Né dovrà escludere il fumus persecutionis come si fa di solito per i parlamentari.
Valuterà, invece, se l'azione del ministro trova la sua ragione nella tutela di un interesse dello Stato costituzionalmente rilevante o è volta al perseguimento di un preminente interesse pubblico nell'esercizio delle funzioni di governo.
Questo significa … che, per i reati commessi nell'esercizio delle loro funzioni, i ministri non sono responsabili? Nell'esercizio dell'attività di Governo, si può violare lo Stato di diritto? Abbiamo posto queste domande a Fulco Lanchester, ordinario di diritto costituzionale e comparato alla Sapienza di Roma.
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