L'Italia è in recessione. Intervista al Prof. Carlo Cottarelli

Radio radicale siamo in collegamento telefonico con il professore Carlo Cottarelli ben trovato beh ritornato a Radio Radicale professore correva offre
Allora è di oggi la notizia diciamo ufficiali che in Italia è in recessione a fine del due mila e diciotto il PIL cala di zero virgola due per cento il ministro dell'Economia tria detto era atteso il vicepremier Luigi Di Maio ha detto
Chi era al Governo priva di noia mentito per tutta reazione dei borse sono in calo allora professore cosa significa questo per la nostra economia è soprattutto c'è già iniziato insomma l'esercizio italico del rimpallare le responsabilità al predecessore
No va be'a quella dei governi precedenti a nome di tutti
I dati nel due mila quindici sei diciassette nella prima parte del Recioto c'è stata una crescita no notarsi legatissima sì che c'era utili
Nell'ultimo semestre c'è stato una decrescita non può finissimo fortunatamente però è è un è un sono numeri che renderanno secondo me è impossibile arrivare un tasso di crescita dell'uno per cento nel due mila diciannove anche ipotizzando un recupero già dal primo trimestre che gradualmente si e che è possibile che ci sia una ripresa perché il problema fondamentale degli ultimi sei mille ottantatré credo qualche incertezza creata dallo spray che è andato su due lei insomma per vedere che cosa succederà adesso lo spread è sceso testo potevo aiutare un po'a che esce però il tipo di partenza arrivarono dal all'uno per cento secondo me è possibile sì va bene siamo fossero molto perché non lo zero sei secondo me è più probabile un qualcosa un po'più basso lo zero quattro zero cinque
Ecco il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha detto è una contrazione che era nell'aria e gli analisti la pronosticano ed è legata a fattori esterni alla nostra economia insomma
C'è chi poi come Di Maio ha nuovamente messo in mezzo alla guerra dei dazi insomma sembra quasi che diciamo l'Italia e così poco sovrana che il suo prodotto interno lordo dipenda esclusivamente per fattori esterni è così
No potrà restarne hanno contribuito c'è stato un rallentamento in Europa però gli altri Paesi espresso vennero il dato specifico della Germania però insomma intanto quello non dovrebbe particolarmente buono a Francia cresce la guerra Spagna che ci il Belgio crescere l'altra esce alla già il siamo noi che abbiamo un segno negativo e quindi che è stato senza dubbio questa detto delle di questo tutt'questo tira e molla con l'Europa
Questi vari annunci sul deficit che inizialmente doveva sforare il tre per cento poi io sfiorare il tre per cento poi due quattro poi due
Da tutto questo tira e molla dovesse incertezza cotoletta Mosquera e questo che c'era cariche e a voi fa tendere in preda spettano a fare investimenti rimangono le cose credo un po'quel che è successo spero che questa fase sia passata adesso sento e non poi cresce sei uno per cento quest'anno come di un possibile
Ecco il presidente Conte tra le altre considerazioni ha detto da giugno cambierà musica diciamo c'è attesa anche rispetto alla alla manovra i provvedimenti insomma quanto incideranno tutti quanti i vari provvedimenti sui conti pubblici e quindi se saranno meno
Dei volani di crescita ecco rispetto al acquisto
Come vede il la prospettiva di un paese in recessione insomma la manovra secondo lei potrà aiutare o sarà una zavorra
Io non credo che ci sarà una manovra benvenuto
A meno che non ci sia una situazione in cui lo spread la sua l'ordine aprendo urgentemente qualcosa vittima da un lato da un lato credo che anzitutto le regole europee sono definite al netto del ciclo quindi già di per sé questo cuoce aiuto affinché ci rimane sotto al tre per cento
E regolazione definite al detta del ciclo economico quindi se si rallenta consentito quando un deficit più elevato
E poi c'è l'assalto padre comunque adesso non c'è un chiaro interlocutore troppo perché c'è un c'è un vuoto perché ci sono le elezioni europee la nuova Commissione comincerà a lavorare in in in in autunno
E che quindi questo vantaggio dal Governo poi però i nodi vengono vengono aperti per al pettine perché rimane tutto il due mila e l'entità da chiarire con uno degli aumenti del dell'IVA che si vogliono si devono in qualche modo evitare propria Chiappori dedicarmi Gardenie
Per evitare soltanto che il deficit non aumenti al sopra al Penati sopra tre per cento ha saputo che il fatto che c'è un si parte da un livello più basso quest'anno ed è più difficile spinge verso l'alto impedisce la catena degli eventi
Bene allora noi ringraziamo come sempre il professor Carlo Cottarelli per questa intervista e a presto risentirci
Grazie della Cina