dà prova di grande vivacità e di grandi furori a livello economici
Ma al di là diciamo di essere un periodo appunto di più bassa crescita
C'è il pericolo di ripiombare un'ennesima
Crisi economico-finanziaria un po'come quella che ci siamo lasciati alle spalle che era iniziata dieci anni fa
Ma per ora i dati non dicono così cioè nel senso che quello che chiede è sono le conseguenze di una mezza guerra tariffa cioè la cosa è ancora in corso potrebbe andare a finire che
Trump riesce ad aggiustare in termini di della degli scambi con la Cina e che quindi sostanzialmente non scoraggia il commercio di tutto il mondo ma sostanzialmente a parità di valore creato una una quantità maggiore di valore rimane negli Stati Uniti anziché andare a finire alla Cina
Ecco ci fosse questo allora le borse poi ci rasserena avrebbero certo proprio può essere che appunto le multinazionali di alcune multinazionali soffrano borse soprattutto quelli che avevamo delocalizzato di più in Cina però sarebbe una cosa relativamente contenuta a parlare di ritorno di crisi finanziaria stile postino ambaradan diciamo vorrebbe dire
E ci ci potrebbe essere qualche grosso mercato che che da segni di nonché da pegni meno molto rilevanti e diciamo in esilio ha visto transizione anche a livello di
Per esempio di di diverso modo di produrre beni e servizi
Che ovviamente accompagna la rivoluzione quattro punto zero i processi di digitalizzazione sempre pensiamo solo a un enorme con colosso economico come il comparto auto
Sappiamo che è in una fase di grandissima trasformazione verso l'ibrido elettrico ci sono aziende che sono pronte altre che erano lo sono meno insomma
Anche queste sono incognite Maggi nove pesino su uno sull'andamento dell'economia soprattutto in alcuni Paesi più che in un in altre
Sì però è difficile che Calvino siccome è una recessione mondiale quello che possono causare è che alcuni poi paesi che sono meno apprezzati
Sono collocati peggio in questa transizione tecnologica che effettivamente sembra avere proporzioni molto rilevanti potrebbero andare incontro a problemi più grandi di altri paesi
Però per esempio il mercato immobiliare che sempre perché è stato molto importante per il ciclo economico nei principali Paesi continua ad andare molto recentemente nel senso che i valori immobiliari sono tutti sono più alti
Negli Stati Uniti e il Regno Unito nonostante la prego si e in Germania dove non c'era stato il boom immobiliare veniamo da anni in cui invece il mercato della carne andato bene insomma che le grandi economie di fatto il mercato immobiliare segna mostra a mostrare i segni più lungo ogni tanto si ferma un po'però per ora non c'è una forte evidenza
Un una ripresa di semplicemente un periodo di minore crescita appunto
Potrebbe c'è un rallentamento che è associato magari ha comportato che difficile digerire le nuove tecnologie rapidamente quando c'è una grande rivoluzione tecnologico per quella in essere al momento sono più ci sono tante attività precedenti e scompaiono ce ne sono ancora troppo poche le nuove sono magari ho tanti profitti ma occupano troppe poche persone per poter garantire un saldo positivo della della cosa rispetto al passato un elemento di maggiore inquietudine che questa rivoluzione globale cultura tecnologica è globale e quindi nell'evoluzione tecnologica il passato c'era sempre stata l'equazione si distruggono posti di lavoro oggi ma domani Cile credo di più nello stesso paese magari i settori diverso in aziende diverse che avevano caratteristiche diverse da quelle del passato ma l'equazione funzionava all'interno dei singoli Paesi perché non erano rivoluzioni globali adesso la rivoluzione globale
E quindi con una rivoluzione globale può essere che i posti di lavoro distrutti nel settore bancario italiano vengano ricreati in Lussemburgo piuttosto che a Singapore e a quel punto il PIL dell'Italia non era più lo stesso nel momento in cui il il le banche hanno bisogno di spostarsi a produrre in altri Paesi stanno ma quindi magari i conti delle banche fanno ancora in piedi ma sono i conti dell'azienda Italia che a quel punto fanno fatica a quadrare
Davvero grazie a Francesco da veri per essere stato con noi il professore e direttore dell'NBA all'università a bocconi torneremo a disturbarti presto su queste altri altre tematiche
Però è un disturbo piacere grazie grazie