Celebrazione del Giorno del Ricordo - Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Fine Grazia il Presidente della Repubblica
Un saluto e un benvenuto al Quirinale
A Totti un saluto al tre per la Camera a Presidente del Consiglio
Al Presidente alla corte costituzionale vicepresidente del Senato
Un ringraziamento
A quanti sono intervenuti
Contribuendo in maniera efficace
A illustrare a far rivivere da comprendere
La già nel senso di questa giornata del ricordo
Celebrare questa giornata
Significa rivivere una grande tragedia italiana
Vissuta lo snodo del passaggio dalla seconda guerra mondiale e inizio della guerra fredda
Un capitolo buio
Della storia nazionale
E di quelle internazionale che causò lutti sofferenza e spargimento di sangue innocente
Mentre infatti
Sul territorio italiano
E larga parte la conclusione del conflitto continua di fascisti
Sanciva la si erano presi o dell'oppressione e ritorno graduale alla libertà e alla democrazia
Un destino di sofferenza ulteriore attendeva agli italiani nelle zone occupate dalle truppe jugoslave
Un destino comune
A molti popoli dell'est europeo
Quello di passare direttamente dall'oppressione nazista a quella comunista
E di sperimentare sulla propria vita tutto il repertorio disumane Zante
Dei grandi totalitarismi del Novecento
Diversi nell'ideologia ma così simili né metodi persecuzione di controllo di repressione
Delimitazione dei silenzi
Un destino crudele per italiani dell'Istria la Dalmazia da Venezia Giulia
Attestato dalla presenza contemporanea nello stesso territorio e due simboli dell'orrore
La Risiera di San Sabba e le foibe
La zona al confine orientale dall'Italia già martoriato dei durissimi combattimenti della prima guerra mondiale
Assoggettata alla brutalità del fascismo contro minoranze Slade
è la feroce occupazione tedesca
Dipende su iniziativa dei comunisti jugoslavi un nuovo teatro di violenze uccisioni rappresaglie vendette contro gli italiani
Lì da sempre residenti non si trattò come qualche storico negazionista o riduzioni sta riduzioni sta a voluto insinuare
Di una ritorsione contro i torti fascismo che fra le vittime italiane di un odio comunque intollerabile che era insieme ideologico etnico e sociale i furono molte persone che nulla avevano a che fare con i fascisti loro persecuzioni
Tanti innocenti
Colpevoli soltanto di essere italiani e di essere visti come un ostacolo al disegno di conquista territoriale e di egemonia rivoluzionaria del comunismo titolista
Impiegati militari sacerdoti
Donne insegnanti partigiani antifascisti persino militanti comunisti concluso tragicamente la loro esistenza nei durissimi campi di detenzione
Uccisi in esecuzioni sommarie
O addirittura gettati
Vivi o morti nella profondità delle foibe
Il catalogo degli orrori del Novecento si arricchiva così dal termine spaventoso di infuori Watteau
La tragedia delle popolazioni italiane non si esaurì in che barbarie cd concentrate sì con virulenza eccezionale nell'autunno del quarantatré e nella primavera del quarantacinque alla fine del conflitto del conflitto l'Italia si presentava nella doppia veste di Paese sconfitto nella sciagurata guerra voluta dal fascismo e insieme dico belligerante
Mentre il Nord Italia era governato da Repubblica di Salò i territori a est di Trieste erano stati formalmente annessi Arash tedesco
E successivamente vennero direttamente occupate dei partigiani delle formazioni comuniste jugoslave
Ma le mire territoriali di queste si estendevano anche su Trieste Gorizia un progetto di annessione rispetto al quale gli alleati mostravano una certa condiscendenza è che per fortuna venne sventato dall'impegno dei governi italiani
Certo non tutto andò secondo gli auspici
E quanto richiesto desiderato
Molti italiani rimasero oltre la cortina di ferro
L'aggressività del nuovo regime comunista li costrinse con il terrore la persecuzione ad abbandonare le proprie case e proprio aziende l'epoca terre
Chi resisteva
Chi si opponeva chi non si integrava nel nuovo ordine totalitario spariva inghiottito nel nulla
Essere italiano
Difendere e proprietà lezioni aprono coltura per la propria religione la propria lingua era motivo di sospetto di persecuzione
Come in ciò il drammatico esodo verso l'Italia
Uno stillicidio durato un decennio Paese cita si spopolavano dalla secolare presenza italiana
Sparivano lingua dialetti è cultura millenaria
Venivano smantellate reti familiari sociali ed economiche
Il braccio violento del regime comunista si abbatteva furiosamente cancellando storia diversità pluralismo convivenza sotto una cupola K di omologazione di terrore
Ma quei circa duecentocinquanta mila italiani
Profughi che tutto è vano perduto Ecce guardavano alla madrepatria con speranza e fiducia non sempre trovarono l'Italia la comprensione e il suo segno dovuti
Ci furono è vero grandi atti di solidarietà
Ma la macchina dell'accoglienza e dell'assistenza si mise in moto con lentezza
Specialmente durante i primi anni provocandogli esso lui disagi e privazioni
Molti di loro presso la via dell'emigrazione verso continenti lontani
E alla difficoltà materiali in patria si univano spesso quelle morali
Certa propaganda legata al comunismo internazionale dipingeva gli esuli come traditori come nemici del popolo che rifiutavano l'avvento del regime comunista come una massa indistinta di fascisti in fuga
Non era così erano semplicemente italiani
La guerra fredda
Con le sue durissime contrapposizioni ideologica e militare fece prevalere in quegli anni Realpolitik
L'Occidente finì per guardare con un certo favore a regime del maresciallo Tito considerato come un contenimento dell'aggressività da Russia sovietica
Una serie di coincidenze che circostanze interne interne ed esterne
Con gli orrori commessi contro gli italiani istriani dalmati e fiumani cadde una ingiustificabile cortina di silenzio
Ome entrando le sofferenze degli esuli cui veniva così precluso perfino il conforto della memoria
Soltanto dopo la caduta del del muro di Berlino
Il più vistoso ma purtroppo non l'unico simbolo della divisione europea una paziente coraggiosa opera di ricerca storiografica
Non senza Vanni e inaccettabili tentativi di delegittimazione ha fatto piena luce sulla tragedia delle foibe
E sul successivo esodo restituendo questa pagina strappata alla storia e alla identità della nazione
L'istituzione del due mila quattro del giovedì ricordo potato a larghissima maggioranza dal Parlamento connota punti battito approfondito e di alto livello
Ha suggellato questa ricomposizione nelle istituzioni è nella coscienza popolare
E composizione che avvenuta anche a livello internazionale con i Paesi amici di Slovenia e Croazia nel Comune ripudio di ogni ideologia totalitaria
Nella condivisa necessità di rispettare sempre e diretti alla persona
E di rifiutare estremismo nazionalista
Oggi in quei territori da sempre punto di incontro di attenere lingue culture con secolari reciproche influenze non ci sono più Cortina nel contiene né guerre oggi la lista di Gorizia non è più divisa in due da reticolati
A loro posto c'è l'Europa spazio comune di integrazione e dialogo di promozione diritti che ha eliminato al suo interno muri e guerre
Oggi popoli amici e fratelli collaborano insieme nell'Unione Europea per la pace il progresso la difesa della democrazia la prosperità
Ringrazio gli ambasciatori di Slovenia di Croazia del Montenegro tra loro presenza qui
Che attesta la grande amicizia che lega oggi i nostri popoli in un comune destino
Ringrazio l'onorevole Furio Radin vicepresidente del Parlamento croato in questo atto eletto come rappresentante della comunità nazionale italiana di Croazia
è l'ora preferisce Zizza
Deputato dal se nazionale sono slovena ove è stato letto come rappresentante della comunità nazionale italiana di Slovenia
Vestito ricordare qui
Le parole
Di una dichiarazione congiunta dal mio predecessore
Il Presidente Giorgio Napolitano che tanto ha fatto per ristabilire la verità su quei tragici avvenimenti e l'allora presidente della completi Croazia imolesi Polizzi nel settembre due mila undici
Atroci crimini commessi non hanno giustificazione alcuna
Essi non potranno ripetersi nell'Europa unita mai più
Condanniamo ancora una volta e Giorgio totalitarie che hanno soppresso crudelmente la libertà è con Coulthard conculcato il diritto dell'individuo di essere diverso
Per natura o per scelta per nascita o per scelta
Questa quella dichiarazione
E questo fa riflettere
Critica l'Europa è nata tra le tragiche macerie della guerra tale stragi e le persecuzioni
Tra fili spinati nei campi della morte
Quell'ideale si è sviluppato in un continente diviso in blocchi contrapposti nel costante pericolo di conflitti armati
Si è sviluppato per dire mai più guerra né più fanatismi nazionalistici né più volontari dominio di sopraffazione
L'ideale europeo la sua realizzazione nella Unione è stato ed è tuttora per tutto il mondo un faro del diritto delle libertà del dialogo della pace
Un modo di vivere di concepire la democrazia che va incoraggiato rafforzato è protetto dal numerose insidie contemporanee che vanno dalle guerre commerciali spesso causa di altri conflitti alla negazione dei diritti universali
Al pericoloso processo di di riarmo alla terrorismo fondamentalista di matrice islamista alla tentazione di risolverla compassati problemi attraverso scorciatoia autoritaria
Molti tre presenti qui questa mattina
Sì e discendenti di quegli italiani dolenti perseguitati e fuggiaschi portò nell'animo le cicatrici della vicenda storica che colpì i loro padri e la loro madre
Ma quella ferita oggi e serietà di tutto il popolo italiano
Che guarda quelle vicende con la sofferenza il dolore e la solidarietà e il rispetto dovuti alle vittime innocenti di una tragedia nazionale per troppo tempo accantonata