La Francia ha deciso di richiamare per consultazioni il suo ambasciatore a Roma, Christian Masset. Intervista a Piero Fassino

Radio radicale siamo con Piero Fassino del partito democratico per parlare di questa grossa frizione tra l'Italia e la Francia allora siamo ritornati all'epoca della guerra del vino che cosa può dire di questo di questo scontro e di queste serie di provocazioni del moine soprattutto del Movimento cinque Stelle nei confronti di Parigi ma io penso che sia assolutamente privo di senso quello che sta accadendo
Perché non c'è nessuna ragione per aprire conflittualità
Come quella che è stata aperta nei confronti della Francia la Francia è da sempre il nostro partner strategico sul piano economico sul piano culturale e politico internazionale
Abbiamo interessi e legami fortissimi con quel Paese abbiamo interesse a lavorare insieme alla Francia e non ad aprire ogni giorno una guerra su questo o quel dossier
Per questo noi chiediamo al governo italiano di compiere immediatamente degli atti di raffreddamento della temperatura
E di ripristinare un rapporto di collaborazione di dialogo con Parigi e chiediamo al ministro Moavero di venire in Parlamento a dire come si intende uscire da questa crisi ecco pensa che ci sia nel Movimento cinque Stelle l'obiettivo di far saltare
La TAV per per una denuncia unilaterale da parte della Francia a seguito di questi incidenti diplomatici non credo che la Francia commetterebbe questo errore
Credo che Cinquestelle si sta dimostrando assolutamente privo di qualsiasi senso dello Stato
E soprattutto privo di qualsiasi cultura di come si mantengono le relazioni sul piano internazionale
Di Maio rivendicava la legittimità di parlare con il gilet gialle
Allora dovrebbe sapere di Mario lo sa che al termine del suo colloquio il suo interlocutore gilet giallo ha dichiarato sono contento di aver visto Di Maio perché i nemici dei miei nemici sono i miei amici ora i nemici del Cile gialli sono macro
Quindi quella dichiarazione vuol dire sono ben lieto di Ernesto Di Maio perché come me è un nemico di macro ora si capisce benissimo che un'interferenza nella vita politica francese di questo genere da parte non di un esponente politico qualsiasi ma del vicepresidente del Consiglio del governo italiano sia inaccettabile per le autorità francesi pensiamo a come non era agiremo se succedesse il contrario ecco questo comportamento è coerente con la consegna del dossier
Costi benefici alla Francia sulla sulla TAV il giorno prima in conteggi le gialli il giorno dopo mando a Parigi così io credo che le due cose abbiano
Diciamo loro i binari del tutto distinti e il confronto e le decisioni devono essere prese sulla TAV devono derivare da un confronto di merito tra il governo italiano al governo francese sull'otterrà la sua utilità il rapporto costi-benefici e via di questo passo
Il comportamento che è stato assunto di Mario e non solo di Maya in questi mesi presso le dichiarazioni di Battista
O altri da parte letteralmente Cinquestelle sono privi di senso Annoni sapore puramente provocatorio rappresentano un serio danno per il Paese ecco lei pensa che avrà un costo questa
Questo richiamo dell'ambasciatore sia per i dossier aperti con la alla Fincantieri
Sia perché si pensa all'Italia come l'altra faccia della della break sito un Paese dove non esiste stabilità politica e rapporti internazionali chiariamo che popolo Kaká dopo non ci fa bene
E certamente riduce la credibilità dell'Italia
Danneggia seriamente interesse del nostro Paese quindi insomma
Bisogna immediatamente voltare pagina Fini ma chiediamo al governo italiano immediatamente di compiere degli atti che diano il segno di voler invece avere un rapporto corretto e leale con la Francia
E chiediamo avevo di venire a rassicurare il Parlamento l'opinione pubblica italiana al più presto l'occasione il dibattito sul Venezuela
Potrebbe anche essere diciamo
Registro che Cinquestelle dice che non bisogna riconoscere quei di o per non interferire nella vita politica venezuelana invece con tranquillità interferiamo nella vita politica francese grazie a fare a Piero Fassino