Inaugurazione della mostra "L'Italia è. L'Assemblea Costituente per la rinascita di un popolo, ieri e oggi"

Sarò molto breve per dare avvio a questa mattinata che consentirà a voi di essere i primi studenti che visitano questa mostra che una mostra sull'assemblea costituente reca possibile dall'impegno di tanti ragazzi che ne hanno un po'ispirato la filosofia di fondo che non vi preannuncio perché è bello che la scoprì a te voi direttamente noi dobbiamo una ringraziamento particolare
Al Senato della Repubblica alla presidente Maria Alberta Casellati per averci consentito l'uso dei locali del Senato per la mostra e anche di questa mattinata qui un ringraziamento al vicepresidente del Senato
Senatore Ignazio la Russa che ha voluto presenziare ed è per noi un grande privilegio averlo qui e lo ringraziamo di cuore per la presenza e al direttore del Ministero della Istruzione della ricerca scientifica Giovanna Boda per avere permesso quello che e un vero atto di apertura delle scuole in un fecondo dialogo tra quella che è la società civile cioè le fondazioni è il mondo no profit con il mondo pubblico e il mondo della istruzione pubblica io credo che questo sia stato un bellissimo segnale dico solamente due concetti
La costruzione della Costituzione è stata faticosa ed è la costruzione della del tetto della casa sotto il quale tetto noi viviamo
E apparecchi Dio DIEF a Costituzione poi è stata chiamata la Corte costituzionale noi abbiamo qui un giudice della Corte costituzionale il giudice il professor Luca Antonini che ringraziamo qui della presenza quel tetto
Dopo questi settant'anni possiamo dire che ha retto
Ha retto il tetto e avendo retto il tetto noi siamo stati sicuri come italiani sotto quel tetto
Io penso che ciascuna generazione nella storia abbia un compito
La generazione dei costituenti era una generazione di gente adulta ma anche dal punto di vista ma grafico diagonale c'erano gli anziani che avevano conosciuto financo la prima guerra mondiale
E poi c'erano dei giovani esordienti alla Costituzione ciascuno diede il proprio contributo raggiungendo un compromesso possibile a volte nel dibattito pubblico la parola compromesso a un che di retrogusto offensivo
O comunque negativo mentre nasce dal latino
è un'espressione di origine latina molto alta e nei dibattiti internazionali la parola compromesso invece ha un significato diverso da quello che noi attribuiamo a detta
In Italia nasce da un compromesso da di grandi filoni culturali di grandi tradizioni storiche del nostro Paese a cominciare da quella cattolica cominciare da quella comunista con delle venature liberali e socialiste che hanno poi rappresentato un elemento ulteriore che l'arricchita
Noi come fondazione De Gasperi abbiamo un grande onore
L'onore di avere la signora Maria Romana De Gasperi
Che e il presidente onorario della Fondazione che è anche stata un testimone fisico di quel lavoro perché tappa accanto al Papa la signora Maria Romana non è stata una figlia diciamo virgolette politicamente distante dal padre è stata fisicamente
Vicina oltre che amorevolmente figlia
E nelle telefonata vicina
Dentro il proprio cuore dentro la propriamente porta racconti
Umori sentimenti di quel momento storico
Nel dire questo io voglio dare un grande merito alla signora Maria Romana De Gasperi perché sta contribuendo nel dibattito pubblico attenere viva la memoria di quel che è realmente accaduto al di là delle pagine degli storici
E concludo da dove ho cominciato oltre che ringraziando il professore Bonini il rettore della LUMSA di essere qui concludo là dove ho cominciato e cioè dalle generazioni
Io sono nato nel mille novecentosettanta
E ho conosciuto solo la pace
Mio papà è nato nel mille novecentotrentasei ed era bambino quando sbarcano gli americani in Sicilia il padre di mio padre ha conosciuto non solo la seconda ma anche la prima guerra mondiale
Io attraverso mio papà ho avuto un po'di racconto di lui bambino e della seconda guerra mondiale la generazione vostra
Sicuramente è la prima generazione che ai genitori che non hanno conosciuto la guerra e che non erano neanche fisicamente presenti quando c'era l'assemblea costituente
Quindi voi avete un compito particolare una fatica doppia
Perché non potete partire dal racconto in casa di un Papa che ha vissuto la Costituente da ragazzino o ha vissuto lo sbarco degli americani nuovi fa il racconto di come fu raggiunta la pace ma dovete acquisire per coscienza culturale coscienza storica
E non più per narrazione informale anche familiare è una responsabilità anche perché a questa responsabilità che abbina pure il fatto di doverla ancora difendere non è una Costituzione chiusa è stata varie volte cambiata molti articoli della Costituzione sono cambiati mai della prima parte ma i principi fondamentali però la l'idea di fondo e che questa Costituzione è una Costituzione sulla quale ti posso intervenire
E però se è così poco si è intervenuto in tutti questi decenni vuol dire che quel tetto è stato ritenuto un tetto confortevole da milioni e milioni di italiani che si sono succeduti negli anni e nei decenni e anche dei Parlamenti che sono stati cauti nel modificarla
Questo perché evidentemente
E per la prima volta nella storia noi abbiamo avuto il periodo più lungo di pace e di sicurezza di democrazia e di libertà nel nostro Paese grande merito e del lavoro di coloro i quali sia nel comitato dei settantacinque Fia nell'assemblea costituente di cui il Comitato settanta e settantacinque era espressione lavorarono ecco io vi auguro attraverso
La visita di questa mostra di trarre ispirazione ideale e magari di farvi spirare
Dalla lettura che noi abbiamo tentato di rendere più agevole sintetizzando intuite i loro concetti farvi ispirare da uno dei padri costituenti e poi magari se avete tempo da Infernetto da una libreria
Attingente la fonte per studiare la biografia di no di uno di loro
Noi vi suggeriamo quella di De Gasperi che stiamo fonte assolutamente sospetta ma ve lo consigliamo con la testa e con il cuore vi ringrazio
Condividerlo meglio no
Mi sembra già
In pratica in mezzo a tutti voi io sono la storia
Sono la più vecchia dal più grande o quasi quale un secolo tanto è un conto
Ho visto il fascismo lo studiato sotto il pescivendolo ho visto la liberazione pubblico alla guerra
Quante cose praticamente hanno subito la mia vita
E che poco ha potuto vedere che cosa posso
Quale risultato cercato può è la fine e che cosa vi posso trasmettere occorre che quota potrebbe essere utile alla vostra conoscenza perché voi queste cose le vedete sui fogli delle vostre
Delle Poste dei vostri libri ma sono farebbe quando si guardano se i fogli dei libri non piangono noi gridano la vittoria non gridano le sofferenze
Non si vedo no
Come è diverso da quando si legge da quando si vive
Ero giovanissima avevo un padre che lavorava in silenzio avverte che vaticana e quindi non aveva nemmeno molti amici doveva stare molto attento perché se voi avete letto qualcosa
Della storia del fascismo potete sapere che non si poteva parlare uno con l'altro liberamente se si era seduto in un bar per esempio
Perché aveva paura che qualcuno
Del fascismo qualche avrebbe detto ci avrebbe accusato di parlare di libertà di politica cosa che non si poteva fare
Cose che detta oggi sembra ridicola impossibile ma è così rampolli così è nata andata avanti la nostra gioventù
Con queste intenzioni con questo serietà con questa preoccupazione con questa limitazione enorme alla libertà
Dover sentire poi diciamo poi viene la guerra e che cosa brutta era doversi sentire dall'altra parte dei nostri eserciti che combattevano
Perché noi volevamo la libertà e prevede la libertà bisognava appena nella guerra
Quindi è una situazione terribile tristissima e difficile da sopportare
La fortuna di vivere a Roma per me è stata tale che non ha avuto i bombardamenti e sulle cave verso la città
Ma le mie amiche invece vivevano in altre città dove si sentivano dove subivano le distruzione
Tutto questo nella storia adesso qua se ci penso per me RAI ieri
Per voi è su qualche foglio di carta che magari girate con distrazione tanto non interessa
Invece è la vita di questo Paese
E lì sono nate le radici poi della nostra libertà dei nostri partiti dal nostro voler lavorare per questa per questo Paese splendido come in Italia
Che fatica allora uscire da questo sopravvivere alla distruzione
Sopravvivere il giorno che la guerra Fini in Italia finì attratti naturalmente ma io ricordo quello di Roma la gente per la strada rideva correva che abbracciava anche chi non si conosceva
Sembra quasi una una storia mentre una verità
In piazza colonna mi ricordo di gruppi che si salutavano niente che non si era mai visto prima
Per Natale la differenza la felicità di essere liberi dalle bombe liberi dall'odio librari dall'odio soprattutto
E così è incominciato in questo modo la gente finito ad ascoltare i nostri primi politici
Io ho avuto la fortuna di conoscere da vicino Adenauer Schumann naturalmente il mio padre
Tutta la gente di allora così
Direi
Pavese impegnata per il bene
Carlo quanti non c'era niente di e contrasto perché l'importante al quale era era quella di ricominciare da capo
Quando c'abbiamo una carta vuota e dobbiamo Rina scriverla cominciava a scrivere bene
Perché vogliamo arrivare fino in fondo ecco allora hanno incominciato dalla prima carica
In mezzo alle difficoltà infinite che forse oggi non si può nemmeno immaginare difficoltà con gli altri popoli difficoltà
Materiali difficoltà anche spirituali di chi aveva perduto di chi aveva creduto in qualcosa aveva perduto
Di che doveva invece ricominciare da capo
Una difficoltà notevole Emma tutta affrontato con coraggio con voglia di fare vorrei dire con giovinezza
Anche in luoghi di sessant'anni che avevano in mano la nostra politica avevano
Dentro l'animo alla giovinezza la giovinetta di riuscire a ricominciare di fare qualcosa
Tutti assieme anche su idee diverse anche litigando alla alla Camera ma non importa tutti volevano riprendere qualcosa in mano
C'è una una forza in tutto questo un coraggio che oggi non conosciamo
Oggi litighiamo alla Camera
Vediamo degli spettacoli e spiacevoli no voglio dire male di nessuno ma vediamo degli spettacoli e piacevole
Allora si cento significava c'erano i comunisti che salivano addirittura sulle stelle per gridare contro De Gasperi
Ma non importa una a una politica che andava avanti non è questioni personali non vengono non è voglia di prevalere in quanto persone per avere un posto migliore una situazione no
Era un'idea combatteva un'altra idea
E quanta porta c'era di tutto questo quanta voglia di fare quello che mi dispiace a volte vedere perché nei giovedì non manca mi sembra la voglia di fare ed è proprio questo che io come sopravvissuta e che tanti altri che hanno lavorato allora oggi vorrebbero vedere vorrebbero vedere la voglia di ricominciare non importa dove ma qualsiasi cosa
Non importa fede sono differenti ma bisogna prendere le cose in mano andrà avanti non aspettare che altri facciano non pensare che non si può
Si può qui letta è tale che ancora pretende studio anche studiare bene
Anche confrontarsi uno con l'altro suo altre idee ecco anche questo è già un lavoro per la patria
E tutto questo mi piacerebbe che lasciare ai ragazzi di oggi guardate che anche alla vostra età voi potete lavorare per questa panchina grande che è l'Europa
Che stiamo costruendo malamente a volte con lentezza a volte senza entusiasmo bisogna riprendere l'entusiasmo in mano
Questa Europa adesso fra qualche anno è nelle vostre mani per qualche anno non fra qualche decennio è nelle vostre mani amante alla questa Europa riparte la questa Europa
è la vostra forza ed è il vostro avvenire
Degna conclusione di questa breve presentazione volevo dare una testimonianza
A nome del gruppo che ha pensato e realizzato questa questa mostra e volevo dire tre cose a proposito o della del Periodo costituente e del modo nostro di rapportarci con questo periodo costituente
Prima cosa
è una faccenda complicata
Non era facile assumere il compito costituente
Una cosa complicata perché come vedrete eravamo pieni di macerie non soltanto dal punto di vista fisico ma anche dal punto di vista spirituale culturale e morale
E nello stesso tempo
L'Italia era
In un'Europa che cercava un nuovo affetto e fa beva che poteva essere imminente una nuova guerra e in terzo luogo c'era una forte conflittualità tra le forze politiche
Una dura conflittualità tra le forze politiche come ha testimoniato anche la signora Maria Romana De Gasperi
Quindi una situazione complicata un forte agonismo risorse scarpe
Seconda cosa una costituzione duratura
Per fare una cosa complicata e per farla bene si è preso del tempo
C'è voluto un anno e mezzo di lavoro e prima di arrivare alla convocazione dell'Assemblea costituente e passato rispetto alla fine della guerra un altro anno
Quando si devono fare delle cose complicate bisogna prendere il tempo necessario perché perché gli attori si devono riconoscere
Si devono riconoscere devono lavorare per un obiettivo a più lunga scadenza e quindi una cosa duratura se voi andate a vedere in giro per l'Europa oggi la Costituzione democratica italiana è la più longeva
Perché è venuta prima di quella germanica e
In Francia hanno cambiato nel frattempo la Costituzione e tutta l'Europa orientale ha cambiato le costituzioni che erano state fatte qualcuna anche prima della Costituzione italiana quindi e poi diventata modello per le costituzioni degli anni settanta quindi è la più longeva
Perché
C'è stata un'idea duratura un'idea di tempo un'idea di impedimento non guardare soltanto al breve momento
I sessantenni e e più giovani e più anziani che erano in Assemblea costituente poi vedrete delle figure concrete di persone avevano una memoria lunga di quello che era successo in Italia a partire dall'unificazione e guardavano avanti
Guardavano avanti va anche perché avevano l'esempio di figli
C'erano padri e madri c'erano anche alcune copie in assemblea costituente potete potete vederlo qualcuno cui scoppia nel frattempo come succede purtroppo nelle vicende
Nelle vicende umane però una così un lavoro complicato e duraturo che ha avuto dei padri e delle madri cioè persone che si sono presi la responsabilità di guardare di guardare
Avanti
E questo
E questo ha dato dei frutti e quindi la terza considerazione quindi una cosa complicata una cosa duratura terzo una cosa fatta bene
Una cosa fatta con cura
Seguendo delle procedure molto complicate tornando ritornando sulle decisioni voi vedrete alcuni tavoli in cui ci sono riassunti in un tweet dei dibattiti molto complicati si è tornati più volte sulle questioni per fare appunto una cosa fatta bene
E credo che questo sia il giudizio che ci possiamo dare e di cui possiamo menare vanto
Io credo che noi dobbiamo anche essere consapevoli delle nostre
Buone cose delle nostre buone cose e questo lavoro è appunto soltanto perché è durato tanto a lungo rispetto e perché il mercato poi dei processi per esempio il processo
Europeista è stato innescato dall'ispirazione di costituzioni come la nostra
E quindi e concludo
Non dobbiamo a bere paura della complessità
Perché dobbiamo misurarci con questioni complesse
E non dobbiamo avere paura della qualità della qualità l'un dobbiamo avere paura di essere esigenti prima di tutto con noi stessi sulla qualità delle cose che facciamo
E a cui quindi anche delle qui abbiamo il vicepresidente del Senato il presidente la Russa abbiamo il il giudice Antonini della corte costituzionali che solo diciamo così
Alcuni bastioni di questa di questa Repubblica non due che funzionano non dobbiamo avere paura della qualità e quindi soltanto attraverso la con Placco la consapevolezza della complessità
E l'esigenza della qualità così possiamo diciamo così
Essere presenti in questa competizione noi abbiamo avuto una sorta di rinvia neo liberale che ha chi è che a partire dagli anni Settanta ci ha spiegato che bisognava compete rebatta no non è così
Bisogna questa competizione deve per una competizione con regole e deve essere una competizione con principi
Per essere funzionale alla comunità quindi funzionale a quell'idea personalista che è quella della nostra Costituzione e poi anche diciamo così di una certa dinamica della democrazia e quindi credo che tutte le cose diciamo così tutti i prodotti tutti i prodotti intellettuali e culturali devono soprattutto porre delle domande
E credo che questo questo itinerario ringrazio tutti
Gli amici colleghi giovani che hanno lavorato a questa a questa mostra ci può suggerire tante domande e io mi auguro che ci posso anche offrire delle piste di risposta perché pure la fine la risposta ognuno di noi la deve dare come vedrete con una piccola sorpresa alla fine della mostra grazie quindi e buona didattica
Io vuole