Presentazione del libro di Maurizio Molinari "Perché è successo qui. Viaggio all'origine del populismo italiano che scuote l'Europa" (La nave di Teseo)

Allora ringrazio tutti i presenti in sala ringrazio la stampa
Siamo qui per parlare del
Del nuovo dell'ultimo libro del direttore della Stampa
Di Torino
Maurizio Molinari un libro importante un libro che stava e sta avendo anche un un ottimo successo di vendita quindi evidentemente è un libro che tocca delle tematiche che vengono riconosciute come importanti dall'opinione pubblica dagli italiani d'altra parte gli argomenti
Inutile ribadirlo sono fondamentali di questi tempi per un Paese come l'Italia e probabilmente lo saranno ancor di più nei prossimi mesi per l'Europa populismo
E sopra Nismo
Allora io non mi dilungo ulteriormente perché il tempo come al solito stringe e passerei subito la parola al al padrone di casa al presidente della Linke Scotti
Che ringrazio
Grazie
Innanzitutto buongiorno a tutti io vorrei ringraziare il
Maurizio Molinari per
La provocazione
E proprio cattivo gusto libero
Perché
Pone sul tavolo
Alla riflessione del Paese
Quello che sta avvenendo ma soprattutto pone una questione
Cosa avviene a metà del secolo scorso
Verso la fine
A livello
Globale
Globale cui intendo riferirmi
Al
Al mondo
Euro attuali
Perché la questione
Concentrata essenzialmente
Nel mondo ero atlantico cioè in quella che ha costituito l'architrave
Dell'equilibrio
Politico mondiale del secolo
Passato e non solo
Del secolo passato
Che cosa
E successo
Noi abbiamo grandi analisi
Su quello che è
Sono i fenomeni
Con cui ci confrontiamo ogni giorno
Però
Gli analisti
E
I ricercatori
I politici si fermano alla rappresentazione
Del presente
Da dove nasce
Questo
Presente
Che cosa è
Perché noi non siamo a un punto di arrivo
Siamo in una vera fase di transizione
Nel novantadue si immagino in Italia
Che di essere entrata in una fase di transizione verso
Una cosiddetta Seconda
Repubblica ma
La transizione non c'era
Era nient'altro
Che un
Resa dei conti interna
All'élite
Dell'Italia
Alle ditte europee
E mondiali sull'Italia
Ma
Non eravamo
E in un transizione tant'è vero
Che nulla
è cambiato
Dal punto di vista
Della
Dalle forze politiche in campo
L'Italia se non anche lì
Una resa in Terna
Che ha portato o al suicidio
Complessivo
Oppure al galleggiamento
Qui Molinari apre il dibattito
Cercando di cogliere
Alcune delle ragioni di fondo
Che hanno
Scatenato
Questa transizione
E
Una transizione
Che non ha più niente a che vedere col passato
Non perché
Ma perché le questioni cioè il
Che riguardano
La società
Gli stati
Le politiche
Del mondo Euro Atlantico sono
Messe tutte
E in discussione
Qualcosa è avvenuto
C'è stato un cambiamento a cui l'élite e le forze della società e le forze politiche Namor complesso non hanno saputo dare una risposta
Apprendo un vuoto
Nelle democrazie rappresentative nella nostra democrazia rappresentativa
Ora
E il futuro a cui noi guardiamo perché bisogna sempre guardare
In avanti
Non lo si capisce se non si arriverà ad una
Analisi
Delle ragioni che hanno portato a questa situazione da una parte
C'è tutto un mondo che sì
Sofferma sul cambiamento tecnologico
E sui processi di globalizzazione
L'altro che si Santa su il problema della fine dell'ascensore
Sociale
E dell'entrata
Nel compro rompere
Delle disuguaglianze che non sono più
Le diversità
Ma ci sono le conseguenze di politiche
Le disuguaglianze di fronte a cui noi ci troviamo che
Molinari analizza molto
Lucidamente
Sono le conseguenze delle politiche del modo con cui abbiamo risposto ai cambiamenti
Questo è il dato e quindi non sono
Le società
Il popolo le attraverso
Le forme di democrazia rappresentativa
Hanno
Colto
I responsabili di quelle disuguaglianze che non sono da attribuirsi al fatto o alle diversità tra gli uomini
No ciò da attribuirsi a comportamenti
Questo
Il
Da tutto e ne siamo
Di fronte
Che cosa è stato essenzialmente questo insieme di politiche che ci ha portato in questa direzione
E portato alla
Cancellazione
Delle
Proposte
Politiche che portate avanti nel secolo passato dalle due grandi
Tra
Il comunismo e la sinistra e
Il ribellismo
E la destra e
Quello che poi si è inventata
Come
Terza
Via
Che altro non era il tentativo
Da sinistra di cavalcare
La
Tre azione esista
La non risposta
A quei tempi fondamentalmente quelli della disuguaglianza
Qui che
Da questa essenzialmente che poi ha fatto saltare la coesione sociale
E fa saltare ogni giorno la questione sociale nei Paesi
Del mondo per l'Europa
Tra gli Stati Uniti del cane cioè di di tutti questi Paesi em
E che porta a scatenare
Come conseguenza non come causa
I problemi per esempio
Della
Immigrazione
E dell'equilibrio demografico
Del mondo che dell'equilibrio economico del mondo
Fino a un certo punto
Le migrazioni non sono state un problema società così esplosivo
Lo sono diventate quando la crisi economica globale l'accrescere delle dei di del di disuguaglianze
Soprattutto
Di quella forza centrale del dello sviluppo capitalistico moderno che era ed è stato il ceto medio quello che ha
Utilizzato maggiormente l'ascensore S.p.A. sensore sociale per
Il crescere e a quel punto è successo che
Quel
Cento ha visto il pericolo perché non era più
Veniva a intaccare con la crisi economiche faceva emergere la competizione con quelli che arrivano
E quindi il problema era
Questo ma qui c'è no no io non voglio dal tempo retto solo
Alcune considerazioni di introduzione allora cosa è un librone stiamo presentando un libro
Che
Con molta coraggio
Affronta
Una lettura
Del cambiamento attraverso
L'analisi delle ragioni che hanno portato e stanno portando in questa direzione
C'è un punto
In cui
Molinari torna e pone
In questa analisi la debolezze
Della Chiesa
Io direi che la Chiesa italiana
Perché mai come in questo momento la chiesa globale pur tra tutte le sue difficoltà
E quella che ha intuito
Con papa Francesco
Quello che stava cambiando nel mondo e quello che la chiesa era
Chiamata
A misurarci
Chiesa universale
Che vanta minaccia oggi proprio c'è
A
Papa Francesco che la prima volta va
Nel cuore
Del mondo arabo-islamico
Proveniente dall'America
Latina dal panico
Che cosa è
Sta avvenendo per ed è importante per il mondo
Europa
Atlantico
Cos'è questo passaggio
La Cina ieri
L'altro ieri l'America Latina
Ieri oggi
Il mondo arabo coscienza
è una cosa che ha
Una dimensione secolare
Questo lo sottolineo per sottolineare
La complessità del cambiamento globale in questo momento del mondo
Euro Atlantic lo sottolinea
Lui torna indietro di due mila anni
Io lo ricordo sempre
Qui faccio il nome al uno dei pensatori più
Aperti del tempo presente Raimundo Panikkar
Che pur avendo una dire tra larga diffusione
Nel mondo dell'arte la sua opera in Italia
Ha inciso scarsamente in questa direzione mi spiega
La chiesa torna
Al Concilio di Gerusalemme
E al viaggio di Paolo adatti
è giusto ma cosa succede
Il Concilio primo concilio
Stabilisce che non è necessario essere circoncisi per essere cristiani
Che l'accettazione del messaggio non implica l'accettazione
Di tutta
La cultura
Ebraica
E nasce e
A
In invece ad Atene successivamente Paolo Valli
E da Fitto
Alla cultura
E alla civiltà
Cristiana
Greco-latina
Quella
Che poi attraverso
I secoli
Diventa e si identifica con la Chiesa
C'è una cosa la chiesa
La comunità cristiana italiana a quella europea deve
Camminare le sue mani ed è
Una città importante fondamentale essenziale ma non è
Il Cristianesimo nella sua
Complessità
E questo è dentro quello che sta avvenendo alla radice
Anche di quello che sta avvenendo in questo momento e che noi guardiamo e in questo mondo
Voi
Entriamo e Molinari entra in modo
Efficace alla lettura
Dei comportamenti e politici
Sociali direi tra virgolette culturali
Delle di quello che è emerso
Dopo la
Sparizione
Con le elezioni del quattro Di Marzio con la sparizione di tutti i partiti che avevano concorso non è non è rimasto nessuno che avevano concorso alla costruzione
Della
Democrazia rappresentativa italiana
Non ci sono più
E cerca legge attraverso i comportamenti
Che come dico solo comportamenti di fase di transizione
Cosa sarà cinquestelle cosa sarà
La lega ma dico
Cinque stelle
Per primo perché mentre
Una posizione della lega è sempre la posizione di un partito che si è
Rigenerante atto rispetto
Alla esperienza della Lega
Del nord del tanto
Mentre
Il queste le e quel magma che raccoglie dentro tutto
è per questo va analizzato perché dentro c'ha tutto quelli in male esserne
Della società e tutte le contraddizioni tutte le risposte
Ti pancia cioè dico dico reazioni immediate che solo di rifiuto
E tutto è mirato all'obiettivo
Della cancellazione delle è lite
De
Di secoli
E
La messa in discussione
E tutte queste cose
Ma
A questo punto arriviamo perché perché qualcuno
Ha creato il vuoto
E la non ho risposto
E chiudo attenzione
Tutti i tentativi che sono in questo momento in atto di recuperare
Una tradizione cultura e di recuperare una democrazia rappresentativa di recuperare tutto questo
Sono destinati al fallimento se non fanno i conti
Con il punto di partenza
Non posso ignorare tutto questo
Non posso col considerarlo cioè dico e pensare che io tranquillamente rimetto insieme e riparto
Eri dice bauscia
Riprendiamo il cammino no no no non riprendi nessun cammino
Detto è
Ah complicazione
Enorme
E la complicazione enorme anche perché e chiudo
D'un certa un pensiero che emerso
Forte
E in della società
Italiana e e in Europa cioè capace di aggregare
E capace di essere trainante
No
Non c'è
Se non
E problema del racconto
Della realtà stamattina c'era
Un fondo sul Corriere della Sera
In quest'
La direzione e
Mostrava tutta
La debolezza
Di una strada che cerca
Di farsi avanti cioè di di essere
Non c'è
Perché tutti cominciano da oggi nessuno
Si volta dietro e si chiede ma
Siamo arrivati qui perché questa e la domanda di fondo
Questa élite siamo arrivati a questo punto perché
Non c'entriamo niente
Io chiudo Molinari apre una strada
E uno dei pochi che ma scritto in questi anni
E che parte dalla considerazione di capire
Perché
Siamo in questa
Situazione e che cosa
E possibile fare
Per
Ricca condurre
A una
Democrazia soprattutto quando noi continuiamo a indicare il modello della democrazia come
Il modello
Universale
Quella la nostra
L'esperienza
Ti democrazia
Capisco
Insomma
Che
Mi sono limitato soltanto
Da alcune suggestioni
Ma credo che sia importante
Una cosa sola in questo momento
Di
Pensare
Che
Guardare alla situazione di questo commento
E a vere
Tutto
Le analisi che facciamo
Serve se riusciremo a fare una cosa fondamentale
Ad avere una consapevolezza del perché siamo arrivati a questo punto questo
Interrogativo del libro questo è l'incipit di sì finì sui libri
Non finisco ore di eccessi uno arriva alla fine del libro
E a quel punto dice devo comincia la ricerca perché questo libro mi ha detto una cosa che la ricerca che devo fare e diverso grazie
Grazie al presidente Scotti io vuole subito passare la parola ringraziandoli sempre per la presenza
Al vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio e al consigliere d'amministrazione della RAI Giampaolo Rossi prego
Ma intanto grazie per l'invito e sarà anche l'occasione per legge libero libro che non fa sconti è una radiografia degli umori e delle condizioni materiali
Di vita degli italiani
Coglie il punto generale
Che è appunto il tema delle disuguaglianze del disagio il tema che in realtà spiega bene Molinari
Clamorosamente sfuggito alla vista
Delle élite delle dei responsabili politici di un anno fa
Mettendo sullo stesso piano
Il secondo me fa bene sia Berlusconi che che che Matteo Renzi cioè l'incapacità di leggere
Quel disagio profondo che attraversava il Paese continuando a raccontare ammettere in scena uno storytelling positivo
Che ha determinato esattamente
Il corto circuito rispetto alle condizioni materiali ripeto di vita delle persone lo scadimento all'impoverimento del del ceto medio
Sono assolutamente d'accordo sul fatto lo diceva il professore adesso che
Agire in una condizione di Sidi transizione ma di transizione avanzata e come spauracchio l'elemento della diciamo del pericolo della democrazia del richiamo alla costituzione anche se già nella metà degli anni Cinquanta
Calamandrei ci metteva in guardia dalla costituzione depurata e cioè di una Costituzione senza popolo
E quindi la costituzione a cui noi ci rifacciamo solo nei momenti di pericolo ma che non vive quotidianamente non permea la vita
Sociale culturale economica del nostro Paese persona un tema di oggi al tema appunto che ha attraversato qualche qualche decennio
E allo stesso tempo se oggi dovessimo mettere dentro un sondaggio complessivo l'adesione del degli italiani alla democrazia rappresentativa forse scopriremo cosa molto gravi insomma sulla percezione dell'utilità
O della inutilità e questo è drammatico ma non si vince esclusivamente diciamo in una riproposizione
In qualche modo stanca così come la crisi dei
Dei partiti cioè di come si organizza dico non la crisi è partito un tema lungo diciamo
Di medio lungo periodo di come si organizza la politica nel nostro Paese nel i padri costituenti erano stati ottimisti quindi avevano lasciato uno spazio diciamo di organizzazione ampio oggi in realtà di
Di tradizionale rimane ben poco no e di come si organizza l'offerta politica
Siamo di fronte alle cose più variegata insomma da andando che che spesso si si concentrano intorno al carisma del capo
E e forme variegate pubbliche e private di organizzazione del consenso quindi qui c'è un tema gigantesco
Ma che non
Non riusciamo ad aggredire se non mettiamo al centro alcuni temi che Molinari
Mette insieme perché luci spiega perché è successo qui mai realtà perché è successo qui mentre accadeva anche altrove e quindi dentro uno scenario
Più complessivo in cui c'è la vicenda italiana con le sue specificità storiche potremmo dire
Però c'è un clima generale che riguarda la messa in mora mora della tradizione democratica occidentale e però se c'è messa in mora della tradizione democratica occidentale degli Stati Uniti d'America in gran parte d'Europa nell'Est europeo vuol dire che c'è la messa in mora perché qui che questa forma ha assunto i suoi connotati le sue forme
Più positive Luís CIDA cinque è tabù io li ricordo perché sono ci interrogano è francamente su alcuni almeno
Per me è è più semplice vita entrare anche dentro una ricerca di soluzioni su altre maledettamente difficile
E i vincitori rapporto con l'Islam
Il rapporto con l'Islam che significa andando a diciamo Dan
Dal dall'indicibile cioè dal rapporto che abbiamo con le Paure fino ai rapporti con l'élite dell'Islam perché pure lì non è che esiste un mondo diciamo orizzontale esistevano un mondo che anche in quella condizione è verticale
Il rapporto con i flussi migratori e quindi con la dimensione potenziale o o reale di competizione economica sulla forza lavoro
Lei paura e quindi la il ritorno della centralità dell'identità nazionale quello che il vento che spira sulle vele del del del surrealismo perché a dirci l'insofferenza per l'Unione europea
E il fascino per leadership piuttosto solide carismatiche autoritaria insomma lo fa riferimento alla figura di Putin più volte e e secondo me ecco coglie un tema di come dire
Riduzione ad uno di di progetti che diventano progetti bio politici cioè progetti che intorno alla alle biografie dei leader diventano coi progetti nazionali di identità nazionale questo succede
I russi a succede in Ungheria succede in Polonia succede in Austria
Succede negli Stati Uniti d'America succede anche da noi nelle forme diciamo plurale in cui questo fenomeno mentre lì sono movimenti diciamo più granitici qui abbiamo due forme di questa di questa di questa vicenda e
Io penso che che che è un tema Molinari dedica una parte alla vicenda della della crisi della della chiesa
Cattolica
Io aggiungerei che penso che questi fenomeni hanno avuto anche una forza straordinaria perché non almeno nella nostra condizione d Europa occidentale
Non legati a ne ha dimensioni ideologiche di nessun tipo me a a papà oggetti diciamo trascendenti me in cielo né in terra cioè a progetti che vivono Just in Time che vivono qui in questo momento
E che persino nelle le comparazioni verso le forme più tradizionale autoritarie penso
Al fascismo storico non non stanno in piedi perché persino il fascismo aveva diciamo così una dimensione epica
Che guardava alla costruzione dell'uomo nuovo e alla modernizzazione complessiva del del paese qui siamo di fronte a una forma piccola
Di nazionalismo proprietario delle piccole cose
Che richiama poi la dimensione del rancore del capro espiatorio e anche non è una categoria politica
La sdoganata però anche dell'invidia
Che però fa quell'umore
Dentro il quale voi diversi blocchi sociali esclusi messi fuori hanno costruito costruito un'identità un'identità forte ecco
A me libbra colpito perché entra dentro tutte queste dimensioni
Ci racconta anche della in maniera più dettagliata
Diciamo anche gli elementi legati a quello che si muove in Rete
Su cui entro poco perché non
Non sono un esperto osservo ecco e il rapporto tra il vero il vero il verosimile la costruzione delle delle notizie la costruzione della in qualche modo della della propaganda della propaganda politica ecco
Anche qui costruendo secondo me in maniera esemplare anche la differenza tra l'approccio alla Rete del Movimento cinque Stelle l'approccio alla Rete
Del Polo sopranista insomma del di quello che si muove intorno a Salvini ecco per capirci con con una differenza molto molto forte
E anche qui identificando i i linguaggi e le modalità di stare vede soprattutto di di Salvini soprattutto negli ultimi anni con l'invenzione nel suo modo di stare su quella su quella piattaforma io
L'ultima cosa che voglio dire
Relativa alla dimensione europea
Lo dico con una battuta persino per essere sovrani sì bisogna avere il fisico
E bisogna capire diciamo perché si lavora
E quindi è evidente che
Si può essere sopra misti perché si è presidenti di grande Paese come gli Stati Uniti d'America
Si può si può avere una proposta
Molto forte di politica estera
Aggressiva
E a volte aggregante come quella del del del del della Russia di Putin o della Cina
Presente in maniera massiccia per esempio nel sud del nostro Mediterraneo non ne parliamo dell'Africa del Mediterraneo solo come un problema legato ai flussi migratori
E come elemento di di scarto di propaganda politica spiccia no in questo momento
I in Africa ci sono un milione e mezzo di cinesi di maestranze di ingegneri di geometriche fanno porti ponti Ario porti che cambiano il volto che hanno costruito cinquanta accordi commerciali con cinquanta Paesi africani perché poi l'Africa e la fama assoluta ma è anche Paesi promettenti con prodotto interno lordi che che che crescono a dismisura quindi noi abbiamo mancato anche la dimensione della politica estera dell'Unione Europea
Dell'Europa come entità politico culturale quindi
La più grande preoccupazione questa è la disgregazione per via Interna e per via Esterna su pressione dei grandi soggetti che faranno la politica mondiale dei prossimi decenni
E l'Europa
Disgregata non è più un soggetto in grado di intervenire dentro questo scenario aggiungo che l'Europa
Senza la dimensione la vocazione alla ricerca di un progetto politico non solo finanziario o monetario politico comune è stata sostanzialmente due mila anni di guerra
Ma questo spesso essendo generazioni fortunate che vengono dopo
Ci dimentichiamo qualcosa è stata l'Europa sul confine tra la Francia la Germania cosa state all'Europa
Nei secoli della costruzione degli Stati nazionali è stata soprattutto mercati nazionali e conflitti tra nazioni io penso che quando affrontiamo questo tema dobbiamo di fare la mappa e la mappa se a dimensione storica ci consegna una preoccupazione in più io penso che l'Europa va cambiata
Ma va riconsegnata una dimensione diciamo di rapporto con i popoli che la compongono il problema non è l'Europa sono gli europei cioè le persone i cittadini che vivono dentro la dimensione continentale
Ma senza questo grande soggetto politico democratizzare do
Radicalmente modificato
La partita per noi non ci sarà saremo come dire oggetti e soggetti di partite che giocheranno altri grandi attori della geopolitica mondiale
Vado in automatico grazie anzitutto per l'invito grazie del degli stimoli fin qui raccolti raccolgo l'ultimo da cui parto di presidente Smeriglio questa idea per cui bisogna
Avere il fisico per essere sudanesi ha perfettamente ragione censore Disma bisogno di
Di fisico questo fenomeno strano che sta emergendo nel dibattito politico in Europa in Occidente Nenna in questi ultimi anni in questi ultimi mesi penso che però bisogna avere un fisico anche per essere europeisti il tema che io porto diciamo alla all'attenzione sulle mie riflessione su quello che che è anche un piega né con la mia storia culturale e politica
E il fatto che probabilmente l'Europa non ha avuto il fisico in questi ultimi decenni per rappresentare con solidità il tempo che cambiava le accelerazioni a cui andavamo incontro
Non c'abbiamo avuto il fisico per essere europei
Siamo eravamo fuori allenamento probabilmente o forse c'è stato un errore a un certo punto una rottura che è un po'quello a cui accennava il presidente Scotti in un tempo determinato in cui il sogno europeo che costruivano che avevano immaginato i nostri padri fondatori si è interrotto
E non so se questo sogno interrotto che ha generato poi la crisi e la transizione che noi stiamo attraversando sia responsabilità dei sopranista i del nostro tempo o sia invece responsabilità di un giù delitto che probabilmente non è stata in grado di cogliere i processi di trasformazione in atto
Allora io ieri osservavo con grande attenzione su Rai Tre nella trasmissione di Lucia Annunziata mezz'ora in più c'è stata un'interessante intervista monologo più che intervista
O personaggio emblematico dell'élite europea del nostro tempo Bernard-Henri Lévy probabilmente qualcuno di voi ha visto questa intervista Bernardo rilevi che il direttore Molinari sicuramente conosce un personaggio molto importante del nostro dibattito attuale nella nella patria di Voltaire di Gian Paul Sartre rue consigliato un filosofo ma e realtà un personaggio molto altro rispetto a il suo ruolo di filosofo è un rappresentante delitto globale che ha in Francia un un elemento importante di sviluppo e di considerazione e di potere Bird Area rientra grande teorico delle guerre umanitarie e colui che ha orchestrato insieme al governo sarà così
Il bombardamento in Libia la guerra in Libia per liberare la Libia dalla dittatura e dal regime di Gheddafi producendo un disastro storico di cui noi oggi paghiamo le conseguenze anche in termini di flussi migratori non solo di destabilizzazione del Nordafrica Bernard-Henri Lévy è stato il grande artefice teorizzatore del regime Cenci in Siria che ha prodotto un altro disastro epocale il nome del finto umanitarismo quella che noi continuiamo a chiamare una guerra civile che non è mai stata una guerra civile ma è stata a tutti gli effetti una guerra di aggressione di decine di Stati
Stranieri contro un uno Stato sopra
Che era la Siria che tuttora la la Siria di Giuda del regime totalitario ma la figlia di passato i a quello che ha colpito ammette l'intervista di ieri libera rilevi non era tanto come dire l'aspetto un po'aggressivo arrogante con cui questo personaggio del Litta francese commentava l'Italia
Ma il disprezzo con cui questa figura eminente del mondo mediatico intellettuale francese e dei centri di potere francese
Giudicava dei fenomeni che sono molto spesso dei fenomeni molto più grandi di quanto noi immaginiamo e siamo in grado di comprendere e mi dava la fotografia dell'incapacità di un'élite intellettuale e di potere occidentale di comprendere veramente quello che sta succedendo nelle nostre società nella pancia della nostra società
Mi ha colpito non tanto i giudizi su Salvini su Dimaio sull'Italia su su come si è difeso Bernard-Henri Lévy è uno degli intellettuali che ha firmato per la libertà di Cesare Battisti
Accusando l'Italia che non averlo processato quando in realtà è stato processato condannato non in contumacia come diceva però elettivi perché Cesare Battisti dopo i suoi omicidi era scappato quindi gli italiani dovevano come dire processarlo non essendoci Luís ma semplicemente perché era scappato all'estero
Ma mi ha colpito il giudizio sprezzante con colui aggiudicato il fenomeno dei Cile gialli che sta attraversando da settimane e settimane la Francia che è un fenomeno estremamente interessante
Perché è un fenomeno che è nato spontaneamente negli come dire ne nei meandri del malessere della società francese
E che fotografa il nostro tempo come un tempo di grande contraddizione il movimento dei gilet già lì non è un movimento che nasce pianificato dietro qualche ideologia o dietro qualche forza straniera che alimenta questo processo di irreversibile crisi del sistema democratica una reazione che nasce forse spontaneamente più spontaneamente di quanto immaginiamo
Nel nel malessere di un pezzo della società civile francese che poi si è colorata in attraverso anche la ricaduta mediatica si è ridisegnato attraverso un movimento di massa che da settimane sta come dire mettendo un po'in discussione quello che è l'ordine stabilito del della Società francese e miti mi colpiva il fatto che Bernard-Henri Lévy
Giudicasse con estrema facilita questo fenomeno complesso come un fenomeno reazionario razzista fascista nazista eccetera
A fronte invece di un governo che quello macro Honda che risponde con un esempio di grande democrazia
Rispetto a questo processo
Io che ovviamente studio i fenomeni attraverso il mainstream ma anche per motivi di legati alla mia attività da sempre attraverso la Rete
O vedo come dire che c'è qualcosa che non funziona in quello che molto spesso i ghiacci si portano
Di ciò che avviene in Francia
Le immagini della polizia francese che spara ad altezza d'uomo sull'occhio dei manifestanti facendo perdere o mandando in coma le persone ci sono più di dieci morti in Francia per queste so sono immagini che colpiscono che sicuramente sono figlie di una crisi che di cui non è colpa nessuno
Ma faccio fatica a a stabilire dove ci sono i buoni con grande nettezza e dove ci sono i cattivi però questa cosa mi serve per provare a riflettere un po'su due aspetti fondamentali di cui uno è lo spunto che presente Scotti c'ha dato cioè la responsabilità dell'iter e link la consapevolezza dell'It europaea di fronte a quello che è stata l'incapacità di rispondere ai processi di modernizzazione soprattutto negli ultimi trent'anni
E poi il fatto di come viene rappresentato questo fenomeno che sta attraversando in maniera trasversale tutto l'Occidente
E che ha delle nature molto diverse tra di loro perché il populismo il sopra Nismo americano di Donald Trump hanno poco a che ha poco a che vedere con il populismo e sopra Nismo che che si muove nel Treasure gialli francesi o tra i movimenti diciamo della Breaks Seat in Gran Bretagna
Allora ci sono alcuni aspetti che secondo me meritano di essere prese in considerazione
Il primo a questo il tema del futuro della democrazia
E cioè
Noi stiamo attraversando un processo di accelerazione storica che ha precedenti nei secoli passati ma che lascia inevitabilmente dietro di sé dei detriti e delle rovine di un mondo antico che non riesce a reggere a questo processo di modernizzazione
Un'accelerazione tecnologica impressionante l'avvento del di internet della Rete della riorganizzazione orizzontale della nostra Società della fine delle gerarchie tradizionali e sociale Dida disintermediazione che soggetti politici e sociali è un fenomeno indotto dalla tecnologia
Dalla rivoluzione tecnica
E questo è un fenomeno ovviamente irreversibile
C'è un altro fenomeno che quello che noi chiamiamo della globalizzazione
Cioè la l'operazione diciamo di mondializzazione dell'economia soprattutto sotto l'egida finanziaria che non sta portando i risultati sperati
Oggi a fronte di un processo di accentramento di concentrazione della ricchezza mondiale in un numero sempre più ristretto di persone noi assistiamo a un processo di impoverimento soprattutto nelle società evolute della cosiddetta classe media
La fine della classe media di quella che un tempo era l'odiata borghesia per l'ideologia di destra o di sinistra cioè la fine di quello strato sociale
Che il motore pulsante delle democrazie rappresentative e una crisi spaventosa su cui le Lizza europea che non è la classe politica mai l'élite economica e intellettuale
Non sta riuscendo a comprendere la portata rivoluzionaria devastante quei gilet gialli che danno impianti in piazza in Francia
Non rappresentano neanche più il famoso sottoproletariato urbano degli anni settanta
E non rappresentano feroci reazionari razzisti omofobi che vogliono distruggere l'ordine democratico rappresentano esattamente quella sfera della società francese di piccoli produttori commercianti artigiani pensionati studenti che hanno paura sì hanno paura di un futuro che non riescono più a vedere come il loro perché sono aggrediti da nuove povertà
Che chi ha costruito questo modello sociale probabilmente non ha previsto potessero prendere forma
La fine della classe media è un fenomeno drammatico del nostro tempo perché secondo me e l'elemento di crisi vero della democrazia rappresentativa
E la democrazia rappresentativa e la democrazia che ha dato in la maggior potenzialità di sviluppo sociale economico dei nostri paesi e nello stesso tempo e il modello che ha garantito il il raggiungimento dei più ampi spazi di libertà individuali e collettivi l'acquisizione dei nostri diritti avviene attraverso quella democrazia rappresentativa di cui la classe media ne è stata il motore trainante la fine della classe media l'impoverimento delle classe media e anche la messa in crisi della democrazia
E dei suoi meccanismi decisionali per cui il tema vero come oggi riuscire a salvare questa straordinaria costruzione che è stato il modello occidentale liberale e democratico di fronte all'arrivo di questi ondate di cambiamento che stravolgono le nostre vite
E a mio avviso la risposta che una parte dell'élite occidentale sta dando a queste domande non è la risposta giusta
Io ricordo quando all'indomani primi commenti all'indomani di quel fenomeno inaspettato che fu la Breaks system cioè il referendum con cui la Gran Bretagna i cittadini britannici dice decisero di uscire
Dall'Unione Europea
La cui presenza la Gran Bretagna ha sempre sofferto fin dai tempi in cui Margaret Thatcher propongo i suoi famosi Trenno per impedire innanzitutto che le che che la Gran Bretagna entrasse nella nell'Unione monetaria
Accettando torto Cordoba di entrare nell'Unione Europea ma da cui comunque la Gran Bretagna si è sempre sentita un po'un corpo estraneo
E i commenti che avvennero nella nel nella nella stampa nel a livello di è lite europea all'indomani di quel referendum furono agghiaccianti ma non tanto perché erano commenti che potevano essere d'accordo o meno sulla Breaks questo rientra nella dialettica democratica ma perché mettevano in discussione il valore stesso della democrazia ne ricordo uno fra tutti il nostro Mario Monti ex presidente del Consiglio che definì i referendum della brezza sette un abuso della democrazia
E ed era una risposta a mio avviso sbagliata a un fenomeno che era probabilmente imprevisto come gran parte delle cose che sono avvenute in questi ultimi dieci anni vent'anni perché il sistema dei media del della costruzione nostro immaginario non ha previsto quasi nulla compreso la vittoria di Donal Trump che non era prevista da nessuno è stata prevista da nessuno
E che ha e e che ha portato uno sconvolgimento epocale non solo all'interno la più antica e la più grande democrazia del mondo ma anche come ricaduta in Occidente
Ma perché era una risposta che tutti come dire metteva in crisi il caposaldo stesso del nostro essere occidentali ed europei cioè il valore della rispetto della volontà popolare della sovranità popolare
Non può esserci un abuso di Democrazia o se c'è un abuso di democrazia si ritiene mette in discussione totalmente il meccanismo democratico con delle ricadute che poi però non ci possono portare a lamentarci che c'è un un premier troppo autorizzare in Ungheria che però votato dei cittadini perché altrimenti si gioca nel più il principio per cui l'autoritarismo vale quando è rappresentato al di fuori della volontà popolare
E qui sono può funzionare
Nel due mila undici l'Italia attraversato un momento di crisi molto importante perché se come tutti ci ricordiamo ora allora fu l'ultimo governo democraticamente eletto dei cittadini Governo Berlusconi
Che cadde attraverso un'operazione che non biechi sovrani stia reazionari in Italia ma il financial Times definì
Un'operazione che oltrepassava i limiti costituzionali dell'Italia quello che porta poi appunto al al governo Monti era caduta del del Governo del governo Berlusconi democraticamente eletto e ricordo che in quei giorni sempre la grande stampa europea
Periodo anche della grande crisi in Grecia in cui si c'erano i i di interventi capillari per risolvere la questione economica in Grecia in cui le Little dei media e della grande economia occidentale si poneva il problema se aveva ancora un senso la democrazia
Lo stesso Financial Times in quei giorni arrivava a definire la la democrazia in Europa un lusso antiquato che gli europei non possono più permettersi
Allora io credo che la crisi del nostro tempo sia proprio passi proprio attraverso questa ridefinizione diciotto e non intendiamo oggi come democrazia rappresentativa essi non vede il che di cui in questi anni ricorro in tutti quei questi giorni ripercorre l'anniversario
Al proprio agli inizi del del Novecento scriveva che era complicato aprire il vocabolario della politica e trovare delle parole nei periodi turbolenti dei cambiamenti epocali che avrebbero poi portato
Agli sconvolgimenti tellurici delle guerre mondiali
Aprendo il vocabolario della politica dicevano i troveremo questo vocabolario le parole della politica quote come viviamo come se le pagine fossero bianche noi diamo in un'epoca molto simili in cui le grandi parole della politica e dell'organizzazione della nostra società se oggi lo aprissimo questo fantomatico Vogue
Vocabolario
Li troveremo prive di significato io non so francamente che cos'è oggi la parola democrazia nel nostro tempo
Che cos'è oggi la parola s'nazione se ancora esiste che cos'è oggi la parola identità non so se noi siamo convinti che oggi i nostri go i nostri Paesi nostri Stati
Le libertà individuali siano più ampie di quanto lo fossero venti trent'anni fa
Tra gli spunti del libro del direttore Molinari
Di cui si parlava prima cioè non ci sono due aspetti epocali che secondo me meritano die avere un attenzione particolare uno e il tema appunto come diciamo prima del rapporto con l'Islam e l'altro il tema dell'immigrazione
Sono due temi centrali del nostro tempo che possiamo affrontare in maniera demagogica possiamo affrontare in maniera come dire ideologica ma che configurano la crisi di risposte che oggi la società occidentale non è in grado di dare rispetto a dei processi che sono molto più grandi di noi
Il rapporto con l'Islam e il rapporto con uno una realtà altra dall'Occidente
Che noi possiamo come dire decidere di interpretare come vogliamo in maniera più o meno buona più o meno radicale ma che segna in Europa per esempio la fine di una delle grandi ideologie che in questi ultimi trent'anni hanno caratterizzato il nostro tempo che quella del multiculturalismo
Non ha funzionato non sta funzionando non funziona in buona parte dell'Europa c'è un tema che noi dobbiamo porci nel rapporto con l'Islam che è un problema che riguarda le generazioni future forse non ce ne accorgiamo adesso
Ma i flussi demografici lo spiegano
Il tema dell'islamizzazione dell'Europa è un tema molto serio ed è un tema per esempio che tocca abbondantemente qui l'élite occidentali hanno delle responsabilità enormi il tema del rapporto con una parte di questo Islam
Per cui il paradosso dell'Europa e dell'Occidente che noi siamo stretti alleati di un Islam wahhabita salafita
Che ha fomentato per trent'anni il terrorismo integralista in tutto il mondo
E facciamo la guerra a quell'Islam uscita che in realtà in Siria difende le comunità cristiane e garantisce un lo Stato paradossalmente più largo di quanto noi
Lo possiamo immaginare in Arabia Saudita
E il tema del multiculturalismo è un tema centrale del nostro tempo forse meno sentito ancora in Italia ma sicuramente sentito in molti paesi del nord Europa dopo il dove il fallimento di questi processi
Di integrazione mai esistiti genera un tema di reazione da parte del pezzi della società civile di cui ci dobbiamo porre la questione
E il tema dell'immigrazione
Il tema dell'immigrazione non è il tema ovviamente dei poveri disperati che hanno lì il desiderio e anche il diritto di sognare e di poter sperare in un modello di vita migliore ma il tema è strettamente connesso al modello demografico che stiamo adottando
Gli ultimi dati demografici usciti sono spaventosi per cui per chi vuole leggere per capire che il fenomeno immigrazione non è la si vuole show e qualcosa di più ampio a cui noi dobbiamo dare risposte da qui a domani cioè entro cinquant'anni
L'Africa
Ha di fronte a sé uno sviluppo un boom demografico di un miliardo e mezzo di persone in meno di quarant'anni un miliardo e mezzo di persone in più e già oggi già oggi il quaranta per cento della popolazione africana a meno di diciotto anni
Questo significa che c'è una potenziale pressione demografica sui nostri confini che non è caratterizzata dalle poche migliaia di persone che legittimamente possono vogliono aspirare un modello di vita migliore
Ma significa che una pressione demografica a cui o noi diamo delle risposte serie riguardo la nostra capacità di assorbimento all'interno del nostro mercato praticamente impossibile oppure la smettiamo
Con la finzione dell'umanitarismo dal mio punto di vista travestito da neocolonialismo come spesso fanno i Paesi occidentali in Africa e diamo un concreto sviluppo quello che da trent'anni veniva chiamato il Piano Marshall per l'Africa per sviluppare quei Paesi la in termini di democrazia e in termini di sviluppo economico
Allora affrontare questi temi con serietà senza scadere da una parte nella retorica del sopra animismo di chiusura e dall'altra neanche nell'accusa s'sistematica di xenofobia e razzismo ogni volta che si pone un problema di questo tipo
Forse aiuterebbe a comprendere meglio le sfide che noi abbiamo e capire che questo malessere trasversale intuitivo che nasce nelle società europee
Che viene chiamato sopra Nismo che apparentemente delle generato dalla paura ma è una paura per il futuro una paura per i propri figli è una paura del proprio lavoro che si perde una parola la paura di un ceto sociale
Che non riesce essere più determinante dei principi di sovranità per cui decide sempre di meno ma paga sempre di più vedendo meno il meccanismo basilicale su cui si fonda una democrazia io pago
Le mie tasse a uno Stato perché sono rappresentato nel momento in cui non sono più rappresentato non vedo perché debba pagare e qui mi si chiede invece il contrario di aumentare sempre più il peso sociale e contare sempre di meno
Allora a tutto questo io credo che il problema non sia la guerra le élite o la guerra ai sovrani sì ma credo che sia l'idea di una nuova sovranità ed una nuova élite che sia in grado di concepire veramente con serietà i processi trasformazioni in atto
Grazie al consigliere Rossi io passo adesso la parola a Maurizio Molinari prima però volevo fare una domanda il libro si intitola perché è successo qui ma io dico come sarebbe potuto non accadere qui stante la situazione in cui versava il Paese che conosciamo tutti
Grida danni cioè il cataclisma elettorale di sovrani stia populismi populisti tutto sommato era assolutamente ragionevolmente prevedibile quindi come sarebbe potuto non accadere qui
Grazie per la domanda grazie per l'invito da parte della Linke verso i tempi Grassi agli interventi che hanno aggiunto inflessioni stimolanti sulla sul mio lavoro grazie a tutti di essere tre sette in questa in questa occasione è un Craxi è particolare ma Enzo Scotti perché come i Bot racconta
Alcune delle pagine devono molto conversazioni che abbiamo hanno avuto quali sono gli spunti che noi abbiamo ascoltato questa mattina che consentono di andare oltre il libro
Quello di porsi degli interrogativi che rilanciano in avanti con la tesi
Di fondo che il motivo per cui è successo qui e non poteva non succede qui
è la sovrapposizione in Italia di tre grandi metodologie dei grandi temi di aggressioni nei confronti del ceto medio che sono le diseguaglianze economiche immigranti e la corruzione
Il ceto medio ha avuto bisogno di protezione i partiti tradizionali non hanno percepito questo bisogna e quindi il quattro marzo hanno vinto i partiti della protesta se questo è il punto
L'inizio
In che maniera gli interventi che noi abbiamo ascoltato questa mattina consente di andare oltre e di vedere quali sono le sfide che abbiamo davanti
Bene
In realtà tutti e tre gli oratori ci hanno dato dei consigli e hanno avuto degli spunti che vale la pena di riprendere e sviluppare in avanti
Cosa dice
Enzo Scotti Enzo Scotti dice attenzione perché la la ferita delle migrazioni nasce come impatto delle diseguaglianze sulla questione sociale
Non c'è nessun dubbio che ciò che manca adesso di più dalle democrazie avanzate pene la questione sociale
Perché manca la questione sociale
Perché il Welfare State il modello sociale il modello di lo stato sociale che le democrazie avanzate si sono date
è stato frutto delle rivoluzioni industriali la rivoluzione industriale alla fine dell'Ottocento crea una ferita sul campo dei diritti
E questa ferita viene in qualche maniera sanate immaginata nel corso di cinquanta sessanta settanta anni con tutta una serie di protezione dei diritti dai minorenni alle donne ai lavoratori agli anziani
Che porta alle definitiva all'edificazione del nostro stato sociale il punto del nostro stato sociale oggi aggredito dalle diseguaglianze economiche che colpiscono non più solamente cento povertà ma anche chi ha redditi e proprietà e colpito dall'innovazione economica che porta all'espulsione dal mercato del lavoro chi già lavora
E ha colpito dall'arrivo dei migranti
Perché sono nuovi abitanti che hanno nuovi bisogno ma sono lavoratori quindi sostanzialmente
La struttura stessa dello Stato sociale viene aggredita e far venir meno la questione sociale che cos'è che manca la democrazia ma anche una nuova teoria dello stato sociale
Perché molto spesso il tema stesso delle diseguaglianze non viene affrontato e viene confuso con il tema della povertà
Aiutare i clienti povertà estrema è giusto e legittimo e doveroso ma non consente di sconfiggere le diseguaglianze
Quando diseguaglianze oscure percepire la diseguaglianza è uno stato danni non è uno stato economico
Roberto Chemello disse in un bellissimo discorso il minimo centosessantotto che conferma la sua identità di visionaria quando disse che il la vera debolezza del sistema economico nato da Bretton Woods Eva il prodotto interno Lover
Che doveva essere superato hanno mille e novecento sessantotto perché rifiutano perché neri perché il prodotto interno lordo non prende in esame un fattore cruciale per la vita degli esseri umani l'aspirazione alla felicità
Quindi il punto vero nel quale noi ci troviamo e che oggi la risposta le diseguaglianze deve essere uno Stato sociale che va a difendere anche coloro che hanno
Anche coloro che hanno redditi proprietà e chiama un'aspirazione l'aspirazione alla felicità questo tema a che vedere con necessita di una nuova più via di giustizia economico ciò che manca a dirlo con grande chiarezza è stata la piattaforma del Partito Democratico nella convention di Filadelfia di chi l'ha dipinto Angileri tinto perde le elezioni
Ma attenzione in quel testo per la prima volta la giustizia economica viene indicata come una priorità di un grande partito di massa in una democrazia occidentale
L'attimo grazie la la giustizia economica parte dalla revisione del PIL
Sì voi oggi andate a Brussel città che io amo e delle istituzioni nei confronti delle quali ho grandissimo rispetto a un anno sottolineandone coperte raccontate per diversi anni
Il vero vulnus perché non si discute di diseguaglianza non si discute giustizia economica tane un ministero
Si chiama en si chiama en Berner e il ministro dei Trasporti del governo della Finlandia nata in Svizzera scelto diventare finlandese lei si batte nel suo governo e a Bruxelles affinché lo la commissione affronti questo tema tabù
La previsione del PD
Che deve prendere in esame non solamente i beni fisici un gruppo specifico ma anche lo stato d'animo Lecce come
Primo grande tema secondo grande tema la questione delle chiese non c'è nessun dei dubbio che per quanto riguarda il nostro Paese l'indebolimento dei partiti di massa
è andato di pari passo con l'indebolimento delle prese dalla presenza sul territorio della Chiesa cattolica
Ed è interessantissimo quello che ha ci ha detto Enzo Scotti questa mattina che c'è un contrasto fra la grande proiezione globale della chiesa di Francesco che invece mostra attenzione quelli che definisce riscattati sono gli stessi che Trump definisce dimenticati
E che a livello globale portatrice di messaggi di aperture rivoluzionari mentre sul territorio nel nostro Paese la chiesa italiana è in ritirata
Una ritirata drammatica
Dovuta alla carenza di vocazioni alla carenza di preti la carenza di chiese all'accorpamento delle parrocchie al fatto che di conseguenza in molte regioni manca l'interlocutore per le famiglie sono a famiglie in difficoltà il partito di massa non c'è più
Di la Chiesa non c'è più ma con chi parla il padre la madre di famiglia o il Ol o il ragazzo che vittima della droga o di un ricatto a chi si rivolge con chi panchine
E questo è una situazione che ha a che vedere con la struttura della Chiesa italiana c'è da chiedersi ed è un interrogativo legittimo di come sia possibile che un pontificato che comunque resta l'offensiva su scala globale Interpreti di valore di massa il protagonista anche il viaggio di oggi ad Abu Dhabi lo dimostra
Di un dialogo interreligioso con gli stampi ma anche con liberalismo ci sono anche i rabbini ad Abu Dhabi
Sicuramente di frontiera in realtà abbia una proiezione italiana
Estremamente debole un che si indebolisce sempre di più e che di fatto in realtà favorisce questo stessi testimoni a questo senso di mancanza di protezione
Del ceto medio e qui viene la domanda chiave
Cioè come si dà sicurezza al ceto medio ovvero era Enzo Scotti cosa fare per rigenerare la democrazia chiede Smeriglio come si riorganizza la politica nel nostro Paese e dice Rossi la democrazia rappresentativa come sì illegittima agli occhi dei cittadini io credo che la democrazia che sostanzialmente un sistema di regole la libertà un diritto universale la democrazia è un sistema di regole il sistema di regole trova la sua legittimità lì dove risponde alle esigenze dei cittadini
Questa notizia questo Montesquieu
Che qualcosa di molto diverso dal russo che era la democrazia deve si votava per alzata di mano Renault Montesquieu sono le regole ora il punto è quali sono le regole
A cui adesso i cittadini fanno attenzione
E così interessa quali sono i loro bisogni
E al TAR questa risposta molto a che fare con la sollevazione del ceto medio che produce governi della protesta
In Gran Bretagna prodotto plexi negli Stati Uniti ha prodotto Trump nel nostro Paese ha prodotto il giallo verdi in Francia produce i i i gilet gialli
E via andando in realtà è un processo che ha a che vedere con le democrazie avanzata quali sono i divi
Che devono essere protetti
Perché sia una democrazia dev'essere più forte sia la rappresentanza delle sue rigenerata il punto vero
Attorno a quali vittima però io credo che i diritti che devono essere protetti hanno a che vedere esattamente gli argomenti conosciamo trattando il primo diritto sono diritti di tipo economici
L'economia un diritto la giustizia economica e appunti
L'aspirazione alla felicità un diritto
Sì io mi sento di saggiato perché la io ho la percezione che mi sento aggredito tutto ciò che mi circonda che nessuno si occupa di me questo è un diritto che deve essere prodotte è una nuova tipologia di rimettersi a che vedere col nuovo secolo non col vecchio secolo ma deve essere protetta prima di Secondo i diritti i diritti digitali la realtà vera perché noi sappiamo che oramai la maggioranza delle informazioni vengono prodotti online
La maggioranza dei dati che riguardano noi stessi ma la maggioranza dei nostri dati di noi stessi vive ormai ognuno di noi produce dati solamente in Italia noi abbiamo prodotto su di un noi stessi negli ultimi due anni più dati di quelli che erano stati prodotti dall'inizio dalla nostra nascita fino adesso
Allora conto aveva come noi proteggiamo i nostri dati digitali
Quindi come si protegge questa dimensione la libertà che non è un argomento secondario ma assolutamente di frontiera
Perché la privacy va segnalata on line perché la proprietà intellettuale può essere violata on line perché la sicurezza fisica delle persone può essere violata on line
Sì c'è un gruppo di ragazzi che esercito un bullismo nei confronti di un'altra attraverso un social network quello e violenza fisica
Se c'è un gruppo di persone che esercita violenza attrezzo un socio netto contro una persona perché è un colore diverso dalla pelle una fede diversa quello ma violenza fisica
Se c'è qualcuno che di fondo alla è la notizia che Matri della capitale della Francia solamente perché ha un interesse specifico quella una violazione della proprietà intellettuale della città in questione e anche di tutti gli utenti di quel socialmente
Così come se io comincio mettere on line senza l'autorizzazione di Maurizio Molinari tutti i dati su punizione INAIL quello la massiccia violazione della privacy ebbene conto queste violazioni di diritti al momento non ci sono difese
Perché non ci sono difese perché noi chiediamo una grande stagione rivoluzionaria dove e bisogna essere contenti e io vedo con favore lo sviluppo delle nuove tecnologie ma le nuove tecnologie pongono questa necessità
Allora il punto vero è che cosa sta avvenendo su questo fronte su questo fronte ci sono due grandi processi in corso una è il processo che si genera negli Stati Uniti dove il controllo della Rete cioè il possesso dei dati nelle mani di alcuni Corporation che fanno interessi privati
L'altro sistema quello cinese dove tutti i dati sono in in mano di un unico attore che lo stato la Repubblica popolare cinese e Partito Comunista che la vita e poi c'è un terzo modello che sta nascendo con molta difficoltà in Europa grazie alla legislazione in esame da parte del Parlamento di Strasburgo che parte dalla protezione degli individui e che ha visto i governi francese
E tedesco portavoce di questa battaglia ora il punto vero è che noi non sappiamo purtroppo questa battaglia al Parlamento europeo andrà avanti ma sappiamo che c'è un problema di tutela dei diritti
La priorità e che le democrazie si impegna no per proteggere più cittadini nel lavoro realtà digitale il terzo gol innanzitutto i delitti contro le diseguaglianze
In secondo luogo i diritti digitali il terzo i diritti dei migranti
Noi viviamo in Italia al centro del Mediterraneo
La storia le civiltà ci raccontano di migranti sono fonte di ricchezza sono fonte di di scambio sono fonte di Flo dignità culturale
Dall'Impero romano all'alla mondo degli ottomani dal dal cristianesimo all'Islam le prese ogni grande civiltà è frutto di di di dell'incrocio e dell'incontro dei migranti il punto è che servono delle regole
Questo il punto
Il punto è quali sono le regole che consentono ai migranti di cassa integrati
Ora le grandi nazioni di migranti sono tutte grandi democrazie anglosassoni gli Stati Uniti l'Australia il Canada
Questo non è grande nazione in realtà non non noi dobbiamo solamente andare sugli esempi e questi Paesi sono Paesi dove c'era un un chiaro Pitt patto sociale
Parità di diritti in cambio di assoluto rispetto della legge
Questo il patto sociale tutt'poi venire poi fare esattamente quello che può fare il mediano il il residente ai la stessa possibilità gli stessi diritti può avere le stesse ambizioni poi diventare quello che poi in lire di un grande partito erede di una grande azienda ma devi rispettare le leggi del paese
E io che ho vissuto per tredici anni negli Stati Uniti mi dico che questo è un patto molto difficile e più oneroso per il migrante che per chi lo accorda
Perché comporta per i migranti la rinuncia a parte integrante della sua identità come il vice capo della polizia di New York Giorgio Grasso che a detta Maurizio Molinari piangendo
No
Io non riesco a parlare italiano non posso parlare italiano perché i miei genitori mi non mi mi hanno imposto di parlare solamente inglese e se io vesto la divisa dalla polizia di migliore perché l'unica maniera se l'italiano per diventare un poliziotto lo Stato di New York
Allora il punto vero è che questo patto sociale parità assoluta di diritti in cambio di assoluto rispetto della legge
Compatto che una grande democrazia poi tentare di applicare se ha la forza di farlo
Ed è un patto difficile per chi perché tutto questo ci riguarda perché questi grandi processi che hanno a che vedere con l'Occidente e quindi tutti apparteniamo investono il nostro Paese che è un Paese laboratorio e credo che questo in questo ci ci possa essere anche un motivo di legittimo orgoglio per il fatto che il in alcuni momenti importanti
Della storia della nostra civiltà all'Italia diventa un Paese dove c'è queste idee confluiscono si rimescolano generano posizioni e idee discordanti da questo fa di noi un laboratorio al quale gli altri guardano con crescente interesse e questa per noi è un'opportunità non è un problema perché consente all'Italia di poter esaminare queste ferite dell'Occidente e poter proporre delle possibili soluzioni alcune saranno giuste alcune saranno erogate ma in improvvisamente il nostro Paese a la possibilità di dare risposte che interessano alla comunità delle democrazie
Come farlo
Ma il primo metodo
Io credo che sia fondamentale quello di rispettare le opinioni degli altri
E di ascoltare quello che gli altri dicono di no
Proprio perché noi siamo il centro non siamo questo laboratorio proprio perché i diritti digitali diritti economici e diritti dei migranti per le altre democrazie potrebbero essere forgiati dalle nostre esperienze noi dobbiamo avere il coraggio di ascoltare quello che gli altri dicono di no
Perché interessante Bernard-Henri Lévy da ladri lei che è un collaboratore della stampa lasciato il colore della sera pervenire alla stampa naturalmente questo sceso molto molto felici perché lui ha una visione diversa dalla maggioranza degli italiani
E ascolta e vedere il nostro Paese con gli occhi degli altri e qualcosa che ci arricchisce non che ci indebolisce
E qual è il suo approccio al populismo ascoltato lo perché è molto interessante lo fondamentalmente dice che c'è un unico grande conflitto in Europa
Ed è fra gli euro fobie
E chi sostiene l'euro
Questo e conflitti
E quando mi dice euro Fubini in Francia intende le due tipologie di persone che si sono battute contro l'Europa dalla fine dalla seconda guerra mondiale innanzi fascisti e comunisti sovietici
Questa è la sua narrativa
Bernard-Henri Lévy si è sempre battuto contro il comunismo sovietico si è sempre battuto con l'eredità di ciò che resta dell'Ina nazifascismo a cominciare da un partito francese che aveva dice in bici e quella la sua polemica
Ed è interessante che un grande paese vicino a noi come la Francia guai dal populismo sotto questa lente
Vista da Parigi questo il conflitto che c'erano qua
Chi è a favore dell'Europa o contro l'euro non c'è dubbio che l'Europa è in ritardo rispetto alle sfide dei diritti che l'abbiamo detto
Ma la risposta e deve essere una risposta che rafforza il ruolo dell'Europa non lo indebolisce perché sono sfide talmente grandi che i singoli Stati da solo non ce la fanno male
Può l'Italia la Francia la Germania Israele o la Corea del Nord o la Corea del Sud da soli dare una risposta al tema dei diritti digitali no ma l'Europa nel suo complesso
Può avere la forza intelligenza e la capacità economica per farlo e sui diritti digitali e sui diritti economici se l'America in ritardo si spacca quale altra comunità di nazioni può dare una risposta se non l'Europa
E sui migranti quale altra comunità intellettuale umana ne ha così tanti dato che non poté diventare un modello l'Europa può farlo i singoli Stati da soli se lasciati da soli sono destinati inevitabilmente s rivali gli uni con gli altri bisticciare su una questione di frontiera o su un muro spostato più di qualche di là legittimamente da un punto di vista politico ma sicuramente non saranno mai
In grado di dare risposte strategiche a queste tre questioni che riguarda i diritti di tutti uno per queste qui termina non c'è niente di più nocivo giunti una narrativa pubblica che sia imperniata sull'ostilità nei confronti di altri stati
Nei confronti di altre comunità nei confronti di arti etniche o nei confronti di altri feriti
Quando voi ascoltate
Delle narrative che indicano sempre costantemente un nemico un avversario indipendentemente dal tema che sia a Berlino a Parigi a Washington a Mosca o a Pechino
Di per sé quella narrativa e viziata dall'intolleranza noi abbiamo una grandissima opportunità di fare del nostro Paese un laboratorio dare risposte innovative nel ventunesimo secolo ai diritti non protetti del ceto medio nelle democrazie avanzate
Per farlo dobbiamo avere il coraggio di ascoltare le voci degli altri anche quelle in dissonanza con noi dobbiamo avere la forza di mettere alla povertà intolleranza grazie
Molinari
Consentimi di ringraziarti in modo particolare
Questa piccola università
Vuole essere con i suoi amici
Un laboratorio
Contribuire a questi
Io devo dire che e Molinari è stato
Forse direi l'unico giornalista
Italiano che ha guardato
Alla nostra università con questa attenzione
E ha capito che non eravamo
L'università di questo o di quello
Ma eravamo quindi se tra di tutti e del dialogo
Grazie di questo incoraggiamento che ci hai dato
E questa incoraggiamento spinge cartolina sita ad andare controcorrente su questo punto
Dicendo se non andiamo con se l'università non da questo contributo
Piccolo modesto ma essenziale
E io credo che il nostro paese non esce
E questa è la responsabilità degli intellettuali dal nostro Paese in questo momento grazie