Presentazione del libro di Alberto Zanconato "Khomeini. Il rivoluzionario di Dio" (edito da Castelvecchi)

Buonasera e
Allora siamo qui riuniti cosa in questi casi no è veramente un piacere essere qui stasera per parlare della di Prodi Alberto Zanconato Comini rivoluzionario di Dio
è un libro di cui avremo modo adesso assieme di ragionare a raccontare che ci aprirà una serie di scenari con chi non facciamo innanzitutto ringraziando l'onorevole Pellicani caccia aiutato anche per la logistica di questo di questo incontro e quindi lo ringraziamo moltissimo a Campana e lo vedete Chance Amendolara è stato sottosegretario agli Esteri una serie di altre cose soprattutto personale che studia moltissimo la politica estera e quindi di solito il ricercato cose interessanti e quindi siamo contenti
Lì si aprì con noi il professor Carlo Ceretti che insegna alla Sapienza ma soprattutto ha vissuto otto lunghi anni in Iran e quindi ha uno sguardo particolare su quel Paese e su quel pezzo di mondo no
Alberto Negri cosa dire di Alberto Negri col quale ho condiviso scorribande in giro per il mondo ma che conoscete vuol dire quasi come nessun altro
Le vicende mediorientali il sette dell'Iran e quindi arrivo Albert Franco nato che il nostro Autore che come sapete ha vissuto molto a lungo in Iran sotto il corrispondente dell'Ansa ma soprattutto è una persona che oltre ad aver vissuto e lavorato in Iran
Ha deciso ed è entrato in profondità mila complessità del pensiero e dell'azione di chiunque attraversi l'Iran e questo lo si capisce
Leggendo le pagine di questo libro che di solito l'endorsement o si fa la fine io lo faccia all'inizio perché devo dirvi che è un libro Tirana complessità ma di grande leggibilità e quindi è un libro che tiene insieme l'attenzione e la capacità di spiegare anche dettagli le tante tantissime apparenti incongruenze delle vicende che vengono raccontate
Con la capacità però di trasformare tutto questo in un grande racconto la figura di Khomeini inerisce veramente tratteggiata
In linea in tutti i suoi aspetti e in tutta la sua forza nomi viene altra parola che proprio dire contraddittoria perché non smette di sorprenderci allora io proporrei Adalberto e a tutti i nostri amici accudisca asset questa sera di utilizzare alcuni passaggi per ragionare a raccontare insieme a quello che poi viene davvero magistralmente narrato all'interno di questo libro innanzitutto abbiamo una coincidenza che come potete immaginare non è casuale ma perfetta ed è una coincidenza temporale siamo a sostanzialmente quattro giorni tre giorni da quando nel settantanove atterrava l'aereo convegni primo Pietro il primo febbraio simpatico siamo quattro giorni adesso son passati quattro giorni mi sono espressa male io volevo dire questo son passati quattro giorni
Da quando dall'esilio rientrava Khomeini in Iran Alberto il racconto di quel momento
Tu lo fai in due punti del libro ovviamente all'inizio provvede l'introduzione e poi spiegandoci invece tutto quello che ha preceduto quel momento se a chi conosce meno bene
Agli aspetti di quella vicenda tutto essi sintetizzare quel racconto e la forza di quel momento che cosa racconterà
Beh l'arrivo di Khomeini a gran primo febbraio del settantanove e l'arrivo di un Imam come da quel momento in poi sarebbe stato chiamato cioè non di un normale essere umano ma nelle UFO Oria collettiva o si potrebbe dire anche nell'isteria collettiva del momento quando c'erano molti dei suoi sostenitori che affermavano di avete addirittura il volto riflesso sulla luna e il l'arrivo di di di Khomeini è come appunto che un nuovo Imam ricordiamo che fino il momento in Iran soltanto i dodici discendenti del profeta Maometto potevano è erano chiamati con il titolo
Di di mamme ed erano riconosciuti come e veri unici legittimi detentori del potere anche politico sull'intera comunità ecco come ENI arriva e prende un po'se possiamo dire una cosa un po'blasfema come il tredicesimo il mandato e mi permetto questa questo questo questo commento non del tutto rispettoso perché in fin dei conti anche lui ha avuto molte caratteristiche che hanno fatto sì che ai nostri occhi di occidentali
E è diventato famoso come l'idea fondamentalista islamico agli occhi di molti tradizionalisti islamici sciiti eh rimasto una figura eretica
Perché ricordiamo appunto le molte contraddizioni come tu dicevi
E un personaggio fatto di moltissime contraddizioni tra le contraddizioni più importante quella di e essersi schierato contro il clero tradizionalista cioè la prima rivolta di Khomeini non è contro lo Scià la prima rivolta di Khomeini è contro lo sciismo tradizionale che non voleva alcun coinvolgimento in politica come ENI è quello che porta e che afferma l'esigenza di un Islam politico antimperialista e lo porta alla vittoria quindi questa questo ritorno è il ritorno di un Imam il momento in cui tutto sembra possibile in cui i vari gruppi anche laici marxisti
Che si sono uniti alla rivoluzione accettano come IMI come leader
E addirittura ricordiamo che il giornale del partito tutte in affitto scrive addirittura sostiene questa storia de del volto riflesso sulla luna è un momento in cui arriva un Imam che promette non solo in Iran nuovo libero dalle ingerenze straniere
E un Iran religiosamente puro e via dicendo ma addirittura un uomo nuovo promette una società pura una società islamico la società in cui l disuguaglianze sociali spaventosa i di quel momento e che sono e che furono tra le principali cause dell'evoluzione
Verranno e eliminate e quindi è un momento appunto del tutto particolare di una speranza senza confini
E forse non per tutti gli iraniani però giudicando dall'immagine esperienza di quei giorni con milioni e milioni di persone nelle strade
Una esperienza che ha coinvolto gran parte del popolo iraniano
Ecco Alberto Negri su questo su quei giorni e sullo sguardo anche quarant'anni dopo
Ai microfono credo Lami nacque alla alla bella descrizione che hai fatto tu Monica di questo libro
Che
è un po'come dire non è un libro di un di un autore come dire così è il libro di una persona punto l'ho condiviso
L'avventura in Iran in più a più riprese tra l'altro
Di un amico
Di una persona con cui abbiamo discusso tante volte analizzato tante parti della storia iraniana
E quindi è un libro che sento un po'come dire anche un po'mio
Senso buono del termine del senso che
Un'avventura che non è stato soltanto l'avventura del viaggio del giornalista del cronista
Che facevi reportage ma è stata anche un'avventura un po'intellettuale diciamocelo francamente perché la comprensione del mondo iraniano non è assolutamente assolutamente semplice
A mio avviso questo libro a tanti pregi istituisce la figura dell'Imam Khomeini nel suo periodo storico la sua biografia nei illumina secondo me degli aspetti nome affatto semplici che sono stati molto spesso ignorati dalla stampa internazionale dalla pubblicistica anche e sono gli aspetti del del come enigmistico
Come ENI mistico il Khomeini che qui che fa filosofia che fa il filosofo che va in profondità
Non soltanto dell'Islam ma ma in profondità di quella che è la condizione umana no e poi la ripercorre in qualche modo durante il tempo fino ad arrivare anche alla sintesi politica
Ma le sintesi politica viene dopo decenni di studio
Di una filosofia della letteratura
E questo aspetto molto spesso ignorato appunto Alberto lo mette in luce il luce molto bene affrontando argomenti che non sono affatto semplice eppure libro si legge molto bene
E ci introduce al mondo iraniano cito più cioè la sua profondità culturale storica linguistica anche filosofica
Certo ricordo
L'arrivo dell'Imam non lo ricordo io personalmente perché arriva Riviera annullando dopo l'anno seguente quando già avevano occupato l'ambasciata e stava per pronunciare la guerra per l'attacco il ventidue settembre dell'ottanta di stata morsa
E però avevo intervistato il suo autista che poi era diventato che era mossa era Fitoussi e poi divenuto il capo della fondazione dei marchi nuovo importantissimo no che quando l'onda intervistare dei tempi
Mi sentivo molto come dire onorato per questo fatto perché era difficile intervistare personaggi così famoso e nel mio racconto mi feci raccontare il giorno dell'arrivo dell'Imam
Quando questa Chevrolet blasoni mi sembra rimborso otto
La scaletta dell'aereo che lo portava da Parigi e for food praticamente sollevati
Dalle Alpi alla folla che lo porta la fecero quasi di evitare di Narnia no in questa biografia di e di Alberto
C'è ovviamente la propria figlia dell'uomo del leader religioso iter politico
C'è la biografia di un uomo ma c'è anche la biografia di un Paese
C'è la biografia di una nazione
C'è non soltanto un uovo ma ci sono c'è l'Iran
Le enormi masse che hanno accettato la storia dell'Iraq in un secolo e che a noi ci hanno ha spesso e volentieri resi quasi attoniti
Ci sono quelle storiche che non abbiamo visto quelle della rivoluzione costituzionale né duecentocinque duecentosei ma poi ci sono state punto quali dall'arrivo del quelli delle proteste dello Scià quelle dell'arrivo della rivoluzione enormi le masse che andavano a combattere che sfilavano per andare a combattere al fronte negli anni Ottanta per difendere chi la Repubblica islamica marchi soprattutto la reazione persiana dall'invasione degli arabi
C'erano le masse che mi travolsero quando morì nell'ottantanove
Sembra di morire quel giorno alterando un po'per il cade un po'per lei ma sei norme che ti costringe ad ogni parte comunque
Si avventarono ognuno per cercare di avere un lembo dell'Imam no scene forse praticamente forse uniche mai viste in quello scorcio di novecento
Poi ci furono le masse dopo
E le masse anche delle proteste le masse del novantanove le proteste degli studenti che furono represse quell'enorme per due mila e nove
Quelle norme del due mila e nove per arrivare a piazza zeppi il giorno del comizio di Mousavi ma signori abbiamo dovuto lasciare la la macchina chilometri e chilometri di distanza perché c'era talmente tanta gente nelle strade che facevi fatica a camminare
L'Iran va in piazza
Le grandi mostre Iran c'è l'Iran vive e quando nel due mila e tredici Poletto Rovani
Caldo anche lì bestiale la sera
Cominciamo una festa in ordine che comincia a salire dal centro di Teheran fino al nord eccetera ed impossibile io dovevo andare a casa di Duca Giansanti suo alla nostra presidenza pietra alta un bellissimo palazzo cacciano
Ci ho messo quattro ore
Alla fine ho dovuto mollare l'automobile andare a piedi perché era impossibile muoversi l'Iran c'è sempre
è per questo che la storia di un uomo anche di un grande leader fai punti tutte le volte ha dovuto fare i conti con le maschere Aniane
Pensate quando gli studenti occuparono l'ambasciata l'ambasciata americana e con questo finisco quando arriva questo però che accanto l'ex ministro degli esteri per il Maggi i premi estivi no che allora era ministro poco stava proprio per andarsene via no
E il quattro novembre questi studenti arrivano occupato l'ambasciata americana Imam vede queste case dice ma chi sono questi qua datemi quattro cacciato in materia
Fece un giro si accorse che c'era tutta questa grande fermento gli studenti in piazza eccentrici fermi tutti
Andare io alla radio fece il famoso discorso è cominciato la seconda rivoluzione
Li garante
Non è mai fermo
E commenta rincorsa che senza che tu te ne accorgi ci prende al volo e ti fa salire al Niguarda sulla nuova avventura
E da questo racconto di Alberto che forse mi muovo per
Per coinvolgere anche sapendo la se si è d'accordo perché il racconto della massacri guardate c'è il la parte del libro in cui Alberto rievoca i momenti della morte
Di fa veniva e
Il tentativo mi viene da dire di sepoltura che invece diventa appunto un momento di dramma nel dramma a con questa fu Olla che vita davvero un conto di questo senso della massa della folle dell'intersecarsi della vicenda della massa
Come quella della della politica allora
A Enzo Amendola ovviamente nel nel racconto di di quello che che appunto che che vuoi ma insomma mi mi piaceva coinvolgerti su questo aspetto sul quale libro torna parecchie volte il discorso dell'Islam politico perché uno dei punti chiave uno dei nodi che caratterizzano la vicenda di compagnia quella di assistere sulla questione dell'isola politico insistere con un'ampiezza di vedute che fa sì che lui
Decide capisca che per esempio le università
Devono essere un luogo in cui l'Islam ha un peso significativo e questa cosa la vediamo nell'Iran di oggi perché le proteste al Politecnico nel due mila e cinque altro non erano che ancora un tentativo è una dinamica che si metteva in atto tra queste due aspirazioni tra queste due volontà quindi questa dimensione che ci permette di capire perché è una persona che simbolo religioso invece in realtà si colloca in una fase specifica contro la la religione che non la religione ma contro i tradizionalisti ordini all'interno del Paese insomma è una dimensione molto importante
Innanzitutto grazie anch'io
Mi lego a i complimenti Alberto dopo li avranno oltre l'Iran è questo un secondo libro che ci aiuta ci aiuta a comprendere perché è un anno di celebrazioni di discussione sull'Iran ha spesso oggi avvengono sull'onda dei tweet e quindi si capisce poco
Sister io tipizzata tutto quello che un mondo complesso e un grande mosaico come insegna il professor Cerreti che qui un mosaico perché un Paese complesso di etnie di religioni di lingue di storie antiche come le montagne
Ed è un libro che ci aiuta a comprendere e verrò alla alla domanda di Monica anche i caratteri di un processo che non avvengono nel passaggio settantotto settantanove
Alberto Negri ha scritto il turbante la corona che è uno dei libri più potenti sulla storia dell'Iran per farci comprendere come quel passaggio storico e l'Iran rivoluzionario
Getta le sue basi nel colpo di Stato il cinquantatré di Mossadeq
Nel fallimento della riforma dello Scià
Alla modernizzazione imposta spinta all'Occidente quando l'Iran in quegli anni era il bastione della sicurezza
Americana nel Medioriente c'era Israele Iran quelli erano i due punti fermi
Tanto che c'è questa famosa fusto famoso brindisi di carte al presidente degli Stati Uniti e nel capo dalle settantotto brinda terranno alla stabilità di uno dei paesi più importanti del Medioriente sei mesi dopo si sì la storia si mette in un altro dinamica ma stando al punto se un processo rivoluzionario atte le basi e dei movimenti molto complessi
Perché Alberto Zanconato e Alberto Negri ci insegnano che per esempio quando ci fu il colpo di Stato del cinquantatré rimossa detti Mullah stavano dall'altra parte erano a difesa dell'ordine costituito
Che cosa si muove in cinquanta anni e soprattutto che si muove in quel periodo degli anni sessanta settanta in cui questo di mamma che aveva un suo la il suo maggior Maestro a comma nella città santa di comma che gli diceva credo sia la l'Ayatollah Eric gli diceva i religiosi devono tenersi fuori dalla politica perché questo di mamma
Costruisce in siamo un movimento non solo una rivolta contro il cui etilismo dello sciismo di quegli anni ma costruisce addirittura si immette in una lettura che diventa politica perché l'Islam col Governo
Come Luís scrive negli anni Settanta nasce Africo perno della nazione che deve essere islamico si costruisce non solo come lettura religiosa immanente della storia dell'uomo ma diventa addirittura architettura istituzionale
Il governo dei Giureconsulti che Luís lancia degli anni Settanta diventa poi quella che è la struttura ma l'Occidente guardava che cosa
Perché è evidente che quello è un movimento abbastanza compresso è un movimento che nasce ovviamente nel mondo religioso
Nell'Iraq di nasce a grandi nomi come Bachir saprà il movimento dava in salsa apre il Libano che guida la sollevazione gli Sciti concetto di massa che addirittura si lega anche a analisi europea liscia Ariatti sarà uno dei più grandi teorici
Della rivolta degli oppressi anche la lettera rilettura della sciura cede il concetto del martirio non è più solo letta come sofferenza per una divisione o per quello che il martirio di Hussein ma viene letto come Rivolta contro gli oppressi allora questo movimento degli anni sessanta settanta che un movimento religioso perché e nelle grandi centri dal Libano alla fino a all'Iran comprende nuove grandi personalità è un movimento politico perché la riforma bianca aveva innanzitutto messo all'angolo quelli che erano i ceti medi
Perché grandi riforme se ne fecero ma si fece anche come si dice a un'imposizione di una modernizzazione che non funzionava chiamando i ceti i nuovi ceti medi iraniani alla rivolta bene tutta questa massa non è solo un modo di leggere una vicenda nazionale io vorrei che noi ogni tanto ci soffermassimo quella che magari Campanini chiama l'alternativa islamica il ritorno a Dio la risposta una modernizzazione occidentale costruita è fallita nel Medioriente perché in alcuni casi era imposta o era spinta oltre misura che determina una un cambio una lettura un modo di intendere e di organizzare la società che è una via lontana dall'attivismo comunista è una via lontana dalla modernizzazione occidentale che si costruisce e si fa potere e il potere che si costruisce indi in Iran con Khomeini e con la rivoluzione difetti poi magari ne parleremo perché non sono sono positivi
All'oligarchia Alberto Negri scrisse una volta della rete della delle cinquantaquattro famiglia dello Scià si sostituisce un altro leader Kia che quella delle fondazioni delle dello sistema statuale attorno all'Ayatollah quindi io credo che la parola islam politico che oggi viene utilizzata veramente come una macedonia in in qualsiasi cena di di di che in qualsiasi
E con qualsiasi pettinatura lo attirano d'altri modi Nelli Ranno o meglio nel Medio Oriente Complesso diversificato chi oggi scopre che c'è c'è il crescente scita boss forse dovrebbe rileggersi son poche stiamo parlando di storie antiche come le civiltà avverrà il Libano l'Iraq che l'Iran quel movimento non solo di ribellione è una crisi di modernizzazione si fa religione si fa o meglio una lettura Alberto sottolinea il versetto del della del Corano che viene utilizzato per costruire la teoria del governo islamico quindi c'è una lettura religiosa ma soprattutto si fa politica
E si costruisce un esperimento che da quarant'anni e tutti stiamo a discutere
Che ai suoi ovviamente io vedo molti limiti e molte elementi negativi ma che nel Medioriente il settantanove fu una bomba se si leggono i capelli della scia si capisce che nessuno abbia capito niente alcuni pensava bene bene prendono fanno ha rivolto tolgono sfocia che non è capace
C'abbiamo l'arco di crisi che spinge contro i comunisti abbiamo un regime in più
Anche il KGB non capì niente Alberto lo racconta perché non capivano questi questi Mullan potere che cosa volessero fare prezzi insiti pensava all'Afghanistan e contro i comunisti all'Iran contribuì Maurice perfetto c'abbiamo un arco di crisi per difendere ma tutto quello che stava crescendo invece era un'altra via un'alternativa
Che si fa potere
Che si fa potere su una lettura ripeto che è potente perché noi guardiamo solo al dibattito rivoluzionario ma quello che nasce Anna Giaffa con dava quello che nasce in Libano è un movimento
Che cerca di ribaltare quella che è una logica il Pana rapidissimo di Nasser era fallito la via socialista di multe
Dittature militari nel Medioriente erano fallite l'Iran approva questa via è per questo un Mullah
O meglio l'Ayatollah quando arriva nella prima fase la rivoluzione trova tanti giovani intellettuali borghesi riesce a costruire una seconda fase che quella della costruzione
Del potere poi con gli elementi che citava adesso Alberto Negri la seconda rivoluzione che la presa dell'ambasciata americana e la guerra Iran Iraq riesce anche a intersecare il suo ragionamento sul nazionalismo orgoglioso di un popolo che anche in quel secolo averli vissuto dominazioni aveva vissuto diciamo egemonie di poteri non più inglesi e russi come era nel grande gioco ma gli americani con il loro controllo di quelli che sono i gangli allora in questo contesto in questa complessità si comprende anche la storia di un Paese
E si comprende la natura
Se si va oggi in Iraq gli ogre diverso è stato l'ultimo del governo sfrontati mirati diciamolo sono vicino lo dico con quasi con modesti e non vorrei che questo record durasse tanto vista
Le capacità di politica esteri questo governo verso il Medioriente credo che manterrà il record per altri due-tre anni però se si va in quel Paese si comprende che la Società islamica
Che alcuni descrivono come lo stereotipo è più complessa di quanto noi
Possiamo immaginare come un segnale io sono cresciuto e chiudo su questo da bambino un po'con l'ossessione di convegni perché mio padre mi costringeva ogni sera guarda il telegiornale quando usciva Khomeini non di tralascio i suoi commenti transatlantici ma la figura ovviamente in una in un giovane la figura mai sorridente mai anzi volutamente con un'area di di costrizione riflessione una figura che dal punto di vista comunicativo scelse addirittura l'opposto di quello che era Monica sa benissimo quella che era l'onda comunicativa invece di quegli anni dove bisognava essere cowboy sorridenti e essere forti
Ti lascia un'impressione studiando andando in questa complessità la figura di Khomeini e la figura di un popolo di un passaggio birra Tisci
Di una rivoluzione che vengono più lontane anche di un movimento intellettuale religioso che non va
Semplificato con le sigle adesso di questo arco scita che molti descrivono perché un movimento che parte nelle radici non solo di quelli che sono le scuole teologiche molto divise
Ma anche di quelli che sono i movimenti quando Alissa Stanica egli l'Ayatollah degli sciiti iracheni e vide Khomeini arrivare gli anni Settanta nascerà disse ecco arrivato qui sono arrivati i guai
Per farvi per sottintendere che anche in quel modo dovrei diversificazione sono tantissime diversità sono tante ma la storia di un Paese va rispettata e compresa nella sua complessità anche e soprattutto quando si critica
Grazie anche perché penso che una serie di parole che ha utilizzato sapendo la sia una realtà delle tracce che poi escono potenti nelle pagine di questo libro che veramente vi consiglio di leggere con grande attenzione trasporto se possibile perché la complessità la contraddittorietà il Mosaico sono le categorie che non vengono mai usate
Nell'interpretazione nella narrazione dell'Iran e in generale di questo pezzo di mondo e invece sono proprio le uniche categorie che possono dar conto della della storia ma anche delle ragioni profonde di cose che altrimenti sembrerebbero inspiegabili
Non vi tedio perché non è questo il il punto centrale del nostro racconto di oggi ma vi garantisco che vedere intrecciarsi così profondamente
L'ha già Kerbala atterrerà comma che sono poi dei luoghi che che molti di noi che alcuni di noi hanno poi attraversato
Decine di volte nella vita per conflitti cariche ogni volta ricomposti altri membri quel ricomporsi altrimenti che in un altro senso se non nel tentare di capire quali sono poi motivazioni profonde storie culture e movimenti ignoranti o meno dalle nostre società vedi raccontarvi Enzo della reazione tuo padre ma la tua reazione nel vedere romeni quasi come un potenziale Rovereto era una reazione poi ti volti giovani di molti che sentivano un senso di rivoluzione in quegli anni
Settanta in cui
Quel tipo
Di Parolari rappresentava un uno stacco rispetto alla narrazione corretta la pressa Ceretti proprio di questo senso di Mosaico complessità di cui Alberto ci racconta così bene e ci porta attraverso tra l'altro lasciatemi dire questa cosa a margine mai il fatto di utilizzare con tanta attenzione termini farsi e di prendersi due pagine all'inizio per spiegarci
Quali traslitterazioni ha usato il perché
Non è pedanteria
La prima chiave per capire che l'unico approccio possibile a questi mondi è quello della serietà e della complessità quindi professore per questo con piacere sapessi al momento in cui lei ci dà qualche elemento
Sì io tanto inizio da un ricordo personale perché quando Alberto Negri parlava delle due rivoluzioni io ho vissuto quelle due rivoluzioni non dico in prima persona ma quasi
Perché giovane studente innamorato di un Oriente più o meno inesistente transitato nell'estate perderanno il e quindi ho visto la rivoluzione diciamo la parte gioiosa della rivoluzione in cui ancora tutti
Qui c'era appunto questo Mosaico che ancora non si era spaccato e poi sono ritornato un po'più povero e un po'più infreddolito
Verso dicembre quindi dopo la Presa dell'ambasciata e ho visto un mosaico che si era completamente distrutto
Ed era diventato oramai un sa se ha trasformato in un'atmosfera cupa in un'atmosfera triste in un'atmosfera
Preoccupata perché era cambiato proprio diciamo il lo snodo della presa dell'ambasciata americana aveva cambiato la natura la natura della rivoluzione
Prima di rispondere alla domanda di Monica voglio solo dire due parole su Libero Hack
No devo dire e non magari cercando di non dirle la professore no diciamo questo
Io ho trovato che questo libro da un punto di vista formale
Credo che assomigli moltissimo a libro che io considero il più pezzo scritto sulla rivoluzione che quello tirò in Motta de dal manto Lostprophets mentre dal manto lo spettro offerta racconta la storia di un Mullah
Che un Mullah in qualche modo auto anonimo e che ho urla che risponde alla modernità con una serie di prese di posizioni anche di conflitti perché un Mullah
Che Walter anche se che studia che si scriva a Scienze politiche
Che vorrebbe quindi essere più moderno diciamo Allo stesso modo Alberto racconta la storia di Khomeini mostrando come Khomeini sia prima di tutto
Un burla che tenta di fare i conti con la modernità sia che tenta di dire benissimo ma io con questo nuovo mondo con queste cose che cambiano con questo Sciacca
Che ci sta portando in un modo velocissimo in un qualcosa che non non conosciamo come mi rapporto
E si rapporta da in un modo estremamente moderno perché è vero sia Khomeini è stato prima di tutto un grande Eretico all'interno della della scia insomma all'interno di questo partito di Alik che poi si è fatto diciamo un gruppo gruppo religioso
Khomeini in fondo e la risposta diciamo l'ultima evoluzione del dibattito che andato avanti in Iran dal mille cinquecento in poi tra gli Akbari egli Ussuri
Cioè e la e il dibattito fra quanti ritenevano che interpretando che si potesse interpretare corale
Quindi si potesse cambiare il modo di vivere l'Islam quanto meno l'Islam città ricordiamo che l'Islam uscita
A a differenza di quello sunnita ha una gerarchia religiosa molto strutturato e quindi a una gerarchia religiosa
Che in teoria se lo volesse o se lo potesse potrebbe essere un fattore di modernità perché potrebbe cambiare il modo in cui ci si rapporta alla religione una religione
Come l'Islam che come l'Islam sancito cita in particolare che non è una religione flessibile e non è una religione che ammetta una divisione fra quello che dice di essere e quello che ti ti io quindi insomma potrebbe potrebbe significare moltissimo e Comini cosa fa sì
Diciamo
Si applica questo problema della interpretazione degli iscritti e a quello che ti scende dal problema dell'interpretazione degli s'degli scritti perché se io sono in grado di interpretare iscritti e quindi io sono in grado in qualche modo di essere
Ti interpretare quella che o dovrebbe essere la volontà di divina posso andare oltre all'idea dei dodici Imam sa
Di che cosa parliamo
Usciti sono sempre stati lontani critici rispetto ai governi e lo sono stati perché riconosceva un lavoro l'autorità terrena al dodicesimo Imam le dodicesimo Imam a un certo punto ha smesso di comunicare e quindi non potevi esso s'è il massimo che uno sciita poteva potesse fare da quello e per legare a un governo che sentiva come vicino all'espletamento dei della parte della della parte politica del suo della sua azione
Convegni supera proprio questo Khomeini dice
Fermi tutti non è così noi siamo in grado di interpretare le scritture quindi pur senza essere i depositari ultimi della della verità anche dalla verità politica siamo in grado di governare meglio di come di come sarebbe in grado di di governare qualcuno che non è
Che non è un molto stretti che non è una persona in grado appunto interpretare Schütz le scritture e questo non è una cosa che ha inventato lui è una cosa che era presente nel pensiero
Di Nouri che è stato un Mullah che ha partecipato alla rivoluzione costituzionale e che alla fine è stato messo a morte da un altro Mullah quando sono tornati i costituzionalisti quindi questa e una delle delle parti di questo mosaico delle delle parti di questa complessità
L'altra che secondo me Alberto menziona più di una volta e sottolinea più di una volta e l'idea della cosiddetta Carpisa dei TG
Sia di quella che è stata tradotta oggi ventosi mal di Occidente l'essere colpiti dall'Occidente eccetera che un concetto nato negli anni Quaranta ma che poi nel dopoguerra all'epoca madre a dibattito cambiando di lievemente il significato
E trasformandolo in una critica verso quell'élite molto limitata degli anni dello Scià perché la cosa cioè noi abbiamo un'impressione una memoria degli anni e lo sa più o meno più o meno mediata insomma
Di una società
Tutta splendente ricca mobile internazionale che andava a sciare vicino a Chirac a terra ma era
Il piccolissimo una piccolissima percentuale
Dell'intera dell'intera società quindi il punto vero e andare a vedere tutte le cose che sono confluite sia o meno
La storia il suo contributo all'evoluzione del clero sciita che pensa politica alle armate la carcassa di di questo odio amore con l'Occidente questa paura di perdere la propria identità e alle armate non a caso dice guardate l'unica cosa che ci rimane ancora nostre la religione
E insomma questo fosse ci fa capire perché poi in Iran e non solo in Iran è stato intorno alla religione che si è coagulato un dissenso rispetto rispetto all'Occidente però contribuiscono a questo anche i figli di mossa dette sia quello che rimaneva del partito nazionalista cioè quella famosa rivoluzione del mille novecentosettantanove è stata anche da un lato una rivoluzione fatta da universitario ragazze in minigonna persone che avevano la mente a Parigi dall'altra da quelle dai quei milioni di diseredati che si sono strappati
A vicenda un lembo del mantello di Khomeini quando è stato portato al cimitero quindi attenzione anche oggi quando noi guardiamo all'Iran e insomma è troppo facile guardare all'Iran solo con quelli che hanno sono più vicine concludo banche
Finale
Devo dire che che ognuno di questi filoni meriterebbe una continuazione di racconto molto profondo no anche perché mentre professor Cereti parlava pensavo a quanto quella rendersi politico degli sci e poi di fatto dia fastidio bene al di là il consigliere Alagna se proprio quell'elemento religioso e quello che per esempio a Saddam Hussein sceglie per punire gli sciiti del sud dopo il primo intervento americano quando entra nel cimitero di Jafar che è quello attraverso il quale dovrà tornare in ultima e mamma e asfaltati intere vie dentro il cimitero di mangiarsi come dimostrazione
Forte della punizione ed è la punizione che va sul simbolo o sul simbolo religioso e sulla cosa che unisce una comunità al di là dell'elemento apparentemente solo religioso che diventa invece politico Alberto volevo tornare dati perché tutta una delle cose economista acquisirlo affascinanti questo libro è proprio il farci vedere
Al di là dell'ovvio e per cui la prima frase con cui aprì Vittorio come dire penso che chiunque avrebbe perso se leggendo quella frase avessero detto questa frase la scritta Altomeni io o chiunque altro uno dice la piccola che senz'altro no vediamo chi l'ha scritta perché è una frase invece piena di dolcezza di poesia di profondità Diretta una donna quindi di nuovo una serie di miti e sfrattati giù perché la stratificazione la complessità di questa figura passano anche il suo rapporto con il suo rapporto con la poesia passare anche con uno sguardo
Sulla vita e le persone che non è quello che abbiamo codificate qualche categoria semplice
Sì e la lettera di cui parla Monica è la con cui apro il libro e intenzionalmente per spiazzare il lettore è una lettera scritta alla moglie quando Khomeini quando aveva trentuno anni si trova a Beirut inattese doganale che lo porterà in in pellegrinaggio alla Mecca e quindi scrive questa lettera d'amore alla moglie
E ho voluto cominciare con questa lettera perché il mio libro lì modo in cui ho pensato il libro è stato quello proprio di smitizzare questa figura ecco come ENI è stato per questi quarant'anni un mito
Un mito in senso positivo per i suoi e sostenitori che l'hanno visto comune eroi né essere sovrumano
E dormito per i suoi nemici che l'hanno visto come l'incarnazione del male
E come ENI e era normali che questo avvenisse tre come ENI ha segnato profondamente la storia del Novecento
E continua ad influenzare anche il il ventunesimo secolo in cui noi tifiamo perché l'abbiamo detto più volte è stato colui che ha portato alla vittoria che un nuovo tipo di slargo un Islam antimperialista
E per capire questo basta pensare e quello che potrebbe sapere un giovane di trent'anni oggi su qual era e quali erano i movimenti politici in Medioriente in tutto il mondo musulmano
Fino agli anni Settanta come di che tipo erano i movimenti guerriglieri antimperialisti atto antioccidentali erano o nazionalisti arabi che si rifacevano
Quindi agli eredi del presidente egiziano Nasser oppure erano movimenti marxisti più o meno legati all'Unione Sovietica sostenuto nella sovietica
A partire proprio dal primi anni primissimi anni Ottanta quindi subito dopo la rivoluzione iraniana
Di questi movimenti in tutta la regione in tutto il mondo musulmano dalle Filippine fino Libano in particolare l'Egitto l'Algeria e via dicendo diventerò rapimenti islamici tanto che non ci ricordiamo nemmeno più come era il periodo in cui c'erano dei movimenti e appunto laici secolari e che rappresentavano le aspirazioni antimperialiste di Quistini popoli e un tra le molte contraddizioni che emergono da quest'opera di Smith infrazione con fatto di Khomeini ce ne sono e appunto a parte quello di un Mullah sempre fedele sempre sostenitore della autoritativi grande Ayatollah ma che si schiera contro di loro quando si si si tratta di affermare questo
Islam politico abbiamo come diceva Monica un affine estimatore della cui sia classica persiana in particolare di alla festa
Di Chirac s'e attesti Cirasa e altri poeti classici persiani con le loro canti per il vino per l'amore sensuale i loro attacchi all'ipocrisia del clero eppure convegni è un sostenitore entusiasta di questa di questo filone letterario e tanto vero che anche chi si cimenta in varie in varie composizioni poetiche
E le stime autore della cui sia classica persiana appunto con tutte queste caratteristiche diciamo secolari lie Chianti religiose che però sostiene e impone la la legge islamica la Sharia con lei fustigazione con le amputazioni con le lapidazioni con la condanna a morte per gli omosessuali quindi Quist già qui siamo i a toccare una delle principali contraddizioni ma contraddizioni poi anche a livello personale
E questa lettera appunto che che apre il libro quella per la moglie e una esempio chiaro di quella che fu per tutta la vita l'atteggiamento di Khomeini verso la propria famiglia e qui parlo dell'uomo cioè verso la moglie e verso i figli in particolare verso i bambini poi i nipoti i figli dei figli e di corrispondenti col intervistare uno durante l'ultima fase dell'esilio under trash otto vicino a Parigi raccontano che a nessuno era permesso entrare nella stanza dove questo vecchio fosse vero sedeva e parlava questi giornalisti ma quando entrava in nipotino poteva sedersi sulle sulle sue ginocchia e City Comini sorrideva verso di lui quindi si scioglieva praticamente eppure questo è un anno così affettuoso marito padre eccetera è anche colui che al culmine dello scontro con i suoi avversari che possiamo dire anticlericali coloro che si oppongono alla a realizzazioni di quel regime islamico come l'intende nel mille novecentottantuno lo scontro in particolare con il presidente Bani Sadr e con i mujaheddin del popolo
è colui che invita le madri addirittura a denunciare il cd per farli per farli fucilare
Però
Quando si tratta della sua famiglia anche qui le cose cambiano per il proprio in quel periodo inni potevo sei in cioè il il figlio del primogenito Mostafà in arrestato proprio perché si è schierato dall'altra parte perché ha denunciato il pericolo di una nascente e dittatura religiosa come la chiama allora lui lo fa interviene lo fa liberare poi riscrivo la bella letterina dal nonno
Dicendogli stai lontano dalla politica non occuparsi di queste cose pensa solo a studiare quindi tutta una serie di contraddizioni
Molto forti
Caratteristiche del resto inevitabile secondo me in un personaggio che di di una tali statura e non voglio dare nessun giudizio in senso positivo o negativo così come nessun giudizio positivo perché so che molti iraniani per esempio che vivono in Italia e e che non sono certo teneri verso la Repubblica islamica mi hanno accusato di aver voluto scrivere un libro a favore di Khomeini per il titolo Comini rivoluzionario di io e e semplicemente un dato di fatto che come ENI fosse si può dire un un rivoluzionare il dio quindi non voglio dare nessun giudizio positivo o negativo dico che è una figura che ha segnato profondamente la nostra storia
E se posso raccontare questo la storia di del personaggio uno dei personaggi principali del libro che ha intervistato a lungo che si chiama a Nesta cachet che rappresenta proprio la la l'importanza che Comini ha avuto nel cambiare le sorti politiche del Medioriente mista cachet era un militante libanese nato su un musulmano sunnita una realtà laico che combatteva
E con l'OLP contro Israele il mille molto attivo molto innamorato di azioni anche avventurose come nel mille novecentosettantacinque quando insieme a Carlos
Attaccò la sede dell'OPEC che agita Vienna e una volta poi negli anni settanta in Libano e fu alla direzione dei tuoi campi guerriglieri tu che minimi ha detto durante i nostri incontri in Libano passarono anche qualche passo anche qualche italiano non ha voluto dire mi dite italiano si trova lui dice che in realtà gli italiani non li ha mai frequentati insomma va be'non so di chi si trattasse comunque in particolare in uno di questi campi erano addestrati guerriglieri iraniani anti monarchici che erano contro lo Scià quindi Anis Naqqash perché è un che è un laico nazionalista e stringe rapporti di amicizia di collaborazione in questi ragni anni quando avviene la rivoluzione va in Iran e collabora alla Fondazione delle prime milizie che poi diventeranno i Pasdaran non solo ma poi viene scelto per guidare il commando che va a Parigi
Per uccidere l'ultimo premier dello Sciascia pur Bakhtiar che da Parigi
Comportava per cercare di rovesciare Khomeini fra l'altro con i finanziamenti di Saddam Hussein e della famiglia e della deposta famiglia monarchica
Quindi va lì a Parigi per ucciderlo cerca di ucciderlo non ci riesce uccide però un poliziotto e una vicina di casa e viene ferito e catturato
Condannato all'ergastolo farà dieci anni in prigione perché poi verrà liberato in nell'ambito di uno scambio di prigionieri con ostaggi e in Libano deceduti da Hezbollah alleati dell'Iran e quindi questo gli permette di tornare in Libano e ha permesso anche a me poi l'intervista e e quindi lui stesso che ha detto anche quando andai a Teheran a partecipare alla formazione di Pasdaran quando presentai addirittura a Parigi per uccidere Bakhtiar poi parte avverrà ucciso dieci anni più tardi
Non era un religioso io che ho seguito come ENI soltanto perché in convenibili tipo la possibilità e chi un nuovo movimento antimperialista che a differenza dei movimenti precedenti che avevano fallito quindi quelli nazionalisti arabi e quelli marxisti
Avrebbe invece avuto Successo e alla fine del libro mi dice Hanisch accasciati poi tra l'altro è diventato religioso perché si è convertito in carcere e diventato religioso in carcere ma non per Cuminini ancora
Solo per una scelta personale alla fine del libro
Quando gli chiedo ma cos'è rimasto di questa rivoluzione
Lui è molto critico nei confronti di una Repubblica islamica però dice due cose sono rimaste una quella di rivendicare i di affermare l'indipendenza degli iraniani
Il un popolo dal profondo spirito nazionalista qui mi ricollego a quello che diceva il professor Ceretti cioè la secondo me è la rivoluzione ha avuto anche una forte connotazione nazionalista per questo
Molti che non erano religiosi hanno seguito Khomeini
E quindi
Prima di tutto all'affermazione di questa indipendenza dopo oltre se quello di ingerenze delle grandi potenze prima la Russia zarista d'Inghilterra poi gli Stati Uniti e via dicendo
Oggi l'Iran può avere tutti i difetti del mondo si può criticare la sua politica io sono personalmente un critico convinto della Repubblica islamica però non si può litigare che la Repubblica islamica abbia dato
Agli iraniani un un ruolo nazionale e abbiamo anche saputo rispondere a quel nazionalismo che fa parte profondamente della cultura
Iraniana la seconda cosa in cui ovviamente Naqqash dal suo punto di vista piede
La retribuzione Islam il evoluzioni Rania Anna come un successo è quello appunto della formazione affermazioni di questo antimperialismo cioè dice io ho seguito Comini perché vedevo
Che
C'era un nuovo antimperialismo che poteva darci la possibilità di vittoria o di contrastare con successo l'egemonia americana nella regione e Israele e ancora adesso i fatti dimostrano che non mi ero sbagliato
E io credo che in questo non gli si possa che dar ragione
Grazie ad arte proprio su questo vorrei fare ultimo rapida girò a cavallo proprio perché atipici che cosa è quasi per corruzione ecco io
Alberto professor Cereti Enzo vorrei un attimo analizzare perché nel libro c'è molto questo intreccio tra ieri e oggi ritroviamo i personaggi ritroviamo le storie andando a rileggere le biografie degli stessi personaggi chiave di oggi
Ritroviamo il loro intreccio diretto pensiamo a quello stesso del presidente iraniano insomma con le vicende di Khomeini
Durante di giorni negli anni della rivoluzione quindi è un po'in questo che cosa è rimasto e che cosa c'è in controluce con logiche vorrei chiedere il vostro giro anche perché quello spirito degli iraniani che evocava Alberto è una di quelle cose che ci capita spesso ricordare ai teorici la facile politica estera fatta sugli scacchieri per cui Iran Iraq poco cambia no cambia molto cambia moltissimo e ci è capitato più occasioni di cercare di ricordarlo
Anche a chi prende le decisioni devo dire con poco successo perché poi hanno fatto insolito una serie dico mantenersi ma fa niente prego Alberto lo nuovo esatto io allaccio subito
Sì disastri vogliamo cabaret di disastri perché ricorda con l'armonica e siamo stati testimoni di come si crea un disastro in nuce in Siria per esempio
Rinviamo davanti a oggi vediamo quello che è successo dall'archeologia diciamo guardate che qui la versione della rivolta del popolo funziona più qui ci sono bande armate professionisti infatti era arrivati Cecenia corredati jihadisti da tutto il mondo arabo
Ma che cos'è eccellente allora
La vicenda dell'Iran
Va non solo quello delirante si diceva cosa l'Islam politico vince quando vincesse non solo politicamente ma militarmente
La rivoluzione sarebbe proprio perché abbiano in Iran se non ci fosse la tassato l'attacco del ventidue settembre mille novecentottanta chi mobilita l'intera nazione persiana contro l'invasore iracheno
E a
E arabo
E ancora
Queste al momento fondante della storia probabilmente se non ci fosse stato questo attacco militare
Che non ci sarebbero stati tutti quegli anni di guerra e poi il consolidamento della rivoluzione dietro che qualche processo da difendere il Paese
Chiuso
Quando comincia la rivoluzione del mille duecentosettantanove l'Unione Sovietica invade l'Afghanistan
E lì comincia l'altra storia che conoscete dell'Islam politico quando i mujaheddin afgani verranno sostenuti dagli Stati Uniti l'Arabia Saudita delle copie del Golfo per combattere l'Armata Rossa
E lì vincono ancora
E lì che cose vince vince il mito anche lì dalla FIAT della guerra santa contro contro
Il mondo sovietico
Grande Vito
Vittoria contro la Unione Sovietica l'Armata Rossa
Ragazzi non da poco da una parte l'Iran resiste a un Saddam Hussein che arriva a cinquanta miliardi di dollari di presti delle monarchie del Golfo quello per cui fu strangolato poi dei debiti alla fine della guerra e dall'altra parte avevamo in luce di che battono l'Armata Rossa
Passano trent'anni e che cosa troviamo
L'Iran che ancora li perché perché ha vinto militarmente
Qualche cosa gli hanno regalato gli americani in Afghanistan avviato un servito su un piatto il loro nemico Saddam Hussein in Iraq e poi hanno deciso la più grande castroneria che potevano fare cioè la guerra in Siria
E anche lì sono andati contro la rivoluzione perché non dimentica che ci state le rivoluzioni battiste Interactive Sirchia
Il partito battito non è finita quando e che hanno strangolato impiccato Saddam Hussein il partito Baath è stato quello che cominciati Ibrahim al duri ha dato vita all'Isis in Iraq
Cari signori
E il partito Baath Siria resistito i primi quattro anni fino al due mila quindici hanno desistito l'esercito siriano
Gli iraniani passerà degli Espada
Conto tutto un mondo sunnita che voleva portarlo giù
La vittoria militare è fondamentale e la vittoria militare arriva anche dalle rivoluzioni anche quelle che ci si possono sembrare sbagliate
Attenzione
E credette Elisa politico quando si afferma si afferma politicamente deve avere anche una vittoria militare
I fratelli musulmani non hanno saputo portare da se la forza militare dell'Egitto e hanno perso è arrivato il generale Sicilia spazzati via in un mese
Mesi prima che fossero spazzati via Roma ambasciate italiana che stavamo incontrato i fratelli musulmani salafiti tutti questi qua un mese dopo levano fatti fuori
Guardate cosa è successo in Afghanistan
Pensavate davvero sconfitto i talebani
Pensavate di averli sconfitti no perché dopo diciassette anni
Sono arrivati al tavolo dove a mettersi d'accordo con gli americani
Pensate un po'e quello che cos'è l'Islam politico che è quello di una determinata declinazione ma Islam politico che quello tenta sì insomma eh già è però attenzione attenzione signori
La vittoria militare la resistenza militare e alla base di tutto questo
Non si vince con l'Islam politico se non c'è una vittoria militare lo dimostra anche la questione algerina quando il fisso è andato a volere negoziare col potere
Sono stati messi in carcere a quel punto lì arrivato fuori il terrorismo ma non sono riusciti a vincere e li hanno rimandati indietro la vittoria militare importantissima e la vittoria militare all'islam politico
Siamo noi che ci gli aveva gliel'abbiamo regalata
Il prezzo algerini
Chiusure ieri e oggi
Allora
Tanto io insomma
Direi che l'immagine dell'Iran oggi l'immagine più significativa la troviamo Assad Abad
Passata va davanti al palazzo di Mohammad Sacha ci sono ancora le gambe dire Sacha perché hanno tagliato gran parte della statua tale Coscia insomma le gambe le hanno lasciate e secondo me quello è il simbolo dell'Iran di oggi
Se ha se andiamo a vedere quello che poi è stato realmente Ahmadinejad Ahmadinejad è stato la prima manifestazione
Oggi una nuova élite il potere perché l'élite di potere che si è creata durante la guerra contro l'Iraq se andiamo a vedere il tipo di propaganda politica quindi non non stiamo più parlando di religioni DCT eccetera i manifesti con cui Ahmadinejad si è candidato che sono stati poi nella simbologia in parte di prese da profani
Sono stati i manifesti che hanno messo sempre in primo piano la bandiera sia era non più solo siamo usciti abbiamo cambiato siamo contro gli americani eccetera mai Vattimo siamo il grande Iran prima di tutto
E questo vale ancora oggi è vero che diciamo il gruppo riformista che ha preso il potere che tornato al potere contro anni e un gruppo che si rifà alla generazione precedente ma è anche vero che la pressione come dire di quello che oggi è
E l'establishment della della Repubblica islamica e una pressione che prima di tutto molto meno scarica che è molto più nazionalista che si pone il problema di che cosa significhi essere Iran in un modo dialettico rispetto alla regione cioè che parte dall'idea non siamo e dobbiamo essere una potenza regionale lo stessa cosa che fa slogan e la stessa cosa che in qualche modo sta tentando di fare l'Egitto quindi come dire fosse tocca a noi adesso cambiare un attimo il paradigma con il quale pensiamo per carità sono islamici
C'è un
C'è questa ideologia che ancora che ancora esiste ma il vero punto il vero punto critico e che loro pensano che l'epoca coloniale sia finita e pensano con l'aiuto vicina parte di Russia di poter giocare una partita di indipendenza nei confronti dell'Occidente molto più forte quindi questo e il paradigma del futuro poi lettere sa bisognerà vi è il pericolo maggiore sarà necessario rendere omaggio alla religione in Iran non si potranno dimenticare le parole d'ordine della rivoluzione la figura di Khomeini continuerà aleggiare ma il futuro non è questo il futuro è quello di uno Stato che si porrà sempre di più in termini politici certo se non ci sarà una interruzione violenta di questa esperienza che un'esperienza sempre positiva e uno Stato che permetterà le cose più pittoresche diciamo i veli
Le mosche eccetera ma è uno Stato che non per questo sarà meno conflittuale rispetto a noi e soprattutto rispetto agli Stati Uniti Enza è in questa
Viene è abbastanza semplice partire da quello che che dice professore per rifarmi a questo nocciolo di nazionalismo molto forte che comunque nuove soprattutto in questi ultimi anni devo dire incredibilmente aiutato dall'esterno perché se guardo anche il modo in cui la stampa internazionale racconta questi giorni pieni bersaglio e di nuovo le contrapposizioni come se fossimo tornati charges alcuni articoli che se uno li legge toglierle la testa e il fondo sembra che stiamo raccontando
Di ogni rango dei giorni della rivoluzione o che si prepara a chissà quale mossa sullo scenario globale ma mi sembra che ci siano anche dei racconti in giro per il mondo che aiuta molto nazionalismo iraniano
Sì perché oggi siamo a un'ulteriore fase di quello che lo scontro poi lo scontro i finalisti diciamo del libro di Zanconato cioè il Grande Satana contro l'asse della Resistenza oggi con la rottura dell'accordo sul nucleare del Gysi più dei fatto da Trump ci fa ci proietta in una nuova fase
Io onestamente ho ho avuto la fortuna di vivere in una in in un governo che invece ha vissuto una fase di di chiusura dell'accordo di gestione dell'accordo
E lo difendo e lo difende continuerò difendono per vari motivi il primo perché c'è un un criterio di diritto internazionale capisco che oggi contrita del diritto internazionale difficile a spiegare ma gli accordi innanzitutto pacta sunt servanda quando si firma un accordo rimane ma gli accordi di non proliferazione proprio oggi che gli Stati Uniti e la Russia hanno sondati anche loro in un'altra fase del videogame
Sono molto importanti e quindi il valore di chiudere un accordo sul nucleare che nasce anche lì una storia complessa perché il nucleare a tecnologia americana ton tante storie complesse che a volte vengono dimenticate era molto giusto preservarlo
Devo dire onestamente che c'è una linea nell'amministrazione americana che dal settantotto in poi non è che sia molto cambiata io credo che ci sia forse nel di posteggio degli Stati Uniti una una un riflesso quasi condizionato cioè dall'occupazione quei quattrocentoquarantaquattro giorni nessuno se l'è dimenticato perché a parte credo Madeleine nord la RAI tre che ne quando Alberto il Duemila chiese scusa per il golpe di Mossadeq però se guardate la linea di tutti i presidenti americani sull'Iran hanno avuto tutti come si suol dire la pistola sul tavolo nessuno l'ha tirata via
E anche quando ci fu l'accordo e il segretario di Stato che arrivando in Congresso in Commissione allora ammazzano di botte come si suol dire
Tanto che il Presidente Obama nei due negli ultimi due discorsi alla nazione dovette agire se toccate raccordo mette il veto perché sia i repubblicani che democratici erano contrari quindi lo scontro che dal settantotto in poi va avanti a uno scontro duro e noi siamo in una nuova fase anche quando è avvenuta la rottura non c'è stata in manifestazione di di protesta nel Congresso americano possiamo dire che Trump ha ha tagliato il burro con il coltello allora
In questa dinamica oggi ci troviamo di fronte ai quesiti che hanno detto benissimo professor Cerreti Alberto Negri Alberto Zanconato prima in un quadro che ancora assai più complesso
Alcuni la chiamano la guerra fredda del Medioriente c'è una mancanza di equilibrio tra le potenze regionali che non accettano più di essere vassalli sono potenze regionali che voler disegnare la mappa
Con una Russia che ha ripreso quel ruolo che non è solo regionale ma di di attore globale e con gli Stati Uniti e l'Occidente quando diciamo Stati Uniti Occidente già ci facciamo una domanda perché è evidente che siamo dovremmo fare un congresso la come si dice nei partiti per capire quale la linea certe ci si pioni
è l'accordo sul nucleare tappa una linea ma e dava una linea l'Italia all'epoca era anche membro era presidente la commissione risoluzione due due tre uno che era quella
In cui si inglobava raccordo insicuri in cui si discuteva anche di di quella che la linea rossa per gl'iraniani che la la come si dice la strategia balistica missilistica è uno dei delle linee proprio rosso e non solo per i Pasdaran ma per l'orgoglio nazionalista cioè si apriva un percorso io ricordo che uno agli atti ultimi atti del Governo precedente fu una riunione qui a Roma in cui l'Italia che non aveva partecipato né al tavolo sul nucleare
Aveva aperto un veicolo che era quello sullo Yemen di quattro Paesi più l'Iran per discutere come uscire dal pantano di quella guerra tremenda che Lou Ye
Quindi quell'accordo era giusto dal punto di vista del diritto internazionale tuttora giusto ma prefigge ma ci dava anche la possibilità di entrare in una teen amica
Nel Medioriente non dico di pace non sono così utopista Alberto usato parole molto chiare prima Alberto Negri ma almeno di dialogo di diplomazia di politica
Non voglio fare il neo andreottiano ma l'Italia nel Medio Oriente è un Paese che ha sempre avuto rapporti con tutti con l'Iran con l'Arabia Saudita con la Turchia siamo un Paese che la sua diplomazia cui saluto
Il neo ambasciatore nominato Giuseppe Perrone atterrà Anna ha sempre avuto la capacità di sedersi discutere e ti allocare ricordo la la l'ha detto il grande con sia per la politica estera guida che ha Khamenei che Dellai atti ogni volta che lo incontri ti parla di Andreotti perché durante gli anni della guerra i grandi grazie all'Italia riusciva a parlare con entrambi certo non eravamo la potenza che risolveva le crisi del muro ma almeno eravamo lì
La politica estera del cosiddetto Occidente oggi mi sembra molto forte su Twitter ma quando si tratta di andare lì a discutere e trovare vie d'uscite soluzioni non c'è scusate se lo dico non mi fate fare il l'antigovernativo ma l'Italia anche in questa rottura della del dell'accordo nucleare addirittura avuto la grazia dal presidente Tramp di avere sei mesi in più
Di di apertura e non per ragioni commerciali ma per ragioni politiche dovrebbe essere lui a cercare di ricostruire una logica perché sappiamo che dalla contrapposizione non se ne esce
Non se ne esce militarmente gli M non se ne esce militarmente in Siria se non si recupera un quadro di azione diplomatica vorrei aggiungere che anche in Venezuela credo che non se ne esce a botte di tweed ma se ne esce
Con ragione politica e diplomazia
Allora noi oggi siamo di fronte a uno stadio ulteriore di questi quarant'anni
Dove la rivoluzione secondo me per molti aspetti io critico la critico si è costruito non lo oligarchia che abbiamo visto anche la difficoltà di applicazione dell'accordo sul nucleare perché l'economia io Agnana è gestita a da un potere pubblico delle fondazioni legate al potere religioso e militare che asfissiante
Che nega le libertà negazione di diritti
E qui libertà per tanti cittadini repressione tanti elementi critici ma l'Occidente che fa mando il tweet
Oppure si siede a un tavolo e cerca di trovare una via d'uscita cerca di fare accordi di preservarli utilizzare quegli accordi per arrivare a uno stadio delle relazioni migliori
Insomma la guerra nel Medioriente in questo dramma che ci portiamo da tanto tempo e la storia
Quella rivoluzione ci dovrebbe insegnare che noi siamo un attore di cooperazione e di aiuto non siamo un sistema ad applicare abbiamo esportato la democrazia sulla baionetta nel due mila e tre in Iraq abbiamo visto i risultati che paghiamo ancora oggi oggi c'è questa nuova forma di esportazione la democrazia su Twitter che non so quanto funzioni
Io mi fido più della vecchia diplomazia dei vecchi politici che anche quei tanti errori fatti soprattutto quelli europei
Cercano di costruire soluzioni il paradosso di tutto questo per noi italiani noi che eravamo precisi più ai quelli più esposti la prima visite ai romani fu proprio in Italia la prima visita dopo l'accordo fu di Renzi premier Renzi in Iran siamo quelli che hanno costruito per primi un accordo anche un accordo di credito di finanziamento non so questo governo dove l'ha buttato in quale cassetto
Oggi ci troviamo addirittura che l'Europa che sta tentando di reggere con molta difficoltà io credo alla la rottura dell'accordo ha costruito un sistema di h di di accumulazione credito con l'Iran nome stranissimo insiste ex e pensate il paradosso per noi italiani che eravamo l'avanguardia di rapporti non solo con l'Iran Medio Oriente questa società è stata registrata in Francia
Ci sono francesi e tedeschi è inglese e l'Italia sta a guardare allora io non sono un nazionalista italiano ma penso che il nostro interesse nazionale paradossalmente sia proprio in quella proiezione geografica di grande dialogo
Di grande presenza
E anche di grande critica perché l'abbiamo sempre fatto anche con gli amici iraniani non è che andiamo lì e facciamo finta che siamo due vecchi imperi diciamo anche il problema quante volte con i diplomatici italiani abbiamo litigato per persone in galera per negazione di diritti
E anche per una discussione sul quadro regionale esultante
Vicende che non andavano bene ma in questo Medioriente di oggi l'interesse nazionale non è stare essere padroni a casa nostra se vogliamo costruire un equilibrio di pace ma aiutare a trovare soluzioni
E io credo che purtroppo l'Occidente sia fortissimo su Twitter siamo bravissimi a convincerci parla Dinoi ma ancora non guardiamo la complessità di quello che sta succedendo in quell'area del mondo che la nostra prima proiezione e su cui invece dovremmo essere più attenti più dialoganti anche più interessati a comprendere la complessità e a non pensare di ridurla alle nostre categorie per molti anni non ci siamo riusciti e abbiamo fatto disastri credo che sarebbe il caso oggi di muoverci chiudo dicendo Alberto Zanconato
Questo
L'Italia vive un momento strano con l'Iran credo che l'Alitalia abbia sospeso anche ruoli non so fece siamo all'alla fantasia al potere chi credo che noi ci ha abbiamo un problema di relazioni forse la nel le aiuto vostro dei giornalisti di Monica
Sia anche di riprendere tutto quel grande lavoro culturale che qui il professor Cerretti uno dei testimoni perché se c'è un elemento anche retorico tra Italia e Iran di considerarsi due imperi culturali
E quello che c'è un filo che ci lega che ci permette al di là delle categorie di a volte di del del del regime iraniano di invece di andare a una relazione tra persone tra intellettuali tra a tra quello che è un ceto che cerca di guardare un futuro che sia molto salde forse proprio in questa fase mentre la politica e chiusa in se stessa sarebbe bene a raccontare la la potenza io le mie viaggi
Che più ricorda in Iran fu per la Fiera del Libro una marea sterminata di ragazzi che presero
L'assalto quella che era la libreria italiana i libri qualsiasi libro da Oriana Fallaci mi ricordo a a Pinocchio c'era tutto e c'era un grande amore una grande conoscenza
Io critico il regime iraniano ma quella potenza di quel popolo non può essere non raccontata proprio in questa fase in cui noi abbiamo deciso di chiuderci a casa nostra
Grazie allora Alberto direi che ci avviamo alla chiusura del nostro racconto però mi sembra che una serie di punti si ricorda riattraversare e anche per ma c'è qualche almeno qualche retroscena
Basta
Che ci sul perché si intuizione intuisce a qualcuno per cui farvi fare la giornalista un secondo i palazzi anche voi
No la prima di tutto vorrei riallacciarmi a quello che diceva Enzo Amendola quella sugli presidenti
Americani che sempre hanno tenuto la pistola sul tavolo curiosamente forse quello che la tenuta di meno è stato Ronald Reagan negli anni negli anni Ottanta metà anni ottanta
Sì ricordiamo che regalo fu quello che cercò di avviare una politica di riavvicinamento all'Iraq non mando e una delegazione che portò un primo carico di armi all'Iran delegazione guidata dal suo segretario per la Sicurezza nazionale europea farle che arrivò batterà con
Un primo carico le armi e
Una operazione che si svolge con la mediazione ITT Israele non dimentichiamo voce questo per dire che Khomeini
è stato un grande leader rivoluzionario ma è stato anche un uomo capace di compromessi
Impensabili che non trovano posto almeno nella narrazione della nostra
Normalmente dei dei nostri media nemmeno allora
I per quanto riguarda visto che si parlava di Andreotti di politica italiana io ho avuto devo dire la fortuna di incontrare
Giulio Andreotti quando venne a fare una visita in Iran nel mille novecentonovantacinque quando era già alle prese con i suoi guai giudiziari in Italia quindi
Venne quando era semplicemente senatore nessuno sapeva dire cosa fosse tenuto a fare chi diceva
Chi chi era venuto per conto del Vaticano chi per conto degli Stati Uniti quello che però a me impressionò fu il modo in cui fu ricevuto da gente come dell'agli atti e come era Sangemini che allora era presidente io ricordo
Andreotti che aspettavamo ero andato con lui alla per nel palazzo della Presidenza
Dov'era sanzioni lo riceveva e Andreotti seduto lì con attorno un nugolo di funzionari iraniani che abbiamo studiato in Italia e che si facevano in quattro per prevenire addirittura i suoi desideri
E poi ho avuto poi la fortuna di poter entrare nell'archivio per il precedente libro nell'archivio di Andreotti
E
Dove o sono andato a rivedere la cartellina in cui lui poi con una attenzione maniacale
E teneva tutto qualsiasi cosa comprese le cartoline compreso e addirittura i biglietti da visita dei di venditore di tappeti qualsiasi cosa e dentro quella cartellina
E fra fra cui anche le sue impressioni finali dove racconta di questi funzionari che avevano studiato
In Italia o che avevano studiato in Iran è che facevano a gara nel il dite loro che hanno studiato al ricevuto un po'scovate grande data i salesiani società i vizi dei salesiani
E che era fra l'altro una delle più importanti delle migliori scuole di Teheran dove fra l'altro insegno anche il genero di Khomeini al Don Bosco di Teheran tanto per sfatare anche qui un po'
Di di di ricostruzioni di mondo in bianco e nero tra Cristianesimo e Islam
E fu insegnò anche il genero di come in insegnò religione islamica altri collegio Don Bosco Dieter Anna e valido anche il figlio quindi nipote di Khomeini uno dei nipoti Comini
Ha studiato al Don Bosco chi di Teheran
Detto questo noi gli allacci a quello che diceva Alberto Negri sulla guerra per affermare un'ideologia c'è bisogno anche di una vittoria militare sicuramente l'attacco di Saddam Hussein sostenuto da tutti da tutto l'Occidente
E anche quando poi nel corso degli anni uso armi chimiche contro l'Iran con la totale consapevolezza degli Stati Uniti che non facevo niente per fermare questo
E con il sostegno finanziario di tutti i Paesi arabi tranne la Siria questo sicuramente è stato l'occasione e che è stata data al regime Islanda ha come Niki affermare quel tipo di regime islamico come lo intendeva mettendo a tacere ogni forma di dissenso
E chi e poi ha fatto anche di convegni insieme con l'appoggio dato agli studenti che avevano preso l'ambasciata americana affatto di Khomeini appunto quel leader antimperialista
Dalle molte contraddizioni ma proprio queste contraddizioni ha portato che ad un risultato paradossale cioè che la sinistra mondiale si è innamorata di Khomeini più o meno
Ma gran parte della sinistra mondiale ha sostenuto quest'uomo che ripeto ha affermato ha applicato la legge islamica in grande che va contro a questi io sì convinzioni in della della sinistra io ricordo
Che ero all'università di Teheran nel due mila uno quando venni Fidel Castro a fare una visita li ricordo
Fidei fare gli elogi di questa figura antimperialista dell'Imam che ha sconfitto l'impero mondiale eccetera proprio in quell'università Carlo ha visto alcune delle battaglie delle violenze
Più più gravi nella sua guerra tra i khomeinisti e i i movimentisti laici e di sinistra
Che ricordiamo fino a due anni dopo la rivoluzione continuavano ad avere il monopolio dell'attività politica nelle università iraniane perché gli studenti islamici praticamente nell'università iraniani per i tre anni successivi alla Rivoluzione sono assolutamente in minoranza
Anche i fa dagli anni del popolo in oggetti inediti scende insomma quindi e vengono estromessi vengono sconfitti vengono eliminati anche fisicamente
I di i movimenti di di sinistra con centinaia con migliaia di esecuzioni eppure proprio lì Fidel Castro fa a rendere omaggio alla grande figura antimperialista di Comenduno
Ripeto anche qui non voglio dare giudizi morali ma voglio dare un idea di quelle che sono le contraddizioni i paradossi che seguono alla alla azione politica e storica di questo personaggio e per quanto riguarda il nazionalismo di cui su cui è tornato a parlare di cui è tornato a parlare il professor Ceretti la politica estera la politica oggi dell'Iran come può evolvere diranno quanto importante appunto questo spirito nazionalista
Io direi che la politica estera iraniana oggi
Non è diversa da quella che era la politica estera dello Shakhtar
Che così come se vogliamo dire altri Paesi noi facciamo appunto
Sempre queste divisioni queste diamo sempre questi giudizi sulla base di criteri di Caselli in cui tutto deve andare in ordine soprattutto e i giudizi su basi ideologiche religiose mentre dovremmo tenere molto più in considerazione gli interessi geo strategici ed economici che muovono
Gli intere i libri le azioni dei governi e che provocano le guerre se mi è permesso solo un inciso sul Venezuela io non so se oggi Venezuela avrebbe tutta questa attenzione internazionale si utilizzano fosse uno dei principali produttori di petrolio nell'offerta
E per quanto riguarda sempre professor Cereti parlava del futuro delirante delle possibile
Di possibili cambiamenti di questo paese di questo governo
Sicuramente e le riforme cambiamenti sono quelli che vogliono la stragrande maggioranza degli iraniani oggi soprattutto dei dei giovani non dobbiamo pensare che oggi anche chi si oppone anche strenuamente ferocemente la Repubblica islamica Foglia un'altra rivoluzione oggi in Iraq praticamente nessuno vuole un'altra rivoluzione
Tutti a tutti e lo dimostro quelli che sono andati a votare negli anni novanta per fattami in quelli che sono noti a votare
Adele negli anni due mila due mila tredici e via dicendo per romani c'è l'ottanta e il novanta per cento dell'elettorato Centi bassi milioni milioni
Che sono andati a votare come milioni erano scesi appunto delle strade
Perché sono andati a votare accettando le regole da Repubblica islamica perché vogliono un cambiamento vogliono un cambiamento graduale che secondo me sarà lungo sarà difficile sarà complicato sarà imprevedibile ma sicuramente un cambiamento non può venire dall'esterno e questo cambiamento
Per quanto incerto sicuramente sarebbe bloccato da un intervento Esterno cioè da un intervento e americano c'è da chiedersi anzi si quali siano i veri obiettivi
Dell'amministrazione Trump se non siano proprio quelli di mantenere la situazione in Iran come quella che c'è un paese bloccato che non è capace di riformarsi
E
Per giungere alla conclusione e sempre nella nell'intervista famosa Naqqash nelle ultime pagine dove e parliamo io parlo anche di risultati che a mio avviso questa rivoluzione ha raggiunto quelli di cui parlavo prima l'indipendenza
E questa affermazione dell'Islanda antimperialista a livello mondiale ci sono però anche una serie di fallimenti
Alimenti che gettano ombre sulla Iran e sul futuro dell'Iran oggi cioè come dicevo all'inizio per ricollegarmi al mio intervento iniziale come di è tornato promettendo una palingenesi del Paese promettendo la Società appunto pura una società giusta una sosta in cui tutte le ingiustizie sarebbero scomparse
E dal punto di vista religioso questa rivoluzione possiamo dire ha fallito nel senso che l'Iran oggi la società iraniana non etico religiosa di quanto lo fosse ai tempi dello Scià
Oggi c'è per esempio per fare solo alcuni esempi spiccio dice il bando sull'alcol ma
Un bando sull'alcol non può rendere astemio un intero popolo
Così come il proibizionismo in America non rese astemi gli americani quindi gli iraniani quelli che bevevano prima hanno continuato a bere dopo così i loro figli i loro nipoti eccetera con gli stessi sistemi usati durante il proibizionismo in America
Oggi l'Iran è una società percorsa da molti problemi che sono anche i problemi che affliggono le nostre società c'è la prostituzione la propria e soprattutto quindi l'Islam non ha funzionato come medicina per risolvere i problemi sociali soprattutto non ha funzionato come medicina
Quella medicina unica miracolosa che avrebbe dovuto risolvere
I problemi delle disuguaglianze economiche è vero per un periodo iniziale
Questo è in parte avvenuto soprattutto c'è stata un un forte riequilibrio su cui ha puntato questo regime tra i citati campagne che erano state lasciate indietro nella corsa allo sviluppo dello Scià
Ma che negli ultimi anni in particolare delle fortissime disuguaglianze sono tornate alla luce soprattutto non c'è più la paura di esibire la ricchezza che c'era nell'Iran dei primi anni dopo la rivoluzione oggi voi ricorderete forse le manifestazioni dell'anno scorso per il carovita in diverse città iraniane proprio in quei giorni su Instagram sui social media dove adesso si vedono tante cose che una volta non pensiero anche il il l'iraniano del villaggio e sperduto può vedere cose quella volta non vedeva nonostante tutte le censure che ci sono ma che regolarmente vengono aggirate vengono praticamente annullate sui social media
Beh c'era mentre c'era gente che scende in strada per protestare per l'inflazione per l'aumento del prezzo delle uova c'era una signora di Teheran sulla sua su prova che in un video
Diceva che spendeva due mila dollari tre mila dollari al mese per dare da mangiare al suo gatto al suo cane
Quindi
Sono cose che erano impensabili inconcepibili nei primi anni dopo la rivoluzione chi era ricco e intendeva nascondere questa ricchezza c'era ancora la la era ancora il periodo delle confische
E fino a Nino nei primi dieci anni chissà hanno segnato sono coincisi con gli ultimi dieci anni della vita di Khomeini oggi questo esibizionismo della ricchezza del lusso è tornato c'è la corruzione c'è diceva prima Amendola dei problemi economici causati sia gravati dalle sanzioni americane ma che dipendono anche da un'economia
Con delle basi malate l'economia non trasparente un'economia in cui hanno un ruolo fondamentale alcune istituzioni anche le istituzioni militari come i Pasdaran che controllano grandi fette dell'economia della produzione di questo Paese e le fondazioni religiose che muovono dei capitali che sono pari praticamente a quello che il bilancio dello Stato però senza dovere presentare i libri contabili pubblicamente quindi un'economia anche quando si parla di riforme non bisogna parlare solo di riforme politiche democrazie vi dicendo ovviamente tutto deve partire da una una riforma anche economiche questa riforma economica è molto difficile in un sistema così poco trasparente e così controllato da gruppi di potere che hanno poca intenzione di lasciare andare questo potere
E ricordiamo fra l'altro voglio ricordare che proprio come IMI
Fra gli edili le disposizioni Comini era quella che i militari Pasdaran in particolare non si occupassero mai di politica e non si occupassero di economia oggi tutto è cambiato i Pasdaran fanno politica e fanno economia
E e vorrei chiudere
Proprio per sottolineare le ombre che questo che questa situazione incetta sull'Iran di oggi e sull'Iran di domani sul futuro dell'Iran proprio con un avvertimento di Khomeini nel suo testamento politico
Che ai ai governanti harakiri mi ha dato più di lui a guidare la Repubblica islamica dice voi avete spazzato via
La monarchia grazie al sostegno del popolo in particolare dei poteri e questo è innegabile è innegabile che milioni milioni di persone soprattutto in mostra Zaffini i cosiddetti quelli i cosiddetti oppressi i diseredati cimitero alla alla rivoluzione khomeinista quindi avete siete riusciti arrivare la vittoria grazie al sostegno dei poteri
Se perderete questo sostegno dei più poveri
Verrete spazzati chi sia nello stesso modo in cui sono stati spazzati via gli oppressori buona artici
Grazie Alberto io voglio solo dire in conclusione che il Consiglio
Rispetto alla lettura di questo libro nel prendersi qualche ora per leggere questo libro è proprio perché c'è la possibilità in questo libro di veder restituito qualcosa che altrimenti è molto complesso da capire devo dire che dal punto di vista l'impatto certo dello studio del personaggio
A impatto che io l'ho avuto tanti tanti anni fa rispetto alla figura ecco quindi era la famosa tradizionalissimo intervistate la Fallaci non certo la sua intervista più quella
Ma una delle sue più famose per la per gli USA che c'era dentro incomincia qualche sprazzo di questa contraddittorietà ma poi così incombente la figura dell'intervistatore che la contraddittorietà e la complessità di ecumenica finiscono per essere comprimarie
In questo caso è la ragione per cui questo libro è splendida perché ne sentiamo la presenza di Alberto perché la sua intelligenza attraversa tutto il libro
Probabilmente parla in prima persona giusto giusto rispetto all'intervista comma Cascio o poco altro
B ci sono l'intervista con la cascina dalla parte di un sostenitore Comini e l'intervista contro le figlie del più in generale capo della Sabbac
Che ritorna sempre per cercare di capire bene che un uomo fosse perché a realtà divengono fuori certo degli aspetti dibatteva ben viene fuori
Anche sì ben qui vengono fuori parecchi punti oscuri di Khomeini ricordiamo che ma caravan fu capo della Sava calvinista degli anni sessanta quando sulla spinta su pressioni dall'amministrazione Kennedy lo Shatt cerca di apparire all'opposizione e is un generale Patera varie che abolì la tortura nella Sapa che cercò di aprire un un dialogo con le opposizioni e che proprio dopo la rivolta del sessantatré di Khomeini quando Comini viene messo agli arresti domiciliari prima di essere esiliato
Va spesso a trovare ogni settimana va a trovare Comini e cerca di convincerlo a diciamo a fare il buono e in compenso convince anche lo Sciai fra coloro che convincono lo Scià a non farlo e giustiziare e però che rimane soltanto tre quattro anni capo della Sabbac però alla risultato finale la ricompensa che appena viene la rivoluzione
è uno dei primi ad essere fucilato ed essere fucilato in questa complessità è nel fatto che appunto il grande protagonista di questo libro Comini Alberto cioè che invece anche il senso di di un grande lavoro che ci restituisce proprio tutto questo chiaroscuro di una storia che è lungi dall'essere finita io ringrazio Alberto Negri Carlo Cerreti
Enzo Amendola è ovviamente Alberto Zanca nata grazie a tutti voi per questa per averci seguito in questo attraversamento di un pezzo di storia grazie
Guardi
Non so
Volevano
Ho capito