Radio Radicale a rischio chiusura: intervista a Giacomo Di Stefano

Radio radicale torniamo sulla vicenda di radio radicale in particolare torniamo sulle parole che servono Andreotti ha avuto per radio radicale Stefano Andreotti è il figlio di Giulio Andreotti ne ha riparlato anche in un'intervista con noi direttamente ma
Stefano devoti è stato sentito in esclusiva da radio colonna e in questa intervista ha detto mio padre non avrebbe mai chiuso radio radicale intervistarlo è stato Giacomo Di Stefano che abbiamo in collegamento con noi buonasera Giacomo grazie per essere con noi
Ora Giacomo Di Stefano e collaboratore di Radio colonna si occupa anche di altri temi collabora con voyeur de si occupa anche di carceri con un portale Prometeo libero quindi diciamo un collega che conosce i temi di cui ci occupiamo qui a Radio Radicale allora Giacomo innanzitutto è costata un una una buona iniziativa questa di
Avvicinare Stefano Andreotti che ha avuto l'occasione appunto di tornare anche sulla vicenda politica personale
Di suo padre che è ampiamente documentata nell'archivio di radio radicale chiunque vuole
Può veramente andare a pescare migliaia di documenti che riguardano appunto questa esperienza poi su Radio con avete scelto un momento particolare per corredare poi l'intervista
E che gli avete fatto ed è un un momento in cui Marco Pannella stava affrontando una dura iniziativa non violenta lo sciopero della sete della sete c'è un
Dal confronto televisivo credo di essere stata mille novecentottantatré contro Giulio Andreotti ha rimesso
Questa questa foto per raccontare anche di questa alterità diversità ma anche di questo dialogo di cui via parlato anche sei polacco partiamo da cui anche per per quelli che sono stati i temi di cui avete parlato in questa intervista Giacomo
Sì abbiamo scelto questa immagine che deriva dalla tribuna politica in cui
Michael Schumacher raccontando quanto gli ha detto nascondeva come al solito dalla avranno è un po'come ed articolato lire silenzioso e e ascoltava
Parole del del leader radicale ecco che abbiamo scelto e qui laggiù non abbiamo scelta giorno perché ottiche come l'apertura del congresso del
E il Partito radicale e per l'appunto abbiamo sentito Andreotti per capire come si dovrebbe comportare il patrimonio al posto di ma Luigi Di Vaio Andreotti ha pensato che il padre non crebbe mai permesso di chiudere sulle radio men che mai radio radicale erario che Andreotti rispettava molto anche per il lavoro svolto durante due processi
E cosa voto sei un collega ti occupi dei termini e di temi vicini a quelli di cui si occupa normalmente il mondo radicale una delle questioni che forse non non è ben conosciuta della esperienza lunga pluridecennale di radio radicale è proprio la sua
Traiettorie c'è proprio come radio radicale proprio per la sua natura di essere radio radicale è la radio di tutte le realtà politiche perché alla base esce e questo
Mandato diciamo in abbiano cioè il conoscere per deliberare cioè far conoscere tutte le proposte tutte le le elaborazioni politiche per poi scegliere in maniera libera ecco questo poi anche nel nostro lavoro
Lo sperimentiamo anche lo strumento che c'è on line e di Radio Radicale
Consultabile on line
E da cui si possono anche antiveleni dei documenti pittori c'è una un contrasto in cui Andreotti credo per ciascuno degli anni ottanta esperti della virilità ricadere Roma uno stile diverso ed è per vedere come una prospera Prima Repubblica è possibile mentre una voce libera materiale che oggi e la cultura e e che Panebianco indica e più in generale voci non allineate
Insomma c'era una un'inclinazione differente di un mondo politico che ora non c'è più ore completamente diverso da quello attuale
E cosa no che cosa ne pensi che in particolare della prospettiva della informazione ne nasce nel Paese trovano moto completato e
Noto che il rispetto verso gli avversari politici e più in generale verso le voci non allineate allo sbando con involuzione preoccupante
E nuda comunque conclude Roma una molto molto interessante Federica era Giulio Andreotti fino a colpire anche Andreotti parlava correntemente con Giancarlo Paietta democristiano
Più avanti lista vicinissimo al Vaticano che si confrontava con un comunista di ferro oggi immaginiamoci un'azione sulle anche di Batista insomma scoppia il putiferio AN ripetuti elettorali
Perché e anche da qualche parte Innocenzo terzo l'indignazione quelli non vedere il proprio beniamino
Contaminarsi con l'avversario politico e un problema che la classe dirigente attuale invece di riportare il dibattito su dinari civili alimenta questo sentimento di ostilità
Quindi anche diciamo una una l'allontanamento dalla capacità di un confronto libero aperto ma anche rispettoso
E adesso che qualche battuta su Radio Radicale che Robert Plant l'antidoto questa problematica perché il Papa l'ha detto che era l'ideale nei congressi interviste stabili idrica con alla cura opera rifiuta e quindi interrogato chiuderà è un paradosso che viviamo in tempi in cui il dibattito pubblico subendo lo scadimento intendiamoci non riguarda soltanto il l'attuale governo gioverebbe come sono rimasto molto colpito alla coda
Una polemica scaturita dall'abbraccio di cultura Maria Elena Boschi attaccato per questo c'è circoli intellettuali come lo storico dell'arte
Ho amato montacarichi dichiararono che la Bocchini non avrebbe cavalchi non avrebbe e anche reclamano insomma e abbiamo visto rete di mano tra Rabin era ma paradossale che potersi alleare ipnotico eccetera ma che non ci sia questo rispetto reciproco ecco radio radicale esplicitamente avvicinare rispetto e a soprattutto all'ascolto anche delle opinioni altrui e
E Totti tutti e quindi strutture programmazione
Da cordone ringraziamo davvero molto Giacomo Di Stefano lo ricordiamo il collega che ha intervistato Stefano devoti figlio di Giulio Andreotti ed è teorizza la ritrovate sul sito di radio colonna
Abbiamo parlato anche della foto che è presente in questo articolo ricordiamo Giacomo Di Stefano
E anche collaboratore di Wilde e di Prometeo libero grazie grazie molte Giacomo