Tra gli argomenti discussi: Anarchia, Anticlericalismo, Cattolicesimo, Cultura, Letteratura, Libro, Marche, Politica, Religione, Storia.
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scrittrice
Radio radicale bentornati nel nuovo appuntamento delle parole le cose ospite di questa puntata Giulia Caminito benvenuta bentornata radio radicale Giulia ciao grazie grazie mille allora siamo qui per parlare del tuo romanzo un giorno verrà un romanzo di fede e speranza e Anarchia edito da Bompiani
Allora innanzitutto a mia appena arrivato il libro mi ha entusiasmato la copertina che
Diciamo che dei vecchi affezionati come me come noi di radio radicale alla old style della stampa insomma c'è questo
Questa quattro colonne in in prima pagina con il titolo benda scandito di rosso diciamo una sorta di anticipazione del libero con questo sottotitolo Romanzo di fede speranza e Anarchia
Partiamo proprio da questa descrizione che tu fai nel sottotitolo Fede Speranza e aver chiesto no fondamentalmente tre agenti provocatori all'interno di questo libro raccontaci un po'chi è il lupo chi è suo fratello e e come è nata anche questa storia che affonda le radici nel novecento nel l'inizio del secolo scorso ma che ci parla di un lessico di estremo contemporaneità
Allora questa storia nata per una storia di famiglia che di solito il materiale su cui io lavoro ci ha lavorato anche con il primo romanzo Colagrande ha in questo caso la famiglia materna e quindi le mie origini è il mio passato che riguardano le Marche in particolare un piccolo borgo che quello di Serra de'Conti nell'entroterra di Senigallia
Io deciso di andare lì perché il mio bisnonno Nicola Ugolini era era un anarchico di cui mia madre ricorda alcune stare perché non l'ha mai conosciuto
E io ho pensato di andare nelle Marche di andare a Serra
Anche se la presenza Marchica insomma Serra non era molto nota quindi c'era lui e chissà pochi altri
E ha deciso di iniziare a fare queste ricerche io molto interessata al movimento uno perché lo conoscevo pochissimo
Due perché si conosce pochissimo tre perché apparteneva una parte della famiglia e quattro perché volevo provare a fare proprio questo queste ricerche intorno all'idea di fede
Dividendo in due binari da una parte quindi c'è la storia di Lupo e di Nicola in cui Luco sia Lupo si avvicina
Al movimento anarchico prende parte ad alcuni fatti soprattutto quelli di villa rossa della della settimana rossa del quattordici e poi dall'altra parte invece la storia
Del binario all'interno del convento che la parte storica insomma riferita a una a una donna realmente esistita
Cioè una suora mi era che dal Sudan è stata resa resa schiava in Egitto e poi riscattata e portata italiani con venti io volevo quindi provare
Ammettere vicine la fede politica più pura
E dall'altra parte una fede religiosa molto pura perché ho pensato che fosse limitante parlare soltanto della parte anticlericale della parte anarchiche anarchica senza portare sul piatto del racconto anche un altro aspetto molto forte
Che è proprio quello della della vita religiosa sia italiana ma anche dei territori quello che riguardava appunto la storia dei conventi quello che è successo dopo l'unità d'Italia
E io non sono una persona religiosa
Però o una fascinazione nei confronti della della fede quell'assoluta
Quando ha iniziato a scrivere io stavo pensando a una delle mie autrici preferite che Flannery Ò Connor
E il modo in cui lei ha sempre parlato della fede almeno a me ha sempre messo addosso sia fascina fascinazione che paura è un modo sublime
Di parlare di di questa fede che può tutto che può distruggere tutto che non vede diciamo i comuni anche i confini nell'operato della messa in pratica della della propria credenze quindi io volevo cercare di mettere vicini questi due mondi incandescenti dalla parte quella di un ragazzo
Che dal mondo contadino si avvicina la vita di città e alla vita
Del movimento anarchico conosce alcune personalità importanti di quegli anni e dall'altro una suora che non si muove mai dal proprio luogo che rimane sempre il convento di clausura sempre monastero
E che cerca però un suo modo di resistere come donna nera in Italia negli anni in quegli anni lì
Ecco la peculiarità di questo libro appunto è quella di innanzitutto indagare sulle ragioni profonde
Della nostra origine della nostra storia che che come ci ha raccontato e anche diciamo
Il lavoro che tu hai fatto scavando nella storia della tua famiglia cercando anche di recuperare innesto storico sociale tra la prima parte del del secolo e la parte diciamo di questo nuovo millennio che viviamo
Rettore parlato di di questa possiamo dire contrapposizione da un punto di vista a di diciamo di suddivisione tra l'Anarchia la la fede
Però alla base voi c'è questo grande sentimento di amore che anima tutte quante queste storie come se ovviamente l'Anarchia
Il cattolicesimo e diciamo la vita che scorre nel mezzo fossero coi interpretate tutte con lo stesso strumento lo stesso medium
E forse è anche per questo che il romanzo poi ad un certo punto
Sembra in qualche modo a vere
Non solo lo stesso tempo narrativo ma allo stesso tempo di sentimenti tra l'una e l'altra parte
Allora perché come è stato anche fare un po'dei passi indietro rispetto alla alla storia che tu hai vissuto diciamo
Come una sorta di speleologa delle proprie origini rispetto poi agli insieme perché questo è un romanzo che punto a tanti livelli narrativi al suo interno
Allora io o per forza bisogna della vita delle persone mi attacco moltissimo anche ferocemente saccheggiandola la vita di tante storie all'interno del libro ci sono moltissimi calchi storici non soltanto quello del personaggio di suo il Camara ma anche quello di alcune vite di anarchici che ho trovato negli archivi
A quello di alcuni soldati i ragazzi che sono stati nel novantanove al fronte quello della vita di alcuni parroci di alcuni preti
Del Periodo perché io non sono una saggista e anche se ha studiato filosofia in particolare filosofia politica non mi sento né all'altezza né in grado di di scrivere da un punto di vista teorico e quindi passare attraverso i sentimenti attraverso la vita per me è molto interessante quello che che secondo me rispetto al presente e per che il mi sento proprio
Una una vicinanza questa possibilità di parlare della politica fatta dalla gente cioè appunto da un giovane ragazzo da un gruppo di mezzadri di braccianti nelle città c'è una politica vista dal basso da quando c'erano realmente dei movimenti che le animavano da quando c'erano dei sentimenti che erano dei sentimenti di vita
Cioè la lotta del lupo fa quotidiana è proprio per la sua vita e per la vita di quelli come lui di quelli della sua condizione che riguarda i terreni la suddivisione dei terreni che riguarda lo sfruttamento dei coltivatori che riguarda lo sfruttamento dei mezzadri che riguarda tutta la condizione della mezzadria delle Marche riguarda poi anche le leghe contadine e riguarda le ingiustizie piccole o grandi celle o come un sentimento
Naturale di giustizia che forse dipende anche da come è stato educato dal nonno che era che è una figura per me importante del libro che era un anarchico
Molto gli ho lo ha reso un anarchico diciamo abbastanza noto del periodo subito precedente al lupo quindi via naturalmente questo senso giustizia si guarda intorno proprio nella sua vita pratica vive nelle cose che non funzionano e per queste si mette in moto per questo per questi agisce
Questo sentimento con sentimento politico o molto puro
Negli anni io credo che abbia subito delle distanze sì pensiamo anche alloggi quanto sia difficile che vite politica siano la stessa cosa
Quanto sia difficile che l'ipocrisia sia talmente sottile da essere nulla nel rapporto tra ciò in cui noi crediamo e come poi ha già mo'nel mondo chi siamo che vita abbiamo che comportamenti abbiamo quindi io avevo questa voglia di provare a raccontare due personaggi
Così Diversi da una parte qualcuno vicino la politica qualcun altro vicino invece alla religione che però avessero completamente abbattuto questa barriera tra il la loro vita e il loro credo
Ecco il figura diciamo è figura molto importante che non serve solamente raccontare il il periodo storico quella di Luigi Ceresa che il padre appunto di Lupoi Nicola
E tu hai fatto cenno alla miseria viceré in cui erano avvolti diciamo nel nel tratto iniziale del libro scrivi che ero così poveri che mangiavano
A tavola con i corvi insomma pur avendo un forno che chiaramente diciamo il forno all'epoca era un elemento chiaramente di di ricchezza e di diciamo di produzione ampia di materiale
Ma la cosa interessante e e comprendere come la condizione sociale di partenza di Ceresa e poi quindi di lupo di Nicola
Non diventa diciamo esclusivamente la misura per rivendicare un loro posto nella società ma in qualche modo un oggetto della loro condizione
Diciamo questi personaggi hanno
Tutti la stessa caratteristica me avviso cioè che cercano di uscirne sia sì politicamente da da questa situazione ma cercano soprattutto di farlo moralmente e forse qui l'Anarchia sci aiuterà a comprendere meglio questo passaggio perché chiaramente la la diciamo l'ideale anarchico e un ideale alla fine assoluto nel senso etimologico del termine alle volte completamente slegato dalla realtà completamente slegato dall'intorno dal resto
Del contesto e e quindi ecco come è stato anche in qualche modo fare uscire fuori
I personaggi da una sorta di consuetudine perché diciamo nel nostro immaginario collettivo gli anarchici inizio secolo son Sacco e Vanzetti insomma è chiaramente fare una brutta fine negli Stati Uniti
Però l'idea che poi noi abbiamo anche generazione mente dei anarchici come dei divi sicuramente simpatici molto idealisti che però nella vita hanno combinato ben poco invece sembra che tutti siano mossi e qui posi
Si aggrega punto anche il personaggio della suora principalmente da una una spinta interiore al cambiamento
Assolutamente sì chiaramente ognuno di loro è mosso da questa fame che ha di di protezione di cura di amore di affetto nei confronti della propria terra del proprio luogo delle persone
Delle persone a cui tiene però io cercato di raccontare una cosa secondo me molto forte che va di pari passo rispetto all'attività politica che la frustrazione politica
Cioè quando qualcosa in cui tu credi fortemente e che per te e movente della tua vita non viene realizzato ed e io ho immaginato che questo potesse essere un sentimento molto forte per un giovane ragazzo ma anche per un militante da tempo
Che si avvicina al movimento anarchico di quel periodo infatti il libro è e mosso soprattutto con delle con di Condi balzi in avanti e dei continui momenti in cui si torna indietro un esempio molto lampante è quello della settimana rossa
Ha praticamente a ci doveva essere una manifestazione per lo Statuto Albertino
Anarchici repubblicani socialisti ad Ancona decidono di fare un uno shop una contro manifestazione che viene però bloccata dal prefetto e loro si riuniscono a villa Rosa che era la villa repubblicana dove decido insomma fanno di comizi decori eccetera la polizia cerchia di la rossa sia nella parte alta che nella parte bassa
E ci sono delle colluttazioni c'è una rivolta eccetera vengono sparati dei colpi muoiono dei ragazzi
Dal giorno dopo in cui questa notizia si sparge sia nella campagna di Ancona ma poi successivamente
Un po'in tutt'Italia inizia un periodo di volti di ribellioni che tocca soprattutto le Marche ma in particolar modo la Romagna che viene chiamata appunto la settimana rossa del quattordici la città di Ancona anche viene impresa viene gestita con la presenza anche di Malatesta
Durante quella settimana e c'è l'idea proprio e lì che è il cuore di questa grande utopia cioè non arrivano neanche le notizie dall'e sterno ma c'è l'idea che in questa settimana si è accaduto
Sia caduto il re e quindi si loro inizia a cantare la Marsigliese nelle strade si pensa di essere arrivati al momento della Repubblica quando in realtà fuori dai territori in cui loro stanno agendo in cui loro stanno rivoltando non sta cambiando nulla
Al quindi dopo una settimana Ancona gli anni si è data ai blocchi che loro hanno fatto anche portuali anche ferroviari vengono rotti i giornali tornano a circolare la vita riprende si riaprono le saracinesche si rientra nelle chiese
Ha e non è cambiato nulla
Questo sentimento del non cambiamento nonostante la spinta dei dei personaggi e delle persone al cambiamento porti politico per me era provare importante provare a raccontarla quello che si porta dietro il fallimento quindi Lupo è sicuramente mosso da tanti ideali ed è un personaggio che può da una parte apparire molto forte e incisivo ma dall'altra è un personaggio che subisce tantissimi fallimenti subisce tante frustrazioni
Arriva a non capire che per cosa sta lottando per un ideale che probabilmente non si realizzerà mai il suono realizzarsi ha una sua forza però contemporaneamente anche appunto si va fegato del dolore poi del dolore politico che è un qualcosa che oggi per esempio noi percepiamo pochissimo perché la gioia politica e il dolore politico sono due facce della stessa medaglia
Ecco siamo quasi in conclusione due notazioni la prima sulla scrittura perché non era facile scrive non è un romanzo del genere tutti da ci sei riuscita molto bene perché ai appunto
Coniugato tutta questa tensione emotiva morale sostanziale che rincontriamo poi all'interno
Di queste storie insomma sei entrata nella carne viva della storia del Novecento lei fatto diciamo partendo da una diciamo da una ricerca come abbiamo visto che era principalmente personale e poi hai fatto quello insomma che che che i grandi narratori osano fare insomma partire dal particolare per raccontare la nostra complessità la nostra contemporaneità
Tu pari di cambiamento dei personaggi ma questo libro quanto ha cambiato That perché diciamo leggendo queste pagine la mia impressione è stata che l'atto in sé Inti intenzioni iniziale magari era quella di di di fare un affresco però poi se è diventata anche partito di quell'affresco
Assolutamente sì io ho provato ma mi sono anche trovata nella circostanza di voler scrivere un libro romantico dal punto di vista veramente politico
E anche proprio di fede
Mi sono ritrovata molto coinvolta in in quelle vicende di cui sapevo davvero poco avevo pochissime nozioni che riguardavano quel periodo che riguardavano quei territori che riguardavano coi degli anni cruciali perché sono anche gli anni della conversione di Mussolini sono degli anni in cui la storia del Paese si sta modificando i linguaggi si sta modificando stanno entrando in scena degli attori che poi rimarranno per molti anni
E e io io ero o anche solo
Scoprire le differenze politiche la vita di alcuni personaggi leggere le loro biografie è stata per me è una no no botta sia di fiducia rispetto al presente che per me è terribile
Sia però anche di delusione di di di sentimento negativo nel senso guardate cosa c'era quanto Cera quante quante possibilità c'erano e oggi a che punto missilistico siamo arrivati via lontanamente rispetto a quello che era proprio un romanticismo politico per quello come io l'ho vissuto
Studiando la mia sicuramente modificata io mi ero molto allontanata dalla politica dopo gli studi all'università perché nella pratica politica di oggi io non mi ritrovo assolutamente mi sento completamente scollata questo libro era la voglia invece di provare a ritrovare quel quel sentimento lì
Ecco un'ultima battuta lavora e dedicare alle figure femminili di questo libero perché sembrano in qualche modo ognuna con le loro peculiarità
Riagganciare una lotta di rivendicazione antichissima fondamentalmente questo penso che sia
Un modo molto intelligente un modo molto sano anche per
Passeggiare un po'tra non solo tra la storia ma tra le rivendicazioni allora diciamo mi non piacciono molto le etichettature insomma perché alla fine tecnicamente femministi dovremmo esserlo un po'tutti però diciamo
C'è in senso letterario
Del femminismo all'interno di questo libro femminismo più militante che teorico ecco diciamo una una battuta finale anche su questo sì sicuramente il personaggio di Clara il personaggio del della suora ma anche delle altre suore
Per me doveva essere questo il primo libera molto dedicato era proprio intorno a due figure femminili in questo caso io ho cercato dichiarare un contraltare quindi la storia principale è una storia che ha una voce maschile come quella di lupo
Ma la storia delle suore è quella in cui ho cercato di dare potere forza
Caparbietà a un personaggio che non hanno non ha in mano nessuna carta per essere di rilievo all'interno del proprio contesto perché appunto è una donna nera che era stata resa schiava che chiusa dentro in convento che ha dei superiori che ha delle persone a cui deve a cui deve rispondere delle proprie azioni che quindi può sembrare
Una donna debole una donna
Che non ha la forza per fare certe cose e invece io volevo provare attraverso le sue piccole grandi ribellioni attraverso la sua capacità di credere il legame di sorellanza che c'è all'interno del monastero che questa diventasse una forza impossibile da contenere e quindi ci tenevo che lei avesse fosse portatrice anche di questa idea che nonostante tutti gli impedimenti se se si ama e si crede veramente si può portare avanti avanti tutto
Giulia Caminito grazie per essere stata con noi un giorno verrà un romanzo di fede speranza e Anarchia edito da Bompiani grazie veramente grazie a voi che ci avete ascoltato e seguito fino a questo momento
Rimanete con noi perché continuano le trasmissioni di Radio Radicale
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