Intervista a Valeria Fedeli sul Disegno di legge Pillon

Siamo in compagnia di Valeria Fedeli senatrice del Partito Democratico all'indomani della conferenza stampa che si è tenuta ieri alla sarà Nassiriya del Senato con Emma Bonino e molti altri a proposito del decreto del DDL Pillon che ovviamente secondo voi manca pareri di molti riporterebbe le donne e bambini molti molti anni indietro in una situazione davvero
Caotica per dirla con un eufemismo insomma a che punto siamo
Ma intanto alla conferenza stampa di ieri che come si è visto partecipato
Tantissime associazioni tantissime esperte tantissimi Esperti anche
E ci tengo a sottolinearlo anche associazioni che rappresentano il padre
Separati perché sono uno degli elementi su cui il disegno di legge
Pillon ha cercato diciamo in qualche modo di attrarre come se fosse
Dal loro punto di vista una disegno di legge che aiutava anche le difficoltà dei padri e delle separazioni in realtà quello che secondo me è stato importante che ieri abbiamo fatto il punto su a che punto siamo con il disegno di legge Pillon ecco quello che esce e che tutte le consultazione che sono state fatte tutte le audizioni ma anche il movimento che si è messo in moto in campo
Nella società un movimento molto trasversale molto articolato ci tengo molto a sottolineare questo anche di diverse generazioni dice che questo disegno di legge
Non modificabile non è emendabile cioè va respinto va tolto
Dalla discussione politico ovviamente ne sappiamo bene che un disegno di legge a un suo percorso possibile dentro le aule parlamentari ma questa mobilitazione la nostra posizione quella di chiederne il ritiro perché non corrisponde assolutamente agli obiettivi dichiarati nel titolo cioè quello della bigenitorialità la condivisione delle responsabilità familiare delle responsabilità nella crescita dei figli e anche dell'affrontare insieme
Quando ho capito ma purtroppo le situazioni di separazione e di divorzio lo fanno i coniugi in libertà
Invece le cose che introduce il disegno di legge Pillon sono drammaticamente autoritarie io ho usato ieri l'uso anche oggi
Sono persino violente nei confronti dei bambini perché i bambini vengono considerati dei pacchi postali non hanno nemmeno diritto di essere ascoltati viene spengono spostati da un genitore all'altro come se fossero veramente dei cestini non delle persone
Come se non avessero dei propri diritti e poiché un disegno di legge che attacca frontalmente
La condizione di diseguaglianza che comunque oggi esiste tra padre madre nella condizione data cioè nella differenza tra occupazione le donne sono meno occupate quindi hanno anche dal punto di vista economico degli svantaggi e possibilità diverse mentre invece quando tu pensi ad una bigenitorialità totalmente paritaria da tutti i punti di vista in realtà stai facendo un imbroglio anzi stai
Attaccando diritti e condizioni delle donne ha conquistato in tanti anni ma io insisto diritti dei bambini che sono alla prima questione importante i diritti delle Nord delle donne
Tenete conto che la cosa secondo me importante ed era giusto dire in una conferenza stampa
Che tutte le associazioni di magistrati
Dei tribunali dei minori di psicologi di pedagogisti tutti diciamo quelli che da anni operano in quelle situazioni tutti dicono ma anche i mediatori familiari che assolutamente non vogliono l'obbligo l'obbligo alla mediazione ti dicono che non si può procedere in questo modo anzi la capacità di saper intervenire con equilibrio con delicatezza dentro fasi difficili come sono quelle delle separazioni
Da parte dei tribunali ha bisogno esattamente di vedere situazioni che sono oggettivamente diverse fra di loro ultima considerazione che voglio fare
E che poi nel disegno di legge Pillon non si tiene in assoluto conto delle situazioni in cui c'è esercizio di violenza
Magari anche soltanto dal prima parte di Italtel non siamo dei garantisti ovviamente vogliamo che tutti gli interessi
Percorrono delle leggi italiane ma attenzione vuol dire non avere nessuna consapevolezza di ciò che l'effettivamente la realtà
Di vita delle donne in questo paese dal punto di vista familiare dal punto di vista sociale dal punto di vista lavorativo dall'Istat culturale insomma è un disegno di legge fortemente reazionario
Proprio ora presente in tutti i suoi punti una cultura autoritaria maschile ma quando dico maschile intendo proprio il maschile autoritario nonna
Ci sono tanti uomini che sanno affrontare questa diversità nel rapporto anche con le donne quello invece è proprio una regressione culturale che vuol far tornare
Le donne nella totale e piena subalternità e dipendenza nei confronti degli uomini e di conseguenza anche i figli
Diciamo è significativo che le donne che sono sostanzialmente assente al momento in nei programmi nell'agenda politica del di questo governo Gialloverde tornino nell'agenda solo per un ddl come come questo
è chiaro che il DDL pro Pillon è la punta dell'iceberg di un problema molto più grande che in generale la politica ha sempre avuto in questo momento a forse a maggior ragione con universo femminile in Italia che ha tantissimi Gatto e dare cooperare
E se dovessi inquadrare e diciamo la tematica in un contesto più ampio che cosa s'ha da fare assorbe intanto c'è da rompere assolutamente di contrastare costruire una secca alternativa
Alla cultura la politica le scelte che in questi mesi questo governo ha fatto perché come giustamente dici tu
Non a caso discutiamo dei diritti delle donne peraltro avendo anche una legge come quella che ha recepito la convenzione di Istanbul che dice che la violazione dei diritti delle donne violazione dei diritti umani
Dobbiamo saper costruire l'alternativa ma se mi posso permettere l'alternativa che va costruita da parte delle persone di cultura liberale e cioè che sanno acquisire i fondamenti anche della nostra costituzione di cultura anche socialdemocratica sociale né devono sapere però una cosa
Che un costruire politiche perché un paese possa far vivere donne e uomini positivamente insieme lo riconosce la differenza e bisogna condividere e quindi avere politiche conseguente condividere la responsabilità politica come le responsabilità nel lavoro come le responsabilità famiglia tra donne e uomini in modo equo riconoscendo le differenze secondo me servono leadership
Femminili con questa cultura io lo voglio dire in modo netto il tema non è perché questo lo abbiamo affrontato nella precedente legislatura e lo si vede nella rappresentatività nelle sedi istituzionali il tema non è solo norme antidiscriminatorie qui io tengo molto nella precedente legislatura sono tutte norme che portano la mia prima firma compresa la legge
Per le elezioni europee di prossima indizione
Un conto è la rappresentatività quindi un fatto democratico che donne e uomini siano rappresentate nelle istituzioni così come sono nella società altra cosa è avere una politica e una cultura che sappia mettere al centro prioritariamente il superamento delle diseguaglianze tra donne e uomini
Nella vita sociale nella vita culturale nella vita
Economica quindi nel lavoro così come nella condivisione delle responsabilità familiare qui serve
Secondo me
Una fortissima capacità di
Di cultura politica delle donne ecco questo è una sfida che abbiamo di fronte una capacità anche di costruire questa proposta politica di costruire nelle alleanze tra donne e uomini
Per cambiare de complessivamente ciò che sta avvenendo quindi non solo fermarlo
Che il primo obbligo ma anche costruito dal drago disabile a tuo parere farlo anche con questo governo nel senso quando si cerca di raccordare Società civile e ovviamente politica istituzioni il dialogo quanto
Può essere anche soppresso in questo momento noi abbiamo verificato che il dialogo deve essere sempre lo strumento di confronto con tutti questo per me da sempre un punto fondamentale lo abbiamo anche ricercato la conferma la conferenza stampa di ieri
Noi avevamo invitato tutte le espressioni partitiche perché non è un tema che può riguardare solo una parte politica solo la parte che oggi si trova all'opposizione formale di Verona della famiglia però il Forum dicono della famiglia
è impostato esattamente in altro modo cioè in realtà li si negano persino le ultime leggi di questo Paese io insisto su questo per come rappresentato oggi per come è stato indetto il Forum della famiglia a Verona
Si disconosce l'articolo tre della nostra Costituzione oggettivamente che dice che nessuno può essere discriminato in base al sesso all'origine la razza la religione all'opinione politica ma questa cosa del se essa importante perché attraversa tutte le altre discriminazioni loro negano questo come negano le ultime leggi fatte dal precedente gobbe no precedente al precedente Parlamento non governo votate dal Parlamento come le unioni civili
Che sono altrettanto un tema cioè loro riconducono tutto ad una visione restrittiva della famiglia che tanto è superata da anni è superata anche dalla nuovo diritto di famiglia del settantacinque non soltanto diciamo da tutte le leggi che si sono susseguite ma che anche era presente nelle ma anche dei padri costituenti
Quindi nella nostra Costituzione lamponi era ieri ha detto sa si cerca di ricostruire ciò che fumare alta non è mai stato esattamente secondo me ma ieri ha detto l'espressione giusta si cerca di ricostruire ciò che non è mai stato in realtà perché la nostra Costituzione Accio diciamo così non assolutamente aderito nemmeno in quella fase in quegli anni quando ha scritto cose fondamentali nella nostra costituzione davvero Grazia Valeria Fedeli per essere stata con noi