Lezione di Luigi Mascilli Migliorini dedicata a Giuseppe Galasso, a un anno dalla scomparsa

Una sera benvenuti a tutti un saluto particolare
A
Giulia Galasso che qui presente
E a Francesco Galasso
A ecco
Oggi
Non si sente oggi sci ci riuniamo
Per ribadire la necessità della ricerca storica
La necessità
Di ritenere
La storia Patrizia del passato
E
Elemento
Fondamentale per non rendere Cecchi i cittadini di politici uomini politici che senza lo studio storico sono usciti e possono solo improvvisare
La settimana scorsa il professor Migliorini fece una bellissima lezione
Dove
A mio avviso ha dimostrato la necessità
Della realizzazione degli Stati Uniti d'Europa
Che
Noi l'abbiamo messa sul web per
Farla vedere a tutti i giovani
E riprendere quella tradizione di di coraggiosi uomini di pensiero che si sono sempre battuti per l'unità
Per l'unità nelle differenze naturalmente ma per l'unità le ragioni per cui dobbiamo essere unite uniti sono di gran lunga maggiori di quelle che ci di subiscono
E ed è una bella occasione questa
Perché ricordiamo un grande maestro un grande maestro un grande storico napoletano e lo ricorda
Un sollievo
Nel nel segno della continuità del del pensiero nel segno della di quella missione che tutti i più grandi filosofi
Europei hanno
Ribadito siamo
Delle presenze passeggera tutti noi
E lasciamo delle tracce e altri le raccoglieranno che
Sono felice di dire che il seme la traccia lasciata dal professor Galasso in ottime mani con Luigi Masci Migliorini
Non prendo altro tempo vorrei chiederà l'amica Marta Herling anche
Ha frequentato il professor Galasso credere anni anni anni
Compagna di di lotta culturale con il all'Istituto italiano per gli studi storici di cui flusso Galasso era un atrio volessimo membro che potrà ben introdurre la legge la lezione del professor Migliorini grazie
Grazie io lo dirò solo
Poche parole introduttive
Siamo
Che si che vorrei innanzitutto esprimere
Con il senso profondo del Della Faenza nel vuoto e consento profondo anche
Grande magistero di Giuseppe Galasso molto si potrebbe dire e ancora come dire scoprire sul rapporto di Giuseppe Galasso con l'Istituto italiano per gli studi storici c'è documentazione c'è documentazione nell'archivio
Piacere dirlo qui perché in momenti come questo in cui si ricorda
Sì importante anche appunto avere il senso di di quello che ha ancora lo possiamo appunto scoprire della figura di una figura così
Straordinaria
Il rapporto di Giuseppe Palazzo con l'Istituto italiano per gli studi storici
E stato innanzi tutto quello di allievo allievo nel mille novecentocinquantatré cinquantaquattro
Quel suo anno di allievo testimoniato nel fascicolo che ogni allievo dell'istituto a appunto anche con gli allievi sono qui al mio fianco e cioè Luigi Masci di Migliorini il suo molto spesso a quelli quei fascicoli sono diciamo diversi l'uno dall'altro ma molto spesso appunto rivelano documentazione interessante anche corrispondenza
Galasso
Fu non non ho non c'è il tempo cui naturalmente di come dire
Parlare delle gamme di Giuseppe collasso con l'istituto italiano per gli studi storici è un tema insomma credo che va oltre il nostro incontro di oggi
Però lo diciamo si associa al nostro incontro di oggi il a questa ultima lezione di Giuseppe Galasso all'istituto
Lesione che ha tenuto in un'occasione molto particolare alla quale teneva moltissimo l'occasione molto particolare è stata la nascita dell'associazione degli ex allievi
Dell'istituto
Nell'otto che si è costituita del nella giugno adesso non ricordo di giugno due mila settembre due mila e diciassette e
Il sopra il dovere diciassette è stata inaugurata con la lezione magistrale di Giuseppe Galasso studi storici
Vita civile che fiere abbiamo pubblicato in questa nuova collana lezioni dell'istituto edita con il Mulino
Due parole solo questa su questa lesione è una lesione che leggendo le rileggendo la oggi colpisce moltissimo colpisce moltissimo o per un messaggio che si avverte
Si avverte profondamente colpisce moltissimo su due aspetti
L'uno però e il richiamo in qualche modo è una lezione anche sugli istituti fino è una lezione anche sugli sito molto sul ruolo dell'istituto è una lezione che si riapre
Con una riflessione sul discorso inaugurale con cui Croce inaugurò l'Istituto italiano per gli studi storici nel febbraio quarantasette concetto moderno della storia
La lasso parte da quel discorso di Croce analizza quel discorso di Croce intorno alla ha un come dire un principio fondante che e all'origine dell'istituto e che e lo stessa premessa allo statuto dell'istituto cioè la profonda congiunzione fra telegrafia idealità morale fra formazione dello storico e coscienza morale fra l'altro grafia
Fra storiografia e vita solo di sono sono le associazioni e con le congiunzioni
Che attraversano tutto questa
Questo discorso questa lezione di Galasso fra lo studio della storia e la vite si richiama e si richiama a un punto fondante della premessa dell'istituto laddove si dice
E l'istituto all'intento di formare degli alunni la coscienza che l'intelligenza della storia va di pari con la formazione della propria personalità morale il ficus filo conduttore della riflessione di Galasso
E questo ed è
Devo dire si associa
Anche a come dire a una che avverte in queste pagine sì perché in questa pagine una come dire un allarme una preoccupazione che è anche un grande intuito se pensiamo ai tempi che stiamo vivendo a un anno dalla scomparsa di Calasso
Una una
Ma grande preoccupazione un allarme per la scomparsa della storia per l'emarginazione della storia per la riduzione della storia per la sua progressiva assenza nella vita civile
Anche uno resta a Galasso e molto a cuore nella scuola nell'insegnamento quel te lo voglio dire
Anche perché
è significativo che diciamo la seconda Assemblea dell'associazione degli ex allievi che si è tenuta a ottobre
Con la soci presenti
E il suo presidente Lucio D'Alessandro segretaria che saluto qui e renale il fiato uno dei temi che emerso nella discussione
è stato proprio questo nel richiamo al magistero nella di quella Prima lezione di Giuseppe di Giuseppe Galasso
Diciamo non voglio ad apprendere non voglio prendere altro tempo lo mi sembra anche significativo dell'incontro di oggi
Penso che quella strada anche una testimonianza nel confine confronti di Giuseppe Galasso
Che ci in questi giorni fra oggi e domani ci sono diverse istituzioni napoletane che finiscono nel suo ricordo siamo nella sede dell'Istituto filosofico ci sono i borsisti dell'Istituto di Studi storici
In qualche modo questo libro che è sullo sfondo anche di questo incontro
è la lezione quindi Giuseppe Galasso all'istituto e domani domani il premio Galasso due mila diciotto della società napoletana di storia patria testimonianza viva
Di come appunto quel magistero quel magistero continui adoperare continui ad operare dei giovani allievi nei giovani studiosi degli autori di opere prime
Ed è questo che devo dirvi
Questa lezione leggetela è veramente è una lesione io la ricordo Luigi era presente e tanti di noi Furet una grandissima emozione
Perché era una lesione rivolta al suo Istituto italiano per gli studi storici
Rivolta al suo fondatore
Benedetto Croce al quale si richiamava Rivolta agli allievi di un tempo agli allievi di oggi era veramente un grande nei saggio che ci ha lasciato con questo libretto non solo abbiamo voluto testimoniare con la pubblicazione
Ma abbiamo voluto di cui della della missione ma abbiamo voluto unire d'accordo con Giuliani con i figli un altro testo che e la testimonianza di Giuseppe Galasso a el tra Romeo nel volume la scuola riconosce la testimonianza di Giuseppe Galasso
Allievo dell'istituto quotarsi unificato per Giuseppe Galasso l'Istituto italiano per gli studi storici del mille novecento cinquantatré
Cinquantaquattro
E per rendere ulteriormente omaggio il volume si completa con l'elenco di tutti gli allievi formati dall'istituto dalla fondazione
Ad oggi io mi fermerei mi fermerei qui era questo che tenevo a a dire
Al come molti materiali su cui fidavo era il fascicolo di Giuseppe Galasso
Su cui si lavora figlio i due anni in cui è stato segretario dell'Istituto regolari elezioni dice Abo fra il cinquantotto e sessanta quindi anche su questo molto materiale
Nell'archivio storico
E l'elenco con i titoli di tutti i seminari che a tenuto a all'Istituto italiano per gli studi storici
Mi fermo qui ascoltiamo Luigi Masci li Migliorini
Posso parlare in piedi si internet
Allora intanto grazie
Eravamo una se era vero una quindicina di giorni fa nemmeno poi tanti ed era appena uscito quello volume piccolo ma importantissimo soprattutto toccante che Marta termini appena
Raccontato
Alla mente
Non meno effervescente di quello del suo papà di Massimiliano venne l'idea che bisognava in qualche modo trovare l'occasione per fare
Un incontro nel ricordo Giuseppe Galasso
Che mettesse insieme
L'Istituto Italiano per gli Studi filosofici nell'Istituto italiano per gli studi storici
Intuizione felicissima occasione straordinaria vi ringrazio entrambi per avere poi pensato che tutto questo dovesse avvenire anche con con il mio nome male del tutto secondario
è importante lo diceva prima Marta
Che che questi due importanti diversi tra di loro per storia talvolta per vocazione istituti che sono napoletani non sono certamente ben altro che napoletani
Abbiano la gioia il piacere di ritrovarsi di mescolare anche le generazioni più giovani per mescolare anche quelle meno giovani insomma scoliamo un po'tutto in una Napoli che non può fare cosa migliore se vuole essere all'altezza di Giuseppe Galasso che offrirle la pienezza di relazioni reciproche franche aperte distese piene di gioia Kennedy
Anche di responsabilità
Questo senso
Devo dire anche sì gentile
Ma
Per così dire l'insegnamento del professore in buone mani non solo per me ma per tutti
I tantissimi
Alle dieci più diretti meno diretti più lontane anche qui non ci sono gerarchie non ci sono classi ricalcoli tra più rilevanti Aurelio Musi qui naturalmente credo però Giulio sono hanno cioè Elisa Novi adesso non vorrei fare torto in elenchi che sono quelli che sono ma non c'è persona
Che a Napoli vi abbia lavorato sulla storia a vario titolo varia forma varia anche cronologie che non abbiamo certo punto incontrato il professore Galasso che non l'abbia in qualche modo eletto per un tratto Breve lungo lunghissimo
Della sua vita come suo maestro
E quindi da questo punto di vista mi sento più rassicurato nell'idea che di esserci in tanti se Gentile a dire qualche parola ma credimi veramente lanterna il piacere di sapere che l'esperienza che ho vissuto io come hanno vissuto altri miei amici è stata veramente condivisa in forme diverse di misure con
Con affetti però comuni per cui io penso sempre
Lo dico qualche volta anche Giulio Francesco che dobbiamo fare tutto il mondo
Che ciascuno abbia per così dire il diritto nessun uso una parola un po'troppo impegnativa ma insomma il diritto del proprio ricordo professore Callas
Non ce ne sono di di più di più belli di più volto Rivoli no no non credo che il professore apprezzerebbe nulla gerarchie di questo genere costringerebbero in qualche modo in parte la sua stessa grande seppur trattenuta vanità e certamente contra direbbero
La azione che egli ha svolto per decenni e decenni in questa città e non solo in questa città
Quindi oggi poi punto sì questo sì definisce come l'incontro tra due grandi istituzioni
All'appuntamento di domani avremo un'altra grande istituzione napoletana cui era ugualmente legatissimo
Giuseppe Galasso Società Napoletana di storia patria il fervore degli studi adesso cortesemente Aurelio Musi mi ha dato una delle prime copie di un numero particolare un'intera biblioteca della Nuova rivista storica che dedicata a Giuseppe Galasso storico e maestro
Servì anche sono raccolti voci e figure che non appartengono solo necessariamente a Napoli insomma
Siccome siamo ad un anno e come come è giusto fare dobbiamo tracciare tanti programmi verso l'avvenire ma anche un piccolissimo
Assai
Come dire
Trattenuto Bilancio io spero lo dico soprattutto Francesco giudice legge voi perché
E ha preso sempre anche che cui siate
La memoria in quanto in quanto Beretta poi ognuno di noi aggiunge un pezzettino ma voi siete voi che è un'altra
Io spero che in qualche misura ne siamo all'altezza di quello che voi immaginate che si possa fare intorno ad un uomo che io ho conosciuto
Che io ho conosciuto e quindi comincio un po'a muovere le acque di questa nostra serata
Ricordando che abbiamo dato un titolo che cercherò di un orario ha avuto un giorno qualche volta occasione di parlare e di scrivere del professore in questo anno non vorrei
Ripete ed è possibile o professore
Ci si può non ripetere allora vorrei prendere il senso più profondo di questo un anno dopo la lezione di Giuseppe Galasso sapevo che ci sarebbero stati gli allievi dell'Istituto di Studi storici poi ci sono altri amici che frequentano le sale istituzioni studi filosofici quindi cercherò
Di dare ho ho pensato che forse quello che questa sera avrei potuto fare
Era immaginare che cosa possano aver significato e cosa significhi ancora incontrare Giuseppe Galasso e in qualche modo apprenderne una lezione non dico di vent'anni allievo perché si sarebbe già troppo impegnativo non so se sono mai diventato veramente
Quello che si può dire un allievo certamente vi è stato un maestro ma non è detto che ministri abbiamo sempre degli agenti o che vi abbiano non degeneri o leggende potrebbe essere in una delle tante categorie in cui tutto questo si colloca averlo incontrato sì questo evidente e lo incontrai lo stavo per dire Marta e poi abbiamo diviso lo stesso anno dell'istituto italiano lo stesso anno di Borsa diciamo dell'Istituto italiano per gli studi storici e fu proprio loro a Napoli
Era il mille novecentosettantacinque la fine del mille novecentosettantasei
In cui incontrai
Professore Galasso io ero a Firenze
Fino come dire per un'altra strada la mia famiglia c'ha portato per altri ma capito che essendomi laureato in storia sentissi
Con Giovanni Spadolini sentivo il piacere di fare una l'appuntamento più prestigioso certamente allora e tuttora per un giovane che si voleva avviare gli studi storici che era appunto riuscirà a diventare
Un borsista dell'Istituto italiano per gli studi storici
Nebbia possibilità
Dovrei entrare molto in alcuni insomma ero era un un giovane laureato peraltro in scienze politiche
Dico questo perché
Ricordo bene uno dei miei primi appuntamenti con il professore il mio lavoro di allora sarà sicuramente documentato in questi dossier come che viene ci è stato raccontato riguardava un pezzo di una cosa che diventato il mio primo libro ed era il governo di Benedetto Cairoli nel mille ottocentosettantotto una sinistra
Storica come si dice liberale anche neanche tanto
Insomma un un mondo che poi non ho mai abbandonato ma che ovviamente non è poi rimasto l'unico degli studi perché nasceva una facoltà di Scienze politiche al Cesare Alfieri a Firenze ed era un modo quello per come dire avviarmi a a dei lavori più approfonditi per cui un giorno
Avevo già ascoltato due o tre delle elezioni deforme seminariali vuole conoscete bene quindi non devo raccontare a voi e quindi Chiesa professore se potevo andarlo a trovare e arrivai carico come dire stavo cercando di trasformare la tesi di laurea in un libro come talvolta si continua a fare
Carico di entusiasmo e dissi professore ho già raccolto duecento schede cosa duecento schede a me giovane studi studente ex studente di Scienze politiche mi sembravano una enormità professore mi disse
Ho scelto ma qui ce ne vogliono cioè so quale quali mirabolante Fantastic rione immagino che si dovesse tirare e mi fece capire che adesso abbandono
Ti ricordo biografico mi fece capire
Che cosa mi poteva capitare nella vita si poteva capitare
Di avere il contratto
Uno storico
Non che non lo fossero anche altri Giovanni Spadolini poi incontrato Rosario Romeo ma Giuseppe Galasso forse anche per la durata così lunga
De ha cercato di essergli vicino ho incontrato uno storico
Quando io dico uno storico non dico tutto quello che si dovrebbe poter dire che in parte tutti noi stiamo cercando di dire nel corso delle nostre
Attente con come dire conservazione e valorizzazione di un grande patrimonio storie come storiografico dico
La fierezza di questo mestiere orgoglio profondo
Mi trasmise appello ed è per questo che la prima lezione che io immagino delle tante lezioni che vanno racconta
La passione di un mestiere ma ancora di più l'orgoglio deve sapere di cui in qualche modo
Lui era diventato che noi avremmo cercato di diventare
Sacerdoti
Essere storici e rimasto per me ma Flo continuato imparare da lui giorno dopo giorno
Una condizione
Irripetibile uno su come dire un dono degli Dei non so immaginare che ci possa essere trasmette copia di tutti i ministeri importanti capitoli
Professore
Sentirmi ma
Credetemi incontrare Giuseppe Galasso significava essere sicuri che nel corso della vita io avrei camminato dentro un mondo che poteva camminare anche al di sopra come dire del delle nuvole perché perché significava essersi dedicati a uno dei ci sono tanti straordinari Sapi ma questo era un sapere che aveva nel suo modo di porgere nel modo in cui ci incoraggiava proseguirlo una dimensione di una di una forza di una bellezza un sentirsi veramente
Proprio bene accudito Bang Bang dentro la storia e la storia che uno storico e ripeto il sacerdote il discepolo di un sapere
Che non la filosofia nonna non dico le scienze sociali
Un altre
Possono regalare
E accanto a questo quindi entrato in un mondo completamente diverso da quello al quale ero abituato in cui certo la storia ma insomma ci sono tante cose
E da lì non ne sono mai più andato io quello che
L'altro giorno mi chiedevano che cosa mancava che cosa non mancava
Cercavo di spiegare che
Quello che che mi manca che manca a tutti noi
E proprio
La possibilità di Avvenire mi ricordo qualche sera alle sette le sette e mezza
Le giornate sono stanco canti qualche
Poteva capitarmi di sedermi di fronte al professore e capivo di stare
Da un'altra parte del mondo
Stavo parlando con un uomo
Con il quale
Valeva proprio la pena
Di stare di stargli vicino quello quello che manca manca tutti noi all'altezza
Alla quale Giuseppe Galasso era in grado di porre il proprio interlocutore tutte le volte che lo incontro
Quando dava il gesto generosissimo sempre del Consiglio
Quando dava il gesto dell'ammonimento dell'attenzione quando ti incoraggiava quando perfino in qualche modo riconosceva il ben fatto e accanto a questo insomma in ogni momento era un altro livello
Della del rapporto
Umana
Per fare questo
C'era bisogno che
Come dire il sapere
Che egli custodiva che non avremmo provato a custodire insieme a lui fosse un sapere molto
E quindi la storia è stata sempre Giuseppe Galasso un sapere altissimo
Coltivato
Intanto con una forza della conoscenza di fatto che io credo di non avere incontrato
Certamente non tra i contemporanei
Ma nemmeno se vado indietro
Io ricordo una tale forza
Di accumulazione delle conoscenze questo faceva sì che professore in qualche modo in contesti un immediato rispetto in tutti non solamente per le sue straordinarie qualità intellettuali ruoli che volta a volta e chiaro giocato ma perché tutti temevano che lui sapesse talmente tanto più di loro che li avrebbe messi in difficoltà in qualsiasi momento lo avessero contraddetto con troppa determinazione tutto questo però non è un dono degli Dei
Ride quasi la sua grande intelligenza dono degli dei può essere
Tante cose quello è il risultato di un lavoro continua
La storia è una disciplina pesanti
Pesante nel senso che bisogna sapere tante tante tantissime cose sapere di ignorarle ancora di più ancora di più ancora di più
Significa trascorre nell'accumulazione di questo sapere una quantità di tempo infinita e trovarci sente la gioia di una nuova scoperta di una nuova conoscenza
Non c'è disciplina che abbia questa dimensione tant'è vero che oggi una delle delle ragioni della sua crisi e anche questa la la la formazione di uno storico della formazione di una severità degli studi quale raramente si trova in altri in altri
Sapere
E non era imperialismo storiografico questo blocco che poi ne scaturiva era la consapevolezza il stare esercitando un'attività di conoscenza
Che molti altri non hanno
Faccio un piccolo esempio
Capitò qualche anno fa
Che per le solite ragioni di bilanci di di
Angusti e di spazi la mia università dovesse dislocare altrove con quindi con qualche complicazione una parte della sua biblioteca in particolari settori delle riviste perché sono quelli più largamente come dire ingombranti
Chiese a noi insomma che cosa pensassimo rispetto a singolarista soprattutto a quali datazioni non immaginavamo che questa roba si poteva allontanare da nuovi e rendere più complicato l'accesso
Per quasi tutte le discipline fu facile cinque anni
Sei anni sette anni sono più che abbondanti per un economista una rivista di cinque sei anni è più che sufficiente lo stesso si potrebbe dire per molti altri non si può dire per gli storici lo sapete bene voi
Per noi un sapere che si è espresso in un articolo di una rivista nel mille novecentodieci a con tutti e naturalmente i filtri la stessa forza di conoscitiva e persino interpretativa
Che nell'ultimo numero di quella stessa rivista appena questa accumulazione che fisicamente quindi noi volevamo mantenere
Delle nostre riviste l'accumulazione che noi abbiamo comunque
Cercato di ricostruire nelle nostre conoscenze
E questo è il punto di partenza io credo che la lezione
Di Giuseppe Galasso uno storico e qualcuno che si sobbarcano un peso di lavoro che in altre discipline
Diverso almeno sotto il profilo della
Specifica proprio fisicità dell'esercizio della conosce
Tutto questo poi
Lo portava
A farne di di tutto questo
La premessa poi
Del lavoro critico e quello che si chiama l'interpretazione di quello che si chiama la ricostruzione
Interpretando in questo io credo nella misura più evidente
Che cos'è lo storicismo
Il rapporto
Quando si parla di storicismo talvolta si pensa alle dimensioni
Più come dire teoriche
Nell'approccio al al fenomeno storico
Io credo di avere compreso nel rapporto col professore Galasso che il rapporto tra la
Come si dice
Peres gesti la conoscenza dei fatti
E le riflessioni la Historia rerum Cestaro me le riflessioni che da esso possono scaturire e quindi la interpretazione non può non essere sorretta da robuste conoscenza di ciò che
Effettivamente accaduto
Posso decisum o non è
Una filosofia della storia
Lo storicismo nella storia che riconosce ovunque e che quindi come dire a una bulimia propria perché di ogni aspetto della vita
Uno storico vuole conoscere la storia
In questo senso dicevo prima accennavo imperialismo storiografico il vanto dello storico l'orgoglio di essere storico e quello di sapere che non c'è non c'è Nino umani come come si dice che ci è alieno
In nessun momento noi non abbiamo il piacere di conoscere il manufatto materiale l'idea o una condizione dello spirito un processo istituzionali un processo economico
Quali ne siano state la genesi storica le le le condizioni di sviluppo le condizioni di scimmia e tutto questo per potere essere compreso deve essere conosciuto per quello che è stato
E ripeto non esiste una storia lo diceva in quell'ultimo volume di cui abbiamo parlato la settimana scorsa non ha ha
Università Orientale non c'è una storia aggettivata
Non c'è una storia politica una storia economica ci sono naturalmente per il naturale come dire limitatezza delle nostre possibilità di arrivare a quel a quel punto
E tanto meno poi ci sono le storie sociali le storie di igiene delle storie micro le storie Marco quelli nient'altro che storia che era proprio l'ho conosciuto orgoglioso ed era orgogliosissimo il titolo di quel libro nell'apparente understatement a della della espressione nient'altro che storie si nient'altro sto
Perché tutto per uno storico e storia cioè tutto si comprende attraverso la comprensione storica dell'oggetto del soggetto a cui noi dedichiamo
Attenzione
Questo ha consentito a Giuseppe Galasso
In anni
Adesso sembrano travagliati Marta tu hai ragione ma
Io devo dire
Siccome appartengo già una generazione a nostra che ostenta qualche certezza marinata di incertezze ne ha avute tante
E quindi non vorrei farne mai maestro troppo di di di di di di di una cosa che non ha Berto per nemmeno nel la mia formazione e tanto meno i miei sentimenti
Insomma
Giuseppe Galasso attraversato trasformazioni molto significative e proposte molto significative di mutamento del lavoro dello storico e di che cosa fosse la storia in se stessa
Si ricorda sempre la stagione delle Annan ma ma non c'è solo ricordo proprio quando facemmo quella quella piccola festa per i suoi ottantotto anni che Louise ritornò su un vecchio punto di di distinzione sono molto importanti con gli ultimi due volumi che che che
Sono usciti
Diciamo tra il due mila diciassette il due mila sedici due mila diciassette quelli proprio di storiografia pubblicato l'uno dall'altro dalla Salerno vero e l'altro dalla terza perché mi sembra proprio quello della della Salerno dove confronto e con la storiografia europea
Non è europeo diceva il professore ma è come se lo fosse e lì c'era per esempio una un un rapporto molto agonistico con Hayden White e con la sua proposta di storia narrativa
Quindi non è nemmeno solamente un confronto con le Anna allo con qualche altro aspetto delle cosiddette scienze sociali professore Galasso ha per così dire misurato il suo nient'altro che storie
Al con tutti i saperi che nel corso della seconda metà del Novecento si sono affermati giustamente fermati e in qualche modo anche hanno cercato di stringere all'angolo
La storia rimproverandogli appunto quella bulimia generosa quella voglia di di di di di di capire
Aperto senza confini
Chiamandolo imperialismo storiografico chiedendo Auto da Fe chiedendo riconoscimento dei propri limiti che Giuseppe Galasso trasformava nel riconoscimento di un dialogo possibile
Se voi andate a guardare tutto quello che è stato il lavoro condotto nei confronti molto e per esempio nell'altra Europa con l'antropologia storica
Con altre proposte micro store poi prometto tutto questo si esercitava spesso anche nella pubblicistica nella recensione del libro che è stata una militanza intellettuale del professore che non va assolutamente trascurata tutto questo
Tutte le volte non c'è anche tanto nient'altro che storie si riduceva sempre a una come dire Ristori Sheets frazione
Della disciplina che con la quale si era inteso dialogare
Cioè quelle quella quella proposta ritrovava la sua dimensione propriamente storica pass vera perché passeggera e passeggera quindi perché destinata a trasformarsi
Ripeto non c'è stagione della storiografia europea della società fino al Mondiale che non abbia avuto in USA pedala sull'uomo attento capace di scrivere dopo avere letto una quantità
Di cose che potevano trovarlo d'accordo ma che perché ha specie spiegare perché non era d'accordo andavano guardate con chiarezza fino in fondo con intelligenza fino in fondo
Mai una pagina superficiale
E il risultato è venuto crescendo in questa idea che poi finito il Novecento iniziato il ventunesimo secolo nient'altro che storie proprio a cavallo perché esce se ricordo bene nel due mila era possibile rilancio di una proposta
Forte
Intellettualmente forte di che cos'è
La sito
Tutto questo in un mondo che come dici tu
Sembra contraddirlo sembra non averne necessariamente bisogno
Ma
Penso che questo non attenua il nulla
Se non nella impossibilità di proseguire con tanto vigore quella battaglia quello di cui sono preoccupato oggi io
E più la nostra insufficienza a stare all'altezza di quelli che di quella discussione di quella capacità di dialogo ma anche di confronto con con avversari ma insomma con mondi di cui non sempre si può essere da colto
Questa idea di questa storia forte non imperialista ma forte
Perché perché ancorata radici profonde anche Della sua recita dell'essere umano
Era anche per lui anzi era soprattutto alimentata in cui da quello che anche Marta Herling a questo momento detto qualche minuto fa e cioè
La moralità della storia su questo ne ho ho già parlato scritto anche ieri questo è un punto a mio giudizio
Fondamentale della lezione di Giuseppe Galasso
Quando lo incontrava te incontrava te lo storico incontrati l'uomo convinto di essere nel cuore per così dire di un sapere rilevante se non egemonico
Ma anche che quell'ora lo strumento che meglio la deriva alla necessità e all'obbligo della moralità umana la storia e la forma della moralità un
Tutto questo
Se uno lo avesse detto
Interloquendo con uno storico dell'Ottocento sarebbe stato facile gli avrebbe dato ragione immediatamente
Ho trovato questa idea della storia come morale inazione vedete com'è bella questa espressione la storia come morali nazione per esempio Luigi Blanch compatriota
Napoletano Momo molto interessante che professore amava molto undici volumi di scritti più o meno inediti ancora conservati nonostante lettrice volumi che pubblico Benedetto Croce proprio alla fine della seconda guerra mondiale
Che cosa vuol dire che la storia
Al fondamento della moralità umana
E ricordo che lo accompagnò quando la spiego ancora una volta proprio quella sera del i suoi ottantotto anni
Con parole che sono state credo ripresa anche da
La storia e il fondamento della moralità umana perché la storia ci obbliga a stare all'altezza della tragedia dell'essere umano
Storia e tragica disse il professore quella sera
E io ho imparato questo queste sorprendenti un uomo
Come così aperto così solare così piena ma
Al fondo mi sapeva di esercitare un mestiere nobile quello dello storico per non sapere nobile perché la storia e l'esperienza della tragicità umana tragicità umana che naturalmente nasce non solo dalla limitatezza dell'essere come limitatezza finita ma anche come limitatezza delle sue capacità TG di far giungere a compimento la propria lezione di vita
E da questo quindi non solo le tragedie le più evidenti le grandi guerre dei grandi grandi orrori della storia
Ma anche le nostre piccole con grandi viltà e la tragedia stanno il fatto che noi non possiamo banalmente condannarlo
Se noi fossimo in grado di fare veramente della storia
Una piccolo esercizio
Giudiziario
Che ci fa alzare il ditino ci fa mentre ci avviciniamo al passato dire questo è bello questo buono vedi come ha sbagliato vedi come la sciocca quella col se fosse questo
Sarebbe una povera una misera disciplina
La realtà tutte le volte dobbiamo Heine
Comprende
E comprendendone dobbiamo abbracciare quell'orrore dobbiamo abbracciare quella tragedia dobbiamo abbracciare quella miseria che stiamo raccontando
Non possiamo semplicemente essere moralisti
Quando facciamo gli storici
Non possiamo come dire restituire al passato un'acquisizione morale che solo attraverso quelle sofferenza del passato
Noi oggi siamo in grado di potere considerare con orrore
Anche le più terribili anche la schiavitù anche naturalmente destinatarie diversi modi della condizione femminile di asservimento nulla nulla per lo storico consente il ditino alzato
E invece lo obbliga
Ad un lavoro
Anche qui pesantissimo di assoluzione
Dell'intera tragedia del vivere storico che di una restituzione in una prospettiva che sia
Non dico meno tragica ma certamente più sopportabile
E una
Nove scusatemi se
All'Argot prima a volte parlando di me parlo di quello che ho imparato sempre dal professore
Quella mattina stessa giudice io gli dissi che io dovevo Luigi
Ben altro che una carriera universitaria
Devo lui tutto quello che in questo momento mi consente di dire queste parole mano perché le dico il pubblico perché intanto le dico a me stesso io non avrei mai una prima parlato queste parole non avrei mai pensato questi pensieri se non avessi conosciuto Giuseppe
Tre a questo che mi si mi mi apparve il giorno delle duecento schede
Dicevo
Professore amava la vita ci diceva sempre che lo ricordiamo sempre che la vita
Che è maestra di storie non la Storia maestra di vita ma detto questo non si dice
Il pezzo più più più faticoso
Gli storici lavorano normalmente
Con il passato
Quindi lavorano non lavorano con la ditta
Però con la morte
Io ho passato larga parte della mia vita a spogliare carte di persone che non ci sono più attento vicino lontano
E tuttavia
In qualche modo
Ero al servizio della loro lezione per capire il giorno dopo come andare avanti poi ritorneremo su questa morale sull'ultima lezione del professore ma non si comprende che cosa è uno storico se voi non avvertite questo
Questa soffre questo assunzione della sofferenza umana quale nei secoli noi ogni volta arriva la riprendiamo la conosciamo le sconfitte che ne trasformiamo in vittorie Verona l'attuale e lì o no
Però sappiamo che sono state sconfitte
Sappiamo dopo per dire che quella sconfitte e una vittoria in una maniera non retorica non buona per un per un'operazione tribuni sia bisogna averne compreso fino in fondo quanto è stata una sconfitta
Bisogna capire quali quali Scacchi di vita ci sono stati dentro quelle sconfitte quali irrimediabili Fini ci sono stati dentro quelle sconfitte perché altrimenti sarebbe facile ci prendiamo quello che vogliamo diciamo va be'ma insomma poi tutto è finito bene no
Tutto finisce bene se se siamo convinti che può finire male che noi dobbiamo partecipare per fare tutto questo qualcosa che finisce
è un lavoro
Stanca
Perché ti mette a contatto continuamente
Continuamente con la finitezza delle cose con la provvisorietà delle cose ma al tempo stesso ti rilancia verso l'idea che tu in questo momento se qui sei prese se la vita è come dice il come diceva il professore
Il passato è passato
Ma il presente lo diceva proprio quella mattina ma il presente
Ed è per questo che la vita è maestra di storia fino nella storia
Lo ricordava a proposito della legge
Così importante
Quella legge nasce dall'idea
Che la responsabilità di chi vive cioè del Paese
è quella di scegliere che cosa vuole ricordare e che cosa vuole dimenticare
Che cosa vuole trasmette
Professore sapeva bene che la storia non nell'accumulazione bulimica del ricordo dicevo che l'accumulazione di tante conoscenza non è l'accumulazione bulimica del ricordo come oggi
E diventato in cui abbiamo l'ossessione della conservazione l'ossessione dei giorni delle due giorni della memoria abbiamo l'ossessione di ricordare tutt'mentre invece sempre più me ne vado convincendo
Fitto con il professore parlavano anche di questo
Che la storia sia un accompagnamento all'oblio
Noi abbiamo
Normalmente due per incamerare nuova memoria dobbiamo dimenticare qualche cosa non possiamo ricordare
Non avrebbe nessun senso di colpa
Ne selezioniamo ricordo affidando il resto all'oblio un obbligo permanente che ad altri poi si si rivelerà un oblio fuorviante quante volte ci si rimproverava quella generazione quell'epoca aveva dimenticato che e va be'l'aveva dimenticato adesso io la ricordo
La conservazione anche del e saggistica la conservazione dei monumenti non nasce da un diritto del passato sul presente ma da una responsabilità del presente sul passato
E quindi quella legge era la storicizzazione del problema della conservazione
Che non è un'astratta indicazione che tutto si deve conservare perché tutto non lo possiamo perdere ma che noi siamo inevitabilmente obbligati oltreché destinati a perdere qualche cosa
E che tuttavia in questo questo concetto in questo lasciare andare lascerà andare anche lasciar distruggere ne dobbiamo abbiamo una responsabilità profonda perché dobbiamo lasciare alcune cose che dobbiamo dimenticare altri questa è la legge
Galasso come viene riconosciuta come è stata riconosciuta da tutti
Non una garanzia come dire poliziesca del paesaggio
Ma l'obolo del o del monumento ma l'obbligo di comprendere fino in fondo quel paesaggio quel monumento che cosa ci dice oggi e se dunque deve andare
Ad un congedo o deve rimanere nella tutela della nostra memoria presenti
E quindi
Non non deve sorprendere Nevio
Potrei dire tante altre cose
Mi avvio verso via via piano piano verso una conclusione ed è per questo che
Prima Marta Herling ricordava
Quella
Quella bellissima lezione
Nell'ottobre
Nell'altro
Con cui si inaugurava il primo anno diciamo che l'associazione degli ex allievi
Nessun italiano per gli studi storici
Di cui il professore appunto ripreso
Sia il programma formativo di Benedetto Croce sia tutta una serie di osservazioni
Che Benedetto Croce aveva messo accanto a questo progetto di formazione dei nuovi storici dopo la guerra mondiale nel verso la seconda metà del Novecento
Ricordando come appunto con croce ricordata
Che un opera di storia
Merita di essere stata letta con merita di essere stata scritta se non appena chiusa la pagina che abbiamo appena finito di scrivere o abbiamo appena finito di leggere siamo pronti all'azione
Quella scrittura quella lettura ci deve avere chiarito meglio le condizioni nelle quali noi vogliamo esercitare l'azione sul presente
E capite bene perché allora ne immaginiamo che la storia sia il fondamento della moralità umana perché non c'è naturalmente ci sono lavori preparatori lavori ulteriori diritti conoscenza di fatto ma tutto e tutti
Devono comporta un patrimonio che serve per alzarsi dalla proprio tavolo di lavoro ed avere più chiare le condizioni della propria azione
Ed è per questo anche io penso Massimiliano che l'esperienza di sito italiano per gli studi filosofici
Quel rapporto è stato rispetto a quello per gli studi storici diverso che biografia cioè
Rimanga comunque sono contento che stasera questa
Questo incontro questa mia
Questo mi onora
Parlare non fiasco trovare un termine che non sia
Inutilmente melanconico
Sono contento che avvengano nel suo italiano per gli studi filosofici
Perché
Un pezzo della della mia formazione anche se esercitata qui
E quindi horror riconosciuto
Potrebbe sembrare strano perché a volte sembravano mondi diversi ma non erano tu sei quale rispetto comunque
Gerardo Marotta Giuseppe Galasso ci fosse nel senso profondo di capire che si trattava comunque di due grandi figure tra l'altro legate a quella città straordinaria e complicata la nostra
E lì appunto si sente si sente in queste in queste stanze quella stessa idea che tutto quello che noi pensiamo che non scriviamo che noi facciamo se non serve
A dare più chiarezza annui naturalmente che Chirac giacché scriveva qualche altra parte chiarezza sull'azione da intraprendere e lavoro inutile
In questo io ritrovo qui radici profonde una cultura generale che peraltro naturalmente deve moltissimo insieme a Benedetto Croce
Di cui però in cui però io ho osservato non osservato sperando non di far cosa
Riduttivo al contrario
Che nessuno come Giuseppe Galasso ha consentito a Benedetto Croce di rimanere nostro contemporaneo
Lo dico con forza
Trattamenti qui nonostante siamo un istituto di suore filosofici sono più gli storici stasera che i filosofi e quindi ma devo dire con con chiarezza che io immagino
Siccome penso che il rapporto tra Benedetto Croce Giuseppe Galasso sarebbe riduttivo immaginarlo nei termini di un maestro di un allievo anche se naturalmente
Quindi è la pietà passa dalla dalla l'attenzione che assodato
Ricordo sempre anche Aurelio forse ricorderà la costruzione di quella bibliografia mai finita ma che un giorno o l'altro poi dovremmo a questo punto ahimè ai nidi coi miei perché sperava che non finisse mai
E e e Luís il suo modello quando preparavamo una prima bibliografia degli scritti Giuseppe Galasso era nei recenti scritti di Benedetto Croce ogni volta che avevamo qualche dubbio dove mettiamo eccetera lui come una specie di Bibbia tirava fuori il polmone e e cercava di rispondere a qualche sollecitazione professore cosa facciamo guardando come era stato fatto comprendere
Piccola piccola così deviazione e aneddoto per dire che certamente rapporto diverso due generazioni diverso
Poi potrebbe essere inteso come un rapporto di maestro d'asilo in qualche misura però non lo è stato è stato un dialogo
Giuseppe Galasso è stato così fortemente così intimamente
Crociano storicista
Che ha potuto permettersi di capire una cosa che sembra banale ma che se riferita poi a dimensione di queste due non lo è e cioè
Che per quanto grandi nomi siamo certo Benedetto Croce sta
Sappiamo
Ognuno di noi può pure essi solo le domande del proprio tempo
E poi dare risposte alle domande
Pertanto Candy
E non è una insufficienza ecco la la storicità non è un'insufficienza non è un ditino alzato immaginare che alcune domande non si siano posti
Perché nessuna epoca pone tutte le domande cioè pone tutte le domande ma lo fa nei termini e nei quadri possibili del tempo cui essa appartiene e non può e non può
Non perché non vuole non può
Farsi domande che non siano quelle sotto
E che dette diventando più grandicello questa cosa che ho capito molti anni fa un giorno vi racconterò anche come mi appare sempre più evidente e allora Giuseppe Galasso capiva che Benedetto Croce
Doveva in qualche modo
Essere come dire bisognava dialogare con lui per consentirgli di rifare domande che fare domande che non era stato possibile che avesse fatto Benedetto
E e lavorando su questo
Giuseppe Galasso acconsentito
Ad un
Grande lezione intellettuale di mantenersi viva nella seconda metà del Novecento in una misura tale che date le grandi trasformazioni italiane non solo italiane nella seconda metà del Novecento
Non era assolutamente evidente che potesse accadere
E lo ha fatto da storico
Facendo quello operazione di storicizzazione e al tempo stesso da storico nel senso che tutto quello che di lavoro storico Helen Benedetto Croce un elemento di un qualcosa dibattiti di di più diverso diciamo
Diventava lì più determinato più chiaro più evidente se voi vedete
La storia del regno di a parte le dimensioni ma non è quello il punto la storia del Regno di Napoli di Giuseppe Galasso e di dette la storia del Regno di Napoli di Benedetto Croce non c'è dubbio che lei spiegazioni di fondo è assolutamente la stessa
Ma a parte le dimissioni che non c'entrano evidente che quella lezione di Croce Galasso l'aveva sviluppata con la forza dello storico che Benedetto Croce
Non immaginava di dover essere e non era
Nel lei fa
Preoccupato di altri modi di comunicazione e di altri modi di riflessione che al suo tempo riteneva non meno importante non meno
E con questo
Io potrei credo
Concludere immaginando che cosa
Ne giurando che la lezione del professore
Per noi tutti
Interrogarci non solo sulle domande che Giuseppe Galasso a
Ma su quelle che
Non avrebbe potuto fare per tanti motivi e che certamente e giusto che noi riconsideriamo
Dobbiamo immaginare che Giuseppe Galasso non sia
Un momento ma una vita da vivente
E tutto questo quindi
Obbliga tutti noi gli allievi come splendono chiamati ma tutti quanti noi
A immaginare di usare la sua lezione un anno dopo due anni dopo cento anni dopo duecento anni dopo
Il sole cinque strade sono coraggiosi non hanno paura di sfidare il tempo
Tutte le volte immaginare le domande nuove
E immaginare quelle domande nuove
Come domande rivolte prima di tutto a Luís cercando di comprendere quale response
Ostaggi noi possiamo trarre da ciò che di lui abbiamo compreso
E quindi e dialogo Conti
Io non lo considero allora consideravo e considero tra l'altro interrotto un anno fa come ho detto in una notte di febbraio in una maniera
Straziante per noi probabilmente straordinaria per
Tutti i giorni tutti i giorni
La mia riflessione cercare di capire quello che si deve capire adesso
Quello che devo avere l'umiltà immaginare che non capirò io perché le domande naturalmente così anche questo
Le domande che posso fare io non sono quelli che può fare lei che può fare mio giovane amico Davide Grossi sono le stesse non sono poste in maniera che non mi verrebbe mai in mente
E allora io devo devo cercare di di anche qua di traghettare le domande nuove e riportarla al professore per dire
E così stanno parlando di questo che ne pensiamo che cosa può essere oggi
La sua esposto la mia risposta è la risposta della nuova generazione solo se faremo tutto questo con grande umiltà faremo oggi lo continueremo a fare domani lo farete voi non lo farò più io quando tutto questo sarà ancora mantenuto vivo e sarà mantenuto allora
La lezione di Giuseppe Galasso dirà sette come ride ancora
Veramente crediti in ogni momento della mia giornata nel cuore di tutti quanti voi grazie
Grazie al professor Luigi Masci Migliorini e la bellissima lezione il bellissimo ricordo
Della dell'intimità i Kucha messo a parte anche
Io credo che
Nel nel salutarci
Dopo questa splendida lezione dopo questo momento
Toccante
Dovremmo
Tenere ben presente quello che ha detto nei fatti il professor Luigi Masci Migliorini
Siamo di fronte a un appuntamento storico difficile
Dobbiamo rispondere alle nuove domande e la modernità e la contemporaneità
E ed è qualcosa di veramente molto difficile
E
Ed è quanto mai necessario che il fronte della cultura si presenti a questo appuntamento unito
Unito i
E che sia un esempio per tutti i cittadini
Questa unione e questa solidarietà che ci deve essere
Nel mondo che il pensiero come nel
Nel mondo di tutti i giorni
E purtroppo questa questa assurdità di tassista disfacendo
E noi dobbiamo
Sempre più di affermarla i altrimenti ci esponiamo a alla perdita
Della nostra identità
Ma del
Di quel processo che faticosamente gli storici fanno come cioè dimostrato tu cioè e quell'accumulazione che che acché serve quell'accumulazione
A conoscere noi stessi l'umanità attraverso il lavoro di storici conosce se stessi
Ha perso il lavoro di storici e attraverso il lavoro dei filosofi naturalmente
E le ultime vicende storiche stanno mostrando un'umanità che non ci piace
E dobbiamo reagire
A questa a questa deriva e dobbiamo reagire con armi severe
E Lea
L'analisi di quello che è successo
Con con due guerre mondiali e con
Con tutte le guerre che hanno
Funestato il continente europeo e continuano a fune stare il il pianeta
E le contraddizioni che montano sempre di più dovrebbero
Farci lanciare un grido d'allarme proprio dall'arma è fortissima
Probabilmente
Probabilmente un grande storico come come il professor Galasso in questo momento sarebbe allarmatissima
Dicevamo quella storia profezia del passato ma è anche profezia del futuro
E questa l'analisi che che ha fatto il il professor Migliorini e che in fondo sci
Ci indirizza verso questa direzione cioè di prenderci cura del presente di prenderci cura del presente per evitare di ricadere in un
In un futuro
In un futuro spaventoso
Io di parlo così francamente perché sono molto preoccupato e e ogni volta che mi occasione esprimo la mia preoccupazione forse per e su anche per esorcizzare le angosce interiori che ho e ma
Probabilmente questo il mio il mio compito
E allora grazie ancora a tutti voi di essere qui grazie all'amica Marta Herling creato
Creeremmo altre occasioni comuni anche con altre fondazioni culturali e quindi al mente il presidente del Premio Napoli che avevo invitato con cui collaboreremo
E anche con l'amico Rispoli
Continueremo la nostra collaborazione grazie a tutti