Donne in carcere - Presentazione del proge tto di empowerment women in transition - wit

Ok tutti
Per questo incontro
Per la restituzione di una ricerca fatta
Nel carcere femminile di Sollicciano e a nel carcere di Pisa
Questa non dirò nulla su questo sennonché segue una precedente esperienza che trasfusa nel volume recluse ce ne sono alcune copie all'ingresso se non bastano
Saranno a disposizione altre
Ma non dico nulla su questo perché
Introdurrà e presiederà questo incontro Serena franchi
Della società della ragione
Io introduco solo con qualche aspetto logistico per ricordare che oggi pomeriggio e domani
Si svolgerà questo
Convegno seminario molto impegnativo
Su carcere giustizia ripartire dalla Costituzione rileggendo Alessandro Malgara
Sarà molto impegnativo perché sarà un incontro dal valore scientifico perché nel programma avete sicuramente visto i nomi dei partecipanti
Ma avrà anche un valore politico
Nel senso più alto del termine
Perché
Costituiranno l'inizio di un lavoro e di una
Non una sfida ma una accettazione della sfida
Che viene portata contro la Costituzione
Quindi sarà un due giornate molto serrate
Da cui cioè abbiamo l'idea di
Scrivere
Immaginare un manifesto su la giustizia nella crisi della democrazia vedremo se non riusciremo a farlo a prepararlo e a diffonderlo comunque questi sono le due giornate quella di oggi pomeriggio reti domani molto
Importanti questa mattina è un'apertura un'ouverture rispetto al convegno che si lega
In maniera molto significativa il a è stato fatto questo lavoro nel carcere di
Pisa
Dove da anni denunciavamo una situazione delle condizioni di fitta per quanto riguarda i cosiddetti servizi igienici
Credo che siano iniziati i lavori o comunque stanno per iniziare i lavori per
Dare una condizione di dignità alla
Permanenza in quei luoghi quindi questo
Dall'idea che
Batti e ribatti qualche cosa lo si può ottenere e
Questo questa è la Sala per cui ringraziamo il Consiglio regionale che ospita questi venti qui vedete esposti alcuni
Quadri che sono stati fatti da detenuti
Sono stati esposti forse un anno fa forse più
E poi erano una mostra anche mostra vendita
Non so come sia andata alla la vendita io più di due non ne ho potuti comprare
Adesso ne abbiamo abbiamo pensato che per queste giornate fosse il caso di riesposti sono solo una piccola parte rispetto agli altri che sono credo nel carcere di Sollicciano ma Alessandro Masetti della Fondazione Michelucci adesso dirà
Di che si tratta di cosa è stato fatto e di della ragione per cui abbiamo pensato oggi di esporli
Buongiorno a tutti allora innanzitutto grazie Franco per averci per Rio spietato
Con il Progetto Tron Pelella preset fronte lei l'ha presa e tornato nel due mila sedici promosso dalla l'Associazione volontariato penitenziario Onlus ha finanziato
Dal Chelsea porta ed è stata una interessante occasione per andare a riscoprire tutti quei laboratori artistici artigianali all'interno delle carceri della Toscana
Facendo una mappatura siamo riusciti a
Entrare in contatto e quindi collaborare con questi lavoratori
A creando un'occasione di a esposizione dei lavori creati all'interno delle carceri e quindi anche vendita con attraverso donazioni ovviamente in modo che questi lavoratori potessero continuare la loro attività
Quindi le donazioni a venivano appunto a diciamo che l'opera d'arte serviva a terra far tornare indietro al carcere al detenuta stesso o un piccolo contributo a un contributo in modo che le attività potessero continuare
Si tratta di imprese atti del due mila sedici ringraziamo punto a Franco che ha voluto nonostante i tre anni passati ormai a riproporre quelle che sono le poche opere ci sono rimaste perché le opere erano devono un centinaio quindi Ahmad grande selezione di opere tra cui alcune anche a della maestro Cini
E ha
L'esperienza
Soprattutto che si tenne a marzo ci fu questa mostra di chiusura molto interessante presso leale murati e quindi fu una grande occasione anche per vedere come i quadri fossero un modo per aprire fra le barriere
E le speranza ma fa molto bene
Franco oltre all'altra donazioni Ceresara stante anche altre ai quei pochi quadri rimasti sono questa selezione che adesso fanno parte dei quali presenti presso l'antipasto centrata avanti della Wpp e hanno dico che dire diciamo che per fortuna ne sono rimasti pochi prendiamo un segno positivo e con questa occasione speriamo ve ne siano altre per poter continuare a a questo progetto
Grazie Franco
Grazie Alessandro Masetti anche
E allora la magna pars per la realizzazione del volume mai manicomi che adesso non è a disposizione
Oggi può forse anche sarà a disposizione fra un po'e oggi pomeriggio sicuramente assieme al volume degli scritti di di Margarita
Quindi è una collaborazione molto intensa comunale Sandro Masetti non cito tutti i presenti però voglio non ricordare che i Carandini e regionali presenti
Bruno Mellano del Piemonte Stefano Anastasia
Della Lazio e Umbria e quindi c'è un legame particolare e Marcello Marin che Littell Emilia Romagna quindi un grazie per queste queste presenze c'è Eros Cruccolini garante di Firenze non cito tutte le altre presenze
Avremo modo fra oggi e domani di attestare l'interesse per questo incontro allora io cedo la parola a Serena franchi per introdurre i lavori grazie
Ecco era stenta infatti
Sì resti relata ritirati
E letizia sommarie
Così siamo già seduti tutti insieme
Che era un po'stupito
Rompo subito per ringraziarvi di essere qua
Per ringraziare anche i nostri relatori perché
Per noi è importante poter avere questo momento e di presentazione venti confronto rispetto risultati raggiunti con la ricerca condotta negli ultimi negli ultimi mesi
Allora Witte Witte è un acronimo che sta per un Women in transition tranne in transizione
Una ricerca che ha preso le mosse da precedente progetto condotto nel due mila tredici sempre dalla Società delle regioni
In tre carceri della Toscana Empoli Sollicciano e Pisa don Bosco
Che aveva come obiettivo principale partire dalla differenza femminile da uno sguardo di differenza femminile all'interno del penitenziario per
Cercare di
Riformare una
Di promuovere un osservatorio sulla realtà del penitenziario che vada tener conto della differenza di genere in modo che e possa giovare tanto agli uomini che alle donne
Cosa significa accentrare sulla differenza femminile
La volontà del progetto del G mille tredici come quello come come di Guittone è stata quella di
Focalizzare differenza femminile sulle risorse e non sul deficit quindi cercare di promuovere un ribaltamento
E nei confronti di una visione stereotipata della narrativa predominante che vede la donna come soggetto fragile e bisognose di protezione e quindi centrare su le strategie di resistenza e sulle risorse mette messe in atto dalle donne all'interno del penitenziario
Lui tra rispetto alla ricerca del due mila e tredici
A promossa dei laboratori all'interno
Del carcere di finanza selezione Pisa con Bosco partendo da un'analisi di tipo qualitativo in
Coinvolgendo testimoni privilegiati
E
Professionalità all'interno del carcere quindi in un'ottica partecipative di dialogo con focus group e interviste
Anche alle donne detenute
Focalizzando però il proprio lavoro su una serie di laboratori condotti proprio da le donne detenute
Sono qui presenti poi Susanna Ronconi Lizzani che si sono occupati del proprio dei lavoratori
Sono stati sei laboratori dodici in tutto sei a San Firenze sei a Pisa
Il l'approccio principale principale era appunto quello del self empowerment quindi basandosi su le risorse della donna
E non il il punto cruciale che ha dato spunto poi per la riflessione che ci ha condotto qui oggi
Che abbiamo avuto conferma sicuramente dei risultati emersi da nel due mila tredici ovvero sia delle difficoltà legate alla struttura all'ambiente penitenziario che
Di fatto ostacola la il superamento della sofferenza inutile della soufflé sofferenza aggiuntiva
Che crea il penitenziario
E
Abbiamo cercato quindi di promuovere quella che è stata la strategia principale riportata percepita
Tanto da agli operatori che dalle ricercatrici ovvero sia quella di puntare sulla relazione perché sicuramente uno degli ostacoli principali all'interno del carcere il fatto che non ci sia modo di
Di promuovere una un approccio allegato alla relazione tanto familiare amicale amorosa
Una relazione che quindi vada a sostenere il il il riconoscimento che viene riportato spesso dalle donne stesse del bisogno di cura cure disse e cura dell'altro
E molto interessante che in realtà proprio dei laboratori
Ma anche da parte delle interviste questo bisogno di curarsi esprime anche si esplica anche nei confronti delle altre detenute e questa sicuramente una grande risorsa perché la cura in senso di relazione cuore dell'altro cura della con Cellino ad esempio
Chiaramente
E poi questa breve doveva essere breve introduzione passerò la parola ai nastri della relatore rimaste relatrici
Chiaramente ci sono dei punti che vengono rimarcati sottolineati di
Difficoltà
Difficoltà principale che la donna effettivamente questa Elena realtà
Non è una una narrativa che viene riprodotta perché di fatto è così in carcere dice al sistema e di minorazioni di Infanti Rizza azioni che necessariamente inficia coi qualsiasi promozione di
E risorse possibilità riscoprire
Che era fuori
Di fatto
Poi ne abbiamo avuto modo di parlarne anche con Sofia con persone presenti qui oggi in vista del laboratorio su donne carcere quindi quello che è risultata dalla dal progetto
Che la i laboratori sono stati Accolti in maniera molto positiva dalle stesse donne e questo ci dà adito a pensare che stiamo andando nella giusta direzione nella cercare di tirar fuori
Le risorse personali individuali delle delle detenute in un'ottica di tipo relazionale tenendo conto chiaramente di tutte le differenze della della varietà che insomma della realtà composita che la detenzione femminile ma non soltanto e questo lo spunto che poi ci piaceva riprendere sicuramente questo pomeriggio in un'ottica di
Sottolineatura della detenzione femminile come
Sicuramente bisognose di attenzione ma in un'ottica di miglioramento per tutta la popolazione in rete detenuta quindi tanto per le donne che per i nomi
Passo volentieri la parola letizia Sormani della Chiesa Valdese
Allora buongiorno a tutti il mio intervento a data la mia appartenenza alla Chiesa Valdese può in un certo senso rappresentare una riflessione da parte di coloro che hanno finanziato questo progetto
Attraverso l'otto per mille della Chiesa Baldo metodista
Comunque e anche un commenta o di una persona interessata ad un cambiamento nell'attuale sita attuazione carceraria
Volto ad un effettivo reinserimento delle persone detenute nella nostra società
Ritengo che reale reinserimento di queste persone nella società
Possa comunque avvenire solo portando a scontare la loro pena fuori dal carcere come misura penale di comunità almeno per la maggior parte di loro
Innanzitutto voglio complimentarmi con le autrici
Per il grosso lavoro fatto in questo bel Progetto sia per la loro conduzione molto articolata che per le riflessioni e per gli spunti di possibili futuri interventi
E anche mi complimento per l'aspetto grafico soprattutto della brochure che veramente molto bella
Mi pare che questo progetto si possa considerare per le riflessioni che ne sono scaturite come un ulteriore approfondimento di quanto emerso nella precedente ricerca del due mila tredici due mila quattordici
Descritta e commentata nel libro recluse lo sguardo della differenza femminile supercarcere
Ritengo molto importante che l'attività di laboratorio con le donne detenute sia stato accompagnato da interviste e focus group con le diverse figure che operano nell'ambiente carcerario
Direttori educatori e loro responsabili comandanti degli agenti penitenziari e agenti penitenziari e volontari
Permettendo così anche di focalizzare il contesto in cui le donne detenute dicono in particolare dal punto di vista culturale e del vissuto degli operatori e dei volontari
Mi sembra utile sottolineare l'importanza di aver messo in luce sia in questo Progetto che nel precede nella precedente ricerca
Le due facce della medaglia ovvero aver dato voce da una parte alle donne recluse tramite interviste o con un intervento di empowerment
E dall'altra aver ascoltato con interviste e focus group il punto di vista di tutti i soggetti che a vari livelli gestiscono e si occupano delle donne detenute
Il Furlo Urco e l'aspetto innovativo del progetto è stato comunque il laboratorio denominato il tesoro nascosto
Che ha coinvolto alcune donne recluse nei due istituti toscani di Firenze Sollicciano il Di Pisa don Bosco dato che nel frattempo è stato chiuso l'istituto di Empoli
Questo laboratorio avuto come obiettivo tramite momenti di riflessione su se stesse e sul gruppo quello di dare strumenti per iniziare o continuare un percorso personale e di gruppo
Che potesse aiutare ad un miglioramento della autostima sulle proprie capacità relazionali e progettuali
E potesse migliorare le relazioni di gruppo
Molto importante mi pare sia stato il terzo steppe del Progetto ovvero la restituzione a tutti coloro che vi hanno partecipato di quanto emerso come riflessioni e proposte
In modo che questo materiale potesse essere uno spunto di ulteriore riflessione
E di crescita per tutti ma in primo luogo per chi vi ha partecipato cosa non sempre scontata
Vorrei commentare alcune riflessioni interessanti che sono state fatte sia per quanto emerso dal laboratorio il tesoro nascosto sia dalle interviste e dai focus group
Parto dal laboratorio il sei incontri avvenuti hanno toccato diverse tematiche di approfondimento su se stesse
Io sono tante io sono capace io continuo ad imparare io ho dei desideri io cerco intorno a me il tesoro nascosto
Già dai titoli dei sei incontri si capisce la loro importanza
A conferma di quanto affermato nella precedente ricerca emerso come le competenze di cura e relazione siano quelle più tipiche dell'universo fermo femminile
E penso che questo sia tanto più ovvero in quanto la maggior parte delle detenute sono persone provenienti dalle classi povere emigranti perciò la sofferenza per l'interruzione delle relazioni familiari e la privazione delle funzioni considerate costitutive della propria identità quelle di madri mogli figlie
E vissuta con particolare sofferenza e apprensione per l'interruzione forzata
E quindi come una pena aggiuntiva soprattutto considerando che lo stigma di colpevoli Rea tossica le fa sentire cattive madri cattive figlie cattive mogli o compagne
Questo è forse un aspetto su cui andrebbe fatta una riflessione culturale sia da parte degli operatori del sistema carcerario che da parte dei volontari
Infatti la riattivazione e il mantenimento di relazione essenziali in maniera continuativa e non occasionale
Potrebbe aiutare queste persone a dove ha davvero i Progetti positivi per la propria vita futura
Questo non vuol dire non fare un percorso di comprensione e responsabilizzazione su ciò che si è compiuto come reato
Ma farlo con uno spirito positivo volto non solo al passato ma soprattutto al futuro
L'importanza del recupero delle relazioni familiari e amicali emerso anche nell'incontro in cui si metteva l'accento sul fatto che il desiderare è un diritto nell'incontro anche in carcere e non deve essere pensato solo come motivo di sofferenza ma come possibilità di progettare la propria vita futura
La scoperta nel terzo incontro che si possa imparare non solo dagli errori ma anche dai successi
Che tutti alternano momenti di debolezza a momenti di forza che si possa imparare durante tutta la vita cose nuove anche quando si è adulti
E in questo le relazioni sono fondamentali mi è sembrato molto importante per stimolare queste persone ad approfittare delle diverse occasioni di approfondimento sia culturali che professionale
Che vengono loro offerti ecco
Purtroppo le donne essendo in numero minore rispetto agli uomini sono penalizzate
Importo in particolare nella frequenza ai corsi ufficiali distruzione
Per il conseguimento dei livelli di alfabetizzazione e dei titoli riconosciuti terza media diploma di scuola superiore diplomi professionali forse andrebbe superata la divisione uomini donne
Come già avviene nella società civile sapendo che persone private di rapporti affettivi possono anche usare strumentalmente questa opportunità
Affrontando apertamente la problematica in maniera ragionevole
è vero che si tratta di un carico di lavoro aggiuntivo per gli agenti penitenziari ma vista l'importanza della cosa soprattutto in vista di un lavoro futuro penso che ne valga la pena motivando gli agenti stessi
Nonostante tutte le parole spese i fiumi di inchiostro versati ritengo che il problema dell'affettività e delle relazioni sessuali negate
Vada a colpire alcuni diritti fondamentali della persona che sicuramente incidono negativamente sulla sfera psichica e fisica delle persone
Purtroppo per ora non si vede una via d'uscita per questa problematica
Che costituisce un fondamentale diritto delle persone
Negli incontri sono emersi anche diversi aspetti legati all'organizzazione carceraria su cui potrebbe essere fatta una riflessione da parte del personale impegnato in questo settore
Per valutare possibili modi pizziche che migliorino la qualità di vita delle persone detenute
In particolare viene sottolineato il disorientamento per chi entra in carcere
Dovuto anche alla mancanza di informazioni sulla propria situazione dal punto di vista dell'iter giuridico sul regolamento carcerario
Su come accedere ai permessi per telefonare per incontrare parenti amici per avere lavoro interno insomma cosa ti aspetta
Cosa che come ti devi comportare e quali sono i tuoi diritti
Sono spesso i compagni di cella o di sezione o gli stessi agenti penitenziari che volontariamente danno queste informazioni
Le risposte alle domande le famose domandine scritte molto spesso arrivano dopo periodi troppo lunghi per chi ha solo da aspettare tutto il giorno ed è in ansia per quel che succede a casa
O ha bisogno di aiuti materiali
Soldi cambi di biancheria e vestiti cibo
Certo vi sarebbero figure come gli avvocati delle persone che forse potrebbero coprire questo gatto per quanto attiene all'iter giuridico per esempio ma si sa che quasi sempre non è così forse anche per le difficoltà del linguaggio criptico della giustizia come quello della sanità
E per la scarsa conoscenza della lingua italiana soprattutto nella terminologia giuridica specifica che esce da quella della vita quotidiana e quasi sempre neanche un italiano capisce
Il lungo e i lunghi iter burocratici e la scarsità di personale sia nel settore penitenziario operatori giuridico pedagogici che della giustizia magistrati di sorveglianza sicuramente contribuisce a questi tempi lunghi ma ritengo che gli operatori dovrebbero essere più CONSAP vuole che il loro operato incide sulla vita di persone e non si tratta di evadere pratiche e fogli di carta
Un compito del volontariato che in molti casi penso venga già svolto potrebbe essere questo trasformare in modo comprensibile e spiegare ciò che ciò che anche in buona fede i professionisti hanno hanno detto in modo incomprensibile spesso dando per scontato parole informazioni concetti e conoscenze che non sono patrimonio della persona che ascolta
La conoscenza delle cose aiuta a farsi una ragione di ciò che ci aspetta e ad organizzarsi per il futuro
Un altro aspetto è quello che riguarda la vita nel carcere
Sembra che attualmente l'informazione sulle regole e sui diritti sia qualcosa di esperienziali di arbitrario
Mentre la conoscenza delle regole di vita nel carcere dei diritti previsti dalle norme permessi lavoro eccetera
Sarebbe essere oggetto di incontri formalizzati dove spiegare le cose e chiarire quelle rimaste oscure
Dovrebbero esserci anche dei documenti scritti in più lingue da poter consegnare alle persone e alle quali tutti gli operatori possano far riferimento
Un altro aspetto già più volte emerso ma ancora lontano dal trovare minime soluzioni accettabili e quello ambientale
Le funzioni attività delle donne anche ai giorni nostri sono in alcuni casi prevalentemente quelli di prendersi cura oltre che delle persone della casa
Quindi degli spazi sia dal punto di vista della polizia che dal punto di vista estetico
Quindi la privazione di un proprio spazio in cui intervenire e vissuto in modo particolare dalle donne e questo determina conflitti sullo scarso spazio tutt'su cui in qualche modo possono intervenire e anche Jealous gelosia e sui piccolissimi spazi considerati quasi una proprietà
Naturalmente questo può essere acuito dalle diverse culture ed esperienze che convivono in una stessa sezione
Viene detto che il degrado delle strutture sia vissuto molto peggio dalle donne Rispetto che dagli uomini
Ma è comunque dimostrato che ambienti accoglienti dignitosi e puliti
Sono di per sé elementi che aiutano le persone ad avere voglia di mettersi in moto e pensare alla propria vita in modo più positivo
E veramente triste pensare che alcune esigenze strutturali come aveva dei bagni e docce dignitose per le donne erano stati previsti anche ivi de mai installati
Speriamo che a Pisa vengano installati almeno in lite
Cucine o luoghi di cottura adeguati e stanze accoglienti siano ancora dopo tanti anni una chimera
Ho trovato molto interessante le riflessioni scaturite dal focus group con le agenti penitenziarie
Queste riflessioni arricchiscono ulteriormente le tematiche trattate in maniera ancora più ampia nella ricerca del due mila tredici due mila quattordici riportata nella pubblicazione recluse
In particolare viene sottolineata la discrepanza era fra il ruolo ufficiale degli agenti penitenziari di solo controllo
E quello di fatto realmente esercitato da alcune di loro di informazione aiuti e orientamento ricerca di soluzioni a problemi poster alle detenute
Di tramite con il settore giuridico pedagogico
Questa parte di attività informale viene vissuta positivamente dagli agenti penitenziarie anche se essendo per così dire il fronte di primo impatto con le detenute
Lamentano le difficoltà a a contenere le ansie e lei insistenze dovute alla mancanza alle mancate risposte alle richieste causate da un albo burocrazia che è veramente veramente pari si scordi di avere a che fare con persone non con oggetti
Viene partecipata dagli agenti una mancanza di informazione di formazione sul piano della gestione delle relazioni
E comprensione delle dinamiche che possono svilupparsi in gruppi di persone così Complessi
Anche la mancanza di chiarezza sui ruoli fra agenti e operatori giuridico pedagogici che spesso si basa su accordi personali ed informali è un aspetto alla fine stressante
Si è sentito dire che la formazione degli agenti penitenziari verrà migliorata ampliata che verrà richiesto il diploma di scuola secondaria e non più solo quella di terza media
Si pensa quindi magari seguendo il modello avvenuti in salita
In sanità di ampliare il ruolo e le funzioni degli agenti penitenziari riconoscendo loro funzioni che vanno al di là della mera custodie sorveglianza questa è una domanda che
Fornisco
Penso che sarebbe un buon passo avanti se accompagnato da un'adeguata formazione e da una chiara definizione di ruoli da una capacità degli operatori di lavorare in Rete
Magari anche con i volontari
Concludo con l'auspicio che questo progetto pilota possa essere riproposto in altri istituti penitenziari non solo nella nostra regione
E che questi cammini di empowerment possano essere continuati anche per le persone che gli hanno iniziati
Penso sia necessario un ripensamento dei del rapporto fra operatori penitenziari volontari e anche magistrati di sorveglianza su come utilizzare al meglio le diverse forze in campo in maniera che venga fatto un lavoro integrato con una guide guarda conoscenza reciproca
è una opportuna formazione sia del personale strutturato e dei volontari
Vi ringrazio per l'ascolto
Tengo particolarmente a ringraziare letizia Sormani perché penso che il suo intervento abbia toccato il punto di a parte sia stata una sintesi onnicomprensiva di quanto emerso dal progetto e quindi grazie veramente per l'impegno e anche per la profondità della capacità di analisi delle problematiche quindi grazie grazie grazie davvero
Passa la parola sabbia Ciuffoletti presidente di altro diritto ricercatrice del Centro interuniversitario
Università di Firenze
Grazie mille io così in grazie
Ho dato l'acqua tutti mi sono appena accorta discriminando l'unico quota blu di questa tavola ma rimetterò mentre parlo allora grazie mille a Serena
Grazie letizia Sormani Fasano intervento che ha colte messe insieme in maniera chiara limpida
Direi puntuale
Tutta la serie di le serie di questioni
Che voi affrontate nella ricerca
Io parlo in realtà e credo di essere stata chiamata come d'altra parte
Antonio Fullone non come finanziatrice Mack come Cardia nel senso che noi due credo anche teste è stato intervistato è sottoposto e quindi a trattamento disumano e degradante da Serena
E Grazia zuffa nel senso che ne siamo stati parte della ricerca ed è interessante essere per una volta
Il caviglie e gli oggetti della ricerca e sottoposti a un'intervista sottoporsi all'intervista per poi leggere Prodi Dozzo della del Progetto che mi è stato girato credo l'abbiate avuto tutti ed è ricchissimo di spunti e credo che ripeto qui il valore davvero personale ma lo vi faccio partecipi di questa di questo valore personale che in questo particolare progetto che avete portato avanti
Per me a c'è stato
Ossia di
Per una volta essere appunto il soggetto della rieducazione noi
Affrontiamo e studiamo io studio
Complesso
Processo di rieducazione all'educazione un termine che secondo me andrebbe spunto dalla dal testo costituzionale sono convinta che la nostra non sia la Costituzione più bella del mondo sono convinta che la prospettiva del ventisette comma tre sia e rileggevo Marghera stanotte sia il punto chiave purtroppo come Marghera dice altamente disatteso su tantissimi
Punti il carcere dopo Cristo
Dice Malgara rileggevo il il più pezzo di di di Stefano in cui dice ricorda il carcere dopo Cristo
Citazione Marchionne tra l'altro e dice temo dopo Cristo non dopo la nascita di Cristo ma dopo la sua morte Cristo si è fermato a Eboli Cristo si è fermato
Veramente proprio un bel po'oltre le soglie prima delle soglie delle patrie galere temo
E
Il termine di educazione e quindi in questo caso invece lo assumo ma su di me
L'assumo su di me perché leggendo
Le storie di vita e il valore della stele di vita sul piano sociologico e già da tempo oggetto è stato oggetto di riflessione della letteratura
Sul piano del diritto e citarlo quindi in questo momento da giurista e non soltanto quindi da a chi entra nelle carceri parla e discute fa consulenza il colloquio ma proprio da giurista io credo che il diritto
Nasca dalla Società quindi nasca da quelle storie di vita ma molto spesso di quelle storie di vita dimentichi tratti essenziali
Le punte più critiche più problematiche più dolorose
Più vicine a quello che è il concetto di umanità che rileggendo davvero ora forse insomma perché poi oggi doc insomma ritardi avremo un convegno faremo il convegno su avremo il convegno su Alessandro Malgara
E quindi forse siamo non so se unti resta dalle parole di Malgara che avevano un peso incredibile ogni parola
Di Alessandro Malgara che io ho conosciuto purtroppo perso proprio alla fine
Nella sua vita e di sicuro non l'ho conosciuto quando era mentre era magistrato mano studiato le sue ordinanze ogni ho letto le sue alleanze che erano dei piccoli trattati
Di diritto e di diritti non divenne anche il diritto penitenziario ma di orizzonte costituzionale dei diritti legato alla costituzione materiale noi abbiamo una Costituzione scritta ma secondo me il punto reale concreto è la interpretazione la vivificazione che di questa Costituzione è stata data nel tempo dalla Corte costituzionale
Che oggi è affiancata e torno e al tema donne permette di fatto questo è ma insomma che secondo me al momento è affiancata da un'altra corte
Che tutti noi conosciamo abbiamo imparato gli attori delle lettrici del mondo penitenziari hanno imparato a conoscere questa corte
Molto da vicino perché ci è stata particolarmente amica
Unica difende punti di vista ma sul tema della discussione in ordine per a quello che dice appunto magari alla attuazione o mancata attuazione della ordinamento penitenziario e della riforma ancora della riforma del settantacinque vi parlo sembra
Ed è la Corte europea dei diritti dell'uomo e Corte di Strasburgo che a interventi intervenuta più volte sul tema
Lo ricordate anche voi lo ricorda grazie zuffa e Susanna Ronconi recluse lo ricorda lo ricordate voi nell'ora voglio fare conclude ma di sicuro lo ricordate voi anche qua sentenza Torreggiani la
La il cambiamento di rotta per tornare sulla rotta della dell'umano dell'umanizzazione e della e della dignità allora questa Corte che e devo dire ha un grande appeal sul piano delle donne detenute dice una cosa che secondo me vale la pena notare e ve lo dico adesso poi invece spendo due parole
Proprio sul punto della volontariato in carcere insomma prezzi
Civili civici entriamo sulla sulla ricerca ma
Volevo fare questo cenno proprio perché leggendo il vostro report ho letto il report e ho letto devo dire
Anch'io con piacere questo sul piano del piacere estetico perché ha fatto bene
Avete scelto una una fotografia
Che il credito va sicuramente allora Leonardo fiorentini che ha fatto la progettazione grafica quindi complimenti non sa di chi sia la foto da giurista prima che ci scappi fa il prezzo scherzo scherza pubblicato va be fair use Helios va be piccolo centro
Molto bene ha fatto il veniva scelta benissimo e devo dire mi ha impressionato perché l'abbiamo messa l'università al di quattro Emporio del centro sociale dove quasi nulle bello e gli studenti
E le studentesse ma anche gli studenti guardando questa foto Stephens quella una questa foto con interesse quando mettendo insomma in generale dea
Di un convegno sulle donne detenute non così alto sarebbe stato l'interesse io trascura Sempre
Quote somma funzionalmente ma l'idea della del valore estetico invece qui abbiamo Luigi Lombardi Vallauri il professor Vallauri che ha che mi ha insegnato devo dire a conoscere e capire il senso
Dell'estetica per la riflessione cognitiva
E in questo senso io devo essere rieducato alla cura ma tornando alla CEDU ecco qual è il punto che vi volevo fare la CEDU ci piace tanto è una Corte che ha
Realizzato concretamente sul piano dell'argomentazione giuridica
L'implementazione dei diritti attraverso la giurisdizionalizzazione della dei punti essenziali cioè dei diritti fondamentali dei detenuti in Italia
Lo sa che vi sembrerà già dite no va be'ma c'era anche prima il trentacinque no quello di cui parla Margana in questo raccolta meritoriamente
Fatta da da da Franco per leone da molti di voi quello di cui parla molte volte la Corte costituzionale tentando guardate di tirare per la giacchetta il legislatore italiano e dirgli facciamolo questo benedetto ricorso giurisdizionale per i detenuti facciamo in modo che i detenuti non entrino dentro i saluti dei propri diritti
Ecco questa cosa qui per decenni in Italia non si occulta e si è avuta solo grazie alla
Corte locale dei diritti dell'uomo con la sentenza pilota Torreggiani
E quindi ringraziamo la corte per i diritti dell'uomo e la ringraziamo anche dalla prospettiva del femminile in carcere la prospettiva del genere in carcere io non la ringrazio in particolare invece per una sentenza che ora vi dico
E magari avremo modo di discutere è una sentenza di poco tempo fa a nomina diciassette
L'anno e mezzo fa
Che sia un nome impronunciabile comunque in caso di canto a cure and accenti esce verso strascicato contro la Russia e voi sapete che i casi contro la Russia sono quelli che hanno stimolato la maggiore la più insomma
La più diciamo così
Guerresca nell'attività della della corte per i diritti dell'uomo sul fronte del penitenziario sul fronte dell'articolo tre della CEDU ovvero del da divieto di trattamenti disumani e degradanti
In questa sentenza la questione è semplice
In Russia nel Codice Penale è esclusa la possibilità per donne e minori di essere condannate condannati alla pena di morte chi uomini adulti possono essere condannati alla pena di morte a parità di fattispecie criminale parità di reato commesso e per cui si è effettivamente ritenuti colpevoli quindi condannati la donna non andrà in carcere e scusate magari la donna non andrà non avrà la pena perpetua mentre l'uomo si
La donna andrà in carcere quindi insomma appunto
La data ma in carcere l'uomo le Faisa in carcere ma con pena perpetua ora non ricordo di preciso la donna quanto può essere condannata al massimo grado ma forse sono trent'anni detto questo a un certo punto una donna
E un uomo scusate due uomini a dire il vero russi cominciano a pensare alla discussione intorno alla alle pari opportunità ma insomma io
Koch cosa ci è come mai io vengo discriminato è nasce il punto secondo me essenziale della della discriminazione come categoria giuridica
Discrezione può essere viste avvia tantissimi secondo me volti une sociologico e culturale comune discussione pubblica sicuramente ce ne sono anche di tipo psicologico ma ce n'è uno giuridico che è essenziale
La discriminazione nasce dall'idea di una differenza che viene percepita
Ma contiene in sé i germi di un rischio ed è un rischio concreto guardate sul piano giuridico un rischio molto spesso verso cui si va a cuor leggero ovvero quello che viene chiamato
Lei di da un della protezione cioè invece di portare tutti a una protezione maggiore si dice dato che e insomma c'è una discriminazione io voglio che gli altri stiano male come me
E a siccità sancite e canto
Sbagliano secondo me io parlo per i loro avvocati non per i due poveri signori i loro avvocati
Offrono un'interpretazione del tema della discriminazione nel senso della portiamo tutti a livello nostro e livello nostro è più alto ma più basso in termini di diritti
E quindi noi vogliamo che anche le donne siano riconosciute nella loro ha totale in parità no le pari opportunità
E come tali vengano anche esse possano anche essere rischiare la pena perpetua questo è il discorso che fanno i due avvocati vero quello banalizzo ovviamente
Cosa risponde secondo voi la Corte non diciamo una indagine ma la corte poteva rispondere molte cose visto che la tematica non era mai stata affrontata guardate la tematica antidiscriminatoria tantissimo dalla Corte per i diritti dell'uomo ma questo tema precipuo no perché il il caso russo in realtà ce ne sono altri a dicasi anche al caso russe abbastanza
Peculiare ma non era mai stato portato di fronte alla Corte la quarta è la prima volta che deve pronunciarsi su questo caso quindi il ventaglio di potenzialità argomenta attiverà ampio
La parte invece dice che non c'è discriminazione
In ragione di età quindi per i minori e io lì plaudo alla decisione della Corte non abbiamo fatto battaglie per dire a questo
In ambito statunitense ci sono delle sentenze della corte suprema su questo che fanno riferimento tra l'altro la corte per i diritti dell'uomo c'è un caso di dialogo fra corti insomma su questo
Poi possiamo discutere ma secondo me è un punto essenziale un punto fondamentale importante sulle donne invece dice anche lì non c'è discriminazione
Anche lì non c'è discriminazione ora stavo tentando di trovare proprio il punto in cui lo dice perché si accetta come legittimo alla maggioranza
Maggioranza diciamo dei giudici accettano come legittimo L'obiettivo presentato dal governo russo ovvero quello della promozione dei principi di giustizia e umanità
Che esigono che la politica di condannando ammonitica penale consideri e tenga in considerazione Letta e abbiamo detto ma anche le caratteristiche fisiologiche delle varie categorie di
Ray le caratteristiche fisiologiche
E riprendendo l'idea della necessaria protezione della maternità
E le puerpere delle crepe le madri delle delle detenute madri quindi riprendendo questa tematiche guardate ora non ve la leggo perché troppo cielo già perché il portoghese RC l'avevo presentato in una però non vera non verrà dico adesso ma se qualcuno vuole manda la sentenza
La cosa interessante che la corte europea nel due mila diciassette dei diritti dell'uomo la corte europea che noi consideriamo il fulcro della prospettiva
Di interpretazione evolutiva interpretazione dinamica diritto come un un organismo vivente che vive la giurisprudenza è un living Trier via dicendo dice che la donna può essere discriminata
Scusate l'uomo così insomma anche la nonna c'è una discriminazione possibile legittime quindi non discriminazione
Perché il governo può ottenere in considerazione i dati fisiologici la protezione della maternità e la dimensione di vulnerabilità e insita nell'essere donna
Allora
Prospettiva è piuttosto interessante devo dirvi anche che
C'è una
C'è una opinione dissenziente c'è un'opinione concordante che scusate mi dicono poi insomma veramente terminò su questo dico una cosa se la prese al volontariato l'opinione col concordante parla del cervello femminile dice che
Il medesimo periodo ero prima concordante vuol dire che un giudice che ha votato con la maggioranza nel senso che era concorde con lo la decisione della maggioranza ma che vuole specificare in un'opinione separata
è una pratica utilissima sarebbe molto interessante avere anche noi non possiamo averla
Sotto l'idea insomma molto ipocrita della decisione unanime
Che dice che però appunto vuole dare una coloritura diversa in termini argomentativi e dice il medesimo periodo di questo giudice
Maschio uomo questo il medesimo periodo di carcerazione per una donna è molto più doloroso che per un uomo e quindi troviamo dei temi classici della discussione anche sociologica anche giuridica su questo
Può darsi perché tipicamente una donna privata della possibilità di dar luce a un bambino
E insomma ora ma che l'uomo invece può poi possiamo discutere del caso sapete la cassazione nella gravidanza indica che siamo alla la FIFA la fertilizzazione in vitro
Che c'è stata per un detenuto in quarantuno bis e in particolare non per una donna e in particolare di appunto dare alla luce un bambino perché crescere un bambino questo può sembrano stereotipo di genere ma in realtà porta molte persone argomentare che esiste una differenza è una specificità biologica del cervello femminile
Io ripeto guardate non sono contraria ex ante alla discussione in ordine alle insomma ricerche scientificamente provate da poi la scienza come dice Popper falsificati reticenza perché falsificava vile ma il punto chiave di questa riferimento al cervello femminile è che noi e che il giudice lo Stato ponendo mettendo infilando dentro una opinione dissenziente sì ma insomma una opinione dissenziente all'interno di un conto è se la sentenza la Corte europea dei diritti dell'uomo sta scrivendo giuridicamente facendo riferimento giuridicamente
Alla differenza e alla specificità biologica del cervello femminile
E io sono interessata e voglio vedere quanti poi riprenderanno devo dire questa sentenza di grande camera non ve l'ho detto
Visto che secondo la nostra Corte costituzionale molto importante che le sentenze per essere e lasciato per essere diritto
Consolidato e quindi esportabile in portabile vincolanti anche per noi devono essere di grande camera
Altra secondo me un po'ipocrisia detto questo questa è di grande camera quindi io vorrei vedere visto che Dell'Atti mio amico anzi dissenziente consenziente concorrenti qui dall'opinioni separate
Si possono trarre strumenti giuridici di argomentazione voglio vedere quando mai sarà ripresa questa questione e se sarà il tre settembre che potranno essere ripresa
Però il punto che vi voglio dare è questo l'orizzonte della vulnerabilità
L'orizzonte della differenza basata su un dato biologico l'orizzonte della maternità come elemento che riassume la genitorialità paternità e assolutamente non considerata il padre che soffre perché non può dare Luciano un bambino o una bambina o perché non può crescerlo è assolutamente non considerata non voglio riporta già fare l'avvocata
Delle quote rosa e quindi dei padri detenuti o meglio si voglio fare il prete dall'avvocato delle dei dei padri detenuti perché credo che scontino sul piano giuridico ripeto è prettamente giuridico
Un fortissimo deficit di tutela di diritti
Qui lo dico e poi se ne può si può andare un po'più nel nel nel profondo ma il punto è che tutte queste dimensioni anche quando violano i diritti dei padri detenuti o dei detenuti uomini vanno a consolidare l'idea
Che è un comune sentire che le donne siano
Soggetti che già un termine terrificante vulnerabili
E io il tema della vulnerabilità vorrei invece per ripensarlo sul piano giuridico ma anche su quello vostro sociologico
Completamente de costruendolo se lo vogliamo usare lo usiamo in maniera provocatorie positiva vedremo magari perché con il Gruppo donne e carcere genere carcere con Serena
E molte molti di voi abbiamo discusso esattamente su questo vediamo quali sono le possibili proposte ma il punto invece oggi e che secondo me
Progetti di questo genere
E anche qui quindi va ringraziato anche come come dire generalità depositate come cani e ringrazio la la chiesa valdese perché progetti di questo genere
Che fanno leggere quello che le persone dentro a le carceri femminili in Italia dicono
Pensano discutono le percezioni che hanno disse e dell'esterno e dell'ambiente e delle e della realtà
Del carcere sarebbe interessante fare la stessa cosa sulle detenute transgender io è una ricerca che ho iniziato qui c'è Bruno Mellano che insomma supporta spero tantissimo questa ricerca la dimensione della detenuti transgender in carcere ma c'è Antonio Fulloni che ha fatto tantissimo su questo e quindi credo che sia un argomento e la discussione da fare
Il vostro progetto quindi io le estenderei anche il presidente transgender se la Chiesa Valdese per i finanzieri secondo me è un'ottima cosa ma così come le storie di vita insegna non rieducare o il diritto alle storie di vita che voi avete inserito nel vostro report così sarebbe interessante fare
Questa stessa ricerca
Nani in transition ora sanzionando in transition anche sugli uomini che non so se tra sante ma anche sugli uomini
Cercando di capire quali sono gli elementi che costituiscono il particolare il peculiare modo di avere cura di sé e degli altri da cure elemento tipicamente femminile a me piace molto la prospettiva della cura come interpretata Bertante insomma del delle delle da tanta letteratura anche femminista
E la rivendico ma credo che particolare in modo di avere cura
Che ha che a ognuno di noi si è diverso non necessariamente diverso per genere e sia rinvenibile
Gli uomini si curano
Incredibile ma quando io vado a fare colloqui ne abbiamo parlato
Quando io faccio con la più all'interno del carcere di Sollicciano quindi come volontaria nel vol nell'ambito di quello che
Letizia Sormani ricordava prima quindi l'opera del volontariato talvolta un'opera che realmente affari che realmente di introduzione di Welfare
Alternativo supplente rispetto al nostro stato sociale al momento piuttosto malmesso
Ecco io vado a fare colloquio attendo gli uomini detenuti saturato la sezione femminile devo dire tra quando vado in una sezione maschile mi mi mi interrogo sempre che io aspetto tanto
E poi arriva la persone mi dice mi dovevo fare la doccia perché c'era il colloquio
Io penso che queste prospettive queste esperienziali le esperienze del volontariato che raccontano e raccolgono la realtà di una struttura di vendita chiusa io spero che potranno sempre
Essere sempre più aperta nelle anche lì ripensando non soltanto a Malgara ma Michelucci e sempre meno fossile
Ma per momento piuttosto chiusa ecco io sulla sponda di questo e sulla sponda di qualcosa guardate che che stanno e la riforma mancata e finisco e che è
Tre spunti quella solo due spunti insomma uno un altro un po'meno rilevanti sul sulla discussione stiamo facendo tre spunti ci sono secondo me
In nei decreti legislativi in particolare in un decreto legislativo dei tre che compongono a la mancata riforma quel che resta del giorno quello sui minori lo potremmo discutere guardate perché secondo me è interessantissimo e contiene alcune luci e molte questioni problematiche
Ma i due che riguardano le adulte gli adulti reclusi nelle nostre carceri
Ottengono dei punti che forse anche come sviste sono stati inseriti
O come
Si dice no tanto sono parole dignità pari opportunità antidiscriminazione le parole nel diritto hanno un peso il diritto di fatto è un linguaggio spettri o meno solo quello
Però va fatto bene va ed ha inteso bene come linguaggio e se noi prendiamo non so se li ritrovo velocemente rapidamente se ne prendiamo eccolo qua l'articolo uno come è stato come riformato
Dalla decreto legislativo centoventitré due mila diciotto dice il trattamento penitenziario deve essere conforme umanità assicura il rispetto della dignità della persona introduce stabilità Izzo improntato ad assoluta imparzialità
Va bene senza discriminazioni in ordine al sesto identità di genere lentamente sessuale razza nazionalità condizioni economiche sociali opinioni politiche credenze religiose articolo diciannove comma terzo tre terzo tramite la programmazione di iniziative specifiche è assicurata parità di accesso delle donne detenute internate la formazione culturale e professionale io credo che attraverso l'articolo uno comma uno e articolo diciannove comma tre come giuristi parlo adesso ma in realtà parlo come volontariato parlo come società che deve conoscere il carcere questi siano gli strumenti che noi abbiamo andare di fronte a magistrati di sorveglianza
Spero sempre più simile terzo nella prospettiva di Alessandro Malgara che rendano e ci sono le prime ordinanze secondo me in questo senso che rendano queste parole
Viene di senso e vi ringrazio inizia a se stesso con
Grazie moltissimo grazie perché
C'è in atto una spaccata anche dal punto di vista giuridico dico non è possibile rileggere i risultati se non essere alla ricerca inoltre stai che condivido la critica neanche troppo velata in realtà che hai fatto alla narrativa di tipo essenzialità quindi basata su e le differenze biologiche e non dovute a modelli costruiti specialmente e quindi ti ringrazio per avere ribadito aver fantasy
Piccola questi l'ha ne abbiamo intervistato in intramoenia dice perché se nel due mila tredici che in questa ultima cui
Donne trans habitué quindi sì sono sì non sono state il focus però sicuramente interessante anche la tua proposta quindi grazie di nuovo
Passa adesso la parola Antonio furgone provveditore dell'amministrazione penitenziaria di Toscana e Umbria
Sì grazie condono tutti ampiamente io non sono stato intervistato cade rispondo a
Però insomma sono stati coinvolti dati direttore trovi mente il tema
Mi coinvolge direttamente lo stesso oltretutto prima di fare il provveditore colo incarico che ricopro da poco più di un anno
Nella mia carriera da direttore penitenziario facevo un breve conto delle esperienze mi è capitato di dirigeva
Sezione cioè istituti con sezioni femminili Taranto Bari Lecce Perugia Verona quindi quali una così per i anzi abbastanza variegate anche distribuita a livello o nazionale la
Anch'io ringrazio demente
Le autrici il della ricerca leggendo e rileggendo un po'gli esiti la prima sensazione permettessero un po'di di stanchezza nel senso che come operatore penitenziario ritrovo con tutta una serie di difficoltà di criticità di Tare insomma che sono abbastanza ricorrenti
Però un po'per abitudine proprio per forse il il mestiere perché faccio che ho fatto un sogno soprattutto fino a poco tempo fa voglio e con poco leggere nel la prospettiva anche di costruzione costruttiva
Nel senso che rispetto ad una serie di punto di di di di di di criticità e non solo di critiche che ritornano nella nel nella nelle conclusioni della ricerca stessa
Il punto forte secondo me sul quale magari poter costruire qualcosa se non di nuovo sicuramente di rinnovato innanzitutto il il lavoro come dire che molto centrato sulle il lavoro in sudista
Ecco poco il lavoro al sulle detenute sulle persone detenute in questo caso insomma può essere declinato maschile e femminile insomma in genere non non c'entra
E ecco riportando proprio al centro la persona ritenuta perché a volte si si si trascura
Diceva minori i tuoi se tanti iscritti anche Adriano Sofri no che non al di là della del degli educatori al di là del degli operatori dice del ognuno e il educatore di se stesso dopo la centralità all'importanza appunto quindi di ecco di lavorare proprio nel profondo della persona
E l'altro punto di forza elemento sicuramente molto più indagatore di recente ma non ancora forse in maniera sufficiente e proprio il discorso del contesto
I problemi l'importanza del contesto per ecco per far crescere la comunità carcere perché io vedo anche in quel suo almeno voglio leggere anche in queste conclusioni in questo lavoro proprio questa ecco sottolineatura dell'importanza appunto dell'ambiente
Ambiente come luogo di relazione come luogo di socializzazione diremmo noi qui in carcere contermine un po'
Più di di di come dire gergale e come luogo di socialità di sociale
E questo è fondamentale questo è sicuramente un aspetto importante del resto si faceva cenno prima no al discorso della Regione Toscana si Franco Corleone appunto diceva che
Siamo o
Abbiamo stanno per iniziare i lavori a Pisa nel senso che formalmente ufficialmente sono già iniziati sono smontando con le le stanze di pernottamento per poter avviare e prossimi giorni proprio materialmente lavorare puntarla inizia a lavorare
Non è ovviamente merito di chi parla e nello stesso tempo anche se non possiamo dare l'annuncio del trasformazione della Gozzini in femminile invece chi parla l'ufficio del Provveditorato già lo scorso anno ha ha ufficializzato il formalizzato una proposta di punto di vista trasformazione del Fidel del Gozzini soli Cellino per alcuni in istituto femminile proprio partendo da una considerazione la detenzione femminile ha ricevuto riceve dal nostro ordinamento sicuramente scarsa attenzione tutto declinato al maschile
Pochi pochissimi sono i riferimenti normativi che parlano di detenzione femminile fra l'articolo undici in particolare ma o il tutto viene molto schiacciato ovviamente su quello che la stragrande maggioranza della della popolazione detenuta da sempre insomma le donne sono sempre stata una minoranza non più del cinque per cento
In realtà questo meccanismo è anche diffuso su altre cose perché se noi pensiamo che o forse timidamente si è affacciato solamente da da pochi anni il conto del l'esito ora al c'è abbastanza incerto anche un modello custodiale positivo nuovo perché tutto era stato sempre incentrato e schiacciato soprattutto dagli anni novanta in poi sull'alta sicurezza noi non abbiamo un modello detentivo noi abbiamo tutto si è come dire
Parametrato declinato su quello che era l'alta sicurezza che
Anche nei tempi di maggiore presenza non arrivava mai o quanto meno non superava mai dieci per cento però quello era il modello positivo quello che modello positivo questo appiattimento somma
Quindi a caratterizzato quindi non solamente la le le persone le detenute ma anche i i detenuti ingranare
Quindi questa è un po'la il quadro nel quale ieri moriamo
Dicevo quella l'idea al punto di trasformare il il Gozzini inizio offrire nasce proprio dalla consapevolezza della importanza che possa esserci un istituto che sia declinato che sia organizzato che sia pensato proprio al femminile perché questo ovviamente come dicevo anche lo sfondo ordinamentale
Dimostrare suggerisce è una delle grandissime difficoltà quindi sotto questo aspetto ecco leggo nella nella nel nella ricerca una conferma di
Di questo corridoio di questa di questa idea di questa convinzione
Gli altri punti che porsi in maniera un po'più provocatoria però voglio evidenziare in modo apologia raccontato detto molto di questa interessante ricerca
Ripeto un po'provocatoria perché quando dicevo che per la mi piace molto ragionare sull'idea carcere sull'idea comunità sulla sul luogo e sul contesto
Ecco e quindi sicuramente vengono evidenziati i tanti ritardi appunto dell'amministrazione penitenziaria
Proprio dove voglio leggere due stralci due punti fondamentali che secondo me ecco forse illuminano anche
Se necessario ancora di più la complessità del luogo di cui parliamo
E parlo proprio l'atteggiamento delle persone detenute delle donne detenute e quando si dice a un certo punto come in parte sotto anche forse Gian Fabio Concato forzato John fatto cenno le detenuti a volte lamentano rispetto preferiscono le vecchie assistenti le vecchie poliziotta tre civili Santi perché hanno un atteggiamento proprio più
Così Materno no quest'idea del carcere morale se vogliamo insomma che ritorna mentre quelle più giovani seppure più o come dire formate alla comunicazione perché insomma
L'amministrazione il tempo ha investito molto bene o male come spesso accade poi sono sono valutazioni di molto più più delicate promessi da molto nella comunicazione visiva molto in questo tipo di di di materia dicevo la le nuove leve troppo spesso vengono percepite come dire meno otto con meno favore rispetto alle vecchie lire che c'era questo atteggiamento no questa ora non so se si tratta di provenienze culturali di ambienti oppure l'influenza dell'ambiente però ecco questo è un punto secondo me anche da da evidenziare da sottolineare perché spesso non ci si ecco ripeto continua a dire quello che una rispettivi più mi interessa di questa ricerca premette di che come lui mondo carcere deve crescere tutto insieme il secondo aspetto invece quello sul volontariato
De così sul volontariato perché sicuramente no in una delle testimonianze uno del delle interviste che arricchiscono il il lavoro si dice sarebbe importante delle più presenza delle volontariato un rapporto con chi viene apposta per me mi porta uno spaccato Esterni fa sentire normale virgola e la presenza dall'esterno non normalità sicuramente e importante ma poi c'è subito dopo ci massicci si lamenta che non ci sia una visione d'insieme del ruolo del volontariato nel discorso generale sul carcere sulla sua trasformazione e corte
Importante
Non voglio punto deviare l'attenzione di responsabilità ovviamente dell'amministrazione rappresento sia ben chiaro ecco importante che anche dal mondo esterno che entra in carcere si sviluppi questo pensiero ma ripeto proprio nel l'interesse di far crescere ovviamente il carcere e far crescere gli operatori del carcere perché a volte ecco nella mia esperienza questo non sempre avviene non viene non avviene per tanti motivi come come spesso accade perché si chiede ecco culturalmente si fa fatica e cambiamenti culturali sono molto molto lenti ad esempio si giustamente si faceva cenno ad un arretramento ancora un'arretratezza anzi forse arretramento si potrà anche fare quella parlare però è un'arretratezza della della situazione penitenziaria carcerari in genere
Nonostante gli sforzi non sul linguaggio questa enfatizzazione questa azione di di di Prodi di contenimento eppure lì l'amministrazione ha fatto delle scelte ha fatto degli interventi perché sicuramente follemente TAR avranno risultati Effetti che saranno visibili tangibili penso
Per
Gradualmente pro dicevo anche la società esterna su tutto quello che interagisce pur da vicino e più chiama John interferenze anche fisiche col carcere penso che ecco questo lavoro questi aspetti questi spuntini debba approfondire ecco se vuole aiutare come sicuramente è fatta tantissimo ecco il Crati il carcere accrescere
E e ritengo ripeto e sottolineo forse uno dei maggiori pregi
Che io vedo come in questo lavoro è questo Pécout questa aver messo questa condivisione ovviamente di risultati questa costrizione tra virgolette a ragionare insieme sulla sulla crescita del Carroccio per cui non posso che non essere ovviamente d'accordo sulla sulla questione della necessità che il carcere Cray determini comportamenti responsabilizzante i su questo
E penso che sia come dire un un patrimonio da difendere da acquistare trans con sicuramente da ancora da fare che bisogna dire come conquiste pro da non disperdere che arriva dalla una stagione nella stagione scorsa
Sì conclusa seppure non nella maniera ospitata con con la riforma Orlando che è stata Strozzi detto prima sicuramente rimaneggiata ecco quello sì sicuramente il carcere deve deve essere un calcio responsabilizzante che col deve produrre comportamenti responsabilizzante e quindi tutto una serie ovviamente di di di di interventi
Come amministrazione penitenziaria Polito insomma
Magari chiudo lasciate spazio ad altri interventi anche nel teatro locuzioni
Sicuramente siamo stiamo cercando fra siamo pronti almeno c'è una forte condivisione anche rispetto ai corsi di formazione
Io ho letto no questa necessità che viene evidenziata che ecco vengano calibrati di corsi di formazione decori intatti verso una modello di carcere di questo tipo
O anche se probabilmente ancora ecco va rafforzato va costruito un un modello in questo senso quindi dobbiamo ovviamente e contenere presente questa situazione e io spero e penso che nonostante come dire qualche qualche dubbio qualche qualche titubanza tutti ne possiamo avere nutrire
Forse è lo stesso Sofia diceva ci sono degli spazi anche nell'attuale normativa che vanno vanno coltivati vanno vanno indagati vanno anche forzati tra virgolette insomma nel senso rimette le del legittimo del termine ecco dicevo siamo anche pronti ad altra data cogliere l'accettare questa sfida di una di una formazione che sia nuova
E magari anche ragionare con a con Colin con il cui diversi interlocutori che possono essere chiamati a questo ipotetico tavolo anche perché io penso che uno dei problemi più Tecoppa blu laceranti del carcere sia un buco dell'autoreferenzialità
Se non rompiamo questa autoreferenzialità difficilmente Coop siamo incidere insomma come ovviamente il lavoro la ricerca di che stiamo discutendo questa mattina invece ci richiede da fare ci chiede di fare anche perché esiste è vero che non dicevo il nostro ordinamento penitenziario non è declinato sicuramente al femminile apro l'amministrazione ha fatto delle di delle anche degli investimenti tempio ricordo una stagione torno in cui c'era il PA concordi formazione proprio rivolto agli istituti che avevano sezioni femminili i regolamenti di istituto ci sono del degli schemi di regolamento istituto che sono come dire tarati sono differenziati e differenziato lo schema d'istituto derivati seduto rispetto al maschile
Troppe volte forse si vive di stagioni stagioni che passano questo sì però ha colpito non c'è un una mancanza ecco di di di di anche di a materia non c'è una mancanza di attenzione non c'è una mancanza anche di di cultura della differenza in carcere
Poi e chiudo davvero io sono convinto che questo sia veramente un tema strategico
Con Sofia ci siamo spesso
Trovati anche a ragionare punto si parlava di differenza di genere precedentemente l'ultimo istituto diretto fino al due mila diciassette nel carcere di Poggioreale dove avevamo una appunto una sezione di detenuti detenute transessuali
E penso che il a ecco quando si parla di integrazione grazie parla di crescita bisogna partire se possibile e corre con le categorie più marginali Jalil detenuti lo sono ma dico all'interno del carcere con le persone che vengono escluse perché quello quello fra integrazione
Questa integrazione anche rispetto al personale che capisce che c'è
Ecco che l'Amministrazione orientata nel nella non dico tutela ma nella favorire lo sviluppo di quel fare dico io facevo persone perché quel carcere
Perché anche fra detenuti c'è questa un po'più sbiadita rispetto a un passato che anche la morale delinquenziale sia un po'così un po'annacquata però c'è una forte gerarchia all'interno anche del del carcerano anche questo deve essere tengono tenuto presente dicevo e con l'attenzione che l'amministrazione e coincidono i comportamenti che orienta no sicuramente te ecco sono d'accordo con quindi nel anche definire strategica la la detenzione femminile anche per questo motivo con quando si parla di minoranza minoranza in carcere penso che abbiamo ancora un valore tra se possibile ulteriore e quindi anche con non si aggiornamenti Minosse interlocuzioni anche con con l'ufficio del Garante quando stiamo andando a calibrare definire degli argomenti e poi strategico nel quale chiedere appunto una
Ecco
Andare a tratteggiare del delle delle situazioni e delle dell'importanza di alcuni di di alcune materie tecnico detenzione definire possa possa rientrarci Tata a pieno titolo insieme ovviamente ad altri
Quindi grazie ovviamente del dell'invito grazie nette del del lavoro io penso che ecco pensavo disponibile a Tione euro insomma come direttore a farci studiare dall'esterno perché proprio per la che prometteva la qualità somme tra di noi con strumenti di valutazione diverso vederci a volte anche con occhi diversi
Perché è importante ripeto proprio in quel processo di crescita che il lavoro vuole stimolare
Grazie ancora
Ringrazio moltissimo Antonio Fullone faccio mafiosa velocissima dicendo che sono molto contenta di questo momento di questo confronto
Che abbiamo potuto avere oggi perché tre voci con tre esperienze tre professionalità diverse ci hanno effettivamente offerto una lettura della ricerca
Precisa e puntuale ma offrendo anche spunti di tipo esperienziali inoltre
Quello che penso che emerga
Sicuramente l'urgenza e la necessità di discutere di questa tematica noi come società della ragione lo facciamo Giada un po'di anni
E sicuramente a livello nazionale ci sono delle buone pratiche in questo senso però non possiamo e non dobbiamo rimanere
Una realtà residuale accordo non c'è l'auspicio
Di di Fulloni sulla cercare di superare questo approccio di tipo autoreferenziali
E quindi ringrazia anche voi vi prego di fare domande interventi o commenti anche anche discordanti rispetto a quanto emerso
Grazie grazie davvero
Alternative fa rompere il ghiaccio magari da le colte Rizzi Susanna Ronconi milizie nello spazio abbiamo una domanda profonda
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Parla al microfono Buongiorno chiamo Giulia Sorlini
Sono interessato al tema delle carceri nell'ultimo periodo la mia vita io mi occupo di tanti aspetti della vita sociale del Paese soprattutto di immigrazione per cui ha seguito molte storie di migranti
Che oggi si trovano all'interno di Cpr o ex CE Canarie alta molto simile al quella del carcere o un paio di crisi che è una domanda considerazione cerca di essere molto grave
La rappresentante della Chiesa valdese ha parlato di sei incontri volevo capire se il Progetto S se svolti in sei incontri e quale è stata in in termini proprio quantitativi e la la ricerca su su che numero di ore si basa per capire anche il campione è stato preso questa Procura domanda forse non ho colto M momentaneamente distratta
Che credo che la cosa migliore sia sempre quella di cercare di non fare settorialità nemmeno di genere questo è chiaramente un un Progetto rivolta alle donne e quindi di donne si trattavano concordo con l'avvocato dottoressa con Ciuffoletti sul fatto che ci dovrebbe essere anche una ricerca sugli uomini e sui transgender
L'attivazione degli uomini nelle carceri e se non è peggiore è ugualmente disastrosa le carceri italiane soprattutto quelle toscane soprattutto Sollicciano sono terribilmente degradati e non solo per il sovraffollamento ma proprio per la struttura delle carceri che ha veramente terribile
E gli agenti di polizia penitenziaria lamenta notturni difficili per cui lavoro e faticoso e chiaramente non aiuta detenuto i detenuti sono in situazioni di violazione dei diritti indipendentemente dal genere
Devo fare una piccola verifica hanno normato le tante o sul fatto che il detenuto si faccia la doccia prima di un colloquio perché questo mi sembra assolutamente normale un'altra una differenza sostanziale nella nella sua dignità di per sé non sopra questo scusate me
Ma di fatto di puntualizzare anche queste cose
Vorrei sapere quindi
Maggior ragione come Tanzi e di andare avanti presa d'atto su quali finanziamenti effettivi si basa e se c'è quindi una diciamo una visione a lungo termine perché questi non rimangano piccoli esempi virtuosi meravigliosi riflette l'Alitalia che poi anche sul volontariato si basa per fortuna non si deve basare solo su quello e quindi se c'è anche una volontà di entrare in sinergia con altri esempi il rango recentemente dalla visita a della cooperativa il pungiglione in Toscana che si occupa del metodo
CE civica quello di rieducazione dei carcerati ispirati al modello attacca brasiliano che ha un modello in cui i detenuti sono liberi hanno le chiavi delle celle
Si muovono liberamente in carceri costruite in modo un pochino più i libri le con un parchi e porti per cui il detenuto lavora produce e la recidiva sia bastato l'ottanta per cento al quindici per cento quindi questa cooperativa lavora in Italia in poche zone si alla Papa Giovanni ventitreesimo alla comunità che se ne occupa sono esempi virtuosi che speriamo diventino sempre più più diffusi volevo portare le strazianti grazie grazie mille
Sì sì probabilmente pensa di risponderti direttamente Susanna che si è occupata per spiegarti meglio la metodologia anche dei lavoratori salde
Approfitto di questa domanda per entrare un po'nel merito dei lavoratori che pure però sono sta sono stati descritti direi bene inizialmente che le il percorso del Progetto distingue nel nel discorso della relazione con le donne due diversi livelli uno e la ricerca
E di questo si è occupata serena quindi se poi vuoi parlarne ma gli hutu che è consiste in una serie di interviste in profondità
Tra l'altro su questo se serena ma lo permette voglio spendere solo due parole perché sia in questa seconda tranche che nella ricerca iniziale del due mila tredici due mila quattordici
La scelta della metodologia metodologia della ricerca non è solo una scelta tecnica ma se mi passate il termine una scelta anche politica nel senso che scegliere di fare ricerca in maniera qualitativa attraverso le storie di vita
Significa davvero decidere di come dire a vere una un'immagine di una certa realtà in questo caso il carcere femminile affidando questa alla costruzione di questa immagine la descrizione di questa immagine il significato di cosa vuol dire vivere lì dentro direttamente alle voci delle donne quindi questo diciamo in questo progetto il fatto di ricerca il fatto di un laboratorio ma tutti e due questi passaggi in tutti e due questi passaggi c'è la scelta di un protagonismo cioè di non dare voce alla alla loro soggettività quindi credo che questo sia da sottolineare
I lavoratori allora i lavoratori si sono svolti in Siss un laboratorio consiste in sei incontri ognuno ha più o meno di due ore e mezza chi interviene in carcere sacche tenere un'attività per due ore e mezza i impegnativo
Io insieme a Elisabetta che ha condotto com'è questo lavoro noi conduciamo laboratori di questo tipo di self empowerment basati sulla sull'approccio sulla metodologia dell'autobiografia
Per come è stata costruita dalla gruppo di ricerca sull'adultità del dell'università Statale Bicocca di Milano da Duccio Demetrio e tutta la scuola
Quella scuola di di pedagogisti
Attraverso questo approccio conduciamo da molti anni laboratori ovunque nella nella Società libera
E naturalmente un laboratorio all'e sterno può concedersi più incontri più ore e qui la limitazione non è stata tanto come dire Scelta danno o io o imposta specificamente da qualcuno
Quanto dal fatto che nel contesto carcerario tenere insieme un gruppo che arrivato essere anche un gruppo di venti donne in alcuni momenti anch'con continuità per due ore e mezza qualcosa che ne sentiamo come un buon traguardo non so quindi credo che chi lavora all'interno questo questo lo capisca bene quindi sono stati sei incontri
Gestiti con con questo approccio del salto in Parlamento attraverso l'autobiografia cosa vuol dire
Che abbiamo lavorato partendo dalle esperienze di vita e trovando attraverso alcuni dispositivi che sono quelli tipici del lavoro di self empowerment e autobiografico
Trovando dentro le storie di vita dentro la narrazione che ne emergeva
Tutti gli appigli
Per riattraversare la propria esperienza di vita con uno sguardo
Diverso io credo che questo sia stato il rovesciamento se mi passate il termine più interessante rispetto a quello che forse è un approccio mi viene da dire dominante ma dominante anche qui non solo perché qualcuno lo impone ma perché è un approccio anche interiorizzato dalle donne che quello di partire dal deficit
Oppure di partire dalla colpa oppure di partire dalla difficoltà oppure di partire dal fallimento per quello una una frase forte che è stata citata anche dal tono sul Lone che noi abbiamo usato proprio come incipit del nostro lavoro tutti ci dicono imparata i tuoi errori noi diciamo impariamo dei vostri successi e questa cosa all'inizio ha creato anche un po'di spiazzamento anche perché chi come dire chi è lì dentro come dire regista registra la propria colpa il proprio deficit proprio successo a e registra volte anche il fatto di avere un corso di vita davvero difficile no
Davvero problematico
E però a dopo un primo spiazzamento questo ha funzionato molto no e questo poi il dispositivo fondamentale del self empowerment cioè saper vedere in me e nella mia esperienza nelle mie competenze e nel contesto attorno a me
Una possibilità no una possibilità le competenze per per cambiare per saper migliorare per andare avanti per fare delle scelte
Questo dispositivo ha funzionato molto con le donne
E
C'è da dire questo voglio sottolinearlo
Noi ci siamo molto chieste prima di imbarcarci in questo progetto
Se era opportuno mi spiego
La nostra specie per i Enza di lavoro sul self empowerment è un'esperienza dicevo positiva
Abbiamo lavorato con ogni tipo di persona dalle persone come ognuno di noi che in un momento di transito nella vita ha bisogno di rifare il punto
Noi diciamo sempre che la domanda chi sono io è una domanda abbastanza impronunciabile e troppo difficile nessuno di noi sa rispondere davvero a questa domanda
Ma la possiamo tradurre in una domanda più praticabile che come sono arrivato fin qui come mi sono costruito e cioè questo vuol dire raccontare una storia no raccontare la propria storia
Questo per dire che nel tempo insomma la nostra esperienza abbiamo lavorato con ogni sorta di persone anche con molte persone
In difficoltà io lavoro molto nel campo della tossicodipendenza anche Elisabetta o nel campo della marginalità sociale abbiamo fatto la lavoratori salsa empowerment autobiografico
Anche con gli homeless con le persone camminano per strada o con le persone con pochissimi strumenti culturali si può fare
Quindi la nostra domani il nostro dubbio non era rispetto alle possibilità UE o alla capacità delle donne che avremmo incontrato il nostro dubbio era sul contesto e e voglio condividere con voi questo perché è uno dei ragionamenti credo importanti
Che questo percorso è questo in questo progetto ci ci propone no e che forse dobbiamo approfondire
Che cosa vuol dire lavorare nella direzione del self empowerment quindi nella scoperta della propria forza perché forse è una buona parola rispetto a questo progetto cosa vuol dire farlo in un contesto che è un'istituzione totale io vi confesso che io amo molto in crisi su questo
Un po'anche perché oltre a fare la formatrice io ho avuto anche una una lunga esperienza di detenzione quindi ho una ho una mia riflessione rispetto a che cosa in quel contesto ma cosa vuol dire lavorare su con delle persone dicendo queste persone tira fuori i tuoi punti di forza e la tua canta citati con di cambiamento
In un contesto che per definizione per quelli che sono i dispositivi dell'istituzione totale
Sci sotterrare governo e signorina sono gli stessi perché l'istituzione totale questo è un governo di me del mio tempo delle mie scelte delle mie mosse anche più insieme
Un governo altrui un Governo disciplinare no una sottrazione quello che noi nel così nelle nostre analisi di questo progetto abbiamo chiamato minorazione no mi fa con
A volte anche una infantili trazione ma comunque una minore minorazione intesa come un un un poter avere il controllo sulla propria quotidianità allora noi ci siamo molto chieste ma cosa andiamo a fare
Andiamo a dire a queste donne riprende il controllo su di te produci cambiamento in un in una quotidianità che invece continuamente te lo sottrae capite che questa è una contraddizione in termini e personalmente credo che sia anche un po'guardo anche chi se ne occupa sia anche un po'la contraddizione che sta poi alla base della cultura trattamentale perché no di fatto alle persone che transitano dal carcere si dice di usare questo transito per produrre un cambiamento che a volte anche un cambiamento importante non da poco
E però credo che tra istituzione carcere e produzione di un cambiamento positivo una contraddizione in termini sostanzialmente eccessiva
Perché abbiamo detto alla fine approviamo lo stesso facciamolo no io lo dico molto molto tranquillamente personalmente per una grande fiducia nella soggettività delle persone
Io ho grande fiducia in questo e il percorso dei lavoratori o credo che un po'ci abbia ci abbia dato ragione cioè io penso che è un laboratorio che è durato un mese e mezzo quindi una cosa piccolissima rispetto alle ventiquattro ore della quotidianità di chi è detenuto quindi ne parliamo veramente molto sottovoce però il riscontro che abbiamo avuto io e Leeds
è che le donne in qualche modo abbiano fatto uso di questo spazio per riattraversare alcune cose disse quindi una fiducia nella soggettività e poi anche cioè una come dire
Si sarebbe detto in altri tempi un ottimismo della volontà Rispetto anche al contesto che possano come dire produrre
Non un mi ha rovesciamento radicale perché il non lo so voi io personalmente mi muovo idealmente nel nella nell'orizzonte della bolletta abolizionismo nel senso che io io penso che un'istituzione totale
A un certo punto insomma non non riesce a riformarsi tanto da rinnegare se stessa a questo non credo
Però credo che nel contesto materiale che a sua volta il fatto di altre soggettività
Ci sono le soggettività delle persone detenute che possono mettersi in moto ci sono le soggettività di chi il carcere lo governa c'è la soggettività di chi nel carcere lavora cioè allora questo mio esasperato soggettivismo lo dico in maniera positiva
Mi fa venire in mente che del dei movimenti e delle modificazioni in questo contesto nella direzione di una possibilità di maggiore se al San Paolo mentre forse ci sono e noi nella ricerca restituiamo qualche cosa
Le da questo punto di vista e direi che le stesse donne per come sia per ciò che hanno detto nelle interviste sia per ciò che hanno espresso nel laboratorio
Questo ce l'abbiano detto le donne hanno raccontato delle loro strategie di tenuta e di cambiamento
Beh anche solo a bere un po'più le idee chiare su quali sono le strategie naturali delle donne e cominciare a pensare
Con tutti i vincoli e limiti dell'istituzione che ci sono ma provare a pensare di governare alcune cose della quotidianità nella direzione di favorire queste strategie naturali invece che di ostacolato le o di resistere a queste strategie
Beh questo è già un una traccia di lavoro
Probabilmente interessante e in parte forse anche praticabile però ci tenevo a diciamo a condividere insomma con voi questa grande interrogativo che noi avevamo all'inizio anche perché lo dico Approach più do parentesi e e e poi chiudo su questo discorso del self empowerment cioè di tira fuori la propria forza imparare a a scegliere
E a trovare le risorse attorno a sette a fare una scelta libera noi che facciamo questo lavoro educativo pedagogico abbiamo un bel dibattito al nostro interno perché esiste anche una versione che io chiamo iperliberista
Del self empowerment che porta a dire che insomma la fin fine tutta responsabilità
Del singolo che deve tirar fuori queste sue capacità e non c'è nessuna responsabilità del contesto
Beh non è il nostro sguardo e non è stato il nostro sguardo in questa esperienza e quindi ed era questo poche ci tratteneva no mettiamo in moto delle cose poi in che contesto le lasciamo il contesto cosa se ne fa cosa fa poi rispetto a quello che ne mettiamo in moto quindi siccome questo è un ambito che poi si riallaccia tutta un'altra serie di riflessioni proprio su che cos'è per esempio appunto trattamento oggi all'interno del carcere
E
Non lo so mi sento di dire che uno dei contributi del nostro lavoro è proprio così un ulteriore amo lanciato verso l'approfondimento un po'di questi temi un'ultima cosa fatemi dire sul libricino di restituzione del laboratorio
A parte grazie a Leonardo perché è vero questa questione della grafica è importante ma voglio dire che è stato importante anche per le donne cioè con Liz non ci siamo dette da subito alla fine del percorso lasciamo qualcosa un prodotto un oggetto che ricordi loro cosa abbiamo fatto insieme questo e sempre importante che dia visibilità a quello che hanno fatto scritto anche se non ci sono non c'è la raccolta di tutti gli scritti in questo libriccino
Tra l'altro lavorare così in carcere difficile perché di solito non elaboratori poi fotografiamo con i cellulari tutti gli scritti tutti i poster tutte le cose prodotte e riusciamo a fare il nostro libro qui non si riusciva a quindi qui di volta in volta le donne ci prestavano
Quello che avevano fatto durante l'incontro in quella volta dopo restituì avevamo a casa facevamo le foto sono un po'complicato come come sapete però era importante restituire loro loro qualche cosa
Qualcuno prima non mi ricordo che citava la bellezza ecco oltre oltre ecco oltre alla come dire a lavorare bene dal punto di vista metodologico dal punto di vista pedagogico di auto educazione eccetera
Restituire qualcosa Di Bello in cui le persone si riconoscono mi sembra fondamentale
Efficace
Io sì prego Saddam
Sono molto commosso
Un po'anche perché sono il papà di un direttrice di ben due carceri quelli di Alessandria
E ha dovuto dirigere carceri minorili anche un carcere con duecentocinquanta alta sicurezza s'quindi mi rendo conto io
Sono anche commosso perché sono in un certo senso un protagonista della critica al carcere quindi ho una figlia di rettore e porta avanti molti miei allievi e sono dei protagonisti della giustizia riparativa versus la giustizia retributiva
Per esempio Claudia Mazzucato Maria Antonietta Fo dai giovani così tutti i protagonisti
Della preferibilità di mediazione incontro e preparazione piuttosto che giudizio condanna e retribuzione
E io quasi il sospetto che oggi il carcere sia culturalmente sotto assedio quasi come lo era la pena di morte al tempo di Beccaria
Quindi sono molto interiormente diviso credo che ci siano dei carcerati che non possono fare altro che stare in carcere per esempio il tipico mafioso che ha capito tutto
Non partecipa nemmeno i programmi di cosiddetta rieducazione perché la sa più lunga di chi lo dovrebbe educare no
O di chi dovrebbe farlo però secondo me l'incontro
Faccia a faccia del hotel danneggia Tore dell'offensore e della vittima è fondamentale
Pensate siano riuscisse a organizzare degli incontri faccia a faccia
Tra il ministro Salvini e con loro a cui dirige le sue misure repressive cioè non dall'alto verso delle persone oggetto ma faccia a faccia
Capito il protagonismo del dell'incontro faccia a faccia con una vittima mi sembra che debba essere fortemente ripristinato ecco in questo senso il carcere potrebbe essere oso quasi dire superato
Poi un'altra mia idea è che la sanzione estetiche molto più progredita di quella etica
Il Rinascimento avuto un diritto penale atroce feroce e un senso estetico fortissimo ma nessuno veniva messo in carcere perché faceva cose volte esteticamente brutte
E perfino vivo e indulgente perfino la confessione cattolica nessuno confessa al padre ho scritto pessime Poesia beh dieci Ave Maria e non farò mai più non vengono puniti cattivi Poletti e soprattutto le cattive poetesse io ho un terrore delle poetesse ma questo è un mio problema personale
Termino
Con due osservazioni inclusi di filosofia generale
Il vero successo etico non è fare del male a chi ha fatto il male
Non è falso offrire mai ottenere la mettano Ya mettano Aion termine greco che vuol dire la conversione del cuore
Io sono stato espulso dall'università Cattolica perché criticavo filosoficamente l'inferno
Specialmente l'inferno di Gesù che quello del fuoco eterno e che sostituisce il vecchio scholar bonario che era una specie di Jaden quello ebraico Gesù ha introdotto il fuoco eterno e allora se uno critica l'inferno si trova in rotta di collisione con Gesù e contro non parliamo poi dei patti no ecco sosteneva anche che il Papa infallibile sembra nelle rare
E anche questo per un professore dell'Università Cattolica non era l'ideale ma insomma il vero successo etico è la mettano Jan questa è la mia penultima considerazione
E l'ultima che la vera prevenzione la prevenzione radicale è il riorientamento del desiderio degli esseri umani cioè fino a quando il desiderio fondamentale degli esseri umani sarà orientato alla ricchezza e al potere non ci è inevitabile allora io sono un apostolo della preferibilità dei beni non esclusivi perché la ricchezza il potere sono dei beni che più ne ho io almeno ne hai tu
Mentre i beni del corpo della mente e della relazione amicale ce li possiamo procurare in misura illimitata
E allora ho sentito anche quell'aggiornato suo con lana cloro l'associazione nazionale anticorruzione è chiaro che bisogna colpire i corrotti ma bisogna anche andare alla radice
Psicologica socio psicologica della corruzione si corrompe perché
Sì desiderosa di fare la ricchezza e il potere
Quindi diciamo io sono per una e Criminologia della pressione piuttosto che della fenditura cioè i detenuti i quelli che compiono reati sono come delle fessure in una diga dall'altra parte c'è l'acqua
E l'acqua e la pressione criminogena allora in una società come la nostra dove per ipotesi la ricchezza e il potere sogni dei beni
L'acqua è un livello molto alto e noi ci occupiamo troppo delle fessure nella Dida e non abbastanza dell'acqua nella diga
Quando i desideri del Comune quando il capolavoro umano è per esempio quello di colui che io chiamavo l'homunculus bandana un Presidente del Consiglio che nominavo così col diminutivo per la sua statura culturale morale quella fisica non era colpa sua ma quando si considera capolavoro in Super riuscito
Nella ricchezza nel potere
E nel dominio dei media cioè nei tre beni esclusivi per definizione si capisce che la società intensamente criminogeno quindi un'ultima cosa guardiamo a qual è l'orientamento fondamentale del desiderio
E alla criminologia della pressione e non solo della fenditura grazie della
La strada per la grazia zuppa
Allora
Io
Lavorato diciamo compiuto una parte della ricerca e poi o coordinato il tutto
Intanto volevo nel ringraziare Ciuffoletti per
La parte iniziale del suo intervento quando metteva in
Quando sottolineava l'astrattezza del diritto
Sette tre diritto vs giustappunto l'esperienza dei soggetti questo è l'approccio soggettivo
Che abbiamo scelto il sia per la ricerca che per l'intervento che già spiegava Susanna e secondo mi hanno trovato molto interessante anche l'altra parte quando raccontava appunto della sentenza CEDU
Perché lì si vede benissimo come quando appunto il diritto cerca di Averion aggancio con l'esperienza
L'esperienza è l'esperienza maschile che si presenta come l'esperienza universale questo è il nodo del femminismo
E il e anche se volete i limiti del diritto e dei diritti non a caso c'è diciamo tutta una parte di femminismo
Che ha sempre messo in guardia sul limite del diritto e dei diritti e quindi anche della logica delle pari opportunità e quindi stanno tutte così
Questo lo voglio sottolineare perché perché poi dopo io penso però che quella dei diritti sia un treno tutti infelice è importante calcare insomma e lo vogliono ho voluto precisare per non trovarmi Franco contraddizione con quello di Tito Tuppo
E l'ultima annotazione che voglio fare si dimostra poche semplici o folli a citato il concetto di Fulvia rapidità e siccome questo concetto è ampiamente usato moltissimo quando si parla appunto delle carceri dei detenuti del detenuto
è usato molto anche in ambito etico questa della vulnerabilità
E faccio notare come appunto il rapporto britannico della baronessa della Camera dei Lord Course on che era giustappunto sulle donne detenute sceglieva proprio di non utilizzare il termine
Le donne sono vulnerabili
Ma diceva noi stiamo trattando di donne che hanno dei particolari punti vulnerabili che voi capite già molto diverso perché Segni perché tutto il Dinoi abbiamo particolari punti vulnerabili
Allora detto fatte in qualche modo questa pre messa
Diciamo che
E vero riprende un po'anche quello che diceva Fullone anch'io che appunto condotto personalmente una parte della ricerca ho avuto a un certo punto una sensazione un po'di stanchezza anche rispetto alla ricerca che avevamo condotto in precedenza pochi anni fa peraltro e quello di trovarsi di fronte a difficoltà ricorrenti e pur tuttavia alla fine
Ho pensato che approfondire diciamo no questo approccio soggettivo quindi la scelta qualitative poi relativo intervento
Ha permesso di capire meglio di andare meglio alla radice di questa difficoltà ricorrente
E il in che senso quindi il qual è il il punto di difficoltà di un approccio che punta sulla potenzialità delle persone e quindi sul potere e poi su questo voglio dire ancora qualcosa
E allora lì bisogna vedere come appunto risponde il contesto e troviamo due linee che non sono chiarite secondo me ne a livello amministrazione penitenziaria ma neanche più generale divenne il dibattito politico e una è una linea diciamo responsabilizzante Hristo Salizzato de che proprio perché a di vista la ressa alle sfere sociali in stazione e quindi il fatto che la persona rientri e si trovi diciamo a fronteggiare quello che poi saranno in qualche modo le difficoltà fuori
Punta sui diritti punta sulla conoscenza del de dei diritti e questi diventano il volano della risocializzazione perché sono anche il volano delle potenzialità diciamo della persona Tito fra spente in qualche modo fuori
Dall'altro invece c'è una linea forse potremmo dire più tradizionale rieducativa di nuovo questo già secondo me abbastanza giustamente è stato sottolineato l'ambiguità di questo termine diciamo una linea rieducativa normalizzati premiale enti poi voglio dire strettamente collegata alla logica premiale
Dove la persona in pratica e Sempre sottoposta a un è costantemente sottoposta a un giudizio rispetto a comportamenti della cui normalità per questo la chiama normalizzate
Giusto appunto non è chiamata diciamo a definire questo termine di normalità ma in qualche modo le ha imposto eh viene gli viene dal di fuori
E ed è questo secondo me il punto di di fondo di difficoltà che andrebbe chiarito perché questo getta in qualche modo una linea d'ombra
è perché non si riesce bene a capire poi quanto per esempio alcuni siano dei diritti e invece sia delle concessioni io voglio fare degli esempi anche molto concreti proprio a parte che mi ricordo proprio alcune citazioni diciamo da un dà un'intervista su una donna quando parlava dei rapporti con i figli
E diceva non sono incentivati come si dovrebbe
E
Il tema è appunto la la percezione che comunque è fondamentale voglio dire rispedisco rispetto qua quello che il vissuto delle persone è che anche questi
Rientri no almeno in parte in una logica premiale no quindi allora ti concedo titoli sei comportata bene quindi avrai un permesso premio e quindi potrà vedere e Fini e così via
Ora
Dovrebbe la ragionando ancora su è possibile un lavoro diciamo di rafforzamento del potere aumenti individuale Rispetto all'ambiente
Ora qui
Diciamo un il meccanismo che contrasta i più è già stato citato e quello della minorazione infantili già azione
Risottolineo l'importanza che questo ha per le donne perché anche sempre dall'esempio che faceva Ciuffoletti
è le donne su questo aggettivo minorati non a caso sono accomunati ai minori scusate sono minorata quindi già abbiamo questa rappresentazione diciamo del femminile come soggetto minorati
Perché appunto l'unico in realtà l'unico soggetto
Umano diciamo al cento per cento è soggetto maschile
Ora in parte questo
Portato dell'istituzione totale mi sembra che lo diceva già Ronconi nel senso che è in una situazione istituzione totale fa sì che la persona sia dipendente in qualsiasi aspetto della vita quotidiana
In parte quello che è venuto fuori capisce che secondo me interessante e che questa dipendenza totale e più pesante per i soggetti femminili perché in ragione della loro esperienza Annoni ragione diciamo dei della natura ma era già allora esperienza sono abituati a Vieri invece il controllo della quotidianità
Il controllo della qualità quotidianità soprattutto della politica quotidianità familiare è nelle mani delle donne e e quindi la dipendenza e più pesanti
Però diciamo questo meccanismo è
Rafforzato dal fatto che non è pienamente colto diciamo soprattutto da un punto di vista di come il palo vivono delle donne perché lì il il risvolto del vissuto è che questa dipendenza totale è vissuta come una lesione disse come una lesione della propria dignità in qualche modo e questo è fondamentale riuscire a cogliere questo aspetto del vissuto
Ora
Per diminuire questo in realtà poco si fa sommari faceva delle proposte molto concrete che io credo che vadano riprese proprio anche per aiutare le persone a superare il disorientamento no diciamo rispetta un ambiente che non governano che non governano cioè vorrei che ognuno di noi si rendesse conto di di di di quello che significa stare in un ambiente di cui non si governa assolutamente niente
Ma ma si fa e in
Nuovo non ci incontriamo con il problema del potere allora siamo in una situazione in cui appunto
La detenuta non ha potere su quello che succede quotidianamente tutto il potere eh nelle mani diciamo di chi governa questi processi
E in primis diciamo degli agenti di polizia penitenziaria ora io sono quella che ha fatto il
Condotto sia l'altra ricerca e questa volta i focus gruppo Colle agenti di polizia penitenziaria
E tra parentesi ho notato dei cambiamenti nel senso diciamo c'è un livello di
Professionali diciamo di di di intanto di educazione e di formazione molto più alto e così via
E e non diciamo rispetto anche al fatto che
Le vecchie tra virgolette hanno come dire un approccio più informale che più apprezzato dalle detenute rispetto all'approccio più formale diciamo
Delle nuove leve diciamo questo è un punto controverso probabilmente varia diciamo anche da istituto a istituto
In generale devo dire che
Qui faccio un'osservazione che vale un po'per tutte le professioni
Ci sono delle professioni
Come questa ma anche magistrati per esempio
Che danno un grande potere di decidere sulle sorti di altre persone penso per esempio anche alle assistenti sociali che lavorano in campo minorile e così via
Io ho notato che
Brighi impressione che io somma conoscendo neanche al come volevo conosco personalmente è che Mantini nei
Percorso formativo un momento di riflessione su che cosa significa aprire nelle mani questo potere
Manca una consapevolezza fino in fondo di questa
A norma terribile che è nelle loro mani enti come come dire capire di come il proprio vissuto può interagire con questo potere
Portandolo diciamo a decisioni di cui non governa no completamente le ragioni e le ragioni diciamo sul piano razionale ma anche sul piano emotivo e questo io penso che sarebbe molto importante
Il rispetto appunto ora a questo punto delle delle agenti di polizia penitenziaria io non tanto
Grandi differenze grandi differenze rispetto a questo diciamo punto del vissuto delle detenute
Ci sono alcune che hanno dimostrato nei focus group di comprenderlo ci sono altre invece che
La la vedono solo come una sfida so come dire
Le detenute continuano a chiedere chiedono delle cose irrazionali e questo mi ha molto colpito soprattutto nella restituzione
E le cose che dicono è vero cioè fanno de diciamo delle richieste sono irrazionali a sono irrazionali per loro che conoscono i meccanismi
Un po'meno probabilmente per le donne che non li conoscono tipo non sono vili veniva citato notizie sulla liberazione anticipata e così via
E però a parte diciamo questa difficoltà a rendersi ben conto diciamo del contesto in cui sono in cui sono le detenute
Mi colpiva finì di nuovo questo era a letto in termini di logica di potere è una sfida
Quello di sottopormi riusciamo a questo continue domande e così via è una sfida che viene fatta in qualche modo al mio ruolo alla mia autorità
E questo è è e questo è importante perché vengo un po'l'ultimo un po'l'ultimo punto
Si si è parlato appunto del volontariato
Nel nella ricerca è emerso
Molto bene anche il ruolo del del personale psico sociale e quindi educatrice e così via
Con le difficoltà che questo ha anche proprio diciamo rispetto al numero delle ore rispetto al taglio del personale e così via
Ma il l'impressione che non abbia ne abbiamo ricavata e che ne secondo me andrebbe approfondita è che
Non c'è un po'un modello diciamo di lavoro integrato fra volontariato
Personale diciamo psico sociale e il agenti di polizia penitenziaria
Mi ricordo appunto in un focus gruppo che ho condotto a Pisa
Mi pare una di di di queste genti diceva sì
Che aveva poi una responsabilità anche diciamo di di di grado diceva sì siamo in grado di lavorare insieme sull'emergenza allora vengono attivato diciamo diversi punti di vista
Ma non siamo in grado di lavorare sulla quotidianità quindi in atti in altri termini insomma in grado di lavorare sulla programmazione
Diciamo no del dell'ambiente quindi del deve che poi dove vivono concretamente le persone
Allora io sono d'accordo con quello che veniva detto di costruire un modello e costruire un modello diciamo di empowerment sia di empowerment che individuale ma in stretta correlazione con le impara indico un testo di fatto è quello che un po'stiamo cercando di fare perché questo Progetto adesso abbiamo elaborato un altro
Che di messa a punto del modello diciamo no
Progetto di formazione rivolto inizia intanto al volontariato in modo che il di aprire una possibilità di proliferare l'esperienza dei laboratori ma diciamo nel nel nel nel nel report poi può noi avanziamo anche più in generale una proposta tutta da da da discutere la costruire la insomma
Di far sì che questo modello e interi diciamo nel dei processi ordinari di formazione del personale ecco in qualche modo come può entrare è come può come possiamo il confrontarci su questo perché insomma diciamo la predisposizione diciamo del dell'ambiente soprattutto
Vogliamo sottolineare dello stato di dipendenza totale in cui si trovano le detenute e detenuti è evidentemente un punto fondamentale
Ci sono altri commenti altre domande
Era forse ne approfitto ma credo che la ragazza sia andata via
Sì
Volevo rispondere brevemente su un paio di punti che penso di essere essere importanti lei aveva fatto la domanda rispetto alla metodologia di ricerca ha risposto già ampiamente ampiamente Susanna
Ha parlato di campioni e interessante e si fa sicuramente all'eterna lotta tra ricerca quantitativa e ricerca qualitativa
Parlare di campioni in una ricerca di questo tipo è un po'fuorviante perché
Ora mentre ero nello specifico sono state fatte nel due mila tredici mi sembra abbiamo raggiunto una cinquantina di interviste tra donne detenute e operatori
Assistente polizia penitenziaria direttori eccetera
In questo caso le interviste sono state venti
Più o meno pari in dieci attizzato un bosco e dieci a Sollicciano ovviamente la partecipazione è stata volontaria ma non importa affatto di quante siano state perché ciò che importa l'interpretazione attraverso l'intervista in profondità biografica di un vissuto quindi potevano essere anche trenta cinque quello che è emerso è quello che vi abbiamo raccontato
Questo è un attimo
Un appunto che pensava essere interessante e poi mi dispiace che se ne sia andata perché io nutro sempre forti dubbi
Rispetto a un approccio che chiamerei di benaltrismo no
Forse in realtà una critica che la al non esserci presente
Benaltrismo quando era la ragazza ha detto qua si parla di donne in carcere ma i detenuti
Chiaramente colpa nostra che non ci siamo presentati in quanto società delle ragioni che si occupa di carceri diritti diritto penale minimo ovviamente però la un conto è dire
Ci dobbiamo occupare della detenzione femminile dobbiamo parlare di genere in carcere perché effettivamente stiamo parlando di una porzione della popolazione detenuta che non viene considerata di cui non si parla
Dall'altro e vederla in un'ottica di contrapposizione se parliamo di di detenzione femminile non ci si occupa abbastanza di detenzione maschile realtà hanno vanno esattamente nella stessa direzione si parla di diritti delle donne in carcere
Proprio perché esso sono quella parte residuale di un contesto che lasciato a sé assist tante e quindi nel momento in cui questa era tra l'altro una delle proposte nel laboratorio di questi giorni sullo gruppo tranne carcere
In cui si acquisiscono e dei diritti si lotta per dei diritti terra le donne in carcere sì cercherà di fare una battaglia affinché questi diritti valga per realtà per tutta la popolazione
Questo mi sembrava sottolineature poi tutta la questione di fare rete di relazioni con le altre realtà locali va da sé che si chiaramente una cosa che faccio
Grazie
Franco
Solo
Un ringraziamento per questa mattinata molto molto ricca e intensa
Come è stato detto da qualcuno anche emozionante per certi aspetti
Vorrei riportarla anche alla dimensione che produrre cambiamento
Mi sono accorta di usare una parola che dovrebbe essere abolita al dal vocabolario no
Il cambiamento è stato in questi ultimi mesi così utilizzato malamente che vediamo di usare un altro un altro termine parliamo di rivoluzione forse incinta entriamo meglio
E
Ricordo che è una frase
Delle per un tipo di legge dell'alta sicurezza che io ho riproposto in qualche intervento dicendo che era una frase lapidaria diceva il carcere e l'abbiamo fatto per le donne ecco io partirei d'acqua
E poi vedere come se riusciamo se l'amministrazione penitenziaria
Da l'autorizzazione a
Un luogo che sia non il carcere femminile ma una Casa delle donne
Nel
L'istituto Corsini
Beh tutto questo lavoro che è stato fatto negli anni scorsi che è stato presentato stamattina e che proseguirà come lo traduciamo concretamente in un luogo che deve essere
Con regole
Diverse da quelle carcerarie maschile femminile non importa
Ecco e questa è il vero senso della proposta che su cui Congo Fullone discutiamo intanto per vedere se questa
Proposta viene accettata ma poi andrà riempita perché non il problema non sarà cambiare una una targa ma
Verificare se si riesce
A non fare un carcere
Non a fare un carcere femminile affabile una cosa diversa
Che penso che questa sia un contenuto una non una provocazione ma a un un
Una proposta su cui lavorare in molti
Abbandonando un po'dei testi gli educatori volontari dice no mettiamo assieme un gruppo di
Di lavoro che costruisce questa cosa è possibile sarà possibile certo bisognerà provarci insomma proprio mettendo
Cioè nelle carceri cioè il Regolamento
Nazionale che disatteso peraltro dal due mila ormai diciannove anni di regolamento non applicato
Ci dovrebbe essere anche il regolamento di istituto la cosa paradossale quando viene fatto il regolamento di istituto non è per allargare i confini ma per restringere quasi sempre allora
In questo ipotesi di questa Casa delle donne
Dovremmo immaginare partire da regole che siano invece di allargamento degli spazi del al Regolamento nazionale ecco che io mi auguro che sia una spinta quella di stamattina e il lavoro che oggi pomeriggio saranno presentati i lavori di otto laboratori che hanno coinvolto decine e decine di persone un convegno che arriva con alle spalle la preparazione delle della riflessione di un centinaio di persone quindi una cosa rilevante e inedita bene da cui partire per un obiettivo concreto io mi auguro nei prossimi mesi
Ma anche il problema di Pisa
Cioè con l'abolizione dei
Bagna pista bagni è una parola così eccessiva insomma no e
Dovrà comportare anche delle regole di vita in quella sezione un po'diverse
Da quelle che ci sono state fino ad oggi oggi e chiudo su questo ma perché ci deve far a realizzare la difficoltà
In quella sezione c'è una cucina
Non può utilizzata
Cioè col pensate venti donne che potrebbero anche cucinare utilizzando quella cucina e facendo delle variazioni terzo di diverso tipo e invece e chiusa
Allora
Cessi a vista e cucina chiusa ecco se partendo se rovesciamo la logica e avremo Ibis bagni chiusi e la cucina aperta sarà una buona cosa
Grazie Franco mi aggancio dopo è subito la parola Sofia per ovviamente ci sarete tutti questo pomeriggio ma se anche dovesse mancare una persona
E interessante dirlo abbiamo intenzione proprio sulla questione del trasferimento al Guzzini di promuovere e aprire poi eventualmente un tavolo di lavoro tra laboratorio donne carcere spazi della pena e chiunque voglia partecipare perché accogliendo proprio la proposta pensiamo che sia importante poi ne parleremo più approfonditamente questo pomeriggio Sofia per ultimo commento
Rapidamente non c'è più Giulia Turrini che ha fatto l'intervento iniziale allora le volevo dire due cose ma in realtà ne parliamo ma soltanto per una alla sua funzione della doccia
Forse
Io l'ho il la la parte biologica interessante io credo veramente che sia davvero interessante noi abbiamo avuto un discussione con due responsabili con irresponsabile la ressa di Venezia
Esattamente su questo abbiamo parlato a lungo durante il gruppo della cura
Legata agli aspetti che io capisco che non sia insomma sono legati al privato no a fare la doccia legata al privato la mattina ci facciamo la doccia non è che ce lo diciamo
In carcere il detenuto è costretto a dirti che s'è fatto tardi e perché ha fatto la doccia devo dire che io ho un'amica che fa sempre tardi mi dice sono in doccia quindi Enzo è un elemento di normalizzazione si è del tutto normale ma è il punto che volevo fare che evidentemente mea culpa non ho fatto quindi non sono stata molto persuasiva per puntare apertamente questo ossia non sono le donne e il loro innato istinto di cura a governare l'elemento della cura del sé all'interno del contesto carcerario mentre tutto il resto è lasciato in una sorta di punto strumentale a da abominio di serie
Ma che ci sono elementi che sono legati da una parte alla soggettività dall'altra anche appunto alla con testo
E che quindi quando il responsabile è uno psichiatra molto bravo Carlo Piazza che è stato fatto parte del nostro gruppo propone il gruppo e lo chiama gruppo beauty
Quindi gruppo bellezza la mia domanda prima è stata a bello nel gruppo beauty partecipano gli uomini
è una domanda che non deve essere provocatoria e invece due infatti il gruppo Beauty non partecipano gli uomini comunque detto questo sulla PAC invece una parola gli attacchi queste esperienze di cui Giulia Turini ci parlava giustamente insomma lei raccontava di queste esperienze che hanno avuto un certo anche clamore qua in Italia
Io conosco abbastanza ma abbastanza la magari con cui voi conosce meglio di me ma insomma il contesto brasiliano lo conosco perché ho vissuto in Brasile quindi
Sono stata
Nelle carceri brasiliane e devo dire che se Cristo si è fermato a Eboli quattro non c'è proprio arrivato là perché il contesto le carceri lo devo dire realmente sotto profili diversi si può discutere ma sotto il profilo del penitenziario
Gli attacchi quindi queste strutture tra l'altro governate profondamente da un misto di correzione lirismo e cattolicesimo o non non decisamente no anche retorica e diciamo elementi di necessaria modifica del se Attraverso
La riforma in senso cristiano della della identità e della e del sedile insomma abbiamo letto tutti Tocqueville ha quindi conosciamo bene sappiamo bene quali siano le dinamiche in atto dentro elementi pur a prima vista innovativi come quelli degli attacca io con cioè chiede direi a Giugliano a chiunque di noi
Di andare a capire conoscere un po'meglio la struttura profondamente disciplinante l'abbiamo letto da qui l'abbiamo letto anche Fulco
O se non abbiamo letto leggiamo toqui le fu Coco
Perché gli attacchi sono
Ti devo dire poi non sono esperienze così come vi potete immaginare insomma così estese anche sono piccole sono poche esperienze con una selettività d'ingresso ovviamente per cui poi si dice non c'è recidiva c'è una recidiva più bassa e grazie insomma ora Bollate c'è la cifra più bassa incollate e scusate l'elemento insomma domestico però egli attacca Cena recidiva perché la selettività all'ingresso è molto forte
Il lavoro di disciplinante è appunto legato a quelle dinamiche che ne conosciamo allora io credo che quello sì a un modello che tra l'altro all'interno del contesto brasiliano è contasse contrastato dalla Pastorale carceraria l'altro muniti di mezzo movimento in senso abolizionista del carcere
Le prospettive sono queste a me interessa non tanto discutere polemicamente ma discutere conoscendo la realtà quindi studiandola e approfondendo
Gli attacchi magari Giulia lo sai li conosce in quel caso le chiederei di venirci a raccontare un po'l'ultima nota invece per voi di nuovo a mette sotto molto non ve l'ha detto prima per le le tre ricercatrice conduttrice della ricerca e dei laboratori avete fatto una cosa molto bella sulla sui totem sui simboli veramente sarebbe bello rivederne ancora di più di questi disegni qua e a me ha veramente fatto pensare alle distrusse al concetto di totem
Al concerto
Del pensiero selvaggio di totem ovvero quanto il totem il simbolo l'animale che poi non è un animale basta c'è un pesce c'è un cuore c'è un elemento c'è una rassicurazioni astratta del femminile ecco quegli elementi li secondo me dobbiamo rileggere anche lì il pensiero selvaggio di Di Lavis prospettica Piera e quanto ci aiutano poi noi avendo livellato moltissimi degli elementi del pensiero selvaggio
Però dovremmo riprende gli hanno anche di quello che lavora gesti che la ragione person
Chiama l'essere a marzo di oggi in una società in un mondo troppo dannatamente civilizzato e credo siano bellissime per me almeno personalmente hanno avuto grande rilievo quindi vi ringrazio e chiudo
Settimo
Penso che il siamo intenti a termine quindi rinnovo per l'ennesima volta ringraziamenti ci vediamo questo pomeriggio grazie a