Save the Children contro l'esportazione di armi italiane nello Yemen. Intervista con Filippo Ungaro

Radio radicale siamo in collegamento con Filippo Ongaro direttore della comunicazione di Save the Children benvenuto a radio radicale innanzitutto bentornato
Allora se deciderne appunto in occasione dei cento anni dalla sua fondazione lancia la nuova campagna il rapporto stoppa la guerra sui bambini accompagnato
Da una petizione pubblica contro la vendita delle armi italiane usati in Yemen dalla coalizione a guida saudita appunto Filippo questa è un'iniziativa che arriva in un anno importante per voi un iniziativa potremmo dire pratica ed identitaria al tempo stesso in queste due azioni c'è forse il DNA di Save the Children
Evviva assolutamente punto intanto cominciamo col dire che quest'anno per noi e l'anno del del centesimo anniversario della nostra nascita compiamo cento anni perché se si decide nasce proprio del mille novecentodiciannove
Nasce proprio perché la fondatrice
Voleva dare assistenza ai bambini tedeschi austriaci vittime della della prima guerra mondiale confuta Centanini tanto noi solleviamo
Questo problema dei tempi bambini coinvolti nei conflitti armati e purtroppo notiamo come nel mondo ci sono quattrocentoventi milioni di bambini uno su cinque
Che vivo non è nelle aree del conflitto e purtroppo questo numero è in costante aumento sua basti pensare che è un numero doppio dalla fine della guerra mondiale della prima della guerra fredda quindi parliamo dell'ottantanove novantuno
Ecco sono quattrocentoventi milioni i bambini che vivono in aree di conflitto ovviamente i numeri crescono e e crescono possiamo dire anche non solo appunto le l'eritema crescono anche le problematiche ovviamente l'infanzia è diventato un terreno
Di scontro soprattutto non solo di marginalità o di prossimità ma è diventato un terreno dove ovviamente gli innocenti muoiono ma al tempo stesso non fanno cambiare idea ai grandi ecco come è cambiata anche nel corso di questi anni l'approccio pubblico a queste problematiche e soprattutto con quale spirito si arriva a questa nuova campagna Stop alla guerra sui bambini
Ma intanto cominciamo col dire che lo spirito quello di cercare il bis riportare assistito stizziti avvisare di assicurare la giustizia la guerra contro i bambini la guerra che viola i diritti umani
è una guerra è un atto criminale un atto illegali
Esistono delle leggi internazionali
Che sanciscono l'illegalità dei conflitti che vanno a violare i diritti umani e diritti i diritti dei bambini le Nazioni Unite hanno identificato sei violazioni
Dei diritti di mente minori di uccisione le mutilazioni il reclutamento e l'utilizzo dei bambini soldato una violenza sessuale il sequestro di bambini gli attacchi a scuole ospedali e la negazione del degli aiuti dell'accesso agli aiuti umanitari
Tutte queste violazione negli ultimi anni sono in costante aumento nel due mila diciassette il totale delle violazioni dei diritti minori
è stata diventino pare un numero di venticinque mila che è il numero più alto di sempre delle direzione diritti dei minori quindi ci troviamo di fronte a una situazione di costante
Violazione delle leggi internazionali di quanti completa indifferenza
Da parte dei risultati delle norme internazionali e noi con questa campagna
Stop alla guerra sui bambini che chiama proprio questo chiediamo ai leader del mondo che rispettino che facciano rispettare la legge internazionale chiediamo che chi si macchia
I reati di crimini di violazioni dei diritti dei minori dei diritti umani venga punito
Questo è quello che chiediamo chiediamo protezione è un presente e un futuro opportunità per un presente e un futuro dignitoso per i bambini anche nelle situazioni dei conflitti
Certamente ci troviamo in un'epoca storica in cui appunto la natura delle guerre è cambiata dove vengono attaccate sempre più le le città dove c'è sempre un maggiore uso è uso indiscriminato di esplosivo in aree densamente popolate
Dove c'è un aumento esponenziale del numero delle milizie non statali
Dove gli stati aumentano la guerra per procura ora distanza e dove soprattutto la spesa militare mondiale è duplicata dal mille novecentonovantotto a oggi
L'aspetto abilitare appare una cifra sconvolgente quasi sempre che non esiste questo non sembra una cifra da Paperon de'Paperoni uno virgola settantaquattro trilioni di dollari ecco tutto questo ovviamente inaccettabile
Ecco le violazioni contro IBAN mini conflitti sono molteplici e possono essere riassunti coerente con l'uccisione la mutilazione il reclutamento e l'uso dei bambini soldati la violenza sessuale i rapimenti gli attacchi contro scuole ospedali
La negazione all'accesso
Degli aiuti umanitari secondo punto RAI si distende children sulla base dei report delle Nazioni Unite il numero di violazioni diritti dei minori nel due mila diciassette è stato di venticinque mila il numero più alto mai registrato prima dal due mila dieci ad oggi il numero dei bambini che vivono in aree di conflitto aumentato del trentasette per cento a fronte però di una crescita del centosettantaquattro per cento del numero di casi di gravi violazioni verificare
Un incremento si legge nella vostra nota significativo dovuto principalmente alla polizza Sideri crisi
La Repubblica Centrafricana Repubblica Democratica del Congo del Congo Myanmar sud Sudan Siria e Yemen e proprio diciamo torneremo poi in conclusione ad occuparci dello Yemen
Però diciamo questo possedere quote di violazioni in qualche modo posso dire che da un lato scuotono le coscienze però dall'altro purtroppo recano sempre una certa forma di indifferenza perché diciamo a livello d'informazione chiaramente lo facciamo il possibile però questi numeri che sono dei numeri spaventosi rapporta riverente a dei a dei bambini a degli esseri umani
Chiaramente fanno sempre meno notizia e quindi riempiono anche sempre meno le agende dei vertici internazionali e della politica internazionale ecco forse un'altra basse di azione potrebbe essere una lobbying per in qualche modo per far vedere quali sono
Atrocità che questi bambini subiscono che forse spesso troppo spesso ce ne dimentichiamo
Assolutamente c'è una indifferenza generalizzata sono molto d'accordo all'Iraq di come dire momenti in cui si prende coscienza magari ci sono dei momenti molto brevi ma la quota che senz'altro sconvolge di più ed è forse la cosa più importante al di là dell'opinione pubblica
In qualche modo l'indifferenza della comunità internazionale rispetto a questo i problemi di indifferenza degli stati dei governi rispetto a questi problemi
Oggi come dicevo in precedenza il diritto internazionale viene violato costantemente molto spesso
Il chi l'autore dei delitti crimini contro l'umanità l'autore di violazione dei diritti dei minori di diritti umani rimane impunito se pensiamo per esempio alpina ma laddove la popolazione Ninja ha subito delle delle violenze indescrivibile tutte le fonti Turingia stessi accusano in qualche modo l'esercito del dello Stato deve arrivare a oggi diciamo cura non sono stati identificati
I colpevoli di di poi crimini quindi è evidente che c'è un disinteresse generalizzato senz'altro ogni forma di azione di sensibilizzazione come la nostra ogni forma di sensibilizzazione operata anche attraverso i media delle forme di comunicazione anche molto molto forti possono portare a un a un maggiore interesse rispetto a questo
Chiaramente senza oscurando nessuno ma anche l'Italia ha vissuto anche direttamente e come diretta da un punto di vista storico piuttosto recentemente delle guerre chiaramente non auguriamo a nessuno ma è un qualcosa che può succedere a tutti e quindi ci auguriamo in qualche modo che ma chiediamo una cosa molto semplice che la legge internazionale venga rispettata e che ci sia una comitiva interesse del della comunità internazionale
A rispettare la legislazione internazionale un altro esempio appunto è quella dei ricavi e delle petizioni che stiamo facendo l'Italia ha una Costituzione
Che ripudia la guerra come forma di risoluzione dei conflitti internazionali
E a una legge sulla vendita delle armi da centottantacinque cavalli perché impedisce appunto la vendita delle armi degli armamenti a Paesi che sono in conflitto ok violano i diritti umani
Ecco in conclusione parliamo dello Yemen Filippo perché diciamo il conflitto nello Yemen
A un marchio made in Italy beh chiaro ben evidente questo voi
Lo sottolineate sarebbero circa sei mila e cinquecento secondo il rapporto Unicef del settembre due mila e diciotto i bambini rimasti uccisi o feriti dai bombardamenti negli MM all'inizio del conflitto per raccontarlo in termini plastici diciamo ci potremmo immaginare una cinquantina di di scuole elementari bombardate e così per rendere l'idea del diciamo della dimensione e rapporti foto reportage come si ragiona vostra dal paese documenterò alcuni resti delle bombe esplose in zone civili su case e villaggi
In cui erano presenti famiglie con bambini legavano il Codice a quarantaquattro quarantasette che riconduce ad una fabbrica di armi in Sardegna
R v m r v m Italia S.p.A. è una fabbrica di armamenti parte del conglomerato industriale tedesco della RAI in Metal ecco questo punto ci racconta
Che le bombe sono fabbricate in Italia venduta la collezione
Saudita e vengono utilizzate insomma i media MM per colpire le aree civili fondamentalmente e quindi questa dedizione da un lato chiede ovviamente
Il blocco a livello globale per fermare questo commercio ormai si chiede anche il ministro degli affari esteri
Enzo Moavero Milanesi di fermare immediatamente le esportazioni la fornitura il trasferimento di materiali di armamento la coalizione si è udita armi che uccidono i bambini nicchie che quando anche sopravvivono distruggono il loro futuro allora obiettivi abbastanza chiari anche qui diciamo la mobilitazione dell'opinione pubblica ancora scarsa però diciamo oltre al ministro Moavero Milanesi
Dovrebbero diciamo sentirsi della partita forse anche i dicasteri della difesa dell'interno e la stessa Presidenza della Repubblica visto che poi diciamo il marchio militari ben impresso su quelle bombe
è così così assolutamente così noi ripeto l'Italia delle leggi ben precise in particolar modo questa legge centottantacinque novanta che tra le altre cose
Impedisce le la vendite di armi verso perché sono in conflitto che violano i diritti umani e quindi chiaramente noi stiamo vendendo in questo momento
Degli armamenti a un Paese l'Arabia Saudita che alla guida di una collezione saudita appunto che combatte da quasi quattro anni
Il e gli arresti e l'utilizzo di queste armi sono stati della guerra IBM sono state ampiamente armi italiane sono state ampiamente documentate da da pari rapporti quindi noi ci rivolgiamo al ministero degli affari esteri per bloccare questo sperpero esportazione è è una cosa sua costante giusta visto che in questo momento in queste ore questi secondi tanti bambini stanno soffrendo delle conseguenze dell'IPTV di quella guerra
Naturalmente è un'operazione che facciamo anche a livello mondiale perché ci sono altri Paesi che esportano armi in Arabia Saudita
Quindi come dire l'impegno deve essere e la comunità internazionale ma intanto noi ci rivolgiamo all'Italia al Governo italiano chiediamo su questo argomento una maggiore sensibilizzazione maggiore impegno una maggiore trasparenza e la fine immediata dell'esportazione di queste armi che sono armi che in qualche modo stanno cantando la sofferenza di tanti bambini
Di tanti bambini nello Yemen per fortuna siamo in queste ore ricevendo un'ottima risposta da parte del pubblico ci sono tante tante adesioni
Sui social card riceve una petizione quelli siamo siamo fiduciosi speriamo appunto che finalmente si possano mettere fine all'asportazione di queste armi dalle verso l'Arabia Saudita
Bene allora noi ringraziamo Filippo Ongaro direttore della comunicazione di Save the Children ricordiamo che sul sito di Serge Children possibile trovare tutto quanto lo svolte per a sottoscrivere la petizione insomma ci sono tutti i link
Per diciamo poi appunto entrare nel vivo deve iniziative che vi abbiamo raccontato grazie ancora per essere stato con noi