Tra gli argomenti discussi: Cultura, Donna, Gamberale, Letteratura, Libro, Maternita'.
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scrittrice, conduttrice radiofonica e televisiva
Radio radicale bentornati ad un nuovo appuntamento delle parole e le cose tornato a trovarci a distanza di pochi mesi Chiara Gamberale bentornata radio radicale diciamo grazie
Allora siamo qui questa volta per parlare del tuo ultimo libro edito da Feltrinelli l'isola dell'abbandono
Un libro importante un libro che in qualche modo ci offre dite
Come scrittrice come autrice una visione inedita importante al tempo stesso ho trovato tantissime
Consonanze rispetto alla alto passato alla tua scrittura al punto da cui proviene ma tantissima voglia di futuro tu dici questo non è un romanzo sulla maternità ma un romanzo dentro la maternità dove c'è qualcosa di nuovo che si muove allora raccontiamo la questi sono dell'abbandono un po'sì grazie prima di tutto
Allora essi no io un romanzo sulla maternità io sono sono madre da quindici mesi cioè a malapena sto capendo cosa vuol dire essere la madre di di mia figlia però proprio non non i in questo eterno
Scambio fra quello che vivo e quello che scrivo ancora non non non mi chiama il il tema della della maternità ma in che senso mi chiama mi chiama come
Detonatori cioè io so che cosa significa venire attraversati da lo chiamo del libro l'uragano figlio
Ma di uragani ce ne sono
Almeno tre in questo romanzo io credo che siano i grandi uragani che
Che che ci tolgono il contro più che il controllo ci tolgono l'illusione di avere il controllo sulle nostre vite e sono secondo me e questo volevo raccontare
Sono l'innamoramento la perdita di qualcuno che che che che che c'era molto caro e la nascita di un figlio
Sono quegli eventi dopo i quali abbiamo l'occasione tutto sommato è un'occasione anche quando fa male di abbandonare i soliti noi di di di di diventare qualcosa di di diverso magari anche di milioni
E nel corso di dieci anni
Nel mio romanzo la protagonista investita da tutte e tre queste queste rivoluzioni
Quasi sempre paura
Diciamo che l'abbandono del titolo ha un doppio significato perché in questo libro c'è lo strascico divenire abbandonati perché qualcuno ci lascia o perché qualcuno muori ma c'è anche la paura di abbandonarci di abbandonarci a un nuovo amore ha una una nuova vita è fondamentalmente a un nuovo modo di dire io
Ecco il libro si apre con una un'espressione che una frase insomma che che mi ha fatto molto riflettere
Dice no non aveva mai creduto che potesse venire qualcosa di buono da persone afflitte dello stesso problema che stabiliscono programmaticamente di aiutarsi allora il libro inizia con un no
Ci sarà questa cosa mi ha colpito di solito si inizia con l'affermazione invece come scelta di zero e uno no cioè questa cosa no allora no però sarò al punto
Tant'è che comincia con un gruppo di auto-aiuto di quelli che io li chiamo i geni soli sarebbero i genitori single
Dice io non credo a questo dice la protagonista questo non è un libro in prima persona io davvero
Questo è stato uno delle delle grandi scommesse nello scrivere questo romanzo questa terza persona che sembra una prima ha da tempo che mi volevo confrontare con con con questa con questa sfida e qui c'è questo gruppo di auto-aiuto di geni soli in cui però lei si sente che anziché aiutarsi ognuno è più incline a contemplare il i i propri guai che ad entrare in in sintonia con quelli degli altri e in che cosa crede la protagonista e la sua storia nel corso di tutto il romanzo
Che cosa dimostrerà che la salvezza come la disperazione
Si allunga una mano da dove meno ce l'aspettiamo
E se
Siamo in contatto con con noi stessi e con con quello che che ci accade ecco arriva da arriva dalle persone apparentemente più lontane da noi e da situazioni che lì per lì magari ci fanno anche paura perché non ci somigliano proprio per questo hanno la possibilità di di aiutarci perché la la frase coi portante di questo romanzo è se sapessimo di che cosa abbiamo bisogno non avremmo bisogno dell'amore
E dell'amore e quindi della comprensione io quando dico amore dico tante tante cose più che mai in questo romanzo
Ecco se dovessimo definire le peculiarità di questa protagonista
A me diciamo è venuto in mente che che più che essere lei rovina oppure il protagonista positivo di un romanzo d'amore
La sconto renderei più come una figura epica come qualcuno che viene da una battaglia qualcuno che torna da un'odissea
Ho trovato la corrispondenza in questo non solo nel titolo L'isola che chiaramente molto evocativo di questo ma non solo per i luoghi ma soprattutto per la consapevolezza il dolore insieme che alla prova questa di questo libro così come gli eroi
Appunto dell'Odissea dell'Iliade della stessa emerite diciamo sono eroi che sanno che in qualche modo devono soffrire però sanno anche che sono chiamati a qualcosa di grande allora questo andare questo
Tornare questo riflettere sul sul primo abbandono su quella morì così drammatico che però la riporta all'interno di quel luogo dell'incontro va be'insomma ricordato le movenze di un
Di un racconto epico insomma perché
Questo ce lo raccontano anche i tanti lettori che stanno animando le due presentazioni cioè in cui la capacità di rispecchiarsi in questo protagonista di questa protagonista che non è solo una semplice volontà di immedesimarsi nella sua storia ma in qualche modo
La stessa capacità di immedesimarsi in un eroe
Non so chi siano i missionari pochi eroi analoghe o agli altri paesi in un diciamo in una figurazione più etica perché chiaramente è una storia diciamo straordinaria ma che potrebbe ovviamente capitare a chiunque o che magari capitata chiunque
Però diciamo la capacità col quale questa bravi sanno affrontare straordinaria ma forse grazie finali tutte armi livelli sempre cose che non
Ho capito comunque di sicuro io questa volta ho voluto che lo sfondo fosse uno sfondo Intini importante perché l'isola dell'abbandono e Naxos e l'isola dove Teseo
Pianta Arianna piantare in asso perché Teseo uscito dal labirinto grazie all'aiuto di Arianna anziché portarla consenta Creta ad Atene e sposarla la pianta in una sosta prima
E e anche la mia protagonista che si chiama Arianna neanche lei viene piantata in Naxos dov'era dov'era andata in vacanza e il mito non invade mai direttamente la storia la storia ambientata ai giorni nostri e dal due mila otto al al due mila diciotto
Ma è come se il mito proteggesse e e minaccia se i miei personaggi e soprattutto lei
E sembra seguire proprio quello che sta dicendo tu sembra si dire guarda quando muore qualcuno che amiamo quando ci innamoriamo quando nasce un figlio ci sembra di essere
I primi e gli ultimi a cui acquista in cui succede
E e invece è tutto già successo migliaia di anni fa tutto succederà
E questo non so se aumenti il nostro smarrimento o lo a te che effetto ti fa no a me diciamo da un lato aumento allo smarrimento dall'altro
Leggendo questo libro uno pensa sempre a quanto quanto sia ingenuo conto sia poi in qualche modo così poco memore della storia passata di tutti i giorni dieci anni quanto il mondo farla di strada di questo romanzo
Sulle sulle nostre grandi trasformazioni che comunque hanno a che fare con uno strappo perfino quando diventiamo genitori
Lo strappo è con il nostro essere stati fino a quel momento solo figli
Da quel momento in poi diventiamo genitori cambiamo e e questi strappi ci sembrano così ci sentiamo ci sentiamo nel momento in cui veniamo strappati noi
Così
Anche dei predestinati non ci sembra e c'è quella sensazione lì di
Che io ormai ho imparato a riconoscere negli occhi delle altre persone mi piacerebbe gli altri riconoscesse rese cioè
Quando qualcosa di così gigantesco ci travolge non siamo tanto in grado di capire di stare sul razionale no è già tanto se facciamo un atto di presenza al mondo e non capivo quando quando o sia quando ha perso una persona molto cara e sia quando è nata mia figlia come mai nei giorni successivi ho anche mimesi le persone mi parlassero come se io
Fossi pienamente in controllo di me invece in quei momenti dopo sei
è infatti c'è bisogno di persone ricette che capiscano questo
Questo ti sembra di non di di di di non avere la la gravità di aver perso perché perché stiamo cambiando
E poi la differenza la fa aver il coraggio di portarlo fino in fondo quel cambiamento ricorrere ai ai soliti schemi
Ecco tu hai parlato che che per terra tre insomma l'in sé questa conversazione detto l'amore per me sono tante cose però l'amore all'interno di questo romanzo più che mai rispetto ai tuoi precedenti lavori è un materiali di trasformazione c'è qualcosa che aiuta a trasformare esatto sì o comunque da in qualche modo la possibilità di una trasformazione e sembra un po'che l'andamento ciclico dei sentimenti
Sia un po'l'andamento anche di questa storia che ovviamente non speriamo sui suoi diciamo sulle sue travi principali altrimenti Feltrinelli ci fa causa però tecnicamente questa ciclicità questo ritornare sul luogo dell'abbandono questo
Conoscere questa alternanza tra vita e morte e sembra in qualche modo
Mai come questa volta legata così a questo sentimento cardine che di finire ovviamente abbastanza impossibile però diciamo io me dalla dodicesimo romanzo dell'impresa ore dodici e trenta però ci dà la cifra di tutte le cose eh sì perché ecco
Dicevamo prima del doppio significato dell'abbandono
In
Il secondo significato quello cioè di di abbandonarci è proprio quello io credo che i lavori si chiede di accettare
Il il mistero dell'altro e quindi il nostro
Perché cui più che mai
La la mia protagonista schiantata è innata Sos
Dal suo Teseo che nel romanzo si chiama Stefano all'occasione di di incontrare un altro amore ma di contare quindi un'altra un'altra se stessa
E di fronte proprio a questa questa occasione
Improvvisamente ha paura e lo farà in un in tutta una serie di di di modi da che cosa che sta scappando
Sta scappando proprio appunto dal potere trasformati Ivo di della moglie in questo ci credo non ma non è solo un qualcosa di bello e perché qualcosa anche di molto duro a un certo punto un personaggio provoca la mia protagonista dice ma voi finalmente uscire
Dalle braccia dall'abbraccio di papà Trauma e mamma ossessione
è perché l'amore
Si cita l'occasione anche di di lire strappati da quell'abbraccio che ha un abbraccio pericoloso quello dei nostri alibi o degli alibi dei dei dolori passati diceva Michele Mari è successo tutto la giù sì però io voglio sperare che anche quassù qualcosa è vero che è successo tutto qua giù allora quassù che ci stiamo a fare
Io credo che grazie alle nostre relazioni più profonde
Possiamo
Un po'venirci a patti con quella giù
Ecco sulla morte devo dire che le pagine di questo libro sono sono sono molto diciamo anche interessanti oltre da un punto di vista contenutistico come tutto il libro è un punto di vista letterario perché questo io narrante Esterno ovviamente che che già tutto sai tutto immagina ad esempio sulla morte da anche una dimensione temporale molto scandita il capitolo che appunto si intitola in asso apre fra cinque mesi tre settimane in sei giorni qualcuno morirà morirà sì e e poi di continua un po'più avanti c'è proprio perché non ha il coraggio nemmeno di immaginare la morte di chiama forse alla necessità di tenerla sempre presente come per addomesticare un'idea esagerata che altrimenti non riuscirebbe a sostenere ecco questa cosa è un po'diciamo l'evoluzione di quel meccanismo possiamo dire sia letterario che interiore che ci scatta durante l'adolescenza un po'no che a un certo punto quando siamo felici iniziamo ad essere
Avere paura perché gli anellini adolescenziale esce l'oppositore dai riscaldarla dalla mia figlia la nostra più che mai ma diciamo che quel sentimento lì non ci abbandona mai
All'interno di questa presenza ovvero importante che la morte quindi che che che è una cosa che chiaramente l'unica cosa a tempo indeterminato della nostra esistenza
In qualche modo
Si ritira fuori in modo più potente questa declinazione allora come mai c'è l'idea di tenerla presente anche così tanto da un punto di vista letterario in fin dei conti
Facciamo quello che facciamo scriviamo leggiamo i libri ne raccontiamo un po'anche per sfuggire alla stazione ripresa mentre legge tanto per vince sempre lei però
La mia protagonista vive da sempre in questo naturalmente c'è stato un abbandono quando era piccola da figlia
L'ha conosciuto l'abbandono da figli ama
Lei spererei da un certo punto lo dice parlando col suo psicanalista e poi diventerà tanto di più nel corso della della storia personaggio di Damiano
Lei dice io vorrei che ogni tanto una volta al giorno mi arrivasse un messaggio che c'è su dove c'è scritto i vivi sono tutti vivi sosia di lei
La la spetta da sempre ed è la classica profezia che che si auto avverrà che è una delle forme in cui cc in cui appunto OC ci in prigionia morti
Nostro malgrado
Lei lei l'aspetta lei è come più predisposta si sente più predisposta avvenire abbandonata che poi a a godere a essere felice anzi
La trova quasi sospetta la felicità quando tocca a lei non non sa giocare non non è capace e e quando però poi questa morte così temuta così immaginata arriva davvero
La trova impreparata come come trova impreparati sempre tutti noi
Questo romanzo io
Non a caso la evoco dico succederà fra cinque mesi poi quando succede c'è uno stacco temporale in questo romanzo più che gli eventi quindi la morte l'innamoramento la maternità
Più che gli eventi è importante l'Effetto che gli eventi poi hanno sulle nostre vite
Se sapessimo di cosa abbiamo bisogno non avremo bisogno dell'amore da diciamo un altro capitolo si apre così
Ecco il il bisogno è in qualche modo una misura costante all'interno della narrazione di questo libro ognuno agisce per un bisogno verso l'altro verso se stesso però un bisogno che non si tramutava ai inaugura tria in egoismo
Nel caso Di Stefano si anch'esso si dà il caso che si arresero Soresina su di lei no ma esaltano gli parlavo dell'innanzi nel caso invece invece abbiamo proprio chi addirittura il presagio di Stefano io dico
Lui è veramente è un narcisista patologico e quindi cosa farmaci si sta patologico
Certo punto dico
Tutti gestiamo i nostri mostri per proteggere chiamiamo mentre Luigi gestiva chi ama per jazz gestisce chi ama per proteggere i suoi mostri Gradoli con la Turchia nel il in lei non c'è forse ce ne è fin troppo poca forse c'è una tu Latteria non lo so come si chiama però se mai c'è un annullarsi nel labirinto dell'altro perché poi se
Teseo e crudele perché esce dal labirinto Grazia Arianna e poi la pianta a me interessa sempre di più capire in tutti i miei libri più che mai in questo perché uomini e donne
Rischia di sì innamorato così profondamente di qualcuno che anziché volere uscire dal suo labirinto trascinando i là dentro
Ecco la frase che abbiamo appena enunciato sull'amore chiude anche gli il dieci minuti caprese siamo avere salta diciamo il vero filo di Arianna ecco siamo veramente quasi in conclusione chiara
E ma forse diciamo anche la la scrittura di questo libro diciamo che è arrivato anche dopo tante dopo tanta vita non solo il Mitrotta manuale io qui ho messo davvero tutto il dolore tutto l'amore che ho dentro proprio proprio tutto ecco allora dopo aver la in qualche modo esplorata vissuta edificata anche quest'isola dell'abbandono lato scrittura sta già riprendendo altri Mario ti stai ma a me succede sempre così che dopo liberi di di di questo genere sto nel terzo
Un altro era stato la zona cieca e un altro Stato un altro stato Quattro etti d'amore grazie ci sono dei libri che ho scritto questi tre romanzi descritti quasi in trance
E la lingua questa lingua elettrica è proprio figlia del fatto che io ero ero la prima voler a volermi orientare in quello che che mi era successo che mi che scrisse intimo forte dentro e trasformandolo in una storia e una prima ricerca violentarmi dopo questi romanzi
Improvviso e quindi è sempre una trama più corale più con più aria dentro che dopo la zona cieca venuto alla luce le case degli altri dopo quattro etti d'amore grazie venuto per dieci minuti quindi romanzi più dove dove si respira di Music qui
Qui è adesso forse già ho in mente qualcosa con come con un po'più di di aria dentro io
Capisco anche che ci sono romanzi che io scrivo proprio per salvarmi la vita come questo e poi sono Manzi che invece scrivo perché sto un po'meglio e allora mi mi posso anche divertire e in effetti i lettori poi cercato ma anch'io da lettrice ci sono dei momenti in cui poi salvarmi la vita cerco un certo tipo di libri e momenti in cui mi voglio divertire cercò altri
Chiara Gamberale l'isola dell'abbandono Feltrinelli
Un libro in cui consigliamo la lettura insomma anche la riflessione posso lettura perché diciamo è un libro con tanti libri dentro quindi questo sicuramente di arricchirà sotto vari vasti punti di vista grazie nuovamente per Graziella con noi grazie
Grazie ad Iva Radicev Carmine Corvino in regia e a voi che ci avete ascoltato in seguito sino a questo momento rimanenti come perché continuano le trasmissioni su Radio Radicale
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