XXVIII Congresso FNSI - "L’informazione non è un algoritmo. Libertà, diritti, lavoro nell’era delle fakenews" (Prima giornata)

Dissidenti
E
Diciamo
La parola al segretario del sindacato del Trentino Alto Adige Rocco cerone
Buongiorno a tutte e a tutti con grande emozione davvero credo il benvenuto alla famiglia Micalizzi alla quale la l'omaggio della federazione nazionale della stampa italiana
Titolazione protesico mo'congresso del giornalismo italiano
Latita è fatta di simboli e con questo simbolo tutti i giornalisti italiani sistemi devono attorno alla famiglia Micalizzi che è stata l'ultima in ordine di tempo essere stata colpita
Ma si stringe anche ovviamente atto no alle famiglie Rotelli reggenti Alpi e al fotoreporter Gabriele Micalizzi gravemente ferito ieri in Siria per documentare la guerra nel corso ma oltre ai giornalisti con una o senza tessera e sono morti per la passione di documentare l'Europa e le guerre del mondo a Strasburgo in Ucraina in Egitto in Somalia il nostro abbraccio va ai ventuno colleghi purtroppo è un record negativo in Europa e hanno rinunciato alla loro libertà personale perché sono costretti a vivere sotto scorta che non è un privilegio perché la rinuncia alla libertà personale
E in particolare il mio saluto va al conterraneo Sandro Ruotolo grazie all'intervento della Federazione della stampa ha riavuto la Storta per gli era stata tolta pochi giorni fa
Nonché a Paolo Formenti quindi delle albanese sono anche loro tipo nuovi al ventottesimo congresso della Federazione della stampa
Rivolgo un caloroso benvenuto a tutti i delegati ospiti Pecci onorano della loro presenza un salotto è un ringraziamento a tutte le autorità
E in particolare all'Arma dei Carabinieri della Polizia di Stato che vigilano sulla sicurezza del congresso e sull'incolumità dei colleghi che sono sotto scorta
Un saluto va che mi ha preceduto in ordine di tempo dell'incarico di segretario regionale Toni Visentini zazen Marzano Stefan Balthus
Un pensiero inoltre in questa terra al compianto Piero Agostini già presidente della Federazione nazionale della stampa italiana
Nonché all'ex presidente dell'ordine nazionale Gianni Faustini chiamato ora a presiedere il Consiglio di disciplina dell'ordine nazionale
Il sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige è particolarmente lieto di ospitare il primo congresso della Federazione della stampa
Italiana in terra trentina dopo lo storico congresso costitutivo del mille novecentosettantadue di Trento Bolzano che si svolse a Merano
La vera emergenza nazionale è costituita dalla precarietà del lavoro e anche il Trentino Alto Adige non è più un'isola felice rispecchia la crisi che ha investito il resto del Paese
Ma l'auspicio e che proprio qui da lei dico possa partire un appello a un'inversione di tendenza soprattutto nel settore pubblico con normativa che passa stabilizzare i tanti colleghi precari i freelance i co.co.co. e lavoro no
Negli uffici stampa auspicio che possono
Spero possa essere recepito sfruttando in questo territorio le competenze dell'autonomia provinciale
E qui voglio ricordare che il Trentino è stato sempre laboratorio in molti campi anche in quello sindacale Poli situazione ad esempio del mille novecentottantatré della prima Agenzia del lavoro in Italia che poi esempio che è stato adottato in tutto il resto d'Italia quindi confidiamo che l'appello possa essere recepito infine proprio qui da lei dico dalla scuola media è stato lanciato ieri mattina un piccolo segnale pestato ritrasmesso alle otto nell'edizione del TG uno
Un segnale simbolico della prima lezione di cultura dell'informatizzazione di alfabetizzazione dell'articolo ventuno
Ed è una prima concretizzazione del protocollo quinquennale provincia autonoma di Trento sindacato dei dei giornalisti Assostampa Trento
Distribuito a tutti i congressisti e che testimonia che non siamo affatto pasta come qualcuno afferma Roma ma professionisti che vogliono e debbono essere scomodi al potere qualunque esso sia
E al servizio della comunità concludo come il Washington post per fece dimettere l'uomo più potente del mondo
Il Presidente degli Stati Uniti d'America che appostato sotto la testata
Democracy dai DS In Darkness la democrazia muore nell'oscurità anche noi dall'etnico orgogliosamente diciamo a voce alta non vogliamo che la democrazia italiana mora Morgan nell'oscurità grazie
Allora quale
Primo atto il Congresso deve procedere all'elezione del presidente e del vicepresidente del Congresso
L'articolo otto ultimo comma dello Statuto prevede che il Congresso elegge un presidente giornalista professionale e due vicepresidenti
Bruno professionale l'altro giornalista collaboratore che debbono essere scelti nell'ambito dell'ufficio di presidenza e che debbono riportare almeno i due terzi dei voti dei delegati al congresso
Dopo due votazioni in cui non si raggiunga la maggioranza su indicata vale la maggioranza relativa questa è la norma statutaria c'è un piccolo problema e per quanto riguarda i delegati accreditate al congresso in questo momento non abbiamo nessun accreditamento quei renderebbe complicato normalmente attiene ma votazione sulla base della proposta dei capi delegazione la riunione dei capi delegazione quindi indicato alla presidenza in omaggio associazione che ci ospita collega Rocco cerone
E alla vicepresidenza collega Mimmo Massa vicepresidente collaboratore Giuseppe Murru
Quindi sono eletti presidente e vicepresidente del Congresso per cui Rocco cerone assume da questo momento la presidenza del congresso
Procediamo ora la lettura dei messaggi che ci sono pervenuti dal presidente della Repubblica presenta al Parlamento europeo e i presidenti delle due Camere
Mi ha chiarito rivolgere a tutti i partecipanti al ventottesimo congresso della Federazione nazionale della stampa italiana scrive il presidente Mattarella il più sentito saluto insieme allo pure di buon lavoro libertà di informazione e democrazia sono elementi inscindibili
La vita della Repubblica e la nostra Costituzione sono profondamente segnata da questo principio
La dodicesima norma transitoria della Costituzione affidata in via del tutto eccezionale alla sesta assemblea costituente
Il compito di varare una legge quella sulla stampa testimonianza della consapevolezza per i padri costituenti ebbero della centralità della libertà di informazione nel nuovo ordinamento
Ai giornalisti affidata una grande responsabilità nel saper corrispondere alla visione dell'informazione come bene pubblico
Elemento irrinunciabile della vita democratica
Responsabilità pienamente confermata nella stagione che stiamo vivendo di importanti trasformazioni tecnologiche fatta di informazione istantanea ininterrotta facilmente raggiungibile
Per continuare a garantire una informazione indipendente al servizio dei cittadini e necessario che la professione giornalistica venga esercitata con consapevole autonomia
Nell'aggiornamento della propria formazione e nell'osservanza di rigorose regole deontologiche
La rivoluzione digitale è una conquista e parte ormai di una acquisita quotidianità
Nel luogo della Rete la difficoltà di riconoscere new sette Plinius di distinguere tra fatti e opinioni porta indebolire lo spirito critico rischiando di asservirlo alla logica dei laica e del suo contrario
L'articolo ventuno della nostra Costituzione riferimento fondamentale per il diritto dovere del cittadino di attingere ad una informazione libera per alimentare le proprie scelte in modo consapevole
Non si arresta sulla soglia della Rete ma riguarda anche i luoghi digitali perché non esistono extraterritorialità di fronte alla costituzione e dunque doveroso uno sforzo corale
L'unione europea deve fare la sua parte a fronte di fenomeni e protagonisti globali
Il mondo digitale costituisce una sfida per il diritto proponendo sia esso stesso come regolatore
è importante che un soggetto come l'Unione Europea ribadisco al contrario anche su questo terreno i valori liberaldemocratici e del suo ordinamento Sergio Mattarella
Procedo adesso la lettura dell'indirizzo di saluto del presidente del senato Gentile delegati del ventottesimo congresso nazionale della Federazione nazionale della stampa italiana
Vi invio il mio saluto in occasione dei vostri incontri e dibattiti a Levico Terme per i quali è stato scelto il titolo
L'informazione non è un algoritmo libertà diritti lavoro nell'era delle tecniche Us
Le novità tecnologiche che investono al mondo di stampa tv radio retail telefonia e altro in un'epoca di cambiamenti politici ed economici di portata internazionale
Non possono esimere l'intera società e le istituzioni dalle riflettere su argomenti così importanti per la vita civile del nostro Paese
Dell'unione europea e del mondo intero
Quelle più semplicemente possiamo chiamare false notizie non costituiscono un'invenzione del nostro tempo sono tuttavia rese adesso più insidiose dalla velocità e dal facile propagarsi
Permessi dallo sviluppo di nuove vie di comunicazione Péter altri versi sono invece preziose per la società per i singoli cittadini anche per le istituzioni
I cambiamenti che possono riguardare i veicoli attraverso il quale l'informazione raggiunge gli utenti a mio avviso non esauriscono la necessità del giornalismo e della conseguente verifica della fondatezza delle notizie la accrescono
Richiedono rispetto della deontologia e come in altre attività proficuo il corso a formazione e aggiornamento professionale
Le informazioni non genuine distorte e deliberatamente estranea alla onesta ricerca della verità possono essere particolarmente lesive per diritti di individui e comunità
Piccole o estese che siano affinché nel nostro Paese la vostra professione continuino a dare il suo contributo indispensabile
Alla conoscenza di quanto accade al libero confronto delle idee vi giungano i miei auguri di buon lavoro Maria Elisabetta Alberti Casellati
Ed ora do lettura del messaggio del presidente della Camera dei deputati
Rivolgo a voi tutti un cordiale saluto previsto dei lavori del congresso della Federazione nazionale della stampa
Un momento importante per il sindacato dei giornalisti italiani il lavoro dei coristi in questo Paese centrale sappiamo tutti come il vostro lavoro e stia vivendo una fase di mutamento significativa con la necessità di rinnovarsi costantemente per far fronte ai cambiamenti
Dovuti molto spesso le innovazioni tecnologiche che attraverso la nostra società e che ne stanno modificando struttura e abitudini
Ed in questo contesto il ruolo della Federazione nazionale della stampa può essere prezioso per rafforzare ogni giorno l'autonomia dei cronisti rispetto ad ogni tipo di influenze esterne per tutelare una professione centrale per la democrazia
Penso per esempio alla tutela dei giovani giornalistiche soprattutto nelle realtà locali e all'inizio del percorso professionale ricevono compensi irrisori
Le peculiarità di un mestiere che va cambiando sono evidenti ed è per questo che in questi primi mesi da presidente della Camera ho voluto avere un'interlocuzione con tutte le categorie del mondo dell'informazione
Penso all'ordine dei giornalisti alla Federazione della stampa ma anche l'Associazione stampa parlamentare immediata interfaccia istituzionale per le camere così come con l'associazione dei fotografi parlamentare e con l'associazione di videomaker
Ho grande stima del vostro lavoro so bene quanto sia faticoso e impegnativo
E quanto sia importante l'approccio e il tipo che deve contraddistinguere lo la responsabilità che avete enorme riguarda ogni parola che scrivete e il modo in cui vengono riportate le notizie e lo stesso ragionamento ovviamente non può essere estraneo alla politica le istituzioni e tutte le forze politiche debbono avere la consapevolezza di quanto il loro operato sia determinante perché produce effetti concreti nella vita delle persone
E per questo deve essere ispirata un senso di profonda responsabilità
Rispetto ai rapporti fra politica e informazione vorrei anche aggiungere un aspetto che già in altre occasioni ho voluto sottolineare comunicazione e informazione devono rimanere distinte abbiamo ruoli diversi che non vanno sovrapposti e ognuno di noi deve fare il proprio mestiere
In modo serio e onesto
E il tipo permettetemi di chiudere tornando su una riflessione che ho già avuto modo di condividere e per conseguenza dell'esperienza che ho avuto nella scorsa legislatura come presidente della commissione di vigilanza RAI
Ritengo che sia fondamentale per la democrazia poter contare su un servizio pubblico di grande qualità
Al passo con i tempi e totalmente indipendente dalla politica in tal senso va rivista la legge sulla Governance Rai affinché si individuino procedure che ha Franchino l'azienda pubblica da qualsiasi tipo di influenza da parte della politica
Serve smontare un meccanismo perverso pensiero radicato negli anni e che crea un condizionamento reciproco tra politica e servizio pubblico con questo auspicio auguro a tutti voi e buon lavoro Roberto Fico
Do lettura infine dal messaggio del presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani
Parla il segretario generale Raffaele Russo la ringrazio per il delitto invito ma dall'undici al quattordici febbraio mi proverò a Strasburgo per presiedere i lavori della sessione plenaria del Parlamento europeo
E non potrà avere l'onore di inaugurare il ventottesimo congresso nazionale della stampa italiana
Vorrei però cogliere l'occasione per rivolgere a lei e a tutti gli organizzatori un particolare ringraziamento per aver dedicato a questo evento ad Antonio Micalizzi
Questa settimana è il titolo del primo propria Luís e alcol dei dal bar tozzo Piotto Oriente Nietzsche rischi entrambi giovani giornalisti uccisi nella tragica notte dell'undici dicembre a Strasburgo lo studio radiofonico del Parlamento europeo
Negli ultimi anni abbiamo perso troppe voci coraggiose le ultime vis si sono spente a causa di un folle attacco terroristico
Ma ci sono tanti altri casi che non vanno dimenticati come quelli di Daphne carovana Patrizia e gli hanno accucciata due professionisti con l'unica colpa di aver cercato Pepita troppo scomode
Si tratta di episodi da condannare con fermezza ma non solo perché tutti possiamo fare qualcosa in più a partire da noi politici e giornalisti rivolgo il mio appello anche al Daily agli ospiti del congresso
Dobbiamo impegnarci perché si torni a utilizzare un linguaggio diverso
Privo di qualsiasi istigazione all'odio il dibattito tra idee e di opinioni e nel cuore della democrazia e deve avvenire nel rispetto dell'avversario che non può mai essere trasformato in un nemico perché troppe volte alla violenza verbale segue quella fisica
Il Parlamento europeo continuerà a difendere i nostri diritti e lo farà anche sul fronte dei diritti d'autore non ci arrenderemo al far west delle web in cui i piccoli artisti e professionisti vengono travolti e sfruttati dallo strapotere dei colossi
Il dodici settembre abbiamo approvato una direttiva sul diritto d'autore ed è stata una vittoria per tutti i cittadini il Parlamento europeo si è battuto duramente
Schierandosi in difesa dei professionisti più vulnerabili della cultura e della creatività che sono due dei nostri beni più preziosi
La mia speranza è che il testo definitivo sia equilibrato e consenta una vera modernizzazione della legislazione sul copyright portando benefici tangibili per i cittadini ricercatori educatori scrittori artisti stampa in musei garantendo allo stesso tempo di Berta di espressione e sviluppo del settore la ringrazio ancora un caro saluto Antonio Tajani
Allora prima di dare la parola al in qualche modo padrone di casa di questo territorio che il presidente della Provincia autonoma di Trento un ringraziamento pubblico è corale
E quando il segretario Raffaele Russo con il quale abbiamo cominciato a fantasticare sulla ipotetica possibilità di svolgerà il congresso in Trentino c'era un altro presidente Ugo Rossi e attraverso il suo addetto stampa
Gettano il sei me di poter svolgere qui il congresso c'è stata da parte dell'istituzione Provincia autonoma di Trento una convinta adesione prima col presidente Rossi
Adesso col presidente Fugatti e voglio ringraziare qui oltre a lui personalmente tutte le strutture della Provincia autonoma che c'hanno supportato in questo periodo
La Pitti Marco perdenti
Patrizio Andreatta Stefano Ravelli che ci hanno dato una mano veramente molto importante Presidente la prego di venirci a portare il suo saluto
Buongiorno a tutti
Per noi in Trentino oggi è un onore avere per la prima volta il vostro congresso che si svolge sul nostro territorio
Saluto tutti saluto la famiglia di Antonio a megalitici Antonio era un figlio della nostra terra un figlio che aveva grandi valori e che credo che
Anzitutto ringraziando la famiglia per la forza che di modo che ha dimostrato in questo periodo e anche oggi ad essere qui credo che le iniziative che voi volete se vorrete mettere in atto nel ricordo di Antonio siano iniziative importanti
Che dimostrano quanto questo giovane era importante per il nostro territorio per le idee in cui in cui credeva
Come voi sapete il Trentino è terra di autonomia e quindi l'informazione in un territorio autonomo
Eh sì importante ma mi permetto di dire anche anche più importante nel senso che autonomia vuol dire responsabilità
Vuol dire fare scelte a casa propria vuol dire competenze da gestire dirà risorse anche da gestire con le competenze che devi che devi esplicare sul territorio e quindi a vere un'informazione che spiega ai cittadini ciò che fa un'autonomia in termini di scelte un'informazione libera informazione plurale molto importante noi siamo fortemente orgogliosi del protocollo che abbiamo sottoscritto in questi giorni con i vostri ordini qui in in Trentino un protocollo come già stato spiegato da portare nelle scuole da portare nelle scuole per spiegare ai giovani cos'è la vera informazione
Per spiegare ai giovani cos'è la libertà di informazione non ci abbiamo creduto subito l'Assessore bisestili
Appena è stato sottoposto questa questa iniziativa ci ha creduto subito la Giunta ci ha creduto subito perché e crediamo che anche in un momento in cui il mondo dell'informazione oggettivamente in una fase di cambiamento in una fase di sviluppo sia importante portare nelle scuole quelli che sono i valori dell'informazione valore del pluralismo dell'informazione i valori del diritto dell'informazione Paolo del verde dell'inizio dell'informazione che deve essere il più possibile libera
Ed è un utile per i giovani che apprendono dai giornalisti che vanno nelle scuole
Questi principi e questi diritti e credo che sia utile anche per gli stessi giornalisti che girano nelle scuole per capire come come si si sviluppa il rapporto tra i giovani al mondo l'informazione già ieri alla prima al primo incontro che abbiamo avuto io credo ci siano stati tanti input da parte da parte dei giovani su questa su questa tematica sappiamo che il mondo dell'informazione appunto e in in un momento di evoluzione abbiamo sentito l'intervento del dottor deposto rappresentante
Locale è chiaro che noi
Assistiamo e vediamo che il mondo dell'informazione in una fase particolare quindi il dialogo con la vostra categoria c'è per cercare di dare il vero valore a quello che il giornalismo come libertà e pluralità di informazione grazie buon lavoro
Grazie presidente della sua testimonianza
è stata fortemente voluta la presenza quindi della famiglia nera visite ringrazio ancora della loro presenza ma volevamo avere uno testimone Anza da parte di un collega
E ha lavorato con Antonio e ed è qui presente Alberto Ferraresso di raduni euro fonica
Che appunto
Ci porterà il suo saluto e la sua testimonianza benvenuto
Buongiorno a tutti giornalisti ospiti e grazie innanzitutto per avermi invitato con questo breve messaggio vi porto il saluto di raduni l'associazione degli operatori radiofonici universitari e della relazione di euro fonica di cui faccio parte
Siamo tutti a conoscenza del motivo che porta a me in prima persona qui a parlare di fronte a voi
E non posso nascondervi che mi sarebbe piaciuto partecipare a questa cerimonia in altre circostanze eppure mi piace pensare che la ragione si chiami euro fonica perché in fondo è così
Euro fonica nasce nella primavera del due mila quindici
è un progetto promosso dal circuito delle radio universitarie non solo italiane ma di altri quattro Stati europei l'intento è tanto semplice quanto chiaro e dopo quattro anni di servizi interviste trasferte discussioni non è cambiato
Raccontare l'Unione europea per come la vediamo noi giovani spiegare che l'UE non estro il palazzo mai qualcosa di quotidiano che interessa da vicino tutti quanti che lo si voglia oppure no
Spiegare come e perché l'Europa è il nostro futuro in cui tutti dobbiamo e possiamo contribuire lo sapevamo fin da subito e ma mano ce ne siamo resi conto sempre più il progetto europeo le sue istituzioni e le varie procedure sono materia complessa e non basta uno schiocco di dita per comprenderle
Eppure ci siamo accorti con il nostro lavoro di Commissione Ue stessa a fornire elementi e strumenti per interpretarla
Siamo partiti da lì approfondendolo intervistando parlando con le persone interrogando e analizzando testi e documenti
Usando la nostra curiosità e passione per la mattina per quella materia per spiegarla a chi ci ascolta come la spiegheremo a noi stessi strano riunione su Skype o durante un viaggio su Fritz basso verso terzi Strasburgo spesso con idee diverse ma sempre con la stessa convinzione capire per conoscere e conoscere per spiegare qui di fronte a voi credo sia importante anche sottolineare il valore giornalistico del Progetto
Non siamo tutti i giornalisti professionisti ma in questi anni abbiamo sempre lavorato in maniera rispettosa e accurata
Dando spazio alle opinioni più diverse e al dibattito che anima sia il nostro lavoro tanto la nostra amicizia delle diversità abbiamo sempre fatto e continueremo a fare il nostro punto di forza
E in questo Antonio parte saranno per noi e per tutti i nostri maestri commesso lo sono stati dimostrandoci con tanta naturalezza il loro entusiasmo attaccamento e la Roma visione
Nell'augurarle a tutti voi un buon lavoro per questo congresso ci tengo anche ad augurare a tutti noi di continuare a vedere il giornalismo e la libera professione e la libera espressione prima con una passione e poi con un lavoro se uno fonica continuerà ad essere un prodotto artigianale ed inclusivo come lo immaginiamo noi e anche perché sapremo di avere una comunità attorno mentre vi parlo Arcuri dei miei colleghi sono già a Strasburgo per cominciare da dove ci eravamo lasciati
E porti per portare avanti un piccolo-grande sogno condiviso da tutti noi da ieri euro fonica è tornata on air grazie
Grazie grazie
Alberto
Grazie Alberto Ferraris per questa è la testimonianza che c'hai voluto regalare
E voglio cogliere l'occasione adesso ci hanno raggiunto il gruppo in questo momento anche il commissario del Governo il prefetto Sandro Lombardi il questore di Trento Giuseppe da Ramone che ringrazio
La loro presenza abbiamo detto all'inizio dei lavori c'è stato un ringraziamento orale alle autorità dello Stato di pubblica sicurezza dell'arma dei carabinieri per tutto il grande lavoro di che è stato svolto e che non si dovrà essere svolto in questi giorni per garantire la sicurezza
Del congresso e dei giornalisti che sono sotto scorta
Ed ora cedo la parola per la redazione al segretario generale Raffaele rosso
Grazie Rocco
Cari colleghi tale colleghe cari colleghi grazie per essere qui
Grazie a lei collega i colleghi del sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige che con il sostegno delle istituzioni del territorio a cominciare dalla Provincia autonoma di Trento si sono fatti carico di organizzare il ventottesimo congresso nazionale della stampa italiana
Proponendo che fosse dedicato alla memoria di Antonio Micalizzi
Antonio Micalizzi non era soltanto figlio di questa terra
Ma era un collega precario un giovane innamorato della vita
E della professione rimasto vittima della follia di un suo coetaneo accecato dall'odio e dal rancore
Antonio aveva ventinove anni
E a dispetto di una corrente di pensiero che prova a far breccia nell'opinione pubblica esaltando i muri e il filo spinato
Nella sua breve esperienza professionale ha sempre cercato di raccontare l'Europa quella speranza di futuro per molti giovani della sua degenerazione
Quella idea che ha preso corpo dopo gli orrori delle guerre grazie allo sguardo lungimirante di Altiero Spinelli Alcide De Gasperi diciamo né Robert Schuman correndo Adenauer Paul-Henri Spaak
Una costruzione quella europea tuttora incompiuta imperfetta e non priva di limiti
Ma che ha permesso a noi a differenza di quanto era accaduto ai nostri nonni ai nostri genitori di nascere crescere studiare e lavorare in un contesto di pace libertà e benessere
Il nostro congresso si celebra la fine di quattro anni difficili se non drammatici sia sul piano della tenuta del mercato del lavoro sia sul versante della della tutela della libertà della libertà e dei diritti
Sono stati quattro anni intensi per il gruppo dirigente della Fnsi che desidero qui ringraziare insieme con l'intera struttura guidata dal direttore Giancarlo Tartaglia
Un grazie
Un grazie alle associazioni regionali di stampa e a coloro che hanno accolto il nostro invito
Queste assise si tengono in una fase storica di trasformazioni in cui il modello di democrazia liberale il suo sistema di pesi e contrappesi e la funzione dell'informazione quale fondamento delle istituzioni democratiche sono quotidianamente sotto attacco
è un processo in atto da tempo in tutto il mondo che la combinazione di tre fattori finanza tecnologia e globalizzazione ha favorito è accelerato distruggendo posti di lavoro allargando le aree della povertà e del disagio sociale
Cambiando radicalmente il profilo delle società occidentali e mettendo in discussione libertà diritti fondamentali e meccanismo meccanismi di funzionamento delle democrazie affermati si nel corso del ventesimo secolo
La disintermediazione l'attacco i corpi intermedi siano essi partiti sindacati gruppi organizzati mezzi d'informazione alimentano un crescente diffuso sentimento di avversione nei confronti della stampa e dei giornalisti
Se è vero che storicamente il potere non ha mai amato i giornalisti oggi a differenza che nel passato le tecnologie rendono più facile metterne mettere in discussione il lavoro e la funzione del giornalista
La stampa è sotto attacco perché è l'ostacolo l'affermazione di un modello al quale il potere ambisce da sempre
è il modello del balcone oggi diventato balcone telematico dal quale il capo parla alla folla e impone la sua visione del mondo in duecentottanta caratteri in un'epoca in cui la narrazione conta più della realtà e lì Elvira Ale ha più valore del reale la stampa pur non essendo non esente dai Limited da limiti ed errori
Con il suo essere il principale dei contropoteri con la sua funzione di analisi e di critica è il vero nemico da combattere
Se il Washington post investe cinque milioni duecentocinquanta mila milioni di dollari cinque milioni duecentocinquanta milioni di dollari
In uno spot di sessanta secondi trasmesso durante il Superbowl l'evento televisivo più seguito degli Stati Uniti d'America per esaltare il valore essenziale del giornalismo per la qualità della democrazia
E per ricordare che la democrazia muore nell'oscurità il rischio che stiamo correndo è elevatissimo e non va sottovalutato
Il modello Otranto un modello che nasce già prima del suo arrivo alla Casa Bianca trova i propri emuli in varie parti del mondo Italia compresa e se qualcuno dovesse non dovesse come dire Ave dove si avere ancora qualche dubbio farebbe bene a leggere il rapporto del Consiglio d'Europa di questa mattina
Che riguarda proprio il nostro Paese
Gli attacchi gli insulti le aggressioni ai giornalisti la continua messa in crisi in discussione Del Monte ruolo della stampa
Con i giornalisti di essere accusa di essere accusati di essere una casta nemica del popolo i tentativi intime di di intimidire gli organi di informazione
Che negli ultimi mesi hanno raggiunto livelli preoccupanti il taglio dei finanziamenti ai giornali espressione di determinati aree culturali di minoranze linguistiche di piccole comunità territoriali altro non sono che un attacco all'articolo ventuno della Costituzione
Quell'articolo è un pilastro fondamentale della Costituzione repubblicana
è in un clima di forte ostilità nei confronti dello SDI all'informazione Fieg ed Fnsi per la prima volta insieme l'hanno ricordato pubblica pubblicamente pubblicando il contenuto dell'articolo ventuno in pagine condivise su numerosi quotidiani
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Al quale vanno il nostro deferente saluto il nostro grazie ha richiamato più volte negli ultimi tempi l'attenzione sui rischi che la libertà di stampa è le istituzioni democratiche corrono nel nostro Paese
L'attacco ai giornali e i giornalisti e l'attacco ai cittadini ad essere informati e l'attacco al confronto al dibattito la circolazione delle idee
In una parola quel pluralismo che ce l'ho ricordato proprio presidente Mattarella è l'essenza stessa della democrazia
Cittadini meno informati o disinformati sono cittadini più deboli cittadini incapaci di partecipare alla vita civile e sociale del Paese quindi cittadini meno liberi
Libertà è partecipazione cantava Giorgio Gaber partecipare significa esercitare pienamente e consapevolmente i propri diritti di cittadinanza a cominciare dall'espressione più alta della sovranità popolare il diritto di voto
L'attacco all'informazione nasconde il tentativo di indebolire la democrazia liberale quando si colpisce una libertà si colpiscono tutte
Per dirla con le parole di Filippo Turati alla Camera dei deputati nel luglio del mille novecentoventitré le libertà sono tutte solidali non se ne offende una senza offenderli tutte
Gli insulti e le accuse ai giornalisti fanno parte di una strategia più ampia data di attacco alla prima parte della Costituzione
Ai valori fondamentali della nostra convivenza che passa attraverso l'attacco più generale
Alle competenze e alle e Little che sono la spina dorsale della democrazia rappresentativa ma il cui ruolo e la cui funzione vengono messi in discussione dall'aumento delle diseguaglianze
Perché diventano il bersaglio della rabbia degli esclusi dei nuovi poveri di coloro che pagano sulla propria pelle il blocco del cosiddetto ascensore sociale
Nel mirino non c'è soltanto l'articolo ventuno della Costituzione ma anche l'articolo due che valorizza il ruolo delle formazioni sociali di quei corpi intermedi luoghi di confronto ascolto dibattito e riflessione che si cerca di marginalizzare
L'articolo tre esalta il valore di di eguaglianza
Delle quali Anza fra i cittadini in quanto persone anzi esseri umani valore calpestato da rigurgiti di razzismo è da sempre più fare più diffusi fenomeni di odio e di intolleranza verso le diversità le minoranze e gli ultimi
Non si tratta di fare allarmismo basta la lettura dei giornali
Se il signor sfido be'non già stratega della campagna elettorale di Donald Trump
Organizza seminari e convegni nel nostro Paese e annuncia che l'Italia è il centro dell'universo politico e diventerà il laboratorio europeo per l'elaborazione di una nuova forma di democrazia non si può essere non essere preoccupati
Se fra le forze di governo c'è chi teorizza il superamento
Anche il superamento del Parlamento Laguardia va tenuta alta lo ha spiegato recentemente Massimo pagine
Per costoro democrazia deve diventare l'universale chiacchierate in Rete organizzata diretta e decisa nei suoi esiti dei padroni della stessa senza partiti senza corpi intermedi senza sindacati che disturbino la linea diretta
In tempo reale interattiva come recita il loro verbo fa istanza il popolo il tappo espressione della volontà generale
In questo scenario il sindacato dei giornalisti non è rimasto non resterà in silenzio ha ricostruito una visione di futuro è un terreno di azione comune
Ricostituendo il coordinamento degli enti della categoria con con ordine dei giornalisti implicita saggi fondo di previdenza complementare affidandone la guida a Giovanni Negri
Ha costruito alleanze politiche civili sociali con associazioni e cittadini
Sui temi della libertà e dei diritti che hanno avuto come punto di riferimento non soltanto l'articolo ventuno ma anche i principi e i valori della Costituzione repubblicana la nostra Costituzione antifascista e antirazzista
La difesa della libertà di espressione del diritto dei cittadini di informare e decidete dei giornalisti di informare dei cittadini ad essere informati è la condizione essenziale per mantenere alta la qualità della democrazia
Mario Borsa che fu fiero per oppositore delle leggi fasciste sulla stampa e direttore del Corriere della Sera nel periodo fra il mille novecento e dalla venticinque aprile
Del mille novecentoquarantacinque nell'agosto del mille novecentoquarantasei lo spiegò con parole che devono far riflettere ancora oggi perché sono più che mai attuali la libertà di stampa e tutto
è inutile parlare di libertà di coscienza di libertà di riunione di guarentigie costituzionali
Di istituzioni parlamentari di indipendenza della magistratura di purezza dell'amministrazione pubblica
Se non si mette a base di tutto ciò la libertà di stampa cioè la libertà di pensare di scrivere di controllare di criticare di correggere di consiglio di consigliare
E occorrendo di denunciare
Questa libertà oggi è sotto attacco in tutto il mondo e in Italia forse più che in altri Paesi europei da parte di un potere che non ama i contrappesi della democrazia perché vuole farsi assoluto un potere che vuole i cittadini sempre più sudditi
Quindi facilmente controllabili e manipolabili attraverso algoritmi e piattaforme cd digitali
I giornalisti danno fastidio perché fanno domande perché stimolano il pensiero critico perché mettono in discussione il verità di comodo smascherano le fette news obbligano ad andare oltre la narrazione e a fare i conti con la realtà e con la verità
Essere giornalista oggi significa anche e sempre più spesso mettere a repentaglio la propria incolumità e la propria vita
Ce l'ho ricordato la rivista americana Time che a dicembre scorso ha scelto come persona dell'anno i giornalisti guardiani della verità
Colleghi che hanno il coraggio di sfidare i regimi dall'Arabia Saudita le Filippine la Turchia per citarne alcuni i delitti efferati diciamo al caso cache oggi Daphne carovana Galizia Jan cucina
I cronisti in carcere nella Turchia di Erdogan le leggi liberticide di Orban la repressione contro i cronisti che stanno raccontando la crisi del Venezuela
E nel nostro Paese le minacce delle mafie il riemergere di uno squadrismo di matrice neofascista e neonazista stampa rappresentano le molteplici fa sfaccettature di una società
L'opale stretta fra chi considera l'informazione sostanzialmente inutile e chi vede in essa un nemico da combattere
La tutela dei colleghi minacciati e le battaglie perché i diritti e i colpevoli non restino impuniti hanno caratterizzato il continueranno a caratterizzare
L'azione della Fnsi in Italia e in Europa dove protagonista di iniziative comuni con i colleghi dei sindacati e degli altri Paesi europei
Oltre che un problema politico esiste però un problema professionale occorre riaffermare il ruolo e la funzione del giornalista
L'iper cornetto lì per connettività rafforza l'idea che per informarsi non serve alcuna fatica che la rete sia esaustiva e che hanno e che anzi grazie ad essa sia possibile fare almeno non soltanto dell'informazione ma anche di tante altre competenze
Si tratta di un processo pericoloso alimentato dall'uso distorto degli algoritmi che servono a creare comunità di persone che la pensano allo stesso modo nutrendo le spesso di informazioni false o alimentando né credenze pregiudizi e paure
Quando queste convenzioni diventano vissuto quotidiano nasce quel senso comune che poi crea fenomeni di ignoranza generale
Quando quanto questo fenomeno sia pericoloso per la democrazia è sotto gli occhi di tutti è in una fase come questa che l'informazione può riacquistare un ruolo puntando sulla qualità
Toppe tocca i giornalisti quindi all'informazione far sì che nella società il buonsenso torni al prima a prevalere sul senso comune come ha ricordato al luglio due mila diciotto il presidente Sergio Mattarella nella cerimonia del Ventaglio al Quirinale
Per capire che cosa questo significhi in termini pratici è sufficiente richiamare il cui le parole di di Marshall McLuhan quando sosteneva che nell'era della informazione istantanea il rumor diventa la cosa reale
Questo fenomeno è stato amplificato nelle era dei soci Anco notizia con notizie false che diventano vere
Oggi si assiste sempre più ad una sorta di cyberwar una guerra di dati che trova nella manipolazione in Rete
Un terreno molto fertile dovuto alla volatilità delle emozioni
Se questo fenomeno avverte Derrick de Kerckhove che dimettono One ha raccolto l'eredità restituisce slancio alla politica sono tanti i pericoli che minano la democrazia
Per questo e il suo auspicio la stampa deve presentarsi impeccabile ai suoi elettori non giocando sullo stesso terreno del sensazionalismo
Essere impeccabili significa rimettere al centro la qualità la verità sostanziale dei fatti la dignità delle persone
Insomma le regole basilari della professione le carte deontologiche dico bisogna imporre e pretendere il rispetto la ricerca della verità e la funzione pedagogica dell'informazione
Essere impeccabili significa mantenere la schiena dritta restituire dignità e decoro la professione questo vuol dire essere anche inflessibili con chi pensa di utilizzare il germe i giornalisti come megafoni illudendo di poter abolire le domande
La cosiddetta posto verità nasce dalla distruzione del principio di realtà
Quando c'è la demagogia demagogia prevale sulla realtà
Il buon giornalismo può contribuire alla rinascita dell'opinione pubblica non soltanto attraverso la reazione professionisti della demagogia
Ma distinguendo i fatti per quelli che sono e non per quelli che sembrano e sta esche sembrano e sta Nando chi pensa di manipolare la percezione della realtà attraverso gli algoritmi dell'odio del rancore e della paura
Il messaggio di papa Francesco per la cinquantatreesima giornata delle comunicazioni sociali che si celebrerà a giugno è un'esortazione che non si può ignorare
Ricominciamo a dare il senso e significato alle parole
Il le colleghe e i colleghi di carta di Roma ce lo ricordano di continuo
La lettura del manifesto di Assisi quel decalogo nato da un momento di riflessione e di confronto con i frati del Sacro Convento
Può aiutare tutti a riflettere sulla necessità di ritornare ad aumenti ad alimentare un confronto civile anche acceso
Ma che non sia una permanente chiamata alle armi
Il rispetto della verità il governo del linguaggio sono un dovere fondamentale di chi fa informazione
Governare linguaggio significa rispettare la verità dei fatti
La legge professionale da questo punto di vista è ancora profondamente attuale e non manipolarli in funzione delle necessità imposte dalla cosiddetta narrazione
è una strategia comunicativa che si alimenta dei luoghi comuni e di notizie false amplificando le per affermare una visione del mondo che punta a escludere e non a includere a innalzare i muri e non a costruire ponti
Il giornalista deve tornare ad essere riconoscibile per il suo ruolo in tempi di crisi e di tagli ma anche di distanza digitale si è perso il rapporto con la comunità dei lettori e degli utenti
Il punto di partenza deve essere sempre l'articolo ventuno della Costituzione esprimere liberamente il proprio pensiero lo ricordo a me stesso non significa insultare alimentare odio o istigare alla violenza
In una stagione come quella attuale compito del sindacato deve essere quello di rimettere l'informazione al centro del nostro sistema democratico i modelli di riferimento non possono essere nell'Ungheria nella Polonia neppure la Turchia i nostri modelli sono nella nostra storia
Nella memoria collettiva del Paese e della categoria i nostri principi sono quelli della Costituzione ed è proprio in ragione di quei principi di quei valori che abbiamo messo al primo posto la necessità di riformare profondamente le leggi di sistema
è stato uno dei primi atti eravamo nel due mila quindici compiuti con il precedente governo dal quale sono arrivate poche risposte e non sempre soddisfacenti
E che abbiamo riproposto con l'attuale governo dal quale sono arrivati e continuano ad arrivare segnali preoccupanti
La necessità di intervenire sulle leggi di sistema è imprescindibile perché la condizione per affrontare le questioni inerenti la qualità dell'informazione e la qualità dei rapporti di lavoro
Quindi il tema dei diritti dentro e fuori dalle redazioni
Le criticità del modello italiano sono da tempo note a tutti e sono state più volte segnalate anche dagli organismi internazionali
Ancora oggi scontiamo la mancanza di un'adeguata normativa antitrust e di regole sui conflitti di interessi
L'assenza di norme sulla regolazione del mercato pubblicitario dove esiste un evidente sproporzione fra televisione e carta stampata
Il servizio pubblico radiotelevisivo controllato dai governi il carcere per i giornalisti e le querele bavaglio a questo potremmo aggiungere la necessità di intervenire sul mercato del lavoro e sulla legge istitutiva dell'ordine
Del la numero sessantanove del mille novecentosessantatré soprattutto sotto il profilo dell'accesso alla professione e del rispetto delle regole deontologiche
Le linee guida per la riforma
Approvate recentemente dal Consiglio nazionale dell'ordine dei giornalisti rappresentano il primo passo di un percorso che c'è da augurarselo dovrà avere come sbocco finale le Aule del Parlamento
Quelle linee guida esprimono bene la volontà di cambiare di adeguarsi ai tempi avendo come obiettivo quello di elevare la qualità dell'informazione nell'interesse dei cittadini
Da questo punto di vista andrà assicurato il pieno sostegno al lavoro del Consiglio nazionale dell'Ordine nel definire regole di accesso che non potranno prescindere da una formazione universitaria e dal necessario innalzamento dell'asticella dei doveri per chi fa informazione
L'ordine dei giornalisti
è una specificità italiana nel mondo
Se vuole continuare a essere tale e non essere percepito come un'anomalia anche fra noi c'è chi la pensa così
Deve farsi sempre più garante della qualità dell'informazione e del rispetto delle regole professionali
Servono coraggio è determinazione non soltanto per cambiare ma anche per restituire dignità decoro e credibilità alla professione e alla categoria
Magari anche accompagna accompagnando alla porta chi con la professione è calato e con la categoria ha davvero poco a che fare
Dalla riforma che verrà è lecito aspettarsi anche un ordine professionale più aderente alla realtà del mercato del lavoro
Se in cinquanta mila iscritti all'ordine sono oggi sconosciuti all'Impregilo è un un problema esiste ed è evidente
Siamo l'unica categoria professionale nella quale per effetto di una legge figlia di un'altra epoca l'iscrizione all'albo prescinde dall'iscrizione alle all'ente previdenziale di categoria
è un problema di credibilità della professione ma anche un problema di politica sindacale perché le battaglie per riconosce per il riconoscimento dei diritti dei più deboli
Vengono alla annacquate dalla presenza di un esercito di riserva refrattario alle regole è pronto a lavorare senza retribuzione
Una manna per le aziende editoriali
In una fase di profonda trasformazione bisogna ripartire dalle regole generali dal quadro delle leggi di settore per consentire agli attori di sistema del sistema di agire in un cupo in un contesto normativo di certezza
Dalla crisi dell'editoria non si può uscire senza il sostegno pubblico esattamente come è stato per altri settori
Il tema non sembra però i interessare i governi il precedente esecutivo non si è sottratto l'ascolto e al confronto ma non è andato molto oltre limitandosi a pochi interventi
Dal governo in carica dopo l'avvio di una fase di confronto da parte del sottosegretario all'editoria Vito Crimi sono arrivati invece e continuano ad arrivare segnali di forte ostilità
Compito del sindacato non è quello di scegliersi gli interlocutori e neppure di cambiare atteggiamento in base al colore dei governi non esistono governi amici o nemici per definizione bisogna confrontarsi con tutti a patto però che ce ne siano le condizioni
Il gruppo dirigente della Fnsi ha saputo costruire un'interlocuzione con le più alte cariche dello Stato dal Presidente da Repubblica ai presidenti delle Camere sui temi della libertà e dei diritti
Sugli stessi temi non si è registrata la stessa apertura e la stessa capacità d'ascolto da parte del governo
Ferma restando la nostra disponibilità riteniamo che nessun confronto sia possibile con chi si pone come obiettivo la delegittimazione e l'annientamento dell'interlocutore
Qualcuno pensa di trovare nella Fnsi una stampella su cui poggiare la propria propaganda populista farà bene a rivolgere lo sguardo altrove
E questo per il momento l'approccio dell'attuale governo palme o almeno di una parte importante di esso prima si decide
Si taglia il Fondo per l'editoria poi si chiede al sindacato di sedersi al tavolo per condividere scelte scellerate
Un approccio che è la naturale conseguenza di una di una me di una
Di una visione politica scusate che punta a eliminare i corpi intermedi qualsiasi forma di mediazione qualsiasi voce fuori dal coro
Nel tentativo di instaurare una sorta di democrazia diretta in cui uno vale uno salvo poi dimenticare che il passo successivo è quello di contare zero
Noi riteniamo che questa impostazione vada contrastato
Altro che lusso bisogna ripartire da Voltaire
Se come è evidente il tentativo è quello di mettere ai margini l'informazione di criminalizzare i giornalisti di colpire il pluralismo la risposta del sindacato non può che essere la denuncia e la lotta
Deve essere chiaro anche a qualcuno di noi
Che non si può dialogare con chi come per esempio il vicepremier Luigi Di Maio parla di in finisce calli senza neanche avvertire la necessità di una qualche forma di ravvedimento
Auspico auspica pubblicamente la chiusura di alcuni giornali tenta di strumentalizzare i precari gli autonomi dopo aver affossato qualsiasi tentativo per migliorare la normativa sul lavoro si compiace per l'azzeramento del fondo per l'editoria
Convoca strumentalmente tavoli sull'equo compenso sul lavoro precario in cui la Fnsi dovrebbe discutere con non meglio identificati associazioni del lavoro precario che evocano forme di sindacalismo giallo
Se il ministro del lavoro vuole confrontarsi seriamente senza furbizie e senza sotterfugi troverà nella Fnsi d'un interlocutore rispettoso disponibile intanto Luís e i suoi colleghi di governo hanno perso un'occasione
Se avessero accettato l'invito di intervenire a questo congresso avrebbero avuto un momento di confronto pubblico trasparente senza fraintendimenti con le massime assise della categoria
Fino a quando l'atteggiamento del governo sarà questo non potrà non esserci una reazione
Quella reazione che il tredici novembre scorso il sindacato dei giornalisti italiani ha reso pubblica in venti piazze d'Italia voglio ringraziare per questo tutte le associazioni regionali di stampa l'ordine dei giornalisti e le altre associazioni
Dopo gli insulti che il PC e prendere ministro del lavoro è un esponente del suo movimento avevano rivolto ai colleghi e alle colleghe che si erano occupati dell'inchiesta giudiziaria in cui era stata coinvolta anche la sindaca di Roma
Sono le colleghe e i colleghi che seguono l'inchiesta mafia capitale che avevano denunciato le storture e le incongruenze dell'amministrazione capitolina anche con il precedente i primi primo cittadino
Sono la parte buona della professione quella di cui andare fieri perché ogni giorno come tanti colleghi in ogni parte d'Italia fanno il loro dovere Sforza sforzandosi di illuminare le periferie sociali e culturali in cui spesso prospera il malaffare
E quel giornalismo di inchiesta e di denuncia quel giornalismo di qualità che dà fastidio a chi anche a chi governa l'esatto contrario del copia e incolla
Non è un caso che qualcuno al governo dopo aver dopo non aver resistito alla tentazione di fare una classifica di giornali buoni giornali cattivi un film andato in scena anche nel passato per la verità
Ha provato a spiegarci che i mezzi di informazione dovrebbero limitarsi a pubblicare le notizie astenendosi da qualsiasi commento o prese di posizione
Insomma la negazione del pluralismo la voglia di pensiero unico perché è chiaro che nessuno può impedire ad un giornale di dare la propria lettura della realtà di portare avanti partendo sempre dal rispetto della verità la propria visione del mondo non limitandosi a raccontare i fatti ma interpretando l'Info fornendo chiavi di lettura spunti di riflessione
Alimentando il pensiero critico insomma di fare quell'operazione che Aldo Moro chiamava l'intelligenza degli avvenimenti
Un governo che fissa come obiettivi programmatici il taglio delle provvidenze all'editoria e la cancellazione dell'ordine dei giornalisti in chiave chiaramente ideologica rito Siva
è un governo che dichiara guerra ad un settore fondamentale per la vita democratica del Paese prima ancora che ad una categoria fondamenta ad una categoria professionale
Nessuno può avere paura delle riforme un conto per ragionare di regole ferree e difficilmente aggirabili per il sostegno pubblico a tutela del pluralismo
Ancorandolo al rispetto delle leggi delle carte di ontologiche e anche dei contratti dei lavoro tra l'altro quest'ultimo punto è stato inserito proprio su richiesta della Fnsi nell'articolo due della legge centonovantotto del due mila sedici la la mini riforma approvata dal Parlamento
è un altro e azzerare tutto per ragioni ideologiche
Un conto è portare avanti la proposta di uno statuto dell'impresa editoriale che vincoli gli editori a precisi doveri a cominciare come da loro richiesto
Dal cosiddetto rating di legalità già previsto per legge per tutte le aziende che partecipano da appalti pubblici
Un altro e compiacersi come purtroppo è avvenuto per le difficoltà di per di mercato di alcune testate e perita per il taglio dei contributi pubblici alle testate
Penso a manifesto e avvenire al libero e al foglio che scrivono cose sgradite al Governo
Lo stesso discorso vale per il tentativo di cancellare la convenzione con Radio Radicale
Non solo un governo che si e si rende colpevole di un golpe in pieno agosto in viale Mazzini non tollera il pluralismo e ne persegue la cancellazione
L'occupazione del servizio pubblico da parte di chi ha vinto le elezioni non è certo una invenzione di questo governo del cosiddetto governo del cambiamento e sindacato insieme con i colleghi dell'Usigrai esattamente come nel
Cento è passato aveva denunciato all'Ana
Le assunzioni di giornalisti e dirigenti in violazione del piano anti corruzione e presentato ricorso contro la sottrazione alla RAI di centocinquanta milioni del cannone avvertito forte la necessità di puntare il dito contro una procedura di nomina avvenuta in applicazione di norme approvate dalla precedente maggioranza parlamentare
Norme duramente contestate non soltanto dal sindacato dei giornalisti ma anche da chi allora era minoranza parlamentare
è oggi questo il paradosso a ruoli invertiti non ha esitato a servirsi di quelle norme per occupare il servizio pubblico esattamente come era avvenuto in passato
Non non abbiamo cambiato idea e continuiamo a ritenere che sia necessaria una normativa che sottrae dalla RAI al controllo dei governi altri si sono immediatamente calati nei ruoli imposti dal cosiddetto teatrino della politica
Spingendosi a mettere al vertice del servizio pubblico
Della prima azienda culturale del Paese chi ha alimentato campagne contro il Presidente della Repubblica e non ha mai nascosto i propri legami con piattaforme di propaganda vicino a Paesi stranieri
Alla luce di queste scelte effettuate anche di recente nel servizio pubblico non vorremmo che gli attacchi al capo dello Stato fossero diventati una precondizione per ottenere incarichi sarebbe gravissimo
Se questo è lo spirito dei tempi
è chiaro che il percorso di riforma delle leggi di sistema diventa una strada impervia è un clima decisamente diverso da quello che nel mille novecentottantuno
In una fase delicata di trasformazione per il settore portò all'approvazione della legge quattrocentosedici la legge sull'editoria il cui impianto generale tuttora in vigore neanche avrebbe bisogno di una revisione
Quella legge nacque dalla consapevolezza radicata negli attori del sistema Federazione nazionale della stampa italiana in primis che era necessario intervenire
In profondità per sostenere la trasformazione assicurare la sopravvivenza di un settore fondamentale per la democrazia
A quella legge lavorarono alcuni dei più affermati giuristi e costituzionalisti della storia di questo Paese
Paolo Barile Enzo Cheli Valerio Onida Giuliano Amato Giovanni Conso oggi l'approccio e di carattere ideologico
Ed è caratterizzato dalla volontà di regolare i conti con la categoria intervenire non per sostenere la fase di trasformazione e sfavorire il rilancio del settore ma per pulire i giornalisti e gli editori
Il taglio del fondo per l'editoria messo a segno nonostante i moniti del presidente della Repubblica si seri si inserisce in questo clima di forte ostilità e di guerra dichiarata al pluralismo nonché in passato non ci siano stati interventi di ridimensionamento delle risorse
Questa volta però è diverso perché si parte dal taglio per arrivare all'azzeramento
Non potendo colpire i cosiddetti giornale Oni nei cui confronti era stato minacciato il taglio della pubblicità delle aziende a partecipazione pubblica
Ci si è accaniti contro la realtà le realtà più piccole
Un colpo durissimo al pluralismo dell'informazione ma anche al mercato del lavoro perché è indubbio che quel provvedimento distruggerà numerosi posti di lavoro alimentando il precariato
Se questa è la linea è chiaro che la politica dei tagli non si fermerà qui
Ma e le prime avvisaglie ci sono già rischia di estendersi anche ad altri comparti come agenzia di stampa ed emittenza locale
Sulle agenzie di stampa non escluso che il Governo peggiori perché al peggio non c'è mai limite la scriteriata regolamentazione partorita dal precedente esecutivo
E dall'allora ministro con delega all'editoria Luca Lotti rimasto insensibile a qualsiasi proposta di modifica
A cominciare da quella avanzata dalla FN dalla FNSI che in un quadro di assoluta legittimità avrebbe consentito da un lato di tutelare la specificità e il ruolo delle agenzie di informazione primaria dall'altra di salvaguardare i livelli occupazionali
La vertenza di Ascanio USA per citare la più attuale è la più drammatica non è soltanto il risultato della fuga dell'editore dalle proprie responsabilità
Ma anche di una normativa sbagliata e di un atteggiamento da parte dell'attuale governo che non lascia intravedere nulla di positivo
Nessuna meraviglia o ovviamente perché se l'obiettivo indebolire l'informazione e colpire i giornalisti va bene tutto anche il disimpegno e l'omissione
L'atteggiamento assunto sul tema delle minacce ai cronisti delle querele bavaglio sul contrasto al precariato e da questo punto di vista emblematico le minacce cronisti sono una delle criticità che minano alla base la libertà di espressione in Italia
è un fenomeno che negli ultimi anni ha fatto registrare una preoccupante escalation
Le mafie non amano i riflettori e per questa ragione che sono ancora tanti attualmente ventuno ricordava anche Rocco i colleghi costretti a vivere sotto scorta protetti dallo Stato
Perché qualcuno cerca di impedire loro di fare il loro dovere di luminarie di luminarie territori in cui prospera la criminalità organizzata di alimentare con la denuncia e la testimonianza la speranza di un futuro migliore per intere comunità
Due di loro sono delegati a questo congresso sono Michele Albanese Paolo Borrometi
è consentito media esprimere proprio attraverso la loro presenza la vicinanza di queste assise a tutta la categoria e ti tutta la categoria ai colleghi che vivono la loro stessa condizione
La scorta non è un privilegio come purtroppo pensa qualcuno al governo
Che ne minaccia o ne dispone la revoca a scopo ritorsivo nei confronti di comunisti considerati scomodi o non allineati
La recente vicenda di Sandro Ruotolo al quale era stata revocata la scorta nonostante fosse minacciato da un boss del clan dei Casalesi del clan dei Casalesi per la sua incessante attività di inchieste di denuncia è una vergogna alla quale soltanto la reazione dell'opinione pubblica
E di molta parte della categoria ha consentito di porre rimedio
La Federazione nazionale della stampa non intende lasciare solo nessuno continuerà abbattersi anche con tante associazioni della società civile perché venga fatta piena luce sugli omicidi
Di cronisti ancora in attesa di verità e giustizia penso alla collega del TG tre Ilaria Alpi e all'operatore Miran Hrovatin ammazzati in Somalia nel mille novecentonovantaquattro
Il caso
Nel caso che noi non archiviamo ma penso anche ad Antonio Russo di Radio Radicale ucciso nel Duemila in Georgia in circostanze mai chiarite
Penso anche alla battaglia in cui la Fnsi proprio in ragione dell'adesione ai valori fondamentali della Costituzione e al fianco di dei genitori di Giulio reggini per chiedere verità e giustizia sul suo omicidio avvenuto tre anni fa in Egitto
A partire dal quadriennio che si appesa concluso
Questa federazione ha deciso di essere sempre parte civile a parte che ce lo chiedono i colleghi interessati
In tutti i processi a carico di coloro che con le minacce le aggressioni ai cronisti minacciano e aggrediscono il diritto di cronaca il diritto dei cittadini ad essere informati
è un impegno nato dall'ospizio del compagno del compagno dal compianto scusate Santo Della Volpe che quattro anni fa nel congresso di Chianciano e leggemmo presidente della Fnsi
Un auspicio che abbiamo raccolto e portato avanti insieme con il presidente Beppe Giulietti con la segreteria la Giunta esecutiva e il Consiglio nazionale le associazioni regionali di stampa
E consentitemelo con il collega Michele Albanese al quale la Giunta esecutiva
Ha voluto affidare la responsabilità dei progetti e delle iniziative in tema di legalità
E grazie a questo impegno che sono già arrivate le prime condanne e i primi risarcimenti alle parti civili Federazione della stampa compresa in Sicilia come a Roma
è grazie a questo impegno che il tribunale di Pavia nel processo contro i presunti colpevoli per l'omicidio di enti di Rockabilly il fotoreporter ucciso in Ucraina
Nel quale la Fnsi è parte civile insieme con l'Associazione lombarda dei Giornalisti ha riconosciuto al sindacato dei giornalisti la legittimazione ad agire in giudizio
A tutela della libertà di espressione del diritto dei cittadini ad essere informati a prescindere dal fatto che il minacciato sia iscritto o meno all'ordine dei giornalisti
è l'assenza
è la scelta politica di non lasciare soli questi colleghi affiancarli anche con la scorta mediatica che nella passata legislatura che nella passata legislatura ha spinto
L'allora ministro dell'Interno Marco Minniti ha istituito il centro di coordinamento per le attività di monitoraggio analisi scambio e scambio permanente di informazioni sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei cronisti
Si tratta di un organismo nel quale sindacato e ordine possono interloquire direttamente con i vertici delle forze dell'ordine inquadrare correttamente ciascun episodio e pianificare linee di intervento e strumenti anche di prevenzione
Per difendere e tutelare i colleghi
La solerzia mostrata finora nei casi di minacce ad opera di organizzazioni mafiose e criminali è però necessario che caratterizzi l'azione delle autorità preposte e del Viminale in particolare
Nel contrasto alle minacce e allegre assioni ai cronisti da parte di gruppi neofascisti e neonazisti
Gli episodi più volte denunciati nel nord Italia e la recente aggressione subita a Roma da due cronisti dell'Espresso meritano una risposta ferma ed esemplare da parte del Viminale della magistratura
Sbaglia chi cerca dei dubbi derubricare questi episodi a fenomeni di folklore
Dopo decine di denunce qualcosa comincia a muoversi perché anche delle autorità sta maturando la consapevolezza che si tratta di squadrismo di matrice fascista e in quanto tale va contrastato
La Fnsi sarà parte civile nei procedimenti penali che dovessero essere avviati esattamente come lo è e lo sarà in quelli per le minacce le aggressioni ai cronisti da parte della criminalità organizzata
Non va poi dimenticato un'altra forma di minacce ai turisti subdola ma non meno pericolosa è quella costituita dalle cosiddette querele bavaglio e dalle richieste di risarcimento incerti in sede civile a scopo intimidatorio
Per contrastare questo fenomeno
Sempre più diffuso abbiamo presentato a governo e Parlamento nella passata nella legislatura in corso una proposta in linea con l'indirizzo giurisprudenziale consolidato della Corte europea dei diritti umani
Oggi è molto semplice perfino conveniente provare intimidire un cronista e talvolta anche il suo editore soprattutto se molto piccolo con una richiesta di risarcimento danni milionaria
In caso di soccombenza il rischio è quello di pagare le spese del giudizio ossia poche migliaia di euro
Se invece la sanzione pecuniaria fosse proporzionale all'entità del risarcimento richiesto esattamente come sancito dalla Corte europea dei diritti umani il discorso cambierebbe radicalmente
Su questa proposta la politica ha deciso di non decidere
Nella passata legislatura la modifica inserita nella riforma del processo civile sia pure con una formula non del tutto soddisfacente è finita su un binario morto fermandosi al Senato in quarta lettura
Nella legislatura e in corso è stata ripresa in una proposta di legge che ha anche ricevuto il nostro sostegno pubblico pubblico sostegno a firma di tre parlamentari del Movimento cinque Stelle ma ad oggi nulla è cambiato
Tenere sotto scacco i cronisti con le richieste di risarcimento milionario fa comodo a tutti anche alla politica
E più o meno per la stessa ragione continua a tergiversare sull'abrogazione dell'articolo cinquecentonovantacinque del Codice penale
Ossia del carcere per i giornalisti la cui presenza nel nostro ordinamento contribuisce a far sì che l'Italia continui ad occupare posizioni poco onorevoli nelle classifiche internazionali sulla libertà di stampa
Il contrasto alle querele bavaglio e l'opposizione
Al carcere per i giornalisti continueranno a figurare tra le nostre priorità esattamente come il rigetto degli attacchi all'indipendenza e l'autonomia della professione attraverso l'attacco al segreto professionale e alla tutela delle fonti
Su questo versante negli ultimi anni si è registrata una tesi una pericolosa involuzione anche per l'azione invasiva di alcune Procure
Le perquisizioni personali nelle redazioni e nelle abitazioni dei cronisti così come il sequestro degli strumenti di lavoro e dei telefoni cellulari al solo fine di risalire alle fonti
Rappresentano un'inaccettabile invasione della sfera della sfera personale e lavorativa oltre che l'Imam un'inammissibile violazione del segreto professionale
I provvedimenti adottati nell'ultimo biennio a Torino Milano Brescia
Tempio Pausania Salerno sicuramente ne dimentico qualcuno talvolta comodi modalità degne di Paesi in cui la stampa viene considerata nemica della democrazia sono un chiaro attacco alla segretezza delle fonti
Le interlocuzioni avviate con il Consiglio superiore della magistratura e con l'Associazione nazionale magistrati hanno consentito di rappresentare il problema nella sua gravità
In alcuni casi è stata la stessa magistratura porre rimedio a quei provvedimenti il procuratore di Torino Armando Spataro
Arrivo a chiedere pubblicamente scusa ai colleghi della stampa ma il problema rimane
La politica ha pensato di risolvere o più volte l'ultima con il Guardasigilli Andrea Orlando con norme penso a quelle sulle intercettazioni che fortunatamente non sono entrate in vigore perché erano dirette a imbavagliare in qualche modo la stampa
Al ministro Orlando risponde Monno grazie
Disertando il tavolo in cui avrebbero voluto farci ingoiare norme chiaramente restrittive per il diritto di cronaca ferme restando le prerogative di tutti
Il problema è che giornalisti e magistrati fanno lavori diversi seggi magistrati e e i pubblici ufficiali hanno l'obbligo di tutelare il segreto istruttorio
è dovere dei giornalisti pubblicare tutte le notizie che hanno una rilevanza pubblica una rilevanza sociale
Quelle notizie cioè la cui pubblicazione essenziale per soddisfare il diritto dei cittadini ad essere informati anche su questo punto l'indirizzo della Corte europea dei diritti umani è chiaro e inequivocabile
I giornalisti hanno il diritto dovere di pubblicare le notizie che hanno rilevanza per l'opinione pubblica anche quelle coperte da segreto
è un principio che fatica ad affermarsi nel nostro Paese come dimostra anche la vicenda del collega condannato per concorso in violazione di domicilio un'assurdità
Soltanto per aver documentato un'azione del movimento nota è un'assurdità
In un contesto in questo contesto chiari segnali di involuzione si possono cogliere ovunque
Anche sul fronte dei rapporti di lavoro
La crescita delle diseguaglianze e della precarietà è diventata la cifra della nostra epoca e l'elemento distintivo del nostro settore
L'informazione sconta esattamente come altri comparti produttivi e per certi versi più di altri
Il progressivo smantellamento della legislazione e il mutamento degli indirizzi giurisprudenziali in materia di lavoro con tutto quello che ne consegue in termini di perdita di diritti tutte le garanzie
L'indebolimento dei sindacati e una globalizzazione assi metti tra asimmetrica e priva di regole in cui il capitale libero di muoversi il lavoro molto meno hanno contribuito ad accrescere le diseguaglianze
Il ruolo il modo in cui è stata gestita la globalizzazione ha determinato il salari più bassi perché è stato svuotato il potere contrattuale dei col dei lavoratori
Si è fatto strada un singolare pensiero dominante secondo cui le diseguaglianze sono necessarie per la crescita economica
Invece è vero il contrario perché per crescere tutti e in modo sano ci sarebbe bisogno di una maggiore uguaglianza nella distribuzione del reddito questo processo in Italia è iniziato negli anni Novanta nel mille novecentonovantasette il cosiddetto pacchetto Treu
In nome della flessibilità spalancato le porte all'indebolimento progressivo dello Statuto dei lavoratori raggiungendo che ha raggiunto l'apice con il cosiddetto Jobs act la legge delega centottantatré del due mila quattordici
Se è vero che l'occupazione non si crea per decreto è innegabile che oggi nel mondo del lavoro nell'informazione come in altri comparti ci siano migliaia di lavoratori ai quali non vengono riconosciuti diritti tutele e garanzie retribuzioni dignitose
Perché esistono leggi che hanno legalizzato la precarietà spacciando la per flessibilità l'idea sempre più diffusa secondo la quale il riconoscimento di diritti fondamentali dei lavoratori è un ostacolo alla creazione di occupazione non è modernità ma rappresenta un ritorno al medioevo
Cancellare diritti e tutele del lavoro dipendente come avvenuto in questi anni non soltanto in Italia non è flessibilità ma significa ampliare l'aria l'area della precarietà
Per questa ragione il sindacato dei giornalisti ha messo al centro della propria azione sia nel confronto con i governi sia nel confronto con gli editori la tutela del lavoro nella consapevolezza che per costruire una società giusta bisogna restituire peso al lavoro
Da principale fattore di coesione sociale il lavoro assente discontinuo precario svalutato è diventato il veicolo di trasmissione delle diseguaglianze e dell'esclusione sociale
C'è un evidente deterioramento della componente no foro con inevitabili conseguenze sul piano economico e sociale che comprometterà hanno il futuro delle giovani generazioni
Il rischio con le critiche le cosiddette politiche della Borsa evinca ossia di riduzione della forza lavoro fanno correre alle nostre società sembra non interessare nessuno
Fatta eccezione per papa Francesco che ha più volte ricordato come il lavoro da fattore di riscatto sociale sia diventato ormai una forma di ricatto sociale
Il lavoro è ormai scomparso dall'agenda politica la principale preoccupazione dei governi
Sono diventate le pensioni
Un tema che consente di raccogliere facili consensi elettorali ma anche di cortissimo respiro sia perché manca un approccio di carattere strutturale di sistema che consenta di ancorare le uscite dal mondo del lavoro al necessario ricambio generazionale
Sia perché soltanto lo sviluppo dell'occupazione l'attenzione alle nuove generazioni può assicurare la necessaria stabilità al al sistema pensionistico
Quando parliamo di ricatto sociale non possiamo non pensare ai giornalisti precari
Giovani ma molto spesso non più giovani costretti ad accettare condizioni al di sotto della soglia della dignità e della sopravvivenza e De Michele la soglia minima di sopravvivenza
Può compenso per le Autonomie abrogazione della figura dei co.co.co. che per il settore dell'informazione rappresentano quello che i voucher rappresentavano per gli altri comparti del mondo del lavoro
Ossia una forma di sfruttamento legalizzato ci sono due priorità
Testo e
Che su entrambe le misure si registri la ferma opposizione degli editori non stupisce
Che anche i governi facciano finta che il problema non esista è grave e inaccettabile
è la ragione che alla fine del due mila diciassette ci porto a manifestare pubblicamente contro le scelte a senso unico dell'allora ministro con delega all'editoria Luca Lotti
Non era in discussione da parte nostra il fatto che il governo avesse sostenuto i processi di trasformazione e i piani di ristrutturazione aziendali i nostri erano rilevi ieri di merito
A fronte di centottantotto milioni di euro stanziati fra il due mila quattordici e il due mila diciotto per finanziare le uscite dal mondo del lavoro tramite i prepensionamenti
Cui si aggiunsero sgravi sugli investimenti pubblicitari nel biennio due mila diciassette due mila diciotto nulla veniva richiesto alle aziende editoriali come contropartita in termini di sviluppo dell'occupazione e di lavoro regolare
Non un impegno rivedere in senso più favorevole ai lavoratori il rapporto di di tre a uno fra uscite in prepensionamento e nuove assunzioni obbligatori
E neppure da parte del governo la volontà di cancellare quella parte del così detto Jobs act che aveva lasciato in vigore per le sole professioni ordinistiche la figura dei collaboratori coordinati e continuativi
L'esecutivo rinunciava la necessaria funzione di riequilibrio sociale condannando migliaia di colleghi ad una precarietà indecorosa immorale
La figura dei co.co.co. è diventata la forma più diffusa di aggiramento del contratto di lavoro giornalistico e uno dei principali ostacoli al rinnovo del contratto di lavoro Fieg Fnsi
Molti dei posti di lavoro dipendente persi con prepensionamenti e pensionamenti di anzianità e di vecchiaia sono stati sostituiti da collaboratori coordinati e continuativi basta guardare i numeri per capire perché
La retribuzione media lorda annua dei sette mila settecento novantacinque collaboratori coordinati e continuativi attivi stando agli ultimi dati Impregilo è di nove mila settecento novantadue euro l'anno
A un co.co.co. vengono richieste le stesse prestazioni del lavoratore dipendente deve occuparsi di cronaca nera bianca giudiziaria fare inchieste talvolta anche l'inviato ma il costo del lavoro medio è di circa sei volte inferiore alla retribuzione media di un giornalista assunto con rapporto di lavoro ex articolo uno del contratto FIEG e FNSI
Va leggermente meglio per modo di dire
Ai quattordici mila novecentoquarantanove lavoratori autonomi con partita Iva
Per i quali la retribuzione media annua è di quattordici mila ottocentodiciotto euro ma in un caso e nell'altro siamo in presenza di lavoro sottopagato
Che non può assicurare quei livelli di qualità declamati dagli editori per rilanciare l'informazione professionale
L'aumento esponenziale degli iscritti alla gestione separata dell'Impregilo è l'indice più evidente della tendenza delle aziende editoriali a spostare il lavoro fuori dalle redazioni
Nel due mila quindici erano quarantuno mila cento sessantotto oggi
Sono quarantatré mila trecentocinquantuno di cui diciotto mila novecentonovanta sono iscritti anche alla gestione principale
La cosa più grave è che nella passata legislatura come nella legislatura in corso
Un emendamento per l'abrogazione dei co.co.co. è stato bocciato su richiesta del governo la prima volta nel dicembre del mi due mila diciassette lo stop arrivò in Commissione bilancio della Camera prima che la manovra di prima di bilancio provasse ad essa approdasse all'esame dell'aula
La seconda volta nel luglio due mila diciotto nell'aula della Camera per volontà del governo che ha accolto il parere contrario del ministero del lavoro all'emendamento presentato da liberi e uguali e votato da tutti i gruppi dell'attuale minoranza parlamentare
L'ultima volta due mesi fa
Quando lo stesso emendamento è stato riproposto in sede di manovra di bilancio ed è stato dichiarato inammissibile dallo stesso ministero e dalla stessa maggioranza parlamentare
è una battaglia che continueremo a portare avanti lo stesso discorso vale
Lo stesso discorso vale per l'equo compenso per la liquidazione giudiziaria dei compensi sui quali la Commissione lavoro Tonolo della se Federazione della stampa ha prodotto iniziative di sensibilizzazione anche pubblica
I collaboratori pagati ha perso solo il sessantacinque per cento della categoria a questo mondo in espansione si deve dare un giusto riconoscimento anche in termini di diritti sindacali rappresentanza anche nelle vertenze aziendali e accesso al welfare
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Un piccolo segnale su quest'ultimo versante è la convenzione implicita assaggi che permetterà l'accesso alle prestazioni sanitarie
Di oltre sei mila colleghe e colleghi iscritti alla gestione separata dell'Impregilo
Il costo dell'iscrizione
Alla Casagit sarà carico dalla gestione separata dell'Inpgi così come previsto nella delibera approvata sotto la presidenza di Andrea Camporese che dopo un lungo iter ministeriale ha ottenuto il via libera definitivo qualche settimana fa
La filosofia dell'equo compenso non può essere quella ancora oggi rivendicata eppure applicata in alcune realtà del più scrivi meno ti pago
L'equo compenso non può non può non avere come parametri di riferimento l'articolo trentasei della Costituzione e i contratti nazionali che regolano il lavoro dipendente
La chiusura degli editori su questi aspetti trovano alleato trovò un alleato nell'atteggiamento dei governi volto a far sì che lavoro debole sia sempre più debole e privo di tutele
Un governo che vuole affrontare seriamente il problema del lavoro autonomo deve convocare il tavolo per l'equo compenso di approvare il decreto per fissare i parametri per la liquidazione
Giudiziaria dei compensi dei lavoratori autonomi esattamente come è avvenuto per tutti e per tutte le altre professioni ordinistiche
Se i giornalisti sono stati lasciati fuori la ragione e intuibile giornalisti più deboli possono essere ricattati più facilmente
è un tema dal quale nessuno può chiamarsi fuori no le istituzioni ma nemmeno le ditte gli editori
Occorre ragionare su un ormai ineludibile spostamento delle risorse che sicuramente non sono illimitate sugli investimenti sullo sviluppo sulla riduzione delle diseguaglianze sull'inclusione di numerosi colleghi
Ho suore di fuori dalle garanzie contrattuali sull'occupazione e sulla difesa del reddito
Nel settore della carta stampata non si può pensare di proseguire sulla strada intrapresa nell'ultimo decennio
Costanza a me con lo stanziamento di milioni di euro esclusivamente per i pensionamenti anticipati
Il ricorso agli ammortizzatori sociali la distruzione del lavoro subordinato sostituito dal lavoro atipico o parasubordinato irregolare e la destrutturazione del contratto nazionale di lavoro
Contratto Fieg Fnsi
è stato prorogato fino al successivo rinnovo richiede sì un profondo intervento di innovazione ma su qualcosa su questo debba significare bisogna intendersi
L'innovazione non può essere quella inseguita dagli editori ossia la destrutturazione dell'impianto contrattuale la cancellazione di quasi tutto il disco quasi tutti gli istituti nel suo previste
Innovazione significa mettere al centro la lotta alle diseguaglianze e l'inclusione sociale di chi nel perimetro del contratto c'è già mo'non ha alcun diritto alcuna tutela alcuna forma di garanzia
Si può intervenire sulle figure contrattuali si possono e si devono inserire nuovi prossimo i profili professionali ma non si può prescindere dalla cornice del lavoro subordinato
O si riparte da qui o si dovrà arrivare ad una vertenza pubblica non è questa una battaglia corporativa ma è la rivendicazione della dignità del lavoro
L'obiezione
L'obiezione secondo la quale saremmo rimasti arroccati nella difesa di un di un fortino sempre più piccolo mentre la modernità Citra volgeva non regge perché coloro che lo affermano cioè gli editori
Non l'hanno fatto affinché ci fosse un trasferimento di reddito verso quella che per loro è la vera modernità ossia la libera professione
Il lavoro fuori dalle redazioni la verità è che l'unico modello che hanno in mente prevede lo svuotamento delle redazioni e l'aumento del lavoro precario
Questo mette questo questo quadro mette a rischio un presidio democratico qual è l'informazione creando una vera e propria emergenza
L'ostacolo al rinnovo del contratto nazionale di lavoro è principalmente questo per noi l'inclusione è imprescindibili lei
Certo a questo si aggiunge un'altra questione che è l'eredità di un altro mondo e di un'altra stagione un macigno l'abbiamo detto più volte
Che andava tolto dal tavolo con un intervento di carattere strutturale bilanciato già alla fine degli anni ottanta del secolo scorso quando era chiara a tutti l'insostenibilità dell'istituto
Mi riferisco alla cosiddetta indennità ex fissa l'alto numero di uscite dal mondo del lavoro ha aggravato la situazione di deficit del fondo che si era già palesata molto tempo prima in tutta la sua gravità
Di fronte alla tentazione di qualche editore di mandare definitivamente in default il fondo il gruppo dirigente della Fnsi anche grazie alla fattiva collaborazione delle associazioni regionali di stanca e dell'Unione nazionale giornalisti pensionati ha voluto e saputo trovare un'interlocuzione con i vertici tutti con i vertici della FIEG che ha portato alla soluzione che tutti conoscete
O si ha la facoltà offertagli aventi diritto di ottenere in un'unica ogni due o tre soluzioni l'importo maturato con una decurtazione a fronte del Periodo di rateizzazione più lungo del previsto previsto dal contratto
La sottoscrizione di quell'accordo ha ulteriormente raffreddato gli editori sul fronte contrattuale urto innanzitutto perché le risorse destinate all'ex fissa in particolare al pagamento degli interessi sul finanziamento concesso dall'Impregilo
Non sono risorse aggiuntive ma importi che vanno comunque computati nel capitolo relativo al costo del lavoro e poi perché prima di investire sul contratto molti editori vogliono vedere come finirà la partita dell'ex fissa
Perché è sempre vivo il timore che una qualche sentenza di tribunale in qualche parte d'Italia sancisca che il debito deve essere onorato dai datori di lavoro dei giornalisti che hanno maturato il diritto che poi sarebbe come dire la Parisi
Questa soluzione faticosamente raggiunta è resa possibile grazie alla disponibilità dell'Impregilo rappresenta la declinazione in termini concreti di quella solidarietà Inter respinge generazionale di categoria spesso soltanto predicata
L'accordo fra le parti sociali ha fatto sì che al pagamento dei colleghi che hanno chiesto la liquidazione anticipata
Sull'importo maturato fossero destinati sei virgola sette milioni accantonati nel fondo contrattuale alimentato con un contributo dello zero sessanta
Si tratta di somme che il contratto destina finalità sociali come per esempio il finanziamento di ammortizzatori sociali o della disoccupazione
Averli destinati al pagamento dell'ex fissa con l'accordo di tutti anche della parte più debole della professione significa aver fatto prevalere l'interesse all'unità della categoria
Purtroppo non sempre così
Le polemiche le invettive e gli insulti anche gli insulti che qualche minoranza rumorosa
Di qualche minoranza rumorosa seguiti alla decisione dell'impliciti richiedere ai titolari di trattamenti pensionistici un contributo di solidarietà
Per importi assolutamente contenuti non è stata una bella pagina per la categoria per la professione
Fermo restando il diritto di ciascuno di far valere le proprie ragioni anche in giudizio la solidarietà non può mai essere a senso unico noci noi non ci salviamo se non comprendiamo che ci lega un destino comune di categoria
Lavori che lavoratori dipendenti autonomi precari pensionati sono parti essenziali dello stesso mondo
Lavoro regolare la condizione essenziale
Per alimentare la categoria e mantenere in vita gli enti e gli istituti il confronto con gli editori finora limitato al singolo il tematiche legate per lo più agli stati di crisi deve ripartire dalle fondamenta sempre però che gli editori siano disponibili
Un lavoro che deve coinvolgere tutti a cominciare dai comitati di redazione stremati da un decennio di stati di crisi spesso senza soluzione di continuità e da una corsa verso il basso delle retribuzioni e delle condizioni di lavoro
Ripartire dalle fondamenta significa affrontare tutti i nodi dall'organizzazione del lavoro alle nuove figure professionali dalla cancellazione delle delle disparità di inquadramento e di trattamento economico
Spesso legate le differenze di genere
Alla qualità della vita dentro e fuori alle dalle redazioni al sostegno anche in termini di formazione finalizzata al reinserimento lavorativo a chi ha perso il posto di lavoro ed è ancora lontano dalla pensione
L'ultimo decennio è stato caratterizzato da una crisi economica gravissima la peggiore dal secondo dopoguerra secondo legali gli analisti che in Italia ha lasciato strascichi più che in altri Paesi europei
Il settore editoriale ha pagato in termini di fatturato e di posti di lavoro la debolezza strutturale della nostra economia
Attualmente tra i diciannove Paesi dell'area euro sono dati del dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica del governo
Soltanto il Portogallo meno uno virgola due per cento l'Italia meno cinque virgola quattro per cento e la Grecia meno venticinque virgola due per cento
Devono ancora recuperare in termini di PIL la situazione ante crisi
Come se non bastasse gli ultimi dati negativi sul PIL nel quarto trimestre del due mila diciotto dicono che l'Italia è di nuovo in recessione
Il quadro generale ha influito notevolmente sul nostro settore
Nel due mila otto gli occupati erano diciotto mila ottocentosessantasei l'ultimo dato del due mila diciotto è di quindici mila e sedici occupati
Il saldo negativo di tre mila ottocentocinquanta posizioni attive pari al venti virgola quattro per cento
Un dato reso più preoccupante dal numero in costante crescita dei trattamenti di pensione diretta
Passati dai quattro mila duecentocinquantasei del due mila otto ai sette mila duecentoquaranta del due mila diciotto con un incremento del cinquantotto virgola sette virgola sette per cento
Nel due mila diciotto il rapporto Frattini e pensionati è sceso a uno virgola cinquantasei anche rapporto fra media dei trattamenti pensionistici e media retributiva registrare ulteriori motivi di allarme
Negli ultimi quattro anni il trattamento medio di pensione diretta
è rimasto sostanzialmente invariato l'ultimo dato di sessantacinque mila cinquecentodieci euro lordi annui
La retribuzione media è invece passata da sessanta mila settecentocinquantadue a cinquantanove mila settecentosettantacinque euro lordi
Il bilancio sarebbe stato più pesante senza il welfare di categoria
Non solo contratti di solidarietà e cassa integrazione
Il ricorso ai pensionamenti è stato il principale ammortizzatore sociale
Non sempre è stato utilizzato correttamente se molto se in molti casi i pensionamenti anticipati ex lege quattrocentosedici del mille novecentottantuno e i pensionamenti di anzianità
Hanno hanno evitato licenziamenti e operazioni di macelleria sociale
In altri casi l'uscita anticipata dal mondo del lavoro si è trasformato in un éscamotage legale legale per alleggerire i bilanci delle aziende e trasferire i costi sul bilancio dell'idrogeno
Numerosi sono ancora oggi i giornalisti che dalle redazioni sono usciti soltanto formalmente
E che da pensionati continua a fare esattamente quello che facevano da attivi anche di inviati
Un danno per il mercato del lavoro ma anche per l'istituto previdenziale della categoria
è una situazione che non può più trovare alcuna forma di tolleranza le maglie larghe della legge
Modificata in senso più restrittivo e aderente alle regole sul pensionamento di vecchiaia soltanto alla fine del due mila sedici
Hanno permesso a tante aziende di utilizzare lo strumento della cosiddetta crisi prospettica per mandare i per mandare i pensioni giornalistica cinquantotto anni con diciotto anni di contributi il conto lo ha pagato e continua a pagarlo litigi
La trasformazione del mercato editoriale richiedono politiche contrattuali articolate
La scelta politica compiuta diciannove anni fa di sottoscrivere con Aeranti-Corallo il contratto nazionale dell'emittenza radiotelevisiva locale contratto di cui è stata rinnovata la parte economica
Nel tempo si è rivelata giusta perché ha consentito di dare certezze ad un settore vitale per il pluralismo dell'informazione
E dignità al lavoro di mille cinquecentosedici colleghi questo è l'ultimo dato disponibile altrimenti destinata ad uno sfruttamento selvaggio e ad un lavoro senza diritti senza tutele e senza garanzie
è la stessa filosofia che ha convinto il gruppo dirigente della Fnsi insieme con le venti associazioni regionali di stampa a sottoscrivere con Lusetti il primo contratto nazionale di lavoro che regola i rapporti di lavoro nei periodici a diffusione locale
E nelle testate on line e non collegate a quotidiani periodici emittenti radiotelevisive nazionali
Prevedendo anche figure professionale professionali figlie del mondo digitale
è la filosofia di chi ritiene che vadano riconosciuti diritti le tutele del lavoro subordinato gli strumenti dal nostro welfare anche a chi opera in realtà strutturalmente deboli
Il novanta per cento delle società che pubblicano esclusivamente testate on line secondo i dati dell'Agcom non raggiunge i cento mila euro lordi annui di fatturato
Anche in questo caso si è trattato di una scelta politica
Si poteva far finta di non vedere è continuare a coltivare le luci l'illusione o meglio ad alimentare un pregiudizio antistorico secondo il quale
Il contratto di lavoro giornalistico è sempre e soltanto quello sottoscritto nel mille novecentoundici abbandonando quindi questi colleghi allo sfruttamento al precariato nella migliore delle ipotesi a lavorare come co.co.co. e partite Iva
Oppure si poteva guardare in faccia la realtà è sottoscrivere un contratto che garantisce l'autonomia professionale a partire dal richiamo alla legge
Numero sessantanove del sessantatré e fissasse regole precise orari di lavoro ferie retribuite riconoscimento della malattia inquadramento previdenziale profilo di assistenza sanitaria presso la Casagit
Retribuzioni adeguate e in linea con quelle che la realtà del mercato del lavoro del Paese
Si è trattato di un avanzamento anche sotto il profilo delle qualifiche perché è stata riconosciuta e regolata la natura giornalistica di numerose mansioni
Nate
Nel mondo del web e che rischiano di essere inquadrate in altre categorie professionali
è stato un modo per parlare anche la parte più giovane della professione quella troppo spesso abbandonata a se stessa è che legittimamente tende non riconoscersi negli enti della categoria perché ne avverte la distanza
Un atteggiamento che anche in Italia come nel resto del mondo abbiamo pagato anche noi in un sindacato in termini di perdita di iscritti al sindacato stesso non illusioni allora ma dignità inclusione sono queste le linee che devono continuare a guidare la nostra azione anche nel confronto con la pubblica amministrazione è un settore nel quale lavoro giornalistico c'è e ci sarà sempre di più mandar regolato con un accordo ad hoc
Il protocollo sottoscritto con l'ANCI va in questa direzione
L'attacco al contratto di lavoro giornalistico applicato negli uffici stampa di alcune regioni e in atto da tempo
C'è una ricca c'è una burocrazia a livello nazionale e di singole regioni che ritiene che il contratto di lavoro giornalistico sia un corpo estraneo di cui va cancellata prima possibile ogni traccia
Le mai chiarite ambiguità della legge centocinquanta del due mila quello sugli uffici stampa pubblici non aiutino a definire un percorso lineare
La recente Lezzi dichiarazione di illegittimità costituzionale della legge approvata dalla Regione Lazio nel due mila diciassette per violazione dell'articolo centodiciassette della Costituzione
Chiude alla possibilità di applicare il contratto Fieg Fnsi negli uffici stampa della Regione Lazio e trasferisce di fatto la questione al tavolo dell'Aran
La sentenza della Consulta non produrrà alcun effetto automatico nelle altre regioni dove nel corso degli anni sono state approvate leggi regionali per regolamentare il lavoro giornalistico è però un dato di fatto che in alcune regioni solerti burocrati stanno cercando di smantellare leggi ancora in vigore provando ad applicare un profilo contrattuale che ancora non c'è
La dichiarazione di intenti sottoscritta a maggio due mila diciotto daranno ed Fnsi
Apre la strada alla definizione concertata del profilo professionale del giornalista nella pubblica amministrazione anche sul versante della regolamentazione di aspetti peculiari della nostra professione
Dalla flessibilità degli orari all'autonomia professionale fino all'iscrizione alla Casagit che al fondo pensione complementare
Senza enfasi alcuna
Dopo diciotto anni dall'entrata in vigore della legge centocinquanta dopo numerosi contenziosi giudiziari non poche incomprensioni finalmente chiarite con i sindacati maggiormente dapprima giorno entra presenta attivi del personale della pubblica amministrazione
Qua la dichiarazione congiunta la fa Aracne ed Fnsi inaugura una nuova fase un capitolo tutto da scrivere ci auguriamo in fretta che fermi restando i diritti acquisiti e il valore del contratto FIEG FNSI
Ponga
Le basi per un contratto Aran Fnsi all'insegna del riconoscimento dei rapporti di lavoro dei diritti e di retribuzioni adeguate e dell'allargamento della base professionale e contributiva
Si tratta di un passaggio imprescindibile anche per la sopravvivenza di impinge Casagit in dieci anni di crisi gli enti economici della categoria hanno fatto di tutto per mantenere gli equilibri Conti cercando di incidere il meno possibile sul livello delle prestazioni
Il pesante disavanzo Riseis registrato dall'Impregilo è il risultato di undici di un decennio di uscite dal mondo del lavoro dai prepensionamenti e pensionamenti anticipati a fini quelli incentivati fino a licenziamenti
E di un mercato del lavoro in cui è difficile intravvedere elementi di dinamismo e segnali di inversione di tendenza
Difendere l'Uefa della nostra categoria un complesso di tutte le prestazioni dire allunga più favorevole di quello previsto nel sistema generale
è un dovere e una necessità
Di qui la scelta di mettere l'inclusione al centro delle politiche contrattuali guardando a mondi che oggi tendono a sfuggire come quello degli uffici stampa
Delle aziende pubbliche e private e del giornalismo delle reti RAI delle nelle reti radiotelevisive
Fuori dalle testate giornalistiche
Occorre quindi avviare un'interlocuzione con Confindustria e sostenere lo sforzo dell'Usigrai per il riconoscimento del contratto di lavoro giornalistico ai colleghi che esercitano l'attività professionale
Nei programmi di approfondimento e a tutti coloro che anche nelle testate del servizio pubblico fanno lavoro giornalistico senza il giusto inquadramento contrattuale
L'accordo di recepimento del contratto di lavoro giornalistico sottoscritto da RAI Usigrai ed Fnsi
Contiene un'importante apertura da parte dell'azienda sull'avvio di un percorso di riconoscimento del giornalismo nelle reti ampliare il concetto di professione
Tenendo fermi i capisaldi della legge ordinistica è possibile così come è necessario guardare a mondi contigui a quello del giornalismo per assicurare la sopravvivenza
Dei nostri enti di categoria
Portare i comunicatori nell'Impregilo è un'operazione non soltanto possibile ma anche utile perché senza snaturare la professione giornalistica si assicura sostenibilità all'istituto di previdenza lo stesso discorso vale per la Casagit
La comune volontà è quella di intraprendere un percorso condiviso per giungere all'individuazione di un nuovo modello che assicuri la sopravvivenza della Cassa di assistenza anche attraverso la vendita di servizi ad altre categorie di professionisti e di lavoratori
La Casagit fu costituita dalla Fnsi nel mille novecentosettantaquattro quarantacinque anni fa come associazione non riconosciuta
Serve un processo di trasformazione ambizioso che deve consentirle di operare sul mercato in un periodo medio-lungo con una governance saldamente nelle mani dei giornalisti senza mettere in discussione nella centralità dell'assistenza nella salvaguardia del patrimonio
E neppure l'originario spirito di solidarietà fra gli iscritti
La riflessione deve essere ampia e partire da un dato di fatto ossia che il servizio sanitario nazionale nato quarant'anni fa è sempre più in affanno
La riduzione degli spazi di intervento e di assistenza da parte della sanità pubblica citiamo a valorizzare l'originaria natura integrativa della casa
Per assicurare agli scritti livelli elevati di prestazioni in tutto il territorio nazionale
Bisognerà avere coraggio e usare perché il mercato dell'informazione tradizionale e ancora attraversato da una crisi che la crisi di un modello industriale
Dal due dal due mila sette anno in cui sono arrivati l'I Phone e Facebook
Le vendite di copie dei giornali sono passate da se virgola uno milioni al giorno a due virgola sei milioni nel due mila diciotto dato quest'ultimo che include anche le copie digitali
Nel giro di dieci anni la raccolta pubblicitaria su tutti i media si è ridotta di uno virgola tre miliardi e la quota di mercato relativa alla quarta alla carta stampata e passata dal trentuno al tredici per cento
Le cause sono molteplici ma innegabile innegabile che abbia pesato e non poco l'avvento del web che è stato visto da tutti gli editori con un secco mento in cui provare a raggiungere ampie fette di utenti
L'illusione è stata quella che il numero degli utenti e dei contatti sarebbe stato così alto da garantire una sostenibilità economica basata sulle entrate pubblicitarie
Così non è stato perché se è vero che gli utenti e che ogni giorno consultano almeno una volta un sito on line d'informazione raggiungono i dodici milioni il mercato della pubblicità non è cresciuto come ci si aspettava negli ultimi dieci anni
è passato da novecentocinquanta milioni a due virgola nove miliardi di euro
Il settantacinque per cento di queste risorse finisce però i cosiddetti over the top cioè Gogol è Facebook oggi il settantacinque per cento di un del fatturato di un'azienda Eric editoriale deriva dalla carta
Il web per quanto sviluppato e per quanto abbia imposto un'organizzazione del lavoro completamente diversa da quella tradizionale non è in grado di remunerare da solo il costo del lavoro
Ci sono delle eccezioni al sito web del New York Times si accede soltanto per abbonamento
Il quotidiano ha puntato sulla qualità è grazie a tre milioni di sottoscrittori i profitti hanno superato i ricavi pubblicitari è un modello quello che sotto quello delle sottoscrizioni non facilmente replicabile in Italia considerato che il New York Times si rivolge ad un'utenza globale
Anche in Italia la maggior parte dei quotidiani e dotata di pay wall ma gran parte degli utenti preferisce per il momento le notizie gratis alla lunga però la gratuità va a discapito della qualità
Se la democrazia richiede un'informazione qualificate di qualità questa informazione non può non avere un costo adeguato per questa ragione
Per questa ragione l'imprenditoria italiana dell'informazione deve adeguarsi alla modernità rilanciare investire sulla qualità e sul lavoro regolare
Le imprese editoriali italiane non solo quelle per la verità non sono adeguatamente capitalizzate
Fino a quando continueranno a dipendere dal sistema bancario lasceranno che bilanci e piante organiche vengano vigilati dalle banche con queste ultime che per non mettere a rischio i propri affidamenti chiederanno di ridurre i costi quindi saremo sempre al punto di partenza
Occorrono invece interventi pro fonti
Profondi continuare assicura subire la rapina dei contenuti in rete e l'offensiva dei colossi del web senza intervenire sui fusti pubblicitari diretti e indiretti legati all'utilizzo delle notizie significa condannare il giornalismo e la professione
Su questo punto esista una comune percezione del problema
è un fatto positivo che Federazione degli editori e sindacato dei giornalisti siano nel dalla stessa parte nella battaglia condotta insieme con altre associazioni di lavoratori intellettuali per l'atto per la tutela a livello europeo del Copyright
La battaglia per il Copyright rappresenta un passaggio cruciale per il futuro dell'informazione professionale così come di numerose professioni intellettuali
Introdurre l'obbligo del pagamento di diritti a carico di chi ogni giorno diffonde gratuitamente attraverso piattaforme socio digitali socialmente forte motori di ricerca
Una grande quantità di notizie pubblicate dai giornali non significa penalizzare gli utenti della Rete
Ma vuol dire difendere l'informazione di qualità e tutelare la dignità del lavoro
Dopo aver cercato di impedire l'approvazione della direttiva a settembre due mila diciotto i giganti mondiali del web stanno provando a svuotare o ad annacquare i regolamenti la battaglia per il riconoscimento del cosiddetto le i propri in queste ore quadrate a Bruxelles sono in corso riunioni che potrebbero portare ad una svolta
La battaglia per il riconoscimento del cosiddetto diritto connesso al diritto d'autore una battaglia per la dignità del lavoro nel caso dell'informazione anche una battaglia per la democrazia
Chi produce informazione è un imprenditore che investe assume giornalisti e personale dipendente
è per questo si aspetta un ritorno in termini di fatturato e di utili
Se quotidianamente il prodotto giornalistico viene non soltanto saccheggiato attraverso la Rete ma consente anche ai cosiddetti Over The Top di ricavare profitti ingenti attraverso la raccolta pubblicitaria il traffico dei dati forniti dagli utenti della Rete si crea un problema sia per le imprese editoriali costretti a ridurre il numero dei giornalisti e a ridimensionare lì l'offerta delle notizie
Ma anche e soprattutto un problema per la democrazia
Da questo punto di vista non è un caso che fra i governi che hanno esercitato un potere di veto nella procedura di definizione della normativa europea sul Copyright ci sia anche il governo italiano
Ma c'è di più
La campagna avviata da Gogol sulla maggior parte dei quotidiani è un'entrata a gamba tesa sul mercato editoriale
Il messaggio del colosso della Rete rivolto agli editoriali inserzionisti è chiaro la vostra visibilità dipende da me
Gogol hai in mano il potere il potente algoritmo algoritmo che ogni giorno permette di conoscere tutto ciò che il pugio anali pubblicano in tutto il mondo
La posta in gioco è molto alta il controllo della circolazione delle notizie e delle opinioni in tutto il mondo
Attraverso il proprio con ritmo Gogol può decidere di diffondere o cancellare un giornale una notizia ho un'opinione
La mercificazione dei contenuti operata da Google dove l'autorevolezza è secondaria rispetto al profitto
E i flussi del di Facebook dove è difficile distinguere contenuti giornalistici Effeti gli USA hanno creato un ecosistema socialmente distruttivo
Non si può sottostare a ricatti di Gogol perché la circolazione dei contenuti e delle opinioni è un servizio pubblico che deve essere condiviso con i produttori per questo la Ferla Fnsi continuerà a essere in prima linea
Insieme con i colleghi della federazione internazionale dei giornalisti dei sindacati europei dei giornalisti e con tutte le organizzazioni che si sono già mobilitate a livello europeo affinché l'iter per il riconoscimento del diritto connesso al diritto d'autore
Venga completato in questa legislatura e si traduca in regole che poi diventi più vincolante vincolanti negli stati membri
Sarebbe il passo decisivo
Che permetterebbe al settore non soltanto di reperire risorse per il rilancio ma anche di riavviare il confronto sull'informazione in Italia le sue regole a cominciare da quelle per il lavoro e i modelli di business ormai entrati in crisi ovunque
Ridimensionamenti accorpamenti chiusure sono il denominatore comune di numerosi stati di crisi non pochi editori meditano l'uscita neanche troppo soft dal sistema e hanno già cominciato a dismettere testate storiche
La vendita di Panorama e la volontà di fare altrettanto con numerose testate che hanno che fanno capo la divisione francese di Mondadori non apre soltanto scenari inquietanti sotto il profilo dell'occupazione
E della regolamentazione dei rapporti di lavoro ma anche e soprattutto dell'organizzazione del lavoro e del rispetto dei canoni fondamentali della professione
Sul mercato si affacciano imprenditori che stanno già sperimentando modelli di produzione che fanno a meno del lavoro giornalistico strutturato
Non va neppure taciuto il rischio di nuovo di nuove concentrazioni proprietarie finora sottovalutato se non ignorato dalle autorità di garanzia anche a causa di un sempre più evidente vuoto normativo
è un problema diffuso ma guai a dimenticare che ci sono aree del paese in cui l'informazione sta scomparendo lentamente
C'è una questione meridionale dell'informazione sempre più tangibile non soltanto in termini di emorragia di copie vendute
è di per dita di quote di mercato e di posti di lavoro ma anche in termini di ritirata progressiva dal mercato da parte degli imprenditori
I presidi storici dell'informazione al sud Italia rischiano di scomparire guardate dall'Abruzzo alla Sicilia potrei citare tanti casi però consentitemi la vertenza in corso la Città di Salerno questa mattina ai colleghi è stato impedito di entrare in redazione nonostante fosse finito lo sciopero
Il ridimensionamento progressivo del Mattino di Napoli un tempo Baluardo e punto di riferimento per tutto il Meridione
La crisi di una testata come la Gazzetta del Mezzogiorno centotrent'anni di storia che rischiano di essere cancellati
Perché come se non bastassero stati di crisi
E tagli ripetuti
è finita insieme con la Sicilia di Catania in un provvedimento di sequestro con confisca delle quote societarie disposto nei confronti dell'editore nell'ambito di un'inchiesta antimafia tutti questi sono segnali di allarme da non sottovalutare
Senza voler entrare nel merito delle inchieste della magistratura che devono andare avanti riteniamo che non si possa sequestrare e confiscare un giornale come se fosse un'azienda qualsiasi
L'interesse costituzionale alla corretta amministrazione della giustizia va bilanciato con il diritto costituzionale costituzionalmente riconosciute cittadini ad essere informati
Il sequestro giudiziario di un'azienda editoriale non può portare alla chiusura di un giornale e alla perdita di posti di lavoro
Come purtroppo accadrà se non prevarrà il buonsenso l'informazione è un servizio pubblico essenziale per ogni comunità
Al sud in particolare perché la crisi è più grave che nel resto d'Italia e mette a rischio la convivenza civile
Deve partire da queste assise allora
L'impulso per riportare al centro del dibattito il tema del mercato dell'informazione in tutte le sue componenti dal lavoro sempre più già strutturato gli investimenti pubblicitari
Che l'undicenne con decenni di crisi economica hanno fatto registrare un calo complessivo impressionante vanno affrontati i nodi strutturali che da decenni rappresentano un pesante fardello per tutto il comparto basso tasso di lettura mercato squilibrato a favore della televisione e adesso anche dei cosiddetti over the top che tendono sempre più a eludere il pagamento delle tasse
E poi infine il sistema di distribuzione poco elastico e ormai insufficiente
La Fnsi dovrà farti farsi promotrice di un grande momento di confronto pubblico con tutti gli attori del sistema
Che affronti questi nodi e abbia come tema portante il rapporto fra Democrazia informazione e lavoro
Il governo il mondo politico devono essere chiamati ad una presa di coscienza e di responsabilità sulla deriva in atto si mettano da parte la demagogia e la voglia di regolamento dei conti
Devono prevalere il dialogo il confronto in un clima di reciproca legittimazione e il senso di responsabilità a queste condizioni ci siamo e ci saremo sempre
Care colleghe e cari colleghi siamo chiamati a riaffermare il nostro ruolo come categoria di professionisti
Questo significa significa ripartire dalla nostra dimensione collettiva contro chi vuole cancellare il noi per affondare i colpi in una moltitudine di individualità o di solitudini
Senza noi collettivo non esistono organizzazioni che possano durare nel tempo
Non è un'operazione facile e neppure scontata
Perché come ammoniva Sigmund Baumann
I poteri globali sono intenti a smantellare qualsiasi rete diffusa e fitta di legami sociali
E in particolare con le reti profondamente radicati nel territorio per poter godere di una costante e crescente fluidità la principale fonte della loro forza e garanzia
Della loro invincibilità e della caducità la fiabe
L'Italia consistenze la provvisorietà dei legami e delle reti di interazione umana che consente in ultima analisi a tali poteri di assolvere il loro intento
Noi collettivo allora significa riaffermare la nostra identità non affidarsi alle pulsioni del momento respingere gli attacchi di insulti di chi vuole impedire ai cittadini di conoscere connettersi ai mondi vitali creando solide alleanze sociali sul fronte delle libertà e dei diritti
Occorre realizzare un'unità non di facciata o puramente nominale
Ma basata su una visione condivisa del futuro e della professione oltre che sui valori della Costituzione
Valori che mai potranno essere oggetto di negoziazione di scambio perché lo ha spiegato qualche giorno fa il presidente della Corte Costituzionale e Giorgio Lattanzi
La nostra Carta racchiude un'idea di società democratica pluralista aperta tollerante che è la base della convivenza civile
Se la posta in gioco è questa non possiamo restare in silenzio ma dobbiamo riscoprire la lotta abbassare la guardia sulla Libia sulla libertà e sui valori significa rassegnarsi a fare passi indietro sul piano della tutela dei diritti
Se ci riflettiamo per un attimo ci rendiamo conto che si tratta di un tema che ha diviso la nostra categoria fin dalle origini
Già ai tempi di Bava Beccaris ci si interrogava se non potesse risultare conveniente mantenere un profilo basso nei confronti di chi allora a tentava i valori e alle libertà per non compromettere le trattative sulle condizioni materiali
Oggi come allora è necessario essere intransigenti sulla libertà e sui valori perché qualsiasi cedimento su questo terreno comporta un generale arretramento sul fronte della contrattazione l'impennata delle diseguaglianze la nostra società nel mondo del lavoro a livello globale è anche il risultato di un generale cedimento sui temi delle libertà e della dignità delle persone e dei lavoratori
Unità sui valori significa riscoprire la partecipazione quel confronto fondato sulla dialettica delle idee che i gruppi dirigenti devono condurre assi intensi e a compromessi alti è il sale delle della democrazia l'esatto contrario del populismo
Norberto Bobbio diceva che dobbiamo essere democratici sempre in allarme
è un'esortazione che chiama direttamente in causa il nostro ruolo e la nostra professione
Perché in democrazia le armi dei cittadini sono innanzitutto l'informazione è la conoscenza buon congresso
Colleghi un attimo di attenzione prima di lasciare la sala due brevissime comunicazione di servizio
Intanto chi non ha non si è accreditato e per reato di accreditarsi vi pregherei di non abbandonare il Pala Levico perché il tempo un'ora
Ci sposteremo in pullman nato nove pullman e c'è un elenco nominativo per
Per delegazione per ogni pullman e ci sposteremo a Rovereto dall'operetta no organizzato dalla mia città un il conto di benvenuto una cena di benvenuto ed è la cui organizzazione e particolarmente complessa e articolata
I pullman saranno qui alle dice diciotto e quarantacinque per partire puntuali orario di credito alle diciannove zero zero se le persone non si troveranno puntuali saranno costrette a rimanere qui quindi vi prego di essere puntuali
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Nell'accredito cinque ci sono talloncini di diverso colore i lavori riprenderanno domani mattina alle nove poi l'ufficio di presidenza e alle nove e trenta punto hanno i lavori congressuali
Grazie